L'intervista è stata registrata martedì 14 maggio 2024 alle 15:44.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Cultura, Libro, Protestanti, Religione, Storia, Valdesi.
La registrazione audio ha una durata di 37 minuti.
Rubrica
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professoressa di Storia moderna all'Università degli Studi di Milano
Un saluto a chi all'ascolto di radio radicale o fosse collegato con il sito che la nostra mente da Emiliano Silvestri oggi quattordici maggio a Milano per parlare di una nuova edizione della storia dei valdesi
Abbiamo al microfono Susanna per una Rambaldi già professore ordinario presso l'Università degli studi di Milano
Membro dell'Istituto Lombardo Accademia di scienze e lettere e direttrice dal due mila diciassette al due mila ventitré della rivista riforma e movimenti religiosi buona sera
Buonasera a tutti
E chiediamo intanto di raccontarci quando concepì sta il progetto di questa pubblicazione e quali risultati si volevano tenere
Questa pubblicazione se maturata quando nella Società di studi valdesi in cui io ero Presidente in quel periodo circa un dieci anni fa diciamo però non è riuscito subito il Progetto perché era molto complesso e lo scopo del progetto era fondamentalmente di coinvolgere il maggior numero di studiosi di storia
Medievale moderna e contemporanea che fossimo riusciti a trovare perché perché la storia dei brandelli è stata nel nei secoli perché i valdesi hanno avuto una forte coscienza della propria storia
è stato nei secoli una storia Interna fondamentalmente poco studiata poco elaborata poco
Pensata all'esterno del mondo valdese e quindi ha avuto tutti difetti e problemi di questo tipo di storie cioè mito agiografia anche cose importantissime Ricupero di documenti quindi ha avuto una base molto cospicua già nell'Ottocento Mattoli se è un po'in aridità nel corso del tempo
Abbiamo quindi voluto proporre una nuova lettura
Più che una nuova storia
Una nuova lettura di tutti i documenti una ricerca di nuova documentazione e soprattutto nuovi autori questi quattro volumi che vanno dal Medio Evo all'età contemporanea
Hanno coinvolto un centinaio di autori
Docenti storici sociologi geografi un po'di tutto diciamo di tutto lo scibile legato alla storia
La professoressa però nelle anche la curatrice del secondo volume nel quale compaiono cinque suoi saggi di questa monumentale opera sono più di tre mila pagine quattro volumi appunto e questo libero questo secondo volume s'intitola diventare riformati mille cinquecentotrentadue mille seicento ottantanove stiamo parlando di un periodo nel quale la religione governava la vita della Società e anche delle singole persone un periodo in cui non erano tollerate interpretazioni diverse da quelle della Chiesa cattolica
Ne è testimonianza la bolla di Innocenzo ottavo del mille quattrocentottantaquattro cinque dicembre precisamente che afferma la necessità di sopprimere l'eresia e la stregoneria dalla Valle del Reno il Papa scomunica gli eretici e indice una crociata
Supermamma ci fu un momento sugli anni a cavallo del mille cinquecento chi sono i valdesi allora conosciuti come poveri di riunione quanti sono dove vivono e come
Ecco il movimento valdese non movimento pauperista dico e irrealistico come veniva definito dalla Chiesa cattolica che nasce difficile dare una data ma insomma diciamo mille centoventiquattro si data circa la la conversione di questo laico che si chiamava Valdo il che fiera di Lione
Che seguendo gli apostoli appunto seguendo Cristo agli apostoli dai poveri come si dice tutti i propri beni e inizia la predicazione delle Sacre Scritture
I valdesi e richiamati all'obbedienza
Non obbediscono continua la predicazione vengono scomunicati e poi alla fine considerati eretici e quindi perseguiti dall'Inquisizione dal mille duecento in poi
Questo movimento è stato un movimento molto complicato che ora occupa un intero volume di questi quattro volumi per cui non ne possiamo parlare molto
Caratterizzato dalla presenza di predicatori infiniti itineranti sono stati chiamati barba che tenevano un po'insieme queste comunità che erano clandestina tutte come ovviamente perché la persecuzione quando riusciva identificare qualche povero divisione o qualche valdese come venivano chiamati dagli inquisitori naturalmente lo sottoponeva processo i anche a spesso una condanna a morte quindi un un movimento clandestino che si diffonde in Europa poi si restringe Mammano man mano che la persecuzione infierisce lascia le pianure si restringe montagne fino a finire tra la Francia e l'Italia tra la provenienza e il Piemonte
