Speciale Giustizia

Buonasera a tutti ha Lorena Durso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia per Camillo Davigo si è determinata una sovraesposizione personale del tutto singolare
Non necessita pecche per quanto bond errata si è risolta di fatto in una serie di irrituali e illecite confidenze che poi hanno sortito quell'effetto finale di una fuga di notizie
Senza eguali precedenti già stigmatizzata dall'autorità giudiziaria umbra
Lo ha scritto la Corte d'appello di Brescia nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso otto marzo ha confermato la condanna a un anno e tre mesi all'ex consigliere del CSM Davigo difeso dagli avvocati Davide stecca nella e Francesco Borasi per rivelazione di segreto d'ufficio sui verbali secretati resi alla Procura di Milano dall'avvocato Piero amara sulla presunta esistenza della Loggia Ungheria
Per e la corte d'appello di Brescia sarebbe stato sufficiente per questo così da avallare quanto meno la buona fede dell'imputato che egli avesse indirizzato il Pubblico ministero di Milano
Paolo Storari da cui aveva ricevuto copia dei verbali alla procura generale di Milano e se tale strada nell'ottica personale del dottor Davigo non fosse stata percorribile in ragione della ritenuta incapacità del suo reggente che lui stesso aveva compulsato il comitato di presidenza nella sua a collegialità rimettendo a tale organo se e in che modo dovesse avvenire la formalizzazione della vicenda e i conseguenti comportamenti da adottare
Sia per smuovere l'eventuale stallo all'indagine meneghina
Sia per tutelare i soggetti che ne erano coinvolti ivi compresa la figura di Sebastiano Ardita parte civile nel processo con l'avvocato Fabio Repici
E ancora le confidenze sulla presunta esistenza della Loggia Ungheria di Pier Kama di Piercamillo Davigo ad altri componenti del CSM nella a primavera due mila venti erano per ciò stesso potenzialmente pericolose per l'indagine a prescindere dalla loro successiva e ulteriore divulgazione
La fuga di notizie mediante la trasmissione dei plichi anonimi a due giornalisti del fatto quotidiano e di Repubblica e non a caso al consigliere Di Matteo
Non può certo considerarsi una vicenda estranea e avulsa dalla responsabilità dell'imputato
In termini anche di prevedibilità
E permea di significato la nozione di pericolo concreto evocato
Bella norma incriminatrice queste dunque in sintesi appunto le
A motivazioni della a sentenza del la corte d'appello di Brescia sentenza con cui appunto la Corte ha confermato la condanna a un anno e tre mesi all'ex consigliere del CSM Piercamillo Davigo per rivelazione di segreto d'ufficio sui verbali secretati resi alla procura di Milano dall'ex avvocato esterno dell'ENI e Piero amara
Noi stasera vogliamo rimanere in qualche modo sul Consiglio Superiore della Magistratura ovviamente su tutt'altro tema perché vogliamo continuare a proporvi il convegno che abbiamo già iniziato da ascoltare il lunedì discorso sulla tema alla magistratura e il sociale il network questa sera in particolare
Sentiremo la a seconda aggiornata nel corso della quale si sono confrontati i magistrati accademici
Giuristi e giornalisti nella prima giornata lo ricordiamo brevemente aperta dalla vicepresidente del CSM Fabio Pinelli
E dal presidente della sesta Commissione Marcello Basilico è stato affrontato il tema delle nuove responsabilità della magistratura nel tempo della comunicazione sociale
C'è stata poi una lunga relazione del professor Luigi il ferraioli ed è seguito il dialogo tra il Presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti Carlo Bartoli
Con il professor Adriano o Fabris noi stasera dicevamo
Vogliamo o soffermarci però sulla a seconda sessione del diciassette maggio scorso sul tema quali limiti alla comunicazione dei magistrati presieduta
Dal direttore dell'ufficio studi e documentazione
Del lo stesso Consiglio superiore della magistratura peraltro anche vicepresidente della sesta Commissione Roberto Romboli
Laico del PD che ha invitato a riflettere sulla legittimazione del magistrato fondata sulla fiducia l'immagine di imparzialità e centrale come ha avuto modo di ribadire il presidente della Repubblica anche in qualità Minardi presidente del CSM ha detto Romboli
In sintesi non basta essere imparziali occorre anche apparire tali ha partecipato a questa sessione anche la prima presidente della Corte di Cassazione Margherita
A Cassano che ha detto fra l'altro che il tema della comunicazione da ha inquadrato nella prospettiva di avviare una riflessione culturale più ampia sui limiti ma anche sui doveri
Di comunicare la giustizia per garantire la trasparenza e la comprensibilità dell'azione giudiziaria in linea con una moderna concezione della responsabilità dei magistrati serve uno sforzo di ciascuno di noi nell'uso di un linguaggio diverso all'interno
Dei nostri provvedimenti un linguaggio Carey fuga laddove possibile da inutili
Tecnicismi e sfoggia di erudizione ha detto
Margherita Cassano
Il procuratore generale della cassazione Luigi salvato ha sottolineato i limiti che si impongono ai magistrati nella comunicazione extra istituzionale la cui violazione può dare luogo a responsabilità disciplinare ancora per il presidente del Consiglio di Stato
Luigi Maruotti i magistrati sono titolari dei diritti fondamentali della libertà d'espressione e della libera manifestazione del pensiero ma sono titolari anche di doveri fondamentali connessi alle regole sul giusto processo e dunque noi vogliamo proporvi appunto questa prima parte
Della seconda sessione di questo convegno lo ricordiamo dal titolo la magistratura e i social network una sintesi della seconda aggiornata iniziamo dunque ad ascoltare la l'introduzione del consigliere Roberto Romboli che dicevamo Enda direttore dell'ufficio studi e documentazione deve vicepresidente della sesta Commissione del del CSM sul tema quali limiti alla comunicazione dei magistrati
Vediamo al nostro al convegno un convegno che nasce con una finalità sesta Commissione
E comitato di presidenza
Costruire fare delle linee guida per i magistrati relativamente alla comunicazione attraverso social per questo ci siamo dati un po'di tempo
E d'accordo con il comitato di presidenza abbiamo ho pensato di iniziare con un convegno quindi questo convegno è un momento semplicemente di inizio per riflettere sul tema pensiamo di riuscire a fare
Le linee guida in tempi ragionevoli
Per questo un convegno che inizia inserendo il tema come si dice in un ambito più ampio ieri abbiamo avuto la bella introduzione
Del professor ferraioli
Ponendo al centro la contrapposizione tra una legittimazione fondata sul consenso una legittimazione fondata sulla fiducia
Successivamente il dibattito
Sul
Tema dell'uso dei soci a un dibattito come avete sentito piuttosto animato pieno di possibili indicazioni dove hanno partecipato come avete visto il presidente Bartoli e il professore Adriano Fabris
Oggi veniamo a due sessioni la prima questa di questa mattina quali limiti alla comunicazione dei magistrati
Nel pomeriggio i magistrati e i social una tavola rotonda coordinata da Arturo di Corinto
Iniziamo con la nostra già il presidente basilico e ieri a
Rilevato cosa che deriva in buona parte anche dal titolo limiti alla comunicazione dei magistrati vuol dire porre un po'bilanciamento
Rilancia mento tra i diritti del magistrato cittadino in maniera particolare libertà di manifestazione del pensiero diritto alla partecipazione politica politica in senso generale e dall'altro i limiti che derivano dalla delicatezza della funzione
Del magistrato a questo proposito una decisione di oltre quaranta anni fa
Della corte costituzionale mille novecentottantuno la Corte è chiamata a giudicare sulla legittimità costituzionale della responsabilità disciplinare
Fondata sull'articolo diciotto per regio decreto del quarantasei dove non sono previsti come è noto i dei lidi le ipotesi di illecito disciplinare ma c'è una formula gemme
La Corte dichiara infondata la questione ma fa delle affermazioni che a mio avviso sono assolutamente attuali e almeno per quanto
Mi riguarda pienamente condivisibili e che pongono è già i Problemi
Di cui dobbiamo discutere questa mattina che anche nel pomeriggio
Essendo relativamente brevi delle leggo
Il diritto di libertà di manifestazione del pensiero non può subire per i magistrati limitazioni diverse da quelle previste per la generalità dei consociati
Deve riconoscersi e non sono possibili dubbi in proposito
Che i magistrati debbono godere degli stessi diritti di libertà garantiti ad ogni altro cittadino
Ma deve del pari a mettersi che le funzioni esercitate e la qualifica da essi rivestita non sono indifferenti e prive di Effetto per l'ordinamento costituzionale
I magistrati per dettato costituzionale debbono essere imparziali indipendenti
E tali valori vanno tutelati non solo con specifico riferimento al concreto esercizio delle funzioni giurisdizionali
Ma anche come regola deontologica da osservarsi in ogni comportamento al fine di evitare che possano fondatamente dubitarsi della loro indipendenza e imparzialità
Nell'adempimento del loro corpo esistono già tutti gli elementi su cui instaurare una riflessione anche e soprattutto a proposito dell'utilizzo dei social da parte dei magistrati come visto come è
Risulta chiarissimo da questo affermazioni della Corte costituzionale centrale il valore della imparzialità
L'imparzialità
è un elemento centrale per formare la legittimazione della
Azione dell'attività giurisdizionale nell'ordinamento costituzionale
Una legge può essere una legge tranquillamente che non si condivide nel suo contenuto però si rispetta
Si deve rispettare perché sulla base del principio di democrazia rappresentativa è una legge che approvata seguendo le regole previste dalla Costituzione osserva dei principi dai rappresentanti del corpo elettorale
Perché si rispetta una sentenza anche se non si condivide
Questa volta ad hoc per la democrazia rappresentativa diceva giustamente
Luigi Ferrajoli
Non ci si basa sul consenso
Quindi la legittimazione e l'osservanza di una sentenza
Anche se non si condivide nel suo contenuto debiti tendente a qualcos'altro
Ed è appunto l'elemento per tornare alla contrapposizione che faceva il professor ferraioli della fiducia ma perché si ha fiducia
E per aversi fiducia nella magistratura in chi scrive la sentenza sia fiducia perché siamo certi che deriva da un soggetto che è un soggetto indipendente imparziale
Prophet
Sì oralmente preparato
Ecco perché lo Stato per creare e fondare la fiducia nella magistratura deve garantire che in magistrato sia autonomo indipendente imparziale e professionalmente preparato
La legittimazione fondata sulla fiducia o vuole
Per questo incontro che inizia con questa mattina un problema che ha un aspetto se vogliamo particolare della imparzialità che l'immagine enti imparzialità
Cioè la apparenza di imparzialità c'è un'affermazione che più o meno condivisa da tutti
Si cita spesso per questo evito di rifarlo
Frasi di Piero Calamandrei ma molto più recentemente possiamo citare le affermazioni del presidente Mattarella anche nella sua veste di Presidente del Consiglio superiore della magistratura
Cioè non basta essere imparziali occorre anche appare evidente imparziali allora se ne leggiamo questa espressione
Non solo essere imparziali ma anche apparire imparziali vuol dire che apparire imparziale qualcosa di più rispetto a essere imparziale
Non non solo imparziali ma anche apparire imparziale
Qualcosa di più che pone un problema abbastanza delicato che mi permetto nei limiti in cui credono di sottoporlo ai nostri illustri relatori
Cosa vuol dire apparenza di imparzialità
Cioè è un qualcosa che gli si può dare un contenuto perché se noi diciamo che la imparzialità e nello specifico l'apparenza di imparzialità può addirittura limitare i diritti fondamentali
Del cittadino magistrato è una cosa molto delicata
Ma sì
Quali soggetti con quali strumenti
E con quale Effetto vanno a determinare la nozione di immagine di imparzialità
Perché sotto questo profilo la diciamo la normativa non ci aiuta
Cioè non c'è scritto da nessuna parte
Non c'è una definizione né nella normativa primaria
Né nella normativa secondaria certo si può fare
Una interpretazione di certi principi costituzionali ma non troviamo una definizione andrà come e con quali strumenti si arriva a definirla
Faccio semplicemente qualche ipotesi lascio la parola io relatore prima ipotesi
Responsabilità disciplinare
La si fa valere la sì costruisce nell'ambito degli illeciti disciplinari semmai in via giurisprudenziale attraverso la giurisprudenza della Sezione disciplinare
Ecco in tema di responsabilità disciplinare
Erano previste due fattispecie mi riferisco alla legge Castelli che
Effettivamente risolverebbero al punto di vista normativo il problema
Vi leggo la prima il magistrato anche fuori dalle proprie funzioni non deve tenere comportamenti ancorché legittimi che compromettano la credibilità personale il prestigio il decoro del magistrato e il prestigio dell'istituzione
Giudiziari
C'era poi una seconda
Espressione questa addirittura chiarissima piede il tema di cui stiamo parlando
Illecito disciplinare eh ogni altro comportamento tale da compromettere l'indipendenza la terzietà e l'imparzialità del magistrato
E attenzione a queste parole anche sotto il profilo dell'apparenza
Ecco queste due disposizioni sono state abrogate espressamente dall'intervento della cosiddetta legge Mastella
Che significato ha all'abrogazione da parte la provocazione da parte del legislatore perché questa è una provocazione ripeto espressa si dice espressamente queste due espressioni
Sono abrogate erano previste allora
Che effetto ha uno sulla responsabilità disciplinare e qui sembrerebbe
Abbastanza semplice se si dice sono abrogate vuol dire che la volontà del legislatore era che non si potessero far valere attraverso la responsabilità disciplinare
Un altro possibile significato potrebbe essere si è voluto eliminare l'apparenza di imparzialità perché questa non si vede
Valutare è un qualcosa di evanescente che non deve avere un valore giuridico
Nel primo caso per quanto possa valere credo che sia effettivamente esclusa la responsabilità disciplinare nel secondo caso non sarei d'accordo ma lascio perdere per il momento
Seconda ipotesi trasferimento per incompatibilità ambientale
Articolo due della legge sulle guarentigie si può far valere qui l'apparenza imparzialità in che limiti terza ipotesi controllo di professionalità confermai incarichi direttivi semidirettivi
Specialmente il riferimento ai pre requisiti si può far valere qui
L'immagine di imparzialità
Quarta ipotesi codice etico
I codici etici è la sede dove effettivamente è l'unico ipotesi in cui si trova l'espressione Codice etico dell'Associazione nazionale magistrati
Sì dice il magistrato mantiene una immagine di imparzialità e di indipendenza evita qualsiasi coinvolgimento che possa appannare me l'immagine articolo nove
A proposito dell'imparzialità del magistrato assicura che nell'esercizio delle sue funzioni e la sua immagine di imparzialità sia sempre pienamente garantito
Si richiamano le regole deontologiche pure nella dichiarazione dell'Associazione nazionale magistrati del due mila ventuno sulla comunicazione dei magistrati
E che è ripresa
Nella mozione finale del recentissimo congresso di Palermo Biella Associazione Nazionale Magistrati
Delibera super lusso dei mezzi di comunicazioni elettroniche di sociale da parte dei magistrati amministrativi
Venticinque marzo due mila ventuno
Si dice l'utilizzo deve essere contenuto ovvero evitate allorché essi possono incidere sulla sua immagine di imparzialità
Sul tema abbiamo il piacere da bere il Presidente del Consiglio di Stato
Che se crede potrà dirci qualcosa di più sull'argomento e credo anche la relazione del professor Tata
Infine comitato consultivo dei giudici europei
Parere del due dicembre del due mila ventidue raccomandazione numero quattro di nuovo siamo in questo ambito quindi dove si trova espressamente il riferimento all'apparenza all'immagine tre nelle del codice etico o nel riferimento all'etica come comportarmi
Lascio quindi la parola ai nostri figli illustri ospiti
Ringrazio ovviamente tutti di avere accettato l'invito a partecipare iniziamo con il primo dei relatori nel congresso
Di Palermo nella sua introduzione il presidente Santa Lucia ha citato un libro ogni cosa al suo posto dicendo che libero scritto da un grande giurista
Non ha ha fatto il presidente Santa Lucia il nome è il nostro primo relatore vediamo se un grande giurista da dalla relazione farà noi
Quindi e do la parola per primo alla professore Massimo Luciani emerito di diritto costituzionale alla Sapienza di Roma accademico dei Lincei
Grazie Massimo d'aver accettato carte da parati
Grazie professor Romboli dopo questa presentazione
Viene in mente la la frase familiare vai a fidarti degli amici
E se cercherò di essere a rapido anche perché è un comune molte cose sono state già dette da dal dall'amico Roberto Romboli
Vorrei però anzitutto dire due parole sul contesto contesto che non mi sembra rassicurante
Perché viviamo anni di inquietante suo ingegnoso tendono
In cui si passa continuamente dalla glorificazione alla demonizzazione della magistratura
Che ora invocata come salvatrice di sistemi politico istituzionali diciamo così affaticati inefficienti e ora è additata quale inaccettabile ostacolo al libero dispiegarsi del gioco democratico
Ora a me sembra se mi consentite questa espressione un po'triviale che ragionando in questo modo non sembra da nessuna parte
Né angelo né demone la magistratura AN più nemmeno di quello che diceva costituzione con la scultore a formula
Del primo comma dell'articolo centoquattro cioè un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere ora quante volte abbiamo letto questa formulazione la sappiamo a memoria ma in questa icastica definizione secondo me spiccano il sostantivo ordine e l'aggettivo indipendente
Il primo ordine ecco questo sostantivo non richiama la nostra attenzione soltanto per quella che che sappiamo non labile contrapposizione
E allo stesso tempo assimilazione a potere no perché è un ordine ma è indipendente da ogni altro potere molto è geniale questa questa soluzione data dai costituenti ma richiama la nostra attenzione anche perché evoca una caratteristica fondamentale della magistratura
E sei chiamata essere Ordine ma anche a generare ordine in particolare l'ordine che rileva in sede di giuristi dizione cioè del dire il diritto
Cioè l'ordine nel senso di incertezza e coerenza ordinamentale
Voglio ripetere cose che ho detto di detto in tutte le salse così ma questo è connesso alla statualità moderna
Proprio dello Stato non dello Stato di diritto è proprio dello stato
Questa è una delle tante ragioni logiche teorico generali politico istituzionale di diritto positivo che mi induce a rigettare con fermezza tutte le dottrine che postulano l'esistenza di un potere creativo Nommo poi a etico del giudice
Sovrapponendo indebitamente legis Lazio iuris di Tizio
Però evitiamo equivoci perché sono maliziosi frequenti negare la creatività del giudice non significa posturale la meccanici ITA della sua opera intellettuale
Valorizzare la certezza del diritto che è negletta dai creazionisti non significa precludere qualunque evoluzione degli indirizzi giurisprudenziali
Quello che conta è semplicemente che l'applicazione della costituzione della legge resti applicazione che il giudice presti la sua opera senza porsi alla ricerca di una improbabile giustizia del caso concreto
Dimentica dei vincoli derivanti dei testi normativi e sempre sempre fatalmente soggetti distinte
Il secondo l'aggettivo indipendente
Indica come i costituenti avessero immediatamente colto la cifra essenziale del rapporto fra magistrature altri poteri
L'indipendenza non è solo un tratto caratterizzante ma è un tratto costitutivo della magistratura come ordine e del magistrato individuo come singolo appartenente all'ordine medesimo l'indipendenza pertanto non può essere pregiudicata un messa in pericolo
In alcun modo nemmeno delle modalità indirette
E consentitemi di dire subdole che la storia e la cronaca ci hanno consegnato pensiamo per guardare solo in casa d'altri al l'uso del Tiano corta che Implant degli anni trenta no perché era stato escogitato come ricorderete per neutralizzare una Corte Suprema insensibile alla legislazione del new deal
E peggio ancora le normative su stipendi e pensionamenti che nei Paesi europei caratterizzati da un'involuzione autoritaria sono state utilizzate a mo'di strumenti di condizionamento
Ora questa premessa
Mi serviva per dire che chi intende rispettare la lettera e lo spirito della Costituzione che intende tutelare voluto la magistratura deve muovere da questi
Ti preliminari
Che sono assolutamente
Imprescindibile
E tenendo sullo sfondo questa premessa generale allora che dobbiamo affrontare anche il delicato tema della libertà di manifestazione del pensiero dei magistrati tema delicato perché di continuo ci si ritorna ma in tema pure assai arato perché qui non mancano significativi dati normativo paranormativi
Nonché contributi dottrinari e giurisprudenziale ora muoviamo da un'affermazione tanto ovvia quanto necessaria però perché l'articolo ventuno della Costituzione
Col suo complesso di garanzia di limitazione si applica anche i magistrati su questo non può esserci il minimo dubbio e non c'è nemmeno un remoto dato costituzionale che posso indurre alla conclusione contraria
Il quesito è soltanto se la specifica funzione assolta dal magistrato e la specifica posizione che gli occupa nell'organizzazione istituzionale dello Stato impongano suggeriscano
Forme particolari della manifestazione del pensiero del magistrato e se tali forme attengano all'argumentum al modus OPA entrambi non è la stessa cosa
Vediamo qualche dato propriamente normativo e qualcuno di cosiddetta soft uno
L'articolo diciotto del regio decreto legislativo trentuno maggio quarantasei numero cinquecentoundici come sappiamo tutti prevedeva una sanzione disciplinare prima distratto che avesse tenuto cito in ufficio fuori una condotta tale che non entra in meritevole della fiducia
E della considerazione eccetera eccetera come sappiamo su questa posizione previsione la Corte costituzionale si è pronunciato con la sentenza cento dell'ottantuno che prima il professor Romboli ha ricordato ha ricordato alcuni passaggi di questa di questa pronuncia
E aggiungerei questi la corte ha detto che la libertà di manifestazione del pensiero non è dubbio che rientri tra quelle fondamentali protette dalla nostra costituzione ma del pari certo che essa per la generalità dei cittadini non è senza limiti
E sulla base di questa premessa ha ravvisato la piena compatibilità tra libera manifestazione del pensiero e tutela della dignità del singolo magistrato dell'intero ordine giudiziario giudiziario l'equilibrato bilanciamento torniamo su questo punto
Degli interessi tutelati non comprime il diritto la libertà di manifestare le proprie opinioni ma ne vieta soltanto l'esercizio anomalo e cioè l'abuso che viene esistenza ove risultino lesi gli altri valori sopra menzionati e qui cioè il problema ovviamente
Il senso però di questa risalente pronuncia chiaro la generale protezione articolo ventuno copre interamente anche i magistrati ma in presenza di alcune circostanze c'è un regime particolare
è una producente lessate ma è è un po'datata ovviamente perché la norma che era stata oggetto dello scrutinio di costituzionalità prima fu sostituita dall'articolo uno comma due del decreto legislativo centonove del due mila sei
E poi fu abrogata dall'articolo uno comma tre lettera della legge duecentosessantanove del del due mila sei però e lo stesso decreto legislativo centonove del due mila sei offre un'indicazione preziosa perché come sappiamo l'articolo tre comma uno lettera h configura come illecito disciplinare l'iscrizione ai partiti politici e l'attività continuativa nel loro seno sistematica e continuativa questa previsione normativa suggerisce alcune considerazioni anche in tema di libertà di manifestazione del pensiero del magistrato
Anzitutto è evidente la radicale diversità dall'articolo undici comma due della legge cinquecentosessantatré del del ventisei quando si stabiliva che e erano vietate
E sotto pena di destituzione di rimozione al grado dall'impiego eccetera le associazioni ufficiali sottufficiali etc magistrati dell'ordine giudiziario e via discorrendo
La nuova previsione con il solo divieto di iscrizione ai partiti politici e di partecipazione sistematica e continuativa la loro attività esprime il diverso trattamento dell'associazionismo fra magistrati
Da parte del fascismo della Repubblica un diverso trattamento che non è una graziosa concessione delle rivelatore McCain legislatura dovuto praticare in forza dell'articolo diciotto della Costituzione ricordiamo che la Corte costituzionale la sentenza centoventi del due mila diciotto ha esteso con pienezza la libertà di associazione addirittura ai militari non lo sa sappiamo ora e una nota è relativamente recente pronuncia della Corte costituzionale da centosettanta del due mila diciotto che riprende la duecentoventiquattro del del due mila nove
Dice espressamente che i magistrati debbono godere degli stessi diritti di libertà garantiti ogni altro cittadino e quindi discorso sulla libertà di associazione si trasferisce chiaramente sulla libertà di manifestazione del pensiero e in quella stessa pronuncia la Corte dice attenzione però che le funzioni esercitate la qualifica rivestita non sono indifferenti prive di effetti al fine di stabilire i limiti che possono essere opposto
Che serva la però a impedire i condizionamenti all'attività giudiziaria quindi limiti specifici sono ammessi ma sono rigorosamente circoscritte dall'altrettanto specifica funzionalizzazione anche quella la garanzia della libertà di condizionamenti gravanti sull'autorità giudiziaria
Ma appunto quali sono questi limiti ora io qui mi occupo soltanto della manifestazione del pensiero dei magistrati che non sia correlata agli affari che trattano o che abbiamo trattato ma di quella Esterna insomma Picciano altri problemi quello qui abbiamo alcune indicazioni di cosiddetto soft law che promanano oltre che dal livello internazionale qui vengono alla mente soprattutto di Bangalore principal Surgery sciocca andò atti che sono stati adottati dal Consiglio economico e sociale due mila sei
E poi dalla dimensione europea e infine da quella nazionale
Sono tantissimi qui mio nonno il tempo di citare tutto testualmente ma punto quattro due de lasciato europeo si presta a più del giudice che è stata adottata dal Consiglio d'Europa l'otto dieci luglio del del novantotto e e che dice alcune cose importanti sulla garanzia generale della libertà
E al punto quattro tre però prevede che la il perdono Ulla giudice due assassini ho detto comportano actum manifestazione due nativo Walter effettivi in bagno la cuffia solleva imparziali che e le lande Candles
Quindi c'è un un problema di rapporto stretto da quello che si fa e imparzialità e indipendenza dal punto di vista della fiducia di chi utilizza il cosiddetto servizio giustizia
Nella materia che poi oggi specificamente ci interessa romanizzazione del pensiero cioè la vi consultati fra numero venticinque del due mila ventidue che è stato dedicato proprio la Libia tedesco secondo il giudice che è stato adottato dal Consiglio consultivo dei giudici europei che prima è stato e ha ricordato dal dal dal professor Romboli
E cosa dice questo di consultati ribadisce tantissime cose che non ho il tempo di di ricordare ma è importante il punto ventiquattro primo Secondo Periodo
Il Consiglio dice a una visione solo traduco all'impronta la visione larga della portata personale del diritto alla libertà d'espressione dei giudici in quanto diritto individuale e di conseguenza un giudice gode del diritto alla libertà di espressione come qualunque altro cittadino questo questo e e così e e quindi possono partecipare ai dibattiti pubblici dibattiti pubblici eccetera però punto ventisette le dichiarazioni dei giudici possono avere un impatto sull'immagine pubblica del sistema giudiziario nella misura in cui il pubblico può generalmente percepirli non soltanto come dei pareri soggettivi ma anche come dei de de de de de opinioni oggettive e attribuirle all'insieme delle istituzioni di conseguenza bisogna trovare a Mickey livore
L'equilibrio
Ora molte altre cose dice
Questo ha di consultazioni fra sono costretto a saltare c'è un testo scritto otto non so se potrà essere consegnato ma adesso è ancora non è non è presentabile dello e aggiungerei poi la Magna Carta dei giudici adottata sempre dal consiglio nel due mila nel due mila dieci che al punto diciotto contempla l'adozione di principi di deontologia distinti da quelli disciplinari che devono emanare quanto redazione dagli stessi giudici e debbono costituire oggetto del loro formazione
Cioè guardate anche il punto trentaquattro della dico sui statistiche torna su questo su questo profilo e in Italia in effetti i principi deontologici sono dettati dal Codice etico dei magistrati adottato dall'Associazione nazionale magistrati
Ove si prevedono alcune cose nella vita sociale il magistrato si comporta con dignità correttezza sensibilità l'interesse pubblico articolo uno comma uno
è lasciato fermo il principio di piena libertà di manifestazione del pensiero sei terzo comma un magistrato assicura inoltre che nell'esercizio delle funzioni e la sua immagine di imparzialità sia sempre pienamente garantita articolo nove prima ricordato
Però come si vede non c'è non c'è grande chiarezza
Nemmeno a livello del soft law non c'è tutta questa chiarezza
Emerge a mio parere è soprattutto una incertezza se non una vera e propria contraddizione in Terna alla di consultati
Che da una parte sembra restringere i limiti alla libertà di manifestazione del pensiero dei magistrati al solo Modus se guardate il punto quarantasette sembra proprio così
Dall'altra parte sembra ritenere legittima e anzi consigliabile anche una limitazione quoad argumentum
Perché questo sembra dire la raccomandazione numero cinque
E chiarimenti su questo punto non vengono dal Codice etico dell'Associazione nazionale magistrati che si limita a richiamare la pienezza di garanzia della libertà di manifestazione del pensiero e come dire il quelle esigenze di mantenimento di immagine di imparzialità
è di rilievo però la giurisprudenza della Corte di Strasburgo ora io qui nono non ho il tempo di richiamarla tutta ma anche nella relazione scritta cito soltanto due casi significativi caso bacca dei ebbe Dacca confonde dei del due mila sedici e e e il caso procedura ex spero che si pronunci così perché polacco lingua che mi sfugge contro contro Polonia e nel caso barca si dice che il la la la corte la cura di che era legittimo che è legittimo per lo Stato imporre ai menta e i gli appartenenti alla funzione pubblica
In ragione del loro statuto un dovere di riservatezza ma dice anche che e ha detto anzi scusate sta riferendo la la precedente giurisprudenza che si trattava tuttavia di individui che questo titolo e beneficiavano della protezione dell'articolo dieci della Convenzione cioè della protezione libertà di espressione
Presenza di questo duplice tratto la Corte ha affermato
Che è di sua competenza della corte di Strasburgo verificare alla luce delle circostanze del singolo Kato se caso se alla giuristi chili prova si è determinato
Torniamo sempre a questa questione delli chili dopo cistiti libro pur nel con nel contesto del marchio d'acque sia siamo che come sappiamo la Corte educa riserva agli Stati
Più ad ampio sprechi spettro sono le considerazioni del caso usura e chiusure più verso sponde qui la lingua ufficiale oltre al polacco e l'inglese
E la Corte edu pur riprendendo espressamente baccanti ha detto alcune cose importanti qui meglio dirlo in inglese perché le parole
Paragrafo duecentoventotto anche nel caso dei magistrati vale la Paramount importiamo soffrite a Lopez cresce la Mattel sorgerà lo interest ora Paramount
In inglese a un significato preciso cioè Paramount sta proprio in cima
è un aggettivo che ha utilizzato nella sentenza Margolis verso su Madison del mille ottocentotré per giustificare la giurisdizione di costituzionalità non è casuale paga la lotta mai poi dice della corte edu
Gli statements del ricorrente nella specie di Glasgow biondo Mère qui ci si sa non sono andati al di là di un semplice sia semplice espressione vedi di di critica da una lei Professional prospetti prospettiva strettamente professionale eccetera eccetera eccetera e poi dice ovviamente che la libertà di manifestare al pensiero spetta a tutti i giudici e via discorrendo
Stiamo parlando dei paragrafi che vanno da duecentoventidue duecentoventotto di questa sentenza ora il cambio di tono rispetto a bacca a me sembra evidente così come evidente mi sembra che vi sia stato un innalzamento del livello della protezione della libertà del del magistrato
E dalla rapida sintesi di queste due pronunce mi sembra si possa desumere che per la Corte due profili di interesse siano sia quello dell'argumentum sia quello del modus quanto all'argomento
Nessuna materia sembra esclusa dalla protezione della libertà di espressione dei magistrati ma la protezione maggiore
Quando sono in gioco questioni di grande interesse generale e in particolare l'interesse al mantenimento dell'indipendenza della magistratura in uno stato di diritto badate bene come penso ti sappiano in questa pronuncia la Corte dice che il diritto dei magistrati di intervenire a tutela dalla magistratura si trasforma addirittura in dovere quando è messa a rischio l'indipendenza della magistratura lo Stato di diritto
E non è cosa da poco questa perché però ci fa capire come l'argumentum sia importante anche per la corte europea dei diritti dell'uomo quanto al modus
La Corte ha valorizzato il carattere critico e professionale delle opinioni con ciò dando rilievo evidentemente ai toni e allo stile
Della manifestazione di opinione
Veniamo alle conclusioni di questa rapidissima e parziale insoddisfacente cavalcata tra fonti giurisprudenza
Nella giurisprudenza costituzionale nella giurisprudenza CEDU nelle fonti fosse anche di soft lo ci danno indicazioni distruttive perché se lo facessero
Del resto
Non saremo
Qualcosa tuttavia sembra che noi possiamo dire primo l'essere magistrato non priva delle libertà civiche così come non priva di tutti gli altri diritti così secondo non di meno
L'essere pubblico funzionario o comunque se non piace esercente una pubblica funzione assoggetta il magistrato non solo al dovere di necessaria riservatezza negli affari del suo ufficio
Ma anche al dovere di continenza essendo egli voce dello Stato vorrei che si evitasse l'equivoco l'essere funzionari
Lungi dal costituire un attentato alla sua indipendenza mette il magistrato al riparo dei condizionamenti esterni proprio il magistrato funzionario noi magistrato elettivo mi scuseranno
Come dire gli ammiratori del
Stemma statunitense
Non il magistrato elettivo e potenzialmente non condizionabile
Non lo è nel momento generativo della funzione perché non deve promettere niente a nessuno per essere eletto non lo è nel momento dell'esercizio che la funzione perché non deve rendere conto ad alcuno e non delle brigare per essere per essere rieletto
Qui permettetemi un inciso
Una politica che rifugge sempre al massimo dalla responsabilità alla tendenza scaricare sui giudici la responsabilità della DC delle decisioni scomode ed è una trappola mortale nella quale secondo nella giurisdizione non deve cadere
Il carattere
Funziona Riale della giurisdizione dunque garanzia di astratta non condiziona avvilita
Ovviamente perché esso sistema funzioni però indispensabile che non ci sia un vincolo gerarchico tra il magistrato l'autorità politica che solo formalmente lo ha nominato ed è indispensabile quell'astratta lo condiziona l'abilità sia assistita dalla realtà delle cose
Terzo punto in cosa questo dovere di continenza di cui dicevo prima si estrinsechi però è molto incerto quello che è sicuro
E che la semplice manifestazione di opinioni politiche da parte del magistrato non solo non può qualificarsi lecito disciplinare ma nemmeno può avere conseguenze pregiudizievoli sul giudizio
Qui egli partecipi
Nel senso che non può consentire alle parti di desumerne un pregiudizio pre giudizio
Tale da mettere in dubbio l'imparzialità e terzietà del magistrato è appena il caso di osservare che in forza del principio inclusioni Us esclusivo altri virus scusate io sarò vecchio stile ma questo è un brocardo molto criticato ma che se applicato correttamente funziona sempre
In forza di questo principio il fatto che sia stato imposto solo il divieto concernente l'iscrizione alla partecipazione sistematica e continuativa ai partiti politici questa il testo della norma
Dimostra che non è stata vietata alcuna forma di manifestazione di opinioni di qualsivoglia genere oggetto è contenuto anche di tipo politico
Non per questo tuttavia come è stato giustamente detto il magistrato liberato dal dovere di attenersi a una parola equilibrata misurata soprattutto ispirata al rispetto dei cittadini
Quarto punto e quello secondo me centrale la questione attiene dunque soprattutto al modus cioè alle forme cospicua dottrine cospicua giurisprudenza hanno tracciato il confine tra l'opinione e l'invettiva fra il pensiero e l'insulto pensate che questo confine segna anche i limiti della protezione articolo sessantotto dalla Costituzione in materia d'insindacabilità parlamentare
Io personalmente è una tesi anche diversa sostenuta in giudizio ma non accolta dalla Corte costituzionale
I toni e lo stile del resto sono essenziali anche al fine della garanzia di quell'apparire imparziali
Che tanto fa discutere e che a mio parere si ottiene non già silenzi andò la voce dei magistrati ma disciplinando la orientando l'alto onore al modo della discussione razionale
Del dibattito pubblico fatto di ragionamento e non di smog alla al livello di qualificazione alto di cui parla la mozione della associazione nazionale magistrati al trentaseiesimo Congresso nella già ricordata sentenza centosettanta del due mila diciotto
La Corte costituzionale ha ribadito questo il cittadino magistrato gode certamente dei diritti fondamentali di cui gli articoli diciassette diciotto e ventuno della Costituzione ma ha aggiunto che l'esercizio di questi ultimi diritti gli consente di manifestare legittimamente le proprie idee anche di natura politica
A condizione che ciò avvenga con l'equilibrio torniamo lì e la misura che non possono non caratterizzare ogni suo comportamento di rilevanza pubblica
Stile intelligenza buona educazione capacità di pensiero razionale e di razionale argomentazione forse la chiave di un problema apparentemente insolubile sta tutta qui
Scusate se richiamo anche la buona educazione ma la cosa a cui tengo parecchio perché ormai in questo mondo
Diventato così villano è merce rara
Quinto punto e ultimo in questa prospettiva appare particolarmente delicata l'attività cosiddetta associato dei magistrati
Non già nel senso che essa posso addirittura debba essere vietata ma nel senso che occorre grande prudenza nell'esperire le cosiddetti sociali sono opposti nei quali le opinioni giacciono in eterno con tutti i rischi del caso anche qui
La mozione finale del trentaseiesimo Congresso dell'Anm lo dice
Rischi che sono su questo invece la mozione non non si sofferma ma io trovo che siano rischi veramente particolarmente importanti rischi di dei contestualizzazione delle opinioni
Perché opinioni espresse oggi ma che restano nel social usque ad eternità tempo domani possono essere lette in modo totalmente dei contestualizzato
E badate che la dei contestualizzazione è un vizio del dibattito pubblico del giorno d'oggi
Il pensiero politico i corrette la cultura della cancellazione non sono altro che esempi di voluta dei contestualizzazione
Io questo rischio non lo correrei
Sono anche i meccanismi questi se i social di interlocuzione assai primitivi
Non è un paradosso e si sono sì il frutto dello sviluppo tecnologico ma rendono il dialogo fatalmente semplificato e inducono a risposta immediata non adeguatamente meditata la prudenza massima è dunque necessaria
Peraltro io assicuro che si può vivere benissimo senza associata almeno io non la sento proprio la mancanza anzi stop veramente meglio grazie della vostra attenzione
Grazie al professor Luciani per la sua bella relazione si conferma un grande giurista
Anche un grande pasticcio ecco no siamo assicurati vai Franco
Solo sottolineo due o tre punti a Paisley un spazio che non posso aprire porte se non altro per ragioni di tempo
Su molti di questi temi
Ci siamo confrontati col professor Luciani da quarant'anni e quindi è difficile farla sintesi primo aspetto Urbain indipendente autonomo da ogni altro potere
Un elemento su cui appunto siamo abbastanza d'accordo sul concetto di potere molto meno sulla creazione del diritto dove il professor Luciani a una interpretazione un po'a mio avviso troppo restrittiva
Però ripeto tema che va fuori ma che intanto professor Luciani ha voluto inserire come introduzione alla sua relazione
Secondo aspetto importante Piero che confermando
L'annunziare Exa
Del riferimento all'apparenza all'immagine di imparzialità logico ce lo siamo posti anche noi nell'organizzare questo incontro che si può approvare a cercare un'integrazione a livello sovranazionale
Ovviamente in maniera particolare la Corte Due
Professor Luciano ha citato alcuni importanti sentenze e noi abbiamo pensato di farlo con una a relazione apposita che sarà l'ultima delle prime relazioni di questa mattina affidata al professor Campanella
Terzo aspetto il legislatore scarica sui giudici non cadere nel tranello
Questo è un aspetto invece su cui siamo assai in linea
Soprattutto sia i giudici comuni sia la Corte costituzionale
Ognuno ogni cosa al suo posto
E allora le leggi le fa il Parlamento e non la Corte costituzionale perché questo potrebbe poi
Sia ora sia in un futuro essere o pericoloso ultimo aspetto che sottolineo
Poi torna il bilanciamento e su questo oppure lo sottolineo
Sarei assolutamente in linea con quanto dice Massimo Luciani cioè il bilanciamento come tutti sapete è un'attività che si fa in concreto non in astratto
Ecco perché il modus
Un elemento importante per svolgere il bilanciamento a favore dell'uno o a favore dell'altro dei popoli che si vanno a Bilancia ma passiamo alle altre relazioni dicevo introducendo la attività della sesta Commissione
Insieme al al comitato di presidenza anche per questo certo non solo per questo importante
La relazione della prima presidente della Cassazione successivamente del procuratore generale presso la Corte di Cassazione quindi inizio dando la parola a Margherita Cassano prima presidente della Cassazione grazie Marguerite
Grazie a Marcello Basilico presidente della sesta Commissione a al professor Romboli fine il vice presidente a tutti i componenti che hanno reso possibile questo seminario due premesse brevissime innanzitutto nella prospettiva consiliare mi chiedo
Quale debba essere l'oggetto dello spazio della riflessione di oggi perché fin dalle relazioni che abbiamo ascoltato ieri sono emersi due possibilità di inquadrare questo tema
Leggerlo soltanto in una prospettiva di possibile rilievo disciplinari o comunque di violazione di un codice etico oppure altra alternativa che quella personalmente prediligo
Avviare una riflessione culturali di ampio respiro perché in neri il né nel mio nella mia convinzione il sì il seminario di questi giorni dovrebbe servire
A delineare in tutta la sua ampiezza e complessità la materia per poi farne oggetto
Di riflessione contemporanea sia in sede centrale presso il Consiglio superiore della magistratura sia nelle sedi distrettuali perché la presenza dei dirigenti degli uffici giudiziari nella mia visione dovrebbe servire a questo cioè promuovere nelle singole sedi distrettuali un ritorno di questo dibattito perché se non allarghiamo la consapevolezza se non cominciamo ad uscire dalla banalizzazioni che spesso abbiamo registrato su quest'argomento cadremo nella famosa trappola mortale di cui ci parlava poc'anzi il professor Luciani
E allora sì
è in questa prospettiva che io rileggo mi permetto di rileggere anche il titolo del nostro seminario perché io non lo leggerei soltanto nel senso dei limiti alla comunicazione ma lo leggerei anche come doveri di comunicazione di sollecitazione alla comunicazione spiegherò un'ora ovviamente
In quale senso
Fatta questa premessa
Ma nuovo dalla considerazione che noi abbiamo una serie di indicazioni che ci vengono dalle fonti sovranazionali su cui si soffermerà in particolar modo il professor campanelli che mettono però in relazione fra di loro alcuni temi di carattere generale per la prima questione che emerge da queste fonti internazionali
è la stretta connessione fra trasparenza e comprensibilità dell'azione giudiziaria
Quali valori che discendono dal carattere democratico dell'ordinamento e sono correlati ai principi di indipendenza e autonomia della magistratura
Nonché a lo sottolinea una moderna concezione della responsabilità culturale dei magistrati questo
Se la prima indicazione in questa ottica mi sembra particolarmente significativa la dichiarazione di bordo
Del due mila nove che è un parere congiunto fu elaborato sia dal Consiglio consultivo dei giudici europei che dei procuratori europei
Che afferma testualmente che in una società democratica è interesse della società
Che i mezzi di informazione possano informare il pubblico sul funzionamento del sistema giudiziario
è importante Cristo perché segna non soltanto il diritto dei mezzi e d'informazione
Di informare sul funzionamento ma questo diritto forse corrisponde perché molto lasciato in un cono d'ombra del dibattito il nostro dovere d'informare vedremo in che modo sul funzionamento del sistema giudiziario
E questo principio e poi è stato ripreso in moltissime successive dichiarazioni mi soffermo su un'altra raccomandazione è molto importante del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa gli Stati membri
Del diciassette novembre del due mila dieci che afferma che le cito testualmente i procedimenti giudiziari e le questioni relative all'amministrazione della giustizia sono di pubblico interesse
Il diritto all'informazione in materia deve essere però esercitato tenendo conto delle limitazioni imposte dalla indipendenza della magistratura
Poi questa raccomandazione si articola in due altri
Sotto affermazioni prima di tutto che deve essere incoraggiata la creazione di Porta voci giudiziario un'alternativa di servizi stampa
E e e chiede la comunicazione avviene sotto la responsabilità dei tribunali o sotto il controllo
Per il CSM o di altre autorità indipendenti e infine questa raccomandazione afferma che i giudici devono dare però OPA di moderazione nei loro rapporti con i media il
Principi e regole analoghe se ne infine affermate dalla Magna Carta dei giudici approvata il diciassette novembre del due mila dieci che afferma alcuni valori fondamentali sia che la giustizia deve essere trasparente e devono formare oggetto di pubblicazione informazioni sul funzionamento del sistema giudiziario
Il rapporto de Lenzi J. su public confidenze entra dei maggior Justice afferma un principio nuovo che dovrebbe stimolare la nostra riflessione perché suggerisce addirittura l'adozione di piani di azione nazionali volti a verifiche periodiche sul livello di fiducia del pubblico livello di fiducia che passa ancora una volta attraverso la corretta informazione
Appunto delle nostre modalità di funzionamento perché ho voluto fare molto sommariamente me ne scuso ma devo rispettare il tempo riferimento a queste i fonti sovrannazionali perché secondo me possono aiuta a possono e debbono aiutarci
A a delineare compiutamente il tema e nel e io ve lo sottopongo in questo senso
Noi indubbiamente abbiamo un doveri di comunicare che come dicevamo prima corrisponde al diritto degli organi di informazione di fornire un'informazione compiuta
Il come si esplica e soprattutto quale deve essere la finalizzazione della nostra comunicazione e qui sottopongo per la vostra libera valutazione una prima considerazione
Quando noi parliamo di comunicazione ho l'impressione che il ci muoviamo in una maniera quasi logicamente scissa cioè siamo molto proiettati verso la dimensione Sterne molto poco verso la dimensione interna perché la mia prima impressione
E la sottopongo alla vostra valutazione
è che noi come corpo professionale abbiamo perso soprattutto dopo il copri dà la capacità di comunicare fra Dinoi al nostro interno e questa secondo me
è la prima precondizione per riflettere e recuperare tutti insieme i valori fondanti della nostra attività giudiziaria
E la comunicazione all'interno dell'ufficio e anche la precondizione per le elaborazioni di forme di organizzazione di risposta alla domanda giudiziaria più consona ad una società moderna in continuo divenire
Ho inoltre l'impressione che ha questo difetto di comunicazione fra Dinoi quindi a questa incapacità di scambiarci
Informazioni di parlare dei nostri orientamenti giurisprudenziali del senso più profondo del nostro lavoro
Corrisponda un'idea ha molto soggettiva e non corretta costituzionalmente del concetto di indipendenza come se il concetto di indipendenza interna significa assessori psichismo significasse non mettersi in relazione con gli altri colleghi dell'ufficio questo il primo nodo fondamentale su cui secondo me
Che incide negativamente sulla corretta poi comunicazione all'esterno del nostro modo di essere perché essere indipendenti sia nella produzione interna che nella proiezione esterna non deve significare a mio avviso rifiuto di confronto con i colleghi della sezione con i colleghi dell'ufficio sull'attività di interpretazioni sulla maturazione
Degli orientamenti giurisprudenziali che passano all'interno dell'ufficio
Non deve significare rifiuto di qualunque forma di coordinamento per verificare se rispetta queste ad alcune questioni dopo averle profondamente di battute
è possibile trovare una linea di componimento che fornisca indicazioni chiare a soprattutto in campo processuale è un cittadino che si rivolge a noi per avere risposta di giustizia
Significa non rifiutare di affrontare il tema lo dico in generale della nomofilachia
Che non è la molla nomofilassi appannaggio esclusivo della Corte di Cassazione perché ha a mio avviso una nomofilachia moderna si costruisce partendo dagli uffici di primo grado partendo già dal dialogo tra uffici requirenti
Ed uffici giudicanti
Di scambiandoci valutazioni anche critiche sulle modalità d'impostazione del nostro lavoro cosa ci impedisce di comunicare al nostro interno su questi temi
Dir si sulla base dell'elaborazione giurisprudenziale perché certi capi d'imputazione redatti in un certo modo de non possono reggere determinano c'è presupposti per un esito patologico del processo
E perché invece certe sentenze strutturate in un certo modo non sono rispettosi del paradigma costituzionale quindi comunicare al nostro interno
Significa affrontare anche tutti questi aspetti e se non e se noi non lo faremo se ne perderemo questo concetto di comunità
La nostra risposta la nostra comunicazione all'esterno
Sulle modalità di funzionamento apparirà sempre più casuale sempre più priva di solidi agganci
Allinei di tendenze evolutive rispettosa e della tutela dei diritti fondamentali ecco quindi questo
è la prima grande questione che secondo me noi come corpo professionale dovremmo affrontare in una visione culturalmente matura moderna basata sul senso di responsabilità
Che non è solo privilegio ma innanzitutto dovere con umiltà di ricercare attraverso un franco dibattito al nostro interno quale Poussin qual è la possibile migliore risposta e così il dibattito interno altro polo deve riguardare anche le migliori modalità di organizzazione dell'ufficio perché ancora una volta abbandonare una visione individualistica significa anche non sentirsi una monade significa dare il contributo affinché l'assetto organizzativo dell'ufficio possa rispondere a criteri ispirati a una necessità
Di ancora una volta indicazione chiara e trasparente alla collettività tutto questo a mio avviso chiede ancora impositivo con lo stimolo del Consiglio una grande sollecitazione
Veniamo alla proiezione Esterna della comunicazione che secondo me a braccia credibile di si dice che da un lato la comunicazione dovrebbe riguardare un complesso di prestazioni informative che riguardano i rapporti con i mezzi di informazione e devono essere appunto caratterizzate da oggettività trasparenza
Ma la moderazione e continenza ma prima di queste prestazioni informative nei confronti della stampa avvengono secondo me le prestazioni comunicative
Che attengono ai rapporti con l'utenza in generale con gli avvocati con gli utenti con i cittadini
Esso è il Complesso di quelle comunicazioni che devono semplificare le relazioni e favorire la piena comprensione di fatti e documenti
All'interno di questa nozione di prestazioni comunicative si pone un tema su cui noi dobbiamo continuare a parlare il CSM alcuni anni fa intervenuto con alcune importanti delibere quei però non ha fatto seguito
La prosecuzione del dibattito al nostro interno cioè il tema della motivazione dei provvedimenti giudiziari perché quella una delle principali forme di comunicazione della nostra attività e soprattutto mi pare
Che non
Un dialogo non continuativo un confronto non continuativo nostri interno su questo tema della motivazione significa in dimenticare quale la prospettiva costituzionale che sottesa al tema della motivazione dei provvedimenti giudiziari
La stretta correlazione che c'è tra centoundici sesto comma della Costituzione obbligo di motivazione dei provvedimenti il successivo settimo comma ricorribili ITA
In Cassazione contro le sentenze provvedimenti sulla libertà personale ma significa anche intreccio con altri due valori costituzionali la nostra soggezione soltanto alla legge
E la la per l'amministrazione della giustizia in nome del popolo italiano quindi la motivazione il documento fondamentale
Con il quale noi in virtù di una legittimazione tecnico-professionale quale delineata dalla Carta costituzionale
Espone Amu illustriamo in maniera razionalmente argomentata completa che si confronta
Con le tesi che sono state prospettate nel processo le ragioni che hanno portato all'adozione di una certa decisioni quindi
è la motivazione dal mio punto di vista la forma di comunicazione più intensa e più compiuta con la quale noi ci poniamo in relazione con i cittadini
Non soltanto con i protagonisti all'interno del processo ma con l'intera collettività questo che cosa comporta che forse una nuova consapevolezza sulla comunicazione compra compiuti in implica anche uno sforzo rinnovato di ognuno di noi
Sul tema non soltanto della logica dell'adozione delle massime di esperienza
Di una a articolazione più compiuta con più compiutezza e arabe pensionamento ma l'uso di un linguaggio diverso ne parliamo dell'uso del linguaggio né social ma forse il primo tema è noi dobbiamo affrontare è l'uso del linguaggio all'interno dei nostri provvedimenti
E soprattutto è la loro organizzazione strutturale complessiva cioè ci dobbiamo chiedere ce lo siamo ci siamo interrogati tante volte se non possiamo in fondo dare anche un ordine concettualità entro ai nostri provvedimenti distinguendo ciò che è la parte narrativa dello svolgimento del processo e quella che è la parte motivazionale distinguendo le anche come titoli ecco articolando il ragionamento in singoli paragrafi che corrispondono ai singoli capi e punti della sentenza e soprattutto usare un linguaggio che vi fuga laddove possibile ovviamente perché semplificare non significa banalizzare
Carey funga da inutili tecnicismi da inutili si può oggi di erudizione
Ecco e consente all'adozione di un linguaggio fondato su periodi Brevi scusate impatto finirò mai di appella
Periodi Brad illeggibili che abbandonino queste continui Jerome D. sub gerundivo parente sì contro parentesi che contraddistinguono i provvedimenti giudiziari
Fanno perderanno i tecnici il filo del ragionamento macinate via chi ci legge ecco
Allora dico un fondo
è questa una nuova consapevolezza culturale che in termini di comunicazione ci viene richiesta
E dobbiamo farlo anche non altra prospettiva perché spesso né quando scriviamo sentenze anche ai delle sezioni unite civili e penali cerchiamo di contrarre il più possibile la struttura della frase nella consapevolezza che poi ci potrà essere
Un ulteriore passaggio di nazione organo di giustizia sovranazionale quindi cambiare linguaggio significa anche favorire la possibile futura traduzione del nostro provvedimento in quella sede
Infine appunto la comunicazione un po'riguarda attiene anche al cosiddetto approccio proattivo e garantisti quali informazioni relativamente a specifici casi
Che riguardano il funzionamento dell'intero sistema di giustizia in modo da rendere comprensibile all'esterno il ruolo e le attività della giurisdizione spiegando le ragioni del suo agire gli obiettivi e le priorità
Esisteva un tema molto delicato che mi permetto di sottoporre a proposito della comunicazione proiettata all'esterno
