Il Maratoneta - Trasmissione a cura dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

Il maratoneta l'espulsione dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Buon pomeriggio a tutti da Mirella Paracchini sabato ventidue giugno due mila e ventiquattro la trasmissione di oggi vi riproporla una parte dell'udienza pubblica che si è tenuta mercoledì diciannove
In Corte costituzionale sul caso di Massimiliano ne abbiamo parlato a lungo anche nella trasmissione
Scorza il toscano quarantaquattrenne affetto da sclerosi multipla che è stato accompagnato in Svizzera con una disobbedienza civile
Di Marco Cappato Chiara Lalli e felicità maltese la Corte costituzionale
Era chiamata ad esprimersi sull'interpretazione del requisito del trattamento di sostegno vitale come elemento di non punibilità di aiuto al suicidio
Il verdetto della Corte non arriverà prima di qualche settimana secondo le indiscrezioni che si sono state rilasciate dopo l'udienza pubblica di mercoledì
Ci tengo però chiarire che questa trasmissione viene registrata il l'indomani all'indomani dell'udienza pubblica e quindi non sappiamo se nel frattempo la corte si è espressa quindi la Consulta si è si deve esprimere per la seconda volta sul suicidio medicalmente assistito ma questa volta la questione di legittimità costituzionale è stata sollevata dal Gip di Firenze
Riguarda od una interpretazione più ampio delle indicazioni della stessa corte costituzionale sul caso di dj Falbo perché ne abbiamo parlato
Allungo nella scorsa trasmissione per poter accedere legalmente all'aiuto ci vogliono le quattro condizioni tra cui il la presenza di trattamenti di sostegno vitale
Condizione che nel caso di Massimiliano non era presente e quindi con un atto di disobbedienza civile è stato accompagnato in Svizzera e nel caso di un'interpretazione restrittiva da parte della Corte le rischio di dodici anni di carcere
A questo proposito voglio citare un bell'articolo scritto all'indomani dell'udienza
Da Antonio Scurati
Pubblicato da Repubblica che inizia mentre scrivo queste parole ter Ingiustizia dono alla sbarra giusti coraggiosi e generosi
Marco Cappato Felicetto maltese Chiara Lalli rischiano fino a dodici anni di carcere per aver compiuto uno degli atti più pietosi
Che io riesca a immaginare avere accompagnato un movente nel passo estremo
Ne approfitto per leggervi la conclusione dell'articolo di Antonio scopo Scurati che trovate su Repubblica del dell'indomani dell'udienza
In cui
Antonio Scurati scrive siamo noi laici atei e materialisti noi che viviamo sotto un cielo disertato del dio glorificare la vita
Di un amore disperato struggente incondizionato proprio perché non crediamo in un'altra vita in un suo possibile riscatto Tirreno oltre Tirreno che sia
E la nostra
Per vocazione a favore del diritto individuale
A concluderla in modo dignitoso legale civile condiviso in modo pietoso è l'ultima più estrema manifestazione di quell'amore il rispetto della vita individuale il pro vita siamo noi
Noi che la contempliamo nella sua incorreggibili finitudine che nei comparti amo la sofferenza senza appello la disperazione senza mercede io la penso così conclude Scurati
Mi rendo conto però che qui siamo nell'orizzonte attento delle questioni di coscienza
Rispetto dunque in questo campo le coscienze diverse dalla mia
Lei invito al rispetto reciproco credo anche però che in una società aperta
Nelle democrazie liberali così come nessuno deve poter legiferare in nome di Dio nessuno Stato dovrebbe imporre agli individui la propria legge sulle questioni ultime e sulle questioni prime inizio e fine della vita al Fai e Omega dovrebbero essere lasciate alla sovranità dell'individuo su se stesso
Sono certo infine conclude Scurati di una cosa una legge che condannasse dei giusti alla galera in nome di una interpretazione restrittiva sarebbe una legge ingiusta
Torniamo però alla all'udienza di mercoledì diciannove giugno scorso quello che vi propongo una parte nell'udienza era pubblica della registrazione che potete trovare integralmente sul sito della corte costituzionale
Ente che è la quadra che la parte che riguarda il collegio di difesa
Ma partirei Morcone l'intervento di Filomena Gallo avvocato e segretario dell'assessore azione Luca Coscioni
Seguirà l'intervento dell'avvocato Maria Elisa D'Amico l'avvocato Franco Di Paola sono gli avvocati
Dei tre imputati cioè a Marco Cappato Chiara Lalli e felicità maltese sentiremo poi l'avvocato Angelo Karl Andrini
Che a sostenuto l'intervento di due malate affette da poco battano patologie irreversibili Laura santi e Martina o pelli
Quest'aspetto mi sembra molto importante da sottolineare perché la corte quindi ha ammesso l'intervento di Angelo canterini a favore della delle argomentazioni di queste due pazienti che vogliono avere il permesso eventualmente di ricorrere al suicidio medicalmente assistito pur non essendo
Sostenute da trattamenti di sostegno vitale così detto non vi proporrò la l'intervento dell'avvocato a Benedetta liberali che era che ha illustrato le ragioni per le quali appunto si richiedeva l'ammissibilità di degli interventi a favore di lavora santi e di Martino pelli voglio anche ricordare che il governo ha deciso d'intervenire nel procedimento
Costituendo sia la Consulta ha rappresentato dall'Avvocatura dello Stato per opporsi all'ampliamento dello spettro della libertà di poter scegliere oltre le cure palliative per alleviare le sofferenze dei malati reversibili
Quindi la posizione del governo che rappresentata da due avvocati dello Stato è quella di non ampliare lo spettro della punibilità dell'articolo cinquecentottanta interventi di entrambi gli avvocati
Dello Stato di potete ascoltare nella registrazione che trovate sul sito come vi dicevo della Corte Costituzionale insieme anche alla discussione e alla risposta alle domande quindi partiamo senz'altro con il riascolto la prima voce che sentiamo a quella dell'avvocata Filomena Gallo grazie signori segnare
Giudici di questi eccellentissima corte preliminarmente io voglio precisare che questo collegio di difesa per Marco Cappato Chiara larghi e felice da maltese per i motivi che esporremo ritiene destituita da ogni fondamento tutte le eccezioni e gli argomenti formulati da parte
Che portano ad una richiesta di rigetto della questione di legittimità costituzionale quindi chiediamo dunque che non sia una corte eccellentissima corte la delicatezza di questo tema
Mi impone di soffermarmi su un requisito dell'essere tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale
Sotto il profilo della ragionevolezza a partire veda dai casi concreti i casi concreti che ho avuto modo di seguire in veste di regale consentitemi prima però due brevi premesse la prima e che oggi non è qui in discussione il riconoscimento di un diritto a morire ma la discriminazione il sistema tra diverse fattispecie di aiuto al suicidio che colpisce in prima battuta gli autori dell'aiuto in seconda battuta indirettamente le persone malate il nucleo centrale della questione la seguente l'aiuto a morire e penalmente rilevante a secondo del tipo di trattamento medico erogato alle persone malate
E questa è l'accusa questa difesa in modo totalmente allineato al giudice a quo ritiene profondamente ragionevole che la non punibilità di Chia-jung da morire una persona malata
Auto determinatasi in modo libero autonomo e sofferente debba dipendere necessariamente da un fattore medico meccanico come l'ha definito il giudice relatore Modugno non legato al tipo di patologia alla ineluttabilità della sua evoluzione
Alle sofferenze che provoca al tipo di trattamento medico invece erogato quelli l'unico elemento che distingue
La seconda premessa riguarda invece
La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo nel caso Karzai contro Ungheria
Consentitemi anche qui una breve riflessione è stato ed ero riconosciuto il margine di apprezzamento in un ordinamento di uno Stato come quello ungherese dove nessuna forma di aiuto al suicidio ammessa
Ma la corte europeisti dell'uomo ha dovuto fare i conti principalmente con una pronuncia che risale al due mila tre della corte costituzionale ungherese che aveva dichiarato
Che non era possibile intervenire con una pronuncia di incostituzionalità del divieto di assoluto di aiuto alla morte
E inoltre ha dovuto fare i conti con l'assenza di un consensus degli stati nel nostro paese invece c'è già un precedente costituzionale la sentenza duecentoquarantadue del due mila diciannove
Con una dichiarazione di incostituzionalità del divieto assoluto di aiuto al suicidio colmato
Un vulnus una dichiarazione parziale
Un aspetto cruciale da sottolineare che la Corte europea dei diritti dell'uomo però non ha preso in seria considerazione la profonda sofferenza
Del ricorrente trascurando la naturale essenziale richiesta di aiuto a morire
La semplice offerta di cure palliative non rappresenta una soluzione adeguata come chiaramente espresso dal ricorrente stesso
Che ha dichiarato nei suoi atti che non vorrebbe essere mai sedato perché ciò lo priverebbe dell'unica sfera di autonomia rimasta ossia il controllo del proprio destino
L'aiuto al suicidio infatti non è solo strumento per evitare la sofferenza fisica e psicologica che la persona che lamenta capace reputa intollerabile
Consente come questa Corte costituzionale ha perfettamente colto nel due mila diciotto nel due mila diciannove
Di congedarsi dalla vita in modo ritenuto dignitoso dalla persona stessa proprio perché l'evoluzione della scienza medica permette di stabilizzare o contenere i tempi di patologie evolutive o post-traumatiche
I cui effetti compromettono in modo doloroso la dignità personale queste eccellentissima corte ha dunque dinanzi asse anche la grande responsabile Lita di fungere da faro da farlo su un tema rispetto al quale la stessa costoro per i diritti dell'uomo ha investito le Corti costituzionali nazionali
Nel compito di intervenire perché Porter poi ricavare essa stessa la traccia del percorso giurisprudenziale di Strasburgo
Torniamo alle persone dei fatti dalle storie
Emerge in modo inconfutabile che la posizione degli per soggetti vivissimo
Ed è il piano inclinato o la rinuncia dell'autorità pubblica ad adempiere al dovere di tutelare sempre e comunque la vita sono discussioni del tutto inconferenti alla questione
Dove oggi all'esame questa porta e chiamata
Su una questione fondamentale di discriminazione da parte della norma penale
Vi indicano prima di tutto le patologia
Oncologiche o degenerative lo stadio in cui erano giunte e le aspettative di vita Elena Altamira era affetta da cancro polmonare una metastasi come tassa si diffuse
E anche lesioni metastatiche al cervello e con una lesione cutanea aperta alla testa
Sibilla Barbieri era afflitta da una patologia oncologica contro cui aveva combattuto dieci anni fino a quando le viene diagnosticato un'aspettativa di vita inferiore a tre mesi
Margherita Botto riceve la diagnosi di e ad Enna adenocarcinoma al terzo stadio non operabile
Come tasse si diffuse ulteriori informazioni
Per tutte loro i medici avevano prospettato nessuna possibilità di sopravvivenza
E poi c'è Paola e Mario
Affetti da diverse forme di parti insomma
La malattia irreversibile a Paola impedisce qualsiasi possibilità di movimento e rende difficile anche la comunicazione verbale a Romani impediva le semplici attività di vita quotidiana e lo costringeva a letto
Tra dolori muscolari fortissimi entrambi erano in una fase avanzata della malattia
Massimiliano
Poi c'è Massimiliano
E l'affetto da sclerosi multipla quasi completamente paralizzato e faticava a parlare è stato ricordato nella relazione
Negli ultimi anni di vita il dolore era divenuto insopportabile non poteva muoversi né compiere alcune attività in modo autonomo
Ed era in una fase finale della sua malattia il Gip di Firenze il Tribunale di Firenze al punto due punto due delle considerazioni va ad equiparare
Le verifiche effettuate a Massimiliani Svizzera alle verifiche in Italia
Ma in tutte queste vicende il requisito dell'essere tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale sei rigidamente intenso può essere messo in dubbio e dunque non riscontrato ad oggi ci sono tre giudici delle indagini preliminari che dovranno prendere la decisione se procedere con l'archiviazione come richiesto dai pubblici ministeri enti
Ho
Agire nei confronti di Marco Cappato Felicetto maltesi Chiara Lalli e altri per l'aiuto fornito questi malati che hanno raggiunto la Svizzera
Quindi significa che potrebbe mancare una condizioni in assenza della quale la causa di non punibilità indicata da questa Corte nella sentenza duecentoquarantadue del due mila diciannove non sarebbe applicabile
La persona malata secondo l'interpretazione rigida del PPI sito avrebbe dovuto attendere il sopraggiungere della morte o l'aggravarsi delle proprie situazioni per arrivare
Ha una dipendenza da un sostegno vitale
Ma nel loro caso vi erano solo terapie per un contenimento della situazione
Che altro sono rispetto al sistema a sostegno vitale
Appare irragionevole che l'esimente non possa essere applicato quando l'aiuto fornito a persone nelle condizioni di Elena Sibilla Margherita Paola