Quindi in queste valli che sono tre quattro cinque valli molto molto piccole molto anguste
Si trovano alla fine del Quattrocento queste comunità che però hanno una rete di rapporti molto forte
Sono famiglie che intrecciano le loro vite che si spostano da un a valle all'altra secondo i movimenti della persecuzione sia che siano la Francia sia che siano I duca di Savoia o il papato che interviene i quindi gli inquisitori sono una serie di villaggi
Ecco quanti molto difficile dirlo quanti fossero
Sappiamo perché nella nel volume che ho curato esiste anche un un capitolo che analizza la demografia quindi si è cercato di fare delle valutazioni anche se non ci sono documenti molto esaurienti e la valutazione a fine Seicento è di circa tredici mila quattordici mila persone nelle valli italiane nelle valli piemontesi quindi prima
Non andiamo sui sette otto mila ma otto mila abitanti questo movimento appunto che viene da lontano
Si trova di fronte ad una realtà che è quella dell'Europa dell'inizio Cinquecento in cui si sta diffondendo la riforma protestando in cui in Francia e in Svizzera si fanno vivi molti riformatori nuovi riformatori che predicano anche loro quindi irlandesi tra la Provenza il Piemonte conoscono questi riformatori discutono con questi riformatori la loro visione quella dei valdesi
Dal punto di vista teologico del soprattutto dal punto di vista delle credenze e molto diverso da quella della della riforma
Ecco torniamo al titolo diventare riformati mille cinquecentotrentadue mila e seicento ottantanove titolo che allude a due date importanti per il movimento valdese
E quello che si conviene definire sinodo diciamo Fava che del mille cinquecentotrentadue
Appunto e il Glorioso rimpatrio del mille seicento ottantanove
Partiamo dal primo avvenimento il Sinodo diciamo faranno evento che si verifica uno diceva lei prima pochi anni dopo le novantacinque tesi di Lutero che sono del mille cinquecentodiciassette
Dalla lega anti asburgica promosse del mille cinquecentoventisei da papa Clemente settimo
E dal conseguente Sacco di Roma del mille cinquecentoventisette Sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi molti dei quali si dice fossero appunto tedeschi e quindi luterani cosa ha significato per il mio movimento quello che appunto le dicevo una piccola minoranza che vende da lontano da lontanissimo se badiamo le origini apostoliche con il lei accennava prima
E anche per i barbari questi predicatori itineranti cosa significa o per loro e cosa significò anche per la gente con la quale i valdesi avevano che far cioè i non valdesi cattolici con i quali valdesi avevano che fare
Dal punto di vista
Della realtà
Io ho anche una questione era una questione di di incontro il proprio di incontri che questi
Riformatori
Questi primi riformatori francese per lo più che venivano da un evangelico Isma'riformatore che era presente in Francia che passava anche attraverso vescovi che volevano riformare la chiesa
Questi riformatori che però man mano si radica Lizzano
Con il contatto con i luterani con quindi le idee più più radicali della Riforma protestante
Questi riformatori sono predicatori itineranti esattamente come i valdesi come dicevo e si inseriscono
In una rete di contatti che era quella dei valdesi stessi cioè irlandese avevano questo tipo di relazioni i fedeli credenti mi erano integrati nei villaggi
Facevano tutto ciò che i loro compatrioti e io vicini di casa facevano cioè si battezzava hanno si sposavano
Si facevano seppellire con tutto che le pratiche cristiano cattoliche che erano presenti in quel periodo
Quindi erano non visibili apparentemente in realtà erano ben conosciuti dai loro vicini perché poi qualche volta arrivavano questi barba che erano in questi primi scrittori che arrivano ogni notte e che criticavano spiegavano il Vangelo e soprattutto criticavano la Chiesa romana
Perché questo era il punto fondamentale del dal divismo di quel di quei dieci secoli cioè la critica la Chiesa romana come non apostolica come non seguace
Delle degli insegnamenti di Cristo per la ricchezza per la mancanza di libertà di lettura del Vangelo eccetera eccetera quindi il riformatori questi riformatori francesi si inseriscono in questa rete
