Presentazione del libro di Amedeo Lepore "The Cassa per il Mezzogiorno, the World Bank and the Model for Italian Economic Development"

Pomeriggio buon pomeriggio a tutti benvenuti a questa a questa lenta questa occasione per parlare
Della Cassa del Mezzogiorno dello sviluppo dell'Italia fra l'altro so che ci sono diversi esponenti della gloriose Cassa del Mezzogiorno quindi particolarmente interessati ma naturalmente prima di di cominciare di entrare nel vivo
La parola al presidente della Luiss a Luigi Gubitosi
Grazie buona sera
Benvenuti tutti all'abituale appuntamento professor Lepore
Le tre sale pressoché non più di cinque o sei volte a semestre però proprio sta diventando un'abitudine
Va bene per reso non più di cinque secondi davvero
E a soprattutto parte versiamo il professore per
Averci scelto per presentare
Questo suo nuovo
Libro in questo caso sulla Cassa del Mezzogiorno che come tutti
I napoletani ricordo
Con una
Certa deferenza per la Cassa del Mezzogiorno è sempre stata vista come quello che doveva promuovere lo sviluppo del Sud
E come si evince dalla
Dal libro era partito bene poi
Il anzi con collaborazione con la Banca mondiale spaccio era stato e ha contribuito ad aumentar la domanda e cioè dal però poi
Da mano il il modello verso
Ha perso slancio
Infatti dove una delle cose che chiederei
E i relatori dopo di sviluppare il tema perché si è perso questo slancio e come si potrebbe cioè quali sono le lezioni che si imparano perché poi la storia
E importante interessante
Anche in quanto modo di comprendere il presente e di cercare per quanto possibile di capire il futuro quindi siccome il tema dello sviluppo del Mezzogiorno al tema del dei divari tale diversamente il nostro Paese
Tra l'altro il divario tra il Sud e il nord Europa sono tutti temi che emergeranno secondo me diventeranno sempre più continentale più che non nazionale
Allora il capire cosa è stato fatto bene ha avuto successo e cosa non ha avuto sufficiente successo diventa un tema importante sempre di più il questo università dove si insegna Storia abbiamo importanti storici e diventa estremamente importante riuscire a guardare con attenzione alla al passato per per per capire per capire il futuro
Quindi come dicevo ringraziamento professor Lepore appunto verso il vento ai e i relatori
Al pubblico che gli aficionados professor Lepore perché dicevo ma gli studenti adesso non ci sono più sono procedendo Sami eccetera però ciononostante vedo la sala
Che di ex-studenti mi sembra di capire
Per cui grazie ancora presso l'UCLA dove e allora ci vediamo al suo prossimo di proprio tra un paio di settimane
è così grazie al Presidente Cupido sì allora faccio una brevissima e e rapida presentazione di di tutti anche se si è naturalmente
Conosciutissimi salto e il professor lei vuole che naturalmente e da nove docente di Storia dell'Umbria e dell'impresa alla LUISS ma vado nell'ordine e grado De Vincentis professore di economia politica la sapienza ex ministro per la Coesione titolare del Mezzogiorno nel governo Gentiloni
Era stato prima sottosegretario Presidenza del Consiglio nel governo Renzi Sottosegretario vicini e viceministro al ministero dello sviluppo economico si è occupato in particolare di politica industriale di energia
Valentina quindici anni nostro professore straordinario di Economia applicata alla Luiss dirige un think-tank chiamato Lip che lui si insinui fuori di un opinionista Empoli sì
Fa diverse cose le sue pubblicazioni riguardano i settori dell'economia industriale dell'economia internazionale
E del settore bancario e finanziato ha lavorato progetti di ricerca finanziati un'europea sui cambiamenti sociali ed economici creati dalla nuova economia basata sull'informazione
Vito Grassi nostro consigliere d'amministrazione imprenditore nel settore energetico è stato presidente di Confindustria Campania dell'Unione industriale di Napoli la sua azienda grate da S.p.A. è attiva nella progettazione sviluppo costruzione
E gestione di impianti tecnologici e di produzione di energia ad alta efficienza annovera importanti e prestigiosi clienti sui mercati locali ed internazionali
Infine Marco Doria che ordinario di Storia economica Università di Genova
Di cui è stato anche sindaco della città fra il due mila dodici del due mila diciassette attualmente presidente della Società degli anni storici economici la sua attività di ricerca e focalizzata su diciannovesimo e ventesimo secolo riguardano storie d'industria in particolare quella meccanica cantieristica e siderurgica e lo sviluppo dell'uscita la costruzione di infrastrutture urbane
I trasporti marittimi le trasformazioni delle strutture portuali essendo genovese essendo genovese doc credo di aver letto le cose per bene di non aver detto
Sciocchezze l'informazione corretta penso che l'introduzione di questo libro spetti per definizione al professor Claudio De vincenti al quale cedo la parola
Funziona sì grazie grazie Massimo solo ci tengo ad aggiungere un pistone offre
Perché non l'abbia direttrice quindici detestano anche se di offrendo frutto della luce del Louis Institute
Ora i gioielli ottenuti indicare problemi vedi nella ricostruzione poi fare le show arrivavano in orario allora io vi fece lei sembra
Dunque tanto che al sei mille dell'invito attesta questa occasione di discussione tra noi su un libro molto molto appassionante
Vi ringrazio Amedeo perché
Questo è un uno sviluppo importante dei suoi lavori sulla Cassa del Mezzogiorno che eroga vedevo sia uno dei più grandi esperti del tema la storia della Cassa del Mezzogiorno in generale della storia del mezzogiorno e della io continuerei a chiamarla così perché credo che vada chiamata così questione meridionale ahimè siamo più di centosessanta anni all'Unità d'Italia ancora dobbiamo parlare di questione meridionale
E poi non solo questo una madre un
Prestigioso storico dell'economia
Il libro
Ci dà uno spaccato abbastanza inedito
Di una parte della storia della Cassa per il Mezzogiorno che però come vedremo è molto importante
E anche molto importante per una riflessione sull'oggi
La lo spaccato un po'inedito è questo rapporto forte che la Cassa per il Mezzogiorno Ebe con la sorella maggiore diciamo la Banca mondiale urbana
Ed è affascinante la ricostruzione che Amedeo fa lungo il libero
Della il modo in cui questi due soggetti così importanti S due istituzioni così importanti il loro rapporto il modo in cui sono come dire si sa hanno interagito tra loro il ruolo decisivo della World Bank nella non lo stesso orientamento che la Cassa per il Mezzogiorno e nelle sue politiche di sviluppo
è una fase quella che ricostruisce Amedeo nella prima parte del libro di grande fascino per storici economici preistorici per tutti quelli come noi che ci interessiamo io non sono uno storico economico questi rischi
Anzi ci tengo a sottolinearlo solo per un motivo perché qui ci sono persone molto più qualificate di me per commentare anche come dire il conto il l'analisi di storia economica che Amedeo fa ma lo dico dico è un periodo di grande fascino alla nascita della cassa
Che viene fortemente incoraggiata dal lavoro bene
è un periodo straordinario in qualche modo sì viene da una grande tragedia la seconda guerra mondiale con tutta l'area tutto ciò che questo ha significato
In termini di strada di spaventosi costi umani
Di modifica degli assetti del mondo
è un momento di rinascita di rinascita per il nostro Paese ma non solo per il nostro Paese il mondo si è liberato dal nazifascismo può guardare al futuro
E nel e in questo momento di grande trasformazione
C'è anche una grande
Speranza nel sud del mondo il quello che il allora chiamavamo il Terzo Mondo si risveglia esce dal colonialismo cominciano cominciano le liberazioni le lotte di liberazione nazionale
Forse le più clamorose l'India la Cina e così via
Quindi è un mondo in trasformazione aperto sul futuro
Questo è molto significativo perché fa parte di un momento di slancio generale
Gli accordi di Bretton Woods costituiscono istituzioni importantissime quelle che quella che qui naturalmente più conta la Banca mondiale ma anche il Fondo monetario internazionale
Siamo in una fase in cui l'idea keynesiana che come dire si cresce tutti insieme
Diventare idea chiave di condivisa da tutto il mondo avanzato
Che fa da guida di una fase di grande crescita e alla quella che ormai chiamiamo da tempo
La golden age del capitalismo circa trenta venticinque forse più che trenta François venticinque trent'anni dopo la seconda guerra mondiale in cui
Stati Uniti ed Europa hanno una fase di grande sviluppo l'Europa esce dalle macerie della guerra si ricostruisce la stessa cosa avviene nel Giappone ma questa fase di sviluppo generale porta un po'con sé uno sviluppo mondiale
Ed è una fase di globalizzazione
Di apertura degli scambi internazionali di grande cooperazione internazionale
Adesso non voglio dire che è un mondo tutto attinente a tinte luminose ricordiamo tante tragedie anche in quel in quegli anni lì però certamente un mondo lanciato verso il futuro
è in questo quadro che si inserisce la storia che Amedeo ci racconta
In questo quadro la World Bank sente che
C'è da far crescere non solo come poi diventerà la sua missione
Pressoché esclusiva dopo in futuro
Qualche anno dopo
I paesi del terzo mondo ma c'è da fare crescere anche aree arretrate dei Paesi avanzati
Perché dallo sviluppo di queste aree in particolare del Mezzogiorno d'Italia dipende la stessa capacità di sviluppo dell'Europa dell'Italia naturalmente ma allargando lo sguardo dell'Europa e dell'insieme
Del dell'Occidente e quindi in qualche modo diciamo la ripresa del Mezzogiorno
La la per la prima volta diciamo l'uscita Lalla la
Il tentativo di prendere in mano la questione meridionale si inserisce in un grande progetto internazionali di crescita globale
Questo è il grande apporto ideale che dalla Ugo Betti e poi diventa un apporto pratico con i presti regala Cobank fa allo Stato italiano e con il supporto anche tecnico che viene dato alla Cassa del Mezzogiorno alla costituzionale che ma alla nascita e proprio sviluppo dell'azione della Cassa per il Mezzogiorno
Una una brevissima inciso
Però devo chiedere a Massimo di darmi un limite di tempo
Eh no no a è un inciso senza livide scherzo non non faccio l'inciso tra l'altro giorno scusate aveva la mia venuto in mente ha detto ha detto prima il giro dentro non fanno firmare questa decisione diversamente
La è la prima volta nella storia d'Italia che vengono affrontati i due nodi chiave che avevano condizionato la questione meridionale dopo l'Unità