Mario Massimiliano perché la persona non è tenuto in vita da un trattamento di sostegno vitale ovvero perché nessuna funzione vitale e poste in essere da un presidio medico quindi a prescindere dalle condizioni che connotano la sopravvivenza della merce persona malata
Cioè lei reversibilità della malattia e le sofferenze che ne derivano così come la sua capacità di autodeterminarsi
I principi di ragionevolezza e di a di proporzione precludono una simile soluzione
Peraltro frutto dell'incapacità delle cisti datore di trovare un punto di incontro che potesse regolare organicamente la materia seguito anche dell'intervento di questa eccellentissima corte ormai risalenti a cinque anni fa ma prospettato da sei
Questa differenza è ben consapevole che contestato Corte nel due mila diciotto e nel due mila diciannove apposto il requisito dell'essere tenuti in vita da un trattamento di sostegno vitale
Perché assolutamente pregnante atti
Alle condizioni di Fabiano Antonio
Ma l'aiuto fornito a chi dopo un incidente un altro trauma e tenute in vita da un presidio medico non si differenzia però sul piano costituzionale
Dall'aiuto fornito ad una persona afflitta da una malattia degenerativa o da un tumore ovvero
La presente fattispecie che si scontra oggi con i limiti posti dalla norma penale ecco perché vitale che questi casi siano giunti a voi
Grazie a questo giudizio
Che poiché
Questa corte quando si è pronunciata nel due mila diciannove non poteva che tenere conto della singolare
Questione posta al suo Palio dovendosi peraltro pronunciare con quella sentenza in assenza di un intervento legislativo
In realtà e la condizione di irreversibilità della malattia ad essere centrale nella questione che qui si affronta irreversibilità intesa come avanza mento tale
Da fare escludere che quella prognosi infausta posso trovare
Un'altra via di uscito se non fosse così le persone
Si troverebbero
In una situazione paradossale si ritroverebbero con gli stessi ostacoli che avevano le persone mantenute in vita da un trattamento di sostegno vitale prima della sentenza duecentoquarantadue
Devono attendere il decorso della malattia come è già stato detto dalla relatore Modugno congedarsi dei loro cari in modo in un modo lontano dalla loro concezione di rispetto della dignità questa discriminazione dovuta a condizioni puramente accidentali è evidente
E si ripercuote in modo intollerabile
Anche nella forma di discriminazione sul piano penale
Noi notiamo che vi è una differenza tra coloro che forniscono l'aiuto a chi a uno un determinato inquisito che però non batto care gli altri tre requisiti
E chi invece quel requisito non cela
Ma Piero
La patologia irreversibile la piena capacità di auto tedesca determinarsi la consapevolezza che quelle sofferenza sono diventati intollerabili che non vengono cancellati dall'assenza del requisito del sostegno vitale
Del resto si pensi anche che Fabiano Antoniani
Dove gli affetti dell'incidente erano stato in stabilizzati dalla medicina
Con l'aiuto al suicidio è arrivato alla morte ma in una situazione in cui avrebbe potuto grazie ai trattamenti medici continuare a vivere per un periodo indefinito
Anche per anni pensiamo invece Elena Sibilla Margherita Paolo Mario Massimiliano la morte saprà sarebbe sopraggiunta in un modo certo facendo da sé il suo corso
E senza nessun presidio medico che avrebbe potuta fermarla sarebbe arrivata con un percorso evolutivo carico di sofferenza che nella loro percezione soggettiva non era ritenuta dignitosa
Su quali ragioni in questo secondo caso
Si poggia la meritevolezza della pena
Quali sono i fattori che ostacolano il riconoscimento della sfera di libertà individuali di congedarsi dalla vita per loro sono queste le domande
Codesta eccellentissima porti si trova dunque ancora una volta chiamati a intervenire sul tema della libertà di congedarsi dall'attività in assenza di una disciplina legislativa
In questi anni però e parlo sempre con me legale che con un ampio collegio legale ha avuto la possibilità di seguire singole persone coinvolte
Abbiamo
Visto l'applicazione della sentenza duecentoquarantadue che ha dimostrato la sua tenuta della procedura è un'aggravante cautela nell'applicazione in alcuni casi ampliando il requisito del sostegno vitale e l'abbiamo visto con Davide trentini malato di sclerosi multipla morti in Svizzera
Dove la corte di assise di masse poi di assise d'appello di Genova
Ha considerato il trattamento di sostegno vitale qualsiasi trattamento sanitario interrompendo il quale si verificherebbe la morte del malato anche in maniera democratica
In altri casi invece
Questo perimetro è stato ristretto
E abbiamo visto che la valutazione del trattamento di sostegno vitale è stata assolutamente altalenante
Il sedici giugno del due mila ventidue ci lasciava Federico Carbonia se in Italia con l'aiuto alla morte volontaria
In pieno pentimento della sentenza duecentoquarantadue
Per il due mila diciannove Federico aveva quarantaquattro anni era tetraplegico da dodici anni a seguito di un incidente stradale le sue condizioni erano perfettamente identiche a quelle di Fabiano Antoniani
Il ventitré giugno invece gloria un nome di fantasia per tutelare la privacy in Veneto
Malato oncologica
Dopo dieci anni che aveva combattuto con varie forme di tumore
Ma dopo aveva visto l'arrivare di una prognosi di pochi mesi di vita per Gloria la commissione medica nominata dall'azienda sanitaria
Ha considerato né i farmaci chemioterapici che aveva assunto un trattamento di sostegno vitale per averti poco contenuto le volgare della malattia stiamo parlando di una malata di cancro
Ma quanto è stato riconosciuto Gloria non è stato possibile per altri malati voglio ricordare tre casi che ho citato di persone che sono andati all'estero con l'aiuto di Marco Cappato ed altri Sibilla Barbieri
Anche lei manda lata oncologica anche lei per dieci anni ha combattuto contro il cancro
Con una cure chemioterapia che tra le più innovative e poi una prognosi infausta
Almeno e la commissione medica nominata dall'azienda sanitaria
Non ha riconosciuto il trattamento di sostegno vitale eppure quello a differenza di gloria
Sibilla era dipendente da farmaci
Massicci terra il contenimento del dolore era dipendente dall'ossigeno esibita dovuta andare in Svizzera ma veniamo alle malattie evolutive sclerosi multipla la malattia di cui era affetto Massimiliano ma altri esempi possono essere l'assillante il Parkinson o e altri ancora Anna di Trieste aveva cinquantacinque anni ed era affetta da sclerosi multipla
Patologia senza possibilità di cure senza terapia dopo trent'anni di malattia che l'ha ressa
Completamente immobile con la sola possibilità di muovere una mano un pugno
