Una Montagna di Libri Estate 2024 - L'età fragile

E a tutte le trecento persone che siamo in questa sala grazie a tutti voi che ci siete che riempite nostra Alexander Girardi Hall a Cortina lo dico anche per chi in questo momento invece non è qua
In non è in presenza ma ci sta seguendo sia sul nostro canale di di un tubo di una montagna di libri su quale trasmettiamo tutti gli appuntamenti o quasi del nostro festival quello tutte le volte che ci è possibile
Sia chi ci sta seguendo in questo lento indiretta sulla Monterey ci del Corriere della Sera Il Corriere punto it nostro meno media partner di questa manifestazione che cita sto stupendo privilegio di essere spesso disponibili per i lettori del primo quotidiano italiano grazie al Corriere
E molto velocemente ricordo i prossimi incontri della manifestazione che abbiamo un calendario fittissimo di cose e poi ci sono delle cose magnifiche da dire dell'incontro di questa sera allora velocemente ricordo che ci vediamo domani
Venerdì nove agosto al Grand Hotel Savoia con Rachele Ferrario che ha fatto con Mondadori una splendida biografia di Umberto Boccioni che si intitola dita di un sovversivo
Noi a Cortina non proprio Boccioni ma al Museo d'arte moderna Mario Rimoldi abbiamo Sironi abbiamo detterà dopo tantissimi altri esponenti
Di quella cosa chiama Hulk multiforme e complicata chiamata Futurismo con erbette di genio assoluto e anche con grandi commissioni come ricorda peraltro
Che lei Ferrario anche nelle ideologie del Novecento alcune delle quali non propriamente carine come si può dire eppure la vita di un sovversivo Umberto Boccioni non si ferma al lato ideologico ma chiaramente è la fulminea fantastica rappresentazione
Di una ispirazione artistica che attraversa
Le gli gli anni e che trova
Brutale compimento proprio là che nella guerra nella prima guerra mondiale che Cortina così bene ha conosciuto è una racconto affascinante che facciamo con una storica dell'arte che aspettiamo domani alle ore diciotto al Grand Hotel Savoy
Poi vi ricordo dopodomani sabato dieci agosto siamo di nuovo il Grand Hotel Savoia e questa volta abbiamo una delle veramente rivelazioni della narrativa italiana di quest'anno un libro che ha molto fatto parlare appena vinto una sezione del Premio viareggio si intitola le favole del comunismo il romanzo d'esordio o le il racconto lungo d'esordio possiamo chiamarlo in tanti modi di Anita Lick metta con Marsilio
è una storia affascinante di come dall'Albania si guardava all'Italia negli anni novanta e non solo anche negli anni Ottanta ci troverete fantastiche storie vetero
Ma ho viste di una specie di via non è una specie di un Mike Bongiorno che si teletrasportare la casa di un funzionario del Partito comunista albanese
Di andrologia il quale era troppo impegnato a costruire migliaia di bunker in cemento armato in giro per il Paese per occuparsi di quella cosa volgare che si chiama il benessere dei suoi cittadini cittadini
E al tempo sembrò molta con molta ironia anche che cos'era l'Italia dal punto di vista degli albanesi tutto questo però non in un saggio bensì in una
Magnifico e divertente esperimento narrativo che salutiamo festeggiando l'autrice che appunto debutta
Sabato dieci agosto alle ore diciotto al Grand Hotel Savoia e poi tempo permettendo ma ci sono buone previsioni ce la portiamo domenica undici agosto sui prati del San Britain località alberata perché sono anni che facciamo voi lo sapete
Un invito uno scrittore una scrittrice a leggere alcuni brani del suo libro insieme con chi vuole venire a sentire come in un picnic letterario che dura circa un'ora e saremo domenica undici agosto alle undici e trenta
In località allora è aperto a tutti proprio con Anita Anita Eric meta da sentire
Dalla viva voce dell'autrice le pagine del suo libro infine infine di ricordo
Domenica undici agosto al Palazzo delle Poste la sana cultura prenotare dopo dico un incontro che Anton Giulio Onofri raffinatissimo critico cinematografico e musicale dedica ai duecento anni della nona Sinfonia abbiamo titolato citofonare Beethoven
E infine lunedì dodici agosto ci troviamo in questa sala con un amico fraterno qual è Antonio Monda col quale quest'anno portiamo in una disfida cinematografica
Il il padrino e il Gattopardo chiaramente parlando di cinema di firma parlando ovviamente anche dei libri che vi che vi stanno dietro
Perché l'autunno dei patriarchi ce lo dirà Antonio Monda lunedì dodici agosto proprio qui all'Alexander Girardi Hall tutti gli altri appuntamenti della nostra manifestazione ritrovate sul nostro programma cartaceo sul nostro sito internet con l'aiuto della regia voglio ricordare a tutti voi che una montagna di libri è un'esperienza che innanzitutto si legge sul sostegno prezioso delle istituzioni pubbliche il Comune di Cortina d'Ampezzo e la regione del Veneto che non hanno mai smesso di stare al nostro fianco
Lo facciamo anche grazie non si sposerà somme sponsor avevate alti ma lo facciamo anche grazie al contributo dell'aiuto degli amici del Festival che quest'anno come negli ultimi anni ci hanno veramente aiutato a far qualcosa di di buone di grande potete sostenere una Montanelli nella nostra campagna di Kraus funding
Lo potete fare anche in questo modo contribuendo liberamente acquisendo qualche piccolo