Di comunicazione che avevano i valdesi da secoli e nei villaggi e quindi predicano a loro volta ed in qualche modo discutono con i i valdesi stessi
E che prendono contatto tra l'altro con riformatori Oltralpe cioè con swing lì con Martino Bucciero Boozer che stava a Strasburgo consiglieri che stava a Zurigo
Con Nicola radio che stava A brasileira insomma tutti questi nuovi personaggi e si confrontano con questi riformatore riformatori criticano questi valdesi dicendo state facendo degli errori
Il primo errore fondamentale è la clandestinità ma voi siete
Degli idolatri perché voi seguite quello che dicono i papisti come venivano chiamate in quello che dicono i cattolici ma i cattolici sbagliano e qui non approfondiamo ma insomma c'è tutta una serie di cause degli errori che vengono contestati quindi sbagliate perché siete clandestine quindi sette
Dei Nico dei miti come si diceva allora cioè non seguite Cristo del alla luce del sole
Sbagliate perché in barba ah facevano voto di castità
Sbagliate perché questo Fanny cattolici mentre invece il matrimonio e i rapporti tra uomo e donna sono fondamentali e non bisogna fare voto di castità esseri liberi di sposarsi o meno quindi voi state facendo un errore
E poi tutta un'altra serie di contestazioni Ascione suona nel mille cinquecentotrentadue
In barba fanno un'Assemblea questo Sinodo come tutti gli anni loro avevano l'abitudine di incontrarsi per definire il lavoro dell'anno successivo
In questo caso nel mille cinquecentotrentadue nullo una località che in realtà non esce Conforama è vicina centrale a Jean Paulhan
Fanno fanno l'incontro molto duro molto difficile nel quale discutono e poi discutono con chi con un paio di riformatori che erano venuti dalla Francia e un paio di riformatori che erano venuti dal TAR perché anche l'Italia era coinvolta nella riforma nella Riforma protestante fino alle quasi alla fine del Cinquecento questa discussione porta poi alla decisione di cambiare di costituire legami forti con questa riforma questa nuova riforma da un lato e dall'altro in un lento Periodo perché ci vogliono circa vent'anni uscire dalla clandestinità
Ed è anche un periodo favorevole perché negli anni successivi alla mille cinquecentotrentadue la guerra tra Francia Savoia facilita la diffusione della religione riformata e tra il cinquantacinque e il sessanta cinquantacinque l'anno della pace di Augusta
Arrivano e nelle valli dei pastori da
Ginevra e vengono costituiti i concistori cioè la la la Chiesa cambia pelle in qualche modo e è anche sostanza non solo è un periodo in cui c'è improprie cinquantacinque viene eletto Papa Pio quarto che era un inquisitore che creoli subito gli atti per gli ebrei e pubblicò il primo indice dei libri proibiti
Il due giugno dello stesso anno l'editto del Co hanno
Di Enrico secondo di Francia impone a tutti i funzionari di perseguitare gli Eretici e quindi comincia una politica di sterminio delle liriche riformatori
Cosa che viene fatta anche
Da Emanuele Filiberto di Savoia che avvia la repressione siamo negli anni cinquecentocinquantanove cinquecentosessanta e anche sessantuno perché questi tre anni sono decisivi per la la storia valdese
E poi con l'importanza il cui stato di Cavour che alla conclusione di questa vicenda di questa guerra di questa relazione tra l'altro di un popolo che finora ha pochi anni prima era considerato punto pericoli che destinate a essere sbranati dai lupi invece per nominarne si dice
Esattamente così improvvisamente con veramente con una difficoltà per gli storici e noi abbiamo cercato di trovare in questo volume le radici di questa di questa reazione
Che improvvisamente si farà si farà visibile cioè fino al al cinquantacinque
E le comunità di valdesi sono inesistenti non compaiono alla luce del sole però in questo accade in Piemonte ma in realtà nel quarantacinque quarantaquattro quarantacinque c'è una durissima repressione in alcuni paesini della provenienza
Scialba lei è per e armiere indolore ci sono due piccoli paesi in cui però fingono sterminati tutti gli abitanti da parte del del sovrano il sovrano di Francesco primo sovrano re di Francia quindi questa gravissima persecuzione che coinvolge come dicevo prima famiglie intere perché le famiglie non sono sono in Provenza un solo in Piemonte ma hanno dei legami
Strettissimi sono cugini fratelli mi mi porti che si sono un po'divisi in varie vallate ma che sono sempre legati quindi è uno choc sicuramente noi non abbiamo le prove
Irridenti di questo però è uno choc