Il primo nodo è la cottura dei rapporti di produzione Dell'Atti fondo nel Mezzogiorno che uno degli elementi che bloccava la storia italiana particolare la storia del Mezzogiorno ed è la riforma agraria
Il rilievo di quest'operazione non è se non magari è più che quantitativo e qualitativo
Nel senso che
è un segnale forte quella fase lì è finita quella fase lì era la fase descritta da salve Nile garantisce è quella fase lì è finita e latifondo gliene rotto
E questo significa liberare
Forze produttive
H e diciamo secondo operazione mentre come ci spiega come EO e tante storie c'è l'economia di nuovo spero di non di per sciocchezze ai colleghi qui che ne sanno più di me
I flussi di finanziamento non vanno più dal suo
Und verso il nord dalla rendita agraria al finanziamento dell'industria settentrionale
Ma vanno con forza verso il sud a fare infrastrutture poi industrializzazione sudore se sono due rotture storiche della storia d'Italia fondamentali per far sì che per la prima volta la storia d'Italia in quel ventennio
Che in cui la Cassa per il Mezzogiorno dà il meglio di sé il divario sud nord per la prima volta si stringe
Ok sono poi incontro c'è un incontro di grandi grandi economisti di grandi pensatori
Amedeo fa una bellissima descrizione del contributo di cosa resta in coda dallo sviluppo della dell'approccio dalla volpe anche del modo in cui lavoro benché si rapporta alla Cassa per il Mezzogiorno in Italia abbiamo grandi uomini dico uno solo Pasquale Saraceno insomma è una è una fase per la quale tra l'altro
Amedeo in un altro lavoro di qualche anno fa ha coniato un termine che a me piace molto che è quello di keynesismo dell'Offerta
Che come spiega Amedeo anche qui lo riprende non è un ossimoro
Lo dico anche diciamo qui incoccia in un campo e conoscono Constel fa parte del mio serio insegna d'aver insegnato prima adesso con l'età che ho non insegno più ma insomma economia politica
L'idea che insigni segreto di Kenzo non è semplicemente la Duma anche se molto importante la domanda aggregata determina il PIL e così via
Ma è la politica che si rapporta al mercato del Polo fa crescere allora il che resistono all'Offerta quindi
Coraggio questo approccio con cui per far crescere il Mezzogiorno
Dobbiamo costituire le basi strutturali della crescita
Che stanno tra lato dell'offerta si stanno da quella torinese
E questo passa prima per la fase di costoso nelle infrastrutture qualche volta io ricordava i miei studenti guardate
Un film molto istruttivo
Pane amore e fantasia bellissimo film molti di voi avranno visto
Molto divertente ma nel divertente se uno guarda vede cos'era il Mezzogiorno a inizio anni cinquanta se adesso va in quelle stesse terre
Vede un altro mezzo
Urla quello è quella la Cassa per il Mezzogiorno
Se oggi non è più il Mezzogiorno di Pane amore e fantasia ma è un Mezzogiorno comunque moderno anche se più indietro nello sviluppo quella la Cassa del Mezzogiorno continua a far bene questa fase viene ricostruita il tema che emerge con forza è che in quei vent'anni diciamo dall'Islam cinquanta
Al settanta treni a metà anni Settanta diciamo venticinque anni si realizzano tre convergenze importanti in parallelo Amedeo lo sottolinea uno dei suoi temi dei suoi cavalli di battaglia nell'argomentazione storica
La convergenza dell'Europa verso gli Stati Uniti la convergenza dell'Italia verso l'Europa la convergenza del Mezzogiorno verso l'Italia e l'Europa insomma cioè sono momenti di sviluppo
Appunto la Golden legge del capitano adesso facciamo uso faccio un salto mortale carpiato
E mi porta oggi perché Amedeo spiega ragiona sulla crisi di inizio anni settanta la crisi del sistema di Bretton Woods da notare che le due cose vanno insieme crisi il quadro internazionale di Bretton Woods
Crisi delle politiche interne di sviluppo
E anche qui c'è un parallelismo tacche Risi delle partecipazioni statali e crisi della Cassa per il Mezzogiorno tutte e due risentono di una perdita di coerenza dell'intervento
Lo Stato imprenditore di Matteo i di Mattioli da una parte di AN in qualche modo frenato da un uso improprio delle partecipazioni statali da parte della direzione politica dell'epoca
La stessa cosa avviene sulla Cassa per il Mezzogiorno questo grande soggetto promotore di sviluppo
Viene frenato e via via in pochi come dire svilito da politiche assistenziali di breve periodo
Ok salto mortale carpiato andiamo ad oggi questa storia cosa ci dice
Cosa ci dice tante cose ma insomma come la vediamo rispetta oggi guardate
Il quadro è totalmente diverso non solo perché il Mezzogiorno grazie alla Cassa per il Mezzogiorno non è più quello di Pane amore e fantasia
Ma anche perché e l'Italia non è più quella di allora
Se vogliamo è molto più avanti
Insomma questi
Questi settant'anni e passa del quasi ottanta di democrazia sono stati importanti per il nostro per i soci hanno fatto fare dei passi avanti importantissime
Ma non solo per questo purtroppo è diverso anche perché siamo in una fase di grandissima crisi quello che ci descrive Amedeo inizio anni cinquanta in anni quanti in soli quattro un mondo proiettato al futuro
Noi oggi siamo in un mondo in crisi profonda
Che non sa se può guardare al futuro
Naturalmente questo è molto vero per i Paesi dell'Occidente avanzato forse Cina o India guardano con più fiducia al futuro però guardano al futuro in un mondo che non sa bene dove andrà a finire è tutto molto aperto una gran una crisi molto pesante
Non abbiamo la tenuta delle istituzioni internazionali che avevamo all'epoca sistema di Bretton Woods non si se
Fa il Fondo monetario la stessa Banca mondiale non hanno più il respiro che avevano all'epoca la loro che della Walt credo Organization cioè la capacità di tenere insieme le fila dello sviluppo mondiale e siamo in un momento come con come sappiamo di confronto e di
Io direi non tanto di accentramento della globalizzazione ma di crisi si cioè la globalizzazione sta cambiando volto non sappiamo bene che culto allora
Ok quindi è una situazione molto più difficile di quella di allora paradossalmente non abbiamo le macerie della guerra dietro alle spalle ma non abbiamo il futuro davanti
Venne chiaro e definito
Buonasera sono molto più difficile è una situazione in cui
Abbiamo bisogno ancor più oggi
Di una capacità dell'Unione Europea di costituire un soggetto che faccia danni coraggio nel mondo da ancoraggio delle delle speranze e delle politiche che faccia da punto di equilibrio rispetta un Occidente un Oriente che stanno confrontandosi in modo molto duro
Abbiamo bisogno di un'Europa diventi protagonista in quanto tale non più in quanto sommatoria di Francia Italia Germania eccetera in quanto tale in quanto Europa e quindi anche con la stazza con le dimensioni che le consentono di essere un protagonista alla pari di Stati Uniti e di Cina
E in prospettiva di India che in questo dentro il Paese cresce più di tutti
Abbiamo bisogno di questo abbiamo bisogno che l'Europa è eviti questo stringersi della tenaglia tra Ovest ed Est
L'Europa ha bisogno vitale di un mondo di scambi aperto
Quindi ha bisogno di rilanciare la globalizzazione
E questo passa e qui vengo alla nota in positivo per noi passa molto per il Mediterraneo il Mediterraneo diventato oggi di nuovo centrale negli scambi internazionali dei flussi di merce
Negli equilibri complessivi
Il Mediterraneo Stahl cento da terra Occidente Oriente tra nord e sud del mondo l'Africa un continente oggi depresso ma con grandi potenzialità di sviluppo su cui altri non nuovi stanno investendo sarebbe ora che l'Europa guardi con con attenzione perché ecco l'Europa è stata molto pigra sull'Africa fino
Ok allora il Mediterraneo di nuovo a riacquistato questa centralità
L'Europa deve investire sul Mediterraneo se vuole evitare che la tenaglia si stringate se vuole riaprire un mondo di relazioni economiche aperte e deve giocare in prima persona questa partita
Il Mezzogiorno è al centro di tutto questo l'Italia e il Mezzogiorno sono al centro di tutto questo allora il quadro internazionale assai meno come dire ottimistico di quello nel quale degli anta alla fine degli anni Quaranta degli anni cinquanta è un quadro tormentatissima un po'ma per il Mezzogiorno si apre una nuova opportunità in questo quadro così difficile
Se la sappiamo giocare in senso europeo dobbiamo
Fino in fondo qui collocare il Mezzogiorno come avanguardia dell'Europa nel Mediterraneo
Grazie professore
E grazie anche per il per quel doppio carpiato che fatto portandoci naturalmente ai giorni nostri la prospettiva in chiave europea che ai opportunamente sottolineato rifaccio un carpiato alla alla al contrario ma non perché voglia ritornare agli anni Cinquanta prima di passare la parola
Alla professoressa medicinali perché ci sono naturalmente due tre passaggi nel libro che secondo me vale ovviamente la pena di ricordare non solo il fatto che il professor mai porre credo possa usare questo termine lei opportunamente saccheggiato tutto quello che ti è stato messo a disposizione dalla Banca mondiale dopo un due mila dieci correggimi se sbaglio e ai però tra le altre cose oltre naturalmente nel ricordare che la banca mondiale tra il cinquantuno e il sessantacinque mini in quei quindici anni del golden age
A a particolarmente finanziato l'Italia che è stata la nazione Ikea ricevuto più finanziamenti di tutti sottordini poi un'altra cosa interessante che è stata richiamata anche dal da da cavalli vincenti dal professore e il fatto che nel tuo libro parli di una triangolazione di interessi infrastructure Stati Uniti Italia e Mezzogiorno quindi un Mezzogiorno con c'è un ruolo chiave in quegli anni
Professoressa negli scranni
Sì grazie è stato intanto ringrazio l'autore è stato vero piacere
Leggere questo libro per tanti motivi secondo me il primo è sicuramente questa documentazione inedita che
Testimonial diciamo i rapporti forti stretti tra la Banca mondiale e la Cassa del Mezzogiorno inquinino diciamo finanziamento della Banca mondiale
Alla Cassa del Mezzogiorno che poiché contribuisce al sviluppo del del del del Meridione
Che cosa è interessante di tutto questo tutta una serie di cose che rendono questo Periodo
Un unicum ma un momento molto particolare della storia del nostro Paese e quindi attraverso questo libro noi vediamo quello che succede nel periodo del cosiddetto miracolo economico
E come anche diciamo al di fuori del nostro Paese come appunto agli occhi della Banca mondiale
