Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli ben trovate bentrovati a un nuovo appuntamento con il supplemento settimanale di passaggio a sud-est giovedì ventinove agosto del due mila e ventiquattro
Tensioni serbe e assalto al litio il faro americano sui Balcani questo il titolo di un articolo pubblicato ieri dal quotidiano domani a pagina cinque
Di Alessandra Briganti da Brussel in cui si parla della visita in Bosnia Serbia e Kosovo
Del capo della CIA William Burns degli scenari che preoccupano la Casa Bianca il separatismo serbo la rabbia Pristina le miniere e l'illusione di democratizzare wc c'è il presidente serbo Aleksandar Vučić
Insolita allarmante preventiva all'indomani della visita in Bosnia Erzegovina Serbia e Kosovo del direttore della CIA William Burns
I Balcani si interrogano sul senso di una missione ancora avvolta nel mistero così inizia l'articolo di Alessandra Briganti tra l'altro abbiamo parlato della di questa visita di Bernese in particolare in Bosnia nella scorsa puntata di passaggio a su destra
Prima di volare in Egitto per proseguire i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza
Il capo dell'Intelligence americana ha avuto una girandola di incontri con funzionari e politici dei tre Paesi balcanici infiammati da una retorica nazionalista che ha superato il livello di guardia
A precedere Barnes l'ambasciatore Boris rughe assistente del segretario generale della NATO per gli affari politici e la sicurezza
Stesso Tour e presumibilmente stessa agenda
Se poco o nulla è trapelato delle due missioni è palpabile la preoccupazione che ha agito a Washington e Bruxelles per quanto sta accadendo nei due nodi irrisolti della guerra delle guerre degli anni novanta la Bosnia Erzegovina e il Kosovo
Con la regia della Serbia sorvegliata speciale e il suo uomo forte Aleksandar Vučić maestro di equilibrismo tra Est e Ovest considerato dall'Occidente
Un elemento chiave per a risolvere conflitti congelati nella regione e sottrarla così all'influenza di Russia e Cina specie dopo l'invasione russa dell'Ucraina
Ragionamento corretto metodo fallimentare così questo è il
Il giudizio piuttosto netto di Alessandra briganti in questo articolo che poi prosegue
Stati Uniti Unione europea si sono lasciati tentare dalle sirene di Belgrado dalle munizioni inviate sottobanco a chi Eva allo sfruttamento delle Riserve di litio alla stretta sull'immigrazione
Chiudendo un occhio sulla svolta autoritaria impressa da Vučić al Paese e sul ruolo svolto dalla Serbia nelle crisi che ciclicamente attraversano la Regione
Tutti alla corte di re Vučić quindi dopo il cancelliere tedesco OLAF Scholz recatosi a Belgrado a luglio ora è il turno del presidente francese Emmanuel macro atteso nella capitale serba oggi l'articolo ovviamente alla di ieri ma appunto oggi arriva Macrone a Belgrado per discutere di nucleare intelligenza artificiale soprattutto dei piani della Serbia per l'acquisto di caccia militari Rafale
A completare il quadro anche un'imminente visita per ora non confermata della presidente della Commissione europea Ursula von der Lian i nodi invece restano in Kosovo il culmine è stato nel maggio dell'anno scorso quando novantatré soldati della missione NATO in Kosovo la che fa io ricordo che fosse una trentina ma insomma comunque ai soldati della missione NATO in Kosovo nel maggio due mila ventitré della KFOR
Sono rimasti feriti in uno scontro con dei manifestanti serbi che prestavano coloro che protestavano contro l'insediamento di sindaci albanesi nei comuni del Nord nel del Paese a maggioranza serba
E pochi mesi più tardi sempre il nord del Kosovo è stato teatro di un attentato terroristico orchestrata da una formazione di paramilitari serbi
Capeggiata da Milan Rado e Circe numero due della lista serba partito che opera per conto della Serbia in Kosovo il tutto senza conseguenze per Belgrado
Pristina al contrario è stata più volte redarguito e sanzionata per aver intrapreso azioni non coordinate con gli alleati ne abbiamo ne parlammo insomma di di tu questi due fatti piuttosto gravi accaduti l'anno scorso
