XXIII Festival Internazionale di Letteratura Resistente "Memoria e Materia" - Presentazione del libro di Giuseppe Romani "Pitigliano, l'apocalisse del 7 giugno 1944" (Stradebianche)

Che sono le gli importi di Giuseppe Romanini a quelli di carità sia la mostra che questa sera incontro pensano che e ora questo tesoro di proporlo affinché venga alla luce non rimanga ben custodito in questo forziere
Comincia una storia già da un anno quella di sottopongo una parte dei tesori di questo forziere che
Si conclude ma non si conclude
Perché è un inizio anche Carmen calcio ventinove di nuovi tesori anche sotto questa forma quindi di continuare a da questo forziere estrarre proporre organizzare di
Dar voce dal corpo nuovi libri nuove iniziative
A un genio
Non sono né favori come si dice il genio consiste nel fatto che monsignore Gentile generoso solare
Mi dice oggi
Letizia che quando ha visto la mostra sì emozionante per lei si ricordava quando con nonno collaborava a quei tavoli non no
Si chiedeva il giocava anche con le nipotine
A chi fa parte delle favole allora la nostra idea è di avendo scoperto una parte di questo tesoro di implementare tanto la scoperta dello scrittore Giuseppe quanto la valorizzazione della protezione del genio di Genova
Concluso siano puri mi fa giù
E quello di aver portato Petrignano queste comunità grazie alla sua arte
Come disegnatore come grafico come pittore alla modernità c'è un Paese che Pitigliano si stava estendendo si stava spiando
Cercava delle modalità per essere un paese moderno come altri Paesi in questa regione in questo Paese Luís apparsa appunto
Con le sue qualità di illustratore e disegnatore soprattutto di dichiarati di comunicatore
Con la sua opera e che prossima grazie anche al quaderno piovuto darla
Dalle de coloro che lo hanno hanno conservato alla memoria il forziere
Gli ho portato questo pesa la modernità
Il fatto di riproporlo e vi segnalo questo la sua produzione la sua arte la sua qualità della sua comunicazione nonostante
Il che era riproponiamo oggi dopo molti anni io quando l'ho rivista Anna ha suscitato una diversa nazione da quello di letizia
E ancora più moderna cioè la la pubblicità di prodotti dell'attività e si è talmente imbarbarito da anche per per l'uso del computer delle
Tutta la roba di Giuseppe fatta a mano
I termini lunedì quella che esce dalla dai programmi ecco oggi e ritorno ultima premi impressione emozione quanto lo riviste non meditata
E ancora più valida di quando fu proposta le prime volte perché fu donata da Giuseppe voi ristoranti Poli botteghe o ai progetti nuovi di svariato tipo quindi dateci una mano
L'avete già fatto grazie all'interesse per il libro da di sé una mano
Un po'tutti a proseguire la la la valorizzazione riscoperta di nuovi tesori dai forzieri che così
Bene avete protetto fino a quando l'abbiamo cominciato proporre grazie e poi lavoro Cassano Maria perché già citato Torres persone che ha più l'autocura della del tesoro del forziere grazie
Grazie Marcello
Allora io sarò breve veramente perché volevo dire solo
No non sono mai non lo sei mai
Consenso arco ecco Berlino meneghino
Volevo dire solo che ecco il modo migliore per raccontare questa favola come l'ha definita marciato insomma questo questo testo
Ci è sembrato semplicemente quella di leggerlo dell'encefalo questa sera e sarà una lettura tre voci insieme a alieni punti di Giuseppe Romani quindi a letizia Beatrice che ringrazio ancora anche per la fiducia
E e le tre voci scandiranno tre partitella racconto molto importanti che verranno sottolineate da anche dagli oggetti che vedete qui e le tre pasti sono il lavoro di Giuseppe Romani quindi vedete la sua la macchina da scrivere che non è proprio la sua persona
Probabilmente era simile abbiamo poi la bicicletta che riguarda che ci di ci parla del periodo del della fuga quindi periodo del bombardamento e infine il solo bianco la liberazione questi tre oggetti li ritroverete sentirete nella nella lettura
Direi di di finire qui e di cominciare la lettura grazie
Mi un
Militari svolgevano il lavoro di coltura e confezione delle carni bovine in alcuni locali concessi dall'Asia
All'interno della sede della stazione degli autobus che facevano servizio pubblico e postale tra Pitigliano orbe
La casa abbandonata da Marchesi Cianci che si erano trasferiti a Roma era stata requisita dal comando tedesco tramite l'amministratore Cavallari
Via per paura dei partigiani
Dopo l'aggressione subita nella propria abitazione conviveva nella stessa casa con i tedeschi i quali si erano così installati nel castello che fu la fortezza degli Orsini per oltre trecento anni
All'unico grande ingresso avevano installato un portone di legno di venti centimetri di spessore
Conferitogli apribile dall'interno per vedere prima di concedere il passaggio chilometri militari chiedeva di entrare
Nel castello Donato fin dal mille settecentosettanta dal granduca di Toscana
Leopoldo secondo al vescovo di allora
Per farne la sede della diocesi e perversa del vescovo stesso
Risiedevano ora anche la cancelleria vescovile e il personale ecclesiastico ha detto i domestici il segretario del vescovo alcune famiglie di civili e infine con ingresso sotto il portico della piazzetta
Gli uffici dell'amministrazione dell'azienda agganciarci diretta dal Cavallari
Durante il giorno avevano accesso anche il personale impiegatizio tra i quali il sottoscritto gli addetti ai lavori dei magazzini e saltuariamente i fattori tutti perciò fumo muniti di un lasciapassare il papiro
Di da esibire al portone ogni volta che si entrava eravamo tutti compreso il vescovo alla marcia dei tedeschi che divennero padroni assoluti della vita del Castello
I partigiani fecero diverge scorrerie notturne Pitigliano ma non tentarono mai di forzare l'ingresso al Castello
Verso il cui portone facevano buona guardia notte e giorno due soldati con due mitragliatrici puntate verso l'ingresso
Tre soldati vi erano molti austriaci assai più malleabile dei tedeschi e con un certo mondo viennese fece presto amicizia
Era addetto a descrizioni dei cartelli in particolare riguardanti istruzioni e disposizioni da usare o in zone controllate dai partigiani era un collega insomma un ottimo amico
A Pasqua Melara tre uova sode due dipinte di verde e di rosso formanti il nostro tricolore
Passarono diversi mesi in un clima di indifferenza verso i non graditi ospiti ma calmi
Non sembrava nemmeno di essere in guerra finché non arriva la prima avvisaglia ricordarci la situazione
Nei primi giorni del mese di maggio mille novecentoquarantaquattro un apparecchio americano sganciò in piena notte uno spezzone sul versante est del Borghetto a San Francesco
Repressivo non avrà più e mise in allarme in tutto il Paese
Il terrore della guerra si riaccese e a conferma di questa triste verità
I nostri cari liberatori incominciarono un carisma Carosello continuo di bombardieri Ken poderose formazioni ci passavano sopra ogni giorno
Era la tattica dell'esercito americano che noncurante la della tragica situazione della popolazione bombardava spietatamente città e paesi per fare strada le troppe avanzanti
Fu istituito un sistema d'allarme con una sirena sul campanile furono adattate diverse cantine e sotterranee a rifugi per la popolazione
Incominciò così è una continua corsa rifugi consolidato il continuo passaggio dagli apparecchi la sirena era sempre in funzione
Verso la metà del mese di maggio una mattina all'improvviso apparvero bassissimi provenienti dalla parte della vigna Grande otto cacciabombardieri iniziarono nel bombardamento del ponte sul fiume Melita
In pochi minuti e prima del sonar la sirena del ponte a nove arcate non restavano che due tronconi laterali è un cumulo di massi al centro
Così la strada statale che univa la stazione di Albinea con quella di Orvieto divenne inutilizzabile
E parve a molti che questo fatto avrebbe messo fine a ogni altra operazione di guerra per Pitigliano ormai isolato da un punto strategico
Comunque era tornata la paura di qualche altro bombardamento
Allora ciascuno cercò rifugio più sicuro ironico a mia moglie Lilia mio figlio Romano fummo ospitati dall'amico Angelo Rossi nel mulino di sua proprietà
In un ampio locale che i nostri avi avevano scavato nella roccia tufacea sotto il cavalcavia che riunisce la cittadella le case nuove
Le autorità preoccupate ordinarono di mettere le tapparelle panni ad aperture soprastanti le porte e alle finestre
Per ottenere un completo oscuramento del Paese
Tutti obbedirono all'ordinanza e anche a noi provvedemmo nel migliore dei modi ai dominare qualsiasi parvenza di luce dall'esterno
Ma repubblichino troppo zelante milita paesano che faceva servizio insieme tedeschi per vigilare sull'esecuzione dell'ordinanza credette di vedere al di sopra
Dalla nostra porta dai bagliori di luce
E torna per celebrare mito in malo modo sparò con il novantuno quaranta attraverso l'inferriata
Il proiettile con un grande spavento di tutti va be'da una parte all'altra del Mulino finché deprimersi a ricade sotto il cuscino del letto dove dormivamo noi uomini
Cioè il lino Angelo romano e Marcello
Non starò a descrivere il fulmine gli accidenti all'Apt ghanese che ha il paesano si guadagnò da tutti i piccoli o grandi
Per quel gesto inconsulto e pericoloso
Ma le sorprese non finiscono qui dopo circa una settimana che si dormivano il Mulino una mattina presto all'improvviso il Paese fu invaso da un gran numero di tedeschi e militi italiani
In completo equipaggiamento di guerra
Furono bloccate le tre porte che davano accesso al paese è una pattuglia armata fece il giro delle case per ordinare a tutti gli uomini di presentarsi nella piazza Vittorio Emanuele
Entro dieci minuti se non volevano essere accompagnati dai militari in stato di arresto
Quando arriva anch'io verso le sette
C'era già una discreta folla nella piazza era stata allineata lungo le pareti che dall'angolo della dogana giungevano fino al finestrone della Lombarda e dallo stallone fino al cinema
I militari sia Ross che schierati davanti a noi bene armati
E scrupolosamente attenti a ciò che si diceva
Verso le nove quando sembra almeno che fossimo arrivati tutti incominciò l'esame di ognuno ci accompagnavano ed entra al cinema davanti a un tavolo ove erano seduti un ufficiale tedesco e il signor Morucci
Allora la gente del Consorzio Agrario di Siena e Grosseto e podestà del paese
Ci chiedevano la carta d'identità confabulavano fra loro ogni secondo le decisioni prese o ci mettevano addossati alla parete del cinema ci mandavano di una fuori
Questa cernita dove lavora fino alle due del pomeriggio e si è conclusa con l'arresto di una dozzina di persone che furono caricate su un camion e portate via
Gli arrestati erano mio suocero Dario desiderio cognato l'arciprete della cattedrale otto gennaio fortunati
Il procuratore dalle imposte Palumbo
Il pretore Mario Barone il colonnello Alfredo Bellanti dal pasticci e il figlio Paolo
Ho corso al Fortunati Bruno Gianni Giuseppe vinci tutti si seppe poi trattenuti per supposto sovvenzioni accordi intercorsi fra loro e partigiani della zona
Scosso profondamente da questa ondata di terrore il Paese non riusciva a rendersi conto e a capire perché per portar via questi onesti ottimi paesani occorresse coinvolgere tutta la popolazione
Per fortuna contro questo dispotismo ormai divenuto insopportabile
Un'America e buona volontà cittadini onesti e risoluti si misero subito alla prova per liberare i prigionieri erano stati portati a Bagnoregio e internati in un comando tedesco come prigionieri politici
Poi trasferiti nel PD mette penitenziario di Viterbo
Alle trattative presero parte oltre all'autorità politiche il vescovo Battistelli e personalità locali e provinciali
Tuttavia mentre venivano condotti questi interventi una tragica fortuna venne allora in aiuto
Il bombardamento di Viterbo e dal comando tedesco nei pressi della città fece fuggire precipitosamente ufficiali e militari
Così che i carcerati andassero e si rifugiarono a Viterbo raccolti dall'amico Cecchetti che li nascosero in luogo sicuro
Passò così diverso tempo quasi in pace
Sono assillati da continua allarmi per l'incessante passaggio dei grossi errori da bombardamento detti fortezze volanti ed è caccia casbah danzavano come farfalle ai lati dello stormo
Per intervenire in caso di di attacchi da parte degli ormai ovvero i tedeschi rimasti in Italia
Fu proprio in occasione di questi numerosi passaggi aerei che un giorno assisteremmo all'episodio strano inaspettato
Il cellulare ingombro da piccole nuvole bianche
Tra cui caccia di scorta specie sfrecciavano Imam continua Sarabanda come per divertimento
Verso mezzogiorno un caccia sbucando in picchiata dal sovrano una nuvoletta trova sotto di sé un collega
Do apparecchi corsaro ma precipitarono
Sembrava che cambiassero sopra le case
I piloti si gettarono con il paracadute e lentamente giunsero avverrà subito soccorsi dai partigiani
Mentre i due caccia precipitarono dentro il fiume lento e nei pressi del Sasso di Ripalta
E uno sopra le cave di San Giuseppe a poca distanza dall'altro
Mi ero potuto questo spettacolo insolito dalla finestra dell'ufficio ed è proseguito le l'episodio
Fino quasi a terra
Mentre la gente impaurita corriva corrono a ripararsi dentro rifugi come se dovesse esserci un bombardamento
Quanta progressive si resero conto che non correvano alcun pericolo molte corsero dov'erano caduti caccia insieme ai militi e ai carabinieri che intendevano catturare i piloti
Tra i tanti c'erano anche mia moglie con mio figlio a vedere da vicino per la prima volta un aereo
Dimenticando il pranzo per loro e per me che tornando dall'ufficio trovare la casa vuota
Così tra questo alternarsi di vicende Herman ormai l'utente ac che dopo l'abbattimento del fiume del ponte sul fiume
Nell'età la guerra fosse veramente finita per noi la gente abbandona tutti i rifugi ritorno salva qualcuno alle proprie case
Ripreso il passeggio in piazza sia sono invece al suono delle sirene che non tacevano quasi mai
Si abituerà al passaggio delle fortezze volanti ed è caccia e perse il mondo così com'era inconsciamente in attesa di eventi migliori
E vengano gli eventi migliori alle diciotto e sedici del sette giugno mille novecentoquarantaquattro
Una giornata bellissima limpida piena di sole
E come di consueto nella piazza affollata si stava facendo la passeggiata pomeridiana mentre sopra di noi continuavano a passare grosse formazioni di bombardieri
E la sirena suonava era tutto un allarme
Ignoro mia moglie mio figlio mio suocero e l'affiche l'amico Fabio Baiocchi passeggiavamo insieme come tutti
Mio suocero ritornato da poco da Viterbo dove aveva già subito un bombardamento guardando con apprensione gli apparecchi si accorse ad un dato momento
Che sembra un Barbieri lasciavano la formazione facendo una grande curva nel cielo ritornavano perso Pitigliano diretti in senso longitudinale sulla piazza operavamo onori
Fu un attimo ci precipitiamo verso il rifugio sotto il castello mentre le bombe sganciate cadevano fischiando sulla piazza
Io non ho sentito il fragore delle esplosioni
La caduta delle case bombardate non ho sentito nulla
Oltre al fischio sinistro che portavano a morte
E quando la senti così vicina
Il cervello parquet si svolge completamente per di tutto il senso del tempo del luogo dove sei e ciò che fai che vorresti fare
Mai più coscienza di quanto succede intorno diventi un essere guidato sono dalla paura di morire
Senza sapere che fare come gli agile
Eppure
Anche in questa dispersione dei sensi inconsciamente un bisogno di oltrepassare se stessi discuterà la morte che ti insegue e non soccombere
E qui da fare qualche cosa per non morire
E ti comporti in sé quando tali fine
Come se non si non esistesse altro
Che altro poteva esistere infatti
Se non la possibilità di salvare con membrane e il figlio
Questo sentivo questo era l'incentivo che inconsciamente guidava immediati
E questo finisce questo cardini caro tra Pato al corpo di mio figlio che li teniamo la testa sotto la mia giacca perché non respira se quel denso polverone nero che verrà oscurato il giorno che ci trovavamo destinatario della cantina rifugio sotto il castello siamo vivi
Mancavano moglie eppure era entrata con noi doveva essere vicino non li salva anche lei
Mi alzai per andare fuori per respirare
Si sentiva più forte la mancanza dell'aria ma ebbi una sensazione strana
Visentin cadere indietro come se avessi perso l'equilibrio
Ma non per un capogiro che avrebbe potuto derivare dall'estenuante tensione vissuta in quegli ultimi attimi
Ma come se mi mancasse un contatto normali con il pavimento
Badagliacca a Chieti
Alle scarpe mancavano tutti e due i tacchi
Era un segno della potenza distruttrice delle tragiche conseguenze che produce lo spostamento d'aria creato dalla violenta esplosione delle bombe
Uscimmo la Berto
Tra la polvere ancora fluttuante nell'aria apparve subito uno spettacolo inimmaginabile
Sarà così anche quattro quando quattro cavalieri dell'Apocalisse adempiendo alla loro opera di distruzione assalita nel mondo l'umanità per la fino a totale
Io non avrei mai supposto che tra i due Palazzi svuotati dalle bombe da due palazzi da cui esistevano ancora le pareti laterali malconcia ma in piedi come come scali trite
Potesse uscire tanto materiale distrutto polverizzato controvento a riempire la piazza
C'erano comuni alti fino a primi piani delle case
Di cose materiali che costituivano le abitazioni in un disordine spaventoso classifica travi
Tavole rotonde contorte persiane e finestre divelte vetri rotti macabri sfasciarsi saracinesca arrotolato in mattoni impiego dei canali Gorrini grovigli di filo certe scelte trapianta terra nera
Tutto un ammasso indescrivibile uno spettacolo da apocalissi agghiacciante
Fare più tragica la scena quando uscimmo dal rifugio
Erano già incominciate le ricerche delle tutti
Già portavano i primi morti e feriti sepolti dalle macerie nell'ospedale nella camera mortuaria allestita nei vicini locali del Consorzio agrario
In mancanza della corrente era stato istituito anche un sistema di allarme con la cornetta suonata dall'amico link Pellegrini
La gente sembrava impazzita
Chiamando imprecando cercando i propri cariche che mancavano dalle case passava e ripassava sulle macerie pericolosamente privo poveretti che erano ancora sotto per quello che ancora sopravvivevano alla catastrofe
Ma chi poteva fermarlo
Finalmente trovammo il terzo elemento della famiglia al finestrone della Lombarda grazie a Dio eravamo uniti nuovamente
Mia moglie ci raccontò che lo spostamento d'aria il tedesco di guardia all'ingresso del rifugio l'avevano spinta con violenza giù per lo vuole della cantina era caduta
E aveva perduto la borsetta con i documenti e circa quattro mila lire ma non si è fatta niente poi sentendosi mancare il respiro noncurante del pericolo corsa fuori senza fiato e per la polvere non si accorse nemmeno che noi eravamo ancora destinatario come noi non ci accorgemmo direi
Emilio Trinci ci portò nella sua cantina
Sotto la casa dove si erano già rifugiati mio suocero la moglie il Palestro però oggi la moglie Ida Baldini con la famiglia e altri poiché nel fratello di mio suocero Virgilio con la moglie Mentana e lì ci fermammo River cioè dallo spavento
Per paura di nuovi attacchi aerei che la cornetta non cessava mai e suonare l'allarme con le notti il contenuto dell'arte
Io il maestro però oggi uscimmo per vedere che cosa succedeva nella piazza
I tedeschi avevano messo a sgombrare le macerie una decina di mongoli prigionieri della campagna di Russia
I tra loro diversi paesani persone in cerca dei loro cari
Qui c'era il vescovo Battistelli l'arciprete don Gennaro fortunati e Don Giglio Mastacchi che assistevano spiritualmente deceduti e confortava riferiti appena sepolti
Nei pochi minuti che ci fermammo
Vedemmo trasportare cioè morti la moglie la figlia e la sorella di direttore didattico Alberto da Pretty è una donna di una certa età tenta l'africano quattro degli ottantasette morti e quali otto tedeschi totale trovati sotto le macerie Inula in un raggio di poche centinaia di metri quadrati
La sera tutti gli appartenenti alla nostra famiglia eravamo riuniti nell'orto dello zio Augusto e della zia acustica
La mattina dopo ci recammo io mio suocero a casa per vedere i danni subiti Sala era sparita immobili mezzi sfasciato i è un cumulo di macerie oggetti rotti che erano nella vetrate tutti sparsi in terra un disordine anche in cucina o della carne detriti ricaduti sotto l'esplosione delle bombe avevano ricoperto il pavimento e le poche cose rimaste
Riuscimmo a entrare per prendere lo stretto necessario per mangiare per dormire almeno per i primi giorni
E lo caricano su un carretto per portarlo fino lo stradone dove ci attendeva Natale morì
Partimmo dalla piazza con il carretto carico
Io e il mio suocero alle stanche facevamo la parte dei somari le donne ai lati con qualche cosa anche loro portata sulla testa sotto braccio ed Elio che si era preso la brocca quasi piena di olio la portava completando così la carovana sfollata
Insieme anche agli altri paesani andavamo tutti cerca più rifugio
Si sperava fosse più sicuro e più lontano dal pericolo i nuovi bombardamenti
E così comincia un altro capitolo della triste odissea
Eravamo appena giunti sul piano dopo il potere di Castagnole appena giunti
Dopo più di un chilometro dal paese che dura apparecchi a bassa quota ci mitragliato erano per fortuna senza colpire nessuno
Ma ma la paura fu tanta che lasciamo il calo d'ogni cosa per rifugiarsi tutto in una grotta sotto strada nascosta all'ingresso da una folta vegetazione che ne occultava la visibilità
Più di un'ora circa tenemmo dentro questo Scarampo provvidenziale
Mentre sopra di noi era in corso un violento cannoneggiamento tra tedeschi e americani
L'aria dentro a causa delle esplosioni vicine entrava come singhiozzando procurandoci uno strano effetto nelle orecchie non abituati a questi e spostamenti di pressione
Poi riprendemmo il cammino
Ora era un'innocua Chikungunya l'apparecchio che ci seguiva come un angelo custode senza disturbare circa
Giungemmo finalmente al potere tutto era pronto per la sistemazione delle cose portate da noi
E le donne si misero subito a preparare gli alloggi per l'accresciuta famiglia
Alla prima sera paragonando la situazione a quella di Pitigliano il nuovo soggiorno sembrò un paradiso
Me ne faccio compagnia Pasquino Pifferi capitava in un podere distante circa cento metri da dove eravamo noi
Per passare la serata insieme per un bicchiere di buon vino che mio suocero non aveva dimenticato Pitigliano
Il giorno dopo al momento di mettere a fuoco quanto occorreva per far da mangiare le donne si accorsero Consolo fornello che possedeva il potere non era sufficiente per preparare il Bitto per tutti
E fu deciso che io Elio si ritornasse Pitigliano apprendere uno più grande a casa mia
La mattina dopo nove Zola prima di me Elio prese la bicicletta è partito
Ci saremmo ritrovati a Pitigliano io munito di una balla per trasportare la bombola il fornello tutti i circhi che costituivano l'attrezzo tanto desiderato con un'altra bicicletta feci la stessa strada e giunse a Pitigliano senza essere disturbato da nessuno
Prese l'occorrente legali la palla con il fornello dentro porta partite la bicicletta
E prima di ripartire fece un giretto in paese in cerca di Elio che nessuno aveva visto
Atteso un poco poi conoscendo il carattere di mio cognato solito sempre fare a modo suo e avvicinandosi mezzogiorno mi decisi a partire per non far stare in pensiero che era rimasto utile
Giunto sul piano dopo la salita che dal ponte sul fiume lente porta nella zona del pianetto ove ha inizio la strada detta la curva verso Parma
Incontra i due amici paesane padre-figlio
I profili
Ritornavano a casa dopo essere stati nascosti per più di due ore in una grotta per non essere scoperti dai tedeschi che perlustrano la strada per sovrano contro i carri armati alcuni militari in moto
Tutti o timorosi e comprensivi del pericolo che potevo correre mi consigliarono la curiosità verso Parma
Per andare al potere e per non rischiare di essere preso sette dischi
Così come avevano fatto con Elio
Qualche ora prima mentre si dirigeva in bicicletta verso Pitigliano
Dal nascondiglio lo avevano visto in piedi sul davanti in un carro armato prigioniero della pattuglia tedesca ritornava verso sera
Mi sentivo gelare
Ecco dov'è nato meglio non era neanche arrivato a Pitigliano
Spaventato sgomento di quanto era accaduto a mio cognato e pensando
Dolore che avrei dato i miei per la triste notizia
Non cammina per il primo tratto piano della strada
Mi faceva paura anche tumore dei vari pezzi del fornello che si muovevano dentro al Sacco
All'improvviso una forte esplosione
Non tanto lontano
C'era un campo di grano non ancora mietuto al lato della strada su quello abbandona la bicicletta entra nel campo mi disse si attenua mi sentivo sicuro anche se appena nascosto dalle alte e abbastanza fitte spighe quasi mature
Un'altra esplosione poco gruppo più vicina
Tra le spighe mosse come da un vento impetuoso serve gioco lentamente sopra di me una pioggia di corpuscoli invisibile ma sensibili istriani velocissimi spostamenti per un bel raggio in turno
Tanta paura
Cerca di occultare il più possibile permanente non mi mossi neanche di un millimetro tranquilla posizione anche se non tanto comoda
In linea d'aria non vicina Pitigliano tanto che sentì battere all'orologio del campanile i dodici tocchi del Mezzogiorno
Questo mi Entratico dette la sensazione di non essere portato solo e mi alzai guarda in turno ascoltava in ambiti nessuno
Sentiamo alcun rumore sospetto
Allora Livolsi Preside bicicletta ed era appena arrivato all'inizio del primo dei treni bulloni che si scendono e si risalgono a prima di giungere a Sovana che mi sentii chiamare
Era l'amico Serafino apparisse il meccanico il salariato fisso dell'azienda che la agraria CIACE dove lavorava chino
Ma dove vai ma qui c'è il piranha piani con me anzi è quasi pronto mangerà come era meglio come molti qui siamo troppo allo scoperto siamo troppo in vista quindi la strada pericolosa starci
Fu accolto con entusiasmo dalla moglie definiti e fu subito aggiunto un posto a tavola
Pranzo alla meglio come aveva detto dell'amico Serafino non poteva essere meglio dopo tante sventure finalmente una cosa buona
Arrivo a tavola un raffronto aiola di Maccarone di casa all'uopo ricchi di un complimento squisito doloroso fatto con carne magra ricandidi puro e dopo un promontorio la cacciatore intriso di un sugo
Un saporito piuttosto Chicca
Ma smorzato con un bicchiere di vino rosso bianco che facevano pura alla bella contante mangiata perfino a mano con gioia quanto di buono avevamo mangiato con molto appetito e tutti i piccoli e grandi
Durante il pranzo avevo scherzato e conversato con loro affabilmente nonostante ogni tanto fossi tormentato dal pensiero dei miei che spettavano metti Elio e non vedevano nessuno dei due
Abbiamo pensato anche che fossero già a conoscenza di quanto era capitato lui
Ma non trovavo risposte e allora
Appena finito di mangiare mi preparai per la partenza ma appena mi ha pressato all'uscita della grotta la solita esplosione di cui la più piccina ora più lontana mi faceva ritorno ha rivinto
Questa storia si prolunga fin verso le quattro di pomeriggio quando finalmente tutto sembra accamparsi calmarsi
E apparve nel cielo mio angelo custode la cicogna provvidenziale che si faceva sempre vedere e momenti più calmi e mi seguiva chissà perché in tutti gli sport sta menti di quel dannato percorso
Qui dei cinesi lasciai in custodia loro la bicicletta presi il sacco quel maledetto fornello causa delle disavventure di quel giorno che non finiva mai
Lo misi sulle spalle è giunto il bosco in discesa scivolando inciampando fino al fosso che doveva guidare al potere
Mi stava il continuo tambureggiante del fornello dentro la palla
Rivoli impressione qualcuno se quando il rumore
Il fornello mi venisse dietro ispirarsi mi Prentice per un partigiano mi seguisse per vedere dove andare
Avevo paura
Ero impressionato
Pure era l'effetto di qualche bicchiere di vino bevuto in più durante il pranzo
Dovrebbe essere senz'altro così perché a momenti mi rendeva inquieto anche la cicogna ogni tanto spariva e si appariva improvvisamente come fosse in agguato anche lei
Era chiaro che non aveva idee precise che la testa non era apposto
Come poteva avere dubbi sulla condotta della mia pacifica volante Compagna di viaggio che poverina mi era sempre stata ripone aiuto vicina nei momenti migliori
Via via via negative beni meno tre anche quando mangi anche se il suo pizzica un poco più del normale
Dopo un'oretta di faticoso andare per l'Hertha ripida scivolosa accanto per salire del fosso
Alla strada vere e proprie Giuzzi fine
Accudire
Che sull'azione
Avevano saputo tutto prima di me
Pasquino aveva visto lo stesso carro armato tedesco passate davanti al suo potere con Elio in piedi sul davanti del mezzo appoggiato al cannoncino mentre si dirigevano verso sovrano
Il dubbio l'aveva tormentati anche per me dato il ritardo con cui giunse a destinazione
E nemmeno che anch'io avessi subito la stessa sorte
E quando vi videro apparire quella palla il famoso fornello di abbracciare nomi baciare una piangevano ritornano guardavano come se fossi risuscitato
Ma passato il momento di felicità premia sperato ritorno ognuno intricate dei propri pensieri
Nello stesso d'animo stato d'animo riprese
Mio suocero e la madre vedevano infido già morto
La situazione era disperata
E non si poteva far niente
Sogna marcante
A che cosa
Un miracolo
Intanto passavano le ore
Era ormai notte inoltrata quasi mezzanotte
Si sentivano solo i rumori della guerra
Saltuariamente è una lontana cannonata o il passaggio degli apparecchi chi sono
Ad un tratto in un momento di quiete piccino
E indistinto
Sono un fischio
Il nostro fischio di famiglia
Non c'è stato mai al mondo un fischio così Turci così intonato desiderato colto quanto quello
Cito eccepita mo'fuori sì Caglione erba ritornava sorridente dopo la terribile conclusa avventura salvato dall'intervento affettuose tenerci go della signora Ricci Brusati
E la cui villa in saranno insieme a lei e i familiari sia restaurato
E stato dato il comando tedesco
Anche questa era passata ed era finita bene grazie a Dio
Ora non rimane che attendere tutta la settimana prime ritornare a Pitigliano in modo da poter trovare riparati riparati a conduttura dell'acqua e l'impianto della legge
Finalmente dopo tante garanzie dopo tante pene potevamo controversia relativa pace e quel poco di silenzio che ogni tanto ci fu viziata quando non passavano le fortezze volanti oppongono brontolava il cannone
Nel tardo pomeriggio
Un apparecchio tedesco colpito che lasciava dietro di sé una densa nube di fumo nero passa sopra di noi e andò a schiantarsi poco lontano da Pitigliano debba scopre una comune dopo aver sganciato per alleggerirsi una bomba che sappiamo poi Kato saprà un provino a pochi metri dal Mulino del londinese
Ci percorse un brivido di terrore parve che la nube di polvere creata dall'esplosione salsa sto proprio da Pitigliano ma fortunatamente non fu così
Soltanto il provino sparì del tutto non vi furono vittime perché non c'abitava nessuno
La sera dopo una lunga veglia in serenità e allegria c'eravamo appena coricati che un'esclusione formidabile raccapricciante starter come non si era mai sentita tra tante bombe e cannonate ci fece sobbalzare sul letto
Ce la siamo tutti coloro che sono e la parola dicono a subire un altro bombardamento e così in una zona estinti Natale assicura dimissioni al buio dentro la grotta dove dormiva le pecore all'orizzonte verso nord si potrà presentare nel cielo a bassa quota oggetti a colori come fra questi ufficiali seguiti da piccolo iscrizioni
Ci dissero che erano proiettili traccianti
Oggetti di morte anche quelli sebbene con la loro traiettoria colori il lo portassero il cielo rendessero viva e allegra la notte
Natale in tutta fretta tagliò dal basco vicino diversi grandi danni e intanto che trasportavano materassi e coperte per preparare dei giacigli per la notte il borgomastro padrone di casa adagiata a terra i rami tagliati
Sopra i quali furono messi materassi e nuove finalmente anche noi cisterne in attesa dell'alba
Non riuscivamo a renderci conto di cosa poteva essere accaduto anche perché alla detonazione assordante subentro il silenzio più profondo
Pasquino che ci raggiunse poco dopo a chiarire una cosa i partigiani avevano governato il fatto saltare il ponte sulla lente quello sotto Sorano per interrompere la strada personale nel e per tutte le altre località vicine
E per la montagna soprattutto la mattina ci spogliamo per scopi per constatare che eravamo pieni di pidocchi delle pecore
Le sorprese i disagi non finivano più nella mattinata passa al partigiano prospetto l'orario caso a cavallo collabora con grande comandante ad adulti era che gli americani erano a Farnese e prestissimo ci avrebbero liberato
Io ed altri si erano quanto liberati prima che arrivassero gli americani
I tedeschi ci disse sarò andato alla fuga lasciando Cavallari alla marcia dei partigiani
Che l'avevano catturato non fa ritorno dei felici dove si era nascosto ed era stato portato passano Toscana certe che lo insultava al proprio di San Pietro nella zona di Valle morte di proprietà di Maddalena Ciacci al Dubai
Va bene dei brutti scherzi del destino
Faceva parte dell'azienda agraria che Cavallari aveva diretto per venti anni dove aveva fatto da padrone ora raccoglieva prigioniero in stato d'arresto comunico il più mai visto nemico del popolo e del Paese
Nel pomeriggio io mio suocero interno cercando un Paese e giunge nei pressi del ponte di San Rocco devono venire dalle cave di San Giuseppe un somaro come un uomo in groppa scortato da diversi partigiani armati
Avvicinandosi riconosciamo il prigioniero
La Cavallari che con le mani legate dietro la schiena snocciola con difficoltà sull'asilo sappiamo parla Pitigliano che fu rinchiuso nelle carceri in attesa di consegnarlo agli americani
Arrivati in piazza del Duomo incontrammo gli zii Virgilio Tommaso quest'ultimo con un lenzuolo sotto il braccio insieme al sacerdote amico di famiglia Don Giovanni Garbini che si recava in chiesa per dire alla Santa Messa
Era l'aveva tirata un po'imbronciata temporanei esca credo di produttori naturali ed all'articolo contrastanti la guerra si avvicinava sempre di più
L'altro sacerdoti indossare i paramenti sacri per la celebrazione della messa io suocero c'eravamo seduti da soli nella chiesa deserta nel giugno Tommaso erano saliti sul campanile per fissare all'asta del parafulmini lenzuolo che
Secondo gli accordi presi tra americani e partigiani dico che indicare che i tedeschi avevano abbandonato il Paese e non esistevano più ostacoli alla conquista del luogo
Simoni erano appena scesi dal campanile
E stavano accumulandosi levità anche della Chiesa per ascoltare la messa che il camioncino tedesco con due o tre colpi banchetti spazzare lenzuolo sventolano ante fece piombare sul tetto della cattedrale
Alcune delle palle possessore prenderle Guelfi che me lo dicevi avevano fatto mettere persone Ficarella presa di possesso della contea
Passata dissi nel mille seicentootto dagli orsi
Per fortuna dotarlo di notevoli dimensioni non sfondarono il soffitto della chiesa
Don Giovanni riuscì va a finire la messa anche se disturbato dalle cannonate che promuovano sinistramente nel volto della navata centrale epoca tavole laterali e dal frastuono della caduta delle pale del soffitto sopra di noi
Ritornando al proprio ieri e tenuto conto delle disgrazie che ci capitava d'ogni volta che ci allontanavamo decidemmo di non muoverci più fino al definitivo ritorno a Pitigliano tanto le notizie non ci mancavano
Sapevamo dell'arrivo dei genieri americani che si erano subito affaccendati a ripristinare un passaggio provvisorio per il grosso dell'esercito iniziando dal tronco dopo il ponte
Alla fino alla discesa che veniva dalla Madonna delle Grazie
Arrivano costruito sostenendolo con grossi tubi di cemento armato un ponte sul Mella evita per accedere all'altra riva con qualsiasi mezzo pesante e passando sotto il troncone dall'altro lato
Erano saliti con la nuova strada vicino al proprio personale anni per entrare nella strada statale
Erano muniti di mezzi potenti moderni per ogni tipo di lavoro erano in casa era facile il possibile per loro in breve tempo
Alla fine di questi lavori eseguiti a tempo di record giunse il grosso dell'esercito e dei mezzi armati e degli automezzi che si accampano senza requisitorie nulla nella vigna Grande
I marocchini al seguito occuparono invece la valle del Melita sotto il paese
Dal finestrone della fontana del si vedevano gli accampamenti
I marocchini gli americani proviene dall'ingresso al paese per ragioni di igiene e sicurezza e la porta in piazza Petruccioli
Ingresso sul cavalcavia nelle case o nuove e la porta di Sovana vennero parzialmente barricati e sorvegliati giorno e notte da partigiani armati
Nonostante tutte queste preoccupazioni in marocchino e lasciarlo però ugualmente il loro terribile ricordo sarebbe il Paese violentando strangolando la povera donna che tornava verso casa dopo una giornata di lavoro
Fu trovata morta il giorno dopo all'interno di una specie di grotta all'inizio delle cave del Crotone
Qui finiscono i disagi le paure le tragiche giornate vissute in un continuo patema d'animo che era diventato un supplizio e non sarebbe stato più a lungo sopportabile
Dopo che Carlo marocchini se ne andarono
I primi lasciare un buon ricordo offriranno stecche di sigarette cioccolatini formaggi e altre cose utili forse cercando di alleviare così almeno in parte la tristezza della tragedia del sette giugno
Giorno indimenticabile per i poveri PT danesi anche per quelli che fortunatamente non avevano subito perdite in famiglia
Restano però le tracce del macabro spettacolo che il cataclisma improvviso aveva causato al Paese restavano i feriti
I morti sotto le macerie e le case distrutte
I morti uomini donne bambini gente indifesa
L'operatore tempo di qualche minuto persero la vita ottantasette persone tra le quali otto tedeschi e due o tre famiglie che si erano trasferite a Pitigliano dalle loro città appositamente per sfuggire ai bombardamenti
In Italia in quest'ultimo conflitto ero diventata tutta zona di guerra non furono risparmiate come città nei Paesi nessuno tutti
La vissero con gli stessi sacrifici dei soldati tutti potevano soccombere anche nelle case
Come fossimo stati in prima linea
Ritornando a casa ripetendo gli affari io è stato il bombardamento la prima struggente che ci hanno assalito i primi giorni ci ripensa ancor più forte perché nel frattempo essendo state abbattute le pareti di fabbricati colpiti pericolanti
La piazza sembrava diventata più ampio si ma più guarda abbiamo già dalla morte il dolore causato dalla scomparsa di tante persone care la visione spettrale della tragedia si continuava a cercarla scavare si continua per venti giorni a rinvenire tra le macerie le vittime che ancora mancavano all'appello
I materiali distrutti vengono scaricati dal finestrone della Lombarda lato nord della piazza
Era stato abbattuto il parapetto e con cavalli e carretti si riversava sullo scelto sottostante ogni cosa è inutile che ha sbalzi frantumando sì andava a depositarsi nel fiume proprio inoltre nella valle canina
Dominici rientrati prima di noi e quindi non si erano allontanati dal paese per cercare i loro morti ci raccontarono gli ultimi avvenimenti del giorno dalla nostra assenza
Prima che i partigiani avessero catturato il Cavallari in questi insieme alla moglie e alla sorella aveva tentato di fuggire con i tedeschi
Ma nell'atto di salire il mondo dei camion in partenza il soldato autista aveva allungato un piede lo aveva spinto malamente a terra ma bravi i suoi cari tedeschi
Gli invincibili secondo lui lo rimpiazzarono così dalla squisita ospitalità ricevuta e partivano prendendo la via del piano la più grave per poter arrivare al vicolo di San Lorenzo Nuovo con la Cassia prima degli americani
E sfuggire così alla cattura
I tedeschi Semeraro finalmente e definitivamente andati però non sarebbero mai più ritornare atti perché stando alle notizie date dei contadini che abitavano nei poderi vicini alla cassa il convoglio proveniente dal Pitigliano salvo qualche elemento che si arrese subito
Totalmente distrutto
Si sapeva anche che alcuni soldati austriaci invece di fuggire con i compagni tedeschi si nascosero in casa di amici critica Nesi per darsi prigionieri americani
Anche nel mondo austriaco mio caro amico ottimo scrittore di cartelli quello sulla bello difficile grafia in stile gotico antico come era finito male
Sembra però di tutti i soldati capitavano nel castello ad essere ricordato il rimpianto come un vero amico
Così e finirà anche per noi la lunga triste odissea
Erano due mila persone
Il racconto perfetto commemorative per cui è sposato
Questa causa sposato questa scrittore sposato il tesoro che non meno
Dello stato comunque sempre ben custodito presso visori
Completamente
Negli USA quindi grazie di essere venuti alle imprese riservato e continuative no non coltivare questo progetto io non solo questa ma anche altri
Contrordine manovrina quel materiale che sono i libri grazie