è un filo di voce era completamente dipendente da terzi per nutrirsi bere essere vestita
Spossata dal letto alla sedia lavata con due clisteri al giorno per evacuare i prestiti per l'incontinenza la commissione medica
Per Anna ha valutato l'assistenza continua assistenza vitale
Anna con le sue ultime forze ha potuto pigiare un pulsante che ha
Messo fine alle sue sofferenze oggi invece Martino pelli di Trieste l'aura Santi di Perugia afflitte dalla stessa malattia di Anna completamente immobili e come Anna dipendenti da tu
Per tutte e in ogni momento della giornata dall'assistenza di terzi per loro le commissioni mediche interpretano diversamente il requisito del sostegno vitale che non viene identificato
Troviamo scritto nelle relazioni manca la condizione dell'essere mantenuti in vita da un trattamento di sostegno vitale
Il raggio dell'intervento costituzionale che questa difesa si permette di invocare non è dunque solo procedurale
Ma è sostanziale e la procedura di verifica dei requisiti è già funzionante
Si tratta di focalizzare l'attenzione sul requisito dell'essere tenuti in vita da un trattamento di sostegno vitale la corte dovrà
Vagliare la ragionevolezza e valutare se dichiararla incostituzionale o se sia possibile interpretarlo
In modo coerente con le esigenze di dignità e libertà che emergono e che già una volta sono state fermate
Non sono infatti specie quindi in cui la persone afflitta da patologie traumatiche ma anche da malattia evolutive
Incurabile in stato avanzato con la consapevolezza che procedure di verifica sono previste svolte dalle autorità competenti
E che persiste la piena capacità della persona nel ritenere intollerabile la sofferenza determinata dalla propria condizione
In conclusione eccellentissimo presidente eccellentissimo i signori giudici signore giudice
Evidente che non stiamo chiedendo che la cintura di protezione della vita diventi evanescente non è quello che chiediamo
Stiamo chiedendo a questa Corte di volgere lo sguardo verso una fattispecie sul piano materiale diversa da quell'oggetto dal giudizio a quo del caso di Fabiano Antoniano mai venti sta sul piano della libertà
E dei principi costituzionali in gioco
Definire l'aria di non punibilità alla luce di quanto detto non significa da rinunciare allora tutela della vita non si rinuncia
Ma si ma alla luce della lungimirante
Via il lungimirante percorso avviato dalla giurisprudenza di questa Corte in materia penale attraverso i principi di ragionevolezza proporzione
Significa rendere conforme l'articolo cinquecentottanta del Codice penale al volto costituzionale del diritto penale
Sappiamo quanto il siamo due il vostro compito ma anche quanto sia irrinunciabile lo stesso tempo l'unica via di speranza per le persone che oggi soffrono oggi e domani soffriranno in queste condizioni drammatiche
Scriveva Leonardo Sciascia in una storia semplice
Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire
Ma il morire l'ultima speranza così è stato per molti malati che sono giunti da alla fine della vita così e per altri malati che sono in attesa di risposta così è per la nostra condizione umana grazie concluso abitazione
De sulla vocazione Marilisa D'Amico
Grazie presidente signore e signori giudici e con grande MOT
Giovane che anch'io che mi accingo a rappresentare una questione così cruciale non solo per il caso oggetto del giudizio a quo ma anche per la vita e la dignità di tante persone molto è stato rappresentato nell'ordinanza di rimessione molto negli atti
Moltissimo a diciamo già maniche già esposto la mia collega l'avvocata Gallo
Mi limito se e moltissimo è stato già sottolineato delle due relazioni che ci hanno anche qua stimolato con una serie diciamo di domande di interrogativi sui punti e quindi mi limito a rimarcare come è già stato fatto del resto che pur nella diversità della vicenda umana che fa da sfondo al giudizio di costituzionalità
Le situazioni che reclamano un riconoscimento e una tutela a livello costituzionale sono veramente molto simile a quelle già considerate da questa eccellentissima corte nell'ordinanza duecentosette del due mila e diciotto e nella sentenza duecentoquarantadue
Del due mila diciannove io sarei partita decoupling dai profili di merito però a questo punto alla luce anche della relazione
Delle domande del professor Viganò mi concentrerei in apertura sottolineando paglia al alcuni aspetti di merito magari più sentiti Captain sinteticamente sull'obiezione della avvocatura rispetto al requisito della rilevanza allora noi qualcosa oralmente non tutto abbiamo scritto nella memoria di replica
In realtà perché a nostro avviso aggiudicatario di questa difesa non c'è no non esiste aree non resisterebbe per noi un problema di rilevanza ma va spiegato e va sottolineato il giudice ha correttamente rilevato che c'è un nesso di pregiudizialità
Fra la sua decisione del giudizio a quo e la definizione della del questi crudeli della questione di costituzionalità da parte alla quota della corte
Ha evidenziato questo nesso di pregiudizialità
Ha sinteticamente diciamo scritto per questi erano meglio dopo a pagina due dell'ordinanza rilevanza della questione in cui appunto
Afferma che dovendo una applicare l'articolo cinquecentottanta del Codice penale che non ritenendo che sussistessero gli elementi per poter in qualche modo applicare la decisione della Corte ma invece di ritenendo di doverlo applicare in toto masticando lo paghi dopo
A questo punto esiste un nesso di stretta spregiudicati da e quindi di rilevanza fra la definizione della questione da parte della corte e la definizione del suo giudizio e ci sono poi seguono sette pagine da nell'ordinanza di rimessione sei o sette proprio su questa relazione fra la situazione concreta e sulla sua impossibilità o comunque su una sedie interrogativi in relazione all'applicabilità dell'articolo cinquecentottanta già riformulato dalla decisione della Corte costituzionale ora e non sto ovviamente a spiegarlo a voi peraltro in questa corte ci sono diciamo anche c'ha un atto repulisti maggio avaria autorevolissime dottrine
Che peraltro possono anche pensarla un po'diversamente sul nesso di pregiudizialità ma in in c'è certamente è chiaro che nesso di pregiudizialità va valutato ex ante e il giudice lo fanno
Che esiste poi una concezione rigorosa della Corte Costituzionale espresse la sentenza centoquarantotto dell'ottantatré
Relativamente alle norme penali di favore su che cosa è rilevanza sul rapporto fra rilevanza ex ante e poiché conseguente concrete
Rispetti la propria decisione e che comunque anche quando la Corte in qualche modo adotta una concezione concreta di rilevanza questo non significa poi però valutare diciamo del Tevere irrilevante qualche cosa
