"Antitrust, Italia, Europa" Convegno organizzato dalla Direzione nazionale del PDS e dalla delegazione del PDS nel gruppo PSE del Parlamento Europeo (Roma, Sala della FNSI, 27 marzo)

C'è un quarto
Ci sono stati alcuni contrattempi
Uno dei quali purtroppo ci toglie la presenza di Giuliano Amato che ha un problema familiare non secondario che non potrà essere qua si scusa noi ovviamente siamo colui per le ragioni che lo tengono lontano da questo convegno importanti
Vorrei dire due cose di apertura proprio organizzative d'ordine perché questa discussione sia la più proficua possibile ma prima vorrei che ad aprire il l'incontro fosse Luigi Colajanni che il capo della delegazione del PDS a sta al Parlamento europeo
E che invito subito a venire Luigi ti do un microfono gli date un gelato ecco ecco prevenire e quant'
Il la delegazione del PDS fa parte del gruppo socialista al Parlamento europeo ha ritenuto che proprio nel corso di questa discussione che si è aperta in Italia per una fase di transizione che regoli alcuni aspetti fondamentali
Della informazione
Sia importante tenere conto del dibattito che si svolge in Europa
Che deve fare da sfondo anche alle scelte sia pure transitoria che devono essere fatte o possono essere fatte nel nostro Paese
Dibattito in Europa si confronta con la solita all'informazione e questa che fa da sfondo
C'è la consapevolezza assai vasta che i processi in corso portano in sostanza un nuovo modo di produrre
Rapporti sociali Anno nuovo cultura a un nuovo linguaggio a nuove forme di potere e c'è un dibattito che appena iniziato anche se basta
Molto articolato
Comincia a depositarsi in alcune risoluzione del Parlamento europeo ancora insufficienti a definire il complesso del quadro c'è certamente la consapevolezza che il cavo e satellite i sistemi multimediali cambiano radicalmente
Il contesto nel quale storicamente si sono definite le libertà libertà di stampa libertà d'informazione le libertà democratiche si tratta di ridefinire diritti doveri limiti sfruttare nuove immense possibilità per essere più liberi e più informati
Noi pensiamo che la sinistra e questo è l'orientamento che si fa strada anche se c'è un dibattito aperto non può e non deve contrastare la società dell'informazione
Deve proporre le vie perché la società dell'informazione serva al progresso e dalla democrazia e che significa affrontare
Alcuni nodi
Per esempio la necessità di uno sviluppo della Società l'informazione la più rapida e la più ampia possibile in questo ne siamo d'accordo con lo sforzo che sta facendo la commissione delle comunità europee di favorire iniziativa privata perché anche in Europa questo settore Possa largamente e rapidamente a fermarsi e noi diciamo la più rapida e la più ampia possibile altrimenti non è che non avverrà la creazione di una società dell'informazione ma avverrà in termini per i quali soltanto i monopoli attuali
Saranno presenti sul mercato e avranno l'iniziativa in secondo luogo fissare i limiti le regole definire il ruolo di garanzia del potere pubblico in un'accezione molto vasta dall'accesso alle reti alle concezioni alla garanzia sugli snodi delle reti d'informazione fino all'intervento
Per esempio il campo e la scuola
In Israele stanno sperimentando informatizzazione della scuola a livello di massa e significa qualcosa insegnare a padroneggiare gli strumenti della informazione Elettronica
Infine capire i mutamenti sociali e i problemi sociali cambieranno le forme della politica dell'organizzazione del sindacato e anche le forme della democrazia addirittura qualcuno parla di voto elettronico tutti questi aspetti noi li affronteremo
In maniera più completa e approfondita in un prossimo incontro a Milano oggi guardiamo ad uno dei capitoli più scottanti
Per il nostro Paese quello delle emittenti radiotelevisive della stampa e della pubblicità una parte di questo sfondo che pure bisogna tenere presente e bisogna tenere presente anche quando si affronta la soluzione possibile di misure transitorie perché queste misure transitorie devono non essere tali da impedire una visione di insieme successiva
L'Italia e sotto osservazione come caso più avanzato di commistione tra potere dell'informazione e potere politico sotto osservazione perché fuoriesce dalle condizioni considerate finora normali della vita democratica anticipa problemi
Di democrazia delle società all'informazione
Un punto chiave io credo un punto chiave anche di una certa crisi di fiducia nell'Italia certamente l'Italia con un problema vero a tutti e quindi è presente nel dibattito che si svolge in Europa e io questo lo dico per sottolineare che tra i fattori di necessità
E di urgenza di revisione della legge ma mi non c'è solo la situazione interna
E la legittima posizione di varie forze politiche fra fra chi vuole evitare il referendum e chi vuole votare subito ma c'è il contesto comunitario da cui sono venute ripetute critiche regge ma mi elezioni subito l'abbiamo già detto in un recente incontro qui a Roma non serviranno all'Italia se non saranno risolutive risolutive vuol dire regole accettate da tutti
Io veramente penso che fra queste regole dovrebbe esserci anche se possibile una nuova legge elettorale ma comincio a dubitare che questo possa avvenire ora in Italia si lavora ad una regolamentazione di transizione
Perché con questa situazione politica non si può andare più in là ma deve essere una transizione per assicurare più democrazia e deve essere una transizione perché la regolamentazione definitiva deve guardare all'insieme del sistema dell'informazione
Nel senso che io dicevo all'inizio deve riguardare i sistemi multimediali i passaggi fra neri le reti le reti mondiali le reti nazionali le reti locali la garanzia degli accessi il sostegno a una pluralità di soggetti le nuove tecnologie per esempio il cavo
Per questo sarebbe un grave errore una legge per disinnescare i referendum attutisca i costi e basta
Ne servono leggi di cento articoli ci vogliono regole semplici e chiare che assicurino essenzialmente pluralità di soggetti più democrazia e possibilmente un'autorità unica nella quale confluiscono successivamente un corpo organico quando saremo in grado di farlo qui e nel resto d'Europa di regole che servano a a dimensionare tutto il settore del informazione grazie
Grazie a Luigi
Colajanni ha già inquadrato dal punto di vista della delegazione del PDS asta a Bruxelles a Strasburgo la il problema prima di affrontarlo vorrei dare alcune norme per l'uso di questo convegno diciamo così
Intanto un ringraziamento a ruvidi alla Federazione della stampa che ci hanno ospitato
Alla delegazione del PDS nella direzione del PDS che hanno organizzato questa contro e in particolare a Paola De Martiis Pino Salerno che poi lo hanno concretamente fatto mettendosi proprio al telefono
Ci sono due ragazzi Fabrizio Giancarlo che voi si alzano la mano li vedo eccoli là che hanno dei microfoni per portarli laddove occorrerà c'è una finestra aperta ma se non fumiamo e meglio sono le dieci e ventitré noi consideriamo David a disposizione alcune ore
Questo discussione sarà organizzata tendenzialmente perché poi le cose avranno anche una loro forza in questo modo
La par condicio è ovviamente garantita ma anche un po'corretta da che cosa che siccome lo scopo di questa incontro che noi facciamo eh
Come ha già ricordato del resto Luigi Colajanni quello di vedere se da una discussione aperta franca sincero anche forse spigolosa
Sì riescono a individuare degli elementi di convergenza per la riunite la revisione di un sistema che si è profondamente ammalato in questo Paese allora sarebbe opportuno che le le conclusioni per così dire di questo incontro ovviamente essendo entrambi liberi di prendere la parola quando vogliono fossero tratte da Vittorio Dotti che è presidente di Forza Italia alla Camera da Massimo D'Alema che è il segretario del PDS fossero tratte da loro in modo che il succo politico
Per così dire di questo incontro
Fosse il più fruttuoso possibile non ringrazio e non saluto i singoli intervenuti perché ognuno di loro avrebbe titolo per essere nominato quindi per brevità saltiamo
Ricordo soltanto che noi ci troviamo ad affrontare questa mattina uno dei temi
Più complicati che ci sia a perché le conseguenze della rivoluzione che sta per essere introdotto nel campo delle comunicazioni
E della televisione parola stessa che cambierà un po'di senso dopo l'introduzione di queste nuove tecnologie la portata di questa rivoluzione immensa paragonabile solo quella forse dell'introduzione dell'energia elettrica di massa o dell'automobile insomma rivoluzione di quella portata bit perché questa ampiezza mette in campo e fa scontrare tra di loro gli interessi più diverso
Se voi pensate alla differenza che c'è tra la il la querelle e sui telefonini e la querelle sulla televisione non c'è confronto possibile non c'è paragone possibile perché lì sono in ballo interessi commerciali e industriali
Qui nel campo della televisione sono in ballo interessi pubblici privati politici democratici commerciali culturali i più i più bassi e dunque come sempre succede quando le situazioni sono molto complesse forse le leggi dovrebbero essere molto sì
Ma chissà se questo sarà anche il parere prevalente che uscirà alla fine di questa discussione vedere Roberto Barzanti sedersi la per favore
Per una questione di mi piacerebbe di simmetria
Perché vorrei che proprio Barzanti e Napolitano uno per quanto riguarda l'Europa uno per quanto riguarda l'Italia ci aggiornassero e da qui partissimo sullo stato delle cose Roberto
Sostanza grazie prego io non credo un pubblico come quello che abbiamo stamane non ha certo bisogno di ragionamenti io vorrei semplicemente percorrere in modo molto rapido riscritto un malloppo che dimentico del tutto rileggerò se non in qualche riga il
Discorso il il lavoro ecco che attualmente su questi temi sì imposta è impostato a livello europeo e che ha straordinarie rispondenze ovviamente con il dibattito italiano ma in genere
Con il dibattito che si svolge ovunque in Europa perché
Credo bisogna partire da una convinzione la questione del pluralismo minacciato del pluralismo al rischio della libertà dell'informazione
In modo più o meno grave e cerchiamo una patologia assolutamente fuori registro la situazione italiana non c'è bisogno di ricordarlo a questi tratti è un tema vivo ovunque
Il primo punto da cui partire ma veramente lo metto a mo'di premessa e di citazione obbligata quasi non se ne può fare a meno e lo ricordava già Luigi Colajanni
Le trasformazioni sconvolgenti che si hanno già che si avranno in modo sempre più intenso con la prospettiva della società dell'informazione
Che risulta dall'incrocio dall'intersecarsi come dire di due rivoluzioni la numeri Zazie ore da un lato ti consentirà una trasmissione dei segnali praticamente senza limite
Senza barriere e senza le difficoltà che oggi abbiamo e dall'altro lato la globalizzazione dei mercati per cui effettivamente i protagonisti
Di queste lo straordinario mutamento di questa nuova rivoluzione industriale se così si vuol dire
Saranno sono protagonisti che agiscono su scala globale
Per affrontare una prospettiva di questo genere occorrono norme rigorose questo uno dei punti su cui noi insistiamo anche come Sinistra europea perché c'è la tendenza di dire intanto del regolamentiamo privatizziamo e poi la questione dei telefonini e tra l'altro una delle più come si sa spinose in Italia giustamente si segnala e si segnala perché hanno una loro forza
L'impatto veniva ricordato ebbene e poi vedremo di mettere delle regole delle regole che non sono solo di carattere economico ma si riferiscono alla garanzia di diritti fondamentali dei cittadini
Diritti all'accesso diritti alla pluralità di scelta
E così via ecco noi siamo contro a questa visione crediamo che la deregolamentazione sia necessaria
Che la scomparsa del monopolio come tale sia necessaria ma che per svolgere fondamentali servizi pubblici per svolgere anche l'attività radiotelevisiva in futuro
Occorrono poche severe regole che garantiscono correttezza di concorrenza e pluralismo di idee
Partendo da questa convinzione che io ho assolutamente e mi scuso in modo assai banale semplificato perché il discorso ci porterebbe lontano
Vorrei impostare il il discorso che ci tocca più da vicino antitrust Italia Europa partendo ovviamente un
Modo assai sommario dall'Europa
Partendo dall'Europa significa due cose vedere un po'qual è la situazione dei vari Paesi
Che compongono l'Unione europea vederla su questo punto la situazione dell'Antitrust nel sistema radiotelevisivo e dell'informazione
E poi vedere che cosa fa che cosa propone che cosa ha in animo di fare l'unione europea come potere sovranazionale percorre binarie una serie di strategie di norme di approccio che non possono più essere riferiti solo ad un contesto nazionale
Ora io non
Non entro nel merito della questione italiana neri nel dibattito che si è riacceso che mi pare di enorme interesse perché si intende
Essendo stata dichiarata incostituzionale su un passaggio decisivo la legge del mille novecentonovanta qualsiasi intervento il più rapido possibile che riequilibri il nostro sistema
E di conseguenza che tolga almeno questa anomalia unica in Europa per cui da noi ad una persona risale la proprietà ditte re reti e non solo di quelli ma non entro in ulteriori dettagli benvenuta ed è sicuramente una legge di questo tipo pur contingente una legge essenziale a mio parere perché perché e qui vorrei evocare una questione a volte viene avanzata in modo un po'ambiguo perché è vero che noi dobbiamo metter mano ad una revisione ovunque in Europa dei sistemi radiotelevisivi avendo d'occhio
La rivoluzione dell'informazione i grandi mutamenti tecnologici
Sconvolgenti imprevedibili ma è vero anche che tutto questo non può funzionare da alibi per non far nulla oggi per non correggere storture
Che oggi penalizzano il mercato e la democrazia
Guardate di Cogne il mercato
Solo se un mercato nazionale come quello italiano non solo quello italiano si riapre
E consente l'ingresso ad una pluralità di interessi di di soggetti è in grado di affrontare anche la sfida delle nuove tecnologie la sfida dei nuovi media un mercato bloccato un mercato più uso mercato caratterizzato da numero duopolio invadente non può essere un mercato che affronta la prospettiva della liberalizzazione delle telecomunicazioni la prospettiva per la rivoluzione della società dell'informazione nel senso in cui si ha diritto ora se noi diamo uno sguardo agli altri Paesi europei
Mi sia consentito partire brevemente da una visione un po'comparativa per poi arrivare all'Unione Europea vediamo ad esempio che
In nessuna parte da nessun posto in nessun Paese
Una persona dispone di più di una concessione per una rete generalista e sottolineo questo abilitata a fare informazione quotidiana e dunque a confrontarsi di continuo con il servizio pubblico
Ho sottolineato nessuno ha più di una rete generalista e devo aggiungere una rete generalista che trasmetta via etere
Secondo me non è fuori luogo aver presente questi due elementi
Il non più di una rete generalista a a che fare direi con un elemento di equilibrio democratico di pluralità di voci necessarie
Il riferimento al non più di una rete via etere a a che fare con la scarsità della risorsa etere
Lo meno scalza a dire il vero asseconda i calcoli ma con il fatto che finché la trasmissione via etere non ci possono essere occupazioni eccessive indebite di questo spazio detto questo però noi vediamo che il panorama è abbastanza Mario perché dove esiste una regolamentazione per il satellite non dappertutto vi è una maggiore flessibilità per i nuovi media c'è da affrontare il tema ovunque in modo compiuto
Entrando in dettaglio in Spagna in Francia lo sappiamo lo ricordo soltanto per rapidità vorrei coi tranne brevissime
Rapidissime conclusioni da questo sguardo comparativo un privato non può detenere più di una concessione per un'emittente nazionale per via terrestre
Mi scuso di essere pedante aggiungendo sempre previa terrestri
In Germania e nel Regno Unito e in Francia per le emittenti via satellite il limite massimo è di due ma ad esempio in Germania c'è un esplicito obbligo di diversificazione una generalista un'altra tematica
Bisogna accennare poi a qualche ulteriore precisazione circa la partecipazione in termini di capitali
Leggo dalla legge francese una stessa persona fisica o morale non può dette nei reni direttamente o indirettamente più del quarantanove per cento del capitale o dei diritti di voto di una società titolare di un'autorizzazione relativa a un servizio nazionale di televisione via etere
Chi detiene il quindici per cento di una Rete non può avere più del quindici per cento di un'altra se si è a più del cinque per cento di due reti non si può detenere più del cinque per cento di un'eventuale terza non entro in una casistica che abbastanza presente
Altro discorso deve essere fatto per le televisioni satellitari
Altrove in Spagna ad esempio il tetto è del venticinque per cento del capitale per la partecipazione ad una società il sistema del Regno Unito è diverso ma come sappiamo ha un carattere di vorrei dire duale abbastanza armonico da un lato le due nobilissimi reti della BBC alimentate dal canone immuni dalla pubblicità dall'altro un panorama molto vario di private
Che il retto da una commissione che precisa obblighi molto puntuali da Haiti si e le private stesse compongono un panorama che estremamente raccordato tra di loro dando tra l'altro molto spazio alla incentivazione della produzione indipendente
Per la Germania lo sappiamo vige una regola di tipo francese la partecipazione azionaria ad una Rete non può superare da parte di una persona il quarantanove e nove per cento e poi ci sono altri divieti circa l'incrocio di proprietà
In questo caso però come sappiamo è meno Rachael regolamentato il problema della carta stampata che è viene tenuto a parte cioè c'è meno multimedialità vorrei dire nella legislazione
Presente in in in Germania ma qui la la faccio lungo
La faccio breve non dopo un ulteriore sguardo per arrivare un po'ha avuto uno dei temi chiave uno
Secondo mediti gli interrogativi fondamentali
Vorrei assumerli sono cinque di fronte alla situazione che abbiamo in Europa ma io qua mi soffermerò solo su uno e riformulerei così come si prospetta il rapporto tra servizio pubblico e servizio area delle televisioni commerciali servizio privato
Con quali modalità e con quali organi si tutela la concorrenza e si fanno rispettare le garanzie finalizzate in primo luogo al pluralismo
Fino a che punto le normative nazionali
Sul controllo delle società emittenti riescono ad evitare situazioni di fatto che illudono i limiti previsti dalla legge
Quali possono essere i criteri più efficace stringenti per misurare una posizione dominante e favorire un'equa ripartizione delle risorse infine come fattispecie una distribuzione della risorsa pubblicità in primo luogo che sia in grado di dare di consentire uno sviluppo equilibrato del sistema
Non risponderò a questi cinque interrogativi ma mi soffermerò sul discorso dell'equilibrio tra pubblico e privato che mi pare un tema giustamente aria esploso nella situazione italiana ora
Io ritengo
Quanto nell'insieme non hai però insomma siccome no no no no
Beh non voglio saperlo perché come sai noi siamo molto appunto sono avevi detto una concessione una ventina di minuti o no no no no meno no novella Sam allora io devo pochissime cose allora vado per punti ma il punto è voi discorre Remo va bene
Abbandonando il discorso veramente
Mi dispiace perché no no no ma comunque ci si ci si perde rapidamente l'equilibrio tra pubblico e privato vado allora i punti finali
è non solo e non tanto un fatto di numero di reti a disposizione
E anche questo ovviamente quanto di risorse a disposizione di questo o quel settore
Voglio dire che un servizio pubblico può avere tre reti ed avere un rapporto di equilibrio con il privato oppure averne due e non averlo molto dipende dalla dalla distribuzione delle risorse