Sicuramente grandissimo da parte dei valdesi piemontesi che allora in la decisione di lentamente perché dal trentadue cinquantacinque passano parecchi anni
La decisione di chiedere a Ginevra dove adesso Carlino
Ha costituito quasi la lanciò Roma come veniva detta no è una città che in un po'il centro del della riforma per tutto quel che riguarda diciamo i riformatori del sud Europa
Questa decisione quindi di chiedere da Calvino e chiedere ai riformatori di svizzeri di mandare dei predicatori quindi non non è una sono terre di missione in questi vendesi ma sono piuttosto si sono costituiti delle coop comunità decise a passare la riforma in questo tipo di ideazione ovviamente l'uscita al alla luce del sole è necessaria perché cominciano per esempio a estere requisiti stabiliti esente cattoliche che vengono trasformate in templi valdesi come si diceva senza immagini vengono distrutte le immagini vengono distrutti vengono cacciati Peretti quindi il rapporto è piuttosto violento in questo momento
I i cattolici presenti che non sono molti è sempre è sempre una proporzione nel senso che noi non sappiamo come c'è stata questa conversione però alla fine degli anni Cinquanta del Cinquecento molti villaggi sono quasi totalmente riformati valdese e riformati
E i sindaci sono chi diciamo dirigenti delle comunità sono passati dall'altra parte non sono più cattolici quindi c'è un proprio un diffusione molto evidente che esplode appunto tra il cinquantacinque sessanta
Nel sessanta succede una cosa fondamentale cioè Emanuele Filiberto di Savoia riconquista il Piemonte che fino a quel momento almeno una grossa parte del Piemonte che fino a quel momento era stato in mano francese
Emanuele Filiberto alleato con la Spagna ottiene con la con la pace di Cateau-Cambrésis il Piemonte ha piena sovranità sul Piemonte sesso e quindi anche su queste valli e Emanuele Filiberto decide che sovrano
Come come tutti i sovrani e deve avere un regno con un'unica fede è impossibile tollerare la minoranza dissenziente
Religiosamente dissenziente quindi organizza
Un attacco militare molto
Molto forte i in queste valli che però resistono
E la resistenza armata di questo periodo cioè del sessanta per sessanta sessantuno è una resistenza armata che percorre le guerre di religione in Francia
Cioè una resistenza armata che ha anche un attivo Ria cioè il diritto di resistenza viene elaborato in questo periodo sia in Francia che in queste valli per giustificare questo tipo di di reazione
Oltre a questa fondamentale concezione del diritto di resistenza indirizzo non del singolo però come insieme nella per la società per motivi religiosi si arriva alla pace di Cavour
Che aggiunge un altro tassello nel senso che se la pace da gustare era fondata sul principio così il il servizio cioè che ogni terra ogni Stato che sembravano consolidando
Doveva avere la stessa i sudisti di quello Stato nove avere la stessa religione del sovrano contrattato di Cavour viene fatta un'eccezione anche se geograficamente molto limitato
Sì la la cosiddetta pace o convenzioni neo
Un patto insomma viene definito in modi molto diversi questo patto di Cavour nel mille cinquecentosessantuno non si è non si era mai vista in Europa cioè è un accordo tra un sovrano
Di religione cattolica con una infima minoranza di sudditi di religione riformata
E un patto di tolleranza cioè all'interno di queste valli questi villaggi questi per queste questi contadini perché erano poi tutto quasi tutti contadini questi contadini hanno il diritto di esercitare la propria fede
Se non escono dai limiti consentiti e se non fanno naturalmente
Propaganda di questa in questa loro fede al di fuori di questi di questi limiti quindi e viene concesso persino loro di ieri a vere
Predicatori a vedere questi pastori come erano chiamati che vengono dall'estero cioè che sono e idea concesso loro di averlo rapporti con l'estero perché a questo punto i figli
Dei pastori perché pastori a questo punto si sposarono hanno una famiglia quindi hanno molti figli i figli dei pastori oppure anche altri
Ragazzi e ragazzi e ragazzini vengono mandati a Ginevra vengono mandati a Losanna a studiare a studiare per diventare pastori insomma si forma una specie di piccola classe dirigente di intellettuali
In questo mondo rurale che non era prevista dal punto di vista storico forse e anomala dal punto di vista storico
E la tolleranza anche era anomala una come giustamente è stato detto prima il cui ex Reggio e io sarei ligio non era la tolleranza era il diritto del sovrano di avere la il proprio regno con una fede unitaria così come come era possibile imporla ma non era tolleranza per le altre finiti invece in questo caso si
Cosa che non andò mai giù comunque all'autorità sabauda perché
Da allora se si cercò sempre di ridurre progressivamente la porta dell'accordo quando non addirittura di revocarlo furono fatti e editi a profusione ordinanze che tentavano di debellare
L'eresia e ricostituire appunto L'Unità litigiosa del Ducato in questo aiutati anche dall'autorità religiosa che invio di missionari di varie ordini
La storia valdese è stata definita come un pendolo tra realtà locale e dimensione continentale visse
Tra repressione esistenza armata nuove guerre di religione tra il mille cinquecentotrentacinque e il mille seicentottantanove novanta emigrazioni e immigrazioni poi qui anche gli ugonotti che arrivarono dopo la notte di San Bartolomeo la strage che subiranno e poi di nuovo se ne andarono progredito di un'altra
Ma anche i valdesi più volte dovettero cambiare diciamo così frontiera a un certo punto di di questa storia avviene un fatto molto significativo anche per le sue per i suoi riflessi internazionali quelle che vengono chiamate le Pascone piemontesi credo successo
Riprendo solo un un tema rapidissimamente cioè quello dell'Internazionale protestante che se vogliamo chiamarla
Così nel senso che in Europa si era costruita questa internazionale protestante che per lo più
è era da parte di Germania
Che era passata la riforma era luterana mai l Europa era per lo più calvinista laddove si era incantato il protestantesimo
E questo calvinismo aveva avuto l'ideologia di diventare una vera proprio internazionale calvinista all'interno di questi enti internazionali calvinista rientrano anche i valdesi quali andando a studiare
A Ginevra andando in Francia andando in Inghilterra naturalmente quando l'Inghilterra diverrà protestante
Acquisiscono uno spessore internazionale che permette loro di ottenere degli appoggi e addirittura appoggi economici non solo appoggi
Di tipo diplomatico ecco quindi il tentativo dei sovrani di Savoia dei duchi di Savoia di restringere addirittura eliminare questa minoranza diventa sempre più complicato
E il tentativo per sé per per un secolo circa e quello attraverso le missioni e poi la tensione si fa altissima a metà del Seicento perché perché nel frattempo questi contadini perché poi la loro realtà economica era questa questi contadini tendono a aumenta anno demograficamente
Da un lato dall'altro
Le montagne sono in crisi economica all'inizio del seicento
C'è appunto la guerra dei trent'anni che che dura per un lungo periodo c'è la peste degli anni Trenta
Che colpisce anche le valli quindi c'è un una pressione demografica da un lato e di povertà e di economia in difficoltà dall'altro e questo son tutte cose che abbiamo cercato di spiegare all'interno del di questo volume perché appunto aveva cercato di inserire elementi geografici
Demografici economici in tutto quello che prima era solo storia appunto di martirio e di gloria come veniva definita dalla storiografia
E nel cinquantacinque esplode il tutto perché e questi valdesi cercano di
Entrare in una pianura cioè di allargarsi proprio alla ricerca di una situazione economica più favorevole e demografica più favorevole
Il sovrano
Decide di fare di nuovo all'ora un attacco che aveva già fatto varie volte ma nessuno che non era mai stato positivo
E di fare un attacco con l'aiuto di battaglioni che venivano dalla Francia e che andavano a far la guerra in Italia e quindi vengono chiamate dalla dal mito diciamo dalla leggenda che poi non neanche leggenda
Dagli tese telepass quel Piemonte appunto perché avvenne nel periodo di Pasqua una strage questa strage apri un periodo di conflittualità intensissima tra il cinquantacinque e agli anni
Tanta continueranno ad essere presenti e degli elementi di conflitto rappresentati per un lungo periodo dirittura da dei gruppi di banditi poi sono diventati un mito all'interno della storia valdese hanno dei nomi
Famosi all'interno della storia olandese come geloso e Gianna bello per dirne uno siamo nel Seicento quindi è tutto anche un mondo di cappa e spada in qualche modo e questi questi banditi fanno una lunghissima resistenza cercando addirittura di creare le condizioni perché queste valli diventino un cantone svizzero in qualche modo probabilmente non è mai norme non è scritto però si capisce che c'è l'idea di separare queste valli e dalla dal Piemonte vedi renderle unite alla Svizzera questo progetto fallisce
