L'evento è stato organizzato da Club dei club.
Sono intervenuti: Bettanini, Ripa Di Meana, Renzi, Brandini Merli, Petruccioli, Collett, Martelli.
Tra gli argomenti discussi: Partiti, Politica, Riforme.
Rubrica
11:00 - SENATO
I lavori
Questa terza giornata
Che dovrebbe concludersi
Con una tavola rotonda sul rapporto fra riforma dalla politica forma partito
Darei la parola a Tonino Bettarini che ieri sera ha mostrato il
Il suo lavoro un Munno molti visione
Sul sul tema del linguaggio della politica stamattina invece svolto nella sua relazione su su su base più tre ore quindici
Bene
In quale relazione stia il linguaggio della politica come il bisogno da tutti ormai condiviso di riformare questa politica e quarto tenterò di fare vedere
Cercando di percorrere una via di mezzo
Tra i problemi che una ricognizione anche di superficie sul linguaggio della politica impone ed esigenze d'altra parte di dare se non operatività quanto meno orientamento e prese di posizione ad una comunicazione che interna a questa convenzione il cui titolo è appunto quello di riformare la politica quindi un forte invito alla presa di posizione
E si può certo pensare il linguaggio della politica nei termini delle sue parole le parole della politica iniziare dunque da questo livello che potremmo definire per la superficie del mare della politica
A trarre qualche considerazione per qualche verso questa considerazione e queste considerazioni sono contenute in una breve analisti che compare sull'ultimo numero di mille novecentonovantanove Italia la rivista nostra qui distribuite
Prego pertanto limitarmi a segnalare come le parole della politica siano mutate in che modo siano mutate eccome schematicamente questa modificazione abbia alle spalle fondamentalmente due fenomeni da un lato l'incidenza della forte concorrenza tra media diversi nel sistema dell'informazione particolarmente in Italia
E come secondo elemento come altro lato lo sblocco relativo e la relativa laicizzazione della politica sempre nel nostro Paese
Sono dire questi due elementi con la prima risposta di superficie che possiamo trovare nel prendere atto che il linguaggio Della politiche mutato in Italia
Tanto ed è sempre una battuta superficiale ovviamente che ci consente di pensare queste parole appunto di riformare la Poli
Dire che la fine degli anni Sessanta è ancora tutto il decennio del settanta per illustrarle il primo dei due elementi ricordati cioè quello della forte
Concorrenza tra media è caratterizzato da una accentuata accorsa alla visualizzazione della scrittura in particolare della scrittura giornalistica e quindi sempre più accentuato intreccio di stampa radiofonia il messaggio televisivo
Conduce ha condotto ad un generale petto di quotidiani d'azione della lingua scritta italiana la parola scritta è sembrata e sembra di fatto vicina sì di più alla parola parlata
E evidentemente questa operazione ha ubbidito al confluenza l'intreccio di intenzionalità spesso diverso e distante da voglia di Poe polarizzare ad esempio anche contenuti colti sulla base di un modello anglo americano lo vediamo nel giornalismo e pensiamo ad esempio a come adescata con me ad un esempio settimanale Panorama ma ancora la nuova grafica dei quotidiani una grafica portata ad imporre evidentemente una sintassi semplificata e quindi Perelli siede una lingua dunque fatta di maggiore immediatezza
Ma ancora il generale bombardamento dell'informazione sospetto caldo di presenza per quanto concerne medium della radio e quello freddo della televisione tutto qua tutto questo fa subire
Direi la parola scritta italiana una urgenza sconosciuta
Direi sconosciuta alla sua tranquillità retorica la sua costruzione classica
Ecco dire che fino a quel momento perché ho parlato di parola scritte perché fino a quel momento la lingua della politica era stato non soltanto la lingua di una classe politica
Formatasi nei territori della giurisprudenza e delle lettere
Fondamentalmente ma ancor più la lingua scritta di una riflessione compiaciuta la lingua scritta che nascondeva gli spigoli della politica
E ne mediava cioè le asprezze e soprattutto era portata Velardi al grande pubblico
Quindi concorrenza tra media quotidiani quotidiani d'azione della lingua modificazione della lingua scritta per eccellenza quella lingua delle veline con cui si combattevano
In politica ci si combatteva in politica in un mondo separato dai lettori stessi della politica
Ecco come sono cambiate le parole della politica eccetto sono cambiate venendo a quel secondo elemento
Cioè quello di una relativa
La citazione della politica in Italia anche perché la lingua impigliata la lingua per eccellenza delle convergenze parallele la lingua di differimento della politica ha incontrato un primo grande scolpiscono Lone rappresentata dalla contestazione studentesca
Divaricato tra tradizioni politiche troppo diverse tra matrici di parole politiche troppo diverso dall'inquadra politica realtà in Italia
Alla fine degli anni sessanta a un punto di non ritorno al punto in cui il tentativo di far nascere un pensiero riformista viene soffocato
E cioè quando l'idea di un cambiamento guidato e moderno della Società italiana subisce subirà ha subito il rigurgito delle tradizioni divaricate dello scenario italiano
Ecco l'effetto positivo degli anni sesta settanta è senza dubbio l'emergere di un consumo diffuso della politica con il merito la complicità
E quindi anche la disastrosa collaborazione dei movimenti politici giovanili che appaiono come un singolare intreccio di vecchio e di nuovo di archeologia e modernizzazione
è più esplicito più esplicitamente magari assumendo un'esemplificazione privata un intreccio di affermazione della responsabilità individuale rispetto al gusto tradizionale della famiglia ma anche sul versante della riflessione di ortodossia marxista di mondo di chierici ecco che dire che se l'affiorare dei movimenti quotidiani Nizza la politica
Ne nasce lo ricordo ancora un consumo diffuso l'emergere sempre più forte di una frattura tra culture politiche e il diffondersi di un vero e proprio linguaggio della violenza
Segna tutto questo segno piuttosto che un rinnovamento una pausa per il meno dissenso alle parole della politica democratica
Lei quindi che la paralisi del sistema politico italiano è l'altra faccia di una medaglia divise in quegli anni col terrorismo
La formula politica di unità nazionale e l'ultimo tentativo di una logica di finire la logica dell'ossimoro e cioè del paradosso quella per cui un partito e di governo e di opposizione nello stesso tempo conservatore e rivoluzionario se preferite
Ecco abbiamo davanti il disastro delle parole della politica italiana compiuto ed una rinascita direi una qualche voglia di collegare le parole della politica col vincere e col perdere
Democratico si intende troverà un alleato nel Partito radicale il primo ad avvertire l'esigenza di una posizione della lingua e non solo della violenza al disegno del compromesso storico
Il nuovo che compare nella parole della politica dunque a che fare da un lato con le modificazioni strutturali interni ai sottosistemi che formano il sistema d'informazione
E dall'altro con la forte arretratezza delle culture politiche italiane con loro nominalismo non è un caso e con la sconfitta delle tradizioni che avevano appeso a separare la politica
Dalla vita quotidiana con la rinascita dell'idea riformista con il suo gusto per le cose che si toccano e che si mangiano questo pragmatismo della vita quotidiana finirà per incontrarsi naturalmente dire con naturalezza
Con quella quota idealizzazione della lingua che in media e soprattutto l'informazione scritta ricercavano eccetera
Dal settantotto circa tutto l'ottantadue
Possiamo dire che le parole dei socialisti le parole che hanno interpretato questa tradizione riformista questo pragmatismo questa voglia di cose che si toccano si mangiano fanno da lepre le parole dei socialisti al sistema dell'informazione politica italiana
Dunque quello che ci si esportati di affermare fino ad ora fino adesso
è questa
Congiunzione felice che c'è stata questo sbloccarsi in sincronia fra parole della politica e lingua riformista è però evidente che questo livello discorso e un livello di superficie
E che non possono andare invece smarrite le regole di produzione della nuova lingua della politica lingua scritta e parlata e più complessivamente del rinnovato linguaggio intendendo per linguaggio
Con quest'ultima parola quindi quella facoltà di produrre simboli immaginario e comunicazione quindi un qualcosa di più
E di diverso qualitativamente anche dalla semplice lingua scritto parla
Se per un verso dunque la superficie di questo mare della politica quella del Lessico politico si è rinnovata perché strutturalmente sono rinnovati torno a dire i canali della sua comunicazione se una cultura politica lo ripetiamo
Ed il suo atteggiamento dinamite datore hanno ridotto la separatezza tra lingua dei politici e lingua dei cittadini bisogna adesso ritornare però ad una riflessione e ad una ricognizione più larga
La nuova attenzione che i radicali prima i socialisti poi hanno dedicato a forme e contenuti della comunicazione politica
Certo torno a dire con la complicità di una radicata sensibilità al mondo della vita quotidiana l'essere cioè meno fratturati rispetto alla società civile con riferimento ai valori
Dei cieli delle rispettive tradizioni politiche tutto questo ha infatti portato una rottura della concezione tradizionale oracolare con cui il ceto politico tendeva a fare uso della sua parola
Una parola gridata nel comizio in via di estinzione
Scritte difficile nel quotidiano ricordiamo un quotidiano alla media più bassa tra i lettori europei
Oppure scandita alte le comizio di Stato secondo una logica della deferenza di un'autostima limitato ormai ai pochi metri quadrati di un teatro di posa televisiva
Di diciamo dunque una tendenza a costruire un'immagine meno sacrale della politica con un effetto forse indotto involontario di più radicata sacralizzazione si afferma inoltre anche sul versante non più e non soltanto delle culture politiche ma anche del singolo della singola figura politica il caso ad esempio di Sandro Pertini del suo indubbio merito nell'aver consentito l'immagine e la politica in Italia ritenere e di tenere in un certo periodo la nostra vita travagli attivissima della vita tra gli atti si era astenuto sia di tenere grazie ad una accentuazione dei tratti di quotidianità e di semplicità accetto anche irruenza della sua persona
Diciamo dunque che se l'effetto di straniamento che radicali e socialisti hanno prodotto sul sistema di attese imponendo cioè la notizia in media ha determinato un recupero di dialettica democratica e un recupero di violenza rituali basata al vissuto democratico
E hanno lo e Rino dilettato in pratica la democrazia da un lato la figura di Pertini la interpreta gli procura Rispetto e affetto dall'alto diciamo quindi che tra il guscio vuoto di una lingua deferente parlata dei padri gli slogan violenti dei figli la lingua della politica scelto oggi una maggiore aderenza immediatezze si è sostanzialmente rinnovata
Aderisce torno a dire migliore nuove forme di comunicazione sociale con predisposizione maggiori e minori evidente a seconda della sensibilità differente delle tradizioni dei singoli partiti politici insomma
Oggi il così detto uomo della strada può affermare con meno convinzione di un tempo anche recente con meno frequenza che la lingua e cioè la somma di lei se ci che rappresenta e trasmette la politica questa lingua che la politica sia ancora così oscura incomprensibili
E c'è ancora più difficile su di un altro versante indubbiamente provare
Un nuovo Umberto Eco che dispieghi le sue batterie di analisi nel mostrare il sostanziale potere di oscuramento proprio della lingua dei politici
Dunque se un tratto nuovo va segnalato e questo di una ricerca anche ossessiva di immediatezza di efficace il ricorso ad una sorta di lingua azione che appartenga in qualche modo anche alle invettive della vita quotidiana
E al suo sapere imbalsamato anche in senso positivo saper imbalsamato che ha nome proverbio
Ed è un'ossessione rincorsa certamente per farsi capire meglio certamente anche per far meglio notizia
Eppure anche qui che rapporto c'è tra questa nuova lingua il riformare la politica
Un rapporto di atteggiamento di contenuti certo più favorevoli e maggiormente apparentati
L'abbiamo visto le parole dei riformisti servono accerto alla riforma della politica ma guardando più complessivamente al linguaggio della politica il nuovo linguaggio di cui più esaurientemente abbiamo avuto esperienza nella recente consultazione elettorale nazionale
In che rapporto si pone questo linguaggio con la riforma della politica
Se in qualche modo si possa dire e questo rapporto rappresenti un rapporto di alleanza
E ancora in che rapporto si pongono le nuove professionalità che costruiscono il messaggio della propaganda politica con la riforma della politica
E ancora le risorse che servono a muovere questa professionalità ed acquisire spazi lungo i canali che i veicolano i messaggi politici in una in una situazione di concorrenza di mercato
Dunque gli interrogativi si riducono
A questi
E se c'è dunque un livello lo si è visto che interpreta il linguaggio politico il suo rinnovamento in Italia in termini di nuovi contenuti e nuove atteggiamenti c'è un secondo livello che guarda sia le regole di produzione sia i canali di questo stesso linguaggio politico
Abbiamo cioè da adesso ed adesso a che fare non soltanto con contenuti rinnovati ma con le modalità del loro confezionamento con gli effetti di quello che potremo chiamare il potere di conversione dell'immagine
Ci troviamo cioè di fronte ad un confezionamento più ampio del messaggio politico ad un linguaggio piuttosto torno a dire che è una lingua scritta o parlata
Abbiamo di fronte a noi per esemplificare e citando
L'analisi di un
Meno studioso recentemente scomparso non troppo recentemente da Roland Barthes abbiamo di fronte a noi un candidato che non dava giudicare solo un programma ma propone quasi un clima fisico un insieme di scelte quotidiane espresse in una morfologia in un modo di vestire in una posa
Abbiamo a che fare con il potere dilatato di un'immagine che per qualche aspetto tende a schivare la politica a vantaggio di un modo di essere quello per cui alla televisione francese push up poteva dichiarare guardatemi sono come voi
Dunque la fotografia elettorale ad esempio propone all'elettore l'effigie del candidato chiari ficcata
Superbamente portata allo stato di tipo e vi aggiunge il linguaggio della convenzione fotografica la posa di fronte all'ora
Accentuerà il realismo del candidato mentre osserva ancora Bartók quasi tutti i tre quarti sono ascensionali mostrano cioè l'Olimpo dei sentimenti elevati
Di fronte dunque la moltiplicazione di dei nuovi media utilizzati nella comunicazione politica
Di queste che potremmo chiamare nuove scarpe comode per la lingua della politica una lingua meno paludata M&A viola dei meno ideologica nascono nuove professionalità e nuovi problemi
Il manifesto il giornale di partito il porta a porta limitato del Piccolo mondo antico della sezione I vecchi media del consenso di partito ed anche un più del singolo candidato vengono in parte messi da parte
Le nuove professionalità del mondo del marketing della politica interna in scena e la politica dei di alloggi Zatta viene consumata
Tanto nello spot televisivo quanto benefici Anton di tutti i nuovi gadgets moltiplicatori dell'immagine di quello che potremmo chiamare
Marca partito marca candidato
Per quanto ridotta possa ancora essere il modo il nostro meccanismo di selezione delle liti politiche e per quanto bloccata appaia la nostra democrazia elettorale comincia ad essere vero anche in Italia con le enormi differenze del caso
Che la vittoria in una campagna come si legge in un rapporto del partito
Democratico gli Stati Uniti è in parte il risultato di una comunicazione efficace e che quest'ultima quest'ultima ed efficace di quest'ultima dipende da un uso efficace dei miti
Diciamo che settanta battaglia condotto l'universo riformista per riformare anche la lingua della politica per modernizzare gli stili di vita cogliere il nuovo criticamente se per molti versi si può affermare che la società italiana essa stessa
Ha finito per volere incontrare questo nuovo atteggiamento e questa nuova cultura in ciò sta la fortuna nel senso più nobile del socialismo riformista se ancora la lingua della comunicazione politica non può essere la pillola della razionalità che fa bene al pancino degli elettori ma un linguaggio di carne ed ossa e dunque anche di passione se tutto questo è vero
è vero che un'ulteriore riflessione va fatta ci troviamo oggi a fronte di un sistema elettorale bloccato di regole recenti mangia vecchi lo si è visto anche nella prima giornata di questo convegno per il finanziamento elettorale della politica
Ci troviamo a dover incontrare nuovi e forti meccanismi per la formazione del consenso è vero che non esistano analisi raffinate in Italia sugli effetti della comunicazione politica collegata al marketing e la politica
Ma incerto che i partiti e le totalizzati abbiano già verificato questa nuova variabile che io chiamerei del consenso televisivo ad esempio nella distribuzione del voto di preferenza delle ultime elezioni politiche generali
Per molti aspetti il lavoro sull'immagine sia pure non completamente professionalizzato determina sorprese a vantaggio di candidati relativamente appoggiati dalla struttura di partito quando poi un buon radicamento di partito e di clientele unito ad un lavoro dell'immagine
Non procuri un moltiplicatore di voti preferenziali spesso inarrestabile
E ciò significa accettare l'ha che fare con l'interrogativo se e fino a che punto il partito sia ancora esaustivamente macchina di preferenze
Con tutte le differenze Inter partitiche del caso ma anche con un nuovo interrogativo che riguardi il finanziamento dell'accesso ad un canale molto rilevante per la formazione del consenso e per la sua ricerca quale quello televisivo
Sono ormai le conclusioni è un accesso normato soltanto dal criterio della disponibilità di risorse economiche un criterio che determina una vistosissima assimetria nell'accesso alla comunicazione
Nell'accesso a quello che potremmo definire il diritto alla parola politica degli anni ottanta
Esistono norme precise che vietano l'affissione di manifesti elettorali ed una conseguente rigida attribuzione di spazi e tutto ciò in una società certo ormai fatta più di automobilisti che non dipendono