E l'altra questione fondamentale che credo si debba avere presente è la questione della pubblicità la questione della pubblicità è una questione decisiva
E ritengo che un altro dei punti fondamentali da mettere in evidenza è che viene alla luce con sempre maggior forza la necessità di separare tendenzialmente il più possibile le varie funzioni chi fa emittenza
Non deve raccogliere oltre un certo limite pubblicità
Chi gestisce le reti dal punto di vista tecnico e tecnologico non deve oltre un certo limite fare emittenza soltanto se un antitrust interviene anche nel discorso della separazione delle funzioni oltre che per favorire un'equilibrata distribuzione delle risorse sia un sistema equilibrati
Dal punto di vista dell'Europa che fare
Noi riteniamo che oggi le questioni aperte decisive complementari a quanto va maturando nei contesti nazionali siano tre
A
C'è necessità di una autorità europea
Che non sia finalizzata solo a regolare la concorrenza e il mercato delle telecomunicazioni ma anche a verificare e a consentire non dirò il pluralismo è questione nazionale le condizioni generali per le quali si può avere uno autentico pluralismo o almeno condizioni di pluralismo anche dal punto di vista sovranazionale
Cioè noi crediamo che in Europa l'autorità di cui si parla nel rapporto banche Man
Non debba essere solo un'autorità riferita alla concorrenza ma anche alle garanzie del pluralismo in questo senso incontriamo in pieno ad esempio previsioni che sono diversi disegni di legge presentati cose che sono state dette dal presidente Amato anche dal presidente Santaniello cioè la necessità di unificare il più possibile le autorità che si occupano di telecomunicazione sia dal punto di vista semplificando dell'hardware della struttura della infrastruttura
Sia dal punto di vista delle regole evidentemente con articolazione
Specifiche autonoma
Secondo punto per far questo è necessario una direttiva su pluralismo e concentrazioni la commissione stava per presentarla
Poi non è stata presentata noi insistiamo che armonizzi almeno fino a un certo livello le legislazioni nazionali
Definisca ad esempio la nozione di controllore di un mezzo di informazione diversa da legge la legge
Definisca quali sono le posizioni
Di
Questa o quella persona che non abilita no ad avere una licenza una concessione in Germania
Ad esempio c'è una legge chiara il leader di una formazione politica non ragiono a maggior ragione diciamo un Presidente del Consiglio non può avere nemmeno una televisione regionale ma non è detto che questa sia una normativa da riprodurre chiave europea c'è comunque la necessità di armonizzare su questo punto proprio anche dall'ottica del diritto comunitario perché se non ci sono disparità di trattamento tra cittadino e cittadino
Terzo punto la revisione della direttiva Televisione senza frontiere su questo eventualmente nel dibattito approfondiremo molto le cose
La il testo e finalmente la commissione ha proposto il ventidue marzo e che come si sa per finalità quello di promuovere la produzione europea
E di stabilire dei tetti sulla pubblicità è un testo come si è visto abbastanza insoddisfacente
Io non ritengo che siano giuste
Le grida di chi ha creduto di scandalizzarsi per una sorta di protezionismo europeo ho visto anche il presidente del Consiglio Dini ha detto la sua contro le quote forse era un momento tattico in cui o veniva dirlo
Non è un problema di protezionismo sappiamo qual è lo squilibrio nel campo dell'audiovisivo l'Europa è presente per l'un per cento del cinema negli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno l'ottanta per cento l'Europa dunque non c'è una questione di protezionismo c'è un problema di garanzia di spazi deve essere fatta essenzialmente non politiche attive ma anche con una riserva
Normata la nuova te la nuova direttiva obbliga al cinquantuno per cento però mette nel conto anche programmi di varietà dunque le quote rimangono
Obbligate solo decennali come si sa in questo indebolite ma deboli e per quanto riguarda la pubblicità sicuramente
C'è una una permessi vita che ci pare eccessiva grosso modo il tetto giornaliero rischia di slittare al venti per cento in maniera quasi uniforme squilibra Ando ulteriormente la distribuzione dalla pubblicità tra carta stampata e televisione
Che come si sa in Italia ha raggiunto livelli assolutamente anche in questo caso patologici gli ultimi dati danno il cinquantatré per cento della pubblicità in televisione questi sono i punti concreti che oggi discutiamo
A livello di il parlamento in sede di Unione europea che mi pare si incrocino molto bene con il dibattito presente in Italia e che forse nel colloquio eseguirà potremo sì
è il caso anche approfondire regionale per i ragazzi della grazie a Roberto io passerei l'intera giornata ad ascoltare Barzanti come del resto faccio quasi tutti i giorni ma qui per garantire il pluralismo e il confronto
No lo dico anche al presidente Napolitano forse gli interventi e sarebbe meglio che fossero un po'più brevi e più e poi magari ripetuti
Segnalo che il il garante dei Doria Giuseppe Santaniello ha mandato un biglietto di scuse in quale non può essere con noi
Perché una serie fitta di incontri gli impegni di adempimenti urgenti tutti connessi con la par condicio Bologna consente
Sì sì o una vittima della par condicio
Napolitano ci vuoi Ras informare sullo stato delle cose domani credo che ci sarà un'altra riunione
Della sua Commissione mondo ma io sarò brevissimo mi pare che l'interesse di questo incontro innanzitutto della disposizione di Barzanti
Stia nel ricordarci che noi dobbiamo legiferare con dei vincoli
E in dei contesti
Non siamo voglio usare questo termine grossolano liberi di definire come ci pare una legge di revisione della disciplina del mille novecentonovanta noi abbiamo un vincolo ben noto che quello dalla sentenza della Corte costituzionale
Del cinque dicembre mille novecentonovantaquattro
Che coerente con l'intera giurisprudenza della corte in questa materia nel corso degli anni ma abbiamo un secondo vincolo che è quello della normativa europea del contesto comunitario
E se questo incontro
Servisse anche soltanto a richiamarci a questo dato a mio avviso sarebbe sommamente utile per il lavoro di questa Commissione questa commissione ha iniziato la discussione generale
Sui progetti che sono stati finora presentati assegnati alla Commissione che sono cinque tutti di iniziativa parlamentare a scanso di equivoci non è prevista la presentazione di alcun progetto da parte del Governo
Questo
Mi risulta per certo il governo partecipa attraverso un suo rappresentante alle sedute della Commissione ascolta segue potrà anche darci io mi auguro un contributo di carattere tecnico perché dispone
Di un ministro di un sottosegretario che hanno competenze ma
L'iniziativa è interamente nelle mani del Parlamento noi compiamo e davvero ci incontriamo che nei prossimi giorni nel corso di questa settimana altre importanti forze politiche presenti no loro proposte
E poi concluderemo io mi auguro rapidamente la fase della discussione generale per dar vita come d'altronde prevede il nostro Regolamento a un comitato ristretto che lavori a un testo unificato nella misura in cui saranno unificabili inconciliabili
Convergenti le varie proposte di legge io
Vorrei dire subito questo primo sbarazzina amo il campo dall'argomento Chi ha paura dei referendum
Questo è uno è un è un argomento che rischia di mordersi la coda
Mi hanno paura i promotori ne hanno paura gli oppositori spara anziano il campo da questo argomento io ho ricevuto qualche giorno fa i rappresentanti del comitato promotore che hanno fatto un discorso a mio avviso molto
Responsabile hanno ricordato oltretutto che l'iniziativa dei referendum è precedente alla scelta di Silvio Berlusconi di partecipare in prima persona alla competizione politica
Quindi è una questione che preesiste che naturalmente ha assunto nuovi caratteri dopo quella scelta ma che tre esiste a quella decisione e ci si è sottolineato da parte dei rappresentati del comitato come vi sia piena consapevolezza dei limiti che obiettivamente presentano
Dei quesiti referendari
In un sistema come il nostro che consente solo referendum abrogativi anche soltanto di parti di una legge e quindi in qualche modo referendum manipolativo le soluzioni Migliori più articolate più ponderate possono venire soltanto da una soluzione legislativa del Parlamento
Se in questa soluzione può essere trovata prima che si svolgano il referendum io credo che sia un vantaggio per tutti non si tratta
Per usare una espressione abusata di evitare a tutti i costi referente si tratta di dare risposta ai quesiti nella misura in cui vi sia consenso e andando aldilà dei quesiti stessi
Secondo argomento di cui un poco vorrei egualmente sbarazzare il campo questa legge e le elezioni
Le lezioni si faranno quando ciò sarà ritenuto necessario e inevitabile dal capo dello Stato
Si potranno tenere più avanti o sito potranno tenere a scadenza più ravvicinata comunque io dico che una legge che noi riuscissimo
A elaborare prima che si vada alle elezioni politiche può contribuire molto a rasserenare il clima della competizione elettorale ma non risolve problemi immediati
Per lo svolgimento delle elezioni
E perché ci sarà un tempo non breve Thala approvazione
Mi auguro che ci sia tra l'approvazione di una nuova legge che disciplini questo settore e la riorganizzazione del sistema
Però senza dubbio costituirebbe un motivo rilevante di rasserena amento del clima della competizione elettorale un altro elemento che voglio sottolineare subito si dice ma ci sono
Un paio di soggetti politici o politico imprenditoriali che soprattutto attraverso gli organi di stampa e le televisioni e e anche attraverso possibili sedi riservate
Lavorano a trovare un compromesso no qui lavorerà a trovare un intesa una commissione di cinquantadue deputati
Di cui fanno parte i rappresentanti di dieci gruppi i dieci gruppi è solo rappresentanti qualificati di questi gruppi pienamente idonei a lavorare insistesse ho in ogni caso a lavorare una parte di loro
Che sarà chiamata a far parte del comitato ristretto al testo di questa legge abbiamo una documentazione disponibile molto ampia anche di carattere comparativo acquisiremo nuovi elementi
Non si tratta soltanto non si tratta soltanto badate di correggere una anomalia della precedente normativa e situazione si tratta di guardare avanti
Ai caratteri del tutto nuovi che sta per assumere l'evoluzione di questo settore la relazione del collega Boggi nella prima seduta della nostra Commissione è stata assai largamente apprezzata badate io
Credo di non potermi concedere eccessive ingenuità alla mia età quindi non è che pensi che oramai siamo già in un clima di Di Livio con le soluzioni in tasca però l'apprezzamento per la relazione di Boggi è venuto da tutte le parti e non è stato io credo superficiale formale perché si è aperta una finestra
Sull'evoluzione di cui qui si è parlato su cui potremmo tornare e alla quale noi dobbiamo aprire la strada come delle regole essenziali
Io non so se successivamente tre minuti potrò riprendere la parola saranno nelle mani di Augias grazie c'è di peggio
La scaletta logica teorica ideale che avevamo preparato voleva questo punto due interventi paralleli e forse intorno a certa misura contrapposti del direttore generale della RAI
E del presidente e amministratore delegato della Fininvest ma con loro permesso io vorrei introdurre una piccola violazione dando la precedenza a giovane Michele Santoro che è la è che Michele se fa venire un momento qua perché so che devi andare via tra poco siccome non ci vorremo privare del punto di vista di uno dei protagonisti della televisione in questo momento
Io interrompe violo se Minicucci e Confalonieri nelle danno ti chiamo momento qua in modo che possiamo portare agli atti di questo convegno anche vita alzate sto microscopio forza agli atti di questo convegno ciò perché
A anche la la l'attuale
Allora dirò poche cose sperando di non turbare il clima
Di mediazione che dovrebbe insomma essere quello prevalente diciamo in questa sala
Sono questi io credo che
Da una parte tutti coloro che hanno a cuore le sorti della televisione e che ci lavorano
Si preoccupano di trovare delle soluzioni
Non nella chiave che sempre viene valorizzato alla polemica anche di stampa di togliere qualcosa a qualcuno
Ma in realtà sì però qui trovare delle soluzioni che possono consentire uno sviluppo quantitativo e qualitativo del sistema
Io credo è come tantissimi credono anche la funzione di Silvio Berlusconi e della Fininvest sia stata esattamente quella di sviluppare il sistema della comunicazione in Italia
Sarebbe come dire impensabile nel porsi in un'ottica che è quella diciamo di richiamare i provvedimenti che abbiano solo carattere della riduttività di un gruppo nel senso che tutto ciò che noi possiamo immaginare come soluzione deve immaginare deve per prospettare una ricchezza competitiva più anni
Io credo anche quando è messa sulla scena la Fininvest per le sue caratteristiche
Abbiamo avuto in Italia un momento
Magico diciamo del sistema delle comunicazioni perché c'è stato una risposta nel pubblico
E quindi il pubblico si è attrezzato competitiva mentre abbiamo vissuto una stagione televisiva quale mai diciamo nel nostro Paese c'era stato dato il vivere in precedenza
Il problema nasce però dal fatto che una parte di questo diciamo di questo gruppo di questo sistema della comunicazione in Italia si fa stato
Ora diciamo che già questo dovrebbe essere letto come un elemento di limite diciamo che si pone nei confronti dello stesso gruppo Fininvest
Il problema non è solamente di coloro che si sentono danneggiate o danneggiati da questo che vogliono quindi rispondere
Proteggendo sia a tutela del cosiddetto pluralismo
Il problema per come lo vedo io e della stessa possibilità della Fininvest di continuare ad avere una vitalità industriale che non la renda subalterna ad una strategia di tipo statale e politica
Cioè c'è un problema di emancipazione dell'industria Fininvest dalle strategie di Forza Italia perché se questo non avviene e se il sistema che noi immaginiamo non è tale da garantire la stessa autonomia del gruppo Fininvest
Dal mio punto di vista diciamo il la culturalmente noi facciamo un grande passo indietro cioè da una situazione che si era prospettata con una situazione di circa arriviamo ad avere un un'unica prospettiva è quella di un controllo burocratico del sistema della comunicazione
Cercherò spiegami meglio anche perché voglio
Ovviamente essere estremamente breve insomma riguardo a questo cioè in questo momento
A che cosa assistiamo diciamo in Italia per esempio vorrei chiedermi concretamente lo dico provocatoriamente Confalonieri che deve intervenire dopo di me allora i casi sono due
Ho la Fininvest non riesce a reggere più il tasso competitivo
Della RAI
O non ha più convenienza competitiva con una più convenienza a competere
Ognuno di questi due elementi diciamolo trova abbastanza grave perché allo stato attuale ci troviamo di fronte ad uno squilibrio che comunque richiederebbe un intervento di nuovi attori cioè io guardo i dati Auditel
E mi sembra che diciamo siamo segnando un allontanamento complessivo diciamo dei due gruppi
Cioè nel fatto che noi non vediamo più una vera e propria competizione paghiamo una sorta di complementarità insomma che si propone all'ascolto questa complementarità sta ponendo che una serie di elementi che prima erano nati quando invece diciamo la sfida era alta penso appunto al perito alto della Fininvest la risposta che mi ha dato la RAI per esempio con la nascita della terza rete stanno venendo meno
Per esempio non è più necessario avere una terza avete e chiaramente la RAI che cosa sta facendo quella caccia alla sta distruggendo perché in questo equilibrio non c'è assolutamente bisogno di un davanti e un cavallo pazzo
Che vada a introdurre un elemento di sfida qualitativa che potrebbe ridefinire in una in maniera completamente diversa l'intero sistema quindi le anomalie vanno tagliate
La qualità va ridotta la diversità va compressa perché l'equilibrio che questo sistema attende
Ad adottare equilibrio verso il basso è un equilibrio che punta la convivenza dei vari segmenti di questo sistema convivenza ripeto che è dettata più da una ragione di necessità e del PD e di sopravvivenza che da altro perché secondo me dentro al suo cuore Confalonieri sa benissimo
Che noi produciamo
Tantissima televisione a bassissimo costo e questa tantissima televisione a bassissimo costo non ha più una dignità europea come ce l'aveva fino a qualche anno fa quindi il problema da un certo punto di vista sarebbe valorizzare tutti gli elementi di diversità del sistema
Per porvi in quella prospettiva diciamo dimensione internazionale anche di sfida internazionale che si volevano prima io mi chiedo tanta roba che mi produciamo
Che dignità insomma nel mercato internazionale dei media oggi lo siamo costretti a produrre per riempire delle scatole insomma che non hanno più una ora l'ultima considerazione
E ho finito cioè io credo che qualunque cosa noi immaginiamo debba consentire a nuovi soggetti di affacciarsi sul mercato la comunicazione perché il vero problema
Che segna la differenza tra il passato e il futuro è questo
Cioè la possibilità per persone che hanno il know how e la capacità di produrre televisione di poterla produrre cioè di potersi porre diciamo sul mercato e di offrire i loro prodotti
Ora continua a dire insomma è sempre cioè che la mia il mio elemento di di delusione per di delusione diciamo per la per l'ascesa politica di Berlusconi essa proprio questo è stato il fatto che a alla parola libertà si è sostituita poi in realtà una pratica del controllo dell'esistente punto e basta
Con in più una stagione della RAI che insomma c'è qui il direttore generale insomma mi scuso non non c'è un riferimento di tipo personale ovviamente ma insomma io considero che la stagione più piatta mentre burocratica che la RAI abbia vissuto da quando è stata creata cioè siamo nel momento voglio dire di maggiore grigiore da tutti da tutti i punti di vista allora questo perché perché chiunque voglia fare televisione in Italia deve partire dal fatto che deve fare tutta una serie di cose
Non è escluso perfino un compromesso nelle aree inquinate dalla mafia con la mafia per poter trasmettere perché questa è la situazione cioè noi abbiamo un sistema nel quale se tu non possiedi gli i mezzi di trasmissione non puoi fare televisione
Ma è questo invece il sistema nuovo che noi dovremmo poter creare e il fatto che finalmente coloro che sono in grado di avere degli studi per fare dei programmi che hanno delle idee per fare dei programmi hanno l'intelligenza collettiva per mettere in campo una televisione devono poterla fare la televisione
Ora
Non voglio anticipare i contenuti di un qualche voto di un qualcosa che stiamo elaborando insieme a Maurizio Costanzo probabilmente renderemo pubblico
Il trentuno però posso dire che noi riteniamo che a questo punto si debba forzare questa situazione e si debba consentire a un gruppo di artisti di manager di produttori indipendenti di accedere al mercato cioè di a
Il compromesso a basso regime tra RAI e Fininvest giusto impedendoci volumi di andare in onda
Deve poter andare in onda e questo sarà il segno qualitativo del futuro e del sistema che ne vogliamo costruire se questo non sarà possibile se ancora una volta lo avremo cinquanta artisti
Cinquanta giornalisti e manager che si mettono insieme però il sistema di dire ancora no voi non potete andare in onda secondo me è inutile che stiamo parlare c'è questo sistema avrà ancora i caratteri liberali e accento questa definizione illiberale
Chiamo il sistema attuale
Santoro ha cercato alcune provocazioni utili a proseguire e uno notizie che quella sessanta se l'avesse detta qua sarebbe stato ancora meglio ma insomma se c'era bisogno dell'edilizia costante
Ci accontenti a questo punto però in base alle provocazioni di Santoro e la frase chi ha capacità di poter produrre lo posso fare
Io credo che insieme mi è venuto in mente che insieme a Minicucci e Confalonieri forse sarebbe bene che parlasse anche Emanuele Milano
