"Crisi del sistema politico:regionalismo, autonomie locali, Leghe" Festa Nazionale dell'Unita'

Ventisette già acquisiti e attendete ci scusiamo del ritardo
Il tema lo conoscete lo rileggo soltanto per più
Disattenti crisi del sistema politico italiano regionalismo Autonomie locali e fenomeno delle leggi
Interlocutori illustri riconoscete
E li conoscete ancor più dopo che avranno da me la parola nel corso del confronto
Sul tema
Che ho citato debbo soltanto molto brevemente
Rispondere al senatore Umberto Bossi
Dirigente della lega
Che i ha ritenuto di non
Rispettare l'impegno che ho assunto di essere
Poi noi stasera
Come Repulsa polemica
Rispetto a un confronto con la Federazione giovanile
Che ha per oggetto che l'ha per oggetto la legge di sanatorie per quanto riguarda il immigrazione
L'unità tra risposto alla Federazione giovanile in primo luogo
Non voglio ciò non mi consente di non intrattenermi allungo voglio soltanto dire rispetta un argomento che Bossi ha accampato
Per rifiutare questo impegno
Voglio soltanto dire la mia
Non è assolutamente vero che il Partito Comunista
Non consigliere centrale
I diritti di partecipazione dei cittadini
Alla vita politica e sociale del Paese
Voglio soltanto ricordare invece che questa opzione
è quella centrale le nostre proposte di riforma degli enti locali
Nelle nostre ipotesi
Di riforma delle istituzioni
Questo mi sembrava giusto rispondere al senatore Bossi sono convinto che nel confronto che tra poco si aprirà questo dato rimarrà verrà fuori molto forte molto chiaro perché uno dei punti centrali appunto negligenze che noi comunisti ramo sunto come quella centrale uno degli assi
Strategici è uno degli obiettivi da conseguire
Nelle ipotesi di riforma delle istituzioni della politica
Che ci vedono impegnati
Innanzitutto
Darei la parola al professor Barrera nel centro diretto di riforma dello Stato il vice direttore del Centro di riforma
Per
L'introduzione
In quanto qui con me
è il coordinatore tematico diciamo così del dialogo che appunto con Luisa aprirà poi via via
Diciamo così con dieci minuti un quarto d'ora ciascuno
Sì succederanno i vari convenuti che ringrazio ancora una volta che non è così grazie prego per lui
Allora anch'io associandomi alle parole di Guerzoni ringrazio anzitutto i nostri ospiti li presento sono loro Giuseppe la Ganga responsabile della sezione enti locali della direzione del PSI
Accompagna Gavino Angius che diciamo al suo omologo nella direzione
A casa
Il senatore e Nicola Mancino vicepresidente dei senatori della democrazia cristiana
Il professor Luigi Manconi sociologo che anche tra gli animatori del gruppo Italia razzismo e autore insieme a Laura Balbo di un recente libro che si chiama proprio i razzismi possibili
E infine Arnold tribus consigliere provinciale a Bolzano per la lista verde alternativa del Sud Tirolo
Come abbiamo già visto manca una presenza che era quella che aveva destato più attesa e più curiosità
La presenza di Umberto Bossi il leader della lega lombarda io francamente non credo che la rinuncia di Bossi a partecipare a questo dibattito sia dipesa
Più di un tanto dalla sacrosanta contestazione promossa dai compagni della FIGC alla sconsiderata iniziativa di un referendum abrogativo della cosiddetta legge Martelli
Io se posso esprime una posizione un'opinione personale credo che Bossi con questa rinuncia
Abbia dimostrato di che pasta siano le convinzioni e direi come dire il coraggio civico di chi poi con tanta faciloneria si abbandona slogan razzisti ICI
Tanto pronto nello slogan prontissimo nella provocazione verbale ma cauto molto cauto nell'accettare il confronto con gli altri
Noi debbo dire
Forze destando stupore e magari anche qualche scandalo né i compagni abbiamo voluto averlo qui non per legittimare le sue recenti e meno recenti aberrazioni verbali
Ma perché crediamo nella possibilità di condurre una sfida con il metodo non violento sfidarlo al dialogo sfidarlo al confronto serrato per fare due soli esempi avrei voluto confrontare le volgarità neo razziste di Bossi con le ricerche anche direi la passione civile di Gigi Manconi oppure avrei voluto confrontare il localismo egoista
Promosso dalla lega lombarda con l'autonomista autonomismo però ecologista e pacifista da lista inter etnica Berg alternativa del Sud Tirolo
Ma Bossi si è sottratto e si è sottratto a questo io credo che abbia avuto paura non della contestazione dei giovani comunisti
Ma forse paura del confronto pubblico dire peggio per lui
A questo punto
Per non sottrarre tempo al dibattito vengo direttamente i nostri ospiti
Momento dalla prima considerazione mi è venuta la più istintiva direi epidermica io credo che ciascuno di noi abbia visto con un qualche sconcerto l'emergere prepotente con un forte riscontro elettorale del fenomeno delle leghe in un momento in cui soprattutto sui mass media nel dibattito politico giornalistico culturale tutto sembrava dominato dai temi dell'integrazione europea del superamento degli Stati nazionali verso una dimensione planetaria
Dalla consapevolezza dell'interdipendenza
E ci siamo trovati di fronte a un dato apparentemente pare colossale parliamo di un mondo che va verso un'integrazione sempre più forte non solo integrazione delle politiche dell'economie ma anche integrazione delle abitudini dei consumi culturali guardiamo gli stessi cartoni animati nelle televisioni di tutto il mondo ci sentiamo sempre più cittadini del mondo nel bene e nel male eppure in un mondo che sembra andare velocemente in questa direzione poi scopriamo
Che gli Stati si frantumano
E non vengono solo superati verso l'alto verso l'Europa verso la dimensione mondo ma vengono superati anche verso il basso verso questa frantumazione in degenerazioni localistiche
Le ha rimesse in discussione anche degli stati prima di tutto gli Stati che aveva una forte connotazione
Multietnica e multinazionale penso all'Unione Sovietica Jugoslavia tanti stati a Stati che stanno vivendo drammaticamente in questi mesi
La crisi di di un'unità che abbia retto per decenni ma anche lo vediamo qui da noi è che la prima domanda che vorrei porre aggeggi Manconi è proprio questa masse condotti c'è un qualche nesso
Tra o sono due fenomeni non hanno a che fare con uno con l'altro da un lato il processo di integrazione sovranazionale d'altro lato la frantumazione localistica è un paradosso che questi due fenomeni coesistano o c'è qualcosa che li lega tra loro
Sì però Pietro Barrera mi costringeva una precisazione che devo anticipare non dubito che forse Bossi abbia avuto paura
Però io credo che seppure non è il termine esatto paura
Noi dobbiamo avere paura della lega e non dobbiamo quindi compiacerci di quella che viene presentata come una fuga la Lega Lombarda una cosa molto seria
Che va analizzata studia dai trattata politicamente come un fenomeno molto importante è evidente che potrei dire molto sciagurato però mi preme in particolare sottolineare il suo ruolo la sua funzione e anticipo magari qualcosa che posso dire voi un ruolo che io considero crescente destinato a rafforzarsi sempre più e voglio anche aggiungere
Che non è semplicemente un nemico da mettere in fuga o che ci posso mettere in fuga e quindi da temere un meno se è vero che ad esempio in sede di Consiglio regionale in Lombardia
Il Partito comunista a votato a firmato un documento insieme alla Lega Lombarda e altre formazioni di critica alla costituenda giunta regionale quindi è un partito politico
Che io ritengo poi mo'pericolosa molto pericolosa ma va trattato così e non come dire sortite dato col compiacimento perché oggi non ha avuto il coraggio di misurarsi con noi oppure con la definizione di razzismo che troppe volte con superficialità viene attribuito nella lega c'è razzismo ma non è solo razzismo però questa percezione che mi sentivo di fare
Non vuole evitare di rispondere invece alla domanda che è fondamentale che Barrera poneva assistiamo effettivamente a questo non si può non constatare quello che lui ha appena detto in un mondo che va verso forme di integrazione di superamento dei confini in un'Europa dove sono sempre più diffusi
Le tendenze all'integrazione anche dopo come dire la caduta delle barriere tra Est e Ovest in questo mondo crescono il regionalismo mi gli autonomi ismi gli etnici Gelmini
Uno studio molto serio fatto sull'argomento a livello planetario dice che oggi nel mondo ci sono un numero di vertenze di movimenti di conflitti etnici non inferiore a quello che c'era settant'anni fa
Dunque nelle società industriali avanzate
In tutte gli Stati nazionali sono presenti uno o più talvolta molti conflitti vertenze movimenti che hanno come riferimento delle identità etniche parziali allora questo perché è importante dirlo perché sarebbe grave è un errore politico prima
Culturale pensare che stiamo parlando di reperti del passato di fa di come dire ottocenteschi di residui della secoli passati no stiamo parlando di fatti della contemporaneità della modernità con cui noi ci muoveremo ci misureremo e dovremo prender le misure con più attenzione per tutto diciamo la fase futura
Ora e c'è una spiegazione in questo a questo fenomeno io credo che
Ci siano molte spiegazioni tantissime
Quello che si può dire è che le integrazioni tra gli Stati tra le culture tra le storie per esempio in Europa questi processi di maggiore avvicinamento fusione comunicazione scambio
Sono più il prodotto di Fattori diplomatici politici ed economici Candy autentici movimenti di culture orientamenti cioè imita ed in Europa di non c'è dubbio che l'integrazione a livello economico finanziario procede in maniera estremamente più veloce rapida di quanto procede all'integrazione culturale tra i popoli che la compongono
Tutto ciò che ovviamente cito con sommarietà
In presenza di una crisi che non è di oggi ma che di alcuni decenni delle grandi appartenenze ideologiche politiche e culturali
Farsi che si vada a questi fenomeni di integrazione sopranazionale senza che i protagonisti di questi fenomeni i popoli i soggetti attivi collettivi
Abbiamo effettivamente motivazioni e orientamenti culture aspirazioni
Che saldi dove insieme esperienze che sono anche esperienze di scontri intestini di guerre tra i popoli tra le grandi opere
Si verifica quindi un fenomeno per cui in molte
Paesi dell'Europa ma non solo dell'Europa i fenomeni di integrazione sovranazionale sono vissuti come ancora una volta fenomeni centralistici che avvengono di in virtù di accordi burocratici accentratori e non appunto di movimenti di popoli queste fatalmente riporta
Questi soggetti non attivi questi soggetti non protagonisti a riscoprire altre forme di appartenenza altre forme di identità allora non è singolare ma è quasi un prodotto inevitabile di questi fenomeni di integrazione sopranazionale
Il fatto che si scoprono le piccole patrie ma la scoperta di queste piccole patrie
Dell'identità regionali subregionali territoriali va di pari passo con la scoperta e la valorizzazione a tutti i livelli della dimensione locale
Della divisione di ciò che è prossimo di ciò che è vicino diciamo che a portata di mano
Da questo punto di vista la così poderosa crescita della Lega
Incontra e dare risposte a moltissime domande in realtà non ha una sola
Per questo l'interpretazione postelettorale della Lega come attore della protesta fiscale
Che è stata proposta e avete padre parziale la Lega si sarà anche questo ma oggi la lega lombarda in particolare si fa collettore canale organizzatore
Di molti motivi di frustrazione e di molti motivi di delusione di molti motivi di smarrimenti o che investe così gruppi sociali e unità territoriale Paesi e comunità
Mi avvio a concludere questo primo intervento e la capacità della lega è stata proprio quella di mettere insieme certo confusamente ma in questa confusione
Ha trovato risposte semplici e spiegazioni semplici a domande che la gente formularla senza ricevere risposta adeguate è stato in grado di mettere insieme dicevo la riscoperta della lingua e del dialetto locale
I riti tradizionali il folklore tutte tendenze che sommerse correvano dentro la nostra collettività
Ma chi dovevano essere indirizzate per diventare politica verso diciamo un nemico e un bersaglio e su questo finisco un nemico
Qualcuno che potesse interpretare il ruolo della causa cioè del capro espiatorio dai responsabili di quei sentimenti di frustrazione che dicevo prima da questo punto di vista la prima fase di vita della Lega
Quella segnata dalla mobilitazione contro i meridionali
E la il tentativo di trovare una personalizzazione identificabile in faccia e concrete
Infatti pezze fisiche quindi nomi e cognomi di meridionali
Che impersona se no però cosa l'amministrazione centrale dello Stato
Gli agenti locali in loco in Lombardia
Dello Stato centrale
Quindi l'avversario in nemico in quella fase era il meridionale della pubblica amministrazione militare nell'insegnamento che non tutelava la cultura locale invernale dell'apparato dello Stato e magari delle forze dell'ordine il meridionale che guidava banco venti
Finanziari che potevano elargire un meno
A risorse economiche ecco questa è stata la prima fase ha individuato un medico stilisticamente identificabile e anche come dire un bersaglio lo Stato centrale lo Stato accentratore burocratico
Questo però corrispondeva alla fase in cui diciamo l'elettorato della lega lombarda era un elettorato che le meridionale trovare sua concorrente diretto nel momento in cui l'elettorato della lega si espande ne accoglie al proprio interno anche strati popolari
Strati sociali per esempio di passato voto comunista o socialista in quella fase lì
Il nemico che la Lega Lombarda individua è un nemico l'immigrato extracomunitario che può apparire come concorrente anche per i nuovi elettori
Della lega Lombarda per quegli strati deboli della società italiana per quegli strati dovrà iniziare a dire bianchi
Deboli che possono vivere anche l'immigrazione extracomunitaria come concorrenza e minaccia per la propria sicurezza ecco e finisco davvero
Quello che io voglio sottolineare per questo invitavo a considerare molto seriamente
La lega a considerarlo un avversario e come e possibilmente a provarci a sconfiggerla però molto seriamente oggi la lega mette insieme tutte queste cose mette insieme lo smarrimento dei cittadini italiani che sentono parlare eventualmente tutti i giorni ossessivamente come un tic verbale del novantadue e che sembra l'ultimo numero sulla rotta di Cagliari non uscito invece è un appuntamento economico e finanziario e politico di lentamente ecco medesime questua con invece fenomeni di smarrimenti Todini certezza di frustrazione che la società italiana oggi produce in molti ambiti del suo corpo collettivo grazie
Grazie Manconi anche perché ha rispettato molto bene i tempi e questo ci aiuta nel dibattito di questa sera a me mi mi sembra che uno dei dei punti importanti della riflessione qui proposta da Manconi sia proprio quella della sottolineatura di questa ricerca prepotente di identità collettive anche nella dimensione locale
Che certamente in forme o in espressioni aberranti o preoccupanti o che fanno paura
E però sotto alla alla crescita delle liriche io però a questo punto vorrei fare un passo indietro nella riflessione
Perché l'edificio costituzionale del nostro Paese di per sé avrebbe voluto
Proprio la forte valorizzazione di un'ampia rete di Autonomie non solo una di Autonomie amministrative e legislative ma di poteri locali come un forte momento di identità locale
Connessa in una
Articolato edificio democratico e però lo sappiamo tutti ci sono voluti ventidue anni dalla costituzione per attuare malamente le regioni ce ne sono voluti più di quaranta
Questione di pochi mesi fa per avere una riforma delle Autonomie locali
Su cui il nostro giudizio non è stato affatto positivo
Certamente in questi decenni i governi che si sono succeduti non hanno brillato per la valorizzazione delle politiche autonomiste
Ecco allora io la domanda che mi pongo e che vorrei porre al senatore Mancino e questa alla luce
Di questa versione esasperata e davvero preoccupante della ricerca di identità locali che oggi tocchiamo con mano
Nel fenomeno delle leghe
Beh forse non c'è da fare anche una qualche autocritica su come è stato ho sottovalutato o non coltivato il disegno autonomista che c'era nella Costituzione repubblicana ecco non non senatore Mancino rappresenta qui autorevolmente la democrazia cristiana partito di maggioranza relativa in tutto questo dopoguerra non vi dovete fare una qualche autocritica proprio su questo punto
Ma io vorrei rispondere
A due domande una
Che mi faccio io
è un esempio di rivolgi tu
Perché vorrei collegarmi
Ad una valutazione fatta da Manconi prima
Quella arriverà
Quella relativa
Ad una spiegazione delle ragioni per le quali
Improvvisamente sorge la lenta uso urgono le liriche
Io sono dell'avviso che stiamo un posto sbagliando tutti
Almeno quando leggiamo i titoli
Ho le dichiarazioni virgolettate di personaggi autorevoli del mondo politico
Le perché l'errore è quello di ritenere che criminalizzando abbiamo distrutto il fenomeno e se e su questo Manconi ha ragione ha svolto
Una valutazione seria
Anche se la indirizzata verso una spiegazione di cause direttamente collegabili
Ad un movimento di sovranazionalità che io non vedo perché non c'è
Perché
Movimento sovranazionale interessa una parte dell'economia e non tutta l'economia
E non ha ancora fatto diventare parlamento con potevi politici vincolanti rispetto agli altri Paesi anche il Parlamento europeo Livio
Poi gli eredi dall'analisi questa valutazione
Non mi sembra che la causa del fenomeno delle leghe quindi del localismo ossia direttamente lì ricollegabile
A donne movimento in atto verso una sovranazionalità che tutta ancora da scoprire e comunque da assestare sul piano generale
Se mai
La ragione
E tutta la nostra cioè e dentro il nostro ordinamento
Per come si è consolidato lo Stato
Rispetto a livelli istituzionali che hanno stentato ad affermarsi nel corso degli anni
Dovremmo
Sembra andare alla ricerca delle ragioni mai a fare affermazioni apodittiche
Perché io potrei fare avuto critica
Ma potrei chiedere quali autocritica che è difficile ottenere da parte degli altri
E dagli anni settanta in poi cioè dall'attuazione delle regioni
Che sul piano generale si sono sviluppate due politiche
Antitetiche antagonistiche tra di loro
Una
Quella relativa alle risorse
C'entra l'insalata al massimo peraltro la riforma tributaria è una riforma che risente
Di un eccesso di centralità
La riscossione delle imposte delle tasse
E la distribuzione attraverso una sorta di concessione di volta in volta da parte delle leggi finanziarie sul versante delle autonomie
Io ho percorso
Tutti gli stati delle autonomie locali
Dalla Provincia al Comune alla Regione ciò ancora qualche appendice
A livello a livello comunale
So però che negli anni Settanta e soprattutto durante il periodo della solidarietà nazionale
E beh abbiamo tutti insieme risolto un problema forse risolvibile in quel modo ma solo all'ora e per quell'anno
Azzerando tutti i debiti dei comuni
Però fissando una festa una spesa storica che ha comportando
La stabilità del rapporto istituzionale fra il centro e la periferia
Questo sul versante
Economico-finanziario
E qui non è estranea a nessuno cultura
Anzi
C'è qualche cultura che probabilmente ha da fare una rivestire revisione critica in questa direzione
A vere ritenuto cioè che il sistema tributario centralizzato garantisse al massimo
L'autonomia finanziaria che poi non c'è stata di fatto non c'è stata storicamente non c'è stata
Sul versante più propriamente istituzionale invece
Questa è l'antagonismo che si è registrato
Si è esaltato il ruolo della Regione
Giustamente
Ma la Regione non ha mai esercitato i propri potere incoerenza con il dettato costituzionale
Dunque in qualunque area del nostro Paese
Allora noi dobbiamo lamentare due
Situazioni
L'eccesso di centralizzazione da parte dello Stato centrale
Diciamo dello Stato ordinamento
L'eccesso di centralizzazione anche da parte delle regioni
E oggi noi ci troviamo di fronte a due
Situazione comporta
Un po'diverse
L'autonomia finanziaria delle Regioni
E l'autonomia ordinamentale dei comuni ma viviamo ancora all'interno di un paradosso
E la ragione
Della espansione del fenomeno delle liriche io l'approvo essenzialmente nella presunzione delle forze politiche nazionali di ritenere di risolvere dal centro tutti i problemi del Paese
Ora si apre negli anni Novanta una fase costituente nuova io lo lo ripeto da tempo
E la fase costituente nuova che si apre quella di vedere se sia possibile
Ridurre il potere dello Stato alle funzioni essenziali
L'ordine pubblico la difesa la giustizia
La politica estera
Il rapporto internazionale
E tentare allora
Di caricare sul versante regionale
Una serie di poteri e di che
Possono essere esercitati tenendo anche conto delle specificità territoriali dei singoli Paesi
E Manconi dice bene noi abbiamo distrutto le radici
C'è una spiegazione perché il Paese ha avuto uno sviluppo distorto
E la integrazione del tessuto sociale non è mai avvenuto in maniera completa
Anche durante la fase della
Della emigrazione cosiddetta biblica
E io vorrei aggiungere
Un'altra considerazione
Non c'è la protesta nei confronti di una parte del territorio del nostro Paese c'è anche quella protesta Man
Ma fra i leghisti ci sono protagonisti che sono di provenienza meridionale
Cioè di quelli della prima mi immigrazione quella degli anni Cinquanta siamo attenti il fenomeno è molto più complesso di quanto noi possiamo immaginare e il fenomeno può essere combattuto non ripetendo quello che anche ieri sia detto intorno al Tricolore che nessuno vuole accantonare nessuno vuole ammainare
E questo fenomeno può essere prima ridimensionato e poi completamente distrutto
Sì sei no voi teniamo conto che la carta costituzionale
Fra le sue norme una risposta che noi possiamo dare come forze politiche nazionali
E la risposta è quella di una ulteriore fase di decentramento
Io non so se abbiamo una replica venti zero mi prendo molto più di tempo avremo una pezza in Senato ma io mi riservo nella replica di dire anche quali sono i torti dell'istituto regionale
E quali sono però le disattenzioni
Questo sì del Parlamento delle forze politiche dei gruppi parlamentari Rispetto
Ad una valutazione d'insieme
Che deve essere sussunto sotto il nome di riforme istituzionali
Problema astratto
Che sembra per addetti ai lavori che sembra essere di pertinenza esclusiva di docenti universitari e quando si discute di questi problemi sembra che noi poi in cui ci siamo sempre grandi difficoltà
E ci sono soltanto fulmini
Che da una segreteria politica vengono scagliati ad altre segreteria politica Guidi sui problemi istituzionale delle riforme istituzionali
Ma anche quello della riconduzione ad unità
Del problema delle dei conti pubblici all'interno del nostro Paese ero riforma istituzionale
Non è il grattare il barile fino a quando è possibile
Tentando di ridurre le spese e di prevedere una qualche entrata in più semmai il problema va rovesciato andrebbe rovesciato
Contempli politici che io oggi il Parlamento non ha che le forze politiche non consentono avremmo bisogno di un lungo periodo di stabilità per porre mano a riforme di struttura che solo pochi forme istituzionale
Ne parliamo tutti della dello sfascio della sanità
Beh quando parliamo di questo
Dovremmo renderci conto che non è cogliendo i soldi alla sanità che abbiamo risolto il problema sanità
E se mai affrontando le ragioni di questa uno annuale moltiplicazione delle spese sanitarie senza andare alle origini
Questo è a mio avviso la ragione del fenomeno
Di una protesta che non viene fatta da sconsiderati
Cioè viene portata avanti
Da un movimento quello della lega ma utilizzando una forte disponibilità di cittadini intelligenti bravi capaci però ormai stufi
Di trovarsi di fronte a partiti in crisi
Ad uno Stato ad un sistema politico che è in crisi e alla incapacità complessiva dei partiti di venire a capo delle ragioni della crisi tutti ritengono che la crisi appartenga agli altri
E questo è
Quello che io vorrei dire a Barrera tutti ritengono che sia degli altri la crisi oggi si discute della crisi comunista poi è arrivata la divisione all'interno della Democrazia cristiana la crisi della democrazia cristiana e gli altri sembrano immuni
Oggi c'è un fenomeno di trascinamento inevitabile si è in crisi una forza politica vanno in crisi anche altre forze politiche in perfetto di un fenomeno di attrazione perché la ragione vera è che c'è la crisi dal sistema politico rispetto al quale dovremmo provare
Una qualche spiegazione
Sul piano più generale del rispetto naturalmente delle tradizioni delle culture diverso e della pluralità che abbiamo affermato all'interno del nostro Paese perché nessuno si vuole confondere con gli altri tutti hanno il diritto probabilmente anche di difendere il proprio passato
Ma tutti hanno il dovere di essere sinceri con se stessi che la crisi non riguarda gli altri ma riguarda anche se stesso grazie
Allora io ovviamente attendo la replica del senatore Mancino quando ci illustrerà i torti delle regioni
Io quello che sono certo di poter dire che un guaio la regioni lo hanno avuto l'istituto regionale
E cioè che il tanto atteso varo dello Stato regionale del mille novecentosettanta è stato un varo a metà furono allora sì istituite le Regioni ma e questo credo che sia opinione unanime degli studiosi in materia e dire dei protagonisti di quella stagione le regioni si inserirono come un corpo estraneo in uno Stato centralista che non cambio per nulla non cambio il complesso dell'edificio istituzionale
Tanto meno cambiarono le politiche le regioni furono mal digerite fin dall'inizio
E forse non è da stupirsi se hanno dato una prova disse non particolarmente brillante ecco io a questo punto mi rivolgo all'onorevole la Ganga
E partendo da questo dal fatto che il Partito Socialista pochi mesi or sono
A Pontida e precedendo a Pontida non seguendo e la lega lombarda a ha rilanciato un altro un forte impegno propositivo
In materia di sistema delle autonomie locali e regionali nel loro complesso avanzando delle proposte che che io ritengo interessante su cui si debba discutere andare a un confronto serio a sinistra
Però proprio alla luce di quella infelice esperienza dei primi anni settanta che richiamavo prima
Mi domando e domando all'onorevole la Ganga ma davvero il rilancio della Repubblica delle Autonomie eh
Soprattutto o sufficientemente questione di ordinamenti è sufficiente insomma ritoccare questo quell'articolo della Costituzione ritoccare questa o quella legge connessa al riparto di competenze
Tra Stato Regioni o il funzionamento delle regioni perché si abbia davvero una politica autonomista una repubblica autonomistica
E se questo non c'è stato finora non dipende da altro non dipende da politiche centralistica il senatore Mancino ci ricordava politiche finanziarie centralistica ad esempio oppure dal fatto che ostinatamente per decenni si è perseguita quella che a me pare una contraddittorietà curata politica cioè quella dell'omologazione forzata delle formule di governo locali a quelle centrali
E anche nell'ultimo sussulto riformatore l'approvazione della riforma delle autonomie locali
E che pure è stata approvata con consenso credo convinto del Partito socialista non se continuate a volare basso
Evitando di toccare alcune questioni rilevantissime in ordina l'autonomia finanziaria al contenuto effettivo dell'autonomia statutaria degli enti locali
Mantenendo quel paradosso che solo l'Italia c'è in tutta Europa per cui il sistema delle regioni fa capo un ministro il sistema delle Autonomie fa capo a un altro
Ministro
Ecco la domanda chi ora pongo per farla breve alla grande questo dobbiamo toccare tanti aspetti dell'edificio giuridico di questa Repubblica ma forse non dobbiamo soprattutto cambiare politiche
Perché perché perché qualcosa cambi davvero
Ma la domanda è opportuna
Io penso che intanto si debba cambiare
Una cultura centralista
Che Allo stato tuttora prevalente nel sistema politico
E badate bene
Che nomine riconducibile in modo schematico a un contrasto fra destra o sinistra fra conservatori e progressisti
Esistono i centralisti nel PC nel PSI nella Democrazia Cristiana e negli altri partiti ed esistono gli autonomisti in ciascuna di queste forze ma in ciascuna di queste forze Allo stato almeno gli autonomisti io li considero minoritari
E li considero minoritari perché
Se li andiamo alla stagione della Costituente
Allora la forza più autonomista erano i democristiani erano i cattolici che venivano da una tradizione di cultura autonomiste la sinistra
Politica sia comunista che socialista aveva una tradizione giacobina centralista vince la DC le parti si invertono la DC diventa insieme lo Stato
Controlla la struttura dello Stato controlla la burocrazia dello Stato tende quasi involontariamente in certe partite molto consapevolmente in altre a diventare centralista
I partiti dell'opposizione sociale tendono a diventare
Autonomisti
Negli anni in cui la sinistra recupera prima con i socialisti e poi con i comunisti valori DiVersi subentra un altro mito quello dalla programmazione
Che diventa nonostante la retorica della programmazione decentrata partecipata autonomistica un altro strumento in realtà per giustificare politiche
C'entra visti che dobbiamo in altre parole innanzitutto liberarsi
Della cultura centralista e della illusione centralista cioè dell'idea
Che concentrando le risorse concentrando gli sforzi accentrando le organizzazioni si possono migliorare i risultati
Questo è un argomento tuttora molto presente nel dibattito parlamentare anche nel confronto fra i comportamenti del governo e le opinioni che le forze di maggioranza e di opposizione spesso esprimono in Parlamento
Pensate a un tema di grande attualità la politica ambientale nella politica ambientale c'è una forte corrente centralista fortemente centralista
Che ritiene che sia molto più garantita la tutela dell'ambiente rafforzando i poteri di intervento e di controllo del centro rispetto ad una ritenuta incapacità del sistema delle Autonomie locali di preservare direttamente l'ambiente perché si ritiene che il sistema delle Autonomie locali sia più permeabile ad influenze non necessariamente positivo
La battaglia per correggere questa cultura secondo me e ancora in corso e non è affatto vinta e in questo senso il fenomeno delle leghe ha una sua utilità paradossale
Naturalmente le leghe esprimono in forma degenerata e con mille altri contenuti che nulla hanno a che vedere
Questa esigenza ma costringono il sistema politico devono costringere i partiti ad una radicale correzione delle loro impostazioni innanzitutto dal punto di vista culturale
Illudersi che gestendo dal centro ci gestisce meglio si garantisce più efficienza e più equità sociale economica e territoriale e come è stato dimostrato dei fatti una assoluta illusione
Naturalmente dalla correzione culturale si deve e può arrivare alla correzione politica e istituzionale io non credo
Che bastino le leggi per creare una un sistema politico decentrate autonomistico però non c'è dubbio le leggi sono fondamentali non condividere il giudizio
Così negativo sulla riforma delle Autonomie locali la ritenne ridurre la portata la riforma delle Autonomie locali non aveva fatto lo scopo di determinare di per sé l'avvento di uno Stato autonomista serviva semplicemente a modernizzare un ordinamento antiquato molto antiquato
Introducendo alcune novità anche importanti dal punto di vista culturale innanzitutto penso all'autonomia statutaria che una rottura con la regola dell'uniformità amministrativa dal Brennero
Al Canale di Sicilia
Ma che certo da sola non ha nessuna possibilità di invertire la tendenza si tratta di sviluppare una politica istituzionale e legislativa che realizzi io penso che il tempo saranno un Breve
Uniti Complesso di innovazioni nel nostro ordinamento tutto coerentemente indirizzato a rafforzare il sistema delle autonomia Pontida noi abbiamo lanciato questa che però evidentemente è un'idea generale e che va sostanziate va realizzata con il consenso almeno delle principali forze
Politiche
L'idea chiave e di fare delle regioni
Qualcosa di più serio ed efficace di quanto non si sia potuto fare fino ad ora
E in questo atto condivido il giudizio di Mancino e se mi permettete mi aggiungo con qualche sì specificazione da regioni sono fallite innanzitutto perché l'impianto costituzionale in qualche misura nel tempo è diventato superato se prendete l'elenco delle competenze delle materie riservate alla competenza regionale voi capite
Che la visione del costituente era necessariamente diverso da quella di chi opera alla fine del ventesimo secolo con contesto sociale economico del tutto diverso quindi si tratta di correggere la Costituzione ampliando le materie riservate alla legislazione la competenza
Regionale
Poi si tratta di cambiare radicalmente il modo di comportarsi e questo non è un fatto legislativo
è un fatto di nuovo culturale e politico dei governi regionali della classe politica regionale
Che ha contribuito grandemente a indebolire l'esperienza regionale quando ha trasformato le regioni super Province in Super comuni
Rinunciando a esercitare i propri poteri come la legge prevedeva la Costituzione prevedeva attraverso il principio della delega ma amministrando direttamente sul territorio
Quanti sono gli assessori regionali che non rinunciano a un millimetro del loro potere amministrativo e quindi non lo delegano ai Comuni alle Province illudendosi con ciò di esercitare maggiore influenza sul territorio
Quanto questo comportamento ha contribuito a rendere modeste le Regioni nella loro efficacia o spesso a trasformare le Regioni paradossalmente da fattore di decentramento il fattore di accentramento
Io conosco decine di sindaci che rimpiangono i tempi di in cui i piani regolatori venivano approvati dal ministero dei lavori pubblici
Conosco decine di sindaci che rimpiangono persino le giunte provinciali amministrative sostituite poi dai comitati regionali di controllo che spesso hanno dato prove ben peggiori di quanto non facessero gli organi prefettizi
Cioè quanto quindi dipende non dalla legislazione ma dei comportamenti pratici io credo una quota rilevante del fenomeno della crisi delle regioni poiché il terzo elemento che per certi aspetti è decisivo le risorse si tratta di correggere
Senta la liberazione della raccolta delle risorse
E badate bene allora non fu la destra a imporre questa visione fu la sinistra
Politica perché nell'idea della programmazione degli anni sessanta il controllo della raccolta delle risorse mediante lo strumento tributario era considerato uno degli strumenti della programmazione economica e quindi erano Giolitti Visentini
E gli altri esponenti della sinistra socialista repubblicana in genere laica ed in parte della sinistra democristiana penso a a quelle che poi sono diventati nel tempo autonomistico ma penso a Bassetti e la cultura della base lombarda
Che erano centralisti rispetto al sistema tributario allora vinsero quella battaglia determinarono un sistema che ha prodotto grande espansione dei tributi
A beneficio dello Stato ma distrugge ha distrutto il sistema del prelievo tributario a livello locale
Determinando una riduzione delle risorse e anche una fortissima caduta di responsabilità degli amministratori a tutti i livelli regionali ai provinciali comunali che si sono abituati ad amministrare risorse non loro
In cui quindi l'onere della tassazione nei confronti dei propri concittadini era affidato ad un'entità lontana lo Stato centrale che veniva naturalmente quindi sempre demonizzato come colui che prendeva i soldi non li trasferiva in periferia e su queste illusione abbiamo campato dieci quindici anni siamo arrivati ad un modo oggi quasi insolubile perché oggi si tratta
Di restituire una capacità significativa alle regioni ai comuni alle province di raccogliere risorse sul territorio in una situazione in cui la pressione fiscale ormai è molto alta in cui quindi è difficile trovare nuovi tributi da dare agli enti locali senza togliere
Qualche cosa ai cespiti erariali dello Stato come credo sia necessario se non vogliamo a gravare troppo la pressione fiscale queste sono tre elementi fondamentali ne aggiungo due
Una modernizzazione radicale della pubblica amministrazione che un altro degli elementi su cui è lei che fanno grande polemica
A pubblica amministrazione nel nostro Paese è totalmente inadeguata a livello di reddito di consumi di cultura di ricchezza che il nostro Paese ha raggiunto e non è in grado quindi di fornire servizi né alle aree sviluppate del Paese né alle aree povere
Quelle che hanno più bisogno di uno Stato efficiente in grado di gestire un sistema di sicurezza sociale
Ma questo cari amici e cari compagni implica non delle retorica affermazioni sulla riforma della pubblica amministrazione ma la messa in discussione di capisaldi apparentemente indistruttibili del nostro modo di funzionare della pubblica amministrazione penso al principio dalla mobilità sul posto di lavoro penso alla superamento della distinzione fra Porto di lavoro di pubblico impiego il rapporto di lavoro privato
Non vedo perché non si possa nella pubblica amministrazione applicare lo Statuto dei lavoratori punto e basta
Eliminando una situazione paradossale in cui lavoratore privato a un sistema di tutele diverso da quello del lavoratore pubblico
Tutele che nella pubblica amministrazione sono vissute spesso e volentieri come garanzia di copertura per sistemi non sempre efficienti nell'esercizio delle proprie funzioni
Infine collegato a questo un impegno diverso
Per la qualità dei servizi pubblici che è l'altro cavallo di battaglia delle leghe perché la protesta
Anti fiscale del nostro paese non è ancora quella scandinava cioè non è ancora una protesta per l'eccesso di pressione è la protesta del cittadino contribuente che non vede ben spesi o ritiene che non siano ben spesi i soldi che paga nelle imposte
E da questo punto di vista quindi il problema di una diversa qualità dei pubblici servizi è fondamentale
Aggiungo che potremmo e anche qui bisogna modificare però la Costituzione
Riflettere su un'esperienza molto positiva delle democrazie anglosassoni quelle che anziché obbedire al feticcio per cui tutti i tributi vanno al coacervo Dell'Orto delle risorse pubbliche e poi è l'amministrazione che decide la destinazione delle risorse
Di introdurre anche nel nostro Paese l'idea dei tributi di scopo cioè tributi che rendono più trasparente la destinazione delle risorse io penso che se in qualsiasi comune
O anche in affinare più territoriale più ampio si potesse chiedere i cittadini uno sforzo fiscale non genericamente
Per tappare l'ennesimo buco del bilancio che si sa che poi l'anno dopo si riproporrà tale e quale
Ma per realizzare una specifica opera o per realizzare uno specifico servizio credo che potremo ottenere dai cittadini sicuramente una risposta fiscale diversa più convinta e probabilmente anche con minore
Evasione gli Stati Uniti hanno un sistema fiscale di questo genere a livello locale molto convincente molto efficace
Vi sono sistemi per cui si oscilla fra una banda massima e minima di prelievo fiscale se sia la pressione più alta si sa anche che la pressione più alta non è genericamente destinata agli impinguare il bilancio ma serve a realizzare questa o quella opera questa o questo quei servizi sono queste le idee generali su cui noi possiamo dare una risposta
Ai fenomeni degenerativi ma che colgono problemi reali del nostro sistema politico e delle nostre istituzioni senza nel demonizzare il leghismo né considerarlo un fenomeno che si spegnerà da sé non si spegnerà se le forze politiche democratiche non avranno una capacità di risposta politica e istituzionale
Ma una delle cose che mi ha fatto più impressione dopo la vittoria insuccesso elettorale delle leggi è stato un servizio di un telegiornale in cui si facciano delle interviste ai cancelli degli stabilimenti Breda
Con operai con linguaggio un po'retorico diremmo popolo di sinistra
Che dichiaravano di aver votato lega Lombarda e in alcuni casi si trattava lo diceva già Mancino
Di di vecchi immigrati vigente che negli anni Cinquanta e Sessanta era avvenuta con con sacrificio incontrando anche difficoltà ostilità volte razzismo
A lavorare a Milano e che ora si trovava a votare lega lombarda
Ecco gli anni
Rivolgo a Gavino Angius se non sbaglio proprio qualche tempo fa parlasse di appannamento del nostro impegno autonomista
A me ha colpito vedere questi operai questo popolo di sinistra che votava per Bossi
Perché è successo questo
Ma rispondo subito alla tua domanda alla tua domando al tuo quesito però mi serve solo un minuto e scoperto solo un minuto fuori dal tema
Rivolgendomi alle compagne e compagni qui presenti probabilmente già qualche altro dirigente del nostro partito lo avrà fatto
Io vorrei esprimere l'indignazione credo nostra e vostra di tutti noi
Per quello che è stato pubblicato oggi dal quotidiano la Repubblica
Nel suo inserto satirico è apparsa una cosiddetta vignetta
In questa vignetta che questa di Forattini appare braccio di una morte con un simbolo a bandiera Partito Comunista Italiano un morte con il simbolo del partito comunista italiano che consegna un mitra
Ad un altro braccio di morte nel quale c'è il simbolo delle Brigate Rosse
A mio giudizio questa è l'ennesima infamia che nel corso di questi giorni è stata detta contro il Partito comunista italiano noi corriamo rischi
Delle nostre
Ecco quaestor care compagne e compagni vengo a rispondere alla domanda che mi ha posto il compagno Barbena
Io intanto credo che dobbiamo cercare lo dico innanzitutto hanno gli stessi lo dico al nostro partito mando dico anche alla amico Mancino al compagno la Ganga
A Luigi Manconi che ci può aiutare in questa ricerca credo che noi dobbiamo cercare di dare un giudizio politico intanto sul movimento leghista
E poi dobbiamo cercare anche di dare una valutazione politica del perché del per come di quali sono le ragioni anche di fondo in base alle quali è nato quasi improvvisamente questo movimento
Io sono del parere
Naturalmente mi correggeranno i nostri amici nostri ospiti qui se sbaglio che noi siamo in presenza di un movimento quello della lega lombarda di connotazione conservatrice e reazionaria
Di destra
Che non si pone in realtà l'obiettivo di una riforma profonda del nostro ordinamento a partire dagli interessi bisogni delle masse popolari
Ma che invece punta ad uno scardinamento del nostro sistema del nostro ordinamento democratico
C'è è vero una componente razzisti Cai anti meridionalistica in questo movimento ma quello che hanno voi secondo me deve più colpire come forze di sinistra e democratiche
E questa componente distruttiva e sovversiva di questo movimento
Questo giudizio non significa naturalmente che noi non dobbiamo compiere il massimo sforzo per capire le ragioni di fondo
Che hanno fatto nascere questo movimento che soprattutto in alcune regioni italiani è particolarmente preoccupante
Io in questo senso mi sento di condividere lo scenario che qui nel primo intervento ha delineato Luigi Manconi a proposito delle componenti anche ideali e di valore che possono dare alimento alle cosiddette lei e tuttavia io a quell'analisi a quella valutazione ne vorrei aggiungere una
Non essendo d'accordo lo dico francamente con le valutazioni o essendo d'accordo soltanto in piccolissima parte con le valutazioni che facevano Mancino nella neanche ora io anche qui
Può darsi che il mio punto di vista di comunista di sinistra di forza di opposizione Parlamento della Repubblica nel Paese sia un po'viziata però io penso questo
Che quando si nei l'autonomismo e il regionalismo come valore come idea fondante della nostra democrazia repubblicana e quando nelle pratiche politiche e di governo
Purtroppo questa negazione avviene sistematicamente eh conseguentemente in ogni atto del governo stesso quando parlo di atto del governo parlo anche di leggi ovviamente
Noi allora ci troviamo in una situazione nella quale lo spazio
Per una
Denuncia di un dato di fatto quello del centralismo ma al tempo stesso di una risposta sbagliata
Quella dello scardinamento dell'ordinamento repubblicano quando vuole non ci troviamo nella condizione di dover far fronte a tutto questo
Noi dobbiamo dirlo con chiarezza lo dico a Mancino lo dico alla carica oggi lo Stato italiano repubblicano non può essere definito
Ne autonomista nel regionalista
E questa è una questione di straordinario rilievo perché ha ragione manco ma com'è che il nostro Paese può pensare di essere escluso da quei GRA
Dei conflitti e finnici che sono che fondono dire la ricerca delle radici della storia di un popolo di una cultura di una lingua come possiamo pensare che il nostro Paese il nostro Stato
Che uno Stato relativamente nuovo e moderno poco più che centenario possa essere immune da queste tensioni che percorrono il mondo intero come appunto egli ha dimostrato nel suo intervento e operate ritengo anche che ci sia questa componente che diceva Mancino alla quale accennava peraltro anche la Ganga sicuramente tra le ragioni della nascita del movimento leghista una domanda cioè di giustizia fiscale
Che i giusta questa domanda guai a noi ovviamente a me caro
Sappiamo bene che noi paghiamo in tante parti d'Italia assai più di quanto poi lo Stato le istituzioni pubbliche ci restituiscono in termini di servizi e dunque non mi meraviglia grazie anche dal basso
Anche da quadri operai da laboratori come diceva Barrera noi abbiamo questa risposta magari sbaglia ma qui viene anche il difetto nostro dico forza di sinistra di partito con in viene cioè il difetto di una forza che badate nel corso di questi anni di questi decenni in Italia è stata autonomista
Riformista e regionalista ma forse che nel corso di questi anni a un pochino abbassato la guardia da questo punto di vista
L'ha detto io io ritengo che ormai il governo delle grandi città delle grandi metropoli ma il governo anche delle città medie e persino di certe città piccole è sempre più il governo cioè dell'area urbana
Il governo di tutta la società perché nelle città nelle grandi regioni che si concentrano il massimo di ricchezza ma anche il massimo di povertà il massimo di opportunità
Ma anche il massimo di ingiustizia il massimo di potere politico finanziario ed economico è il massimo di emarginazione
Il problema politico più importante di fronte al quale si trovano le Autonomie le regioni rispetto alle quali non c'è è stata secondo me in questi anni una risposta adeguata delle forze democratiche e anche delle stesse forze di sinistra
è che le grandi contraddizioni della nostra società
Che sono i problemi della gente i problemi del governo delle grandi città dell'assetto urbanistico dello sviluppo economico degli equilibri sociali sempre di più tendono ad essere risolte dall'intervento privato e non dal governo della mano pubblica io non sono naturalmente
Da lungo tempo come partito abbiamo abbandonato qualsiasi concezione statalista dica o pianificati Riccio dello sviluppo economico e sociale però
Come non vedere che proprio sul governo delle grandi aree urbane là dove si concentra le più grandi interessi noi abbiamo l'attenzione oggi
è l'ambizione del governo delle più grandi imprese economiche finanziarie del nostro Paese vogliono governare in essi la città la metropoli
Perché acqua dissi
Per quali politiche
Le domande e le risposte a questi interrogativi forse sono fin troppo uffici
Ma mi voglio ricollegare a quello che diceva però
Manconi
Ma come non possiamo non vedere noi come forza di sinistra riformatrice che c'è un modernismo ce n'è uno sviluppo economico omologanti uguale identico in tutte le città che omologa tutto che cancella storie e culture vite
Come non vedere per esempio che ci sono i centri storici delle più importanti città italiane che rischiano di essere trasformati in bazar del Madrid limitarli
Come non vedere che per questa via si cancella e si rimuove la culla stessa nella quale è nata la civiltà moderna nel nostro Paese in questa parte d'Europa c'è una borghesia secondo me mercantile compra Dolea Kennan con l'idea è con una campagna apparentemente moderna cancella storie antiche culture e lingue mesti
Vite
Per questo servono istituzioni nuove e mode
Non per impedire che il capitale privato e pubblico possano avere una funzione esercitare dei compiti rispetto allo sviluppo e l'aumento della ricchezza
O perché esso sia eliminato da una sua compartecipazione anche al governo all'intervento economico e sociale no
Ma serve una riforma delle Autonomie le regioni per programmare lo sviluppo per governare lo sviluppo ciò è per restituire un potente a Comuni e Regioni che oggi è negato da un lato dal centralismo dello Stato ma dall'altro lato
La fuoriuscita di questo potere che se ne fa nelle grandi concentrazioni economiche finanziarie che sono poi quelle di Agnelli di Berlusconi di Gardini per non fare nomi ma i nomi li dobbiamo fare nomi dobbiamo una battaglia di diritti allora perché di questo stiamo parlando badate compagni e compagne concludo non stiamo parlando di qualcosa di astratto di complicato stiam parlando di qualcosa di maledettamente concreto
Di una battaglia per i diritti vuol dire casa vuol dire salute traffico verde ma allora vuol dire anche una battaglia per il potere che devono ritornare nei comuni e nelle regioni più vicini ai cittadini che devono funzionare in un modo diverso che si devono dare politiche nuove
Politiche autonomistiche nuove
E vanno contrastati anche però gli orientamenti del governo
Io la butto sulla politica perché vede compagni e compagne ho concluso
L'altro giorno il Presidente del Consiglio lo ha ripetuto ieri aprendo la Francia ieri aprendo la festa dell'amicizia a Cagliari
Andreotti ha detto a proposito della solita tiritera che ogni anno di questo Periodo me ne scuserà Mancino ma insomma comincia in vista della legge finanziaria
E naturalmente constatando la straordinaria gravità del deficit pubblico dello Stato ha detto Andreotti l'Italia e con le spalle al muro
Domando io e chi paga
Perché vedete
Le regioni comuni Guerzoni qui ci potrebbe fare una lezione è stato presidente la Regione Emilia Romagna che cosa ha dovuto patire come presidente della Regione in questi anni
Nel governo della Regione ci potrebbe anche dire le difficoltà per i Comuni italiani a programmare lo sviluppo perché mancano le risorse
Ma io chiedo kippah
E già è stato detto da parte di ministri del governo che dovranno pagare i Comuni dovranno pagare gli enti locali dovranno pagare le regioni ma se si tolgono poteri da un lato e risorse dall'altra di quale autonomia Sipa
Come si contrasta allora questa campagna micidiale delle lei questa campagna che assume questi connotati antidemocratici quando continuano
Questo stillicidio di poteri e di risorse per gli enti locali e per i Comuni
Vedete io non so
Ma la paghiamo noi quanto costi l'avventura D'Amico
Ma i soldi sono stati trovati
L'altro giorno Agnelli annunciato dimettere trentacinque mila lavoratori in cassa integrazione no come ha detto lui perché c'è la crisi del Golfo ma perché c'è la crisi dell'auto
La producono male ne vendono poco più
Ma la paghiamo noi quella cassa integrazione per quegli operai non la Pagani via i soldi si trovano e perché non si devono mai trovare i soldi per le politiche sociali
Per fare in modo che i Comuni italiani se ne hanno la capacità la volontà se hanno governi adeguati possono però affrontare al meglio i problemi dei cittadini e della gente c'è qualcosa quindi di maledettamente concreto in questa discussione che noi stiamo facendo che riguarda le politiche nostra certe difetti inoltre io non ne ho sottaciuti non mi sottraggo a questa discussione a questo confronto critico e autocritico
Ma che riguardano perbacco se riguardano anche le politiche del governo le politica effettivamente riformatrici
E riguardano l'impegno di tutte le forze democratiche nel Parlamento della Repubblica per fare in modo io lo dico così che a pagare non siano sempre issue
Non siano cioè i lavoratori che non siano gli operai del Nord o del Sud o che sia questa è la battaglia autonomiste meridionalista moderna che può essere messa in campo queste il grande impegno politico ideale che noi comunisti ci sentiamo di mettere in campo dalle prossime settimane nella battaglia sulla legge finanziaria in Parlamento
Allora conclude il primo giro di interventi Arnoldo tiri Bousquet lo dicevo già all'inizio consigliere provinciale a Bolzano della lista Alternativa per un altro Sudtirolo
Forse sbagliato a destinazione a più o meno reso anche verde comunque io la cosa quello sottolineare dando la parola a attribuzione a proprio questa nelle più recenti tornate amministrative la lega lombarda non è l'unica formazione autonomista o che si dichiara autonomista d'aver avuto un buon successo elettorale anche le liste
Alternative del superò nella provincia di Bolzano hanno avuto un successo di grande rilievo in comuni grandi e piccoli eppure a me come dire come osservatore esterno mi colpisce questa diversità di approccio al la questione dei poteri locali delle identità locali delle identità del collettive che si possono realizzare su quella scala laddove c'è la ricerca parossistica delle APT denti da anche attraverso il razzismo anche attraverso la discriminazione né proclami di Bossi