Questo Pro Sesto si ripresenta e secondo me appunto prima di tutto molto interessante da un punto di vista anche del pensiero scientifico quindi mi faceva facente cioè riferimento a questo prima già Claudio De vincenti il ruolo di personalità come cose viste in Rodan teorici dello sviluppo economico che guardano al nostro Paese come ad un laboratorio per l'applicazione di nuove politiche per per lo sviluppo
E politiche che sono diverse da quelle che normalmente noi conosciamo quali politiche della della Banca mondiale
In primo luogo un elemento caratterizzante è questo di questi prestiti che si chiama appunto in parte l'audizione ovvero questi prestiti che vengono dati in una logica con la quale si guarda agli effetti del mettere in moto un processo di sviluppo quindi il mettere in moto un processo di sviluppo e qui ritorniamo pure al che immensi animismo del dell'offerta
Genera da un lato appunto un aumento della domanda e quindi con l'aumento della domanda
Sì c'è un aumento delle delle importazioni e quindi c'è la necessità per l'Italia di poter attingere alle riserve in valuta estera e quindi in questo senso la Banca Mondiale gioca un ruolo gioca un ruolo importante
Dall'altro lato non si guarda a specifici progetti di investimento
Ma si è guardato con ad una politica diciamo strutturale quindi una politica di medio-lungo periodo che ha come obiettivo quello proprio della modernizzazione di una parte del paese che indietro rispetto appunto al al resto e quindi un altro elemento che caratterizza questo tipo di dal rapporto tra la banca mondiale e e la Cassa del Mezzogiorno el fa
Toti dare finanziamenti ad un Paese che è considerato un paese avanzato che però a un'area arretrata all'interno del del paese stesso e questo è importante perché toglie un po'quel
Attenzione alla condizionalità che ritroviamo in altre operazioni di finanziamento fatte dalla dalla Banca Mondiale ovvero se andiamo a leggere appunto gli scritti perché questo libro è veramente interessante perché è proprio ricco si tratta di tutta una serie di prestiti che vengono fatti e ogni volta che la Banca Mondiale concede uno di questi prestiti il suo presidente guarda quello che è successo all'interno del del nostro Paese e giustificano il la concessione o meno del del del prestito e e quindi per farlo pone attenzione a tutta una serie di elementi
Tante volte in queste valutazioni emerge una profonda ammirazione
Per le professionalità all'interno della Cassa del Mezzogiorno e quindi questo secondo me è anche un elemento importante che ci riporta a questa idea di un voler finanziare diciamo contribuire al finanziare la crescita di un Area che è indietro rispetto al resto del Paese ma all'interno di un Paese avanzato quindi all'interno di un Paese che alle competenze per portare avanti questo questo processo di di sviluppo e questo è un elemento che emerge varie volte in questi documenti della della Banca mondiale
E un altro elemento interessante è quello di andare qua e la storia del nostro Paese che emerge da questi documenti e in particolare appunto questo arco di tempo purtroppo Brehme che va dal mille novecentocinquantuno
Al mille novecentosessantacinque dove l'Italia cresce più della media europea il Mezzogiorno d'Italia cresce più della media italiana
E quindi un elemento nella valutazione del rinnovo continuo di questi di questi prestiti è proprio la performances di questa area del del paese
Che viene vista con grande attenzione e con grande ottimismo quindi e ci sono tante tabelle che se leggere del volume credo
Sono veramente molto interessanti dove si riportano delle statistiche che non guardano soltanto appunto alla crescita del PIL pro capite o alla crescita degli investimenti pro capite
Pro capite ma anche a determinati componenti del consumo quindi il consumo di elettricità il consumo di beni alimentari il consumo di beni non alimentari quindi tanti indicatori di di di convergenza e tutti questi indicatori in effetti mostrano una crescita importante del del Mezzogiorno d'Italia anche di tutta l'Italia ma anche appunto del mezzogiorno e ci sono tutta una serie di tabelle che guardano guardare anche proprio alla convergenza quindi il fatto che in quasi tutti questi indicatori
Il Meridione cresce più del resto del del paese
E altro elemento sul quale si basano le valutazioni della della la Banca mondiale è quello che riguarda la capacità di spesa e qui su questo diciamo si evidenziano all'inizio un tabella di marcia che è un pochino più lenta rispetto a quello che erano le intenzioni però con una capacità piano piano di arrivare appunto ai ai target ai target previsti e anche lì c'è una veramente una documentazione molto molto interessante su le la spesa e e la previsione di spesa nell'arco del tempo riportate appunto nei documenti della banca della Banca mondiale
Un altro elemento interessante è seguire questo processo di sviluppo del Meridione attraverso varie fasi quindi una prima fase nella quale gran parte degli interventi riguardano la parte infrastrutturale e quindi appunto l'offerta una seconda parte dovesse sempre c'è questo elemento di offerta però si arriva alla consapevolezza che non è possibile lo sviluppo di un Paese soltanto attraverso le infrastrutture quindi l'idea è che le infrastrutture non sono sufficienti a generare
Un processo autonomo di sviluppo e che c'è bisogno anche di interventi di carattere industriale e quindi c'è una seconda fase in cui i progetti sono Progetti di veri e propri appunto di
Iniziative industriali spesso in settori diciamo ad alte economie di di scala e poi c'è un'ultima fase che è quella anche del finanziamento
Di impianti nucleari e all'interno appunto del del del nostro Paese
Ora tutto questo ci restituisce questo diciamo sono dov'è il punto appena degli elementi di discussione quindi il primo elemento di discussione
è un quadro a ottimistico anche un po'come come come come descritto dal dall'autore
E quindi è un po'piccolo
Periodo di tempo in cui le cose sembrano andare bene da tanti punti di vista però se ne leggiamo sia i documenti della della Banca mondiale ma soprattutto le di diciamo le le osservazioni dei teorici dello sviluppo quindi anche di Ross Stein Rodan
Si afferma che queste dovrebbero tu tutto questo dovrebbe porre le basi
Per una crescita che si auto sostenga nel medio lungo periodo quindi diciamo l'idea di tutti questi interventi è quello appunto di creare le condizioni di offerta che poi possano portare
Ad uno sviluppo rimedio di medio-lungo periodo cosa che purtroppo punto non non è avvenuta quindi
è sicuramente un quadro positivo però è un quadro positivo che rimane nel breve periodo quindi che non è stato in grado però poi diciamo
Risolve indico risolvere però insomma di di creare le condizioni di una convergenza nel medio lungo termine e allora in che modo perché questo non è successo e questo diciamo non si può secondo me attribuire soltanto a quello che è accaduto dopo quindi fino fino a che punto
Diciamo queste attribuibile a quello che è accaduto dopo in che modo eppure attribuibile però a le le le politiche portate avanti in quel periodo e quindi se in effetti questo diciamo l'idea che le politiche dell'offerta siano poi in grado anche di andare a modificare il tessuto sociale e il progetto capitale sociale o diciamo la la
Il capitale umano dei territori in cui si vanno a implementare forse
Non è proprio così così ovvio quindi questa secondo me è un un una prima elemento sul quale mi sembra interessante riflettere
Anche perché l'Italia è un po'mi un un unicum ma pure nel violare diciamo le previsioni della cosiddetta curva di cui giovinezza per cui nel commento della dell'industrializzazione dobbiamo avere una riduzione delle disuguaglianze poi queste disuguaglianze diciamo casomai dice un aumento all'inizio è una è una riduzione del lungo periodo qui abbiamo esattamente contrario abbia una riduzione nel breve periodo e un aumento poi nel nel nel lungo periodo
E poiché ecco anch'io faccio il volo pindarico di di arrivare ad adesso perché ovviamente l'autore anche alla fine del libro si pone diciamo un po'l'la riflessione ovviamente nel nelle conclusioni di dire ma tutto questo che cosa impariamo la da questa esperienza e secondo me due due elementi sono sicuramente condivisibili
Che sono il valore generale di una politica nazionale anti quindi il fatto che
C'è stata poi tutta una serie diciamo di di di dibattito di lungo termine sulle politiche top da un leone politica bottom-up come propulsori del dello sviluppo ed delle delle parti più arretrate del nostro paese ma in generale vale anche per l'Europa quindi dei territori che sono che sono più indietro rispetto a quelli più avanti beh in questo sicuramente
Il diciamo una politica che sia soltanto bottom-up probabilmente non non non non funziona e il secondo elemento è quello della cooperazione internazionale un altro diciamo
Messaggio che che che viene fuori da da questo libro è l'importanza della della cooperazione internazionale allora anche io qui ritornerei al all'Europa la situazione è molto diversa nella quale ci troviamo a oggi che condivido purtroppo nel senso che siamo in una situazione diametralmente opposta rispetto a quella in cui ci trovavamo in quel periodo
Carenza di risorse rispetto appunto ad una abbondanza di di di finanziamenti crescita rallentata rispetto al periodo del del miracolo economico e se abbiamo imparato qualcosa anche nella storia del nostro Paese e che la convergenza c'è stata
Quando il paese cresciuto tanto e invece nei periodi diciamo di crisi e il Meridione ha subito queste crisi più del resto del del del Paese quindi diciamo la situazione non è delle più grosse al momento però è vero che sta cambiando qualcosa
In Europa in termini di consapevolezza dell'importanza delle politiche industriali e io qui forse direi che è un'altra cosa che non parliamo da questo libro è
La diciamo la
La forte interdipendenza tra politiche industriali e politiche dello sviluppo quindi rispetto appunto anche alle strategie europee della cosiddetta autonomia strategica molto importante tener ben presente che
Se queste iniziative non sono coordinate a livello internazionale possono finire per dire per essere in conflitto con le politiche della questione ovvero se diciamo le politiche industriali finiscono con il diventare
Semplicemente la possibilità per i vari Paesi
Di fare eccezioni alla normativa che impediva agli aiuti di Stato ma senza buco senza porre le basi per una reale e cooperazione internazionale beh vince chi è più forte vince chi ha
Più risorse e chi ha un'industria già più sviluppata che in grado appunto di
Di portare avanti realmente le le le politiche industriali e quindi questa interdipendenza forte tra cooperazione internazionale
Politiche per lo sviluppo e politiche industriali penso che qualche cosa su quale di nuovo e importante riflettere sul quale questo libro sicuramente dà un contributo importante grazie
Grazie grazie a Valentina amici amici
Vito Grassi abbiamo è stato richiamato si in tutti gli interventi sia in quello del professor De Vincenzi in quello della professoressa medici anni il ruolo che ha avuto insieme allo sviluppo delle infrastrutture più volte sottolineato il libro
Di Amedeo lo sviluppo industriale del del Mezzogiorno
Il professor Lepore giustamente ricorda e rammenta che in quella grande straordinaria crescita del Sud ne ha beneficiato tanto anche il resto del Paese il punto di vista di un industriale di un imprenditore
Del sud ma che non non è soltanto un imprenditore del Sud dove in questo posso aggiungere un grande dolore non solo per quello che è stato ma anche per una fotografia dell'oggetto
Sì grazie grazie la domanda mi consente di uscire da un un approccio diciamo meno accademica più più mirato al quello che io penso ci sia un retropensiero nel perché poi perché per Amedeo Leporello presente in questo momento di dire questo questo libro è questa riflessione non ci siamo parlati quindi non sono considerazioni ovviamente campo libero di realtà
Oggi è come se si ripropone esso dei temi che sono già proposti nel passato nel passato
Allora lo sforzo che che leggiamo appunto di non confinare la questione meridionale con un rapporto nord-sud ma con una politica di sviluppo nazionale inquadrato in un contesto internazionale
Voglio dire questa secondo me una una via e dobbiamo eseguire perché riguarda l'industrializzazione ma riguarda anche le modalità di approccio del nostro Mezzogiorno alla possibilità di ridurre i divari
Per da ovviamente da da un punto di vista nostro l'industria è fondamentale per lo sviluppo per la crescita e quindi la Cassa del Mezzogiorno oggi qualche industria che ancora o meglio di oggi si è consolidata negli anni e che oggi compete sui mercati internazionali Nova voglio dire mantiene alta la competitività in più competitività del made in Italy nel mondo che che posizionata a sud ce n'è ancora tanta così come ci sono tante fiere internazionali che sono allocate nel Mezzogiorno
E che oggi costituiscono un po'a macchia di leopardo non porla la l'ossatura da consolidare in una ipotesi di sviluppo questa molte di queste industrie figlia del dell'intervento straordinario e Cassa del Mezzogiorno
Mi mi sembra di di di unire insomma una sorta di fiducia ideale fra quel momento della lode medio comunque del dopoguerra in cui sostanzialmente si immaginava di intervenire non solo sui divari ma sulla necessità di allineare i territori come come parametri come parametri di vivibilità insomma di di redditività di prodotto interno pro-capite di ricchezza
Pro-capite
Perché rispondeva un disegno con disegni di uniformità di crescere tutti insieme voglio dire di di un mondo che andava in una direzione
In realtà così è stato come diceva diceva dei vincenti fino agli anni metà gli anni Settanta finché c'è stato l'intervento straordinario
Che si traduce in una
E voglio dire fare di facile lettura nove dire noi
La spesa pro-capite pubblica era mezzogiorno di settecento di
è uno solo se lo traduco in euro al centonove di quattrocentotrenta quindi era chiaro che recuperava i divari voglio dire noi dire comune con un approccio da dopo quegli anni là sei passato che oggi è maggiore al Nord e a mezzogiorno i divari non possono che aumentare però mette in quel momento i motivi per cui poi voglio dire c'è questa interruzione della Cassa del Mezzogiorno e possiamo discutere quanti ne vogliamo però e di è stato il momento che poi ci ha confinato a venti trent'anni di di stagnazione
Che ancora oggi paghiamo paghiamo lo scotto per uscirne
Oggi però lo scotto diciamo lo scotto l'opportunità per uscirne e mi riferisco anche attività del ministro De Vincenti alla all'epoca che parlò insomma stiamo parlando decina d'anni fa cominciamo a ragionare sul quale
Il provvedimento sulla mezzogiorno non periferia
D Italia ma centro dell'Europa voglio dire in un contesto di del Mediterraneo che si valutava venire Corrado per i suoi ex aumentava i traffici e quindici da una posizione
Tale da poter da un lato a consolidare un'economia che a mezzogiorno non funziona ma è fortissima leader nel mondo che le univa del mare voglio dire rimosse armatori e tutta la filiera collegata
A partire proprio da da da quello che funzionava già come ordine del Mezzogiorno e mettere in rete i porti retro porti
A per migliorare poi tutto l'asse logistico collegato epocale riforma Zezza progredire nel tempo l'evoluzione si è messo in testa ci fermiamo ma sono oggi sarebbe a un altro comma entro un mese
Però invece è un'idea di fondo c'è una strategia dedico questa importanti io la lira conoscendo un po'Leporello i si voglia rapportare alla strategia di sviluppo cioè dire c'è un modello di sviluppo che bisogna seguire dove bisogna avere chiaro dove vogliamo andare a a parare
E per fare questo c'è bisogno di scelte selettive c'è bisogno di interventi che abbiano una continuità è una una chiarezza nel medio-lungo periodo
Questo lo si fa solo in con la progettazione che a un contesto internazionale oggi
La l'intervento straordinario rapporto un po'alla Pnr vedi oggi Sensi come se ci fosse una nuova sensibilità di intervenire su non a caso sulle aree che registra il maggiore divario perché poi
Sapete bene il motivo dei fondi all'Italia che ne avere perché all'interno c'era divari che non hanno gli altri Paesi minimo l'algoritmo
è giusto non è giusto ad episodi meno ma comunque ha dato molti più soldi agli altri paesi perché per questo motivo e quindi di vari ci sono ancora quindi ad essere meridionale esiste
Avesse media peggiorerà perché quelli di vari stanno peggiorando l'accesso alle infrastrutture peggiore tranne la campagna le famiglie in povertà assoluta peggiorano quindi voglio dire se non si mette mano a una strategia non ce la facciamo solo per fondi di coesione
Anche quattro e vado in cui diciamo non non voglio dilungarmi eccessivamente medico per fortuna dopo dopo negli anni settanta i fondi sviluppo e coesione europei erano quelli destinati poi a intervenire sui divari
Se ne è fatto sente l'uso che se ne è fatto voglio dire
Cocco finanza il cofinanziamento nazionale ovviamente per il controllo a oggi si sta ragionando ulteriore rimodulazione dei fondi
Si cerca una coerenza fra i fondi di sviluppo e coesione i fondi europei il Pnr pervenga la coerenza insomma in termini di progettualità e di finalità del territorio
Ma quello che manca ancora è una strategia chiara da perseguire con determinazione sulla crescita e lo sviluppo industriale
Sulla sulla solo sul sull'obiettivo di ridurre i divari interventi sono di medio lungo termine lo diceva una professoressa alla la politica di coesione prevede che un investimento di un euro oggi ne produca tre nel due mila e quarantatré
Quindi e ma come è giusto che sia voglio dire in un in un contesi largo respiro dove c'è una una chiara una chiara strategia di crescita e sviluppo industriale
Ora questa strategia probabilmente c'era negli anni negli anni all'epoca e quindi ben venga fare
Rappresentarlo come Banca mondiale gli investimenti ma anche con banche internazionali di ricostruzione e sviluppo
Per tutti i fondi che servire sembravano a servire a un disegno internazionale oggi se recuperiamo questo questo mood e voglio dire e lavoriamo sul rendere coerente gli strumenti che abbiamo a disposizione probabilmente siamo in un contesto simile dove possiamo avere fondi molto maggiore che negli anni appena trascorsi
Al di là delle cause che poi generato da questo punto di vista la la pandemia è stato un acceleratore impensabile no ma facendo leva sui fondi sviluppo e coesione
Che mi piace sempre ricordare se non ci fossero stati i conti sempre così non sarebbe partito neanche la campagna di vaccinazione quindi venire hanno la loro funzione
Chiarissima utilissima devono avere assolutamente il vincolo territoriale le diverse se noi lavoriamo sull'ottimizzare la spesa
Rendendo coerenti i fondi Hassan vende allo stesso obiettivo alle stesse progettualità integrandole con le infrastrutture
Che era un po'il disegno io direi che stava intesa segreta
A Claudio quando quando il fece la riforma del business quelli che ben venga ma se non si riesce a spendere ben venga che viene un commissario risplende al posto nostro perché noi dobbiamo premesse anche alle responsabilità di quello che non succede sia come classe dirigente sia come diceva rappresentato in questi anni
Ma assolutamente non può perdere la territorialità se perdiamo la territorialità non c'è più nessuna speranza recuperare divario ecco
Al seguito grazie più grassi allora professor Marco Toyota
Io ho solo due domande per le velocissime nel dire gliele faccio perché lo storico economico qui ci deve ci deve aiutare c'è un passaggio del del del libro di di Amedeo e in cui ovviamente lui non manca di sottolineare come la fase conclusiva
Dell'istituto sia stata caratterizzata lo no lo dice qua da regionalismo inefficiente invadenza inarrestabile di pressioni politiche improprie assenza assistenzialismo e localismo sempre più debordante
Eppure il sottotitolo di questo libro recita che la Cassa per il Mezzogiorno la Banca mondiale un modello di sviluppo economico italiano
A te la parola
Intanto grazie avendo già ascoltato interventi molto interessanti e densi
Mi rendo conto che le mie saranno anche in parte delle variazioni del genere variazioni su un tema che poi era quello che accomunava gli interventi che hanno preceduto il mio anch'io divido divido il mio discorso in due parti osservazioni a partire dal libro o quelli che mi mi sono sembrati punti qualificanti importanti del libro e anch'io alcune considerazioni
Sull'oggi
Per rispondere poi anche alla domanda del del conduttore
E primo punto questioni meridionali divari
è interessante oltre a richiamare i divari secondo me anche richiamare quanto questi ripari siano stati nelle fasi della storia d'Italia al centro del dibattito pubblico
Perché la questione il divario si è diciamo accumulato si è leggermente ridotto nell'epoca della golden age quelli anni trattati
E poi si è mantenuto e per vari aspetti a cui Vittor successivamente negli ultimi trent'anni altro discorso è quando si è parlato di questione meridionale e abbiamo un meridionalismo e un neo Meridione me meridionalismo
Allora il primo grande meridionalismo storico che nel momento del decollo industriale italiano prendeva atto di differenze che diventavano sempre più macroscopiche tra le grandi aree del paese
Tardissimo ottocento età giolittiana al Ministro degli straordinari pensatori che hanno posta al centro del dibattito pubblico di una parte degli batte Pupo pubblico il la questione meridionale
Poi c'è sta è calata in periodo fascista la
Cortina sul tema perché non era politico allora parlare di taglio diverso è l'Italia era una
C'è stato una forte ripresa una forte ripresa del dibattito col mio meridionalismo Svimez mille novecentoquarantasei in un'Italia democratica posta seconda guerra mondiale
E questo se mi pare un elemento rilevante come mi sembro elemento rilevante in rapporto positivo che ci fu in una stagione tra cultura idee le riconduco a quelle della Svimez ma comunque il dette potrebbe essere un panorama anche più ampio e decisori politici
Una politica che è attenta all'elaborazione scientifica puntuale critica
I personaggi coinvolti nella vicenda Svimez e in origine erano di straordinario un valore e la Svimez ha mantenuto lo stende in notevolissimo
La questione che pongo è quanto le elaborazioni Svimez fosse recepita dei decisori politici da un Vannoni negli anni Cinquanta
E quanto sia sia recepiti in seguito c'è una battuta
Attribuita saraceno nel libro di Lepore che dice mille novecentosettantacinque la Svimez non è ascoltata mi nel senso che per una
Un pezzo della sua storia la Svimez è stata ascoltata
Un ministro come Ugo la Malfa ascoltava eccome la Svimez ecco quindi e questo è un tema secondo me assolutamente rilevante
Questo rapporto virtuoso ma non non
Scontato non scontato mai scontato tra cultura analisi critica riflessione e politica ha consentito in quella stagione meritate nel libro
Di portare avanti un'azione che aveva tre elementi coordinati Progetto visione
Risorse e strumenti Progetto visione risorse strumenti quindi un'idea di sviluppo
De Vincenti ricordava prima lo straordinario elemento della rottura del blocco sociale egemone del latifondo nell'Italia meridionale
Ecco ex post pur comprendendo storicizzato quanto ossia Stati importante la riforma agraria quella riforma agraria
Che rispondeva aveva Ada spirits aspirazioni diffuse in masse popolari e contadine dell'Italia meridionale
Ex post col vantaggio di fare lo storico e di non essere a giudicare nel mille novecentocinquanta cinquantuno cinquantadue quanta veniva
E vedendo quella che è stata l'evoluzione successiva ma anche immediatamente successiva del sistema agricolo italiano ed europeo uno potrebbe
Anche domandarsi e questo sarà occasione di altri studi quanto quel tipo di politica poi guardasse al futuro
Più che rispondere a bisogni e sensibilità che erano frutto di una storia che si stava comunque concludendo
La tensione l'agricoltura comunque era comprensibile così come l'attenzione l'attenzione alle
All'uso viluppo della rete infrastrutturale
La diffusione dell'Energia
Nell'Italia meridionale eppure la svolta la visione poi non è stata sempre la stessa diciamo c'è una visione complessiva di sviluppo ma che si articolava in modo diverso
Dal il punto di svolta mille novecentocinquantasette l'attenzione all'industria l'industria diventa un un elemento un elemento chiave
Da questo punto di vista qua possiamo già vedere un qualcosa che ci aiuta a rispondere alla domanda del conduttore
La politica di intervento a favore dello sviluppo industriale in Italia meridionale avuto negli anni Settanta sostanzialmente un'evoluzione che sicuramente come sempre ex-post il vantaggio degli storici ed guardano al passato e quello di poter fare dei bilanci che sono sempre più difficili nel momento nel momento in cui certe scelte devono essere compiute ma che in parte anche in quel momento potevano essere leggermente diverse
Lo sviluppo industriale che ha portato negli anni settanta in particolare a sviluppare nell'Italia meridionale impianti che si poteva con una certa ragionevolezza
Anche allora
Per quanto a loro fosse ovviamente come detto più difficile prevedere sarebbero stati sovradimensionati e non più così funzionali penso ai forti investimenti nella petrolchimica di base
Penso al raddoppio molto discusso anche dentro i vertici della Finsider delle delle dello stabilimento siderurgico di Taranto non la creazioni di Taranto all'inizio degli anni sessanta il suo raddoppio deciso a cavallo tra gli anni sessanta settanta quando la fase la fase cominciava cominciava
Modifica
Sì
Quindi il tema della della visione le risorse l'ammontare degli investimenti
Sull'ammontare degli investimenti secondo me ne libero c'è una tabella molto interessante riferite al periodo mille novecentocinquantuno sessantacinque che fa vedere come gli investimenti totali effettuati nel Paese anno per anno
Confronto centro nord e sud vedesse
Certo una crescita degli investimenti totali
In tutto questo periodo sia al centro nord che al sud ma come rimanesse forte
Il gap come come ammontare complessivo degli investimenti effettuati nel cinquantuno la quota percentuale del Sud rispetto al Nord era aumentata nel quadro di un aumento complessivo degli investimenti ma anche guardare mi ha colpito l'ammontare degli investimenti centro nord mille novecentosessantacinque e sud il gap e era assai assai significativo
Dentro questo tema degli investimenti è chiaro che è opportuno sottolineare quanto fossero rilevanti gli investimenti pubblici assolutamente rilevanti fondamentali
E altra cosa strumenti la caso Mexès sicuramente uno strumento ma anche per allargare il campo istituti di credito speciale Israele Meier
Hirsch finisse Cis la cui la cui analisi la cui gestione il cui ero la cui interazione con l'economia dei territori di cui si dovevano occupare va analizzata con attenzione i ed emergono i temi dell'efficienza di questi strumenti ovviamente i giudizi su caso mi sono per il periodo di cui si parla
Positivi
Emerge la questione della capacità dispensa della correttezza questo rimanda al secondo me a un altro tema fondamentale quello delle tecnostrutture
Delle tecnostrutture cioè la politica deve appoggiarsi avvalere sì di tecnostrutture qualificate
Questo è un tema fondamentale
è un tema fondamentale una politica che pensa di fare a meno delle tecnostrutture è una politica destinata combinare disastri
Destinata a combinare disastri
E nelle e i rapporti rapidi report della World Bank sono interessanti qua vengo io riporto sulla Urbain ci sono delle forti sintonie di approccio tra riflessioni Svimez cioè report della World Bank
E questo secondo me è molto interessante perché fa vedere la questione meridionale la questione delle politiche di sviluppo con uno con uno con gli occhi di un osservatore attento su non italiano e questo è molto positivo perché ovviamente la fonte la fonte di soggetti che portano avanti questa analisi non sono interessati a difendere la propria posizione è un osservatore terzo
è chiaro che questo Salvatore terzo se e ha come economista di riferimento Rosen sta in Rodan così come era non è un osservatore terzo che ha come col ministeriali ferimento Milton Friedman
Per cui il giudizio il giudizio che questo Salvatore terzo da è è chiaramente influenzato da un approccio culturale che allora era forte
Vengo vengo a sul sul tema dei prestiti del rapporto World Bank
Quello che mi sembra interessante assorto lineare sicuramente quali introduco una variazione sul tema no è interessante giusto sottolineare l'apporto dato dalla World Bank che secondo me è più qualitativo che quantitativo perché se uno va a vedere l'ammontare dei prestiti dalla World Bank son tutti i dati che nel libro si trovano rispetta gli investimenti pubblici italiani complessivi
è una quota certo significativa ma largamente minoritaria
Quindi quello che secondo me è da apprezzare in modo particolare più che il peso quantitativo di questi prestiti su cui non si sputa atto avanti ben vengano importanti
E Larry questa sintonia nel costruire attraverso un confronto un dialogo e che secondo me era biunivoco
Vi univoco dal dall'America all'Italia e dall'Italia all'America perché le delegazione della Urban che venivano qua
E non anche influenzate da quello che si sentì Bonora contanti che vedevano ma anche che si sentivano raccontare del loro interlocutori nei confronti dei quali godevano di del grande fiducia in cui nel poligono grande fiducia
La questione meridionale oggi oggi quindi da da questi elementi come facciamo il carpiato con avvitamento arrivare all'oggi
Ci sono delle differenze innegabili
Da Pane amore e fantasia a oggi
E il il mondo l'Italia è cambiata è cambiata profondamente c'è stato una crescita significativa di Benessere ma permangono come è stato rilevato divari
Fragilità
Una distribuzione tutt'altro Como genia per esempio della povertà nel territorio nazionale va altro esempio banale che discutendo con una studentessa universitaria che sta a Torino che ha passato alcuni giorni a Bari abbiamo fatto
Passate questa esempio un po'da bar se volete
Una riflessione sul parco vetture circolanti parco automobili circolanti
Al che che lei aveva notato Torino
Torino e Bari diceva Torino io vedo molta tante di quelle perché gratis e a Bari con tutto il rispetto la Panda ecco proprio la anche l'età media delle vetture circolanti sono detto indicatori indicatori sono moltissimi mi è venuto in mente a questo tanto per alleggerire il tema
Allora che il fare che fare bisogna partire
Secondo me di un nuovo dal rapporto calore esisteva tra cultura e politica questo è fondamentale cioè non edulcorare la realtà
Non indulgere alla propaganda presentare il mondo così com'è per avvero una speranza reale di incidere secondo tema è la visione il Progetto averla decidono Progetto non è semplice
Non è semplice perché e le differenze le differenze ci sono da un lato è vero che il paese è diventato in sessant'anni settant'anni più ricco ma il ventennio della golden age il trentennio i trenta gloriosi come dicono i francesi e l'ultimo trentennio sono profondamente diversi dirigenti diceva all'inizio dato grande di novità
Di quegli anni la Cina e India che cominciano un percorso India adatta ai sinti pendente in Cina che di fatto sviluppo una sua politica indipendente pur non essendo mai stata Cologna ma era in una situazione di subalternità totale al nei tardi anni quaranta lo fanno un massone escluse dal club dei potenti
Il club dei potenti allora era atlantico nordamericane e europeo occidentale
E l'Italia con le sue contraddizioni coi suoi divari faceva parte di quel mondo è quello il mondo del boom i Paesi che crescono più di tutti gli altri in quella fase storica negli ultimi
Trent'anni soprattutto nel in questo secolo nel ventunesimo secolo non è così
Noi stiamo attraversando una lunga stagnazione economica
Basta vedere l'andamento del PIL un andamento del PIL confrontare il PIL reale reale del due mila uno con quello del due mila ventiquattro del due mila ventitré la cosa è evidente
Perché ci sono stati dei fatti che non non solito alcun modo responsabilità nostra la crisi del due mila otto due mila nove
Fatto mondiale
La crisi due mila venti Cofide l'impatto economico della guerra di attacco della Russia l'Ucraina due mila ventidue
Però questi fatti che hanno segnato pesantemente l'economia internazionale non non hanno assolutamente pesato nello stesso modo in tutte le aree del pianeta per noi noi noi italiana
Quanto facevamo parte di quella parte del mondo che negli anni dalla volta invece cresceva più di tutti
Tanto facciamo parte oggi della parte del mondo che non a parte l'Africa apparterà Africa non cresce più di tutti i tassi di crescita Fortin non solo nell'Europa non solo nell'Europa occidentale
E questo è un tema in più ci mettiamo del nostro il sistema Paese ci mette del suo
Mi fa poco mi dà poca soddisfazione e dire
La Germania degli ultimi due anni andata perché ciò si occupa considero una performances ventennale
Vedo che l'Italia avuto una performances assolutamente non soddisfacente ed entro questa performances poi sono dei redditi pro capite che bloccati delle retribuzioni delle retribuzioni che in termini di potere d'acquisto hanno perduto ed è a questa realtà che bisogna partire come il ruolo dello Stato è stato detto il ruolo del soggetto pubblico in quegli anni è stato fondamentale e secondo me è un ruolo un ruolo imprescindibile
In un contesto complesso in un contesto compenso perché mi rendo conto che la capacità di mobilitare risorse per investimenti oggetti fortissimamente condizionata
Altro altro elemento l'industria io solo proprio
Geneticamente essendo un genovese tra studiato l'Ansaldo questo mondo delle sole industrialista solo industrialista un mio peccato un mio peccato d'origine e continuo continua ex dallo
Continua a esserlo
E questo tema dell'industria io lo stupro percepisco come cruciale in decenni di deindustrializzazione in cui esiste ancora
Come diceva lei questa anche nell'Italia meridionale un po'a macchia di leopardo questo tessuto che è fondamentale che si è trasformato per cui abbiamo una compresenza di processi di deindustrializzazione pericolosi
E anche una capacità di resilienza apprezzabilissima e anche di trasformazione e non è solo resilienza resistenza di quello che c'è ma anche di capacità di adattamento però quest'industria va va tutelata
Da tutelata va va aiutata va aiutata
E questo questo mi sembra che sia un altro un altro elemento un altro elemento importante non è il solo e ignavia chiudere una questione
Lo diceva anche la professoressa me lo diceva anche lavoro ben tre mila novecentocinquantotto non è solo una questione di Investimenti addizionali in un rapporto della World Bank citato nel libro abbondantemente del mille novecentocinquantotto
Si dice certo contano gli investimenti addizionali conta la politica degli incentivi ma virgolette traduco dall'inglese come riportato nel testo
Anche più una questione di cambiamento sociologico e di adattamento e di adozione di un nuovo
Standard educativa culturale
Il tema della della civic Nets
E su questo va fatta una grande attenzione appoggiandosi secondo me oggi a quelle energie che nel territorio imprenditoriali civili che dimostrano dimostrano questa forza e volontà volontà di cambiare opportunità e rischi
Le opportunità sono da costruire da costruire da trovare i rischi secondo me sono evidenti
è molto per quanto mi riguarda è molto più facile periferie rischi infine che piani andare a individuare le opportunità da cogliere però così allora mi rimetto a indicare quelli che per me sono i rischi il primo un mezzogiorno e le regioni meridionali lasciate sole
Non è quello il percorso utile
Secondo
Abbandoniamo ogni illusione di splendida beata solitudine dell'Italia
Siamo fuori dal contesto del ventunesimo secolo
L'Italia non può essere sola e come il libro dimostra guardando agli anni cinquanta sessanta così possiamo pensare oggi riferimento al PNR RDB il rapporto con le istituzioni internazionali deve essere positivo coltivato
E necessario è necessario non esiste alcuna possibilità di una beata solitudine del nostro Paese terzo e ultimo la prospettiva europea
Onde corollario di questa di questa mia individuazioni di un rischio la prospettiva europea e obbligata necessaria opportuna grazie
Grazie grazie a un posto concretamente alla sua domanda MM in parte e in parte in parte sin parole per l'anche per finire bene sulla sull'Europa che era evitabile
Caro professor le pure visto che poi abbiamo schools
Ne ha trenta e abilmente sulla dimensione internazionale posso ricordare sono un altro passaggio del tuo libro nel quale raccontando questo straordinario
Modello World Bank Cassa del Mezzogiorno Italia Sud giustamente fai un richiamo a quello sta a quello straordinario momento delle riforme e dici
Il momento delle riforme varcava i confini nazionali per acquisire una dimensione sistemica alla fine credo che gli interventi di tutti questa dimensione sistemica ricordava adesso
Il professor Marco Doria insomma sul bisogno d'Europa ma sul bisogno di una dimensione internazionale in qui l'Italia non può stare in beata solitudine fondamentale così come il Sud non può essere lasciato in beata solitudine atte
Beh grazie innanzitutto alla LUISS e al presidente Gubitosi per aver consentito questa presentazione lo voglio rassicurare diteglielo che rallenterà olio tasso di pubblicazione di libri in modo tale da evitare si possano avere troppe iniziative
E dall'altro voglio ringraziare merita e il suo presidente onorario Claudio De Vincenti coorganizzazione i cieli quest'evento
Dicendo che Claudio per le cose che ha detto e che io condivido talmente e chiaramente uno storico economico sia pure ad onore ma da qualche tempo e quindi credo che vada sottolineato questo aspetto voglio ringraziare anche gli altri relatori
Sui quali dei quale posso dire semplicemente che mi hanno messo nelle condizioni di leggere il libro
E di rileggerlo anche più approfonditamente forse di quanto abbia scritto perché hanno fatto una serie di notazioni che io naturalmente condivido e li ringrazio trentina medicinali per le cose che ha detto
Vito Grassi e Marco Doria da ultimo per i ragionamenti e le riflessioni che condivido questo mi esenta dall'affare un intervento di carattere generale ma di soffermarmi solo su alcuni punti vorrei però ringraziare anche Massimo Angelini che come
Tutti i relatori cosa che non succede spesso
Ha letto hanno letto il libro lo hanno letto approfonditamente e hanno tutti compreso il nostro moderatore che è stato un intervento tra gli altri ha consentito di avere una discussione che io ho apprezzato tantissimo e dei quali li ringrazio
Perché è un'edizione inglese di un volume che parla della Cassa per il Mezzogiorno sia pure in relazione alla Banca mondiale perché io penso che come dicevo all'inizio il presidente Gubitosi noi stiamo trattando una questione che non è più
Forse non lo è mai stata una questione puramente nazionale il rapporto tra il nord e il sud ma è una questione che ha acquisito sempre di più per lavori verità anche all'ora e in particolare in un passaggio essenziale
Quando nel mille novecentocinquantasette
Ci fu il passaggio dall'intervento infrastrutturale della cassa quello industriale
Nel mille novecentocinquantasette e anche l'anno in cui si firmano i trattati di Roma sia avvia il processo di integrazione europea e Pasquale Saraceno che è stato il principale animatore dell'idea della cassa in Italia
Firmava sottoscriveva un memorandum che entrò a far parte dei dei documenti
Della dei Trattati di Roma nel quale mi metteva in evidenza come unità europea avrebbe dovuto avere come principale obiettivo quello del superamento dei divari e di quello più originale di tutti quello tra il nord e il sud quindi una questione europee che viene anche dimostrata qui tra di noi c'è qualcuno che ha seguito dopo la laurea nella Louis un percorso in un università britanniche prima Oxford e poi alla London School of Economics ha consentito anche di aprire una serie di corsi di studio dedicati al Mezzogiorno d'Italie cosa che ci sfugge ma c'è un interesse molto forte verso questa particolarità questa specialità del Mezzogiorno d'Europa
La seconda questione riguarda la storia economica
Cioè qui Marco Doria che il presidente della Società degli storici dell'economia
La chiamo così perché fortunatamente adesso siamo in rapporto anche con gli storici del pensiero economico si stanno avendo dei mutamenti nella organizzazione dell'università italiana per cui si sta rafforzando un aggregazione di questo tipo la storia economica per me a soprattutto una validità dal punto di vista del metodo della modernità del suo metodo
Perché ci consente di guardare ai fenomeni economici nel loro divenire nella loro evoluzione non fermandoci a una istantanea
E al tempo stesso ci consente di collocarli lo spazio nella loro dimensione geografica e attraverso questi due elementi ne siamo in grado di fare delle comparazioni che non riguardano solo il passato ma riguardano anche gli avvenimenti più recenti
Attraverso questo metodo che io in un altro lavoro che non parlava di mezzogiorno definito Abdul Tivo
Credo che siamo in possesso di una modalità di comprensione di interpretazione dei fatti economici che è molto concreta ma che si collega in modo positivo alle teorie per renderle confrontati con i fatti cosa che in questi anni è spesso mancata la fonte la fonte
Che io ho utilizzato non è solo la fonte della Banca mondiale ma anche quella dell'archivio della Cassa per il Mezzogiorno
Che stava per essere portato al macero qualche anno fa cinquanta chilometri lineari di documentazione che adesso sono all'Archivio centrale dello Stato che devo ringraziare i dirigenti della Cassa per il Mezzogiorno che sono qui presenti del drammatico assolutamente sì