Andando a fare qua il mestiere del giudice a quo cioè quello che dovrebbe fare il giudice a quo del giudizio quand'anche quali noi o voi aderisca a questa concezione
Qui c'è un punto importante che secondo me è proprio esattamente il punto che poi fa spiegare al nostro giudice perché alla questione rilevante lo fa anche soffermare tanto sulle condizioni per cui non era applicabile a suo avviso l'articolo cinquecentottanta e cioè il fa che ne già nella sentenza duecentoquarantadue del due mila diciannove non sto a citare ma lo sapete benissimo la Corte afferma che in relazione poi all'applicabilità di quello che eventuale la eventualmente la nuova norma creata dalla dal dalla Corte costituzionale avrebbe dovuto comportare che ovviamente nel giudizio a quote si preoccupa la corte dell'applicabilità poi della sua decisione nel giudizio a quo e che andranno valutate va diciamo una situazioni equivalenti
E rispetta queste situazioni equivalenti tutto quel ragionamento che il giudice fa nell'ordinanza di rimessione dicendo
Il la la procedura in Svizzera a mio avviso equivalente evidentemente risponde già a questo possibile poi interrogativo quindi dal nostro punto di vista questo nesso di strumentalità e una rilevanza esiste ed esiste una rilevanza sotto che che può per essere pienamente apprezzata diciamo dal giudice
Dal intenda voi giudici costituzionali ora non certo per ricordarlo a voi ma per dare un minimo di coerenza al mio ragionamento perché non è facile pagare coerenza rispetto a problemi così complesse situazioni a casi che premono poi in in questo in questo giudizio come su tanti altri che la corte ha ordinato di citare in questi anni
Vorrei concentrarmi cuore sicuramente sottolineare anch'io che tutto questa questione nasce da un diritto già riconosciuto
Dalla Corte costituzionale e riconosciuto con un perimetro ben chiaro
E vorrei sottolineare anch'io appunto che qui non si chiede minimamente di smentire quello che la corte ha già detto si chiede se mai di rafforzarlo perché per acqua perché la corte ha già detto con una dei con una se vogliamo scelta che non tutte le corti nel mondo fanno altre lo fanno diversamente ci sono ordinamenti ancora più rigide dal nostro perché non hanno una Corte costituzionale
E cioè il fatto che esiste comunque ma bisogna mantenere una tutela penale l'articolo cinquecentottanta come perimetro sulle possibilità di vincita di aiuto al suicidio
Determinate condizioni come tutela delle persone fragili questo non non viene messo in discussione e come ha dimostrato appannaggio abbiamo cercato di dimostrare attraverso anche il Calzi la drammaticità dei casi non viene discussione in ieri in discussione non tanto in quest'aula quanto proprio nella realtà
E però appunto la Corte ci dice che il diritto a congedarsi dalla propria vita può avvenire solamente a determinate condizioni ponendo le quattro condizioni che adesso non sto a a
A ripercorrere quindi il cuore della questione di costituzionalità ruota intorno alla dipendenza dei trattamenti di sostegno vitale e dal punto di vista costituzionale almeno nella mia ovviamente sommerse modesta rappresentazione la nostra rappresentazione
E la corte ha già riconosciuto questo diritto e questo spazio all'autodeterminazione nel momento di fine vita
Uno spazio appunto che ha come anche il perimetro e la la il rispetto e la tutela delle persone fragili attraverso anche l'articolo cinquecentottanta questo diritto e questo spazio viene ad essere diciamo rappresentato in maniera perfetta da un punto di vista anche concreto nonostante il legislatore non abbia non sia intervenuto ovviamente non non non non abbia avuto farlo ma comunque Rispetto nella lettera e requisiti Cesena ma nella malattia irreversibile nella capacità di intendere e di volere e nella stiva visto portabilità delle proprie sofferenze quello che viene in discussione è un profilo appunto quindi di ragionevolezza nella differenza delle condizioni fra per malati e la necessità questo punto cioè mantenere questo questo questo requisito se interpretato rigidamente significherebbe appunto appunto finite in effetti c'è il profilo violato il profilo di uguaglianza e di non discriminazione significherebbe come ha già presentato benissimo Filomena Gallo differenziare tra malati solo per il decorso del tempo lasciare ancora più sole le persone le proprie sofferenze venendo a conculcare anche quel senso di umanità
Che in assemblea costituente su iniziativa dell'onorevole Aldo Moro si è voluto formalizzare nel testo dell'articolo trentadue della Costituzione
C'è un punto importante su cui su cui dobbiamo vorrei fermarmi un un secondo cioè il tema della irragionevolezza intrinseca di questa norma penale cioè nel rapporto fra fine della norma penale se il fine
è de come presidio e la tutela della vita e mezzi però desta predisposti riferimento appunto le fattispecie di malattie terminali in stadio avanzato malattie degenerative
Di ragionevolezza intrinseca in ambito penale questa costituendo fortunatamente uno dei motivi di molti di carte di incostituzionalità all'interno dell'attrice giurisprudenza anche più recente che non sto su cui non mi posso soffermare
Non dovrebbero essere quindi ragioni cogenti di tutela di contro interessi di rango costituzionale tali da resistere al vaglio positivo di ragionevolezza
Alla cui stregua devono essere in generale valutati i rapporti tra mezzi e Fini perseguiti da una norma ecco quindi ma è già stato detto il tratte il requisito dei trattamenti di sostegno vitale non ci facciamo ci possiamo chiedere se funga davvero per la fattispecie oggi in discussione da mezzi di tutela della vite la vita ad abusi risultando invece sproporzionato Allo scopo proprio perché questo me questo diciamo requisito è un requisito oggettivamente diverso dagli altri privo di senso specifico con la tutela della volontà individuale o con la condizione ineludibile di prostrazione della persona se vogliamo l'effetto dell'aiuto al suicidio ha un impatto quasi più forte dinanzi a una situazione medica stabilizzata com'era quella di Fabiano Antoniani e in cui la vita potrebbe andare avanti per anni rispetto all'ipotesi di malattie degenerative come ha detto appunto Filomena Gallo o terminali in stadio avanzato in cui la patologia fare autonomamente il suo corso fino alla morte
Altro punto anche qui riassumo cerco di riassumere al massimo nell'ordinanza di rimessione correttamente e sommessamente il giudice a quo
Si ride riferisce due parole che richiamano in modo chiaro e diretto la sostanza della ridicola
