Presentazione del Rapporto sulla Sussidiarietà 2023/2024 - Sussidiarietà e... welfare territoriale

Buongiorno a tutti a tutte sono uomini fa molto piacere
Aprire oggi questa evento in cui verrà presentato il rapporto sussidiarietà Guelfa territoriale
Appunto preparato dalla fondazione sulla sussidiarietà
Abbiamo un panel di speaker di ottimo livello non vi ruberò
Vedo che ci sono ancora alcune persone si stanno subendo norme però molto tempo
E do subito la parola al governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta per
Un indirizzo un breve indirizzo di saluto
Buongiorno a tutti autorità signore e signori sono molto lieto di e dare il benvenuto alla presentazione
Del rapporto
Sulla sussidiarietà due mila ventitré due mila ventiquattro
Rivolgo un saluto al professor Vittadini presidente della Fondazione così come gli altri gusti illustri partecipanti che sono certo arricchiranno la discussione odierna mio compito oggi è quello di introdurre e i lavori non usciva purtroppo a rimanere per l'intera durata della dell'incontro che sarà moderato dalla dottor Brandolini che ex come le ho detto di no
Prendere molto e non c'è neanche presentato il vicedirettore il vice capo dipartimento Economia Esteri sia della Banca Italia quindi siete in mani eccellenti
Il rapporto che viene presentato oggi
Affronta un tema di cruciale importanza per la vita dei cittadini
La riforma del welfare vuoi fare State italiano
L'obiettivo e trovare soluzioni adeguate per affrontare i rischi tipici delle società moderne disoccupazione malattia disabilità considerando e nuove forme che si assumono ai nostri giorni
Tra le sfide emergenti spiccano l'obsolescenza delle competenze accelerata dalla diffusione dell'intelligenza artificiale
La precarietà del lavoro nella GP economie la fatica delle madri nel conciliare famiglia e carriera le crescenti difficoltà quotidiane degli anziani più numerosi e al tempo stesso più soli nelle nostre città
Il sistema di welfare svolge un ruolo essenziale nel ridurre le disuguaglianze e contrastare la povertà
Se si considerano solo i proventi da lavoro e da proprietà la distribuzione dei redditi tra le famiglie italiane risulta fortemente disuguale con un indice di Gini superiore al cinquantadue per cento
Tuttavia l'inclusione delle pensioni e degli altri trasferimenti sociali in in denaro erogati dalle amministrazioni pubbliche riduce questo valore di circa dieci punti percentuali
Se si considera anche il valore economico delle principali prestazioni in natura come sanità istruzione asili nido edilizia popolare l'indice di Gini si abbassa ulteriormente di due virgola cinque punti percentuali
Il sistema di welfare non è solo uno strumento di equità sociale
Ma anche un motore essenziale per lo sviluppo sociale
Lo sviluppo economico di un Paese
In un contesto caratterizzato da informazione imperfetta e mercati finanziari incompleti
Il welfare riduce l'incertezza mettendo le persone nelle condizioni di poter assumere rischi ad esempio avviando un'attività imprenditoriale innovativa
Allo stesso modo un sistema di istruzione pubblica permette a tutti indipendentemente dalle disponibilità economiche di sviluppare e mettere a frutto il proprio talento
Più in generale quando garantisce la parità nelle opportunità di partenza il sistema di welfare valorizzare il capitale umano della Società contribuendo così ad aumentare il potenziale di crescita dell'economia
D'altro canto il Welfare State ha dei costi
A livello microeconomico può distorcere gli incentivi al lavoro e al risparmio sia direttamente attraverso le regole che determinano i benefici sia indirettamente tramite la tassazione necessaria a finanziarlo
Sul piano macroeconomico la generosità del welfare deve necessariamente essere bilanciata con la sostenibilità dei conti pubblici
Questi due aspetti sono strettamente collegati regole mal concepite possono disincentivare il lavoro e il risparmio con effetti negativi sulla crescita economica a sua volta fondamentale per garantire la sostenibilità del debito pubblico
In italiano
La spesa pubblica per le pensioni ammonta a circa il sedici per cento del PIL uno dei livelli più alti nell'area dell'euro
Al contrario le risorse destinate a sanità e istruzione pari rispettivamente al sette al quattro per cento del prodotto sono inferiori alla media europea
Questo squilibrio tra il peso delle pensioni quello delle altre prestazioni così come l'insufficiente offerse al offerta di servizi in natura rispetto ai trasferimenti monetari rappresenta un problema ben noto
In particolare per le famiglie fragili e nei contesti sociali più difficili vi è una diffusa esigenza di integrare l'aiuto economico con il sostegno da parte di operatori specializzati in grado di accompagnare le persone nella quotidianità
Le risorse di bilancio per colmare le lacune del nostro sistema di protezione sociale sono limitate in un contesto in cui gli effetti che la globalizzazione probabilmente richiederebbero un maggiore impegno perequativo
Il debito pubblico è pari a centotrentacinque per cento del PIL e la spesa pensionistica è destinata ad aumentare nel medio periodo a causa delle sfavorevoli dinamiche demografiche
A ciò si aggiunge la necessità di destinare più risorse rispetto al passato a difesa transizione verde e digitale
Le scelte sulla ricomposizione della spesa pubblica tra i diversi obiettivi sono di natura politica in quanto riflettono valori e orientamenti culturali e non possono essere effettuate esclusivamente su base tecnica
Il rapporto in modo opportuno si concentra sulle modalità per modernizzare la governance del welfare italiano con particolare attenzione al livello territoriale
Le riforme in questo ambito non comportano necessariamente una spesa un aumento della spesa corrente
Al contrario possono migliorare l'efficienza del sistema generare risparmi significativi e allo stesso tempo garantire qualità e accessibilità dei servizi per i cittadini
In Italia l'erogazione del welfare territoriale è affidata a una pluralità di soggetti per quanto riguarda i servizi sociali destinati alla prima infanzia alla non autosufficienza alla disabilità e alle situazioni di disagio socioeconomico i comuni sono responsabili delle funzioni amministrative e dell'erogazione delle prestazioni
Mentre le regioni si occupano della programmazione e dell'orientamento degli interventi assicurando il coordinamento con le politiche regionali sanitarie e con quelle per l'inserimento lavorativo
Lo Stato invece
Ai compito di definire i livelli essenziali delle prestazioni relative ai diritti civili e sociali e di garantirne il finanziamento
Tuttavia nella pratica il welfare territoriale è sostenuto principalmente dai bilanci comunali a livello aggregato i fondi statali e regionali e di altri enti pubblici coprono solo il quaranta per cento della spesa complessiva
E sono sostanzialmente uniforme sul territorio in termini pro capite
A causa delle differenze nella capacità fiscale e amministrativa l'intervento dei Comuni risulta minore proprio nelle aree che ne avrebbero maggiormente bisogno
In media la speciale la spesa socio assistenziale pro capite nelle regioni del Centro-Nord e quasi il doppio rispetto a quella del Sud centosettanta punto novanta euro rispettivamente
Queste disparità di spesa si traducono in disuguaglianze nell'accesso ai servizi
Nelle regioni meridionali di posti negli asili nido coprono appena il sette per cento dei bambini sotto i tre anni contro il diciannove nelle altre regioni
L'assistenza domiciliare agli anziani raggiunge solo otto ultrasessantacinquenni su mille rispetto a diciannove nelle altre regioni
Questi dati mettono in luce la necessità di una riflessione approfondita sul modello istituzionale dell'offerta di servizi sociali
è fondamentale trovare un equilibrio tra due esigenze
Da un lato il decentramento che consente di rispondere in modo più preciso ai bisogni specifici dei territori e di adottare misure mirati dall'altro lato un solido coordinamento centrale necessario per garantire un uso appropriato delle risorse in un livello uniforme dei servizi essenziali su tutto il territorio nazionale
Nei prossimi anni
Non sarà facile bilanciare una crescente domanda di protezione sociale soggetta a rapide e imprevedibili evoluzioni con un'offerta inevitabilmente limitata dei vincoli di finanza pubblica tuttavia questo trade off
Può essere reso meno stringente agendo su due fronti il primo riguarda la razionalizzazione della struttura dell'offerta come messo in luce dal rapporto di beni oggi discusso valorizzando la sussidiarietà sia verticale tra i diversi livelli di Stato
Sia orizzontale coinvolgendo accanto allo Stato anche il mercato e il terzo settore
Il secondo
Passa attraverso riforme investimenti pubblici volti ad aumentare la crescita potenziale e la produttività dell'economia
Su questo punto mi sono
Soffermato più volte praticamente ogni volta che parlo ma l'occasione di oggi particolarmente significativa perché permette di ribadire un principio essenziale rilanciare la crescita e generare maggiori redditi attraverso un uso più produttivo del lavoro e del capitale
E la condizione imprescindibile per preservare il nostro modello di welfare e promuovere il progresso civile
Solo crescendo potremo garantire risorse adeguate attenzioni in sanità istruzione e assistenza sociale
Nel settore sanitario ad esempio questo significa sostenere l'innovazione tecnologica migliorare l'accesso alle cure ridurre le liste d'attesa e potenziare i servizi essenziali
Un'economia forte e produttiva è il fondamento di un welfare equo ed efficace capace di rispondere alle esigenze delle generazioni di oggi e di creare opportunità per quelle qui domani grazie
Ringrazio governatore per questo saluto ha toccato
Molti
Per i temi che sono abbondantemente diffusamente discusse nel rapporto il rapporto della Fondazione che
Fra poco verrà presentato ricco di spunti
Di certo diciottesimo se non ricordo male rapporto della Fondazione sulla sussidiarietà
Io voglio solo dire due parole in apertura non voglio rubare spazio a ai relatori
Cogliendo uno spunto solo rapporto ricchissimo uno spunto solo
Nell'introduzione si passa di si parla di
Prolissità dell'impianto giuridico ci si riferisce abbondantemente alla sovrapposizione di norme competenze nella gestione dell'assistenza in questo Paese
E quello che volevo fare
Ricondurli
Al passato
E vi leggo poche righe
Questa è il rapporto conclusivo dell'indagine sulla miseria andarcene parlamentare nel mille novecentocinquantuno cinquantatré l'indagine il cui rapporto conclusivo fu approvato da tutti i partiti in Parlamento dei comunisti ai monarchici
E scrivevano l'ordinamento assistenziale è incompleto e confuso le istituzioni che operano nel campo assistenziale non sono minimamente coordinate tra di loro
Ed anzi si sovrappongono sull'appesantite da cumuli di spese generali interferiscono le une nelle altre e l'amministrazione dello Stato di grandi enti previdenziali e le istituzioni pubbliche
Si trascina nell'una congerie di questioni di competenze interpretazioni legali di dispute formali sotto il controllo di una burocrazia indifferente immobilizzata dei pregiudizi e dalle Riserve non era un giudizio molto tenero nei confronti del nostro Paese
Se andiamo qui siamo oltre settanta anni fa di lei con seconda frase poi dopo termino
Questo è trent'anni fa mille novecentonovantacinque novantasei la commissione d'indagine sulla povertà allora presieduta da Pierre Carniti
Fa un rapporto che si intitola produce vapore seguito alle politiche locali contro l'esclusione sociale
E la presentazione si scrive il quadro delle politiche locali contro la povertà si presenti insieme come ricco di innovazioni di intelligente utilizzo di risorse spesso scarse altamente
Discrezionale sia nei soggetti che individua come beneficiari di un qualche sostegno che nell'entità dei sostegni stessi
Allo stesso tempo la mancanza di meccanismi sistematici e omogenei per la raccolta dei dati Fini valutazione delle politiche rende pressoché incomunicabilità un'amministrazione all'altro e talvolta all'interno di una stessa amministrazione ciò che viene fatto perché e con quali risultati io ho preso queste due citazioni perché secondo me qui andiamo
Al cuore di uno dei problemi dell'assistenza in questo Paese che il coordinamento tra i diversi operato
Ori pubblici privati del terzo settore nella fornitura di assistenza
Sociale e in in nel suo complesso nel Paese visti i vincoli di bilancio
Pubblico che il governatore ha ricordato una razionalizzazione di questo intervento in base ai principi di una sanità richiamati del rapporto essenziale quindi con queste brevi parole di premessa credo che sia utile
Anzi doverosa questo punto dare la parola al professore Vittadini presenta la fondazione
Per la sussidiarietà
Nonché professore di statistica sponsor esattamente cosa però di statistica mesta Bicocca di Milano che ci dei dati come è cambiato il mondo dell'assistenza territoriale in questi settanta opere in Italia la parola al professor vietati
Il rapporto è un ringraziamento a alla Banca d'Italia all'Istat all'inizio del a che ha spinto gran parte del rapporto ma abbiamo un tesoro in grandi funzionari che lavorano che che sono studiosi e che hanno costruito gran parte del rapporto e che noi forse non usiamo perché parlando con loro ci dicevano ci piacerebbe molto di più che oltre agli scopi amministrativi a cui noi siamo chiamati fossimo chiamati a far sapere
Per le policy cosa succede quindi noi abbia messo il cappello Fondazione sussidiarietà ma in realtà la valorizzazione di una squadra che abbiamo e che secondo me dovrebbero essere usata molto di più e qui abbiamo i vertici di queste istituzioni per fortuna