Ed è la cosiddetta comunicazione reattiva
Cioè quella comunicazione volta a correggere o a smentire
Informazioni errate false e distorte
Che possono recare pregiudizio alle indagini e ai diritti delle persone coinvolte alle immagini di imparzialità e correttezza del singolo magistrato dell'ufficio giudiziario
O nei casi più gravi della stessa funzione giudiziaria
E quello che poi quando arriva al Consiglio assume la denominazione di pratiche a tutela ma io mi chiedo consapevole anche dei tempi di risposta del CSM che necessariamente non solo sempre
Tempestivi io mi chiedo e mi rivolgo qui con la stima e l'affetto di sempre ai tanti dirigenti presenti
Ma su questo tema non dobbiamo assumere tutti quanti come dirigenti dell'ufficio giudiziario una la consapevolezza della grande responsabilità che grava su di noi di non esporre il singolo magistrato ad un improprio dialogo con i mezzi di informazione ad abbandonare quindi una prospettiva individualistica dell'informazione per ristabilire l'immagine di collettività di comunità ancora una volta dell'ufficio
E quindi assumere la responsabilità a fronte di rappresentazioni non veritiere dell'attività dell'ufficio nel suo complesso oppure di rappresentazione non corretta dell'azione del singolo magistrato forme immediate di comunicati stampa sobri che contrappongono circostanze di fatto specifiche idonea a dimostrare la capziosità la nonna veridicità delle affermazioni che sono rappresentate dalla stampa
Come pure mi sembrerebbe do
Per uso in una prospettiva di un giusto processo
Intervenire per ristabilire la normale dialettica processuale tutte le volte in cui l'informazione calpesta i diritti fondamentali di vittime persone che non hanno ancora la possibilità di esprimersi all'interno di un processo pubblico
Tutto questo implica un tavolo in grande cambiamento della mentalità del magistrato dirigente dell'ufficio implica sicuramente una sovraesposizione ma penso che alla maggiore responsabilità corrisponda anche un dovere di reazioni e di tutela in in in una plastica rappresentazione corretta
Ultimo passaggio del mio ragionamento scusandomi se sono stata troppo lunga quali sono alcuni principi e valori che si possono trarre in positivo da queste brevissime considerazioni innanzitutto con riferimento ai principi mi piace sottolineare quello che è già stato richiamato con la solita Sapienza dal professor Luciani ossia il fatto che in uno moderno Stato di diritto
In ogni magistrato come ci ricordano anche le fonti sovranazionali
Ha diritto e al dovere di esprimersi in difesa dell'indipendenza giudiziaria dell'ordine costituzionale
Ogni volta che siano minacciati lo Stato di diritto e la democrazia i due casi che ci ha citato sono particolarmente significativi ma dobbiamo sempre pensare in generale cioè al parlare in queste situazioni significa ma parlare non individualmente parlare attraverso gli organi rappresentativi questa è la mia visione attraverso l'Associazione nazionale magistrati attraverso il CSM non in contrapposizione individuali
Ma attraverso gli organi che più autorevolmente sono enti esponenziali
Bella dei valori che ci uniscono significa tutelare il corretto funzionamento dello Stato di diritto a ogni volta che non ci sia sia minacciato un'alterazione dell'equilibrio disegnato dalla nostra corti
Dalla nostra Carta fondamentale quindi i singoli in quest'ottica i singoli giudici secondo me hanno il dovere etico di spiegare al pubblico il sistema giudiziario il funzionamento della magistratura
I suoi valori per promuovere preservare la fiducia del pubblico nell'attività giudiziaria quale precondizione dello stato di diritto
In questo senso l'ottimo intervento di Beppe Santa Lucia all'Associazione apertura del congresso dell'Associazione nazionale magistrati che ha avuto modo di leggere approfondire mi pare la migliore espressione di una rappresentazione della voce del comune sentire dell'intera magistratura
Su alcuni valori imprescindibili per la tutela dello stato di diritto in secondo luogo il quando poi interveniamo invece su singoli abbiamo al tra gli altri doveri scusate
Guardi doveri fondamentali sono anche quelli di rispettare sempre la dignità della persona
La vita privata e familiari e soprattutto riaffermare con le nostre parole la nostra testimonianza
Qual è la normale dialettica di un processo rispettoso dei valori costituzionali un processo in cui Filippo la fase delle indagini è semplicemente preparatorio del processo quindi in cui si cerca di verificare quale sia la me l'ipotesi ricostruttiva e la sua tribù utilità soggettiva più attendibile è esistono anche doveri secondo me in quest'ottica anche di matrice processuale in cui la comunicazione deve rispettare le regole del giusto processo del diritto alla difesa
Della presunzione di non colpevolezza e anche qui quanto importante ce lo dice la Corte lo prega di diritti dell'uomo la scelta delle parole nel rappresentare un singolo fatto come pure occorre chiarezza nel rappresentare lavo le varie fasi
Nel sottolineare la centralità del giudizio del giudicato rispetta le indagini i diritti imprescindibili della persona Pulse imputata i diritti delle vittime
Il diritto
Appunto della persona di vedersi sempre rispettata come tale anche quando è intervenuta una sentenza irrevocabile di condanna sono queste secondo me le nuove sfide
Che ci aspettano perché forse anche attraverso una testimonianza quotidiana dei valori di rispetto dell'altro di attitudine al dialogo di capacità
Di rimettere in discussione le nostre opinioni in una visione condivise collettiva in veri amo con convinzione Brasile senza più profonda del nostro stato di diritto grazie
Grazie alla prima Presidente della Cassazione che ha introdotto quindi ancora altri aspetti altri
Punti di vista dello stesso tema
Ne ricordo tre il primo
C'ha immerso in parte da quello che diceva il professor Luciani
La comunicazione non tanto come limite come dovere cioè che si connette ai valori della trasparenza dell'INPS informazione che è un modo se ho ben capito anche per dimostrare se c'è e come e si è realizzata la posizione di indipendenza e soprattutto di imparzialità la trasparenza e l'informazione è un modo da dare la possibilità di una verifica e in maniera particolare il riso molto interessante
Già Costantino Mortati sottolineava
La specificità e l'importanza che ha la motivazione
Provvedimento sta tutto nella motivazione dove si dimostra il perché si giunge certe
Conclusioni ma nella impostazione data dalla prima Presidente io trovato un po'un qualche assonanza con l'apertura della corte costituzionale alla società civile
Fece scrivete per farle capire le sentenze cioè vediamo se appunto in nome del popolo italiano
Non è solo l'indicazione o l'intestazione di un provvedimento ma è anche un dialogare con le persone alle quali ci si può riferire il rispetto alle quali si può pensare ad una
Sorta di controllo del l'attività della magistratura ecco per questo molto interessante come scrivere una sente mi sembra importante ultimo punto che vorrei segnalare anche questo questo una impostazione assai diversa per molti versi da quello che abbiamo parlato finora vale a dire la comunicazione in Terna
Che è un problema indubbiamente commesso con la comunicazione assolutamente importante per la modalità di organizzazione dell'ufficio ma che ha caratteristiche assai diverse cioè comunicare all'interno diceva la prima Presidente all'interno del ufficio che comunicare nel senso ovviamente di collaborare e non leggere l'indipendenza come ognuno che va per conto suo
Bene passiamo allora alla relazione del procuratore generale
Giudice salvato grazie giudice atterrò
Grazie ringrazio il presidente Marcello Basilico per l'invito il professor Romboli e dico subito che il tema
Del convegno amplissima perché magistrature social networks significa parlare della comunicazione istituzionale
Della comunicazione è che se istituzionale quindi io ho fatto una scelta interpretato il titolo di oggi e il mio compito
Come da dedicare a un angolino molto piccolo cioè quello della comunicazioni privata dei magistrati attraverso i social media Spada
Sul tema magistrature social media ho calcolato che nei primi cinque mesi di quest'anno sono stati organizzati tredici convegni di livello nazionale
Questo di oggi è il terzo nell'arco di diciassette giorni lo stesso congresso dell'Anm è stato dedicato a questa evidentemente c'è un problema
Perché tutta quest'ansia e questa attenzione esprime un problema e il problema perché esce a me sembra che ci sia soprattutto il riferimento proprio alla comunicazione è che siete il pianale
Privata del magistrato in relazione a vicende politiche l'opinione pubblica si solleva se il magistrato nel proprio social media scrive
Cose contro a favore del Governo se interviene non su processi suoi ovviamente ma vedi le stelle quella data la revisione del processo ha fatta non va fatto o su vicende di costume
Devo confessare la mia impotenza perché ho letto
è seguito molte indagini raffinate però vedo una difficoltà concreta anche la bellissima relazione del professor Luciani mi perdoni ma il convincimento che me ne viene la semplicità la facilità sfiduciare il principio generale ha difficoltà poiché la difficoltà di ogni magistrato di applicare in concreto quella principio ma
Io allora in questa difficoltà vi dico subito che ho preferito affidare un tentativo di elaborazione mi occupo quindi solo dei limiti
Della comunicazione è che Freddie istituzionale privata nei social media con riferimento in particolare alla responsabilità disciplina ho affidato ad un testo scritto il tentativo di un minimo di coerenza e di indicazione delle sentenze quindi queste idee le norme che vengono in rilievo questo mi solleva dal dovere di razionalità mi consente di essere rapito se non riesco a essere Rabito
Roberto in qualsiasi momento vivo interrompere perché tanto rinvio al testo scritto Paolo
Quale il problema come lo vedo io che innanzitutto dobbiamo affrontare questo problema dei limiti da una visuale distretto il diritto positivo mi avvalgo ancora
Delle parole del professor Luciani che scrive che la separazione tra etica e diritto costituisce una vera e propria cuore della positivismo giuridico condividono appieno
Quindi focalizziamo l'attenzione sui doveri giuridici i doveri deontologici sono dei doveri giuridici nell'opinione del cittadino
Il dovere giuridico effettivo quando quando è garantito da una sanzione efficace quindi automatico nell'opinione pubblica diretti ma i doveri deontologici presidiati dalla responsabilità disciplinare ci sono e quali zone la domanda è secca e la spiegazione la ringhiera a la rinviò l'ho scritto non insistono limiti alla comunicazione social cave possono dare luogo a responsabilità disciplina
L'articolo uno al comma uno prevede i doveri di riserbo di equilibrio che sostanziano quello di cautela ma si riferiscono
Ai alle condotte nell'esercizio della funzione che sono ontologia ammende incompatibili con una condotta estranei esce io c'ho il mio profilo Facebook e mi metto a dire possessivo evidente non so esercitando la funzione tranne che per due
Illeciti che possono venire in gioco e quali sono la violazione del dovere di astensione ma no sul piano probatorio
Ma se approfondiamo il significato che hanno i segni all'interno dei sociale il pollice il cuore che cosa significa
Se io metto un pollice o un cuore a un'affermazione di un avvocato che poi ha la causa in con me mi devo astenere
La nozione di amicizia io no no faccio una premessa io non oso Sollo media però la nozione di amicizia su Facebook che cosa significa
Presidente Maruotti consiglio di giustizia amministrativa nelle loro linee guida hanno detto no ma l'amicizia su voi social network non omologabile all'amicizia che dal look all'obbligo di attenzione io avrei delle perplessità e quindi riterrei che in un mondo in cui si omologa mondo reale il mondo virtuale forse l'amicizia su Facebook è un rapporto che determina l'obbligo di astensione quale e questo è un illecito l'altro lisci Juve viene in rilievo eh
Il fra famoso e famigerato se volete
Articolo due lettera di che prevede come illecito disciplinare i comportamenti scorretti e perché perché giustamente secondo me
Sia la giurisprudenza disciplinare sia soprattutto le sezioni uniti hanno configurato una sorta è stata così definita per la verità la professore venti di responsabilità di posizione
Cioè non è necessario che la condotta scorretta sia tenuta nel esercizio stretto della funzione ovviamente questo contorta
Se io scrivono una cosa
Negativa diffamatorio ma quella parola nostra questione nei confronti del collega sul social media ci può essere la condotto scorretto
Quindi c'è un certo ambito da questa norma possiamo ricavare dei limiti però nonostante l'espansione dalla responsabilità di posizione è chiaro che si riferisce alla norma solo alle parti ai colleghi
Agli avvocati quindi tutte le vicende diciamo tutta le esternazioni politiche generali di costume RAI sono completamente fuori quindi articolo due zero
Articolo tre non mi dilungo perché mi rifaccio alle parole di Roberto a Roma
Dopo che è stato abrogato dalla legge Mastella l'articolo uno comma due che prevedeva questi doveri in relazione alle condotta chiusa funziona e sono state abrogate quelle due norme che ci ha ricordato Romboli
Noi non abbiamo limiti all'articolo tre
è è irrilevante ovviamente il profilo probatorio
Che ne può derivare dalla comunicazione sociale ai fini dell'integrazione è una questione diversa dalle Chiavari allora resta l'articolo quella Ghio
Definisco una sorta di rifugio peccatorum articolo quattro cioè illecita reato e in particolare il quattro lettera di e all'articolo quattro lettera d come sapete prevede come lei ci riuscirà alla commissione di un reato anche se vi è stata archiviazione evidentemente viene in gioco il caso della diffamazione però tutto sommato e chiesi limite del magistrato e lo stesso limite che incontri il cittadino comuni ai fini della diffamazione abbiamo un solo aggravamento perché se c'è l'archiviazione
Non c'è illecito ovviamente nemmeno per l'impiegato per il magistrato invece sappiamo benissimo che nonostante l'archiviazione c'è l'illecito peraltro apro una parentesi
Andrà fatta
Una riflessione
Sulla tenuta di questa norma
Dopo una sentenza dalla Corte costituzionale la quarantuno del due mila ventiquattro che ha enfatizzato l'assoluta irrilevanza dell'archiviazione quindi credo che un giorno ci dovremmo pure interrogare sulla tenuta di quest'anno allora ma scusatemi
Se la mia conclusione è così radicale giustamente il cittadino si vede preso da una sorta di horror vacui dice o Madonna mia scusate fra USA non ci sono non ci sono limiti alla comunicazione sociale
Come fare allora non è vero non c'è questo horror vacui perché ce lo hanno ce l'ha ricordato ancora il professor Luciani il sistema di ontologico della magistratura si articola su due diversi piani
Cioè abbiamo doveri Thornton logici che sono disciplinarmente sanzionati ma non sono i soli abbiamo tutto abbiamo altri due buche
Di doveri deontologici giuridici quindi e sono quelli presidiati dal codice etico dei magistrati
E poi presidiati dalle direttive consiliari relative alla professionalità e quindi la violazione di questi doveri deontologici
Si riverberano con la responsabilità disciplinare all'interno dall'Anm e in sede di valutazione di professionalità o di conferimento degli incarichi direttivi
E qui sembra che sposiamo essere tranquilli anche perché attenzione questa modalità di articolazione del sistema deontologico su piani diversi
L'esclusione
Del la equazione violazione deontologica responsabilità disciplinare e coerente con i principi sovranazionali e rinvio ovviamente allo scritto però Resta comunque qualche dubbio perché non irragionevolmente l'opinione pubblica si chiede ma comunque e pongono questo sistema evidente che sorge una autoresponsabilizzazione dell'intera magistratura cioè la necessità di rafforzare di rendere effettivamente reali concreti provo approfonditi controlli in sede di valutazione per quanto riguarda l'Associazione nazionale magistrati
Simone secondo me un problema di costituzionalità
Perché è stata affidata la tutela l'altura dei doveri deontologici a all'Anm però mi chiedo ma problematica o meno
Nel momento in cui tuttora giurisprudenza costituzionale che ci ha detto che il procedimento disciplinare nei confronti dei magistrati dev'essere giurisdizionale Rizzato
E si giustifica la riserva in capo al legislatore della fissazione del dovere deontologico
Perché la violazione deontologica del magistrato diversamente da quella per qualsiasi altro pubblico indicato per i liberi professionisti
Non viola solamente l'ordine interno alla corporazioni all'ordine ma incide direttamente sull'ordinamento generale e allora forse qualche problema potrebbe sorgere sull'hard è legata della tutela dei doveri deontologici a un organismo privato
E soprattutto alcun organismo che può intervenire se il magistrato aderisce perché basta che ma dirà magistrato non aderisca all'Anm resta legibus solutus Aldo siccome l'evocazione dell'opinione pubblica e del cittadino in settembre no ma voi ci hanno la responsabilità disciplinare che cosa si può fare
A me sembra che la tipizzazione la renda sostanzialmente impossibile
Ho apprezzato molto lo sforzo della magistratura amministrativa di quelle linee guida ma mi perdonerà il presidente amico Luigi Maruotti alla fine non mi sembrano granché concrete
E quindi si ritorna nei principi generali e il problema è ma allora pensiamo a una clausola generale
Quale c'erano ed erano previste dalla riforma Castelli poi eliminato
Allora la soluzione compatibile con la Costituzione
C'ero ha detto la Corte costituzionale
Con la sentenza cento del UIL
Non essendo ottantuno
Ma sappiamo chiedono addirittura l'opinione numero tre del due mila due della consiglio consultivo dei giudici europei ci sia alla fine tutti quanti in tutti i Paesi ricorrono ha delle enunciazioni Caracciolo perché non è possibile la tipizzazione però questo un'analisi sito ricordiamo gli autorevoli onorevole messaggio il Presidente della Repubblica e gli interventi del consiglio superiore dalla magistratura uno scritto fondamentale di Savoy Zagrebelsky
Con una bellissima espressione disse no non è necessaria la tipizzazione perché altrimenti magistrato vivi nel sistema in cui va davanti al giudice disciplinare
E gli unici disciplinati gli dice ti puniscono per quello che io ore dico essere un illecito e quindi sembrerebbe
Impossibile
Ma superando d'un tratto queste obiezioni
Siccome la corte nella sentenza scendo dall'ottantuno dice ma o a Roma o trova e possibile generale che ci sono espressioni che individuano con certezza il precetto ma questo è possibile
Dopo aver ascoltato la relazione dal professor Luciano dico che non è possibile perché il principio veramente e chiarissimo e non lo ripeto ma è difficile applicarlo
è lo dimostra la stessa giurisprudenza costituzionale giurisprudenza convenzionale e deposita gli atti sovranazionali lo duttili allora nella giurisprudenza costituzionale
Quale sia l'apprezzamento di quei più rigorosi standard di imparzialità correttezza diligenza laboriosità mi serve equilibrio si infrangono no sulla applicazione non vere un esempio non vado fuori tema
Sicuramente professor Luciani d'accordo con me ma magari facciamo un altro convegno che secondo me sono paradigmatiche di questa difficoltà due sentenze dalla Corte costituzionale
La centosettanta del due mila diciotto era cinquantuno del due mila ventiquattro laddove hanno scollinato con esiti diversi
Le norme che prevedono l'automatismo della rimozione del magistrato nel caso di commissione di illeciti
Volgiamo lo sguardo alla giurisprudenza convenzionale date la giurisprudenza
Della corte di Strasburgo
Credo sia ancora più in difficoltà a di nuovo ieri dalla Corte costituzionale
Se non è emblematica la sentenza Daniele contro Romania che riguardava il caso del magistrato che esprime opinioni contro il Governo
è una sentenza che è stata adottata conterranei
Tra i Soulfly sette terreni opinioni dissenzienti
è una quarta opinione a supporto che secondo me e più disse chiede delle opinioni dissenzienti
Gli atti sovranazionali
Rinvio allo scritto perché oscillano tra la sottolineatura dell'importanza della partecipazione anche privata quindi non costituzionale e quella di osservare dei limiti
Patate la questione è complicatissima ed è complicatissima perché si divorò pone ancora una volta in campo il problema del rapporto tra il giudice e la legge
Calamandrei diceva il giudice non è una macchina si loci Rizzante però qualche domanda ce la dobbiamo fare
Nel momento in cui la discrezionalità dell'interpretazione giudiziaria è altre note ragioni hanno determinato l'espansione del potere giudiziario
Ed i giudici a questo punto non sono parole mie ma sono parole delle Gige dice leggi gente se i giudici hanno assunto poteri che li portano a decisioni concernenti interessi vitali se il giudice e anche in una certa misura un creatori di diritto si impongono responsabilità erano regole etiche o era inutili con questa evoluzione il serio rispetto da laddove antologia professionale
Stanotte ho letto non ho potuto citare perché l'ho letto sono un articolo di Gianni garanzia apparso ieri in questione giustizia
E in cui Gianni piange scrive riferendosi al Pubblico ministero
Laddove sembra destinato a crescere il terribile odioso potere di inchiesta
Dovrebbe crescere proporzionalmente il perimetro di doveri della responsabilità di colui che le esercita confida effettivamente agire apparire di agire Liberi e guardate
La necessità degli serbo noi la vediamo sempre parametrata alla vicenda politica alla vicenda di costume devastante per la vicenda giudiziaria
Perché noi viviamo al tempo di internet noi protestiamo contro i processi mediatici mediatici perché viviamo in un mondo diciamo tra virgolette assurdo in cui il verdetto tiene attratto alla giuria dei social media che giudica in tempo reale
Oltre ogni limite e che si avvale di un quadro probatorio che è costituito dalle dichiarazioni dalle comunicazioni che si trovano al sui social media allora permettetemi
è ovvio che è la comunicazione in Facebook ictus o quello che sia del magistrato che non riguarda il suo processo ma che dice
Piano eh scrive effettivamente quel processo andrebbe operato una revisione
Ha un peso per la professionalità e la competenza nel quadro probatorio costituito da questo manga ma che evidentemente pesantissimo al resta e mi avvio alla conclusione
La solita domande ma che fare
Allora a me sembra che in questo tempo che è stato definito rinvio sembra la relazione è scritto con una bella definizione la post-modernità il tempo del crepuscolo del dovere si impone una nuova attenzione ai doveri sulla ritardava ancora Calamandrei
Dice
Lo scrivendo che l'attività del giudice del magistrato e più difficile dell'attività del missionario per essere svolta con la vocazione del missionario
Quindi deve maturare la consapevolezza di svolgere un servizio fondamentale
Ne abbiamo la svolge un'ammissione al servizio del Paese e quindi dobbiamo avere consapevolezza dei nostri doveri
Ha detto ha scritto e detto Giorgio Lattanzi il giudice come anche il Pubblico ministero non solo deve essere imparziale ma deve anche apparire imparziali e difficile
Perché nel tempo si è accresciuto
Quello che grande magistrato e politico Francesco Saverio ma Salvatore Mannucci in un libero
Della fine degli anni Novanta il fantasma della giustizia definì il paradosso del giudice né oggi viviamo in una situazione di paradosso
Perché grazie all'espansione del potere interpretativo
Voi dobbiamo essere immersi nelle dinamiche culturali e sociali che dobbiamo poi definire però al tempo stesso dobbiamo essere terzi e distaccati e in questo c'è il paradosso quindi nella difficoltà e allora che cosa fare
Agire superando disciplinare no e sono pienamente d'accordo con le faccio mie le parole della prima presidente dobbiamo agire attraverso la formazione in questa niente sogna di ieri sera Oltralpe leggere l'articolo di Gianni Canzio Hall sullo stesso numero della questione giustizia c'è un bellissimo articolo del presidente Gaetano Silvestri che scrive
Mi piace leggere le sue parole scrive
La realistica constatazione che precede quindi la difficoltà di trovare di un equilibrio
Non significa che io come tanti altri non provi fastidio di fronte a magistrati logorroici e tuttologi
L'antidoto a questo malvezzo non mi sembra però che debba essere l'impossibile inseguimento di una imparzialità astratta difficile da precisare il miglior rimedio rimane pur sempre la formazione e l'incremento di una solida cultura della giurisdizione
Quindi io credo veramente sto per concludere i n a questa nuova attenzione simbolo buono quattro cose
Dobbiamo innanzitutto abbandonare la tentazione dell'autoreferente referenzialità che è sempre purtroppo presente
Non dobbiamo il giungere nel ritenere il ruolo attribuito alla funzione giudiziaria assistito da una sorta di primazia culturale all'interno e fuori dal processo
Terzo dobbiamo riscoprire il significato dalla funzione come dovere che si onera di limiti che ne costituiscono ineludibile corollari
Quarto ed ultimo dobbiamo rafforzare le valutazioni del CSM pensare a come rafforzare il sistema deontologico non disciplinati ringrazio l'attenzione
Grazie
A giudice salvato
Grazie anche a dispetto perfetto dei tempi
Mi ha autorizzato anche a interromperlo è chiaro che io son sempre stato
Non ho mai commesso reati però interrompere il procuratore generale un avrei mai fatto anche se andava avanti non si sa mai
Non vorrei poi ricorda che conseguenza
Allora aspetti da sottolineare del relazione della nella relazione giudice salvato
Primo riferimento
Codice etico assegnato all'Associazione nazionale magistrati
Mi verrebbe da dire qui ci vorrebbe un costituzionalista però effettivamente crea a qualche problema se non è che qualche problema l'ha creato fin dall'inizio
Cioè l'alternativa fra dire
Il codice etico lo scrive l'associazione nazionale magistrati se non lo fa lo fa il CSM è un'alternativa effettivamente che legge pochissimo perché i due soggetti sono molto diverso
Come si fanno a mettere in alternativa la stessa cosa può esser fatta
Dall'Associazione nazionale magistrati o può essere fatta dal CSM
Effettivamente pone poi sotto il profilo che tu dicevi effettivamente anche a mio avviso dei grossi problemi che forse meriterebbe una riflessione
Secondo aspetto
Interessante
Avremo poi anche la tavola rotonda più mirata su questo aspetto
La amicizia fra virgolette e l'obbligo di astensione
Effettivamente gli strumenti nuovi applicati hard regole
Per fare questa contrapposizione vecchie
Necessitano un'interpretazione una
Puntualizzazione di queste fattispecie che non è sempre facile perché i concetti Cambiano il sistema il contesto cambia
Terzo aspetto
La sentenza che avevo richiamato anche prima che adesso è stata di nuovo
Richiamata l'accento del mille novecentottantuno che in fondo ha dichiarato infondata la questione di costituzionalità dell'articolo diciotto beh io credo che ora
L'articolo diciotto cadrebbe sotto la giurisprudenza Della Corte
Cioè una con una previsione come quella dell'articolo diciotto la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo ci condannerebbe a
Questo mi sembra ultimo aspetto
Il paradosso al quale ha fatto riferimento il procuratore generale e qui c'è un aspetto che mi limito a indicarlo e che merita un meriterebbe a mio avviso una riflessione perché alcune cose almeno così in astratto credo sia condivisibili altre meno
Aumentare il potere interpretativo
Padova reattivo per il giudice
Vuol dire aumentare
Anche la responsabilità detto così
Credo che a mio avviso non è condivisi
Se invece si dice
La uso del potere interpretativo aumento del potere interpretativo a seguito della evoluzione del sistema delle fonti del diritto comporta un modo diverso un modo più specifico di motivare comporta riflessi sotto il profilo al quale
Tu facevi riferimento sia di Codice etico sia Dio deontologia professionale questo credo sia al invece molto più accettato
Bene
Passerei allora la a parole è stato più volte evocato anche da ultimo dal procuratore generale l'esperienza della giustizia amministrativa quindi passerei la parola al presidente del Consiglio di Stato Luigi Marotta
Buongiorno innanzitutto ringrazio io organizzatori per il cortese invito
Sono qui come magistrato tre magistrati
Anche se effettivamente la giustizia amministrativa
A le sue peculiarità una sua organizzazione e le sue regole
Premetto che la delibera cui più volte è stata che è stata richiamata in anche dal procuratore salvato e del due mila ventuno mentre sono presidente dal gennaio due mila ventitré quindi nono contribuito a elaborare quelle regole e pertanto mi sento anche Libero di potere le così commentare se del caso senza particolari attaccamento e affettivi riservandomi anche ulteriori riflessioni del consiglio di presidenza che presiedo
Dunque qui effettivamente sa emergendo ed era il credo che sia pacifico che oltre i diritti fondamentali ci siano i doveri fondamentali
I giudici hanno come altri i diritti fondamentali
E non solo l'articolo ventuno sulla libertà di espressione ma anche l'articolo dieci della Convenzione europea diritti dell'uomo che fa riferimento a alla libertà di espressione che il che vale per tutti
Abbiamo l'articolo novantotto della Costituzione che pone delle regole limitative dell'iscrizione ai partiti politici quindi cioè un regime giuridico particolare è vero che è una regola che non è tasconi bile a ulteriori divieti ma comunque indica che i giudici devono attenersi a determinate regole che il Parlamento può modulare queste regole
Ora detto questo io vorrei un po'direttamente verificare quali sono le peculiarità della giustizia amministrativa perché non intendo ripete ripetere le osservazioni ottime che condivido penso che integralmente che fin chi sono state svolte però partirei dalle peculiarità della giustizia amministrativa per verificare come si coordinano con quelle delle altre magistrature italiane ed europee
Ci sono due problemi fondamentali che riguardano la giustizia amministrativa la quotidianità delle pronunce che si occupano di casi politici
è vero gli atti amministrativi discrezionali non sono atti politici perché l'atto politico è tutt'altro voi sapete che non sono impugnabili dinanzi alle giurisdizioni ma gli atti amministrativi anche un piano urbanistico si basa su valutazioni politiche quindi spesso e nostre pronunce hanno l'impatto il lato sensu politico e di questi giudici amministrativi devono essere consapevoli e poi il secondo aspetto riguarda la particolare presenza dei giudici amministrativi nella società anche nelle istituzioni anche per i loro incarichi extra istituzionali
Mi riferisco per esempio all'insegnamento ciò che è vietato per giudici ordinari l'insegnamento privato non è vietato per i giudici amministrativi
E su questo c'è una regola effettivamente nella delibera del consiglio di presidenza del due mila ventuno
Allora per quanto riguarda l'impatto delle pronunce del giudice amministrativo nella società voi sapete e l'ho detto anche vari convegni che tendenzialmente le pronuncia del giudice civile
Riguardano fatti accaduti nel passato inadempimenti risarcimenti del danno per illeciti commessi così anche i giudici penali giudicano i reati commessi nel passato
Ahimè il giudice amministrativo con le sue pronunce
Orienta l'azione amministrativa e in qualche modo contribuisce alla formazione delle nuove scelte soprattutto quando un provvedimento annullato salvi ulteriori provvedimenti
Non è vero che giudicare significa amministrare come dicono i francesi ma è anche vero che giudicare gli atti amministrativi incide sulla futura azione amministrativa
E se è così allora dobbiamo tener conto anche dell'articolo centoundici della Costituzione il quale fa riferimento al diritto delle parti ad avere un equo processo lego professo significa avere un giudice imparziale e c'è stato Benedetto
Da Calamandrei nata ad altissimi anche dagli dal presidente salvato dalla Presidente della prima Presidente
Cassano che il giudice deve anche apparire ed è importantissimo anche apparire imparziale il che significa che ad esempio se un magistrato amministrativo e mi riferisco questa categoria di magistrati si è espresso ad esempio o fa parte di un'associazione che pone avanti al Mazza certi valori tendenzialmente auspicabile che quel magistrato non si si pronunci sulle questioni che siano oggetto di quell'attività
Faccio un esempio sia in qualche sede il giudice si è occupato di aspetti della sua città
E del del consiglio comunale perché ha contribuito a fare leggere auspicabile che poi non decida la causa sullo scioglimento da parte del governo di quel Consiglio comunale così come se fa parte di una particolare associazione che si occupa di valori attinenti alla famiglia l'ambiente all'altro effettivamente ci sono delle esigenze che soprattutto lato quando ci siamo state recentissime dichiarazioni ci sia un lasso di tempo per cui queste dichiarazioni debbano essere un po'dimenticate
Ecco ci dobbiamo fermare qui per questa sera con l'ascolto della relazione del Presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti nel corso della seconda sessione del convegno sul tema la magistratura i social
Network al convegno che si è tenuto il sedici e il diciassette maggio scorsi a Roma organizzato dalla Consiglio Superiore della Magistratura
In particolare abbiamo ascoltato la sessione dedicata quali limiti alla comunicazione dei magistrati presieduta dal direttore dell'ufficio studi e documentazione dello stesso
CSM Roberto Romboli abbiamo sentito le relazioni di Massimo Luciani professore emerito di istituzioni di diritto pubblico dell'università la Sapienza
Di Margherita Cassano prima presidente della Corte di Cassazione di Luigi salvato procuratore generale presso la corte di cassazione da ultimo appunto la relazione
Del Presidente del Consiglio di Stato o Maruotti continueremo ad ascoltare
Questo convegno il seguito di questo convegno nelle prossime puntate dello Speciale giustizia per questa sera invece si conclude così la puntata dello speciale giustizia grazie a tutti per l'attenzione
Da Lorena Durso uno buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale