"Beni culturali e Televisione" primo incontro promosso dall'Associazione Civita e dalla Societa' Telecom per la serie "Cultura & Impresa" (edizione 1995-1996)

Tutto ringraziarvi per la presenza scusare alcuni per l'inizio un po'in ritardo rispetto all'orario previsto di questo incontro
Io parlo solo otto come presidente dell'associazione timidi civiltà associazione che insieme a Telecom ha promosso questo incontro insieme la società Telecom
E questo incontro si inquadra in una serie di iniziative che abbiamo preso come associazione ripeto insieme a Telecom
E che si intitola con l'abbiamo cominciato lo scorso anno che si intitola coltura e d'impresa come voi sapete Civita è un'associazione d'impresa e di di grande impresa e ha come finalità quella di interessare il mondo produttivo ai problemi dei beni culturali in particolare cerca di inserire una cultura nuova di gestione imprenditoriale dei beni culturali
Cosa non facile che però sia in questi primi quattro anni di vita dell'associazione a Tato qualche frutto importante abbiamo lo registrato una una crescita di domanda in questo campo soprattutto da parte delle giovani generazioni e anche una sensibilità nuova da parte dell'impresa di fronte a questo problema
Noi lo scorso anno abbiamo fatto nel ciclo di conferenze ed incontri che su questo tema quest'anno non lo dedichiamo alla ai beni culturali e la comunicazione
Quindi cominciamo con la televisione che il mezzo di comunicazione di massa più diffuso più importante queste le la regione dell'incontro di oggi
E come voi sapete
Io ho letto Georgia mercoledì sera di decreto Asia di ieri una una un accorata un carato accorato intervento del ministro Paolucci sulla situazione dei beni culturali in Italia
Paolucci richiamando sia Giovanni Spadolini che fu il creatore del ministero dei beni culturali
A Giorgio sta mentre dice che quello è stato un sogno infranto una una illusione quella di creare col ministero dei Beni culturali una strumento per una politica pubblica che se fosse centrata sui beni culturali per la centralità che i beni culturali hanno nel nostro Paese
E Paolucci amaramente commenta dice non è solo colpa della classe politica
E queste c'è responsabilità anche della sua cosiddetta società civile cioè della comunità nazionale
Che non vede in questi beni culturali che sono il retaggio della nostro storie che sono una componente fondamentale la nostra identità nazionale non vede l'importanza che essi hanno e diceva quello zero diciannove per cento del bilancio
Che viene dedicato ai beni culturali è un po'il simbolo di questa di questa arretratezza che noi che noi abbia ora detto questo io credo che
Senza dubbio la televisione
Che il mezzo di comunicazione di massa più diffuso che arriva dovunque che arriva nelle famiglie
Un problema nei confronti dei beni culturali se lo deve porre voi sapete che la televisione in genere nella una grande intellettuale non gode di di una buona stampa datata Popper non sono a Jean François Revelli ad altri lì
Criticano se seriamente il lusso che dei di questo straordinario potentissimo mezzo si fa si è cominciato a fare della televisione
Noi certo qui non stiamo per fare a fare il processo alla televisione certo noi vorremmo in questa discussione sollevare il problema è sapere perché in un Paese come l'Italia in cui ripeto i beni culturali
Hanno quel rilievo importante per la proprietà della identità nazionale del Paese con una
Televisione pubblica che ha ben tre riti generaliste in fondo questo tema
Dei beni culturali non non viene affrontato in nessun molto scarsamente e forse in modo molto molto poco appetibile per il pubblico ecco io a questo punto io siccome non non voglio togliere spazio ai relatori e dico solo che con rammarico non c'è oggi fra noi per un uomo di televisione come Maurizio Costanzo che con la sua esperienza con le sue idee College
Con la sua concezione della televisione avrebbe potuto dirci dirci qualche cosa però abbiamo Angelo Guglielmi che è un maestro di innovazione in tema televisivo che tutti conosciamo voce la l'amico Ghezzi e quale
Sentiremo da loro forse a un certo punto potranno anche in un certo senso interpretare le le idee
Per l'assente cioè di Costanzo o di Pippo Baudo cioè di quella forma di televisione che noi corrente che noi che noi conosciamo e vedere un po'se si può stabilire una dialettica e vedere quale sono le prospettive che cosa si può fare perché appunto la televisione questo mezzo di comunicazione di massa che può essere uno strumento straordinario di crescita civile di crescita culturale del Paese può servire questa questa finalità alla quale ho accennato io fu ringrazio naturalmente gli amici Telecom che ci hanno consentito di a organizzare questo incontro
E a quale ripeterò ripeto ci seguiranno altri perché faremo nel quadro di questa programma beni culturale comunicazioni ci sarà uno che riguarda il cinema la stampa e così via
A questo punto io do la parola al nostro moderatore di quale guiderà sarà avrà la regia di questa mattina grazie
Buongiorno a tutti il mio compito sarà estremamente rapido spedito nel senso che non non è mio compito naturalmente
Fare il relatore su alcune tesi quello che vorrà fare porre altri aggiunge altri quesiti a quelli già posti dal presidente Maccanico
Dunque Costanzo si scusa per impegni che evidentemente gli hanno impedito di serie esser qui ha mandato una brevissima riflessione che vi sottopongo
Mi dispiace innanzitutto non poter essere presente a questo convegno come avrei desiderato se la televisione è stata sempre carente nel proporre programmi che avessero al centro e beni culturali di questo Paese colpa principalmente di quanti fra i programmi 'sti televisivi non hanno mai pensato a trasmissioni capissero l'appeal sufficiente per essere seguiti dal pubblico un programma troppo serio e togato
Rischia di avere pochissimo riscontro e si candida non fosse altro per questo ad essere facilmente eliminato
Bisognerebbe scusate individuare un Piero Angela dei beni culturali ovvero un grande divulgatore capace di coniugare le necessità di spettacolo con quelle della comunicazione dico di più
Perché non immaginare anche qualche domanda sui facili quiz della televisione pubblica e privata che riguardi anche i beni culturali
Questo è il Breve anziano di Costanzo che vi saluta io volevo aggiungere alla riflessione vedi Maccanico un paio di dati che sono usciti recentemente da quella grande miniera
Di riflessioni che è sempre il Censis voi sapete che nell'ultima relazione nell'ultima Rehab appunto nel luglio è l'ultimo calcolo è stato fatto
E si è scoperto che ormai l'attrice scoperto si è consolidato una un una notizia che già si sapeva cioè che la televisione italiana è composta in massima parte cioè per la precisione per la sua metà la replica e questa questa abitudine questa questa questa coazione a ripetere colpisce soprattutto l'informazione culturale
Cito testualmente una cosa brevissima
Abbassano la media le rubriche culturali probabilmente dette la media della quantità di novità che però sono costituite per la maggior parte da programmi del di essi anche in questo caso l'analisi rivela una crescita costante delle repliche e qui attenzione un attimo
Queste occupavano il quarantaquattro per cento del palinsesto di programmi di spettacolo e culturali nel novantadue per salire a quarantacinque tre per cento nel novantatré e appunto al quarantanove virgola uno per cento nel corso del novantaquattro nonostante le ore di programmazione complessiva siano diminuite
Del cinque virgola due
Allora io prima di
Passare la parola
A Guglielmi a Ghezzi ecco vorrei formulare un un'ipotesi dibattito
Siano in un Paese come diceva Maccanico è ricchissimo di beni culturali e soprattutto a una quantità di concentrazione territoriale di beni culturali rispetto appunto al territorio che non ha pari al mondo e come mai una televisione pubblica e privata non si accorge che questo bene è un bene non solo collettivo ma che può diventare anche motore di un di una resa economica e che quindi può costituire una ricchezza per il Paese
Secondo per quale motivo ci sono dei campi d'azione come appunto ha fatto riferimento Costanzo per Sempio la divulgazione scientifica oppure anche la certa divulgazione di altro tipo che hanno comunque fortuna in televisione possibile che non si trovi una chiave un metodo un modello per creare uno show tra virgolette intorno ai grandi avvenimenti che quotidianamente investono il nostro patrimonio culturale e poi e mai possibile che a fronte di una marcata insistente per i ma cade il marcato insistente ricorso alla replica non si riesca il ma non si riesca a trovare il modo di produrre programmi a basso costo
Per supportare appunto questo genere di replicare io passerei subito la parola Angelo Guglielmi ricordando una una cosa che mi colpì durante una delle nostre numerose conversazioni
Legate alla televisione quando un giorno mi disse dice ma è bello dire che la cultura non è la quantità di libri che uno legge una quantità di film che si vedono la cultura è un modo di stare al mondo è un modo di porsi nei confronti della realtà ecco questo lo dico perché secondo me molto vero probabilmente ci aiuterà anche a capire il pensiero di Guglielmi
E dunque sono contento che su conti abbia vi abbia ricordato questo nostro
Questo nostro incontro e questo scambio di battute tre metri
Quando io ho detto che la cultura e un modo di vivere un modo di comportarsi è un modo di essere
Io ritengo che
Percorre riguarda nell'altro il problema di cui stiamo parlando o parleremo questa mattina
Io dico che la prima idea e che viene in mente
Naturalmente peraltro che vuole cavarsela con poco
E quello di utilizzare la televisione per insegnare
Invitare a rispettare i beni culturali le opere d'arte
Ritengo che questo sia o l'impegno di una Monte che voglia cavarsela con poco perché come come si può raggiungere lo scopo
Si può rendere il coppo
Organizzando manda messaggi di attenzione issando cartelli
Questa è un'opera d'arte rispettate la
Io ho poca fiducia nella K nell'efficacia di cartelli del genere
Non puoi chiedere ad una persona di rispettare una qualche cosa se non se prima non ai normali spiegato
Se non hai convincente mente se non l'hai in maniera seria convinta del suo valore
Del valore della cosa della quale per la quale chi di dispetto
Allora sembrerebbe più sembrerebbe più giusto sembrerebbe più conveniente e più efficace vece vinse organizzare delle una serie di trasmissioni un corso di storia dell'arte un corso di storia dei beni culturali
E un capace intanto di spiegare in cosa che cos'è un'opera d'arte che cos'è un bene culturale
Che cos'è il suo qual è il suo significato qual è il suo valore
Qual è il suo indice di utilità
Bene accetto questo potrebbe sulla strada
Però la mia esperienza mi dice che la comunicazione a
A taglio strettamente pedagogico
Se soprattutto quando si tratta di una materia che non a un riflesso degli interessi materiali della della gente di cittadini in questo caso di spettatori
E abbiamo ville ne abbiamo mille mille esempi finisce per lasciare il tempo che trova
Questo credo che sia sono abbastanza evidente a tutti
Che la una comunicazione dirette pedagogiche anche vuole insegnare
Viene viene rifiutata la gente sfugge strugge tutto ciò che lo chiama ad un impegno soprattutto quando in questo caso per si dice ma perché si pretende da me il rispetto quando io so penso e e non ad non a tutte il torto di pensare che il primo a non rispettare il le opere d'arte e lo Stato insomma il professor Maccanico faceva riferimento al pianto di dolore del ministro Paolucci fa il quale naturalmente che sì certo costato ma lo Stato non e e anche
La rappresentazione dei cittadini quindi le colpe sono sono da dividere in parti uguali questo mi pare un po'meno vero
Lo Stato responsabilità diverse
E quindi credo che non sia del tutto vero
Ma noi ed assistiamo il cittadino si dice ma come sa di
Che non non riesce a entrare nei musei
Ma se non nelle ore in cui magari lavora e forse nemmeno in quelle cui sta lavorando qui non è disponibile per non sa di non a esperienza di tutti noi abbiamo un'esperienza di avere di avere trovato una un po'un portone chiuso una galleria chiusa
Tutti sappiamo che esistono giacimenti Nurmi denti attinenti nelle cantine opere poi un patrimonio artistico di Issione cantine
Tutti abbiamo esperienza del degrado di monumenti io me ne vieta rubo qualche tempo fa ero a Trani e impormi in macchina percorrevo il lungo tiri lungo The lungo fu lungomare non so come si chiami