Ne abbiamo per valorizzare il lavoro di gente che tra l'altro qui presente che ha costruito
Quindi
La cosa perché è questo argomento
Perché secondo me quando si dibatte anche a livello geopolitico internazionale oggi si dimentica una cosa conosce quando il mondo occidentale Roberto l'Europa non è gli Stati Uniti l'Europa è l'unico posto nel mondo dove c'è un minimo versarli ISMU del welfare locale ogni persona male
E quindi noi non saremo mai succubi e su con dare ad altre parti del mondo fino a quando avremo quest'idea che dell'universalismo
E la domanda è se possiamo tenerlo perché questo qualcosa che rende molto più sostanziale la democrazia al di là dei partiti politici che vanno dei presidenti che cambiano
Noi non siamo coscienti tu nelle discussioni siamo sempre come dire
Dimentichi di questa particolarità è una parte dell'Occidente che a questa tipo di istituzione allora la domanda
E davvero universale di qualità quali sono le sue criticità perché è questo ciò che renderà l'Europa veramente originale
Prima ancora delle questioni militari ed altro ogni persona vale secondo una tradizione pluralista cattolica socialista liberale comunista condivisa da tutti che all'origine della Costituzione
E il fatto è che il contesto demografico sociale che già a messo in luce il governatore difficile scarsità di risorse pubbliche Luigi al meeting disse noi spendiamo più per il debito pubblico perché per l'istruzione
Inverno demografico fragilità delle reti familiari e sociali bisogno di cura crescente fragilità crescente porzione di famiglia unipersonale Dassù commenterò questo fatto carenza di personale qualificato quinto disuguaglianze la prima parte eh suonare l'intervento professor Campiglio un intervento di tipo prospettico che ci dice
Che ci sono difficoltà non è facile non è solamente prendiamocela con qualcuno che sta peggiorando ma stiamo in una situazione che per tenere questo livello fondamentale ricordiamoci che il il il web farm nel mondo il cinquantotto per cento del welfare all'interno l'Unione Europea che all'otto per cento con la popolazione
Quindi non è facile
Però detto questo e voglio solo far vedere questo dato che è un dato a livello internazionale che più o mentre notti lucri unipersonali come home entrano in tutti i Paesi le lune che famiglie da solo più la spesa aumenta quindi è difficile
Noi avevamo una famiglia che era qualche anno fa più coeso oggi sono molti di più i livelli di questo tipo in Italia ma in tutti gli altri paesi quindi non nascondiamoci difficoltà quindi prima di tutto è per dire lo stiamo accusando nessuno ma stiamo cercando di capire come mantenere questo livello di democrazia sostanziale
E allora da questo punto di vista entriamo nel merito di di sinteticamente dei titoli perché poi gli altri relatori entreranno prima Governance policentrica Stato regioni e comuni cittadini e bello importante si è però come abbiamo sentito anche dell'introduzione vi posso Brandolini
Si coordinano tra di loro merce li stessi coloro che hanno scritto in questo rapporto dicono che cioè una difficoltà di coordinamento una difficoltà forse che nasce da una legislazione che nasce a pezzettini
In un sit-in un qualcosa che è molto meno più difficile da legiferare che la sanità che ha pure i suoi problemi perché fatta di mille interventi e quindi vuol dire che abbiamo delle carenze abbiamo delle sovrapposizioni
E diciamo che quasi la mano destra non sa quella sinistra io sono stato molto interessato quando cominciando questo percorso col dottor Galeone all'IFEL
Ci diceva una ma questo non sappiamo se esiste chi lo fa chi non lo fa e questo è una riforma dello Stato che dovrebbe essere fatta prima di ogni altra riforma
Di coordinare gli interventi secondo tema la disomogeneità della spesa vi farò vedere fra un attimo quello che dicevo al Governatore che Sirchia l'universalità l'equità e l'uguaglianza che sono nostra costituzione tutti dovrebbero avere la stessa cifra che non è così
Poi terzo aspetto proprio perché viene dato dall'alto c'è un'assenza di monitoraggio dei bisogni questo vuol dire non sta cambiando solo la la produzione
La popolazione sta cambiando e siedono monitori la popolazione continuamente ti trovi a a parlare di bisogni che cinque anni fa erano un modo e oggi in un altro pensate che la speranza di vita in Italia per fortuna altissimo ottantaquattro anni ma la speranza di vita buona e soddisfa tanti vuol dire che sono aumentati una serie di di di di di problemi che prima erano problemi sanitari agli sullo sociosanitari premono pazienti supersonica bisogno
E ma queste hanno bisogno di essere assistite se io non guardo come sta capitando non mi accorgo che stanno aumentando queste patologie che escono dal sistema sanitario che è per acuti e debba invece verso questo sistema che è pensato sempre un attimo prima
E poi ancora
La standardizzazione dell'offerta
Ma qui standard dietro l'Offerta ma in un territorio come vedremo che montagna Collina nord-sud io devo essere capace quello che diceva giustamente il governatore di un nesso tra il centro e la periferia di avere qualcosa che stando arma che è capace di modulare
E poi la mancanza di valutazione la qualità dei servizi scusate questo deformazione professionale io dal due mila mi occupo come statistico della valutazione della qualità perché un conto è perequare quando c'è una ineguaglianza un conte sprecare io vorrei che il CIPE requie ma non che si sprechi
E se non si valuta i servizi come oggi si può valutare una montagna di dati che sia non ci si rende conto e poi il tema i trasferimenti monetari anche questo ve lo farò vedere fra un attimo
Cosa succede prima di farci vedere questo dato della spesa pro capite per regione e voi dovreste dire che le regioni più deboli dovrebbero avere di più invece guardate cosa succede non è retorica ma
è una domanda le regioni più deboli hanno meno
Intervento pro capite e io penso che in qualche modo questi istogrammi dovrebbero essere più o meno uguali o casomai rivolti verso chi ha bisogno e ancora invece guardate questo altro dato per commentare quello che dicevo prima che mano maggiore eh
Il PIL la disuguaglianza se i sì io se intervengo in termini di servizi diminuisco le disuguaglianze questo una ricerca a livello internazionale perché un conto è erogare una moneta un bonus a un individuo
Un conto intervenire verso realtà famiglia realtà sociali che si occupò che possono avere un moltiplicatore va sulla diminuzione di uguaglianza
Magari è più facile dare della moneta ma poi bisogna capire qual è il il ritenta di di crescita di positività che avviene quindi tanto per dire i problemi che noi abbiamo
Aggiungiamo che noi abbiamo un enorme patrimonio che l'Italia più degli altri il terzo settore
Il lotta settanta per cento delle realtà che si occupano di welfare sono non profit il trenta per cento sono pubbliche l'ottantotto per cento all'assistenza sociale il settantacinque per cento non istruzione prescolastica
E il sessantadue per cento degli italiani dice che il tessuto è fondamentale ora io sono ho cambiato nella mia concezione una definizione di sussidiarietà è trent'anni fa dicevo più società meno Stato oggi direi più società più stato ma perché ci state delle sentenze della Corte costituzionale c'è qui in prima fra le il professor Antonini
Coprogettazione coprogettazione lavorare insieme
Solo che questo è ancora molto piccolo perché per farlo dovresti avere una cascata di leggi che tutela l'amministratore e il funzionario
Dall'arbitrio di dare una collaborazione che non nasce semplicemente con l'appalto al massimo ribasso nove il terzo settore è utilizzato al minimo e qui è il problema dell'unione fa la forza e invece noi questa forza facciamo fatica a sviluppati
Più che per resistenze per una mancanza di colpi di continuità dalla Corte costituzionale verso il basso a costruire tutto un sistema che può permettere io valorizzare il meglio in modo oggettivo
E quindi
Vediamo allora se questo è il primo quadro che poi sarà visto c'è una parte di un'indagine che abbiamo commissionato ad Ipsos che dice ma cosa pensano i cittadini
Prima di tutto diciamo che il venti per cento della spesa l'UE offre una spesa privata possiamo dare una una valutazione non vado in un altro ma se la spesa privata è legata al reddito semplicemente e qualche problema io io ce l'ho perché allora vuol dire che stiamo creando una come dire una disuguaglianza perché tutti possono rivolgersi al privato giustamente ma bisognerebbe che fosse fatto in un modo che non differenzi sul reddito perché vuol dire che questo dice il siccome lo lo Stato l'ente pubblico non mi non basta intervengo ma interviene chi può
E tra il settanta ottanta per cento dei cittadini dice della difficoltà possibilità di accesso ai servizi fondamentali negli ultimi tre anni perché questa confusione
Provate a pensare una famiglia povera con poche istruzione la fatica che fa ad accedere a certi servizi
Perché non sa bene dove andare la sanità può avere tutti i problemi
Però c'hai hai un pronto soccorso ma se tu non capisci quando nasce un bisogno il dove andare perché magari si solo e perché l'istruzione è fondamentale in questo tonici io non sa dove andare dove muovermi
E ci s'è poi parla di peggioramento delle condizioni di povertà
E il invece il quaranta per cento valuta positivamente i servizi per gli anziani non autosufficienti le persone con disabilità quindi c'è un aspetto buono e il trentasette per cento a prezzi e servizi a supporto delle donne solo il difficoltà con lo dicono gli ultimi dati che quando la cosa diventa parcellizzata precisa
La gente è più contenta però il dato dice che abbiamo un disagio a dalla parte dei cittadini ad essere di questo tipo allora brevemente nelle proprie proposte la prima proposta in generale ve la dico io sarei per rimettere il ministero del welfare
Ma è possibile che un Paese come il nostro
Ha fatto fuori l'esistenza di un ministero del welfare cioè di un pensiero che secondo me è molto bello con l'ufficio del governatore lega Lowen farò lo sviluppo nono non è l'idea io spendo e poi dopo devo spendere il meno possibile per tra postumo io così valorizzo la persona
Che se la persona sta meglio produce di più prima due vero sviluppo abbiamo capito che è sbagliato l'idea la decrescita felice ma per la crescita ci vuole un web fare un pensiero sul welfare comprensivo
Per esempio che può permettere di vispe limitazione almeno della presa in carico delle persone
Cioè parto dai bisogni che ci sono l'autismo la disabilità gli anziani gli asili nido e poi coordinò gli enti che risponda
Cerco questa io leggo anche in questo modo questo tema sussidiarietà orizzontale e verticale che ricevo il governatore è è il la la la l'inevitabile centralità di un di un punto di coordinamento ma che ho ragione al poi singoli bisogni e quindi mente che cosa fa siccome si parla tanto di riforma in questo periodo idrico questa è una riforma da fare
Dell'organizzazione dello Stato non solo Regioni Stato ma regioni comuni Stato enti che erogano
E poi il passaggio ai servizi come dicevo prima l'idea di di di muoversi perché non voglio entrare nella polemica sui bonus ma un bonus non fa primavera
Cioè io invece se intervengo organicamente non so pensiamo sul sugli alimenti con le carrette del Banco alimentare aiutando queste realtà che lavorano con otto otto mila realtà
Lavora con la gente Ellison porto valorizzo l'intervento identicamente con con i disabili o altro
E quindi siccome gli enti che hanno scritto queste cose si occupano di spesa ci dicono del necessità di un coordinamento dei flussi di spesa superamento avverte lo storico
Dico ma trent'anni fa era difficile ma adesso c'è un afflusso di dati faccio dico per professione che permette questo tutti possono sapere tutto abbiamo delle banche dati stupende che che sono state usate anche per queste ricerche che potrebbero aiutare questo
La l'idea di creazione di reti reti aiutare i cittadini a essere insieme anche qui c'è uno slogan che bisogna dire per fine in tutto che ha fatto solo male la società non esiste
Della Thatcher no alla società esistenti se non esiste se tutti i più deboli
E allora vuol dire che noi dobbiamo costruire col nostro Gwen farà partendo dal basso coordinato dall'alto questo aspetto
Gol
Aggiungo un investimento di capitale umano perché è il capitale umano sembra che non c'entra col welfare ma si agenti si istruisce
Può muoversi meglio nel guardare i bisogni e ancora l'idea che dicevo prima di monitorare i bisogni
E io mi spiace citare ancora Antonini ma quando ancora non era la corte fece una bellissimo lavoro sulla sussidiarietà fiscale andando a vedere tutti i costi possibili tutte le possibilità di andare a vedere i bisogni e le risposte
Ma perché lasciamo perdere queste cose cambiando legislature cioè e poi andando a vedere anche le best practice se una cosa funziona
Facciamo un esempio ma ci sono noi parliamo semplicemente di quando parliamo di di di Napoli di di Gomorra Scampia mandate mediale ci son delle realtà spettacolone che lavorano
All'interno di di quartieri anche alla stessa Scampia al portiere sanità avremo che può sì diventano esempi di collaborazione tra pubblico e privato porta potrebbero portare a moltiplicare l'imitazione di questi valutando i Tarcisio dei risultati e ripeto guerra fu ma valorizzando al massimo la pubblica amministrazione col terzo settore
Qui finisco con un esempio di un Paese che vicino a Milano Melzo per la strada questa Clara a ormai alla sua età perché a più di otto di Dio ottant'anni ma è un esempio virtuoso di questo perché riceve il pacco dal Banco di solidarietà il comune a e la Croce Rossa si fanno carico dei bisogni che hanno quindi si è una rete di cittadini di volontari e questa persona che è rimasta sola