Regalo qualche piccolo Benefit tra cui posti in sala prenotati è una è un modo per far parte insieme coralmente come una specie di azionariato della nostra manifestazione per chi lo volesse gli appuntamenti sono tutti gratuiti
Signori ho detto quello che dovevo dire prometto che mi fermo qui per quanto riguarda le altre cose invece fatemi introdurrà la serata per la quale siamo così in tanti
Sono dieci anni dal due mila quattordici
Che una montagna di libri ha il privilegio di portare a Cortina d'Ampezzo il romanzo vincitore quindi l'autore o l'autrice vincitore vincitrice del premio strega
Lo facciamo grazie alla Fondazione Bellonci e in particolare all'amico Stefano Petrocchi che direttore del premio Strega gli chiedo signor raggiunge qui un secondo dandogli un grande bentornato a Cortina ma soprattutto dicendo di grazie Stefano perché è bello ritrovarci a Cortina intorno ai libri lo facciamo questa sera con una grande autrice adesso intanto faccia fare per la salute per la chiamiamo
Grazie Francesco no davvero un saluto telegrafico per dire che è un grande piacere
Essere da dieci anni partner di è una montagna di libri e di portare quegli autori qui non c'è bisogno che Merati litri tanto perché siete abituati ad avere grandi autori grandi giornalisti mi fa solo piacere poter aggiungere a questi ogni anno il vincitore o la vincitrice
Del del premio Strega per per sono di formazione filologo quindi devo dire che un solo anno abbiamo saltato che era l'anno del due mila diciotto ma come dire può capitare un incidente di percorso noi non saremmo qui anche prossimamente se ci vorrete naturalmente grazie
Scherzi resta qui con me altro che per noi come signore e signori per parlare di letta fragile romanzo vincitore del premio Strega due mila ventiquattro e per ovviamente raccontarci tutto il resto delle sue storie magnifiche
Molto felice e dare il benvenuto a Cortina d'Ampezzo
A Donatella Di Pietrantonio con lei c'è Michela Fregonara vediamo se le vediamo arrivare carissima amica giornalista e scrittrice signore e signori eccole evviva
Benvenuta grazie
C'è poco da ridere
Grazie Stefano
Cara Michela solo per dire innanzitutto un benvenuto Cortina a Donatella Di Pietrantonio con la quale ci siamo scambiati qualche velocissima riflessione su quanto le montagne italiane possono essere molto differenti tra di loro
Non soltanto nell'aspetto ma soprattutto in chi lo popola che poi alla fine quello che ci interessa di più nella letteratura
Come dice un amico la montagna non ride e non piange lo facciamo noi alle loro alla alle alle sue alle sue pendici
Questo si tratti anche dei personaggi straordinari e indimenticabili Dall'Armi vitalità fragile e insieme passando per gli altri suoi libri di Donatella Di Pietrantonio molto felice vita Cermis qui se non nel dire la mia gioia di averti qui con noi cara Donatella edite cedere la parola Michela Fregona
Che ci fa regalo di essere qua anche lei oggi grazie entrambe
Allora io faccio una delle introduzione naturalmente passerò la parola molto velocemente Donatella Di Pietrantonio e
Che ha fatto una billing sita del premio Strega Giovani il premio Strega due mila ventiquattro e
Ma niente accade mai per caso e io che sono una letizia di Donatella Di Pietrantonio sono qui vedete però ecco penso che veramente questo premio sia il risultato di una grande rincorsa
Che si poteva già intuire da quello che è stato il libro dell'esordio ma mia madre è un fiume del due mila e undici che ha vinto il Premio Tropea e poi bella mia Corinto il Premio Brancati poi il Minnuta che nel due mila diciassette con il Premio Campiello è stato il salto proprio di
I diritti posizione della scritturati Donatella Di Pietrantonio nella scena internazionale
E tradotto in trenta Paesi altri premi Borgo Sud finalista allo Strega e ovviamente appunto di costruzione in costruzione
Lerna fragile è in qualche maniera la conseguenza di una costruzione
E faticosa è legata dicevo così come ogni cosa è legata all'interno di questo libro
Oggi di quell'avranno letto molti non l'hanno ancora letto quindi non li roviniamo la sorpresa io dico due cose per quanto riguarda la struttura abbiamo una protagonista che si chiama
Che è la voce narrante chi è Lucia
è un altro il secondo cuore di questa di questo romanzo che è la figlia di Lucia che si chiama Amanda Lucia a una madre o un padre e la madre si chiama Concetta
E a a un marito e a un'amica che si chiama dovrà Licci
In un'intervista del due mila e diciassette Donatella Di Pietrantonio raccontava che scriveva ora non so più se ancora così data l'intensità ma scriveva
Molto velocemente due ore al mattino e parlava della sua scrittura come una scrittura per illuminazioni
Leggendo questa intervista ho pensato che questa cosa si vede nel montaggio del suo libro e anche degli altri libri
E perché l'illuminazione viene anche da una frattura e in fondo questo libro penso sia un libro fatto costruito sulle fratture e
Pescare a Milano la perdita della madre il rapporto tra il padre e la figlia la montagna contadina pastorale e dall'altra parte della città che si ingloba tutto
E poi il tempo dell'innamoramento e il tempo dell'amore
Nel tutto
Dico una cosa giusta