Vedo una stupenda formula stupenda chiedo una facciata stupenda con un rosone meraviglioso
Del duo due o trecento poi scendo e e c'era un'officina
Forti
I a Velletri dove io ho qualche volta Aldo ha una piccola casa c'è una stupenda Fontana secentesca forse Berliri berniniano eravamo ho detto che i corrosa dal
E mille altri esempi me nel giardino vede il degrado delle città degrado vita
Già fra prima prima di tutto e Venezia
Vede e vede ma e le che le la la crescita DVD orrende periferie con la distruzione del paesaggio giustamente il
Il giustamente queste cose molto evidente il ministro raccontava che il Tevere Kutaisi anche il paesaggio
Tutti noi siamo stati nella Valle dei Templi tratta dai templi è una cosa che
Mi ricordo io non lo vedemmo per la prima volta nel sessantatré in occasione di un altro il primo incontro del del nostro quel gruppo di giovani innovatori scrittori che allora molto baldanzosi
Beh e vedemmo andavano in onda visitammo che cosa dei tempi e
Di fronte alla enormità la grandezza un'altra baldanza un po'si si si spense e il perdemmo quella sicurezza provocatoria anche allora
Sì ci sono tornato qualche tempo fa beh insomma è una cosa da ma con il
Con Casacci orrende che lambiscono ma e che ieri ha vinto non dico che l'amico ma di concreto profondamente in vista chiamo deturpato di quindi voglio dire c'è una quantità di
Per cui de è difficile convincere il cittadino con con trasmissioni con proclami o trasmissioni per televisive
Di fare quello che il Paese non fa il Paese rappresentato dal dallo Stato dal
Certo non ovunque non è
è d'altra parte e allora il problema è molto più ampio e molto più molto più più complesse
E molto incompleto eccetto benvengano accerto lei ben vengano ci mancherebbe le gliele gli agli ammonimenti i cartelli
Le trasmissioni male non fanno però ecco non illudiamoci sulla sulla sulla per questo non limitiamoci sulla sulla sua efficacia questa non non violi l'uso di gas perché altrimenti saremmo in genere ben vengano
Però bisogna
Comunque non non non è bisogna andare oltre bisogna fare molto di più bisogna andare oltre
Io mi rendo conto che spostare le se soluzioni sempre più avanti e l'alibi di chi non vuole fare nulla
Però io correrò a questo rischio
E che irridente e dirò e dico che io ritengo che quando tu vuoi
Chiedere quando quel tenere una cosa da qualcuno tu non devi chiedere di ridare
E allora il cittadino italiano al quale tu chiedi di rispettare le opere d'arte tu devi dare oltre che una buona scuola buoni servizi una buona televisione
Una buona televisione nel suo complesso non tanto è una buona televisione non si fa apprendo questa televisione che buona non è a qualcosa argomenti seria temi seri
A e quindi non è questo una buona televisione si fa facendo bene quello che oggi si fa male
Una una non è assolutamente vero che poi il permettersi spesso la presenza di un varietà di un quiz di coso per se stesso significa televisione spazzatura si possono fare previsioni invece di verità di quiz di qualità si possono farle vedere abbiamo molti esempi oggi oggi
Esiste non insiste la trasmissione di Fazio la domenica anche una un buono dove è un buon lo spettacolo di intrattenimento di qualità
Esiste non so se volete Scherzi a Parte oggi esistono ieri esisteva tunnel avanzi esisteva arboree dei tempi andati chi si ricorda di voi si ricorderanno gli studi ognuno cioè non è assolutamente vero
Quiz ai tempi andati lascia e raddoppia mi ricordo chi era
Riscosse da quella del consenso tutti gli scrittori italiani c'era un grande libro finalmente che taglia portava aspetti nascosti del nostro Paese personaggi eccetera già
Questo non è assolutamente vero è che oggi che odio la la la volgarità della tradizione è che e fatta male da incapaci da persone che non non non hanno quelle competenze quel quel livello dico quello culturale intanto che la cappa quello che ha dovuto usare quel senso
Generale maturo delle cose unito ad una competenza specifica
Per cui e che a quella definitiva per cui il risultato è quel che è una televisione
Peraltro la quella volgarità d'emissione non riguarda soltanto riguarda anche alcune trasmissioni tipo tra cui delle missioni cosiddette di informazione quanti sono ci sono molte ritorna pedonali sono di una volgarità assoluta
E di una monarchia assoluta nonostante che telegiornale il massimo pelle il tempio sacro della dell'informazione novità assoluta cioè già detto un'informazione fortemente adulterata
Che caricata di un che carica il il messaggio di un significato che è diverso da quello che dichiara di voler di voler comunicare di voler esprimere quindicenne il problema non è non non è questo quindi e problema è fare una buona televisione quindi in sé e non insegnare dare il gusto della qualità dare non solo il gusto dalle la pretesa dell'acqua uno deve pretendere la qualità come pretende
Un buon servizio sanitario come pretende e questo bisogna potevate io mi rendo conto che oggi il dramma il velo di oggi è che oramai siamo occupati dalla quantità la quantità è la la benedizione la maledizione ma anche la benedizione dei tempi modi tempi moderni il problema la sfida dei tempi moderni e quello di dare qualità alla alla alla alla quantità quella di Del riqualificare la quantità questo invece è il tema di fronte al quale non inutile pensare di poter e tra il duro della quantità La Mantia siamo d'siamo in qualche modo oppressi le macchine saranno sempre sono sempre più numerose i varietà saranno sempre più numerosi no non è questo nacque tenuta e inevitabile questo vi sarebbe in inattuale pretendere di cambiare un dato di fatto che ha che inerenti al tipo di civiltà al tipo di sviluppo di civiltà che oggi siamo siamo
Questo va be'questo però o questo rischia questo mio uomo ma perdoniamo tra mio convincimento questo mio monito rischia poi di di ammesso che sia e possa essere per essere Rizzato ha bisogno di condizioni tali che potrebbero non arrivare mai che o che e comunque comunque non sono attuale
Che cosa peraltro però forse qualcosa di immediatamente attuale si potrebbe anche fare
è io pensavo e questo ricordo col Goya ma anche il il le le lei l'indicazione in una mia esperienza in una mia esperienza del del del del degli anni scorsi
Sì potrei fare così cosa si può siccome agire fare una campagna
Contro l'indifferenza o a favore dell'interesse poi diamo conto indifferenza dello Stato nei riguardi del delle delle opere delle opere del del del dei beni culturali
E quella si può fare la si può fare noi per esempio ecco qui colgo un se vi ricordate la norma la nostra televisione Rai tre alle otto e mezza dopo dopo Blob aveva inserito la cartolina di Barbato
Allora interviene abbiamo fatto per cinque anni poiché
Dopo cinque anni tutto naturalmente può può può si consuma o comunque ha bisogno di essere in qualche modo quello spazzò via via di essere rinnovato parole noi pensavamo io pensavo momento poi non l'ho mai fatto
Di utilizzare quei cinque minuti cioè cinque minuti al giorno in cui ai miei mi ero anche rivolto a Sgarbi perché lo facesse indenne che cinque minuti al giorno si presentasse un caso ci quel giorno petrolio usato i pedoni un caso appunto
Sale senza arrivare anche casi minimi senza arrivare al tempio alla alla alla vallata alla Valle dei Templi in Sicilia o in caso di un di un portale di un coso di una di una di una mancanza di intervento e di considerazione in un fossato che il considerazione perché quello che manca insomma quindi aveva anche la considerazione
L'Italia è il Paese più ricco più ricco dal punto di vista artistico mi dicono che è stato fatto in un censimento di tutte le opere d'arte del mondo sono arrivate al al alla voce alla alla alla voce alla assegni hanno altro cita che a te la sei mila voci le prime quattro mila sono di cose di di di di di opere italiane
Il paesaggio futurista paese paesaggistico forse il pure uno dei più belli del mondo dicono moto qualcun cultura del oppure quel mondo quindi ogni ogni devastazione ogni denota denunciare o ogni giorno Petretto intento sessantacinque giorni magari per lo stesso tempo per quell'altra cartolina per cinque anni S.p.A. devo dire le questo fare un'attività di stimolo questo io credo che avrebbe avuto più che la trasmissione la il la le che le le l'organizzazione di corsi di storia dell'arte
Il trasmissioni che dei quali io non credo questo poteva essere una forte una pur con un forte un forte intervento qualche intervento che che cioè un forte stimolo un forte stimolo mettiamo si può dire con contro oppure ha difficoltà o il disinteresse va difesa dell'interesse che oggi non c'è e che sia augurabile che ci sia
Naturalmente la per quello che riguarda il sette io mi rendo conto che io Kendo conto che lo stato italiano a
Difficoltà di ogni tipo di filati Bilancio però obiettivamente che solo il lo zero virgola diciannove per cento leggo in è una cifra che il ministro ha dato nel
Sia dell'evento sia ed è destinato di cui magari una buona parte viene piede viene operato per spese generali per pagare il personale pescecani quindi non quindi che non chiedo che non rimanga assolutamente nulla e e e vi dico
Tanto più che invece poi d'Italia del Paese vive la grande Nuzzo uno delle più grandi indusse il turismo
E quindi il il il quindi sono cose abbastanza abbastanza insensate
Un'attenzione diversa non non sarebbe soltanto un il giorno il il giusto rispetto che si deve alla bellezza alla ai monumenti Renania nella che nel del del del della genialità della creatività degli italiani del noto ma e anche immagino che posso avere dei risvolti di utilità di utilità che veramente era guardi qui nessuno mentre guarda io le fondamentali qui nessuno mai via
Certo quindi io mi rendo conto però credo che se si allargasse si tenesse conto è chiaro che magari ed è possibile che hanno vi sono delle delle
Immediatezze più urgenti delle imminenti secche aprendo hanno però è un è un po'è uno e uno sguardo mio Remo lo sguardo mio pecche poi porta alle all'attuale situazione di ha Peppe peraltro del pianto di dolore dei Paolucci era preceduto da quello di Ron Carey da quello di tutti di tutti i precedenti i precedenti eccetera
Vuol dire anche una cosa ha troppo della regionalizzazione io sono anche occulti mi pare che la liberalizzazione dei dei dei monumenti dei delle opere d'arte di rete di far arrivare anche a me una cosa
Non troppo sensata e perché è chiaro che è necessario una sola
Una una sola concessione per quello che riguarda la conservazione priva di restauro per e che quindi è giusto
E non quindi non si spezzi questa unità in mille punti di vista che potrà che potrà essere pericolosi periodo per potenti e pericolosi
Io mi ricordo che sono tutti sappiate che mi ricordo in una pagina del diario di Gide diceva che la garanzia per la nascita del nuovo e la distruzione del vecchio magari a qualche Regione può venire in mente che una cosa del genere e per chiari per aprire peraltro è quello che ha fatto il fascismo in qualche modo non so poi quanto di questo dei questo Patrizia condannabile per questo aspetto quando per parla per aprire la via dell'Impero ex ieri in pieno adesso non so come si chiami dei Fori Imperiali
Distrusse e distrusse quel dedalo di case abbastanza fascinose mi dicono io non ero pongono mi ricordo comunque mi ricordo che invece nascondeva uno circondavano la stessa cosa ha fatto per per l'altro la la la grande strada che scopre agli occhi dei turisti e del mondo ecco via appunto i laghi San Pietro e li ha distrutto anche di un quartiere perché così anche se tra parentesi devo dire che l'unico paese in un unico Stato che aveva in qualche modo un suo distorto idea della città e un aveva un progetto urbanistico sul petto Panizzo era stato proprio questo non se non si può negare che era stato proprio il il fascismo il regime di Mussolini come come infine se Piacentini non sono più Fini perché non so per esempio
Io adesso lavoro ovvia Cinecittà Cinecittà lei è uno è un quartiere signor quartiere forse l'unico quartiere moderno di qualità che esista
Quando torno a casa passo per il Quarticciolo fa grandi sale grandi
Non dispone il il il il la la democrazia ha molti meriti