Che qua che vicepresidente di Telemontecarlo e che si trova in quella situazione in cui cioè il nuovo cioè civica ma non c'è poi in pratica la possibilità di fare una televisione veramente nazionale per una serie di che cosa che magari conosciamo tutti ma che ci sentiremo ripetere
Confalonieri vuole
Santoro molto più alto di me
Comunque solo una battuta però per la televisione ci vogliono tanti quattrini
Tempo reale credo che costi duecento quattrocento milioni
Quel costi sopra la linea quei costi sotto la linea Milano ne so qualcosa Minicucci ne sa qualcosa ad ogni modo
Stavo dicendo di quello che c'era stato bisogno parlando di antitrust Antitrust vuol dire nella testa di chi lo pensa
Dimensione dimensione e concorrenza ora pensare alla dimensione della Fininvest
Vuol dire pensare a una storia di concorrenza e l'ha già detto Santoro poco fa è una storia di concorrenza prima fra grandi gruppi privati e c'era anche Telemontecarlo edera avvantaggiata perché nel settantotto
Montecarlo fatturava venti miliardi quando la Fininvest non esisteva neppure sul mercato
Vuol dire una storia poi nei confronti di un grande interlocutore di un grande soggetto che è stata la RAI la RAI che poi era nel nel sistema arbitro concorrente perché ovviamente fino all'altro ieri
Era espressione
Dall'arco costituzionale che indicata il consiglio d'amministrazione presidente il direttore generale quindi teniamo conto io qui farò soltanto delle riflessioni in modo che serva poi un dibattito una prima riflessione la storia della Fininvest la dimensione della Fininvest è il frutto di una grande storia di concorrenza di un grande exploit imprenditoriale di una storia alla quale hanno partecipato i soggetti principali nell'informazione nell'editoria di questo Paese Rizzoli Mondadori i Rusconi la FIAT stessa e la RAI
Questo è un punto il punto dell'Europa
Ecco l'ho sentito e ho molta stima poi di Barzanti che conosco da parecchi anni però da quello che dice anche primo vien fuori che in Europa non c'è una normativa antitrust ma secondo vien fuori che in Europa c'è un sistema di duopolio
E qui caro Santoro e quello che c'è in giro
Io viaggio abbastanza non tantissimo ma abbastanza e quando mi fermo in un paese straniero non vedo delle cose così mirabili Stati Uniti compresi
Che ci debbano fare vergognare di stare di stare nel mercato questo credo che basta basta andare in in Francia o in Germania negli Stati Uniti stessi ho detto prima bene la situazione di duopolio poi certamente variegata certamente il problema è quello dell'impegno politico di Berlusconi il problema c'abbiamo tutti alla televisione
Sta nel mercato come impresa economica è stata poi nel pluralismo come come telegiornale come dibattiti come come strumento che potrebbe diventare politico e su questo dobbiamo rifletterci e siamo qui anche tutti quanti noi disponibili per trovare una soluzione a questo
Però ricordiamoci che l'Europa è questo è duopolio e si fa talmente fatica a trovare un criterio per una normativa antitrust che non è neanche la proprietà perché è vero che solo in Italia ci sono c'è un un signore che ha tre reti però in Germania se noi guardiamo sono tra i gruppi che hanno il tutto perché sono poi Barthes mantiene la scelte e e hanno tutto no così ma sono così collegati con i sindacati che per il sistema delle concessioni che uno può avere sono tre d'accordo però la Germania un mercato è un mercato che è molto molto più ricco dell'Italia e questo è uno seconda cosa cuore altri spunti di riflessione referendum sono d'accordo che referente se passasse il referendum però che razza di antitrust faremmo avremo una RAI con tre reti è un privato con uno io credo che questo basti per dire come senso di antitrust sia assurdo pensare che questa possa essere la ricetta corte costituzionale una piccola riflessione la Corte costituzionale dice che d'accordo non sono sensibili le tre reti in confronto a dodici
Ma aprendo e dicendolo chiaramente lo sviluppo tecnologico e così via sottintende che in una pluralità di reti potrebbero esserci anche più in una propria crisi consentita dalla tecnologia ci potrebbero essere anche di più
L'Antitrust in Italia altra piccola considerazione By the Way
C'è per quello che le c'è stata nella Mammì e uno scotto un pedaggio è stato pagato dal gruppo Fininvest è stato pagato in senso di tele più che era la seconda
La seconda parte di quello che era era avevamo pensato prima è stato pagato in termini di giornale è stato pagato in termini di raccolta pubblicitaria sulle locali e sulle radio è stato pagato anche con una velocizzazione chiamiamolo così della più famosa vicenda Mondadori ma io vorrei visto che finalmente mi pare che il dibattito è uscito dalle secche della Dalia Berlusconi la strumentalizzazione politica e altro invece si sta incamminando su una via di ragionevolezza e di competenza
Mi confortano
I nomi del presidente della Commissione di quella che potrebbe essere un domani la legge Napolitano e il relatore perché Boggi io lo conosco da almeno quindici anni quando era segretario Sottosegretario alle Poste e si parlava già di satelliti da e a mandare in orbita e poi non se n'è fatto nulla come spesso succede
Però è una persona competente allora io chiedo a loro
Alcuni punti
Attenzione che sia riservata all'impresa
Facciamo tutti i discorsi facciamo i terzi poli faccia mi i secondi riduciamo vediamo ma attenzione che oggi un'impresa come la nostra
Che debba sacrificare seicento miliardi di fatturato come la nostra ma come qualsiasi altra impresa che devasta fece sacrificare un quinto del proprio fatturato lo sapete benissimo voi quale potrebbe essere la conclusione
Secondo che riguardi l'intero sistema
Oggi noi assistiamo una RAI ed è anche per questo motivo che ne facciamo meno audience oggi dove essendo ben gestita normalmente gestita da manager non avendo più la mano morta della partitocrazia che importava ecco qui complicava le cose con gli sprechi oggi a quattro mila duecento miliardi da spendere contro i due mila miliardi i nostri io non so che stupidaggine ho detto non lo so quale beh scusi quanti sprechi avevate oggi loro hanno rimediato tre mila persone una volta dovevano il Suma nei tre mila in più grazie va be questo è la mia opinione
E che allora questo riguardi ovviamente la RAI come la Fininvest e non sia e non sia soltanto la Fininvest sacrificata
Ha una rete contro tre be ma io scusate scusate sarebbe carino ascoltare Confalonieri fino alla fine e poi ovviamente scusi per fare la interrompo solo momento ed è questa questo convegno è stato organizzato pensate in questo modo alcune
Alcune relazioni e interventi di base che servissero a a a tracciare interrelata picchettare il campo e poi discussione libera
Dopo Confalonieri dopo Minicucci dopo Milano comincia questa discussione libera dove ognuno a partire dal Vincenzo Vito che fosse a avrà modo di parlare prego
Poi un altro
Scusate non vorrei che ma sconta anche ridette quando abbiate pazienza non è mai nonostante una casa e non mi sembra già cristallo ammessa usabilità mi ha invitato tutti su sei nel tie ridendo scusa
No io vidi pure
No va be'adesso scusate facciamo una cosa se facciamo finta di stare in perenzione dove queste queste cose non vere permette resta va
Ah ecco passiamo in televisione allora altre cose che io veda lei tenute in considerazione dalla commissione Napolitano formule azionarie flessibili certo sacrificare la proprietà piena e consentire come in altri Paesi come è stato detto da Barzanti proprietà sulle quali tra l'altro non ci stiamo incamminando anche come gruppo
Poi
Direi di non farci dei tabù anche qui sul più proprietari più pluralismo io appartengo a una generazione dove i giornali che leggevo quando facevo lì c'erano tutti uguali ed erano parecchi proprietario è sembrato un miracolo il giorno quando è apparso puoi dire attenzione troppi tetti io do atto alle proposte del PDS di essere esaustive
Però mi ricordo di averla chiamata dieta punti a un convegno con voi ed è una dieta che ti lascia dissanguato
Perché se passa così com'è non resteremo con Canale cinque e con TV Sorrisi e Canzoni quindi io credo che il principio può essere valido ma si si esagera con tetti di settore con tetti di Generali Generali alla raccolta pubblicitaria poi dopo si creano anche dei soggetti che non stanno sul mercato
Poi discorso dalla multimedialità lo facciamo tutti quanti evidente che deve essere tenuto in conto e tenuto in conto con competenza perché tanti oggi parlano di multimedialità ma orecchie non soltanto venti poi dire attenzione anche un altro discorso l'ho già accennato prima a distruggere ricchezza perché questi grandi soggetti di cui si è parlato prima
Ci sono anche in Italia su un concorrenti in Italia
Oggi Carew per morbido possa comprare
I diritti
Per le partite di calcio italiane non è una cosa così impossibile basta fare un'offerta superiore centottanta miliardi e che ha fatto la RAI tre anni fa e quindi ci troveremo un concorrente con parabole dappertutto e se i soggetti fossero piccoli in concorrenza fossero minori perché non hanno il livello economico ritorneremo indietro ritornammo indietro al far West di del mille novecentottanta e poi due cose un periodo di transizione che sia ragionevole perché si possa adeguare quelle che sono certe strutture a una nuova normativa io credo che senza dare indicazioni ma ci sono i tempi delle concessioni ci sono i tempi economici
Che che sono qui a dettare Cile e infine un'Authority
Perché parliamo tanto di garantiva e ci facciamo sempre agli Stati Uniti ma gli Stati Uniti sono quelli che otto anni fa avevano un'Authority dove se vogliamo semplificare piccolo era bello grandi divisioni fra produttori fra broadcaster fra network la proprietà di poche televisioni locali di divieti di intrecci
Oggi l'authority consente addirittura come ha fatto l'anno scorso una
Posizione un merger & acquisition fra lei Gentian dal per cento mila miliardi codice perché perché il mercato ci si deve adeguare al mercato e infine proprio perché credo di avere già sforato col tempo
Una raccomandazione attenzione ai cecchini
E qualche risata in giro e Cecchini c'è su un'avventura Ale accordo su un'eventuale possibilità di trovare formule di compromesso di mediazione su questo punto cerchino di impallinare io ieri leggevo
Dei mille miliardi che l'Economist
Avrebbe trovato in più nei conti della Fininvest a parte che l'Economist serve come i giorni di scala quaranta quando fa comodo lo si cita quando non fa comodo non ci circa
Poi il sette mila otto mila miliardi valutazioni folli B attenzione queste sono valutazione di Morgan Stanley non di di Pinco Pallo qualsiasi
Questi dico lavoriamo tutti quanti per non fare impallinare questo accordo che potrebbe uscire essere utile proprio per il mondo dell'informazione italiana
Grazie Confalonieri negozi regia Franco poi c'è Rebecchini
Che deve andargli anche le
Io
Sono insediato da due mesi
Alla RAI come direttore generale e una delle prime cose che ho chiesto
Collaboratori consiglio con quali sono diciamo se le caratteristiche che noi dobbiamo seguire per caratterizzare un servizio pubblico
E mi è stato detto noi non abbiamo avuto ancora dalla commissione di vigilanza un indirizza al riguardo abbiamo quello della commissione precedente
Questa è una grossa esigenza per poter operare in un'azienda in un'azienda pubblica perché ha bisogno di indirizzi
Per evitare che esca fuori da
Limiti soggettivamente
è chiaro che c'è poi la parte gestionale e la parte gestionale
Diciamo va vista
Con uno qualunque azienda
E va gestita secondo dei criteri di contenimento al massimo dei costi di efficienza e devo dire che all'interno della RAI ci sono delle grosse disponibilità per andare su questo piano
La RAI ha bisogno di capire anche per indirizzo pubblico di quali risorse
Può disporre per il futuro perché è stato l'altro problema che io mi son posto quella della strategia che non sarà una strategia agli anni a quattro anni a cinque anni che comincerò prossimo anno
Quando era nella vecchia società la Telespazio sono stati venduti otto trasponder uno alla Fininvest al quattro aprile più due alla RAI è un al gruppo Al Baraka per canali tematici
Qui bisogna che prego la parte tecnologica a un'influenza e norme su quella che sarà la televisione a partire da va dal prossimo futuro
Con le reti tematiche si svilupperà anche non è immediatamente ma un mercato della pubblicità sarà ben diverso dal mercato della pubblicità di oggi
Perché se si fa uno canale tematico sullo sport e chiaro chi chi produce scarpe da tennis o magliette tennis farà la pubblicità sul canale tematico
E con la liberalizzazione noi abbiamo avuto sulla Eutelsat l'abbiamo preso per rafforzare la posizione italiana
Ma è da tener conto che e da tempo e da tre o quattro anni che la F si sia americana ha liberalizzato completamente
Il sistema i sistemi satellitari
Che a questo punto dunque può mettere a un paese come Malta dico pudico ma opta per dire un paese con una sua autonomia un'altra una Rete via satellite
Con una diffusione diretta e tutta la regolamentazione che si sta nel Paese stavolta perché scende a pioggia il il il programma e non non va più regolamentato bisogna tener conto esatto molto di questa la commissione Napolitano praticamente del conto molto di questo che lo sviluppo tecnologico
Non ultimo e quello che si sta avvicinando e che negli altri Paesi ne siamo l'unico Paese in Europa o nei Paesi avanzati in America che non abbiamo ancora la televisione via cavo
La Telecom Italia c'ha come obiettivo di
Raccordare dieci milioni di famiglie entro il Duemila via cavo
Il che vuol dire che la televisione può arrivare non solo a via etere o via satellite mo'può arrivare via cavo con delle possibilità di multimedialità di dell'interattività di gran lunga superiore
E che sono dei concorrenti ovviamente e come diceva prima poco non ricordo
E chiaro che possono essere fatti poi degli apporti
Con o con la Telecom oppure con mille novecentottantotto con la liberalizzazione delle telecomunicazioni in Europa
Possono venire degli stranieri la tele con la British Telecom e fare delle isole di collegamento in fibra ottica quelle le isole più ricche per collegamenti e quindi trasmettere film trasmettere quindi è la regolamentazione va assolutamente fatta tenendo conto però di quelle che sono gli sviluppi tecnologici perché certe cose non si l'acqua non si mantiene con le mani
E la televisione pubblica la RAI ha bisogno di avere delle certezze sia per quanto riguarda il profilo proprio futuro
Per capire quale strategia di presenza sui mercati internazionali sulle reti tematiche ne stiamo affrontando questi aspetti sia per capire diciamo i conti economici come come evolveranno grazie dove grazie molte
Biancamano no no deve andare via proprio di di corsa Milano è noto per la sua capacità di sintesi
Grazie
Non non prevedeva
Comunque
Vorrei dire che una televisione come come la nostra come Telemontecarlo che già rappresenta sia pure nelle dimensioni che ha uno di questi possibili nuovi soggetti dell'etere
Ma
Non ha tanto cose da da da da da da da da da pietire da domandare ma vorrebbe solamente che delle cose che tutti riconoscono giuste legittime venissero finalmente avesse possibile ora c'è stata questa sentenza della Corte costituzionale che dice che tutti i soggetti devono aprire la parità di condizioni nella distribuzione del segnale
Che pare che perfino nelle regioni dove dovesse capitare che non ci sia un numero sufficiente di frequenze per dare un cento per cento di copertura tutti i soggetti presenti tutti debbano fare dei sacrifici
A apparì uguali ma che tutti debbano avere la stessa possibilità
Non ci aspettiamo veramente che queste cose qui succedano perché una condizione essenziale perché dei nuovi soggetti possono emerge questo mercato qui è un mercato difficilissimo la soglia di accesso è molto alta io non voglio di parlare di duopolio ancora perché oramai è un discorso che ci ci ha perfino stancati io partecipò e Gianni letta se lo ricorda quanti anni facciamo convegno dibattito ineguali io dico ma il grave
Però pericolo del pericolo il danno che il duopolio svolge e sviluppa nel nostro sistema perché non consente una gara ma che è un duello e che quindi mette uno al tappeto e uno vincitore
Ma non c'è la possibilità di uno sviluppo di una attività sforzo da parte di tutti per migliorare delle posizioni è una cosa da superare anche è vero quello che diceva
Il dottor Confalonieri poc'anzi che
In tutta Europa i sistemi sono fondamentalmente duopolistico sì però hanno delle soglie di accesso più basse per nuovi soggetti di quelle che non ci siano in Italia perché l'assente se non ci fossero stati fatti di sciovinismo in Francia stava crescendo
La M sei arrivata in Francia all'undici dodici per cento
Di di ascolto sono condizioni già interessanti per nuovi soggetti che si volessero affermare ma qui si trova in una condizione di difficoltà
Molto elevata perché la televisione costa carissima e tutti hanno dei problemi se non possono raccogliere risorse e soprattutto quando queste risorse sono anche limitata e condizionate dalla possibilità stessa
Di struttura del sistema però detto questo io voto aggiungo una un un una cosa una richiesta a chi dovrà
Legiferare
In materia una richiesta di attenzione ad un problema che mi pare abbastanza importante io sono o scarsamente appassionato per ragioni anagrafiche soprattutto a i problemi delle delle grandi novità che sono alle soglie questa tecnologia che avanza le autostrade informatiche
Sono tutte cose alle quali è giusto che una grande azienda come la RAI dediti tutta la necessaria attenzione anche giusto che il legislatore si ponga il problema di non fare una legge per sei mesi o per un anno ma per gli anni futuri però i tempi di queste cose qui sono tempi dubbio visto quando si è posto il problema di tele più che dicevano entro due anni deve passare dall'IRI Ersilia N alle vie alle vie di cavo Arosa tende a se detto due anni non sono sufficienti ce ne vogliono quattro
Il dottor Minicucci diceva o per il Duemila Telecom ma avrà cablato dieci milioni di famiglie italiane il due mila il tout Milan insomma e poi la prima è che la gente vada lì a pagare gli abbonamenti a consentire a consentirsi l'accesso a tutte queste quattrocento televisioni tematiche che arriveranno in tutte le case a tutte queste meraviglie del futuro qui passano gli anni
E nel frattempo
Ecco allora io vorrei che questa legislazione che sta per nascere
Non fosse sommamente un un sistema di antitrust
Economico industriale come diceva all'inizio Corrado cioè che consente come se si trattasse di automobili o biciclette evitare
Situazioni dominanti o di sfruttamento di posizioni dominanti perché sappiamo che la televisione è un oggetto diverso da tanti altri sono convinto che quel pluralismo che tutti invochiamo e verso il quale marciamo a per il quale aspettiamo anche di sapere il trenta devo trentuno il trentuno di questo mese
Importanti novità nonché Santoro non ci ha voluto anticipare quest'oggi ma insomma tanti giorni sono poche quelle di possiamo aspettare ecco lo sviluppo del pluralismo protrarsi anche consentire che ci siano più voci più voci presenti e quindi una dialettica politica più vivace più interessante più ricca più completa
Però
Terrà la necessità di procurarsi fondi che è una televisione oggi richiede perché le televisioni veramente costano molto care il rischio che anche in un sistema più pluralista di quello che c'è oggi
Ci sia soprattutto per i soggetti nuovi che hanno bisogno di sfondare
E queste soglie che sono molto elevate e quindi hanno bisogno di accedere al mercato della pubblicità e di raccogliere il più possibile ci possa essere per questi soggetti una spinta a fare la peggiore televisione del mondo
La più facile televisione del mondo nonostante tutto lo sforzo nonostante tutta la buona volontà
Perché poi il problema dei soldi come dice Funari esiste
Allora questo rischio esiste quindi bisognerebbe studiare anche qualche cosa per per rispondere a questo problema
