Il Decreto Piantedosi contro le ONG - Conferenza stampa della ONG SOS Mediterranee

Ogni giorno e scusateci per questo ritardo intanto volevo
Ringraziare sia lastricata salse mediterranee per aver scelto la sede del Festival stabilire per questa conferenza stampa nella quale come sapete
L'avvocato Francesca cancellare o Dario Bellucci insieme a Giorgio giro mettici racconteranno
Di questo rinvio alla Corte costituzionale del del decreto legge uno del due mila ventitré cioè cosiddetto decreto Piantedosi contro le MG
Io sono Filippo Miraglia dell'Arci noi ovviamente siamo qui sia per dare il benvenuto a chi è arrivato adesso al nostro Festival Sabir che per dire due parole su questa vicenda che ovviamente interessa
Tutti noi che abbiamo in questi anni assistito questa grande produzione legislativa da parte del governo Meloni e del ministro Piantedosi una produzione legislativa che ha chiaramente una caratteristica molto evidente cioè quella che il governo punta a costruire degli impianti legislativi che sono chiaramente illegittimi cioè hanno già in sé
Dei contenuti che contrastano con la Costituzione o con le convenzioni internazionali per cui il governo saggia quando mette in campo
Questi provvedimenti che andrà a sbattere o contro la Corte costituzionale o contro un tribunale italiano o internazionale però lo fanno volutamente perché anche questo fa parte della propaganda perché non c'è solo il provvedimento che fa parte la propaganda ma c'è anche come andrà a finire perché come avete visto sulla vicenda della nomina del del giudice della corte costituzionale
Il loro attacco alla magistratura viene anche in questo modo cioè da un lato c'è ci sono le toghe rosse cioè i magistrati che ovviamente fanno rispettare la legge anche a chi governa perché bisogna che se ne faccia una ragione anche chi governa deve rispettare la legge e poi dall'altro lato c'è anche l'obiettivo di intimorire la magistratura o dimettere entro in questo caso la Corte costituzionale un uomo di fiducia del governo che è una cosa che evidentemente contrasta col buonsenso oltre che con la stessa costituzione noi ovviamente
Abbiamo denunciato questa cosa in questi due anni sempre e continueremo a farlo e a dire al Governo al governo Mellone ministro Piantedosi che se ne devono fare una ragione anche se sono stati eletti ma non sono la maggioranza del Paese perché hanno avuto meno dei voti dell'opposizione ma questo è un dettaglio anche se sono stati eletti devono rispettare la legge se ne devono fare una ragione perché se non lo faranno loro come stanno facendo di Fo di fatto in questi anni con i provvedimenti in particolare legati all'immigrazione ma non solo penso adesso alla alla al al decreto sicurezza
Alla fine ci sarà comunque magistrato che li fermerà perché il mestiere dei magistrati li paghiamo per fare queste cioè per fare rispettare la legge la legge se non a democrazia non si potrebbe chiamare chiamare tale
In Georgia cominciamo da tempo prego
Grazie Filippo e Buongiorno tutti grazie punto verrà citato questa opportunità noi pensiamo che oggi sia molto importante
Potrà rendere pubblica dare visibilità questa notizia perché effettivamente è la prima volta che l'intero impianto di una legge che è considerata che considerano ingiusta discriminatoria
Verso il lavoro delle danneggi venga messa in discussione
E a è importante perché dai viene evidenziato da un punto di vista legale vengono evidenziate da un punto di vista legale quelle che sono state le problematicità
Già denunciate messi messi sul tavolo dalla rigida ore mai da ormai due anni a questa parte cioè da quando questa legge è stata è stata implementata
E a questo perché perché la il decreto Piantedosi arreso effettivamente ancora più difficile quello che è il lavoro di ricerca e soccorso a delle leggi che come salsa mediterranea continuano ad operare nel Mediterraneo centrale da da ormai quasi dieci anni a questa parte
E che come punto continuiamo anche a testimoniare quelle che sono le violazioni della del diritto internazionale comunque le violazioni alle quali assistiamo e a nel Mediterraneo
Mediterraneo che comunque continua ad essere una delle rotte più pericolosi e al mondo
E a ricordiamo che secondo la Johanna da inizio del due mila ventiquattro
Mille e centocinquantotto persone hanno perso la vita su questa su questa rotta migratoria
E una rotta migratoria dove appunto sono solo li danneggi gli attori principali di dia di ricerca e soccorso gli Stati sono stanchi e quindi questa questa questa rotta rimane totalmente sguarnita da ogni tipo di a di aiuto umanitario forse non fosse appunto quello quello delle ONG
Che cosa vuol dire rimanere sguarnite come effettivamente poi il il decreto che anche dosi ha impattato in maniera negativa sulla sull'attività di ricerca e soccorso per quanto riguarda sassi mediterranee abbiamo subito tre fermi amministrativi dall'hardware dalla da punto da dalla messa in dall'implementazione della della legge ad oggi e a però se allarghiamo un po'la dice il quadro vediamo vediamo la la totalità delle delle energie di ricerca e soccorso in tutto sono state subite venticinque detenzioni amministrative dal due mila ventitré oggi
E a per un totale di cinquecentocinquantasette giorni di detenzione
Questo che cosa vuol dire vuol dire che ci sono cinquecentocinquanta sì sette giorni in cui le come legge di ricerca soccorso non possono stare nell'area delle operazioni cioè nelle nelle acque internazionali del Mediterraneo centrale e non possono non possono operare per per salvare vite umane quindi questo ha chiaramente un impatto diretto su quello che su quello che è la capacità di portare aiuto e soccorso ed aiuto umanitario in in su questa questa rotta allo stesso tempo ciascun altro tipo di fette d'impatto che a quello della percezione pubblica
Di quello che è il lavoro e l'operato della nel G
E a maneggi che sono mediterranei come come tutte le altre sono state fortemente criminalizzate dal due mila diciassette ad oggi non era in me un un processo che è iniziato con con la legge Piantedosi
Però sicuramente questa misura legislativa è andata ad impattare ancora più a più duramente
Suo appunto un'immagine un'immagine pubblica e a che era stata già fortemente compromessa da da misure precedenti e di dei precedenti governi
E l'altra cosa che volevo dire prima di lasciare la parola agli avvocati è che appunto questa decisione Empoli Sommariva d'un momento storico importante perché arriva alla luce
Delle nuove misure legislative del del decreto flussi e del decreto sicurezza che probabilmente andranno inasprire ulteriormente quelle che sono le misure messe messe in atto dal in campo dal dal decreto Piantedosi
Andando probabilmente a rendere praticamente impossibile l'operato di chi come noi assassini di terra né circa continua di dire a salvare vite umane a testimoniare
Quello che succede nel Mediterraneo centrale
Io vi ringrazio e passo la parola per la stazione del tecnico ma escano significa erario
Comincio io per passo la parola
Intanto grazie anche Visco i ringraziamenti per aversi appunto data la possibilità di parlare insomma di comunicare quello che il contenuto di questa ordinanza e naturalmente grazie a tutte le le organizzazioni non governative che nel corso di questi anni si sono impegnate cimentate non solo nell'attività di soccorso
In mare ma hanno dovuto anche spesso e troppo frequentemente frequentare le aule di giustizia siano esse aule di giustizia penali o oppure come in questo caso Aule civili perché sappiamo che il decreto Piantedosi il cosiddetto decreto Piantedosi ha una veste formalmente amministrativa ma in realtà è uno strumento pervasivo di criminalizzazione dell'attività di ricerca e soccorso in quanto tale questo emerge chiaramente anche dall'ordinanza di rimessione non sappiamo che effettivamente le garanzie quindi che devono essere accordate a questa materia devono essere quelle elevate quelle penali no al più alto standard possibile
Proprio per i riuscire a intercettare anche qual è l'essenza vera di questa disciplina così così dura così così come dire anche IMI dente tutte quelle che sono le attività l'emblema del del contrasto a queste attività di soccorso sia nel decreto nella parte in cui questo prevede il fermo amministrativo delle imbarcazioni lo dicevamo un fermo che dura venti giorni e dura venti giorni in ogni caso quindi sostanzialmente a prescindere dalla tipologia di violazione e dalla sua gravità
E questo significa che al giudice che viene portato davanti una un appello contro un fermo amministrativo non è possibile non è data la possibilità di graduare questa sanzione e questo unito al fatto che la sanzione stessa viene prevista in una costanza di presupposti vaghi non precisi e che quindi non consenta non rispetto del principio di legalità anche la possibilità delle organizzazioni di comprendere qual è l'oggetto della dilazione in anticipo quali sono le condotte che effettivamente subiranno una sanzione evidentemente porta con sé delle delle frizioni con il principio di di proporzionalità
E di ragionevolezza
Non solo viene un altro aspetto che mi preme come dire sottolineare rispetto a questa ordinanza di rimessione è il fatto che viene messa mangiare lettere in discussione la legittimità e l'esistenza stessa di una zona SAR libica
E la legittimità della possibilità di come dire immaginare che questa possa coordinare le attività di soccorso tre autoritativi che possono coordinare le attività di soccorso e siano in grado di offrire un porto sicuro la magistratura italiana su questa già stata chiara
La Libia non è un porto sicuro
Chi porta indietro le persone chi respinge le persone verso quel Paese addirittura lo ha detto lo la corte poi la Corte di Cassazione nell'altro caso su ventotto di recente sta commettendo un reato una violazione gravissima quindi questi aspetti vengono messi in luce dall'ordinanza
Siamo molto contenti perché ha quindi si tratta di un'ordinanza che va a colpire molti aspetti del decreto non in particolare ma in poi in qualche modo il suo impianto e soprattutto ci dà la possibilità di dire risposta quanto veniva detto
In premessa vero che c'è una discrezionalità del legislatore che nessuno mette in discussione in quanto tale ma si può può essere d'accordo non essere d'accordo contrastarlo anche molto aspramente come noi abbiamo fatto sin dalla emanazione del decreto ma ci sono dei binari
Che non possono essere superati neanche dal legislatore e sono i binari che costituiscono l'argine anche dell'agire amministrativo e sono i diritti fondamentali diritti fondamentali previsti in primo luogo dalla nostra Costituzione previsti dalle convenzioni internazionali
E ai quali noi appunto ci speriamo siano essi diritti delle organizzazioni non governative che hanno diritto di agire attraverso la libera associazione la manifestazione del loro pensiero e qui di rivendicare il diritto al soccorso
Si hanno i diritti delle persone soccorse la cui integrità psicofisica
Viene messa in grave pericolo da qualunque tipo di legislazione che avvolta di inibire l'attività stessa di soccorso in mare
Quindi la la richiesta di asilo quindi e tutti quei diritti che tutte le persone portano corse questo a prescindere dal loro status al prescindere dal fatto che siano provenienti da un paese o da un altro quindi credo che oggi sia un giorno importante perché finalmente sarà la Corte costituzionale a valutare la legittimità di questo impianto
E quindi faremo faremo il nostro meglio diciamo per in poi per perseguire questo cammino per provare a sostenere quello che abbiamo sostenuto fin dall'inizio
Allora grazie anche da parte mia ovviamente
Un lavoro diciamo quello che il
Abbiamo portato avanti particolarmente diciamo delicato particolarmente complesso e delicato ma bisogna dirlo diciamo dobbiamo dire anche noi qui ora il e il lavoro meno faticoso di tutto ciò che il contorno intorno alle attività di ricerca soccorso in mare perché e attività diciamo principali vengono svolte sicuramente dalle navi della flotta civile e tutti i giorni appunto sono impegnate nel mare Mediterraneo per tentare di contribuire a quello che il sistema globale
Di salvataggio delle persone diciamo nel nel mare quindi tentare zio di contribuire a saldare concretamente delle vite umane