E naturalmente ma il demerito di avere totalmente totalmente trascurato per ragione di speculazione il rispetto del paesaggio il rispetto della bellezza il rispetto delle delle delle quindi dei beni culturali questo è ha fatto crescere la quantità a assomma a scapito dell'acqua del della conti al capo della qualità adesso bisogna tentare il grande per impegno del e di riequilibrare riequilibrare e riportare la qualità in una quantità dal quale che peraltro è una maledizione ma è anche una benedizione
Però applichi le operazioni d'azione però mi chiedo chissà che invece chi sa anche se invece si trovasse anche un modo che tenuto fermo certi criteri poi fortemente decentrato e chissà che
Forse si moltiplichino ebbero le possibilità di intervento di intervento di conservazione
Oh sì se oppure se ci fosse una legge che costringesse ogni fosse possibile ogni Comune ogni regione a a destinare una parte dev'fissa
Alla conservazione e il restauro non so se questo è possibile se si fissasse ero le le i rischi il restauro è chiaro che io restavo si può fare i mille modi in Friuli un ettaro può distruggere o no però
Però d'altra parte mi ricordo non esistono scuole esistono tutti muniti a scuola che la scuola mi pare però io poi ne conosco una sola sua del Centro Restauro di Roma
Dove però che può selezionare pochissime persone
Pochissime persone che e quindi e quindi nulla e quindi quindi un numero di Bettoni insufficiente alle esigenze totalmente sufficienti
E quindi siamo nel qua cioè il problema e allora non vorrei mi chiedo se invece una
Una decentralizzazione uno un decentramento nota comica seppure dentro regole poche regole perché le regole funzione sono pochissime siedono pochissimo uno due ma serre
Non potrebbe forse portare maggiori vantaggi che non perseguire nell'attualità politica di diteci tradito però questo è soltanto un dubbio che mi sono è una domanda che mi sono fatta per il quale non ho una risposta o appunto o ancora alcuni seri interrogativi mi chiedo anche se per caso insomma
Non possa in qualche modo non è anche la regionalizzazione in una non è accompagnata qual che vantaggio da perseguire e non da
Ecco io per ora mi pare non non avrei altro da dire spettante
Grazie ad Angelo Guglielmi vorrei passare immediatamente la prova Enrico Ghezzi aggiungendo le riflessioni di Guglielmi una una riflessione che facevo nei giorni passati
Cioè mi chiedo come mai lo faccia Luther questa riflessione la sottopongo lui perché naturalmente uno dei storicamente uno degli innovatori del modo di fare televisione in Italia
E di una televisione particolare che basa che parte dal frammento e per deve studiare il il quadro generale come mai in Italia continuano ad avere una grande fortuna certe mosse molte mostre che al puntano sul sulla realtà virtuale quindi sull'Audi sull'uso dell'audiovisivo e proprio quello strumento diventa la fortuna di quella mostra perché diventa un uno strumento divulgativo
Che affascina e come mai appunto la televisione non ha mai avuto questo incontro questo incastro con il bene culturale
Sì va be'risponde su questo naturalmente ma lo si voglia corrispondere ricordiamo anche numero tre
Guglielmi hanno fatto appieno rosso la parte di Costanzo quindi io non farò Baudo mi scuso parte fatto che viene mi verrebbe da pensare a scenari molto più drastici semplici
E cinici pensando anche all'Aula rapido
Spopolamento del del paese almeno spopolamento diciamo
Autoctona
E quindi credo che un destino non non so se poco terribile ma non così impensabile sia quello di un'Italia globalmente tenuta a parco attacca Museo insieme so come l'Uccellina eccome
Come San Pietro cioè l'Italia
Potrebbe anche farsi carico un ipotetico governo semi mondiale europeo di tenere l'Italia per l'appunto è già una tale concentrazione no come si fa a vivere a convivere in modo così micidiale con un paesaggio che a rigore dovrebbe essere tutto sotto vincolo no tutto perché insomma è è comunque il il paesaggio più storico
Che esista al mondo della storia che ancora si studia nei libri la storia diciamo euro Centrica
Però diciamo questo può sembrare paradossale ma credo che siano linee di fuga in realtà sono fu dire che arrivano vicine e che vadano tenute
Presenti perché qualcuno qua e là ci penserà così come per esempio c'è signor Bill Gates che si sta cui stando i diritti
Multimedia
Di tutti i musei principali musei del mondo e quindi una cosa
Che in Italia si è vista solo per me le più belle trasmissioni d'arte lo dico subito fatte in Italia sono state gli intervalli non cogliere percorrere pievi delle perché stavano lì non c'erano c'era solo l'idea Scalia
Io da piccolo ero affascinato da queste cose poi devo cercarmi un libro poi chiedevo una versione in macchina come le targhe provvedevo la freccia ma qua Paganico ma sorretta Paganico dove no non è quella delle piene un'altra ora però se gente e cercare di andare a vedere vola è una cosa molto semplice inerte praticamente no però guarda caso non credo perché io fossi particolarmente vivace ma perché c'erano spessissimo questi intervalli guarda caso questi frammenti queste schegge inerti poco lavorate oppure fotografie bianconero
Era venuto nella televisione
Che comunque attivavano un po'di un po'di domande
Questo per dire in partenza che sono contrarissimo all'ipotesi di tipo divulgativo a quella che abbiamo in queste poche righe di Costanzo
Se avessi dovuto dire un esempio negativo ed ecco potremo pensare troviamo Piero Angela terreni per i beni culturali ecco secondo me il dovremmo fare semmai il il contrario
Dato che poi Piero Angela ma con lui tutti quelli che sono diventati mediatori di di cordiale altre cose di altri linguaggi in televisione
In realtà spendono soprattutto cose che conosciamo poco Simpatia tratti somatici
Spesso passioni no non non si può dire che so che il programma di Baricco sui libri
Pro sensi più innovativo rispetto a quello polveroso peraltro e assai poco babelica o che era il Babele di di Augias pagano relativa era questione di maniche arrotolate di mosse di una di un'intelligenza di verza programma era tradizionale era abbastanza piatto quindi bussa seguito una persona che parlava no e chi faceva poca divulgazione Faerie metteva in piazza la sua passione
Ogni tanto fortunatamente anche eccessiva anche un po'smodata anche sempre un po'corretta un po'civettuola quello era già un piccolo passo un piccolo passo oltre
Non per essere apocalittico a proposito del signor Bill Gates e non sa o o per lo svuotare no il il discorso ma mi sembra che l'accenno più preciso pregnante di Guglielmi che poi se ne non dico per cognato ma l'ho detto tante volte
Fosse quello che però che non possiamo fare in maniera totale drastica fosse quello della televisione stessa no come bene culturale abbastanza evidente e non della televisione come mediatrice di beni culturali così come dovrebbe essere mia autrice di noti altri linguaggi di piazza televisione che sempre tra questa ipotesi un po'un po'riduttiva completamente cieca che vede la televisione come trasmissione c'è una cosa la trasmettiamo
Questo sembra l'opposto di quello che dicevo prima dei degli intervalli
Però guarda caso la la non te li dell'ultrà televisione no perché poi parlando di televisione oggi parliamo in sedi un bene culturale se vogliamo se cambiamo prospettiva ma è anche un bene culturale
Arretrati Issey Moccia questa televisione
è superata a parole e quindi nell'immaginario e quindi come orizzonte da almeno quindici anni anche se poi permane dinosauri Ca'statale oppure comunque monopolistica le grandi reti americane che vedono crollare sette anni fa sono ridotte poi sono ancora lì si dividono la loro brava è preponderante
Senta di mercato convivono diciamo cavo vicina temi vicino alla
Vicino al satellite
Però un uso per esempio che potrebbe fare un Bill Gates uso semplice no
Che faccio appello alla all'interattività passiva all'Inter passività la chiamerei che sicuramente la via più interessante su questa si può giocare non si può chiedere che uno si faccia mezz'ora di internet per accedere alla Gioconda no è molto più facile pensare degli abbonamenti per cui con sette postazioni video in casa pochissimo costose uno per
Tre mesi o due mesi oppure può ruotare tutti a
Quindici capolavori perfettamente riprodotti in casa non senza averli dovuti né comprare nel suo farsi e riproduzione andare un negozio prenderle
Andare in un museo dove poi li vede come riproduzioni grandi velisti li vede dietro un vetro lire da lontano
Sarà il sorriso dell'ignoto marinaio ci fa rudere dell'età distante perché si pensava potrebbe essere un pazzo prenderlo a martellate vice alla Madonna del parto oltre che a Montevarchi e a casa mia
Dietro modico
Abbonamento e questa è una cosa molto semplice sarà molto semplice da fare e probabilmente verrà fatta
Da chi nel frattempo in Italia o soprattutto credo oltre dove avrà acquistato questi i materiali diritti
Include il punto se ho tutto qui comunque nel né di materiale utili parlava di quantità che bisogna far diventare qualità
Io trovo più che utopistico una una una piccola illusione nonché prevede un gruppo di scelti e letti che riesce
A guidare la quantità probabilmente erano nove di controllo e nasce preveduto riducendo la perché la quantità ingovernabile per definizione proliferanti troppi che non produce
Caos e credo che si debba invece pensare a convivere in modo qualitativo nella a nella quantità cosa utile per l'Italia vuoi per la Sicilia sa la Sicilia perché parlava di Valle dei Templi c'è un paese come Palma di Montechiaro
La cita il Gattopardo dove ci sono queste tracce straordinarie convento il palazzo del e poi stretta in un'orgia di edilizia abusiva che non è la grande Divizia ponendo fine Caltagirone non è che delimitino il palazzinaro fra poi sono spesso le piccole rimesse degli immigrati che poi come unico sogno hanno la casa a casa non solo persino a casa persino a casa per il figlio del secondo figlio che poi non viene finita perché così non può essere distrutta perché se è finita qui si aspetta quei famosi ultimi piani che restano lì
Terrificanti la Sicilia ecco permetta
Così e punto non è neanche questione di mafia e non è neanche una serie di di diverso Progetto edilizio speculativo criminale
Forse è proprio
Questione come dire di di valori di orizzonti uno fatto un po'di soldi in Germania e che cosa pensa alla casa a una cosa una cosa che il resto non è evidentemente non non esiste non si vede non si non si tocca
Non si tocca che ce la Valle dei Templi o si tocca che questo Paese è era bello da vedere che aggiungendo la mia casa per il figlio che adesso ha due anni no
Distruggo questo per me e per tutti gli altri e soprattutto del mio figlio
Evidentemente questo non ha importanza per questo è gravissimo poi torniamo allora la televisione vecchia antidiluviana e gravissimo per televisione sia brutta non è un'appendice in questi giorni ho letto personale c'era la
I conti poi vedere i conti sono migliorati paga certi i programmi ancora sarà qualità tra rilievo un mese di televisione globalmente più brutta di una come basta un mezzo grado ma far sciogliere un po'di calotta polare cioè mezzo grado il televisore più brutta per un mese dico non è che per un anno siccome il produce automaticamente danni in campo con l'abilità intermedio punta può anche essere solo un non Bari corposo di Baricco e non sono fund-back però purtroppo essere un lieve abbassamento alcuni e l'abbassamento bah quindi arretramento su tutta su tutta la linea e può produrre ma perché allora i il cittadino deve
Farsi carico di sogni che chi ha per caso per scelte politiche no ma o per intrapresa personale il folle casualità a possibilità di compiere scelte che coinvolgono retti in questo caso divisione Reti di
Informazione questo è criminale molto più criminale che che il singolo che si costruisce la casa Italo chiama non vede altro futuro non solo ma
Una
Un insieme di valori largamente condivisi destra sinistra centro
No oltre se non c'è la mediazione religiosa no il resto è solo Fantascienza e quindi pensare di materiale no o è il gadget virtuale ne parlava adesso contenti io so impressione se le mie figlie parliamo in un museo però si fermano poi a giocare a vedere le cose
Che due stanze prima ci sono più più belle signore non più visibili però si ferma perché c'è un ipotesi di l'ipotesi di gioco un'ipotesi di di di piccole attività nello stesso tempo forse anche appunto con quelli tanto di
Di passivo di piccola passività
Che che connaturata
Jole però tornare anche sulla stessa
Televisione come bene culturale
Sono intratterrà evince ad un concorsone lontano stampato per RAI tre
La RAI tre di Rossini che poi iniziata in realtà
Ed è un capostruttura volte le domande incredibili della società civile sempre assai poco in materiali molto materiali d'inaugurazione della mostra la cosa no
Trasmissione pubblicità e trasmissione quello che poi diventa sublimato trionfante in Costa Maurizio Costanzo Show però questo no accesso per pubblicità e trasmissione di quello che
Che forse non esiste neanche una somma che si vuole far supporre che esista
Ma poi io ho partecipato a questo personalmente ho cercato di fare per due anni il regista cioè mi divertivo a fare i miei montaggi andavo a girare giramondo Sarkozy premevo nebbie piccole troupe aveva un milione e due per fare mezz'ora di di R. R. si chiamano for Guglielmi se lo ricorda perché credo che a Roma abbia fatto delle cose analoghe come direttore
Solo che progressivamente quest'questo fare no questo rally piccoli artisti piccoli registi magari anche in certi casi di qualità mi pazzo così fanno rispetto a il novanta per cento delle cose e delle persone che incontravo incontravo il vecchio
Agitatori di inventore di cantautori Rambaldi era già anziano è morto per quest'anno oppure incontravo
Il duetta oppure entrano tatto con Caproni da una parte mi veemente Bertucci dall'altra oppure il vecchio Mario Camerini che poi è morto regista di cinema
Allora cosa non faceva questa RAI che aveva distruzione pochissimi soldi pochissimi ma delle risorse no non contabilizzate che era avere per esempio potenzialmente due troppo il giorno che potevano produrre
Cose anche a abbastanza a fondo perduto no perché per fare le piccole cose che mandava in onda ci voleva davvero poco
Perché questa RAI
Non ha fatto come perfette oltre a delle ipotesi di programmazione dell'ipotesi di archiviazione ma neanche sistematiche Ornesi ci aspettiamo per vedere essere sistematica non deve essere il singolo programmi sta con le sue passioni per carità facciamo un comitato chiediamo zeri
Per inciso ricordo di Federico Zeri aveva fatto in un programma di rete le forze da pensiero un pure una cosa analoga a quella che che voleva fare
Guglielmi poi nella al posto della cartolina
E tra l'altro a qualcosa del genere ha fatto questa estate mi pare proprio Sgarbi e secondo me bene cioè un'altra potrebbe Ria abbandonare la la politica perché lì c'è ecco
La passione sarebbe bello vedere una rissa in televisione su sulla Pietà di Michelangelo sul restauro no che invece sul restauro della cosa che sappiamo che per gli studiosi è stata occasione di rissa invece abbiamo visto delle trasmissioni
Così pacioso e così belle così con musica d'organo prive ecco Borsellino la passione mai cioè o uno o gli scatta l'estasi oppure nessuna passione informazione compunta referente
Perché non abbiamo visto delle risse come devono esserci sul resto perché Demona io stesso sono diviso sono appassionato di quel restauro
Notato straordinari il giudizio universale restaurato est e nello stampo difendo l'idea che restino le polveri che resti il tempo poi c'è un potere o economico-finanziario Sonica oppure politico il Duomo di Milano e cioè che a un certo punto cambia e qui si torna al bianco il colore
Meglio o peggio
Bisogna atte riattivare il duello per queste cose questo all'immateriale questa è la vita
Certo che fa ridere pone dice intanto CESC c'era a Sarajevo Cemar saremo sette falsamente vicino a una somma tre ore di ieri o di più quattro ore c'è il Burundi voglio dire quindi tutto questo poi parallelo basta fare un attimo di zapping mentale e c'hai hai questo
Però cerchiamo di un non di promuovere ma di agire di materiale anche loro di vivere come se ha di farsi intacchi di far finta che sia decisivo
Per la qualità della vita dei cittadini per la qualità della vita materiale cioè della vita del tempo di vita che sia decisivo la chiusura del centro di Romolo domandando
Intanto facciamo le che facciamo prospettiamo le quattro lire metropolitana nessun gestore poi commercianti poi il voto e quindi accerta e quindi la la mediazione terribile mediazione politica per questo poeta va in televisione perché tredici a un certo punto
Arriva qualcuno in una Rete in una situazione che ipoteticamente ha un potere ridicolmente assoluto assolutamente antidemocratico autoritario a che vedere con le magiche tutti gli dava Angelo Guglielmi
Non mi stancherò di omaggiare questo vi hanno che aveva fatto un uso spietatamente autoritario e violentemente autonomistico viva dio ad unica volta al mondo per una congiuntura di situazione politica italiana poi egli infatti Zante e inventate mostrata proprio dare i tre però sopra al suo affatto in qualche modo è qualcuno di voi ha fatto con lui quello che ha voluto che ha sognato con tutti gli aggiustamenti dei sogni ma qui in questo senso in questo senso è stato un se è già una purtroppo è già una situazione che monumento no infatti sto parlando di una televisione che già momento in questo paese di in questo paese di monumenti mi sono ho deviato fatto un Detour rispetto al discorso del catalogazione dell'archiviazione se quella RAI tre
Con gli stessi mezzi senza spendere una lira di più perché assolutamente non c'era da spendere una lira di più perché queste persone si incontravano e si incontrano tutt'oggi perché le troupe dei TG delle piccole televisioni fanno continuamente a incontrare persone per qualunque cosa no persone incontrano anche parliamo delle cose più ovvie gli artisti
A in luoghi magnifici
I luoghi poi vediamo sempre il solito repertorio le immagini di Roma di Firenze cosa del mondo sono immagini spesso americani ne sono su tutto sommato le migliori o giapponesi che sul mercato mondiale delle veline vediamo l'immagine di dell'Italia nel mondo non è un'immagine inventata e prodotta salvo rari casi salvo rarissime documentari salvo rari occhi di grandi autori per fortuna c'è Roma Città aperta che è un'immagine sì vecchia vecchissima ma uno Roma è anche Roma Open City Roma open siti nel nel mondo ma per il resto sono cose riprese da da da elicotteri pagati da altri da altri capitali per torniamo alle persone in questo momento la RAI potrebbe avere sicuramente poi c'è il problema dell'accesso garbati o accesi o appassionati
Anche un po'rompi con gli ori studenti potrebbero andare a consultare ma esisterebbero
Perché non esistono dieci ore di intervista Giorgio Caproni che magari è stato intervistato cinque minuti per un approdo o cinque minuti per un programmino all'una di notte o alle dieci di mattina il DS da un frettoloso giornalista che prestano è stato montato da un frettoloso montatore abbiamo queste quattro parole smozzicate io non ho nulla contro smog ficcato figuriamoci ma il frammento assenso
Se
Si intuisce che contiene un possibilmente vicino a Poggio Berni denunciano sono i frammenti de il lavoro di schegge che abbiamo fatto per anni che ora sono avremo ancora continuare a fare
Che è una sorta di scoperta della RAI come archivio automatico anch'io però di materiali quasi sempre decaduti DC mando mail girato non c'è quelli girato sono una cosa dove è intervenuto un giornalista un motore un direttore di Rete no è una cosa abbiamo fatto il programma va be'il programma deve seguire dei ritmi ipoteticamente obbligati come litigi la voce sopravviene informare spiegare dire sottotitoli perché se no uno no
Vede la pieve non capisce bisogna dirgli Fanfani delle quattro inquadrature diverse con le quali non vede nulla con angolature diverse ma anche con con obiettivi diversi quindi con uno spazio assolutamente fasullo naturalmente si fosse inventato se fosse un barocco visivo la sede SMA non lo è tutto casuale eccetera e poi dice però probabilmente hanno filmato
Tutto no magari l'operatore c'era il regista e gli ha detto giriamo intorno a questa pieve che non ho mai visto in televisione non c'è perché è una quante ce ne sono di pievi romaniche in Italia
E non c'è questo giro intorno che sapete non c'è che è una cosa semplicissima
Allora poi chiusa cosa scatta no facciamolo fare da chi sono Ermanno Olmi
Che un regista geniale solo uno sguardo magico posto seria sì aspettiamo però che lo faccia Ermanno Olmi
Col trentacinque millimetri con la luce giusta con Storaro che ti illumina la pieve con milioni di Iva ex extra costo allora ecco quello invece bene culturale come intervento alto
Non è vero c'è siamo a torto o ragione siamo un Paese
Che è tutto in qualche modo conservabile però dobbiamo vivere e quindi un po'distruggere un po'consumare con cose e aria in qualche modo che avrebbe tutta conservata sarà bonifica della Noemi ora mi arresto un momento perché sta
C'è il discorso delle repliche ma lo facciamo
Io credo che il queste discussioni diventi non molto fruttosio quando c'è anche un minimo di risposta da parte del pubblico per cui volevo chiedere sì qualcuno visto l'attenzione prego c'era quel signore che ha alzato a prego Ludovico Pratesi a un collega di Repubblica libero a dovreste però aprire la cortesia di venire qui un istante così vi saluto tutti
Cioè
Non sapevo di questa
Buona sera Jovovich ma lo dico perché si è occupato di divulgazione artistica sulla stampa e anche in piccola parte in televisione da circa dieci anni
Devo dire che sono tutto qua fossero dei discorsi che o sento fare già molte altre volte in passato
E per cui volevo aggiungere qualche cosa che riguarda più che altro diciamo la situazione dell'Italia nei confronti dell'Europa da questo punto di vista visto che più o meno insomma noi apparteniamo forse più a parole che ha fatti all'Unione Europea e alla comunità allora in questo settore sia intelligente per quanto riguarda la televisione privata guardi beni culturali l'Italia in totale controtendenza rispetto a tutti gli altri Paesi della Comunità compresi quelli diciamo più simili a noi cioè la Grecia il Portogallo e la Spagna
La televisione italiana insegue l'attualità e propone il taglio popolare come unica possibilità quindi diciamo che ha in qualche modo stabilito la dittatura della volgarità cioè del di una possibilità solo di una televisione che sia volgare
L'Europa invece fa il contrario cioè oltre e accanto a una televisione popolare propone e rischia proponendo programmi di educazione di divulgazione culturale anche livello molto alto mi domando come mai presente in Italia non ci sia stata ancora passata ancora recepita e la meravigliosa Cat catena televisiva arte un altro piccolo esempio in in Gran Bretagna esiste un premio di arte contemporanea molto prestigioso che siamo a Turner Price
Che viene affidato ogni anno a un artista britannico considerata particolarmente importante per l'Internazionale questa manifestazione è stata sponsorizzata da una canale televisivo che si ama super ci Anna
Esistono poi molti altri come sapete canali culturali o comunque di divulgazione alta
Quindi vediamo che da questo punto di vista l'Italia va invece da e San
Mentre da un'altra parte
E questo per quanto guarda la televisione per quanto riguarda invece i beni culturali la cosa che assolutamente analoga cioè i beni culturali in Europa vengono proposti al pubblico attraverso una politica culturale e artistica molto forte che rispetta e sì interessa del pubblico come primo fruitore
In Italia invece i beni culturali allontanano il pubblico tant'è che l'ultimo rapporto Censis a sottolineato ancora una volta che soltanto l'uno virgola quattro per cento dei cittadini italiani passa il proprio tempo libero al museo
Conclusione ossia italiani non solo un popolo colto non sono un popolo interessato all'arte assolutamente no se andiamo a vedere un museo forse il migliore e il più importante museo del mondo il Metropolitan Museum di New York
Quando si è trattato di presentare le sue guide del museo fatte in sei lingue
Il direttore Philippe de Montebello ha scelto di presentare la guida in lingua italiana dicendo che gli italiani non e sono in assoluto gli spettatori più attenti più interessati dal suo museo
Dunque non è vero che gli italiani non si interessano d'arte lo fanno però soltanto quando sono all'estero esattamente come l'abitante di un Paese del Terzo Mondo cioè un una persona che civile colta educata che nel suo Paese non trova quello che cerca e quindi lo va a cercare altrove
Cosa si può fare per modificare questa situazione io penso che i suggerimenti di Ghezzi e di Guglielmi anche se tinti un pochino da questo suo da questo passatismo che devo dire mi dà un po'fastidio proprio perché mi sembra un pochino una delle nostre prigioni parlare sempre del passato e mai del futuro
