Diritto alla vita e alla speranza dei carcerati. Le proposte dei garanti territoriali delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale

L'ho tolto il buon pomeriggio volevo ringraziare la senatrice Cecilia Lia che ci ha dato la possibilità di essere qui oggi in questa sala e in questo luogo molto impegnativo sapendo che per esempio il primo invito che facciamo come Conferenza nazionale dei garanti siamo ottantasei in tutt'Italia chi di Carla e Samuele Chambery Hello che il garante campano per i detenuti
Ed è il portavoce nazionale della conferenza stavo ringraziando la senatrice che ci ha dato questa nobile possibilità di stare in questo luogo e una delle prime cose che chiediamo alla politica è proprio questa
State per discutere di carceri occhi giustizia
Mentre discutete di carcere per voi vale l'invito di Calamandrei vieni e vedi nove lo ripetiamo
Il consigliere regionale il deputato il senatore l'europarlamentare può entrare in carcere accompagnata anche da due persone vinicola non giornalisti sta scritto
E diciamo no no qualche volta vogliono che la firma sia della dichiarazione scritte nelle leggi dello scrittore Lecce nelle circolari Lazio va be'poteva essere accompagnate rimandate ad ascoltare perché
Se parlare un bisogno anche negli istituti
Diciamo costituzionali di Camera Senato e alle altre istituzioni locali penso ai Consigli regionali Parlamento europeo separare un bisogna ascoltare una virtù è un'arte
In tal senso la prima cosa che chiediamo
Noi
Come conferenza dei garanti e di essere ascoltati dal ministro nella giustizia
E niente noi siamo in grado di dare dalla commissione Giustizia al ministro e sottosegretari una fotografia in bianco e nero delle carceri ci risulta che molte volte suona anche del Governo ma non negli istituti alcune volte per incontrare una parte degli utenti dell'istituto
Ho solo gli agenti di polizia penitenziaria
Non soltanto i sindacati e invece noi siamo per ascoltare tutta la comunità penitenziaria che è fatta di detenuti e determinanti
E la Costituzione il baluardo del nostro essere come garanti qui oggi del nostro agire come autorità indipendenti e legittimati da leggi regionali e delibere di nomina comunale e provinciale
Come garanti abbiamo una connessione con il mondo del carcere abbiamo uno sguardo intrusivo
Rappresentiamo una complessità sociale ascoltiamo storie avvenimenti da diversi punti di vista e vi possiamo garantire che abbiamo ascoltato anche storie di persone innocenti
Negli ultimi venticinque anni trentuno mila italiani hanno ricevuto un risarcimento economico per un'ingiusta detenzione
Non ne parla quasi mai nessuno
E chi paga se non la collettività se non le singole storie di queste persone Restore anche familiari noi vediamo il carcere con una serie di contraddizioni
Chiediamo alla politica di analizzare prevenire intervenire per fare questo anche i numeri ci serve questi sono numeri ufficiali che vi diamo che sono del gatto
Che ci sono stati dati dal ufficio del Garante nazionale
Mentre vi parliamo al quattro luglio otto mila e trecento quarantuno persone in Italia hanno ricevuto una pena inflitta
O annulla cito ben al di sotto dei tre anni c'abbiamo detenuti che stanno scontando sei mesi di carcere mille trecentotrentasette di loro
Abbiamo detenuti che stanno scontando due anni due mila e cinquecento sessantadue di loro o da due a tre anni quattro mila quattrocentoquarantadue
Di queste persone di cui vi ho detto otto mila trecentoquarantuno solo un migliaio
Hanno dentro la loro contraddizione un un articolo diciamo il quattro bis che viene comunemente detto è un reato ostativo ma ci sono molti magistrati che anche sulla ostatività
Diciamo di questo reato decidono anche per misure alternative e mentre noi siamo qui dati del quattro luglio su sessantuno mila detenuti
Ventuno mila e zero settantacinque
Devo hanno un residuo pena di al di sotto dei tre anni
Cioè hanno scontati loro cinque anni sette anni quindici anni vent'anni sette mila di loro hanno un residuo pena sette mila ventisette di appena un anno ecco allora se veniamo al decreto carceri
E intitolato misure urgenti in materia penitenziaria per umanizzare il carcere
Con amarezza e grande preoccupazione della Conferenza dei garanti constatiamo la sostanziale indifferenza della politica
C'è per noi una sottovalutazione sia sul peggioramento delle condizioni di vivibilità nelle carceri sia sul sovraffollamento sul numero dei suicidi mentre siamo qui oggi in giornata
La riunione con i garanti regionali l'ultimo sì usciti tra cinquantasei cinquantasette se ci mettiamo anche quello di un Cpr
E avvenuto a Venezia
C'è una contabilità
Che non indigna nessuno
Ecco il numero del persone che potrebbero andare in misura alternative l'abbiamo detto
Abbiamo tantissimi detenuti che esporre poi si vedano addirittura discutere la loro liberazione anticipata
è un decreto per noi minimali inadeguato vuoto anche rispetto alle proporzioni l'emergenza carceri
Quasi un uso fraudolento della decretazione d'urgenza quello voglio dire ogni tanto qualcuno si giustifica ma non è una resa dello Stato
Non è un contorno non è un indulto ma in Italia dall'applicazione della Costituzione è venuto quattordici volte fino al due mila e quattro
L'ultimo indulto che porta la firma cosiddetta di Mastella Maggiolini due terzi parlamento del senato
Due mila e sei sì quindi pensate solo le telefonate aumentano da quattro a sei poi come ritira egregiamente il collega Nastassja anche questa ci sembra una diminutio innanzitutto per le donne
Grande dall'esperienza delle donne deportate di Pozzuoli causa problemi sismici che a Pozzuoli in applicazione di una legge nazionale potevano telefonare i figli tutti i giorni
Spostate le centoventiquattro donne in sei istituti campani
Cinque a Perugia venti a Milano dieci a Venezia telefono un giorno a settimana e come se ci fosse un'alternanza come lo dice un'interpretazione soggettiva dei direttori tra altre cose
La cosa che mi ha colpito siamo anche alla burocratizzazione degli affetti
Qui sta scritto da quattro a sei ma il direttore del carcere autonomamente le può mentale come stabilisce Luís era questione burocratica potrebbe essere uno strumento diciamo molto ambiguo quello di consentire a qualcuno
Una telefonata in più rispetto ad un altro
Non si parla mai dei suicidi delle forme di autolesionismo della mancanza di figure sociali di ascolto come psicologi assistenti sociali psichiatri mediatori linguistici tra i cinquantasette che si sono suicidati
Addirittura cinque di loro dopo tre giorni di carcere dieci dopo quindici giorni moltissimi nei primi sei mesi
è un buon gruppo quando manca all'uscita del carcere mancano tre mesi sei mesi
è la solitudine di un carcere quando entri è solo il primo giorno veti
Il medico un educatore lo psicologo podisti di vederlo dopo tanto tempo è un appello che facciamo anche le regioni che devono fare la loro parte perché sono quindici anni che la sanità duecentonovanta istituti e sanità regionale
E come li curano i diciassette mila tossicodipendente
Un terzo denunciato dei familiari
E loro queste figure di sostegno possono essere non soltanto psicologi del tappo ex articolo ottanta ma psicologi delle regioni delle ASL
Psichiatri quindi anche le Regioni devono fare la propria parte
L'emergenza carceri c'era bisogno dimmi visura deflattiva del sovraffollamento partendo dall'unica proposta in campo presentata dall'onorevole Giachetti
Nel merito del decreto stesso interverranno i colleghi presenti a questo tavolo
Siamo quattro del coordinamento e due colleghi che sono garanti regionali
Doriano della Liguria Stefano nel Lazio sul primo punto aumento del personale sta scritto solo per la polizia penitenziaria
Sull'aumento delle telefonate l'altro punto sulle strutture residenziale per i detenuti tossicodipendenti come le altre non è immediatamente applicativa passano sei mesi per fare l'albo
E gli altri sei mesi per indirizzare i detenuti tossicodipendenti poi cede ci sono le modifiche dell'istituto
Della liberazione anticipata che potrebbe rappresentare solo apparentemente una semplificazione noi chiediamo soluzioni giuridiche mediante chiediamo emendamento e concreti a questo decreto che ad oggi e servito su per qualche telefonata in più
Io mi fermo qui e do la parola ai colleghi presidenti iniziale
Dalla professoressa aveva un'idea corrente della scala le Samuele Palma io sono la garante comunale di Parma io ringrazio il portavoce della Conferenza nazionale perché se noi oggi siamo qui è perché probabilmente ne abbiamo piene proprio le scatole
Nel senso che
Vediamo ogni giorno un peggioramento delle condizioni delle carceri italiane dove quasi ogni giorno se non due volte alla settimana ci rechiamo
E di fronte all'emanazione di questo decreto legge misure urgenti in materia penitenziaria di giustizia civile e penale di personale del ministero
Della giustizia che il ministro Nordio ha detto espressamente non essere un provvedimento svuota carceri ma un provvedimento volto ad umanizzare l'esecuzione della pena detentiva
Francamente siamo rimasti molto perplessi
Molto perplessi perché hai di umanizzazione della pena non ne parla un decreto legge ma l'articolo ventisette della nostra carta costituzionale chi ancora ancora dal mille novecentoquarantotto attende una piena attuazione
Secondo perché questo decreto legge non Vannini Manente a migliorare la situazione degli istituti penitenziari
Non c'è un sono veramente poche le norme immediatamente attuative quindi significa che questa urgenza necessità solo sbandierata da questo esecutivo ma non percepita come concreta se nessuna norma di questo decreto legge può essere immediatamente applicata neanche le telefonate perché queste sei telefonate che vengono previste da questo decreto legge