Bene intanto buonasera a voi grazie Michela Nannini mi piace molto questa definizione se insomma al la prima ad aver pensato il di romanzo in questo modo cioè costruito sulle fatture nemmeno io ci avevo pensato ma esposto completamente questa l'immagine e perché si un po'ecco ossia che la fragilità dei dei personaggi piedi questo libero
E poggia composta sulle sulle fatture comunque sì così come le ha elencate è un è un romanzo di opposizioni no
Adattata generazioni ci sono le le le generazioni che dialogano conditi con difficoltà
Più che dialogare sì oppongono quindi Lucia che sta in mezzo poverina e a monte questo questo padre patriarca quindi quella generazioni lì con una indagine sul sul maschile che mancava degli assegni liberi a volte mi sono sentita anche un po'in operare quest'anno e ed è come se in questo quinto romanzo mi fossi detta va bene adesso per loro tutto insieme tutto in blocco
Il maschile di cui di cui sono figlia maschile che conosco quindi anche e il romanzo è pieno od in questi uomini due chirurghi arcaici nel nelle
Il loro dinamiche relazionali e questa è una poi c'è invece a valle a la la generazione in via ma da un'area Cazzaro io oggi
Con con le sue difficoltà
E poi c'è lie nominata anche la grande frattura tarata in luoghi come se ci fosse appunto una linea di di demarcazione
Per la in territorio montano che non è come quelle sto ma è pur sempre passi rimanerne parlavamo appunto con Francesco per me questa è una montagna totalmente Diversi sta a ma voi alla fine ha più può ci sono sempre elementi
Ma io comune tra i territori quindi appunto da una parte la montagna e dall'altra la
La città ha perso qui furtivo da soprattutto i giovani quindi a Mila no questi i giovani di di provincia
Che non vedono l'ora di di lasciare questi luoghi che sento no
Viste soffocanti di andare verso queste grandi appare urbane
E poi c'è anche proprio una frattura da
Quelli di elementi di arcaici che persistono
Meno posti interni Bissolati e e la modernità che comunque lista annali cambia
Per cui si si ebbe o una
è un po'una somma di di fatture le fratture da una parte intorno Frangilli le strutture però dall'altra
Queste le dicono anche complesse interessanti
E mi aggancio con il discorso che hai appena abbozzato proposto dalla montagna
La montagna di Guido Banti è una montagna profondamente antiretorica
Questo lo posso dire vivendo in montagna avendoli letto molti liti di montagna ed essendomi fatta una certa idea sulla tipologia dello scrittore di montagna
E
Che arcaico anche lui nel senso che nella scrittura di montagna noi abbiamo due maniere di vedere una maniera per radicale
Che è molto maschile
Che non è solo la competizione una sfida ma proprio un punto di vista e poi abbiamo in questo libro secondo me è una visione orizzontale attraverso quelli che sono i legami e è questa una maniera di guardare le cose decisamente non competitiva
Ma che
Riserva molte molte sorprese e
La durezza non è nella salita
Verso la cima ma la durezza nell'attraversare quelli che sono i rapporti che circondano anche la piccola comunità di montagna
Intanto
Probabilmente a una
Diversa montagna corrisponde anche diverso punto ora di vista tu hai parlato verticalità
E le montagne di un io Paolillo sono però sono molto più modeste in tutti i sensi sono sono più basse sono sono più dolci
Sono più facili e anche Temps da salire io stessa
Qualche volta sono anzi sono andata sul sul Gran Sasso questo sembra un aspetto superficiale
Allora ma secondo me non è proprio non è proprio quasi perché la lanciò Michelini viali loro Grazia per il paesaggio in qualche modo condiziona anche la forma del pensiero ne parlavamo un po'di tempo fa anche durante il tour
E dello Strega con con Chiara Valerio no che che ha scritto invece è un libro ambientato a Scauri sul sul mare e parlando appunto dei dei nostri romanzi a me veniva
Veniva in mente questo
Quando vidi in montagna possano acquistò rispondo rendono sto un po'divagando però fissi mi mi gli ha ma c'è comunque parlare questi aspetti quando quindi in montagna io per esempio sono nata e cresciuta in una palle sono appunto valli e montagne dove tutto è molto più più piatto non è così accidentato
Non ci sono queste linee spezzate ma piuttosto ondulate però resta il fatto
Che come avviene sempre una quinta alle spalle ho di fronte
E quindi lo sguardo va sempre ASPA conto quella qui sicuramente molto di più allora nella mia fantasia
Questo sguardo che sbatte quel ghetto nati intorno addosso ritorna indietro
Ed è come se CUF fossili non so importato all'introspezione no amo guardare dentro di te
Almeno questo è l'effetto che fa bene quando vado al mare invece
E il mio sguardo vale non potendo seguire la curvatura della Terra del pianeta fra adesso all'infinito sì
Sì per no più o meno
L'Europa pienamente
E io credo che appunto in tutto Weston CISL sia voi un diverso modo anche i poi pensare evidenza anche le relazioni
Dove dove i posti sono sospetti isolati dose di Livorno le le i con le comunità
A alla fine tutto un girare né rigirare all'interno della comunità
A me interessava molto anche questo ma me ne sono ancora scrivendo
C'era contare le dinamiche pelle i con le comunità
E come
Quello che accade sul sul loro territorio si riflette voi nel nel tempo
Anche nelle nelle relazioni Sempio io non so se qui è diverso me lo direte voi però da noi
Una esposte a noi specifichiamo in maniera quasi ovvia perché aveva già da già letto i suoi libri ma ovviamente intendendo ero il quale se commento della montagna appenninica
L'Abruzzo l'Abruzzo
Son già ignoranza sa si non no danno ovviamente è un dato ora quasi ovvio a chi Circe scuola lo diceva
Sto è giusto
Precisarlo ecco quello che io rispondo che con ho raccontato anche nel Libano
E che a è vero che si parla molto gli uni degli altri no le le piccole comunitari o il vicinato è sempre molto sette voglio molto attento
Persino a ai panni stesi sulle corde della dei vicini
Però voi quando accade qualcosa di forte di due di traumatico come in questo caso come nella realtà del novantasette sulla sulla Maiella
Quando succede questo
Qualcosa di traumatico la la prima reazione è sempre chiudersi chiudersi Halloween ciò chiudersi indifesa
E
Tracciare anche lì un solco una fatturata noi e in quello che è accaduto in questo caso proprio noi dello
Cioè individuare noi che rappresenta la comunità assicurando bene
Sembra uguale a se stessa
è un loro che sono invece degli elementi estranei che hanno provocato adesso politico che cos'è questo questo trauma questa frattura
Nella realtà nel novantasette ci fu sulla Maiella questo duplice Femminicidio allora naturalmente non non lo chiamavamo colossi però comunque
Furono uccise queste due ragazze
E per la prima volta questo nuovo sconosciuto ai più perché la la nostra montagna non è forme come questa
Dal punto di vista a turistico pochissimo
Pochissimo esposta ecco e quindi questo nuovo di cui quasi tutti in Italia ignoravano l'esistenza divenne
Venne al cento delle delle corna che ridia arrivavano i giornali le televisioni
E anche nella comunità ci fu in questo momento di di concitazione quasi di eccitazione per la prima volta siamo visti per la prima volta ci vedo non ci cerca no Cimberio vista no
Dopodiché una volta spariti i giornalisti fotografi e gli operatori la comunità si è più si è chiusa Lina indifesa
E queste l'ha potuto fare cacciando appunto una linea di demarcazione netta questo Hans direi orizzontale
Tra noi e Lillo noi che qui ci siamo nati cresciuti che stiamo sul nostro e lo perché in fondo tutti gli attori
Di questo episodio di cronaca non apparteneva no al al luogo non erano dei nostri quindi le ragazze erano venute
A camminare in Abruzzo ma non ne hanno figlie della della comunità
E l'omicida era addirittura o uno straniero quindi ancora più lontano e ancora più alieno
Scrivendo questo questo romanzo insomma o le ai tanti altri temi che abbiamo più o meno sfiorato
Per me che era importante anche anche questo c'è raccontare come le piccole comunità Montale si difendono eccome però voi questa difesa che si traduce nel silenzio e nel non detto si trasmette in realtà in una maniera misteriosa alle alle generazioni successive
Finché non arriva qualcuno in questo caso direi Amanda
A a scardinare ad aprire un po'quella quella Bordonaro segreta e a far fuoriuscire questo questo materiale nascosto
Do la parola Michele ma solo per confermarci peraltro eccellente descrizione da parte della tardi pretendi Pietrantoni di quella che i suoi chiamato silenzio
E io chiamerei quando il silenzio si allarga una dinamica sociale anche omertà possiamo darla una parola
Che è quella che scusate se mi ripeto se per caso qualcuno era qui ieri l'incontro di Teramo tra le dive di ieri l'avevamo ed abbiamo citato in tutt'altro casi ore e quello che un certo Saviano è raccontava di una certa Alleghe per dire e un certo Vincino proprio dieci anni fa qui a Montanelli mi diceva dopo tutti questi anni ancora la comunità non è riuscita a tirar fuori i nomi
E ricostruire il passato in maniera limpida perché la catena della omertà si trasmette in evita abilmente per generazioni e forse ad Alleghe mancato una mandare una cosa dici Michela
Da pensare che sia una sorta di sindrome del o meglio tracci il solco e quello che ha dentro dentro quello che è fuori è fuori e quello che ha poi sempre più fuori
E al punto che a un certo punto le montagne sembrano non solo è essere sempre lì a restituire ma anche a chiudersi
Sia questa sensazione quando la comunità si chiude il paesaggio si chiude insieme alla comunità sembrano più strette più vicine questo dente del lupo che il luogo punto dove Successo il il fatto terribile e incombe sempre più vicino i pensieri incombe nella pista incombe ma c'è un
Ma cosa che non è solo di questo libro una costante di tutti gli chiedono a tale Di Pietrantonio che anche nella situazione di scacco più terribile più micidiale
Consente invece di spostare l'orizzonte anche rimanendo fermi
E questa cosa
La magia dell'apprendimento il momento della scuola la scuola che nel bene e nel male in tanti personaggi sotto attacco dal destino
E la parola che si apprende nella scuola la lettura il post la possibilità di essere altrove dentro la lettura e la scrittura una sorta di via di salvezza che riapre riapre anche nel caso delle protagoniste di questo libro ma penso anche alla minuta anche lì la scuola era arrivata a dare una mano
Sì diciamo che questo
Accendono messo sempre lì tiene pari pari dalla nella mia vita stessa
Per me la scuola è stata assolutamente salvifica così come lo è Lucia alla protagonista la voce narrante dell'età fragile
E così come lo è stata lei appena citata
La Minnuta un'area Cazzin anche a tredici anni
Per ogni punto differimento perché scopre di essere stata spostata scambiata illustra la famiglia di un di origine e una famiglia seduto adottiva
Come lei dice come se fosse veramente un pacco e lei in quel momento che cosa può fare
Nel momento in cui viene restituita e passa dalla condizione di principessa figlia unica di questi genitori che credeva i suoi genitori ma non lo erano
A alla condizioni di di Cenerentola all'interno di una famiglia povera e numerosa lei che cosa può fare o soccombere
Ho attaccarsi all'unico elemento di continuità la sua vita di prima e la sua vita di dopo la scuola perché anche la famiglia povera numerosa continua a mandarla a scuola così qui Lucia Lucia se non se non avesse studiato se dopo questo trauma che soltanto la sfiora la sfiora perché investe Maccia massicciamente la sua migliore amica
Dove Alice ma lei ne è soltanto sfiorata è una una tangente che per un attimo passa
E e la tocca e
Dopo quell'episodio Lucia a un momento anche lei di interruzione così come o e ce la fa a sua figlia Amanda
E si ferma non non riesce più a studiare non riesce più a fare addirittura stadietto al padre cerca di aiutare i doni nei lavori agricoli quindi di nuovo si si attaccano all'origine
E e il padre le dice ma come uno poi ma fare e pelli sarebbe a questo nostro mondo e adesso vuoi venire con me a decretarne in campagna ma vai varia fatti le cose in due l'indice per me in questo scambio che forse sarà contenuto in due righe al massimo del del Libano c'è un po'tutto del confronto tra questi due generazioni
Della possibilità di salvezza
Che Lucia a ma anche della possibilità di saldezza anche il padre le vuole evitare questo padre autoritario
Analfabeta dal punto di vista affettivo sentimentale no quasi muto
Da quel punto i di vista come lo erano gli uomini della della sua generazione e del suo ambiente
E però sta dicendo alla figlia perché a questa intuizione saldezza
Che tocca alla figlia cui la figlia ha diritto
Lei dice no turno invece stare chiedo a me raccoglie incarichi mezzo ai calabroni degli andare a studiare idee viene in mente su questi Benedetti libri e questo questo è stato realmente sia nei miei personaggi soprattutto appunto queste figlie femmine
E sia nella nella mia vita una possibilità per cui io dico che
Questo mia un mondo originario io ha avuto
Negli con fondi delle buone contraddizioni mio padre ha avuto delle buone contraddizioni
Mi ha
Limitato nelle nelle libertà vini meno ad un certo punto Lucia racconta di se dove dice che devono raccontare che devono dire uccide per poter uscire per poter frequentare i coetanei per averli le minime esperienze di vita
Dice un'alta frase chiave permette romanzo volevamo soltanto se Giovanni quindi su questo c'era un soffocamento totale però Comi cena
Questa
Quest'asta ma contraddizione per cui quantum non tutti anzi Poggi
Ma qualcuno di questi padri permetteva anche alle figlie femmine Visco inviare quindi di fatto metteva in mano alle alle figlie femmine uno strumento potentissimo di di emancipazione di liberazione da da quel mandato familiare che peraltro si ostinava hanno a in ai un po'
Verissimo prego però Michela
In realtà Cuesta delle figlie femmine mandate a studiare però raramente molto come dire molto IVA anche in questo territorio
è affascinante questo specchio che ci stiamo facendo stasera tra due montagne così lontane però appena uno mette piede fuori da Cortina che comunque la sua dinamica di paese gli ampezzani sono qual è sempre non è che ci sono
Quindi c'ha la sua però ovviamente quella è la vediamo in agosto in una straniera con una fisarmonica mattina mettiamo che che riferì di qua queste cose della remota Maiella ci sembrano mere almeno remote non so se se raccordo Michele
Nelle scuole degli adulti per esempio sole dove tu mi insegni ben tre sono le le le donne che arrivano a studiare da adulti sono una valanga e gli uomini che arrivano studiati adulta adulti sono molti di meno perché ma anche perché gli uomini spesso in qualità di figli maschi sono stati fatti studiare quando era ora
Va scuole scozzese Rasi se sia sconnesso sì
E invece
Volevo parlare appunto visto che stiamo parlando di questo padre padre è l'unico che in una un nome mentre tutti hanno nomi parlanti
Mi spiace contratti stavolta una volta non c'era Marcella anche luglio nome parla
Rocco
L'avevano eroe vero nome Stradivari motivazione stavo dando ragione anch'io comunque quindi due due ridurrebbe tempio oggi non un no saldamente che alcuni no lui
Questo mi è capitato anche negli altri romanzi c'è ci gioco un pochino di alcuni nomi sono nominati scusate il gioco di parole involontario una sola volta
Erano Ko è uno di questi credo che scissi Yahoo nonna o al massimo due volte però è un nome cognome nascosto io corsi molto molto molto ben nascosto quindi
Quasi quasi invisibile però si Rocco Rocco caro sa quindi cui era fin troppo
Scoperti penso alla
L'assonanza coordinata con il territorio va bene ma io veramente sarà banale marci credo fu ci credo molto a come in qualche modo il paesaggio
Abbia quote di di Foggia chi ci nasce solo ora chi ci abita sopra qualche comunque
Il paesaggio e è un limite il paesaggio di montagna è e un limite alla ai spostamenti all'attuale vita soprattutto in in altri tempi quando Diversi erano i mezzi per andare venire per uscire dalle valli
E questo mi interessa molto anche del dal punto di vista linguistico anziché in sarà anche capire se se qualcosa di dissimile anche qui c'è balli che non comunicavano benché da noi appunto
Fossero o meno spigolose ma sviluppavano dialetti totalmente diversi ce l'abbiamo anche qui nocciolino
Non così radicalmente diversi nelle livide le vicinanza ma uno va a Dobbiaco si parla direttore un'altra lingua per cui si sicuramente sicuramente no cosa dite mi sembra
Questo per me e di grande conforto perché a volte mi sento anche un po'
In imbarazzo a nell'essere sempre etichettata come scrittrice Apruzzese e quello che voglio dire che va bene io sola toponomastica
Del mio territorio per comodità perché quella ci conosco meglio e c'è aveva spero a di toccare corde che riguardino anche qualcun altro al di fuori dell'Abruzzo perché poi appunto alle le dinamiche solo sono sempre quelle sono sono sensibili no quindi sia condividiamo la provincia la provincia italiana voi risulta essere la la madre i di tutti ovunque anche il chi vive nelle nelle città più grandi assicura mente una parentela reale ma anche simbolica
Con con tutti questi territori dispersi nel nel corpo della della penisola
Il ricorso e come per dire per confermare che tutta la montagna il Paese signori se andate a pagina centotredici dell'età e saggi d'età fra agire
C'è un passaggio in cui racconta
All'altezza del casotto si allunga una fila di macchine ferme parcheggi ancora da mi avvio verso un vociare concitato sull'erba un gregge mai così numeroso i pastori devono aver riunito le pecore
Uno striscione è affisso al cancello del campeggio
La montagna ai pastori via gli speculatori anche qui come è incredibile come sul tema del colonialismo del montagna fa fammi fare solo una riflessione così extra narrativa a volte un po'calcato
In maniera anche un po'eccessiva io
Trovo che sia affascinante il dibattito ma il fatto che per esempio questa ne sia uscito un buon libro controstoria dell'alpinismo che dimostra come i locali hanno hanno eccome se solcato le vette
Ci fa dire che non la dinamica siccome colonizzati colonizzatori ci porta un po'fuori strada Oriente questo non è il tuo punto di vista è una è un cartello che poi però troviamo anche se si va in Salento quando si dice no l agli invasori che si tratti di Xi Lello dita c'è questa un po'al il riflesso della
Eccellono
Rettore riso
Capito male legis sì sì ecco l'antica anche dei catalani legare anche Cathay dedicheremo esatto i catalani e di Barcellona il verso nord-est prego prego che era
Torno sui nomi
Sua mamma allora Amanda un po'il secondo cuore di questo libro è quella che inverte inverte la rotta
Inverte la rotta perché ha
Deciso che
Quale prima di tutto andare via lontano e lontano e Milano
E siamo all'interno di quello che è un Periodo
Che tutti noi ricordiamo molto bene ma di cui non abbiamo molta voglia di ricordarci
Mi ha molto colpito Amanda prende uno degli ultimi tre anni
In partenza da Milano prima della chiusura dello da un forse questo è uno dei primi romanzi proprio che si prende la briga di storicizzare
Quello che abbiamo vissuto e
La pandemia
è un po'come dire una un trauma con cui non abbiamo tanta voglia di fare tipo ma è un po'come l'orizzonte lungo di questo libro cioè se tu non fa i conti con quello che è il passato
Questa cosa che tornerà sempre indietro in maniere silenziose in maniere sotterranee
Sì la pandemia non è esattamente un tema o comunque non è un tema centrale nel nel romanzo io questo lo preciso sempre
Perché probabilmente
Io stessa nel momento in cui lo scrittore non ne ho ancora punta a tematizzato la
In un modo che che la rendesse veramente centrale
Però
E uno sfondo importante e lo sfondo all'interno del quale e pena alimentato all'interno del quale tutti i personaggi si muovono
Sulla linea del presente perché negli incroci sono queste due linee del tempo quella
Del del passato un passato lontano in cui era avvenuto
Questo duplice Femminicidio sul sul posto
E quello e quella invece del del presente dove c'è Lucia adulta ma pura che si confronta con questa figlia
Che che torna a da da Milano quindi tutti i personaggi si muovono no Lina in questa con dice che
Una sorta di sfondo ma è uno sfondo che ogni evitando viene viene avanti e si prende un po'la scena
E secondo me il personaggio che più la riporta in primo piano la famiglia proprio Amanda perché Amanda a questa operazione di tornare a casa torna indietro da Milano perché ci sono le chiusure ma probabilmente sarebbe tornata lo stesso
E si chiude allora nella sua cabina quindi parla con la madre la madre vede che lei crisi
Che ancora questo malessere ma non riesce appena Hitachi perché Amanda e chiusa in una camera c'è una porta che le le separa ebbene questa è un po'una sorta di radice quadrata di quello che sta avvenendo su una una scala di una misura
Molto ma molto più grande quindi è la chiusura di Amanda
Che risuona
Con la grande chiusura che abbiamo tutti vissuto quindi la chiusura dell'Italia intera ma anche di tutto tutto il il pianeta
E e vi come se nella nella pandemia ha mandato molti molti di noi avessero trovato uno scoop un un qualcosa intorno al quale come dire umane alcune ordinare
Tutti tutto il male S e ci portavamo già però e che non sapevamo nominare cioè perché alla fine la pandemia ci ha fatto ci ha fatto stare tutti così male io se ci ripenso per me personalmente
Al di là dell'amico Charly conscia di morte angoscia di infettarsi qui c'è un certo punto no
E c'è un coro in questo Paese è la prima volta che si ritrova nel ricominciano approvare intanto scelgono di farlo all'aperto
Ma hanno tutti paura hanno paura di cantare perché quindi canto e liberazione dell'aria che respiro quindi hanno paura di contagiarsi facendo qualcosa che profondamente gli piace a tutti quanti ecco
Quindi
Tutto tutto quel gesto ma
Se io devo ripensare alla alla mia esperienza della pandemia al di là quell'angoscia
è stato anche il Periodo in cui io mi sono più riposata in cui ho più lento
In cui facevo le le passeggiate e invito il perimetro consentito e allora mi chiedo ma perché sta o così male allora
E quello che ho capito su di me e anche su Amanda sulla pelle di Amanda e e questo che
In quel momento quelle quella corsa enorme che stava succedendo su una scala planetaria quindi lo globale veramente a tutta l'umanità
Esprimeva tutto quello che che noi avevamo già vento e che gli nel nostro continuo occorre e formare non non ascoltavamo quindi è stato un momento in cui siamo stati costretti a fermarci a chiuderci
E tutto è Ingrosso dentro di noi e questo in fondo che che succede ad Amanda
Con interni di questo libro
Sono veramente tanti forti grandi
E percorrono quelle che sono fili della storia in maniera molto veloce la lettura di questo libro è
Estremamente avvolgente uno di quelli che quando uno comincia coi tempi finire vuol ripetere col come i pattini niente
Perché c'è una tensione questa una caratteristica dei libri di Donatella Di Pietrantonio c'è una tensione molto forte e anche molto cinematografica
Noi continuiamo a cambiare punto di vista siamo in città poi torniamo sul denti di lupo poi siamo dentro la casa coi siamo dentro la testa di i Lucia
Una delle cose che accade
A cui si viene messi davanti prima Donatella Di Pietrantonio parlava della della parte incapacità maschile a esprimere l'affettività che questo è uno dei grandi Problemi del nostro presente e del nostro futuro
Ma dall'altra parte c'è anche la ciclicità
Delle madri di rinunciare
Sono piene le storie di figure Ivan venti da una parte ci sono
Le come dire irriducibili le armi nube che resistono
Le adrianee che resistono a tutto dall'altra ci sono queste madri che lasciano perdere lasciando perdere continuano protrarre l'obbedienza
Assolutamente perché a differenza
Di queste generazioni successive figlie e di donne o
Che combattono perché secondo me in qualche modo
Con tutte le le contraddizioni poche prima nomina avevamo chi è arrivato vi è arrivata una quarti consapevolezza dello valore nel mondo anche tornando alla questione dello studio no un padre che non ti faceva uscire ma di ma andava poi a studiare fosse diversi metteva anche questo tu puoi valere nel mondo
Ecco invece la generazione precedente delle madri questo immobile Nanni non ce l'aveva niente questa rinuncia continua sulla sulla propria vita
La rinuncia a a esserci ad affermarsi anche nell'arco
Della dignità era una conseguenza del del poco del poco pallore che queste donne sia il bivacco attribuivano a se stesse e se si attribuivano così poco valore e perché questo veniva trasmesso questo il
Il mandato familiare che arrivava sulle sulle figlie femmine dalle figlie femmine ci si aspettava molto molto poco ci si aspettava che fossero
Delle figure
Il servizio che restassero al servizio della famiglia
Che si costruisse Orsi una una nuova famiglia perché anche quello rientravano anche quello era nel corso della della storia della vita della della biologia che le figlie femmine dovevano fare figli perché tutto si si perpetua s'è ma nello stesso stesso tempo questione lo racconto
Lo racconto Sempre dovevano anche stare vicine all'infame alle famiglie di origine perché dovevano essere ponte quando i genitori fossero diventati e fragili a ad assisterli ad accudirli ecco Stefano Petrocchi ne ha sentito un po'di volte mi ha sentito anche confessare che al di là di due le battaglie che nella mia vita nel miopi con lo ho fatto esperienza allontanarmi per capire quella quella radice però accettano poi
Io sono rimasta mi sono lì
Programmi domani parto molto presto perché devo tornare sento di dover tornare dal dal mio vecchio guarda emblema spetta
Un aiuto nel nel trasformare tutti i pomodori dell'orto italiana apparsa
Un applauso assoluto su questo
Solare che sull'archetipo che si riprende i suoi spazi consenso generalizzato ossia i pomodori Donatella Di Pietrantonio
Ma di piglio per
Va be'però si pomodori non faccio delle piccole eccetera scherzo ovviamente volevo volevo chiedere una cosa ultima andrà il trenta Donatella Di Pietrantonio prima di dare la parola anche se loro se lo volete al pubblico si sono delle domande da parte dei lettori
è una domanda che trascende da questo libro in particolare che abbiamo sempre fatto un po'qui una volta derivi quando ne ho avuto il privilegio di avere dei narratori
Amati da tantissimi lettori e la in questa sala nella testimonianza l'avevo chiesto Elisabeth Strout come Peter Cameron come tanti altri
Se dovessi chiederti Donatella sulla base della tua esperienza un consiglio a chi scrive di quello che non si deve fare quando ci si accosta alla pagina
Mi regolarmente molte risposte che ci hanno dato tanti ma non non le suggerisco perché ognuno ha la sua
Cioè metti in cima alla lista la prima delle cose che uno scrittore o una scrittrice che desideri fare qualcosa di qualità oltre che avere successo che un altro tema tutt'altro tema ma fare qualche cosa che non deve no che non deve fare
Per me quello che non si deve fare è strettamente collegato invece a quello che si deve fare
Quello che non si deve fare perché scrive narrativa
Scegliere un tema
Che non scia punk indica profondamente che noi lacci attraversi c'è questo non significa che dobbiamo necessariamente fare Autobiografia si può
Inventare con tutta la libertà del mondo però
Bisogna assente in qualche modo inventare se stessi cioè inventare qualcosa a sia riguardo ai temi e
Che riguarda i personaggi
Che si attraversi Cino appartenga profondamente altrimenti suonava suonava falso io la luna non ci non vi ormai i nomi ma conoscono
Sì
Autori bravissimi da un punto di vista formale di costruzione
E tutto quanto ma leggendo il Nenni mancanza imparare qualcosa e come se stessero girando intorno a qualcosa
Dote non riescono ad arrivare ma non perché semplicemente perché hanno una resistenza
Ad arrivare sul dei nuclei poco o o confondibili sei adesso insomma Carella
La la si collocata
Da strapazzo però per me è un buon quello quando quello che non bisogna fare Lettica mento levità mento dicevano che profondamente c-bis turca ci ci addolora
Fai chiarissimo Cesa
La prossima edizione di una montagna di libri farà i nomi di questi scrittori mentre se senza ci sono grazie fino a quella media Donatella Di Pietrantonio e a Michela Fregona ci sono abbia mai devo per uno due domande velocissime da parte del pubblico fai ci avviamo alla cima delle copie se ci sono e non non non è un dovere prego prego prego prego grazie
Ciao buonasera a tutti
Era parla da amante di tre libri raccontarvi di questo di questo omicidio avvenuto sulla Maiella jumbo ispirato visto ultimo libero mi permetti darsi del tu
Mi fa molto piacere
Siccome i personaggi sono molto forti molto caratterizzanti
Anche questi arrivano da un qualcosa da un tuo diciamo ma lei conosce il test del vero oppure sono un'invenzione sì da dove nascono questi personaggi che sono diversi fra loro ma allo stesso tempo molto forti
Grazie è una bella domanda no non io non rinvio conosciuti dal vero
E però
Io non racconto veramente quella quella storia quella storia è molto trasfigurata spossata e anche i personaggi nella realtà non c'era la ragazza del luogo che ha doveva Licci a in questo modo per me è stato anche un po'più facile un boy io questo lo volevo perché volevo appunto anche me
In contrasto no
Le alleanze che vengono da lontano esistono Luiss te
Che vengono anche viste in un certo modo no quando arrivano se ne vanno in montagna dal Sole sui sentieri e quindi c'è sempre questo questo sguardo della comunità che che lei ha vita e c'è voi non siete le nostre e dall'altro mise dall'alta inseguire personaggio di di dover dice che invece è del posto è un affiliati di quella terra
Mi ha anche un po'facilitato perché
Dovrà Lince somiglia a tante ragazze che io ho conosciuto e anche a una parte di me stessa quindi inidonea liceo fatto confluire Tarantino elementi di di persone reali no è una somma di abitante a ragazze reali compresa appunto quella che io sono stata a allettare di di giovani vince mente queste due due ragazze ho avuto tutto laggiù di di immaginare Mele di di costruire le no loro
Nell'uovo che i dal Nord e quindi anche con tutta questa ha ora anche
Di di esotico ma anche di superiorità che per noi avevano le ragazze del nord che si permettevano di di venire a fare anche turismo dalle dalle nostre parti
Grazie della terra quando sento la superiorità delle ragazze del Nord mi viene sempre in mente Franca Valeri nel segno di Venere con Sofia Loren
E Tina Pica che le dà della poco di buono solo perché viene da Milano
Considerata dunque il tenente portatrice del peccato
Franca Valeri rispetto a Sofia Loren non so come dire cardinale gesuita questa ambivalenza essendo fare presenti estremità da una parte sono superiori e dall'altra sono delle ragazzacce
Sì non era il caso di Franca Valeri in quella zona volevo dire quel però sono d'accordissimo o è ovvio è ovvio signori sposiamo chiuderla qui se non ci sono altre domande ah prego prego prego come
Non ho passiamo e dico che il microfono così si sentono peraltro
Se ha dei figli ma incerto uno maschio
Signori con quest'ultima domanda tremendamente in discreta lascialo tornare Donatella Di Pietrantonio
Attende dal Papa con i pomodori che pesavano per la il fondamentale grazie Donatella grazie a Michela Fregona ovviamente
Ora pesa chiacchierata letta fragile si trova in vendita fuori dalla sala e l'autrice nel foyer dedica le copie grazie grazie grazie a Stefano
E poi un incontro bellissimo da prevalga