Che nona che non avrebbe diritto di esistere dal punto di vista di un mondo utilitaristico in questa commistione tra Comuni e famiglie realtà sociali campana vive
Noi siamo un Paese civile fino a quando potremo dare aveva persone come queste a Clara la possibilità di vivere senza dire quanto produce quanto serve ma questo avviene con l'unione che fa la forza quindi alla fine dico che rilanciamo il Welfare rinnoviamo il patto sociale
E facciamo un equilibro tra merito e bisogno perché e finisco con questa battuta di Gaines in cui non voglio a tornare indietro per vedere come è interessante in prospettiva
L'utile a terrorismo individualistico e a certe condizioni un efficace meccanismo di coordinamento ma di mente inadeguato per rispondere alla domanda di pubblica utilità perché necessarie la cooperazione non più solo la mano invisibile del coordinamento io penso che il nostro rapporto si inserisce in questo ripensamento
La sostenibilità non è solamente il climate change ma l'idea di una ricostruzione del rapporti tra tutte le realtà perché appunto più società è più stato insieme possono rispondere mi sono del Paese
Molte grazie al professo Vittadini che efficacemente in poco tempo ci ha dato
L'idea della ricchezza di questo rapporto ci siano tanti spunti da riprendere le viene in mente questo rapporto tra bisogni e standardizzazione dell'offerta mi fa venire in mente Amartya Sen verrà assunta Giovita matassa intermedi capability se anziché di approccio utilitaristico si chiude anche con scollega con la citasse il carisma andiamo oltre e sentiamo il secolo intervento sarà della professoressa Lorenza violini professore si diritto costituzionale all'Università di Milano nonché una delle conduttrici di questo rapporto quindi immagino che ci sia l'ottica giuridica
La seduta si chiude
Perfetto loro buongiorno a tutti ringrazio la Banca d'Italia che ci ospita e del governatore che c'ha brillantemente introdotto questo nostro questo nostro momento di lavoro e entro subito in merito Giorgio Vittadini ha dato un quadro di grandissimo orizzonte cioè ci ha fatto vedere veramente tantissime cose del passato del presente
Del futuro ecco anche il dottor Brandolini guardando il passato c'ha detto delle cose di grande interesse l'Italia e anche un po'questo è anche un po'questo spezzettamento questa problematicità però e anche
Tutta la ricchezza che l'esempio di Clara ci ha messo davanti agli occhi
Allora noi siamo nell'ambito del rapporto la il team giuridico si è occupato degli aspetti costituzionali amministrativi e anche degli elementi che riguardano il sistema pensionistico
E quindi ecco qui dirò brevemente però alcune osservazioni che derivano direttamente dal rapporto ma poi ovviamente bisognerà che questo rapporto venga
Sempre più anche letto capito insomma e anche criticato perché poi ci sono anche tante cose che vanno messi a posto
Che cosa si produce nell'ambito del bel per chi lo produce e con quali strumenti
Ecco questa
Con come poi verrà approfondito dal dottor Galeone è la spesa sociale al netto delle pensioni come vedete è cresciuta però vi è come è stato detto uno squilibrio nell'allocazione delle risorse perché
Le prestazioni pensionistiche assorbono quasi la metà di tutta la spesa sociale mentre le politiche sociali minori famiglie eccetera eccetera hanno sono finanziate con la meno del venti per cento delle risorse
Questo la seconda osservazione che faccio riguarda proprio il Glinka tra la le viti i dati finanziari che sono presenti nel rapporto e il la base normativa costituzionale e normativa
C'è una difficoltà oggettiva ricostruire la spesa perché
La struttura del welfare è una struttura che potentemente dislocata in vari in varie normative ma anche in vari pezzi dell'amministrazione dell'amministrazione statale quindi ma alcune cose le potete leggere equamente la spesa per il welfare ancora è molto cresciuta tra il diciannove tra il due mila diciannove il ventidue per molti motivi c'è stata una situazione emergenziale la ricordiamo tutti c'è stato un grosso incremento del fondo di solidarietà comunale perché i Comuni come abbiamo sentito sono quelli che poi fanno il front-office per erogare le prestazioni
E poi ci sono stati molti interventi legati al Pnr R. al nuovo ciclo di programmazione nazionale europeo
Segnalo subito che uno dei problemi che il le lo l'ordinamento ci mette davanti a che molto spesso le risorse aggiuntive Sora disse a destinazione vincolata vuol dire che i Comuni possono spendere solo per determinati scopi e questo anche le regioni hanno ha avuto molti fondi ma spesso a destinazione vincolata e questo è ha dal punto di vista costituzionale un problema perché è in teoria le regioni hanno la competenza esclusiva per molte politiche di welfare e non dovrebbero essere vincolate
Dalle normative che provengono dallo Stato centrale ma la Corte costituzionale che pure era stato tantissime cose importanti in questo settore e e alcune volte ha detto bene in caso di emergenza come durante il code anche se lo Stato dalle regioni dei fondi a destinazione vincolata meglio che niente li prendiamo
Allora questo va bene più o meno l'abbiamo visto e qui si capisce bene la lo lo spezzettamento diciamo così della degli erogatori dei bene dei delle prestazioni di welfare e anche qui love vedete poi verrà ripreso anche dal dal dottor Galeone ma ecco volevo solo segna as oscurati scusate lì ogni tanto il telefono che va da solo
Però vedete in questo caso come le amministrazioni locali che hanno solo il nove per cento però queste amministrazioni locali
Sono spesso diciamo messe tutte insieme tra regioni e comuni e molto spesso cercare di identificare qual è la spesa che viene erogata direttamente dalle Regioni
E non invece trasferite ai comuni che pare loro volta erogano la spesa ecco questo è un problema
è un problema aperto va bene davanti ecco perché al all'origine c'è un quadro costituzionale che a questa struttura c'è una competenza esclusiva statale per l'emanazione di per le l'emanazione della legislazione per quanto riguarda l'istruzione ma anche per quanto riguarda la previdenza sociale tramite gli enti di previdenza c'ha una competenza concorrente su istruzioni con esclusione della formazione dell'istruzione e formazione professionale ma le ragioni sono competente per la tutela della salute con una parte destinata alla non autosufficienza e poi c'è la competenza residuale regionale ecco la competenza residuale regionale che come ho detto dovrebbe essere si dovrebbero avere dei fondi che poi le regioni che sono competenti per il coordinamento e la programmazione dovrebbero poi distribuire comuni qualche volta
Lì spesso ci sto si ribellano te lezioni per l'esistenza di carenze e dulcis in fundo l'erogazione delle prestazioni
Spesso sugli enti locali e questo vuol dire amministrazione quindi non solo legislazione ma amministrazione e questo quindi è il quadro costituzionale generale per quanto riguarda poi quello che arriva il cittadino perché la legislazione la fa lo Stato la fanno le Regioni ma poi tutte le prestazioni vengono erogate
A parte la tutela della salute dai dai comuni da altri dagli altri enti locali
C'è una competenza trasversale che potesse potrebbe essere un buon fattore di coordinamento il tanto invocato coordinamento c'è una competenza nazionale che riguarda
I livelli essenziali delle prestazioni quel non siamo molto avanti nel dare concretezza a questa competenza nazionale abbiamo un buon esempio nella sanità ma per quanto riguarda assistenza lavoro
Formazione professionale eccetera la legislazione presenta ancora varie carenze ne abbiamo forse sentito parlare quando abbiamo lavorato con
Il comitato per appunto l'individuazione dei livelli essenziali in questo caso questa competenza viene definita trasversale
Da parte della corte costituzionale che vi fa capire come appunto al alla dimensione verticale si affianca questa competenza orizzontale
Che è il e fatti permette al legislatore statale di intervenire in tutte le materie
E blocca in un certo senso l'intervento della legislazione regionale ripeto su questo tema che ricorda tantissimo quello che stiamo dicendo adesso cioè circa la necessità di un coordinamento ecco questo potrebbe essere un buona appiglio ma dobbiamo lavorare ancora
Parecchio e poi c'è l'articolo centodiciotto con la sussidiarietà verticale e orizzontale
E questo è veramente da un certo punto di vista potrebbe anche essere una delle chiavi di volta per realizzare questo coordinamento perché
In in nome del principio di sussidiarietà
Perché l'erogazione c'è la definizione delle funzioni dei vari livelli di governo fino adesso è stato fatto sulla base su una base botto ma top tavoli o no cioè lo Stato decide che cosa fanno i vari Enti locali
Mentre il il l'articolo centodiciotto dice che bisognerebbe tener conto invece della capacità della dimensione anche differenziare per ora su questo anche qui certa rette da lavorare
Va bene qui ci sono alcuni dati della riguardano che riguardano la legislazione per noi era sicuramente molto importante la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e la tre due otto
Del due mila ma anche
La definizione che esso avvenuta nel due mila dieci
Riprendendo Clemente della legislazione già presente nell'ordinamento che riguarda le funzioni fondamentali dei comuni perché i Comuni sono come abbiamo visto i nostri interlocutori
La anche qui
è già stato già citato dal professor Vittadini
La legislazione segue molto la dimensione verticale che emerge dal dato costituzionale mentre non sappiamo adesso c'è questa idea del ministero del welfare che manderebbe meglio capita approfondita
Ma per ora porse non ci si rende conto che quando si parla di welfare
A si parla di una con catene come di di funzioni concatenate perché
E vero perché c'è il lavoro che dal supporto al lavoro però poi chi non riesce intra nel mercato del lavoro non solo dell'assistenza né chi non riesce neanche ad accedere ai servizi di assistenza
Come ha dimostrato il del caso emblematico della nostra Clara è e dopo Demel
Rare in tutta quella parte di provvedimenti che riguardano la povertà assoluta che lì si sarebbe importante abbiamo già molti fondi su questi temi ma sarebbe importante andare a recuperare proprio chi non riesce ad accedere al welfare e sono sempre di più comunque è vero che la legislazione a
Parecchi intrecci
Staff tattica coordinarsi perché questi elementi la salute il lavoro la previdenza e l'assistenza sociale sono tutti concatenati e bisognerebbe che in questo quali in qualche modo si riuscisse ad avere degli elementi di coordinamento che sono quanto mai importanti per avere dei sistemi impiccarci
Va bene qui certo tutta una parte che ridice che il welfare a questa dimensione di coordinamento
No ci occorre una dinamica di contaminazione tra le differenti materie dell'assistenza sociale della previdenza e del diritto al lavoro e della tutela la salute
E questo è un punto che lasciamo al nostro legislatore perché perché possa fare dei passi avanti
Ecco va be'qui ancora il tema dell'Abi rivinto dove chi ha difficoltà a entrare poi una volta che è entrato fra difficoltà trovare veramente quello che cerca e
E poi da questo rapporto non mette e in luce molto bene ma Giorgio Vittadini la già ribadito in modo forte efficace l'abbiamo il problema della soap sovrapposizione stratificazioni qui quello che ci ha detto il dottor Rea il professor Brandolini all'inizio mi sembra che trovi un riscontro diretto una va un'idea che emerge dal rapporto è quella che c'era c'era segnalato il professor Azzone no che ci vorrebbe un welfare di precisione integrato basato sui dati e sulla prossimità territoriale investimenti su competenze digitali innovazione tecnologica cosa che c'ha c'ha già detto anche il governatore nella sua introduzione
Le acque di precisione qui
è stato molti nel rapporto lui loro illustrata cento centosessanta
Interessava farvi vedere quest'idea di occorre promuovere una cultura della scienza dei dati perché ne abbiamo tanti di dati Giorgio Vittadini ha detto
L'ha detto chiaramente ma molto spesso si tappati causargli con una con intelligenza
Ecco qualche considerazione finale su non solo chi è cosa ma anche come noi abbiamo fortunatamente una legislazione anche a seguito ch'è stata anche molto contestata ma nel senso positivo del termine messa nel suo vero contesto dalla corte costituzionale il Codice del terzo settore in una prima del due mila diciassette in una prima fase è stato un po'sottovalutato
E messo come succedaneo alle scelte che l'amministrazione deve stare tramite il codice degli appalti
Ma la corte si è preoccupata di ridire abbastanza chiaramente che non ci può essere una subordinazione tra i vari strumenti che l'amministrazione è libera di scegliere
Gli strumenti che preferisce se vuole degli strumenti basati sul rapporto sinallagmatico con gli enti del terzo settore può farlo ma dovrebbe motivare se sceglie di non entrare in un rapporto di cooperazione con gli enti del terzo settore
Perché questa amministrazione condivisa è inutile stare a ribadirlo è uno strumento per la collaborazione tra pubblico e privato che sia una collaborazione vera
Qui riporto la sentenza ricordata che è una sentenza redatta dal collega amico sono persona
Con cui abbiamo fatto anche tante battaglie
Professor Antonini questa sentenza centotrentuno del due mila venti che ha un poche alito i rapporti tra gli strumenti che l'amministrazione ha per scegliere il partner a cui affidare l'erogazione delle prestazioni
E ha messo bene in chiaro i rapporti tra quando si vuole usare il codice degli appalti e quando invece si vuole si può si deve usare il codice del terzo settore nella logica della coprogrammazione e della con amministrazione
Ecco io adesso non voglio diciamo declinare ancora di più queste idee perché sono idee note gli operatori conoscono molto bene sia la coprogrammazione che la coprogettazione dico solo che
Il lavoro che si è fatto anche tramite le scuole di Sasso di arietta ha messo in luce che a livello locale molto spesso non si va in quest'ordine cioè non è che prima sitcom programma e poi si
Ratko progetta molto spesso le amministrazioni vanno direttamente sulla coprogettazione che ha una cosa utilissima
Perché appunto coinvolge dall'inizio anche gli enti del terzo settore che sono enti che conoscono molto spesso i bisogni del territorio anche più dell'amministrazione anche questo uno spunto che viene dalla sentenza centotrentuno però ecco sarebbe bene che l'ordine stabilito dalla legge venisse rispettato speriamo facendo mano mano anche tanta formazione che si possa arrivare
A un uso di questi strumenti in modo che aiutino veramente a costruire un welfare territoriale
Molto come dire più capace di sta sul pezzo di incontrarla gente e di conoscere i e di sogni che da la la società civile fa emergere e che sono in crescendo e sempre più complesse da gestire
Bene io
Vai su cui ci sono c'è ancora qualche considerazione che si possono fare che si può fare su questi due strumenti ma vi lascio alla vostra lettura i partner sono ancora una volta gli enti del terzo settore che abbiamo visto nella nel rapporto quanto vengono valorizzati anche da cittadini cittadini sono in certe realtà se non ci fossero gli enti del terzo settore l'amministrazione non sarebbe forse in grado di erogare le prestazioni di welfare oppure di erogarle sono una parte mentre gli enti del terzo settore cooperano sviluppano e non dovrebbero essere come dire
Usati permette terminata
Come fatti soggette a cui esternalizzate no la la prestazione ma dovrebbero essere soggetti che sono veramente dei veri e propri partner della pubblica amministrazione
E quindi non ci sono anche tante considerazioni su come devono caratterizzarsi gli enti del terzo settore perché la legislazione sì nel il Codice gli atti del terzo settore si preoccupa di stabilire quali sono i requisiti per cui uno può dichiara un ente può dichiararsi niente del terzo settore vedete ci sono tutta una serie di regole molto specifiche che sono una garanzia per il cittadino
E questo è quello che ci interessa cioè che nasca un nuovo rapporto collaborativo con i soggetti pubblici secondo regole essenziali di correlazione con le le attività pubbliche
Bene io questo punto mi fermerei qui perché penso che i colleghi che devono parlare dopo di me di faranno vedere anche più sapete più dettagliatamente cosa c'è rispettivamente del rapporto forse in conclusione che era qualcosa che già Giorgio Vittadini diceva
Forse in conclusione l'accusa e la seguente considerazione la c'è c'è il codice del terzo settore ci sono
Cessata la sentenza della Corte che ha dato un grande impulso all'uso di questi strumenti però bisogna portare avanti l'impianto normativo e l'impianto normativo
Deve arrivare fino all'ultimo miglio perché i problemi sono parecchi quindi tutto quello che abbiamo visto lo abbiamo visto anche a livello poi di leggi o di norme regionali e locali qui brevemente il ministero ha emanato le Linee guida col decreto ministeriale settantadue due mila ventuno però le leggi regionali regolamenti locali hanno stanno facendo molto in questo senso perché ci sono dei problemi aperti
Per evitare quello che veniva anche precedentemente letto cioè anch'che poi gli amministratori
Non siano su troppo preoccupati di usare gli studenti di partnership invece per gli studenti Ca'e strumenti classici della
Della dei bandi e degli appalti quindi di più penso che lavoro da fare sia davvero tanto come ci siamo detti Pintaldi abbiamo però davanti a noi tante tante energie tante tanti elementi conoscitivi tanti spunti innovativi che ci possono aiutare a costruire il welfare del futuro quindi penso che abbiamo solo da rimboccarci le maniche grazie
Grazie Lorenza violini se voleva una conferma della complessità dell'impianto giuridico italiano l'abbiamo avuta
Ora in travolto più nel merito delle gli aspetti statistici do la parola a Francesco Maria Cheli presidente dell'Istat nonché professore di Statistica economica allestita politecnica al Politecnico delle Marche Cesco
Grazie grazie
Dottor Vittadini ringrazio anche il presidente
Presidente Vittadini Graziotto Brandolini rappresentazione grazie a tutti per quest'invito
Per questa ospitalità siamo è un piacere essere alla presentazione di questo volume sussidiarietà e welfare territoriale è un tema
Sul quale era la pandemia ci sono un riflettore di cui ci ha ricordato l'importanza questo rapporto è un lavoro ricco di contenuti che sa è quasi impossibile diciamo presentare in un in un tempo limitato
Noi partecipiamo in modo sostanziale e direi anche convintamente perché è uno sforzo che produce un risultato molto importante mi sentite
Sì sì sì
Grazie
Anche una
Grazie al patrimonio informativo di cui disponiamo il diciamo il l'orizzonte il panorama che che vorrei presentare e anche un bel panorama tutto sommato per questo ci dà cita ci dà molto piacere anche soddisfazione professionale mettere le nostre competenze
Quelle dei nostri ricercatori delle nostre ricercatrici a diciamo a frutto in questo in questo rapporto
Vado avanti con questo credo sì perfetto questi sono un po'i punti che toccano ma veniamo alla spesa per la protezione su sociale che restituisce la struttura del nostro sistema di welfare e ne delinea il modello come abbiamo richiamato nel rapporto nel due mila ventidue il nostro Paese ha speso quasi cinquecentottanta miliardi di euro
Per la protezione sociale che corrisponde circa al trenta per cento del PIL ventinove virgola sei una quota un po'più alta di quella rilevata nell'Unione europea che intorno al ventisette virgola due
Le stime presentate nel rapporto fanno riferimento all'anno ventidue ho insegnato che sono uscite le stime anticipate del ventitré
In cui la spesa italiana sale cinquecentonovantasette miliardi anche se in rapporto al PIL diminuisce di qualche di pochi della scende al ventotto per cento negli ultimi dieci anni la spesa per la protezione sociale vedete queste sono i tassi di variazione
è un'entrata del due virgola quattro per cento medio Annona cresce una crescita più sostenuta del PIL che aumentato dell'uno virgola sei per cento annuo in media la dinamica demografica influisce sulla composizione della spesa che è fortemente sbilanciata qua abbiamo sentito già affermare dal dal governatore dalla Statale erogazione per le pensioni
Qui trovate alcune io vorrei andare un po'insomma non mi vorrei soffermare molto quelle elencate vedete sono solo le principali le principali voci di spesa alla pensioni erogate familiari superstiti cure sanitarie trasferimenti risorse impegnate per l'assistenza alle persone con disabilità
E trovatelli anche i dati dico si tratta nel complesso di fatti ormai stilizzati ma che vale la pena ricordare
Questo è La Pira velleità che la struttura della nostra popolazione il sistema del del welfare del nostro Paese è strutturalmente storicamente sbilanciato sulla componente pensionistica questo quadro è ulteriormente complicato al processo di invecchiamento
Della popolazione che mette sotto pressione il welfare per le conseguenze sulla sanità e sull'assistenza socio sanitaria
Vedete sono tre esce tre situazioni come eravamo come siamo come saremo due mila due due mila ventitré due mila trentacinque vedete
Il il però numero la consistenza e la popolazione che ormai attualmente a intorno ai sessanta anni che piano che salirà al piano successivo tra vent'anni la la base della piramide
Chiamiamo la piramide perché si chiama piramide per età ma non è una piramide la base della piramide che sempre più stretta più ci muoviamo a causa della denatalità
Quindi quali sono i fatti sono sostanziali e la diminuzione a popolazione residente l'aumento della popolazione over sessantacinque la diminuzione della popolazione attiva questi sono i fatti i mutamenti
Demografici sostanziali le famiglie che aumenteranno in numero assoluto ma diminuiranno in nella dimensione si passerà famiglie sempre più piccole
E ovviamente una famiglia piccola indebolisce la rete familiare questo ente ora quello che dice il presidente Vittadini
La famiglia le la rete familiare diventa più debole
Molte persone vivono sole rete familiare è praticamente assente
Questi processi avranno conseguenze sul sistema di welfare in particolare aumenterà il bisogno di assistenza sanitaria le prestazioni e di prestazioni socio sanitarie e socioassistenziali che potrebbe portare a una ricomposizione degli interventi verso la cosiddetta la un tempo che
Questo è il trend demografico e i bisogni futuri di welfare questo incremento del numero di anziani potrebbe comportare ancora maggiore consistenza del numero di persone in condizioni di cronicità e di quelle con limitazioni gravi a sinistra
Cronicità e a destra limitazioni gravi come si legge nel rapporto del due mila ventidue in Italia le persone affette da malattie croniche oggi sono circa ventiquattro milioni
Oltre la metà almeno due malattie croniche la prevalenza di malati cronici e più elevata nelle regioni del Nord Ovest ma nelle isole si riscontra la prevalenza più alta di molti cronici
Nello stesso anno le persone con limitazioni gravi ossia con visibilità sono circa due milioni e novecento mila sono numeri
Insistenti molti dei quali di età superiore ai settantacinque anni si tratta di una fascia di popolazione che spesso vive in condizioni di fragilità e solitudine
E di più di e più di frequente a rischio di esclusione sociale partendo da queste evidenze abbiamo fatto delle proiezioni sul numero frutto futuro di questi due gruppi malati cronici
Limiti persone con limitazioni gravi
I risultati sono visibili nei grafici vedete quella riga quella riga lo scenario uno e lo scenario due non voglio dire quali sono le ipotesi lo scenario trovate tutto naturalmente nel volume ma per non complicare la trattazione però sostanzialmente portano gli stessi risultati
Quindi caro questo vuol dire che indipendentemente dallo scenario stesso
Quello che accade lo vedete dove detti chiaramente c'è un aumento del numero di sia di di persone affette da patologia cronica sia di persone con limitazioni gravi che cresce soprattutto nell'età
Più più avanzate della popolazione
Volendo riassumere numerosi evidenze direi che l'invecchiamento tra popolazione frutto positivo del miglioramento delle condizioni igienico sanitarie del mutamento di condizioni economiche sociali
Degli stili di vita delle nuove terapie direi che è una buonissima notizia che sino ai più noti non è certamente una brutta notizia le conseguenze sulla salute sulla domanda di cure non sono facilmente prevedibili
Perché c'è un paradosso per cui l'aumento del numero degli anziani potrebbe comportare anche l'incremento delle persone in condizioni di cronicità disabilità ma se andiamo a considerare il numero totale di anni vissuti in autonomia anche se la vita
La speranza di vita aumenta anche il numero di anni vissuti in autonomia aumenta e questo no tutto questo non è facile valutare una maggiore domanda di assistenza sociale è legata a livello di autonomia degli anziani nello svolgere attività quotidiane
Disporre di informazioni su questi temi essenziali per individuare sempre un potenziale bisogno di sostegno a domicilio
Questi dati del rapporto questi dati ovviamente sono nel rapporto ma un quadro aggiornato dei bisogni di assistenza sarà reso disponibile
Volevo sottolineare questo punto con il rilascio delle informazioni della nuova indagine europea sulla salute siamo la terza Wade
Abbiamo già avuto nel due mila quindici nel due mila diciannove questa indagine e la prossima partirà sarà avviato il prossimo mese aprile quando questi dati saranno disponibili avremo molte risposte a molte domande che adesso riusciamo a a vedere solo con con la lente del due mila diciannove
Bene
Passiamo rapidamente alla spesa sociale dei comuni vedete questi sono le spese per varie tipologie
Come previsto dal modello organizzativo istituzionali italiano compete ai Comuni la titolarità delle funzioni amministrative e gestionali sui servizi sociali
Era anche un criterio di prossimità che secondo me è molto opportuno e sugli interventi di natura socio assistenziale assistenziale opportuni per la tutela dei rischi e dei bisogni di natura sociale
Per monitorare l'offerta sul territorio ogni anno l'Istat conduce un'indagine sulla spesa sociale dei Comuni singoli e associati
Che fornisce un quadro completo del welfare territoriale declinato in diverse aree d'intervento dei Servizi per le persone con disabilità a quelli per famiglie minori che includono a esempio gli asili nido sebbene si tratti di una spesa relativamente piccole in termini di PIL nel due mila ventuno parliamo dello zero virgola quarantasei per cento del PIL questa spesa una funzione importantissima per il tipo di bisogni cui tenta di far fronte come si legge nel rapporto del due mila ventuno i Comuni gli ambiti territoriali sociali e varie forme assistente associative sovracomunali
Hanno speso per gli interventi e i servizi socio assistenziali otto virgola quattro miliardi di euro
Questa spesa è calcolata al netto delle compartecipazioni a carico degli utenti del servizio sanitario nazionale i servizi sociali dei Comuni sono rivolti prevalentemente alle famiglie con figli minori in difficoltà agli anziani alle persone con disabilità
Queste aree di utenza queste rappresentano circa l'ottanta per cento delle risorse impegnate
Segnalo che proprio le altre cose le trovate naturalmente nella nella slide ma trovate ovviamente nel rapporto segnalo che proprio in questi giorni è uscito il dato aggiornato
Sulla spesa sociale dei comuni singoli associati nel ventidue cioè l'anno successivo a quello il riferimento del rapporto che è stata di otto virgola nove miliardi
Al netto delle compartecipazioni in aumento del cinque virgola otto rispetto al due mila ventuno
Bene
Questo che ha già questo grafico che ha già presentato il presidente Vittadini credo che che possiamo si evidente da insomma molto chiaro passiamo da trentasette euro a cinquecento
Sopra cinque assi seicento euro
Nella nella Provincia Autonoma cinquecentonovantadue era una provincia autonoma di di Borsano mentre quella del grafico che vorrebbe vorrei sottolineare i due punti secondo me molto rilevanti
Primo punto e che segnalo che a partire dall'anno di riferimento del due mila tredici
Il campo di osservazione dell'indagine sugli interventi e servizi sociali offerti ai Comuni singoli associati è stato esteso anche alle regioni e alle Province per togliere la componente aggiuntiva che queste forniscono in termini servizi e contributi economici alle famiglie
Questo colma un un gap informativo però il quadro delle disuguaglianze sostanzialmente non cambia secondo osservazione che come si legge nel rapporto le risorse proprie dei Comuni finanziano la maggior parte della spesa impiegata a livello locale per i servizi sociali
Anche in questo caso emergono forti differenze fra i territori che non andrò approfondire rimandando a una lettura attenta del contributo dei colleghi
Voglio prosperò sottolineare un altro aspetto alle differenze tra Regioni ripartizione geografica e questo è molto importante si intrecciano quelle per tipologia di comuni comuni grandi Comuni piccoli
E le risorse dedicate servizi sociali crescono all'aumentare della dimensione demografica del Comune tuttavia il nel Mezzogiorno il divario tra classi di ampiezza dei Comuni è meno accentuato ma si registra un livello di spesa molto più basso rispetto al resto del Paese
In media la spesa dei Comuni più grandi del Sud e delle isole centosei euro è inferiore a quella dei comuni più piccoli dell'Italia settentrionale centotrentanove euro poi trovatelli altri esempi di queste di queste situazioni
Bene ancora sulla spesa
Sociale dei Comuni chiudo questa carrellata sulla spesa sociale con qualche informazione sulla gestione dei servizi offerti ai cittadini la cui erogazione per la cui erogazioni comuni si avvalgono anche nel privato e nel del privato sociale in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale
Come vedete esaminando il trend il centro e la ripartizione dove si registra la quota maggiore di spesa sociale non gestita direttamente dai Comuni e dagli enti associativi
Nel due mila ventuno questa quote del quarantasette virgola quattro per cento del totale in aumento rispetto al due mila dieci
I comuni del nord est del Nord ove ma nordovest hanno affidato all'esterno
Un po'più del quaranta per cento della spesa quota sostanzialmente stabile rispetto a dieci anni prima mentre al Sud e nelle isole si registra la spesa era già base si registra una diminuzione da un'analisi più approfondita delle tipologie di intervento attuate dei comuni nel settore sociale è possibile individuare quali siano i servizi maggiormente che maggiormente si prestano a valorizzare la collaborazione tra pubblico e privato
Infatti alcuni dei servizi offerti vedo un apporto decisivo da parte delle cooperative e degli altri enti privati che opera sul territorio con quote molto importanti della spesa impegnata dei comuni per l'offerta gestita e privati il caso ad esempio dei centri
E le strutture residenziali per minori e le persone disabili
Circa il settanta per cento della spesa e gestita indirettamente e anche le strutture residenziali per gli anziani e per i stranieri con oltre il cinquanta per cento
Viceversa i servizi che vengono gestiti dai Comuni principalmente in forma diretta sono quelli che prevedono la presa in carico dell'ente pubblico e l'apertura di una cartella sociale da parte assistenti sociali
In generale le ali utenza dove si assiste alla maggiore esternalizzazione dei servizi sono quelle delle dell'assistenza ai disabili agli anziani
Passiamo a questa tabella vedete ci sono dei numeri non li leggiamo tutti ci sono i numeri in che sono evidenziati perché rappresentano avete le unità locali le istituzioni pubbliche eremita le istituzioni non profit
Unità locali e dipendenti vedete se noi guardiamo alla all'assistenza
Scusate io la vedo male avrebbe ecco se noi guardiamo alla istruzione prescolastica vedete che il settantacinque per cento è coperto dalla IST dalle istituzioni pubbliche
Parimenti il settantuno virgola cinque per cento dei dei dipendenti sempre le istituzioni pubbliche ventiquattro e ventotto sono delle istituzioni non profit rispettivamente nella sanità invece avete il trentacinque per cento delle unità locali gestito del dalle dalle istituzioni pubbliche ma a circa il novanta per cento di dipendenti perché sonorità locali pensate ai policlinici agli ospedali sonorità locali di grandissime dimensioni
Viceversa il sessantaquattro per cento delle delle unità locali gestito istituzioni no profit ma hanno solo il dodici virgola quattro per cento dei dipendenti
Se andiamo invece a vedere l'assistenza sociale c'è una netta prevalenza dell'istituzioni no profit con l'ottantaquattro per cento dell'unità locali e l'ottantacinque virgola sette per cento
Dei dipendenti credo che questi dati siano molto interessanti qui abbiamo messi loghi dei censimenti permanenti perché abbiamo tirato fuori questi numeri decenza denti permanenti che sapete
Ora non si svolgono più una volta ogni dieci anni ma si svolgono tutti gli anni è possibile da questi censimenti
Uno
Riuscire a tirare fuori queste informazioni
Vado rapidamente
Vedete qui abbiamo due grafici Primolo Italo Garinei istituzioni pubbliche con le le percentuali Rete e come si differenziano perché quello che molto importante come è stato sottolineato più volte tant'è che c'è una grande eterogeneità territoriale per questo questo è un fenomeno che in cui il territorio gioca un ruolo molto in la dimensione del rivaleggia con l'importantissimo fondamentale vedete passiamo da da regioni in cui la composizione
E qui diciamo più equilibrata a Regioni in cui abbiamo la totale prevalenza istituzioni non profit anche guardate sia per l'unità locali a sinistra vostra sinistra sia per le
I dipendenti il rapporto tra dipendenti e popolazione tra dipendenti delle e popolazione delle due differenti tipi di istituzioni
Bene la composizione regionale come diceva illuminante rispetto alle peculiarità diversi contesti territoriali
Vi segnalo che il dieci marzo che sta pura pubblicità ma approfitto della grazie del pubblico del dieci marzo il dieci marzo lanceremo la terza edizione del Censimento delle istituzioni no-profit che è un per noi un grosso impegno da un punto di vista del lavoro ma anche un lavoro che ci è morto orgogliosi bene alcune rapide riflessioni conclusive spero di non essere stato troppo lungo
La transizione demografica un impatto Complesso e multidimensionale sui territori legato soprattutto all'aumento la ricomposizione della domanda di cure e di assistenza sociali
Il sistema di welfare territoriale è chiamata a rispondere a queste transazioni qui non parliamo più capite parliamo anche di di servizi che riguardano serre diciamo del dell'attività economica mi ha sorpreso sentire nella mia regione che un sindaco con tanto di fascia ha occupato un istituto di credito hanno fatto un'occupazione pacifica non so se l'avete sentita non dico il Comune
Ma al nord delle Marche un sindaco con tanto di fascia con un gruppo di cittadini ha occupato una una la sede della del dello sportello della Banca e l'ha occupata perché sta per chiudere
Quindi quando chiude quella quella sede non c'è più nessun sportello nessun bancomat niente che possa diciamo in qualche modo ecco questo per un servizio immaginate anche che cosa può succedere nelle aree interne nelle arie diciamo così che si stanno spopolando nelle aree soprattutto quelle montane che cosa può succedere se cade
Questo sistema di assistenza e quali possono essere gli orizzonti
Il territorio con le sue specificità economiche demografiche e sociali e culturali rappresenta ormai non sono una variabile di classificazione ma anche una variabile di analisi fondamentale per leggere le complesse trasformazioni in atto
Nel rapporto annuale due mila ventiquattro un capitolo è stato dedicato proprio l'analisi fenomeni socio demografici alla luce delle caratteristiche del territorio
L'estate sempre più impegnata a produrre dati con elevato dettaglio territoriale granulari come si dice per diffondere nuove informazioni quindi concludo
Augurando una buona lettura del rapporto vorrei anch'di nuovo ringraziare tutte le colleghe e i colleghi che hanno contribuito più a diversi capitoli di questo rapporto e di cui siamo molto contenti per il risultato ottenuto grazie
Grazie presidente Carelli
Continuiamo con questa profondimento più statistico informativo alla parola Pierciro Galeone che al direttore dell'IFEL l'Istituto per la finanza e l'economia locale
Facciamo il braccio di ricerca dell'ANCI sei grazie a grazie grazie la Banca d'Italia per l'ospitalità grazie molta la Fondazione la sussidiarietà a Giorgio Vittadini questa un'idea è sua l'idea tra le parlando un po'di anni fa e
E l'idea insomma credo che il il primo questo i risultati ci siano c'è quello di dare
Di dare un quadro della complessità del welfare italiano
No guardarlo un po'tutto insieme non solo per pezzi per livelli di governo in un momento nel quale non sappiamo e nei prossimi anni questo sistema per fra virgolette sistema perché perché porticati dissestati sistema Citti cita non ha molto sarà sottoposto a una pressione fortissima forse sarà l'ambito di policy che dovrà turni
Alla quale sarà richiesto di cambia di più
Popper la forza della domanda per il cambiamento la domanda ma anche per la sua fragilità inadeguatezza ecco nel suo impianto devo dire la verità o cresciuto nel tempo in un modo un po'disordinato un po'forse comunque molto lontano dalla dal tema del welfare territori
Tale
Ecco no le domande questa la domanda se ecco diciamo a domanda sociale cambiava l'ha detto al solista assicura che non mi metto di queste cose c'è un problema di equilibrio di finanza pubblica critici che sappiamo insomma il debito la crescita breve d'accordo ma abbiamo lo su un problema di risorse
Non solo di numeri
Ma anche un problema di regole d'impianto allora l'impianto l'ha detto questo anche Lorenza
Violini prima costituzionale lo ripeto rapidamente Stato che fissa i livelli delle prestazioni legislazione programmazione regionale
Comunico un funziona mi sa dire ci metto anche cittadino associazione che sono il centodiciotto come produttori anche di beni e che devono perseguite né si può queste il disegno del nostro della della della Costituzione bensì andiamo a guardarla spesa questo disegno
Non è che non è stato attuato è stato attuato in modo inverso nel senso che invece abbiamo una sistema sostanzialmente centralizzato
Ci può essere italiano è centralizzato con trasferimenti operati dallo Stato attraverso gli istituti previdenza
Una quota minore è riservata a Regioni e Comuni
Per fare una serie di punta quindi questo lo dico perché a anche noi per convincerlo che lavoriamo sui Comuni spesso per decidere l'idea che il welfare italiano siamo noi
E ci sono alcuni che ci credono fatiche
Poi come tutti quelli che combattono in prima linea si volta un attimo dietro guardano filo che c'è nel resto dell'esercito s'accorgono che le dimensioni son proprio diverse al sono già state anticipate eccola qua questa è la spesa sociale al netto delle pensioni
Naturalmente è una spesa sociale l'abbiamo visto a livello internazionale in cui la previdenza è molto più forte
Però è una spesa come delle cresciute cresciuta molto cresciuta costantemente tranne un periodo di stasi negli anni della crisi del consolidamento fiscale post crisi finanziaria e negli ultimi anni è cresciuta e cresciuti cresciuta su tutti i livelli di governo e cresciuta anche in termini reali
Sì però come vedete è cresciuta così e cioè il settanta ottanta per cento
Gestito dallo Stato il dodici per cento dalle amministrazioni statali che per fanno anche dei trasferimenti e solo il nove per cento da Regioni e Comuni
Quello che abbiamo provato a fare noi ecco questa me e qui è è il modo in cui spendono vedete e questo ancora sono
Dati aggregati in cui l'amministrazioni locali sono sono insieme l'ente di previdenza lo spende sostanzialmente sia per alcuna una parte legata al lavoro tra che riguarda indennità di malattie o copertura dei perché o disoccupazione una parte invece data anche alle famiglie per evitarle ci esclusione sociale in le amministrazioni centrali vanno soprattutto sull'esclusione sociale c'è un una parte rilevante anche per esempio il ministero dell'Interno sembra sulla parte immigrazione
Questa che abbiamo o quello che abbiamo fatto lo dico abbiamo usato una fonte diversa nel senso siamo andati a vedere alla intanto siamo andati a vedere
Nei bilanci comunali e usando i questionari dei fabbisogni che utilizziamo per la definizione dei fabbisogni dei fabbisogni standard
Siamo andati a cercare di vedere analiticamente quello che c'era come spesa cercando anche di evitare le sovrapposizioni trasferimenti fra Regioni e comuni perché tenete conto che il sistema a questa complessità con cui son trasferimenti dello Stato Regioni e Regioni Comuni a volte direttamente i Comuni a volte passa insomma di una complessità significativa se leggete LDL il rapporto abbiamo diradato qualche nebbia ma insomma rimane ancora molto lavoro da fare ve lo faccio vedere queste la spesa delle Regioni
La spesa netta cioè la spesa netta pro capite quello che sono i trasferimenti che vengono fatti comuni questo ve lo segnalo perché ne avevamo pensato quando abbiamo iniziato a lavorare che il le differenze territoriali che avete visto fossero legate anche a differenza nella spesa regionale non è così
La spesa regionale sostanzialmente abbastanza e distribuita omogeneamente sul territorio è diversa la modalità in più vedete c'è una crescita significativa al Sud di trasferimenti alle regioni che sono stati in gran parte passa dei comuni questo elemento positivo però vi segnalo che questo elemento da un lato sicuramente positivo per i trasferimenti la documenta la complessità in modo molto molto forte i trasferimenti regionali sono trasferimenti spesso non programmati in modo pluriennale sondati anno per anno hanno meccanismi di rendicontazione specifici quindi vengono complesso il sistema
Questi sono i Comuni che cosa fanno i comuni con i loro fondi un po'l'ha già detto anche della spesa comunale come si indirizza vedete che c'è una un peso molto forte di azioni dei minori molto forte crescente e prima è stato detto e la parte molto impone una parte importante ultimamente ci sono stati finanziamenti e trasferimenti anche statali rilevanti sono menta degli asili dovunque anche al netto di quelli privati anche nel Sud la tendenza quindi alla copertura di questo servizio
Vedete come gli anziani invece hanno copertura nove per cento non ha una cultura molto alta
Questo in effetti se voi pensate fa fa
Ci richiama anche al fatto che l'assistenza agli anziani in questo momento è in realtà in gran parte un'assistenza privata
Ci sono stime siccome si tratta d'economia non osservata non sappiamo ma ci sono stime di quaranta miliardi di spesa delle famiglie per questo anche fossero trenta sarebbero tantissime ci sono stime su più di un milione di
Cosiddette badanti che quindi sarebbe un secondo gruppo professionalità Aliano dopo gli dopo gli insegnanti quindi la i ancora questa quest'area dell'assistenza agli anziani e in gran parte coperta dal privato
E da qui nascono le le le le le preoccupazioni perché noi oggi abbiamo come abbiamo visto prima gli anziani in crescita anziani in crescita con disabilità
Abbiamo anziani che in prospettiva avranno pensioni più basse di quelle adesso abbiamo anziani che in prospettiva vanno meno figli di quelli di adesso l'assetto attuale quindi costruito con un forte contributo
Nel settore privato e in una parte come dicevo anche non osservata nel senso non non regolare
Due l'esistenza di tensioni ancora piuttosto decenti e i fili che aiutano son cose che in futuro non avremo più e gli anziani vivono sempre soli ecco questo l'abbiamo detto è una cosa molto importante a Roma vedere qui intorno a noi questo quartiere il sessanta per cento delle famiglie composta da una persona
Presso il centro di Roma è la città specialmente fatta da persone solitarie che sono naturalmente che i mezzi ce la fa da solo a chi non c'è mezzi s'arrangia
Andiamo avanti ecco questo qui è la media spesi sa per il territorio al netto degli asili nido come vedete la spesa
Al netto gli asini dovere della Suda una spesa minore ma in crescita minore ma in crescita
Ora come abbiamo visto la differenza di spesa non è determinata trasferimenti regionali ok
Non dovrebbe essere terminata dei trasferimenti statali anche se li ancora la spesa storica
Ha un suo ma un suo ruolo forte da cosa son determinati sono determinati dal fatto che le spese per il welfare sono stato coperte dei Comuni con risorse proprie per più del cinquanta per cento
Quindi qual è il punto la differenza è data la la differenza nei regimi Tassone nell'offerta di welfare italiano è data dalla base imponibile comunale
Questo integrata laddove dai contributi che sugli asili nido e sulle retta a volte ci sono dei contributi anche delle persone quindi in parte base imponibile comunale e reddito medio dell'area questo è stava la vera
La la determinante di questa di questo di questa situazione così sperequata andiamo avanti questo invece sugli asili nido a coinvolgere gli asili nido sono ancora pochi ma la crescita queste fatta anche con la inserendo anche la
La si sono pochi ma sono in crescita abbiamo inserito anche la spesa alla spesa privata hanno quella successiva mi dice Claudia predica fatto le slide quindi
Ah ecco a questa ecco questo al mi soffermo un attimo su questo è la spesa sociale per classi demografiche questo l'ha richiamato anche presidente dell'Istat allora il welfare è
Un ambito di polizze strano perché a impatto su tante cose per esempio e al centro la politica territoriale
Cioè se noi vogliamo dare forma
Ecco interventi degli oneri invece episodi son fatti con incentivi fiscali eccetera c'era uno degli elementi fondamentali e questo di servizi se ne abbiamo delle zone che sono sotto dotate di servizi dovremo sicuramente lo spostamento delle persone dalle aree da da queste aree verso le ha soprattutto le giovani coppie famiglie giovani si sposteranno verso versare più altamente urbanizzate con maggior servizi abbia dobbiamo anche decidere cosa vogliamo se vogliamo un sistema urbano equilibrato oppure se anche noi come altri paesi vogliamo conoscere una concentrazione urbana più più più significativa alzo
Ecco questa anche agli asili nido ancora di più perché è il primo problema ancora di più naturalmente tenete conto che fra gli obiettivi di servizio cui sono stati attivati dei finanziamenti destinati ai comuni alcuni comuni avevano convettivo di servizio uno di coprire il loro fabbisogno loro fa bisognerà un posto d'asilo nido
Perché c'avevo un bambino
E questo è ovvio che qui quindi duettare insieme anche è un ambito di policy che chiede una riorganizzazione territoriale è un'organizzazione di servizi non è solo una questione di fondi
I fondi venivano dati ma capite per un bambino asilo nido su non meno difficile farlo infatti
Ecco o ecco come trascurare questa era la la cosa il ruolo di la copertura di asili nido qui c'è anche la quota la quota della la quota privata ma anche se la rinviamo senza quota private anche se vediamo i dati due mila ventitré il Sud è in ripresa rimane una differenza la differenza probabilmente
Lo sa questa cosa c'è un gran dibattito e anche nella domanda e nel tasso d'occupazione femminile ma certamente anche vero che se ci sono gli asili nido mente al TAR insomma questo spontanei su temi che conosciamo qui volevo darvi solo un aspetto positivo
Di aumento allora perché positivo perché effettivamente negli ultimi anni c'è stato una ripresa dei trasferimenti in conto capitale finalizzate servizi per i Comuni c'è stata
E comuni l'hanno utilizzata
Però vidi voti basso faccio della sola che forse la più importante di tutti perché mi dà un po'l'idea di che razza di che cosa abbiamo costruito negli anni Corno sussiste
Alla queste qui sono perché la legge di bilancio l'ultima sono i fondi destinati ai comuni che finanzia l'UE
Io li ho trovati quindici probabilmente sono venti ora tenete conto che questi qui dentro c'è di tutto
Ognuno di questi fondi a con vincolo di destinazione puntuale ognuno di questi fondi a un meccanismo di rendicontazione diverso ognuno di questi fondi a un meccanismo di erogazione nei tempi differenziati allora
Se aggiungiamo quelli regionali che hanno caratteristiche analoghe al
Perché dico questo perché il problema non è solo di fondi se noi vogliamo andare verso siamo obbligati ad innovare ed è innovare dico e e di Novara terra su a livello di erogazione di servizi
Se ne vogliamo fare la coprogettazione che significa inventare servizi nuovi
No produrre diverse combinazioni di servizi
è ovvio che il problema non è solamente i trasferimenti o io metto sul sistema che permetta l'innovazione attraverso meccanismi per carità finalizzati d'accordo non non voglio dire che vengono dati
Non son trasferimenti perequativi va bene sono fondi vincolati che però siano vincolati in un modo che per che ne permetta siamo vincolati sul risultato siano vincolati sull'impatto cioè permettano l'innovazione così non andiamo da nessuna parte
L'ultima cosa che volevo dirvi è questa
Ed è proprio l'ultima
Non abbiamo bisogno di integrazione no
Non è solamente fra livelli di governo presenta abbiamo un grandissimo poco andrebbe speso un forse la prossima volta con Giorgio ripensiamo sulla parte socio sanitario andrebbe tutta e la parte che prendersi la maggiormente la perché più gli anziani con vari cronicità diceva è un intreccio molto forte e oggi sono sistemi che vanno avanti persino se separati è quello lì è un altra intenzione molto
Molto forte molto importante ma latinista noi confidiamo molto lei letto
Nei livelli essenziali di prestazione
E quindi siamo favorevoli eccetera vorrei però
Dire che siccome come di visto come li abbiamo attuato las la la la la Costituzione
Cioè non vorrei che le diventassero si trasformasse in una sventagliata di obiettivi di questo tipo con obiettivi di risultato da rendicontare perché se diventano questi e il rischio effettivamente che di non aver non aver risultati effettivi nell'esercizio dei diritti e rendere ingestibile il sistema cioè abbiamo visto distratta tantissimi dati
Nello siamo tantissimo naturalmente aumentati granulari si tratta di usarli cerchiamo di costruire un sistema in cui il diventi un risultato un impatto
E poi lasciamo in qualche modo le amministrazioni con un risultato un impatto che garantisca alcuni alcuni diritti ma poi lasciamo le amministrazioni capace di di realizzarlo in modo in modo innovativo altrimenti ah perché la Costituzione dice che lo fanno i Comuni non è che lo dice perché sì c'è un favore ai comuni storico e tutto Alice perché quei bisogni cambiano son diverse si differenzia hanno bisogno di un lavoro minuto anche nell'opera terra e quindi concludendo la conclusione allora questo disegno va rivisto basati su come vedete le risorse sono poche sono in crisi ma non è che non ci sono che dobbiamo decidere come riallocarle se vogliamo costruire un sistema che abbia nel tempo gradualmente o al possesso un sistema maggiormente decentrato
Che favorisca l'innovazione che favorisca innovando anche la collaborazione con i cittadini ed associazioni previsto dal centodiciotto
Lavoriamoci ma lavoriamoci qui c'è un problema che vi lascio che sapremo presto perché ho visto Luca Antonini è venuto in mente Sosa ci tutti lavorano per per per modifica la Costituzione no
Cioè Mottura lavoro molti fanno molti hanno anche prive ci son carriere politiche che si infrangono lungo la riforma dell'amministrazione quindi questa Costituzione sarà una cosa importante perché se no non
Io capisco che una volta che la mozione scene ma un po'di lavoro oltre che per riformarla anche per attuarle norme anche sarebbe male grazie
Buongiorno grazie a Pierciro Galeone abbiamo finito con diciamo gli interventi più legati al rapporto ora abbiamo due interventi importanti di persone non coinvolte del rapporto ma ci possono dare una visione molto molto fondate importante su cui
Territori la parola prima Aprilia Cavallari presidente d'ufficio parlamentare di bilancio nonché professore professoressa l'economia a Roma Tre Lilia
Grazie grazie Andrea grazie innanzitutto per l'invito è molto diciamo le discussioni di oggi le relazioni sono state veramente utili interessanti così come il il rapporto per dare una panoramica direi molto ricca sul sistema di protezione sociale sul sistema di welfare con questo focus sul territorio sul welfare territoriale
Sempre con lo sguardo poi rivolto al futuro quindi con lo sguardo rivolto alle sfide che ha di fronte il welfare in particolare quello territoriale
La sfida principale nella transizione demografica è stata ben illustrata dal presidente dell'Istat c'è un invecchiamento della popolazione
Che preme sulla domanda di di assistenza di cura di protezione c'è un inverno demografico che riduce la popolazione attiva e quindi rende e più difficili i diciamo quadrare anche il cerchio del finanziamento
Ci sono anche diciamo notizie o comunque dati non necessariamente allarmanti per quanto riguarda l'incremento della Spesal sia quindi le proiezioni anche quelle della ragioneria sono per un aumento chiaramente delle spese legate all'assistenza
Anche se la dimensione non è e così così drammatica perché vero allunga si allunga la vita e quindi ci sono più anziani hanno più bisogno di cure però è anche vero che migliorano in qualche misura le le condizioni di salute insieme all'allungamento della vita e questo è un dato è un dato positivo quindi il tema è che bisogna adeguare il sistema di welfare ai bisogni di una popolazione che invecchia bisogni di una popolazione che si riduce e bisogna tenere questo welfare al passo direi non solo con i cambiamenti demografici ma con le transizioni
Drammaticamente in atto dal clima all'economia al società quindi ai modelli di società
E e questo pone un problema di adeguatezza delle risorse e un problema di assetti organizzativi quindi abbiamo sentito più volte in più interventi la frammentazione
Delle delle risorse e delle competenze quindi la difficoltà di coordinare queste conferenze queste queste competenze e queste attività sul piano delle risorse naturalmente lo sappiamo tutti l'Italia si è impegnata a
Su un percorso di consolidamento direi significativo e prolungato nel tempo questo impegno di consolidamento dei conti pubblici riduce necessariamente gli spazi di manovra e e Lori Illy riduce in
Nel medio termine quindi non per quest'anno per l'anno prossimo mai in un tempo piuttosto in un tempo piuttosto lungo quindi questo riduce i margini di azione
E riduce i margini di azione ma è stato anche detto più volte il problema non è solo quantità di risorse disponibili ma è anche qualità delle risorse e il modo in cui vengono erogate
Una criticità che riguarda l'offerta del welfare è e forse anche la frammentazione nell'uso e e nella distribuzione delle risorse pubbliche il rapporto guarda soprattutto al welfare territoriale
E e qui il dato l'avete visto declinato in vari indicatori in vari grafici il dato incontrovertibile che ci siano delle profonde differenze disuguaglianze
Profondi divari sul territorio di varie anche nell'offerta non sono della Spesal
Quindi colpiva no il grafico sulla spesa regionale
Quindi sulle profonde differenze anche sulla spesa sociali per Comuni quindi tra Regioni come la Calabria con una spesa nero segnato il numero di trentasette
Pro capite fino ad arrivare a quasi seicento della provincia autonoma di Bolzano quindi è indubbio che ci Stio che ci sono delle profonde differenze e e l'offerta di welfare sul territorio risente della frammentazione delle delle risorse che vuol dire frammentazione vuol dire canali di distribuzione Diversi che nonna dialogano molto bene pratiche non sempre dialogano bene tra loro e e che e che hanno criteri di ripartizione
DiVersi e che non sempre riescono a riflettere capacità fiscali e bisogni dei territori quindi in questo diciamo un quadro l'esigenza diciamo di coordinamento dal punto di vista finanziario anche un'esigenza di razionalizzare la distribuzione delle risorse pubbliche quindi non solo un tema di entità
E quindi naturalmente di controllo della sostenibilità dei conti ma un tema anche di razionalizzazione
In questa diciamo l'architettura istituzionale è stata Bennani testata Bernard ben illustrata sullo stato quindi la regia centrale ha un compito
Fondamentali importante che è quello di stabilire i livelli essenziali di prestazione che ha il compito di e che hanno diciamo capacità di ridurre queste differenze questi divari di territori e che appunto dando una come dire uno standard di prestazione è uniforme sul uniforme sul territorio
L'esperienza ci insegna che in assenza di chiari standard la l'erogazione e la distribuzione e l'assegnazione delle risorse statali agli enti locali avviene con criteri che non sempre riescono a cogliere fabbisogni e e capacità fiscali quindi è importante stabilire diciamo i livelli essenziali e lo è tanto di più in un contesto chiaramente di margini stretti per la finanza pubblica di partecipazione degli enti locali ai vincoli della finanza pubblica quindi procedere con la dica
Passione dei livelli essenziali procedere con la definizione dei fabbisogni dei fabbisogni standard quindi sostanzialmente con il e con il federalismo fiscale
Nell'ultima nell'ultima slide o nell'ultimo diciamo nell'ultima nota dell'ultimo intervento si diceva sì
I livelli essenziali sono importanti ma di sogni anche renderli come dire calarli nella realtà dei dei dei singoli territori quindi non basta definire degli standard e soprattutto degli standard che possano essere un eccesso diciamo di regolamentazione
E qui vorrei aggiungere che alla definizione dei letta occorre accompagnare l'indicazione di meccanismi adeguati era il finanziamento e per il monitoraggio dei risultati e qui potrei fare un esempio c'è un esempio legato alla ad un lavoro che Lupi abbia fatto tempo fa anzi approfitto della platea per dire che in questi giorni uscirà una Flash di aggiornamento dei dati e che riguarda il letto del degli assistenti sociali
Ora a questo livello essenziale di prestazione quindi un'assistente sociale ogni credo cinque mila abitanti sulla sugli ambiti a livello di ambito territoriale e sociale
Sì accompagnato con l'erogazione di fondi c'ha quindi c'è un contributo dedicato al reclutamento degli assistenti sociali nella legge di bilancio del ventuno c'è un potenziamento dei fondi comunali
Sempre perché poi sono i Comuni che svolgono queste queste funzioni e e questi contributi hanno un diciamo destinatario differente no ambiti territoriali in un caso comuni in un altro
E oltre ad avere quindi un canale differente hanno anche dei criteri differenti di ripartizione e noi siamo andati a guardare che cosa è successo a questo livello essenziale negli anni dopo la sua dopo la al lo stanziamento di questi fondi quindi tra il ventuno e il ventitré e quindi aumentato il numero di assistenti sociali sul territorio non si sono ridotte le differenze nella dotazione del servizio cosa è successo nelle diciamo nei Territori del Nord sono aumentati agli assistenti sociali molto spesso proprio nei territori che erano più diciamo forniti del servizio
Nel Sud sono aumentati gli assistenti sociali
E ma non si sono raggiunti in molti di molti Comuni livelli i livelli di prestazione qual è il problema
Il problema è quello che si diceva all'inizio su alla frammentazione anche nelle modalità di erogazione dei fondi la possibilità che magari non si riesca a stabilire diciamo un'interazione proficua tra gli ambiti territoriali e i comuni tra i criteri che
Governano la distribuzione delle risorse sugli ambiti territoriali criteri che il Governo non la distribuzione delle risorse in ambito sul sul sul Comune
Quindi è importante non solo terriere diciamo sotto controllo la dinamica aggregata ma anche e quindi delle risorse pubbliche iscriverla chiaramente nel percorso di consolidamento
Ma è importante anche razionalizzare attraverso forme di modalità diciamo di finanziamento adeguato e e monitoraggio dei monitoraggio controllo dei risultati dei risultati conseguiti
E questo diciamo questa logica vale anche per diciamo la sussidiarietà orizzontale
C'è stato bene da ben illustrato il fatto che il terzo settore ha un ruolo importante crescente è aumentato il numero delle imprese non profit che quindi sono attive in questo settore molti servizi
Di cura ed assistenza sono svolti da da queste da da da queste realtà quindi il ruolo importante
è un ruolo che si si accompagna si a quello a quello pubblico sotto diversi profili sotto il profilo delle risorse c'è un diciamo un trattamento fiscale ci sono le detrazioni per alle erogazioni liberali e che ha una una fonte come dire anche importante rilevante di di sostegno all'attività di questo all'attività del settore anche qui saprà profitto per fare un po'di pubblicità c'è un focus sempre dell'Ufficio parlamentare
Mostra l'evoluzione delle erogazioni liberali a favore del del terzo settore e nel nell'ultimo anno diciamo fiscale di cui abbiamo contezza siamo intorno a un milione e quattrocento mille quattrocento mila contribuenti che hanno fatto erogazioni
Al al terzo settore per un ammontare che siamo nell'intorno di cinquecento milioni e se lo guardiamo con gli occhi diciamo retrospettivi è una è un aumento che è stato considerevole negli ultimi negli ultimi dieci anni
Nell'ultima legge di bilancio è stato introdotto un tetto al massimo alle detrazioni per fasce di reddito elevate quindi sono le settantacinque mila euro e questo calcoliamo nelle nostre Stine quindi con i nostri modelli che Possati influenzare il dieci per cento della dei contribuenti che danno erogazioni erogazioni liberali cioè che usano le detrazioni per le erogazioni liberali quindi questo potrebbe diciamo da questo anno
Di imposta ridurre forse il quindi le misure che trovate appunto dettagliate nel nel focus questa fonte questa fonte di supporto però come si diceva prima è importante non solo la dimensione quantitativa c'è quindi quante quante risorse ma impone sono importanti le modalità
Quindi la risorsa pubblica e chiaramente una modalità di supporto le forme di collaborazione sono una modalità altrettanto importante e altrettanto
Utile da diciamo da promuovere da supportare da incentivare
Anche qui sempre in maniera direi selettiva perché perché abbiamo esperienze molto positive di collaborazioni di partenariati che funzionano
E e abbiamo anche delle esperienze meno meno meno fortunate e quali sono le esperienze meno fortunate son quelle in cui è soprattutto su quei territori dove ci sono delle forti carenze
Ci sono forti carenze anche di come dire di intervento pubblico di risorse pubbliche e in questi territori
è importante che anche lì diciamo link le forme di incentivo di collaborazione di di supporto Stato mercato pubblico-privato pubblico terzo per terzo settore siano inquadrate in una logica di
Ricomposizione delle differenze
E delle differenze territoriali
Vi faccio un esempio i fondi per la non autosufficienza a l'intervento a favore della non autosufficienza a delle risorse pubbliche limitate
I servizi per la non autosufficienza sono molto Diversi sul territorio molto distribuiti in maniera molto diseguale sul territorio
Mettere insieme
Poche risorse pubbliche aiuti delle comunità locali farmacie
Imprese non profit rischia di cristallizzare queste differenze perché perché
Nei territori dove l'offerta è molto ristretta si rischia di
Determinare il livello di offerta del servizio sulla base degli aiuti dei supporti che si riescono ad ottenere mentre dovrebbe essere al contrario cioè dovrebbe essere il bisogno che determina il livello di servizio e qui quindi torniamo al mi ricordo se lo diceva
Lo diceva lei all'inizio cioè
Io ripensamento del welfare territoriale parte dai bisogni quindi l'offerta si adegua il bisogno e non è l'Offerta che si adegua agli aiuti quindi
Nel ripensare Ornella come dire nell'aggiustare quello che non funziona di una funzione direi essenziale fondamentale ma ora io ricordava il governatore all'inizio cioè è un è anche quello motori di crescita
E quindi va sicuramente va sicuramente supportato e aiutato nel ripensare questo a questo sistema ebbene inquadrarlo appunto sul sul piano delle delle differenze e quindi di colmare questi divari territoriali
Infine Mastro patto propri distribuiti in più che ora do la parola d'aria Perrotta ragioniere generale dello Stato le cui valutazioni siamo pronti con le più importanti perché sono le valutazioni di Collecchio dei cordoni della borsa in questo processo
Facciamo
Allora nel ringraziare prima di tutto per l'invito devo dire che negli interventi che mi hanno preceduto ma soprattutto nel rapporto tra un po'a tutto quello che si poteva dire su questo tema e che è molto di aiuto al legislatore che deve si trova di fronte all'importanti scelte a chi appunto o come il mercoledì tiene in quei famosi i cordoni della borsa
Nel rapporto si analizza il fenomeno da tutti i punti di vista dal punto di vista economico e sono preziosi riscontri numerici poi su qualcuno mi soffermerò dal punto di vista di diritto e la giurisprudenza e ringrazio Antonini è come un moderno Sisifo fatica tra il bilanciamento tra i diritti e i vincoli di bilancio anche alla luce ormai di una definizione che quella della spesa costituzionalmente necessaria della giurisprudenza anche di matrice straniera quella tedesca che comincia a immaginare che ci siano delle spese per le quali il vincolo di bilancio non può costituire un vincolo come nel caso delle nuove generazioni e poi il punto di vista sociale prende in prestito delle parole
Di Adorno che sullo ricordate nel nel rapporto e che il progresso spesso si paga con il regresso della condizione sociale degli individui
Mi soffermerei in questo breve intervento in rispondendo cercando di dare una risposta a tre domande quante e quali sussidiarietà
Ai beni morì meritori deve farsi fronte più con servizi in natura o trasferimenti moneta e come superare i divari territoriali
Ambiziose domande proviamo a mettere insieme qualche elemento di risposta
Quante sussidiarietà Zamagni e lo fa a in maniera chiarissima nella il l'intervento del del saggio del rapporto parla di tre ormai sussidiarietà verticale e orizzontale quella circolare fanno riferimento a una distribuzione di sovranità
Alla cessione della sovranità e alla condivisione della sovranità ma partiamo da una frase che c'è sempre nel rapporto di Bonomi dove si legge le istanze di classi si diluiscono nella nomina delle moltitudini questo un elemento importantissimo perché la sussidiarietà deve essere prima vista
Da un lato che quello del soggettivo cioè dei soggetti
E per questo che viene richiamato il forte legame con la sovranità e mi consentirete di usare delle parole un po'forti di uno degli autori più grandi del Novecento che Gadda che in un libro la cognizione del dolore
Nel raccontare il rapporto di Gonzalo questo figlio molto conflittuale con la madre ricorda ed evoca le parole della madre in uno straziante monologo che fa al medico che l'ha in cura
Ricordando che la mamma dice sempre io non ho bisogno di nessuno io mi riguardo dammi che sono sicura di non sbagliare
E lì Gonçalo proprio non ce la fa e al medico dice il dio Livio Livio il più lurido di tutti i pro nomi i però non mi sono i pidocchi mi scuserete per la parola forti pidocchi del pensiero quando il pensiero e pidocchi si gratta
E nelle unghie allora rimangono i pronomi di persona
Perché l'elemento fondamentale è proprio questo siamo a mio siamo noi siamo un loro la sosta diretta deve diventare da principio un metodo e per farlo è necessario ragionare su quello che ci siamo detti le risorse ci sono ma vanno organizzate e vanno integrate
Poi verremo all'elemento cioè quello della misurazione dei risultati degli obiettivi ma prima di tutto c'è una stentorea evidenza nella portata applicativa del principio di sussidiarietà
Chi deve intervenire gli economisti direbbero il livello più vicino agli interessa se quindi lenti più piccolo
Ma deve esserci sempre un coordinamento una regia perché quello che oggi vediamo se analizziamo i dati e che sono magistralmente indicati anche nell'intervento di fare di Tahiti Bignotti
Si vede che se eliminiamo la spesa previdenziale che appannaggio diciamo dell'amministrazione centrale tramiti istituti di previdenza