Possono essere garantita solo previa l'entrata in vigore di un Regolamento quindi e proprio come si attuasse lungo il gioco delle scatole cinesi quindi un rinvio
Così colonne della ricordato prima Samuele anche l'elenco del l'albo delle strutture Esterne anche lì per essere attuate decollerà del tempo perché è innanzitutto bisognerà trovare un tavolo con la parte privata
Con il rischio di una privatizzazione dell'esecuzione penale con negli enti regionali e con gli enti locali per cui neanche questa norma immediatamente attuativa riteniamo proprio per i numeri che ha poc'anzi dato il portavoce che l'unica misura che può dare un minimo un minimo di sollievo a questa situazione d'emergenza come ricordato anche ci teniamo a ribadirlo dal Presidente della Repubblica nel marzo scorso
Emergenza carceraria così ne parla Sergio Mattarella
E proprio il Progetto di legge che fra due giorni sarà oggetto di un'ulteriore discussione
Perché perché si tratta di una misura già sperimentati in passato quando siamo stati condannati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per effetto del sovraffollamento e parlo del due mila tredici
Secondo non è un indulto
Quant'anche lo fosse la Parolin tutto è costituita nel nostro testo costituzionale il risponde ad un'esigenza umanitaria
E soprattutto potrebbe Dario un immediato sollievo a chi nel carcere si trova a vivere una condizione detentiva non degna di un Paese democratico
La prova e data anche dal regime delle telefonate tu dicevi giustamente questo in attuazione in attesa delle per l'entrata in vigore di questo modificare con lamentare il decreto legge attribuisce il potere al direttore dell'istituto di concedere ulteriori telefonate
Vi do una notizia il direttore può concedere allo stato attuale già ulteriori telefonate per comprovate ragioni quindi è una presa in giro questa disposizione c'è poco da fare
Ci sarebbe un'unica cosa da fare sperare che in sede di discussione della conversione del decreto legge si possa modificare questa norma e liberalizzare diciamo così il numero delle telefonate
Secondo non ci stiamo battendo affinché si dia immediata attuazione a quanto detto dalla Corte costituzionale in tema di affettività
Perché ricordiamolo già diciamo
Così nel gennaio scorso la Corte costituzionale ha scritto una sentenza la numero dieci del due mila ventiquattro direttamente applicativa dando delle indicazioni ben precise
Pr incentivare o comunque garantire il diritto all'affettività alle persone ristrette nell'i diversi istituti
Garantendo la possibilità di avviare colloqui Intini e riservati con i propri familiari
E parliamo anche di una modifica importante perché ci sono degli istituti penitenziari io non so se qualcuno di voi andate a vedere come avvengono i colloqui in carcere
In queste salì enorme in alcune carceri le sedie e tavoli sono bullonati al pavimento
Tale per cui un detenuto non si può minimamente avvicinare neanche al proprio familiare neanche per una carezza
Pur con la vigilanza pur sotto diciamo così la stretta lo stretto controllo dell'agente di polizia penitenziaria
Pertanto questa posso anticiparlo Samuele una delle prime iniziative che noi mettiamo in campo
Sperando che qualcuno ci ascolti proprio perché come ha detto Samuele i garanti insieme a chi quotidianamente entra in carcere
Sono in grado di fornire i dati irreali delle condizioni degli istituti di pena in Italia grazie
Bruno Mellano sembra del coordinamento che anche il Garante regionale del Piemonte
Ma brevissimamente per una considerazione
Come garantire stamattina aveva fatto la riunione del Forum dei garanti regionali
Tutte le regioni hanno provveduto con poter legge istitutiva e anche una delle due province autonome a dotarsi della figura di garanzia
In gara
Sono se capite poco Pati della situazione attuale abbiamo concordato come ha detto Samuele una serie di iniziative a cominciare dall'inchiesta accorata di un incontro col ministro Nordio
Io sono stato protagonista il dieci agosto scorso della visita ispettiva che ha fatto il ministro Nordio al carcere di Torino a seguito del suicidio di due donne nello stesso giorno Giro di pochi metri quadrati di poche ore
E in quella sede un anno fa il ministro prese alcune diciamo dichiarazioni fece alcune dichiarazioni molto forti rispetto alle telefonate rispetto alla necessità di interventi strutturali rispetto alla necessità di trovare diciamo soluzioni alternative alla pena permettendo
Altri spazi per l'esecuzione penale
Il tempo ormai scarseggia e siamo seriamente preoccupati perché le tensioni stanno aumentando abbiamo visto in questi giorni e in queste ore
L'aumento di quelle tensioni che giornalisticamente fosse in modo un po'frettoloso vengono diciamo catalogate come rivolte ma davvero invito tutti a cominciare da chi all'interno dell'amministrazione penitenziaria fa uscire
Il queste notizie con queste forme molto colorite
