Intervista a Maria Chiara Prodi sulla sua elezione a Segretaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero

Radio radicale e ci occupiamo del consiglio generale degli italiani all'estero che ente più importante ufficiale che rappresenta le comunità italiane all'estero consulente del governo del parlamento e che a a recentemente eletto il suo nuovo segretario generale dell'assemblea plenaria in parti pare ed è Maria Chiara pronti che abbiamo in collegamento telefonico benvenuta su Radio Radicale
Grazie buongiorno a tutti si
Allora innanzitutto se voi ricordare ai nostri ascoltatori
Meglio di come ho fatto io molto sinteticamente che cosa rappresenta il Consiglio generale degli italiani all'estero
Allora la rappresentanza degli italiani all'estero tanto misconosciuta quanto articolata Anne Heche accette Carla curvi che ci sono dei parlamentari eletti nella circoscrizione estera che si occupano della nostra compartecipazione alla scrittura delle leggi del nostro Paese poi c'è una rappresentanza rispetto al luogo di provenienza che sono le consulte regionali per l'emigrazione
E poi c'è una rappresentanza rispetto a luogo di approdo
Ed è quella di cui faccio parte nella quale a due livelli il primo livello è dei comitati degli italiani all'estero il committenza che Spalletti per ogni circoscrizione consolare
E poi ogni paese che ha una rappresentante dentro il Consiglio generale elegge questo questi rappresentanti e quindi consiglio generale è un organismo di secondo livello votate da economiche se da una rappresentanza delle associazioni presenti sui territori
Che arriva una composizione che è di quarantatré eletti sui territori evidenti nominati dal governo
Ecco allora io ho visto che tu hai già ricoperto il ruolo di presidente della settima Commissione tematica nove migrazione generazione nuove durante la scorsa consiliatura e quello di vice segretario generale per l'Europa e Africa del Nord dal giugno due mila venti e ora se è stata nominata segretario generale dell'assemblea plenaria del CGIE dopo las comparsa di Michele Schiavone ecco più agli dare un po'
Il quadro di quelli che saranno i tuoi compiti come con questa carica
Ma guarda mi viene da da da ridere dicendo che sono intanto una segretaria in parte un generale nel senso che sono convinta che innanzitutto abbiamo un ruolo fondamentale anche copie per la nostra Repubblica cioè
Non penso che il il il corpo civile libri d'Italia porta a separarsi dal dieci per cento dei propri connazionali i numeri dell'emigrazione sono ormai Corigliano in pista
Che non possiamo più fare spallucce a considerare emigrazione sotto così una band una luce un po'aneddotica e forse magari qualche profilo personale individuale di successo o meno
E c'è proprio un tema di tenuta della comunità del nostro Paese
E entri quindi il mio obiettivo principale gli atti a quella per ricordare che anche che l'emigrazione contemporanea è più legata magari a delle esperienze professionali individuali
Abbiamo un compito di restare a fare parte di una comunità lì da una parte dobbiamo fare uno sforzo noi che siamo dentro le rappresentanze di base per essere più due intuitivi ed efficaci possibili
E d'altra parte lanciare veramente un appello ai nostri connazionali all'estero perché avvicinino alle rappresentante
Io ho incontrato forte molta frustrazione perché assistiamo in questi anni ha delle tradizioni epocali sia nei numeri che anche nella composizione delle onde migratorie
E sostanzialmente noi abbiamo
Un un passato di emigrazione italiana a cui dobbiamo tutto rispetto alle infrastrutture della nostra rappresentanza
E delle nuove generazioni che magari hanno un approccio più diciamo individualista oppure di sufficienza rispetto degli strumenti che vanno sicuramente ammodernati
Ma hanno grande merito non solo di distretto ma di essere anche ben pensati quindi nel momento in cui si ricorda
Il contesto cioè quali competenze a ciascuno di noi e in che modo un cittadino può interloquire con ciascuno di noi perché e perché no è candidata a sua volta e fa parte di questa
Di questa forza di di proposta e anche di voci Sinisa ed è a quel punto abbiamo fatto veramente qualcosa di di molto importante non solo
Se a noi per i nostri diritti nostri doveri ma io credo proprio per il nostro Paese
Ecco tra l'altro come dicevi che insomma di potremmo dire che le comunità italiane all'estero sono divise in due tipi quelle tradizionali insomma della emigrazione italiana insomma negli ultimi sei colli e che si sono radicate insomma nei paesi in cui gli italiani sono immigrati e dall'altra parte lei nuove immigrazioni dei cosiddetti ex patto no
E molto spesso sono state associate anche alle fughe di cervelli appunto queste due realtà si conoscono e forse è anche uno dei compiti i vostri quelli di fare entrare in contatto diciamo la tradizionale immigrazione magari anche legata a contesti anche culturali più tradizionali o o con appunto queste nuove generazioni che naturalmente hanno anche con riferimenti culturali DiVersi
Mi verrebbe da dire che noi non ci sono due tipologie ce ne sono tante quanti sono i sette milioni e cento mila italiani all'Astra registra che all'Aire nel senso che
La prima cosa che salta agli occhi quando si comincia a far parte di queste di questi strumenti di di rappresentanza e come l'impressione di passare dal bianco e nero al Technicolor perché se veramente una enorme diversità di di prospettive
E la Ida è che tutte queste prospettive diverte insistono sulle stesse infrastrutture istituzionali e di rappresentanza quindi il tema e prima di tutto quello secondo me di percepire al PCI cittadini nel pieno dei nostri diritti dei nostri doveri e anche delle responsabilità proprie rispetto all'attualità che ci che ci chiama tutti in causa no
E e penso che sia sempre più pronto questo nostro Paese per guardare all'estero non solo per categorie preconcette ci torno tante tante nuove come dire di milioni che hanno le loro luci le loro ombre ma che riportano all'idea di una un'italianità che non che sta stretta dentro a delle identità preconfezionate penso a al fatto che il due mila ventiquattro è l'anno del turismo delle radici ecco quindi chi fa appello a indicano discendenti di tutto il mondo per riconnettersi con otto a Paese
Penso alla Vivione portata avanti da Piero Bassetti sugli italici che guarda a tutte le cartone
Che nel mondo a resta no non solo la la la la la cultura italiana e la civilizzazione italiane quello che il nostro Paese ha portato con me
Modo di stare al mondo a qui io penso che nel momento in cui ragioniamo semplicemente tra i di conflitti tra generazioni oppure di
Modalità di emigrazione che uno pensa già di conoscere nella loro esistente complessità ci crediamo invece di molta energia positiva che ci rimanda una circolazione di di persone i progetti di idee
E che punta a a un'Italia che non è chiusa dentro a ai propri confini patri io dentro l'identità
Magari l'impegno ecco una nota personale ci vuole contare i la tua esperienze nazionali come sei arrivata
Contatto con questa realtà qual è stato insomma qual è stato il processo che ti ha portato oggi a essere la segretaria del consiglio generale degli italiani all'estero
Allora io sono una dalla parte una bulimica della partecipazione quindi sono tocca una malattia curabile ma in ogni caso c'è l'onda nascono più
E dall'altra parte o una formazione anche musicale organizzazione della della della musica dello spettacolo lavorato per tra vent'anni Lennart dell'intera programmazione culturale e penso che
Sia veramente un ambiente in cui i confini nazionali stanno stretti e in cui invece quello che si vuol fare quello di limitare al massimo l'entropia che data dalle burocrazie i danni
E dalle difficoltà portare avanti invece Progetti carichi di senso e di e di bellezza ecco quindi questo è un po'il mio imprinting diciamo poi quando sono è emigrata
Dove sei milioni avanzata animarla due
Io Parigi devo dire che come dire sono teso anche che la mobilità di questo o di quel che epoca contemporanea anche la precarietà dei lavori e anche sentimentale riducono di molto il tempo che
Che le persone a disposizione per i progetti comunitari ecco io in questo sono banali di stima per cui son passata da Bologna papiri
Ho fatto quattro cinquantini e tra pochi sono stabilizzata parifica e
Le prime cose che ho fatto sono state di creare una rete di bolognesi nel mondo
Una rete cibo nel due mila del Giubileo torniamo lanciata perché appunto visto che tutte le persone accanto a me e gli amici miei fratelli partivano gli sembrava una cosa un po'strana e quindi mi era venuto normale fare una una Rete
E poi di poco dopo a Parigi ho creato la prima antenna di libera all'estero
Quindi diciamo che sono partita da un associazionismo che facevo già in Italia e lo lattato al contesto su questioni che mi sembravano aprire degli scenari
Poi ha fatto parte della Consulta dell'Emilia-Romagna allignano magari nel mondo proprio perché quest'iniziativa della rete i bolognesi era stata comunque deve recepita e e quindi ha fatto parte della Consulta