Pronunciata dalla Corte a cui ci stiamo richiamando per ragionare su questo nuovo caso malattia e sofferenza e intorno a queste parole che si sviluppa la regola fatte emerge dalla Corte costituzionale nella decisione su Dj Fab una decisione costruita come si è detto a partire dal caso oggetto del giudizio a quo
Ed è proprio rispettivamente ai trattamenti di sostegno vitale che si pongono problemi interpretativi su questo abbiamo già detto e sappiamo che ci sono varie sud però a questo punto dal punto di vista costituzionale noi dobbiamo rispondere a due domande
Almeno due domande importanti e perché non no nata dalle urine volevo volevo diciamo riflettere c'è quel punto alla vostra attenzione che la giurisprudenza il forzista che si sta formando il così detto formante giurisprudenziale
A livello interno e anche a livello Chassey si sta praticamente allineando al formante giurisprudenziale di tutta una serie di pronunce di corti di altri paesi
E e questo formante prevede i tre requisiti rigorosamente cioè appunto i tre requisiti e ma non prevede il trattamento di io appunto di sostegno vitale il tenuto in vita trattamenti di sostegno vitale quindi in realtà ci si sta allineando ma allora perché tornare alla corte costituzionale si potrebbe creare un formante giurisprudenziale ecco ad avviso del giudice a quo e su questo io personalmente concordiamo
In disparte le difficoltà le incertezze legate a un'estensione semantica del concetto di trattamento di sostegno vitale
L'ostacolo principale è rappresentato dal fatto che queste letture in buona sostanza sono il frutto
Di un ragionamento di tipo analogico che si scontra apertamente ecco pur considerando gli effetti in Bonaparte a me dice il giudice a quo con la natura eccezionale della causa di non punibilità introdotta dalla Corte costituzionale
E non è privo di rilievo il fatto che la stessa corte costituzionale
Ritiene che sia preferibile soprattutto quando sono in gioco diritti fondamentali fondamentalisti mi come in questo caso un intervento erga omnes
Anche in virtù del principio che situa lo dice la Corte in alcune decisioni il sindacato accentrato di costituzionalità delle leggi a fondamento dell'architettura costituzionale e allora Piercarlo non il Parlamento beh in realtà possiamo lo devo dire a voi questa corte ci ha provato e ci ha provato tante volte a sollecitare il Parlamento e ci ha provato tra l'altro sviluppato una tecnica innovativa nuova e che sì per a cui si pensava che il Parlamento avrebbe risposto come ha sempre fatto il Bundestag falso sferiche ma questo non è successo e questo però rafforza ancora di più la convinzione anche di alcuni e la sottoscritta e fra questi che cioè finché nel nostro Stato costituzionale
Spesso sono proprio i giudici costituzionali garantiti equilibri Complessi in situazioni drammatiche e difficili da risolvere specie quando la politica fa prevalere l'ideologia nel disciplinare i diritti delle persone come purtroppo in Italia succederà tanto da troppo tempo
In un contesto che è stato precisamente rilevato anche in tante occasioni e anche da autorevoli interventi della stessa Corte costituzionale
è e quindi questa corte non è mai rimasta inerte e è e per fortuna perché la strada dei diritti sì fa avanti e le Corti costituzionali nel nostro Stato costituzionale servono a questo ora mi avvio verso la conclusione con tre il primo punto secondo me però è molto importante mi pare forzo fermare un attimo
La corte però non è lo spazio di discrezionalità della corte non è quello del legislatore questo lo sapete benissimo voi è inutile che lo sto a ricordare io ma l'aspetto che fa un molto commuovere poiché le vicende della vita i diritti vanno avanti e allora ci sono veri e propri filoni giurisprudenziali dove da una prima pronuncia poi mi nascono altre che altri ancora e è la la corte non può ovviamente dare una risposta dal punto di vista generale la Corte deve precisamente intervenire con deciso di manipolativo è che caso per caso poi consentano questi diritti sempre all'interno di un principio stabilito di avanzare e qui non sto a citarli le sentenze so che è tardi
Ma ma ricordiamoci la giurisprudenza sull'adozione come da una prima decisione su cui due fratellini e poi si è posto un problema dopo qualche anno in cui non c'erano i due fratellini ma c'era un bambino
Che ormai viveva presso una coppia e per cui sono il padre era di poco più diciamo
Lilli rigido limite di età di diciotto di quarant'anni
Scattava solo per il padre e ancora una volta risolta questa questione la Corte sarà posta un'altra ce n'era un'altra per cui c'è un limite in rigide limito inferiore cercherà diciott'anni valeva persona uno dei genitori di poter agli aspiranti genitori
E così la giurisprudenza sulla fecondazione assistita
Da quella riconoscimento nella prima decisione del due mila e nove
Sulle giuste esigenze di procreazione quello stesso principio poi è stato chiesto per aprire sì alla fecondazione eterologa e anche alla fecondazione assistita nei confronti di persone che non sono sterili ma sono malate di malattia appunto
Irreversibile comunque diciamo porta ma rete genetiche gravissime paterno eventuale bambino è ancora e qui non dico nulla ma insomma sempre qui i casi veramente fanno commuovere la giurisprudenza su cognome materno una giurisprudenza in cui tra l'altro piccoli pasti grandissimi passi poi li ha voluti la stessa Corte costituzionale mi fermo
Qui ora torniamo quindi anemia conclusioni presidente ho praticamente quasi concluso
è chiaro che tutto questo non è una giuria alla gente una richiesta come dico una diciamo rappresentato l'avvocatura in alcuni suoi punti della sua memoria un aggiramento del giudicato costituzionale tutt'altro
è semplicemente qui la questa difesa intendo unicamente sollecitare un razionale coerente sviluppo di quest'ultima sentenza con riferimento a situazioni concrete vicende umane differenti su cui rispetto a quelle su cui la Consulta ha già inciso e quindi non si chieda alla corte di pronunciarsi una seconda volta sullo stesso dubbi di costituzionalità
In violazione del giudicato ma si chiede appunto di fare di ragionare su questo requisito e sul modo Vignole tecnicamente per far sì che questo requisito minimo non sia un laccio per il diritto già riconosciuto dalla Corte costituzionale un rilievo specifico sulla corte ungherese la colture se fa riferimento al margine di apprezzamento degli Stati ma la corte ungherese in realtà ci dice anche nella sentenza che in realtà se cambiasse