Problema che è quello di una televisione che non è facilmente distinguibile almeno a parere mio fra servizio pubblico e televisione commerciale
Perché dal mio punto di vista per come la vedo io tutta la televisione svolge un servizio lo vogliamo chiamare pubblico non pure un servizio pubblico in gradi diversi con pesi diversi però tutta la televisione deve svolgere un servizio nei confronti della società nella quale o terrà e allora bisognerebbe che le nuove le televisioni commerciali non fossero lasciate sola mente
Al al gioco della raccolta pubblicitaria così come la possono fare ora dico una cosa molto confusa ma sulla quale si potrà riflettere forse la potrò annunciare il primo di aprile ma il non se a un certo punto it la giornata pericolosissima appunto per quello
Il
La tassa che i cittadini pagheranno
Per aveva il servizio di televisione quello che chiamiamo canone questa tassa grate andrà a una Rete del servizio pubblico a due reti di servizio pubblico tutt'e due col canone una col canone vuoi con la pubblicità non lo so quello che alla fine di tutti questi discorsi e di questi tentativi di trovare soluzioni di accordo
Verrà fuori ma se una parte di questa tassa che i cittadini pagano
Potesse essere messa un momentino lì
E questa Authority della quale parliamo potesse a un certo punto una quota di questa tassa che i cittadini pagano darla in base a dei criteri di incrocio tra quantità e qualità
Così come accidente accadeva in Francia
Non so se ve lo ricordate i tempi del lavoro testi F. no
Il Budget annuale veniva dato assegnato alle varie reti che erano tutte di servizio pubblico
Incrociando due elementi un elemento era la quantità di pubblico che abbiamo raccolto è l'altro elemento era un giudizio di qualità che questa Commissione data sulla quale due su quali giudizio commisurata questi dati e cioè che cosa mi piacerebbe mi piacerebbe che se noi potessimo fare uno sforzo importante per fare una televisione di buona qualità
Il per essere presente sul mercato non solo come dei soggetti che mettono un telegiornale in più sia pure ben fatto e che articolano questo questo mercato ma facessero una televisione di buona qualità potessero essere riconosciuti per questo sforzo anche in una maniera sostanzialmente e importante mente economica una come missione un comitato un'Authority qualche cosa che a un certo punto alla fine di ogni esercizio dica
La televisione tale ha operato fa bene cento miliardi quest'altro che allora ha telefonato bene altri cento miliardi maestoso nel Ca'
è una cosa ancora molto abbozzata però entro il primo raffronto erede universale lo deve dire la volevo al presidente grazie buongiorno
Allora degli appoggi grazie ma io a questo punto è passata un'ora
Savani sessantacinque minuti da quando abbiamo cominciato direi che possiamo cominciare questo dibattito
Più agile e meno da relazione anche più Breve perché molte sono le persone che hanno già chiesto di parlare sono le undici e trentatré insomma il tempo non stringe ma comincia
A finire e quindi gli interventi Rebecchini a cominciare dal tuo dovrebbero avere non mi insomma leggi pure se fuori ma se fosse una
Una cosa no cinque soli però tre
No no tre va bene meno io in tre minuti come abbiamo imparato sotto al Parlamento europeo si possono dire una quantità di una quantità di cose guardi valido rapporti di voglio ringraziare atti è particolarmente alla Federazione della stampa perché in questo appunto incontro o dato un'importanza renitenza locale che normalmente numeri viene data badate all'emittenza locale li vogliono tutti bene
Un amore sviscerato che prima ci faceva piacere adesso ci fa una paura tremenda
Perché si vogliono bene poi però le norme vengono e vengono delle norme che sono chiaramente non giuste per questo settore
Il settore si evidenzia voi lo sapete benissimo con pochissime risorse e un un altissimo numero di componenti settecentotrenta emittenti locali
Due mila e cinquanta radio ecco l'ultimo i sinti alla par condicio
O viene dettata con una logica che può o non essere condivisibile ma
è comprensibile bisogna colpire chi ha troppo emittenti ma quando ci sono dei soggetti che si sono settecentotrenta emittenti televisioni locali
La logica scompare del tutto per cui il pluralismo viene garantito se non altro dalla pluralità
Questo bisognerebbe capirlo glielo dico soprattutto in vista di una modificate la situazione attuale
Ecco siamo diversi siamo diversi dalla si da tutte le altre emittenti però ricordiamoci siamo quindi scocciatori che hanno o rotto il monopolio di Stato
Ho nacquero così le emittenti locali e poi se è per questo che tutti gli vogliono bene però le lasciano stare dove si vuole adesso se potevo parlare delle nuove norme io credo forse per una appunto no deformazione professionale propria che bisogna partire dal PIL bisogna partire te come si dividono le risorse chi può entrare in un determinata situazione
Allora bisogna partire dalla testa il servizio pubblico come come studiarlo quanti riti di vola via e quante le nazionali si è parlato adesso di riduzioni a due padre nudo diciamo chiaramente l'emittenza locale bisogna fare questa scelta la si vuole omino
Perché se la si vuole ci vuole assolutamente una riduzione drastica delle emittenti nazionali generaliste diverso quelle monotematiche perché se no scusate non c'entrano non c'entra vado non nessuno vi darà questa pubblicità
Ecco ONU in prospettiva a nostro avviso la RAI dopo in prospettiva dovrebbe perde la la pubblicità e prendere il modello inglese del solo Cannone
Altre norme che poi erano state dettate certamente non contro l'emittenza locale ma contro l'emittenza nazionale quella che ha tolto il traino la possibilità che le emittenti locali possono vivere per pubblicità ai programmi diciamo a seguito di alta emittente nazionale
Sì si sente parlare anzi si legge nei vari progetti di legge presentati all'esame della commissione che in molti chiedono la il frazionamento della RAI tre in reti regionali va bene se questo è una studio fatto che di sudista va bene togliete le le locali però apprezzo facciamo un disastro ecco un'altra cosa infine che è stata un po'vi chiamata da l'amico Milano hanno il tempo è scaduto per cui io adesso me ne vado però alle voglio dire questo o
Assistenza
Perché il progetto e Milano intelligente però attenzione all'assistenzialismo l'ultima cosa che vogliamo siamo nati liberi liberi vogliamo in aria se no ci sta la terza rete dello studio della Cai che può benissimo di mentire Tari locale
Ecco altra cosa è la riduzione delle locali però come dicevo all'onorevole Bogi pochi minuti fa a questo punto e basta applicare la legge vedi ricchissimi quello che impone la legge Mammì infine un'Authority un'Authority nel senso inglese che abbia dei limiti di i di potere
Limiti naturalmente che deve fissare una legge ma in quei limiti potersi muovere perché si muove molto velocemente questi campi queste tipologie e se non si dà snellezza e inutile grazie al gran grazie molte
La giù c'è sì subito e poi subito dopo Baggio c'è Angelo Guglielmi magari senza che venga fino qua c'è Fabrizio Giancarlo Magli possono dare un microfono
Se lo vuole ovviamente
Lo vuole luogo
Ma non avevo previsto di intervenire però
Chissà dirle anch'io
Il problema
Va bene ecco ai propri dunque in maniera molto semplificati che il il il problema è questo la
A oggi la sezione televisiva e molto insoddisfacente
Grosso modo
L'Offerta televisione complessiva
Scadente povera e e non ha una una non manca di ogni di un milione di un'anima
Le io credo che quindi l'importo delle Lerna per la dell'Antitrust insomma deve rompere questo di trazione per creare ma non soltanto dal punto di vista del pluralismo la la la la molteplicità delle opzioni editoriali delle produzioni culturali
Più importante ancora che la rottura di questo sistema io immagino che possa e quindi una vera concorrenza tra un un numero maggiore di soggetti può portare contrariamente a quello che ho sentito invece che il pericolo di una abbassamento della qualità invece quella di il vantaggio di un miglioramento della qualità di un miglioramento complessivo
Non bisogna avere paura paura di che questo decreto fantasma della della qualità conservarla l'asse conservatore di più se si è in pochi se si è in uno se si è in due non è assolutamente vero
La si può meglio coltivare se si è in tanti
Quindi in poi è assolutamente importanti essere in tanti naturalmente per essere in tanti e necessario liberare le risorse pubblicitarie che oggi naturalmente vengono ed è come invece siccome indispensabili come naturale vengono assorbite per intero
Da coloro che oggi operano in in situazione istituzione egemonica cioè dai due qui l'importante e quindi ripeto derivate credo quindi assolutamente necessario
Trovare soluzioni certo soluzioni che non siano io sono d'accordo che non siano punitive per nessuno e cioè cioè che non distruggono le le che le le potenzialità che non depotenziano
E che è che non disperdano lei rivela il tutore perché le le le le possibilità e le capacità di intervento che oggi esistono e che effettivamente sono molto sono tante
E intorno alla Fininvest intorno alla RAI però questo non non significa assolutamente nulla anzi benissimo per poter meglio utilizzare spenderete polesani serio allargare il sistema il Po è un'altra cosa però per avermi se allargarlo non basta allargarlo bisogna che hanno con con con un criterio perché se l'allargamento avviene con la la disoccupazione la moltiplicazione delle stesse persone
Se i avviene Curno Sendai esce un terzo o Polo un quarto polo che culturalmente dal punto di vista e le opzioni culturali e e identico ai due poli esistenti
La forse non è così interessante
Quindi necessario che l'allargamento sia significhi nipote la poi a dare a un un una una non uno nuovo opzione culturale nuove fette di cultura di vede di ragionamento
Di di di di pensiero la possibilità di sulla possibilità di occupare di esprimersi grazie grazie grazie tante vorrei dunque sono passi sono come si dice scritte
Curzi edita veneziani cortese forti e Santoro Francesca sei interventi prenotati se facciamo tre minuti circa quattro per uno siamo già a me poi poco meno di mezz'ora
Sandro voglio parlare da lì o d'acqua nove paga se funziona sì sì contro no io volevo dire soltanto ricordargli questo sono molto preoccupato e quindi lo dico al Presidente della Commissione che si interessa di questa tutta questa vicenda
Un ricordo innanzitutto che siamo il Paese europeo che ha fatto più convegni sull'Europa studi è quello che ha partecipato in maniera più elevata alla Bhutto
Il Paese che partecipi i cittadini hanno partecipato al voto per dove più di tutti gli altri Paesi
Oggi noi siamo cioè quella situazione che che voi sapete da ieri sera che è molto strana siamo dei cittadini di serie B se ne accorgeranno adesso quelli che vanno in vacanza questa brutta figura di fare una fila diversa dagli altri creerà creerà dei problemi
Tutto questo perché siamo in un ritardo spaventoso tra tante cose su tutto il sistema delle comunicazioni
Perché il sistema delle comunicazioni non è solo televisione ma sono tante cose
Allora in queste tante cose qui c'è una situazione di caos assoluto
Naturalmente noi convegni come questi ne facciamo in continuazione alcuni anni fa la chiamavamo la compagnia di giro mi ricordo Gianni Letta i compro no venga Walter Veltroni eh eh c'era era una compagnia di giro efficace poi arrivano leggi e leggine tutte fatte provvisoriamente di corsa
La mia è una cosa fatta di corse la leggina che fa il consiglio d'amministrazione della RAI e non ne parliamo addirittura a velocità supersonica e inventata per facendo il cause devastando
E in pochi anni mamma di corsa nel senso che l'accordo voi quella sera fu fatto di corsa
E la leggina come fu fatta ancora più di corsa quella che riguarda la RAI io non vorrei che adesso di fronte al problema serissimo del referendum
è un problema serio
Che se rovente farà dei danni se si arriva solo al referendum senza aver raggiunto nessuna possibilità di legge perché abrogativo lo sapevamo quando Valentino ha firmato quando si è firmato e solo abrogativo
Però ecco adesso non è che con la fretta del referendum noi facciamo un'altra leggina io certi discorsi due reti alla RAI
Due alla Fininvest senza capir bene no va bene due alla RAI due alla Fininvest momentaneamente non sempre alla RAI uno col cannone
Uno ha sede a ben vedere studiare tutto quanto tutto momentaneo graduale quello che diceva Confalonieri fissare delle date
La Fia novantasette
Fino al Duemila quindi nel due mila questo il tipo di situazione però ricordarsi che per esempio sul satellite
I tempi stanno bruciando
E le prenotazioni mi pare che la fatte quelle serie la fatte sulla Fininvest il resto mi sembra un po'incerto sia anche la RAI però in mi min. suo e in misura assolutamente minore via dalla Fininvest
In misura nettamente minore della Fininvest quindi stiamo i una situazione del tutto di emergenza eccezionale io vorrei che la commissione forse con qualche convegno meno ma con un lavoro molto serrato ascoltando anche tutte le persone come qui a fatto puramente Confalonieri di fronte alla Commissione può dire anche cose più concrete
E più precise così il direttore generale della RAI
Con audizioni
Molto serie se avete già ascoltato tutti sicuramente andremo andremo a un accordo stupendo io sono preoccupato perché ricordo altri accordi altre cose che non hanno permesso
Il funzionamento del del sistema grazie grazie a Sandro Vincenzo vita
Grazie
Vita vuole venire l'avevano aveva vediamo microfono
Parlato
Ma la rispetto
Certamente no la cosa che volevo
Chiarire come contributo a questo utilissimo confronto pensato peraltro da noi insieme al gruppo europeo proprio per aprire un dialogo
Come e più di quanto è stato finora è che come in tutte le discussioni è bene che i termini del problema siano molto chiari e limpidi
Proprio perché io personalmente ma noi tutti credo vogliamo arrivare ad una buona legge antitrust che cerchi di evitare se possibile i referendum di cui però io ho detto molto bene Giorgio Napolitano all'inizio rispetto pienamente il valore costituzionale quindi non possono intimorire
Del referendum che sono uno strumento costituzionalmente garantito come è noto che hanno un loro comitato promotore con un milione di cittadini che firmato attorno a quei quesiti lo dicevo per arrivare a una buona legge
Serve ecco non girare attorno ad alcune questioni allora sono va be'questi quattro flash la prima il numero delle reti
è un problema nei termini che in Italia abbiamo avuto modo di vivere direttamente è un problema del tutto anomalo
La celato Barzanti non c'è nessun Paese questo volevo dire a Confalonieri in cui esistano due soggetti che offrono sei reti via terra generaliste come scusate il gergo ormai entrato nel nostro dibattito noi faremmo a meno della legge Mammì prenderemo è una battuta classica che abbiamo fatto anche un fatto spesso Franco Bassanini ce la facevamo prima ecco qualche risata qualsiasi legge europea quella che volete va meglio di quelle italiane c'è un duopolio anche altrove va benissimo
Però allora prendiamo quella francese premio con la spagnola parliamo con la tedesca primo con l'inglese corsia si legge meglio di quelle Italia
Non si possono mettere sullo stesso piano reti via terra reti via satellite o via cavo
Secondo punto la proposta progressista che qui è stata evocata
Beh innanzitutto nella vieta punti qui ricordata da Confalonieri non prevedeva per la Fininvest solo Canale cinque TV Sorrisi e Canzoni
La proposta che l'abbiamo fatto tra l'altro con un'idea mutuata dall'esperienza inglese per le radio quella dei punti proprio per essere più elastica prevede una dinamicità del sistema che mette le percentuali fisse c'era sembrato invece contraddittori
C'è qualcosa di diverso di più che si può fare per esempio diverse reti satellite cavo laddove non per caso di omesso limiti antitrust assai diversi e più volanti
Si possono fare per esempio giornali con una presenza è questo il punto invece molto più ridotta nella vecchia televisione classica via etere
Quindi c'è un problema specifico che riguarda tutti anche la RAI ecco non è vero vorrei sottolinearlo perché sarebbe un cattivo argomento poi di una cattiva polemica non è vero che noi non vogliamo toccare la RAI nella proposta dei progressisti che fa fede delle nostre intenzioni vere
La questione RAI e posta in modo molto preciso
Noi pensiamo che ci debba essere non un'astratta simmetria tra pubblico e privato il Pubblico e privato sono due cose diverse
Ma una definizione omologa diciamo laddove competono nel mercato allo stesso titolo reti con pubblicità devono essere una mio giudizio non subito alla fine di questo percorso e due in una fase di transizione
Questione invece pubblicità
Noi io ritengo e qui faccio una esplicita polemica
Ritengo che sia un punto delicatissimo su cui serva davvero una cultura nuova e più moderna tra i pubblicitari tra tanti operatori anche molto autorevoli della pubblicità si sta sollevando una critica di una certa enfasi una certa ridondanza pubblicità
Vincenzo ho ricordo del tempo finito scusami sai però ha finito quindi non ho curato finito quindi credo che anche lo spot che viene fatto sui referendum sul legge Mammì da Pato reti Fininvest non dica
Non di assenso non dia correttamente luogo alla diciamo chiarezza su questo punto ridurre la frumento di comicità è un bene di tutti da ultimo è stato detto un'autorità di sistema che serva finalmente a superare
Uno spezzettamento oggi inquietante consono punti di una possibile normativa io credo che ce la si possa fare se c'è la volontà politica come siccome grazie Vincenzo mi pare che cominciano Marcello vuol venire qua questa regola
Mi pare che cominciano a delinearsi qualche piccola linea sulla quanti convergenza pure nel giù giuste polemiche sarebbe carino se poi alla fine di tutto queste linee di convergenza aumentasse facciano Venezia si io noto una pericolosa sottovalutazione nel dibattito sull'antitrust del ruolo dei giornali in Italia
è una sottovalutazione molto pericolosa sia perché in fondo Ict dirigenti del nostro paese diciamo la parte più trainante del nostro Paese e più soggetta a un condizionamento
E noi sappiamo che per essere una cosa seria ci sono una serie di problemi che non riguarda soltanto le reti
Riguardano le risorse pubblicitarie in modo debiti decisivo cioè si devono creare le condizioni perché effettivamente possa esserci un terzo soggetto nazionale oltre ad una migliore tutela delle televisioni locali
In grado di stare sul mercato
Perché altrimenti avremo s'il duopolio diciamo con meno reti ma dal punto di vista delle risorse dell'ascolto non cambierà nulla
E quindi si dovranno avere degli accorgimenti perché questo sia effettivamente garantita questa possibilità
E poi secondo me bisogna sapere che anche questo assetto ha un carattere transitorio perché a regime non regge perché quando progressivamente entreranno in campo in modo massiccio le nuove tecnologie eccetera
Sarà conveniente anche per chi fa televisione diciamo così pensare a un'offerta più diversificata diciamo meno bloccata nella forma della tv generalista
Sulle questioni invece del conflitto di interessi
Che sono un altro problema insisto del tutto un altro problema
Io su questo ho un'opinione semplicissima cioè a mio giudizio nel giudizio
Sarebbe conveniente
All'onorevole Berlusconi
E gli effettivamente vuole continuare addita dedicarsi alla politica essere un leader politico che si candida a governare il nostro Paese
Cogliere l'occasione
Di una normativa che riorganizza il settore di un quadro di certezza
Per compiere anche il passo che lo porti fuori da questo settore
Nella forma che è propria che non sono che i conti marchingegni che sono stati inventati e proposti con molta fantasia insomma è quella di di cenere diventerebbe io non escludo affatto che la riorganizzazione del settore crei anche la possibilità e le convenienze chiaro che vendere ora veramente non so chi potrebbe comprare un bene il sul cui futuro difficile capire