Ai comuni spetta hanno gli asili nido in genere i servizi sociali alle regioni in particolare la disabilità c'è una differenziazione ma in realtà ci sono tante risorse che vengono date con la medesima finalità
Qual è la spiegazione
Una e prima di tutto il ritardo nel quale all'IVA arrivano le risorse perché è chiaro che un'amministrazione non può attendere la ripartizione magari di numerosi fondi che abbiamo visto ha bisogno già di intervenire
Sia per ragioni pratiche sia per ragioni squisitamente politiche ma deve intervenire quindi c'è sicuramente uno iato temporale che una programmazione più lunga dell'assegnazione delle somme potrebbe aiutare a risolvere e poi vi è un altro elemento o fondamentale
I costi
Che i servizi hanno sul territorio e qui il richiamo che faccio è proprio la sussidiarietà orizzontale agli enti del terzo settore
Perché il loro ruolo è fondamentale torneremo pane a rispondere alla seconda domanda cioè alla dagli territori mai fortissimo il divario più di Trezzo con cui questi servizi vengono vengono resi scusate mi questo divario
Deve essere attentamente e valutate monitorato perché non è legato solo agli dimensione le difficoltà territoriali ma anche al fatto che gli economisti direbbero
Che le risorse pubbliche sono considerate una comunque nulla di tutti e di nessuno quindi su questo bisognerà in qualche modo valutare e il il ministero dell'economia nei piani che farà di controllo della spesa pubblica a porre attenzione a costi assai rilevanti diversificati ad esempio sulle spese per l'immigrazione sulle spese proprio per l'assistenza ai minori
Per fare questo però è un elemento fondamentale cioè nella struttura del bilancio noi abbiamo conosciuto dal due mila otto questa articolazione dei bilanci e missioni e programmi che hanno avuto una grande capacità
Quella di poter rispondere alla domanda che io da giovane funzionare in Parlamento mi veniva fatta a quanto abbiamo dato quanto sa quest'anno nel bilancio per la scuola quanto cioè per la difesa e grazie alla riforma delle missioni e programmi era molto più facile per me rispondere non dovranno sommare diversi capitoli ma avevamo un indicatore da guardare
Oggi però i confronti internazionali la difficoltà sempre maggiore di capire la distanza tra gli obiettivi e le risorse stanziate ci impone di dare una notevole rilevanza alla classificazione confondo
Molto care a lista perché veramente e quella che oggi vi dico
Nella gestione delle risorse fondamentali quindi è un po'più complessa da introitare ma è sicuramente di grandissima efficacia dobbiamo superare solo l'elemento descrittive andare invece a quello più profondo a quello sostanziale e quindi auspico una sempre maggiore attenzione a questa classificazione perché l'unica in grado di capire veramente
Come si spendono le risorse vi dico perché ci sono immensità titoli del bilancio pensate al fondo di sviluppo e coesione
Che ha un quantitativo rilevantissimo di risorse ma mentre lo posso assegnare ad una missione un programma punto fondi da ripartire dove l'assegno se la classifico per le confondo veramente cosa va a finanziare quindi questa attenzione secondo me va in qualche modo valorizzata
I fondi che sono stati ricordati nella slide che mi ha preceduto ci consentono anche di dire un altro elemento sempre sulla riferimento alla sussidiarietà vale a dire che c'è una struttura amministrativa e questo è fortissima anche nella legge di contabilità pensate che la struttura amministrativa che comanda il bilancio ogni capitolo ogni misura il programma che abbiamo istituito deve essere legato ad una struttura amministrativa perché se ne deve individuare la responsabilità ma questo porta anche a questo
Ora non so se la soluzione al ministero del Welfare però diciamo sicuramente un elemento di differenziazione tra le amministrazioni e le competenze esce ed è forte veniamo invece alla seconda domanda i beni meritori sono più in natura o più moneta
Qui prende in prestito le parole di Campiglio nel nel per rapporto in cui dice i beni meritori sono quei beni indispensabili che non rispondono a criteri di mercato e che sono in grado di riconciliare il Breve con il lungo periodo e questo è un elemento fondamentale perché oggi la nuova governance europea
Ogni ancora più delle precedenti questa logica del lungo periodo di una programmazione che si allunga nella sua nel suo elemento temporale ma soprattutto nella sua ed teleologicamente lungo non è soltanto rappresentativa mente lungo sono in corso le audizioni molti chiedono mi raccomando i nuovi documenti di finanza pubblica devono avere una prospettiva pluriennale non è solo questo non è la rappresentazione che verrà data ma è la finalità ministri vengono rappresentate spese per un numero minore di anni Marsili nella direzione dove vanno quelli estese probabilmente ancora meglio che avere un dato che poi come ci insegnano
Ormai i colleghi dell'Istat è soggetto a previsioni continue per l'incertezza che caratterizza i fenomeni globali
Tornando ai beni meritori e cioè e meglio che siano Servizio mobilità
Devo dirvi che la tendenza oggi delle amministrazioni pubbliche e di chiedere risorse monetarie da trasferire il più rapidamente possibile quello che gli economisti chiamerebbero le dico permanente e c'è anche una difficoltà delle amministrazioni dire che quasi hanno abdicato al merito del credito cioè il merito di capire quelle risorse a che cosa sono assegnate quasi la paura di vedere la valutazione poi tra i costi e risultati
Tra le risorse stanziate quanto effettivamente migliorato l'auto otto a che ha generato
Importante che le risposte arrivino presso non dove eccome arrivino e secondo un'effettiva par ghettizzazione da questo punto di vista il pianeta Verre qualcosa ha fatto poi nel rapporto richiamate d'importanza dei servizi vale così ci sono tante indagini anche internazionali ad esempio sulla alle politiche demografiche quanto incide dare un'assistenza in termini di servizi alle giovani famiglie piuttosto che i trasferimenti monetari
E nel farlo il Pnr andato in qualche modo in questa direzione perché siamo e la missione cinque di nella missione sei ci sono tantissimi progetti che sono o dedicati a questo
L'housing sta le stazioni di di forza devo dirvi che però sono quelle che stanno incontrando le maggiori difficoltà di applicazione di attuazione perché come tutte le sfide ambiziose forse quell'astro temporale di tempo non era quello adeguato per fare trasformazioni in cui l'individuazione di un alloggio di una residenza ascoltare le esigenze a tutto tondo non è visto come il traguardo ma come il primo passo un po'ricordando come Brandolini diceva le le frasi di la frase di Amistad senti bisogna in realtà non penserà l'assistenza ma dare proprio l'ha capita azione ancora abbiamo i progetti di vita indipendente tutte le risorse destinate agli anziani non autosufficienti diga di sviluppare il COA housing l'idea di sviluppare sempre di più la telemedicina
Quindi ecco che qui Progetti del Pnr mostrano come l'attenzione non sia un trasferimento o solo monetario che pure ci deve essere che è importante
Ma soprattutto alla prestazione di servizi messi a inizio anno misurati
Ecco lì allora che torna importante l'elemento della della misurazione della valutazione anche successiva sulla quale diciamo anche dipartimento che ho l'onore di coordinare
Sta pensando di fare cose importanti che non siano quindi solo un'analisi chirurgica dei numeri del bilancio ma che si vada in profondità e si misuri
Si
Il risultato è stato effettivamente raggiunto veniamo quindi all'ultimo quesito
Come ridurre i divari territoriali
Bisogna dire che ed è stato evidenziato la spesa in prestazioni sociali italiana e molto alta certo la fa da padrone quella previdente e quella previdenziale
Ma è molto alta ed è cresciuta come è stato anche rilevato negli istogrammi che abbiamo visto e addirittura oggi non sono più alta della media europea non è più alta della Francia con cui eravamo a pari merito nel due mila tredici
Ma è divise distribuita sul territorio in maniera differenziata e sicuramente richiama anche l'esigenza di andare il più in profondità come gli strumenti perequativi che oggi sono strumenti perequativi che guardano sempre la spesa storica
Mentre ci vuole un'evoluzione che passa proprio per i fabbisogni standard e per il qua su questo una parola innanzitutto devo dire di che gli obiettivi di servizio che abbiamo attivato a livello territoriale per gli asili nido e per il sociale hanno dato ottimi risultati perché in realtà alle risorse hanno mostrato di andare molto di più nelle aree che ne avevano effettivamente bisogno piuttosto che nelle altre abbiamo una media di dentiera euro per abitante nel Sud rispetti i dodici in media nel resto del Paese quindi gli obiettivi di servizio hanno mostrato qualche buon risultato ma bisogna arrivare l'acqua e io auspico che nella complessa definizione perché devo dirvi che il termine
è un termine complicato perché là dove e ci sono degli aggettivi impegnativi come essenziali
Sia di fronte alla stridente scelta vado dove mi comanda il vincolo di bilancio vado dove ritengo che sia il punto giusto del servizio che deve essere offerto quindi il nome in sé contiene tutto il suo la sua difficoltà di mitigare le diverse esigenze probabilmente deve essere un punto di riferimento che dice fino a dove arriva lo Stato e dove pare probabilmente devono intervenire Stato centrale poi dovete devono intervenire comunque comunque gli altri livelli e soprattutto anche la sussidiarietà
Probabilmente bisognerebbe individuare i livelli essenziali più importanti cioè livelli essenziali sono una priorità magari bisognerebbe circoscrivere quelli che devono essere attuati pensare all'epoca dell'alimentazione non me ne avrà chiamare alimentazione o alle acque dell'urbanistica non è altrettanto importante come quelli più connesse ai diritti civili e sociali in una omogeneità con il nostro testo
Costituzionale
Altro elemento importante qui però forse un po'tecnico e mi scuserete se annoio con una definizione che risale a tantissimo tempo fa il nostro bilancio si divide tra spese correnti e spese di conto capitale e questa distinzione è una distinzione che anche alla base di uno dei principi più conosciuti divieto di riqualificazione della stesa dato origine al debito buon al debito cattivo sì e no alla golden rule la golden rule prevista
Per gli ordinamenti territoriali nel nostro testo ma devo dirvi che forse bisognerebbe interrogarsi anche se la differenza tra livelli territoriali di governo deve essere legata alla natura corrente o capitale delle estese
Perché oggi noi abbiamo manovre e il sistema che abbiamo anche individuato per gli enti territoriali ha previsto una conservazione al proprio interno degli avanzi in linea con la giurisprudenza
Da ultimo della Corte costituzionale che ha chiarito che gli avanzi ci sono degli enti territoriali che lui che li hanno che il Pd producono ci dicono è vero le vostre
Regole ci tra stanno la spesa corrente tendono a valorizzare quella capitale ma noi abbiamo un urgente bisogno di spesa corrente e devo dire che e difficile giustificare anche dal punto di vista del pensiero che li risorse date ad un sussidio valgano meno di quelle date per la costruzione di un ponte nonostante il concetto di patrimonio come patrimonio Mou immobiliari patrimonio fisico del del Paese
Bene ragioniamo su questo perché quello che vi ha fatto prima l'esempio del Fondo sviluppo e coesione che il fondo più importante per ridurre i divari è un fondo di natura di conto capitale
Ma allora forse ha un senso che quel fondo abbia solo quella natura di conto capitale oppure ha un senso perché si decide che lo Stato si occuperà delle infrastrutture e gli altri enti territoriali della spesa corrente insomma questa distinzione della stima distinzione importante
No no all'ambizione di aver risposto ma quanto meno di aver apposto le domande che in rapporto ai ispirato e vorrei concludere soltanto con un elemento che ci porta un po'a capire come guardare le trasformazioni che dobbiamo affrontare
Ma se parliamo di sosta diretta parliamo di gerarchia se parliamo del nostro ordinamento giuridico sappiamo che c'è una piramide
Che identifica il nostro sistema delle fonti e allora cito una frase di Bong Herbert che nei suoi lineamenti del diritto pubblico tedesco pubblicato nel mille ottocentosessantacinque diceva che definire lo Stato come un organismo e quanto mai dibattito di oggi ci ha fatto capire di cui organismo complesso parliamo non significa altro che dare una figurazione plastica alla realtà naturali e questa figurazione deve passare proprio per costruzioni giuridiche
E tali costruzioni non possono prescindere dalla prospettiva se parlo di prospettiva
Allora mi viene subito in mente un'altra cosa lascio a voi scegliere quale forma simbolica considerare l'elemento centrale del sistema del processo di razionalizzazione delle nostre istituzioni
Ma Cartesio da sempre utilizzava la prospettiva della Rinascimento pittorico italiano ed europeo il centro e poi sono arrivate le avanguardie storiche idee costruttive annoto hanno insegnato che la prospettiva è quella della visione soggettiva e quindi spetta a rapporti come questi può farci scegliere se tornare al Rinascimento o andare oltre nelle avanguardia dell'Ottocento di fine Ottocento
Bene ringrazio tutti i relatori per l'abbondanza dei temi che hanno messo in campo
La riflessione sul Welfare dovrà continuare qui non hanno sì ha messo la parola fine anzi
Si è aperto se ha rinnovato un dibattito che va avanti da tanto tempo quindi io ringrazio tutti voi per la presenza
Buona giornata a tutti e lasciatemi dire molti auguri al professor Vittadini che oggi compie gli anni