Cinema&cinema: "Play" di Ruben Östlund

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Lo sconcerto che a volte possono provocare o certi film deriva dal fatto che qui firma non sono fedeli a un'ideologia ma un'osservazione attenta della realtà che può contraddire in un colpo solo anche ideologiche contrapposte fra loro ed eludere così tutti gli spettatori che in quelli di omologie sono radicati mi sembra questo il caso di un bel film realizzato da oppure svedesi Ruben oste Lund del due mila undici il film si intitola Play e che oggi riproposto dalla piattaforma per la invidio
Prima che ho costruito diventasse uno ha un tumore internazionalmente riconosciuto vincendo per due volte la Palma d'Oro al Festival di Cannes prima con il film The Square e poi con triangolo Ossato Ames
Lei racconta un fatto di cronaca drammatico ma nel racconto al già ben riconoscibile quel registro satirico beffardo che caratterizzerà i film più noti della Vulture
Il fatto di cronaca ispirato eventi accaduti tra il due mila e sei e il due mila e otto
Ha come protagonista una babygang timidi si tratta di ragazzini fra i dodici e i quattordici anni
Che opera a Göteborg e chi ha l'abitudine di di rubare del cellulare dei vestiti firmati e di altri oggetti di valore ragazzini di poco più giù quali
I furti non avvengono attraverso un'aggressione fulminea ma attraverso un lungo rituale di cui il film quasi per tutta la sua durata da un minuzioso resoconto
Le vittime sono prima esaminati a distanza prescelte avvicinate con un pretesto
Inseguiti se cercano di fuggire spaventati indotti a un qui direi che artifici sottomessi umiliati beffati e soltanto alla fine derubate
La lunghezza del rituale serve soltanto a dilatare il divertimento dei carnefici
Che si compiacciono di infondere alternativamente alle vittime bravure e speranza il la tensione che pur trattandosi di ragazzini per già chiaramente sadomaso Istica
Dicevo del registro satirico del film che non riguarda i gruppi dei protagonisti della vicenda esaminati con la necessaria serietà ma la Società degli adulti intorno all'uno
Nessuno degli adulti sembra accorgersi della gravità di quanto sta accadendo
Anche se in un primo tempo accade nel pieno della società civile i luoghi come un grande magazzino un autobus un bar in cui uno dei ragazzini vittime chiede invano aiuto
Che il fatto è che di fronte anche ad altre chiare manifestazioni di teppismo della babygang
Gli adulti ha osservato con riprovazione ma non intervengono
E nel loro caso sembra di capire più che Blair timori o indifferenza
Ciò accade per spirito di tolleranza o per un tale autocontrollo delle emozioni che impedisce loro anche una semplice chiara manifestazione di irritazione utile abbia
C'è un episodio chiave nel film va inserito a più riprese della vicenda principale
Una culla abbandonata vuota sul corridoio di un treno ostacola il transito dei viaggiatori
Ebbene il capotreno più volte in più lingue diffonde con l'altoparlante un messaggio invitando con la massima cortesia il proprietario a rimuoverla
Senza che però nessuno si decide a sgomberare definitivamente il passaggio
Può apparire una forma suprema Ali dispetto in questo caso nei confronti del proprietario della culla
Ma è evidente che l'autore vuole dirci che qui rispetto si giunge a un grado paradossale può diventare una forma di impotenza tanto più grave di fronte al minacce la società civile di cui la baby gang è un emblema
Senza che per questo l'Autore simpatizza sicure alcune iniziative di giustizia privata sommaria pure raccontate nel film che appaiono comunque barbariche
Insomma in tuba un caso di cronaca vera raccontato con precisione il senso di verità a ho assunto tratteggia un quadro contraddittorio della società svedese tanto diversa dalla vostra imputando le con raffinato umorismo certi gravi difetti
Si tratta di un film da vedere riproposto da tra invidio vi ricordo lei di Ruben postumi d'un saluto da Gianfranco Cercone