E io ho visto nella e loro esperienza invece ricrearsi di questa identità attraverso l'opposizione alle gabbie etniche attraverso una politica misti lingue attraverso la prefigurazione di una società multietnica e i dati elettorali dimostrano che questo tipo di messaggio
Ha incontrato una successo in sfere larga del corpo elettorale ecco allora la domanda che pongo a tribù se questo primo alla luce di questa tua esperienza come giudichi
Ritorniamo alla domanda di prima e di sempre
E questo fenomeno delle leghe a a poche decine di chilometri dalla dalla zona dove invece voi avete riscontrato questo Successo seconda questione voi siete stati tra i primi a parlare con insistenza di Europa delle Regioni
E quindi provare a saldare quei due fogli apparentemente antitetici che ritornavano fin dal primo intervento di Mancuso integrazione di mezzi interdipendenza dimensione sovranazionale politica europea e riscoperta dell'identità locali ecco forse anche su questo ci potresti dare un contributo
Bene io credo che in qualche modo introducendo Manconi ha dato una persiane risposta questi a questi quesiti che tu qui adesso ha elencato
è vero che anche la diciamo la questione istruttivo rese
Forse la più vecchia d'Italia di questioni etnico linguistiche che hanno creato molto conflitto e al quale adesso c'è un o rigurgito di risveglio tutti
Etniche che in qualche modo sono ricomparse a
Ricercare la sua la loro identità repressa di questo risveglio etico che troviamo a livello europeo mai perché non è che ci sia che il leghismo è la versione
Diciamo italiana di quello che in altri Stati dell'OPA e invece una delle specie più più più che altro legato a e quindi io forse anche a religioni Rizzoni diverse
Certo ha subito dato movente devo subito dire che la simpatia così a me innata verso i fenomeni diciamo di localismo e di orgoglio virgolette e dico non si fa naturalmente
Dimenticare o nascondere che non sempre naturalmente questo
Significa una ricerca o un'esplicazione di identità o che questo sia un processo di di liberazione che le minoranze in questo senso cercano ma spesso e volentieri credo che le leghe un po'siano anche questo sia una pericolosa ricerca di forza sia anche l'espressione cattivi egoismi collettivi e la rivendicazione di esplosivi ismi che in genere sono molto sono molto nocivi e c'è l'otto non servono in un disegno se vogliamo dare un disegno europeo a un processo o un po'oggetto di cooperazione e di pace
E perché sono convinto che la nostra terra istruttivo oro sia stata in questi anni in qualche modo un un laboratorio di come può essere possibile
Costruire una pacificazione reale contro invece la tendenza ad un autonomismo
Esclusivista
Discriminatorio
Che produce forse non volontariamente ma di fatto elementi di apartheid e questo credo che sia un po'la storia degli ultimi anni della nostra della nostra provincia
Credo che però in un in generale oggi per affrontare queste problematiche si voglia di nuovo una forte
Tensione ideale è quella che abbiamo cercato di individuare e credo che abbiamo convivenza coerenza pluri nazionale Pluriel culturale e che questo credo debba seriamente poiché produrre anche altri ordinamenti chi autonomismo e di federalismo
Certo se tutto fosse come a hanno detto illustri lavoratori Mancino eccetera eccetera credo che mai si sarebbe arrivati a quello che oggi stiamo rinunciare cioè se quelle enunciazioni fatte come il futuro è infieri mica saremo qui oggi a discutere televisivo perché già ci sarebbe un'altra Italia quelli vanno in Italia è giornalista federalista e non saremmo qui a piangere oggi
Nella nostra provincia
Per insomma la ricerca era molto molto difficile e per nulla conclusasi e non è vero che la questione sudtirolese sia ormai chiusa siamo ancora ha un pacchetto dato che settantadue però non è ancora chiuso siamo ancora diciamo in conflitto con lo Stato per chiudere una vertenza che ormai da cinquant'anni
La l'approccio diciamo a nella risoluzione delle questioni e di che nel mio nel nostro nel nostro caso erano di di due tipi
Da una parte diciamo ipotesi uno
La più diciamo più radicale che ancora il seguito della nostra provincia era quella di spostare i confini perché dativo forse anche disperato di rendere più più giustizia
E invece diciamo noi che tendere sub che darsi da fare per superarli questi confini un altro approccio era quella di può essere quello di moltiplicare sovranità nazionali il tentativo di dare ogni ogni popolo fra virgolette anche popolo perché oggi facilmente si trasforma il popolo
Chianche popolo lode Mostacciano mentre invece un'altra la l'ipotesi giusta è quella di tende a decentrare le sovranità e l'autogoverno
E le comunità locali in forme meno meno stataliste
E oggi vero detto Congo piacere pare che vengano superate speriamo che sia la volta buona
Un'altra ipotesi era quella di tentare di eliminare le differenze
Per perseverare unità nazionale quando però c'è questo grande pericolo e queste nella politica italiana fatta in Alto Adige che significava omologazione
Mentre invece noi pensiamo che ipotesi giusta sia quella della rivendicazione e della valorizzazione della diversità che ogni Provincia e ogni territorio può esprimere
E un'altra ipotesi è ancora quella dire vendicare le auto decisione
Chiesta anche dalle nostre parti come atto unico referendario per decidere sul proprio sul proprio assetto mentre invece noi pensiamo che sia più giusto
Il massimo di a otto determinazione diffusa nel quotidiana
Noi invece noi come si può intuire
Siamo abbiamo scelto questa sempre la seconda ipotesi cioè procedere verso forme il federalismo e di una composizione sovranazionale sovrasta attuale di convivenza fra i popoli e tra le persone
E proprio che dalla nostra esperienza politica sul tirolese come lista Verdi alternativa nella quale le forze interetniche
Ha lavorato per molti anni e senz'altro controcorrente
Non solo per la conciliazione tra le comunità etnico linguistiche differenti ma anche per elaborare visioni autonomistiche all'altezza di questa situazione questa esperienza ci ha insegnato come
Forse
Valore
Quanto sia illusorio e quanto sia anche generatrice di di nuovi conflitti
L'ipotesi di riaggiustare confini spostarli superare sette nazionali moltiplicare eccetera eccetera perché questo non può mai essere una soluzione di pace ma quotidianamente
Che ha sempre nuovi conflitti nuove insito distrazioni
E nuovi Problemi
Significativo forse che l'esperienza sudtirolese l'autonomia sudtirolese sia spesso Presa oggi come modello dai vari leghisti
Anche perché è semplicemente è un modello amministrativo che fa bolla fa gola per competenza che è stata delegata alla Provincia e satura soprattutto per la grande copertura finanziaria che questa autonomia di di quei test autonomia code se pensiamo che la Provincia autonoma di Bolzano ogni anno
Riceve tre mila trecento miliardi per l'occupazione di nei quattrocento mila abitanti si può capire cosa significa anche autogoverno impositivo
Certo
Vedendo questo nostro modello possiamo subito anche
Sperto dare alla domanda delle delle posso dirlo mi sembra vino da da fuori molto che spesso in questo di per sé interessante revival ti
E mitzvot si nascondono anche rivendicazioni movimento seduto etici che nulla hanno a che fare con con con le mia ma spesso e volentieri si nasconde anche un tentativo di sottrarsi diciamo alla solidarietà
Ma che ritenuta troppo onerosa verso verso lo Stato verso altri verso i diversi e su differenti da quelli che
Che si fanno avanti e non sono considerati simili ma nemmeno nemmeno nemmeno ospiti per cui appunto già i problemi che ha sopra elencati soprattutto della giustizia fiscale e
L'espulsione di tutto quello che immigrazione prima verso distrutta adesso invece soprattutto verso il terzo il terzo il terzo mondiali
Io credo che la la storia dell'autonomia sudtirolese sia anche in tutto a questo punto di vista e le in cui eloquente
Perché avuto in sé molti molti pericoli nonostante sia l'autonomia forte internazionalizzata
Sofferta
A lungo tempo negata
Dallo Stato italiano per cui ha creato un partito lo potentissimo forte che era proprio lo stato dello Stato cioè il piccolo partito etico la Volkspartei
Che rivendicava
Unicità di rappresentanza negando per cui anche tutto quello che oggi ci sembra
Così glorioso dei paesi dell'Est preveggenza si credeva da noi o si crede ancora che per rivendicare autonomia verso lo Stato dall'Istat ci voglia una forza un partito e si nega in questo modo
Il pluralismo la diversità e anche il pensiero diverso fra i componenti una comunità linguistica come e la nostra
Va anche ricordato però che per aveva usato la mia si è arrivati
Allo scontro violento armato cui gli attentati
E che solo dopo dopo questa proprio questo queste fasi di violenza allo stato ha concesso quello che doveva già concedere per accordi internazionali
E poi si è dato degli strumenti giuridici il pacchetto uno statuto di autonomia
Che erano pensati come strumenti di pacificazione fra le popolazioni
Ed era un po'quello che si definiva l'ardito Gutman con dei torti del fascismo soprattutto nei settori
Più così più sensibili come il Pubblico impiego la cultura e l'impiego anche delle risorse finanziarie però abbiamo qua e scoperto che permesso ben presto questo questo elemento diciamo il pacificatore
è venuto è venuto meno e ha creato invece un una nuova divisione diventata strumento di divisione questa volta invece errori italiani a sentirsi a sentirsi emarginati discriminati ospiti in casa poco graditi per cui si è capovolta la la situazione
E questa diffusa paura si è poi esplicata da noi in termini di voto con un massiccio voto all'MSI
Che si è presentato come il partito degli italiani
E a in qualche modo scimmiottare atto l'ipotesi di unitarietà chiudi unità di un di un'etnia contro contro l'altra e quello che in qualche modo se c'erano le persone intelligenti del luogo poteva essere
La lega
Dei sudtirolesi italiani che però in questo caso sì questo ruolo l'ha svolto Lemme l'MSI io credo che l'errore della nostra autonomia sia stato da quello di avere per legge previsto la creazione di società parallele
E questo credo che sia anche una una chiave di lettura del che può essere utile del nel leghismo cioè noi abbiamo usa pure si è pensato che
La soluzione dei conflitti può essere semplicemente quella di separare letture le società di costruire le società parallele voglio ricordare per esempio
Dieci anni fa c'era un censimento linguistico dovevamo anni appartenente onesto tirolese tedesco italiani va via doveva per dieci anni tassativamente dichiararsi appartenente a un'etnia per cui si è per legge per più stabilito il principio che in un territorio con la sua prima di tutto si appartenenti a
Un gruppo linguistico dal quale poi discende tutto il resto ogni diritto civile ogni
Ogni possibilità di accesso a quelli che sono i beni che l'autonomia che ha portato poi anche a fare a vere e proprie strutture e Aletti naturale della perdita di diritti di diritti civili
Ecco
Credo Società appunto divisa la scuola italiana scuola tedesca il circolo sportivo italiano quello tedesco la Chiesa tedesca attiva italiana ora siamo ai tribunali divisi il tribunale italiano il tribunale tedesco che questo era l'ipotesi diciamo pacificatore inventato allora che si è però secondo la nostra esperienza rilevati rivelato fallimentare
Bene questa
A questa ipotesi noi abbiamo noi abbiamo finisco subito abbiamo circa abbiamo semplicemente scoperto una una banalità
Una cosa molto semplice che però io però e il segreto ti un nuovo autonomismo che piano piano sta prendendo sta premendo piede che quella la convinzione che non esistono altre al non ci sono alternative se non Exxon quelle della della convivenza e questo contesto voi noi siamo della convinzione che alla base della superstite risolvere tutte queste queste questioni che oggi stiamo dibattendo c'è la
La necessità di una ricerca di un costruzione di una che noi chiamiamo cultura della convivenza e se voi
Essendo questa elaborazione e molto inesistente e credo che questo può o potrebbe essere un approccio ti per risolvere quelli questi problemi che oggi esprimo in Italia il leghismo
Bene allora
Ringrazio tribus abbiamo ancora tempo come speravamo fin dall'inizio per una rapido giro di repliche io chiederei ai nostri ospiti interventi brevi diciamo di cinque minuti
Credo che negli interventi degli altri oratori siano già stati posti sufficienti stimoli per cui in questo secondo giro
Mi esimo del compito di porre nuove domande e sollecitazioni specifica ciascuno pongo ora a tutti a tutti quelli che ora interverranno due due interrogativi che mi son rimasti irrisolti chi chi ritiene utile dare un contributo in questa direzione
Lo faccia la prima e questa mi domandavo mentre parlavamo mentre leggevo ancora prima di questo dibattito della contestazione che la FIGC muoveva l'iniziativa di Bossi dal referendum
Per abrogare la legge Martelli sulla regolarizzazione degli immigrati clandestini
Se da parte nostra piuttosto che tremare di fronte a un'iniziativa di stampo razzisti qualche evocare uno spettro terribile nel nostro Paese non dovessimo avere il coraggio di giocare d'anticipo e di rilancio e di porre noi con forza la necessità di andare oltre anche la legge Martelli chiedendo qualcosa in più per esempio chiedendo il riconoscimento dei diritti elettorali nelle elezioni amministrative
Per tutti residenti quindi anche per gli immigrati provenienti da altri Paesi del mondo che risiedono nel nostro Paese è il momento no di giocare questa battaglia per contrastare l'iniziativa delle seconda questione io condivido una cosa che diceva la Ganga quando sottolineava nella riforma delle Autonomie locali su cui continua a serbare un giudizio negativo un aspetto però positivo nel riconoscimento
Tardivo dell'autonomia statutaria sia aperta ora negli oltre otto mila comuni italiani e in tutte le province
La partita dell'autonomia statutaria nel giro di meno di un anno ogni ente locale dovrà darsi un proprio statuto
Questa potrà essere questo potreste un adempimento quasi burocratico gestito da ristrette élites politiche o dagli esperti dagli addetti ai lavori
Oppure potrebbe essere l'occasione anche per un grande come dire dibattito di massa per una fase costituente decentrata
Per ricostruire questi identità locali di cui tanto abbiamo parlato a partire dal compito di progettare insieme comune per comune città per città paese per paese le forme che dovrà assumere lento locale è la domanda che pongo ai nostri ospiti e questa un'illusione appendersi questo dall'autonomia statutaria o possiamo sperare che qualcosa del genere cominci a crescere nel pochi mesi che abbiamo di fronte
Ecco in questo con questo concludo il mio interventi Gigi Manconi per la replica prego tutti i cinque minuti così riusciamo a concludere bene prima di andare a cena
All'ultima domanda di Barrera non sono assolutamente in grado di rispondere ma non credo fosse rivolta a me perché non faccio parte quella classe politica
Però siccome siamo al sistema di unità e non riunione del Rotary credo che una domanda continua a galleggiare
All'interno di questo dibattito e ed è una domanda che in qualche modo è venuta fuori da numerosi interventi è vero non è vero che numerosi votanti già di sinistra hanno votato per la lega la mia risposta alla domanda essi è vero non è vero che molti altri forse lo faranno in futuro anche qua mia risposta e si ecco io credo che ci sia una ragione di questo e la Dino ovviamente in termini molto sintetici e spero non offensivi io penso che la ragione fondamentale sia una e che la sinistra i partiti di sinistra
Non solo la sinistra si può dire si è fatta Stato ovvero ha perso la sua dimensione sociale conflittuale oltre una sua dimensione diciamo dalle mani pulite in numerose circostanze ma soprattutto si è fatta come dire
Stato centralistico e burocratico la sinistra i partiti di sinistra si sono identificati con l'ordinamento statuale
E sono diventati in qualche misura un'appendice della pubblica amministrazione dal finanziamento pubblico dei partiti all'amministrazione delle municipalizzate alla gestione delle urla lo stato dei partiti
Che è una definizione Polito logica ma che può dipendere e diventato anche in senso corrente lo stato dei partiti e la partitocrazia ovvero le grandi associazioni collettiva le grandi associazioni volontarie che hanno canalizzato passioni
Sentimenti mobilitazioni per decenni sono diventate in parte ovviamente e con differenze al loro interno ovviamente sono diventate apparato pubblico o semi pubblico parastato ecco io credo che questa fenomeno che
Dalle mani pulite e quindi in qualche misura anche eversore a come diceva
Gavino Angius che quindi possa questa sua dimensione di eversore avvenuto il suo fascino per elettori già di sinistra
Non voglio farvi perdere altro tempo e sottrarli agli altri però la storia della sinistra è una storia in cui il federalismo è stato non minoritaria come diceva giustamente la Ganga mai stato eresia
E stata pura appannaggio di alcuni circoli
Minori i nomi sono davvero quattro lettere e possono essere nominati tanto pochi sono da Spinelli a Trentin Silvio
Sia chiaro da Rosselli a Silone ben pochi e quasi tutti in condizioni come dire marginali i comunisti che erano federalisti lo erano quando non ero più comunisti per intenderci questa cosa ha anche un suo rimando
A mio avviso in termini di organizzazione di questo
Sistema di partiti di sinistra in questa casa perché come è noto i partiti di sinistra annullando di federativo al loro interno e variamente sono organizzati intorno a un principio di centralismo democratico che anche se non lo si crede vale anche per il partito socialista ecco questa è storia nazionale storie delle idee in Italia e in Italia ha prevalso del modello di Stato quello come dire francese assolutistico napoleonico e non lo Stato federativo
Ecco questo mi sembra importante nel senso che forse è tempo tra il mille
Altre riforme da fare ma forse questo non è tra le ultime anche introdurre potentemente nella sinistra un'idea federativa che ha andrebbe davvero irrobustita fatta circolare e sottratta appunto alla speculazione degli epigoni nobili anche di Altiero Spinelli una cosa ancora voglio aggiungere poi davvero concludo quanto diceva Pietro Barrera riguardo alla controffensiva mi sembra che l'abbia definito così
Rispetto all'offensiva delle leghe faccio in fretta dire che son d'accordo perché l'associazione di cui faccio parte esatta tra promotori di quella proposta di legge costituzionale che prevede il voto alle elezioni amministrative per gli immigrati residenti in Italia da congruo periodo di tempo ma volevo semplicemente dire una cosa a cui tengo moltissimo non sulla controffensiva ma sull'offensiva della lega sono terrorizzato questa volta dico io di aver paura
Dalla come dire supponenza con cui è stato affrontato il discorso del referendum negativo della legge Martelli si è risposto che siccome ci saranno le elezioni anticipate non si potrà più raccoglie firme io credo che il referendum abrogativo sia un pericolo gigantesco e non faccio mai nella mia vita faccio allarmismi tanto meno in questa situazione però velocissimamente per il piccolo titoli Elenco perché è un pericolo gigantesco a perché farebbe della lega lombarda un partito nazionale
Cioè che agirebbe nel Meridione a Palermo a Messina è a a Napoli avendo un tema di respiro nazionale come la mobilitazione contro gli immigrati è un tema come dire più decente scusate il termine di quello imbarazzante che la lotta contro i meridionali seconda ragione perché la lega che si fa
Promotrice è attore di un referendum diventa immediatamente un attore politico istituzionale come oggi non è cioè entra nell'arena pubblica cioè nelle sedi politiche con l'autorevolezza
Possiamo definirla immorale ma non importa è un'autorevolezza di chi fa una campagna di portata nazionale entra in relazione con altri attori politici
Anche questo non lo si dice io ogni volta che posso lo dico Antonio Del Pennino se non sbaglio capogruppo del partito repubblicano al Senato all'atto del primo annuncio del referendum ha detto ci sono delle cose interessanti in questa proposta allora
Ci sono delle alleanze che si possono creare ci sono dei collegamenti che darebbero alla lega un gioco più ampio di quanto avuto finora altra considerazione la lega che è fatta da un personale politico impreparato sprovveduto avrebbe nel referendum l'occasione come dire di un tirocinio di una nuova sua militanza che finora non ha perché raccogliere firme mettere i banchetti che sia per la legge d'iniziativa popolare per referendum questo da forma Milic tanti ancora una volta sono militante che ci fanno schifo va bene ma sono militanti che mobilitano perché l'ultima considerazione che voleva fare queste della mobilitazione contro gli immigrati
In una situazione come quella italiana dove la diffidenza contro gli immigrati esiste sommersa e l'ostilità sommersa latente non detta questo è il problema di fondo ostilità verso gli immigrati
In parte la vediamo e siamo in fretta Steve battezzarla il larghissima parte non la vediamo perché sommersa ripeto l'attenta latente e non detta avrebbe l'occasione quella ostilità
Di venir fuori
Di organizzarsi di diventare visibile questo è la prima seria occasione del possibile sviluppo di un conflitto razziale nel nostro paese grazie
Manconi del senatore Mancino
Ma io nel nella prima parte del mio intervento tentato di contenerne mi
Ai margini di una approfondimento relativo al fenomeno leghista
L'ho fatto anche a ragione
Ritengo e non è soltanto un'opinione personale
Che noi dobbiamo fare attenzione
Da una parte abbiamo la preoccupazione di una legittimazione di un movimento
All'interno del contesto politico nazionale
E dall'altra a voi abbiamo paura dei temi che vengono affrontati da parte di questo
Be o la crisi è così profondo
Delle forze politiche rispetto al sistema che non basta neppure il settantacinque per cento perché tanto è stata l'approvazione la forza di approvazione
Del provvedimento Martelli sul piano parlamentare
Non basta per convincere il Paese delle rotture
In cui cade il fenomeno leghista
Dal razzismo alla protesta contro lo Stato alle disfunzioni alla denuncia delle disfunzioni contro la pubblica amministrazione
Ora delle due lunga
O noi riusciamo a convincere
Con un ragionamento
O la protesta
Ah ho soltanto uno sbocco ed è uno sbocco preoccupante
Preoccupante proprio perché debbo le la risposta che noi tentiamo di dare rispetto a queste questioni fondamentale
E vengo
Allora alle ragioni perché il tema è questo
Mi pare che ci sia una comune opinione che sì posso aprire una nuova fase di rafforzamento dell'istituto regionale
Poi come debba avvenire come posso avvenire quali sono gli strumenti non è certo questa tavola rotonda che potrà
Discuto
Ritengo però che il rafforzamento sia necessario
Ma è un rafforzamento condizionato
Sì è vero che dobbiamo dividere fra tutto ciò che è interesse nazionale con riferimento anche al contesto comunitario entro cui si inserisce il nostro Paese
E qui quindi difendere strenuamente le prerogative dello Stato centrale dalla difesa alla giustizia all'ordine pubblico alla scuola
E tutto il resto possa poi essere decentrato la fase del decentramento passa attraverso una revisione costituzionale
Ma non soltanto sulle materia perché ha scarsa importanza dare ulteriori materia alle Regioni anzi io sono estremamente preoccupato di rafforzare puramente e semplicemente le regioni e certo la Carta costituzionale
E si è formato in un periodo in cui questo era un paese agricolo e oggi è un Paese postindustriale e quindi la fase di passaggio è notevole
E la differenza quanto ad ampiezza di poteri di intervento
E io rilevantissima
Noi dobbiamo da una parte trasferire in testa alle Regioni rafforzando delle regioni ma dall'altra far capire alle Regioni qual è stato l'errore in cui sono tutte cadute tutte le regioni
Pone il centodiciotto della Costituzione laddove il normalmente attraverso la delega agli enti locali è diventato eccezionalmente
E il legislatore costituente non può non farsi carico di questa anomalia
Non si può ritenere che sia nella autonomia decisionale delle regioni
Il trasferimento per bellica delle funzioni amministrative perché se noi rafforziamo le regioni da una parte non possiamo non tener conto che il rapporto di vicinanza e maggiore fra l'ente locale il Cittadino che non fra la Regione e il cittadino
Noi dobbiamo evitare che si rafforzi un neo centralismo regionale
Che è la storia degli degli ultimi venti anni ed è una storia che ha accomunato tutto alle Regioni le bianche le rosa e le mosse all'interno del nostro del nostro ordinamento ed è la prima questione
Ecco perché Viero riservato Barrera
Di dire che nel secondo turno io avrei parlato di questo cioè sopprimere il normalmente rendere obbligatorio
L'hard e lega agli enti locali per tutte le materie che non solo quelle di cui all'articolo cinquecentodiciassette ma anche altre crisi
Dovessero trasferite alla Regione in modo che il rapporto tra la regione gli enti locali sia conforme è coerente
All'ordinamento all'impianto dell'ordinamento delle Autonomie a me dispiace che per ragioni di vero s dal contenuto del testo della legge delle autonomie sono le ragioni relative alla riforma finanziaria
Sul versante delle autonomie o alla riforma elettorale sul versante delle Autonomie
Lui buttiamo via non soltanto l'acqua sporca ma anche il bambino il bambino e l'ordinamento delle Autonomie
è un bambino che ha bisogno di crescere ma di crescere col consenso di tutte le forze politiche di quelle che l'hanno approvato con convinzione
E di quelle che l'hanno contrastata perché mancava nel contesto delle Autonomie due parti fondamentali la finanza locale da una parte la legge
Elettorale dall'altra parte
E sulla riforma tributaria
E qui ha ragione la ha ragione la Ganga
La riforma tributaria è stata voluta prevalentemente da una cultura di sinistra
Alla quale non è estranea la Democrazia Cristiana la riforma del mille novecentosettantadue settantatré
Che ha accentrato nelle mani dello Stato tuttora la materia tributaria beh apporto sul versante degli autonomi
Ha illuso gli enti locali di risanare i bilanci
E attraversa il ripiano dei bilanci storicizzare la sospese e dare a quelli che hanno speso di più e qualche volta anche disinvoltamente
Quella che è stata poi la spesa storica e se noi dobbiamo fare la riforma delle Autonomie dobbiamo marciare in duplice direzione da una parte diminuire le entrate complessive dello Stato centrale
E dall'altra consentire alle Autonomie locali compreso le regioni di potere attingere contributi nuovi ma in una gamma Bardia di tributi non di tributi obbligati così come sembra venga fuori anche attraverso una riflessione parlamentare
Io mi sento di condividere la parte
Della valutazione di la Ganga all'interno del parlamento io lo so per la mia responsabilità di capogruppo di un di un gruppo parlamentare
C'è c'è una corrente centralistica che prevalente
E che sconfigge permanentemente le Autonomie quindi gli autonomi
Ebbene deve le ultime leggi anche la creazione degli ultimi ministeri
è in testa quali ministeri
Si può anche individuare la scelta centralistica che è avvenuto
Questo non Perre
Denunciare questo quella forza politico l'appartenenza di questo o quel ministro a questo quella forza politica e che all'interno del Parlamento il centralismo è molto più forte di quanto noi possiamo immaginare
E il discorso è un volo mista si fa molto spesso onde
Ecco con la doppiezza tipica del ragionamento politico quando si sta con gli amministratori si autonomiste quando si va in parlamento si diventa centralistico questo io ve lo posso dire assumendomi tutta la responsabilità delle della dichiarazione che visto che vi sto rendendo l'altra questione è giunto
è il rapporto fra la pubblica amministrazione cittadino
Non è soltanto il razzismo suonai a immaginare che l'autonomia noi la dobbiamo pagare
Come l'abbiamo pagata con l'autonomia di confine
Verso la Sicilia verso la Valle d'Aosta e perché no anche attraverso l'accordo De Gasperi-Gruber
Non è l'autonomia finanziaria dare tanti più soldi ha dato ad alcune regioni rispetto ad altre regioni che richiamo non stravolgono mista lo Stato autonomista è
L'attribuzione di alcune regole il conferimento di alcune regole all'interno delle quali ciascuno si può muovere tenendo conto della specificità dell'epoca vocazioni dei singoli territori
Ma non attraverso un rapporto squilibrato se poi vogliamo proprio andare a Sottile
Vedete quello che prende il cittadino della Valle d'Aosta rispetto al cittadino della Lombardia dell'Emilia rombano dell'Emilia Romagna della Campania e vi accorgerete che di volta in volta
Questi rapporti diventeranno sempre più squilibrato il giudizio rispetto allo Stato centrale
E il fenomeno delle delle leghe avanzerà proprio in termini di protesta l'albo il Veneto verso il Trentino Alto Adige
La Lombardia era il Piemonte verso la Valle d'Aosta queste sono questioni che noi dobbiamo tenere sempre indenni da considerazione sì abbiamo il senso unitario dello Stato e se riteniamo di essere sempre forza di governo sia quanto di scopriamo dal versante dell'opposizione sia quando discutiamo dal versante dal versante del governo cerco l'argomento è molto stimolante volevamo convergendo in uno spazio temporale di Olgiate
Poi ho già su bus superabili vi chiedo scusa per non essere lì attenuto ai limiti temporali che mi erano stati assegnati ma io credo che l'ultima argomenti come un argomento serio che si affronta anche no all'interno del contesto della vostra festa
Delle del del dalla vostra festa dell'Unità e quello della crisi del partito cioè del rapporto fra il partito e le istituzioni
Fra lo strapotere dei partiti che ritengono di risolvere tutte le questioni e le regole istituzionali che sono state quasi completamente capovolte grazie
Grazie al senatore Mancino ha Giuseppe la Ganga
Voglio fare due brevi precisazioni e poi rispondere
Alle domande di Barrea
La prima mi viene dal sentire ripetere qui questa sera del dibattito più volte la parola etnico
E così via
Ecco io credo che dobbiamo essere molto chiari l'Italia non ha dei problemi etnici vi sono ridottissime minoranze etniche non siamo la Jugoslavia e quindi dare una base etniche etnica a fenomeni di via autonomismo esasperato alleghi o a quant'altro è francamente una mistificazione storica politica culturale che noi dobbiamo respingere gli italiani sono tutti italiani e smettiamola di inventarci che ci sono delle differenze disse etniche la parola ha un suo peso un suo significato fra i lombardi napoletani non è così
Esistono delle differenze come normale esistano il popolo dei sessanta milioni d'abitanti ma non vi sono basi etniche significative per giustificare su questa base per queste ragioni un'organizzazione dello stato di natura federalistica esasperata o o le teorie addirittura stravaganti di Bossi seconda questione
La dobbiamo dare un giudizio politico
Del fenomeno delle leghe non solo analitico come abbiamo cercato di dare ma anche sintetico
Io lo voglio dare nei termini più Brevi e consueti
Il fenomeno delle è un fenomeno di destra non è un fenomeno di sinistra odi o di innovazione o di cambiamento o peggio non è un fenomeno che va al di là della destra e della sinistra come qualche imbecille sostiene la destra e la sinistra non sono scomparse con la crisi delle ideologie e liberiamoci anche da quest'altro stupido luogo comune che avvelena molte delle nostre discussioni politiche
Semplicemente stanno cambiando i contenuti della destra e della sinistra una volta si diceva che gli la destra avevano i conservatori c'erano quelli che volevano mantenere le cose come erano
E la sinistra e la quelli che volevano rinnovare a riformare
Cambiare dopo l'esperienza della pace dopo l'esperienza di Reagan si può dire che non è più questo il criterio per distinguere fra destra e sinistra perché certamente la tax in Inghilterra cambiato molto di più
Di quanto non abbia conservato il problema nella direzione del cambiamento e il problema sono alcuni principi fondamentali
Per me e credo per chi si considera di sinistra
L'idea di fondo che travalica le intelaiatura ideologiche le tradizioni ideologiche e che riguarda i valori è di sinistra chi pone al centro della propria azione politica l'idea della solidarietà cioè l'idea di un intervento politico pubblico Niki nelle varie sue
Manifestazioni funzione della tutela degli interessi generali rispetto agli interessi particolari degli interessi dei più deboli rispetto agli interessi dei più forti
L'idea d'ala solidarietà che è di matrice socialista e socialista intesi in senso lato naturalmente comprendendo anche i comunisti e di origine in qualche modo cattolica anche se con diverse impostazione bene
Li fenomeno delle leghe da questo punto di vista esattamente dall'altra parte quindi anche quando appaiono innovatori
Cioè desiderosi di introdurre dei cambiamenti
Danno di questi cambiamenti inerenti inequivocabilmente un segno che di destra perché il principio della solidarietà è sostituita da un principio che riguarda egoismi di ogni sorta vecchi e nuovi di carattere sociale dicono ateneo razziale di carattere territoriale
Quindi in questo senso il nostro giudizio non può che essere sintetico e chiaro siamo di fronte a un fenomeno di destra tanto più insidioso in quanto non è con la camicia nera o con le forme tradizionali a cui siamo abituati a pensare quando parliamo della destra nel nostro Paese
D'altra parte cari compagni
E mai possibile che l'Italia sia l'unico Paese occidentale in cui la destra non c'era o era ridotta agli aspetti
Se vogliamo
Oggi folcloristici del delle nostalgie per il ventenne è evidente che un tessuto sociale come il nostro non può che produrre dei fenomeni sociali politici e culturali di destra questa è la destra
Ed è una destra libretti insidiosa perché dobbiamo abituarci a giudicare analizzarla in modo un po'diverso da come eravamo abituati ha detto questo
Rispondo brevissimamente
Oltre la legge Martelli io sono perfettamente d'accordo figuratevi il problema non è se si è d'accordo sul dare il diritto di voto agli immigrati residenti nel nostro Paese voto amministrativo
Io tra l'altro mi sono battuto perché gli italiani emigrati all'estero avessero il diritto di voto o abbiano il diritto di voto perché non ce l'hanno
Nelle elezioni amministrative dei paesi dove lavora lì dove vivono molti pasticci sì non dappertutto in molti celando dappertutto non ce l'hanno
Il punto qual è che dobbiamo saper collocare questo passo in avanti nel contesto della condizione politica culturale del nostro Paese
E su questo dobbiamo io credo tutti quanti fare una seria riflessione prima ci misuriamo con un razzismo
Che anche nei nostri partiti anche se non ce lo vogliamo ammettere a me capita tutte un episodio ieri racconto solo perché estremamente indicativo
Un funzionario dell'Istituto case popolari dice ad un compagno al nostro che aveva corso una pratica per ottenere una casa popolare che non gliela può più dare perché il Comune di Torino ha deciso di riservare un certo numero di case agli immigrati extracomunitari
E glielo dice come giustificazione per cercare perché sono di quell'istituto che nulla hanno a che vedere con gli immigrati extracomunitari che ahimè a Torino non riescono ad avere neanche loro le case
Ed è un funzionario certo che voterà per qualcuno dei maggiori partiti incerto non è uno che vota per le le e certo non è uno di destra non posso dirvi più naturalmente
Anche perché non lo conoscete però quanti sono quelli che danno questo genere di risposte alle domande dei cittadini quanti sono coloro
Che consapevolmente o meno rafforzano tendenze e orientamenti che sono diffusi nell'opinione pubblica anche per ignoranza spesso rispetto al problema degli extracomunitari quindi io credo che dobbiamo misurare i nostri sforzi rispetto rispetto alla capacità di tenuta e di comprensione dell'opinione pubblica seconda risposta autonomia statutaria
Io credo alla fondamentale importanza dell'autonomia statutaria come il primo passo non come un patto che esaurisca il problema della differenziazione sul territorio nazionale del sistema amministrativo locale
Però cari compagni cari amici qui ci dobbiamo misurare con la pigrizia anche mentale
A cui noi dobbiamo porre rimedio perché in realtà tutti parlano d'autonomia statutaria ma poi tutti a quattrocchi dicono quand'è che ci mandati ciclostilato con la bozza dello statuto a cui noi possiamo aggiungere il nome del nostro Comune
E lo facciamo votare in consiglio comunale
Perché questa è la pigrizia diffusa di una classe politica locale che ha il si interessa assai di più di piani regolatori o di altri argomenti che non di questi aspetti
E allora facciamo anche uno sforzo di educazione dei nostri amministratori
Spingiamo lì a ricercare novità a sperimentare innovazioni a parte funzionare la Fantasia
Non saranno materia su cui Aime avremo la pressione dell'opinione pubblica e delle masse di cittadini che purtroppo su questi temi sono assai poco mobilitati e sensibile anche per l'apparente tecnicismo dei problemi
E però su questo si misura la capacità delle classi dirigenti dei partiti e di quei settori dei partiti che si sono o si dichiarano autonomistico quindi l'occasione c'è non occorre vederla comunque fatto rivoluzionario non occorre ridurrà a quel minimo che invece potrebbe diventare se appunto omologarsi negli statuti riciclo sfilarsi uniformemente su tutto il territorio nazionale
Grazie alla cambia Arnold per i box
A metri sono un po'deluso da questo secondo giro perché vi sembrava nella nel primo giro che dei partiti diciamo il Governo così avessimo almeno fatto intendere che c'era lo sforzo da parte del PSI radici di arrivare a maggiore autonomia di giorni dualismo eccetera poi nel secondo giro invece e ho scoperto che Mancino riceve dobbiamo anche sapere che il Parlamento e centralista che poco ci sarà da fare che tutto sommato siamo poi vittime del del sistema però dico se queste sono poi le verità
Che sono reali
Credo che tempo osservo Bollea acute analisi che si fanno sulle etilismo ma chiedo che poi tutto sommato questo è pane per per le leghe cioè se possiamo sostenere oggi che nulla cambierà che siamo tutti italiani che non c'è differenza tra nessuno
Che Siri punta di nuovo e ancora su una assimilazione più o meno forzata che poi viene tacciata per uguali televisivo che questo proprio non sia il modo per affrontare un fenomeno come quello delle leghe perché se non siamo ingrato
A riconoscere la diversità la peculiarità la specificità Rally dei vari delle varie regioni del territorio delle culture e delle lingue ritenete eccetera credo che diamo semplicemente per scontato che il leghismo fa parte ormai fa parte ormai del costume e della storia italiana io però non credo puntigliosamente perché il leghismo italiano sia il partito di destra che oggi appunto manca oltre al suolo così in modo caricaturale nelle nursery ma che oggi il leghismo possa riprendere quella che la cultura di destra credo che sia più giusta analisi fatta
Da Manconi che ha secondo me pene cercato di analizzare
Lars l'ex le varie sfaccettature del leghismo e che vanno affrontati singolarmente non si può certo di nuovo ricadere io lo statalismo più democratico per per risolvere il problema
E per quanto riguarda la seconda questione che aveva posto il compagno
Sullo sui terzo mondiali ma io ho una una grande paura di un referendum e credo che in un referendum potrebbe anche essere perso nonostante tutti i tentativi che noi possiamo fare
Contro
Perché e fu Celli la proposta di dare il voto il voto a tutti alle amministrative ai quello può essere così letta o interpretata come una scelta molto demagogica
Anche per scherzo mondiali per il terzo mondiale che oggi sta così nelle nostre città nei posti più incredibili nel nelle nelle nei modi che ti non si aspetta tali italiana dalle regioni recita il voto si aspetta altre cose vuole la casa quale lavoro con l'assistenza vuole queste cose e se non siamo in grado affrontare queste questioni vuole istruzione vuole scuole vuole cultura se non siamo in grado a danno in questo tempo con il server terzo mondiale di poter votare un rappresentante di colore in un Consiglio comunale penso che questo diventerebbe così Honda una fuga in avanti che poi diventa folcloristica più che altro e non risolve assolutamente la questione
E anzi credo che verrebbe visto da molta gente da molti rettori come una fuga in avanti che non potrei anche non capirebbe perché non non corrisponde a quello che lui si aspetta oggi la gente più disponibile perché è vero questo che in tutti i partiti in tutti i movimenti c'è razzismo nascosto occulto o anche esplicito è aperto
La gente
Si aspetta che si dia Rossi risposte e soluzioni alle questioni del terzo mondiali ma che non intacchi il proprio benessere
Soprattutto nelle case da voi per esempio c'è un problema di case che un conflitto etico tedesche italiane se oggi naturalmente andiamo a dire che adesso si fanno le case
Per il terzo Pogliani naturalmente chi non ce l'ha la Carige bene e io per cui credo che lo sforzo per il terzo voglia li deve essere di altro tipo perché da un punto di vista diciamo teorico intellettuale
La legge Martelli e molto e tanto ma non credo io invece che così la legge Martelli sarebbe stata votata a furor di popolo se avesse potuto il popolo decidere sulla legge per questo io io temo molto un referendum di questo tipo finché non siamo in grado a dare risposte adeguate alle esigenze di sogni di queste persone
Grazie per i bus l'ultimo intervento accompagna Gavino Angius
Sì dunque io sono d'accordo un progresso di Gela tributo all'inizio del suo intervento cioè io penso che francamente non abbiamo perso una grande occasione nel momento in cui abbiamo discusso la legge che doveva riformare le Autonomie locali e abbiamo varato nel Parlamento anche per un'iniziativa molto incalzante perentoria diciamo nei limiti quasi nella prevaricazione diciamo del Governo
Recentemente nella primavera scorsa quando è stata varata una legge che non riforma non è una legge che riforma la vita dei comuni secondo mio padre quindi il parere del nostro dico questo perché non sono molto d'accordo con un'affermazione invece che faceva Manconi all'inizio del suo intervento
Cioè Manconi dice se ho capito bene che la sinistra diceva proprio così mi pare si è fatta Stato centralistico ora purtroppo no in Italia è difficile intanto che possiamo parlare di sinistra come se la sinistra fosse tutt'uno
A sinistra l'Italia non è unità divisa
è divisa in tante parti c'è una sinistra una parte della sinistra che al governo ormai da un quarto di secolo c'è un'altra parte della sinistra rappresentata al Partito Comunista che al governo non ce n'è andata la responsabilità non sono uguali
Però ecco nella valutazione che lui faceva io mi sento di cogliere un elemento che mi invece mi pare giusto detto questo e quindi fatta questa distinzione cioè che in realtà
Nelle forze di sinistra è andata appannando simili dei acché Hill a componente è una lotta batte politica e ideale autonomistica
Fosse una componente di progresso nella democrazia italiana
Attraverso la quale cioè si potessero individuare nuove forme di partecipazione e nuovi livelli di governo e di auto-governo nel sistema politico nel sistema istituzionali digitali
Ecco questa valutazione che mi pare fosse implicita ragionare di Manconi io questa onestamente mi sento di condividere
E credo che qui ci sia anche una grande responsabilità nostra nell'affrontare questa nuova stagione di riforme se la vogliamo chiamare così delle istituzioni democratiche autonomistica io francamente non so
Se la risposta più nuova e più efficace per affrontare
I problemi
Del nostro ordinamento democratico poi sono il problema dei rapporti tra governanti e governati i problemi dell'efficienza della stabilità dell'effettivo governo delle grandi contraddizioni che nonostante
Una certa pubblicistica le apparenze vive la nostra società
Ecco io non so se tutte queste cose possono essere affrontate rilanciando riproponendo l'idea federati
So però che la sinistra in Francia quella sinistra che governa in Francia proprio nel mese di agosto si è fatta proponi grigie con il sul verso l'iniziativa legislativa dei socialisti francesi di una proposta di legge che modifica
Sensibilmente l'ordinamento di quel Paese in uno stato che tutto si può dire tranne che sia uno stato per tradizione diciamo così decentrato autonomistico lo affrontano questo problema dal punto di vista cioè proprio bene decentramento delle funzioni e dei compiti di
Dei compiti di governo ora in Italia perché non avviene in cui no non è questo secondo me perché appunto c'è stata una caduta politica ma anche ideale del movimento autonomista ma io aggiungo anche del movimento meridionalista
Il meridionalismo è stato anche il suo insieme all'autonomia Isma'una componente storica
Del movimento democratico di questo nostro Paese
Una componente di sinistra ma non solo di sinistra nella quale si sono misurati grande Energia grande intelligenza e democratica di questo Paese
E se noi oggi dovessimo fare un bilancio almeno di quello di questi ultimi anni dell'otto nonnismo e del meridionalismo dovremmo fare un bilancio francamente sconsolante questa è la grande questione non solo politica
Ma anche ideale di fronte alla quale sono le forze riformatrici di questo Paese siano esse di ispirazione comunista socialista laica o cattolica
E questo problema va affrontato in termini non però di confronto ideale di massimi sistemi ma in termini di grande concretezza politica
Mancino diceva la strada e quella di rafforzare l'istituto regionale a me mi viene voglia di prenderlo proprio in parola perché il Parlamento affronterà sulla base di una proposta di legge del governo il tema della riforma delle regioni
Io però a Mancino Vorrei esprimere qui un mio personale parere ma non è solo il mio personale parere anche il parere del nostro partito
Noi siamo convinti che non si possano riformare davvero le regioni attribuendo al nord ad esse compiti funzioni e prerogative e competenze nuove se non si riforma il Parlamento cioè se non si riformano gli organi centrali dello Stato
Se non si mette mano ma questo in parte lui lo diceva nel suo intervento Mancino già il suo intervento se non si mette mano delle modifiche anche di carattere costituzionale
Che cambiano il processo legislativo e trasferiscono poteri effettivi alle regioni
De centra nocciole competenze e funzioni compiti maltempo spesso si modificano gli organi centrali dello Stato a cominciare dal Parlamento
Quando si parla di questo con i partiti di governo sembra che si tocchi chissà che cosa
Ma il parlamento non funziona
Legifera male e legifera contro le Regioni contro i Comuni cioè contro interessi particolari delle nostre popolazioni delle nostre regioni noi comunisti abbiamo da tempo avanzato del proposta di una riforma del Parlamento
Abbiamo detto siamo stati fautore di una battaglia per il monocameralismo e siamo stati sconfitti abbiamo proposto recentemente anche la Costituzione
Di un bicameralismo corretto modificato con la formazione con l'istituzione di una Camera delle Regioni per cambiare il processo legislativo renderlo più efficace e più veloce
E per fare in modo che le regioni diventino Attraverso un potere nuovo che viene attribuito ad essi anche ai livelli più alti dello Stato
Possono davvero esercitare le funzioni di governo e di auto e di autogoverno ecco che allora alla riforma delle regioni diventa qualcosa di molto preciso dal punto di vista dell'iniziativa politica e dello scontro politico
Ecco però se noi non mettiamo in campo come forze di sinistra e democratiche una volontà davvero riformatrici usciamo tutti dai vecchi schemi
E anche dalle logiche di appartenenza di maggioranza o di opposizione essendo il Parlamento noi ci trovassimo ad affrontare il tema della riforma delle regioni esattamente come abbiamo affrontato quello dell'ordinamento dei comuni allora
Anche discussioni e dibattiti come quello che qui stasera abbiamo fatto veramente sarebbero del tutto nulli e del tutto va
Cento gli statuti ecco quella è un'altra occasione nei consigli comunali e nei comuni italiani un'occasione per ridefinire le forme più moderne e più funzionali come diceva Barrera ponendo il suo quesito
Dei nostri comuni per rendermi ancora più vicino agli interessi dei cittadini e della gente in tanta parte d'Italia sappiamo bene quanto questi comuni e la vita amministrativa e politica dei comuni italiani si allontana dagli interessi ed ai diritti dei cittadini certo dobbiamo attivare qualcosa dal basso ma abbiamo anche un compito come forze di sinistra
Dire affidare e dia a delegare anche ai nostri compagni nei consigli comunali ai nostri partiti degli orientamenti e degli indirizzi poi da mettere in pratica
Io concludo però con una considerazione
La riprendo che faceva la Ganga e gli ha detto a insomma questi problemi ci sono ma per favore non parliamo di etnia perché lettini in Italia non esistono stiamo attenti alle parole
Capisco il senso politico della sua affermazione e la preoccupazione che sottende nel momento in cui c'è un uso anche strumentale di questa parola di fronte
Ai fenomeni che abbiamo qui è stasera esaminato da parte da parte delle leghe ma lettini esistono nel nostro Paese
C'è un'etnia
E non parlo soltanto di quella etnia di cui ha parlato il l'amico e compagno tributi ci sono delle etnie nel nostro Paese che vanno difese come tali e che vanno difese come componenti e come il valore della nostra democrazia
L'autonomia regionale sarda vorrei ricordarlo alla Ganga e etnicamente fondata
Non politicamente e storicamente soltanto ma etnicamente fonda
Il punto è un altro il punto essendo una cultura autonomistica moderna debba ripetere vecchie battaglie vecchie e riprodurre vecchie idee del passato
Io penso per esempio non so se su questo la Ganga sia d'accordo che una moderna cultura autonomistica debba impregna sì di un'autentica cultura ambientalista
Quando io dicevo che facevo riferimento poco fa la storia delle nostre città a un certo sviluppo moderno Nisticò che omologa tutto nelle forme e nelle funzioni che cancella storie che rende le nostre città tutti uguali
Io penso proprio esattamente a questo
Al recupero del più autentico dei valori di sviluppo civile delle nostre città
L'abbiamo chiamato questo recupero abbiamo chiamato forse come Partito Comunista con due parole abbiamo detto ricostruiamo una città ambiente che cosa vuol dire vuol dire
Riusare le piazze riparlare lingue far ridere culture
Far vivere mestieri cioè il rendere le città vivibili ma renderle invisibili da parte degli stessi utenti quindi innanzitutto da parte dei cittadini
Che devono avere un potere devono avere una risorsa attraverso i loro comuni per governare al meglio le loro città i loro territori
Per governare al meglio i grandi problemi che abbiamo di fronte
E grandi problemi sono il governo dell'aria dell'acqua l'acqua che manca al nord o ma manca anche nei rubinetti delle case del sud
Ecco a che cosa serve un movimento autonomistico moderno
A riproporre cioè un sistema democratico più vissuto più compartecipato da parte dei cittadini nel momento in cui c'è una crisi della rappresentanza della politica e dei partiti
Ecco il movimento secondo me adesso concluso davvero delle leghe
A mio giudizio in grande misura nega questo perché è un movimento e son d'accordo su questo
Con la Ganga di destra ma attenzione ha ragione però l'amico e compagno tribù stiamo attenti perché le motivazioni di quel movimento possono essere anche delle motivazioni giuste
Se un operaio del Nord o semplifico così mi dice io pago tanto di tasse
La la mia busta paga e voglio tanto dallo Stato
C'è un operaio del Nord o mi dice io voglio che i soldi che io do perché siano investiti al sud siano investiti bene non finiscano nelle tasche dei trafficanti della politica e io gli dico che quell'operaio ha ragione
è stata la sua parte
Agli dico anche come comunista che quell'operaio sbaglia che quell'operaio sbaglia
Quando se la prende con il meridionale quando se la prende con l'operaio di Bagnoli o di Lamezia Terme o col disoccupato meridionale che non ha nessunissima colpa e che soffre delle sue stesse pene delle sue stesse condizioni
Noi quindi dove partito dobbiamo scendere in campo
E dobbiamo scendere in campo anche come forze di sinistra e come forza democratiche per riformare risanare davvero il nostro sistema politico per farlo non soltanto questa affermazione assumere questo impegno nei dibattiti ma per farlo vivere una lotta politica nella partecipazione politica
In un rapporto sempre più stretto e sempre più diretto con i cittadini è con i lavoratori questo l'impegno nostro e io vorrei che fosse l'impegno di tutti noi che qui oggi abbiamo partecipato a questo dibattito
Grazie anche offra ancora grazie a tutti i nostri ospedali ne ha già scontata con tanta attenzione