Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale mercoledì ventotto agosto questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi in apertura parleremo della guerra della Russia
Contro l'Ucraina lo faremo con un editoriale di e il mondo secondo cui chi è fabbisogno che l'Occidente rafforzi la sua attuale posizione di forza dopo l'offensiva Kursk per e questo in vista di eventuali potenziali negoziati con la Russia per un cessate il fuoco parleremo anche di Medioriente dello scambio di missili che c'è stato nel fine settimana tra Israele e Small al Guardian ieri avevo un editoriale dal titolo
Un'altra soglia minacciosa oltrepassata senza un accordo di cessate il fuoco per Gaza i pericoli di una deriva verso una guerra regionale disastrosa cresceranno
Ci opporremo di Afghanistan e delle nuove leggi adottate dai talebani per imporre quella che nel Paese definisce la dittatura del Silenzio alle donne afgane
E poi in chiusura parleremo di Francia la situazione politica interna con in mano al Macro che ha rifiutato di nominare un primo ministro
Del nuovo fronte popolare la coalizione di tutta la sinistra perché sarebbe stato immediatamente sfiduciato all'Assemblea nazionale
Per le mondo questo il titolo dell'editoriale di oggi è una situazione politica senza precedenti e pericolosa e la responsabilità Lu vedremo soprattutto Dello stesso Emanuel macro dalla stampa francese ci sono altri editoriali di segno opposto le figlia o è sollevato dalla prospettiva di non vedere il nuovo fronte popolare al potere liberazione invece scandalizzata e sottolinea in un editoriale l'impotenza di macro
C'è un altro tema che andrebbe affrontato ma non abbiamo tempo la Germania Germania che va al voto domenica in due Länder
Del dell'est la Sassonia la Turingia dove il partito di estrema destra AIRS de potrebbe arrivare in testa
Ma dove la la la crisi si approfondisce anche a seguito dell'attentato islamista di solidi e non ieri c'è stato una conferenza molto stampa molto dura del leader della sede Hubertus
Che ha detto fondamentalmente di voler rinviare richiedenti asilo nel paese di primo ingresso citando esplicitamente l'Italia magari ci torneremo nei prossimi giorni su su questo tema partiamo da l'Ucraina la guerra della Russia un editoriale uscito su il Mondo secondo il quale questo il titolo
L'Ucraina ha bisogno che l'Occidente rafforzi la sua posizione di forza
Il sostegno militare a Kiev può aprire la strada a una pace giusta e duratura che servirà a dissuadere Putin dall'annunciare un'altra aggressione imperialista
Scrive al mondo l'Ucraina si è rimessa a conquistare ter Reno e morale grazie alla rischiosa offensiva Accurso ska
Che ha reso il suo esercito il primo a marciare sul territorio russo dalla seconda guerra mondiale ma l'Ucraina anche bisogno che l'Occidente sostenga questa nuova posizione di forza
L'incursione
E non gli ha provocato una massiccia ritorsione da parte di Mosca con missili e droni che hanno colpito quindici delle ventiquattro regioni ucraine
Permette a Kiev di avere una nuova carta in un potenziale negoziato che secondo El Mundo sembra ogni giorno più vicino
Ora più che mai
L'Ucraina ha bisogno del fermo sostegno economico e militare di euro pay e americani affinché questa carta sia credibile
Soprattutto di fronte alla scommessa di Vladimir Putin che punta a una vittoria grazie all'ospiti mento degli alleati dell'Ucraina il mondo ricorda che la Germania annunciato un taglio la metà degli aiuti militari a chi il prossimo anno e grazie anche al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca
L'Ucraina ricorda ancora il quotidiano spagnolo questo fine settimana celebrato il suo la sua terza giornata dell'indipendenza sotto la guerra ma questa volta c'era davvero qualcosa da festeggiare dopo mesi di frustrazione per i mancati progressi al fronte
L'invasione di una parte della regione di Kursk che dall'Ucraina un asso nella partita contro Putin
A cui è stato inflitto un colpo umiliante l'esercito russo si è dimostrato incapace di difendere i propri confini e una linea rossa che lo stesso presidente aveva tracciato minacciando l'uso di armi nucleari è stata oltrepassate impunemente l'equazione pace contro territori su cui si spende con la Danesi
Presupponeva fino a prima dell'offensiva di Cusco che l'Ucraina avrebbe dovuto cedere la Crimea occupate del Donbass alla Russia in cambio della fine della guerra
Ora con l'attacco lampo Kursk questa equazione cambia
In caso di cessate il fuoco chi per manterrebbe mille trecento chilometri quadrati di una regione russa da poter scambiare nei negoziati
Poi c'è il vento della politica internazionale nemmeno quello soffia a favore di Putin che confidava nell'inevitabile vittoria di Trump la negli Stati Uniti l'arrivo di Kamala Harris atlantista e convinta sostenitrice dell'Ucraina ha ribaltato i sondaggi ponendo la democratica tre punti davanti al rivale repubblicano
Per ora insomma Kursk affatto saltare i piani di Putin di dettare una pace alle sue condizioni
è un'occasione Doro per chi era per rafforzare la propria posizione volto a ottenere una pace
Giusta che servirà a dissuadere Putin da lanciare in futuro un'aggressione imperialista all'interno dei confini europei
Questa è una minaccia reale contro la quale l'Unione europea impegnata in questa guerra a difendere il suo modello di democrazia liberale e i suoi valori deve difendersi così tra l'altro il quotidiano spagnolo da dall'Ucraina passiamo all'altro conflitto in corso dal sette di ottobre quando Hamas a attaccato Israele e gli israeliani
Il Guardian di ieri Israele Hezbollah un'altra soglia minacciosa oltrepassata quale quello per gli attacchi che ci sono stati lancio di missili nel fine settimana
Andiamo a leggere l'ondata di attacchi
Aerei israeliani nel Libano meridionale
Domenica mattina e le centinaia di Broni arazzi lanciati subito dopo da Hezbollah hanno rappresentato il più grande scambio di ostilità attraverso il confine di Israele dopo gli attacchi di Hamas del sette ottobre
Mentre i negoziati per un cessate il fuoco Agasa continuano a bloccarsi
E terribile numero di vittime palestinesi nel territorio supera quaranta mila
Lo scenario da incubo di una guerra regionale che comprenda Libano e coinvolga il padrone di hezbollah cioè l'Iran rimane spaventosamente possibile secondo il Guardian che però poi come altri giornali internazionali sottolinea una cosa importante almeno per ora nonostante la reciproca dimostrazione di forza del fine settimana tutte le parti sembrano delle desiderose
Di evitare lo scenario di una conflagrazione regionale
I leader di hezbollah Hassan Nasrallah sottolineato che era stata presa la decisione
Di non rischiare vittime civili israeliane nell'attacco prendendo di mira postazioni militare e la base del Mossad vicino a Tel Aviv
Per parte sua il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato che Israele non voleva un conflitto totale che ha agito in via preventiva per distruggere circa quaranta siti missilistici di Hezbollah
L'assenza di morti civili da entrambe le parti indica il desiderio di calibrare i livelli di escalation anche se mantenendo aperte tutte le opzioni e anche lì l'Iran è che deve ancora
Reagire dopo l'assassinio del leader di Hamas Ismail Aniene a Teheran sta usando tipo di linguaggio che il Guardian considera di moderazione la cautela sottolinea la posta in gioco vertiginosamente alta e riflette un calcolo un calcolato interesse personale
Israele e riluttante ad aprire un altro fronte nord che sarebbe costoso in termini di vite umane Hezbollah non vuole rischiare una ripetizione della catastrofe della Seconda guerra in Libano del due mila e sei
Ma il rischio di errori di calcolo e conseguenze indesiderate
è alto nel momento in cui aumenta la pressione interna su Benjamin Netanyahu da parte degli ottanta mila israeliani sfollati dal nord a causa degli attacchi di Hezbollah sembra probabile che il premier decida di mantenere la promessa fatta domenica i raid aerei non sono la fine della storia
A quale punto della storia l'Iran potrebbe per ritenerlo necessario intervenire per conto di Hezbollah rimane un'incognita scrive il Guardian
In questo contesto minaccioso esplosivo i negoziati di cessate il fuoco su Gaza di questa settimana mediati da Egitto Qatar e Stati Uniti assumono un significato ancor più importante
La fine delle sofferenze incessanti inflitte al popolo di gas nel ritorno degli ostaggi del settore ottobre
Eliminerebbero l'immediato casus belli di hezbollah e offre avrebbero l'opportunità di disinnescare le tensioni regionali più ampie
Purtroppo le prospettive immediate per un accordo sembrano scarse a causa delle divisioni sulla continua presenza di truppe israeliane Agasa
L'interesse di Netanyahu poi e nel prolungare il conflitto per placare l'estrema destra nessun governo di coalizione e rinviare la resa dei conti politici
Del posto sette ottobre di fronte alla rabbia di una relazione e all'accusa di corruzione che incombono su di lui l'istinto di conservazione di Netanyahu è diventato secondo il Guardian il più grande ostacolo all'uscita
Dal ciclo di violenza avviato da Hamas così il quotidiano britannico
Altro tema che tornato d'attualità sui giornali internazionali
Almeno in parte è e l'Afghanistan ha dopo che i talebani
Hanno introdotto una una nuova serie di legge i ancor più oppressive nei confronti delle donne El Pais si rinvengono editoriale donne afgane sotto la dittatura del Silenzio il titolo
Tre anni dopo il ritorno al potere dei talebani l'Afghanistan è diventato l'inferno sulla terra per metà della sua popolazione quasi ventuno milioni di donne
Nonostante le promesse iniziali di garantire i loro diritti in conformità con l'Islam la dittatura teocratica pubblicato circa cento inviti che hanno progressivamente ridotto i diritti più elementari delle donne
In tutti i settori istruzione salute partecipazione politica lavoro tempo libero cultura
L'elenco questo elenco di restrizioni era già sconcertante ma il il regime talebano ha inasprito ulteriormente la repressione promulgando la scorsa settimana
La sua prima serie di leggi sulla moralità
Le sue centoquattordici pagine trentacinque articoli formano un terrificante catalogo di regole che han piano restrizioni già intollerabili
Una misura particolarmente ignominiosa simbolica è l'intenzione dei talebani di condannare le donne al Silenzio las la voce delle donne afgane e vietata in pubblico
D'ora in poi nessuna donna potrà cantare recitare o parlare in pubblico a meno di non volersi esporre alla punizione del ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio
A ciò si aggiunge l'obbligo di coprire sempre il corpo in pubblico il divieto di guardare uomini che non siano parenti la comunità internazionale ricorda
El Pais
Non è riuscito a impedire il ritorno dei talebani il cui primo governo mille novecentonovantasei due mila e uno fu caratterizzato da continue violazioni dei diritti umani a cominciare da quelle delle donne
Il regime fondamentalista ora sta cercando riconoscimento internazionale utilizza il suo ruolo nella lotta al traffico di droga come Risorsa
Gli aiuti internazionali il lavoro delle ONG sul campo sono cruciali poi in un Paese in cui la povertà estrema minaccia
I quarantadue milioni di abitanti solo il Nicaragua e la Cina intrattengono relazioni diplomatiche con il Regio
Bagni ma i talebani hanno avuto incontri ad alto livello con rappresentanti anche russi e a fine giugno una delegazione di Kabul senza donne ha partecipato al terzo suo vertice
Dell'ONU sull'Afghanistan a Doha
Nessuna urgenza geopolitica giustifica alla sottovalutazione della fanatica violazione di diritti umani delle donne belle ragazze afgane
La comunità internazionale non può lasciare nuovamente le donne afgane abbandonate in quell'inferno
Adesso anche in silenzio così tra l'altro el País forse qualche ascoltatore ricorderà tre anni fa quando alcuni importanti esponenti politici italiani ma non solo va detto ritenevano quello talebano un un regime con cui si poteva dialogare proprio per le promesse sulle donne
Per chiudere invece la Francia che sta attraversando una crisi politica senza sempre più grave
E opportunamente del mondo in un editoriale di oggi ricorda chi è il principale responsabile il presidente francese Manuel macro
Che ha rifiutato questa è l'ultima decisione
Di di affidare l'incarico di primo ministro alla coalizione di tutta la sinistra il nuovo fronte popolare ha riaperto delle consultazioni
Vuole mantenere in qualche modo il ruolo centrale di guida politica del Paese
Ma questo solo l'ultimo di una serie di di passi
I decisioni e appunto nel mondo lo ricorda una situazione politica senza precedenti pericolosa il titolo
Otto settimane dopo lo svolgimento delle elezioni legislative innescate dallo scioglimento dell'Assemblea nazionale
La Francia si trova in una situazione politica tanto inedita quanto pericolosa nella lunga fase di decantazione
Decretata da Emanuel Macron durante le Olimpiadi
In vista della nominando il nuovo Primo Ministro nelle consultazioni politiche tardiva verbalmente avviate alla fine della scorsa settimana hanno permesso di uscire dalla confusione
A poche settimane dalla presentazione della legge di bilancio per il due mila venticinque la Francia rischia ancora una volta il blocco la paralisi a causa dell'ostinazione di macro nel voler mantenere il controllo
Della situazione politica il più a lungo possibile
Puntando sulla relativa debolezza di coloro che cercano di imporsi su di lui
Il comunicato stampa diffuso lunedì dall'Eliseo
Che afferma rifiuto di mano al Macro di nominare il candidato del nuovo fronte popolare come primo ministro è uno schiaffo a tutta la sinistra sinistra che contava sul primo posto al termine delle elezioni anticipate per affermare il proprio diritto governare
La reazione rabbiosa di tutte le componenti della sinistra è pari all'affronto di macro
Il pretesto addotto dal capo dello Stato e che gli altri gruppi politici consultati uno dopo l'altro non avrebbero impiegato molto a censurare il nuovo governo
L'ipotesi è plausibile tenuto conto del grado di animosità citato dal partito di estrema sinistra la famosa senese componente ancora dominante del nuovo fronte popolare
Ma plausibile anche per la preoccupazione provocata da diverse misure contenute nel programma della sinistra
Ma in assenza di un'alternativa ovviare
Il gioco della democrazia avrebbe giovato
Macro avrebbe dovuto lasciare che le spore il mento sì svolgesse a suo rischio e pericolo invece di voler restare padrone a tutti i costi del negoziato della situazione
Preservando il più a lungo possibile la politica Daloui lanciata e che oggi si trova in minoranza
Niente scrive le Monde è più dannoso che trascinare avanti un governo che si è dimesso e che sembra comportarsi come sede alle urne non fosse avvenuto alcun cambiamento
L'incapacità di Macrone di trarre chiaramente le conseguenze della sua sconfitta al termine della dissoluzione dell'Assemblea nazionale di cui è l'unico responsabile e delle elezioni anticipate
è l'origine essenziale dell'attuale stallo decine lindo da solo il nove giugno
Dopo le elezioni europee queste rischiose elezioni anticipate mentre il Paese era diviso nella suo politica criticata ma ciò non solo ha danneggiato il suo partito
è uscito ha messo in pericolo il Paese accentuando le divisioni la frammentazione l'incertezza e il rischio di
Paralisi e poi dopo le elezioni anticipate
Non si è mai comportato come il principale sconfitto nel voto mi ha scelto il principio della coabitazione sarebbe giunto il momento di
Farlo
Secondo le Monde alla fine spetta alle forze politiche in Parlamento assumersi le loro responsabilità
Coloro che si dicono pronti a governare hanno avuto tutta l'estate per provare a stringere alleanze oltre il proprio perimetro tradizionale e costruire una maggioranza per imporsi sul capo dello Stato nessuno ha ritenuto opportuno farlo per paura di compromettersi o per interessa in vista delle presidenziali del due mila e ventisette
Anche in questo caso la scommessa della decantazione tentata da mancano per cercare di realizzare una coalizione moderata dal centrosinistra al centrodestra è andata perduta
Il risultato che ora dovrà essere nominato senza indugi il primo ministro ma il primo ministro entrava in scena con tutti gli handicap
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale