Io non so parlar d'amore...

Vi invito a prendere posto
Bene iniziamo il convegno innanzitutto saluto tutti voi vi do il benvenuto è un piacere rivedervi ci siamo visti ultimamente a novembre perché è stato qui al convegno lo scorso le condizioni climatiche sono diverse per fortuna
Quindi insomma non c'è quella situazione la volta scorsa
Saluto tutti i nostri ospiti i relatori
Un piacere rivedere Carmelo Cantone nostro
Il dottor Cantone che ex capo ex vicecapo del dipartimento
Insomma saluto tutte le autorità per vedo il Presidente del Tribunale di sorveglianza la dottoressa rata che il magistrato di sorveglianza dalla fortuna Tecla scegliessero somma l'assessore colonnello Bin collettori garante insomma tutte le autorità presenti tra l'altro con la dottoressa fortuna mi pare che due anni fa un anno vanno forte l'anno scorso abbiamo fatto proprio un convegno per due tre anni fa ancor prima della sentenza della corte costituzionale un convegno ci siamo interrogati proprio sull'affettività in carcere sentiamo subito entriamo subito nell'argomento perché guardate che questa tematica dell'affettività è una tematica diciamo e non nasce ora è stata per lungo tour tempo dibattuta io qui ho un documento che ormai storico che la circolare del novantasette a firma di Michele Coiro che su proposta di alcuni bar
La nettari invitava le direzioni a sondare un po'il terreno per vedere se era fattibile a realizzare l'affettività in carcere quindi stiamo parlando del novantasette
Quando ancora insomma c'era questa proposta di di alcuni deputati tra cui Pisapia
E io ricordo era un giovane direttore appena assunta dopo quattro anni di servizio e serissimo un sondaggio allora
Ero direttore vicedirettore alla casa circondari Catania piazza Lanza e ricordo che chiedevano ai detenuti cosa ne pensavano di questa sentenza di questa circolare
Ma gli stessi detenuti non erano molto convinti perché vicino AIOM diamogliela volte in carcere non esiste proprio
Chiaramente sorpassa di tanti anni nel frattempo sistema penitenziario diciamo europeo si è voluto in quasi in parecchi Paesi europei la l'affettività in carcere è una realtà
è una realtà
Perché però diciamo Orsi si è arrivati a costituire
Un un discorso sul diritto all'affettività gradualmente partendo da una sperimentazione per arrivare a diciamo Norma dimezzare e creare appunto presenti in Francia le unità di via
Le unità abitative
Ma dopo una sperimentazione quindi la sentenza della recente sentenza la Corte costituzionale mette un punto fermo sul diritto riconosce ecco lega il diritto all'affettività i diritti della persona
Quindi chiede anche un contributo
Da parte del legislatore di Fini contributo del legislatore dell'amministrazione penitenziaria della magistratura di sorveglianza per realizzare concretamente questa a questo diritto
Quindi sultano teorico di diritto non c'è dubbio che l'affettività
E qualcosa che deve essere garantita la problematica nasce però su come realizzare concretamente e in tutto il territorio nazionale questo diritto all'affettività
Su questo punto io so che il Dipartimento si sta attrezzando pare che nato un tavolo tecnico perché bisogna stabilire delle linee guida probabile un attimo come realizzarlo i punti sono tanti la la sentenza li indica
Decenni inizialmente bisogna trovare gli spazi coi bisogna capire il legame stabile affettivo che bisogna preservare
Poi dice anche che sono dei degli Déco è un diritto che non è non deve essere sporadico quindi una certa continuità
Dice tanti Bondi che poi magari non sfilo questori anche il dottor Judge ippici illustreranno meglio
Certamente non è semplice è un tema divisivo ma quando si parla di carcere sempre divisivo ma non c'è ma è una visione unitaria sul carcere
Quindi io non sono contento che sia siete tutti qui oggi con la sollevazione dei fondi di riflessione io da parte mia sono disponibili a dare all'amministrazione se richiesto il mio contributo
Perché secondo me diritto l'affettività va garantito e chiaro però e la problematica appunto come come come realizzare questa
Questo diritto quindi ringraziamento i nostri ospiti Ornella Favaro
Allora
Prima sposato una cosa c'è una ragazza che si chiama Zaccaria qui in sala
è arrivato
Non lo vedo al allora votiamo qui essa perché spiego se ha voglia
No allora intanto dico mi dispiace tantissimo che non c'è Adolfo Ceretti che per noi una figura fondamentale perché ieri non è stato bene cantarlo avuto un problema di salute ovviamente
Per me è un dispiacere particolare perché in questi anni lui che è sempre stato assieme a Noemi né nell'organizzare queste giornate e poi volevo questa giornata dedicarla a un nostro col un taglio Mauro che non c'è più e che è stato una parte importante della redazione ha dato una veramente un contributo sempre di vitalità di intelligenza di idee e mi dispiace cioè qui sua moglie sono contenta che abbia ripreso avvenire perché anche per lei per noi è una figura importante però abbiamo detto che avremmo dedicato questa giornata in particolare a Luigi
Allora vorrei iniziare in modo un po'anomalo invitando qui le due persone più giovani o un uno è Zaccaria che è uno studente che nel corso del Progetto con le scuole e poi voglio dire anche una cosa rispetto al Comune di Padova nel corso del progetto con le scuole ha avuto il coraggio di da studente di raccontare la sua esperienza di essere già stato in questo luogo per trovare suo padre e l'altra persona è Errico che è una persona detenuta di ventidue anni vorrei cominciare con loro perché mi sembra significativo affidarci alle parole delle persone che questa di questo problema degli affetti in carcere ce l'hanno ce l'hanno avuto
Ed è un problema davvero che nel nostro Paese viene affrontato ancora ancora malamente
Allora beh io un attimo vorrei che la l'assessore al colonnello portasse un saluto per la semplice ragione che il Comune di Padova che da sempre sostiene un progetto di che io credo sia un progetto davvero rivoluzionario nel senso migliore del termine
Cioè innovativo ricco di idee importante è che
Che fa crescere le persone ma tutte fa crescere gli insegnanti e gli studenti Noemi le persone detenute quindi se vengono qui mi farebbe piacere
Ecco la
Mangio Hernan grazie grazie nella Buongiorno tutte buongiorno a tutti inizio portandoli i saluti del nostro sindaco Sergio Giordani
E e di tutta l'amministrazione perché ancora una volta siamo veramente orgogliosi orgogliose che Padova sia al centro della discussione nazionale sul carcere sulla qualità del carcere
E grazie quindi anche al direttore Mazzeo e naturalmente a tutti gli organizzatori di questa giornata
Ah granello di senape ristretti Orizzonti a volontariato giustizia a tutti i volontari e volontarie che l'hanno reso possibile naturalmente anche al personale di questa amministrazione che con tanto impegno oggi di accolto qui
Ecco io
Non entrerò nel merito dell'argomento perché confesso di conoscerlo poco e in tal senso e ringraziamento ancora più sentito proprio perché iniziative come queste consentono lo sviluppo di un dibattito pubblico è anche maggiore consapevolezza da parte deciso di politici quindi grazie innanzitutto per questo e grazie anche perché avete dato un titolo molto provocatorio a questa a questo incontro
L'avete chiamato io non so parlare d'amore e allora la domanda che sorge spontanea e macchie che sa parlare d'amore
Sicuramente non la politica perché l'amore è un grande rimosso delle decisioni pubbliche se voi aprite un libro di storia Ona qualsiasi cronaca di quello che accade in una in un'amministrazione a qualsiasi livello dall'amministrazione locale fino a quelle europee c'è un grande rimorso che appunto quello dei sentimenti
La politica non sa parlare d'amore
E appunto pre non libro di storia sembra che l'intera storia dell'umanità la Storia con la esse maiuscola si componga solo di grandi battaglie di grandi uomini raramente di grandi donne che operano gesti che sembrano essere del tutto indipendenti dalla dal sentimento poi c'è un'altra parte del racconto della storia dell'umanità
Che la la letteratura che ci racconta qualcosa di diverso e allora li troviamo
Da i celebri Romeo e Giulietta Tancredi Clorinda fino ad arrivare il sosia Raskolnikov troviamo l'amore come non elemento che dirompente imprevisto arriva anche se non lo vogliamo
E forse è per questo che non piace al potere forse è per questo che non piace alla politica
E l'amore imprevisto decide lui e c'è anche se la Storia con la esse maiuscola sembra volergli negare la propria appartenenza all'umanità e in questo senso il suo esserci diventa ogni giorno forza speranza e coraggio quel coraggio che ci serve ora per abbassare dal diritto come giustamente diceva
Ornella Favero il direttore Mazzeo ai fatti perché è grazie alla speranza e a al credere all'amore sentimento che le organizzazioni di volontariato ma anche direzioni di carcere nominate hanno posto questo argomento nonostante tutto è oggi forse siamo pronti per compiere un passo decisivo quindi grazie
Banco Megna trecentosette
Allora sì ma intanto anch'io volevo ringraziare nostre magistrate e la presidente del Tribunale di sorveglianza perché per noi importante che siano qui sul titolo e io non so parlar d'amore confesso che avevo che ho ho deciso questo titolo perché volevo per una volta cominciare con con qualcosa di bello questo convegno volevo sentire della musica è una canzone che secondo me parla al cuore
Adesso allora facciamo facciamo aprire la giornata a ai due ragazzi più giovani
Allora
Grazie alla per avermi dato questa possibilità di avermi invitata a parlare e grazie a voi tutti per essere presenti per ascoltarmi io porto appunto alla mia esperienza da da studente da figlio per quanto riguarda le relazioni interpersonali relazioni più strette che sia con con una persona io sono stato in questo carcere più di una volta quando quando ero bambino fino ai sette anni perché mio padre era appunto detenuto qua
E nonostante fino ad un certo punto ci sono c'è nella stanza azzurra con i giocattoli con con le sedie eccetera
Non
Comunque uno spazio comune che viene condiviso da altre persone da altre famiglie che vengono lì per gli stessi motivi per per l'ex
Per incontrare assistere
Vedere restare con con le persone a cui voglio bene con la tua famiglia
E ovviamente un uno spazio comune che viene condiviso con altre persone che possono essere magari una volta uno due magari sono tre quattro famiglie non non è la stessa cosa
Giacché un uno spazio personale che viene che non viene condiviso con nessuno se non con i tuoi cari con chi ti è vicino conti ti fidi
E vorrei aggiungere come piccola parentesi che forse se questo progetto venisse più come dire pubblicizzato verso questa questa direzione piuttosto che
Un
Come dire come se fosse solo per il partito era come se fosse solo per le stanze private Secondo Maestro sarebbe più facile anche per più persone accertarlo perché finché lo proponi come la stanza privata per la coppia ci sarà sempre chi ti viene incontro dicendo ex stiamo soltanto facendo le stanze a luci rosse invece la buttiamo chiusi sul sul familiare sul
Sul nucleo familiare sul sul sull'importanza delle relazioni oltre quelle romantiche
Verrebbe più facile a più persone accettarlo perché
La famiglia apparve l'importante unica fondamentale di ognuno di noi perché per forza sì siamo qua è perché qualcuno ci ha voluti qua ci ha portati qua
Quindi nessuno può negare l'importanza di un un genitore che sta privatamente con suo figlio mentre viene più facile per certe persone negare un una vicinanza sessuale perché viene definita meno importante perché ne risenta più frivola ma una una vicinanza invece parentale non verrà mai
Negata non può essere negata perché fa contro ideale
Un anno della famiglia
Buongiorno a tutti io sono ricco sono quasi cinque anni sono in carcere
Però la famiglia un po'diverso dall'altro son cresciuto con un padre in carcere vorrei parlare del collo che affettivi
Perché non è solo sesso perché dare la possibilità a una persona detenuta di fare il genitore credo che sia opportunità per per giudicarlo riducano il modo migliore rapporto tra mia madre e mio padre se distrutto col tempo perché in un collo più normale non riesce a dare l'affetto in modo naturale c'è sempre seguito da una telecamera non riesce a dimostrare il l'amore forse credo che con questa possibilità del collo che affettivo rapporto non sarebbe neanche finito e forse io non sarei finito qui dentro perché è la mancanza di un padre proprio come forma paterna e molto ha fatto molto male nella mia infanzia non ho fatto un'infanzia come gli altri
Non è una stanza a luci rosse perché stanza viceversa stanno ad Amsterdam
Questa è più l'opportunità delle persone di non perdere il rapporto con la famiglia perché forse l'unica cosa che ci rimane qua dentro la famiglia pensare magari una compagna che vorrebbe avere un figlio dal la persona che amo e negare questo diritto è una cosa orribile azioni
Allora cominciamo con il primo capitolo io ricordo che questa quando ho letto questa sentenza
Mi ha colpito una cosa
Questa sentenza dice che il carcere produce nella vita delle persone una desertificazione affettiva
Cioè questa espressione è un'espressione forte e credo che sia un'espressione che dovrebbe far capire all'amministrazione che non c'è tempo da perdere ecco noi abbiamo fatto un po'organizzato questa giornata con questa idea non c'è tempo da perdere e non c'è da aspettare nulla non c'è ad aspettare la politica perché questa sentenza dice impone di e rendere effettiva questa cosa da subito non c'era il prima possibile ovviamente
E di mettere in campo tutte le energie per interrompere questa desertificazione affettiva quindi noi continueremo a insistere a sollevare questa questione a essere fastidiosi in questo
Finché non si decideranno a attuare questa cosa
Vorrei dire una cosa la dico pubblicamente c'è una io so che è stato istituito un tavolo che devo tavole operati tavole a me fanno paura ai tavolini noi abbiamo un tavolo di discussione che funziona è bello ma i tavoli istituzionali
Ne ho visti tanti
Spero non sia un modo per spostare in là la realizzazione di questo di questa alla l'attuazione di questa sentenza spero che che non sia così e ribadisco come responsabile del volontariato
Che a questo tavolo deve partecipare anche il volontariato perché il volontariato ha un ruolo fondamentale se oggi volontariato decidesse di non entrare in più nelle carceri per dieci giorni le carceri sarebbero paralizzate e questo è una cosa che l'amministrazione deve cominciare a capire
Perché nonostante tutto non credo che la capisca altrimenti saremmo stati coinvolti in questo tavolo come saremmo stati coinvolti nel tavolo che si occupa dei suicidi come avremmo dovuto essere coinvolti nel tavolo che si occupava della della circolare sulla media sicurezza e non lo siamo stati
Allora io rivendico questo e chiedo di è che questo tavolo sia reso pubblico perché non se ne sa niente cioè c'è una specie di segretezza strana che non si capisce che sia reso pubblico e che siano resi pubblici i tempi dei tempi Brevi perché ripeto la desertificazione affettiva in atto impone tempi rapidi
Allora
Allora il primo capitolo chiamerei sempre per la redazione Marino a introdurre un po'e poi il primo relatore che Fabio Gian Filippi che il magistrato che ha avuto un ruolo fondamentale in questa vicenda perché ha sollevato la questione di costituzionalità
Rispetto all'articolo dell'ordinamento penitenziario che impone il colloquio visivo sul collo sul colo che delle persone detenute il controllo visivo sui colloqui delle persone Marina
Sì buongiorno a tutti
Li chiamo Marino cinquantanove anni
Vi chiedo scusa ma ruberò anche il tempo che non hanno utilizzato Errico Zaccaria perché
La mia vicenda un po'lunga e quindi parte un po'da lontano dal mille novecentottantotto quando ho commesso una serie di reati per i quali sono stato poi condannato all'ergastolo
E voglio provare a raccontarvi cosa può succedere nella famiglia di una persona detenuta quando questa viene arrestata o almeno provo a raccontarvi quello che è successo nella mia di famiglia in particolare alle mie figlie
Però faccio una premessa i familiari delle persone detenute vengono spessissimo definite vittime secondarie perché ovviamente in certi casi o quasi sempre ci sono delle vittime primarie ma io non le chiamerei vittime secondarie perché pagano tutti gli affetti per le colpe per delle colpe che non hanno ma per le colpe che sono magari dei genitori o di altri familiari Khan commesso il reato