Fallisce perché scriveva alle stesse
Rifiutano di continuare questa è guerra
Di di resistenza questa guerra di banditi una sorta di guerra partigiana che durò per più di vent'anni venti trent'anni fino ad arrivare a un un punto di svolta
Non è molto molto drammatico perché Luigi quattordicesimo re di Francia cancellò
L'editto di Nantes e che era quello che aveva permesso agli ugonotti francesi di professare la loro fede di essere presenti nella società francese e cominciò una l'immigrazione di ugonotti che poi si saldò con una vicenda s'è molto simile perché anche il il duca di Savoia aderì alla al incisioni del re di Francia il cancello il trattato di Cavour cancellate clausole della pace che avevamo visto nel secolo precedente
E qui e continuiamo a parlare di quest'ultimo capitolo di questo un corposo volume sono settecentotrentacinque pagine più un'appendice dedicata dal sedici autori una ricca bibliografia e gli indici dei nomi
Ultimo capitolo che a titolo la cacciata e il ritorno e rinviamo appunto al mille seicentottantanove al glorioso rimpatrio anche in questo caso propiziato dai rapporti internazionali che i valdesi avvenente sul
Esattamente ecco la cosa che forse bisogna chiarire rapidamente mai ma più era fondamentale e che questa minoranza religiosa ha un legame con la propria terra cioè questa minoranza religiosa che veniva da lontano che appunto era un movimento operistico medievale retico medievale e diventata una sorta di popolo che occupata uno uno al territorio
E chi è legatissimo a questo territorio il che
Rifiuta gli esseri cacciato nel territorio
Ora l'azione di del del duca di Savoia e di cacciati vengono cacciati dal tredici mila quattordici mila come si diceva prima
Presenti alla fine del Seicento sopravvivono circa otto nove mila abitanti che vengono deportati nel Vercellese oppure muoiono prigione i bambini
Come si usa ancora oggi commenta ben sappiamo i bambini vengono presi e portati in zone lontane e affidati a famiglie cattoliche
E quindi una parte circa il cinque almeno del cinquanta per cento degli abitanti di queste valli quindi un otto mila persone circa sopravvivono o nelle carceri oppure l'anno fuggono Mannini esilio
Nanni in esilio in Svizzera e poi in Germania si formano delle comunità tra la Svizzera la Germania ma non c'è un gruppo di Reggio uccide un gruppo di esiliati
Che testardamente
Non vuole andarsene cioè non vuole abbandonare l'la possibile postazioni e quindi rifiuta di andare in esilio di occupare delle terre che vengono anche proposte e promesse da parte dei tedeschi aiuteranno i tedeschi
E restando Ginevra preparano segretamente naturalmente clandestinamente un rimpatrio cioè un ritorno un ritorno a piedi lungo le montagne attraverso le montagne delle attraverso le Alpi da Ginevra fino a queste valli
Di un meno di un migliaio di persone non tutte neanche valdesi perché c'erano anche molti ugonotti francesi e questa questo ritorno è un ritorno molto complicato naturalmente richiede un'abilità militare non indifferente ma riesce a un risultato positivo certamente anche un risultato piuttosto duro piuttosto difficile poi da integrare in una storia di movimento pacifico perché verranno naturalmente quegli abitanti che erano stati portati nelle valli che erano cattolici che avevano occupato le terre parzialmente occupato queste terre naturalmente verranno sterminati quindi o comunque cacciati quindi è un periodo molto duro molto difficile molto sanguinoso di questa storia
Che però si conclude con il sovrano che dice va bene
Anche perché Savoia continuano a cambiare alleanze passano dalla dalla Spagna alla Francia dalla Francia alla Spagna in continuazione in questo momento l'alleanza
Favorisce un accordo anche con questa minoranza che rientra nelle valli e che riapre una nuova storia che poi sarà raccontata nel Terzo Mondo
Grazie grazie alla professoressa Susanna per Ornella Rambaldi con lei abbiamo parlato del secondo volume di questa storia dei valdesi che composta di quattro volumi quello di cui abbiamo parlato è il libro dal titolo diventa la riformati mille cinquecentotrentadue del mille seicento ottantanove un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri
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