"Liberismo e welfare"

Radio radicale
E iniziamo una trasmissione circa di un'ora di tempo dedicata ai problemi economici e sociali in particolare un tema che abbastanza anche affascinante comunque interessante per l'Italia dei nostri tempi ovvero sia la riforma del Welfare State e il liberismo
Fin qui spesso si è parlato si parla di liberismo ma lo si fa a spesso anche in chiave molto elettorale o molto ideologica cercheremo un pochino di approfondire
Questo tema questi insieme questo di temi molto importanti
Per l'economia e alla luce anche specialmente dei problemi dell'occupazione e della crisi e della riforma quindi del Welfare State
Lo faremo con tre interlocutori due nei nostri studi direttamente qui e uno collegato per telefono
Innanzitutto i nostri tenuto lì sono il professor Renato Brunetta professore di economia del lavoro dell'Università di Tor Vergata che naturalmente salutiamo immediatamente economista quindi vicino alle posizioni di forza Italia
Andiamo all'altro capo del telefono il professor Filippo Cavazzuti del Partito Democratico della Sinistra ma specialmente professore di scienza delle finanze quindi anche l'economista all'università di Bologna anche lui lo salutiamo naturalmente
E poi abbiamo Benedetto Della Vedova che tesoriere della movimento che Pannella Riformatori un po'il l'esperto economico del movimento decreta nella riformatori chi vi parla naturalmente Claudio Landi sei di radio radicale allora cerchiamo un pochino di cominciare questa trasmissione e direi di partire da una serie di affermazioni di analisi che ha svolto il professor Renato Brunetta anche recentemente si anni intervista radio sia in una comunicazione alla conferenza alla convegno della convenzione per la riforma liberale allora professor Brunetta lei in queste a questa convenzione
Ha ha sostenuto che sostanzialmente per
E tenere in piedi un apparato moderno di Uefa sete necessari in qualche modo fare emergere l'economia sommersa del nostro paese e fare in modo che aumenti la base imponibile ecco ci spieghi che cosa vuole intendere innanzitutto
Ma quello che si dice poco e che mercato del lavoro welfare State sono due facce della stessa medaglia
Vale a dire noi possiamo permetterci welfare State fatto di pensioni di sanità
E in parte di scuola per quanto riguarda la parte dell'obbligo solo se abbiamo un sistema economico in generale ma soprattutto un mercato del lavoro che funziona e di dimensioni e coerenti con il Welfare State che ci si è andati io nella Convenzione per la riforma liberale avevo tentato un una piccola elaborazione teorica e cioè che ciascun Paese industrializzato nel dopoguerra si è dato sostanzialmente un modello fatto di keynesismo e di welfare State alla Beveridge
E attraverso il quale definitiva cos'era occupazione cos'era disoccupazione cos'era quel festeggia cosa del disavanzo
Come finanziare il disavanzo e tutto sommato poi qual era la sua specializzazione produttiva e il suo cambio
Detto in maniera molto molto sintetica
Noi abbiamo interpretato in Italia in maniera molto particolare questo tipo di modello Cancer beve vince nel senso di a vere soprattutto negli ultimi quindici vent'anni
Un piccolo mercato del lavoro è un grosso guaio fra STET è un grosso debito
Le cose funzionavano o attraverso una buona dote l'inflazione è una buona dote di svalutazione ciclica che ci consentiva di tenere il nostro sistema
Competitivo ed efficiente quando abbiamo sottoscritto Maastricht
Questo nostro modello del tutto particolare entrato completamente in crisi e non abbiamo più potuto giocare sul debito e disavanzo non abbiamo più potuto non avremmo più potuto giocare sulla svalutazione salvo poi quello che è avvenuto
E che avremmo dovuto adeguare il mercato del lavoro cioè aumentare la quantità e la qualità del mercato del lavoro per mantenere un welfare
Così non è stato adesso ci troviamo in una in passato quindi è molto difficile perché o riusciamo ad adeguare il mercato del lavoro cioè fare emergere il sommerso aumentare il numero degli occupati oppure dobbiamo tagliare vuol far se vogliamo obbedire sottostare ai criteri di convergenza di Maastricht questo è il quadro dentro questo quadro occorre evidentemente definire la politica o le politiche economiche qualunque governo ci sarà trovata tra pochi mesi si troverà di fronte a questi problemi
Proseguite ecco quali come si fa emerge fare emergere quella che il punto è stremata l'economia sommersa che l'economia non legale nel nostro paese sempre
Da diversi anni credo che dagli anni dall'inizio degli anni settanta che se ne parla con un diversi studi perché molto anche su tutte le regioni d'Italia che hanno avuto in Europa cumuli inizio accumulazione grazie intanto corre dire che tutti i Paesi hanno un'economia sommersa che non siamo solo noi
Noi siamo del tutto particolari perché abbiamo una quota di economia sommersa molto vasta
Di economie sommerse ce ne sono tante di tanti tipi
Con vari i livelli di chiamiamole non legalità perché si passa dal sommerso al nero
All'irregolare fino all'illegale criminale e così via quindi bisogna da fare anche questa distinzione e è un problema di prezzi relativi è un problema di costi conferma di tasse un promo di contributi
è un problema cioè di trovare le regole giuste i regolatori sociali giusti sia dal punto di vista normativo parlo del mercato del lavoro sia dal punto di vista dei prezzi i prezzi relativi il prezzo del lavoro sommerso o del certi tipi di lavoro per poter consentire di fare emergere quote molto rilevanti di con pochi numeri
Che l'amico e collega Cavazzuti conosce benissimo vivere in Italia ci sono oltre quattro milioni di unità di lavoro Standa vuol dire quattro milioni di redditi medi
Fatti da circa otto nove milioni di spezzoni di lavoro
Che sono sommersi cioè che non pagano le tasse né contributi
Che quindi contribuiscono all'output del Paese mano contribuiscono al gettito né fiscale né contributivo e che spesso invece sono come dire gli attori di questi quattro milioni di redditi sono titolari invece di welfare quindi uno squilibrio totale
Fatto di mancate entrate e e di scese certe io l'ho detto polemicamente spesso durante il dibattito sulle pensioni
Che un uno dei problemi fondamentali della riforma delle pensioni non era tanto dal lato delle uscite ma ero dal lato delle entrate che cioè c'erano troppe poche entrate ma non perché i livelli di aliquote
Contributive erano per tutte le tensioni erano troppo basse
Anzi erano troppe e erano altri sono alte ma perché c'era tantissima evasione erosione illusione nei contributi il gettito del condono contributivo sta andando bene e che e che è però una goccia in mezzo al mare
Dell'enorme quantità di evasione addirittura invasione dell'Emerson perché io degli ultimi dati che l'INPS uccida sono di grande evasione dell'Emerson se a questo si aggiunge
L'evasione ovvia del sommerso noi veniamo a ad avere delle cifre veramente enorme solo una battuta
Ho fatto un po'di conti che se venisse a galla cosa impossibile tutto ma se venisse a galla
Il tutto sommerso italico che è fatto di quattro milioni di unità di lavoro standard tra fisco e contributi come dire ci sarebbe un gettito di circa trenta mila miliardi l'anno
Tutto è impossibile sarebbe anche forse non fisiologico che venisse a galla tutto però accontentarsi presidio della metà di quindici venti mila miliardi vanno beh sarebbe un contributo fondamentale risanamento dei conti dello Stato risanamento dei conti dell'INPS e tante altre cose professor Cavazzuti lei condivide questa impostazione
Ma dunque amico Brunetta messo a fuoco molti temi reagisco così vistoso e lui ci ha preso l'incarico di aprire professione
Il tema diciamo due punti Maastricht debito pubblico
Lavoro nero ed emersione watt noi devo dire che dal governo Amato in poi con la manovra dell'autunno questo è un Paese che fa volutamente rientrando verso alcuni obiettivi di Maastricht
Documento che abbiamo licenziato in questi giorni il Documento di programmazione economico-finanziaria
Dice che essere quei provvedimenti venissero attuati nel mille novecento novanta
Teo novantasei ricoperto da nord i numeri dello mai lo manda alle memorie Rizzo con le stampelle ecco noi raggiungeremmo uno fabbisogno dunque nuovi debito ma il fabbisogno che il tre per cento del PIL del prodotto interno lordo che uno dei requisiti re entrare a Maastricht
Dove siamo distanti è invece non in termini di fabbisogno ma in termini di rapporto debito prodotto
Che saremo siamo sempre nell'ordine del cento dodici centotredici per cento quando Maastricht la negli Apeca degli allegati non del trattato UNAGIPA del sessanta per cento di cui però diciamo nessuno crede
Perché al di là del fascino dei numeri il noto problema ma questo io sottolineo
Siamo un Paese che con un debito pubblico superiore al cento per cento del retro nazionale sta facendo un'operazione a parer mio gigantesca
Equilibrio politico e sociale e riuscire a rientrare da un debito pubblico crescente senza vere nell'iperinflazione né a vere il consolidamento del debito pubblico
E questo lo dobbiamo riconoscere come un fatto positivo comincio Amato proseguì Ciampi a parere mio venne interrotta da una certa improvvisazione del governo berlusconismo ha ripreso il il governo
Quindi chiediamo faticosamente avviando ma ripeto ci stiamo avviando faticosamente ma il nucleo in una quattro di consenso sociale
Che a parer mio è importante
Penso che il Paese si possa dividere su molte cose ma su una cosa su cui ha per mio non si può assolutamente dividere sono due nei Paesi civili e democratici come la politica estera dove normalmente i Paesi democratici tendono rivive e quindi sempre soluzioni fai parte e la seconda eh approvi i temi della finanza pubblica o dei temi della politica economica o dei temi della politica dei redditi questi sono temi che coinvolgendo il cinquantacinque per cento cento per cento
Dei cittadini italiani offrire cinquantacinque milioni l'avevo trasformati in percentuale richiedono necessariamente soluzione di largo consenso questo per me è un fatto molto positivo che deve essere perseguito
Che non è consociazione
Perché la cooptazione generalmente porta all'ampliamento del debito pubblico e all'ampliamento dei fabbisogni ma invece e l'assunzione collettiva di responsabilità che bisogna evitare una tragedia per l'intera popolazione italiana che sarebbe o il consolidamento del debito o l'iperinflazione che ne distribuì verde distruggerebbe di valori monetari e valori patrimonio quindi questo Ulivo sul debito non sono non traggo non sono così pessimista come Brunetta nel senso che mi pare che noi quei criteri di convergenza pur con fatica ma dico la dimensione del debito che abbiamo diciamo lentamente realizzato il tema delle sommerso si è un tema vecchio come il cucco come si suole si suol dire
Di cui si è mai dobbiamo discutere di una cosa Brunetta dice se ci fosse tutto il sommerso voi potrete prendiamo perdessimo qual è la metà di quello che il getto ci potrebbe dare
Potremo avere quindici sedici venti mila miliardi all'anno di gettito complessivo cioè perché vorrebbe dire che potremmo innalzare la pressione tributaria di un punto perché questo più o meno pochi rapporti che abbiamo un punto di persone più tributarie nell'ordine diciassette diciotto mila miglia ciò di cui si discute però oggi non è
Di fare emergere che siamo tutti da cordoli Dhofar di farlo emergere perché tutti i moti ci sono mille motivi che non consentono l'emersione che che il militano a favore di ridurre l'eversione e prima di tutto è che laddove c'è un'economia sommersa diventa molto più facile che diventa un'economia criminale
Perché a questo punto i rilievi di confine fra nero e crimine diventano molto difficili da distingue
E allora il problema è che di cui ci ci si interroga questo punto in più di pressione tributaria vede aggiungersi potete invece andare a ridurre delle altre imposte esistenti in altre parole l'emersione sei ad aumentarla persone tributaria o serve invece a modificare la composizione del prelievo tributario
Qui ci sono diverse scuole ci sono diverse opzioni politiche io dichiaro personalmente la mia io preferirei che ogni lira di aumento di ogni lira
Preso dall'evasione o al sommerso appare mio dovrebbe andare a ridurre le imposte esistenti non aumentare la presa dell'epoca Osama quarantadue quarantatré per cento è grosso modo nella media europea e quindi io gli sportivi porterei apre ridurre all'epoca di stenti e non ad aggiungere questo certi prova Jeffery poi mi fermo qui sono
Come tutto se no senta io le volevo chiedere ma Lanari saputo che fece il professor Brunetta cioè che esiste un buco strutturale nel finanziamento del nostro Wells Fargo e che è un buco e anche un'iniquità sta Introbio o no queste cose io non le capisco opprime
Dove ci sono i buchi strutturali o che di queste cose io mi limito ad osservare che il nostro fabbisogno primario ormai positivo cioè la somma del cioè le entrate tributarie pago rottura delle esperte ad esclusione di quelli per interessi passivi e le cominciano a pagare visto che abbiamo qualcosa di attivo
Allora noi abbiamo un problema di qui forse la differenza fra me Brunetta
Nel senso che io ritengo che sarebbe importante giungere alla stabilizzazione del rapporto fra debito e foto giungere larghe far vedere che fare in modo che questo rapporto smetta di crescere e questo pare mio lo si fa lavorando un po'sulle entrate riducendo degli sprechi nel settore della spesa pubblica ma soprattutto una politica economica più generale credibile che consenta di ridurre il differenziale di interesse tra noi e il resto del mondo
Siccome di per Atari interesse dipendono in parte da credibilità dei governi un po'da situazioni politiche erbosa award mille altre cose però se voi potessimo portare i tassi di interesse a quel livello
A cui per libri aveva portato Ciampi poi potremmo in qualche modo risparmiare qualcosa come trenta mila miliardi all'anno di spesa pubblica e dunque avviare un circolo virtuoso quindi non so dove avete cosa sia un buco strutturale
Ecco
Renato Orazio no se possiamo esentare Sanasi chiese litigate e mi fa ovviamente molto piacere
Quello che volevo dire era una cosa mi pare che il suo discorso professor Cavazzuti sia molto sulla congiuntura economica cioè sull'attuale stato della delle finanze pubbliche sulle possibilità di rientro dal così dalle debito pubbliche dal disavanzo ma di rientro all'interno dei cosiddetti famosi parametri di Maastricht
Ecco il professor Brunetta nella sua analisi poneva una questione si era in qualche modo possibile riscrivere quello che in alcuni chiamano il compromesso sociale tra stato mercato che vice che c'era nel nostro Paese proprio ecco su queste perché lei mamma moglie fa molto spesso lana se mi consenti
Un un po'di definizione perché forse forse gli ascoltatori sono legittima che non conoscete
Il disavanzo è un dato di flusso il debito è un dato di stock chiari flusso vuol dire rapporto tra entrate e uscite
Per la differenza il debito invece quanto si è accumulato nel tempo
Se debito di rosso cioè di differenza tra entrate e uscite se per tanti anni abbiamo avuto più uscite che entrate queste sono andate a formare lo stock del debito
In quale come tutti i debiti ha un costo per essere mantenuto il servizio del Veneto oggi correggimi Filippo abbiamo circa centonovanta mila miliardi di servizio del debito cioè i due milioni di miliardi di debito che noi abbiamo accumulato nel tempo
Chiedono centottantasei mila centonovanta mila miliardi di interessi servizio interessi perché non si è scusato di sulle famose cedole di titoli di Stato sono meno molto interesse che i nostri risparmiatori tengono accuratamente in casa eccetera e certamente non c'ero pubblica e poi chiude dove foto dei nuovi storia il termine allora per capire che sono rendite Paulinho anzi quella povera del risparmio delle famiglie italiane perché Rita questo questo è un dato allora
Dire stabilizzare il rapporto debito prodotto interno lordo significa non far aumentare
Questi il rapporto tra questi due milioni di miliardi rispetto al PIL al prodotto interno lordo del Paese come si fa a fare questo si fa innanzitutto non facendo ulteriori debiti
Che sta e quindi non avendo più disavanzi
Correnti non è una sensazione di avanzo primario ecco allora queste ci siamo già riusciti nel senso che abbiamo un rapporto tra entrate e uscite a favore delle entrate correnti
Il problema però dopo aver risolto il problema di non fare ulteriori debiti è quello di pagare gli interessi ora c'è un problema che il la formula della stabilizzazione prevede che
E il costo reale del debito cioè la differenza tra l'interesse monetario che si paga i creditori meno l'inflazione che come dire il la la la quanto si toglie alla al tasso d'interesse monetario
Deve essere uguale al prodotto interno lordo
Perché la differenza fra al tasso di che sia interesse verde verde del reddito perché allora se li faccio un esempio se e Hill il tasso d'interesse medio il dieci per cento
Se l'infrazione il cinque per cento dieci meno cinque fa cinque il costo reale del debito ci costa cinque per cento
Perché il rapporto debito PIL rimanga costante
Dinamicamente occorrerebbe o che il reddito crescesse del cinque per cento quindi cinque per cento a meno cinque per cento uguale a zero e avremo la stabilizzazione oppure se reddito prevede come quest'anno crescerà del tre per cento noi abbiamo un avremmo un peggioramento di due punti
Del
Rapporto debito PIL perché il peso degli interessi anche se non facciamo più
Debiti continuerebbe a crescere per questo serve un avanzo primario serve quanto meno un avanzo primario di due punti per compensare i due punti di prima
E se se ne mettiamo altri due
Di avanzo primario non solo stabilizziamo il rapporto debito PIL ma cominciamo a ridurlo bene professor Cavazzuti è una rete epica poco utopica vola siamo d'accordo allora allora io dico solo però che
Questa cosa se fatta solo così in e di tipo ragionieristico
Può o addirittura ammazzare l'ammalato perché fare degli avanzi primari dell'ordine di cinquanta sessanta settanta mila miliardi cioè dell'ordine di quattro cinque sei sette punti di PIL vuol dire come dire o stringere troppo la cinghia da un lato o non fare investimenti perché gran parte purtroppo degli avanzi
Primari e che che che che stanno avvenendo stanno venendo proprio perché non si fanno gli investimenti ora si rischia sì di convergere con Maastricht ma di convergere con un'economia asfittica ammalata
E quasi sulla via della tomba
Allora io dico la convergenza di Maastricht sui numeri che abbiamo detto che son quelli su cui tutti siamo d'accordo eccetera deve avvenire non tanto e non solo in forma ragionieristica come mi pare invece stia facendo il Governo Dini perché se fissato nel DPEF il tre per cento lavorazione manuale finanziaria a fine ottantasette al tre per cento ha fatto la curva di rientro e ne son venuti i valori va benissimo io che io mi dico però che se non diamo delle riforme strutturali
Alla mercato del lavoro da un lato era struttura della spesa del welfare dall'altro la convergenza diventa sonoro ragionieristica e produce un livello di
Tensione conflittuale o dal lato della disoccupazione o dal lato delle tasse o dall'atto della pressione fiscale che raggiungeremo anche nello nel novantasette il tre per cento ma lo raggiungeremo con un'economia asfittica con l'economia in crisi allora io dico bisogna cambiare i regolatori sociali io nel cambiare le regole del gioco e del mercato del lavoro ed è quasi lei che ne pensa su questo lucroso consulenza
Ma cosa voglio dire
A me non mi è chiara la distinzione fra perseguimento ragionieristica non ragiona rispetto a dico che quelli sono obiettivi che dobbiamo raggiungere allora quel colore problema sapere non dopo lo traduco così dal punto di vista quantitativo siamo tutti d'accordo che bisogna arrivare a quei riviste questi sono i mi pare di capire che Brunetta solleva il problema sul come ci arriva non sul quando e sul quanto siamo d'accordo ma su come si arriva a a quegli obiettivi da qui credo nascono le diverse ricette politica economica di riformare qualche a riporre sistema tributario che ripeto penso e mi auguro che nessuno appunto mette in discussione il quanto cibo arsi hanno ovviamente diverso e sul come si raggiunge voleva Renato interpretato la tua da qualcosa
Allora io non non voglio dare al mercato del lavoro se mai però no una battuta dopo quello che mi pare e che noi senza in modo molto laico dobbiamo interrogarci c'è oggi il nostro welfare così come è stato disegnato che ha soddisfatto delle esigenze delle richieste di molti milioni di cittadini italiani
Fatto una parente di vorrei evitare di rifare la discussione sugli sprechi tutta questa roba qua perché dopo sono siamo sempre tutti d'accordo s'è che dobbiamo evitare gli sprechi allora seriamente cerchiamo di capire nel Nord alla fine di questo millennio i cittadini italiani hanno bisogno degli stessi servizi che avevamo ricevuto a partire dalla seconda guerra mondiale o se invece guardiamo qualcosa nell'economia italiana dell'economia mondiale
Allora più che fare approvare a cercare le le colpe del passato io mi chiedo cosa possiamo copia elaborare per un guerriera del futuro allora siccome siamo siamo partiti con un welfare alla lista degli anni Cinquanta con un Paese sostanzialmente agricolo analfabeta
Con malattie infantili elevate una nati mortalità da per pomodoro molte di queste cose non ci sono più citato allora riprendere laicamente conto del fatto che questa cittadinanza ha raggiunto livelli di vita di reddito
Di benessere che non erano quelli che avevano impatto immaginare l'Welfare il richiamo del Welfare nel corso degli anni cinquanta sessanta settanta ottanta e produca opportuni correttivi Fedorchenko io sono un inguaribile gradualità
Prendo atto di cosa è cambiato e allora tanto per esemplificare a me pare che avevamo un guelfe arche che era molto centrato sulla tutela io credo che dovremmo cominciare a pensare a un welfare età degli strumenti di autogoverno
Auto di potere più elevati margini di libertà individuale ora se come per queste parole non rimangono vuote parole io credo che in una società complesse un uomo e libero c'è molto corto c'è un elevato grado di istruzione cioè a una formazione permanente e quindi io comincerei a pilotare delle riforme di Duel terra da sistemi di tutela a sistemi educativi permanente di formazione professionale e quindi inviterei chiude la scuola per la ricerca scientifica e dell'università che non so che dire
Norme nell'insegnante io avevo come la sanità o delle pensioni sapendo che non si parla mai di cancellare un settore a favore di un altro ma di giocare al margine asportando delle risorse da un settore un lato secondo del settore dovrà parli oggi c'è maggiore domanda
Quindi qui se non ho capito male meno pensioni di invalidità e più investimenti nell'istruzione rivela vogliamo
Io escono dalla logica ragionieristica in cui non sarei perdente in partenza no tra le cose che ho sentito una in realtà mi ha lasciato un po'perplesso tra quelle dette dal professore senatore Cavazzuti cioè che nella logica bipartisan non solo la politica estera ma anche qui credo si potrebbe discutere lasciamo comunque ad altra sede ma anche sulla politica economica e sulla politica dei redditi in realtà si tratta di convergere su scelte
Io e di largo consenso se non addirittura di unanimità tra le forze politiche prima ecco io credo che invece
E non per una logica o per una cultura emergenze rischia io credo che invece su questo nell'Italia di oggi quella dei due milioni di miliardi
In realtà sia illusorio in realtà poi questa una strada perseguitava qualche qualche misura da Ciampi a maggior ragione da da Dini si è illusorio pensare di muoversi qui ed ora con questa logica
Credo che proprio sulla politica economica e sulla politica dei redditi vadano innestati quegli scontri politici e se possiamo usare questa parola anche quegli scontri sociali di blocchi di interessi contrapposti che devono essere il cuore e il centro dell'attività del dibattito ed è l'iniziativa politica altrimenti io ritengo forse perché non sono e non voglio essere un grado di vista altrimenti io ritengo che tutto quello che si riesce a fare è per esempio una riforma delle pensioni come quella su cui è stata la fine votata la fiducia oggi che a mio modo di vedere non riforma un bel nulla nel senso che ripropone con degli aggiustamenti con delle messe a regime con delle correzioni tecniche come quella del passaggio ha una logica retributiva quella contributiva però mantenendo
Mantenendo portuale per le pensioni per i popoli peggiorate era un obiettivo troppo noto per i popoli prima questo lo vedremo credo fra
Ma qualche anno io non voglio mettermi a contestare i dati di previsione anche se qualcuno con molta maggiore autorevolezza di quella che potrà immettere in campo io
Lo ha fatto quello che io dico è che in questo clima però non si è fatta una riforma non si è
Ripensato l'istituto della pensione della pensione del sistema previdenziale in Italia non sono stati toccati
Gli istituti della pensione è rimasto in piedi con una gara sparizione graduale che credo sia troppo graduale sostanzialmente assecondi tendenze democratiche demografiche e sociali perfino all'istituto dalla pensione di anzianità che forse era quanto meno un'anomalia da cancellare nel nostro assetto quello che voglio dire nella sostanza e questo visto che nell'introduzione che Landi ha fatto citava la parola liberismo
Per molti aspetti mia particolarmente cara è che un conto è discutere sul Welfare in termini di correzioni in termini ragionieristiche in termini di efficacia
Degli strumenti sia guardate che la Ragioneria è stato una delle cose più importanti perché condanni tentato la partita proprio la contabilità
Alla consentito alla impresa di crescere di prelevare il loro futuro dalla guardia di dire anche peggiori ragioniere che ascoltano giustamente aveva proposto i motivi di arrabbiarsi il velluto vennero da una sanzione il ragioniere sono nella
In maggioranza e quindi non è quello il problema che io pongo non è
Io non faccio delle non sto facendo delle Generali nato delle il centenario il centenario di frà Luca traccia una linea molto oppongono il Besta
Un mio conterraneo almeno mi guarderei bene antifiamma sa però che era quello che io voglio dire è che è un conto e ragione quando io dico di Terni ragionieristiche ragionieristici intendo
Affrontare la materia complessiva del debito pubblico la finanza pubblica o quella nello specifico del Guelfa o di alcuni istituti di welfare
Cercando la efficienza senza riformare lo strumento e quindi si può parlare di congruità attraversamenti contributi e prestazioni eccetera
Quello che invece io ritengo vada messo al centro della discussione politica e quello di un ripensamento drastico anche degli istituti di welfare a me sembra che si possa dire senza dire delle bestialità che in Uefa quando è nato e per molti decenni come l'abbiamo conosciuto
Rappresentava di fatto unix per cento nell'economia delle persone e della società tutto sommato limitato credo che invece continuare oggi come per molti aspetti si fa ad a vere a ragionare in termini di Welfare State per istanze come quelle della sanità della scuola della previdenza ma anche per esempio del tempo libero dell'ambiente per certi aspetti dall'informazione pensiamo all'informazione
Radiotelevisiva pubblica ecco continuare a ragionare per queste istanze di che sono nate e soprattutto purtroppo che vengono percepite come stanze di welfare
In termini appunto di welfare quindi di intervento pubblico di intervento statale credo sia
Continuare a creare i presupposti
Accolga le pensioni le volete pubbliche o private
Perché poi ha rispolverato Madrid per quanto mi riguarda pensionistico pubblico corretto modificato efficiente cuori di questo passo oppure no per quanto minimo l'ognuno si fa la peggiore che ci pare io credo e questa è un'opinione personale che
La previdenza pubblica debba coprire
Esigenze fino a un certo limite quale oltre il quale quantificare tavole stranieri
Beh su questo potrei sparare una cifra ma non credo che avrebbe molto se no perché possiamo suonano però come cittadini che Carlos professor Cavalli scusi negli altri paesi non
No no banalissimo sono chiuse ovvero i bus vadano professor Galasso degli altri paesi europei la copertura della previdenza pubblica quante quaranta cinquanta per cento
Ma il problema è l'emblema paesani adiacente lesa in cui c'è un plafond posso dire una cosa strana lingua fino alle dimissioni finiscano azionamento non solo in termini di pensione in cui io credo che lo spazio tra libera e responsabile scelta del cittadino e l'intervento
A mio avviso sempre e comunque inevitabilmente deresponsabilizzante dello stato venga ecco la composizione tra queste due istanze quindi quella legata alla libera responsabile sette dell'individuo e all'intervento statale a mio avviso su tutti questi temi ivi compresa la previdenza poi se lei mi dice se il limite va messo al milione e mezzo di due milioni o al milione
Così davvero difficoltà a rispondere però
Questo limite va abbassato per quanto riguarda l'intervento dello Stato ma anche nella scuola anche per quanto riguarda per quanto riguarda l'ambiente per quanto riguarda la sanità e dato più spazio di libertà ai cittadini con i rischi conseguenti e più spazio al mercato
Questo io voglio sottolineare anche a prescindere dalla logica della efficienza ma
Semplicemente come il perseguimento di un'istanza di allargamento dello sfiorato la libertà dalla responsabilità individuali scusate solo un po'di didascalie perché i nostri ascoltatori possono possono essere ben consapevoli oggi siamo in quasi tutti i Paesi industrializzati in secondo sistemi previdenziali di tipo a ripartizione
In molti paesi sistemi obbligatoria ripartizione cioè è un'assicurazione obbligatoria ripartizione cosa vuol dire ripartizione
Ripartizione vuol dire che gli attivi di oggi quelli che lavorano oggi pagano per gli attivi quindi che non lavorato ieri
Cioè nessuno accumula individualmente secondo un percorso individuale di tipo privatistico ma tutti gli occupati versano secondo certe aliquote in un fondo
Più o meno gestito pubblicamente poi su questo si può vedere
E in questo fondo eroga secondo regole varie
Alla massa di persone che sono andate in pensione secondo regole vari questo sistema a ripartizione
E come dire si è sviluppato
Fondo dal secondo dopoguerra in quasi tutti i pendoli dati le regioni sono vari e così via non è il caso di fronte prestiamo il triplice nel sistema contributivo non funziona me erano erano misti erano vari poi c'è stata l'iperinflazione della della della del dopoguerra e così via ci siete venuti qui arrivano quel tanto fa
Tante ragioni allora
La la gente deve sapere che anche con la riforma rimaniamo nel sistema a ripartizione punto
Quello che è cambiato che sta cambiando che la legge che stanno approvando eh semplicemente una piccola cosa piccola grande cosa e cioè e il sistema del calcolo della pensione perché nel passato questo sistema di calcolo era commisurato all'entità del salario della retribuzione
Con un coefficiente di rivalutazione
E e rispetto alla quantità un numero di anni di contribuzione
Quindi il calcolo della pensione veniva fatto
In ragione del salario dell'ultimo anno degli ultimi anni in ragione di quanti anni di contribuzione
In ragione di un coefficiente di rivalutazione dando luogo ma l'aspetto al sito no no io ci sto arrivando all'acquisto era il i la come dire
Il calcolo aureo di un sistema a ripartizione in equilibrio non me ne voglia gli ascoltatori ma si fa per per capire meglio è il seguente
Perché un sistema a ripartizione sia in equilibrio
Banale che le entrate siano uguali alle uscite le entrate da dove vengono le entrate vengono dalla massa salariale
E vengono date dal numero degli occupati cioè di apprendere il numero degli occupati moltiplicare le per il salario medio viene la massa salariale su questa massa salariale si applica un'aliquota contributiva e dal prodotto dell'aliquota contributiva moltiplicato la massa salariale viene il gettito contributivo che serve per pagare la tensione dei nostri padri e dei nostri nonni se vediamo ancora in banca le uscite da cosa sono date
Le uscite sono date dal numero delle pensioni in essere
Che in Italia sono troppe rispetto al numero dei pensionati uno virgola otto pensioni pensionato per testa quindi vuol dire che ogni pensionato a quasi due pensioni e dalle indicatore
No ogni pensionato peggiorerebbe all'integrazione europea varie di reversibilità eccetera e dal livello della pensione media cioè dal calcolo della pensione allora il meccanismo che si è cambiato che si sta cambiando
è sul calcolo della pensione media che non sarà più rapportato alla coefficiente di rivalutazione al numero di anni contributivi e al Salario dell'ultimo anno degli ultimi cinque dei migliori cinque degli ultimi dieci ma sarà commisurato alla quantità di contribuzione
Teorica per tutto il periodo di vita lavorativa
Dico teorica perché si è fatto un po'di confusione nel dibattito recente e cioè si è fatto pensare si è detto e mi dispiace perché per esempio era nel disegno di legge dei dei progressisti
Che la pensione viene calcolata in ragione dei contributi versati
è questo è sbagliato nel senso che questo è vero nei sistemi a capitalizzazione cioè nei sistemi in cui ciascuno si mette d'accordo con l'assicurazione privata
Fa un po'di calcoli di premi e di coefficienti di capitalizzazione e poi avrà la propria pensione o un un vitalizio oppure un capitale il problema del calcolo contributivo
è un calcolo figurativo c'è un calcolo teorico e anche questo è un mettersi d'accordo perché non è l'entità del risparmio che si accumula tutto insieme e poi alla fine viene dato a ciascuno perché ricordiamo siamo ancora nel sistema a ripartizione
E cioè che si gli attivi di oggi pare un applicativi di ieri ma volevo detto questo di molto didascalico e banale volevo dire che non si è fatto in questa riforma delle pensioni tra tante cose che non si sono fatte non si è fatta una cosa fondamentale
E cioè non si è messo mano al mercato del lavoro e ritorno su questo punto
La la la la prima parte della riforma delle pensioni andava fatta sul mercato del lavoro
Andava fatta cioè su quella quantità dei di occupati che nel nostro Paese troppo bassa Filippo se noi avessimo gli stessi tassi di occupazione che alla Germania noi dovremmo vere venticinque milioni di occupati
Ne abbiamo ventuno
Noi con ventuno milioni di occupati non reggiamo il welfare complessivo potuto Mickey chili prima ma cosa vuol dire strutturale vuol dire questo se noi nel numero nella parte di sinistra delle entrate
Della delle dell'equazione del sistema ripartizione invece che ventun milioni di occupati al di là poi e autonomi dipendenti che si siano fra gli uni favorite siate ne avessimo avuti venticinque al di là del problema delle uscite non non avremmo avuto oggi in Italia promoter tensioni
No no no ma io sono d'accordo quando tu dici che queste foto almeno fagli economicamente hanno delle opinioni due economisti come noto fanno tre opinione però normalmente sull'almeno qui dati ci si trova la Kos comunica ai ai trattamenti a ragione che noi abbiamo una quota di popolazione italiana la quale riceve tutti i benefici della spesa nel senso che anche i più semplici più rigira per strada utilizzo alle scuole e dopo una breve vara i giudici i quali e non paga il corrispondente formati imposte dirette o di imposte o di contributi sociali le indirette le paga consumando ci ci paga le ipotesi sono Ascoli derogato sono veramente d'accordo però
E quindi sono anche d'accordo che c'è un problema di sostenibilità di lungo periodo nel cercare di rimettere insieme
La parte contributiva con la parte della erogazione quei personaggi ma crebbe ancora di più sono cose che sono assolutamente evidenti dai numeri quello che voglio dire e però che a parer mio dunque un conto è disegnare un sistema
Previdenziale e io difendo un sistema previdenziale pubblico che sia riformato nel senso che sono un vecchio solita lista penso che ci sia la solidarietà fra la generazione che lavora e la generazione che è andato in pensione e così la generazione che lavora sta tranquillo sapendo che la generazione che verrà sarà altrettanto solidale con quando io sono andato in pensione quindi facendogli un vecchio solidarietà che vede queste cose nel bilancio pubblico mi pongo quello appunto il problema come disegnare
Una una riforma di una persisteva previdenziale pubblico nel senso che non condivido
Della Vedova proprio condivido proprio l'opzione politica
Non condivido l'idea di uno Stato minimo
Non condivido l'idea di uno Stato che dell'ONU per i poveri sobbalzi capisco che nel Settecento diciamo elegge per i poveri Bismark che ce l'avevo adesioni spiega per i diseredati ecco io penso che uno Stato minimo
Com'è strana la la vedova è una carica al plurale che affonda è una caricatura che non accetto questa nel senso che non si tratta dello stato minimo per i poveri ma si tratta di uno stato civile civilissimo che sì preoccupa di assicurare delle garanzie minime che credo sia al diverso no non lo Stato per il se lo stesso è stato minimo significa Stato che assicura le garanzie minime mi va bene se lo Stato per i poveri
Prevalere bacchetta quello non è assolutamente vero come il professor Cavazzuti devo fare più domestici cominciano a essere in finale di all'estero nuovi questa trasmissione devo fare perché loro fra tutte tre voi interlocutore appunto
E delle domandine innanzitutto voleva negozio cause di ma secondo lei sono su posso essere sufficienti stante appunto l'analisi faceva come sottomette stante delle alcune valutazioni che faceva Benedetto Della Vedova
Comunque in genere stanti i dati poi gli andamenti demografici Della Nova delle nostre società le strutture produttive hanno sospettato che aumenta sempre di più davano lavoro autonomo e lavoro piumini
No ma lavoro autonomo indipendente buono perché a parer mio bisogna appunto investire dei sistemi che consentono la gente di governare sì
Ecco è che ormai stante che è una proprio ecco per dato come intro sempre più queste e tutte queste aree di T questo i tipi di lavoro
E poi
Possibile semplicemente secondo me realistico semplicemente pensare a riforme chiede aumentino l'efficienza dell'Uefa Stet e senza mettere in discussione propri principi di base di questo il compromesso sociale che sta la base l'Uefa
è un grado a vista le ritiene proprio che sia realistico
Per continuare a tenere questa volta sostanzialmente l'apparato così come
Pur riformando no poi c'erano i giovanissimi correzione corre corre l'apparato così come con tutte le sue degenerazioni di inefficienza Heritage alle truppe nei ranghi no
La filosofia ispiratrice che va sotto quella voce quella parola desueta mi rendo conto ma che a me continua a piacere piedi solidarietà a me piace poi dove troviamo la parte diciamo empirica ricadente dove troviamo la distinzione e questo avrebbe truffato della politica quotidiana però io capolavori pressione io non solo per non smantellare
Calesse cuore portavano senta ma secondo lei in tempi e di mercato globale possibile tenere in piedi Welfare State comunque costruire come anche senza le decide al netto delle degenerazioni correggere ora
Berger perché dove dobbiamo considerarci i figli di un dio minore se non avere un Welfare replicano ed efficiente come già in parte in Germania come dicono alcuni aspetti della Francia come prima che la pacchia turbante lastre
Chiarire che il terra voglio dire sono cose su cui si dibatte di cui a quando io chiede di evitare l'approccio di tipo ideologico no e cercare invece con gli strumenti dell'idraulico sì andare a cercare di aggiustare dove ci sono le palle
Sto cercando in questo modo chi salvare l'impianto complessivo e la filosofia complessiva Gasparri o si risolve nella solidarietà Risorgimento mi sembra chiarissimo professor fruite con lei dice appunto bisogna fare emergere il sommerso bisogni questo monumentale la base
Degli occupati in poche parole questo mo'questo lo si può fare evidentemente introducendo forti elementi di flessibilità del nostro mercato creando di un mercato del lavoro ma l'obiezione che viene spontanee ovvia ma in questo modo non si rischia quella che bruttissima parola si chiama
La precarizzazione della nostra ma questo gli ha risposto altre volte sì io son d'accordo con Cavazzuti sull'istruzione
Io credo che si può o flessibilizzare
E si Pomentale l'occupazione si può superare il contratto di lavoro standard a tempo pieno a tempo indeterminato si può limitare il numero delle garanzie all'uscita cioè di limitare il mio le garanzie licenziamenti
Solo sì sì va da un lato verso la piena occupazione o verso quella che viene chiamata la società attiva eccessi aumenta il numero delle occasioni di lavoro per le quali allora è il mercato a garantire non più l'impresa non più il datore di lavoro
E dall'altro si aumenta la formazione capì come sono possibili questi lo sono due possibili proprio condizionò tre perché proprio perché se aumenta il tasso di occupazione se aumenta l'occupazione e se cioè più gente
Paga tasse e continui servono i costi evitare un po'però noi abbiamo in Europa vi è un aumento massiccio della disoccupazione strutturale lo devo dire
Allora aumentano di ora io sto dicendo questo che in nel nostro Paese esistono
Già oggi esistono venticinque milioni di occupati solo che ventuno sono emersi e quattro sono sommersi
Il problema è come fare emergere questi quattro milioni poi ci teniamo i nostri due milioni due milioni e mezzo di disoccupati che è un'altra cosa io dico che cambierebbe anche il compromesso sociale se i nostri occupati fossero venticinque milioni e non ventun milioni
Dico ancora che se questi venticinque milioni avessero un tasso medio di istruzione del trenta quaranta per cento superiore a quello attuale perché non ne abbiamo un tasso di Crotone molto basso
Il pericolo di precarizzazione non ci sarebbe questo il punto centrale le due sfide che noi dobbiamo fare per essere convergenti realmente con Maastricht e non ragionieristica mente è proprio cambiare e la nostra scuola e il nostro modo di formare il capitale umano
Ma soprattutto allungare la panchina per usare un termine sportivo allungare la panchina allungare il mercato del lavoro arrivare a ventuno da ventuno a venticinque milioni di occupati come ci poniamo
E obiettivi in termini di disinfezione in termini di rientro dalla dal disavanzo dal debito dormo porsi anche un obiettivo fondamentale
Di obiettivo occupazione e uditivo capitale umano ecco però quello che vorrei riuscì a capire queste prove supponenti osservatore bruciacchiati non abbiamo ventuno milioni di occupati chiama voli regolari quattro milioni di occupati per sommersi
Ore ventuno milioni occupati regolari sono occupati a certe condizioni di rigida del mercato del lavoro ora se noi cambiamo queste condizioni di rigidità
Del mercato del lavoro poi non è che avremo venticinque milioni di occupati sì ma le condizioni di quattro milioni no è semplicemente perché il mercato lavoro normalmente è fatto di due componenti
Una componente primaria che la componente come dire pesante è una componente secondaria che la componente leggere
Mi spiego meglio la componente pesante e comunque fatta dai contratti di lavoro a tempo pieno tendenzialmente a tempo pieno e la componente leggera è fatta carico dei cosiddetti contratti atipici part-time contratti a termine e così via
Nel nostro Paese per eccesso di garantismo
Ecco i contratti tipici costano troppo quindi costando troppo ci sono ci sono sommersi allora quello che dico io è facciamoli costare di meno
Facendo di costare di meno cambiamo le regole del gioco dei contratti di lavoro e così via
Facciamo riemergere facciamoli contribuire fiscalmente e contributiva mente con rispetto agli oneri agli oneri sociali avremo un mercato del lavoro più efficiente e non precarizzato con questo maggior gettito io userò
Se lei questo maggior gettito e su questo sono siamo d'accordo con Cavazzuti per fare migliore formazione e per fare il miglior welfare quindi prima
Il mercato questa riforma ha cercato e poi l'istruzione chiarissimo
Da un lato c'abbiamo il professor Cavazzuti che dice sentiamo efficiente i Vuelta seri però manteniamo il principio di solidarietà dall'altro lato c'abbiamo proseguita che dice che la miglior esordio solidarietà e lavoro
Che bisogna cambiare alcuni aspetti chiamiamoli strutturale il termine mi pare che sia quello giusto del compromesso sociale tra stato e mercato introducendo sul creando un effettivo mercato del lavoro tu Benedetto Della Vedova che cosa dici
Io dico che se per esempio la situazione del mercato del lavoro è questa non è un caso e non sarà certo attraverso scelte di largo di larghissimo consenso che ci riusciranno a modificare le cose in questo senso se l'Italia Paese dal Welfare generosissimo
Un paese in cui si spende per unità di disoccupato su unità di PIL meno che negli Stati Uniti questo non è un caso è frutto di scelte politiche è frutto di come la democrazia e la politica in questo Paese hanno garantito e costruito il consenso quali sono le classi
Per usare questa parola classi sociali di riferimento quali sono i blocchi sociali che sono stati favoriti e credo che il segnale e la soluzione di continuità la rottura non potrà che essere una rottura politica che io credo non potrà che passare attraverso scontri e che scontri politici civili e democratici ma scontri prospettive alternative e di rottura così come secondo me non è un caso e quando Cavazzuti richiama l'esperienza di Welfare State credo sappia meglio di me che perfino non solo la Thatcher avrebbe distrutto Edward Palmer in Inghilterra sempre che l'Uefa non fosse già in crisi e molto in crisi da sé ma perfino banalmente nella Svezia si stanno facendo passi a ritroso velocissimi a dispetto a un meccanismo che era e a un sistema che è insostenibile io credo che poi in Italia in particolare qui faccio ancor meno che l'idraulico
Ragionare in al netto come tu dicevi delle inefficienze e delle burocrazie delle furberie sia ragionare non in linea teorica ma per assurdo io credo che purtroppo si deve purtroppo che si debba fare i conti con quello che doveva fare è stato con quello che la pubblica amministrazione è stata con le sue degenerazioni
La la burocrazia e quant'altro e con questo bisogna fare i conti e credo che sarebbe un errore gravissimo quello di pensare che da qui in poi si possa fare punto e a capo e ragionare con degli schemi teorici che di per sé stessi potrebbero anche funzionare non solo io ritengo che come prospettiva politica di costruzione di
Di nuovi
Assenti della società io credo che una prospettiva e un obiettivo politico sia quello di ridurre di contenere e di ridurre il peso che lo Stato a perché il peso dello Stato a anche quando fa e dico una bestialità istruzione
Dico proprio il campo su cui meglio mi aggrada che lesti presente con una forza allo Stato anche quando lo Stato fa istruzione fa sanità
Fa previdenza si occupa di ambiente comunque ruba spazio inevitabilmente alla libertà e la responsabilità dei cittadini e degli individui quindi io dico ma proprio come obiettivo di costruzione e di trasformazione della società si deve sempre più pensare e ci sono gli strumenti perché c'è c'è reddito c'è cultura che cresce c'è capacità di raccogliere informazioni da parte ormai non dico dalla totalità ma di un sempre numero di un numero sempre crescente di cittadini lo Stato deve proprio porsi come obiettivo quello di fare dei passi indietro ad esempio sulla previdenza
Ma io per chiudere questa giù lo fa per una domanda provocatoria mi metto a fare l'avvocato del diavolo scusa ma è possibile in una società somma relativa ci sono di qualche settimana fa in cui gli occupati gli attivi sono meno dei non attivi e possibile alla fin fine che almeno una percentuale
Media la metà del reddito interno loro più o meno direttamente o indirettamente si erge non sia gestito dallo Stato ma se gli attivi sono cinquanta per cento in in una diviso al cinquanta per cento se si vuole garantire un certo le dive inattivi il quello che io
Quello che a me preme non è la percentuale quello che a me preme e la direzione è inevitabile che la direzione una volta anche intrapreso la direzione che io auspico questo Paesi confronta o si scontra con le tendenze democrat demografiche sociali le congiunture economiche città ceca socchiusa linea di direzione sapendo benissimo qual è il consenso e qua il dissenso che questa via direzione suscita la linea direzione a mio avviso deve essere quella cioè di un ritiro dello Stato dalla diteci Terry solo un esempio proposto di solidarietà
Nel nostro Paese l'unica flessibilità vera nel mercato del lavoro nell'occupazione data dalla lavoro straordinario
C'è un un grande consenso sul lavoro straordinario
Tra impresa e e i sindacati
Il lavoro straordinario di fatto costa almeno del lavoro ordinaria e costa di gran lunga di meno del lavoro atipico
Il risultato è che chi già lavora lavora di più e che chi non riesce a entrare nel mercato del lavoro continua hanno entrare c'è un bel compromesso tra gli occupanti e i datori di lavoro e le le aziende sullo straordinario
O sull'anello chiuso qualche componente di Rifondazione attacca questo compromesso nessun altro lo fa nelle fabbriche nelle aziende questo non avviene allora io non dico di eliminare ad esempio lo straordinario
Ma dico di rendere più conveniente e competitivo meno regolato il lavoro atipico in maniera tale che chi vuole facciano straordinario ma se io rendo più competitivo il lavoro atipico la gente possano essere occupata in maggior numero
Io questa vedo solidarietà perché piuttosto che far lavorare tantissimo il capo famiglia
E con il lavoro straordinario e costringere al sommerso la moglie e magari figlio che non riesce a entrare nell'occupazione a me piacerebbe sinceramente che il capo famiglia lavorasse un po'di meno
E che il giovane potesse fare un tranquillo part-time
Molto flessibile che la moglie potesse fare un altro part-time confortante viceversa non essere per non essere maschilisti e che ci fosse un maggior tasso di occupazione subito non sarà che poi il giovane con la donna in questione comunque sono contentissimo di fare lavoro sommerso
Non credo perché il sommerso non da cittadinanza alla Dahrendorf sommerso non dalla finezza dei diritti il commercio non da autoregolazione c'è una linea di tendenza che dichiara sommerso
Il massimo del mercato non è affatto vero vero che ho la cittadinanza azionabile col primo luogo con il primo lavoro serio e così via e project e i io son d'accordo con con Della Vedova rispetto alle rotture
E il nostro compromesso da da cui eravamo partiti perché in sé Beveridge debito disavanzo
A prodotto blocchi i blocchi sociali blocchi economici blocchi politici
Io credo che per ragioni oltre che politica ma soprattutto economiche questi blocchi vadano smantellati o meno tentiamo di smantellando e io lo faccio con la forma più alta di solidarietà quello del lavoro
I è il lavoro la forma più alta di solidarietà e non un mondo in cui pochissimi lavorano tante guadagnano tantissimo e gli altri sono soggetti di redistribuzione
E di welfare questo non è un mondo che mi piace e non è un mondo libero io preferisco un mondo in cui tanti lavorino e che la redistribuzione si fatte attraverso il lavoro
E non attraverso una netta vicino alle posizioni di Bertinotti sul no no tenete già scritto un libro su questo la fine della Società Lisa la via alcune in cui ragionavo da questo punto di vista il per me il lavoro il il veicolo vero della rete
Redistribuzione anche per gli anziani una degli emendamenti alla riforma delle pensioni era sulla possibilità di cumulo generalizzato
Che che mi sembra o o una fattore fondamentale
Perché non fare il cumulo generalizzato tanto lo fanno lo stesso e lo fanno in nero quindi
Bene ringraziamo tutti i nostri interlocutori ringraziamo il professor Dario Filippo Cavazzuti vicepresidente la Commissione finanze del Senato del Partito Democratico dalla sinistra contro scienza delle finanze a Bologna ringrazio il professor Renato Brunetta
Di economia del lavoro a Tor Vergata economista vicino a posizioni Positano in Graziano Benedetto Della Vedova tessere del movimento che panelle ringrazio naturalmente tutti i nostri ascoltatori buon ascolto come sempre da Radio radicale