Adesso arriviamo alloggi e alla questione del ponte di Mitrovica anche di questo ci stiamo occupando da cosa da sud est scrive Alessandra Briganti sordo ai loro richiami cioè appunto alle
Agli alleati
Il premier kosovaro Albin Kurti ha proseguito con le sue azioni per portare il nord del Paese sotto il controllo delle autorità di Pristina
Dopo il divieto di circolazione del dinaro serbo valuta con cui Belgrado paga stipendi e pensioni serbi del Kosovo Curti annunciato la riapertura del ponte di Mitrovica che collega i due settori della città
Uno a nord abitato da serbi e l'altro a sud con popolazioni di etnia albanese un ponte quello di Mitrovica chiuso al traffico dal due mila undici è pattugliato da carabinieri italiani inquadrati nella KFOR simbolo delle divisioni etnica del Paese
Il il traffico il ponte chiuso al traffico si e qui si parla di apertura nel traffico automobilistico è chiuso a questo il il ponte e sul fiume sul fiume Ibarra che appunto se segnerà la la divisione tra nord del coso con la maggioranza serba con il resto del Paese ed è appunto come scrive Alessandra Briganti il simbolo della divisione del del del
Del Kosovo tra serbi e albanesi allora questo è quello che vuoi che questo che ha fatto Curti l'ultima coda punto il volere di aprire
Il il ponte al traffico automobilistico il ponte sull'IBAR la cosa scambi tra Nizza risultato proteste della comunità serba forte irritazione di nato Stati Uniti Unione Europea rinforzi dei presidi sul ponte
Nervi tesi anche in Bosnia Erzegovina l'altro anello debole dei Balcani dove le divisioni etniche frutto avvelenato del dopoguerra non fanno che approfondirsi
Il fattore maggiore destabilizzazione porta il nome di Milorad dopodiché leader della Repubblica serba ska la Repubblica serba di Bosnia una delle due entità costitutive del Paese
Anche di questo anche la borsa era stiamo seguendo praticamente quotidianamente da passaggio sul verso settimanalmente
Milana Dodig vale a dire la ventata d'aria fresca come abbia ribattezzarono l'ex segretario di Stato statunitense Madeleine Albright tra ma è diventato la nel tempo poco più che un burattino nelle mani di Vladimir di Vladimir Putin e di Viktor Orban
E negli ultimi mesi dopo la vergognosa campagna condotta con l'aiuto di Vucinic contro la risoluzione ONU sul genocidio di Srebrenica
è tornato a premere sull'accelerazione della secessione della Repubblica serba della Bosnia annunciando un accordo per la separazione pacifica da sottoporre a Sarajevo
La stessa Serbia e attraversata dalle proteste contro il redivivo progetto di Rio Tinto per lo sfruttamento dei giacimenti di litio
Di otite questa società australiana che dovrebbe appunto sfruttare queste questi giacimenti e anche questa è una questione che stiamo seguendo la passaggio sul desta
Le proteste appunto in Serbia un esercizio di democrazia ha fatto passare da Vučić ed a Mosca come una rivoluzione colorata una nuova mai Dante per rovesciare suo regime è in questo ginepraio che si colloca la visita di Brahms messaggero di un duro monito agli attori della destabilizzazione per impedire il precipitare degli eventi in uno scenario internazionale sempre più incandescente un primo aspetto la missione del capo della CIA lo assortito immediato e grottesco il dietrofront di dopodiché senza neppure aver incontrato Barroso ha cinguettato che la secessione non è mai stata la nostra politica
Scatenando una valanga di insulti da parte nazionalisti anche perché e come se non ad Apamea Dodin ha pure parlato di un referendum per la recensione del della secessione e non e non una volta sola
Ma sullo sfondo conclude Alessandra Briganti resta la minaccia alimentata da una Russia per giunta umiliata dallo smacco subito con l'offensiva ucraina a Kursk
In un momento più il poi in cui il fianco occidentale è scoperto con l'Unione europea alle prese con l'insediamento della nuova Commissione e gli Stati Uniti impegnato in una serrata campagna per le presidenziali
Oltre che nell'estenuante negoziato per impedire un'escalation in Medioriente insomma un nuovo fronte nei Balcani non è un'opzione questa la chiusura
Abbastanza pessimista insomma comunque non certo
Incoraggiata di questo articolo di firmato da Alessandra Briganti pubblicato ieri a pagina cinque del quotidiano domani tensioni serve assalto all'iter fare americano sui Balcani però letto integralmente perché fa però fa un po'la fotografia della situazione attuale
E in queste in questi in questi scenari
è sicuramente sicuramente è possibile io spero probabile che il il riesplodere proprio di un conflitto armato nei Balcani non sia alle viste non su larga scala ma che che un fronte che un che è un film che ci sia un nuovo fronte nei Balcani beh quello è già stato aperta ed è stato aperto da tempo ed è stato aperto dalla Russia in particolare prima tra l'altro che scatena se quell'invasione dell'Ucraina siamo su un quotidiano domani
Di ieri
Andiamo a pagina dieci dove si parla dei centri migranti voluti dal governo Mellone il buco nero dei Cpr in Albania il diritto alla difesa è a rischio
è stato pubblicato il decreto per rimborso del viaggio dei legali valido solo in caso di problemi di connessione per i migranti rinchiusi a ottanta chilometri da Tirana sarà impossibile difendersi tutto sarà mediato dal Ministero l'articolo è firmato da Marina economie leggo la prima parte immaginiamo che una persona migrante venga salvata mediterranea in acque internazionali
Da una nave dell'autorità italiane che provenga da uno dei Paesi considerati sicuri sia portata nel centro di prima accoglienza nel porto di Shenzen
Nel nord dell'Albania dove entreranno in funzione le strutture voluta dal governo di Giorgia Meloni costate alle casse dello Stato quasi un miliardo di euro
Dopo essere stata sottoposta alle procedure di identificazione immaginiamo che questa persona venga portata al centro di Diadora
Nell'entroterra circa venti minuti di distanza la persona il diritto di nominare un difensore di fiducia o che le venga assegnato un difensore di ufficio che lassista durante l'udienza di convalida del trattenimento tutto questo in un tempo molto limitato entro novantasei ore
Come questo verrà assicurato non è chiaro a nessuno ne è chiaro come verrà garantito il principio costituzionale previsto dall'articolo ventiquattro secondo cui la difesa e diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento
E a tutti sono forniti i mezzi per potersi difendere
Come potrà nominare un avvocato di fiducia
Se non ha mai avuto in contatto con l'Italia come verranno gestite le comunicazioni tra legali l'assistito e ancora come si garantirà la riservatezza dei colloqui e l'invito a della documentazione
A tutte queste domande non c'è ancora una risposta nonostante il governo continui ad annunciare che l'apertura dei centri imminente
Il primissimo termine del venti maggio che era stato indicato nei documenti del bando per la gestione è stato spostato a luglio
Poi al primo in seguito al venti agosto fino all'andata data indefinita casa del caldo anomalo e delle condizioni geologiche del terreno aveva detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
In realtà già all'inizio del Progetto il ministero della difesa come aveva scritto domani aveva previsto la fine lavori avviati era a ottobre-novembre visto il luogo in decomposizione avanzata né i ritardi si continua comunque a bloccare criminalizzare il lavoro delle navi umanitaria
Per questo l'articolo poi Bindi Marinali economo pubblicato ieri a pagina dieci
Del quotidiano domani prosegue va avanti ma volevo leggere questa questa prima parte anche perché i centri Alvin Albania adesso rischiano così titolava sempre ieri proprio in prima pagina come articolo
Proprio in apertura il il manifesto perché
Allora partiamo da Palermo il tribunale di Palermo non convalida la detenzione dei richiedenti a Porto Empedocle tutti liberi il tribunale non ha convalidato il trattenimento dei cinque richiedenti asilo tunisini
Che sabato scorso erano stati rinchiusi nel centro di Porto Empedocle quel giorno disse il questore di Agrigento aveva disposto la misura di privazione della libertà personale nell'ambito delle procedure accelerate di frontiera per la protezione internazionale
Lunedì il provvedimento era stato trasmesso la corte del capoluogo siciliano dove ieri si sono svolte le udienze si tratta di un altro duro colpo l'obiettivo del governo dimettere dietro le sbarre i richiedenti che vengono da Paesi di origine ritenuti sicuri
Ma perché Palermo a che fare con i centri dell'Albania perché si vorrebbe fare anche questo quei quello che si vorrebbe fare anche nei centri d'Albania e allora già Sandro Merli queste l'articolo abbia paga il Manifesto che poi a
Assieme a pagina sette
Spiega che le novità arrivate da Palermo avranno provocato molto nervosismo tra Viminale e Palazzo Chigi
Non solo perché proiettano pesanti ombre sul centro di Porto Empedocle a cui il governo ha dato un'improvvisa accelerazione nelle settimane roventi dell'estate
E per cui ha già messa a bilancio settecentottantasette mila euro ma soprattutto perché la norma per il trattenimento è la stessa dei centri in Albania
Come potrà argomentare in quel caso che i richiedenti asilo soccorsi in alto mare
Non sono detenuti in maniera automatica e quali alternative alla privazione della libertà personale potrà garantire nel territorio di un altro Stato dove la giurisdizione italiana vale solo dentro un certo perimetro ci sono domande a cui Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi dovranno cercare rapidamente delle risposte ammesso che i centri discendenti di Haider entrino davvero in funzione tutta l'operazione rischia di essere un buco nell'acqua un costoso buco nell'acqua
Così già Giansandro Merli insomma adesso dopo il questa sentenza
Di Palermo su Porto Empedocle rischio anche certi l'Albania di cui tra l'altro non si sa ha come spiegava anche Marina economo su domani non si sa nemmeno la la data di di apertura
Proseguiamo adesso questo questo supplemento di questa settimana di di passaggio a sud est
Abbiamo parlato di di migranti de e andiamo adesso su un argomento che è diverso ma ha dei punti di contatto che vale a dire la tratta di di esseri umani
E Saint Mary's che ha a che fare con lo sfruttamento del lavoro Balcani occidentali sfruttamento del lavoro un fenomeno insidioso questo il titolo di un articolo pubblicato da Osservatorio Balcani Caucaso
Che spiega come dopo una breve fase di miglioramento nei Balcani occidentali il se
No no allo sfruttamento del lavoro se sta nuovamente a cui endo minacciando il già fragile tessuto economico e sociale della regione questo l'articolo pubblicato
Il ventisette due giorni fa il ventisette agosto pratico di Massimo Guglielmi sta su balcanica Oko sul punto ordinata un recente rapporto pubblicato dalla Rete globale ricettive chiesto se c'era l'organizer crime
G tocca cioè rete globale rete d'iniziativa globale contro il crimine organizzato transnazionale questo rapporto intitolato costretto al lavoro lo sfruttamento del lavoro nei nei Balcani occidentali
Ecco questo rapporto scrive Bugli età evidenzia come il fenomeno dello sfruttamento sul lavoro stia diventando sempre più diffuso e preoccupante in tutta e in tutti i Balcani occidentali
Gli autori dello studio in collaborazione con alcune organizzazioni della società civile della regione hanno analizzato le dinamiche dello sfruttamento del lavoro in Albania Bosnia Erzegovina Kosovo ma ci pare del Nord Montenegro e Serbia
Ai fini della ricerca qualitativa sono state condotte centoundici interviste con membri del mondo accademico delle forze dell'ordine delle amministrazioni locali e organizzazioni internazionali tra cui trentotto persone vittime o a rischio di sfruttamento lavorativo
Lo studio si basa anche sui dati quali-quantitativi diffusi dall'iniziativa regionale per l'immigrazione e l'asilo
E i rifugiati Marri la sigla e su quelli emersi dall'ultimo rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sulla tratta di esseri umani
Allora vediamo quali sono le tendenze e le dinamiche di questo fenomeno
I Balcani occidentali come si legge nello studio della rete globale
Sono allo stesso tempo il luogo di origine e transito e destinazione delle vittime di sfruttamento lavorativo
Il fenomeno si manifesti si manifesta sotto molteplici forme compreso il lavoro sottopagato con orari estenuanti spesso svolto in condizioni pericolose
Pur interessando maggiormente l'edilizia lo sfruttamento è diffuso anche nel settore tessile in quello turistico-alberghiero
Secondo il rapporto del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
Sulla tratta di esseri umani dopo un calo del due mila ventidue nei Balcani occidentali nel due mila e ventitré si è nuovamente registrato un aumento del numero di vittime di sfruttamento lavorativo
Nel periodo nel periodo compreso dal due mila diciotto due mila ventitré il quarantasei per cento dei casi il traffico di esseri umani nella regione ha riguardato lo sfruttamento del lavoro
Ho ricordiamo che la tratta di esseri umani non è la stessa cosa della della nella tratta dei migranti
Si sovrappongono a volte due cose non è la stessa cosa e ricordiamo anche che la tratta di esseri umani è uno dei principali mezzi di arricchimento dell'organizzazioni criminali a livello a livello globale ma torniamo al al
Alla
A questo articolo di Massimo cui dieta suo osservatorio Paganica o caso dell'altro dell'altro ieri sullo sfruttamento del lavoro
Nei Balcani occidentali i dati dimostrano che nel periodo in questione il numero più alto di vittime si è registrato in Albania e Bosnia Erzegovina
Nel due mila e ventidue i casi registrati nei due Paesi hanno rappresentato oltre il sessanta per cento di tutti i casi della regione
Va però sottolineato che il fenomeno è largamente sottostimato tanto che il numero effettivo di vittime potrebbe essere da dieci a venti volte superiore a quello ufficiale
Secondo uno studio realizzato dalla Rete Marri appunto questo
Iniziativa regionale per l'immigrazione e l'asilo e di rifugiati
Nel periodo due mila e diciotto del mille ventidue l'accattonaggio forzato è stata la forma più diffusa di traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo il ventisette per cento di tutti i casi registrati nella regione
Nel rapporto della rete globale
Dini verrete Dini globale di iniziative contro il il crimine organizzato oggi tocca questa la sigla dell'acronimo in inglese
Nel rapporto si analizzano alcuni casi concreti spiegando come i meccanismi di sfruttamento lavorativo
Vengono messi in pratica uno dei casi più estremi è quello dell'azienda leggo anche international Europe con sede a Zrenjanin filiale della cinese Chandon quell'England Taher
I lavoratori vietnamiti impiegati nell'azienda l'azienda dalla nella costruzione di una fabbrica di pneumatici Casa Damiani Anna
All'arrivo in Serbia hanno dovuto consegnare i loro passaporti al datore di lavoro per poi essere costretti a lavorare a turni estenuanti compagnie misere e a vivere in ambienti angusti e malsani diventando vittime di attacchi fisici e verbali
Così come questo anno casi come scusate casi come questo hanno spinto le autorità statunitensi inserire la Serbia nella cosiddetta TIR più watch list
Constatando che il governo di Belgrado non soddisfa pienamente gli standard minimi per contrastare la tratta di esseri umani
Tra negli altri casi evidenziati nel rapporto spicca quello dei lavoratori turchi sfruttati Montenegro nel due mila ventitré quello dei cittadini di Taiwan
Che nel due mila ventuno sono stati costretti a commettere frodi on line in Macedonia del Nord e Montenegro e ad effettuare chiamate fraudolente informando le vittime in Cina di molte fittizie
In Bosnia Erzegovina alcuni lavoratori edili hanno denunciato le condizioni pericolose in cui sono costretti a lavorare
Serve dunque una un'azione immediata
Scrive infatti Massimo quieta dalla ricerca della agito della rete globale
Emerge chiaramente la necessità di porre maggiore attenzione al persistente fenomeno
Dello sfruttamento del lavoro nei Balcani occidentali fenomeno che oltre ai migranti coinvolge anche i lavoratori autoctoni e richiede un'azione immediata per contrastare con efficacia
Lo sfruttamento lavorativo occorre costruire reti di cooperazione tra la società civile e le autorità locali e nazionali
è inoltre necessario sensibilizzare l'opinione pubblica migliorare la raccolta dei dati a rafforzare i meccanismi di sostegno alle vittime
Ho letto integralmente questo articolo di Massimo quieta pubblicato l'altro ieri su col sito internet di Osservatorio Balcani Caucaso la carità coso punto orga
Balcani occidentali sfruttamento del lavoro un fenomeno insidioso che spiega come dopo una breve fase di miglioramento il fenomeno dello sfruttamento del lavoro nei Balcani occidentali si stia nuovamente acuendo
Minacciando tratto il già fragile tessuto economico e sociale della Regione questo articolo è stato prodotto nell'ambito di magra voi insomma graduale se smettere in the European media cioè le voci dei migranti contano nel nel media europei un progetto editoriale realizzato con il contributo dell'unione europea ora la la Rete Egitto gran
Global Initiative degli estranei c'erano organizer crime
Richiamandosi all'interpretazione fornita dall'organizzazione internazionale del del lavoro
Definisce lo sfruttamento lavorativo come la tendenza ad abusare dei lavoratori a scopo lucrativo sottoponendoli a condizioni che non permettono l'effettivo esercizio dei diritti fondamentali del lavoro
E o mettono a repentaglio la vita e la salute la libertà la dignità e la sicurezza dei lavoratori
Vi è uno stretto legame tra struttura sfruttamento del lavoro tratta di esseri umani e lavoro forzato fenomeni che spesso si intrecciano e si sovrappongono però a differenza del concetti di traffico di persone lo sfruttamento del lavoro non è esplicitamente definito nel diritto internazionale
Quindi il rapporto della rete globale si concentra su casi di tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo con particolare riguardo a situazioni in cui lavoratori privati dei loro documenti d'identità sono vittime di furti salariali
L'articolo lo trovate dicevo questo articolo di Massimo con lieta su balcanica a questo punto ordine sito internet se lo trova che nel Caucaso
Lo potete Prato lì ci sono tutti i link tutti i rapporti che vengono citati documenti tutte le organizzazioni citate esso la Licata e quindi da lì potete ampliare
Ampliare la lettura e anche a acquisire
Acquisire ulteriori informazioni
Abbiamo parlato di di Serbia
E facciamo una una divagazione perché insomma abbiamo parlato di Serbia una popolato della visita del del capo della CIA o gli ambulanza ed del dell'assistente del segretario generale della della NATO
Boris rughe anche si sono recati appunto
Nella nella regione anche se in due visite separati in particolare
In in
In a Belgrado si preoccupasse ma anche delle questioni della della morte del del Kosovo e
Caputo allora di Serbia c'è questa notizia che Arafat si lega anche a quello che poi la la realtà attuale della Serbia dell'attuale governo dei problemi che il Paese trova ad affrontare
Ed è il fatto per esempio che quasi la metà dei giovani vuole andarsene via ora il problema dell'immigrazione nei Balcani occidentali è un problema che di tutti quindi tutti i Paesi
Di alcuni in modo particolare al
Pensiamo per esempio a kosovaro abborda che ovviamente crea dei problemi
Sud a tutti i punti di vista ma è interessante questo questo questi dati che riguardano la Serbia anche perché si son dati che si intrecciano proprio la sto all'estrazione politica il questo articolo lo riprendo sempre abbiamo redazionale riprendo sempre dal sito internet di Osservatorio Balcani Caucaso che scrive che spiega come il Consiglio nazionale giovanile della Serbia ha pubblicato nelle scorse settimane il suo consueto sondaggio annuale sui giovani
Dall'indagine condotta tra aprile e maggio di quest'anno emerge che il quarantanove per cento degli intervistati intende lasciare il Paese cioè la metà dei giovani in sabbia se ne vuole andare
Sul sarà nostro trova Kakà cosa può e analizza i dati più interessanti emersi dalla dalla ricerca del Cern del Consiglio nazionale giovanile della Serbia
Vediamo gli allora più della metà degli intervistati cioè siamo quasi al cinquantacinque per cento ritiene che il sistema politico in Serbia non consente ai giovani di influenzare i processi le decisioni politiche
Meno del due per cento solo l'uno virgola otto per cento dei giovani intervistati ritiene che sistema politico consenta appieno l'influenza dei giovani sui processi e sulle decisioni nei confronti delle elezioni in Serbia più dell'ottantadue per cento
Quindi qui siamo praticamente ha tre quarti insomma anzi più molto più delle quarte siamo oltre oltre un quinto
Dei giovani non Affile oltre i quattro quinti scusate
Dei dei giovani insegna non ha fiducia nel sistema elettorale più della metà il cinquantasette per cento degli intervistati crede che le elezioni non siano affatto giuste oneste solo anche qui meno del due per cento
Ha risposto che sono del tutto compatibili con gli standard democratici tratto e la stessa percentuale dei dei giovani che invece
Si ritengono che l'influenza dei giovani
Sia come non sia consentita pieno sui processi politiche sue decisioni politiche la stessa che pensa che ci siano anche tutti gli standard democratici ma andiamo avanti
I giovani hanno una fiducia moderata solo negli scienziati nella scienza mentre per tutte le altre istituzioni nutrono una scarsa stima istituzioni politiche si distinguono per la fiducia minima registrata la fiducia e la democrazia è aumentata rispetto all'anno scorso attestandosi ora al trentanove per cento
Mentre la sfiducia e scesi in un anno dal ventinove virgola cinque al ventisei virgola quattro
Però il cinquantasette per cento dei giovani serbi crede che il Paese abbia bisogno di un leader forte di un leader che il popolo potrà seguire il che rappresentava una leggera diminuzione rispetto allo scorso anno che era il sessanta per cento la fiducia nei confronti dell'Unione europea quest'anno è pari al ventuno per cento però con un aumento sensibile rispetto all'anno precedente che era il sedici
Riguarda lo status del Kosovo il tre lo quasi il trentadue per cento dei giovani serbi e favorevole al ripristino del controllo del Kosovo con mezzi militari
E questo sostegno nel due mila ventuno era al diciotto virgola sette per cento quindi se non siamo al raddoppio ma ma poco ci si ci manca riguardo al al lavoro preoccupa che ben il diciassette per cento dei giovani lavoratori sia senza contratto vale a dire in nero
Quasi la metà quarantanove per cento dei giovani prevede di lasciare la Serbia
Il ventuno per cento degli intervistati sta già pianificava di partire il ventotto per cento e non l'ho ancora fatto
Solo il quattordici per cento dichiara che non intende lasciare il Paese i motivi che inducono i giovani a lasciare il Paese sono lo standard di vita più elevato questa è la ragione principale per cui i giovani se ne vorrebbero andare il trentatré per cento
Per questo motivo seguito da una vita più dignitosa trentadue per cento siamo lì inoltre sottolineano l'importanza di avere i migliori servizi pubblici quattordici per cento
Bene il sessantatré virgola cinque per cento dei giovani intervistati ritiene che la qualità dell'ambiente in Serbia sia scarsa insomma
Quasi la metà dei giovani vuole andarsene via c'è una scarsissima fiducia nella classe politica si ripete
La Mala strana ma grande maggioranza ritiene che i giovani non siano coinvolti nei processi decisionali e c'è anche c'è il problema del lavoro e proprio per questo la maggior parte se ne vogliono andare per avere un'arma nostrana di vite più elevato e c'è anche ritiene quasi quasi
IGT due terzi ritiene che la qualità dell'ambiente sia scarsa insomma ci sono dati sono dati questi che riflettono appunto il il sentire dei giovani
Il quarantanove per cento se ne vuole andare dal paese dei giovani che su questo una classe politica seria un Governo dovrebbe ragionare ragionare molto in fretta ragionare rapidamente
Vedremo se la chissà se a speriamo solo che a Belgrado ci sia una classe politica in grado appunto di guardare questi numeri e capire che cosa vogliono significare delle stiamo parlando appunto dei giovani e quindi del futuro della del Paese
Ci fermiamo qui con il supplemento settimanale di passaggio a sud-est di questo giovedì ventinove agosto del due mila e ventiquattro
In onda ci risentiamo domenica sera primo settembre alle ore ventuno per una nuova puntata di passaggio a sud-est grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata all'ascolto di radio radicale