E per non incorrere in equivoci mi rifaccio alle parole del di due persone che conoscete tutti che sono Gino Cecchetti in e Agnese Moro
Gino Cecchetti in in un'intervista al Gazzettino del quindici quattordici quindici aprile
Ha detto di provare
Solidarietà nei confronti dei familiari di Filippo Turetta cioè della persona che ha ucciso sua figlia
Perché Lugli almeno ovvi verso il lutto può fare dei progetti la sua vita continua con la vicinanza e la solidarietà e la mora delle persone
Cosa che difficilmente avranno i familiari di Filippo Turetta e questo l'ha detto Gino Cecchetti non sono parole mie Agnese Moro invece in un convegno che si tenne in quella in questa palestra nel due mila quattordici dopo aver ascoltato le figlie di alcune persone detenute che avevano parlato appunto al convegno disse che anche queste figlie stavano vivendo
Lo stesso dolore che aveva vissuto lei quando suo padre era stato prigioniero delle Brigate Rosse
Ecco
Questo proprio per evidenziare che e l'errore secondo me a volte sta proprio in questo definire vittime secondarie
I familiari delle persone detenute
Io le mie figlie non le definisco vittime secondarie
E allora provo a raccontarmi qualche frammento di quello che è successo nel due mila scusate nel mille novecentonovantaquattro quando sono stato arrestato quasi sette anni dopo aver commesso reati
Siccome sono stato arrestato appunto quasi sette anni dopo cos'è successo che nel frattempo erano nate Carlotta e Laura le mie due figlie
E siccome io sapevo che era una mora termine perché prima o poi poteva essere il giorno dopo il mese dopo l'anno dopo io sarei stato arrestato
E quindi quell'amore
Quel sentimento quel legame perlomeno si sarebbe aspettato sì senta bene
Sì e allora cosa ha fatto in un gesto di egoismo secondo me ho cercato di prendere da Carlotta e Laura ma soprattutto da Carlotta cara più grande
Tutto l'affetto che potevo e ho cercato di dare a loro tutto l'affetto che potevo perché poteva essere l'ultima ora per me era sempre ultima ora in cui potevamo stare assieme
E quindi quando sono stato arrestato il ventinove novembre del novantaquattro per una vicenda fra l'altro terribile la vicenda giudiziaria terribile
Cos'è successo che
Sono scomparso nel senso che sono stato sottoposto a due mesi di isolamento molto duro
E a Carlotta che aveva sei anni fu raccontata la bugia che viene raccontata molto spesso ai figli dei detenuti
E cioè papà e via per lavoro ma torna presto questa cosa che ricorre molto
Però come si fa a spiegare
A Carlotta che è una bambina di sei anni
Con il quale
Con la quale diciamo così col padre aveva un rapporto appunto quasi simbiotico dormiva sulle mia sul mio petto la sera
Addormentava amo magari entrambi guardando la bella e la bestia o Lilli e il vagabondo sul divano la sera
Come fai a spiegare una bambina di sei anni che papà è via per lavoro e scompare
Io non potevo scrivere non potevo ricevere lettere non potevo telefonare non potevo fare colloqui
E provate a immedesimarmi
In un momento di empatia e provate a pensare cosa può aver viaggiato nella mente di Carlotta
Ma allora papà non mi amava allora papà se n'è andato ma allora papà non mi voleva così bene come mi dimostrava ma allora papà
Magari è andato via per colpa mia avrà fatto qualcosa di male qualcosa di sbagliato per il quale papà non mi vuole più e quindi Carlotta comincia dal Natale
Venticinque giorni dopo era Natale dopo il mio arresto Carlotta comincia a star male
E comincia a bere ad avere delle crisi epilettico convulsive il neuropsichiatra che l'ha preso in cura scrisse esattamente in una relazione crisi epilettico convulsive da angosciata separazione dal padre
La mente di Carlotta per reggerà quel dolore a quella sofferenza si scatenava con delle crisi epilettiche o convulsi senza dopo due mesi termino l'isolamento e in pochi giorni dopo mi portano col Carlotta colloquio quando Carlotta entra in sala colloqui si guardò attorno e mi disse babbo matusa in galera
Io non ebbi neanche il coraggio di dirle di sì
E quindi a Carlotta rimase ancora quest'ombra che io potessi essere via per lavoro ma i miei familiari le dissero la verità decisero insomma si fece aiutare e consigliare e le dissero la verità
E allora si potrebbe pensare
Somma il problema si è risolto Carlotta sa che non sente nulla e abbandonata
No perché Carlotta da quel momento cominciò continuano ad avere le sue crisi epilettico convulsive che però precedeva con un atteggiamento prima delle crisi si rinchiudeva in un armadio o in uno sgabuzzino
E anche in questo caso il neuropsichiatra scrisse esattamente per condividere con il padre in senso di restituzione di costrizione
Il modo di Carlotta per starmi vicino era quello di rinchiudersi in un luogo angusto quasi come a voler condividere con me la prigione che secondo lei stavo vivendo e cioè anch'io sono rinchiusa come mio padre quindi gli sono vicino questo credo che abbia pensato Carlotta
Di Carlotta ma io posso raccontarvi quello che ho vissuto è quello che mi è stato raccontato ma chissà quante cose altre cose ha vissuto io ricordo Carlotta nove anni in occasione di un
Colloquio che mi disse babbo stai tranquillo tu non ci sei più ma penso io a Laura che aveva tre anni in meno
Una bambina di nove anni
Non dovrebbe caricarsi di queste angosce di questi problemi
Oppure la mattina si fermavano a volte a fare colazione al bar e Carlotta correva a leggere il giornale prevedere se c'erano notizie su di me e sul processo
Questo assetto otto anni secondo me è terribile non un bambino non dovrebbe vivere queste cose ma questa è tutta responsabilità mia sia beninteso io non non non posso far altro che dire questo
Volevo regalare agli un'immagine o comunque lasciare di di Carlotta
Che entra in sala colloqui fino al due mila le sale colloqui di tutte le carceri erano almeno nel carcere dov'ero io che non era questo erano delle grandi stanze tagliate a metà da un lungo bancone divisorio in marmo largo circa un metro
C'è sopra avevano ulteriore vetro di cinquanta sessanta centimetri quindici si poteva toccare
A malapena le mani fra familiari e persone detenute
Io ricordo Carlotta che entrava in sala colloqui
Con queste opzioni di
E questo fisiche tutto è esile questi boccoli castani mi sorrideva saltava sulla panchina che c'era dalla sua parte saltava sul bancone divisorio scavalcava il vetro e mi si buttava fra le braccia e ricordo che c'erano a volte degli agenti che bussavano al vetro e mi dicevano di rimetterla dalla sua parte
Però ricordo anche molti agenti che si giravano dall'altra parte facevano finta di non vedere di essere indaffarati in qualcos'altro
Per consentire a me Carlotta di stare abbracciati qualche secondo in più poi naturalmente la dovevo rimettere dalla sua parte
Pensato una bambina di sei sette otto anni che deve vivere
Un distacco così forte da quella che è la figura genitoriale che il genitore non riesce più a farlo il carcere come fa
A consentire di di di essere genitore come se ci fosse nella vita libera e allora di Carlotta vi ho parlato e Laura Laura io mi ero sempre illuso
Che non avesse sofferto per il mio arresto perché lavorerà sempre allegra sorridente radiosa dico che è bello almeno Laura non ha sofferto con quello che ha sofferto Carlotta
E mi sono accorto invece di quello che poteva avere sofferto Laura quando Laura aveva sedici anni quindi dopo tredici anni io ho avuto il primo segnale di quanto Laura avesse sofferto
Succede a sedici anni che in un incidente stradale muore il suo fidanzatino dell'epoca
E lavora andarono in crisi schierò l'anoressia si ritirò da scuola e quando staccava il telefono e scompariva sapevano dove andarlo a cercare al cimitero davanti alla tomba del suo fidanzatino
E Laura continuava a ripetere primo verso mio padre poi ho perso anche ragazzo che amavo prima ho perso mio padre c'è paragonando la mia assenza quasi alla morte e io che pensavo che lei non avesse sofferto
L'ultimo esempio secondo me di quello che può aver sofferto otto Laura l'ho avuto a distanza di trent'anni l'anno scorso quando lei è diventata mamma
è diventata mamma di un bellissimo bambino di nome no a che io non ho ancora visto perché dice Laura Pablo io so cosa vuol dire entrare in carcere ho cominciato a tre anni
E non riesco a portare mio figlio lì dentro
Quindi io pensavo Laura non ha sofferto
E poi mi ha spiegato anche cosa significano a Noah significa portatore di quiete dopo la tempesta perfino il nome non credo che sia stato casuale
Ma che sia stata proprio la ricerca di un po'di quiete dopo la tempesta alla quale ho sottoposto io le mie figlie
E con questo ci si fanno i conti quindi
Quindi quello che mi viene da dire oggi è
Ma
All'epoca le stanze azzurra come diceva Zaccaria non esistevano
Però di passi avanti ne sono stati fatti rispetto a trent'anni fa ora esistono espanse azzurra esistono le aree verdi in alcune carceri come in queste esistono le telefonate tutti i giorni
E non è per niente scontato ma inutile che vi spieghi quanto possa essere utile oggi esistono le videochiamate o meglio Things
Per chi è lontana e distante può comunque vedere in qualche modo i propri figli in modo meno traumatico che non rispetto al rientro in carcere
Per concludere
Io spero che un giorno
Quelle che verranno attrezzate per essere le casette dell'intimità siano delle casette delle della famiglia
Perché penso che se Carlotta io all'epoca potevo telefonare pochissimo a casa perché fra l'altro per telefonare all'epoca bisogna avere un contratto come oggi ma poteva essere soltanto un'utenza fissa
E quindi sentivo poco le mie figlie
E le vedevo nel nei contesti che vi ho spiegato ecco vorrei tanto che in un futuro ci fossero delle case della famiglia dove si possa ci si possa scambiare un affetto che sia meno istruttivo per i propri figli
Ho quasi finito scusate mi
Ho tanti appunti e nei nelle famiglie dei delle persone detenute molto spesso cioè un senso anche di autoisolamento di vergogna quasi un'estensione che a volte le famiglie e i familiari delle persone detenuto vengano quasi trattati come se ci fosse una sorta di estensione della responsabilità un pochino colpevoli anche loro
E questo pesante è pesante per loro
E di fronte alle ferite che vi ho raccontato rispetto alle mie figlie volta non c'è guarigione
Non è che dopo due anni si sta bene ha saputo soprattutto Carlotta USA terra chi il Valium il Tavor come in una ferita che non si circa trenta più dove in una vita dove non hai risposte un po'una clessidra senza sabbia
E detto questo concludo mal parliamo spesso mi dice Cornello al Progetto con le scuole con gli studenti
Spesso racconto quello che vi ho appena raccontato e non dimentico mai di raccontare che io non ho avuto la Ford Lalla diciamo così la possibilità di abbracciare le mie figlie o di scambiarli con loro affetto come avremmo voluto
Però ci sono nella mia vicenda giudiziaria delle famiglie che il Papa non l'hanno più visto
Delle famiglie che i familiari i genitori non vi hanno più potuti abbracciare e questo non lo dimentico mai ed è anche giusto che me lo dica
Perché
Perché questo doloroso è una ferita sempre aperta
E quindi io non so Ornella magari mi rimprovera però io sento questa esigenza e la voglio condividere con voi perché come dice Adolfo Ceretti una volta in questa in questa palestra l'area la responsabilità e la consapevolezza si costruiscono incrociando il volto dell'altro e oggi più che mai questo lo capisco sempre di più
E allora mi chiedo
Serviva di non applaudire
Ma di fare dieci minuti di silenzio
Scusate dieci secondi di silenzio scusa
Per
Diciamo così rivolto queste vigilie rivolti questi dieci secondi di silenzio alle vittime dei remi e reattivo tacchi per la mia vicenda tutt'oggi in qualche modo soffre beh ringrazia veramente
Va bene riprendiamo con i allora nel primo capitolo Rocks non so
Con Fabio Gian Filippi l'ho già detto il magistrato che ha sollevato questa questione
Quindi siamo particolarmente grati vogliamo introdurre ecco Giacon delle domande perché così poi chi sai cioè così poi ci rispondi ci aiuti a c'è ci aiuti anche a capire di più perché le persone ritenute cominciano giustamente credo a chiedere che questo diritto venga riconosciuto quindi cominciano a fare richieste ai direttori per avere per
A dire colloqui intimi i direttori dovranno cominciare a a rispondere
E se le risposte non ci saranno o saranno negative giustamente le persone tenute potranno cercare di fare reclamo ai magistrati
Se tra l'altro dico che c'è qui ci sono degli avvocati Michele passione Annamaria Borghetti e noi abbiamo chiesto di aiutarci anche a sostenere questi reclami comunque ecco forse Rocco introduce un po'le domande brevemente che vorrei che vorremmo fare a Fabio Gian Filippi
Buongiorno a tutti io mi chiamo Rocco
Più che altro rivolgo delle brevissime erano domande al dottor Gian Filippi che saluto
Ben ritrovato ecco abbiamo letto tutto tutti la la sentenza della Corte Costituzionale
Per la quale il dottor Gian Filippi aveva sollevata la questione
E quindi l'abbiamo letta concretamente diciamo punto per punto
La domanda che le faccio anzi le domande che gli faccio sono principalmente che cosa si aspetta il dottor Gian fin VP dalla dei singoli direttore perché nella sentenza chiaramente vengono citati i direttori per le il conseguimento per l'applicazione della della sentenza
E che cosa si aspetta di albero dal da Dipartimento amministrazione penitenziaria
Poiché chiaramente per sollevare la questione c'è stato bisogno che un detenuto della casa editrice della casa circondariale di di Terni ha fatto chiaramente la richiesta
Quindi vedo che questo detenuto al fine pena due mila ventisei
Ecco ho due o due mila ventotto una roba del genere quindi siccome la sentenza dalla Corte costituzionale chiaramente impone direi uso uso questo termine impone
Di di l'applicazione di quanto di quanto scritto diciamo no
Visto che la politica fino adesso non non se ne è occupata è intervenuta la Corte costituzionale
Chiedevo al dottor Gian Filippi anche cosa ha risposto al detenuto che ha ha fatto questa richiesta
Eventualmente perché il detenuto facendo la richiesta lui ha sollevato la questione costituzionale la Corte costituzionale
Ha dato queste indicazioni
E quindi virgola siccome chiaramente non non si riuscirà in brevissimo tempo non sia riuscito fino adesso perché la sentenza è di gennaio praticamente
Quanto tempo ci vorrà per la realizzazione di questi progetti se
Chiaramente poi il detenuto a fronte della sentenza far ricorso diciamo cioè nel senso fare richiesta di poter fare questi colloqui intimi
Cosa può fare il detenuto se la direzione non risponde chiaramente ci sono dei tempi per la realizzazione delle dei moduli abitativi di tutto il resto insomma per l'organizzazione
Cosa risponderà cosa ha risposto eventualmente il dottor Gian filippini al detenuto che ha fatto richiesta
E
Sembri direttore non rispondono o rispondono negativamente può fare ricorso eventualmente il detenuto in questione
Un'ultima domanda
C'è un ragionevole tempo di attesa per la risposta
Questo è quanto
Grazie
Allora buongiorno a tutto e tutti
Grazie a ristretti Orizzonti Ornella Favero a tutti gli organizzatori le organizzatrici per avermi chiesto di tornare qui ci torno con emozione dopo qualche anno di assenza anche di peso dal dal tempo del Covent grazie alla direzione dell'istituto penitenziario al personale di polizia penitenziaria credo che per loro questa sia una delle giornate più faticose dell'anno ma è anche altro la mente piena di di cento istituzionale rispetto a quello che fanno quindi grazie di di questo saluto i tanti amici amiche che vedo qui le colleghe
Del tribunale di sorveglianza di Venezia dell'ufficio di sorveglianza di Padova ripeto con affetto
Allora cerco di rispondere le do
Pandev con una pur breve introduzione restando nei tempi intanto dicendo che insomma vi ringrazio per le parole anche generose
I magistrati e tra loro il magistrato di sorveglianza sollevano delle questioni di costituzionalità non Rispetto diciamo a temi che ritengano anche rilevantissimi ma perché nella decidere la questione che è stata che è stata loro sottoposta si trovano di fronte ad un ostacolo normativo che non è per loro superabile ovviamente perché il giudice è soggetto alla legge ordinaria ma deve valutare Sempre se quella legge ordinaria sia compatibile con i principi costituzionali e sovranazionali che regolano
Tutta la tutto il nostro ordinamento
Deve avere un dubbio seppur non manifestamente infondato ma un dubbio non essere sicuro che ci sia un problema di contrasto con i principi costituzionali e a me è accaduto che appunto una persona detenuta abbia chiesto
Di poter svolgere un colloquio intimo riservato quindi anche con una possibile declinazione sessuale con la propria compagna e sicuramente la legge penitenziaria questo
Lo impedisce perché nell'articolo diciotto è previsto che tutti i momenti di colloquio siano presidiati dal controllo a vista
Della polizia penitenziaria non sempre quella uditivo che invece è previsto solo rispetto a particolari categorie di persone detenute pensa che a quarantuno bis perché c'è un pericolo di passaggio di informazioni
Non private ma invece di tipo criminale nei confronti dell'esterno allora lì si ascolta anche per tutti gli altri invece c'è questa imposizione del controllo a vista
Quindi diciamo l'amministrazione del facevano consentire quel colloquio intimo ma appunto
Magistrato di sorveglianza ha avuto una serie di dubbi di costituzionalità che ha sottoposto alla Corte costituzionale che ha risposto accogliendo quella questione con la sentenza dieci del due mila ventiquattro
Alla quale arrivo immediatamente
Voglio solo dire che non si arriva a questa pronuncia dal nulla il tema dell'affettività declinata in una dimensione sessuale anzi meglio il tema della sessualità citiamolo intanto così poi vediamo come arriviamo
Al diritto all'affettività ingenerare un tema molto antico
Un tema che stai insieme con il carcere come noi lo conosciamo addirittura da da dopo la Rivoluzione francese e se andiamo a leggere testi dei primi del Novecento vediamo dibattiti tra le scuole scuola positiva scuola classica del diritto penale che si interrogano sulla possibilità della concessione di momenti di esercizio della sessualità non in una dimensione di diritto in una dimensione anche correzione all'Istica all'epoca di gente
In cui si diceva in questo modo gli istituti penitenziari funzionano meglio si evitano i profili peggiori che possono derivare dalla convivenza astraendo dalla dimensione più naturale della sessualità
All'esterno e poi però la scelta quella del Regolamento fascista del trentuno fu quella di imporre questa situazione di divieto che poi è rimasta anche quando nel settantacinque la legge penitenziaria è stata riformata
Padre che la Costituzione come sapete ha detto delle cose fondamentali che l'articolo ventisette l'articolo tredici ma insomma tanti principi costituzionali che per tengono la materia penale e tuttavia quelle Regolamento è rimasto in vigore fino al settantacinque
Invariato ci sono voluti
Più di trent'anni perché ci si mettesse mano e si iniziassero a vedere quei principi calati nella disciplina
Della della vita quotidiana del carcere che stanno nella legge penitenziaria e tuttavia nel settantacinque ancora il tema della sessualità non è affrontato se non con il divieto contenuto in quell'articolo diciotto che impedisce il controllo a vista
Da quel momento i tentativi sono stati vari prima direttore Mazzeo ricordava la circolare del novantasette nel Duemila c'è un momento molto importante qui viene elaborato il Regolamento di esecuzione della legge penitenziaria voluto iscritto in larga parte dal sempre compianto collega Sandro mar gara
C'è
Modificava voleva inserire introdurre questi colloqui intimi che tuttavia non si introducono per una questione di copertura finanziaria
Da quel momento il tema continua a rimanere all'ordine del giorno con proposte di riforma dal punto di vista normativo arrivano anche piuttosto avanti
Penso
Alla gli stati generali dell'esecuzione penale che tentano una scrittura la commissione giostra al due mila diciassette scrive un nuovo articolo diciotto al quale si può attingere ancora oggi se il legislatore vuole
Perché è un testo che è già scritto che è stato lungamente pensato che ritrovate nelle nelle relazioni che sono sono pubbliche che sono pubblicate
Ancora una commissione nel due mila ventuno la riprende ci sono dei disegni di legge che sono stati diciamo proprio proposti ma poi alla fine non hanno trovato
Una una loro spazio c'è una precedente questione di costituzionalità
Di undici anni fa del due mila dodici cui la corte rispose con una inammissibilità per profili formali sui quali non entriamo ma che nel merito diceva è un problema fortemente sentito avvertito dalla popolazione penitenziaria bisogna parlarne bisogna che lo faccia il legislatore
Legislatore che appunto è rimasto però silenzioso per questi ulteriori undici anni
La dottrina non è rimasta silenziosa dopo di me parlerà il professor Pugiotto che approfitto per ringraziare per l'insegnamento che ha dato a tutti noi in questi anni su questi temi e di cui anche io come tanti altri altre Dinoi siamo siamo debitori
E da queste riflessioni dal lavoro anche del volontariato penso ai tanti momenti in cui di questo tema
Stretti orizzonti ha parlato nel corso degli anni che si arriva poi a quella decisione della sentenza della Corte costituzionale che non arriva
Diciamo dalla luna ma arriva da una riflessione più ampia che riguarda il tema questa volta non più vissuto in una dimensione correzionale Istica ma di diritto
Che la corte fa
Estendendo ad una declinazione anche eventualmente di tipo sessuale
Quel diritto all'affettività che nella legge penitenziaria di fatto già riconosciuto attraverso una serie di istituti
Che sono presenti pur nella loro insufficienza ad assolvere anche a questa funzione cioè quella del colloquio intimo che sono in colloqui visivi lo ricordavamo le telefonate
La corrispondenza una serie di momenti di contatto con l'esterno tutti però momenti che non riescono ad attingere quel livello per la presenza di quel controllo a vista sempre ed in ogni caso ecco la Corte Costituzionale incide su questo
E con una sentenza poi presso il Pugiotto ci dirà additiva
Additiva di principio dice qualcuno sentenza provvedimento qualcun altro perché molto specifica come vedremo ci dice
E il divieto di una dimensione riservata del colloquio per tutti e in ogni caso è incompatibile
Con articoli tre ventisette centodiciassette della Costituzione
Parametro interposto a qui andiamo sul tecnico rispetta l'articolo otto della Convenzione europea diritti dell'uomo
Perché è una preclusione che riguarda tutta la popolazione detenuta a prescindere dalle particolari caratteristiche di pericolosità dei singoli soggetti che quelle si potrebbero
Imporre anche una limitazione
Quando così non è è necessario quando così non è è necessario
Che invece sia consentito sia consentito fruire del colloquio
Vedo già un cinque minuti che mi mi mette molta ansia ma ricettario Barnet sette diciamo però mi mi fermerò pagasse che vorrei rispondere alle domande che mi sono state poste ma essendo all'inizio giornata
Ritenuto opportuno comunque riassumere per chi non segue tutti i giorni la tematica la Corte costituzionale dice che questo momento di intimità se non ci sono delle ragioni specifiche che lo impediscano è una dimensione naturale
Del rapporto della del rapporto con con le persone con i familiari con i quali ci si relaziona e chiede socializzante ecco quella desertificazione affettiva non farlo vivere
Questo tempo questo luogo questi spazi del colloquio intimo sono oggi
Preziosi in una prospettiva riso socializzante
Questi momenti di intimità questo la corte lo ce lo fa capire
Ma sono l'esperienza di ciascuno di noi aiutano a decostruire l'immagine di Sella riportano su un piano di realtà consentono al nella relazione a tornare a guardarsi come un due di questa relazione di coppia invece che uno che ha imprigionato e che spesso è incapace da solo anche di confrontarsi con i reati che ha commesso con quello che è stato
E non deve più essere
L'intimità con la persona amata come ha scritto molto efficacemente don David Maria Riboldi su Avvenire all'indomani della pronuncia citava De André non è solo un'evasione ormonale e il contesto in cui dimessa la corazza che il carcere tante volte impone alle persone
Ci può far chiamare dall'altro lui dice con De André micio bello il bamboccione che vuol dire accedere a sentimenti come il desiderio di cura la passione e la tenerezza
Carezze sui graffi investiti tolti insieme alle paure baci sulle debolezze sui segni di una vita che fino a quel momento era stata un posto Pagliata sorrisi sinceri dopo un po'che non lo erano più questo lo scrive Alda Merini
Parlando di quello di cui parliamo significa spezzare quelle immobilismo delle proprie posizioni
E lasciarsi andare significa riprendere coscienza di quello che si è al di là di quello che si è fatto in questo
Che poi è un miracolo di accoglienza dell'altro ritrovare la forza che è mancata per dicono di psicologi in futura assi di nuovo il futuro e la prospettiva con la quale si fa la risocializzazione in carcere
Naturalmente questo questo percorso la Corte Costituzionale Sant'che non è facile declinarlo in concreto ma da dei compiti precisi dice non attendiamo più legislatore legislatore potrà l'amministrazione che la magistratura di sorveglianza debbono contribuire all'ordinata esecuzione della pronuncia
C'è certamente la domanda mi chiedeva questo un ruolo che la magistratura di sorveglianza può assolvere nel momento in cui verranno presentati reclami
Che seguano appunto delle risposte negative delle direzioni o delle risposte mancanti dissidenti rifiuti
Non c'è nella legge un termine entro il quale bisogna rispondere però insomma
Diciamo è evidente che questo è affidato alla alla ragionevolezza e il reclamo alla magistratura di sorveglianza anche perché gli uffici sorveglianza non molto gravati quindi non è che le risposte possano arrivare
In in due giorni diciamo c'è tutto il tempo perché si formi un'eventuale silenzio-rifiuto poi starà al magistrato di sorveglianza di fare delle verifiche la sentenza della Corte ricorda che esiste una discrezionalità della direzione
Nella concessione perché occorre verificare che non vi siano questi profili insicurezza che e che comunque potrebbero giungere fino a consentire che ci sia un rigetto della richiesta
I detenuti in quarantuno bis non possono averli non perché non abbiano un diritto all'affettività ma perché lo dicevamo prima
è molto importante ascoltare quello che si dicono perché non ci siano dei messaggi che passano all'esterno quindi finché permane quella situazione di gravissima pericolosità quel momento è interdetto per questo punto e questo profilo
C'è più in generale un tema poi magari ci torneremo di una valutazione sui comportamenti intramuraria che però attenzione non vede la corte parlare di un automatismo per il quale la negativa condotta impedisce di accedere a questo
A questa possibilità
Occorre verificare secondo me come hanno detto i primi commentatori se ci sono delle condotte
Poste in essere magari nell'imminenza del del momento del colloquio che potrebbero essere significative di un'incapacità in quel momento di rispettare quel senso di responsabilità che è necessario per vivere questo momento di coppia
Ci sono delle indicazioni molto precise che la corte già da oggi
E dice la Corte che sono tutti responsabilizzati
Le amministrazioni a livello centrale fino alle singole direzioni adesso sappiamo che è stata costituita questo gruppo di studio è una notizia della quale io sono personalmente lieto perché credo che ci sia bisogno di riflettere
Penso naturalmente anche che sia giusto rispondere prima comprendevo l'urgenza di avere delle risposte quindi che diciamo questo sentimento di urgenza debba essere debba essere presente io ricordo che la Commissione Giostra e la commissione Ruotolo hanno avuto dei tempi contingentati insiemi Commissione Ruotolo ebbe dal ministro per fare un quadro complessivo di riforma del Regolamento di esecuzione che poi non è stato realizzato tre mesi di tempo
Ecco quindi non è detto che il gruppo di studio significhi figlio un tempo ad libitum
Quello che e quindi mi fermo
Petto alle questioni che sono affrontate lascio la parola ad altri quello che è importante non perdere di vista che quesito cambiamento rappresentato dalla sentenza ha eliminato l'ostacolo normativo
Adesso le amministrazioni devono ragionare comprensibilmente su come possono far riferimento alle numerose esperienze straniere arrivare un po'più tardi ha questo di vantaggio ci son trentuno paesi in cui in modo diverso ma si è comunque dato un'esecuzione quindi vediamo come si è fatto e come sono stati risolti i problemi e rapidamente proviamo a dare esecuzione importante è sapere qual è la prospettiva di recente è stato pubblicato e qui mi fermo un piccolo libretto realizzato dei detenuti ASD l'istituto di Spoleto che si chiama Galeotto fu il libro e chi lo scrisse ed è un glossario dei termini che in carcere cambiano rispetto a come li pronunciamo noi curato da Giorgio famiglie alla voce sogno
Loro scrivono per alcuni di noi detenuti aggiungo io questa esperienza il sogno diventa così io opprimente che smettiamo di sognare del tutto rinunciando alla consolazione alla fuga temporanea che i sogni possono offrire ecco io ho parlato con molte persone di questa sentenza in molti luoghi e molte non credono che la sentenza della Corte avrà attuazione
Molti detenuti non credono che questa sentenza avrà attuazione ecco io posso dire che questa è una cosa che mi fa molto male
Come persona delle istituzioni dopo la sentenza noi dobbiamo
Allora Andrea Pugiotto ordinario di diritto costituzionale all'Università di Ferrara ma per noi e anche la persona che
Qui
è venuta a parlare di questo tema a osato parlare non solo di affettività ma anche qui Sessa di
Fatto che questa che è importante garantire i diritti delle persone detenute anche ad avere una relazione che è fatta anche di sesso perché il nel nostro Paese c'è questo tabù che al massimo si può parlare di affettività e è suo anche la definizione di desertificazione affettiva che poi è stata ripresa dalla dalla Corte costituzionale quindi vi dò la parola di volentieri di nuovo qui a parlare di questo a parlare con qualche risultato
Grazie
O ad un accademico chiamato aprire una giornata di studi come quello stava su un tema che coinvolge l'intera comunità carceraria oltre se peggio sempre un rischio lo descrive molto bene una pagina di un bel romanzo chiedo al mio amico e collega d'ateneo lui oltre che romanziere è un genetista di fama internazionale e mi dovrebbe Barbujani tutte le aste provvisorio pubblicato da Bompiani nel due mila diciotto
Il protagonista del libro detenuto in un istituto di pena
E racconta oltre alla propria vicenda la vita che si svolge in galera
Organizzano un sacco di convegni quando hanno
Come potrà immaginare siamo tutti un po'a che vedere con la nostra condizione di galeotti e tutti senza eccezione hanno Successo un mese sì e l'altro pure
Viaggiava c'è un professore non di diritto penale di un'altra cosa un giurista comunque e la conico magro abbastanza simpatico freddo
Quel tipo di Freddie però che si scaldano d'improvviso ha condotto cannonate Formenton magari un dettaglio tecnico che però non lo smonto a cuore non so se è presente
Ecco coi professore è un piacere ascoltarlo
Ci dice quello che vogliamo sentire in ben italiano serio compiuto interessante il tavolo nelle pause alla fine delle frasi come per togliere le grinze Donato bagni invisibile
Ci guarda un'espressione malinconica come se sapesse lui per primo che non servirà a niente
Si alza cerca qualcosa in tasca esce fra gli applausi a testa bassa dopodiché tutti in cella a meditare
Come sia possibile che nonostante la logica e la forza dei suoi argomenti continuiamo continuano a esistere legare
E noi starci dentro è un modo come un altro leggermente meglio degli altri di far passare un po'di tempo ecco
è vero
Ma non è sempre vero
Lo sa bene questa comunità carceraria qui al due palazzi di Padova è stata concepita la battaglia di scopo per il diritto all'intimità in formulario con un convegno nel due mila due il dieci maggio e con un secondo convegno il primo dicembre del due mila quattordici
Una battaglia di scopo mai interrotta
Come testimonia la vostra rivista ristretti Orizzonti il cui numero zero del mille novecentottantotto il penultimo numero di quest'anno sono non a caso dedicati a questo tema
Al seminario di dieci anni fa lo ricordavo Ornella c'ero anch'io e concluso la mia relazione dichiarandomi pronto essere arruolato in una lotta per una rivendicazione che ho sempre considerato costituzionalmente fondata
Allora una battaglia di scopo
Per riconoscere il diritto all'intimità infermo oraria sembrava isolare non solo da il probabile dal possibile ma finanche dall'improbabile per sfiorare le vette dell'impossibile
Un'impresa disperata o quasi come buttarsi giù da un grattacielo con l'ombrello aperti in mano
E invece
E invece oggi siamo qui a discutere a ragionare di una sentenza costituzionale la dieci del due mila ventiquattro quel diritto ha riconosciuto e ha fermato
Intendiamoci giudici hanno deciso secondo Costituzione e non con il cuore in mano
Tuttavia
La loro sentenza esprime quell'autentica impatti India che si sprigiona da chi è stato da chi è capace di immaginare la vita degli altri immedesimarmi dodici
Vedete verso i diritti scomodi l'atteggiamento dominante o paternalistico o quel vizio mistico
Dimostrando che amore costituzione valgono anche per i detenuti i giudici della Consulta hanno saputo rovesciarlo con sapienza giuridica liberandosi esseri umani che si ricordano di essere umani
Non è però solo il merito della corte costituzionale la sentenza è il punto d'arrivo di un impegno collettivo di lunga durata che ha coinvolto tanti
Volontari scrittori giornalisti giuristi garanti magistrati di sorveglianza l'appello di cui sono stato estensore e primo firmatario con la sua lunga e qualificata di strage di adesioni né ai testimoni
Ma prima ancora
Ciò che è meglio che appare più importante è vedere come tutto sia stato messo in moto
Ricorso di un recluso nella casa circondariale di Terni
Valorizzato sapientemente dal punto di vista di vaglia
Circa il giudice Fabio John Filippi
Pensateci un attimo la cella di un condannato
Magari a vita
è l'ultimo posto dove immaginare di dare corso all'inimmaginabile pure questo che è successo
Quel detenuto
Ha saputo incarnare al meglio l'esortazione Paolina spesso contrasta in ma che chiama farsi speranza contro ogni speranza agendo affinché le cose cambino invece di sperare che cambino indipendentemente dal proprio agire
Guardate che Caino che sostituisce la violenza l'arma non violenta del ricorso al diritto la l'ex
A tutela dei diritti di tutti Jura
è il segno più tangibile che il recupero del reo alla vita sociale segnato nell'articolo ventisette terzo comma è davvero un orizzonte possibile
Ciò detto
La sentenza dieci del due mila quattro due mila ventiquattro non chiude la vicenda
Apre un nuovo scenario
Perché è riconosciuto il diritto all'intimità intramuraria bisognava ora assicurarne l'esercizio
Evitando pregiudicato costituzionale sui livelli una promessa mantenuta non mantenuta cioè uno sberleffo con vere
Ecco di questo mi interessa ritornare oggi cercherò dunque di proporre una strategia
Che a me pare la migliore
Per dare attuazione alla decisione costituzionale in tempi ragionevoli e utilizzando strumenti immediatamente attivabili
Questa strategia poggia su tre pilastri che debbo illustrare
Ecco il primo
La diretta applicabilità della decisione della Corte costituzionale
E guardate la playlist degli argomenti a sostegno di questa mia affermazione e molto
Innanzitutto la sua accondiscendenza certamente additiva
è una tecnica con la quale la Corte dichiara illegittima l'assenza di una disciplina
Con il marito quella commissione normativa il potere legislativo provvederà nel frattempo quel diritto andrà assicurato dagli altri due poteri l'amministrativo e giurisdizionale
Badate non era una scelta obbligata
La Consulta volendo poteva bussare delle decisioni interlocutorie
Dichiarare inammissibile la questione per l'insuperabile a dispetto della discrezionalità legislativa come era successo nel due mila dodici commi richiedeva l'avvocatura dello Stato in udienza oppure differire l'incostituzionalità a una nuova udienza regalando così in tempo al Parlamento di intervenire a disciplinare la materia
Come ha fatto nella vicenda decolli dell'ergastolo ostativo
Ha scelto diversamente Lacorte preferendo una pronuncia non interlocutoria ma immediatamente applicativa
Lo dimostra anche una seconda scelta processuale
Accertata la violazione di uno dei tanti chi parametri indicati del giudice John Filippi accorta avrebbe potuto assorbiti tutti gli altri
Perché basta sfiorare un articolo della Costituzione per dichiarare illegittima la legge impugnata
La Corte invece non si è fermata al primo
Si è premurato di argomentare punto per punto lesioni di altri parametri per sottolineare la gravità
Della violazione costituzionale derivante dalla negazione del diritto all'intimità infra muraria
E chi le ha consentito
Di tracciare precisi e vincolanti indicazioni operative per i soggetti chiamati a dare ora in futuro attuazione la sua sentenza
Un vero e proprio vademecum che disciplina come debbano essere queste visite affettive infra murarie vademecum che conferma la diretta applicabilità della sentenza tant'è che molte di queste indicazioni provvedimenti tali sono incapsulato nel dispositivo non solo nella motivazione ci
Quanto ai soggetti che scrive la Corte nelle more dell'intervento del legislatore sono chiamati agire subito la Corte li chiama per nome e cognome
L'amministrazione della giustizia innanzitutto in tutte le sue articolazioni centrali e periferiche non esclusi i direttori dei singoli istituti
Dovranno operare in solido con la magistratura di sorveglianza che ricorda la Corte esercita due la tutela giurisdizionale nei confronti degli atti dell'amministrazione lesivi dei diritti dei detenuti compreso il diritto affettività infermo oraria
Riassumendo
La natura di sentenza additiva le scelte processuali computer le linee guida provvedimenti tali la diventa esplicita chiamati in causa dell'amministrazione e della magistratura di sorveglianza solo elementi più che sufficienti per affermare come ha scritto autorevolmente dottor Carmelo Cantone e soldi otto
Che la sentenza a carattere immediatamente precettivo
E che il sistema penitenziario si deve misurare ora subito con la mappa tracciata dei giudici costituzionali
Il secondo pilastro su cui poggia la strategia che proporrò e la doverosità di una situazione diffusa del giudicato costituzionale
Nel nome di una sussidiarietà orizzontale all'insegna dell'attuale se è un potere e in grado di svolgere adeguatamente un compito gli altri devono sostenerne l'azione
E di questa attuazione diffusa la sentenza reca tracce evidenti
Ad esempio
Quando parla di implementare diritto l'affettività intramuraria con la gradualità eventualmente necessari affermazione che non va letta solo in chiave diacronica mancanti in chiave spaziale
Con riferimento cioè i vari gradi diversi livelli d'intervento possibili per rendere attuativo il diritto riconosciuto dalla Corte
E ancora quando la corte auspica una azione combinata di legislatura legislatore magistratura amministrazione penitenziaria ciascuno per le rispettive competenze non esclude anzi richiede un'attuazione del diritto riconosciuto per quanto possibile come immediatezza
Tale attuazione diffusa
Sul territorio si configura giuridicamente come un obbligo
Con la sua decisione la Corte non ha creato un nuovo diritto
Ha rimosso l'ostacolo normativo che ne impediva l'esercizio
Ed è regola costituzionale scolpita nell'articolo centotrentasei della Costituzione
Per le sentenze di accoglimento della Corte valgono erga omnes nessuno può più applicare quella norma annullata Nevano giudice ne è un'altra autorità non è un privato
Dunque giudicato processuale basta a se stesso quanto a base legale per l'esercizio dell'azione amministrativa e giurisdizionale
Tanto più che la rimozione dell'obbligo di controllo visivo in occasione delle visite del partner
Fa sistema con l'articolo diciotto tassa al comma dell'ordinamento penitenziario che già prevede locali destinati a queste visite che devono favorire ove possibile una dimensione riservata del collo
Il terzo
Ultimo pilastro della strategia che proporrò o
Riguarda l'esatta dimensione del diritto riconosciuto che va garantito in tutta la sua estensione
Mi permetto privi di essere sono parzialmente d'accordo con le due testimonianze iniziali di questa mattina
Su questo punto vorrei evitare infondati equivoci puritani
è certamente vero
Che in Costituzione si precisa come