C'è una stima giamaicana scambiasse la giurisprudenza costituzionale c'era molto rilievo alle corti nazionali scusate la corte ora per i diritti dell'uomo e quindi la griffe si riferisce alla corte ungherese al due mila e tre ma anche al fatto che dal due mila e tre non si è più pronunciate che se ci fosse un cambiamento qui da molto rilievo alle Corti costituzionali nazionali quindi anzi se vogliamo rafforza il vostro rafforzerebbe c'era parte del vostro il mio punto di vista
Il vostro ruolo
Oggi e dunque le conclusioni le conclusioni appunto ne chiediamo l'in cui che alla Corte dichiara l'incostituzionalità di aver di di del requisito della dipendenza
Dal della trattamento di a trattamenti di sostegno vitale questo in cui far cadere questo pretesto pezzetto dal punto cioè equivarrebbe a rendere chiaro poi tutto
E tutto il resto però dal nostro punto di vista l'abbiamo già rappresentato negli atti
Ci sarebbe spazio anche per una incostituzionalità di tipo interpretativo le poche ci sono state poche interpretativa di accoglimento comunque relaziona casi molto complesse anche quelli poche interpretative di accoglimento in cui la Corte potrebbe dichiarare l'incostituzionalità
Della norma e se qualora il trattamento di sostegno vitale venga interpretato in modo rigido in modo che non consenta di dare di la possibilità di chiedere aiuto a questi nel caso di un qualsiasi aiuto a vivere
Paga includere quindi tutti i trattamenti sanitari meccanici farmacologici
E qualsiasi altro supporto assistenziale necessario per rimanere in vita
Determinato dalla malattia reversibile a sua volta fonte di specifiche sofferenze psichiche e sì con fisiche e psicologiche
In conclusione parafrasando una vostra decisioni sono queste le situazioni in cui la Costituzione garantisce regole che non siano nemiche dei diritti delle persone e dei loro diritti
Da grazie saperci poterci organizzare adesso dovrebbe intervenire l'avvocato Di Paola
L'avvocato Di Paola
Grazie presidente non molto molto prima dell'orario che le mie indicato perché mio intervento dopo quanto già detto dalla da Filomena Gallo dalla professoressa D'Amico evidentemente sì racchiudeva in pochissimi secondi
Perché non poter aggiungere nulla di più intelligente rispetto a quanto si era stato già detto
Voglio solo una cosa mi sembra mi è parso di capire dalla relazione del professor Viganò che c'era un tema in ordine alla competenza
è una questione che si sollevava circa la competenza allora se fossimo stati un processo di metodi ha detto che le regole suppletive che la competenza l'articolo nove comma due avrebbe risolto la questione quindi le credo che neanche in questi termini la questione
Possa essere risolta non so quanto possa essere di interesse quello che ha detto la corte credo che si possa risolvere in questi termini
Ululano consentitemi solo una battuta
La professoressa Magli intorno ma D'Amico diceva che dalla prima pronuncia ne arrivano pochi altri ed altre lì dove l'ICI sulla Torino interviene quando avrebbe dovuto farlo quei avete sollecitato più volte il legislatore nella duecentoquarantadue della diciannove o meglio nella duecentosette l'ordinanza duecentosette vedevo svolto lo guardo lo sguardo al di fuori dei confini nazionali avete chiamato richiamato all'interno di quella decisione la decisione canadese
Bene lo sguardo oltre i confini nazionali io penso che possa essere uno diciamo un focus da poter utilizzare anche in questa occasione però guardando verso le decisioni che sono state prese dalla Corte Costituzionale colombiana
Dovrei ripetere
E non lo faccio proprio per per per ridurre al minimo i tempi qual è stata l'evoluzione delle decisioni della Corte Costituzionale colombiana
Ma lo faccio anche per una forma di rispetto nei confronti del professor Viganò il quale ha scritto e ha spiegato e ci ha insegnato quale data chiedo scusa qual è stata l'evoluzione quindi sarebbe un patto miliardaria ripetere solo queste cose
Ecco perché però quel punto di vista dal secondo me può essere preso in considerazione perché lì c'è stato un evoluzione da parte della Corte costituzionale di quel tema che non è stato preso in considerazione dal legislatore io quando sono andato a rileggere la decisione della Corte Costituzionale io c'ho rivisto tutti i passaggi che ci sono stati qui nel nostro ordinamento visto la decisione presa in alcuni spazi la richiesta di intervento da parte del legislatore e a questo punto devo ritenere ad opera del che de del nostro legislatore che si è di fronte ad una vera e propria scelta politica quella di non intervenire quindi di inquadrare il tema in determinati spazi perché non decidere dopo un anno posso capire che ci sono dei tempi
Da rispettare ma non decidere ad oggi dopo cinque anni è evidente che c'è una scelta in quel senso
Ecco perché io però
Ma segnano scala se una persona che è stata costretta a richiedere l'aiuto al suicidio medicalmente assistito per le motivazioni a cui richiedeva
Bacca cui ha fatto cenno Filomena Gallo e e e noi siamo costretti a fare delle disobbedienti civili
In ossequio a quello che ci chiedeva anche un po'meglio ci ha suggerito anche per il presidente della Corte costituzionale
Buscetta il professor Amato solleciti sollecitate e sollevate anche altre questioni di costituzionale su questo tema c'ha sottolineato il presidente Amato nella sua conferenza stampa
Ecco siamo costretti a fare queste disobbedienti civili siamo costretti per sottoporli a voi questo tema questo tema che forse secondo la tecnica che non mi permetto di dire perché non avrei nemmeno le categorie per poter e non mi permetterei nemmeno di suggerire quale potrebbe essere la strada ma secondo quella che voi ritenete opportuno che sia una sentenza interpretativa
O che sia una sentenza di altra nature non dico oltre per evitare sicuramente potreste andare a colmare il tributo così come oltre confine è stato fatto e viene fatto e consentitemi solo un'ultima battuta
Presidente che riguarda quella che viene più volte
Chiamata in un in gioco c'è la questione del cosiddetto pendio scivoloso la teoria del cosiddetto pendio scivoloso ecco quelle una teoria ovviamente tutta da dimostrare io però vi vorrei portare un caso solo concreto
A dimostrazione del contrario faccio riferimento al caso Di Stefano Keller in Veneto
Se fanno vedere una persona che anch'essa avendo tutti e quattro i requisiti indicati dalla vostra decisione duecentoquarantadue ha ottenuto il semaforo verde italiano chiamiamolo così
Facendo l'analogia rispetto a quello etico per ottenere il suicidio medicalmente assistito ora la sua scelta è stata quella di non accetta alla morte attraverso il suicidio medicalmente assistito
Che cosa è successo in quel caso