E molto singolare che ci si trovi appunto del due mila ventiquattro Aldo deve discutere del se ed il come si deve effettuare il salvataggio di una vita in mare
Noi appunto il ci proviamo il nelle aule di giustizia nei tribunali e dire che non è quello diciamo punto il il il punto su cui dover discutere perché non può essere posta in discussione la necessità il dovere di salvare divide in mare di qualcuno
E quando ci viene risposto che questa attività non viene impedita dal decreto Piantedosi B sinceramente appunto abbiamo notevoli smentite da parte della giurisprudenza di merito
E ora con questa importantissima ordinanza diciamo del tribunale di Brindisi la tesi in virtù della quale le autorità libiche
Sono dei soggetti che contribuiscono a salvare delle vite in mare viene effettivamente sto messa in discussione il da questa ordinanza
Le autorità le cosiddette autorità libiche non fanno attività di soccorso e di ricerca fanno delle attività di intercettazione di persone al fine unico di riportarle da dove provengono
Bailey portarle in Libia e sottoporle a sistemi di schiavitù e di compravendita di esseri umani
Questo impianto che ripeto è già stato messo in discussione dalla giurisprudenza di merito e anche dalla giurisprudenza di legittimità italiana oggi fondamentalmente viene sottoposta al vaglio della corte costituzionale
La Corte costituzionale sarà quindi in definitiva chiamata a decidere se è opportuno chiedersi se eccome salvare delle vite in mare
Ovvero se le uniche attività sito lecite sono quelle che contribuiscono che supportano le da parte degli stati le attività delle inabili della flotta civile
Per salvare delle vite in mare sotto questo punto di vista non ci sono diciamo delle alternative plausibili nel momento in cui la Libia e la cosiddetta Guardia costiera libica
Non dovessero essere considerati come sembra mettere effettivamente in discussione anche questa ordinanza
Dei soggetti affidabili e che vogliono effettivamente coordinare le attività di ricerca e di soccorso e qualcosa che ripeto già sappiamo lo sappiamo dalla precedente giurisprudenza lo sappiamo dei rapporti del Consiglio d'Europa lo sappiamo dei rapporti delle organizzazioni
Ne indipendenti che
Studiano e vedono concretamente appunto quello che è il l'attività della cosiddetta Guardia costiera libica questo è uno degli aspetti fondamentali che entra prepotentemente nel dibattito giuridico anche grazie appunto a questa fondamentale ordinanza del del tribunale di Brindisi
Evidente appunto che il non può continua sì a Adele una produzione normativa che criminalizza un'attività dovuta un'attività svolta senza scopo di lucro
Un'attività che ha l'unico scopo di salvare inedite in mare
Tutto ciò e solo ciò che può essere fatto in questo senso è contribuire al lavoro delle organizzazioni non governative che sono impegnate diciamo sul campo
E che suppliscono alla carenza di quella che è un'attività che dovrebbe essere fatta innanzitutto dagli Stati
Se gli stati non son capace di farlo e qualcuno vai supporto diciamo degli stati in particolare punto le navi della flotta civile non è ipotizzabile che queste vengono criminalizzate vengano punite per quella
Per quell'attività
Sì scusatemi riferimenti quindi che vengono fatte appunto nella ordinanza del Tribunale di Brindisi a importantissimi norme della nostra carta costituzionale innanzitutto all'articolo tre principio appunto di uguaglianza
Ci spinge a continuare appunto questa battaglia e ne porteremo ovviamente come avvocati grazie appunto essere smentite da anni e gli altri mi sono organizzazioni diciamo nei tribunali
Ospitiamo da cittadini che vengano portate diciamo queste battaglie anche all'esterno delle paure dei tribunali perché sinceramente due anni cinquecento cinquantacinque giorni cinquantasette giorni di inattività forzosa sono assimilabili ad un crimine
Davvero
Grazie Dario vogliamo lasciare qualche minuto alle domande per i giornalisti delle giornaliste
Presenti
L'altro
Sì ce ne sono apre
Ovviamente su questo su questo ovviamente non le possiamo nostro malgrado rispondere
Immaginiamo diciamo che il per molestando che a questa ordinanza potranno aggiungersene delle altre da parte di altri tribunali su medesime o differenti questioni che sono state diciamo affronta ed evidentemente se come pure ospitiamo ci dovessero essere diciamo delle altre la Corte Costituzionale immagino sarà stimolata decimo decidere appunto quanto prima
Immagino che la tempistica possa essere quella di circa un anno
Se mantiene pare i come dire
Si tratta i pilastri su cui si basa questa ordinanza il primo è la previsione della della sanzione del fermo amministrativo così concepita con un automatismo dei venti giorni per cui a qualunque tipo di violazione prevista nel decreto relazioni che sono del tutto eterogeneo tra loro
Prevede appunto questo tipo di sanzione che è una sanzione accessoria perché ricordiamoci che in realtà la sanzione principale qua sarebbe una multa
Questa sanzione accessoria in realtà è molto più gravosa per le organizzazioni non governative perché impone evidentemente uno stop di interruzione dell'attività mi impone una riorganizzazione e impone anche evidentemente comma
Una somma sospesa l'attività ma anche una forma di di danneggiamento alla loro immagine no alle una stigmatizzazione che poi ci si porta dietro anche a prescindere dagli esiti processuali perché ricordiamoci Loris brava prima Dario e gli esiti processuali sono molto incoraggianti da un certo punto di vista nel senso che la magistratura poi in merito a annullato molti di questi fermi
Ma il problema è questo che quando si annulla il fermo innanzitutto non si cancellano tutti i danni che quel fermo prodotto e anche quelle stato criminalizzando de simpatizzante che il fermo fine per il imprigionare una nave comporta
Poi c'è c'è una un ulteriore passaggio non è qui ovviamente abbiamo come partenza un caso in cui veniva previsto un fermo di venti giorni ma per come è costruito il decreto la Greater alla reiterazione corrispondono a gravi io che porta fino alla confisca dell'imbarcazione il che significa che sì impone la fine dell'attività dell'organizzazione così concepito Savona c'è una scala per cui appunto questo poi porta di fatto alla alla morte dell'attività stessa di ricerca e soccorso per il primo aspetto riguarda dicevo che era stato riguarda la natura così non gradua dealer e automatica del fermo di venti giorni e la sua quindi incapacità di essere conforme a un principio diciamo di di proporzionalità e di inviti individualizzazione della sanzione
Secondo il secondo aspetto il secondo pilastro riguarda il principio di determinatezza cioè ancora una volta si dice chi è che stabilisce qual è il contenuto della condotta che si che che fonda la sanzione lo stabilisce la Guardia costiera
Cosiddetta Guardia costiera libica allora è e come dire questo contenuto per relazione è una carta bianca lasciata queste autorità queste autorità straniere l'autorità insomma comunque le vogliamo qualificare di potere essere in grado di accertare queste violazioni di dare colore a quello che è il a dare contenuto alla norma e terzo pilastro è quello che riguarda gli obblighi internazionali vengono in rilievo l'articolo undici e centodiciassette che sono i parametri
Costituzionali individuati dal giudice del rinvio che riguardano proprio l'agli obblighi internazionale del nostro Paese nella misura in cui dà legittimità riconoscimento
All'azione di soccorso che come si diceva azione di soccorso non è operata dalle autorità libiche quindi otto autorità che non sono effettivamente considerabili né porto sicuro in prospettiva ma neanche capaci di coordinare un soccorso
Aggiungo solo una cosa mi permetto che forse esorbita dalla domanda ma collegata a questa cioè l'intero impianto di questa di questo decreto nasce da un'enorme
Ambiguità che poi il paradosso è quasi fa sì che sia una disciplina strabica mi viene da dire non mi viene altra formula cioè da un lato
Affidiamo
La valutazione delle condotte di queste organizzazioni soccorritori si alla cosiddette autorità libiche che vanno a dire e che vanno individuare qual è stata la violazione che ci fanno dire come ci dobbiamo comportare in mare allo stesso tempo l'ordinamento italiano e la magistratura italiana ha già ripetutamente nel Sud Alte Corti accertato oltre che gli organismi internazionali insomma potremo veramente stare qui a dilungarci moltissimo su quelle che sono stati gli accertamenti ciò che succede in Libia
Dall'altra parte dice con noi andiamo di riconoscimento unanime del fatto che in Libia
Non sia né un Paese sicuro sia un posto infernale dove vengono sistematicamente violati i diritti fondamentali delle persone e dove non si possono portare le persone
Dove non si possono neanche ha quindi autorità a cui non si possono neanche lasciare le persone una volta soccorse
Quindi da una parte diciamo con la mano destra
Quelle autorità non sono si devono seguire non si devono portare le persone in Libia dall'altra parte si dice se non ci sia Confort confermiamo alle e prescrizioni impartite da quelle autorità stiamo violando il decreto Piantedosi meritiamo di essere sanzionati questa è una cosa incredibile che non può stare sullo stesso piano del ragionamento e che mette in evidenza evidentemente i prossimi discrezione d'illegittimità
Proprio di coerenza mi verrebbe da dire del sistema molto ipocrita come
Il panico astrazione
Stava dicendo sulla problema del controllo dei libici nella loro zona auto dichiarata Sarra
Mi chiedevo che influenza potrebbe avere questo questo percorso invece per tutta la vicenda tunisina che comunque sta sostituendo in qualche modo la Libia
Nella esiliata
Come dire di spostare la pianta
Ovviamente la
La Corte costituzionale interviene per valutare la legittimità di un normativa con riferimento diciamo innanzitutto appunto le norme della Costituzione diciamo alle convenzioni internazionali
Perché sono state sottoscritte diciamo dell'Italia
Quindi incide sulla norma
Sulla norma diciamo più che sul fatto specifico che ha come dire il comportato l'applicazione diciamo di quella norma
Questo vuol dire che se la Corte costituzionale dovesse intervenire in materia a con una pronuncia di abrogazione sia pur parziale diciamo della normativa
Per esempio appunto la parte nella quale si dice che viene lasciata alle autorità straniere la possibilità di dare una indicazione su come comportarsi nel caso di violazione c'è una sanzione
Evidentemente quello in parte virile diciamo su tutto il sistema perché
Faccio un esempio ovviamente il ragionamento diciamo può essere molto reso molto più complesso
Quale il controllo che l'Italia può dire o che è un una cittadino italiano una parte diciamo che in Italia che subisce quella sanzione
Può avere su quello che è un provvedimento formalmente amministrativo cioè l'indicazione che viene data da un autorità straniera sulla base della sua legislazione al netto del fatto che poi quelle indicazioni diciamo sono delle e-mail di due-tre righe
Per cui mi sono particolarmente scarne
Ma qual è il principio di legalità che ci permette di controllare la bontà della produzione di quell'atto amministrativo sulla base invece di quelle che dovrebbero essere di garanzia italiana ecco per esempio intervenire su quello andrebbe ad intervenire tanto sull'una diciamo tanto su quell'altra questione
Non
Penso diciamo di sbagliare di Torbole andare vicino un attimo più dentro nello specifico punto sulla sua domanda evidente diciamo che attualmente la situazione diciamo della SMI sia in una situazione di sicurezza tale da renderla molto simile
A quella diciamo della rinviato nel momento in cui soltanto si consideri che anche la Tunisia non è firmataria di una serie di convenzioni internazionali che attengono proprio rispetto ai diritti fondamentali delle persone
Altri
Nel frattempo il governo allargato il numero dei Paesi sicuri ci sono anche gironi dell'Inferno dantesco ci sono precisi colpi
Se non ce ne nessun altro possiamo possiamo stavo
Un Arci
Grazie
Andiamo avanti compromessa birre
Mi sono pericolanti per ridurre l'obbligo di una coppia che ora l'odierno perché non ci no manager ancora oggi generalità
Ma una