Ecco io credo che si potrebbe prima di tutto fare arrivare arte in Italia poi Penta di
Non so come tv via cavo con la pay-tv tentare la sfida dei programmi culturali che poi quello che è stato detto qui non è del tutto vero sono stati fatti credo proprio da Rai tre forse da lo stesso Guglielmi immagino
Due programmi di in prima serata come si dice così uno sulla mostra Rinascimento a Palazzo Grassi a Venezia e l'altro sulla mostra Italia metamorfosi sta New York diretta da curata da Germano Celant
E questi due programmi a quello che mi risultano avuto un una certa udienza
Dunque probabile che aggiustando il criterio e soprattutto cercando di avvicinare
I beni culturali alla gente e non tanto forse la gente ai beni culturali si potrebbe arrivare a dei risultati dignitosi
Però ecco questo è uno sforzo cioè è una cosa che va studiata che va considerata e che va soprattutto forse coordinata anche con i nostri colleghi
Diciamo degli altri paesi perché voglio dire se lo fanno loro forse lo possiamo fare anche noi
Quindi suppongo che da questo punto di vista ci voglia da parte della televisione uno sforzo particolari
Da parte di chi gestisce la cultura artistica un altro sforzo altrettanto forte c'è quello di non pensare più l'arte soltanto nei termini accademici e passatisti ma tentare di avvicinarla alla gente
Come diceva Danny Berger che è il responsabile del ufficio marketing al Metropolitan di New York
Diceva al museo al nostro museo lo sappiamo benissimo che non si concorrenti più forti sono i concerti rock alle discoteche e la realtà virtuale dunque lo dobbiamo strappare a queste altre realtà che sono notoriamente più forti più veloci di noi il pubblico ecco forse la previsione potrebbe fare la stessa cosa grazie
Io proseguirei con le domande
Passiamo voi c'era anche quell'altro signore essere provocato OK grazie strada tesserati e Tedesco cimenti Vincenzina arte spettacolo ascritti sceglie
Secondo me è stata abbastanza buona fino adesso diciamo partendo da stampa estera pene culturali che Zokora risale moderna e come tante volte andiamo avuto di convegni
La tv moderna segnata da tanti con i programmi Justine proporzioni dai documentari di arte a opere di arte ai documentari di Pierangela due S e spettacolo alla stampa nazionale i critici cinematografici come c'è stata l'altro giorno un convegno a disposizione quello di Cinecittà e l'Anica e l'Ente Cinema pubblica e privata di avviso al come è stata fatta di alcuni convegni
Gli importa esporta innescata diciamo il marketing Fabrizi tira pubblicità e l'ha visto varie anche a dei giovani di fare dei corsi di preparazioni privati e di
Valutare anche liste come il Times
International di Amsterdam oppure qualche cosa difficile non vedere dei film che si adeguano al tipo qualche prima azione qualche Oscar come l'ha avuto Fellini a suo tempo e in America in Russia oppure entrare in una demagogia che pelati e severa Gennari saper discutere a dargli dell'impero di una stampa effettivamente che si deve vivere con convegni e costruttore necessarie ai tempi all'informazione
Grazie
La signorina può quel signore
Ah sì però così ieri sera presentare prego
Mio nome li senti vorrei chiedere a Guglielmi che a parlarci apparato d'indifferenza dello Stato e qui siamo al primo incontro cultura impresa
Qual è la ragione per la quale una RAI che attraverso l'IRI è di proprietà dello Stato non ha potuto nel passato fare quello che molti in questa riunione auspicato
La mia domanda rivolta Guglielmi naturalmente ma si può passare anche a Maccanico per il ruolo che lui avuto via nel politica italiana
Sì benissimo e poi mi diceva prossima canicola c'è il senatore
Negli anni Emilia
Hanno chiedo scusa avevano
Gli agenti
Sono giovani negli anni il segretario generale del
Segretario generale dell'associazione per l'economia della cultura
La considerazione il loro da fare era questa per vedeva un corretto rapporto fra mezzi di comunicazione di televisione e beni culturali bisognerebbe soffermarsi su quello o che i beni culturali sono l'Italia su questa particolarità italiana
Noi siamo abituati è un concetto per i beni culturali vengono sono stati buttati dà una mano
Nel mondo ci sono capitati nei vari Paesi per cui si continua a dire una sciocchezza che viene ripresa continuamente dalla stampa dalla televisione che il sessanta o sessantacinque o settanta per cento dei beni culturali del mondo sono in Italia
E siccome siamo in un'epoca in cui le sciocchezze vanno documentate si dice questa sciocchezza
è stata è suffragato da un'indagine dell'UNESCO che non c'è mai stata quindi queste sono quelle cose per cui ecco allora se invece di inseguire queste sciocchezze
Pensassimo che la particolarità italiana è che in Italia ci sono tre mila cinquecento musei settecento musei statali conto trentaquattro pur se in Francia
Tre mila cinquecento musei significa una rete diffusa per cui il museo italiano una cosa completamente diversa
Dall'uso e dall'hanno sciolto da altri ci saranno dieci o quindici musei in Italia che possono avvicinarsi a questa realtà il resto sono luoghi di conservazione della memoria luoghi che si inseriscono generalmente in ambienti storici altrettanto da tutelare come i musei
Piccole cittadine in cui Museo fa parte di una realtà e di un contesto che è stato storicamente sì è che e si è cresciuto in cui rivive la memoria della gente questo fatto che i beni culturali sono tutto
Non il sessantacinque per cento ma sono nel nostro Paese è qualche cosa che va all'interno della gente all'interno le memorie dalla gente questo potrebbe essere un utile punto d'approccio
La si diceva ieri in dibattito al né per la settima ai beni culturali che sette si lamentava che un libro come che la storia del paesaggio agrario di Sereni che aveva cercato di bene
Trent'anni fa
Di di fare capire questa realtà della del del del del valori del del bene del paesaggio in questo caso come un valore antropologico sia oggetto tutto completamente nella nella dimenticanza generale non abbia avuto seguito
Questa realtà quindi questi beni culturali italiani fatti di tante piccole cose di tanti piccoli centri di tante pievi Ghezzi giustamente ricordava
Le immagini che avevamo negli intervalli della tv tante piccole cose che formano nel loro complesso questo
Grande complesso che nello stesso tempi beni culturali e il Paese ecco questo andrebbe probabilmente questo su cui si deve puntare
Lasciando da perdere quello che invece è una delle cose più che i i mezzi di comunicazione di massa
Invece cercano di incentivare è e che a differenza del museo la mostra questa mostra Mania che c'è in Italia per cui si fanno di fronte a delle mostre itineranti che sono sono delle delle operazioni di recupero culturale serio ci sono delle mostre completamente inutili Fitto quello dei Normanni a Roma siccome siamo in ambiente di odio sì vorrei dire una cosa
Come indicatore di audience il soprintendente di Roma diceva che dopo quella mostra dei Normanni aveva dovuto togliere tre mila cinquecento bolidi di gomma americana dal pavimento
Preziosissimo di Palazzo Venezia ecco queste sono le mostre e questo e mentre rispetta questa realtà effimera c'è questa realtà sorda concreta
Il servita nel territorio e direi nel nella memoria di tutti noi che che il il mio il piccolo museo che è la la sua radicazione del territorio fosse allora in questo senso una sollecitazione a vedere il bene culturale non come qualcosa che si fa visitare esterno ma come qualcosa che sta vicino a noi
Nel nella strada vicina le quanti quanti di noi a Roma non conoscono le strade del centro il le la indipendentemente dai monumenti quante cose sono legate a e quante cose sono importanti da vedere e su cui su cui riflettere questo forse sarebbe una si un avvicinamento di questo senso potesse avvenire attraverso l'azione della della televisione e questo sarebbe un grosso risultato
Grazie professore e allora io direi forse Guglielmi potrebbe cominciare a rispondere perché mi pare che sia sia Pratesi Michele Grisenti soprattutto ma anche emiliani alla fine composti materiale consiglieri detto lui
Prima di essere stato
Chiaro nella
Nella mia introduzione
Cioè io dico che ho detto che la prima cosa che viene in mente
Però giunto ad una mente che vuole cavarsela con poco
E organizzare la prima copia con le russe
Utilizzare la televisione per fare
Trasmissioni su
La pittura la scultura
Ho aggiunto che la cosa più semplice ai miei più inefficace
Quando il
Questo lo dico tanto al professor Grisenti nostro ex direttore generale
E poi al giovane che e la cosa è più inefficace
Il problema le bisogna misurare lei e gli interventi a la all'efficacia
Fare trasmissioni significa che mettere apposto la propria coscienza la proprio cattiva coscienza
C'è da fare molto di più
Non se agli altri proprio a voi per questo dico quello che bisogna fare però non è invitavo problema una fuga in avanti anche perché noi abbiamo dimostrato di che la l'importo che non è un'ipotesi il reale
Quella di fare una buona televisione
Qua di fare una buona televisione
Che una televisione che in quanto buona a in sei ha più possibilità di convincere e di persuadere leggente a apprezzare ciò che è buono
Non serve assolutamente a nulla che da oltretutto in RAI esiste un'intera Direzione fallimentare inutile che andrebbe immediatamente chiusa spero che non ci sia nessuno qui in quella direzione
Che si occupa di tolto delle cose che giovane
Lamenta la cui mancanza giovane lamentata
Non è questo il punto quello che è vero che invece solo la televisione tradizione beve RAI ma tradizione l'altra pongo in dieci anni vero chiara dice educato e gli italiani che ha creato un italiano
Unitevi hanno forse più povero di quanto più povero di motivazioni alte di pensieri di di quanto non fosse
è anche vero ma e link e da questa è la prova che e la programmazione per intero e il tipo di offerta
Che quindi soltanto posso Sasso vorrei un attimo interromperti perché mi sembra giusto riproporre ancora la questione di fondo ma allora per quale motivo in altri paesi europei l'esperienza funziona e da noi no forse questo che magari
Potresti chiarirci di più
No guarda per quello di altri Paesi europei il fatto che Aimi la televisione italiana e lo dicono tutti coloro che ha una vera conoscenza ai nelle misure del mondo ahimè quindi non è assolutamente vero che le televisioni delle dei emergere in modo per motivi se volete non fu fortemente comprensibili perché non retribuite da un euro a titolo di prodotto una televisione di distribuzione quindi a sì ecco cosa fa compra sui mercati internazionali quanto di meglio
La
Lei le televisioni producono e costruisci sui palinsesti con non è contee con pompa chiese con materiali e programmi prodotti
Se voi prendete un Radiocorriere uno qualsiasi e spuntasse ogni sette questa settimana stessa
Due su ognuno dei sei spuntasse chi programmi d'acquisto oppure i programmi nati in un altro in un un altro linguaggio e quindi destinati ad un altro tipo di azione come il cinema
Chiudere non rimane rimarrebbe rimarrebbero non so la per la Prima Rete permetterebbe per durò due ore e mezza
La seconda Rete nemmeno per un minuto
La la la la il per Canale cinque per un'ora e mezza cioè che per una televisione di prodotto mai di grazie questo riesce a poiché ha raccolto perché unica perché acquista che non produce questo il suo grande limite
Per te che non produrre significa che non pensa che non ha un'idea del mondo che è una è l'idea della realtà che non ha un via delle cose è questo che manca non è il fatto che manca la trasmissione su pioveva Francesca è il ridicolo
E perfetti profondamente ridicolo
è la cosa più semplice che la cosa è appunto è prove proposito di dica di chi vuole cavarsela con poco
Non è questo
E molto più affatto il problema di costruire una televisione e di fare una televisione che si è convincente che rispetti
Che rispetti che sia una una risposta alle esigenze delle resistenze ai ai ai ai pensieri ai problemi
E i all'ente tutt'altra cosa le scusami pista che un dibattito del piacevole Bisenti voleva ribattere brevemente Guglielmi scusa
Tipo coinvolga anche The Maccanico un istante via via un po'più avanti malori vedere no voglio di farsi vedere
Facciamoci vedere il meno possibile
La domanda Milia
Rimane in piedi cioè perché
Perché
L'impresa televisione siamo l'incontro cultura impresa no l'impresa di televisione RAI TV che è di proprietà dello Stato
Non è in grado né è stata in grado specialmente negli ultimi vent'anni trent'anni di fare quello che tu pensi
Tranne devo dire perché letto Ghezzi ha ragione
Che tu hai fatto con grande autonomia delle cose importanti ma insufficienti rispetto al potere che la televisione italiana aveva ancor prima che nascesse la televisione di Berlusconi con la cambiato nulla
In meglio rispetto a quello che faceva la Reichlin qua perché quando era sola la RAI TV con la cultura che circoli Italy di cui vi ho parlato han parlato tutti oggi perché perché io credo ma dovrei rispondere io invece voglio ti rispondo hutu o Maccanico perché c'è questa crisi di funzionamento della RAI TV italiani questa è la mia domanda
Manderò i guadagni ed io non vuole farla onde a nome dell'arte della televisione italiana
Io per la parte che mi riguarda io invece o ritengo con l'offerta che noi abbiamo organizzato per otto anni questo Guido Alpa parte che mi riguarda di avere invece risposto sufficientemente al problema che tutti che esempi cioè irrimediabilmente non mi sento assolutamente di avere mancato quel dovere che è una televisione il risata una televisione chiamiamola di Stato no ma scusate ha detto anzi diciotto interrompere sì
Scusa non dico che tu divi rispondere per quel che hai fatto tu che io conosco bene
Ho domandato la mia domanda è perché la RAI TV di proprietà impresa di proprietà dello Stato nelle su insieme non è stata capace di far eccetera la domande queste e le risposte ci sono
Do appunto pensavo di dover mi sento di rispondere soltanto di quanto delle mie azioni non me la sento di ponderazione degli altri non eravamo una o
Forse una RAI nella RAI ma avevamo rapporti non assolutamente antagonisti con il resto della RAI quindi contromano non me la sento forse sale proprio più proprio per la lontananza a piedi nei riguardi e per la possibilità di osservare da lontano poter corrispondere con maggiore come giura obiettività tu di quanto possa fare c'era nel frattempo anche il vizio voleva parlare poi ci sono altre due persone che vi sia attore capace prossima cani
No c'era c'è un equivoco che si perpetua o secondo me a parte che insomma e poi è facile predire che Berlusconi le tv di Berlusconi non ho cambiato nulla ho sentito dire
Può darsi al punto che abbiamo cambiato in peggio ma hanno inventato una cosa che non c'era in Italia era un pubblico televisivo che sceglieva
Ha meritato il pubblico perché prima invece c'era una televisione fortissimamente governativo didattico pedagogico che sceglieva lei cosa far vedere
E allora tra l'altro è molto più grave quello che non è accaduto se non è accaduto quanto si poteva fare quello che si voleva e si faceva Lora magnificato a tanti no Studio Uno
Perché c'era tutto su questo complesso ora dello spettacolo azione popolare dichiara con con intelligenza politica che sono neppure poi le basi era già molto più vicino a Berlusconi con la televisione con sapienza di quanto si pensi e io continuo a pensare
Che non stato paragonando il livello medio dei programmi ma comunque il livello medio invece della che è diverso della programmazione la linea di tendenza televisiva in Italia sicuramente critica caotica iniqua abbassamento di qualità costante
Ha però come sintomo questo abbassamento di qualità e molto più vicino alle tensioni del mercato mondiale
Dei ma non palliativi Santo povere spesso di attenti definiamola pure magnifica è come dire che di nuovo a Roma città aperta bellissimo a parte cosa non si fa vedere quali sono i figli Usellini
Più intensi più avanzati di forte sedici sempre trovaste per da bellissima
Arte magnifica adatte è molto simile a quello che era in Italia una rete chiamava Rai Tre prima di Guglielmi io lo so perché ciò lavorato insomma insomma che proponeva davvero i migliori concerti del mondo comprati dalla Beta film come il buonissimo teatro televisivo
L'inglese quelle noiosissimi scandalosa secondo me operazioni come il tutto Shakespeare scandalose perché erano inguardabili Paci lavorava lombardo erano edizioni fatte benissimo
Però era veramente il massimo della noia dei guarda vita televisiva Rachel Speer tradito Shakespeare imbalsamato specie ex dell'insopportabile fatto dei più accademici dei registi
Inglesi e però se ne parlava benissimo perché era Shek tutto Shakespeare così interrotta di intrapresa
Arte fa cose molto di questo tipo molto di questo tipo io lo seguo abbastanza arte e non non è una televisione così eccitanti dal punto di vista culturale
è un grosso allibiti è un grosso alibi franco tedesco che cerca di sport tarsie e ha bisogno di esportazione se no
Non ce la fa vivere è in fortissima difficoltà
Va be'lasciamo vivere cominciamo a fare il WWF che dei canali culturali arretrati perché è un canale culturale arretrato
Ma siccome io so io parto alla prima azione magnifica arte magnifica dicevo sfatiamo alcuni obblighi di omaggio mi ricorda come quando si diceva di più macchine in Italia manca un apostrofo ci vorrebbe così l'ITC volevo così poco al programma di una modesti abissale quando sono andato a vedermi a posto non postumo Sonata vedere davvero parigina disperdiamo sa
Un programma veramente voglio dire il livello non era superiore all'incontro
Medio con due o tre scrittori fiori mescolati all'altro al Maurizio Costanzo Show sul serio Ciampi fu era era questo però uno può estintori può risultare più o meno simpatico ma perché questo fa parte dei dei miti la tendenza va controtendenza
Se lo deve dire contro tendenza in Italia un caso molto particolare a partire davvero io lo dice un po'per scherzo ma l'ipotesi Disneyland è da valutare se no anche grazie al fallimento di Eurodisney l'Italia fatta di grandi parchi culturali è una cosa pensabile tra l'altro collegata ai parchi virtuali ai centri di intrattenimento virtuale che stante scremato mente progettati magari da uomini d'affari italiani a Singapore
No con sei dico non ne sappiamo nulla non se ne parla zero si parla sempre dei gadget di ricchezza intere pagine delle speravano si parla del di questa politica dei parchi che diventerà di corpo centrale di colpo
Va beh questi secondo me sono continua a parlare anch'io adesso sono arretrato e parlo la differenza tra arte e lavare i tre del mille novecentottantadue questo è un po'consentitemi passatista
Perché proprio una un modello televisivo che con si tratta di scegliere tra alcuni modelli televisivi
Arretrati non solo generalisti ma di facile controllo di palinsesto rigidissimo no che sono molto simile alla collezione
Cassette sarebbe come se ancora qualcuno adesso quando arrivano i film in cassetta rom con dieci giornali evita dicesse
Perché in rete non fa un bel ciclo fu di alle va be lo possiamo fare giusto per per chi che per chi una RAI tre che esistesse ancora per fare un ciclo Woody Allen del più conosciuto universalmente diffuso nei salotti cioè riproduciamo la piccolo cultura salottiera cieco non si non si esce non c'è una una scala ulteriore no di moltiplicazione si resta alla diffusione di quello che concordemente da parte di allora e alcuni e gruppi che conduco una vita mediamente privilegiata delle loro no delle loro opzioni culturali
Abbastanza limitate consolidate che vengono definite quello che va conservato
Per tutti quando e volevo anche chiarire nessuno Bernard Melani imputato però che quando dicevo televisione la la rete che ha perso un'occasione intendevo proprio archiviazione cosa da tenere lì mandare mandare in onda e il vecchio regista Mario Camerini uno dei grandissimi della commedia mondiale cioè un bene culturale italiano Mario Camerini poteva essere intervistato con una telecamerina della RAI allora non c'erano ancora le somigli per venti ore sarebbe stato in sé
Bene culturale sarebbe stata una cosa che attenga oggi avrebbe comprato l'avevano tenuta per due ore non per dieci ore comprato per dire a proposito di arte
Un caso picco Maccanico
No io volevo dare una per
Al quesito che ha posto Glisenti dici ma come quando la Rai aveva era aveva il monopolio del trasmissioni televisive erano dentro televisione di Stato perché in quel momento non si è fatto quello che si poteva fare in questa materia bella risposta e dovremmo fare un po'un esame di coscienza diciamo la e la risposta è che la RAI era
In quella fase cioè prima che si è affermasse la televisione commerciale e era fortemente guidata con data tale sfiorita politiche
Dalle priorità politiche che esistevano in quel momento
E priorità politica alle priorità politiche non esisteva una politica dei beni culturali
La stessa ragione per la quale il tentativo fa che fu fatto da Spadolini di creare un ministero dei beni culturali che avesse una posizione centrale nelle politiche pubbliche del Paese della la stessa ragione che ha portato al fallimento di quel tentativo eh e la spiegazione della ragione per cui questa materia anche in periodi in cui la televisione pubblica aveva cave praticamente il monopolio e in questa in questa Mack campo il mancato e ora però questo riguarda il passato noi possiamo fare una un esame di coscienza e dire quali sono le vostre responsabilità responsabilità della classe politica in questo ma adesso la situazione è completamente diverso cioè la invasione della televisione commerciale ha creato una situazione completamente diversa
E io mi convince molto quello che dice che dice Guglielmi noi non si tratta acqua adesso di impostare una politica televisiva di tipo pedagogico che e che che farebbe scappare i i gli ascoltatori la l'udienza si tratta di come dice giustamente riqualificare la quantità e queste è il problema vero e cioè come è uno sforzo di creatività che si chieda la televisione in questo campo OLAF una capacità di di perché si può fare buona televisione che abbia un alto ascolto questa è un'esperienza che abbiamo fatto pretese sì
Come
A dette dovevano esperto qui e quindi e questo adesso il problema il problema che noi abbiamo davanti cioè come e i gusti dette pubblico sono quelli che sono la scure vista quantitativo si è allargato molto come inserire come ricolmo diceva Guglielmi riqualificare la quantità ecco queste e questo richiede uno sforzo molto serio
E direi non solo alla alla televisione pubblica ma tutti gli operatori televisivi a queste infatti ma questi infatti la mia domanda
Maccanico come talora allora per non fare questo gioco che io chiedo poi Guglielmi dice io parlo della mia RAI TV ma non può o come tute stesse dicendo una volta perché c'era il monopolio si poteva anch'io oggi le cose non vanno non funzionò ma non dimentichiamoci che la la Rai non ha funzionato da un certo momento in poi e non funziona oggi nel senso indicato
Così di grande livello culturale in questa aula perché non è un'impresa
Perché ubbidisce
Perché è un'immagine di quello Stato di cui tutti questa mattina si lamentano l'indifferenza
Va bene allora non dimentichiamoci e qui mi rivolgo Maccanico che il Parlamento in questo momento stanno minando otto consiglieri di amministrazione della RAI
Quattro dal dalla carta ai deputati e quattro dal Senato
Guglielmi io domando il nome della stima che io ho sempre avuto parte tipa possibile che la futura televisione quella che nasce da un consiglio d'amministrazione fatto da quattro eletti dal dal dalla Carlo i deputati e quattro eletti dal Senato
Posso andare nella direzione da tutti queste in quest'aula spiccata con spiccato qui dobbiamo avere il coraggio anche come cittadini come invocava prima come avvocato l'inizio
Lo stesso Guglielmi come cittadini e come Maccanico come cittadini di dire no noi dobbiamo ottenere che nasca un'impresa e che ha la sua testa Tizio degli uomini di cultura
Così solo non degli uomini più bidisco no alla Camera al Senato
Credo che vai ora io sono sono assolutamente questo perché e sfortunatamente dopo fortunatamente per me che non sono più in in Parlamento perché sovente serve se fossi in Parlamento certamente io sarei contro questo tipo di soluzione ma su questo non c'è il minimo dubbio
Troppo accusa Bennato embrioni pareva che questo fosse implicito che questa la la la il prossimo governo darai forse sarà peggiore del presente perché si torna perché si torna al pure la lottizzazione con consiglieri che saranno soltanto emissari dei partiti per forza perché obbligatorio quattro e quattro uno del PDS
E che uno della lega una delle più qui è un altro o dell'essere non so di chi io vedevi di Rifondazione per quello che riguarda quindi per forza avendo né uno oltretutto quindi si torna a tempi peggiori ai tempi peggiori della RAI ma questo mi pareva che fosse che noi invece e adesso non voglio ma che noi ieri aprire io in particolare gli abissi idee poemetti Glisenti ha letto in un libro scritto tre libri dove nell'ultimo bene l'ultimo uscito il penultimo
Dove appunto che era appunto la la brutta addormentata due punto si si o sostenevamo fortemente la necessità che l'azienda che la RAI si costituisce come impresa come grande impresa come ho detto in maniera piuttosto il PC e pensavo che questo livello di discorso fosse già acquisito chiaro di figuriamoci che abbiamo sempre anche quando noi lavoravamo in una RAI lottizzata da abbiamo rivendicato e realizzato una forte presenza autonomista di e di autonomia e di e di e quindi di indipendenza dispetto
Che cileno e veniamo rispettati proprio per la qualità dell'arte dell'offerta che non avevano il coraggio di toccarci
Grazie c'era signora che aveva chiesto ecco grazie
Sono Sandro Florio del Ministero Beni culturali
Dal dottor Glisenti perché questa scelta che io vorrei ricordare un episodio e fu o allora sessanta costringere alle dimissioni Giorgio Bassani del ci presenterà RAI quelle una scienza cioè è una sciantosa non si è sentito bene a poi può parlare più lentamente per cortesia ove anzi
E e io ritengo che il perché diciamo di una
La decisione così politica culturale della RAI di aderire o meno accerti diciamo linee
Abbia un punto di origine bisogna
Che io ricordi vivissimo e fa quando Giorgio Bassani il vice presidente della RAI ha costretto alle dimissioni ora in quel momento era una scelta di tipo culturale diverso da quello che si è fatto
Quindi io ricordo e questo anche vale per i beni culturali io ricordo
Alfonso Gatto che mi diceva al caffè Rosati ma possibile che in ogni crisi di governo il ministro della Pubblica istruzione non sente mai bisogno
Di chiamare muraglie di chiamare eccetera per sentire un po'ma che ne pensate di questi programmi diciamo
E p.c. anni universitari ecco perché sono d'accordo e con Ghezzi la televisione dovrebbe diventare un bene culturale
E dove Beatty né da Roma né votare soprattutto che riqualificando qui c'è la presenza gregge di Guglielmi che è un'eccezione
Di qualificando i dirigenti e soprattutto mettendo a disposizione quell'archivio ma perché e l'approdo
Letterario settimo giorno il discorso con Bertolucci non somigli Cordisco proprio sul sul posto lenti le interviste di Caproni eccetera queste cose
Possono andare anche alle otto e trenta e non all'una di notte si finga Antonione si reca quindi io ritengo che uno sforzo perché la televisione poi Possa cambiare anche diciamo in modo di essere del cittadino è quello di diventare lei stessa bene culturale
L'Italia di quegli anni che che che ci dovrebbe essere contento visto il poco fa parlava
Di una signora prego
Sono Rossella Colombi dell'ICCROM l'ICCROM l'istituto il Centro internazionale che si occupa di studi sulla conservazione restauro del patrimonio culturale in tutto il mondo è stato fondato dall'UNESCO del mille novecentocinquantanove l'unica sede si trova a Roma siamo uno staff di appena trentacinque quaranta persone e con questo promuoviamo programmi di formazione in tutti i continenti ultimamente questo significa da una decina d'anni a questa parte ci occupiamo anche di sensibilizzare si oppone del cosiddetto grosso pubblico al tema della conservazione del patrimonio la prima iniziativa che abbiamo organizzato è stata nel novantuno un festival internazionale che si chiamava miti assegni pari e coinvolgeva la stampa il cinema la radio e la televisione ovviamente questo solo per presentare l'ambito della mia esperienza personale e e per dare un un giudizio su alcuni dei casi che conosciamo per esempio in Europa in Gran Bretagna e la divulgazione scientifica perché credo si tratti anche di questo a un certo livello viene svolta credo abbastanza egregiamente dalla BBC però non è la sola che realizzi questo tipo di di compito perché si appoggia a una struttura come l'inglese Heritage che è un istituto nazionale che ha proprio lo scopo di promuovere la la divulgazione a tutti i livelli naturalmente partendo dalla scuola questo significa che si possono ottenere buoni risultati anche Traverso i mezzi di comunicazione e in questo naturalmente trovo che siano più avvantaggiate la televisione la radio e la stampa forse dovrebbe fare qualcosa di più però naturalmente non basta se non ci si muove da soli la formazione del cosiddetto pubblico che paga quello che va a vedere le mostre e i musei e aree archeologiche eccetera comincia veramente a dei livelli molto molto bassi bassi intenso Cometa per quanto riguarda invece altre cose che ho sentito io vivo quotidianamente questa sorta di risveglio d'interesse per lo chiamo risveglio perché così sembra oggigiorno per i beni culturali e con dispiacere mi sembra che questo interessa se sia legato alla ha un modo in cui ora vengono presentati i beni culturali cioè alla loro possibile commercializzazione e questo è sicuramente un aspetto interessante che può aprire molte prospettive utili per la tutela del patrimonio però è anche punto un rischio enorme che ne dobbiamo essere pronti a gestire cosa significa significa che né si possono dimenticare alcuni valori fondamentali che comunque dovrebbero sempre passare attraverso ogni iniziativa che viene promossa e anche attraverso da qualsiasi intervento di comunicazione che per esempio anche la televisione può svolgere riferisco al fax che il
Il patrimonio culturale è l'identità culturale di un Paese e nel caso dell'Italia non si può certamente limitare questo discorso al al al popolo italiano ma è un bene che viene sentito come patrimonio universale quindi del tutto il mondo che si tratta di un bene pubblico e come tale è una cosa che deve essere rispettata e mantenuta perché non è rinnovabile così come anche l'ambiente purtroppo che si riteneva una risorse inesauribile si sta rivelando invece deteriorabile non rinnovabile e questo è ancor più che mai vero per i beni culturali cioè le cose che abbiamo hanno un carattere di unicità se che l'abbandoniamo all'incuria una zona archeologica un monumento non avremo più lo steso sopra il mentolo perderemo del tutto
La conservazione significa non necessariamente intervenire con dei restauri più o meno costosi significa prevenire la distruzione anche con operazioni di appunto di
Di sensibilizzazione e questo non significa nemmeno trasformare lei no recita il nostro Paese in un in un grande museo sarebbe anche bella come prospettiva però non la vedo praticabile abbiamo tutti gli strumenti e i mezzi per potervi bere quotidianamente attraverso dei compromessi che non siano altamente distruttivi e il nostro patrimonio usandolo vivendolo tutti i giorni
Basta vorrei solo dire
Mi sento
Dover dare dare una risposta no tanto in prima persona lei ha detto una cosa che mi interessa molto a proposito della dello delle dell'istinto che adesso sta diventando collettivo l'uso del bene culturale come diciamo strumento di commercializzazione mi sembra che però lo split la legge non che non fosse questo la fosse un modo per ottenere l'autofinanziamento degli strumenti del diciamo delle delle associazioni dei musei però voglio dire ci sono delle cose che mi pare ben precise mi pare vi dico dare che non non consentono un'apertura così drammatica come l'avete lei questo mi sento di dirlo perché me ne sono occupato si passa risponde spremono intesi soltanto
è vero il mi sono accorta nell'ultimo convegno Museo impresa che c'è stato a Napoli poche settimane fa che è un po'illusorio pensare che la l'approccio il team o meglio il l'idea del profitto si adatti tu cura a una gestione di un museo urinare archeologico di un'altra sezione del patrimonio si può fare però naturalmente bisogna essere molto cauti quello che io ho dove io vedo emergere i rischi ENEL grave nei nella gente nel grosso pubblico cioè quello che nelle persone forse manca è da un lato idea che il patrimonio è un bene di tutti e deve essere rispettato tranne lo si tempo sono continuamente sollecitati perché questi sono i messaggi che arrivano sul fatto che se ne può ricavare un guadagno però il guadagno non dovrebbe essere distruttivo
Un esempio da ultimo visto
Un programma sul Giulini
Non so il Giubileo e su tutte le iniziative anche per rendere la città pronta a ricevere questa orda di Pellegrini che
Verranno è senz'altro che sia una grande chance io non mi sento di di ridurre obiettivi menzionare l'importanza di eventi di questo tipo però i sappiamo benissimo e siamo in grado di prevedere l'impatto distruttivo negativo che avrà sulla conservazione del patrimonio ripeto questo non significa che non si deve fare niente dobbiamo chiuderci non fa venire nessuno però dobbiamo prendere delle misure precoce
Ma le adeguate ci sono altri interventi
Apre
Prescrive un questo benissimo chiudere in modo perché mi sembra sinteticissimo io mi chiamo Ongis
Rilevo sono un collaboratore della Radio Vaticana ne capita di seguire vari convegni di vario tipo vado i convegni politici si parla della crisi della politica vado ai convegni sul mondo universitario culturale si parla della crisi dell'università e della cultura adesso mi è capitato di seguire non è il primo credo non sarà neanche l'ultimo sul su nel mondo della cultura e più in particolare sui beni culturali al rapporto con i mezzi di comunicazione anche qui tanto per cambiare si parla di crisi ora credo su questo sarete tutti d'accordo
Che se crisi c'è nella politica nell'università di nella televisione e più in generale nella società italiana e perché la crisi investe chi rappresenta ai massimi livelli questi settori e io chiedo Ance luglio del mille perché mi pare che sia stato la stanza molto onesto intellettualmente come si può pensare di dare una visione del mondo avere una visione del mondo se i criteri di selezione Dickey lavoro ora in televisione pone e poi nello specifico settore culturale non risponde non rispondono questi criteri a livelli di meritocrazia noi abbiamo gente che in rari nel servizio pubblico a una sintassi sì è una grammatica della lingua italiana assolutamente claudicante e questo è un vero scandalo questa è la questione morale e poi io chiedo perché insomma non basta prendere il grande docente universitario spero affare cultura in televisione ci vuole un linguaggio specifico io credo posso dicendo un'eresia guida grazie
E prego regno insomma finiscono concordo profondamente eccetto ci vuole un linguaggio Ico o e i quello proprio che manca e proprio quel sito esisti approssimazione
E disse un non muoversi all'incirca e quindi con risultati di faciloneria
Risultati approssimati menzogna neri quindi getto totale cioè mi pare profondamente Dutto che e la lesse la selezione non avviene per secondo criteri di merito di professionalità ma secondo altri criteri Rama in questa è una è cosa che ieri no ottava e denunciate da decenni ed è ed è ancora così e sarà ancora così tanto più lo sarà quando passerà questa legge che di cui lamentava della della cui del del cui senso del cui valore anzi non valore in cui un valore veniva sotto le autorizzata da presenti
Cioè su cui ci siamo no no non credo questo mi pare anche questo non è un un livello di discute di conoscenza già certo già appurato già acquisì ito da tutti gli italiani il problema è come mai non si non si esce a modificare quello riduzione va be'allora qui giorni Maccanico quando dice che la televisione e in Italia non solo tre milioni e governa atta dalle sette milioni che oramai ancora una televisione di Stato è ancora e governate da priorità da convenienze tra le convenienze uccidono i beni culturali terrore peggio per lui si contino no a a
Quindi critico le faccia e noi possiamo fare e cercare di di che di capovolgere
Io ognuno dal suo punto di vista importante che non si arrende e qui allora ognuno per questo poi io dico beh io cerco di fare e di sottrarmi con n nel mio con il mio lavoro facendo nel mio nel nel mio piccolo o grande che s'sia cerco di sottrarmi di comportarmi come se ci fosse un'altra situazione ieri noi noi non no ho invitato gli inconvenienti della lottizzazione gli inconvenienti della dipendenza ai partiti di convenienti della della non disponibilità di un linguaggio intervento dico poi ognuno ognuno l'unico modo che oggi visto che non si riesce e non si esce né con con le elezioni nei correre non si riesce a allo organizzare un altro Paese pur rimanendo credo che è un impegno individuale di ciascuno di noi già che sarebbe una forte correzione che forse l'unica strada per poi arrivare domani a nulla voglio dire una cosa io volevo di cogliere la quella piccola provocazione vedo che
Di un signore di un intervento precedente di quale parlava di Bassani che si è dimesso adesso passati non c'è quindi però qui c'è un'altra persona che si è dimesso perché Glisenti ci dica perché si è dimesso probabilmente
E non soltanto lui ma tutti noi saranno chiari i motivi
Per cui la televisione non è mai viola in crisi non è mai stato l'impresa vuole rispondere
Sì Maccanico lo vuole sì
Cioè stavo a domanda diretta tu vuoi che risponda
Io allora a me risposte sono due una tu lo sai una Guglielmi Guglielmi qui siamo non di cittadini qui siamo a Civita e qui indi bisogna che i cittadini credo che questa sia stata l'intenzione di Maccanico mettere in piedi che sta i cittadini si organizzino come sia avviene in tutto il mondo di cui abbiamo detto tanto bene per creare delli azioni che non possono essere individuali perché in ogni parte del mondo Italia in particolare per delle ragioni storiche
Il singolo eh strutto invece il gruppo può avere un peso e quindi e io mi guardo Maccanico con cui ci conosciamo da moltissimi anni per perché e tra discosto è Civita se Civita accoglie quello che mi pare il consenso di tutti che adesso forse si aggiungerà qualche cosa se io devo dire perché su di me
Te e questo è
E questo è il io la ragioni di queste riunioni questa mattina qui pronte farle Elenco di quello che non funziona anche Di Leo ha detto giusta per tutto sente parlare di crisi e corrieri in un gruppo di professori universitari da venir fuori con le mani nei capelli insomma sul fatto della corruzione che c'è nella nomina venne nel nel nel nel nella nomina di docenti eccetera eccetera
Benissimo però continuità e con altri naturalmente attività perché mi sono dimesso chimere che sotto quelli che mi chiesto
Perché quando io sono stato invitato ero amministratore delegato della Rinascente allora di proprietà di FIAT insieme di Mediobanca e
Io esatto molto lusingato da questo fare io ero messo delle cateratte sono andati da tutti i partiti e ho detto io posso fare il direttore generale del posso tentare di fare il direttore generale della RAI
Se voi mi garantite che io posso gestire la RAI come una azienda naturalmente nei limiti del del direttore generale non quello del dettate dal monarca assoluto e tutti tu tutti fondato allora e c'erano che era Berlinguer si era
Pro tutti i biglietti si vitali allora completo Craxi sì lettorato Tuco avrai secondo i rapporti tra tu avrai i diritti che ha un direttore generale
Alter isolato in gennaio del settantasette nel marzo sono andato da Moro e ho detto guarda Moro Colter quello per il pretore ha proposto la Democrazia Cristiana o proposte più vado da Ruth guarda che si va avanti così fra dieci anni non Lara ma tutte le aziende a partecipazione statale non sarete più in grado di gestirle come impresa
Perché non si può funzionare sui mandati che vengono o dal Parlamento allora si passa dal Parlamento ai partiti erano i partiti chiedono più poteri il Parlamento oggi
Oggi dico oggi in questi giorni forse oggi stesso i partiti che funzione presso il Parlamento non può non si può far funzionare un'azienda e tu Guglielmi lo sai perché con coraggio eccetera hai fatto propri distacco
Da questo modo di gestire la RAI ma non solo la RAI di gestire l'impresa e allora qui poi discorso uomini di cultura che si è in questa stanza i punti più profondo è il discorso degli e a di impresa Maccanico ex presidente di Mediobanca lo sa meglio di me e così bene quindi ragione per cui mi sono dimesso nel luglio sette mesi dopo e perché era morto il direttore generale tu conosci bene del centro di produzione di via Teulada ho fatto un'indagine presso tutti i dirigenti della RAI forse non visti anche loro Conte fatto un'indagine per vedere chi era da proporre il suo sostituto perché era morto in un incidente che i ricordi
E tutti liceo mi dice che Eva allora io non sondato in consiglio d'amministrazione ho proposto il vice e miss misti sono stato fermato non ho appunto nominato il centro di produzione era un punto in cui era necessario avere un direttore continuamente perché tu lo sai bene i centri produzione di tutta la macchina perché i partiti chiedevano che ci fosse un direttore dall'esterno che non sapeva niente io mi sono dimesso dopo di che per fortuna della RAI di allora è stato nominato quello che l'ho proposto ma io mi ero già dimesso
Perché non era possibile gestire un'impresa così e così è oggi Tanzi tu poco fa hai detto sarà peggio perché naturalmente un consiglio d'amministrazione fatto da quattro membri dominati dalla Camera e da quattro dal Senato attuale voglio vedere come funzionerà fra due mesi e poi come funziona quando ci saranno le nuove elezioni
Grazie senta la devo o dare l'ultima parola alla dottoressa Blefari ci mai perché Capo Dipartimento degli affari economici del ministero degli affari esteri sta seguendo il progetto sessantasette che è l'accesso molti mi e alle patrimonio artistico mondiale jeans grazie del la rendersi autonomo si dà chiedo scusa Giuseppe strinsero scusa io ho fatto
Una traslazione
Qui con questo chiudiamo Romiti gli interventi la ringrazio molto per avere prolungato il dibattito per darmi la parola prego non ritengo che sia la persona più adatta intervenire in questo dibattito perché mi occupo di questioni economiche energia etica ambientali e tecnologiche quindi questioni economiche però nella mia presente funzione anche il compito di seguire i progetti del G7 per quanto riguarda la società dell'informazione
Che ho ascoltato con molto interesse a questo dibattito sono ringrazio molto Civita da bere organizzato questo primo incontro fra beni culturali cultura impresa in particolare per i culturale televisione
E
Mi scuso essere arrivate ritardo quindi ho perduto le prime battute del dialogo ma avvedo che dal momento in cui sono arrivato un po'il dibattito si è accentrato sul passato su quello che non è stato io credo che esse Civita continuerà in questa serie di dibattiti l'attenzione dovrebbe essere incentrata sul futuro perché pensare quello che non ha fatto la RAI negli ultimi dieci anni fa la televisione italiana non importanza io poi non non guardo ma da Treviso non sono in grado di stabilire paragoni io credo che bisogna pensare al sotto però perché e noi siamo per vivere anzi è già in corso la più grossa rivoluzione tecnologica che il mondo integro attraversato dopo la Prima Seconda rivoluzione lo stivale abbiamo la rivoluzione tecnologica le superstrada dell'informazione non sono una realtà ma il fenomeno scoppia prima ho poi quindi in America dove io ho vissuto sette anni e mezzo non c'era in molti centri la televisione via cavo adesso la televisione via cavo è stata superata dai satelliti da questa corsa alle privatizzazioni per cui l'America si prendono trecento programmi della realtà del futuro ma non parlo di fra tra vent'anni ma di qualche anno e che tutto il mondo villaggio globale probabile oggi in cui o il cittadino tramite computer ove recettore televisivo potrà avere tre mila programmi quindi la televisione italiana se non pensa in futuro non parlo soltanto della RAI ma anche dei programmi e dei privati se non pence sa al futuro rischia di essere completamente spezzata litigi fra e il ruolo e la televisione o ruolo pubblico privato sul passato non hanno più senso di essere perché anche se la televisione continua a essere sovvenzionato dallo Stato alla sfide
L'indice di ascolto sarà molto molto limitato perché i cittadini italiani si potranno e immediatamente piazzare su altri canali che vengono dalla Francia e dall'Inghilterra e semmai il dibattito un dibattito molto più filosofico
Cioè quale vogliamo essere colonizzati di altri paesi e l'Italia ha un ruolo da svolgersi nel mondo e quale ruolo visto che la lingua italiana non è così conosciuta
L'Italia dei beni culturali e qui vengo alla appunto centrare dibattito di oggi ha un ruolo da svolgere non solo nei confronti dei cittadini italiani ma anche nei confronti del resto del mondo secondo me sì e non a caso l'Italia ha ottenuto lo stato ottenuto che la leadership del Progetto userei G7 che dovrà parlare del futuro di queste connessioni tra impresa e e cultura che sia stata data l'Italia quindi dobbiamo essere dobbiamo essere all'altezza di questo ruolo io credo che ci sia molto da fare
Io credo che ci siano molto da fare e e e credo che condivido molti della argomentazioni già sottolineate da alcuni oratori ma io credo anch'che ci sia un ruolo molto grande per l'impresa
Essi pensiamo andando verso una società la società del tempo libero la società in cui il cittadino e la lunghezza media della vita si allunga in cui la settimana lavorativa si accorcia e quindi c'è l'industria del tempo libero
Facciamo sì che quest'industria non sia un'industria di basso calibro ma sì anche un'industria che miri a valorizzare
Il patrimonio artistico-culturali italiano che noi abbiamo e e direi che la cultura non è un wishful thinking non è un desiderio da alcuni ma è una realtà
La cultura sarà una fabbrica anche di ricchezza per i Paesi noi abbiamo una cultura cerchiamo di Basovizza non noi evitiamo che poi vediamo colonizzati vi cito il caso dell'impero di Bill Gates e consiglio a tutti dunque coloro che non l'hanno letto di leggerlo Euro da sette la strada di fronte del Ghezzi ha una visione molto concreta di dove dove vuole andare del signor Ghezzi vuole bere un ritorno da quella che sarà la futura società dell'informazione quando i computer a casa ci collegheranno con tutto il mondo e tramite tutto l'anno e potremmo vedere un bellissimo museo un uno spettacolo di intrattenimento e lo potremmo fare se avremo la carta di credito e su cui ci verranno addebitati i costi
E DS vuole vedere una piccola percentuale di quelli che sono i costi che i cittadini daranno alla alla alla alle società di servizi quindi c'è uno stretto collegamento fra ben di cultura d'impresa e io quindi sollecito Civita a continuare questa serie di incontri per il futuro pensando al futuro con ottimismo e non al passato con pessimismo grazie
Prima o poi molto breve mettendo in pratica anche rispetto desidero esprimere innanzitutto giudicata
No sì sì
Gratitudine a tutti ITI intervenuti ai relatori per questo dibattito che mi pare che sia stato veramente fecondo
Mi pare che gli ultimi tre interventi quello di di Guglielmi di Pino
Presenti della signora è prevalente siano la degna conclusione di questa di questa giornata ogni riflessione e poi si voglio oh io voglio assicurare presenti che per quanto riguarda Civita noire e continueremo ad impegnarci su questo fu e quindi non ci saranno solo sforzi individuali ma ci sarà una un'associazione che su questi terreno sì confronterà volevo solo dire un'ultima cosa su accennare ad una una questione che ha toccato amico Guglielmetti e cioè sulla questione dell'decentramento della mi distrazione dei beni culturali io sono intervenuto molto duramente diciamo con nel momento in cui si è annunciato nella legge finanziaria una misura molto improvvisata di decentramento in questa materia
In realtà io non è che sia contrario a un ruolo degli enti locali e delle Regioni su questo insomma assolutamente favorevole ma sono nettamente contraria che su questo terreno si proceda con leggerezza e con improvvisazioni
E quindi è questo è un altro tema su quale che ebbene meditare perché il ruolo degli enti locali il ruolo delle Gioni è certamente importante e secondo me si può creare un'interazione diciamo fra
La bass cioè dove si e si fanno le politiche pubbliche più a vi più vicine alla gente eh questa esigenza generale di riprendere una linea di politica pubblica centrale per quanto riguarda i beni culturali e quindi il ruolo dell'io non lo sono ritengo che ci ha gli enti locali a piano questa questa funzione appieno questo ruolo abbiano questa venire e questo naturalmente si rifletterà anche sulla domanda di beni culturali perché la domanda di beni culturali di informazione di notizie cede si rifletterà anche sui mezzi di comunicazione di massa e sulla televisione per quanto riguarda tutto le previsioni per l'avvenire fatta la sera blairiani condivido pienamente comunque un dibattito non si chiude qui avremo altri modi per parlarne io ringrazio tutti gli intervenuti in particolare Enrico Ghezzi e l'amico Guglielmo grazie
Dice
Adesso