E poi diciamo che rispetto alla al luogo di approdo ecco Parigi lana la questione che vedevo era appunto magari o un Comites dell'epoca che era abitato da persone tutte della della più antica emigrazione e che aveva poco spazio per per i giovani ed era anche un momento in cui può ai ogni tanto tra il nostro Paese decide che non ci sono i soldi per fare delle lezioni questo capitano italiani all'estero delle marche mettere in discussione gli elementi proprio di padre della vita democratica per cui io mi controllata
Ad emigrare in un periodo in cui dovevano esserci delle prima che non si tenevano mai non si trova diffonde per cui chi può trattate le elezioni magari avrei fatto anche un mandato dei Comites ma siccome vedete mi sono arrivate molto tardi appunto anziché due mila ottanta mila e quindici sostanzialmente mi sono candidata direttamente al CGIE
E io guido questa prima esperienza che è stata molto bella perché
Terna è stato un momento di anche di sperimentazione nel senso che tutti si riempiono la bocca no dei giovani dei giovani dei giovani
Quindi ha detto va be'ma insomma sono presidente della Commissione che occupa di questo vediamo se c'è interesse per organizzare una rete
E quindi ha fatto perché trenta meravigliosa nel due mila diciannove del seminario di Palermo in cui in centoquindici ragazzi da tutto il mondo
Mandati dai loro conti consulte regionali abbiamo avuto un'esperienza di una piccola settimanali di riflessione di lavoro condiviso
Ed è una rete che poi gli ha potuto anche farà confluire molte energie nei nostri Konitz FI ha dato probabilmente è la struttura anche a una visione un po'più dinamica della nostra rappresentanza partendo da veramente poche risposte ecco
Penso che talmente alta anche l'esperienza il pubblico di radio radicale molto e molto attento quindi penso che sia stata l'esperienza proprio di di di ingegneri dare un modo diverso di di di fare in tale politica inclusi vivo nel quale tutti gli enti gli organismi di associazioni che hanno voluto partecipare a questo progetto hanno trovato qualcosa di bello alla fine chi a quelli che hanno inviato i ragazzi che quelle che hanno scoperto lì per lì è anche la città di Palermo che
Ha visto questi invasione di di ragazzi da tutto il mondo e sicuramente ne ha tratto beneficio anche anche dal punto di vista della della no della del turismo della conoscenza delle bellezze di quella di quel luogo quindi
Io otto ma sono sono molto attento a queste dinamiche l'abbiamo fatto tre giorni di open space technology con i ragazzi proprio perché l'agenda
Dei loro lavori non fosse determinata dagli anziani tra qui ma che forse veramente qualcosa a cui tenevano e quel tipo di modalità che che insomma
Per per vecchie generazioni possono sembrare forte un po'un po'po'troppo fluido un po'troppo ecco via
Scontarli tanto molto efficace enti negato sono tutt'altro che spontanei tenevamo dei facilitatori abbiamo preparato i ragazzi con quattro mesi di anticipo che devono seguiti per due anni dopo quindi abbiamo fatto un lavoro veramente importante ha funzionato quindi come dire ovviamente fa parte di un'esperienza limitata
Però la ragione per cui ha avuto successo e che che le persone che si sono sentite protagonista qui io penso che non c'è nessuna ragione per cui la politica non è qualcosa che si può fare
Con con gioia sentendosi protagonisti anche in maniera generosa perché ricordo che tutti noi siamo volontari quindi diciamo è un è un esperienza anche in controtendenza rispetto all'idea che ci si può fare per tutto il
Chi celere e quindi niente perché è veramente un messaggio bello per noi è bello anche per per l'Italia nel senso che pensare che che ci organizziamo per poter assistere più vicini ai nel nostro paese oltre che
Ma anche vicini alla repressione giusta ce ne siamo parte della della comunità del nostro Paese non siamo separati non siamo o su un altro pianeta abitiamo lo stesso pianeta e anzi possiamo aiutare l'Italia ad abitare
Il pianeta intero per cui insomma sono molto fiduciosa perché
Ereditiamo anche nel con la scomparsa di Di Michele Schiavone è un un suo esempio di generosità e di dedizione che che è molto prezioso e tempo
La settimana scorsa ci ha dato uno slancio tutto particolare per per fare tutti un passo in più ecco rispetto a a quello che già davamo perché che stavano anche delle volte degli esempi ecco e quindi lui è stato uno eh
Bene abbiamo cercato di di di renderci più coesi e più efficaci per poter continuare un quell'azione che ci pare importante
Ecco allora visto lato ha grande esperienza sicuramente natura azione sarà
Profili qua riteniamo e quindi intanto ti ringraziamo ringraziamo Maria Chiara Prodi che è stata eletta il segretario generale dell'assemblea plenaria del consiglio generale degli italiani all'estero grazie per la tua disponibilità buon lavoro
Grazie continua perché lui anche