Io ritengo che sarebbe conveniente per loro fare quello che si fa in tutti i Paesi normali del mondo quello che fece le Don Johnson quando entrando in politica vendette il venticinque per cento della radio del Texas sul di cui la sua famiglia era azionista quindi credo che sarebbe conveniente per lui fare questo
è del tutto evidente che è insostenibile e insostenibile poi c'è un un vuoto legislativo che lo consente ma insostenibile l'ipotesi che Berlusconi sia Presidente del Consiglio il giorno in cui bisogna rinnovare le concessioni alle sue televisioni
E insostenibile
Cioè
Chi pensa di potere per durare in questa situazione si espone ad essere considerato in Europa e in Italia in una condizione anomala e non democratica quindi secondo me è conveniente per Luís
Noi dal punto di vista propagandistico potremmo anche dire bene meno Maxinca e così abbiamo un argomento per andare in tutta Europa a dire in Italia siamo come in Brasile ecco se facessimo della propaganda e compagnia
Che per lui IVA continuo siccome ho una incrollabile fiducia del buonsenso nella ragione a pensare che egli sia talmente consapevole che è conveniente per lui
Che voglia cogliere questa occasione di un riordino del sistema per fare l'unica cosa giusta che può fare e cioè uscirne se vuole continuare a fare politica grazie
Grazie e buon pomeriggio a tutti Valtorta
I giornali credo che assumano un ruolo sempre più importante se consideriamo che con la par condicio essere sostanzialmente penalizzati sono i mezzi televisivi assume maggiore importanza il ruolo dei giornali invece noto una strana sordina
Sulla concentrazione delle testate e mi sembra un fatto estremamente pericoloso tanto più pericoloso se si considera che con il passare del tempo andremo incontro a una rivoluzione elettronica
Che porterà altri soggetti a livello televisivo mentre i giornali resteranno lì come collante vettori di opinione in modo molto cruciale ecco questa trascuratezza mi sembra già in parte un'altra cosa che noto con disappunto e con preoccupazione e l'insistenza sul termine anomalia italiana facendo riferimento soltanto all'anomalia di una concentrazione di testate televisive relative Berlusconi io credo che l'anomalia italiana nasca soprattutto da una occupazione da parte della politica
Delle sedi dell'informazione che non ha precedenti e non è uguale negli altri Paesi la prima vera anomalia a me sembra quella quella è un anemone anomalia se vogliamo secondaria congiunta parallela coordinata ma fa parte comunque di un processo di anomalie via a normalizzazione del paesaggio delle informazioni italiana che davvero preoccupante e poi vorrei dire anche questo quando si parla dell'Antitrust si fa un riferimento agli assetti proprietari io credo che mai come nel nostro Paese la gestione dei giornali abbia subito due forme di antitrust una Antitrust vero e proprio che l'Intrastevere proprio che quello appunto dalla concentrazione delle testate è un altro processo che da noi si chiamato egemonia e che è un processo al contrario di controllo dei giornali sia attraverso la nomina di alcuni direttori sia attraverso la presenza spesso Forte condizionante di alcuni comitati di redazione e in alcuni casi di veri e propri soviet
Ecco io credo che sia anche questo un problema reale per la compiuta democrazia nel nostro Paese così come era un problema reale e credo che non sia assolutamente passato il problema
Della autorizzazione della legittimazione di alcuni direzioni di testate da alcuni chiese le famose Sette Chiese dei partiti credo che la cosa sia soltanto parzialmente mutata perché si è passato da una forma di lottizzazione a una forma di neo feudalesimo su base personale
E quindi non vorrei alla fine che queste norme antitrust servano soltanto come arma in un processo di doti desse in cui praticamente viene consentita una maggiore agibilità
Alla Fininvest in cambio di una ripresa del controllo della Rai così come è stato teorizzato da sempre su MicroMega da Curzio Maltese che chiede che tornino i vecchi e tentare di come possono essere definiti del potere consociativo nel luogo cruciale della della RAI e dell'informazione
Così come c'è da tener presente un altro aspetto che viene attualmente largamente sottovalutato del controllo politico della pubblicità
E a questo proposito ci sono tante storie poco edificanti ce n'è una che riguarda anche il mio settimanale L'Italia settimanale del risparmio ma tra poco forse troverete qualche traccia
Credo insomma che per affrontare in modo sano e corretto l'Antitrust occorra avere il tutto l'interezza della della della vicenda e non soltanto una parte non soltanto l'accanimento
Terapeutico o no riguardo semplicemente un gruppo
La seconda notizia che ci viene data su questo lucida riservata questo convegno importante ma quello che succederà e ancora di prossimi giorni li vedremo delle belle
Cortese
Manuela Secolo nuove quello sì da dove ha dato il primo aprile forte sul valore da lì si fidano vedono le funzioni sì
Sei molto parlando il comitato promotore dei referendum abrogativi di alcuni punti della legge Mammì
Vorrei prima di tutto ad assicurare il mio amico Sandro Curzi il referendum se si fanno provoca il cubano comunque
Una cosa è certa
Che qualcosa di positivo ha già provocato
Noi non possiamo dimenticarci
La presenza della richiesta legittima
Di circa un milione di italiani
Quindi uscire dall'anomalia quella di cui è stata chiamata ancora una volta l'anomalia italiana
Il fatto che ha determinato l'avvio
Di un processo
Di revisione di questa società
Se non ci fosse stata quella richiesta
Probabilmente oggi non saremmo neanche
O comunque alcuni che qui sono probabilmente non ci sarà
Allora io non parlerei di guasti parlerei di
Sollecitazione positiva
Esce per favore voglio non voglio fare rivolte ad Occhetto sì non voglio fare la piccola vittima i telefoni senza vendette eterno collega
Che rivolte
Semplicemente
A aprire una prospettiva che ci tolga da quella che situazione che qui è stata così ben descritta da Santoro da Guglielmi
Beh Manuele Milano
Cioè da questa corsa al ribasso
Che c'è di una televisione migliore
Più aperte
Più articolata con più soggetti compio cose con più offerto sei reti sempre più uguali una all'altra
Dove questa ricchezza di offre
Allora e presenta Napolitano ha avuto la cortesia di ricordare all'inizio che il comitato promotore dal referendum gli ha confermato recentemente un incontro che abbiamo avuto che denunce per alcuna ma fin dall'inizio il comitato promotore faranno ha sollecitato e a
Annunciato la sua iniziativa
Come sotto il profilo della necessità che il legislatore intervenisse per porre se fine a una situazione inaccettabile
Non mente in cui il legislatore pone fine ma pone fine davvero
A questa situazione inaccettabile certa che i promotori del referendum ritengono che la richiesta di quel milione di cittadini sia esaurito attenzione per
I quesiti sono quelli
E oggi nessuno non c'è comitato promotore che possa cambiare
Non è più disponibile la materia dei quesiti
Perché ci sono circa un milione di italiani che hanno sottoscritto a quei quesiti
Ho sentito dire dal dottor Confalonieri
Che il risultato sarebbe sarebbe dannoso perché lascerebbe tre reti alla RAI contro una all'attuale altro polo del duopolio
Ma il referendum non mi impedisce al legislatore di legiferare
Tecnicamente voi sapete siamo in la ricordata il Presidente Napolitano noi possiamo far proporre solo referendum abrogativi e l'unico modo per intervenire era quello non era possibile scrivere
Volete voi che la RAI abbia meno di tre reti queste l'odor Confalonieri lo sa benissimo
Allora noi noi non siamo affatto per una situazione squilibrata per una RAI con tre reti e il polo pubblico comune noi siamo perché più soggetti al contrario di quanto avviene ora possano concorrere a questa gara per migliorare la televisione perché ci sia più qualità più offerta dunque altro che ci vogliono spegnere
Vogliono tornare indietro di qui ce ne hanno dette di tutti i colori sono evidentemente delle sciocchezze però c'è un elemento finito Corrado su cui riflettere
Se c'è qualche cosa che dimostra l'inaccettabilità e la gravità di questa situazione
E riferito anche alla campagna referendaria
Noi oggi abbiamo un referendum importante in questo Paese e abbiamo in atto sui grandi mezzi di comunicazione televisiva soltanto la campagna per il no
Essendo esclusa qualsiasi possibilità di una raffronto di un confronto di una presenza anche di chi ritiene legittimamente ritiene che al prossimo referendum si debba votare sì negli interessi degli utenti Italia per questo anche punto molto attento rimane il va e vieni però forse voglio fare scusa donare dinamico una domanda
Stante l'indisponibilità dei quesiti che sono in mano al meccanismo referendario che si è messo in moto tu però confermi che se la strada legislativa indicata prima da Napolitano andasse avanti nella direzione di assorbire anche i quesiti referendari
Saremmo tutti più contenti non c'è bisogno che lo confermi che il referendum è nato per questo va bene va be
C'è foschia
Volevo solo diciamo dalla parte del loggione rassicurare il dottor Confalonieri il brusio di prima
Veniva semplicemente perché Corrado avevamo colto una notizia che tu non avevi colto che era un altro scoop in esclusiva di questa giornata siamo cioè che la RAI era stata liberata dalla partitocrazia lo dice usato un brivido di novità che percorso ma vorrei rassicurarlo anche nel senso che credo abbiamo tutti inteso abbastanza bene
Anche il senso del suo inserto intervento con la conferma di una volontà di dialogo positiva che adesso
Cortese
Che il portavoce del comitato di cui anch'io faccio parte promotore dei referendum ha confermato quindi l'unica richiesta che si può fare piccola piccola più modestissima e se possiamo essere d'accordo vedo anche lì
Gianni Letta che è persona diciamo che conosco attenta i modi e le forme se potessimo deporre diciamo le armi improprie affrontare questo confronto come ha dovuto qui questa mattina anche su reti televisive sarebbe credo un vantaggio per tutti poi vorrei dire una cosa ai politici presenti
Credo di interpretare un senso diffuso
Di insofferenza della categoria dei giornalisti che dei giornalisti che fanno il proprio mestiere rispondendo né sempre in prima persona senza padrini e senza protettori
Noi siamo stanchi di dover pagare
Le l'incapacità della classe dirigente di questo paese di darsi regole moderne ed europee su questa questione dell'informazione radiotelevisiva
Che poi finiscono col trasformarsi queste assenze in ridicoli orpelli burocratici in decreti inapplicabili come quello sulla par condicio che impediscono a noi di fare il nostro mestiere
Questo è un punto molto grave e chiaro che io non è che me la prendo con chi ha fatto la par condicio me la prendo con questa mozione di anomalia irrisolta che costringe noi a metterci Muse vuole
Orpelli a essere vietati nel nostro mestiere c'è l'ultima cosa voglio rivolgere onorevole Napolitano come presidente di questa Commissione lo pregherei di vedere se è possibile questa volta di evitare che la legislazione che riguarda la radiofonia che è un settore importante che a sue regole e sue dinamiche debba essere ancella nei confronti della o di derivazione rispetto alla legge sulla televisione
Fino adesso è avvenuto così
Io mi auguro che il Presidente Napolitano ha voglia inaugurare invece una nuova stagione in questo Paese in cui le leggi che riga le norme che riguardano l'attività delle radio siano diverse dalle norme che riguarda le televisioni perché diversissimi sono i due mezzi Parrasio ha ragione vedi fate io apprezzo molto
Questo richiamo hai fatto molto bene perché la radiofonia è sempre stato adottato di risulta dalla legislazione televisiva
Sono iscritti a parlare Santoro Francesca Giovanni Valentini Roy
Roberto Roberto vi Bassanini Rattazzi Sortino Gianni impone
Allora
Francesca Santoro che responsabile del settore media della CGIL
Microfono aperto
Funziona
Leo indennità avevo preparato un intervento che si misurasse con nell'insieme delle questioni che sono oggi al centro in questa iniziativa ovviamente chiudo i foglietti
Ci riserviamo di mandare le nostre posizioni più dettagliate all'onorevole Napolitano e alla Commissione
Che è stata istituita e chiederemo anche un incontro perché crediamo che il sindacato non solo la CGIL ovviamente ma le organizzazioni sindacali
Debbano sia necessario che svolgano un ruolo importante e significativo in una fase di nel governo di una fase di transizione trasformazione così complesso
Ora non appunto chiudendo i foglietti voglio solo fare alcune considerazioni il nodo dell'Antitrust è doppiamente centrale
Sul terreno del pluralismo della precondizione per il confronto democratico ma l'aspetto che vorrei accentuare in questo momento il nodo industriale e di mercato
Con noi tutto ciò che questo implica sul terreno della dell'occupazione
E allora se è vero che siamo in presenza
Di una situazione che fa dire io probabilmente viaggio almeno delle dottore con Palmieri ma lo dico
E garbatamente senza alcuna volontà di polemica ma devo dire che nello svolgimento del mio lavoro a molti contatti con operatori osservatori stranieri
E devo dire che devo dire che da nessuno di questi osservatori mi sono mai sentita proporre vincente
Ma se mai l'affermazione e la domanda ma come avete fatto ad arrivare a questo punto
In realtà tra duopolio sei reti generaliste i ritardi tecnologici quindi la non possibilità di risorse aggiuntive
Nei fatti siamo in un vero e proprio avvitamento democratico da un lato ma anche industriale e di mercato
Questa è la situazione con cui ci dobbiamo misurare e allora se è vero che a fronte di questo avvitamento è difficile pensare che qualcuno abbia in tasca una bacchetta magica che dava in tempi brevissimi così come sarebbe necessario possa portare ad una sua ad una soluzione globale e complessiva dei problemi con cui dobbiamo misurarci io credo che ben venga una soluzione di tipo graduali istanza
Una soluzione di tipo gradualità però e lo voglio dire subito che risponda alla sentenza della Corte costituzionale che risponda ai quesiti referendari e anche questo lo voglio sottolineare perché è nostra convinzione
Che non si
Rapporti esclusivamente soltanto
Con la contingenza politica pure importante e grave per le questioni che sono in campo ma una soluzione transitoria che sappia misurarsi con l'insieme degli scenari concludo dicendo che
C'è un ruolo importante in questa fase di governo della transizione che dovrà svolgere il sindacato
Che dovranno leggere dovranno svolgere i ministeri interessati che dovrà non c'è l'Authority con noi nel piano un grandissimo e l'importante ruolo pur in una composizione noi vediamo un'Authority la voglio dire come posizione Francesca Archibugi prego di conclude allora per concludere pensiamo che debbano essere istituiti Caroli
Che per qualche verso ricordino quelli dei Cagli ed efficace ci sono in Francia e che facciano della una una contropartita sostanziale
Nel rilascio delle autorizzazioni e delle concessioni rispetta mantenimenti allo sviluppo e l'ampliamento dell'occupazione grazie Francesco assoluzione io vorrei fare due piccole emozioni anzi tre scusa Gianni abbi pazienza
Una mi pregano di dire di limitare possibilmente il fumo perché c'è chi ne soffre due i colleghi fotografi se potessero alleggerire questo bivacco
Se potessimo leggere su viva così in modo che anche loro si possono rilassare non devono controllare continuamente la fisionomia per paura di essere detratti chissà come sarebbe molto apprezzato terzo cioè e più importante siamo arrivati alle dodici e dieci
Sì appunto sono iscritti appunto sono iscritti a parlare dopo Giovanni Valentini Roidi
Leggi Bassanini Rattazzi Sortino il politiche le Fracassi questo significa se tutti rispettano il tempo ventiquattro minuti
Scusate questo ci porta alle dodici e trentacinque io chiuderei se siamo tutti d'accordo
Le iscrizioni rispetterei per invitare tutti a rispettare il tempo in modo che alle dodici e trentacinque possiamo sentire edotti e D'Alema intorno all'una stanchi ma possibilmente felici
E poi possiamo approvare questo questo itinerario Giovanni Valentino
A me
Se qualcuno rinuncia suggerisce con la sua affabilità consueta Gianni Letta sarebbe
Apprezzato va be Giovanni beh gli enti innanzitutto chiedo scusa il Pelé Aily Aglietta Istat gli spettatori a cui sono costretto a dare le spalle ero venuto qui più per ascoltare che che per parlare però come si dice l'appetito
Vien mangiando allora messo permesso di chiedere di intervenire per vivere capiti sicuramente poche cose
Le mie due curiosità partecipando a questo incontro erano queste la prima capire capire bene fino in fondo se la linea diciamo Veltroni la chiamo così convenzionalmente quella che
Walter Veltroni ha espresso in un articolo su Repubblica
Quale proponeva sostanzialmente due reti è soggetto è in realtà la rete la la linea la tesi ufficiale
Del PDS e di tutto il PDS e se la linea del PDS si riduce soltanto a questo mi pare di aver capito già dall'intervento di vita che invece c'è un dinamismo
Mi aspetto di capire ancora di più da l'intervento di D'Alema la seconda curiosità e se stiamo facendo soltanto melina cioè se stiamo facendo un trattativa tattica diplomatica o se stiamo cercando di andare a fondo del problema e devo dire che su questo secondo punto ancora le idee
Un po'confuse vorrei essere rassicurato alla fine del dibattito tra gli interventi che seguiranno dello stesso D'Alema e dell'onorevole edotti sul merito della questione
Dico soltanto che quando si parla di antitrust se non altro per rispettare un obbligo di ospitalità siamo tutti qui nella sede della Federazione della stampa bisogni non bisogna dimenticarsi dei giornali cioè della carta stampata
Santoro non so se ci sia ancora iniziato ha esordito dicendo
Tutti coloro che hanno a cuore le sorti della televisione di così abbiamo tutti a cuore le sorti della televisione ne abbiamo più in generale a cuore le sorti dell'informazione e quindi anche della carta stampata basterebbe ricordare la legge Mammì che nel suo così rappresenta in qualche modo un conato di antitrust ma il precedente il caso specifico
Delle televisioni Fininvest e della proprietà più o meno incrociata del sono siamo qui
A riaprire il discorso su Paolo e Silvio Berlusconi ma sulla proprietà incrociata del giornale ex di Montanelli oggi di Feltri
Dimostra che quell'abbozzo di antitrust che avevamo tentato di fare non ne servito e non è bastato nei giornali nei giornali nei giornali nei giornali in arrivo anche Justin amore Fabio
La
Sì sì no ma questo questo ma a me personalmente non mi guardi io parlo da giornalista che oggi lavora che pubblica domani può lavorare in Fininvest mi auguro in RAI da qualche altra parte
Dico che nella carta stampata però in realtà all'Antitrust e c'è già ricordo il tetto del venti del venti per cento se non è sufficiente cambiamolo modifichiamo l'oppure e a proposito di antitrust incrociata fra televisione e giornali
Diciamo pure che Publitalia recentemente ha fatto una serie di accordi con alcuni giornali
Locali Capizzone regionali che in realtà a realizzare di fatto un un antitrust sulla pubblicità
Benissimo se c'è una volontà di distensione di disarmo bilaterale o bilanciato come l'ha chiamato il dottor Confalonieri sempre su Repubblica
Siamo tutti a favore ma il problema avverto ancora una volta non si risolve passando soltanto da tre a due reti noi abbiamo bisogno di una finisco di una pluralità di soggetti e di alimentare una libertà di concorrenza effettiva questa materia non può essere oggetto di trattativa privata fra le parti cioè tra il PDS e Forza Italia
Fra l'unità e la Fininvest e non può essere motivo di scambio politico tra le elezioni e referendum abbiamo tutti voglia di una grande pace televisiva vera reale autentica
Perché un'altra pax televisiva in senso Romano cioè una pax di interessi sbilanciata l'abbiamo già vista e fu firmata a suo tempo da Silvio Berlusconi e da Enrico Manca con la complicità di Biagio Agnes grazie
Bene
Ruvidi voi pacchetto l'altro è il presidente il padrone di casa insomma quindi
Ma è una domanda a Rivolta al presidente Napolitano e all'onorevole Bogi vorrei sapere se mi cinque progetti già depositati c'è qualche cosa che identifica l'impresa editoriale
Mi spiego anch'io sono preoccupato come Curzi che la fretta possano essere cattiva consigliera
Allora dato che i giornalisti italiani ogni tanto rischiano di andare fuori dall'Europa la par condicio lo dimostra
Non abbiamo fatto un convegno a Milano tre giorni fa della federazione internazionale Barzanti lo sa i colleghi di tutta Europa ci hanno guardato allibiti
Perché la par condicio è stata ha rischiato di essere molto di più rischia ancora di Asolo mai stata qualche cosa che ha mortificato fortemente i giornalisti italiana
Allora la domanda sull'impresa di Torino alle perché perché la Mammì impose l'obbligo a chiunque di fare un telegiornale
Ma nelle il nella legislazione italiana invece l'Europa va in questa direzione a Bruxelles e a Strasburgo si studia anche questo allora mi rendo conto che abbiamo fretta di fare l'antitrust ma temo che la fretta non sia una buona consigliera
C'è bisogno di stabilire in Italia vale per la carta stampata e vale naturalmente per la televisione mi riferisco l'utilizzo di medie e piccole per esempio che fanno telegiornali si è fatto qui dentro la fatto Confalonieri la fatto Santoro un discorso della qualità non solo dello sviluppo
Allora io voglio sapere sia all'interno di questi disegni di legge c'è qualche cosa che comincia a identificare lo Statuto dell'impresa editoriale che evidentemente è un'impresa che ha una gran specificità grazie
Lui di violare la risposta di Napolitano lavato il la metterei se il presidente d'accordo quando farà questo nel suo breve intervento prima della conclusione
No o no ho subito no io lo farei dopo ovvero titoli Roberto Lelli Roberto
Grazie
Proprio punto di vista dei produttori
Dovevo portare il punto di vista dei produttori televisivi ciò che proprio in quella settore dell'industria che fornisce i prodotti in via indipendente alle reti televisive discorso era lungo cercherò di riassumerlo dati i tempi molto stretti
Dunque noi partiamo dalla considerazione che le tv via etere sono o anche in una pluralità di soggetti migliore più ampia di quella attuale Soroberto si può scusate abbiate pazienza se voi state
I fotografi saggia per conto loro sono quello che sono se voi poi alzate spettatori a giocare con la telecamera ora si viola la par condicio no no non si può andare avanti
Dicevo
Le tv via etere sono netti di necessità limitate quindi se anche passeremo a un numero maggiore di soggetti avremo comunque una situazione di posizione dominante di questi soggetti
Soprattutto in senso verticale quindi soprattutto nei rapporti con la produzione indipendente questa è una situazione alla quale noi tentiamo di reagire pesava una pluralità di impresa e in cui in tutti i Paesi si è tentato di porre rimedio in modi diversi
Francia per sia impervia sindacale il sindacato ottenute i produttori ottenuto che il diciassette per cento delle risorse le televisioni pubbliche venisse destinato alla produzione esterna
In Gran Bretagna la la Thatcher ha imposto il venticinque per cento alla produzione esterna e così via
Insomma non sono state adottate numerose misure che in Italia non hanno invece assolutamente avuto nessuna nel Sud coso tra le principali queste misure poi c'era la direttiva europea che stabilisce che il dieci per cento delle ore di trasmissione vengono a date alla produzione Ste
Questa misura non è stata applicata in Italia non ha avuto né cordata parte di fatti il risultato è che oggi l'industria televisive indipendente praticamente azzerata
Gli ho visto adesso delle statistiche nel novantatré mentre invece negli altri paesi si è molto sepolto allargata se veramente in modo abbastanza grandiosa anche creandosi un mercato comune europeo della produzione televisiva
Bisogna reso delle statistiche francesi riferite sia pure a novantatré in cui la Francia che trasmette dieci mila ore di produzione propria di origine francese trasmette mille cinquecento di origine tedesca altre nel mille e di origine inglese eccetera solo centoventuno di origine italiana
Siamo del tutto assenti dal mercato siamo sempre più lontani dall'Europa
Siamo ridotti a una situazione anche di disoccupazione in un settore che Polito rapporto del loro indicava come quello che avrebbe dovuto portare maggiori risultati sul piano dell'occupazione
Quindi io credo che per concludere questi nuovi soggetti dovranno essere abilitati a ad ottenere concessioni soltanto se si impegneranno sul piano della programmazione conica diede lasciarci con una concorrenza è reale al momento di ottenere nuove concessioni
Nel senso di contribuire al progresso economico sociale e culturale di tutto il contesto che sta intorno al sistema televisivo e non soltanto alla trasmissione in sé grazie
Grazie a Roberto sul sul carne di del Presidente Napolitano si stanno e questo è un frutto di questo convegno e del relatore Bogi che fa finta di niente finge di dormire qua Boccardo si stanno accumulando una quantità di indicazioni a me pare utile queste sicuramente adesso presenteremo le conclusioni Dotti D'Alema ma un sunto di questo incontro di stamattina quello che ha appena detto Roberto levi
La radiofonia ricordato alla Scozia la stampa ricordo Valentini la qualità ricordato da Emanuele Milano insomma sono tutti i punti
Che girano intorno al punto centrale che è quello che l'Antitrust ma non mi pare che siano di secondaria importanza posso avere un certo grazie Bassani
Tre minuti
Voglio tornare su quello che è considerato a torto o ragione il punto centrale anche se ci sono anche gli altri la domanda non voglio porre brutalmente
Un duopolio di due soggetti che hanno ciascuna due reti nazionali generaliste commerciali mediante ripetitori a terra
Tutti sanno cosa vuol dire
Garantisce pluralismo e mercato nelle condizioni italiani io credo che la risposta data dagli esperti sia no
Allora qui c'è il problema perché noi vogliamo tutti salvaguardare le imprese esistenti il loro patrimonio tecnologico culturale la loro competitività e questo richiederà fasi transitorie
Però il punto d'arrivo non può essere a mio avviso se la risposta ai quella quello di un duopolio costruito così con a regime due reti commerciali nazionali generaliste mediante ripetitori a terra
Dice Confalonieri ma al duopolio c'è in tutti i grandi Paesi europei beh qui dovremo confrontarci proprio con i dati perché temo che non sia vero
E temo che non sia vero i poli sono almeno tre o quattro e in ogni caso lo accennava già vita facciamo cambio delle legislazioni vorrei ricordare che legislazioni europee sono legislazioni fatte da governi di destra
Patch ero colla Chirac
Quindi non sono legislazioni fatte da governi pericolosamente sovversivi e di sinistra usiamo allora qualche altra le le legislazione europea
Anche perché lo vorrei ricordare qui c'è un fatto due fatti costituzionale il referendum e la sentenza della Corte ai quali dobbiamo necessariamente risponde ripeto il margine di flessibilità stanno i periodi transitori ma temo non oltre infine ultima osservazione
Lo sappiamo tutti però lo dobbiamo ripetere cui qui ci si intersecano due livelli di problemi che hanno dei punti in comune ma che sono diverso uno è la questione di oggi
La setto del sistema dei mezzi di comunicazione per garantire concorrenza mercato pluralismo effettiva possibilità di ingresso di altri soggetti l'altro è il rapporto tra politica e sistema delle comunicazioni di massa
Complicato in Italia certo dal fatto che un soggetto proprietario di un gruppo è un protagonista politico ma anche da altre cose da un'azienda pubblica che a un certo rapporto con i partiti è vero
Da un sistema della carta stampata in cui agiscono grandi gruppi che a loro volta hanno rapporti complicati con il potere politico tutto questo è un altro problema
Che fa anche esso affrontato e risolto che interseca e chiesti e che complica il primo quello che stiamo esaminando oggi e per il quale io credo vada ricordata la necessità di approvare in fretta una legge su una buona legge per tutti su ineleggibilità incompatibilità e conflitti di interesse
Grazie anche dell'esemplare timido nel tempo Rattazzi segretario del terzo polo per primi
Sì grazie il terzo polo inteso come privato locale o comunque qualcosa che al di fuori del duopolio meno che come superamento del duopolio si intende il monopolio bifronte al quale stavamo arrivando quindi il se torniamo al discorso dell'Europa che mi ha fatto l'inizio in Europa SAP la somma delle televisioni locali tra Germania Francia Inghilterra è in totale di sessantaquattro
In Italia ne abbiamo circa settecento ottocento dico evidentemente perché qualcuno ha pensato che rimanessero l'aria debole e marginale del sistema e tre flash in meno di tre minuti
Antitrust le televisioni locali hanno il quattro virgola tre per cento della pubblicità televisiva privata e io lo chiedo la Fininvest Maletta lo sa perché siamo tra i soliti che giravano sempre ai festival dell'Unità dell'amicizia eccetera e e abbiamo ma il novanta novantadue per cento
Della pubblicità televisiva privata sessanta sessantacinque se si comprende anche la RAI io non lo so se questo sia un esempio di liberaldemocrazia
Dico però è un problema da riequilibrare quello del televisivo locale così come per le frequenze va benissimo il discorso del futuro
Ma attenzione dicono i siamo come dei moribondi ai quali promettono dei viveri che probabilmente arriveranno quando siamo già morti perché il problema delle terre esiste adesso le frequenze d'Italia sono quattordici mila otto nove mila e alla fine veste tre mila e alla RAI e due mila le ottocento televisioni locali
Quindi questi sono i problemi che evidentemente devono essere affrontati in questo momento e urgentemente ora io penso da qualche sentito stamattina che possa esistere effettivamente una disponibilità al superamento dei liquidi e gli squilibri del sistema e anche noi vogliamo essere interlocutori secondo par condicio cambino venerdì pomeriggio
Ci ha detto che ebbe non gli avevano fatto come proposte di utilizzare fondi pubblici quelli che vengono anche dai partiti per la campagna elettorale perché sia assicurata una possibilità di non gratuita come possibilità di trasmissione della propaganda
E questo potrà essere possibile anche se noi tendiamo a distinguere quello che ha perché è perché la televisione locale svolge obiettivamente un ruolo pubblico i colleghi sono diventati nominali le elezioni sono amministrative
E quindi evidente che a un ruolo che deve tendere anche a trovare le soluzioni gli introiti perché si superi
Certe situazioni ma con Mati che non qualificanti che oggi vengono ancora purtroppo mantenute ma per far questo bisogna distinguere chiaramente tra il livello nazionale e il livello locale infine ultimo flash referendum ecco io
Mi ricordo Gonfalonieri che con il suo solito stile molto civile ma in qualche caso anche un po'garrula a un convegno questi ultimi tempi alla Camera di commercio di Milano
A siccome io sono uno dei venti che sono andati a firmare con cortesia ed altri il referendum sulla Mammì
Aveva detto ha di fronte alla manifestazione che avevamo fatto a Roma di ciò scopro che sono scesi in piazza ancora gli Inti Illimani
E e va be a me in quel momento
è venuto in mente gliel'ho detto l'ha presa bene dicono inutilmente Pino che dico e quindi è chiaro che questo discorso richiede un livello di responsabilità comune
E di atteggiamenti effettivamente consapevoli se in questa sede si è avviato al posto che i monologhi incrociati sono partiti i dialoghi
Beh questo va molto bene dico però bisogna che allora è l'unica preoccupazione che ho sulle richieste di cautela di precauzione che ha chiesto Confalonieri ce n'è una
Che mi lascia perplesso ed è quello della transizione qui bisogna intendersi se la transizione consiste nell'utility nel non utilizzare i mezzi di comunicazione di massa così potente pregnante come Paride televisioni posseduti da un soggetto politico per non carpire il consenso elettorale allora la transizione va bene e va concessa da tutti i punti di vista altrimenti diventa un inganno quindi bisogna che noi abbiamo uno sforzo comune tutti assieme per superare le ipocrisie circolanti perché io ho l'impressione che l'ipocrisia si vede diventata un vizio di moda e il timore anche che quando i vizi sono di moda qualcuno li prende per virtù
Grazie Rattazzi mi pare che però abbia stiamo mettendo qualche mattone per questa cosa Sebastiano Sortino dove direttore generale della FIEG grazie parla parli dalle opere quando vengo no io parlo a nome dei giornali e dei quali si è parlato molto poco tranne qualche intervento effettivamente l'importanza la la tensione etica del giornale mi sembra molto marginale
Vorrei dire che se legge antitrust deve essere deve essere legge antitrust che tutela i giornali il mercato dell'informazione e la comunicazione e unico il mercato della pubblicità e unico una posizione dominante in un segmento di questo mercato non può non tracimare in tutti gli altri SEG menti
Quando è stata posta alla autore tanto autorità antitrust il problema della posizione dominante del gruppo Fininvest e da poco l'autorità antitrust ha rilevato che si trattava di mercati contigui ma non ma non comunicanti credo che si sia trattato di un errore i fatti successivi lo hanno ampiamente dimostrato si tratta di un mercato unico di un mercato unico sul piano della informazione di un mercato unico sul piano della pubblicità
Un capitolo fondamentale quindi della norma antitrust e il capitolo della pubblicità
Dividere come è stato detto le figurine delle emittenti terrà diverse tra diversi soggetti non serve non risolve il problema di fondo cioè di portare uguali possibilità tutti i protagonisti se non viene in un qualche modo regolamentato l'accesso alla pubblicità
Questo è probabilmente uno dei punti più carenti della legislazione attuale e de all'origine delle discussioni che si sono create i ha prima invia battuta sembrerebbe di poter sì sì viene facile dire che in realtà più spettatori si hanno più pubblicità sia in realtà a ben guardare e forse è vero il contrario cioè più pubblicità sia e più spettatori si hanno
Grazie Sortino anche perché fatto di stare alcuni secondi
Ci sono due interventi conclusivi e poi però avvenuto il professor pace dove il professor eccola professor pace che insegna diritto pubblico ma è soprattutto quello vuol venire io dobbiamo sentirlo credo professor pace
Questo il pane brutali se vuole c'è un microfono guardi quel ragazzo alle sue spalle ha avuto
Io la pregherei magari professore di essere particolarmente sintetico perché nello schema non era previsto il suo intervento ma d'altra parte mi rendo conto dell'importanza di ascoltare
Prego la ringrazio Mario non vorrei deludere le aspettative no siamo in ansia ecco no no io però premetto le ragioni per le quali sono arrivati in ritardo perché descriveranno anche lo stato d'animo col quale farlo questa mattina ho terminato di fare una relazione per l'Italia in un convegno sulle televisioni pubbliche che si terrà la fine della settimana Madrid alla Università di Alcalá Benares
Saranno presenti i più importanti studiosi europea non tane di me ovviamente
Io già sono la l'imbarazzo con il quale descrive ero illustrerò la situazione italiana
Perché nel mille novecentottantasette quando mi capitò di essere relatore in un convegno italo tedesco sull'emittenza privata alla fine c'erano Rizzoli mi è il presidente tomo sciatta
Mi fece notare si vede che voi avete una Corte costituzionale che non ha un ruolo nel vostro ordinamento frenata esentate su questo nuovo fronte
Perché ho iniziato in questa maniera che può essere così dura rigida perché come giurista io mi muovo nell'ottica dei principi e delle regole e sono alieno del pragmatismo politici
E allora questa proposta che adesso mamma mano prendendo piede di una transazione chiamiamola così a due reti
Una rara due alla RAI e due la televisione alla alla RTI mi trova abbastanza perplessa
Due ragioni ma forse ne sono anche di più in primo luogo nella sentenza quattrocentoventi dal novantaquattro l'amico Bassanini la la la ricordata ora nel c'è ci sono due passaggi importanti in quella sentenza non uno solo uno e che l'interpretazione che la corte fa dell'articolo tre comma undici della legge Mammì e cioè dicendo che tutte le reti devono essere tali
E invece esempio Telemontecarlo parlare paga la stessa concessione della RTI per una Rete
Cioè sul sul venti nelle regioni sono quindi mi sembra quattrocentoquaranta milioni l'anno
Però non ha la stessa estensione secondo e a questo può mi ricollego c'è il principio fortissimo
A pagina cinquantasette della sentenza quando diceva pure di affermato che il diritto all'informazione garantito proprio ventuno implica indefettibile mente il pluralismo delle fonti e comporta il vincolo al legislatore vincolo anch'
Di impedire la formazione di posizione dominante di favorire l'accesso nel sistema Renault televisivo del massimo numero possibile di voci diverse
E quando lo spettro è quello che non si può ritenere da un punto di vista dei principi che sia superiore ad una la rete
Ora
Io mi rendo conto che si può interpretare si può dire anche che l'incostituzionalità attenga ad una sola Rete una sola delle tre reti ma allora la Terza Rete quella non può essere oggetto di scambio di transazione cioè non ci dobbiamo dimenticare che la incostituzionalità di una legge
Implica la illiceità amministrative civilistica dell'utilizzazione
E quindi è impossibile predicare al un adeguamento a livello di due reti quei la terza rete delle non deve essere nemmeno calcolata nello scambio transattivo
E invece deve essere utilizzata quella terza rete in più così come la rete la terza rete in più delle tele più così come altre reti che sono un sono state disattivate nonostante l'articolo sei della legge quattrocentoventidue lo imponesse
Per rimediare al quella distorsione del sistema per cui alcune emittenti nazionali non coprono l'intero territorio nazionale lo posso la seconda conto mi rendo conto dell'importante del primo dall'importanza di quello che sta dicendo
Purtroppo però abbiamo qualche vincolo anche noi avere senza allora concludo richiamando l'altra sentenza della Corte costituzionale che la sessantotto del settantotto
Che impedisce transazione sul campo del
Referendum in testa e con come esterno al comitato coordinatore delle preferred promotori del referendum
Ricordiamoci rileggiamo la sentenza sessantotto nel settantotto e tutti quanti ci renderemo conto che sarebbe illegittimo e quindi la corte costituita la Corte di Cassazione potrebbe trasferire il re quesito referendario
Dall'articolo quindici della legge Mammì sulla legge abrogative modificativa della legge Mammì che pretendesse ti porre di porsi in luogo di quella venga la ringrazio grazie professore
Peccato solo per il suo intervento sia ragioni che non dipendono da nessuno arrivato a questo punto abbiamo due intervento Claudio Fracassi direttore di Avvenimenti e Gianni Ippoliti fra si parla pure dalla
Così facciano rapidamente Simone tre cose un minuto Luna la prima sull'obiezione fatta al comitato per il referendum di avere proposto qualcosa di punitivo per la Fininvest senza toccare la RAI ha detto bene cortese il meccanismo referendario non permetteva e elasticità però voglio ricordare due punti che sono contenuti negli stessi referendum il primo il uno dei referendum e si riferisce alla raccolta pubblicitaria questione cruciale
Per la presenza di settori dominanti e i propone una riduzione questa sì paritaria per l'azienda pubblicitaria Fininvest e per quella della RAI a dimostrare che non si volevano fare preferenza il secondo punto che vorrei dire e questo i per testimoniare dell'intenzione delle forze referendarie di far approvare una buona legge innanzitutto se è possibile
