Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale giovedì il sei giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta oggi
Si celebra l'ottantesimo anniversario del D day lo sbarco in Normandia
E oggi cominciano le elezioni europee il primo Paese
A votare sono i Paesi bassi poi via via tutti gli altri fino a domenica e utilizzeremo un giornale americano New York Times e uno dei suoi commentatori Brett cioè fairness per mettere insieme questi due e venti importanti in un contesto di minacce per l'Europa
Minacce che vengono sul piano militare della Russia di Vladimir Putin sul piano economico dalla Cina DC Jinping
E sul piano geopolitico dal rischio del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e dunque di un ritiro americano dall'Europa
In questo di dei l'Europa deve decidere di agire unità il titolo del pezzo firmato brezza Air France
Sullo stesso tema leggeremo anche Sylvie Kauffmann
Sulle mondo di dei una certa idea dell'America
Con gli ultimi veterani si spegne anche una certa idea del ruolo dell'America in Europa
Dal grande discorso di Ronald Reagan nel mille novecentottantaquattro quello di ritirata di Barack Obama nel mille novecentoquattro del due mila quattordici
Le commemorazioni decennali dello sbarco in Normandia segnano l'evoluzione storica della leadership
Degli Stati Uniti
Su questi temi vi segnaliamo anche Martin Wolf Financial Times il aziendalismo minaccia l'ordine mondiale se l'America si ritira dalla garanzia di sicurezza dell'Europa
Le conseguenze per la stabilità globale saranno disastrose scrive Martin Wolf in chiusura poi torneremo ad occuparci delle elezioni
In India questa settimana l'avevamo aperta con un editoriale del Times che prevedeva un trionfo per Narendra modi il trionfo non c'è stato anche
In India vittoria di misura di Narendra modi è il titolo dell'editoriale di oggi di di le mondo vittoria di misura che costringe il primo ministro a un come erano di coalizione ad allearsi con alcuni partiti regionali
Modi emerge indebolito il titolo dell'editoriale di ieri del allora Sean Timeless
Un un primo ministro più umile potrebbe mettere l'India su fondamenta più solide scrive tra l'altro il quotidiano dell'ICT
Partiamo però dal D-Day lo sbarco in Normandia e il New York Times ha Brett FS in questo di dei l'Europa deve decidere di agire unità
L'anniversario del di dei l'ottantesimo sta suscitando riflessioni comunque e ansiose sul destino dell'alleanza atlantica
Sono riflessioni Cuper perché presto l'ultimo della generazione più grande gli errori dello sbarco in Normandia non sarà più con noi e riflessioni ansiose perché Donal Trump il suo evidente disprezzo per l'alleanza atlantica potrebbe presto essere di nuovo tra noi
L'ansia secondo prezzi Air France in parte fuori luogo
Il truculento nazionalismo americano di Trump è un'idea terribile per molte ragioni non ultimo perché incoraggia Vladimir Putin esci Jinping a prendere di mira gli alleati americani più deboli
Ma Trump sottolinea Stephens e anche il messaggero di un avvertimento a cui gli europei devono prestare molta attenzione
Oggi l'Europa si trova ad affrontare quattro grandi sfide che tipicamente determinano il destino delle grandi potenze
Diamo una breve occhiata partiamo dalla crescita e dal dinamismo nel mille novecentosessanta l'Unione europea ventotto cioè i ventisette Stati membri attuali
Più il Regno Unito rappresentavano il trenta sei virgola tre per cento del PIL globale
Nel due mila e venti era sceso al ventidue virgola quattro per cento entro la fine del secolo si prevede che scenderà a poco meno del dieci per cento al contrario gli Stati Uniti
Dall'amministrazione Kennedy hanno mantenuto una quota più o meno uguale di PIL globale circa un quarto
Pensate poi I settori all'a Vanguardia intelligenza artificiale microchip software robotica genomica e chiedete di dove la versione europea di Microsoft invidia o open un ai poi c'è la questione la sfida Potenza militare quando la guerra fredda finì nel mille novecentonovanta l'esercito della Germania dell'Ovest schierava più di cinquecento mila soldati
E spendeva il due virgola cinque per cento del PIL nella difesa
Lo scorso anno i soldati erano scesi a centottantuno mila e la Spesal l'uno virgola cinquantasette per cento
Nel frattempo la Royal Navy britanniche all'anno più potente al mondo all'inizio dalla seconda guerra mondiale
Oggi schiera solo dieci sottomarini e meno di due decine di grandi navi da guerra di superficie alcune delle quali sono inattive
In una guerra totale ad alta intensità i britannici esaurirle ebbero le loro capacità di difesa in circa due mesi
Lo stesso vale per ogni paese dell'Unione europea se non molto prima di due mesi con un'eccezione la Polonia che punta spendere fino al cinque per cento del suo PIL
Sulla difesa il prossimo hanno poi c'è la sfida demografica
Cos'hanno in comune il cancelliere tedesco la sciolse da il suo predecessore Angela Merkel il presidente francese mano al Macro il primo ministro olandese Mark Rutte e l'ex premier britannico Theresa May
Non hanno figli sono questioni personali
E e loro sono lungi dall'essere rappresentativi tutti i leader dell'Unione Europea
Ma questo fatto è il simbolo di un continente in cui nel due mila e ventidue sono nati poco meno di tre virgola nove milioni di europei mentre circa cinque virgola uno milioni di europei sono morti una popolazione in calo in invecchiamento è tipicamente correlata una bassa crescita economica anche perché l'imprenditorialità e solitamente un gioco da giovani
L'Europa può e deve affrontare un'ulteriore sfida un tasso di natalità Musulmano relativamente alto insieme alla prospettiva di una migrazione mussulmana nel lungo periodo
Secondo uno scenario di migrazione media stimato dal più entro il due mila e cinquanta il Regno Unito sarà quasi al suo diciassette per cento
Musulmano la Francia al diciassette virgola quattro la Svezia al venti virgola cinque
Alcuni si chiedono quale sia la ragione del successo dell'estrema destra
Che e data vincente alle elezioni europee di questa settimana quelli che sono spesso in sintonia con Vladimir Putin sanno benissimo che questo è un fattore e lo sfruttano
Poi c'è l'ultima sfida obiettivi e volontà
Molti degli attuali fallimenti dell'Europa vengono spiegati come un problema di meccanica politica coordinamento insufficiente tra gli stati potere inadeguato a Brussel
Divario tra gli obiettivi dichiarati risultati nel mondo reale
Ma il problema non è solo di processo è anche una questione di spirito
Poniamo alcune domande
Se la Russia sconfiggerà l'Ucraina e deciderà tra qualche anno di età di attaccare uno dei Paesi baltici esiste un bacino di giovani tedeschi Belgio spagnoli disposti a morire per Tallin o Vilnius
Nel momento in cui i membri della NATO faticano a raggiungere l'obiettivo del due per cento di PIL nella difesa sono disposti ad accettare il fatto che probabilmente dovranno spendere il doppio a quanta protezione statale
In termini di welfare sociale e regolamentazione economica sono disposti a rinunciare gli elettori europei che invecchiano per creare un'economia più dinamica
Per un numero di giovani che diminuisce con quanta forza il leader europei sono disposti a insistere sul fatto che i loro valori tra cui libertà di parola diritti delle donne diritti dei gay
Devono essere protetti dagli istinti illiberali di una quota crescente dei loro elettori
Le conclusioni sul New York Times di Brazzà estense le idee di tram sulla NATO il suo atteggiamento a somma zero la sua predilezione per gli uomini forti e la sua ignoranza e indifferenza nei confronti della storia
Giustamente sono tutti motivi d'allarme per l'Europa ma le persone
E i Paesi riescono o falliscono nella misura in cui rifiutano di cedere la responsabilità del proprio destino ad altri così Brett Stephens invita gli europei in qualche modo a prendere il loro destino in mano
E a qualcosa di simile emerge anche da un commento pubblicato oggi da le Monde
A firma Sylvie Kauffmann di dei una certa idea dell'America cui gli ultimi veterani si spegne anche una certa idea del ruolo degli Stati Uniti
C'è stata un'evoluzione nel corso degli anni e le commemorazioni dello sbarco in Normandia hanno segnato l'evoluzione storica della leadership americana scrive Kaufman
I media americani hanno riportato nei giorni scorsi l'immagine toccante di un'armata di sedie a rotelle che attraversa tra gli applausi gli avevo porti degli Stati Uniti
Per volare in Normandia sono gli ultimi sopravvissuti allo sbarco del sei giugno mille novecentoquarantaquattro
Se il terrore del pubblico che gli acclama non è finto e perché tutti sanno nel due mila e ventiquattro che questo ottantesimo anniversario
è uno degli ultimi in cui si può ancora sperare nella presenza degli eroi della seconda guerra mondiale
Forse siamo anche consapevoli però che con loro si sta spegnendo una certa idea dell'America
Dobbiamo ripercorrere queste commemorazioni del D Day scandite ogni dieci anni per comprendere l'evoluzione della leadership degli Stati Uniti a partire da questo evento fondativo delle relazioni transatlantiche ogni presidente americano assegnato questo sviluppo a modo suo senza mai ostacolarlo
Fu senza dubbio non arreca né a lasciare il segno più forte in occasione del quarantesimo anniversario nel mille novecentottantaquattro in piena guerra fredda con un discorso d'avanguardia che ancora oggi appassiona gli storici non per niente Reagan era un attore
Ha saputo cogliere la dimensione eroica e politica di quella scogliera conquistata dai ranger americani per neutralizzare una batteria di artiglieria tedesca di fronte alle spiagge degli dei
Questo è stato luogo scelto da Reagan per esaltare lo spirito liberatorio della democrazia americana e la solidità del legame transatlantico in un momento di tensione con l'Unione Sovietica
Eravamo con voi allora dice Reagan siamo sempre con voi le vostre speranze sono le nostre speranze il vostro destino è il nostro destino
Dieci anni dopo ricorda poi Sylvie Kauffmann
Nel mille novecentonovantaquattro il mondo è cambiato e così anche Washington l'Unione Sovietica è crollata la guerra fredda è finita primo presidente degli Stati Uniti nato dopo la guerra Bill Clinton è uno di quei beni numero che evitarono di prestare servizio militare in Vietnam
Sceglie anche lui può anche il Björk per cercare di ripristinare la sua immagine rendendo omaggio all'onore dei soldati
Ma non cerca di glorificare la leadership americana sulla scena mondiale
Anche se sul Washington post quel giorno l'editorialista Giorgio UIL sottolinea che la battaglia di Normandia ha consolidato il ruolo degli Stati Uniti come leader del mondo occidentale
Il ruolo della potenza americana in questo mondo emergente post guerra fredda
E ancora
Poco definito spiega Sylvie Kauffmann e lo stesso Bill Clinton esprime più domande che certezze
In quel momento è la dolorosa questione bosniaca che divide l'Europa e Stati Uniti
Washington cerca di far capire agli europei che la Bosnia non è un problema americano gli europei continuano a voler coinvolgere gli Stati Uniti cosa che alla fine il presidente francese Jaques Chirac ottiene quando il successore di Clinton Giorgio dal mio Bush arriva in Normandia nel due mila e quattro per il sessantesimo anniversario il contesto è ancora diverso questa volta gli Stati Uniti hanno spin
Troppo oltre il loro ruolo di leadership hanno invaso l'Iraq provocando gravi divisioni interni all'Europa il conflitto con Francia Germania in particolare profondo Bush sfrutta l'occasione per inscenare la riconciliazione franco americana ma Chirac che ha invitato per la prima volta la Russia la Germania questa commemorazione
Si abbraccia con il cancelliere Gerhard Schroeder
è stato Barack Obama rappresentare poi il suo paese alle cerimonie del settantesimo anniversario nel due mila e quattordici
In realtà la guerra non è mai lontana si sta preparando in Ucraina parte del cui territorio Vladimir Putin annesso pochi mesi prima
Prendendo il controllo della Crimea
Mosche interviene anche nel Donbass questa volta sono Parigi e Berlino e non vuole shinto
A prendere l'iniziativa organizzando un breve incontro tra il presidente Putin e il suo omologo ucraino Petro puro sceicco al costo castello di Ben Hur villa vicino a capo sempre in Normandia
Poco prima dell'arrivo per il pranzo della regina Elisabetta seconda e di altri leader
Come nel caso della Bosnia vent'anni prima
Washington è dell'opinione che l'Ucraina sia una questione europea
Il fiasco iracheno lasciato segni profondi lettorato nell'establishment americano che hanno chiaramente perso il gusto per gli interventi all'estero
Obama a sperimentato un nuovo concetto di leadership nell'operazione NATO in Libia nel due mila undici
Leading from behind guidare da dietro
Donal Trump spingerà ulteriormente il ritiro degli Stati Uniti dal mondo con il suo slogan America first
Lui odia la NATO l'Unione europea è l'anti Reagan l'Europa pensa di essere uscita da questo brutto incubo con l'elezione di Giuba indenne il due mila venti ma Trump non ha detto la sua ultima parola
E anche se by della classe mille novecentoquarantadue e figlio della seconda guerra mondiale
Anche se a l'aspetto di un fragile veterane hanno di una guerra fredda che Obama sembrava aver dimenticato questo presidente democratico by del in realtà in sintonia con lo stato d'animo dei suoi concittadini
Le sue esitazioni sulla guerra in Ucraina sulla guerra di Gaza hanno offuscato la stella degli Stati Uniti
Non solo nel Sud globale ma anche tra gli europei dell'Est perché la paura di Baj indenne di un'escalation con la Russia in Ucraina
A dimostrato
L'efficacia della deterrenza delle minacce nucleari russe
E se il problema non fosse Trump ma l'America chiede significa Hoffman
Tra l'élite straniere questa idea sta guadagnando terreno
La leadership americana oggi deve fare i conti con la potenza cinese
Questo è ciò che ha capito perfettamente il presidente ucraino Volodymyr Zaleski quando si è recato a Singapore il due giugno per chiedere alla Cina di smettere di aiutare la Russia distruggere il suo Paese
Insomma è come se il ciclo aperto il sei giugno mille novecentoquarantaquattro si stesse per chiudere
Così significa Hoffmann su l'Hammond
Ho sempre su questi temi il faro sciolta in San Martin Wolf il aziendalismo minaccia l'ordine mondiale
Se l'America si ritirerà dalla garanzia di sicurezza dell'Europa B le conseguenze per la stabilità globale saranno disastrose per chiudere però restiamo sulle mondo per parlare almeno un paio di minuti di India
Con l'editoriale sulla vittoria di misura di Narendra modi alcune vittorie hanno un sapore amaro come ha sperimentato il premier indiano Narendra modi al termine del tour de force democratico che sono state le elezioni legislative in India novecentosettanta milioni di elettori
I primi risultati comunicati martedì quattro giugno sono infatti lontane dalle sue aspettative e quelle del suo partito il BG P in netto calo rispetto alle elezioni del due mila e quattordici del due mila diciannove che avevano saldamente insediato modi al potere per mantenere la sua posizione del primo ministro privato della maggioranza sarà costretto ad allearsi con partiti regionali ora in posizione di forza
Il tempo del dominio assoluto dei nazionalisti indù e del partito BG P è finito e questo fa bene alla democrazia indiana che ha dimostrato nelle urne la sua resilienza
In dieci anni Narendra modi sicuramente trasformato l'India ha reso il suo Paese
Un attore internazionale essenziale ma anche fatto soffiare un vento nauseante su questa nazione continente nata dopo l'indipendenza del mille novecentoquarantasette colla promessa di riunire curare tutti i cittadini equamente indipendentemente da razza religione e casta
Il primo ministro modi ha tradito la volontà dei padri fondatori con la sua ossessione di imporre la supremazia indù a scapito del minoranze religiose musulmane e cristiane
Insomma questa vittoria di misura sembra una sconfitta personale
Per un primo ministro che si è impegnato molto in campagna elettorale ma sbagliando i calcoli questo risultato porta l'India sì verso un periodo di instabilità le coalizioni saranno fragili governi vulnerabili
Il Paese più popoloso al mondo si trova ad affrontare sfide considerevoli
Ma alla fine
Si frena il deterioramento della democrazia la deriva verso un regime autoritario che non rispetta nella separazione dei poteri nell'indipendenza della giustizia e dei contrappesi come la stampa così l'Hammond
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata con radio radicale