Non esistono norme tese a regolamentare l'accesso alla pubblicità elettorale televisiva al di là ovviamente delle tre reti pubbliche e una discreta campagna televisiva
Dico discreta con un'accetta consapevole ironia in una regione come la Liguria giocata su cinque reti televisive con due passaggi sporto della durata di trenta secondi l'uno in picta in cioè la fascia oraria di massima
Audience viene a costare mediamente quindici milioni la settimana considerata la durata di una campagna elettorale potete fare i vostri col
è evidente dunque come debbano essere stabilite regole relativamente alla raccolta di fondi elettorali non post Paestum come accade oggi lo si è visto anche
Le proposte della della prima giornata del convegno relative l'attivamente all'accesso anche le tariffe dei messaggi televisivi l'intera materia deve essere dunque profondamente studia
E abbiamo così visto molto di corsa quali siano i connotati oggi del linguaggio politico e quali si unì problemi posti dalla sua comunicazione anche se evidentemente l'accento è stato qui giocato sul quel tipo particolare di comunicazione politica che la propaganda elettorale e Portulano è opportuno attivare questa consapevolezza
Non tanto di rapper tranne nuove vocazioni di tipo igienistico rispetto alla lingua quanto per ripristinare anche un primato a me sembra che riformismo abbia molto contribuito alla nuova lingua della politica italiana mi sono sforzato di ricordarlo ai suoi contenuti
E molto ha dato in termini di una disponibilità di atteggiamento volto a cogliere il nuovo il nuovo dei nuovi media del loro immaginario e della loro spettacolarità
Dire che riformismo è una politica che impara dalla vita quotidiana sapendo che in essa più che altrove si costruiscono i valori ma che essa non li esaurisce e dunque tutto questo nuovo che la politica riformista ha liberato in questi anni
Tutta questa aria buona che ha portato nelle camere chiuse degli anni di piombo va respirata con buona e consapevole casa
Dunque linguaggio politico riformismo voglia di riformare la politica sono compagni di strada
Non lasciamoli alla Nostalgia di quella di questa bella stagione del riformismo italiano con brutte ombre ma con tante bellissime luci e diamo loro ancora coraggio e speranza
Grazie Torino Bettarini chiederei a Carlo Ripa di Meana di prender la parola appena sfornato
Dal congresso dalla Spd
Se noi siamo mal messi
Germania non stanno meglio
Vengo da un congresso
Dove
Uno straordinario appello alla razionalità dirà il Moccia mi
è caduto nel silenzio o gelido
Dei delegati
E nel voto
Rigido preordinato e insensibile
Dell'intero congresso
Se
Nei nostri partiti
Vi è del fango in altri partiti via del fango secco
Espongo dei fatti
Rischiando di ripetere cose che in questi due giorni avete già discusso
Mi scuso e che chiedo di essere interrotto se
Ripeto però ecco
A proposito delle preferenze
Che ho visto lo ha costituito una delle relazioni
Le preferenze in molte parti del nostro Paese si comprano
Vi è un sistema
Questo sistema
Organizzato
Soprattutto nelle grandi città
Nei loro hinterland
E nelle città medie
Del sud del Nord
Anche a Milano
O esperienze elettorali regionali
E nazionali a Milano che mi permettono di affermato
Quali sono le organizzazioni specializzate nella compravendita di preferenza
Le famiglie regionale
Il CRAL
E tutto il sistema
In particolare inserito
Nelle aziende municipalizzate
Gli gli accipicchia
Provinciale
Con
La scia di inquilini e di famiglie
Candidate
Insediate
Tutte e tutti in necessità
Rimando alla lettura
Del libro di Roberto Ducci
Relativa all'esperienza della sua candidatura alle elezioni europee nelle liste della Democrazia Cristiana
Rimando alle dichiarazioni relative alla compravendita di preferenze nella provincia di latina rilasciate dal candidato della democrazia cristiana al termine di questa campagna elettorale Mario D'Urso rimando alla azione intrapresa dalla magistratura su iniziativa dell'onorevole Battistuti si liberale relativa al collegio Roma Frosinone latina vite
Insomma
In questo nostro Paese
L'organizzazione professionale
Del
Mercato delle preferenze
Impegna migliaia di persone a tempo pieno
E senza soluzione di continuità data la frequenza
Delle consultazioni elettorali
Del nostro Paese
Tale organizzazione
Collegata sovente alla malavita
E essa spesso si estende
All'organizzazione dei congressi politici
I capibastone
Elettorali sono spesso in meno di signori delle tessere dei congressi politici
I congressi politici
Sovente sono
Determina dall'acquisto
E dal pagamento di tessere dall'organizzazione fisica nei congressi
Secondo
Il vecchio schema dalla sezione al congresso nazionale
Da parte di
Signori delle tessere che ha tutto provvedono e che tutto decidono
In rapporto con i capofila politici
Spesso i finanziatori
E che da questo sistema giungono a determinare presenze nelle direzioni nazionali presenze naturalmente nel Parlamento e aggiungo presenza nel governo nazionale
Un'altra ex constatazione il voto non è più segreto
Sia in grado di controllare
L'osservanza dell'indicazione di voto con il sistema delle preferenze incrociate
Che includono una preferenza
Anomala e quindi controllabile in quel seggio
Molti scrutatori di lista
Molti scrutatori unisco Nicora e rappresentanti di lista
Terminato
Lo spoglio
Delle liste su cui vi è una spasmodica giusta attenzione
Nei lavori
Delle sezioni elettorali
Procedo no
Per la grande
Quantità di
Preferenze espresse e per il disinteresse
Degli altri scrutatori e degli altri rappresentanti di lista sul sistema delle preferenze
Procedono alla correzione manipolazione alterazione falsificazione delle preferenze
Non ho tempo per elaborare e per dare dei dei dettagli ma posso c'è un sistema relativo ai numeri c'è un sistema relativo all'annullamento delle schede
E alla lettura nella distrazione delle altre
Forza
Mi scuso
Devo guadagnar tempo e quindi
Introduco brutalmente un altro elemento trovandoci a parlare di una riforma della politica nel nostro Paese
Un punto su cui
Mi pare che in Italia si debba
Aprire una
Riflessione è una discussione ad alta voce
è il problema
Della
Semplificazione dalle posizioni politiche noi abbiamo almeno quattro partiti politici
Nel mille novecentottantatré il Partito Repubblicano Italiano il Partito Liberale Italiano il partito socialdemocratico italiano il Partito Socialista Italiano
Che potrebbero
Seriamente
Senza le emozioni
Dei decenni scorsi
Esaminare
La
Auspicabile unificazione
Delle loro posizione e Dell'Oro
Bagaglio di analisi e di proposte
Non sono in corso
Salvo
Le
Sporadiche consultazioni per le liste comuni alle
Elezioni europee tra repubblicani e liberali non sono in corso
Per mille ragioni negative
Riflessioni e discussioni
Contatti in questa direzione
Voglio osservare trovandomi a parlare in una convegno di area socialista
Voglio osservare che vi è un altro punto su cui la riforma della politica deve
Dir qualcosa
Noi abbiamo dei partiti socialisti con responsabilità di governo in Portogallo Spagna Francia Italia e Grecia
Ebbene
Questi partiti sono dei partiti
Carismatici
La loro ricchezza di dibattito politico si è ridotta
Lo si è visto al congresso di Burano Hombres
Dove dopo giorni di
Contrapposizioni di linee
La parola
Dell'Eliseo
Ha prodotto una sintesi assolutamente autoritaria carisma
Può darsi che questa sia la
Lo scivolo del futuro ma questo elemento che impone una serie di considerazioni e io credo di correzioni
E io credo anche di
Contrappesi
Voglio
Accennare
Alla
Allo spazio
Enorme che movimenti
Non partitici
Guadagnano impetuosa mente Aspesi dei partiti tradizionali nel nostro Paese
Ho avuto l'occasione di sui temi
Del disarmo
Dell'equilibrio delle forze di seguire un'iniziativa del Movimento Popolare
La tematica di quella sera al Teatro Lirico
E il
Corteo
Di decine di migliaia di giovani che seguito
Che poi si è raccolto a piazza del Duomo
A
Sottolineato posizioni opinioni
Che per esempio sono comuni al Partito socialista italiano
Si sentiva una motivazione
In quella iniziativa
Una carica ideale
Che
Pure una piattaforma nano quella di un partito in questo caso del mio partito non è riuscita a sprigionare
Via
Portare a
Presenza
Nel nostro Paese nei mesi scorsi dunque
Mi domando se ne i partiti politici non è
Perché l'asso
Scomparsa la motivazione ideale disinteressata che pure
La politica
Arte del reale richiede incessantemente
E vengo all'ultimo
Siamo afflitti
Nella politica
Da un dovere di eterna
Instancabile
Quotidiana
Pazienti Issime la mediazione
Se questo è giusto
Quando la responsabilità
Esecutiva
E quando essa si riferisce
A
Interventi diretti di governo meno giusta essa mi appare nelle organizzazioni e nelle occasioni che devono mantenere una linea di tendenza e devono affrontare
Orientamenti di fondo e quindi scelte e preferenze
Interpretazioni
Del futuro mi riferisco all'Internazionale socialista
Dove
Sono presenti due
Una di reticenza di accomodamento
Di Realpolitik
E io credo anche di errore rappresentata dai laburisti inglesi
Ahi noi
Da qualche mese anche dal partito su abbiamo
è un altro
Di cui i socialisti italiani sono portatori
Mi auguro
Che nei documenti
E nelle occasioni dell'Internazionale socialista e dell'Unione dei partiti socialisti europei
L'aspetto
Ossessivo della mediazione non veri
E non alteri la necessità della chiarezza
Della
Propongo infine per non dare solo a un intervento
Del come questo dei punti di vista critici propongo infine che il club dei club
Organizzi
Uno studio relativo alle sospese
Elettorali
Sulla stampa quotidiana e periodica e nelle
Name minutaggio televisivo in alcuni grandi collegi del nord
Per esempio
Sulla base anche di quanto è stato
Ricordato ma da determini in rapporto al costo settimanale di una campagna elettorale di un candidato
Tanto per cominciare si potrebbe cominciare da casa socialisti
Grazie a Carlo Meana il mille novecentottantaquattro e l'anno di Giorgio ormai
Il giornale mi hanno cominciato abbondantemente a parlare
All'interno di questa convenzione è un momento di raccordo con la politicità della suo romanzo appunto mille novecentottantaquattro
Tracciata da Emilio Renzi che pregherei di prendere la parola
Per collegare nostro convegno ai primi di Giorgio
Naturalmente ho scritto questa ho pensato e scritto questo intervento
Almeno ieri e quindi non sono responsabile della coincidenza del fatto che oggi il Corriere della Sera in terza pagina apre con un articolo bello su Orwell ad apertura di una serie di articoli sull'anno Orrù il piano
E so che in questo modo
Entriamo tutti quanti in una specie di alluvione che di articoli saggi interventi sua Rover commenti e così via che ci travolgerà e alla fine temo annoierà un po'tutti e da questo punto di vista sono incominciò col prendermi la mia parte di responsabilità
Il perché in un convegno di questo genere si è pensato di dedicare una una qualche nota a margine del libro di Orwell per perché c'è appunto questa non soltanto perché c'è questa coincidenza ma perché se si va a rileggere il romanzo si scoprono alcune altre cose e e vengono fuori tutta una serie di domande e tutta una serie di angolature che spero di riuscire a dimostrare
Interferiscono e intervengono in modo puntuale in modo abbastanza puntuale con i temi e i problemi posti da questo convegno
Io ricominciare con una con una con una domanda apparentemente ingenua perché mille novecentottantaquattro perché
Perché questa data Scelta titolo del romanzo perché è una data molto precisa mille novecentottantaquattro
In un genere letterario la profezia la futuro Lucia il pamphlet politico che di solito
Sono sono serviti da figura retorica e molto mediate molto indirette come la metafora il simbolo l'allusione
L'altrove la parola stessa utopia che significa immesso un luogo e quindi si può pensare a un a un termine come in nessun tempo
E e invece qui abbiamo un'indicazione molto precisa mille novecento ottantaquattro gli studiosi e critici sci informano che la come mai orme nascesse questa dannata
E ci dicono che semplicemente Orwell invertire le ultime due cifre dell'anno in cui stava scrivendo e in cui stava terminando il romanzo che era l'anno mille novecentoquarantotto quindi abbiamo o ottantaquattro otto quattro come inversione di quarantotto
Prendiamo questo prendiamo questa informazione naturalmente e ricominciamo ad annotare che mille novecentoquarantotto che danno quarantotto fu in Europa e nel mondo uno degli anni più bui della guerra fredda uno degli anni più terribili della guerra fredda e che fu anche l'anno o comunque il Periodo del colpo di Stato in Cecoslovacchia del primo colpo di Stato in Cecoslovacchia quello che portò più quello che completò la corona di successi sulla testa di
Come dire probabilmente che quel quarantotto che diventa ottantaquattro che over pensava che il mondo da lui descritto
Era molto vicino era potenzialmente presente
Tanto da poter essere identificato non in un secolo futuro comunque in un'età indeterminata all'Avanti
E nemmeno all'indietro che è un altro tocco caratteristico del genere della profezia o del pamphlet politico ma in un anno ben preciso in un anno che sarebbe stato molto vicino a sopravvenire molto lesto a sopravvenire
E e questo probabilmente stava indicare anche che Orwell pensava che quel mondo terribile era già fra noi era già nell'Europa del quarantotto
Se soltanto si fosse voluto vederlo e se soltanto non ci si fosse fatti accecare dalla propaganda ed ai ricatti di matrice terza internazionalista
Cosa che Orwell era ben deciso a evitare lui che come sappiamo aveva avuto agio di apprezzare la prassi stalinista e terza internazionalista a Barcellona in Catalogna non molti anni fa
Se questo è è l'interpretazione che consegue da un dato informativo io però non riesco a sfuggire all'impressione che sia non illegittima un'altra interpretazione o quanto meno un dubbio
Per cominciare lo scarto fra mille novecentottantaquattro come hanno e mille novecentoquarantotto come anno di stesura del libro e pur sempre uno scarto di trentasei anni
L'equivalente di una generazione e mezza
O di un sette otto tornate elettorali per capirci in un regime parlamentare occidentale
Si può anche pensare che chi avesse voluto raccogliere messaggio di War di Orwell e mettersi subito all'opera per evitare quel brutto mondo nuovo e uso non a caso l'espressione dell'altro grande profeta del nostro secolo Aldus passo dei avrebbe avuto di fronte a sé e qualcosa come trentasei anni cioè periodo di tempo per per affrontare certi problemi con un briciolo di calma e ci sarebbero stati appunto alcuni anni a venire e qualche occasione di battaglia politica non decisamente compromessa non perduta in partenza
E anche del tutto ovvio che Orwell non che a Orwell o non importa se di essere preso terribilmente alla lettera le conferme né smentite in questo campo su queste scommesse non sono affare di un puro Grammatico
Ma anche noi per questo possiamo permetterci di assumerò Ruel e mille novecentottantaquattro come titolo del romanzo non esattamente alla lettera
Forse si è trattato anche di una coincidenza
Miglior tra mille novecentottantaquattro nineteen è il Tea for come titolo del romanzo è l'anno mille novecentottantaquattro l'Anno Domini mille novecentottantaquattro una coincidenza nei due significati del termine
Una coincidenza come esatta corrispondenza
Ovvero una coincidenza come un concorso di circostanze fortuite
Resta insomma il dubbio che mille novecentottantaquattro sia stato generato da qualcosa come un colpo di dati sfacciatamente ben riuscito molto brillante come esito come esito letterario come esito di titolo eccome
Suggestione una suggestione che se funzionò allora ancora oggi funziona benissimo per noi come unico che non vuole svanire e che anzi ci viene continuamente riproposta
Da qui ai contenuti ai contenuti non nel senso di fare una verifica che si può fare evidentemente ma che sarebbe facile il mio modo di vedere persino banale
Di che cosa di quanto ciò che Orwell aveva profetizzato si è di fatto realizzato e di quanto si è di fatto non realizzato
Non credo che sia questo nel ovviamente il tema di questa comunicazione ma nemmeno molto interessante per quanto riguardava volesse si tratta semmai di cercare di rileggere Orwell alla luce dei nostri anni di rileggere I nostri anni di rileggere il mille novecentottantaquattro alla luce del mille novecentottantaquattro Dio
La prima immagine che troviamo è l'immagine di Big Prater il Grande Fratello
è questa l'immagine che inaugura romanzo l'immagine che lo chiude nell'ultima pagina ed è l'immagine che nel giudizio corrente rappresenta l'essenza del libro quella che tutti ricco
Fin troppo palesemente dico radar il Grande Fratello resta ma Orwell va immediatamente oltre si preoccupa di identificare il Grande Fratello
Nel in un'immagine anche sa destinata a fissarsi in modo indelebile e nel lettore e poi nel giudizio nella memoria collettiva e presente vale a dire il grande occhio
L'immagine del teleschermo
Questo teleschermo che è presente in ogni ufficio in ogni locale pubblico in ogni stanza privata in ognuna delle stanze private di un appartamento privato
E
è un teleschermo molto strano perché onnipotenti
è un impotente perché riesce a vedere chiunque e dovunque
E in grado di trasmettere e di ricevere immagini su buoni e persino rumori o sensazioni molto molto impercettibili come A pagina centodue si dice che questo grande occhio capace persino di avvertire i battiti di un cuore i sentimenti più interni più riposti di una persona
E qualcosa come uno stetoscopio a distanza
Noi sappiamo noi abbiamo dalla grande cultura repressiva dell'Ottocento l'immagine del Panopticon possiamo dire che la l'immaginazione l'intuizione di Orwell l'hanno superata con questo teleschermo
Così ancor più onnipotente
Tant'è vero che quando il grande occhio venne preso qualche anno fa a termine di misura per delineare i pericoli dei mass media probabilmente si faceva torto all'immaginazione alla penetrazione in capitolati di Orwell perché il grande occhio e contemporaneamente tre tipi di macchine che noi conosciamo però separate
Una emittente fono TV
Per mandare messaggi
Una telecamera per vedere registrare e un sensorio per vedere registrare anche il dentro del cervello il dentro del cuore dell'individuo
E quindi in questa sintesi di tre funzioni piuttosto più che una macchina è un simbolo il simbolo della compiuta pienezza di un controllo politico poliziesco
L'intuizione di Orwell questa è anche la tesi che sto cercando di dimostrare e oltre la tecnologia
La tecnologia che noi oggi conosciamo che comunque pratichiamo
Non la macchina in quanto tale ma il suo valore di strumento di metafora del dominio e ciò che oggi ci colpisce e convince rileggendo oppure