Voi avete dato veramente noi quella è una delle decisioni di cui siamo nella i casi di cui siamo veramente più orgogliosi perché lì veramente c'è stato lo spaccio di rispetto della dignità e consentitemi professori Modugno di utilizzare le parole i cani è utilizzato nel podcast
Per individuare la responsabile per chiarire qual è il concetto dignitoso di di dignità sorge tipa evidentemente chiarito più volte da questa Corte negli spazi di una soggettività
Del la propria dignità
E in quel caso che cosa ha siti riusciti a dare voi ovviamente la si limita a Stefano che leader di poter vera mente averli Skip di vedere veramente rispettata la parte terminale della sua amica l'ha deciso di morire perché la morte lo ha raggiunto per il decorso naturale della macchia non perché non non perché noi vi è stato il perché gli è stato impedito burocraticamente o in altro modo di studi accede al suicidio medicalmente bici poi ritirato un sollievo
Voi avete detto all'Ade consentito al dire
Io posso decidere dignitosamente di autodeterminare nella maniera più opportuna e di decidere come intervenire ecco che quel punto il piano inclinato che che viene più volti individuato
Lei è soffre le cure palliative sicuramente
Solo indubbiamente vanno vanno potenziati in Italia e la la consociazione Coscioni mi ha fatto una delle battaglie implementazioni sempre maggiore delle cure palliative
Ma non dimentichiamo che le cure palliative sono e vanno ad alleviare evidentemente la sofferenza di natura fisica il problema o psicologica o psicologica e qualcosa che bisogna tenere in considerazione quindi solo sulla base di queste argomentazioni e chiudo di evidentemente a questo punto vi ringrazio per l'attenzione e non vi rubo più
Grazie revocato Calandrine
Che l'incisiva corte in questa mia breve relazione su per lavora Santi e Martino appelli di cui accogliamo con favore divisione di ammissibilità dei relativi interventi vorrei soffermarmi sull'aspetto che riteniamo centrale di questa vicenda ovvero gli effetti discriminatori che discendono da requisito il trattamento di sostegno vitale circostanza di per sé diciamo del tutto fortuita rispetto alla gravità della malattia per la sofferenza che procura ridetermina sull'intervenienti Laura santi Martino appelli sono due donne affette da una stessa vada stessa patologia una grave forma di sclerosi multipla diventata da qualche anno secondariamente progressiva caratterizzato da una disabilità persistente e diciamo che progredisce gradualmente nel tempo che ovviamente è irreversibile lavora santi Martino appelli non sono attualmente tenuto in vita da trattamenti di sostegni vitali intesi come supporti meccanici in assenza dei quali morirebbero in tempi brevi massoni ineluttabilmente destinati a dipende armi
Nonostante infatti oltre alla Santo mai sintomatologia che la malattia de gli procura
Quotidianamente e di cui l'azienda sanitaria territorialmente competenti ha preso atto da oltre otto mesi combatte con nelle cistiti recidivanti che la stanno portando verso una forma di cateterismo
Continuativo e la stanno obbligando lo svuotamento intestinale meccanico mentre Martino belli è costretto a ricorrere quando il dolore quindi la sintomatologia dolorosa al nervo trigemino glielo consente
A fare diciamo ricorso alla macchina per la tosse chiamo così Dio meccanico che serve a disperdere le secrezioni bronchiali che altrimenti la soffoca ebbero
Una condizione che anche per lei è destinato ad aggravarsi a portarla verso una fase di ventilazione meccanica
E sia l'aura che Martina dipendono completamente d'aiuto di terze persone per qualsiasi cosa per il compimento di ogni gesto ogni atto della vita quotidiana come lavarsi
Nutrirsi vestirsi sono strettamente dipendente dalle persone che prestano loro aiuto lavoretti tra plegica oggi qui in aula riesce a malapena a muovere con la mano joystick dei consente di attivare di azionare la la sedia a rotelle Martina immobili ci segue da remoto in collegamento con noi anche la sua testa appoggiata ad una ad un supporto utilizza i comandi vocali per tutto il rifiuto delle rispettive aziende sanitarie hanno posto alle loro richieste di aiuto di accesso alla morte medicalmente assistita non ritenendo evidentemente la totale dipendenza dall'assistenza di terze persone come trattamento di sostegno vitale sufficiente determina una situazione irragionevolmente lesiva dei loro diritti fondamentali
Ovvero l'impossibilità vista la minaccia sanzionatori che grava su chi fornisse loro l'aiuto necessario
Di decidere sulla propria vita che si traduce nella visione ovviamente della loro dignità e nella compressione diremo nella violazione del principio di non discriminazione
Nella fattispecie il trattamento di sostegno vitale rappresenta per lavora santi per Martino appelli per tutte le persone si trovano la loro condizione uno sbarramento ingiustificato e irragionevole in base alla quale persone accomunati dalla medesima
Condizione di malattia irreversibile di sofferenza intollerabile
Vengono trattati in modo differente solo perché alcune hanno la sfortuna diciamo così di sopravvivere senza un sostegno esterno
O magari non sono ancora dipendenti da un tale sostegno con le risultate che vengono condannati a vivere controllo volontà e la loro percezione della dignità cioè lentissimi giudici lavora Sante Martino appelli con i loro interventi stanno chiedendo di superare una discriminazione che oggi consiste nell'affidare ad elementi accidentali come appunto la sussistenza di un trattamento di sostegno piuttosto che un altro
La differenza decisiva tra una condotta punita dal diritto penale e viceversa una protetta anche in termini costituzionali
Alla luce di queste irragionevoli disparità di trattamento chiediamo che questa eccellentissima corte pronuncino illegittimità costituzionale dell'articolo cinquecentottanta del Codice penale come modificato dalla sei
Senza duecentoquarantadue del due mila diciannove nella parte in cui richiede che la non punibilità chi agevola l'altro io suicidio sia subordinata la circostanza che l'aiuto sia prestato alla persona
Tenuto in vita trattamenti di sostegno vitale grazie e questo era l'avvocato Angelo Calandrin intervenuto nell'udienza che vi abbiamo riproposto
Della Corte costituzionale sul caso di Massimiliano
Siamo ancora in chiusura vi ricordo che è sul sito dell'Associazione Luca Coscioni potete trovare tutte le modalità per sostenere queste battaglie dell'associazione
Sia prendendo la tessera per l'anno in corso o con altre forme di sostegno
E con questo di ringrazio per l'ascolto buon pomeriggio a tutti da Mirella varesini
Il maratoneta
L'assunzione dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica