Il Ruolo del Parlamento e prerogative dei parlamentari e degli ex parlamentari

Allora un pomeriggio a tutte e a tutti
Nell'augurarvi all'avvio di questa seconda sessione un proficuo lavoro mi sento di assicurare che la Camera dei deputati
E lieta di ospitare un seminario di studi così importante per far crescere la comprensione della storia sociale e politica del nostro Paese
All'indomani della lotta di liberazione dal nazifascismo la fine della seconda guerra mondiale e la nascita della Repubblica
Volendo anche prescindere dall'aspetto scientifico tuttavia molto rilevante che attraversa la vostra riflessione arricchita di così numerosi e autorevoli contributi
Trovo che posso avere un largo interesse anche al di là degli addetti ai lavori come si suol dire riuscire a mettere a fuoco sempre meglio quanto le riviste e non solo quelle di cultura o di politica
Abbiano concorso alla formazione dell'opinione pubblica nella nascente Repubblica
All'indomani della guerra e del crollo del regime le italiane e gli italiani si trovavano davanti ad un mondo nuovo
Ne facevano parte sì le macerie morali e materiali di quello vecchio ma anche soprattutto quegli squarci di terra ancora in gran parte sconosciuta ma comunque già amata perché conquistata con il sacrificio spesso anche con la vita
Che prendevano il nome di suffragio universale istituzioni elettive sindacati partiti autonomi e tra loro concorrenti libera informazione
Si aprivano porte e finestre alle relazioni e dagli scambi con altri Paesi liberi e democratici come era tornato ad essere il nostro si entrava in contatto con flussi culturali e artistici strutture di studio e ricerca in ogni campo del sapere mode e modi di vivere la contemporaneità dopo tanti troppi anni di oscuro isolamento dettato dal regime fascista
Da questo punto di vista mi pare davvero importante aver esteso l'esame ad una porzione delle pubblicazioni periodiche che comprende più di quelle destinate strettamente al mondo della cultura
Delle politiche delle istituzioni in modo da vedere restituito un orizzonte diciamo pure più composito e vario della opinione pubblica nazionale
Avvio alla conclusione di questo breve intervento non voglio togliere troppo tempo al vostro dibattito
Gli anni Cinquanta lo sappiamo bene sono stati gli anni della eccezionale trasformazione economica e sociale del Paese il decennio che ha mosso con grande velocità i passi della modernizzazione
Il periodo delle riforme fondamentali cito per tutte la riforma agraria o il piano nazionale di edilizia popolare e quello in cui si apre la fase ahimè ancora lungi dal potersi dire completata dell'integrazione europea
Per questo e per la giusta considerazione che negli anni Sessanta la stessa nozione di opinione pubblica avrebbe acquisito un significato diverso
Pensiamo al ruolo via via più incisivo assunto dalla televisione ed un altro grado di maturazione l'aver scelto da parte dei promotori di concentrare l'attenzione su questo che possiamo considerare come una sorta di primo tempo della Repubblica credo sia Scelta di cui anche noi non studiosi di professione possiamo apprezzare il senso ed il lavoro
E ringrazio quindi per aver voluto promuovere qui questa iniziativa per il lavoro che avete fatto e che farete nelle prossime ore consentitemi in salutari e Flavia Piccoli Nardelli che qui e che è stata tra
Le persone che hanno fatto da tramite perché io potessi venire apportarvi mio saluto mi scuso perché purtroppo una riunione del nostro gruppo parlamentare mi impedirà di seguire direttamente i vostri lavori ma vi ringrazio ancora per avermi voluto rendere parte di questa interessante e proficua iniziativa buon lavoro grazie
Adesso avrà avrà la parola professor Melis collegato
Che ecco mi sono collegato mi sento liti così adesso puoi parlare
Per cioè
I venti minuti netti sono concessi come a tutti
Va bene ci sono altre e minuti cercherò di spiegare
Nel tempo grazie intanto grazie dell'iniziativa che dalla quale parte un concorso anch'io ma naturalmente
Sei tu soprattutto c'è la cella evoluta è fortemente la Sai realizzando è molto interessante il dibattito di stamane io scenderò un po'nei piani bassi ve lo dico subito cioè andrò negli scantinati perché il mio tema che mi sono scelto da solo pone una pena ma anzi Pacini pura lo rivendico come una mia scelta parlarvi di una rivista ignoro
Fatta da militi ignoti che si chiama burocrazia
Questa rivista esce ininterrottamente ogni mese del dell'anno dal mille novecentoquarantasei fino al mille novecentonovanta con qualche interruzione dell'ultimo periodo
L'uomo che in qualche modo la pensa ad affrontarla costituisce la scrive forse personalmente in gran parte lui e comunque cercando gira collaborazioni ha un nome che non conoscete forse molti di voi al legittimamente possono non conosce si chiama gara dichiara Moccia
Chi era Moccia Moccia era un dirigente dello Stato si era formato l'ultimo periodo del fascismo nel ministero delle finanze
Era un uomo dirigente dello Stato tant'è vero che è anche autore di una serie di iniziative interessanti una serie di volumetti sul trattamento economico pensionistico e previdenziale personale statale
Un diffuso in mano ma dell'aspirante impiego nelle pubbliche amministrazioni
Ecco che altro titolo di questo genere nel corso della sua lunga vita
Poi diventa capo del personale pelle mitico Minculpop episterno della cultura popolare fascista
è come tale caduto il regime di aver sospeso dalle sue funzioni
E rimane appeso inattesa di quella che si chiama deve dovesse essere la sua immediata epurazione perché aveva concorso comunque sebbene non con atti efferati come diceva
Qualcuna delle prime uno dei primi decreti luogo tendenziali su epurazione alla concorso alla mantenimento del regime
Che ha però questo epurazione non ci fu questo è un primo mistero invece ha procurato riuscivo a trovare ce l'ho qui anche trenta la
Ma Commissione centrale per l'occasione che era il giudizio d'appello parzialmente poi ci fu l'edizione estivo
I sette spalmando il Consiglio di Stato e ho visto che a una a una le accuse che gli si erano rivolte che erano le solite accuse che in genere si facevano nel giudizio di epurazione cadono
Ho trovato in un curioso libro anche questo è un libro un po'da sottoscala scritto da un un un funzionario che si chiamava John Giorgio nel Front Page il nome americano
è interessante perché lui era un cittadino americano figlio di un'alba di un di un banchiere americano e di una nobildonna romana e il mille novecentotrentatré torna dall'America in Italia prende la cittadinanza italiana e diventa fascista questo peggio era un collega d'ufficio di di di Moccia le notizie che io odi Moccia sono prevalentemente tratto da questo libro che si chiama l'Amérique un americano a Roma è c'è un personaggio della storia di Moccia e della storia di molti appurando i in particolare del gruppo di epurare ANDI amici di Moccia che erano quelli che si erano impegnati nel Minculpop è questa eminenza grigia questo personaggio si chiama Giulio Andreotti
Andreotti è il protettore di questi signori
In particolare questo gruppo di ore e Dufy che aveva lavorato al Minculpop passa
Praticamente
In blocco senza azione o sfuggendo all'epurazione appunto perché è assolto in sede di giudizio passa a quella a quel struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri ai tempi da Gasperini che si occupava del cinema e della particolare della censura teatrale
Bene quel questo piccolo gruppo di uomini diventano i principali collaboratori del sottosegretario alla presidenza del Consiglio il giovanissimo Giulio Andreotti
Ho fatto tutta questa attività era perché perché altrimenti non si capisce e qual era l'indole l'Intel del personale di cui stiamo parlando
Il quale era un burocrate tutto d'un pezzo
E come i burocrati tutti di un pezzo era convinto di aver fatto solo il suo dovere nel periodo fascista servendo quello che per lui era lo Stato italiano e di conseguenza non aveva nessun nessun ripensamento nelle sub senso di colpa ma altri ma altrimenti invece
Fortemente motivato a svolgere il suo ruolo è infatti di lì a poco lo troviamo in una posizione di di di di di vertice dentro il il gruppo andreottiana lo possiamo chiamare cosiddetta della presidenza del Consiglio lo troviamo
Responsabile
Di una e le strutture delle direzioni generali di questa di questa segrete di questa di questo gruppo
Burocrazia è un mensile di una trentina di pagina numero una piccola rivista fatta bene graficamente si distingue da certe va rivista e meno eleganti per una certa sua certa sobrietà si ma anche per una sua certa eleganza o comporta dentro un sommario nel sommario noi troviamo tutti i problemi di questa burocrazia povera scalcagnata
Che esce dal periodo fu della guerra ancora più povere ancora più scalcagnata disperata che cerca disperatamente di aggrapparsi insomma alla zattera dell'impiego pubblico ma di un più obliqua del frac che nel frattempo ha perso molto delle sue attrattive per il periodo precedente ne anche detto io liberale Malipiero fascista essere impiegato dello Stato voleva dire
Che le signorine di buona famiglia ti consideravano un buon partito per essere sposate mentre invece negli anni tra il quarantacinque
E il quarantasei quarantasette quarantotto quando questa rivista comincia il suo lungo cammino essere impiegato dallo Stato vuol dire essere un miserabile ci sono le testimonianze drammatiche addirittura dei dentro la rivista ci sono delle statistica di quanto sia calato il potere d'acquisto della classe degli impiegati dello Stato dei piccoli impiegati dello Stato e con i piccoli impiegati dello Stato perché questa non è come altre del periodo una rivista di
Burocrati giuristi di direttori generali che hanno fatto i loro studi
Dei migliori dei migliori ambienti dell'amministrazione precedente e che quindi in qualche modo sì già cominciano a rivendicare il proprio ruolo come classe dirigente della repubblicano
Questa è una una rivista di di Bipop di BP può può di poveri
Impiegati dello Stato che non hanno altro che che il ventisette del mese come si diceva no
Sotto questo profilo
Ho provato a fare una lettura molto molto minuta molto minuziosa se volete anche un po'noiosa di questi numeri io spogliati
Non dico tutti fino al mille novecentonovanta ma almeno quelli del periodo che ci siamo prefissi con Cesare Pinelli di esaminare il mio mio guardati tutti guardando di che cosa si parla bene e si parla di sostanzialmente di concorsi per impieghi si fanno delle rubriche molto utili di quesiti alla redazione
Una delle cose che fa il successo di questa di Pristina bella popolo sperduto degli impiegati soprattutto romani
è che
Questi questi gara diamoci ai suoi amici
Essendo funzionari essi stessi al centro probabilmente di una rete di amicizie e di collegamenti dei vari ministeri erano in possesso di un sapere che in quegli anni non veniva diffuso beh la grande massa della burocrazia italiana conoscevano i concorsi prima che uscissero avevano una capacità
Di conoscere subito quali erano il suo più delle trattative i sindacati e il Governo
Sapevano risolvere problemi altrimenti risolubile perché gli uffici dello Stato erano ancora in buono stato erano ancora una condizione
Assai critica e quindi si proponeva anche come suggeritori come sicura consolatori in certi casi anche di questa piccola burocrazia che era il pubblico di questa rivista qual era il programma attenere ininterrottamente al corrente uffici pubblici funzionari e impiegati
Delle vicende legislative amministrative
Lo stato giuridico del personale questo era un grande tema si era firme alla legge De Stefani del mille novecentoventitré si profilava la possibilità di una riforma i nuovi governi in particolare dopo quarantotto i governi centristi
Democristiani avevano promesso il fare lo stato giuridico il trattamento economico le indennità di missione le indennità di trasferimento la previdenza e l'assistenza sanitaria accessione del Quai
E in più dello stipendio le pensioni ordinario di reversibilità
E tutta la pasta batteria delle leggi ma soprattutto dei regolamenti e delle circolari ministeriali la giurisprudenza amministrativa e questa rivista Ina
Teneva in grande conto che proponeva nei suoi vari angoli delle sue varie pagine e rubrica poi c'era anche dell'altro però eh c'era anche una certa vena letteraria le più trovato le cose interessanti tratte da scritti di scrittori importanti cresta avevano trattato sia pure marginalmente i problemi della burocrazia ottocentesca e poi ancora cioè una serie di informazioni
Che riguardano la politica sì certo anche la politica perché pur essendo dichiaratamente a politici vorrei dire quasi che rasentano il qualunquismo galleria Moccia e i suoi amici hanno anche un occhio riservato per la politica riservato alla maniera che era tipica di questa burocrazia italiana di allora e forse anche tipica di una certa burocrazia italiana di altre non vorrei dire di oggi
è ed guardava alla politica
Ha qualcosa acquisirà le ha già
Attingere a Coulthard
I propri bisogni è c'è quindi una serie di relazioni che riguardavano le personalità della politica che ogni tanto venivano chiamati a dire due parole alate
Nelle pagine per l'acquisto è naturalmente una politica di governo mai pizzica di opposizione muovere troverete in queste pagine il nome di un comunista ed è tanto meno il nome di un socio
Cioè di un socialdemocratico Iulm repubblicano è possibile perché
I partiti alleati alla democrazia cristiana questi appare avevano accesso
E i temi sono i proprietari però perché ogni tanto c'è uno sprezzo c'è una cioè una feritoia da qui a qui però
Anche delle luci per esempio guida Rocco che era un ambasciatore molto importante ai tempi del fascismo riscrivete la rivista in più occasioni
Sì drogasse
Si poteva o no introdurre in Italia un modello che di tutti come quello degli Stati Uniti
Negli Stati Uniti i diplomatici erano uomini d'affari vicino acquirente o personalità che non necessariamente avere alle spalle una carriera diplomatica in Italia per esempio alcuni nomi importanti di personalità che avevano svolto il loro ruolo di ambasciatori o in Italia della Repubblica o o il Vaticano aveva questa caratteristica altri si domanda
Se debbano e Eva esserci un accesso delle donne adibiti e qui troviamo anche
La Virginia da in ottica era stata sarebbe stata una delle più grandi bibliotecarie italiane una femminista ante litteram la quale scrive su questa rivista al curioso inefficaci scrivere
Qualcosa in favore delle donne e al autori invece bella
Della rivista recitano voglio ricordare soltanto quando si per la prima volta si parla di introdurre Latona in magistratura il un personaggio che non era certo sprovveduto Giovanni leone tessere pertanto il privé attrarre pubblica
H in Parlamento è discetta sul fatto che il cervello dalla donna non è adatto apprezzare le questioni giuridiche ardue la magistratura deve apprezzare
E ancora si trova un un tema interessante