Perché se si va a vedere se no in genere singoli episodi episodi anche drammatici a episodi anche di violenza ma che riguardano un numero ristretto di detenuti e spesso e volentieri sulla base di richieste istanze quesiti attese di risposte assoluta attesi di decisioni del magistrato di sorveglianza attese decisioni da parte dell'amministrazione penitenziaria per trasferimenti per avvicinamenti per me permessi
Per la liberazione anticipata che davvero meriterebbero un'altra attenzione un'altra risposta le mancate risposte sono accanto al disagio reale al numero sicuramente insufficiente di operatori
Ma noi condividiamo l'analisi che ha fatto il capo del dato quando ricevendo una delegazione dei garanti ha detto che mancavano mille educatori professionali
Mille educatori professionali quindi non possiamo essere
Contenti e soddisfatti che ci si dica che vengono assunti ulteriori agenti di polizia penitenziaria chiaro che è un modello vecchio quello dell'esecuzione penale nel nostro Paese che spero suppone
Un controllo è una sicurezza che è sulla carta
E lo vediamo tragicamente i telefonini la dogana
I le violenze interpersonali e poi le violenze anche con gli operatori che certo non possono essere risolte da qualche agente in più forse da un mediatore da un intero pretenda un educatore da una presa in carico
E lo diceva Samuele con questo chiudo
Una presa in carico che a nella responsabilità di altri soggetti oltre a quelli dell'amministrazione penitenziaria a cominciare dalle nostre regioni in primo luogo ma i territori il privato sociale il volontariato
Che possano davvero portare un contributo significativo per un'esecuzione penale diversa ma un'esecuzione penale diversa presuppone l'ascolto
E in qualche modo la valutazione oggettiva delle condizioni attuali di esecuzione penale
Il fenomeno della tossicodipendenza in carcere il fenomeno della disagio sociale della marginalità sociale della marginalità mentale del disagio psichico dentro i nostri istituti caratterizzano davvero alla vita dei nostri istituti molto di più
Che
Il numero dei detenuti in quarantuno bis solo i numeri del di tutti in alta sicurezza noi abbiamo oltre sessantuno mila detenuti mal contati abbiamo dieci mila persone afferente Circuiti di grande allarme sociale e di sicurezza tutti gli altri
Davvero sono quei poveri cristi che di cui poi registriamo il suicidio magari a un mese dal fine pena magari ad un mese dall'ingresso magari nel occasioni di una telefonata di una notizia di una annuncio da parte dei era dei familiari di qualche notizia tragica e su questo è davvero chiediamo a tutti di essere coerenti se come ha detto il ministro il dieci agosto dell'anno scorso la questione delle telefonate può essere una valido strumento di intervento occorre avere la forza di dirlo e viveva in modo chiaro perché io sono pronto a a toccare anche esempi e testimonianze non spesso e volentieri troviamo chi detiene in carcere un telefonino non per coordinare la mafia 'ndrangheta la camorra ma per chiamare la fidanzata
E questo è il segno di un fallimento di un Paese che si dice attento alla famiglia attento alle relazioni attento al contesto che può permettere un recupero e reinserimento
E quindi l'iniziativa dalla conferenza una l'iniziativa di presa di parola
Personalmente aggiungo la mia parola che indulto amnistia
Sì grazie Bruno
Trenta secondi solo per darvi un altro dato noi parliamo delle forme di autolesionismo scioperi suicidi in carcere
Ma in Italia mentre io vi sto parlando siamo qui centotrentadue mila persone sono della cosiddetta aria penale esterna
Nel due mila in Italia erano tre mila che facevano affidamento simili per lei
Arresti domiciliari abbiamo Uto suicidi tra gli arresti le persone agli arresti domiciliari perché hanno così gli arresti domiciliari e non il permesso di uscire dalle carceri
E anche lì mancano gli assistenti sociali l'abbiamo chiesto adesso a partire dalla mia regione che ne abbiamo ventitré mira all'esterno no settanta assistenti sociali cioè non si lavora nemmeno al telefono con queste persone
Dulcis in fundo
Sessantotto mila persone in Italia
Forse qualcuno in Senato pur non lo so hanno una pena sospesa cioè hanno una condanna di primo grado al di sotto dei quattro anni però solo incensurati euro e poi abbiamo visto che in molti casi Ivana prenderà casa mise devono scontare tre mesi un anno un anno e mezzo come si organizza tutto questo mondo
Allora abbiamo bisogno non tanto di più carceri
Abbiamo bisogno di utilizzare più penne prima di entrare più pene alternative al carcere prima di venire in carcere e poi abbiamo bisogno sostanzialmente di più figure sociali di ascolto Valentina Calderone dello della coordinamento nazionale della Conferenza dei garanti che la garante poi anche di Roma
Allora sì buonasera grazie
Allora va be'innanzitutto
Siamo qui perché no questa è una nell'ennesima iniziative che portino avanti dal diciotto aprile che è stato diciamo così il la prima scadenza dopo il discorso del Presidente della Repubblica
In cui appunto veniva espressa fortissima preoccupazione non possiamo dire nient'altro che non quanto siamo profondamente delusi da questo provvedimento
Mi ricollego alle parole del collega nell'anno quando parlavano del termine rivolte di come viene trattato anche dal punto di vista della stampa tutto quello che accade e io vorrei ricordare che appunto l'utilizzo del proprio corpo in carcere è praticamente l'unico strumento di affermazione de propri diritti delle proprie questioni e l'unico modo attraverso cui si può fare sentire la propria voce in situazioni in cui spesso le persone non vedono i direttori magari per mesi in cui non c'è nessun'altra modalità per riuscire a dire le cose che succedono e allora in questo quadro in un quadro in cui no a questo famigerato decreto carceri sull'umanizzazione delle carceri non parla di niente di tutto questo abbiamo dall'altra parte
Un provvedimento che è il disegno di legge ora in commissione sulla sicurezza pubblica tra il personale in servizio nonché vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario e in cui sarà possibile
Prevedere anche il reato di rivolta passiva quindi ogni modalità che le persone detenute oggi hanno l'unico strumento che le persone detenute hanno di e diciamo così fanno valere o provare a far valere i propri diritti verrà punito con pene fino agli otto anni questo diciamo così rientra in un quadro e altro che no come dire l'idea di umanizzazione della pena e dobbiamo ricordare che secondo me molto importante dirlo che questo quadro questo quadro di sovraffollamento
Che a qualcuno diciamo così pare forse essere piovuto dal cielo riguarda una cosa
Molto banale ma che ci dobbiamo dire dobbiamo avere il coraggio di dire i reati e i crimini sono quello che noi facciamo diventare reati e crimini
Purtroppo poco spesso diciamo in questa emergenza
Noi rischiamo nomadi anche né come garanti quindi facciamo mea culpa anche noi di marginalizzare tutto il discorso per esempio sulla giustizia minorile giustizia minorile che in questo momento a collasso
Non succedeva da anni di avere il sovraffollamento anche all'interno degli istituti penali per minorenni
E questo non è diciamo così come qualcuno ha detto colpa di un'invasione una supposta invasione una quasi invasione dei minori stranieri non accompagnati questo è l'esplicita conseguenza di scelte ben determinate per esempio
Una delle tante norme ma veramente potremmo passare forse un quarto d'ora a elencare
L'aumento dei reati l'aumento delle delle sanzioni che sono state prodotte da varie
Legge vari decreti in quest'ultimo anno e mezzo è per esempio l'arresto in flagranza per spaccio di IED entità di sostanze stupefacenti
Legge sulle sostanze stupefacenti e legge
Sulla droga che è una delle principali dei uno dei principali fattori criminogeni di diciamo così aumentar la borsetta o nel nostro Paese allora queste cose dobbiamo dire ce la dobbiamo dircele con molta chiarezza e come dire se ci diciamo queste cose non può che essere evidente quanto il nostro sconcerto e sconforto no rispetto a questo a questa decretazione d'urgenza peraltro le creazioni d'urgenza che
Diciamo così dico anche dico solo altri due punti che hanno in uno stato particolarmente perplessi uno è questa posta
Diciamo così facilitazione di tutti i procedimenti rispetta la liberazione anticipata dei tribunali di sorveglianza non è chiaro dalla norma come questo avverrà a noi sembra una prima lettura ma speriamo di essere smentiti Point
Al fatto pratico e all'atto dell'applicazione da parte dei e tribunali di sorveglianza
Ci come diciamo così possa avvenire questo meccanismo di posticipazione in qualche modo da quello che capiamo della concessione e di inversione da parte dei tribunali di sorveglianza cioè non più obbligati a disporre a comunicare
L'accettazione del periodo di liberazione anticipata ma obbligati a comunicare l'eventuale rifiuto in che tempi avverrà questo rifiuto rischiamo e diciamo questa è un'ipotesi che noi facciamo è una domanda che ci siamo posti e speriamo di avere delle risposte
Le persone detenute rischiano di stare quattro cinque sei anni senza avere avuto una risposta e scoprire solo dopo che alcuni semestre di liberazione anticipata non sono stati raggiunti non sono stati conseguiti e non gli vengono riconosciuti ecco questa probabile inversione psicologica diciamo così no dell'onere
Anche da parte dei tribunali di sorveglianza ne preoccupa molto e preoccupa molto il proprio per la tenuta diciamo così psicologica che già ed è anche il benessere a Londra popolazione detenuta che già è profondamente a rischio
L'ultima cosa quella che poteva sembrare no e diciamo così nel momento in cui noi sono mesi che lo diciamo
Facciamo uscire no quelle persone che stanno sotto i tre anni di pena sotto i due anni di pena troviamo dei modi di far uscire quelle persone
La critica che ci viene fatta e che viene fatta da anche rappresentanti del governo è anche la loro intenzione è investire nella costruzione di percorsi di queste persone
No quindi se prendiamo non so erano sei mila persone sotto gli otto mesi agli otto mesi dal fine pena
Cioè qualche mese fa quindi più o meno saremo in questo ordine di idee quindi non mandiamo fuori immediatamente queste sei mila persone perché ne vogliamo costruire dei percorsi perfetto questo era lo strumento no decretazione di urgenza per fare delle cose immediatamente per cui domani si potevano tira fuori dal carcere sei mila persone ecco questa cosa non esiste perché come diceva la collega Valenti
In questo decreto non c'è niente di immediatamente applicabile queste comunità se mai arriveranno non sappiamo di quanti così stiamo parlando parliamo di cinquecento posti irrilevante parliamo di dieci mila forse potrebbero avere un esperto
Ma che cosa sono destinate a diventare questi posti ci sono delle comunità
Quale sarà il percorso di accreditamento di queste comunità chi desidera ai criteri il rischio per come diciamo così si sta mettendo tutta questa questione che diventi rude i piccoli istituti penitenziari
Sparsi sul territorio è molto forte quindi come dire mi unisco ovviamente a quello che dicevano i colleghi e anch'io penso che come dire dire che prevede eventuali sconti di pena è una diciamo così resa dello Stato mi fa replicare che diciamo così considerare resa dello Stato una una norma un articolo della nostra Costituzione un qualcosa che inserito all'interno la nostra posizione io credo che sia questo sì di una gravità istituzionale molto grande
Mentre
Valentina parlava io stavo pensando a quello che stanno per fare in questi giorni lo segnalo i senatori presenti che ringrazio anche nella Cucchi anche il mitico Filippo Sensi quest'anno per avere tre in carcere per minorenni
Necci Santa Maria e lo dico ora mentre me lo dite vicino però quelli questi delinquenti anche oggi Sole ventiquattro ore ci ha fatto notare che l'Italia è in aumento
Ma insomma se volete mettete nuovi reati o piccoli reati lì penalizzati mettete il carcere così
Nel silenzio generale di tutti i utilizzando impropriamente il cosiddetto decreto Cariparma decreto minori che hanno fatto questi signori diciamo per dare pure dei numeri
Allora il direttore di un carcere se un ragazzo a Nisida Dayron la al Beccaria va bene a Roma
Aggredisce un altro ragazzo
Fa un'infrazione va e sottoposto alla Commissione i discepoli a una sanzione va in isolamento fino adesso poteva essere spostato di carcere lì sta scritto il direttore propone di inviarlo al carcere per adulti
Ma noi dovremmo al Senato venire con la fascia lotto perché l'ammissione proprio sociale sociale di tirato un fine Voegelin vendute nel piccolo ti manda l'università del crimine non è successo niente
Ma potrei dirle altro lei ha fatto riferimento alle tossicodipendenze la storia dei minori chiaramente e allora anche qui diciamo come loro su questi tipi di politiche intervengono nuovi carceri per i minori questione di qualche giorno daranno questa notizia
Do la parola per gli ultimi interventi Doriano Saracino prego collega garante regionale della Liguria
Buongiorno grazie dunque inferiori a sei rapido perché tante cose sono state dette una prima cosa riguarda l'aumento dei giovani nelle carceri inutili qui stava parlando credo che sia un tema importante
Non dico altre parole sulle cause ma dico ad esempio che nelle regioni del Nord particolare in altre regioni oramai diciamo i giovani sotto i venticinque anni superano in molte regioni il dieci per cento
Abbiamo al quindici per cento inferiori e il dodici per cento in Liguria insomma abbiamo cifre importanti Lombardia
In queste regioni soprattutto quando parliamo di giovani stranieri c'è un forte bisogno di
Educatori i mediatori culturali Dettori linguistici e culturali educatori che faccio anche i programmi di intervento mirati per agganciare queste persone
Troviamo molto importante il tema della scuola
Ed è paradigmatico il fatto che l'istituzione penitenziari in molti casi non riconosca la legittimità
Dell'istituzione scolastica parliamo di
Amministrazione dello Stato e l'amministrazione dello Stato quando abbiamo ad esempio non Regolamento
L'ordinamento penitenziario ed è previsto che prima del trasferimento di un detenuto occorre sentire
Anche gli gli insegnanti e questo no ma che viene costantemente disattesa quindi pensiamo ad un giovane che magari si riesce ad agganciare con un percorso scolastico all'interno dell'istituto e che viene poi trasferito in un altro istituto vedere
Rinunciare completamente da capo il suo percorso anche questa politica continua di trasferimenti
è una politica deleteria
Innanzitutto perché sarebbe soltanto a spostare i problemi da un calcio dalla secondariamente diventa un modo con cui si cerca di gestire a metà tra aziende ingestibile
La situazione perché detenuto che rivela un nuovo carcere
Dire spesso questo trasferimento come punitivo fatica molto di adattarsi deve di costruire una rete di relazioni sappiamo tutti quando si deve non posto nuova anche fosse solo da un posto di lavoro
Le prime settimane sono dedicate a capire come funzionano le cose lì dentro le strutture informali non quelle formali per quelle formali in qualche modo le dieci finora informale più complicato pensiamo queste in un carcere
Un'altra cosa che volevo dire riguarda il tema delle strutture residenziali previste nel nel decreto legge
Ho letto con stupore
Nella relazione che queste rifinanziamento servirà a coprire duecento sei post
Cioè l'unica in tutt'Italia cioè l'unica misura che serve a determinare in qualche modo una diminuzione della popolazione carceraria prevede che a regime ci siano duecento sei posti
Quindi una cosa che
è completamente episodi e che corrisponde a metà meno della metà dell'aumento mensile della popolazione detenuta prendendo a riferimento
L'ultimo anno circa perché abbiamo soltanto avuto un calo in quest'ultimo mese speriamo che sia confermato la tendenza quanto meno all'assestamento perché se continua
La crescita la situazione diventerà molto difficile poiché prevenire è una cosa perché se giustamente detto prima non parliamo tanto di volte quanto piuttosto di proteste
Parliamo di dialogo
Parliamo perché quando noi diciamo che la situazione in carcere diventa invivibile non intendiamo dire semplicemente perché c'è il rischio di volti diventi invisibile perché carico di sofferenza sulla persona detenuta un carico che cresce
Perché a dire dell'isolamento
In estate in condizione anche più difficili aumenta la sofferenza delle persone e il fatto che non scoppi la protesta o la rivolta non vende Colin comunque minore con il carico di sofferenza ne chiediamo che ci sia un segnale di attenzione da parte della politica perché questo popolo in città dire tanto per le persone che sono in carcere e sappiamo per esperienza perché capita a tutti noi di essere intervistati da qualche televisione
Andare su qualche canale di informazione che seguito in carcere e quando incontriamo le persone ci dicono che ho visto in televisione già ascoltato eccetera questo non ha cambiato di perse la loro giornata ma dato il segno di esistere diceva il
Direttore dell'Istituto penale di Treviso a proposito delle volte che sono state alle delle proteste sia stata detta via e delle spedizioni punitive susseguenti dice le persone che sono in carcere o bisogna essere viste di essere riconosciute ecco questo il nostro compito come garanti ne vogliamo vedere ma vogliamo anche sottoporre alla vostra attenzione le persone che sono in carcere che siano viste dalla nostra opinione pubblica dalla politica che incarna
E lo dico in questo luogo alto incarna la nostra collettività questo senso dello Stato che ne vogliamo incamminarci grazie doriano Stefano Anastasia garanti regionale per il Lazio
Sì molto sinteticamente perché tante cose sono state dette e quindi non è necessario ripeterlo io voglio soltanto dir questo siamo in una situazione che non ho difficoltà a definire senza precedenti per affollamento all'interno degli nostri istituti penitenziari che non è in questa misura da dieci anni
Da quando c'era stata la sentenza della corte europea dei diritti umani contro l'Italia nel caso Torregiani
E quando avevamo sentito sessantuno mila cinquecento detenuti esattamente come oggi ma stavano calando perché era già stato adottato il decreto legge voluto dalla ministra Cancellieri che fu il primo atto
Per rispondere ai rilievi della Corte ONU per i diritti umani oggi invece abbiamo lo stesso numero di detenuti di allora senza alcuna misura che vada in senso contrario e quindi dovendoci attendere realisticamente un ulteriore incremento della della popolazione detenuta
E questo si accompagna oggi più che allora più che dieci anni fa a importanti carenze di personale innanzitutto
Lo rivendico io perché credo che dobbiamo sottrarci al gioco alcuni qualcuno vuole costringerci di fare dentro il carcere
Una rappresentazione delle guardie dei ladri quelli che stanno con le guardie e quelli che stanno con i ladri quindi garantire tenuti stanno dalla parte della che non si preoccupa delle guardie non è così
Noi oggi abbiamo una condizione di carenza di personale di personale di polizia penitenziaria che non c'era dieci anni fa
E che oggi costringe alla interruzione di tutte le attività trattamentali dentro istituti di pena nel pomeriggio in quasi tutti gli istituti di pena
Costringendo le persone detenute a stare chiuse dentro le proprie celle
Anche in virtù della cattiva applicazione di una discutibile circolare che fa sì che i detenuti che non hanno cose da fare devono stare in cella siccome cose da fare non ce ne sono e sì anche il volontariato le vuole portare non lo può fare perché manca la polizia per farlo
Il risultato è che i detenuti sono chiusi chiusi nelle celle in queste condizioni di sovraffollamento da qui vengono le manifestazioni di disperazione io le chiamo così che sono i cinquantasei o cinquantasette suicidi che abbiamo registrato fino ad oggi e che erano generalmente il numero di suicidi che si registravano alla fine dell'anno e che oggi invece abbiamo al quindici di luglio
E da qui vengono anche tante di quelle proteste che vediamo inscenato in questi giorni dentro le carceri che sono manifestazioni nella gran parte manifestazioni di disperazione
Di gente che in qualche modo nuoce a se stesso e al proprio percorso penitenziario perché subiranno procedimenti disciplinari intravede traduzioni eccetera eccetera eccetera perché non ce la fanno più
Ecco allora di fronte a tutto questo noi dobbiamo dire che dodici giorni fa abbiamo registrato in maniera clamorosa
La sottovalutazione la inconsapevolezza del governo e del ministero della giustizia
Il decreto che è all'esame del Senato in questi giorni stava a indicare innanzitutto esattamente questo
O non hanno capito niente o non gliene frega niente
Diciamo diciamo sì nella maniera più sintetica possibile
E però ogni giorno che passa noi vediamo una situazione sempre più chiave allora siccome noi siamo quelli della seconda chance siamo quelli buoni e quindi noi la seconda chance la diamo anche al governo
Ora ci sarà la fase di discussione degli emendamenti in commissione Giustizia qui in senato ci sarà il passaggio in aula e si andrà anche alla Camera dei deputati su questo decreto ecco allora noi siamo per la seconda chance perché siamo buoni e speriamo che il governo si Arveta
Prenda finalmente consapevolezza della gravità della situazione e faccia di questo decreto un decreto che serve a qualcosa a finire questa inutile strage
Grazie Stefano si tra i presenti tra gli stessi senatori c'è qualcuno che vuole fare una domanda un intervento diciamo tra contenti
Anche tra i senatori ecco grazie tutto il Lazio che sa di qui
Crea
La va redige circa Pietro uno alla volta
Non sono in Commissione giustizia quindi se ne la senatrice Cucchi vuole intervenire
Possiamo solo confermare Michele faremo di tutto per emettere qualcosa di utile in questo decreto quindi faremo una battaglia emendativa e speriamo che questa battaglia emendativa vi è una seconda chance quindi iniziare
Ascoltata perché so che le audizioni sono state ascoltate seguite anche la maggioranza e quindi speriamo e confidiamo comunque non ci impegneremo e poter cambiare questo decreto
Sia veramente due parole ma ci tengo moltissimo per ringraziarli voi sapete inutile che ve lo dica io che oggi più che mai è importante il vostro lavoro sette del le uniche figure e di riferimento
E e sono consapevole che il vostro lavoro in questo momento è solamente complicato perché poi è un lavoro che inevitabilmente finisce anche per e prendersi dal punto di vista emotivo no non dico
Affezionarsi al detenuto ma affezionarsi a tutte le varie storie che poi cambiano le realtà cambiano le città ma alla fine i problemi sono sempre gli stessi io stessa ogni volta che ho un problema perché mi viene segnalato mi rivolgo a turno ad uno di voi e quindi chiaramente a nome di tutti
Grazie per il vostro lavoro non stancati di mai sono momenti difficilissimi ma noi contiamo su di voi grazie
Sei Portalupi ex portavoce
La voce fate violino no io volevo soltanto ringraziarvi non mi ero non mi sono mai occupato di questi termini per tutto ma sia nella mia breve esperienza parlamentare alla Camera e se in passato quindi sono avventizio quello che ho ho riscoperto capito no ma quello che ho scoperto disto grazie al vostro lavoro al lavoro di tutti voi per me è stato
Un'apocalisse e quindi io sono sono non solo determinato come ha detto Cecilia a fare tutto quello che è possibile anche quello che meno possibile per cercare di come dire garantire un ravvedimento operoso Kent non vedo le liste che non mi pare alle viste da parte questa maggioranza però sicuramente a come si dice con enfasi dare battaglia perché quello che ho visto e quello che non ho visto grazie ai vostri occhi grazie alla vostra voce il vostro lavoro e secondo me la cosa più importante che abbiamo di fronte come Parlamento come sia nato nei prossimi mesi nei prossimi anni vi ringrazio moltissimo
Grazie
Se non ci sono altri interventi noi siamo venuti a Roma con un pizzico di di gioia
Abbiamo intitolato il diritto alla vita e alla speranza dei carcerati perdente
Sapendo però che non è l'odio
Che vediamo ogni tanto si sorgeranno per chi entra in carcere
Non è il populismo mediatico che ci fa stare un po'male ma l'indifferenza e l'indifferenza su questi temi purtroppo e un proiettile silenzioso che uccide lentamente grazie