Perché grazie alla loro segnalazione che è stato possibile condurre questa cooperazione straordinarie in pochissimo tempo di recupero e anche di digitalizzazione dei dati consiglierei di andare al Archivio centrale dello Stato alla sezione astretta archivi dello sviluppo economico territoriale dove tolta la documentazione della cassa la principale documentazione disponibile
E c'è anche una parte dell'archivio informatico della cassa altra cosa straordinaria negli anni settanta la cassa informatizzato tutti gli investimenti che ha fatto per cui attraverso un'elaborazione
Che in parte disponibile su quell'archivio stiamo portando avanti c'è la possibilità di avere un quadro di tutti gli investimenti sia per singola impresa
Sia per singola realtà territoriale a partire dalle regioni ad arrivare ai Comuni ai singoli quartieri effettuati nel corso di quasi cinquant'anni un patrimonio enorme che noi offriamo agli studiosi che potrà essere utilizzato per fare delle valutazioni ancora più approfondite sulla cassa l'archivio
Della Banca mondiale
è un archivio particolari che io ho trovato per serendipity perché lavorando molto in Rete
Avendo avuto un'impronta al mio maestro che ricordo sempre a cui è dedicato insieme a mio padre questo volume Antonio Di Vittorio
Che mi aveva chiesto di nel due mila fare una prima valutazione su la Cassa nei primi anni due mila
E di presentare un convegno o un tre due sul sulle istituzioni economico una relazione sulla cassa mi ha consentito nella ricerca che facevo di trovare all'improvviso alcuni di questi documenti di ricostruirli completamente scusate se lo dico io non sono mai stato alla Banca Mondiale fisicamente
Ho scritto c'è un'italiana che ancora dirige l'Archivio storico ho scritto alla Banca mondiale per chiedere se i documenti che avevo trovato in Rete erano tutti quelli disponibili
E mi è stato risposto in modo eccezionale con una tabella sinottica in cui veniva elencati tutti i documenti con i link al documento ed erano esattamente quelli che avevo trovato in Rete
Ebbene attraverso questo ritrovamento scoperto un mondo che consiglio di seguire perché non ci sono solo documenti sul Mezzogiorno ma su tutta l'economia di tutti i Paesi del mondo ma in particolare dell'Italia ricchissima la dotazione
Questi documenti sono importanti perché erano documenti riservati
C'è una dicitura su ciascuno di questi documenti da tenere sulla scrivania per restituire entro una settimana senza farne copie perché erano documenti interni ai dipartimenti della Banca Mondiale servivano per valutare ciascun prestito
Alla fine l'elaborazione di questi uffici andava al presidente della Banca mondiale quale ne traeva una sintesi per valutare nel comitato esecutivo della Banca mondiale se approvare o meno il prestito da dare in questo caso la Cassa per il Mezzogiorno Alitalia per lo sviluppo del Mezzogiorno e da quei documenti emerge un fatto straordinario
Ha detto bene la professoressa mini Ciani che da quei documenti si evince come vi fosse un intreccio forte inscindibile tra le scelte che operava il governo italiano il quale l'Internazionale l'operazione lo l'operatività le iniziative della Banca mondiale che in quella fase era soprattutto rivolta a risolvere i problemi del sottosviluppo
Questo è un elemento di fondamentale importanza che si connette a quei documenti che sono stati approvati senza alcuna forma di intermediazione
Facendo delle analisi Conte ma Mammano sempre più positive sulla capacità dell'Italia e del Mezzogiorno di partecipare a questa straordinaria opera che è durata purtroppo solamente per un ventennio allora il modo in cui è stato affrontato questo problema è un modo che inserisce il Mezzogiorno la questione meridionale intervento della Cassa in un quadro più generale
In un contesto che è un contesto internazionale io direi addirittura globale non perché ci sia stata una forzatura perché era così in quell'epoca era quello il quadro delle scelte che si operava
In Italia ne abbiamo trovato cercando di introdurre qualche elemento che sono stati detti quasi tutti
Gli Hanson salito trattati quasi tutti gli aspetti del libro ma insomma qualche elemento che vorrei sottolineare uno che la Cassa rappresentava un prototipo
è stato detto con altri termini un prototipo di sviluppo che veniva sperimentato in Italia perché è un paese per metà avanzato è per metà arretrato per poterlo poi replicare in tutti i Paesi in cui la condizione di arretratezza richiedeva delle politiche di questo tipo
Erano le teorie di sviluppo dopo la seconda guerra mondiale che sorgevano e facevano la propria prima il padre entrata il Prix e la prima esperienza proprio all'interno della progetto della Cassa per il Mezzogiorno la seconda questione che in Italia in quel periodo ci fu una straordinaria converge non dico parallelismo detto la convergenza tra una politica monetaria e una politica di sviluppo cosa strana
Perché è stato forse l'unica epoca in si si è riusciti a tenerli insieme
Questi due aspetti
Che non sono entrati in contraddizione tra di loro e forse hanno rappresentato l'anima della modello di sviluppo italiano orientato all'esportazione soprattutto del miracolo economico italiano la terza questione quella della produttività
Reato detto la storia la possiamo guardare in vari modi possiamo guardare alla storia del Mezzogiorno facendone una fotografia e quindi prendendo atto delle distanze che tuttora sono enormi tra il nord e il sud se guardiamo la struttura economica del nord del sud alla struttura produttiva del Nord e del Sud non c'è paragone
Ma questo è un modo che tende a non vedere le differenze le evoluzioni cambiamenti se ne guardiamo in modo dinamico la storia del Mezzogiorno siamo in grado di intercettare invece il cambiamento che ha destato durante tutto il Periodo post bellico in questi anni in questi decenni di grande trasformazione del nostro Paese per conseguenza del Mezzogiorno
Se guardiamo alla questione meridionali in termini assoluti è un quadro disperante in cui c'è stata una breve pausa quella di quei vent'anni dalla cassa in cui si è avuta convergenze poi tutta la storia dell'unità d'Italia una storia di divergenze tra il nord e il sud se guardiamo invece ritmica alle capacità di sviluppo e ai ritmi di crescita vediamo che ci sono delle sorprese se guardiamo a quel fiume carsico che al di sotto della fotografia macro economica ci consente di guardare le trasformazioni i possibili cambiamenti abbiamo molto da imparare anche dalla storia del Mezzogiorno
E infine la questione della tecnostruttura è una questione fondamentale la cassa fin dall'inizio fu voluta commovente speciale e ci fu un dibattito giuridico di grandissima importanza vedere un contributo la Svimez e ai suoi uomini
Per definire alla fine un ente che naturalmente fosse un ente tutto pubblico
Dipendente dagli indirizzi del governo ma che avesse un'autonomia di gestione degli interventi e una forza d'impatto grazie alla struttura i professionisti alla struttura tecnica che mi faceva parte che le caratterizzava
La spesso stesso funzionamento grazie a questo si sono raggiunti quegli obiettivi di cui abbiamo parlato
E infine tre questioni con cui chiudo
è stato detto ma insomma questo quadro ottimistico io spero di non è stato solo un quadro ottimistico ma di avere anche agito sulla leva della razionalità ma insomma dei dati ma insomma questo quadro ottimistico riguarda solo il breve periodo una domanda giusta io credo che innanzitutto se non ci fosse stato quello che ho definito il keynesismo dell'offerta che era il modello di sviluppo italiano di quel per il modello di sviluppo della cassa la modernizzazione industriale la stessa industrializzazione del Mezzogiorno le avremmo avute
Si faceva riferimento è vero anche Saraceno aveva messo in rilievo
Come l'intervento pubblico dovesse essere totalizzante ma metteva in rilievo come l'intervento pubblico si dovesse realizzare
Attraverso una leva che doveva creare le condizioni perché vi fosse un'industria in grado di sussistere autonomamente
Ma al tempo stesso che l'intervento pubblico dovesse avere un termine non durare in eterno durato cinquant'anni l'intervento sull'ordine e dopo il il l'inizio degli anni settanta ha cambiato completamente disegno
E questo è sicuramente vero che non vi è stata questa evoluzione positiva che Saracino aveva preconizzato ma è anche vero che non c'è stato un intervento
Come
C'è un utilizzo hanno la vecchia definizione delle cattedrali nel deserto che non ha creato nulla
Innanzitutto era obbligatorio avere una concentrazione di investimenti di grandi dimensioni perché in una zona retratta come insegnava Rosen Serro Dante bisogna varare una grande spinta un big push all'economia attraverso interventi concentrati e di grandi
Pensioni per recuperare rapidamente il divario e al tempo stesso c'era ho portato sì essenziale
Della iniziativa pubblica che si riferiva al pensiero di Francesco Saverio Nitti di Alberto Beneduce per certi versi anche del dirlo russo del tiranno
Che vedeva l'intervento dello Stato come molto simile per lo meno si diceva doveva essere così a quello di un'azienda privata in termini di agilità di capacità di realizzazione di efficienza e questo fu un tentativo importante che in quegli anni attraverso la cassa in quel ventennio riuscì le scelte successive secondo me hanno avuto un peso negativo perché quel peso
Delle politiche che sono state assunte lo ha ricordato Claudio De vincenti nella fase successiva è sicuramente valso a bloccare ogni possibilità di sviluppo dell'intervento del Mezzogiorno perché ha perso slancio la Cassa per il Mezzogiorno
Ma innanzitutto perché è cambiato il quadro internazionale negli anni Settanta abbiamo avuto prima con la in convertibilità del dollaro e poi con le crisi petrolifere la fine di due grandi eventi la fine degli accordi di Bretton Woods del sistema monetario internazionale
Se criteri inaugurato a Bretton Woods è la fine di un modello di sviluppo la fine del fordismo
Da allora
Con l'aumento a dismisura dei prezzi con la stagflazione un aumento diciamo dell'inflazione accompagnato da una stagnazione produttiva è finito il fordismo che si basava invece su bassi costi di produzione
Al tempo stesso però vi sono stati elementi tipici della situazione italiana
Quell'intervento top down che la classe che aveva dato aveva reso possibile successo della Cassa di fronte a una situazione così complessa e di crisi non era riproponibile
E poi le politiche di sviluppo entrarono in crisi perché
Cominciano a sorgere all'idea di liberarsi del peso ingombrante dello stato e in Italia il modello che fu seguito nella ristrutturazione produttiva fu un modello di vecchio tipo si diede spazio alle vecchie industrie tradizionali del nord perché era la base più forte in un periodo di crisi bisognava puntare su quella base produttiva ma non ci fu come in altri Paesi un'idea di innovazione di trasformazione profonda
E infine la nascita delle regioni con le modalità con cui sono nate le regioni italiane
Ammesso definitivamente in discussione quel modello con la tecnostruttura attraverso l'ingresso delle regioni nel consiglio di amministrazione della Cassa per il Mezzogiorno attraverso comitati interministeriali che lo facevano più in dirittura uno più intirizziti all'intervento straordinario ma intervenivano pesantemente
Per la gestione affini di consenso delle scelte da operare definanzia si passò da un modello che era concentrato
Solo l'accumulazione produttiva sugli investimenti a un modello invece puntava sul trasferimento del reddito e sull'assegnazione al mezzogiorno di un ruolo subalterno
Infine l'ultima questione che volevo sottolineare è questa
Ma insomma quale l'eredità della cassa Moccia invitato a farlo il presidente udito
Ed è vero sì sicuramente e l'eredità di una politica nazionale coordinata che riguardasse il nord e il sud di una reciprocità di interessi tra il nord e il sud che io credo non debba essere mai smarrita e vale anche per l'attualità
Fatto che le teorie dello sviluppo e la cooperazione internazionale sono state una pietra miliare per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell'Italia
La politica degli investimenti soprattutto gli investimenti industriali è stata una leva ed è essenziale per la modernizzazione non solo del sud ma anche della cassa ma e direi anche che gli uomini della cassa
Che poi erano in gran parte gli uomini del primo IRI hanno dato un insegnamento
Di grandissimo rilievo che vale ancora attuale perché non solo nell'abnegazione nella modalità di impegno ma nelle i temi i valori che loro hanno perseguito credo che vi sia un elemento di grande modernità e infine quello che è stato detto
Lo spazio aperto lo spazio aperto dell'Europa
Lo spazio europeo aperto che oggi si ripropone del Mediterraneo e l'Europa come congiunzione il Sud come congiunzione fra l'Europa e il Mediterraneo ai Paesi che potranno essere di qui a pochi Paesi nuovi in crescita nuovi paesi emergenti del mondo l'Africa come grande tema da dover affrontare
Ci portano riflettere su un modello di sviluppo e necessario un nuovo modello di sviluppo nuovo paradigma ecco io penso che c'è una riscoperta fatto proprio l'altro ieri su un articolo del Financial Times
Di un tema che è quello della maison economia dicendo che non è più tempo
Della macro e della micro economia contrapposte tra loro ma che bisogna puntare a uno strumento che consenta di unificare l'intervento dall'alto e dal basso io credo che questo valga anche per le strategie economiche
E che ci sia la necessità di superare vecchie distinzione Stato e mercato che anche lo statalismo dopo
La fase in cui ci siamo inebriato e di mercato senza regole anche lo statalismo è un errore fondamentale ed è stato quello che qui la parte peggiore del Mezzogiorno si espresse le politiche di sviluppo locale sono state un modo per diffondere disperde le risorse a pioggia e per non aprire una coordinamento di una politica riguardasse anche gli interessi concreti non solamente agli obiettivi di carattere generale per il futuro questo quadro è un quadro che ci può dare degli elementi io faccio solo una battuta la faccio cercando adesso di finire con come dire con un sorriso
Qui ci troviamo come dice un famosissimo adesso non posso scherzare quindi lo dico come va detto io dico di solito c'è un filosofo che dice cito queste parole in realtà non è un filosofo e un cantante rock e questo cantante rotto che dice è un mondo difficile felicità tratti incertezza nel futuro io credo che questo sia un tratto fondamentale ma non l'unico della situazione nella quale ci troviamo ad operare credo che ci sia la necessità di guardare i processi per quello che sono non è vero che finita la globalizzazione sta cambiando aspetto la globalizzazione
Ci troviamo in un mondo molto più selettivo ci troviamo in un mondo in cui il rischio di un ripiegamento soprattutto sul versante politico della democrazia molto forte ma è un mondo in cui la connessione ancora più forte che nel passato
Anche le guerre che un tempo erano locali purtroppo ci insegnano che il destino del mondo e interdipendente che da qui difficilmente si sfugge e anche il multipolarismo
E la ricerca di soluzione difficili
Alla situazione che stiamo vivendo si muove in questa direzione io penso che mio non sia un ottimismo io ho cercato di scrivere un volume di proporre a un pubblico non solo italiano
Credo che questo sia l'unico pregio dello sforzo che ho fatto il resto
Un ringraziamento che devo che ha parlato di questo libro
Nei termini in cui ne ha parlato non merita tutta questa attenzione ma lo sforzo di produrre un collegamento con il contesto più generale nel quale ci troviamo è uno sforzo nel quale ho creduto e credo
Non penso che ci sia la possibilità
Che come allora la prospettiva sia chiaro avevo detto molto chiaramente Claudio non è detto che noi ci muoviamo necessariamente in una direzione positiva abbiamo tante potenzialità dalla scienza alle connessioni alla cultura Allo sviluppo del progresso in genere ma abbiamo anche tante contraddizioni guerre crisi una competizione che avviene non più per collaborazione ma per come di distruzione dell'avversario ecco noi dobbiamo cercare di fare in modo che prevalga la razionalità di fare in modo che di queste due strade
Venga imboccata quella più opportuna e spero che questa discussione possa servire anche a renderci più consapevoli di questa necessità
Grazie ad Amedeo Lepore e grazie naturalmente a Marco Doria abito grasse Valentina Mash anni e tra le vincenti mascherare grazie anche perché ci ha ascoltato c'è una domanda e come possiamo il richiamo alla squadra
Che ha fatto della Cassa del Mezzogiorno e non posso non e allora le cedo subito al microfono è giusto
Mi permetto di intervenire in questo consesso e ringraziare innanzitutto l'ospitalità siamo qui siamo in quattro cinque secoli il di residui di un tempo passato insomma
Siamo in cosiddetti sopravvissuti il ministro definisce dicevo che ero reduci di ultimo inattivo da portare veterani ma io mi considero un reduce perché ci hanno fatto una guerra spietata a suo tempo che è stata una cosa incredibile
E basta andare a leggere i giornali dell'epoca pure se la presero con dove i dipendenti che eravamo la tecnostruttura che si occupava diciamo di attuare le opere
Avrei mi sarebbe piaciuto intervenire quasi in tutti gli interventi perché avevo qualche cosa da dire pensando al passato
L'ometto dico solo due cose
Uno ringrazio tutti per quanto riguarda
A nome di chi o mi ha insegnato il mestiere a suo tempo i dirigenti che hanno fatto grande la Cassa per il Mezzogiorno per per quello che hanno fatto per insegnato a operare a fare soprattutto qui tutti quanti
Noi che li abbiamo visti di persona loro io mi ricordo che quando entrai ero un semplice borsista che appena entrato mi diedero un incarico di di occupando di fondi comunitari nasceva allora fondo europeo di sviluppo regionale
E mi dissero deleghe presenza di precetti a Bruxelles rinuncia del marco di che stiamo parlando
Però poi mi mise la così fiducia costante nei confronti del tu eri stato selezionato preparatoria Doi svolgeva una funzione andare avanti e fare
E questo dava un senso di soddisfazione individuale enti come dire di una preparazione affiancata persone che stavano di riferimento a cui bisogna si poteva in qualsiasi momento chiedere qualche cosa ma la differenza che poi quando ho vista successivamente mi accorsi di una grande differenza nel pubblico
è che noi avevamo un consiglio di amministrazione dove i progetti che si presentavano si valutavano si diceva sì erano validi
C'erano la relazione fatta dalla dall'incaricato il dirigente che alla prova o meno
Andava al consiglio d'amministrazione S il progetto aveva dei dubbi qualche cosa si esprimevano ci diciamo le cose apro contro e pace esprimeva un giudizio secondo aveva fatto così pare al consiglio d'amministrazione che decideva
Se accertarlo o meno
Quindi questo aereo cosa che io non ho più visto lei del nel nei ministeri dove poi siamo stati distribuiti quando ci hanno passato Nimis queste io appunto l'ultima cosa che poi finiscono finisco la la l'altra Haga l'altra caratteristica era che quindi forse una strada del diritto e che il il il travaso tra la prima Cassa per il Mezzogiorno a secondo di chiamavano Agensud eccetera
è che l'intervento era straordinario gli interventi le somme erano aggiuntive poi erano diventate sostitutive per cui questo ha creato ovviamente
Esatto decadimento di brutti tutti gli interventi perché i ministeri competenze o comunque le amministrazioni pubbliche lo facevo quello che devono fare
E questo è un è un grosso per le grosse differenze del tutto ne avrei tante altre ma io ringrazio tutti ha grazie grazie
Ogni ordine solo un piccolo osservazione quando ne parla di risorse Piombino che ci sono state anche nel prossimo futuro perché io leggevo tempo ogni favorendo il restauro percussione uno strumento diceva appunto che a volte cedeva perché inefficiente due sistemi per gli auguri
Legge urbanistico non giustizia amministrativa giustizia costituzionale comportavano che un progetto non ha ribadito o si frantumano se in tanti piccoli progetti dei ritorni
Che iniziano pronti su queste inefficienza come
Allora io
Però l'ultima gli ultimi ringraziamenti posso posso far bene intanto merita e tutti quelli che naturalmente ci hanno ascoltato e anche al fatto che presenterà un avallo della presidenza del Consiglio difesa
Molto precede insieme a tutte le persone naturalmente sono intervenute oggi e soprattutto gli omini la cassa perché a quelle competenze qui
Ma io l'ho mica lo dovranno fare l'appello scusatemi quindi rischia di essere educato ma insomma è veramente un saluto e ringraziamento a tutte ringrazia ancora Amedeo per questa sua fatica e per averla presentata qui Luis grazie buona serata a tutti