Il tema del teatro della cultura è già perché anche costoro evidentemente hanno qualche velleità culturali c'è un tale che si chiamare una punizione non ci dice nulla ma allora era un redattore di giornali ed era un uomo colto e buon intenditore di teatro e letteratura e dirigerà per dieci anni periodico dell'Associazione nazionale
Dei dirigenti dello Stato latin scatta quindi non è affatto un personaggio marginale
E
Sci Diletta di affrontare recensioni riguardanti le opere teatrali che vanno in scena soprattutto nei palcoscenici romani e e poi ancora il tema della corruzione
Beh non ce lo aspetteremmo ma il tema della corruzione comincia a essere a un certo momento dal cinquanta in poi sostanzialmente un tema che viene seguito con diversi interventi
Minacce di un certo rilievo qualcosa
C'è anche una ci sono anche dei conflitti con le riviste raccolte con le rivista diciamo dei cariato per esempio c'è una polemica con il Mondo di Pannunzio
è molto interessante perché il prestigioso giornale di Mario Pannunzio voce della democrazia laica la Vespa aveva
Con una
O con un corsivo di
Cisco Nardi uno che si firmava Averroè e che altri non è che Panfilo Gentile l'intellettuale liberale aveva a un certo momento attaccato a fondo la burocrazia italiana accusa e vizia di inefficienza di acquisire generatisi
E e allora uno dei redattori della rivista prende la penna in mano è con grande
Ardimento duella contro Averroè cercando di mette in ombra le idee del mondo e di sostenere invece un'altra un'altra tesi
Sappiamo che alla fine degli anni Cinquanta
Finalmente i governi centristi si pongono il problema della riforma amministrativa e che poi finirà in una sorta di riforma dello stato giuridico del ventitré
Unica quel testo unico cinquantasei del mille novecentocinquantasette nella quale però molte delle delle
Richieste di innovazione verranno cioè un per esempio una richiesta di notte o di chi si trova in questa rivista che otto interessante perché rara
è quella che riguarda mentre lo zio della madre meccanizzazione nell'amministrazione questo era un tema così diffuso all'epoca sì ufficio per la riforma costituito la cinquanta presso la presidenza del consiglio dei ministri più guidato da
Petrelli aveva posto il problema della me americanizzazione attraverso la Hakkinen bei tempi di esecuzione della parete la prestazione amministrativa
Ma è raro trovare questo tema nelle nelle dei discorsi della e e la burocrazia romana e invece qualche tema è forte redigere un come dire cioè in qualche modo un alternarsi dentro questa rivista
I temi vari sto arrivando alla fine perché c'ho quasi finito il mio tempo
Una
Firma importante allettante ce ne sono diverse di di di difficile porta altresì comica della torre che era un CIA di stato molto noto scrive frequentemente ma una firma importante un giovanissimo giurista che si farà strada
Temistocle Martines il professore di Messina e scrive un bel saggio nel cinquantasei sull'autonomia politica delle regioni
Un tema a quanto pare e rimasto assai attuale se abbiamo giudicare da quello che avviene intorno al mogli
è ugualmente una recensione altrettanto interessante sul decimo Congresso Internazionale di Scienze amministrative
è ugualmente un lavoro molto interessante sulla razionalizzazione del lavoro chiuso tutto il segretariato per le pensioni di guerra
Era la fossa delle Marianne dove finivano le pensioni di guerra
L'amministrazione italiana ha avuto questo speso sulle spalle delle pensioni di guerra praticamente fino a ieri per lo dire ce l'ha ancora cioè questa milioni di pratiche presentate allora che richiedevano di essere trattate
E che non si usciva ascoltare sta di fatto comunque
Che la riforma dell'amministrazione non si farà burocrazia per la penna di galleria Moccia scriverà un amaro editoriale che ora quale voglio chiudere quest'uomo che aveva in qualche modo sperato attraverso il suo Ponton le sue buone maniere la sua rete di relazioni anche la sua se vogliamo il suo attivismo
Anche intelligente per certi versi aveva sperato di muovere la macchina della riforma sia pure e prevalentemente
Per il piccolo personale per le per il per il per il per il per gli stipendi bassi per coloro che così costituivano il paria dell'amministrazione deve rendersi conto che che insomma nel cinquantasette sia il testo unico la riforma non c'è
S'è una carta che non si è specie nella carta che è fallita
E allora ecco scrivere una un diritto reale molto molto amaro dove diceva al nuovo stato giuridico derivano maggiori responsabilità ai funzionari
Derivano prove d'esame scrutini di merito rendono difficoltosa qualunque progressione in carriera il trattamento economico viene conglobato con scarsi benefici retributivi è è però lo Stato del personale rimane quello che era
E non c'è miglioramento economico non era del tutto vero per la verità prequel Andreotti che abbiamo citato all'inizio che è un po'il nume tutelare di questa piccola e piccolissima burocrazia e colui che in qualche modo ne costituisce se c'è un un un un un protettore un santo protettore di quel di costoro è certamente Andreotti di quegli anni e dopo per Andreotti era riuscito a fare alcune cose tanti una delle quali è una catastrofica legge sull'avventizi atto in cui tutti coloro che avrà svolto una qualche
E funzione anche senza concorso anche senza una contratto stabile di impiego
Dei periodi alla guerra a domanda vengono via via per scaglioni reinseriti nell'amministrazione dello Stato è una delle pagine più nere sia dell'amministrazione italiana dalla quale derivano molti dei difetti
Che poi i governi di centrosinistra degli anni Sessanta durano lamentare
Qual è il difetto fondamentale di burocrazia perché burocrazia pensa agli impiegati
Il cittadino comune non esiste non troverete una pagina di questa rivista dalla quale si parli dei tempi delle prestazioni
Bene difficoltà che incontra in un ufficio un cittadino che si deve mettere in fila in quelle file inesorabili e vediamo e cinema dirottò certe volte però
Odia attori comici italiani questo non c'è perché in sostanza la rivista non aveva questa corda nelle sue nelle sull'Expo arco e quando ci sarà il centro sinistra
E in qualche modo si parlerà di regionalizzazione di politica di piano di rigida lo Stato impressioni dello Stato imprenditore di politica di espansione eccetera eccetera
La rivista rimarrà inerte a guardare avrà finito sostanzialmente il suo ruolo io direi che dagli anni se Ciampi voi
Questo per questa attività se non altro di
Di sensibilizzazione degli strati bassi della burocrazia finisce ci sono ormai i grandi sindacati confederali e se c'è un ruolo da svolgere lo svolgeranno questi e non più Tiberi tanti ignoti di burocrazia
Grazie
Grazie Guido per questo splendido contributo la parola Michele Marchi che parlerà del muro
Grazie grazie Cesare Pinelli agli organizzatori insomma per l'invito permettetemi di rubargli trenta secondi per fare fondi marketing e nel senso che gran parte delle cose insomma che che vi dirò sono raccolte con molto più di non volume curato da Paolo Pombeni che dal quattro di dicembre cioè un e-book sarà disponibile
Su tutte le piattaforme come si usa dire sul sito del Mulino verrà regalato agli abbonati del Mulino con il titolo di mattina nella Prima Repubblica è una raccolta di alcuni articoli particolarmente significativi attorno al a cinque passaggi il centro sinistra in sessantotto il divorzio al caso Moro di riforme e poi ci sono una serie di introduzioni
Una mia una di Giovanni Mario Ceci una di Guido Formigoni una di Anna Tonelli uno di Daniela Saresella quindi insomma mi faceva piacere ricordarlo macinare la prima Repubblica
Il richiamo naturalmente della macinare alla Mulino detto questo
Finito al marketing entro nella mia relazione il Mulino quindicinale di informazione culturale e universitaria questo è il sottotitolo
Nasce il venticinque aprile del mille novecentocinquantuno la scelta del venticinque aprile ecco una scelta fortemente voluta dai giovani dal gruppo di giovani
Universitari ecco perché questa prima parte in questi primi cinque minuti cercherò
Di tratteggiare un attimo il quadro all'interno del quale il Mulino nasce chi sono i principali fondatori da dove arriva al sostegno economico terre la nascita della rivista e poi invece intero in alcuni temi che vengono affrontati nel primo decennio diciamo così di vita della rivista quindi inizialmente un quindicinale diventa quasi subito in realtà un mensile
Il gruppo dicevo di giovani laureati dell'Università di Bologna iniziale è composto da Nicola Matteucci Fabio Luca Cavazza Pier Luigi Conte essi che è il direttore perfino cinquantotto Gianluigi Degli Esposti
Federico Mancini Luigi Pedrazzi Antonio Santucci e Desio Raimondi
Prima di tutto il sostegno economico nel senso che la rivista nasce grazie a al contributo che abbia arriva all'inizio da Giorgio Barbieri che il presidente dell'associazione industriali bolognesi ed è proprietario del Resto del Carlino
Un personaggio molto in vista nel contesto bolognese è un forte anticomunista e l'idea è quella di creare un foglio di Giovanni laureati gli universitari bolognesi proprio nella città diciamo così rossa per eccellenza che non fosse nella direzione della del partito del partito dominante il sostegno economico di Barbieri
Continua continuerà anche quando il tre giugno del cinquantaquattro verrà costituita la società editrice il Mulino
Che ha un obiettivo fondamentale quello di elaborare pubblicazioni dei principali autori innanzitutto chitarrista ma poi di allargare la le pubblicazioni e le traduzioni ai temi delle scienze sociali e da qui fondamentale diventa il lavoro del manager editoriale ha già citato Fabio Luca Cavazza che diciamo così e mette in connessione il Mulino con la le opportunità legate ai programmi di traduzioni di testi americani portata avanti dalla US High essa la Boxer slash un programma della United States of information Service fondamentalmente Cavazza ottiene particolare poi con un viaggio
Di tre
Mese nella primavera del cinquantasei negli Stati Uniti o ottiene una serie di finanziamenti che provengono dagli Stati Uniti per pubblicare traduzioni di volumi delle scienze sociali in particolare
Statunitensi e per produrre in Italia volumi sui temi delle scienze sociali della storia politica della Sociologia politica per farvi sono un esempio sono temi questi che sono stati già allungo trattati da Umberto Gentiloni anche in un bel volume di bello editto dal Mulino però per darvi l'idea del circolo virtuoso che aveva creato Fabio Luca Cavazza
Nel mille novecentocinquantasei
Il direttore associato del settore scienze sociali della Fondazione Rockefeller che era una delle fondazioni insieme la Fondazione Ford che finanziava
Queste pubblicazioni e che finanziava anche il Mulino è in Italia per cercare di organizzare forme di collaborazione con gruppi di studiosi italiani a fine ottobre del cinquantasei visita la redazione del Mulino
E nel suo report dice hanno compiuto un'eccezionale lavoro di pubblicazione di una serie di opere sulle scienze sociali diffuse sia tra studenti universitari che tra studiosi e saggisti
L'impostazione piuttosto politica del Mulino risulta essere in sintonia con le nostre preferenze il loro guardano alle scienze sociali come uno strumento per combattere il comunismo questo è un po'diciamo così il quadro all'interno del quale
Iniziano le pubblicazioni della rivista e poi della casa editrice
Un piccolo riferimento al titolo si è discusso più volte sul questo riferimento al mulino la maggior parte degli autori de il gruppo dei dei primi dei giovani integrarsi di matte Ucci dicono di aver tratto questo nome dal volume di Riccardo Bacchelli il mulino del Po
Un libro amatissimo da molti dei redattori della prima ora
E in particolare Pedrazzi ricorda questa idea di una pianura padana martoriata dalla guerra ma ora pronta dice a macinare Farina nuova ecco il richiamo al mulino
Un ultimo personaggio da ricordare nel nella fase della Fondazione è sicuramente il filosofo del rettore bolognese Felice Battaglia
Che spinge molto i giovani laureati di Matteucci Santucci Degli Esposti Petrassi sono tutti laureati
Di battaglia che peraltro manda a fare periodi di approfondimento di perfezionamento all'Istituto Croce a Napoli passano tutti da distrutto Croce di Napoli dove peraltro incroceranno anche Francesco Compagna che poi avrà anche lui un ruolo all'interno ecco questo direi un po'al quadro di massima ho anche cercato di ricostruire un po'il numero diciamo così delle copie che il Mulino un po'difficile perché la documentazione
E scarsa si oscilla tra le due mila e le tre mila copie nelle fasi diciamo potremmo dire oggi di App del tiraggio della rivista in in questi anni
Ora vorrei venire a che cos'è il mulino di questi anni cioè che cos'è il Mulino del cinquantuno per poi entrare nelle tematiche principali nella linea diciamo che che seguirò nel descrivere i temi principali trattati in nel primo decennio di vita della rivista
Per dare una definizione si potrebbe utilizzare si potrebbe utilizzare le parole di Eugenio Montale che nel mille novecentocinquantaquattro
Viene inviato dal Corriere della Sera a seguire il primo convegno degli Amici e collaboratori
Del Mulino siamo nel gennaio del mille novecentocinquantaquattro il fatto che il Corriere della Sera avesse mandato Montale dall'idea che diciamo così i i giovani laureati del mulino in tre anni si erano costruiti la una certa immagine nel Paese lui in questo fondo in questo ma ritratto diciamo così del primo come degli amici e collaboratori
Del Mulino titola il titolo estremi Giovanni occhi all'utile
E fanno andare un mulino a Bologna
E poi li definisce dice sono né Ewing non Ewing luministici e anti umanistici non si riconoscono nella struttura dei partiti non comunisti ma rifiutano l'anticomunismo dei conservatori
Rifiutano l'antitesi clericalismo vs l'anticlericalismo
Vogliono studiare la storia con l'apporto dalla sociologia la filosofia senza trascurare la tecnica e la scienza
Chiedono ai cittadini di pensare con la loro testa e non con quella del capogruppo o del capo cellula ecco questo credo che sia una ottima definizione dei giovani del Mulino all'inizio della loro percorso a questa poi aggiungo una seconda autodefinizione invece questa
Perché Federico Mancini nella sua relazione di apertura di questo primo convegno degli amici e collaboratori definisce l'importanza della rivista di informazione culturale
Il Mulino dicendo che è una rivista che si deve occupare di
Problemi Isma'è questo è il ogni anno questo termine realtà è un termine che riportano perché il termine è stato coniato da Gaetano Salvemini
E
Qui ci riporta a l'Istituto Croce e Napoli e non a caso Matteucci dirà nelle sue memorie di recente pubblicate tra l'altro dalla sorella
Dirà proprio siamo ma atti estati Salvini Salvemini a mente educati ecco quindi il secondo elemento che porta alla vostra attenzione e questa idea del problemi Smoke il Mulino come rivista del problemi ISMU