E comunque di non andare ad una secca penalizzazione della Fininvest lasciando così la RAI cosa che non è nell'intenzione di coloro che hanno promosso questo referendum che sono altrettanto critici verso la estensione è troppo forte della Rai con i suoi collegamenti politici beh c'è un altro referendum che voglio ricordare mi sembra che sia stato proposto dalla lega e appoggiato dai riformatori
Che propone e una che sia abolita la norma che impedisce la privatizzazione di quote RAI
Ora io mi rendo conto che questo referendum non privatizzare la RAI nel risolve la questione delle per reti ma credo che le forze referendarie dovrebbero impegnarsi pubblicamente ad appoggiare questo referendum come segnale che non non si vuole fare tre a zero per la Rai
Su un altro punto volevo volevo dire poi finisco credo che grande merito di questo referendum è sia stato di avere mobilitato migliaia di persone decine di migliaia e quasi un milione di cittadine e cittadini su un tema che noi sappiamo e affrontato soltanto dagli esperti e che invece tocca nel profondo i diritti dei cittadini questo è stato un grande fatto democratico io credo che di fronte a questo fatto democratico lo spot
Gli spot che la Fininvest sta mandando in modo ossessivo in onda siano una come si può dire una dimostrazione di grande meschinità
Di grande meschinità stiamo toccando un grande diritto democratico io vorrei chiedere va lo dico senza senza polemica
Poi che si confrontano ragioni poiché si confrontano ragioni vorrei che la RAI ma anche la Fininvest cominciassero a mandare in onda dei confronti su questo punto
Per questa è una grande questione che interessa la gente non può essere affrontata a colpi di spot
Grazie fissa il dottor Minicucci che ne pensa forse saremo volevo chiedere al dottor Confalonieri adesso che tutti e due la sua diffidenza lei ha parlato recentemente in un'intervista di diffidenza
Comincia un po'a
Dove già
Rapido come devolvo il minuto e mezzo a qualcun altro quindi mi no riguardano innanzitutto non farò un intervento politico perché presentandomi candidato non mi sembra corretto sfruttare questo spazio in in questo senso
Candidata adesso non è questa la sede
Mi sono sempre
Cala
Mi sono sempre interessato agli sprechi allora volevo dire si è parlato di anch'di Monopoli antipolio Giancarlo leone ha ricordato che l'antipolio è obbligatorio dal cinquantasette
Se ci saranno delle regole visto che da vent'anni non esistono regole e quindi in mancanza di regole ognuno sia regolato come gli pare perché se non ci sono regole non ci sono nemmeno sanzioni
Io vorrei portare una testimonianza
Io auspico che in tutto quello che si dirà
Se qualcuno incorrerà
In un qualcosa di non corretto se qualcuno dirà o farà qualcosa che induce in un senso in un altro a favore della disinformazione
Io credo che ci sarà la possibilità di intervenire è l'unica cosa che auspico e fatta attraverso dei mezzi che abbiamo voglio portare questa testimonianza e chiudo ieri sera a villa Borghese stavo stavo facendo del del footing del jogging
E a un certo punto ho visto una luce e una specie di fiammata
Ho visto due persone due figure precise
Una tra l'altro si è voltata verso di me perché si è accorta probabilmente che ero lì
Queste due figure sono scomparse subito dopo però sono pronto a testimoniare di averle viste e riconosciute si trattava di due garanti io li ho visti
Se questa mia testimonianza può servire a qualcosa
Volevo dirlo esistono li ho visti buon lavoro a tutti grazie
Allora schierarsi a Gianni siamo arrivati alle dodici e quarantatré
C'è una breve replica di Napolitano al quale tra l'altro del presidente voi dalla quale peraltro volevo chiedere non è che al posto suo potrebbe parlare Boggi
Benissimo brevemente dovrà soprattutto lavorare al posto mio precetto e poi naturalmente addotte D'Alema che la ragione una delle ragioni principali per le quali siamo qua hanno fatto il pieno di informazioni e di valutazioni
Boggi che facciamo che volete fare prego prego
Affinché non si sono effettivamente venuto per ascoltare l'ho anche fatto onestamente vorrei dire solo pochissime cose come più uno le le intenzioni politiche di ognuno devono essere calate tenendo conto di quanto disposto la Corte costituzionale dei vincoli che possiamo avere dalla Comunità europea
E poi c'è un altro vincolo in genere trascurato
Le tensioni politiche si calano nelle selettiva realtà tecnica ed economico finanziario qua si sente attivo di prescinderne cederà una legislazione non applicabile
Quella tecnica è stata descritta un pochino fantasiosa mentre ma è stata descritta è vero quello che ha detto Milano per realizzarsi richiederà tempo e però Milano per quanto risulta a me ma qui ci sono persone che potrebbero testimoniarlo più attendibilmente
A metà al massimo del novantasei cominceranno i canali tematici criptati trasmessi da satellite la stima che a metà del novantasei non saranno disponibili meno di un milioni di antenne paraboliche vendi comincia già questo mercato per dire
Tenere conto delle realtà tecnica finanziaria vuol dire ipotizzare il sistema se noi ipotizziamo un sistema basato sulle sopravvenienze tecniche il suo cinque libbre economico-finanziario lo promuoviamo in questo senso diversamente ci succederà quello che ci è successo che resta arretrato rispetto a quelli europei che però verranno in Italia con meccanismi diversi da quelli che conosciamo ora
Una seconda osservazione al di là di tutte le intenzioni la quantità di emissione generalista verrà ridotta
Non c'è sistema al mondo dove sia sopravvenute televisioni tematiche per cavo per satellite
In cui non sia arrivata al sessanta per cento l'emissione generalista quindi questa emissione andrà ridotta obbligatoriamente si ridurranno anche i proventi pubblicitari da questa parte quindi questa e l'altro elemento tenendo conto di questo bisogna capire quali sono le nuove entrate finanziarie del sistema è molto più facile riconvertire un sistema aumentando delle risorse finanziarie che non dividendo l'esistente anche se non c'è dubbio che le osservazioni fatte in ordine per esempio l'emittente pubblica
E al suo prelievo di quota pubblicitaria è uno delle gli elementi da tenere in considerazione per mettere risorse finanziarie nel sistema ma l'altro e quanto renderanno i canali tematici
Criptati quanto rete rurale missione cavo se noi facciamo calcoli attendibili di questo genere caliamo le intenzioni politiche in uno scenario plausibile
E riusciamo anche come dire a concretare le nostre intenzioni senza inevitabilmente amputare parti ma migliorando
E l'Offerta modi molteplicità e di qualità del sistema se non faremo questo probabilmente è una cosa che abbiamo già visto e della mamme
Garanzie
Il Presidente Napolitano non in un minuto sulla questione della frettolosità
Solo su quello
Boggi ha parlato di una urgenza
Ed è urgenza nel senso di colmare un grave ritardo sia dal punto di vista dell'evoluzione tecnologica sia dal punto di vista delle regole
Relative all'evoluzione tecnologica e relative a processi che si chiamano liberalizzazione delle telecomunicazioni che si chiamava privatizzazione della STET eccetera
Come ben comprendete non ci sarebbe niente di più tranquillizzante per chi presiede questa Commissione
Che procedere con calma
Guadagnare tempo e probabilmente ci sarebbero consensi consistenti nella Commissione per un allungamento dei tempi però badate frettolosità nessuna senso dell'urgenza
Audizioni ne abbiamo una montagna già fatte in questa legislatura interessa ed i parlamentari diverse sono a disposizione di tutti i commissari
E e non non guardiamo solo ai referendum l'ho detto all'inizio e lo ripeto ora perché tra l'altro sei maturasse una intesa in risposta ai quesiti referendari
Questa potrebbe anche formale si è cominciato a parlarne alla Commissione oggetto di uno stralcio rispetto alla legge
Ma se una legge non verrà approvata in ambedue i rami del Parlamento
Prima dell'estate
Tenendo conto delle variabili politiche che abbiamo tutti abbastanza chiare significa che nel migliore dei casi si farà tra un anno la legge
Ce lo possiamo consentire ripeto per me
E per altri compreso il relatore nulla di più tranquillizzate ora impressione che non ce lo possiamo consentire che dobbiamo fare di tutto
Per varare una nuova disciplina ridotta all'essenziale in questa legislatura
Grazie Totti e D'Alema non vi fisso ovviamente limiti di tempo mi affido alla vostra consumata esperienza e buon senso fra sia un peccato prendere la parola al termine
Di un giro di interventi così denso di contenuti così interessante
Perché certamente la anche la stanchezza di uditorio ci induce a una certa brevità e quindi alla impossibilità di toccare tutti i punti che meriterebbero invece ciascuno un approfondimento specifico
Mi limiterò quindi a
Dire due parole dal punto di vista strettamente direi parlamentare funzionale perché penso che questo sia poi alla fine quello che solleciti sollecita maggiormente la la curiosità del pubblico
Io mi dichiaro completamente d'accordo sull'impostazione iniziale data dal Presidente Napolitano
In particolare quando ha voluto precisare
Che la commissione si trova di fronte a un compito di tale rilevanza sociale e politica che sarebbe immiserire nella funzione
Nel collegare lavoro sulla sulla legge di riordino alle scadenze voi del referendum voi delle elezioni quindi credo che questo debba essere un un punto di riferimento per tutti
Dimentichiamo ce le queste scadenze perché altrimenti noi rischiamo di svolge un lavoro monco parziale condizionato e in definitiva non quel lavoro che il legislatore in questo momento alla responsabilità di fronte al popolo italiano di svolgerlo
Hanno detto più relatori quanto grande sia la complessità della materia
è una complessità che tocca gli aspetti tecnologici prima di tutto poi torneremo su questo punto è perché sottolineo
E la la preminenza degli aspetti tecnologici ma abbiamo sentito toccare giustamente gli aspetti risvolti commerciali
E quindi di mercato e di conseguenza gli aspetti finanziari quindi è una materia composita difficile è una materia che richiede preparazione da parte del legislatore e soprattutto informazione da parte del legislatore
Direi che come utile punto di partenza
La Commissione prenderà soprattutto l'ultima sentenza dalla Corte costituzionale
Che ha dichiarato bensì di legittimità
Però professor pace
A chiaramente indicato la corte che per uscire da questa situazione di legittimità costituzionale le opzioni possibili che si presentano al legislatore sono due un è una sola
Mentre si tende a ricordarne sempre una sola quella più semplice la più banale se vogliamo dare a concepire che è quella della riduzione delle tre reti
Questa è una delle due opzioni che la Corte costituzionale ha individuato e l'ha individuata partendo da un presupposto
Della rigidità del numero complessivo delle frequenze disponibili sostanza la Corte ha detto
E se le frequenze compere disponibili nel loro totale sono dodici di cui tre riservate al servizio pubblico allora riservare tre reti ha un solo operatore privato e troppo e quindi si fa falsa il il il gioco del pluralismo
L'altra opzione
Parte da un presupposto di fatto diverso e cioè che la gamma complessiva delle frequenze disponibili sia più ampia di quanto non lo può dire
Perché dipende dallo sviluppo tecnologico che in questo momento riscontrabile
E ricordiamo che sono già passati comunque cinque anni dalla legge Mammì cinque anni importanti non lo sviluppo dell'elettronica della telematica della multimedialità eccetera eccetera dell'utilizzo dei vari mezzi tecnologici
La corte torna più volte su questo punto sottolineando quanto la soluzione finale non possa prescindere dallo stato dello sviluppo tecnologico
E torno al punto tale che io mi sento di affermare che il dilemma fra la prima e la seconda opzione è un dilemma quasi accademico
Perché bisognerebbe del tutto escludo nella prima dal momento che è in dubbio che dalla dalla legge Mammì ad oggi c'è stato e lo lo riscontriamo ad ogni intervento praticamente un tumultuoso impetuoso sviluppo tecnologico del quale bisogna tenere conto
Ed è la
Non era questo riscontro che si potrà stabilire se le tre reti
Sono qualcosa che distorce il pluralismo delle voci oppure sono qualche cosa di assolutamente trascurabile rispetto alle infinite possibilità di accesso al mercato radiotelevisivo che si aprono grazie proprio allo sviluppo tecnologico
Quindi spostiamo un attimo la prospettiva che
Con troppa insistenza rimane fissata sull'ipotesi della riduzione delle reti e pensiamo che ne dobbiamo fare una legge per il futuro non per il passato
Non dobbiamo regolare dei conti che allora si ricadremmo veramente nel discorso dal ma mi
Dobbiamo far qualcosa di veramente utile al nostro Paese sia all'interno sia nel confronto con il i Paesi vicini con la Comunità europea con la concorrenza internazionale con la possibilità di captare grazie al satellite le voci ormai
Indeterminate che potranno arrivare sul nostro territorio
In questa ottica quando si può pensare di ridurre le tre reti del gruppo privato
Nessuno poi ricorda mai l'esistenza di altri principi costituzionali non esiste soltanto quale diritto primario quello alla libertà di espressione condizionato dal pluralismo e quindi qui la tematica
Di cui ci siamo fin qui occupati esiste anche l'articolo quarantuno dalla Costituzione la libertà di impresa
La libertà di intraprendere di esercire attività economiche quindi non si può intervenire
Senza tenere conto delle ripercussioni che un intervento demolitore su un'azienda che agisce
In virtù di una regolare legge della Repubblica italiana può avere
Sull'occupazione sullo sviluppo sugli investimenti sulla sorte stessa sulla sopravvivenza stessa
Dell'impresa non penso che sia questo uno degli scopi della nuova legislazione quindi con questo è un altro punto che ritengo che debba essere tenuto presente e posto sul tappeto
Prospettive del lavoro della Commissione
Beh detto fatte queste osservazioni mi sembra che considerata la complessità della materia considerata la il peso la portata la valenza dei problemi sul tappeto anche di carattere costituzionale
è un po'difficile pensare che in poco tempo in breve tempo si possa per incanto trovare una sistemazione definitiva
Sì posso trovare una soluzione che non sia
Proprio frutto di un'approssimazione proprio frutto forse anche di un pregiudizio
Quindi erano per la parte che che perché noi rappresentiamo vi parlo per per il Polo quindi la minoranza certamente in questo momento nel Parlamento
Certa la collaborazione certa la migliore collaborazione nella massimo spirito di lealtà però con altrettanta chiarezza devo dire che per questa collaborazione non siamo disposti a rinunciare a principi a idee a convinzioni nelle quali fermamente crediamo e sulle quali siamo dispostissimo ad ogni più ampia e approfondita discussione questo sia ben chiaro ma non a strozzare la discussione perché incombe il referendum o perché bisogna fare le elezioni di ottobre o farle o non fare
Perché non vorrei che anche dalla soluzione di questa di questo problema della legge antitrust televisivo dovesse dipendere addirittura la fissazione delle elezioni politiche
Quindi sensato massima disponibilità ma tenendo presente questi paletti per noi ben precisi
Naturalmente si pone il problema di un regime transitorio e questo mi rendo conto che ma non vorrei che il regime transitorio fosse poi alla fine il vero obiettivo di cui tutti quanti parte abbiamo sentito anche dire
Sì perfetta chiarezza e sincerità dal comitato promotore dei referendum che la promozione dei referendum aveva proprio per scopo quello di arrivare a muovere le acque per per per modificare la situazione in atto
Allora da un lato certe
Benissimo cioè
Ma non vorrei che
Il l'obiettivo si spostasse da una legge di riordino effettivo
Ponderata che tenga presente di tutte le modificazioni della realtà una legge organica e che serva a qualcosa davvero
L'obiettivo si spostasse soltanto sull'immediatezza sulla necessità di intervenire in qualche modo e qui si veramente con un'approssimazione che può risultare pericolosa per aggiustare in qualche misura la situazione attuale
Ebbene la voglio dire che
è ben difficile pensare a una normativa transitoria che possa consistere sic et simpliciter nella eliminazione nel divieto di la terza concessione nella abrogazione della terza rete
A in danno del gruppo privato
Perché innanzitutto sarebbe sarebbe una
E pubblico certamente
Perché sarebbe una misura che non non troverebbe sufficiente fondamento tecnico in quello che invece l'indagine che la commissione deve fare
Sarebbe estremamente semplicistiche superficiale ma poi voglio ricordare questo che mi riallaccio a quanto osservavo sui diritti dell'impresa sui diritti alla alla allo svolgimento dell'attività economica
Che non si può pensare che provvisoriamente un gruppo che si è dimensionato ha strutturato la l'occupazione a raccolto Investimenti ha disposto impieghi di capitale ha pianificato per il futuro in base ripeto ad una legge della Repubblica italiana
E quindi abbia fatti propri Budget i propri calcoli la e abbia impostato la propria sopra si guidata abbiate pazienza abbiamo discusso per tre ore adesso risponde D'Alema
Perché voglio vogliamo sottrarre D'Alema scuse perché vogliamo solo tra l'aveva il diritto di replica abbiate pazienza
Stavo dicendo tra l'altro che non è pensabile che si possa amputare di un terzo
La possibilità operativa e quindi di autofinanziamento di presenza sul mercato un'impresa che agisce in piena legittimità in forza di una legge dello Stato
E pensare che ciò sia una misura transitoria provvisoria quasi che si pensasse con una certa dose di ipocrisia che poi magari regime definitivo questa Terza Rete potrà anche essere le restituita no perché probabilmente questa azienda non arriverà nemmeno a regime definitivo perché amputata la parte essenziale
Che è vitale per la sua stessa sopravvivenza e qui parlo ein canadese privati e pubblici presenti sappiamo benissimo che la crisi sarebbe immediata
Sarebbe tale da non consentire più forse nemmeno la sopravvivenza a distanza di mesi o di qualche anno una volta arrivati a regime transitorio quindi al regime definitivo quindi stiamo molto attenti a questo punto tornando al discorso delle tre reti come Védrine dell'incidere sulle tre reti come unica maniera pervenire incontro all'esigenza messi in evidenza dalla Corte Costituzionale voglio ricordare che non c'è soltanto il il discorso della amputazione di una rete ma si può agire anche a livello di pluralismo sul pluralismo interno e questo non è un discorso gratuito questa sito questa soluzione è già stata messa in luce per esempio dalla corte costituzionale tedesca
Che ha invitati legislatore ad operare o in un senso o nell'altro
E quindi anche il pluralismo interno è una misura da tener presente così come si può tenere presente l'incidere per esempio sul palinsesto sulla programmazione faccio un esempio se è una rete fosse impedito di fare Mus-e telegiornali questo già
Questo già sarebbe una misura efficace sul piano del pluralismo
Lascerebbe intatte le potenzialità commerciali ma credo che qui non interessino ne sono le potenzialità commerciali questa mattina di antitrust non è materia di di salvaguardia del pluralismo
Ma dico come misura provvisoria preservando l'integrità e la sopravvivenza delle aziende che hanno diritto a sopravvivere si può intervenire anche in questa maniera sono dei suggerimenti che ovviamente dovranno essere tenuti presenti non si può soltanto pensare all'ipotesi
Della amputazione
Volevo poi soltanto fra i vari interventi rispondere un attimo a vita quando ricordava la anomalia della situazione italiana anomalia che dipende dal fatto che come ben sappiamo le altre legislazioni
Europea e di altri Paesi europei non prevedono certamente un regime di
Titolarità di più concessioni capo un solo soggetto ma anzi addirittura prevede una una titolarità parziale di una sua rete benissimo questo noi conosciamo bene come la situazione delle degli altri Paesi europei però e qui riprendo uno spunto iniziale del dottor Confalonieri
Queste leggi che a detta di vita potrebbero essere
Indifferentemente scelte deve essere adottate nel nostro Paese
Non hanno assolutamente evitato che si venisse a creare esattamente la situazione che si è creata in Italia c'è la presenza sostanziale di un duopolio
Per quante possono essere le voci presenti su quei mercati ma le assicuro che sono molto di più le voci presenti sul nostro mercato grazie alla compresenza delle televisioni nazionali e di quelli locali chiusa la parentesi in ogni caso queste leggi perfette
Ho così ritenute tali queste ritenute tali tanto da poter essere scelte da noi non hanno evitato lo stesso inconveniente contro il quale si è reagito qui in Italia
Con percentuali complessive dei due gruppi che era in arrivano al novanta di lettura al novantacinque per cento credo in Olanda
Quindi dal dal primo primo punto in secondo luogo in secondo luoghi se è un'anomalia c'è stata e qui lo ha ricordato credo
Veneziani l'anomalia prende spunto e ha preso spunto e ha una sua giustificazione storico economica nella presenza dell'anomalia RAI perché in nessun altro stato europeo
è esistito una televisione di Stato con tre reti in pratica date in appalto ai partiti della maggioranza o comunque di governo o dell'area sostanzialmente di governo quindi è un'anomalia che deriva da un'altra anomalia che ha consentito di demolire un monopolio dell'informazione che certamente è una situazione ben più anomala ho già ricordato poi che in questa situazione il gruppo privato che dispone di tre reti ne dispone e e le esercizi c'è in virtù di una legge dello Stato
E quindi ripeto ritorno sul concetto è difficile pensare a un intervento demolitore e sarebbe punitivo punitivo di qualche cosa che è stato autorizzato dalla Repubblica italiana con una le una regolare legge
Quindi non si può intervenire con criteri
Di carattere punitivo
In lo seguo sempre sul discorso delle altre leggi europee se è vero se è vero che bisogna tenere presente soprattutto lo sviluppo tecnologico e oggi lo sviluppo tecnologico non è certo quello negli anni passati degli anni in cui sono state fatte queste leggi e se obsoleta la legge Mammì figuratevi quanto sono obsolete
E quanto sono ormai appartenenti a un passato sul quale non è certo il caso di ritornare queste altre leggi che addirittura Franzi fra frantumano effrazione il possesso di una sola concessione quando ormai le sequenze da qui a pochi mesi probabilmente saranno di numero praticamente infinito
Mi fermerei qui dottorandi perché avrei tantissime annotazioni ma mi rendo conto che era allora ettari grazie ad hoc mi consente una battuta lei viene generalmente descritto come una colomba traffico
Complesso volare una colomba turno
Qualche striatura nera resta è un equivoco reale sacche le colombe rompesse Colombo non vuol dire essere rinunciatario e non vuol non vogliono io ero presente allora sarò più rozze lei ha scavalcato a destra in parecchi punti Confalonieri no Emma questo
Dalle
Sì
Non credo diciamo che qui
Tanto dobbiamo fare della propaganda propaganda
La Fininvest la fa attraverso le sue televisioni
Noi oralmente a proposito di par condicio ma in sedi diciamo più popolari
Non qui dove siamo fra tutte persone che più o meno sanno come vogliono votare al referendum
Ma io penso che innanzitutto sia giusto che la commissione che è stata costituita
Avvisi suo lavoro
Senza che i commissari si sentano vincolati alla necessità dal punto di vista dei tempi
Di trovare per forza una qualsiasi soluzione per evitare il referendum
Ma indiscutibilmente
Se maturano le condizioni di una soluzione che rappresenti un passo in avanti una risposta ai problemi posti dai referendum
Credo che questo sarebbe un fatto positivo
Anche perché sembra a me che sarebbe utile al Paese oltre che al sistema dell'informazione
Uscire da una guerra televisiva
Che il referendum non risolverebbe
Anche perché in materia di diritti di libertà non si può decidere a maggioranza
Quindi non non conta nulla referendum è utile per i voli sbucare Maroni io vi inviterei a non fare propaganda perché non conta nulla chi vince il referendum
è per noi conta se infatti io noi indichiamo una strada per evitarlo
E anche perché il le leggi
Che qui sono state richiamate adesso dall'onorevole Dotti
Sulla base delle delle quali opera il sistema televisivo italiano sono leggi dello stato italiano ma è anche vero che sono state dichiarate in parti essenziali incostituzionali dalla Corte costituzionale
è vero che sono di qui a non molto tempo in scadenza le concessioni pubbliche
Perché si tratta di aziende ma che operano in regime di concessione pubblica
è sempre difficile pensare che si possa rinnovare possono rinnovare le concessioni sulla base di una legge considerata incostituzionale insomma
Noi possiamo girarci intorno quanto vogliamo
Una nuova legge che riordini questo settore è conveniente a tutti
è innanzitutto convenienza per la grande azienda Fininvest che in un quadro di incertezza normativa non si sa che valore commerciale abbia io non ho sentito le valutazioni che lei ha riportato io non li ho tutti quei soldi ma se gli avessi diciamo per comprare un un'azienda che non so se riavrà le concessioni quante reti potrà vere
Siamo e quindi con il dubbio che poiché il magazzino lo debba andare a vendere a Porta Portese diciamo avrei dei dubbi prima di intraprendere Investimenti così rilevanti
Infatti dottori Confalonieri e letta che sono persone assai
Solidamente dotate di buonsenso
Non per un improvviso cedimento alle istanze degli altri ma a mio giudizio mossi dalla considerazione che ciò sia utile e conveniente per la grande azienda
Della quale misura diversa hanno responsabilità credo abbiano ragionevolmente aperto un dialogo per ricercare le soluzioni quindi inutile che qui nessuno concede niente a nessun altro cioè un interesse generale
A ricercare un quadro normativo più rispettoso di
Principi di libertà e di pluralismo
Più rispettoso di regole di mercato
In tutti i Paesi del mondo il mercato è regolato
In modo da salvaguardare il principio della concorrenza
Un assetto che si è anche più aperto all'innovazione
Mentre l'attuale assetto appare statico è abbastanza malato anche perché
Il duopolio così come si è configurato nel nostro Paese
Brucia moltissime risorse
Ne lascia libere molto poche diciamo per investire sul futuro
E quindi corriamo anche il rischio di una relativa arretratezza rispetto alla rivoluzione del sistema complessivo
Della televisione dell'informazione e delle telecomunicazioni così come si sta delineando in altri paesi europei e del mondo occidentale
Questa esigenza non nasce da una volontà di vendetta politica contro Berlusconi questo uno degli argomenti più bislacchi diciamo perché
Per quanto ci riguarda noi abbiamo ritenuto che la legge Mammì fosse una legge sbagliata inadeguata sin dal tempo in cui essa fu discussa non era in causa diciamo l'entrata in politica di Berlusconi
Il referendum come è stato ricordato è stato promosso allorquando
Questa ascesa in campo non era stata ancora annunciata
Quindi qui la questione è un'altra questione un'altra e che questa esigenza viene avvertita al di là di quella che è senza alcun dubbio a un'ulteriore anomalia e che questo diciamo credo che
Almeno su questi dati di partenza diciamo non dovrebbe esserci il minimo ragionevole dubbio cioè il fatto che
Il proprietario
Quel colosso dell'informazione della televisione commerciale del quale parliamo è anche diventato leader politico il Presidente del Consiglio chiaro che questo è un fatto anomalo
Sarebbe proibito in tutti i Paesi democratici del mondo che pone un altro problema
Un altro rispetto all'Antitrust
Perché se è vero che quell'equilibrio di cui ha parlato l'onorevole edotti insomma di una televisione pubblica
Occupata dai partiti
E a partire dal mille novecentottantasette anche con una qualche presenza della sinistra di opposizione ricordo la data perché non si pensasse che ero un fatto storico molto recente
Ma
E poi un grande gruppo privato
Credo che questo assetto non era ottimale ma certo nel momento in cui il proprietario del grande gruppo privato diventa anche il capo dei partiti che occupano la RAI beh insomma francamente è vero che c'è il satellite e quindi forse possiamo sintonizzarsi con Radio Londra
Tuttavia diciamo la situazione diciamo non è ottimale dal punto di vista
Noi ci troviamo ma questo è l'unico riferimento io io rappresento un'utenza diciamo ecco un'utenza che grosso modo è anche un'utenza importante verso la sinistra però so al centrosinistra vediamo che cos'è lo vedremo ma solo la sinistra sono trentaquattro trentacinque per cento del popolo italiano
Però un target medio alto come direste voi cioè Chiusa la metà la popolazione attiva la metà dei laureati che so target medio alto
Una fortissima presenza nella fascia fra i trentacinque e quarantaquattro anni ecco noi ci troviamo come se in edicola ci fosse solo la nazione il Carlino l'informazione il tempo e il Secolo d'Italia
E poi non in tutto il territorio nazionale Paese Sera il Messaggero
Non andrebbe bene cioè noi abbiamo bisogno di trovare nell'edicola televisiva anche qualche cosa che risponda a questa quota di mercato perché siamo in una situazione nella quale non non troviamo all'edicola diciamo
Televisiva
Qualche cosa che corrisponde a un bisogno di una quota di mercato rilevante che rappresentiamo che sono convinto che l'Antitrust c'è un mercato più aperto
Darà risposta noi non vogliamo tornare a nuove forme di occupazione partitica che siamo convinti che se c'è un mercato aperto regolato dalle leggi della concorrenza qualcuno che avrà interesse anche a soddisfare quel target medio alto e numeroso che noi rappresentiamo ci sarà per ragioni commerciali faranno televisione anche per noi se invece le cose sono strutturate come sono strutturate oggi no chiaro no
Parliamoci chiaro dal punto di vista delle leggi la concorrenza che senso ha avere Fede Liguori
Su un mercato non ha senso evidentemente c'è qualcosa che non ha a che fare con le leggi di mercato che ha che fare con regole di dominio politico
Quindi questo vale anche per la RAI a mio giudizio la situazione della RAI è una situazione ma questo non riguarda l'Antitrust io considero
La situazione della RAI in una situazione non legittimo
Deve essere superata attraverso le
Già scadute secondo me dimissioni del consiglio d'amministrazione avevano già dovuto essere presentati
è una situazione anomala che
Un consiglio d'amministrazione che si trova in palese contrasto con l'orientamento della maggioranza del Parlamento che è il suo azionista di riferimento non rimetta immediatamente il mandato se ne vada è una situazione anomala direi illegale che
Che costituisce un grave vulnus diciamo dal punto di vista della convivenza civile e democratica del Paese che spero si estendano conto che dev'essere superate
Lo so io posso ripetono tutte le volte a me sembra una cosa così ovvie se ne avevano andasse uno di mettersi al più presto
Ma comunque c'è insisteremo anche su cose che appaiono totalmente ovvie
E che sono condizioni
Perché si crei un clima di di convivenza di discussione bisogna farsi carico dello stato d'animo degli altri
La democrazia consiste anche nel capire il punto di vista degli altri siano essi più numerosi o meno numerosi
Ho ricordato l'altro giorno che un filosofo non particolarmente agitato diciamo ma di orientamento liberaldemocratico persona molto pacifica come Gianni Vattimo
Ritiene che nell'attuale condizione televisiva la sinistra non dovrebbe presentarsi alle elezioni
Ora se lo dicessi io verrà immediatamente accusato di una perché non so qual è il passo successivo diciamo a non presentarsi alle elezioni
Considero questa proposta una proposta non giusta proposta che indica uno stato d'animo preoccupante però il fatto che su un grande giornale d'informazione si posso scrivere questo deve essere considerato non da me
Ma dall'altra parte come qualcosa di cui farsi carico per cercare di capire che non si può
Non cercare di superare una situazione che genera
E un'asprezza del conflitto di questo non si può prima è possibile diciamo non rendersi conto che c'è qualcosa che non funziona in questa situazione che vi si deve porre Ribecchi io
Vengo alle soluzioni rapidamente che possono essere considerate possibili ma noi abbiamo presentato vorrei dirle come risposta noi quando dicono in un dicono il PDS noi i progressisti
Abbiamo presentato una proposta di legge assai complessa assai ricca
Che tende a regolamentare non soltanto il settore televisivo siccome sono sempre accusati di non occuparci dei giornali diciamo
Io non ricordo dove fossero alcuni di quelli quelle persone che di che in qualche modo lasciano intendere che noi non ci poniamo il problema della concentrazione delle proprietà delle testate giornalistiche quando noi abbiamo dato battaglia quando noi ci vedo qui abbiamo contestato quella sentenza con la quale si è riconosciuto che la FIAT non è proprietaria di del Corriere della Sera quando noi abbiamo sollevato pure
Quando noi tanti anni fa sollevammo il problema dell'anomalia italiana per cui i grandi gruppi finanziari e industriali sono proprietari dei giornali eccetera
Io non so dove fossero quelli che adesso ci dicono voi non parlate dei giornali parlate solo dalla televisione
Favo bizzarra diciamo questa accusa
Perché abbiamo una ricca documentazione che dimostra che da questo punto di vista abbiamo assolutamente le carte in regola non solo ma che dimostra che anche che tutti quelli che ci accusano di questo mai hanno condotto una battaglia su questi problemi mai
Solo ora in modo abbastanza appiccicaticcio strumentale
Quindi
In questa proposta di legge affrontiamo anche il problema dello statuto dell'impresa editoriale eccetera però adesso io ritengo che come giustamente ha detto Napolitano
Noi
Senza togliere alla Commissione
L'impegno di un lavoro più ampio
Però dovremmo concentrare la nostra attenzione sulla questione televisiva
Per vedere se è possibile trovare una soluzione
Che avvii uno sblocco
Che avvio uno sblocco
Da questo punto di vista io sono ordini rispondo Giovanni Valentini d'accordo con la proposta che è stata avanzata da Walter Veltroni con un articolo pubblicato su la Rep
Cioè sul fatto che
Intanto ora
Paghino anche senso intanto ore
Che io penso che in prospettiva questa questione possa essere vista in termini diversi
Ma intanto ora si creino le condizioni
Attraverso una riduzione del peso Fininvest attraverso una riduzione del peso orari perché posso stare sul mercato un terzo polo dell'informazione del della televisione commerciale
Essendo secondo me
In prospettiva l'assetto al quale puntare
Un assetto proprio perché come giustamente dice l'onorevole tutti diciamo noi adesso dobbiamo pensare ad una possibilità che in virtù dell'innovazione tecnologica moltiplica le possibilità di accesso
E quindi possiamo pensare ad un sistema nel quale
Non ci siano intrise che abbiano concessioni per più di una televisione generalista
Con impianti a terra e invece abbiano la possibilità di accedere ad altre
Forme di televisione
In grado di dare agli utenti un'Offerta più diversificata più qualificata più ricca
Di aprire spazi anche ad una pubblicità più specialistica e più penetrante di allargare i confini del mercato
Io ritengo che la televisione pubblica debba essere nelle medesime condizioni nella transizione nell'assetto finale
Laddove compete
Io non vedrei male in prospettiva che questo Paese avesse una
Una televisione pubblica finanziata dal canone che svolge una funzione di servizio pubblichiamo e cioè di informazione che dico
Di carattere educativo culturale
Che valorizza un patrimonio nazionale che investe nelle produzioni eccetera e che per il resto la Rai
Anche con una operazione scorporo dal punto di vista aziendale possa essere privatizzate o a vere una partecipazione di privati e quindi a vere
Diciamo così un servizio pubblico
Che
Nel diciamo sta fuori dal mercato
E avere una invece un'azienda privatizzata o a partecipazione privata che sta sul mercato in modo da valorizzare le risorse che oggi ci sono nelle nelle nell'azienda RAI in un senso o nell'altro la capacità di competere sul terreno della televisione commerciale
Ma anche una funzione della televisione pubblica che secondo me resta importante anche ai fini di produzione di valorizzazione della cultura nazionale perché altrimenti tutto questo
Secondo me rischia di essere soffocato dato che non si tratta di vendere pastasciutta diciamo perché è un mercato un po'particolare questo in cui ci sono da tutelare dei beni e non sono soltanto la libertà dell'informazione
Anche la cultura nazionale un bene da tutelare diciamo così
La capacità del nostro Paese di produrre
Televisione di produrre CIPE è un bene da tutelare esattamente come la libertà dell'informazione
Io penso anche che se si va a un riassetto di questo sistema
Noi dobbiamo pensare come avviene in altri Paesi che ci sia una separazione
Fra la trasmissione
Gli impianti
E i concessionari di televisione
Perché questo consente da una parte di a vere una in tre una società
Che gestisce la trasmissione vi possono partecipare gli attuali concessionari i quali evidentemente hanno un patrimonio in questo campo
A cui potrebbe partecipare l'industria delle telecomunicazioni
E in questo campo noi potremmo avere una sinergia evitando una moltiplicazione di costi uno spreco
E anche una sinergia nel senso degli investimenti per l'innovazione
Mentre invece i concessionari televisioni dovrebbero fare televisione e rivolgersi ad una società che garantisce loro di arrivare in tutte le case diciamo così che garantisce un servizio
In cambio di un cannone secondo me una assetto di questo tipo facilita l'accesso
Facilita l'accesso
Consente un uso più razionale delle risorse
Di evitare la duplicazione di Investimenti consente di pensare ad un sistema che al suo interno e competitivo
Ma che per certi aspetti è un sistema Italia diciamo
Che poi deve competere su un mercato aperto che è il mercato europeo e mondiale
E quindi io ritengo che ci sono dei guasti che si sono determinati per certi aspetti anche per forme di concorrenza esasperata tra RAI e Fininvest
Seguite poi da Paci discutibili diciamo perché faccio un mercato che funzioni regolarmente può consentire come ragionevole anche sinergie e collaborazioni risparmi investimenti comuni in certi settori e poi la concorrenza anche il fare televisione che è ragionevole che ci si nell'offrire un prodotto
Quindi bisognerebbe pensare di riorganizzare in questo settore
Io mi rendo conto che può essere obiettato ed è stato obiettato e finisco su questo il fatto di dire va be'ma voi chi vi autorizzata esso a fare un compromesso
Sia pure transitorio due reti due reti due reti mentre invece il problema è di condurre diciamo nello spirito del referendum una battaglia perché si arrivi subito
Ad una situazione più aperta più concorrenziale
Sì io non mi sento in questo caso interprete autorizzato diciamo
Io esprimo un'opinione ovviamente poi in Parlamento ognuno avrà la sua opinione e conterà anche l'opinione di chi questo referendum ha promosso e rappresenta quel milione di cittadini che hanno firmato quindi nessuno pensa di fare delle transazioni sulla testa di qualcuno
Tuttavia noi riteniamo noi politicamente l'Italia
Che se la via di una soluzione di convergenza di una transizione negoziata esistente se effettivamente esiste
Questa via possano essere ragionevolmente esperita e ricerca
Noi non intendiamo diciamo io penso che questa questione in quanto ora mai a che fare con i caratteri della democrazia come il conflitto politico del nostro Paese
Debba si debba cercare di affrontarla in modo non drammaticamente conflittuale
Il che comporta la consapevolezza da parte della Fininvest del fatto che progressivamente diciamo così Essa dovrà riorganizzare diversificare la sua presenza chiaro si può pensare diciamo
Se andiamo in regime di antitrust di mantenere questo peso e dall'altra parte la consapevolezza che un processo di questo tipo debba essere aiutato non tendendo delle imboscate non avendo un intento distruttivo insomma una operazione che possa essere non traumatica io ritengo che se questa via