Vi è però nel seguito del romanzo un'analogia ancora più forte ancora più problematica preoccupante velenosa
E sono quelle pagine in cui si descrive il mestiere che fa il protagonista Winston
Povero protagonista del del romanzo più UI stona un mansionario perché è un impiegato lavora al ministero della Verità
E che cos'è che deve fare questo al suo tavolo riceve dal cervello del ministero che sta da qualche parte nei sottofondi le notizie da rettificare nella raccolta storica del Ministero dello stato che viene chiamata la raccolta del Times
E qui si può notare un bel colpo di arguzia da parte di olio e perché Times è per noi vero giusto che sia il sinonimo stesso della verità completezza e obiettività della informazione per noi del mondo occidentale allora Winston riceve le notizie da rettificare nella raccolta storica del Times Olera raccolta storica dell'Archivio di Stato
Da rettificare retrospettivamente
In funzione dei mutamenti di politica in funzione dell'andamento bellico in funzione dell'andamento economico
Che il partito il Grande Fratello impongono come verità unica in avanti né indietro nel passato e quindi nel futuro e però anche nel nel presente quindi anche nel passato
Con una coerenza che si vuole essere assoluta con una con urgenza assoluto
E che si vuole imporre a una società che si badi e altamente semplificata e in cui il consenso è surrogato dalla polizia o dalla psico polizia
Quando però nel romanzo noi diciamo rettifica retrospettiva usiamo ancora ne ho un eufemismo perché perché ciò che ho visto né colleghi devono eseguire non è tanto una rettifica nel senso che anche noi conosciamo del termine ma una integrazione e il più delle volte una sostituzione integrale di una notizia a un'altra notizia una sostituzione in via definitiva in via mortale per la notizia precedente
Nel senso che una nuova edizione verrà totalmente ricomposta ristampa materia archiviata mentre quella precedente che conteneva la verità dello ieri che non è più verità dell'oggi
Sarà totalmente che letteralmente distrutta bruciata polverizzata e mi enti ficcata
Dei fatti precedenti non esisterà più prova alcuna record registrazione traccia al
Naturalmente un sistema così congegnato un sistema che non fa altro che derubricare le notizie anche nel giro di poche ore cambia una impostazione politica deve cambiare la notizia che è stata ratificata anche poche ore prima in un lavoro sempre più frenetico Espace modico all'infinito
Nel romanzo Orwell armato di Orwell Winston e i suoi molti colleghi si servono di carta matita Trantino per riscrivere la notizia si servono di undici Tafuro per trasmetterla
Giù all'archivio si servono di tubi di posta pneumatica per ricevere le copie da rettificare
E si intuisce che nelle viscere del Ministero della Verità
Si annida e avvampa di lavoro una sterminata tipografia con annesse scaffalature di archiviazione questa descrizione in quanto tale sembra meglio essere assolutamente ininfluente nei suoi termini
Rispetto all'intuizione che noi ora siamo in grado di cogliere di un vero e proprio sistema di elaborazione dati per usare il linguaggio dell'informatica del tipo a grappolo ossia un sistema di elaborazione centrale con archivi di massa e terminali capaci di elaborazioni locali
Un sistema di elaborazione dati a memoria labile
In cui le istruzioni più usate sono Pecos per per capirci nei linguaggi dell'informatica le istruzioni
Che che da noi vengono chiamati Harris sette e chi il Risset cancella e chi il fai fuori quella informazione città nel nostro se nei nostri sistemi informatici però resta traccia del fatto che io ho dato l'istruzione sette che io ho dato l'istruzione Kill nel sistema di Orwell non resta traccia
E non è chi non veda la stringente analogia con il problema del del del controllo non tanto evidentemente nel senso letterale della mia indicazione di ciò che è stato registrato una volta per avvenuto che uno sport cui per quello che se ne sa si sono dedicate soltanto alcune redazioni dell'Enciclopedia ufficiale sovietica in anni non lontani
Ma in un senso molto più importante pregnante per noi cioè nel senso delle possibili mani per il manipolazioni o comunque impiego partigiano dei dati in linea dei dati del presente nei grandi sistemi di comunicazione emigranti archivi centri
Vi è oggi una risposta questi grandi sistemi di elaborazione dati ed è la risposta dei piccoli sistemi di elaborazione dati la risposta del mini
La risposta del decentramento dell'informatica la risposta dei personal computer che oggi poi stanno per diventare anche trasportabili e portatili e certamente questo rappresenta l'alba di nuove regole del gioco e e noi ben volentieri dico prendiamo atto di questi di questi slargo di queste possibilità ma non possiamo esimerci dal mantenere la domanda circa il controllo
Controllo democratico dei grandi sistemi di comunità comunicazione informazione e conservazione venga e dell'informazione
Bisogna dire bisogna riconoscere che a modo suo Orwell aveva colto il problema della velocità di cui alcuni di noi si sono occupati ci stiamo occupando in questo periodo il sistema monocratico Daloui descritto è un sistema che Sass servirsi della tecnologia
Non mi sentirei però personalmente di affermare il contrario ovvero che la tecnologia e il tutto o il cui Mineo il trionfo del sistema monocratico
Tant'è vero che alla fine nel romanzo quando poi scoprono che Winston è un ribelle è un eretico
Alla fine il controllo il dominio non sono mantenuti dalla tecnologia ma dall'attico polizia dalle torture più medievali combinate con l'uso cinico della psicologia di massa e delle sue elementari brutali leggi di comportamento
Il potere orwelliano rappresentato infatti come una società come un mostro con un volto quello del Grande Fratello che ha capito le condizioni di dominio sulla società basta che la società sia non complessa
Basta che non abbia la possibilità di diventare complessa
In due parole da una parte viene nucleo d'acciaio il partito interno tutt'intorno un po'sotto il partito vero e proprio e molto sotto molto lontano molto atomizzato il popolo
Che viene chiamato provetto che sarebbe quello che per noi sarebbero i cittadini
E le funzioni e le strutture di dominio sono molto ben delineate quattro ministeri oltre la polizia naturalmente quattro ministeri l'amore l'abbondanza la pace che si occupa della guerra è la verità
Le funzioni sono diventate
Strutture strutture fisse
Con una curiosa analogia che lascio poi agli studiosi con quanto dice Niklas Luhmann che definisce come mezzi di comunicazione fondamentale della società esattamente amore denaro potere e verità una anche qui una curiosa coincidenza
Che
Che anche qui non si sa bene se coincidenza voluta oppure Casula
E è qui naturalmente si potrebbe continuare a lungo nella nell'analisi di Orwell è cercare di capire o mille novecentottantaquattro attraverso il mille novecentottantaquattro ma naturalmente non si può continuare forse vale la pena soltanto di segnalare comunicare due cose vi è un'eccezione nel mondo
Chiuso e sempre più
E sempre più che si chiude descritto odio da Orwell nel senso che vi è uno spiraglio che quello del sogno
A un certo momento una mattina Winston si sveglia sognando che il corpo della ragazza era bianco e liscio e mormora la parola Shakespeare
La prima Eresia di Winston avviene quando si compra un quaderno bello
E senta il bisogno di Vergallo con un pennino d'altri tempi quello che noi stessi oggi non non conosciamo più non abbiamo più vi è un ruolo dell'estetica come come infrazione del potere
E per quanto riguarda il potere e per quanto riguarda la conclusione di questa notazioni
Non si può dimenticare che a onor del vero Orwell non ebbe propriamente bisogno del dispotismo staliniano per provare personalmente i morsi della censura
Come sappiamo da uno scritto che
Madre nascosto per anni è saltato fuori qualche tempo fa e si intitola la libertà di stampa
Quando a quelle scrisse la fattoria degli animali l'altro piccolo-grande capolavoro di Orwell e lo offrì agli editori inglesi gli editori commerciali inglesi ed erano gli anni fra il quarantatré e il quarantaquattro
E quindi erano gli anni culmine della a un tanto sia pur brevissima fra gli alleati e la Russia ebbene il dattiloscritto di della Fattoria degli animali fu rifiutato
Tu censurato fu rifiutato dagli editori commerciali mercantili si badi bene non dal governo esiste persino una Franca e penosa lettera di di idioti al grande poeta di rifiuto da Roma
In quel caso si trattò di opportunismo politico
Non di grande tecnologia non di grande occhio nove Grande Fratello ma di opportunismo politico e di un misto fra piaggeria e codardia degli intellettuali di sinistra di una certa sinistra
E così l'ultima domanda è questa gli orrori di mille novecentottantaquattro come romanzo ordinamenti inetti for gli orrori politici
Risultano non meno temibili dei piccoli imbecilli orrori che sono sempre possibili anche in una società libera complessa e velocizzate
Anche nel mille novecentottantaquattro mille novecentottantatré ottantaquattro e il quesito è sei lo saranno anche oltre questa stagione e quest'anno ringrazio
Grazie ad Emilio Renzi l'ultimo intervento della della mattinata che riprende i temi della della relazione introduttiva cioè i temi della complessità della città e di Mario Abis dopodiché diamo inizio alla alla tavola rotonda
Sono moltissimi altri ancora ma dobbiamo non ce la facciamo esaurirli
Ma non fu una prima mostra come
Non ti preoccupare perché quando non c'è nessun problema tutti hanno potuto dire quello che volevano e non Vitti Mizzau anche perché non è proprio il caso
Va bene stanza
Se qualcuno di voi alla pazienza e la curiosità di consultare la piccola banca dati che è stata allestita all'ingresso di queste sale
Potrebbe osservare alcune semplici distribuzioni di frequenza che esprimono su indicatori semplici e tradizionali quali il consenso la fiducia la credibilità il rapporto dell'opinione pubblica
Falco opinione pubblica e sistema politico potrebbe vedere ad esempio che gli italiani votano per convinzione almeno così dicono per solo per il sessanta per cento
Che credono nella
Nelle il sistema politico come forma di partecipazione politica solo per il quaranta per cento che il venti per cento vorrebbe addirittura che il sistema dei partiti fosse abolito
Vedrebbe poiché la fiducia verso le istituzioni
E e in generale non supera un terzo dell'opinione pubblica quella per verso i sindacati ad esempio riguarda solo il trentotto per cento degli italiani verso il Parlamento poco più del quaranta per cento
Verso i Comuni e le Regioni il quarantasette quarantotto per cento e non parliamo di partiti dove la percentuale scende sotto il trenta per cento
Potrebbe vedere queste cose e altre e altrettante poco graziose che fotografano ridere in maniera inequivocabile il crollo in atto del rapporto fra società e politica
Certo si tratta di misurazioni rose di informazioni riduttive
Come tutte quelle fornite dalle ricerche empiriche
E certo nell'ambito di una teoria della società come sistema complesso teoria che sottende i lavori
Di queste giornate indurre categoria in queste teorie antiquate come quella dell'opinione pubblica è improprio e forse poco utile tuttavia io sono certo che questi indici percentuali semplici rozzi
Magari sorprendono a volte destano interesse forse solo curiosità ma una volta conosciuti lì non si può fare a meno di tenerne conto questo perché
Perché essi costituiscono una dimensione quantitativa del problema
Danno una misura e Dandolo ci danno anche la sensazione di poter controllare quello di cui stiamo parlando
Io credo che nel momento più alto in cui viene a svilupparsi un'analisi è una modellizzazione del rapporto fra espressione politica ed espressione sociale tra società civile come è stato detto e politica
Noi avvertiamo un disagio
Quello di non riuscire a materializzare il nostro campo di analisi
Si dice società complessa
Come se questa fosse un oggetto a un insieme di oggetti
Ma così non è la complessità e l'insieme dei caratteri assunti in modo di assumere il sociale così come una teoria teoria dei sistemi nella sua plica azioni a questo come ad altri oggetti materiali e immateriali ha consentito di rappresentato non voglio certo annoiarvi in una giornata che dovrebbe essere tutta politica con una discussione di metodo tuttavia questa confusione sottesa in molti interventi
E quello più gravi interventi propositivi fra il campo di analisi cioè l'oggetto di cui si parla e il modo con cui se ne parla cioè il modello di analisi ha portato ad alcuni improprietà pericolose
La più grave consiste l'ho sentita spesso ieri
Quando si parlava di esempio di complessità e frammentarietà consiste nel evocare l'idea che la società complessa sì una sorta di contenente un grande scatolone con dentro tante cose
Disparate diverse classi i soggetti sociali ceti che cambiano e si deformano gruppi di interessi aggregazioni professionale
Questo è vero
Forse anzi è certamente vero ma è un aspetto mio viso marginale del problema
E comunque attualmente allo stato dell'arte degli studi sulla complessità sociale non l'abbiamo delle dimensioni quantitative delle grandezze
Che misurino questo ordini di problemi
E in ogni caso anche se questo fosse vero se è vera l'idea dello scatolone con dentro anta cose questa è la conseguenza e non la sorgente del processo che genera la natura della complessità
De Niro diciamo che in l'ambito di questa teoria che il rapporto fra società e politica in crisi
Rappresentiamo in questo modo quella che possiamo definirla sconnessione tra i due sistemi quello politico istituzionale e quello sociale
In realtà però rappresentiamo un sistema sociale che continua a vivere come tutti i sistemi quando parliamo di autonomia e sociali ci riferiamo a qualcosa che dandosi delle regole delle norme dei processi propri rimane in piedi continua a vivere e a riprodursi
Bene
Se è così allora dobbiamo anche considerare l'ipotesi che esiste una politica dentro le autonomie sociali la Società sistema sociale e tutto i sottosistemi sconnessi dalla politica istituzionale
Proprio perché questo sistema sopravvive esso genera un proprio potere una propria politica che lo autorevole e lo Autori produce
Più una società complessa
Più essa un mente dispiega le reti delle connessioni dei rapporti e più aumenta quindi la quantità di potere e di politica che si distribuisce in generale nei rapporti sociali economici materiali e il materiale
Vorrei fare un esempio molto rapido voi sapete tutti cos'è successo nell'apparato dei delle comunicazioni di massa nel nostro Paese in questi ultimi anni
Parlo della dei mezzi di comunicazione fa per limitare l'esempio televisivi
Qualche anno fa esisteva una sola impresa di produzione televisiva quella di Stato
Si sono creati naturalmente negli apparati economici e sociali della società complessa
Delle imprese autonome il politico non è intervenuto in nessun modo e Martelli sa benissimo come funziona questa dinamica
A regolamentare questi processi in atti
Cosa è successo si è creato e quella idea subito palla ieri da un compagno del Consiglio Superiore di magistratura il tipico potere suppletivo della magistratura che surroga il potere la mancanza di gestione di potere in una società complessa
Di fatto a distanza di pochi anni che cosa è successo che abbiamo dei sistemi autonomi che producono fra le tante cose anche poteri che sono ad esempio i network privati organizzati che si sono affiancati
E hanno incalzano come sappiamo l'impresa pubblica
Ma questo è l'aspetto direi interessante ma marginali quali sono state le conseguenze le così il sequestro le conseguenze sono state a loro volta complesse generatori di scambi di intrecci di potere
A livello economico ad esempio
Tutto il mercato della pubblicità ha subito delle conseguenze di delle deformazioni importanti da questa potere naturale nato nella complessità sociale
Ma anche voglio dire mercati nuovi imprese nuove che ci sono create nell'ambito della produzione audiovisiva
Si sono avute conseguenze sociali questo state quelle sociologicamente più rilevanti lo stile di vita degli italiani lo stilo di consumo i valori comportamenti sono profondamente modificati anche in ragione di questo processo
E si sono modificati anche i rapporti della politica rispetto a questo sistema e questo è quasi paradossale ma i partiti alla fine hanno utilizzato questo spesso sistema che non sono riusciti son stati costretti adori peritali questo spettro sistema che non hanno governato nell'ambito delle proprie delle proprie strategie e del proprio della propria autoregolazione se è vero che l'esempio banalizziamo ma per capirci rapidamente
Che i network privati sono entrato nell'ambito delle più indicazioni delle comunicazioni
E dell'immagine dei partiti
Ma ritorniamo da questo esempio per concludere ai temi riforma della politica del convegno severo a questa assunzione questo modello di interpretazioni di quello che sta avvenendo allora di che cosa parliamo quando parliamo di riforma della politica
Vogliamo dire che si tratta di creare un nuovo sistema di scambi fra il sistema politico così come e il sistema sociale così come significa cambiare invece la natura del sistema politico istituzionale al fine di renderlo simile
Similare alla politica Interna alla società
A quella delle autonomie sociali dei sistemi sociali autoregolarsi oppure significa infine cambiare la rottura della politica dell'autonomia sociale per renderla congruente con quella del sistema politico istituzionale
Vi lascio immaginare così via questa ipotesi non siamo certamente lontani
Dallo scenario nel orwelliano che ricordava
Renzi in quest'ultimo caso bene io ho visto in questi giorni dispiegarsi
Un apparato disciplinari meta disciplinare perché molti erano gli intrecci che ha accettato la sfida proposta
E formalizzata nel
Nell'intervento introduttivo di Bruno Pellegrino
L'approccio giuridico quello organizzativo quello politologico quello sul cielo sul sociologico tutti insieme questi approcci avevano una caratteristica
Di rispondere tutti insieme all'esigenza così formalizzata
Di ritenere che la forza della politica così come debba essere ripristinata
La politica non va cambiata da
Rafforzata va ingigantita
Al fine di ridare peso e potere al suo rapporto con la società
Mi vengono in mente a questo riguardo ride
Le cose dette da Martinelli ieri
A conclusione di un'analisi
Peraltro convincenti molto punti
Egli sosteneva che
Pura Traverso
Una rinnovamento organizzativo
Della politica
Attraverso alcuni punti d'imputazione chiavi per esempio la politico come impresa come istituto la politica come
Ceto come ceto sociale
Che comunque la forma della politica e ora andava Harbour rinnovata mantenuta così come la rete di scambi e di rapporti rimaneva inalterati
Ecco io credo invece che bisogna uscire dall'idea che riformare la politica significa assumere la categoria della politica così come adesso
Io credo che rispetti sponde sono verità ai quesiti che ho posto
Per rispondere in maniera
Vittoriosa o adeguata se non altro a questi quesiti bisogna proporre entrare nell'ordine delle delle idee e dei metodi
Che poi Tiziano
Un rientro della politica dentro la società attraverso scambi e negoziazioni che tengono conto della nuova natura del potere che dentro la società complesse
Ma discutiamo della riforma della politica appunto a pochi mesi da questo ormai celebrato l'abbiamo celebrato pochi minuti fa mille novecento ottantaquattro
E mai celebrazione di un'intuizione letteraria
E politologi che ha sembra tanto seducente
E mai un'analogia è sembrata tanto
Ambigua e pericolosa
Nella parte nell'apocalittico regno di Orwell nel suo trattato politico sociale l'incubo dello totalitarismo staliniano
Se le tre si esprimeva in una riduzione tecnologica di complessità
Con il grande occhio che guarda con il grande occhio
Telematico potremmo dire che guarda controlla dirige dentro le case degli individui la loro vita che per questo fatto è uguale per tutti
C'è un'idea punto telematica al contrario rovesciata in questa rappresentazione
Bene qualcuno sostiene mentre assume questa metafora Indigo e seducente che la società postindustriale e disegnata da caratteri di grande complessità informati vita
Tanto sul piano produttivo e del della di ricchezza tanto sul piano della distribuzione della ricchezza materiale in materia
Quella degli oggetti e quella della conoscenza questa cosa getta contiene come questa metafora un'ambiguità
Perché se si vuole ridurre se si vuole ridurre dominare la complessità secondo gli schemi tradizionali della politica
Si rischia di perdere definitivamente quello che chiamavamo a Napoli il vecchio ponte fra politica democratica e società e di andare di fatto verso qualcosa che è molto simile al al monstrum orwelliano
Se invece c'è un attraversamento
Delle istituzioni politiche
Della politica vecchio della vecchia politica nella società questo ponte io ritengo possa essere se crollato ripristinato si sta crollando
Rimesso le sue condizioni migliori di funzionamento e soprattutto si può dare una nuova espressività all'alleanza fra società e politica
Grazie mille Mario Abis terminano i lavori diciamo del dibattito generale
Ringrazio gli intervenuti il dibattito mi è sembrato molto intenso e anche costante attenta la presenza dei nostri ospiti non eravamo concepito questo convegno in termini aperti non volevamo seminare dubbi avanzare proposte ma non trarre alcuna conseguenza
Naturalmente chi semina sperati raccoglie i club lavoreranno nei prossimi mesi a seminare ulteriormente tentare di raccogliere amo pensato che ci fossero dei terminali ai quali
Porre delle degli interrogativi delle domande sindacato intende intellettualità al la politica
E per questo ramo rivolto alcuni inviti per una tavola rotonda li chiamerei Claudio Martelli che già qui Pietro Merli Brandini della della CISL
Che anche qui Claudio Petruccioli del partito comunista e Lucio Colletti per cominciare questa questa tavola rotonda
Io credo che dopo il lavoro che abbiamo svolto non ci sia nessun bisogno di introdurre una tavola rotonda come queste quindi cederei a Nardi brandine di cominciare Lou il giro di parere in questo tema rapporto riforma dalla politica forma partito
Ma io tenterò di rompere il ghiaccio non so con quanta efficacia e non so con quanta stretta aderenza al tema anche così rigidamente fissato
Credo di doverlo fare di ragione
Diciamo del peculiare atteggiamento
Che si sviluppa nel movimento sindacale non con carattere di assoluta unitarietà ma cerca di parlare di quelle forze nel movimento sindacale anche unitario che più si preoccupano
Di arrivare ad un grado è un livello sufficiente di governabilità
Questo problema io credo chi è presente da molti anni
E credo che il punto di svolta sia stato mille novecentosettantotto quando parallelamente ad altri movimenti sindacali
Nei Paesi industrializzati
E ci siamo resi conto che il vecchio obiettivo del rivendicazionismo che aveva connotato lo sviluppo storico di tutti i movimenti sindacali non era più perseguibile in sé e per sé per la vecchia regola
Secondo la quale scopo di un movimento sindacale migliorare costantemente il salario e condizioni di lavoro
Quindi ottimizzando questi due obiettivi il che è stato vero storicamente ha dovuto essere cambiata adattata perché è emerso un nuovo obiettivo appunto i movimenti sindacali non faccio la storia di ciò che è accaduto dopo il mille novecentosettantacinque
A tutti i movimenti sindacali si è proposto un obiettivo sostitutivo degli altri può comunque più prioritario rispetto agli altri
Qui abbiamo per cercare un compromesso un trade-off tra politica rivendicativa e politica per l'occupazione
Io credo che valga la pena di sottolineare questo punto di svolta qua nel bene o nel mia o nel male siamo tutti confinati
E che quindi ha portato il sindacato ad essere soggetto politico come si dice
Abbiamo ridotto la nostra presenza al tavolo degli imprenditori per negoziare i salari e condizioni di lavoro abbiamo aumentato la nostra presenza al tavolo delle istituzioni negoziando con il governo o con le istituzioni regionali
Le misure adeguate per ottenere certi risultati in termini di occupazione
Devo dire anche che ciò che abbiamo fatto dal settantotto in avanti ha dato dei frutti nel senso che diciamo il compromesso tra politica l'indicativo e politiche dell'occupazione in qualche modo
Ha contribuito ad alleggerire certe pressioni che forse fino a quell'anno erano state molto marcate il costo di produzione per unità di prodotto in termini reali
Nel settantanove ottanta anche notte alcuna calato qualche segno di ripresa che adesso fatto riferimento a questi indicatore perché è l'unico e consente di giudicare se una politica è stata efficace o no
Comunque rimane il fatto pure stelle entrati in questa logica come altri movimenti sindacali di tentare un compromesso tra spirito rivendicativo l'itinerario e politiche dell'occupazione
Devo dire che il problema che abbiamo davanti è quello di sapere se in che misura il nostro contributo in quanto movimento sindacale alla governabilità
Sia in grado di abbassare il peso dell'inflazione e quindi determinare condizioni di ripresa
Voglio dire che questo apre sostanzialmente un problema molto più grave di quanto non sia
Diciamo la soluzione di questo problema importantissimi decisivi per una società come la nostra che sta conoscendo adesso probabilmente gli affetti
Duri di aggiustamento che molti altri paesi hanno già conosciuto
Devo dire che questo è il punto principale delle riflessioni che siamo indotti a fare
Ed è che tutto l'Occidente industrializzato in fondo ha dominato l'inflazione attraverso la disoccupazione
Questo chi induce a riflettere abbastanza diciamo sul sul significato non solo politico ma etico che sta dietro queste misure di aggiustamento che credo non debba essere preso sottogamba
Ma in realtà ciò che sta dominando nelle
Nelle società occidentali
E sostanzialmente ciò che si chiama una politica monetarista
Stringila Monica monitorizza e Poulsen in grado di regolare non solo degli aspetti che economici come pure l'evidenza mostra sia possibile
Ma prezzo il monitoraggio e il la guida Della Monica e si è fatto qualche cosa di più nelle società occidentali
In realtà se è riuscito a regolare il comportamento degli individui
E degli individui a qualunque di come dire livello professionale appartengono si tratti di lavoratori dipendenti si tratti di prese e questo fa nascere subito una prima evidenza che se come stiamo trascurando commettendo qualche errore fra i Paesi anglosassoni in fondo c'è una restaurazione propongo
Che vede una saldatura molto forte tra un'etica restauratrice nel caso l'etica protestante
E dall'altro con contenuto politico che risulta essere efficaci se i due mostri da abbattere sono da un lato l'inflazione dall'altro la recessione
Non c'è dubbio che nei paesi anglosassoni questo sta accadendo ma in grazia di questa saldatura realizzata se volete attraverso lo strumento Della Monica ma che ha ambizioni molto più grosse
Faccio un caso per tutti negli Stati Uniti si dice che
Non è soltanto per ragioni di riduzione del disavanzo che per esempio i benefici sociali debbano essere eliminati o fortemente ridotti
Binari su occupazione non bardata non perché corrispondendo a di meno non corrispondendo affatto si contribuisce a ridurre il disavanzo
Ma perché così si rimette l'uomo in condizioni di assumere responsabilità perso la finta e testo
In pratica sostanzialmente non credo che sia così che stanno andando le cose siamo di fronte ad una ad uno sfondo etico che egli addita e di vanità
Il ruolo dell'individuo che rivaluta debolissimo personale insuccesso la competizione
E che vuol dire di più che rivaluta il mercato rispetto allo stato quindi deve scassare mette fuori uso
Un welfare che debole che che è piuttosto confuso indiscriminato che non ha più il senso del bene e del male
Io credo che ci troviamo di fronte diciamo a questa manovra complessa qualcuno ha chiamato politica della nuova destra credo che sia molto appropriato
E credo che non si andrà neppure difficile proprietarie che in assenza di una governabilità efficace modello su cui torno capace di dominare inflazione e recessione il rischio che si corre è che quel modello sia vincente
Io per esempio non sono affatto convinto che in Italia manchino disegni
Politici ed etici insieme che tendevano ad accreditare questa linea di aggiustamento
Sono autorevoli posizioni gli autorevoli personaggi autorevoli giornalistiche annunciano la necessità di questa linea dicono che se i governi che si fondano sul consenso che questo governo è uno di quelli dovessero cadere ebbe la linea alternativa
è quella di un governo del presidente una fase dice come del presidente io che lo si voglia dire questo insieme di cose quindi un tipo di aggiustamento che è sostanzialmente autoritario perché si fonda su una l'uso di uno strumento molto forte
Molto dubbio in e che poi credo selezioni i poteri che sono chiamati a intervenire cioè dove questa aggiustamento si fa normalmente le autorità che intervengono sono due il ministro del Tesoro il governatore della banca centrale gli Stati Uniti del sia irridente tesoriere e il Volcker dell'affetto e de qualcuno anche eminenti in Italia dice be ma non c'è dubbio che se ne abbiamo un governatore della banca centrale consapevole delle sue responsabilità e della sua forza Entella cosa può essere aggiustata
Lo dico perché perché in realtà siamo non so come sindacato ma come partiti democratica come partiti che hanno una rappresentanza popolare questo vuol dire molto e beh il rischio che corriamo è di nell'incapacità di esprimere una governabilità sufficiente
Critico governabilità sufficiente quella capace di dominare effettivamente l'inflazione l'Inter ed effettivamente la recessione il rischio che corriamo e che l'aggiustamento avvenga con quel metro politico
E con quella eradicazione totale diciamo che un'esperienza non solo di democrazia politica ma di democrazia economica che malgrado errori che si possono essere stati fatti da varie parti ha camminato in questo Paese io credo che sia una consapevolezza degli affetti degli effetti che derivano dalle scelte economiche tra i lavoratori nei sindacati
Ovviamente tra l'impresa e anche tra il potere politico che forse tra i più alti per dimensione e diffusione di quanto esiste in Europa ora questo patrimonio rischia di cadete
Ho detto che diciamo a prova di governabilità cosa vuol dire questo vuol dire che la buona volontà che i soldi ai grandi soggetti cioè stacco impresa il sistema dell'impresa e e sistema sindacale hanno espresso fino a questo momento semivuota che sono stati ma credo ci siano anche degli equivoci con cui ci si comporta normalmente
è frequente il caso che lo Stato piuttosto che preoccuparsi di dire ciò che deve fare in questo quadro di governabilità che assicura il raggiungimento degli obiettivi
Si preoccupa di dire cosa debbono fare i sindacati e le imprese a loro volta i sindacati rischiano di dire spesso cosa deve fare lo Stato e le imprese le imprese dicono ciò che deve fare lo Stato il sindacato quindi nessuno
Eh consapevole della necessità di mettere a disposizione i propri strumenti quelle leve che ha in mano Titti guida fino al punto data regolare da porre sotto controllo diciamo
Quelle due variabili che sfuggono sufficientemente al controllo siamo a un tasso d'inflazione malgrado la buona volontà che arresta al sedici per cento e quanto a al Governo la recessione siamo sullo zero quindi acutizzando
Tutti i problemi di ripartizione tutti i problemi di soddisfazione delle aspettative tesserino a permanere molto alte
E devo dire che in questi giorni la preoccupazione di esprimere un livello di governabilità sufficiente e sta avendo una discussione forse non traspare molto chiaramente dalla stampa ma molto più intensa del solito a me pare nel senso che da un lato una serie di forze in varie istituite vagamente nel nei movimenti sindacali
Si preoccupa quanto all'inflazione di riprendere anche gli esperti di grazia disponibili anche verso proposte forti quando dico proposte forti a lungo alla proposta di Ray e determinazione del numero degli scatti di convinti contingenza partita molto delicata questa perché una parte delle forza nel movimento sindacale si è irretita nel no però sono una scala mobile non si tocca ma sta maturando proprio per quell'idea di come dire di consapevolezza
Nel senso di arrivare ad una governabilità efficace
Sta maturando l'idea che queste cose debbano essere fatte sale se si vuole prevenire il male maggiore che la perdita sostanzialmente un livello di democratizzazione di questa nostra società che è andata abbastanza si dice che le diciamo per una serie di ragioni di deformazioni che sono avvenute dal nel mercato degli spari nel mercato investimento occorre una certa un certo sforzo da provoca autonomamente sul piano della formazione del capitale del suo impiego ma qualche straccio di proposta dentro il movimento sindacale cioè
Si comincia a parlare di contributo sindacale la formazione del capitale fondi di solidarietà bisogna passare all'atto pratico
Credo ci sia anche degli Lando ad all'ottima relazione affatto Bruno qui presente
Canzano pienamente avvertiti per esempio che la disoccupazione è generata non non solo e non soltanto da una una recessione che non siamo in grado ancora di nominare abbastanza neppure in altri paesi della verità
Ma siamo consapevoli e questo stock di disoccupazione può rischiare di aumentare perché le tecnologie che intervengono sono Brix distruttrice di posti di lavoro molto più di quanto una pensione passato
Io credo che su questo evento e stiamo
Costretti a ragionare molto non non so poco ma in modo determinante il rischio che abbiamo e che siccome pure dobbiamo fare
No è un apparato produttivo altamente competitivo che favorisca al massimo li livelli di produttività che fallisca al massimo i cambiamenti strutturali passaggio da dall'industria a ciò che è stato anche qua evocato cioè uno uno scenario di terziarizzazione dell'economia
Ed è tutto questo potrebbe tradursi come risulta alla fine un accrescimento pauroso Rostock disoccupazione ma soprattutto dello stock di inoccupati fra il paradosso è che non avremmo forse di lavoro che riusciranno a salvarsi in qualche modo
Diciamo dall'ondata di impiego decorato ma che sono forze lavoro tutt'altro che adatte a lecco all'epoca informatiche sistemica che stiamo attraversando che ci sta davanti
Al contrario i giovani degli affanni giochetti coi videogame tutti i giorni davanti alle alla perché e che sono i più adatti a gestire questo ricordo c'era rischiano di rimanere permanentemente fuori e allora io credo che sia inevitabile non solo per noi ce lo stiamo proponendo anche diciamo in movimenti sindacali tipo gli Stati Uniti gli abbastanza piedi su questo terreno i tedeschi stanno promovendo adesso una riduzione della durata settimanale del lavoro a trentacinque ore credo che non scappiamo della necessità di ridurre drasticamente le gli orari settimanali di lavoro fino al punto da intaccare lo stock di disoccupazione siamo di fronte alla vigilia di un gigantesco problema di ripartizione del lavoro quindi significa rimettere in causa il monte salari il monte ore di distribuirlo icona con sistemi aperti e non ghettizzati dal punto di vista della politica del mercato del lavoro fino a via cerchiamo gli equilibri punto per punto probabilmente dovremmo trovare una società molto più aperta in un sistema di una molto più aperto credo che queste proposte siano presenti al movimento sindacale
Personalmente sono tra coloro che si riconosce in questa tendenza quindi nuovo con altri in questa direzione ma credo sia molto importante perché pire questi segnali positivi che emergano movimento sindacale per vedere in che misura esistono poi possibilità di raccogliere questi segnali e nella stessa direzione senza lasciare abbandonate le due partite non abbiamo bisogno di collegare bene lotta all'inflazione apertura di spazi impresa di sviluppo e posti di lavoro anche attraverso la ripartizione in queste condizioni un equilibrio può essere ritrovato anche se sarà abbastanza sconvolgente nelle abitudini
E diciamo mi negli equilibri resiste
Diciamo che i sottosistemi esistenti per come sono
Ma a questa diciamo a questo cambiamento molto profondo non possiamo scoprire e allora alcune aspettative sociali fondamentali a partire verrà ripartizioni posti di lavoro potranno essere soddisfatte e questo immetterà
Io credo molto più positivamente in marcia
La stessa possibilità non di fare un progetto politico che sia solo espressione delle forze politiche ma che si è rifiutato di un negoziato tra le forze politiche chiamate a sintesi
Ma degli elementi e come dire delle aspettative politiche che anche la società con le sue strutture è in grado di esprimere io mi auguro che e incontri come questo
Tutto sommato possano V servirà anche da confronto e da stimolo per i soggetti qui ce ne sono parecchi
Che hanno responsabilità politiche
Posso raccoglie questi segnali contribuire a trovare quel tipo di
Come dire
Di governabilità che faccia risponde effettivamente agli obiettivi necessari per conseguire Graziano
Grazie al Merlin Prandini credere a questo punto a Claudio Petruccioli del Partito comunista di prendere la parola
Io sento molto forte la tentazione di dare
Corso allo spirito di ricerca esercizio individuale del pensiero sulla vasta gamma di questioni oggetto del dibattito qui svoltosi
Certamente di un dibattito di questo genere di un atteggiamento di questo genere c'è bisogno per non rigide non irrigidire il confronto
Entro schemi politici e culturali prestabiliti e per non trascurare nessuno degli aspetti di problemi molto controversi già in linea teorica e ulteriormente complicati nella realtà italiana
L'ampiezza stessa degli argomenti e il carattere di questa tavola rotonda il senso dalla mia partecipazione ad essa mi inducono però a delimitare molto l'ambito del mio intervento
E a considerare invece prevalente l'esigenza della utilità ai fini di un dibattito che si chiede ai singoli di impegnarsi deve mirare anche a coinvolgere i partiti in quanto tali
Non mancano e non mancheranno altre occasioni nelle quali l'altra esigenza potrà essere soddisfatta
Del resto
Anche su un terreno più strettamente scientifico l'esame comparato delle rispettive posizioni dei partiti
Del livello a cui di volta in volta giungono le rispettive elaborazioni
Della direzione in cui si orientano intendimenti e programmi ha una sua solida ragion d'essere
Tanto più quando si affrontano come qui avviene temi quali la politica le istituzioni e la loro riforma
Se è vero infatti che ciascun partito in quanto del tutto autonomo e anche pienamente responsabile delle proprie scelte è anche vero che nel nostro sistema e in generale in ogni sistema pluri partitico
Le scelte il modo d'essere i ritmi del cambiamento di ciascuno condizionano quelle degli altri e sono a loro volta condizionate
Così che sarebbe sbagliato trascurare anche in questa spinti anche in sede scientifica il peso e le forme di questa interazione tra i diversi partiti
Voglio dire si potrebbero fare molti esempi ripercorrendo fa sì che abbiamo alle spalle che talvolta scelte innovatrici di un attore politico influiscono indica inducendo adeguamenti adeguamenti innovativi anche su altri attori orientati piuttosto in senso conservatore
E viceversa spinte innovatrici di alcuni sono ostacolate vanificate da atteggiamenti statici di altri
Insomma ciascuno interamente responsabile delle proprie scelte ma nessuno è interamente padrone delle conseguenze di tali scelte sulle quali influiscono anche volontà e comportamenti altrui
In modo particolare ciò vale mi sembra per due partiti come il Partito socialista il Partito comunista i quali pur con moltissime differenze insistono oggettivamente e soggettivamente sull'arco politico sociale e culturale che indichiamo con il termine sinistra mi sembra necessario chiarire preliminarmente l'atteggiamento mio l'atteggiamento nostro rispetto all'interrogativo centrale qui posto e che riguarda la riforma della politica
Come è stato già notato questa stessa formula potrebbe essere oggetto di analisi critica e di definizioni diverse non mi ha detto in questo campo
Assumo la formula con tutto il suo carico di suggestioni e anche di equivoci qualcuno cercherò di chiarirne più avanti confidando che tutti identificano in essa un insieme sufficientemente definito di questioni
Dunque
è necessaria una riforma della politica
Quindi anche e userò sempre in questo senso l'espressione dei partiti e delle istituzioni
La risposta è decisamente sì
C'è oltretutto perfettamente chiaro ma questo è un argomento secondario direi perfino non probante
Che il nostro stesso obiettivo dell'alternativa non potrebbe in alcun modo essere conseguito se non si verificasse una generale riforma della politica sotto molti aspetti anzi
Alternative riforma dei partiti del sistema politico del suo schema istituzionale del suo concreto funzionamento necessariamente coincidono
Non sono invece d'accordo con tutte quelle letture della crisi italiana
Che riducono questa crisi a crisi esclusivamente politica per cui la riforma della politica sarebbe la sola riforma da predisporre e attuare per vedere sicuramente superata e risolta la crisi stesse
Non sono d'accordo non soltanto per ragioni che qualcuno potrebbe considerare di parte perché cioè concezioni del genere inglobano sempre in modo esplicito o implicito
Un giudizio apologetico e a critico nei confronti della società così come oggi e e dei meccanismi che la regolano delle gerarchie che la scandiscono
Non sono d'accordo anche per ragioni che mi sembrano da scrivere all'esercizio del pensiero scientifico quando si vede solo nella politica la sede della crisi
Ci si preclude in partenza qualunque esame qualunque verifica delle tensioni delle strozzature dei veri e propri vicoli ciechi determinati da fattori prevalentemente o esclusivamente economici e sociali non mi sembra che nel dibattito di questi giorni siano si siano espresse pendenze di questo tipo ho voluto ugualmente però mettere in chiaro questo punto
Perché può esserci la tentazione di accorpare senza distinzioni tutti coloro che sostengono la necessità di una riforma della politica
La diversità che ho sottolineato mi sembra invece rilevante e per la sinistra addirittura caratterizzante
Come sempre di fronte a domande del genere non basta però affermare la necessità ci si deve pronunciare anche sulla possibilità che non può essere data per implicita nell'affermazione di necessità così è anche per la riforma della politica
Anche alla domanda se questa riforma sia possibile rispondo decisamente sì
Le ragioni che mi inducono a questa risposta sono numerose una sola voglio ricordarne che mi sembra decisiva nonostante tutto
La forza della democrazia italiana non penso solo alle istituzioni evidentemente è tale e la coscienza della necessità di una riforma della politica e così largamente diffusa
Che si può ragionevolmente pensare che la volontà e la capacità di azione di intervento prevalgano sulle inerzie di cui appaiono peraltro sempre più chiari le possibili conseguenze catastrofiche
Naturalmente nel collocare così la possibilità di una riforma della politica se ne fissano implicitamente anche i vincoli vincoli che riguardano sia i contenuti che devono fortemente innovare ma non negare la nostra tradizione democratica
Vincoli che riguardano anche gli attori della riforma che devono semmai allargarsi a comprenderne di nuovi e non restringersi espungendo questo o quello non omogeneo a un dato progetto politico o di governo e vengo così a un secondo ordine di problemi a cosa deve rispondere la riforma della politica io sono d'accordo con la risposta data a questa domanda da Giuliano Amato nel suo intervento di ieri
E sa deve risolvere le sfasature le pensioni disguidi le dispersioni tra società politica e istituzioni e non va finalizzata null'altro neppure a una ipotetica accelerazione dell'alternativa
Non trovo convince convincenti le motivazioni addotte per sostenere quest'ultima tesi
In particolare non le trovo convincenti nella versione di Tamburrano che ha riproposto anche qui il suo modello di alternativa limitato all'area laico socialista
Se l'alternativa dovesse essere questa tra un polo cattolico moderato un polo laico socialista
Un'alternativa cioè fra due terzi con l'esclusione del terzo terzo
Bisogna riconoscere che nessun sistema politico sarebbe più funzionale di quello esistente e non ci sarebbe proprio nulla da riformare
Mi sembra al contrario che esista una gran messe di argomenti per finalizzare la riforma di cui ci stiamo occupando all'instaurazione di un nuovo rapporto fra società politica e istituzioni
Gran parte di questi argomenti anche se non tutti si possono raggruppare sotto la necessità di adeguare la politica alle trasformazioni intervenute
A quelle che si stanno rivelando e soprattutto a quelle che appaiono tendenzialmente più consistenti e durature
A queste trasformazioni Giuseppe Carbone ha dedicato una relazione nella quale io mi ritrovo largamente riconosciuta come centrale questa esigenza di adeguamento
Bisogna però andare oltre in caso contrario si lascerebbe intendere che l'adeguamento sia univoco
E una volta dichiarata nella necessità non resterebbe altro da fare che tirarne ovvie conseguenze invece le conseguenze mi sembrano tutt'affatto netto assolutamente non ovvie
Le modificazioni della Società comportano indiscutibilmente la fine della politica come tutela o pedagogia verso il sociale
Comportano anche una trasformazione della politica che le imponga moduli valori produttività ed efficienza capaci di reggere il confronto con le punte alte ed avanzate della società stessa
Comportano molte altre cose che qui sono state giustamente illustrate ma queste modificazioni ecco un punto da portare alla luce
Comportano forse anche una settorializzazione della politica una sua progressiva identificazione con il ceto politico
Insomma la politica Ada diventare un settore un segmento una specializzazione del sociale magari ad altissimi livelli di efficienza una sorta di sezione super del Quaternario
O deve invece pur sempre essere intesa con tutti gli adeguamenti del caso come una funzione della Società
E di tutta la società di tutti i soggetti di tutti gli ambiti esistenti nella società
Non possiamo infatti ignorare che spesso il giusto invito a liberare la società dalla tutela della politica copre il desiderio di espropriare la Società dalla politica
E di pena e a penalizzare quindi nella società quanti proprio nella politica riescono a riequilibrare condizioni di svantaggio non in termini rivendica figlio settoriali ma in termini di potere
Analogamente l'ingolfamento del Welfare State
Richiede che si modifichi profondamente il rapporto consolidatosi in questo dopoguerra fra politica cioè Stato governo partiti parastato eccetera
E destinazione delle risorse fra politica e distribuzione delle risorse
Ma in che senso ciò debba avvenire è oggetto di contesa e talvolta di aspra contesa
Può infatti avvenire attraverso un puro e semplice sganciamento della politica da ogni compito che concerne in qualche modo le risorse ed è una ricetta caldeggiata con dogmatica sicurezza da forze consistenti e crescenti anche in Italia
Ovvero può avvenire attraverso uno spostamento deciso della responsabilità della politica sul fronte della produzione delle risorse
Ed esistono buoni argomenti per sostenere che ciò sia necessario al fine di creare condizioni nuove per lo sviluppo
Ed è questo secondo mi sembra il tavolo su cui la sinistra debba giocare le sue carte e Possa giocarmi spesso di migliori rispetto a quelle di altri
C'è però anche un terzo aspetto oltre alla società e al welfare che va considerato quando esaminiamo la necessità della riforma della politica e cerchiamo di definire anche solo in prima approssimazione i suoi parametri e i suoi obiettivi
è l'aspetto del potere cioè delle modificazioni profonde che il potere ha avuto di solito si parla poco di questo problema qui se non sbaglio ne ha accennato soltanto finiti
Ma se non maggiori che in altri campi certo il potere ha conosciuto trasformazioni non minori soprattutto nel senso di una diminuzione del peso dei poteri palesi e riconosciuti
E di un forte aumento del peso dei poteri occulti o semplicemente non evidenti
Per riformare la politica è indispensabile anche guardare a questi processi
E trarne le conseguenze conseguenze che non possono essere sempre di adeguamento della politica alle trasformazioni intervenute in alcuni casi penso per esempio al crescere dei poteri sovranazionali sicuramente necessario un adeguamento
Ma in altri penso a tutti i poteri che per esercitarsi hanno bisogno del segreto un segreto da stendersi prima di tutto a protezione da ogni possibile controllo e intervento della legge
Non di adeguamento si deve parlare ma di lotta e semmai di adeguamento della politica alle esigenze di una lotta più efficace e più incisiva
Mi sembra un punto non secondario e neppure ovvio con implicazioni anche molto concrete fra le diverse cause della corruzione politica
Credo in della corruzione in politica credo infatti che vada annoverata anche questa la incapacità e talvolta in rifiuto teorizzato
Di discernere fra gli impulsi e i dati che alla politica giungono considerati tutti ugualmente legittimi per il solo fatto di esistere io non so se si debba invocare in proposito un criterio morale
Ho una serie di valori laici come diceva ieri Amato
Forse si può già arrivare a dei buoni risultati se ci si pone il problema di quali siano in concreti Poteri oggi
Che entrano in un rapporto di scambio e di condizionamento con la politica in quanto Poteri Estra legali o addirittura illegali
è chiaro che la soggezione della politica tali poteri può essere riscattata solo riducendo e cancellando le zone di extra legalità e illegalità
Voglio infine toccare un terzo ed ultimo ordine di problemi
Tutti in qualche modo riconducibili al tema della decisione concordo infatti nel considerare tale questione cruciale per una riflessione adeguata intorno alla politica e alla sua riforma
Innanzitutto mi sembra si debba mettere a fuoco il rapporto fra decisione complessità ha ragione infatti Carbone quando individua i due estremi di una oscillazione non ancora ricondotta a un controllo e a una regolamentazione
Da una parte si richiede alla politica di adeguarsi alla complessità dall'altra si richiede alla politica di decidere e si sostiene che per fare ciò bisogna ridurre bisogna sfoltire la complessità è vero che queste due richieste hanno caratterizzato due fasi successive della recente storia italiana fa sì che si sono giustapposte per molti aspetti contrapposte senza che si siano presentati ancora idee e azioni capaci di comporre è altrettanto vero che non si tratta solo di due fasi storiche ma di due esigenze la cui armonizzazione tutt'altro che scontata anche in linea teorica
Mi sembra che la sinistra debba far di tutto per ricercare una soluzione che non sacrifichi una esigenza all'altra
Dirò anzi di più se la complessità e il dato caratterizzante non transitorio anzi crescente della società in cui viviamo
Ogni meccanismo di decisione che contraddica tale complessità seppure momentaneamente praticabile risulterebbe alla lunga insostenibile mi sembra questa una considerazione
Che valga anche oltre i confini della sinistra molto semplicemente vorrei notare far notare
Che una composizione fra esigenze della complessità e necessità della decisione non è possibile se non si produce introduce fra l'una e l'altra un concetto il concetto di scelta solo se la politica viene considerata anche in un certo senso soprattutto il luogo della scelta è possibile pensare ad una complessità che continua ad esprimersi pur in presenza di efficaci decisioni se infatti la decisione fosse univoca e l'unico problema di scelta consistesse nel fatto di decidere o non decidere
E allora è evidente che ogni complessità che non fossi in armonia con la decisione una e una sola possibile dovrebbe essere compressa
E al limite cancellata
Solo se le decisioni possibili sono più di un assenso la complessi che la complessità si esprima continua ad esprimersi e trovi anzi forme sempre più ricche di espressione
Non sfuggirà credo che oggi invece si tende a porre il problema della decisione e a porlo soprattutto alla sinistra proprio come problema di scelta fra decidere e non decidere e non invece su cosa decidere in Italia si pensi alla recente campagna elettorale ma non solo a quella e in Europa il luogo comune che accorso sfrenato è proprio che non ci sia affatto da decidere cosa fare
Che si può fare solo una cosa e che gli attori politici si distinguono fra chi è disposto a farla e chi non lo è o non lo è ancora da sinistra troppe volte
Si è risposto a questa impostazione accettandola e introducendo al più una variante subordinata che sposta tutto l'accento su chi faccio che deve essere fatto riducendo a questo ambito le scelte significative io dico da sinistra
Perché un'osservazione del genere si attaglia secondo me non solo alla fase politica in corso ma anche a quella che l'ha preceduta la fase della solidarietà nazionale
In qualche modo cioè è passata l'idea che in un periodo di crisi come quello aperti in Occidente da un decennio
La politica non può che scegliere il meno anzi non scegliere il contrario del vero perché la crisi a mio avviso esalta ed allarga la responsabilità e la possibilità della scelta
Sottratta la possibilità della scelta la decisione nonostante le apparenze non è poi molto diversa dalla mediazione dei periodi delle vacche grasse e della crescita garantita univoca questa la decisione come univoca quella la mediazione
In conclusione dunque
Sono completamente d'accordo con l'accento posto sulla necessità della decisione
Aggiungo però che tale necessità è inestricabilmente connessa con la necessità della scelta ogni impedimento sia esso teorico politico ad esempio lo stato di necessità
Che sacrifichi la necessità della scelta prende la decisione non solo incompatibile con la complessità quindi anche con il pluralismo e con il pluralismo ma la rende illusoria Amato
Nel suo intervento di ieri con molta acutezza chiede alla sinistra di smettere di ordinare le sue azioni e i suoi abiti obiettivi sul miraggio di una futura società nuova
E di misurarsi invece con il governo del presente e con le decisioni a tal fine necessaria sono pienamente d'accordo con la Giunta che ho appena ricordato
Che il governo del presente la fine della contemplazione imbambolata di una società nuova sempre rinviata nel futuro non vuole dire affatto rinuncia a pensare ad agire in modo diverso da altri
Rinuncia quindi a scegliere
Altrimenti senza questo corollario la sinistra può risvegliarsi sotto il peso di amare sorprese
Come e uso un'espressione di Amato ancora di ieri come il necessario passaggio dal militante al professionista specialista può consentire l'affermazione dell'affarista
Così il necessario spostamento dal disegno della futura società nuova al governo del presente può concludersi nel trasformismo noi è solo questo che non vogliamo grazie
Lucio Colletti
Ma molto
Molto brevemente alcune considerazioni che con terrore ai limiti di di pure e semplici impressioni anche perché ognuno dei temi che elencherò dico richiederebbe un discorso assai lungo
Io credo che il tema generale di questo convegno
Carlo opportuno
Cade opportuno perché mi pare difficile negare che viviamo
Una fase
Di crisi acuta del sistema politico italiano
E
La stessa crisi economica cui si è accennato nel corso di questa tavola rotonda è in parte
La proiezione l'Effetto
Della crisi del sistema politico italiano
Che questa crisi e cominci ad essere percepita
Anche a livello proprio di consapevolezza da parte del Paese
A me sembra che esca confermato anche dal voto del ventisei giugno
Non mi dilungo elencare i caratteri di questa crisi basti pensare che negli ultimi undici anni abbiamo avuto quattro legislature sciolte anticipatamente basterebbe questo
Ne è indugio sui dati circa la durata dei governi in Italia in questo arco di tempo i tempi morte villette i tempi morti delle crisi di governo eccetera
Quindi ritengo che siamo di fronte a una fase acuta di crisi del sistema politico italiano è che questa crisi minacci anche riprendere delle forme difficilmente controllabili perché un dato che affiora dal voto del ventisei giugno è quello proprio della frantumazione del sistema
Per essere più chiaro su questo punto
Noi abbiamo una massiccia perdita di voti da parte della democrazia cristiana
Accompagnata anche a da una perdita mascherata ma consistente del partito comunista che ha perduto l'uno a nove
Dopo aver perduto il quattro nel lezione del mille novecentosettantanove
E questa diciamo così questa questa dislocazione di di voti che si spostano dal
Da alcuni partiti
Va soltanto limitatamente in direzione di altre forse presenti nel nello schieramento parlamentare
E mostra al tempo stesso la tendenza a dirigersi verso formazioni localistiche improvvisate pensato il Partito dei Pensionati da Lidia veneta quindi con un fenomeno di ulteriore moltiplicazione
Del schieramento politico
Aumento dei partiti presenti nella camera quindi accentuazione della dei fenomeni di ingovernabilità anche a livello proprio del del Parlamento
Questa crisi del sistema politico italiano assicura mente
Un crocevia
Nel partito
Nella struttura in atto una dei partiti politici
Così come ci sono voluti configurando in Italia dal secondo dopoguerra in poi
Il tema del partito naturalmente apre una serie di i problemi spaventosi
Io mi limito ad accennare alcuni titoli
è evidente che ci troviamo di fronte a macchine
Di partito eccessivamente burocratizzata
Il che non significa che il i partiti non esigano un minimo di struttura burocratica ma certamente c'è un eccesso di burocratizzazione
Quindi sono Colussi
I canali
Che dovrebbero naturalmente mettere in comunicazione i partiti con la società civile ecco io questa mattina ho sentito un ottimo intervento quello di Carlo Ripa di Meana che che ha indicato alcuni dei fenomeni degenerativi di cui tutti siamo a conoscenza da anni
E ai quali tuttavia ancora sembra
La mia
Gli amici che sono in fondo se per cortesia potessero fare conversazione da un'altra parte sarebbe molto più agevole per noi lavorare perché
Non è possibile l'arco questo brusio
Quindi
Eccessiva burocratizzazione occlusione dei canali che mettono o dovrebbero mettere in comunicazione i partiti con la società civile
E fenomeni degenerativi connessi lei i signori delle tessere il fatto che i partiti
E
Appaiono sempre meno in condizione di interpretare e le spinte reali esistenti nella società e sempre più appaiono
Prigionieri di un linguaggio che risente Carey risulta incomprensibile la maggior parte del paese
Quindi fenomeni di sclerosi estremamente preoccupa
Questa è una direzione
Cioè si assumiamo il partito come crocevia
Della crisi del sistema politico italiano una prima direzione è quella del rapporto tra
I partiti
La sua scelta
La natura
Le caratteristiche che presiedono alla selezione dei quadri alla formazione dei quadri di partito realmente si tratta di un sistema di cooptazione
E naturalmente mi limito di nuovo soltanto a indicare il tema
E la qualità della professionalità politica cioè i nostri politici per lo più non dico sempre
Sono soltanto
A Billie
Professionalmente nel nell'intrattenere rapporti con i loro colleghi degli altri partiti insomma ma sono si potrebbe dire brutalmente sono persone molto abili
A gestire nelle riunioni politiche
Ma assai poco spesso ripeto non sempre assai poco informate
Di quelli che sono i i problemi cruciali di una società moderna sia a livello di analisi economica sia a livello del tutti gli altri aspetti
Della vita sociale
Una seconda proiezione
Che sempre partendo dal partito come crocevia della crisi sia e quella del della proiezione parlamentare dei partiti
La pessima e qualità belle del lavoro legislativo che i partiti svolgono e questo è un fatto che va rilevato il
Adesso io non voglio farvi perdere tempo non
Insomma l'altra sera ho assistito in televisione a un dibattito sul sulla riforma sanitarie
Da sanitarie locali c'era Giorgio Benvenuto il presidente dell'ordine dei medici e il Ministro della Sanità
Affiora che sono affiorati se ho capito bene ma credo di aver capito bene dei dati assolutamente inverosimili
Pensate che e si spegne a livello di Ministero della Sanità
Una somma prevista per le unità sanitarie locali nel caso si trattava i trentacinque mila miliardi
Questi trentacinque mila miliardi arrivano alle unità sanitarie passando attraverso i con le regioni
Non esiste nessuno non è previsto nessun organo di controllo circa i modi e le forme in cui queste somme destinate all'Unità sanitarie locali vengono sospese
Ma quello che è assolutamente paradossale inverosimile e che l'Unità sanitarie locali possono spendere senza tener conto del volume della spesa complessiva
Prevista a livello di Ministero della Sanità per me unità sanitarie locali stesse quindi una situazione assolutamente irrazionale
Mi limito a indicarne un'altra la legge sull'equo canone
Che ha creato una situazione assolutamente drammatica spaventosa per cui metà del Paese sotto paga la cassa e l'altra metà deve svenarsi
Per risolvere il il problema in una società industriale moderno assolutamente elementare dell'abitazione
Potrei continuare dicono Elenco di queste leggi assurde che si fa fatica a immaginare che siano state votate da un Parlamento in possesso delle piene facoltà mentali
E alludo a quella legge di cui io ero dimenticato il numero che prevede in parole povere la non esistenza dell'infermità mentale
E quindi con rinuncia a curare l'infermo e anziché ricco costruire degli ospedali psichiatrici moderni attrezzati restituisce gli infermi alle famiglie o li libera per le strade ecco situazioni a volte se si parla con con degli stranieri si hanno difficoltà
A convincerli che cose di questo genere ecco sono accaduta nel Parlamento italiano
La terza direzione
In cui dico
Muovendo dal partito
Sì a una proiezione del della crisi del sistema politico italiano riguarda il rapporto Stato partiti
Beh io sono assolutamente guardingo verso tutte le forme di qualunquismo politico aperto però credo d'altra parte i gol il abbiamo il la la testimonianza da questo punto di vista insospettabile del segretario del Partito comunista italiano e cioè che esiste un
Esiste un un fenomeno degenerativo che la partitocrazia venti venticinque anni fa questo era il cavallo di battaglia
Del compianto Maranini e allora si diceva questo era una posizione qua si fascista e in realtà del oggi ci rendiamo conto che molte delle analisi di Maranini arrivano soltanto il difetto di anti vedere
Con un un anticipo notevolissimo quello che stava preparandosi quello che stava succedendo quindi questa crisi dei partiti
Sì proietta anche in direzione delle dello Stato
Delle istituzioni delle strutture dell'amministrazione pubblica
Il che significa che abbiamo di una crisi dello Stato
Cioè
Si è completamente perduto il mi avvio rapidamente alla fine
Si è completamente perduto quella quello spazio
Quel filtro che in uno stato di diritto in una democrazia rappresentativa moderna dovrebbe esistere tra il le forze politiche lo Stato si è arrivati all'identificazione
Questo ovviamente dico soprattutto attraverso i trentacinque anni di governo ininterrotto del Paese da parte della Democrazia Cristiana
Governo ininterrotto che naturalmente ci rinvia a un altro capitolo della crisi e cioè al fatto che la democrazia in Italia è stata di Cortina ieri una democrazia bloccata Assistance bloccando dico soltanto oggi
Ma il lo sbloccò e avviene e in direzioni preoccupanti e anche nella direzione della frantumazione del sistema politico anziché di una distribuzione di di pesi
Di una dislocazione di forze all'interno del sistema
E quindi il la crisi dei partiti ci rinvia e la crisi la riforma della politica ci rinvia di quella riforma delle istituzioni
Anche qui dicono a me Non si può cadere in facili ottimismi
Cioè tutti quanti noi sappiamo che è estremamente difficile
Che il sistema
Riesca ad approntare rapidamente perché soltanto rapidamente
Riuscirebbe ad approntare in tempi utili delle riforme istituzionali serie profonde non si tratta di modificare di cui il il ricciolo si tratta proprio di rivedere di con le strutture portanti del sistema politico italiano
Da questo punto di vista
Riprendendo dei temi che sono affiorati nel nel corso di questo convegno e penso che
Si dovrebbe prendere in considerazione
Non potendo risolvere in tempi rapidi il problema della riforma istituzionale almeno quello della riforma della legge elettorale
In che direzione ecco qui di quelle qualche suggerimento era già contenuto l'intervento di Ripa di Meana e questa mattina cioè io penso che alcune misure siano urgenti
Misure per contenere la frantumazione la moltiplicazione delle forze politiche a livello parlamentare che renda sempre più difficile la governabilità proprio il funzionamento stesso degli istituti parlamentari credo che attualmente i partiti rappresentati alla Camera siano undici o dodici
Qui c'è ovviamente un fenomeno Marzano quindi una riforma elettorale che secondo me dovrebbe contenere uno sbarramento una soglia minima del cinque per cento come in Germania
E delle misure elettorali che favoriscano l'apparentamento
Tra forze politicamente omogeneo vicine
Fino al punto ecco
Il mi permetto di introdurre questo elemento che ad alcuni suonerà provocatorio addirittura di prevedere un premio di maggioranza
D'altra parte i gol attualmente il premio di maggioranza esiste esiste tutt'altra direzione
Un deputato liberale costa tre o quattro volte in termini di voti quanto accostati con deputato democristiano comunista
Quindi un una riforma elettorale
Che avvenga nel senso di favorire il coagulo dell'agglomerazione delle forze politiche che hanno naturalmente qualità dico per avvicinarsi
Cercando di contenere i fenomeni di frantumazione moltiplicazione che sono di una delle tendenze più pericolose che sta prendendo il con la crisi in Italia
E il in questo senso
Naturalmente si pongono anche le altre questioni che sono stato opportunamente sollevate in questo convegno cioè una riconsiderazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti
Legge che credo si debba dire ha fallito nel suo intento principale perché se il finanziamento pubblico
Rispondeva all'esigenza di porre fine ai finanziamenti occulti o sotto banco noi sappiamo che anche dopo il finanziamento pubblico
Quest'altro tipo di finanziamento è continuato
E quindi tanto vale cori esaminare completamente la questione un un altro tema assolutamente indispensabile a mio avviso per affrontare il risanamento dei partiti e anche il tema del del poco preferenziale
Ecco io non non ruberò altro tempo al all'intervento di di Claudio Martelli e dico soltanto che
Che senza cadere in toni apocalittici bisogna avere il coraggio di aprire interamente gli occhi sulla portata e la gravità della crisi del sistema politico italiano
Il non c'è nulla che Possa giustificare
Il tentativo di minimizzare
La portata la natura la gravità e soprattutto i tempi rapidi che questa crisi del sistema politico italiano sta assumendo
Le elezioni del ventisei giugno veramente
A me pare
Ci pongono di fronte a un'alternativa
Ho il sistema sarà in grado di approntare per lo meno alcuni dei rimedi estremi e indispensabili
Sia per garantire un minimo di stabilità dei governi
Perché la stessa questione della legge elettorale
A cui accennavo prima in fondo dico deve cercare in qualche modo di affrontare quello che è un problema vitale ormai per la democrazia in Italia cioè la possibilità di andare a governi di legislatura non possiamo
Non possiamo andare avanti con governi che vivono sei sette mesi con governi che per anni non riescono a a far passare una legge di politica economica
Per cui tutto il governo della crisi economica Igor viene e affidato esclusivamente alla a alle misure monetarie che può prendere gol il governatore della Banca d'Italia ecco insomma
Il procedo disordinatamente con il mi mi è bastato dico di indicare quelle che a me paiono alcuni capisaldi
La crisi è così grave che nulla giustifica il tentativo di minimizzarne la e ancor meno nulla giustifica il tentativo di chi voglia dire che basterebbe l'ingresso di qualche altra forza politica nel governo per risanare il immediatamente e tutti i problemi purtroppo dico non si tratta di queste cose
Anche il giorno in cui il il Partito comunista e
Coronas il suo lungo sogno è potesse finalmente dico e le
E e entrare al governo dicono constateremo come del resto abbiamo constatato negli anni della solidarietà nazionale che ci vuole ben altro anzi di qualcuna delle leggi peggiori
Io ho richiamato precedentemente furono votate proprio in quegli anni quindi i i problemi sono colossali bisogna che le forze politiche più responsabili abbiano il coraggio sia dell'autocritica profonda sia di misurarsi
Con questi problemi fuori dai ideologismi ed è inutile continuiamo a coprirci con questi con questi grandi lenzuoli dell'ideologia che ognuno può interpreta a modo suo
Si tratta proprio di di approntare
Le soluzioni più urgenti ai problemi non più differibili
Non già della società industriale moderna in generale ma di quella particolare Società industriale in crisi da anni dico che la Società italiana grazie
Grazie Lucio Colletti darei la parola Claudio Martelli
Penso che sia opinione di tutti che questo convegno il contributo che ha dato
Sul tema delle proposte
Di riforma del sistema politico
Riforma delle leggi elettorali delle leggi di finanziamento dei meccanismi di autofinanziamento
Sia quanto mai utile ed opportuno sia in rapporto al lavoro precongressuale dei socialisti sia in rapporto al rapporto alle relazioni tra i partiti poiché osservavano giustamente si Amato che Petruccioli che
Nessun partito l'Italia può pensare di
Agire da solo può scegliere o decide da solo ma certamente non può
Immaginare di avere efficacia con le proprie scelte le proprie decisioni poiché queste interagiscono con altri partiti senza che vi sia da parte degli altri partiti una convergenza perlomeno su alcuni obiettivi
Limitati contemperamento il convegno fornisce un pacchetto di idee di proposte
Che possiamo tranquillamente consegnare alla Commissione bicamerale per le riforme istituzionale
In generale possiamo dire che il processo
Riformatore in Italia e in grande ritardo
Si ragiona ancora oggi sull'appuntamento riformatore mancato degli anni sessanta e cioè della stagione del centrosinistra si ragiona sull'appuntamento riformatore mancato dell'unità nazionale ma per la verità l'unità nazionale non aveva
Elaborato un progetto riformatore
E questo ritardo ha prodotto sia una dispersione dei tentativi di riforma in tanti Rivoli inefficaci sia l'incancrenirsi di diversi problemi sino a giustificare l'allarme ormai diffusissimo e che molto opportunamente Colletti nel suo intervento ha riproposto
Il processo riformatore riguarda molte cose riguarda anche il potere o meglio i poteri di una società complessa in questo riguarda giustamente anche la politica dal resto
Ormai siamo talmente abituati a sentir parlare a proposito di partiti e di politica di riforme autoriforma rifondazioni riconversioni ristrutturazioni significa che c'è molto che si ritiene non vada sia inadeguato
Per molto dunque da cambiare
Penso quindi che anche per la politica democratica del nostro Paese valga il monito di Pietro Nenni che gli anni Ottanta sarebbero stati anni in cui tutto era destinato
A rinnovarsi o a perire
E questo è tanto più vero in una
Fase
Storico politica in cui anche sistemi politici molto meglio attrezzati e organizzati apparentemente più moderni del nostro penso a cura di tanti Paesi dell'Europa occidentale e al sistema politico americano
Se analizzati con più profondità non sono privi di
Crepe e non si ascoltati con più attenzione magari con lo stetoscopio
Rivelano pure essi sinistri scricchiolii
Nessuno ancora immaginato quale tipo di politica democratica
Sopravviverà o si formerà o rinascerà
Nella dimensione della democrazia elettroniche anzi nessuno si è posto il problema di una compatibilità tra le conseguenze immaginabili della terza rivoluzione industriale Luzio tecnologica dal mozzo Elettronica che stiamo vivendo e che la prima che mette come dire in comunicazione a rischio di fa scintille corti Circuiti
Il problema dell'Energia il problema del pensiero umano la sua riproduzione tecnica la sua riproducibilità tecnica la sua miniaturizzazione riduzione in segmenti di pensiero tradotti in segmenti di operazioni matematiche riprodotti all'infinito da impulsi digita ma questo ripeto è un problema che riguarda
Tutti quanti rispetto rispetto a questo vi è soltanto da lamentare una grande
In preparazione della o litologia della riflessione politica della Filosofia politica medesima sia anche delle correnti più aggressive più o moderne e più aggiornato
Voglio dire che
Questa riflessione che conduciamo sul riformare la politica in Italia si svolge nello scenario di un possibile tramonto
Della politica democratica e di un certo tramonto comunque delle sue forme tradizionali che tutte le democrazie occidentali per lo meno
Stanno sperimentando sempre più sperimenteranno sul finire
Di questo secolo al cui termine manco soltanto diciassette anni e speriamo di non impiegare anche i prossimi diciassette anni a riflettere
Sui problemi del due mila con la mentalità del diciannovesimo secolo anziché del ventunesimo secolo che ormai incipiente
Il problema specifico che abbiamo noi di fronte è quello di una assetto e organizzazione della politica democratica
Parlo anche qui non soltanto per l'Italia che è stretta d'assedio da due problemi di fondo o da due insiemi di problemi
Dell'insorgere di nuovi Poteri nelle società contemporanee
Che sono
Poteri prodotti dalla modernizzazione dallo sviluppo di queste società
E vi è il permanere di arretratezza e l'insorgere di nuovi bisogni diffusi
E la politica democratica è stretta in questo
Assedio
Tra i nuovi poteri potere tecnologico potere dell'informazione
Potere finanziario potere militare
Poteri tradizionali degli apparati dello Stato poteri occulti
L'hobby
Lobbies logge lobbying
Ce ne quanto se ne vuole e dall'altra parte un incalzare di bisogni o arretrati non appagati e quindi come dire ulteriormente frustrati resi più aggressivi da questa trascuratezza
O di nuovi bisogni
Prodotti dalla dai da coloro che Verga avrebbe definito i vinti i perdenti nella gara dello sviluppo della modernizzazione
Questa difficoltà della politica democratica e
Particolarmente esplicitasse ripetiamo sulla se se l'analizziamo dal punto di vista dello Stato nazione
Che
Il vero soggetto in crisi nel mondo contemporaneo certo si difende con il carisma osservava Baget Bozzo ieri si difende con il protezionismo
Si difende con affermazioni di autorità con l'interventismo internazionale resta il fatto che
Parlo soprattutto degli Stati-nazione europei e si sono contemporaneamente
Sotto una duplice pressione la pressione della integrazione internazionale
Che come dire
Sottrae agli Stati nazioni un certo numero di grandi scelte
Pensiamo a alla pressione che certamente esercita l'Alleanza atlantica e che certamente sottrae al nostro Paese scelte nell'ambito presente dà sicurezza alla difesa militare pensiamo la pressione il Fondo monetario internazionale che sottrae al nostro Paese scelte e
Decisioni nell'ambito delle grandi strategie finanziarie pensiamo dimensione la comunità europea che ci sottrae scelta nell'ambito del decisioni relative all'acciaio all'Energia o l'agricoltura lo Stato nazione è già belle e limato
In tante sue possibilità da questa il processo di integrazione internazionale che peraltro
Va visto con una anche nei suoi aspetti di luce non soltanto in queste difficoltà che crea lo Stato-nazione
Dall'altra parte gli Stati-nazione sono incrinati all'interno dall'esplodere di
Tendenze autonomistiche molto forti
E ormai con riguarda anche noi italiani non non immaginavamo che esistesse un prova di questa natura e invece c'è un problema di questa natura e si sta moltiplicando
Non è soltanto nell'aspetto della frammentazione politica che questa si manifesta si manifesta anche a livello delle pressioni sociali Partito dei pensionati
Domani potrebbe sorge un partito dei quadri
Già sono sorti i partiti territoriali
E c'è una esplosione anche in Italia delle etnie al popolo sardo alla lega Veneta al partito Boy trentino
Allo stato di minorità in cui nell'ambito di una minoranza si sente la minoranza italiana con culturalmente minoranza nell'Alto Adige rispetto alla minoranza di lingua tedesca
Il problema della
Di Trieste il problema della Valle d'Aosta mi sembra che ma buon numero ormai anche in Italia di insorgenza autonomistiche prepotenti
Quindi lo Stato nazione contemporaneamente
Sottoposto a questa pressione a questa sottrazione di funzioni e di decisioni a livello internazionale ed è all'interno contrastato e contestato da spinte centrifughe autonomistiche regionalisti che o anche da una accedere alla soglia politica della di alcune posizioni sociali di alcuni gruppi categoria o Cetti socia da parte dei moderati si è risposto i moderati i conservatori
E anche il pensiero della destra che
Sembra tornata ad avere un suo pensiero
Anzi per alcuni aspetti e in alcuni Paesi mostra di avere una capacità di innovazione più veloce di quanto non abbia mostrato la sinistra
Sì sono elaborate delle risposte risposte
Neo conservatrici neoliberiste neo liberali
Si sono adottate risposte anche in termini di restaurazione
Quello che è accaduto in Inghilterra con la signora Thatcher negli Stati Uniti con Reagan
è una un fenomeno ciclico nella storia politica di quelle di quei paesi per democrazia a periodi di di espansione di cambiamento di progresso corrispondono periodi di restaurazione di resto Rescio che ha un significato diverso da quello che a in Italia perché non è sempre una un ritorno come dire reazionario no introduce anche dei dei cambiamenti dei mutamenti la restaurazione di valori principi
Poteri tradizionali caratteri generale di queste risposte possiamo evidenziarli mettermi di meno Stato e cioè alla crisi dello Stato si risponde chiedendo ancora meno Stato
Meno eunuchi economici
Termine spregiativo alluderebbe alla tendenza che socialisti socialdemocratici laburisti democratici degli Stati Uniti avrebbero incoraggiato troppo e troppo lungamente negli anni passati a creare una aspettative di assistenza pubblica e quindi a trasformare o a sospingere o a consentire che una parte crescente popolazione
Concepì se la possibilità di una propria sopravvivenza nell'arena economica
Soltanto in termini di dipendenza di assistenza da parte dello Stato
Meno anche democrazia e la risposta che viene nel senso di a ridurre l'ambito della negoziazione della mediazione della ricerca del consenso
A vantaggio di strumenti di di di intervento più rapidi più decisionali più efficaci l'approdo
Giustamente non ricorda Merli Brandini tagliano i socialisti abbiamo bollato come approprino va a destra e
Coerente con questa impostazione del meno politica e più tecnica
Sono delle varianti sono varianti interessanti nel nel mondo contemporaneo c'è una variante giapponese che vedo comincia a essere studiata con grande attenzione almeno da giudica dal numero di visite
Sempre più organizzate che sindacati partiti gruppi parlamentari italiani fanno
In quel del Giappone tornano però tutti come dire entusiasti ma con una certa difficoltà a tradurre da quell'esperienza in Italia invece osservava con molta acutezza Alberto Moravia che l'esempio giapponese si potrebbe
Adattare magnificamente Alitalia l'esempio giapponese non è solo quello di una strepitosa innovazione e anche quella di una capacità straordinaria che i giapponesi hanno avuto di mettere in vitro e conservare tutte le loro tradizioni e l'unico poco al mondo
E conservano stile di vita domestico che quello di mille o due mila anni fa ed è contemperamento il popolo nel mondo che ha prodotto l'innovazione più rapida e più accelerata dell'epoca contemporanea loro hanno conservato messo in vitro tutte le loro tradizioni in modo che queste non fossero d'impedimento dal punto di vista la ricerca del massimo di
Innovazione di successo di profitto di vantaggi economici abbastanza ben poi distribuiti e le hanno però fatte sopravvivere e vivere in questa forma
Di di di grande affettuosità e vitalità anche Museo grafica
In Italia invece noi abbiamo il permanere delle per tutti tutte le tradizioni anzi non loro vitalità straordinarie magari nella decadenza nella decomposizione vi è una grande vitalità di queste tradizioni italiane
E contemporaneamente però queste tradizioni così vitali sono un fattore di ritardo grosso nella innovazione e nella modernizzazione di cui da più parti e giustamente credo si sente una grande esigenza nel nostro Paese
Ricordiamo tutti forse l'unica grande polemica culturale che c'è stata in Italia negli ultimi vent'anni
è stata proprio questa tra Pasolini e Moravia tra chi riteneva che i guai italiani Pasolini derivassero dalla all'inazione estranee azione prodotta dai mass media
Da quindi da un processo di modernizzazione che aveva sradicato culture
Autentiche e chi invece Moravia riteneva che il dramma italiano fosse così un difetto di modernizzazione cioè che non si possa andati abbastanza avanti nella modernizzazione del nostro Paese i temi della polemica sono tutto sommato rimasti inalterati dalla
All'inizio degli anni Settanta fine anni sessanta quando si svolse a tutt'oggi
Ciò detto
La risposta della sinistra quella con conservatrice libera l'abbiamo succintamente ricordata
Non è che basti ricordare la succintamente per come dire
Scoraggiato da o per contestarla in radice occorrerebbe un'analisi più approfondite
Che non non è locali non non ho l'occasione di fare qui
La risposta da sinistra questa crisi dello Stato nazione alla crisi dello Stato sociale letteralità non c'è
Non c'è un neo socialismo un neo riformismo ancora che si contrappongono
E non parlo soltanto al punto di vista del PSI parlo dal punto di vista la sinistra politica sindacale italiana nel suo assieme non c'è
Una risposta
Alla crisi dello Stato nazione alla crisi dello Stato sociale affiorano delle delle suggestioni dei contributi ma una risposta non c'è in questo senso stamattina mis mi è parso molto utile questo dibattito e anche
Come dire coloro i quali mi sono mi hanno interloquito per la diversità di di di esperienza di rappresentatività dirigenti di partito come siamo Petruccioli io con intellettuali perché hanno una loro storia culturale piuttosto come dire
Sofferta in ogni caso
Molto significativa come Lucio Colletti
Un cervello pensante del sindacato come Merli Brandini
Per esempio un tema mi è parso affiorare in questi ultimi mesi nella sinistra politica sindacale italiano che consente di affrontare come criterio regolatore meglio la crisi dello Stato sociale assistenziale
E la crisi dello Stato nazione meglio rispetto alla destra o ai moderati meglio rispetto al modo tradizionale o all'assenza di proposte di gran parte della sinistra
Per esempio la distinzione tra eguaglianza ed equità
Non è una questione di poco conto non è solo una questione di linguaggio è una questione politica a tutto tondo se l'obiettivo della sinistra continua a essere l'eguaglianza
Oltre ai rischi di appiattimento egualitario e quali quelli che già si sono determinati vi è la larga probabilità che la sinistra rimanga minoranza per sempre
Nel senso che se non sa dotare un criterio che tenga conto nelle società complesse contemporanea mente della necessità di moltiplicare per tutti le chance di vita le occasioni di partenza le condizioni
Di accesso al lavoro all'istruzione alla salute e al benessere
All'indipendenza
Se non sa con tre questo la sinistra destra per forza minoranza nelle società
Industriali avanzate delle società complesse
E dunque il terreno dell'eguaglianza deve essere interna criterio dell'eguaglianza deve essere più opportunamente sostituito etica e dell'equità
E cioè non da ciò che tende a rendere eguale gli approdi per tutti
Le remunerazioni per tutti i salari per tutti ma da ciò che tende a creare le condizioni di partenza più favorevoli per ciascuno e che poi ciascuno però sviluppi la propria gara nella vita secondo le proprie capacità i propri talenti i propri meriti
Individuali
Così anche il tema del rapporto tra efficienza e consenso tra Scelta decisione come lo poneva
Petruccioli
Io non penso che possa essere risolto con me anche qualche compagno socialista forse tra i più autorevoli in materia
Lo dico con con affetto e con rispetto e che non non condivido il modello neo corporativo del dell'amico e compagno Gino Giugni non credo che noi possiamo risolvere i problemi lo stato sociale italiano riproponendo
Ciò che ne ha determinato la crisi e cioè la rincorsa delle diverse spinte corporative
Per cui poi alla fine prevalgono sempre quelle più forti e non si ottiene nei un vantaggio in termini di migliore efficienza generale del sistema né un vantaggio in termini di metri di maggiore giustizia sociale all'interno delle diverse categorie sociale
Allora di qui è nata non soltanto in noi ma in tanti ricercatori che come dire appartengono a questa
Fase nuova di riflessione
Non soltanto dell'area laica e socialista il socialista in particolare ma che hanno anche riferimenti a alterare culturale l'area culturale cristiana l'area culturale comunista
Per esempio di procedere con un con altri criteri anziché col modello neo corporativo vedere se fosse le cose
Si avvicinano alle soluzioni desiderati in termini di maggiore equità e di maggiore efficienza se si adotta un criterio di individualismo metodologico anche i anziché vetero neo corporativo
Cioè se ci si pone dal punto di vista di massimizzare i vantaggi per tutti gli individui anziché di massimizzare i vantaggi per o di trattare per grandi blocchi per grandi comparti la società supponendo che la somma
Numerica di alcune grandi categorie o forze sociali e partiti politici
Possa da sé sola produrre risultato in altri termini
Da un modello consociativo da un modello corporativo neo corporativo a un modello in cui si ristabilisce il come punto di partenza teorico e metodologico non come obiettivo finale ma si ristabilisce il balordi parte dal punto di vista individuale
Vengo al sistema politico italiano e alle sue riforme utili e possibili a livello istituzionale
Se ne suggerite
In rapporto le legge tornano in più
Voglio piccoli
Aggiungere la mia voce a sostegno delle tesi espresse favorevoli a una
Come dire a superare questa rappresentatività al microscopio che produce una governabilità al minimo e questa è la condizione
Del nostro sistema politico è un sistema politico che pretende di rappresentare tutto
Tutto ciò che nella società c'è e si muove nasce e decresce
Questo produce già di per sé una difficoltà poi di governo
La riforma della legge elettorale clausola di sbarramento
Stimoli all'apparentamento di forze e partiti affini proviamo a immaginare uno scenario che passasse non da undici o dodici caro lucciola quattordici partiti attuali uno scenario in cui vi potrete potrebbe essere un partito della destra
La democrazia cristiana un partito liberaldemocratico repubblicano liberale come non unico partito per amor del cielo guai lasciarsi sfuggire delle
Ingenuità si mise immediatamente imbeccati da dal professor Spadolini una un'alleanza come del resto hanno in animo di fare per elezioni europee
Un'alleanza elettorale un cartello elettorale di quelle due forze un cartello elettorale socialista socialdemocratico e perché no radicale
Un cartello comunista restituiti già hanno fatto in altre circostanze con formazioni più affini già questo sarebbe
Primo passo nella semplificazione è a portata di mano che cosa lo ostacola che cosa lo impedisce perché non se l'Edipo discutere già prima delle elezioni europee perché non se ne può discutere prima nelle elezioni amministrative dell'ottantacinque
Se no appunto questo rapporto tra la velocità di tutto il resto
Grado cioè la politica e continuerà a essere così deludente
Frustrante
Mi sono le proposte a livello legislativo relative alla riforma del finanziamento pubblico e a una certa liberalizzazione e a regolamentazione del finanziamento privato
Qui
Si svolgono e si sviluppano i ragionamenti sulla questione morale che
Non dovrebbe essere come dire utilizzata con una specie di
Imitarla contro vorrei ed infedeli ma un pochino analizzata anche essa con una certa lo sforzo di oggettività e con una certa capacità propositiva cioè di proporre dei rimedi perché
O si immagina che rimedio consista nella a
Violenza generale degli attacchi che si sferrano su questo punto
E si immagina che ciò dovrebbe modificare le coscienze e allora la riforma della politica diventerebbe una delle tante promesse riforme intellettuali e morali
Degli italiani dei politici oppure più laicamente ci si accontenta di migliorare anche qui anche per la politica democratica le condizioni ambientali le condizioni di partenza
Migliora l'ambiente nel quale agisce si svolge la competizione che la lotta politica
Queste le morale in generale si fa riferimento in particolare alla questione della corruzione
E per altro verso la questione dell'occupazione della potere istituzionale potere dello Stato da parte dei partiti vediamoli separatamente
E per ciò che attiene a livello della corruzione amministrativa o politica
Si ritiri in Italia che ve ne sia un tasso troppo elevato
Ed è probabile che sia così il tasso troppo elevato però dipende fondamentalmente da due ragioni la prima ragione e che l'Italia è il Paese che al personale politico più numeroso nell'ambito di tutte le democrazie occidentali
Parlo del personale politico professionale
Più o meno direttamente dipendente dalla politica un conto che nessuno mai fatto io una volta ho provato a farlo la convenzione dei club di Bari
Con una certa approssimazione ma insomma telefona cifra enorme se si comincia a contare quanti in Italia direttamente o indirettamente vivo
Di attività connesse all'attività politica non soltanto di partiti ma beninteso anche dei sindacati e di ciò che come dire converge nell'azione nella zona della politica un altro aspetto sicuramente è quello legato alla
La confusione dei ruoli io credo che solo in Italia esista questa situazione per cui gli assessori comunali per esempio sono caricati di obblighi di incombenze che non dovrebbero appartenere agli assessori comunali
E chi vi si farebbe un grande vantaggio sottrarle non un torto non ci sarebbe una riduzione loro potere gli assessori cioè il personale elettivo
Della politica dovrebbe essere
Impegnato nelle scelte collettive nelle decisioni collettive non dovrebbe avere compiti d'ufficio in senso stretto
Questo già ridurrebbe enormemente la discrezionalità amministrativa se noi riuscissimo distingue ciò che appartiene al funzionario dello Stato e ciò che invece appartiene personale politico elettivo
Sì ridurrebbe in modo consistente nell'ambito della discrezionalità politica
Che e ciò che da qui deriva visibilmente la corruzione per il resto la corruzione appartiene alle responsabilità individuali questo non difficilmente può essere migliorabile dunque da a riforme ho sentito ieri un intervento anche molto interessante della un approccio psicanalitico ai problemi della politica una psicanalisi che però rischia contrariamente mi pare a quello che io ricordavo nella psicanalisi e di foglie di essere non un messaggio di interpretazione di liberazione in un certo senso mai trasformarsi in una nuova morale dogmatica anche la psicanalisi pagare la psicanalisi
Letta alla luce di de di lavori erede del pensiero che tende a a ridurre alle sue componenti biologiche e cellulari
Tutti gli atti fondamentali della nostra esistenza anche l'esistenza collettiva
Altra questione quella lottizzazione qui cito un caso
Come dire fresco fresco
Nel senso che
Forse si può evitare una lottizzazione si si ragiona
Insieme per tempo
è scaduto il consiglio d'amministrazione della RAI
Tutti i partiti da un po'di tempo finalmente concordano
Sul fatto che bisogna riformare il governo della RAI perché si è sperimentato che se l'azienda pubblica televisiva che produce cultura informazione spettacolo intrattenimento
E che un cambio importante nevralgico del sistema democratico italiano se questa azienda pubblica televisiva a un governo che nominato da una commissione parlamentare composta da venti deputati e venti senatori pro-quota
I quali lei con un Consiglio di stazione pro quota in rappresentanza molto probabile che poi questo si riflette anche sulla
Andamento e sulla struttura dell'azienda valori socialisti per Priebke mi pare però molti oggi convengono su questa nostra proposta ante beh modifichiamo proviamo a modifica le regole del gioco
E quindi a emancipare la RAI rispetto a questa sì e di passaggi che direttamente la connettono che istituzionalmente per legge la connettono al potere politico
Se modifichiamo regola il gioco può darsi che si riducano i rischi è probabile anzi che seducono inviti rischi di interferenze indebite di lottizzazioni come appunto si dice
Sì però mentre parole tutti si richiamo d'accordo intanto vorrebbero come dire rinnovare
Il Consiglio ha mi stazione che è scaduto in base alle vecchie regole allora io mi domando ma se ce l'ha fatta rinnovare in base alle vecchie regole come potete coi lamentarvi che ciascun giocatore politico cioè ciascun partito le applichi
Queste regole e non farà a quel punto grande differenza perché sarebbe solo un velo di ipocrisia
Se qualcuno sceglie un poeta di partito e quell'altro scegli un funzionario di partito e quell'altro un amico dell'area culturale prossima fine e tutti magari compiremo uno sforzo di selezione anche professionale
Dei destinatari di questa scena
Allora non credo ci sia una fretta particolare
Di rinnovare il consiglio d'amministrazione c'è una fretta particolare di migliorare lo stato dell'azienda di emancipare una dal potere politico di ridurre rischi di lottizzazione
Di mettere l'azienda pubblica in condizione di competere più o meno ad armi pari
Ha molti vantaggi e qualche svantaggio più o meno ad armi pari con le aziende private si vuol fare questo concretamente si può fare c'è un'occasione non è questo un disegno utopistico in alcun disegno di grande attualità
Persino come dire sulle ipotesi di riforma vi è un largo consenso e però lo scoglio e questo lo scoglio che si vuole intanto rinnovarla con il vecchio metodo e poi si parla da riforma e questo significa altri tre anni di difficoltà per l'azienda pubblica e il permanere di questo rischio per l'appunto di una lottizzazione
Del livello oltre dunque a quello istituzionale a quello legislativo la riforma legge tonali alla lotta alla corruzione alla lotta alla lottizzazione del livello dell'autoriforma dei partiti che giustamente collettiva
Visto al crocevia di tutte le questioni che sono state qui esaminati
Anche qui non non si tratta di inseguire sogni e fantasmi perché riguardano i socialisti c'abbiamo un congresso in cui questo tema è stato messo con i piedi per terra
E tentativi verranno compiuti sta già nel corso del congresso spesso per correggere alcune vistose degenerazioni che si sono prodotte nell'ambito della vita democratica del partito
Non le ripeto perché è stato occasione di altri incontri e poi perché non è esattamente il tema della discussione di stamani
Credo che il processo di riforma della politica richieda al concorso e la disponibilità di altri poteri
Il potere di formazione innanzitutto
Se il potere di formazione ha come obiettivo di scardinare il sistema politico di aggredirlo
Qui non si pone l'interrogativo sul dopo rischia semplicemente di contribuire alla sua marcescenza alla sua putrefazione anziché aiutarne la il rinnovamento e la rinasce
è stato suggerito gliela Martinelli
E questo è uno degli ultimi temi che vuole affrontare che come Indirizzo generale si dovrebbe perseguire l'obiettivo di una maggiore professionalità politica e contemporaneamente lo sviluppo di forme
Punto occasione di altri punti a parte che non è esattamente il tema della discussione di stamani credo che il processo di riforma della politica richiede al concorso e la disponibilità di altri poteri
Il potere l'informazione innanzitutto
Se il potere d'informazione ha come obiettivo di scardinare il sistema politico di aggredirlo se non si pone l'interrogativo sul dopo rischia semplicemente di contribuire al sua marcescenza alla sua putrefazione anziché aiutarne la il rinnovamento e la rinasce
è stato suggerito gliela Martinelli
Per questo uno degli ultimi temi che vorrei affrontare che come Indirizzo generale si dovrebbe perseguire l'obiettivo di una maggiore professionalità politica e contemporaneamente lo sviluppo di forme
Di associazione di iniziativa di presenza civile dei dei cittadini per singole buone cause o intorno a a programmi di maggior
Dura
Sulla professionalità e la politica
Io non credo che il problema della politica verrebbe risolto se
Come dire
Ci fossero più Esperti più tecnici tra i deputati e i senatori non credo che sia come dire una
Questo dissento pochino anche rispetto a Coletti che sia giusto bisogna compiere un salto professionale da parte dei politici non è che bisogna sostituire la professionalità politica con un'alta professionalità
E vorrei capire bene questo punto
Un deputato o un senatore insomma uno consigliere comunale o regionale un eletto dal popolo eletto in quanto rappresentativo non in quanto il dentista avvocato o imprenditore o sindacalisti a questo punto non si può smarrire perché lo si perde completamente la dimensione di ciò che di cui si sta parlando
Sì si perda rimessione come dire originaria della democrazia che credo nessun altro abbia mai gustato meglio come Socrate nei suoi dialoghi ciò che distingue per l'appunto un'arte
La politica da altre arti o mestieri o professioni come oggi si preferisce di definirlo a professionalità politica consiste nella rappresentanza nella guida
E che non è qualche cosa di misterioso c'è una parte di vocazione anche qui non si comprende perché se ci sono vocazioni musicali vocazioni religiose molto in crisi ci sono vocazioni politiche anche queste in crisi
Però c'è una parte di vocazione anche per quello che riguarda la propria scelta politica c'è qualche cosa che la rende diverso diversa rispetto ad altre professionalità che ripeto non è misterioso in qualunque ambiente o ambito sociale dove si riuniscono uomini e donne
Quello che prende la parola e sulla propria parola ottiene più capacità di persuasione rispetto agli altri e delegare a presentarli quello che indica un pericolo quello che indica una possibilità
Quello che riesce attraverso questa via a rappresentare l'Italia parla il politico e la dimensione della politico democratico non va abolita non va ridotta non va contratta
Non va sminuita e questo sarebbe questa è la medicina
E che non è soltanto a vecchia sbagliata della destra perché in realtà questo il sogno invece della politica tutta professionale della politiche dei vice di aggressività spia un decennio e anche nel comunismo staliniano perlomeno come lo vedeva Starling
Sempre mercoledì a Sartre
E cioè di una assetto della vita politica nel quale il politico non ha più questo rapporto rappresentativo con la gente non ha più quindi questa continua rinegoziazione del rapporto questa sua
La posa di cavi essere revocato nel suo mandato
E la possibilità di essere confermato nessun mandato di vedere accrescere il numero dei propri consensi e di conseguenza la propria influenza questo non c'è nel totalitarismo e non ci sarebbe non c'era il sogno di Orwell che stamattina abbiamo sentito
Ripercorre analiticamente dare non c'è in in nessun altro ambito che non sia l'ambito della vita democratica allora questo non può essere qui cancellato abolito
Altra cosa è il fatto che i politici come dire si documentino meglio sui problemi in questo senso si profezie professionali Inzino
Che chi vuole essere esperto di comunicazioni studi questo mondo salvo poi però è capitato anche questo quando un politico diventa un po'troppo esperto di una questione lo si accusa di invadenza
Attenzione perché questo succede frequentissima mentre se un politico o anche un sit-in politico interno anche un sindacalista in questo senso e diventa esperto forse l'equità colossi consente di più al politico di meno diventa davvero esperta una materna questione sia essa economica finanziaria
Industriale
Pensionistica o quant'altro entra in il sospetto di interferenza di invadenza indebita perché c'è anche la preferenza verso il politico come dire che sta sopra le righe che a una minor conoscenza perché lo si immagina più influenzabile
Dalle decisioni che si formano altro
In generale
E arrivo a conclusione
Il problema
La riforma della politica in Italia nasce da una visibile come dire ingorgo il fatto che noi abbiamo due classi dirigenti c'è una establishment
E c'è una nomenclatura iniziali ci sono entrambe le cose abbiamo caratteri delle democrazie occidentali
Liberaldemocratiche e caratteri di democrazie come dire progressive usiamo questo termine blando o di democrazie meridionali o dell'Est
Insomma abbiamo sia la struttura dirigente propria dei paesi capitalistici avanzati loro estatici anche fondamentalmente l'establishment economico
Come sue proiezioni le sue diramazioni in altri ambiti in altri poteri
E qui abbiamo un establishment politico e statuale
E come dire si è per così dire lo fa rotta la compenetrazione tra questi due livelli del potere dirigente della società italiana depauperazione c'è stata per un lungo periodo in tutti gli anni cinquanta in parte degli anni Sessanta ancora c'era
Poi si è spezzato e si è determinata una come dire conflittualità
Che a livello di potere e la conflittualità tra la nomenclatura
La cui legittimazione e nel consenso politico democratico e l'establishment la cui legittimazione e nel potere economico nella capacità di produrre profitti
Non è un problema di poco conto questo perché evidente che se non lo si affronta con senso della misura
Qualunque scelto preferenza presenta più rischi che vantaggi
Cito Colletti però non cito il Colle qui stamattina ci per Colletti se non si offende se non se ne ha a male della che scriveva sul manifesto verso la fine degli anni sessanta stamattina celebrato un elogio per questo dicevo che il suo percorso è particolarmente interessante
L'elogio della società civile
Molti di noi anche lo hanno fatto virtualmente tinti più chi meno credendoci
Collettiva fino agli anni Sessanta sul Manifesto scriveva citando i suoi sacri testi che sono stati i testi comuni a tanti di noi anche perché c'è stato maestro Colletti su questo
Citando Hegel e Marx nella società civile diceva Colletti sul manifesto allora che cos'è la bestia selvaggia
E l'area della conflittualità a e dell'interesse è insomma l'area in cui non prevalgono l'eticità lo spirito pubblico la razionalità ma al contrario gli egoismi delle parti quindi sulla traccia diede di Marx lo Stato la politica che interpreta lo stato deve domare la bestia selvaggia che la società civile introdurrebbe razionalità darle degli obblighi picco in un decennio avete sentito che razza di rovesciamento di posizione teorica esattamente il contrario ciò che definitiva si suggerisce il punto di vista che si sposa e quello della società civile
A fronte di uno Stato impiccione invadente inetto ingiusto in inefficace sotto tanti aspetti e tante direzione
Io penso che l'esagerazione entrambe le direzioni eh
è sbagliato
Sia che si sottolinei come dire un ruolo demiurgo della politica democratica
Superiore e talvolta di pura contrapposta a tutti gli altri poteri che si muove in una società pluralistica
Sia che la sì De prima sino a porla come dire alla rango di esecutrice dei comandi dell'establishment economica non nessuna delle due soluzioni è francamente accettate
La soluzione proposta mi pare molto opportunamente nella relazione introduttiva di Pellegrino riprendeva del resto discussioni
Già fatte in seno ai club socialisti di una distinzione innanzitutto nell'ambito spesso la politica lo ha fatto stamane ancora Petruccioli molto opportunamente
Tra ciò che le è proprio ciò che lei proprio allora molti dei problemi esaminati ivi compreso quello della professionalità della politica acquistano una luce diversa
Un conto è se il politico si occupa di ciò che direttamente non gli compete e qui invece non sono d'accordo con Petruccioli o come non ho ben capito la differenza tra la politica e si occupa di distribuire le risorse e la politica che sia può riprodurre le risorse se essi intendono atti e decisioni favorevoli allo sviluppo alla creazione di risorse ora sono perfettamente d'accordo se si intende che la politica in quanto tale deve essere soggetto antieconomico non lo sono meno d'accordo
Che debbano esserci nella società consistenti poteri sociali sindacali
Del resto partiti della sinistra italiana vengono da questo dalla capacità che ebbero i nostri padri fondatori di creare poteri consistenti nella società italiana altri poteri diversi a quelli della economia tradizionale potere il sindacato il potere del comune democratico il potere delle lega delle cooperative eccetera eccetera se si intende questo è un conto se sistemi intende una interventi stimo maggiore nel nell'ambito evita produttiva sono meno d'accordo io penso che invece va come dire eccitato ed esaltato il ruolo di governo della politica quindi il suo ruolo di scelte e di decisione non il suo ruolo sostitutivo rispetto ai soggetti economici e sociale
Su questo ha ragione la polemica che proviene anche dall'establishment e che proviene dalla società civile o da quella ma ma che l'opinione pubblica anche in Italia spesso così male interpretata da coloro che ritengono di esserne i custodi
Un tasso di disinformazione molto elevato un'arroganza che fa invidia a qualunque arroganza politica nel dettare sentenze
E giudizi inappellabili nel sulla base poi di una industria che più che l'informazione molto spesso assomiglia un'industria del pettegolezzo nazionale
Infine un ultimo ultima considerazione vi è una un livello per fortuna insomma della politica che non è riformabile dalla modificarsi delle condizioni ambientate che l'individualità ma in politica e che appunto è quell'uno che nell'Assemblea nella sua scuola o nell'Assemblea dei condomini Ornella prima cellula di partecipazione alla vita sindacale
A un certo punto prende la parola la sua parola e più convincente più persuasiva più impegnativa e più capace
Di dettare una e di individuare un sentiero e di suggerire un percorso comune a tanta gente c'è un livello quindi della dibattito politico che tocca la sfera della individualità che non c'entra con la questione il carisma che altra cosa che si forma in una fase diversa e comunque successiva a questa parlo proprio della capacità individuale del ruolo dell'individuo nella determinare
Anche le diverse funzioni Poli
Infine concordo con Amato Petruccioli sul fatto che la riforma della politica la revisione delle gettonato la riforma delle istituzioni pubbliche non può essere dettata dalla obiettivo di realizzare questa o quella formula politica questo non può essere
Il criterio perché è visibilmente un criterio che ogni caso dovrebbe
Vedere il consenso di tutti mi pare difficile che ci sia una formula politica che vede il consenso di tutti e senza un vasto consenso è difficile barare riforme nell'ambito istituzionale né il compromesso storico Hall un modello consociativo può guidare la riforma della politica del sistema politico
Nello può guidare lo schema dell'alternativa laica e socialista e nemmeno lo schema dell'alternativa socialista e comunista non può essere guidato da altro che da criteri
Che siano essi fondanti diverse possibilità per i partiti e non ricamati dalle preferenze contingenti in temi di alleanza
Dei singoli partiti questo sarebbe un vero e proprio rovesciamento di importazione
Dannoso e pericoloso per tutti il primo passo
Credo in questa direzione quello di aderire all'idea di una certa semplificazione di una maggior dose di razionalità nelle scelte e nelle decisioni collettive di una maggiore vincolo di rappresentatività di trasparenza
L'obiettivo generale che ci siamo proposti è quello di migliorare le condizioni ambientali dell'agire politico
E quindi di produrre anche una selezione al meglio del personale Poli si sono in indicate delle direttrici di riforma
E seguono i miglioramenti desiderati miglioramenti possibili e che raccolgono mi pare un largo consenso
Sia delle condizioni ambientali in cui si svolge la politica sia delle regole secondo cui si svilupparla lotta politica ultima domanda io concludo davvero chi
Guida
Pochi compirà con chi parteciperà a questo processo di riforma della politica partiti sindacati medesimi che
Nessuno in larga parte anche oggetto di penso di sì penso che questo sia possibile si apposito pendere in mano il proprio destino
Politico e cercare di indirizzarlo verso un qualche meditato fine ci sono le forze del cambiamento ci sono nel partito socialista ci sono i partiti laici con qualche scambio tra
Cambiamenti di interesse generale e sottolineature
Dei propri ruoli particolare ci sono anche nel mosaico democristiano scomposto dal ventisei giugno ci sono il Partito Comunista mi pare che Petruccioli né della porta male
Una prova
Anche se noi commedia desidereremmo non per gusto della a rissa ma per capirne meglio insomma che nel partito comunista
Come è successo in tutti i partiti insomma sì definisse meglio un certo spartiacque interno tra tradizione e innovazione tutto non si saldasse sempre in una continuità che rende più difficile
Come dire compie insieme dei passi perché sembra di dover compiere insieme anche
Come dire accollarsi il peso di una continuità che francamente non possiamo condividere
Rilanciare questo tentativo di riforma della politica
Alla vigilia appunto di un congresso di partito di va di vari congressi di partito e di congressi e conferenze di organizzazione dei sindacati italiani
A rilanciarlo nell'ambito eccome destinatario la commissione parlamentare per le riforme istituzionali e uno sviluppo della azione riformista che Silly
Si dichiara apertamente e pubblicamente anche in questa occasione
Abbiamo l'impressione anche che vi siano altri che questo tentativo di risanamento e di riforma
Intendono bloccarlo e paralizzata cioè non è senza avversari non è però il fatto che sia senza avversario
La grande pericolosità del tentativo di arrestare ributtare indietro questa possibilità di risanamento di riforma e significherebbe in realtà a rilanciare la confusione rilanciare l'arbitrio di compromessi e di pasticci divertiti quella che è uscita dalle elezioni la maggioranza da ma la che governo e la maggioranza che è uscito dalle elezioni del ventisei giugno ed anche l'equilibrio interno questa maggioranza e prodotto dal voto del ventisei giugno
Sarebbe molto grave che si avviasse una nuova fase di destabilizzazione proprio mentre in cui si è avviato un processo di risanamento e di riforma che non è chiuso o limitato o impegnativo soltanto per le forze di maggioranza e di governo ma che concerne visibilmente tutte le forze democratiche grazie mille per la attiva partecipazione
Per di questi tre giorni di lavoro grazie
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