La terza ed ultima definizione poi entriamo nei temi è una definizione che da lo stesso Matteucci
è una definizione diciamo così che Matteucci rielaborati sul finire degli anni settanta che a mio parere però calza bene per definire che cos'è questo rivista che si dice
Voler andare in contrapposizione alla conservazione allo stesso tempo e alla rivoluzione
Dice Matteucci nel mulino il dibattito ideologico è quasi assente
Proprio perché la rivista nasce dalla confluenza di cattolici non integralisti di socialisti non legni misti dilemma di liberaldemocratici non laicisti e non seguaci di un Croce al medesimo tocco ma pratico
Sono i giovani della cosiddetta terza generazione ecco questo il terzo elemento che voglio portare accanto quindi alla diciamo così gli occhi a lutti di Montale i problemi ISMU di Mancini questa idea dei non ideologici di terza generazione in che senso di terza generazione perché i giovani del Mulino dicevano di non essersi formati in epoca di Stato liberale quindi prima generazione liberale
Di non essersi formata in epoca di fascismo quindi seconda la generazione quella del fascismo e quindi di essere di una generazione postfascista
Attenzione che il tema del post fascismo tornerà tra poco tra le tematiche che affronterò entrando quindi nel temi principali naturalmente io ho dovuto notevolmente sfrondare e perché la rivista è una rivista non solo di politica ma di cultura politica che tratta di temi che vanno dal cinema alla società alle scienze sociali diciamo il mio sarà un filo conduttore
Tutto politico diciamo così
I giovani del Mulino dicono che il primo elemento che vogliono sottolineare siamo nel minore centocinquantaquattro
è la necessità del dissenso
Dicono prima cito che il consenso a un editoriale di contesti
Prima che il consenso ci interessa e ci preme il dissenso e questo dissenso a cosa deve servire deve servire ad opporsi a qualsiasi forma di eccitano qualunquismo neo fascismo e comunismo
Attenzione bene però che i giovani del Mulino ne hanno anche per il centrismo stanno riflettendo a cavallo tra la fine della prima legislatura e l'inizio della seconda legislatura e parlano proprio di un centrismo
Detto se ne era un atto in amministrativi decimo come può essere contrastato questo centrismo a degenerato in ambito mi amministrativi ISMU fin dal mille novecentocinquantaquattro Perna
I giovani del Mulino c'è una sola via da seguire che è il filo conduttore
Della di questa parte della mia relazione è l'apertura a sinistra
L'apertura a sinistra che viene già definita nel mille novecentocinquantaquattro è un'apertura a sinistra che cito viene definita in questa maniera l'editoriale che sto citando e di Gino Giugni che era uno dei primi primissimi collaboratori quando si allarga immediatamente il cerchio dei collaboratori dice l'apertura a sinistra
Bellon tana da essere un rivoluzione sarebbe una grande operazione conservatrice fatte compiuta dall'attuale società italiana
Al fine di rendere permanente il suo attuale assetto quindi la l'apertura a sinistra del cinquantaquattro
Finalizzata a rendere inefficace la rivoluzione e questa l'ottica dell'apertura a sinistra del cinquantaquattro
Vado veloce attorno al tornante del cinquantasei tornante del cinquantasei che è stato ricordato questa mattina praticamente da tutte le riviste naturalmente è uno spartiacque anche per i giovani del Mulino che è uno spartiacque che per i giovani del Mulino collega strettamente Moscato Budapest e Bologna
Mosca Budapest Mosca Budapest si può immaginare tranquillamente perché farò qualche riferimento Bologna perché nel cinquantasei si vota per le amministrative a Bologna e c'è la candidatura di
Di Dossetti
E la candidatura di Rossetti rappresenta nelle riflessioni dei giovani del Mulino un passaggio fondamentale
Non solo e non certo per la città di Bologna ma terra la politica italiana allora rapidissimamente per quello che riguarda rapidissimamente per ragioni di tempo perché in realtà sarebbero interessanti temi perché ero che riguarda il il discorso al ventesimo congresso del PCUS i drammatici fatti di Budapest ci sono alcuni passaggi molto interessanti di attacchi anche duri alle posizioni del Partito comunista in particolare di Togliatti
Nel mirino finisce troppo par Palmiro Togliatti e secondo i giovani del Mulino la sua incappa la sua totale incapacità di traghettare i piccini e le acque della destalinizzazione
Cito un editoriale dal titolo il congresso di Mosca
Nel quale si dice ci sono voluti boati di Mosca perché Togliatti dicesse sento rumore per poi cercare di sviare non applicare la destalinizzazione al Partito Comunista quella di Togliatti che la solita mistica nella quale si accontenteranno dirigenti intellettuali e militanti ecco questa la posizione sul ritardo del PC non mi diffondo mi soffermo un attimo su quello che viene definito il modello Dossetti perché Dossetti è un modello al di là dell'esito della sua campagna elettorale e diciamo l'Egitto per certi aspetti anche fallimentare della sua candidatura
Per due ragioni
Fondamentali da un lato perché si dice Dossetti è stato
Particolarmente moderno perché mentre i partiti si sono rivolti esclusivamente al loro elettorato tradizionale
Pretendendo così di fatto la rappresentanza di una sola parte Dossetti facendosi interprete di tutte le esigenze della società bolognese
E organizzando le attorno al tema della rinascita della città
Anche postato un programma di governo e da quel programma di governo
Chi ha vinto non potrà prescindere e questo è oggettivamente ciò che accadrà per le amministrazioni successive pensiamo al libro bianco di Dossetti sulla sulla città
L'altra faccia del tema Dossetti è fondamentale perché utilizzato dai giovani del Mulino chi continua a chiamarlo giovani insomma pian piano
Erano ancora giovani però non erano più vivi i giovani del cinquantuno è interessante perché apre al tema dell'unità politica dei cattolici la che è un altro tema fondamentale trattato dalla rivista in questi anni sui quali poi tornerò
Viene in particolare affrontato dal punto di vista della distinzione tra attività religiose attività politica tra Azione Cattolica e azione politica verrebbe da dire
Negli editoriali su questo tema sia riecheggia l'editoriale famoso di Cronache sociali citate stamattina di Lazzati proprio sulla distinzione tra azione politica e Azione Cattolica perché il direttore
Della rivista appunto contesti
Attacca possiamo dire senza dubbio frontalmente
Le parole pronunciate dal cardinal Lercaro che tre giorni dopo il voto amministrativo il arcivescovo di Bologna in occasione del Corpus Domini in una piazza Maggiore gremita di fedeli Lercaro dice
E parla di apostasia di tanti fratelli che sono corsi follemente a sbattere Zanussi cioè sostanzialmente sta dicendo
Un bel gruppo di cattolici bolognese ha votato terre il candidato comunista
Qual è la la la rettifica dei giovani del Mulino cito contessina il nostro dissenso dal giudizio storico implicito è sotteso a tutta la locuzione del Cardinale Lercaro
C'è il timore che ancora una volta vada perduta in nome di una fede pur nobile e sincera
La distinzione tra attività religiosa attività politica
Quella distinzione che deve essere invece tenuta ferma da tutti e per tutti non contro la Chiesa ma anche per essa perché solo in un'ordinata convivenza civile la Chiesa può vivere
E rafforzarsi nel suo ordine e possono operare con successo quei cattolici che si muovono responsabilmente nella vita politica fine della citazione di contesti a questo editoriale che appunto aveva al titolo
Un po'provocatorio Bologna sbatte basata appunto interrogativo del giugno del mille novecento cinquantasei
Nel mille novecentocinquantasette siamo stiamo entrando stiamo per arrivare al voto del mille novecentocinquantotto per entrare nella terza
Legis
Tura l'avvicinarsi della fine della seconda legislatura vede entrare la rivista nel suo secondo lustro di vita sono e gli anni nel quale più esplicito per i giovani del Mulino è la definizione del loro compito in un editoriale del maggio del cinquantasette diranno la misura del nostro compito il post fascismo allora attenzione su questo concetto di post fascismo si sofferma hanno più volte tra al cinquantasette e il cinquantotto parlando della necessità di entrare in un un mondo nuovo accanto alla definizione però di post fascismo in una polemica con il mondo opposta azionista si dice che il Mulino deve anche essere posta azionista si dice esplicitamente basta con la retorica della rivoluzione mancata o della rivoluzione tradita
Si deve servire la democrazia una democrazia che si dice
è salva eh salva e salda non è messa in discussione il punto è però che questa democrazia deve essere riempita di contenuti
E l'apertura a sinistra per i giovani dei muri del Mulino significherà soprattutto questo argomento cioè
E riempire di contenuto la democrazia italiana
E allora
Che cosa si va a ricercare si va a ricercare dove debba muoversi l'azione di governo il punto diventa l'azione di governo un'azione di governo che deve essere sostenuta
E qui faccio una citazione che particolarmente interessante a mio parere di questo editoriale appunto che è la misura del nostro compito il post fascismo si dice
La azione di governo deve andare contro ideologici della nuova sinistra cioè il posto azionisti della rivoluzione mancata o tradita e dall'altra parte quella che quelli che vengono definiti it praticoni della democrazia cristiana cioè quelli che sul diciamo così sull'onda del dover essere al governo in questo bipolarismo imperfetto
Fanno i pragmatici a tutti i costi appunto i praticoni della Democrazia Cristiana la terza legislatura si apre e con un vero e proprio sostegno da parte dei del mulino per la leadership di Fanfani attenzione bene quella che può apparire quello che può apparire un sostegno netto
è un giudizio positivo anche
Sulla Fanfani del cinquantotto cinquantanove si dice Fanfani ora può portare nel governo del Paese tutto il suo impegno programmatico la però guardato con grande attenzione perché cioè si dice in realtà Fanfani che ha per certi aspetti Sierra rifondato il partito tra al cinquantaquattro e il mille novecentocinquantotto
Non deve però deve però invitare di utilizzare solo la democrazia cristiana per governare questo questo Paese cioè Fanfani deve andare oltre il partito deve cercare oltre il partito e pur rimanendo la vera speranza del dei giovani del Mulino si dice per si ritorna sul problema dell'unità politica dei cattolici perché L'Unità politica dei cattolici per i giovani del Mulino eh
Per certi aspetti un freno alle possibilità riformatrici perché L'Unità politica dei cattolici rischia di svuotare la democrazia cristiana e a renderla solo un vero partito anticomunista
Attenzione bene interessante vedere che in questa fase diciamo così fino alla governo Fanfani del dopo fatti dei dopo del del dopo crisi tram Tambroni quindi il governo Fanfani dell'agosto del mille novecentosessanta quello della dell'astensione socialista
Moro non è non rappresenta una speranza
Per i giovani del centrosinistra resta Fanfani il personaggio fondamentale per i giovani del centro sinistra tensione Fanfani
E una nuova classe dirigente del partito questo passaggio mi sembra ma particolarmente interessante perché a cavallo tra al sessanta il sessantuno ancora una volta il Mulino dice
Non basta al partito non basta la DC
Non basta l'apertura della DC al Partito socialista
Serve anche il Paese reale e serve una nuova classe dirigente all'interno del partito democristiano e vengono fatti i nomi di questo di questa nuova classe dirigente dice
Che il governo Fanfani sia dunque la premessa del neo centrismo del centro sinistra
Oppure più chiaramente dell'avvio al rinnovamento del perdurare della conservazione non dipende per quanto riguarda la DC solo dall'intenzione di fanfare di Moro di pastore di Scelba
Ma anche della capacità di una nuova classe politica
Emersa nelle lotte di questi anni
E poi vengono citati Pistelli i Malfatti i granelli i Forlani i Donat Cattin
Di farsi interpreti organizzatori dei moti della società civile contro la tentazione di farsi assorbire in funzione subalterna in un nuovo equilibrio di tendenze
Partitiche
L'altro grande problema di questi anni per hotel delle difficoltà dell'apertura a sinistra
Il ruolo delle per e la pervasività delle gerarchie ecclesiastiche sappiamo benissimo non non stiamo a ricostruire delle difficoltà in particolare che la segreteria politica di Moro incontra nell'avvicinarsi al centrosinistra
Il Mulino insiste in maniera molto anche molto dura sul ruolo e sull'azione
Che la Chiesa ha svolto negli ultimi quindici anni del paese che viene giudicata un'azione per quanto riguarda il rapporto tra religione e politica un'azione di dubbia positività
Altra citazione da un lungo articolo di Prandi colui che si occupa
Per il Mulino di questioni tra religione politica il il contributo e si intitola il centro sinistra i democristiani e la chiesa un contributo nel dicembre del mille novecentosessantuno
Prandi dice a proposito dell'azione
Della chiesa vitali degli ultimi quindici anni un'azione definita frequente cospicua con risultati spesso efficaci ma a ben guardare
Di dubbia positività sia in ordine ai fini religiosi sia in ordine allo sviluppo della nostra vita pubblica
Naturalmente l'interlocutore il suddito a cui ci si rivolgeva con interventi pubblici o meno pubblici per impedire o condizionare certe scelte politiche era al cattolico
Ma per uno identificazioni indebita ma operante nel pensiero nella pratica pastorale si è finito spesso per agire determinata mente sull'azione del partito della Democrazia Cristiana
Divenuto e in certo senso fatto diventare il partito dei cattolici
Nel momento in cui il Mulino entra nel secondo decennio di vita quindi dal mille novecento sessantuno vi è una
Evoluzione anche da un punto di vista interno editoriale un vero e proprio al rilancio
Della rivista c'è una rinnovamento del mensile nel mille novecento
Sessantuno e il gruppo promotore dirigente parla di tre elementi fondamentali per procedere in continuità con il corso precedente e questi tre
Elementi sono da un lato l'anticomunismo si dice sì sì Marasco arrivando alla conclusione
L'anticomunismo si dice inteso come resistenza attiva il critica alle suggestioni propagandistiche e alle mistificazioni ideologiche del comunismo due la coscienza della vastità e rapidità del processo di trasformazione in atto nella società italiana la rivista
è una rivista anticomunista macché appercezione del processi di trasformazione in atto e poi di terzo convergenza o quanto meno libero concorso di tutte le forze democratiche anti comuniste innovative di tradizione laica o d'ispirazione religiosa
Se guardiamo l'evoluzione del quadro politico è nato il quarto governo Fanfani con l'astensione concordata del PSI c'è poi stato ci sono poi state le elezioni del mille novecento sessanta tre le difficoltà di andare verso il cosiddetto centro sinistra
Organico la formazione del governo di transizione guidata da leone ecco tutto questo passaggio
Affrontato dal Mulino proponendo una sorta di con senso critico nei confronti di come sta avvenendo l'apertura a sinistra un consenso critico basato fondamentalmente su tre pilastri si dice il centro sinistra per essere una politica fattiva e positiva
Non può essere una per una una politica contro il miracolo economico ma deve essere una politica che spinga ancora ulteriormente il loro sviluppo economico deve essere pochi una politica che deve portare avanti una dimensione illiberale
Della programmazione una lettura liberale della programmazione e il terzo punto è quello che devo dire leggendo questi numeri mi ha colpito è di più
è è un richiamo alla necessità di ripensare il sistema decisionale in un'ottica di modernizzazione economica si dice da accompagnare sempre in una prospettiva liberale ai corretti contrappesi
Istituzionali e si parla esplicitamente del fatto che la rapidità delle trasformazioni sociali in corso e oggi necessaria spinge verso un rafforzamento dell'esecutivo
Questo nel
Luglio del mille novecento sessantatré quindi un'attenzione tornerò sì in chiusura mi sto avviando a le conclusioni su questo punto perché mi pare interessante questa idea della necessità di per rivedere da un punto di vista istituzionale senza toccare l'impianto di fondo
Della Costituzione
Però le istituzioni del Paese
Bisogna assolutamente per arrivare diciamo così al centrosinistra organico passare attraverso ad un riferimento a quanto per i fondatori del mulino per il gruppo dirigente del Mulino
Tesi era l'uscita di scena tragica di John Fitzgerald Kennedy
è un passaggio impressionante che ne di è stato per i giovani del mulino per la classe dirigente all'interno del Mulino colui che aveva portato la guerra fredda a non essere più una guerra santa
Era stato colui che aveva risvegliato dal torpore nucleare la nuova frontiera era stato il simbolo della centralità degli intellettuali
Nel costruire la decisione politica quindi la la tragica scomparsa nel novembre del sessantatré di Kennedy eh
Veramente centrale nel colonne del
Mulino
Per avviarmi a concludere il giudizio del Mulino sul centro sinistra organico sui primi sei mesi di governo Moro me mi allora qui è in è interessante perché secondo il Mulino il Governo Moro Nenni presente a tutti i punti deboli che nel corso degli anni sono stati più volte
Imputati ad una apertura a sinistra così come è maturata nel contesto italiano cioè in maniera lenta difficoltosa con le resistenze
Da un lato delle gerarchie ecclesiastiche dall'altro della delle forze diciamo più conservatrice all'interno della DC delle difficoltà all'interno della Partito Socialista
E vengono appunto citati l'ostilità di larga parte dell'opinione moderata le lacerazioni all'interno della classe politica che guida l'operazione con incertezza però si dice nonostante tutto ciò la via deve essere perseguita
Facendo grande attenzione a tenersi lontani dai due principali e rischi quali sono i due principali rischi secondo il mulino del centro sinistra
Una pericolosa tendenza a ridurre il Presidente del Consiglio ad un semplice speaker di un direttorio secondo il Mulino in realtà Moro alla guida di questo centrosinistra
Uno speaker di un direttorio mentre egli dovrebbe essere al contrario il premier di una maggioranza responsabile di fronte al Parlamento
Responsabile delle sue scelte di fronte al Parlamento
La seconda importante è il secondo importante è a rischio
E quello dice se con importante considerazione è legata al funzionamento dei processi
Decisionali si dice fondamentalmente che il problema del centro sinistra e quello che funziona male perché funziona male il parlamentarismo italiano
Si dice il potere deve coincidere con la responsabilità e il parlamentarismo italiano dovrebbe essere un parlamentarismo maggiormente razzi
Ho realizzato quindi cosa resta del ex centro sinistra sei mesi del centrosinistra si dice c'è un primato di Guido Carli
Esplicitamente c'è un primato dell'economico
Sul dell'economico sul politico e un degli errori di comunicazione del centro sinistra chi è
Davvero concludo
Responsabile in larga parte di questi errori ben sull'altare diciamo della critica
Sale la leadership Moro Thea si dice la leadership di Moro ha offerto buone prove per quanto riguarda la comprensione intellettuale della situazione italiana
E ottime garanzie di equilibrio interiore ma ha dato finora ben pochi segni di essere animata da forte tensione pragmatica e operativa
L'assunzione di Moro alla presidenza del Consiglio non ha visto quella dilatazione quella rafforzamento della personalità
Che in tutti i Paesi democratici si accompagna l'assunzione della leadership più alta
Kennedy Johnson da Grasso hanno salgono sul seggio più alto e sembrano crescere definire più sicuri pure in mezzo alle difficoltà più liberi pure il nel groviglio delle alternative non mi sembra che in Italia si sia avuto la stessa esperienza del genere Moro e Nenni non sono oggi più conosciuti o più apprezzati
Di quanto lo fossero qualche anno fa
Il giudizio conclusivo è allora quello di un centro sinistra che è sicuramente stabilizzatore
Ma non è nel mille novecentosessantaquattro ne innovatore ne rinnovatore
Cui si potrebbe aprire un dibattito la storiografia si è confrontata sull'idea del centro sinistra che al settimo mille novecentosessantaquattro ha perso la sua forza innovatrice ieri innovatrice
Ci si può chiedere se i giovani del Mulino non fossero un po'eccessivamente polemici o eccessivamente ingrati nei confronti della di ciò che erano riusciti ad ottenere
Moro e Nenni ci si può chiedere se si poteva fare di più e di meglio nella cosiddetta Repubblica della guerra fredda ma questo ci porterebbe ad allargarci ulteriormente
Grazie
Allora grazie grazie innanzitutto ringrazio per l'invito gli istituti promotori e i colleghi pidiellini e Molinaro per avermi e coinvolto in questa bella iniziativa
E allora diciamo subito non è un intervento facile perché sostanzialmente la storia di famiglia cristiana e per larga larghissima parte ancora da scrivere
Diciamo che fino alla fine degli anni ottanta e se è stata talmente ignorata dalla storiografia che per fino nella storia della stampa cattolica pubblicata da Glauco Licata all'inizio del decennio e nella successiva voce
Su quotidiani e periodici redatta da Francesco Malgeri per il dizionario
Del movimento cattolico italiano non c'è traccia della rivista non non viene neanche menzionata
In a partire dei primi anni novanta l'attenzione è leggermente aumentato paradossalmente e grazie a l'interesse di alcuni studiosi di area anglosassone penso in particolare assi del mondo del fondazioni e Jessica Hernanes
Sulla scia di queste prime indagini che in realtà più che fare la storia della rivista facevano un po'qualche ragionamento su la cultura di massa insomma si temevano più su un piano generale di come i grandi le grandi culture politiche avessero approcciato la cubatura di massa
Dicevo sulla scia di queste prime ricerche anche qualche studiosa sono entrambe donne italiane hanno scritto qualche contributo qualche primo contributo prostitute settimanale parlo di Maria Aprilia che ha un aspetto più sociologico
E di Daniela Saresella che invece ha un approccio più storiografico ma insomma siamo rimasti però ad indagini ancora
Del tutto iniziali però labile buona tra virgolette notizia e che e da qualche mese c'è un gruppo di lavoro che gravita intorno a Mauro forno ti sta lavorando sulla storia della rivista con un'équipe attrezzata insomma quindi speriamo che in tempi non troppo lunghi arrivino i primi risultati che segneranno un notevole passo avanti invece nella storia della della rivista
Famiglia Cristiana nacque nel mille novecentotrentuno
Su iniziativa della società San Paolo e cioè la congregazione religiosa fondata ad Alba da don Giacomo Alberione nel mille novecentoquattordici
Si era nell'anno trentuno nel quale lo scontro tra il regime i Gruppi di Azione cattolica se l'ha fatto particolarmente proprio ha raggiunto toni particolarmente aspri
E dunque Alberione deciso a fondare un settimanale per le famiglie cattoliche avvertiva la tensione esistente tra chiese il regime e per limitare le ingerenze della censura fascista
Dici che vai di far nascere o Marinò una rivista rivolta alle donne e alle ragazze
Chiamando la sua realizzazione il ramo femminile della Congregazione cioè le figlie di San Paolo
Sulla copertina del primo numero che venne pubblicato il giorno di Natale del mille novecentotrentuno appariva infatti sottotitolo diciamo sotto Famiglia Cristiana diceva per le donne e le figlie
Si trattava di un foglio di dodici pagine in bianco e nero al cui interno si pubblicavano rubriche che oltre a temi strettamente religiosi trattavano della cura della casa e dell'igiene personale
Con una tiratura iniziale di poco superiori alle dodici mila copie il settimanale veniva distribuito craniche spedizione in abbonamento annuale costava otto lire
Oppure direttamente in parrocchia al costo di venti centesimi a copia
Nel primo numero il fondatore scriveva che famiglia Cristiana cito testualmente non dovrà parlare di religione cristiana ma di tutto cristianamente
E in realtà Alberione però sapeva di non poter realizzare un settimanale di informazione
E dunque sceglieva di farne nascere uno di formazione dando vita ad una sorta di predica informale
Stampata invece che detta dal pulpito
E consegnata a domicilio come prolungamento della parrocchia sempre in quel primo numero Berio le scriveva il mondo è cambiato la gente non può più stare troppo tempo in chiesa bisogna portare il messaggio evangelico incassa la nostra parrocchia e il mondo
Fino al mille novecentotrentasette il settimanale rimase in questa forma vedendo aumentare significativamente i propri abbonati alla sua detenzione si susseguirono Alberione fino alla fine del trentadue don Matteo Borgogno il suo riveli una capra fino al mille novecentotrentatré
Il futuro cappellano della Resistenza il glorioso cappellano della Resistenza don Pietro Celli fino al mille novecentotrentaquattro
E Don Pierino Marazza fino al mille novecentotrentasette
In quell'anno che in buona sostanza un primo tornante la dilazione veniva assunta da don Luigi Zanoni che l'avrebbe conservata fino al mille novecentocinquantaquattro
Sotto la direzione del sano unica rivista passava nelle nelle mani del ramo maschile della Congregazione e vedeva una parziale evoluzione pur rimanendo un settimanale di carattere religioso e morale
Famiglia Cristiana spostava la sua attenzione a tutta la famiglia e dunque diciamo si riferiva meglio suo titolo valicando gli steccati di genere
A causa del secondo conflitto mondiale come facilmente rimarginate il settimanale fu costretto a chiudere ma dopo la guerra i Paolini decisi a riprendere la propria impresa editoriale rifondarono il periodico e rinviare o no la prima copia ai vecchi abbonati scoprendo con sorpresa che ben trenta mila di essi avrebbero dato una risposta positiva chiedendo di riattivare la spedizione pensate che già nel mille novecentoquarantotto attraverso una certosina opera di penetrazione capaci di raggiungere tutto il Paese pensate che nei primi anni il settimanale andava soprattutto nelle regioni settentrionali accordo siamo già dal centro Italia non arrivava
Invece da quarantotto grazie a questa opera notevoli di penetrazione il settimanale stampava cento mila copie regolarmente esaurite che mi verrebbe da dire ritenete di forte diventavano duecento mila nel cinquantatré trecento mila nel cinquantaquattro quattrocento mila nel cinquantacinque
Numeri che fanno già impressioni da soli ma vi segnalo che in quegli stessi anni da Domenica del Corriere arrivava a circa novecento mila copie male europeo non superava i duecento mila insomma sono numeri impressionanti
Ma aggiungo per comprenderne la portata tenete presente che la distribuzione su base di abbonamento quindi spedito ho su base parrocchiale non era cambiata e certamente siano arriva nelle edicole nel mille novecento ottantatré d'accordo qui tutto ciò con lo stesso impianto originale pensato dal veglione
Se nel mille novecentotrentuno il settimanale era rimasto confinato all'interno dell'orizzonte morale e religioso per non entrare in conflitto con il fascismo
Nel dopoguerra la stessa scelta veniva operata nel quadro dello scontro di civiltà anticomunista
Dovevano essere i giornali e le riviste della democrazia cristiana appare il messaggio politico e Famiglia Cristiana Che tale ruolo sussidiario di guardiano della morale e dei costumi cattolici
La rissa in quella fase sceglieva quindi contemperare di provare a contemperare i valori cristiani con il modello statunitense con il modello occidentale
Provando a far convivere nonostante la diffidenza del mondo cattolico italiano verso le mode di oltre oceano tradizione e modernità non era impresa facile
Sì vengo dalla scritto che nel periodo post bellico il settimanale rappresentò una versione popolare del pensiero cattolico più progressista e offre una visione della modernità
Che coniugava aspetti di un consumismo american style con valori e costumi tradizionali una formula che si rivelò molto attraente specie per la piccola borghesia di provincia
Attraverso questa impostazione quindi intonsa nulli agì in sostanziale continuità con gli anni precedenti
La rivista continuo a parlare di valori cristiani saltando il modello della famiglia patriarcale la morale cattolica e soprattutto il lavoro che il sacrificio quotidiano
Fuori da questo recinto si usciva solo per trattare di sport abbastanza di tempo libero un po'meno e ancora meno anzi molto molto meno del tutto eccezionalmente di politica
L'appuntamento elettorale del quarantotto ad esempio non poteva non transitare sulle pagine del settimanale e riassumere il contorni di una crociata religiosa sostanzialmente in tal senso si poteva leggere
Vi sono ancora molti che vedono nelle elezioni soltanto un fatto politico una competizione sul piano internazionale di due mondi quello orientale russo quello occidentale americano e null'altro
E si sono un grave errore in verità il diciotto aprile il popolo italiano deciderà prima di tutto
Prima di tutto se intende ancora fissare la sua vita vi suoi famiglie la sua storia a Gesù Cristo il suo Vangelo
In linea con la sua vocazione etica e spirituale però all'indomani del trionfo elettorale della Democrazia Cristiana la rivista invitava i suoi lettori cito testualmente a dimenticare perdonare a mare
Dimenticate i torti le parole che ci hanno fatto male perdonate le offese recate alle nostre persone
Amiamo beneficiando nella carità i nostri avversari e si devono convincersi che non abbiamo nulla contro loro persona solo condanniamo i loro errori non ci devono essere concludeva l'articolo né vinti né vincitori
Attraverso un richiamo alla spiritualità cristiana che doveva vincere l'ateismo comunista ma non doveva porgersi supinamente di fronte all'americanismo imperante
Il settimanale provava dunque a costituire a costruire ma io ancora una collinetta di valori e costumi omogenea tra città e campagna tra ambienti operai e contadini tra masse popolari e ceti medi
Oltre a spingere pochi lettori verso una convivenza civile tra tutti i cittadini al di là delle posizioni politiche
La rivista quindi si occupava di catechismo formino norme di galateo i consigli del medico consigli dell'avvocato i consigli dell'agricoltore
Dava informazioni sull'igiene sulla cura della casa sul Cuscito e addirittura Casti suggerimenti sull'estetica femminile
Tutto ciò pur in presenza di annunci pubblicitari in un contesto di sostanziali diffidenza verso il consumismo
Il settimanale infatti si preoccupava scusate si occupava della nascente modernità raccomandando sempre serietà e morigeratezza
I frutti della società industriale divenivano lontana fisso uno soltanto realmente soltanto da un e un recinto molto angusto quando percepiti come utili ad una ditta laboriosa
In tal senso un esempio paradigmatico si riversa sì sì zero riservava scusatemi grande attenzione alla diffusione dei motocicli
Vespa e Lambretta divenivano così non il feticcio diluiti vacanzieri ma l'emblema di una modernità laboriosa e operante
A una lettrice che lamentava la vista dei sacerdoti in Lambretta ad esempio la relazione rispondeva signora non si è accorta che viviamo nel mille novecentocinquantacinque e non nel mille duecento
Ben altro trattamento però invisibili petto il comprendere il confine piuttosto ristretto veniva riservato i prodotti più futili del consumismo
Feste da ballo concorsi di bellezza sfilate di moda derivano stigmatizzate e alla ragazza di Azione cattolica si raccomandava virgolette d'intesa non essere una bambola e di non abbandonarsi al deplorevole conformismo e ai capricci della moda
In un mondo che veniva descritto come la Sheraton all'anticlericalismo e dalla mancanza di libertà religiosa Famiglia Cristiana cantava le lodi dei santi e dei modelli della chiesetta
Polizia a cominciare ovviamente da più dodicesimo
Questi veniva rappresentato i passaggi fondamentali della sua attività ed il suo magistero ma veniva descritto anche nella sua vita privata come nel caso dell'articolo del ventinove giugno mille novecentocinquantadue
Nel quale l'austera santità quotidiana del Pontefice rimandava non troppo velatamente all'iconografia francescana leggiamo
A pranzo come negli altri pasti è solo e soltanto i piccoli uccelli gli tengono compagnia tutti hanno la loro porzione tutti hanno la loro porzione il cerimoniale di corte per il sì non conta
Un tema gli esempi da seguire la rivista proponeva anche tutta una serie di cosiddetti richiamavano proprio così something gonne e pantaloni
Ossia santi della vita quotidiana che testimoniavano con il loro impegno quale fosse la via da seguire per il buon cristiano
Tra questi Angela Zanetta la donna che nel cinquantatré vuole dare luce suo figlio nonostante il risiko utilissimo di morire durante il parto oppure il deputato Santo come veniva chiamato Giorgio la Pira
Ho Anna colla la maestra che in quegli anni scese di occuparsi di due ragazzi portatori di handicap divenendo un modello da imitare secondo il settimanale per tutte le donne cattoliche impossibilitati ad avere figli
Il Santo in pantaloni per antonomasia però sarebbe divenuto presto Gino Bartali
Il cinque agosto del mille novecentoquarantotto dopo la sua vittoria al Tour torto France poteva leggersi Bartali e il più forte moralmente in ciò sta in gran parte il segreto della sua prodigiosa resistenza Bartali un uomo che è salito soprattutto nella via dello spirito
Egli ha portato il suo spirito religioso anche nello sport considerandolo misticamente
E l'uomo più Giuni Russo generoso con i suoi avversari generoso con i suoi gregari ai quali ha distribuito tutti i premi del tour senza tenere per sé e neanche un centesimo e l'uomo del dovere della bontà della generosità
Articoli successivi spiegavano che Bartali non mancava la messa quotidiana neanche durante i giorni di gara e che aveva scelto di continuare ad essere attivista dell'Azione cattolica nonostante i successi sportivi
Dopo il suo ritiro nel cinquantacinque la rivista racconterà la sua vita di padre esemplare ed impiegato modello
Nel cinquantaquattro siamo al secondo tornante
La direzione di Famiglia Cristiana passava ad un umile figlio di pastori abruzzesi Giuseppe Zilli che l'avrebbe mantenuta fino al mille novecento ottanta quindi per lunghissimo tempo
Professore di Filosofia e sacerdote paolino Zilli avrebbe in breve modificato radicalmente lo stile del periodico sia dal punto di vista grafico sia da quello della linea editoriale
Riguardo al primo aspetto si può osservare che il settimanale veniva rinnovato nella proposta grafica attraverso l'introduzione delle foto a colori e nel numero delle pagine che aumentava progressivamente senza far variare il costo del settimanale
Dal punto di vista dei contenuti poi Kilzie li faceva crescere le pagine dedicate all'attualità e alla politica
Famiglia Cristiana non dovrà parlare di religione cristiana ma di tutto cristianamente aveva detto Alberione Exilles interpretava alla lettera questa dichiarazione di intenti operando un evidente processo di laicizzazione della rivista
L'invito di Alberione infatti venire interpretato da Zilli come uno sprone a creare un settimanale cristiano ma non clericale che parlasse di tutti i problemi della società italiana
La rivista diveniva così progressivamente un organo di informazione culturale politico e sociale punto d'incontro della comunità cristiana e luogo di confronto tra cattolici e laici in linea con questa tendenza Famiglia Cristiana da un lato si mostrava favorevole all'avvio del processo che avrebbe condotto alla all'apertura a sinistra e poi al centrosinistra dall'altro dal punto di vista più del taglio sociologico diciamo così ammorbidito dalle proprie riserve nei confronti del consumismo e delle tendenze decadente provenienti da oltreoceano
Forche ex e Gandola hanno scritto che fino al mille novecentocinquantaquattro la rivista era pervasa da un certo antiamericanismo
Che si esprimeva in articoli che denunciavano ve l'ho già accennato io prima denunciavano il cinema hollywoodiano la civiltà urbana i concorsi di bellezza il ballo
A partire dal cinquantaquattro questo pregiudizio fu sostituito da una visione più positiva e meno timorosa dell'America vista come pioniera di un modello di modernità consumistica che rafforzava i valori familiari spirituali
La rivista cercava di stare vicino ai suoi lettori mentre incontravano nuovi modi di vivere
E costumi scusate offrendo consigli costruttivi e guida spirituale
L'ammodernamento voluto da Zilli dava presto i suoi frutti all'inizio degli anni sessanta famiglie cristiana toccò per la prima volta il milione di copie stampate
Negli anni successivi per assecondare l'impetuosa crescita delle vendite la sede centrale sarebbe stata spostata
Dall'alba a Milano e sarebbero state aperte altre relazioni a cominciare da Roma addirittura ci sarà una una non proprio una relazione insomma ufficio a Parigi insomma si apre addirittura al di fuori del nostro Paese
La capacità innovativa Dizzy leasing si scontrava anche nella volontà di svecchiare ciò che in passato aveva garantito il successo della rivista
Mi riferisco in particolare a una delle caratteristiche portanti di cui non vi aveva ancora parlato e cioè le rubriche di corrispondenza con i lettori che venivano mantenute in vita
Ma venivano ammodernate e si aprivano tutte le problematiche sollecitate dal pubblico
Sotto la direzione di Zilli la rivista articolava in ben cinque spazi le rubriche che si occupavano di corrispondenza
Ciò permetteva di toccare vari temi che comprendevano una vasta gamma di problematiche esistenziali relazionali sociali un religiose
Nel sessantotto il direttore scriveva le lettere che riceviamo sono del tutto diverse da quelle che ricevevano dieci anni fa ho anche subito prima del Concilio
Chi espone argomenti delicati parla con grande franchezza e chiede altrettanta franchezza nelle risposte non fate orecchie da mercante dicono una menata il camper lagna parla chiaro
C'è da chiedersi a chi si rivolgerebbe rosse non ricevessero risposta o se ne ricevessero una piuttosto varia
Le parole di Zilli confermano quanto nel corso del tempo i rapporti fra il settimanale i suoi lettori si fossero arricchiti attraverso una dinamica circolari di stimoli di successione
Nel corso degli anni Sessanta infatti sempre di più le inchieste promosse fra elettori che erano implicati spesso a rispondere a dei questionari avevano fatto luce sui giovani il nuovo soggetto sociale generato dalla società dei consumi lo scopo era quello di capire il modo di amare e lavorare intendere la famiglia e il divertimento
Ciò si può arguire da alcuni titoli che più ha puntato di alcune tra le inchieste promosse che cosa vogliono le ragazze d'oggi l'amore tra i giovani che cosa è cambiato
La modernità dunque in accordo con le posizioni del Concilio Vaticano secondo non era additata a conclusione Accursio né morale la rivista cercava piuttosto di comprenderla e indirizzarla meglio attraverso il dialogo
Nel febbraio del sessantanove per esempio don Zilli rispondeva dei giovani che lamentavano di essersi visti negare la sala parrocchiale per una festa da ballo iscriveva siccome la danza è una forma espressiva comune a quasi tutte le culture
Noi cristiani non possiamo limitarci a condannarla diciamo non se la prendeva proprio col parroco chi aveva negato la Sava però insomma lasciava capire di essere dalla parte dei ragazzi
Cogliendo la volontà del direttore che arrivi il settimanale i problemi giovanili che la sua disponibilità a toccare argomenti fino ad ora reputati esclusivamente privati
I giovani lettori cominciamo a parlare in modo sempre più aperto di temi sensibili come la sessualità le dinamiche di coppia il rapporto tra genitori figli
Al volgere del decennio lì cinque rubrica di corrispondenza ben restituiscono lo smarrimento dei giovani cattolici nel tornante della contestazione
Nelle lettere si trova una costante richiesta di consigli sul comportamento da tenere nelle più diverse situazioni che rivela la diffusa incertezza rispetto alle sfide poste dalla secolarizzazione della società
Era questa la prova più difficile alla quale si li aveva sottoposto il settimanale
Famiglia Cristiana però interpretava sentimenti sempre più diffusi tra i cattolici italiani e agli albori degli anni sessanta settanta dimostrava dati alla mano di aver vinto quella scommessa
Nel mille novecentosettantuno il numero celebrativo dei cinquant'anni della rivista venne diffuso con una tiratura di due milioni dico vi ringrazio
All'artrite
Come ascolterete ci saranno molti punti di contatto in realtà tra famiglia cristiana e nani donne
Alla nel mio caso appunto hanno e donne pubblicava con continuità dal mille novecentoquarantaquattro poi dal gennaio del venti uscì per l'ultimo numero cartaccia diventata una rivista un settimanale on line e sono stati quindi festeggiati da poco gli ottant'anni di storia
All'università di di Roma Tre
All'università di Roma Tre perché presso il Dipartimento di studi umanistici di questo ateneo è partito un Progetto di digitalizzazione dell'archivio del patrimonio culturale storico artistico e letterario che ne donne rappresenta e l'accordo appunto abbiamo la digitalizzazione
Di tutti i numeri che ancora in corso e mi fa piacere quindi come nel ringraziare tutte le persone responsabili di questo Progetto tratto centra la costanza Fanelli ricordo Laura Fortini che la diciamo la la responsabile del Progetto di digitalizzazione
Che come potete immaginare ha facilitato notevolmente la preparazione di questa di questa relazione
Le origini allora né donne nasce a Parigi nel
Già
Troppo
Ok
Dicevo nasce a Parigi nel trentasette per volontà di Marina Sereni Teresa Noce come espressione quindi delle donne antifascista emigrato in Francia i primi foglietti clandestini in Italia arrivano nel quarantaquattro e si tratta di numeri anonimi per la circolazione nel Nord appunto ancora sotto occupazione
E poi presto arrivano anche i primi figli primi fogli insetti i fascicoli non clandestini
Un cambiamento grafico rilevante sia già a partire dai primi numeri del quarantasei
Dove vedete ad esempio arrivare anche il colore colore che viene va insomma non tornerà poi il color seppia ma poi insomma
Ci saranno molte variazioni nelle copertine così come il prezzo di copertina che aumenta notevolmente tra quarantasei quarantasette praticamente raddoppiando dalle dieci lire alle realtà venticinque lire alla fine del quarantasette
Fin da subito sì presa Antara come un caso editoriale atipico nell'editoria femminile perché fa convivere la sua originaria forma quella del foglietto appunto di informazione politica
Con caratteristiche tipiche invece delle riviste fatte dalle donne per le donne
Nelle prime annate vediamo raccontata la mobilitazione per la pace contro l'adesione al Patto Atlantico l'inchiesta sul lavoro delle donne contadine operaie moltissimo le domestiche
Ampio spazio è dato alle analisi delle condizioni di vita dei bambini in Italia ma anche nel mondo con ripetuti appelli alla difesa dell'infanzia
Riferimenti al movimento delle donne internazionale
E poi sono riportate costantemente ovviamente le notizie sull'attività dei vari delle varie sezioni dei vari comitati Belludi a livello nazionale
Eppure oltre a svolgere il ruolo di strumento di comunicazione politica né donna offre alle lettrici anche occasioni di svago
Storia a fumetti racconti appuntata ad esempio quelli della scrittrice sceneggiatrice produttrice Luciana Peverelli inserti di moda in cucina fumetti
Capite bene che di conseguenza le le strade che si possono seguire per approfondire l'esperienza di una rivista così ricca e sfaccettata sono molteplici
Una prima coordinata che mi sembra anche molto seguita dalle ragazze da ragazzi che stanno facendo le tesi di laurea nel diciamo seguendo il Progetto di di getti la digitalizzazione
La prima strada ce n'è quella del contributo che le mie scrittrici giornaliste hanno dato alla storia culturale italiana già escluso Alba deserte da sposta Cialente Sibilla reale ramo e così via
Si tratta di giornalista e scrittrice vicine ovviamente al Partito comunista italiano che non si concede diciamo che non si accontentano
Del ruolo di scrittrici di romanzi rosa diciamo così ma che anzi vogliono adoperare il loro talento in vari modi facendone uno strumento di emancipazione e né donne Offer proprio lo spazio giusto
A tal fine poi c'è ovviamente il macro ambito della politica delle donne della politica delle donne comuniste quella del partito
Che però come cercherò appunto di di far vedere in questa relazione sarebbe più corretto dire la sfera del politico in senso molto ampio perché in questo starà del politico né donne fa rientrare molti temi anche quelli non esplicitamente politici
E quindi chiaramente tra il i temi più trattati ci sono sicuramente quella del se penso ai primi numeri quel del diritto di voto
Qua dovreste vedere appunto i diritti di voto e poi i primi come dire i diritti conquistati dalle nuove cittadine in particolare con la Costituzione
Iniziando appunto già con i numeri del quarantaquattro vediamo come noi donne alimenti la campagna di pressione fatta per ottenere appunto il suffragio femminile pubblicando lettere appelli e poi come dicevo spiegando lo vedete in questa anche in questa slide il lavoro fatto dall'Assemblea costituente
A favore appunto dei diritti delle donne
Da questo punto di vista quindi muovendosi sul terreno della cittadinanza un ruolo diciamo come dire un oggetto di studio interessante sicuramente la campagna elettorale del quarantotto che offre davvero molti spunti per muoverci in questo in questo mondo
Noi donne si impegna nel supportare le candidature fare femminile espressi dai partiti di sinistra quelle delle dirigenti dell'UDI spesso in modo particolare
Lo spazio dedicato alle candidate della pace con lo slogan donne votate per le donne ci dice moltissimo appunto del modello femminile allora promosso nell'ambiente socialista e comunista
è un modello femminile in grado di conciliare il diritto al lavoro alla politica con la vocazione materna e con una divisione dei ruoli su base sessuale tanto nella sfera familiare quanto in quella pubblica
La cultura emancipazione Istra dell'UDI da questo punto di vista non è in quegli anni troppo lontana da quella dell'associazionismo cattolico
Afferma cioè un paradigma di conciliazione che confermando la divisione tra pubblico e privato ha di fatto una funzione stabilizzatrice rispetta gli sconvolgimenti che la guerra la ricostruzione e l'avvio che la modernizzazione stanno comportando
Qui io ho studiato appunto a lungo Tullia care toni che vedete qui ritratta in questa in questa foto pubblicata in un numero appunto di noi donne dedicato alla campagna elettorale
La sua campagna appunto la sua candidatura viene supportata da una diciamo da una nota biografica che da un lato sottolinea l'eccezionalità un po'di questa figuraccia una giovane donna
Con un precocissimo impegno politico un profilo intellettuale altissimo e dall'altro però anche una fotografia che celebra il suo ruolo materno ed esalta l'intimità dello spazio domestico
Che cosa ci dice questa fotografia ma come tante altre ci dice che la rielaborazione della cittadinanza femminile fa leva sulla valorizzazione del sentimento materno e continua a fare perno su una mistica della maternità
Dando seguito a un fenomeno che aveva già assegnato come dire profondamente il primo Novecento e ancora però negli anni Cinquanta per tutti gli anni Cinquanta
Lo ha studiato bene Simonetta Piccone Stella continuerà ad essere saltata la figura della donna impegnata in politica spesso protagonista della Resistenza che nella vita praticamente ha fatto di tutto lavoro politica figlie
Compagna di un leader politico clandestinità guerra fame insomma una un modello sicuramente schiacciante
Che però viene normalizzato come esito di un semplice sforzo di volontà da parte appunto delle figure prese in considerazione
Un modello cioè affascinante sicuramente eccentrico ma non minaccioso perché in grado di inglobare modernità e tradizione
Senza alcuna crepa lunga diciamo la linea dell'incastro tra questi due modelli
La valorizzazione dell'etica materna continua a a sostanziare la richiesta di parità giuridica e quindi anche a indirizzare la linea politica lo vediamo ad esempio in modo molto chiaro con i termini della pace
L'ingresso nel Patto Atlantico segnala diciamo anni di fortissime tensioni internazionali chiaramente quindi negli anni Cinquanta era pace diciamo la parola d'ordine del giornale
Noi donne lancia lo slogan mamme italiane contro la guerra e vedete qui una copertina dell'otto marzo cinquantadue
Nella quale scelta all'immagine sicuramente molto rassicurante
Di una madre che stringe il suo bambino
Quindi muovendosi sulla lunga scia del Mater nanismo risorgimentale si coltiva la forza dell'altruismo ma perno per rispondere ai bisogni della nazione
Per soccorrere le altre donne in particolare l'infanzia disagiata però offrire occasioni di impegno politico che siano decorose immorali in tanti
Ora poi non mi dilungo lo lascio soltanto così come come accenno numerosissimi ovviamente nel quadro della guerra fredda sono gli approfondimenti dedicati alla condizione delle donne in varie parti del mondo ma numerosissimi quelli dedicati all'Unione Sovietica
Come e quindi ho già detto la pedagogia politica de Dinoi donne si sostanzia di modelli femminili acquisti darsele ci sono rubriche dedicate alle rovine del Risorgimento o alla memoria delle partigiane
Diceva appunto numerosi i riferimenti alla donna sovietica
Con grazie particolarmente lo ricorda i reportage delle militanti dell'UDI che sono inviata appunto speciali Joyce Lussu ne firmerà numerosi
Sottolinea un aspetto però di questo diciamo di questo materna lirismo ancora negli anni Cinquanta che ha sicuramente a dei caratteri di ambiguità intendo dire che assume prevalentemente un significato progressista
Ma anche indubbiamente dei caratteri invece più conservi di Karin carattere conservatore
Rimane il un punto però molto molto fermo c'è c'è un impegno nei confronti della tutela della maternità che non è presentato come un limite un confine alla partecipazione politica delle donne Manzi piuttosto come un Indirizzo come un modo per indirizzare appunto la natura stessa della politica
Accanto ai temi esplicitamente politici vi dicevo in apertura ci sono poi però tanti altri contributi apparentemente come dire non esplicitamente politici che fanno di noi donne una rivista con ambizioni di massa accessibile anche alle fasce popolari
Ma che appunto una linea politica realtà molto chiara che traspare anche nei contributi tipici della stampa femminile più tradizionale caratterizzato dalla cosiddetta pedagogia della quotidianità per citare Anna Bravo e di cui ci parlava
Prima anche nel precedente intervento del relativo a Famiglia Cristiana bellezza salute moda cucina igiene
Nel secondo dopoguerra raggiungere le fasce popolari diventa un obiettivo primario e né donne pensa formule nuove spesso anche molto dialogica e nel senso che troviamo molto spesso rubriche che chiamano in causa le lettrici
E che le interrogano e che per Doi che che con le usiamo come fonti diciamo sono estremamente preziose perché ci permettono di aprire gli squarci anche sul mondo delle delle referenti
Nel mille novecentocinquanta un'inchiesta registra che la maggioranza delle donne compra di nuove per i fumetti i racconti e per le recensioni dei film
Un trenta per cento delle lettrici di né donne preferisce le storie illustrate e shine romanzi
Di conseguenza sulle sue pagine aumentar non progressivamente le rubriche con consigli pratici schegge di disciplina del corpo
Come come dire come stare sedute in atteggiamento composto come ci si comporta quando si va a ballare come come diventare person Cine beneducata insomma
Ammonimenti però anche il Giani dici lavarsi più spesso o estetici lottare contro il tempo conservarsi fresche aperture modernissime che sembrano in qualche modo tradurre il motto il pane e le rose
Questo andamento si velocizza con la modernizzazione dei secondi anni cinquanta e sull'onda del cosiddetto miracolo economico aumentano le vendite sappiamo di tutti i beni culturali di massa quindi i giornali riviste e fumetti fotoromanzi
In questa fase né donne dà sempre più spazio al cinema e ad attori attrici
Dal dal cinquantatré tra l'altro dà il via ad una serie di copertina dell'otto marzo dedicate o delle attrici particolari Anna Magnani Gina Lollobrigida Sophia Loren Virna Lisi e così via
Ci tengo a sottolineare che sono gli anni dal cinquantaquattro al sessantuno in quella rivista diretto da Giuliana Dal Pozzo
Che dopo due anni di attività propone un sondaggio che vedete qui a riprodotto sulle tante rubriche che compongono la rivista sono vedete numerosissime
Per cercare di intercettare stante il direi come dire i desideri delle delle lettrice e che ci mostra come sicuramente questa rivista
Dia un ampio spazio ai temi dell'intrattenimento
Avvicinandosi diciamo con molte rubriche che l'avvicinano a una stampa di consumo
La liberazione dalla miseria dalle mansioni più faticose del lavoro domestico costituisce per le donne dei ceti popolari una conquista realmente agognata e di questo la redazione estremamente consapevole
Che tuttavia però presenta un atteggiamento chiaramente nel Complesso critico nei confronti del modello americano di società dei consumi anche qui si potrebbe aprire tutto un parallelo tra famiglia cristiana e né donne su come cercano di relazionarsi appunto
Ai consumi
Americani si tenta dunque di proporre una mediazione che fa perno sulla famiglia
Concepita tuttavia non come un mondo chiuso a se stesso ma come ponte verso il consolidamento di una società democratica e postfascista
Nella rivista veramente c'ha una riscrittura delle relazioni intrafamiliari tra genitori e figli tra mariti e mogli
Si promuove il mio miglioramento generalizzato delle condizioni di vita a partire dall'infanzia
Si rivendica lo sviluppo di servizi pubblici che sociali Inzino l'esigenza del quotidiano
E tutto questo costruisce proprio l'ordito del messaggio veicolato dal giornale
Come studiato da Enrica Square lo spazio persino lo spazio delle rubriche di cucina è densamente politico
Perché sono parte integrante del processo di revisione dei rapporti familiari che la rivista appunto propone nel corso degli anni Cinquanta
Avviando la messa al tema del lavoro familiare come insieme difficilmente discernimento e di emozioni fatica dovere cura affettività intimità le rubriche appunto del del di cucina sono molto dialogica anche queste con le lettrici ora quindi si aprirebbe una parentesi troppo ampia vado più veloce
Ma per dire che quindi c'è un mix veramente un equilibrio molto prezioso insomma tra temi DiVersi
E dobbiamo considerare che tutte queste rubriche così diverse tra di loro convivono poi con inchieste sociali estremamente coraggiose veramente molto audaci
Anche su fenomeni che sono silenziato i dalla criminalizzazione
Ampia trovata ancora la parte quella del la pedagogia della quotidianità
Dicevo anche temi scabrosi anche temi appunto silenziato i dalla criminalizzazione come vedete in questa in questa slide
Che tratta il tema di infanticidio e abortì pur non nominando gli esplicitamente nel quarantanove quindi siamo molto lontani dagli anni sessanta e poi dagli anni settanta quando questo tema diventeranno come dire pressoché quotidiani e lo sottolineo mentre è ancora in vigore
L'articolo cinque cinque tre del Codice penale che vieta la propaganda contraccettiva che considera quindi parlare di questi temi una appunto una propaganda contro l'integrità e la sanità della stirpe
L'interesse della redazione per questi temi è altissimo tanto che li ritroviamo anche nelle nelle novelle nei romanzi mi racconti a puntate
Ma appunto vi dico qualcosa in più in chiusura su queste inchieste qui appunto di time della Società le madri degli legittimi che punto mette in evidenza gli affetti di una legislazione che discrimina fortemente i figli nati fuori dal matrimonio appunto mettendo in luce come talvolta per evitare appunto la filiazione illegittima le donne
Si rendano colpevoli di infanticidio per causa d'onore e di appunto aborto procurato
Ma vedete in questa slide un'altra siamo più avanti siamo nel cinquantotto i ladri della salute un'inchiesta che mette in evidenza agli affetti appunto diciamo l'importanza di ottenere una tutela della salute
Particolarmente in termini di salute sessuale quindi con tutti gli affetti che gravidanze continue o Contini abortì procurati hanno sui corpi delle donne
E poi chiudo con nell'ultimo anno della direzione di Giuliana Dal Pozzo con questa inchiesta in tre contate
Del sessantuno appunto dedicata esplicitamente agli apporti procurati la prima inchiesta il primo diciamo
I titoli sono appunto i figli che non nascono il secondo appuntamento è il disperato rimedio il terzo
La terza puntata è un peccato da cancellare condotta da Milla Pastorino un'indagine costruita in modo particolare con le lettere inviate alla redazione di no no ne che lettere in cui lettrici e lettori
Bramava hanno accedere a conoscenze contraccettivo è rivendicavano fortemente il diritto alla pianificazione
Familiare appunto onde evitare super prolificità e a buon mercato degli aborti clandestini
In conclusione da quanto appunto da questa carrellata diciamo di di temi e di e di numeri dal quarantaquattro al sessantuno è chiaro da quanto ha detto che ne donne tenta l'impresa di conciliare appunto pedagogia politica compiuta col Gia della quotidianità offerta culturale valorizzazione femminile
Una opportuna quota di evasione evasione però che non cede alla retorica sentimentale o a derive fantastiche lo ricorda bene Anna Bravo che dirà rispetto a questo arriveranno fotoromanzi come dire
A provvedere
In larga scala
Possiamo dire che ne donne si muove in uno spazio intermedio tra il telo tra il terreno della politica formale dell'associazionismo del partito e quella della vita quotidiana
Tessendo un filo tra personale e politico
Questo filo tuttavia è molto fragile da un molto fragile e tende a spezzarsi quando cerca di congiungere diciamo l'associazione le lettrici con la politica del partito
Lo dico perché c'è un dato che va considerato che da un lato quello degli affetti di queste inchieste di queste appunto di di questo rotocalco sulle elettrici ma poi chiedo ma è necessario domandarsi gli affetti sulla politica sulla linea del partito
Di tutto questo ingente lavoro di scavo sui corpi riproduttivi delle donne sull'importanza della tutela della salute sessuale sulle molteplici ricezione delle norme di disciplinamento della riproduzione sulla pluralità dell'esperienza femminile rispetta sessualità maternità è un lavoro davvero enorme di cui ho dato soltanto veramente dei brevissimi piccolissimi assaggi
Di tutto questo enorme stratificato lavoro la dirigenza del partito in realtà nel corso degli anni sessanta e poi degli anni settanta sembrerà non ha vere né memoria né consapevolezza questo ci dice da un lato che l'udire il suo giornale siano state meno legata al partito e anche meno emancipazione East nel senso di più femministe di quanto a lungo forse non si sia esplicitamente riconosciuto
Ma anche che questa strategia di andare verso i femminili verso la stampa appunto che dovendo parlare se un giornale di donne per le donne si a valle delle giornaliste scrittrice si apre anche al frivolo ed è per questo di fatto considerata una stampa di serie di be'questo abbia probabilmente reso più difficile il lavoro di assimilazione delle rivendicazioni politiche
Che facevano perno appunto su sulla casa in modo particolare come luogo politico si sarebbe detto poi luogo politico al pari della fabbrica
Come luogo di origine e riproduzione della simmetria e di potere
Ci vorrà ma ormai molti anni dopo ci vorrà la campagna referendaria del settantaquattro e ci vorrà poi la battaglia contro il reato di aborto
Per fare esplodere questi temi all'interno del partito lo e per citare del partito e per citare Anita Pasquali Tel scorse stringere il partito hanno sfuggire alla realtà una realtà che ne donne andava raccontando però già dalla fine degli anni Quaranta
Sì grazie allora qui
Diciamo sono facendo un percorso che ci ha portato dalle
Riviste
Come luogo di riflessione intellettuale culturale fino ai rotocalchi popolari invece e questi ultimi due interventi sono un po'a metà strada no hanno una un contesto politico cosa che invece i rotocalchi appunto popolari di cui
Parlerò io hanno in in misura molto minore o meglio ce l'hanno ma non
Si propongono di fare appunto politica la dimensione politica non è prevalente però prima di parlare rapidamente di questi tre
Vorrei dare alcuni elementi
Di inquadramento intanto il il primo è la diffusione che appunto va sui diciamo sui numeri che abbiamo appena sentito
Per per famiglia Cristiana allora qua i numeri sui numeri questi numeri sono ovviamente da prendere con un larghissimo beneficio d'inventario
Perché non non ne abbiamo di assolutamente certi questi a cui faccio riferimento io sono i numeri che da Nello Ajello sul nord e sud nel mille novecentocinquantasette a proposito un'altra rivista che
Non si si si si approfondirà
Fa un una prima analisi molto approfondita in due puntate
In e
Dice che sostanzialmente sanati circa la tiratura settimanale di periodici ero dal così aggirerebbe intorno ai venti milioni di copie probabilmente il numero eccessivo e troppo è troppo ampio e però diciamo se scendiamo nel dettaglio fa una sorta di graduatoria il primo il più diffuso è la Domenica del Corriere
Un punto rotocalco prima periodico rotocalco insomma tradizionale lettura familiare che supera indenne le due guerre il fascismo nel mille novecentocinquanta vende seicento mila copie e nel cinquantacinque novecento mila
Subito dopo vengono oggi ed epoca oggi vende
Ne cinquecento mila copie nel mio novecentocinquanta e poi nel mille novecentocinquantacinque settecentosessanta mila copie invece epocali vende duecento mila nel cinquanta e poi cinquecento mila nel mille novecentocinquantacinque questi sono
Grana diciamo grandi vini numeri però abbiamo altri numeri che forse sono anche più interessanti perché in quegli anni la Doxa conduce delle indagini per cercare di vedere il pubblico
E secondo queste indagini direttori dei rotocalchi sono all'incirca il diciassette per cento degli italiani venti per cento di questi sono uomini e poco meno del quattordici per cento sono donne
Sono numeri molto importanti che ovviamente diventano ancora più rilevanti se li confrontiamo con il tasso di analfabetismo di questi anni
Inoltre tenete presente che e come è noto
I rotocalchi venivano letti da più persone quindi le tirature chiaramente non corrispondono al numero dei lettori che bisogna quantomeno raddoppiarli diciamo così per avere un'idea chi li leggeva però secondo questi sondaggi oltre il cinquanta per cento dei lettori di questo tipo di appunto di settimanali era costituito dai quadri dirigenti liberi professionisti ed impiegati mentre poco più del diciassette per cento erano casalinghe
Quindi rotocalco alla fine degli anni cinquanta per usare appunto le prove di Aiello e il giornale del ceto medio italiano con notevoli ramificazioni nell'alta borghesia nella classe dirigente del Paese con una pena incipiente penetrazione nelle classi popolari urbane
Tra i lavoratori agricoli ed in genere tra gli abitanti del contado negli anni Sessanta questo numericamente cambieranno e questi diciamo strati più bassi cresceranno come numero di lettori
Questi numeri diciamo già ci danno un'idea di quanto questi rotocalchi siano importanti per la costruzione di un'opinione pubblica media italiana
E diciamo in un senso più ampio per un immaginario medio comune nonostante la scarsa attenzione che spesso è stata riservata loro dagli studi storici questo stesso
Articolo via Aiello Betica a questo tipo di settimanali uno spazio limitato e si dedica invece di più ai settimanale riviste insomma i settimanali d'attualità politica e culturale
E in qualche modo si uniforma
All'immagine di sé che danno gli stessi rotocalchi i quali ai quali piaceva rappresentarsi come diciamo di come riviste di matrice letteraria così come erano nati i rotocalchi negli anni Trenta
Quindi mi all'inizio diciamo italiani nulla fino agli anni Quaranta i primi anni Cinquanta questo elemento è dominante adesso lo vedremo con oggi in modo specifico
Secondo elemento secondo me importante il rapporto con il pubblico
Perché questi settimanali si pongono proprio esplicitamente come punto di vista degli stessi lettori ce ne vogliono essere interpreti dei loro lettori si fanno portavoce delle persone comuni vincitore editoriale del primo numero di Epoca
Che si rivolge ai propri lettori dicendo di volersi di voler essere virgolette il giornale che racconta la vostra storia viene a cercarmi in mezzo alla gente stacca la vostra immagine dal fondo la porta a galla insomma vi fa protagonisti del tempo
Questa attenzione a farsi interpreti un pubblico semplice il primo numero di Epoca era la copertina del primo numero dire d epoca era dedicato a Liliana ragazza italiana
Una diciamo c'era una foto storia di questa ragazza che faceva la commessa da Motta che veniva ripresa è raccontata in una domenica di svago sulla riva del lago
Quindi
La volontà appunto di farsi interprete di un pubblico semplici si coglie anche nella evoluzione grafica nell'uso delle immagini e nell'uso del linguaggio
Che è volutamente semplice questo cambiamento si coglie proprio bene nel primo anno di oggi che inizia con uno stile letterario
Che risente ancora della lezione dei rotocalchi negli anni trenta e poi invece si fa sempre più popolare meno ricercato più attento alla cronaca e anche più pieno di pathos e di emozioni
L'attenzione ai lettori si coglie molto bene nelle molte pagine che sono dedicate alla posta e allo scambio di opinioni con i lettori
E in questo senso i settimanali popolari sono pienamente attori ed agenti dell'industria culturale di massa perché si sforzano di individuare con precisione
Le tendenze politico-culturali del proprio pubblico per poi blandire le solleticare le rinforzare le e poi anche per cercare di farne emergere di nuove quindi con una linea politico diciamo di politica editoriale
Che si può leggere un po'tra le
Chiaramente per queste ragioni un'analisi puntuale di questi settimanale andrebbe fatta in ordine cronologico perché chiaramente sono sulla cronaca quotidiana diciamocelo cronaca settimanale evidentemente però ci sono degli elementi che emergono e chiaramente visto la la fase chiaramente sono le tensioni della guerra fredda no in particolare tutti e tre questi settimane sono tutti e tre anticomunisti
Con diverse sfumature
E questo anticomunismo diventa la matrice di una visione politico sociale moderata e tendenzialmente conservatrice con una parziale eccezione di epoca che tra i tre e il più invece modernizzando e diciamo pure essendo anch'esso chiaramente antico
La mia opinione e che questi settimanali debbono essere considerati la voce di una opinione pubblica variegata ma moderata diciamo così che pur nella differenza dei toni nel vasto arco di posizioni d'opinioni che possono essere rintracciate possiamo descrivere come tenuta insieme da un unico obiettivo quello di frenare di limitare di attutire
Ma deriva politica ed ideologica avvertita in quel momento come dominante incombente particolarmente minacciosa e cioè il comunismo sovietico da un lato e dall'altro la il predominio dei partiti gerarchizzati
Adesso diciamo cerco di fare rapidamente più nel dettaglio l'analisi dei tre però bisogna dare qualche indicazione di massima appunto su questi tre periodici il primo in ordine di tempo ad uscire in in in edicola e oggi il primo numero esce il ventuno luglio mille novecentoquarantacinque e quindi è il primo tra questi settimanali popolari che sono già dentro industria culturale di massa ad uscire lo dico questo perché prima c'è stata l'esperienza romana no delle riviste e dei settimanali come domenica come insomma ce ne sono tanti
E cosmopolita e così via che però non sono pienamente assimilabili a questi questi già sono una cosa diverso
E non è un caso che appunto nascano siano milanesi nascano a Milano dove e quando Milano riprende diciamo il suo ruolo di centro dell'editoria
Di questo tipo di rito
Oggi è edito da Rizzoli che è già molto attivo nonostante sia commissariato per i suoi trascorsi con il regime fascista non pubblica soltanto oggi
Anche alcuni settimanali femminili e già dal mille novecentoquarantasei Candido quindi la rivista diretta da Guareschi che è politico satirica e che ha un peso importante in questi in questi anni e che cito perché Guareschi anche un collaboratore di oggi ora questa analisi non la farò o in questo momento non non c'è il tempo ma è interessante anche notare le differenze di tono che ci sono nel ciò che scrive Guareschi suo oggi e Suhrkamp
Inizialmente Rizzoli pensava ad un rotocalco che voleva intitolare Omnibus cioè come esatto il rotocalco di Longanesi che apre diciamo la stagione dei rotocalchi però e aveva chiesto questa diciamo questo Progetto a Montanelli
Poi però non non gli era piaciuto e affida invece la direzione ad un giovane
E digli opuscoli che però gli suggerisce di usare il titolo dell'altro rotocalco seminale cioè appunto oggi però diceva lo stesso Rusconi
In un'intervista celebrativa quindi non sappiamo quanto insomma realistico quanto una sia una costruzione
A posteriori diceva che comunque questo nuovo settimanale doveva chiamarsi oggi ma non poteva e non doveva essere la continuazione della testata nobilissima ma rimasta sul campo per un periodo brevissimo di appunto Benedetti e Pannunzio
La differenza qual è che tanto oggi benedette per non c'era stato elitarie raffinata tanto invece questa sarebbe stata popolare la filiazione da appunto questi periodici Longanesi Anita è evidente nel nei primissimi mesi lo si vede nell'impaginazione nella scelta dei caratteri nei titoli dell'uso delle delle testatine delle fotografie e così via non abbiamo il tempo di
Di dirlo
Però già ad un anno dalla sua nascita oggi imbocca la strada che poi lo porta ad essere un rotocalco popolare viene cambiato il carattere della testata
Che viene scritta in rilievo diciamo su uno sfondo a righe orizzontali
E viene cambiata la prima pagina prima c'era una fotografia ed un lungo editoriale di Rusconi e poi c'è soltanto la fotografia con una lunga didascalia quindi diventa una vera e propria rivista diciamo va nella direzione di un'impaginazione più popolare il secondo in ordine cronologico epoca e pubblicato da un altro grandissimo editore Arnoldo Mondadori a partire dal quattordici ottobre del mille novecentocinquanta
Dei tre
Settimanali Epoca e quello più patinato e moderno scopertamente ispirato ai grandi settimanali internazionali come Life quello che è la migliore fattura editoriale a fa un amplissimo ricorso alle fotografie di grandi autori internazionali
Pensate nel primo numero ci sono sia Robert Capa che a ricatti e Bresson quindi insomma siamo al massimo livello della Magnum
E non di rado sono immagini a colori di grandissimo impatto
Tuttavia anche per questa alti costi di gestione è quello che ha la linea editoriale più oscillante perché deve di volta in volta adattarsi un po'al pubblico inizialmente come già ricordato dalla prima copertina Liliana ragazza italiana
Segue un po'una linea di pedinamento delle persone comuni un po'no neorealista se vogliamo e tant'è vero che Zavattini partecipa alla confezionamento di epoca ma poi
Lo abbandona e nonostante abbia una posizione
Filo atlantista ed anticomunista e tuttavia mantiene o una atteggiamento democratico ed avverto alla diciamo la modernizzazione mentre gli altri sono più conservatori più tradizionalisti il terzo è gente
è gente interessante perché e anch'esso diretto da Rusconi nasce nel mille novecentocinquantasette proprio quando Rusconi decide di diventare egli stesso editore rileva da Rizzoli alcuni settimanali femminili che non andavano molto bene e poi crea un settimanale che modella proprio suo oggi e che nel giro di poco tempo riesce a sottrarre alla testata gemella circa centocinquanta mila copie però
Quindi per questa ragione scusate mi gente non si caratterizza tanto per l'introduzione di novità editoriali quanto piuttosto per la diciamo così radicalizzazione e il sola sottolineatura delle posizioni
Che Rusconi aveva già introdotto suo oggi
Io penso che diciamo avendo già prendere battuto entro l'economia di questo di questo di questo intervento
Credo che diciamo sia utile mettere a confronto cioè oggi è gente proprio per questa diciamo filiazione no avendo lo stesso direttore e proprio per evidenziare
Come le iniziali posizione democratiche era perché al cambiamento
Cambino nel tempo per poi posizionare questi periodici invece in un campo nel campo di un moderatismo conversatore conservatore a fascista se nonna anti antifascista
E allora oggi il cambiamento del primo anno
Ben rappresentato da due editoriali
Il primo è quello il primo numero sono entrambi scritti da Rusconi il primo si intitola i morti vogliono dormire
E Rusconi ammonisce i lettori in questo editoriale che è necessario costruire un Paese migliore per far finalmente riposare i morti cioè per far sì che la guerra non sia stata inutile
Trattiamo i morti scrive quando loro diamo la società con il mercato nero quando tentiamo di negare al prossimo il diritto alla vita e alla libertà cioè dobbiamo cambiare la nostra mentalità
Meno di un anno più tardi questa è tipicamente la posizione no dell'India dopoguerra meno di un anno più tardi però il due aprile del quarantasei Rusconi annuncia in un altro editoriale che adesso il titolo è il dopoguerra è finito
Tra le righe dell'articolo che anch'esso di tono molto letterario come il precedente si legge
La crescita di una certa disillusione
Tra i due appunto c'è la fine della fase iniziale del periodico che modera mente diciamo così c'è leninista e l'emergere di uno scetticismo crescente nei confronti della politica e in particolare dei partiti
Vi faccio qualche esempio
In un risposta ad una lettera ad un certo punto anzi in un editoriale Rusconi un certo punto parla proprio esplicitamente della vita politica italiana dice la vita politica italiana è circondata da un enorme impopolarità
Perché i partiti spiega non hanno domandato la gente che cosa volete perché la gente avrebbe risposto semplicemente vogliamo vivere ora non siamo più i muri Turi di ogni ora pensare al domani lavorare e voler bene alla moglie ai figli
Non hanno domandato perché avrebbero udito una risposta di cuore e la politica non ha cuore
Ma se si annuncia che la politica è soltanto una questione di interessi di un lavorìo per sopra farsi pensiamo che la gente ha ragione a non volersi animi schiavi sentite che diciamo così non c'è soltanto una stanchezza ma se i toni sono diciamo qualunquisti no
Sono di matrice con questo per dirla come la diceva Rusconi da un uomo della strada
Questa linea non è così netta perché per esempio in occasione del referendum monarchia Repubblica
Il settimanale non si schiera apertamente con la monarchia lascia diciamo una libertario garanzie fa l'inchiesta sulle varie posizioni possibile e così via
Ma subito dopo
La il referendum ma comincia a pubblicare molti articoli sulle teste coronate europee a partire ovviamente da i Savoia in esilio ce ne sono tantissimi inutile vi faccio un elenco fra l'altro sono le cose più famose diciamo di questi di questi periodici ma invece riuscito
Una risposta ad un lettore dello stesso Rusconi un lettore i rimprovera questi articoli sulla monarchia gli dice ma voi fate virgolette la più evidente persistente Vincenza diva propaganda a favore della monarchia e Rusconi gli risponde
Io non ho mai nascosto le mie simpatie per l'istituto monarchico e non ne trovo per nulla inopportuno Manni go
Di fare della propaganda perché i lettori sono grandi abbastanza per pensare con la propria testa e non con la mia c'è sempre questo tipo di
Diciamo retorica no ma in realtà questo continuo tornare sulle teste coronate evidentemente da un lato rimanda ad una visione tradizionale della Società dall'altro però è anche una strategia
Editoriale che permette per così dire di massimizzare il pubblico cioè da un lato desta l'interesse del pubblico tradizionalista vicino alla monarchia che si dispiace perché non c'è più lieve ma dall'altro invece intercetta quei lettori moderatamente conservatori che non necessariamente sono di simpatie monarchiche ma che sono affezionati ai Savoia sul piano umano
E quindi sono interessati ai loro destini tant'è vero che gli articoli raccontano il lato personale diciamo le vicissitudini personali e addirittura la dimensione intima
Di appunto dei dei re dei le principesse dei principi dei delle regine che sono tutti diciamo così dei divi ante litteram sono gli anni in cui sta scoppiando il divismo
Quello appunto degli Han quello cinematografico e questi sono in qualche modo degli altri divi a cui più tradizionali a cui ci si rivolge per intercettare un pubblico appunto l'obiettivo è vendere chiaramente
Questi appunto tutti questi nobili sono modelli aspirazionali per una classe media che fa della dignità Della morigeratezza in questo momento non siamo ancora nel boom ma anche dei consumi e della moderazione la propria cifra distintiva e non è un caso che molti dei primi articoli rimandino
Alla borghesia come soggetto a nome della quale si scrive
Ovviamente la dimensione politica c'è e ci sono diciamo due aspetti da un lato il rifiuto del binomio fascismo antifascismo tra un attimo lo vediamo meglio e dall'altra parte l'anticomunismo che è abbastanza contenuto fino alla morte di Stalin
Quando muore Stalin Rusconi scrive una un editoriale estremamente duro ma con un titolo molto provocatorio che è non siamo in lutto per Stalin
E in cui arriva ad affermare virgolette le più grandi in Funny nostro secolo portano il nome di Stalin Hitler era un povero dilettante al confronto
Ci sarà poi una un seguito perché ci sono ovviamente le accuse degli altri giornali cioè la cosa vale va per le lunghe insomma non ve la riassumo ma per darvi l'idea del cambiamento di tono mi sembra sufficiente
A metà quindi degli anni Cinquanta si abbandona i toni concilianti elimina dopoguerra e a oggi assume posizioni più dure anche se sempre con un'impronta leggera non ciò non ho il tempo di di di di citare le varie questioni politiche e così via quindi le le le salto proprio
Questo radicalizzazione nei toni e nel posizionamento prosegue con gente anche in questo caso Rusconi continua a definirsi un uomo qualunque che ragione insieme a tanti uomini qualunque come Luís
Sentite lecco proprio molto evidente a questo punto del qualunquismo
Si dichiara borghese ha fiducia nella borghesia eccetera eccetera cioè nelle persone che sono operose che lavorano con il proprio ingegno mi vogliono migliorare il Paese
E e virgolette che rifiutano l'idea e fatte la propaganda il conformismo e che giudicano le cose con la loro testa
Tutto questo questi assunti che erano già presenti con oggi adesso
Assumono un un tono maggiormente scettico nei confronti dell'ideologia e in particolare di quella comunista e un rifiuto della distinzione tra fascismo e antifascismo
Secondo la tradizionale tipica linea degli a Poti di Prezzolini alla memoria
Questo anticomunismo e più viscerale e addirittura il comunismo e descritto come una minaccia
Per il Paese perché virgolette insidia le menti più deboli giovani meno maturi corrompe opera incessantemente per distruggere la libertà e l'indipendenza della nazione e queste questa descrizione
è interessante perché in un articolo sulla televisione sul perché non bisogna dalle televisioni comunisti perché sarebbe troppo una una macchina di propaganda troppo troppo forte
Chiaramente tutto questo
Teniamo presente negli anni in cui siamo adesso siamo negli anni in cui sta arrivando il centrosinistra qui ci sono molti articoli contro il centrosinistra incipiente anche centrosinistra il Partito Socialista Italiano in un articolo di Pacciardi viene definito un pericolo perché mira a sostituire alla democrazia un regime autoritario quindi il centrosinistra rischia di trasformare il Paese in un regime autoritario
Ci sono molti articoli ovviamente dedicati agli scontri del luglio sessanta su cui salto che saluto perché vorrei prendermi scusate gli ultimi due minuti anche sono andato oltre per una cosa che a me è sembrata particolarmente interessante perché ne in una in questa costruzione di un'opinione pubblica moderata
Uno degli strumenti che viene usata è una sorta di rilettura della storia recente del Paese
Sia questo lo fanno sia lo fa sia oggi che cento e in questo diciamo in entrambi i casi sia in oggi che ingente comincia quella tendenza in cui gli eventi del passato vengono letti con una attenzione alla sfera privata più che a quella pubblica
Ma soprattutto emerge la tendenza ad ammiccare a quei sentimenti a fascisti può appunto addirittura anti antifascisti
Che iniziavano allora prendere voce che sarebbero poi stati un fiume carsico non la vicenda pubblica italiana riemergendo infine negli anni novanta del del secolo scorso preoccupare definitivamente la scena pubblica
Questa questa cosa è stata studiata da Cristina Baldassini che ha riassunto in questi termini questa memoria debole e non strutturate del fascismo l'ha definita indulgente
E per usare le sue parole questa memoria non si componeva di affermazioni forti ed esplicite ma di dettagli di umori di atmosfere di cose dette e non dette
Non rivaluta avara passata dittatura ma tendeva a smussare nei caratteri autoritari non coltivava il culto del Duce rappresentava l'ex dittatore in una veste intima e familiare
Se ci fate caso sono alcune delle accuse che sono state mosse alla storia in televisione fatta diciamo negli anni Novanta e fino almeno agli anni due mila poi le cose cambiano
Possono esserci tanti signor esempi ne aveva e ne cito qualcuno
Per esempio
Un foto racconto suo oggi dedicato ad Amedeo d'Aosta
Non solo ritratto come il Duca di ferro che fu protagonista bollette e che fu protagonista della leggendaria epopea dell'Amba Alagi nella primavera mille novecentoquarantuno ma soprattutto di nuovi regolette
Come un uomo semplice che amava vivere semplicemente che possedeva il dono rarissimo di farsi intendere dagli umili l'Amba Alagi tornerà anche su gente e in questo caso i toni sono molto più enfatici
Italiani sconfitti
Anzi vi cito letteralmente gli eroi dell'Amba Alagi scendono così vittoriosi dal Monte insanguinato e passano nella sfida alla storia alla leggenda oppure ancora su gente Cennamo reale di Edvige Mussolini che racconta mio fratello Benito questo il titolo mentono contorni intimisti
Chiaramente quindi non hanno più niente di politico oppure ancora suo oggi c'è una esplicita equiparazione tra fascismo e antifascismo Rusconi scrive fascismo antifascismo ognuno traccerà i suoi giudizi
Ma oggi di fronte ai problemi della società che vive attorno a noi che cosa ci dice questa terminologia
Noi rispettiamo i galantuomini che sono stati ieri fascisti con i Colantuoni che sono stati antifascisti e per rovesciare i teniamo che una canaglia che fu antifascista equivale ad una canaglia che fu antifascista ovviamente
Il tono come dire tranquillo no cosa si può cosa si può obiettare ad un ad una serva azione del genere però in realtà questa è una messa in discussione appunto del ragioni dell'antifascismo
Cosa che emerge dagli articoli soprattutto però è gente
Perché i toni sono più più severi a realizzare una sorta di controstoria diciamo così del passato recente e lo fa in due diciamo documentari fotografici come li chiamavano
Uno che si intitola il nostro secolo in cui si ripercorrono alcuni grandi episodi della della storia del Novecento e poi un altro più importante da questo punto di vista che si intitola che si intitola il vero volto della guerra civile
Vi do un esempio de una il
Il nostro secolo
Molto efficace dal punto di vista diciamo così spettacolare perché sono delle grandi fotografie molto spettacolari di prodotti a tutta pagina con delle lunghe didascalie il punto essenziale sono le didascalie
Nell'assedio di Stalingrado per esempio è visto dal punto di vista delle truppe naziste con una torsione della vicenda tutta in funzione anti-sovietica e anti comunista e gli assedianti nazisti sono ma raccontati come virgolette eroi sul fronte anti bolscevico
Ma la cosa più interessante e appunto il vero volto della guerra civile il vero volto della guerra Cini vile è un lungo reportage foto con foto racconto fatto da Giorgio Pisanò che aveva già scritto molti articoli di cronaca prima e di storia dopo
Su gente e che ha talmente tanto successo che l'anno successivo cioè nel mille novecentosessantuno viene ristampato in un libricino sempre edito da gente
Il
Allora di nuovo è importante il momento perché questo foto racconto esce proprio immediatamente dopo i fatti del luglio sessanta e viene in qualche misura utilizzato retoricamente per metterlo a confronto contrasto con il luglio sessanta
Dice non me ne ero appuntato quindi
Dice Rusconi noi non diciamo lettore
Che le due scelte il fascismo e l'antifascismo seguiva lessero la nostra coscienza scelse allora e non è mutata non ci liberiamo soltanto al tentativo di falsare la verità delle cose di tracciare una frontiera al di là della quale sarebbero i criminali al di là e al di qua della quale sarebbero gli eroi noi ci liberiamo al tentativo vergognoso di servirsi della guerra civile per truffe politiche soprattutto quando la politica è quella comunista e riferimento esplicito appunto all'antifascismo del luglio sessanta
Poi questa questo reportage a un suo andamento sarà diciamo il primo delle dei tanti lavori di Pisano su questo tema
Ma appunto fra l'altro è uscito dai dagli ambiti cronologici che mi erano stati dati ma mi sembra interessante conclude un questa cosa perché quei temi torneranno spesso appunto come un fiume carsico nel dibattito pubblico italiano gran
Che grazie allora ci può essere un registro di ce ne possono essere tanti altri in cui da cui guardare queste quattro relazioni ciao Michele
Il rapporto con la politica può essere può essere un registro allora nel caso del Mulino abbiamo un'ipotesi di iper politicizzazione cioè di
Questi giovani che
Pensano la politica come dovrebbe essere con una impegno molto forte che occupa si può dire tutta la rivista
Negli altri casi questo non c'è al contrario però è molto interessante fare anche una differenza fra i due casi che non a caso sono andati
Per certi aspetti sono stati visti dagli stessi relatori in comune pur nelle differenze note a tutti i familiari si hanno le donne in cui
Questa specie di collateralismo no viene però dà spazio anche a indipendenza da Davide ai rispettivi
Da dei rispettivi movimenti o partiti politici nel caso di Famiglia Cristiana ancora di più di quanto non sia per noi donne ma comunque anche per noi donne secondo quello che ci diceva Paola sedici
Mentre infine nel caso dei dei rotocalchi
E la politica fuori apparentemente apparentemente dopo di che però i direttori e gli editorialisti fanno una loro politica
Consapevoli del fatto che probabilmente la loro a apparente neutralità consente di coprire fasce di mercato soprattutto più ampie quindi c'è una ragione
Prettamente economica
Che però non impedisce loro di intervenire
E in qualche modo di orientare l'opinione pubblica e questa è la cosa che ai fini nostri eletti interessante perché quindi c'è anche qua un orientamento quindi l'idea di comprendere in queste riviste anche drogati
Mi pare che abbia avuto piena conferma dalla tua relazione forte fa molto piacere che
Sembrava una cosa un po'
Trova qualcuno vorresti
Trova sembrava un po'discutibile invece secondo me era bene era bene emetterlo perché l'opinione pubblica bisogna vederne la formazione da tutti i punti di vista e non soltanto quelli tipici dei partiti no quindi che che l'hanno
Più forgiata
A a a suo tempo allora io penso che ora si è fatto molto tardi
Se ci sono degli interventi da parte del pubblico naturalmente questo è il momento altrimenti concludiamo con quello che in fondo c'eravamo detti alla fine della sedotte la prima sessione però se ci sono interventi
Prego Laura figlio
L'uomo
Grazie
Che per come no complimenti il difensore
Io lo sentivo
Se sarà scusa
Pesa trenta e
Di una un
Che riporta le istruzioni
Il
Ci dicono
Praticamente a
Ma
Diceva lo lo studio azzurro diciamo
L'uomo
Perché l'unica conservatore parificare
Fatto alla legge la legge a
Mi
La seconda
Esatto
No non solo allora noi dobbiamo fare una seconda rata ancora sulle riviste di questo periodo perché ce ne sono tantissime che abbiamo mancato
Ma tantissime e tantissime
Come
Tempi moderni non c'è atto stabilissimo io ce l'ha presente i tempi moderni sì allora grazie a tutti
Penso che coloro tra gli storici presenti che vorranno contribuire alla seconda
Alla seconda puntata sono Benvenuti
Naturalmente e quindi questo lavoro non finisce qui ecco questo è sicuro loro integreremo
Con un altro convegno dello stesso tipo con altre riviste della stessa epoca
Possibilmente con una riflessione se avrà elementi storiografica mente interessanti perché già è stata fatta sul convegno delle riviste del sessantuno e e quindi con una pubblicazione che mette insieme tutti questo però vediamo sicuramente più avanti perché certamente i tempi come abbiamo visto già dal primo incontro il tentativi per queste cose grazie a tutti