L'affettività del detenuto non possono ridursi acquerello della sessualità
Ed è certamente vero che il vento l'affettività va oltre dimensione sessuale
In ciò la sentenza della Corte in linea con una giurisprudenza consolidata che riguarda il tema delle relazioni familiari assicurate dall'ordinamento penitenziario
Attenzione però
Allora inciampare in un errore semantico
Come ha scritto Adriano Sofri che è stato uno di voi per vent'anni tra galera i domiciliari
Siccome la nostra società che ha finito di trattare il sesso dei giorni feriali con un bicchiere di acqua sporca
Continua a vergognarsi delle feste comandate
Allora preferisce parlare piuttosto che di rapporti sessuali di rapporti affettivi
Ma poi c'è il sesso
Landa possibilità che un uomo una donna in gabbia incontri per fare l'amore una persona che lo desideri e consenta sarebbe giusto e perfino offensivo diffondere certe ottici
Ha ragione Adriano Sofri
Ebbene dunque precisare
Come il più comprende il meno
Così in pericolo anche attività intramuraria implicito la sentenza non necessariamente implica una determinazione sessuale ma neppure da escludere
L'intimità infra muraria dunque include certamente l'esercizio della sessualità e la sessualità dice la Corte è uno degli scienziati in modi di espressione della persona umana
Fino a ieri il sesso in galera per i più era
Un vizio osceno una pretesa inaudita
Un imbarazzante esigenza un desiderio delle prime addirittura un reato da punire oggi è un diritto fondamentale della persona detenuta e questo è un corollario importante l'esercizio dei diritti inviolabili sottratta alla logica del castigo manchi a quello della premialità
Non si potrà utilizzare la concessione delle visite in formulare comma uno strumento premiale come uno strumento di controllo e di gestione del trattamento penitenziario
Questo dunque la sentenza immediatamente applicativa
Attraverso una serie di fusioni istituti penitenziari inclusi ma anche della dimensione sessuale che reazioni abbiamo avuto dagli organi di governo
Dall'audizione del capo del dato in Commissione Giustizia ventun febbraio scorso
E dalla risposta adeguata si gira il question-time alla Camera ventisette marzo scorso sappiamo dalla volontà politica espressa da entrambe di dare attuazione il prima possibile alla sentenza
Non si fa per registrare con favore l'intenzione pubblicamente dichiarato
Che però ad oggi si è tradotta esclusivamente nell'istituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare dove però ha ragione nella fa però
è grave che non sia stato incluso anche il volontariato
Questo gruppo di lavoro ha iniziato una Censimento degli spazi penitenziari
I doni alle visite intramuraria in termini scrive una nota del DAP di riservatezza e di dignità
Per il resto
Nessuna iniziativa legittime legislativi in Parlamento nessun decreto ministeriale nessuna circolare
Traduco
Agiremo con urgenza ma senza fretta
Perché non s'è possibile chiede di fare adesso ciò che non è possibile fare subito sarebbe tempo
C'è qualcosa che non mi torna c'è qualcosa che non mi torna
Intanto l'inerzia legislativa dell'esecutivo e della sua maggioranza è ingiustificabile dopo dodici anni del primo monito della Corte costituzionale
Non si può difendere la discrezionalità legislativa come ha fatto il Governo in udienza davanti alla Corte e poi non esercitarla
Tanto più che come è stato scritto in materia il cimitero delle proposte di legge e pieno di ottime intenzioni non coltivati
Nel frattempo
Continua accadere ciò che non deve accadere come se giudicato costituzionale non ci fosse però aveva ricordato che sempre la Costituzione vincola il legislatore a evitare di mantenere anche indirettamente esiti corrispondenti alla norma dichiarata incostituzionale ignorare una incoscienza avete accertato equivale Peppe trarla
Quanto all'attuazione diffusa sul territorio come il Governo esercita una interdizione
Dice il sottosegretario delegato non esiste alcuna autorizzazione specifica riguardante le cosiddette stanze dell'amore
Ogni eventuale iniziativa verrà intrapresa dal DAP
Che coordinerà dopo una ricognizione delle strutture tutti i provveditorati è accaduta singoli penitenziario
Così però si tradisce quella sussidiarietà orizzontale cui è ispirata la sentenza della Corte
Se il problema è evitare un diritto quesiti su invito matti dello Pardo una risposta Fatima legge
Fatto un regolamento fatte in una circolare firmata su questi fronti come ho già detto nulla è stato concepito
Questi i fatti
Il fax con i fatti non si deve diffidare
Occorre semmai gli ottavi tra il potere legislativo giudiziario amministrativo a fare ciò che sono tenuti a fare per costituzione come
Propongo questa strategia che chiama l'azione solido più soggetti
I primi siete voi
I detenuti
Ciascuno presenti un'istanza il direttore del proprio istituto di pena chiedendo la missione nel colloquio intimo con il coniuge o il partner dell'UE civile la persona convivente sulla base del diritto fondamentale fondata dalla sentenza dieci due mila ventiquattro
Là dove esistono le condizioni logistiche il direttore dovrà accogliere l'istanza non ci scommetterei ma un esito possibile e avremo così esperienze pilota
In caso di rigetto della sua istanza il detenuto potrà attivare il meccanismo della reclamo giurisdizionale articolo trentacinque bis presso il proprio magistrato di sorveglianza cui spetta provvedere anche nella forma del giudizio di ottemperanza all'inosservanza di condotte dell'amministrazione lesive dei diritti del detenuto compreso il delitto affidi tali formulario
In ultima analisi se il magistrato di sorveglianza e vi Dapporto e così anche la Cassazione in sede di gravame avrà il tesoretto le vie di ricorso interno che è premessa per poter incardinare una causa davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo
Quanto ai magistrati di sorveglianza e spero che ci è vicino alcuni ce ne sono li ho riconosciuti avete ulteriore freccia la vostra faretra
Potente anche in solido inoltrare al Guardasigilli un atto di prospettazione articolo sessantanove primo comma attraverso il quale segnalare l'esigenza di vari servizi penitenziari che riguardino l'attuazione e la mancata attuazione del trattamento penitenziario di educativo che include il pregiudicato costituzionale il diritto alla affettività infermo oraria
Una facoltà l'atto di prospettazione che potreste attivare magari prima avendo cercato una collaborazione
E con una sinergica con il direttore del carcere di vostra pertinenza
C'è poi
Un convitato di pietra
Fin qui a mio avviso inspiegabilmente minuto
L'Ufficio nazionale del Dante
Il quale in base alla legge ha la facoltà di formulare specifiche raccomandazioni anche al capo del Dap finanche al entro per segnalare la violazione di norme dell'ordinamento penitenziario ivi compreso il diritto all'affettività infermo oraria
L'esercito magari sollecitato dai tanti grandi territoriali alla luce per informazioni da loro raccolte sulla base di lettere mandate ai direttori degli istituti penitenziari come ha fatto ad esempio i garanti del Lazio e di Roma capitale
Prima di diventarne membro
Uno dei componenti dell'attuale Ufficio del Garante ha commentato la sentenza in dottrina
Apprezzandola come rigorosa inoppugnabili dimostrazione di un teorema matematico espressioni geometrica consequenzialità logica giuridica ad oggi però queste parole sono rimaste nella mente da vitali omissione compiuta verrebbe da commentare sarcasticamente la verità e che su questa partita il nuovo Ufficio del Garante nazionale si gioca molta della propria credibilità istituzionale da quanto metterà in campo e dalla pressione saprà in prime armi sapremo giudicare se sono capaci di esercitare la loro dedicata azioni istituzionali
Infine chiudo davvero mi scuso
Sul versante legislativo andavo certamente coltivate del due proposte di legge presentate da due volte onorevoli dell'opposizione Maggi e sarà eppure
Resto convinto che avrebbe un grande impatto politico
Se venissi depositati in parlamento un disegno di legge di iniziativa popolare
Sottoscritta da cinquanta mila firme attinte da quel bacino formato dalle vittime indicate dalla corte costituzionale
I detenuti le persone cui sono effettivamente legate i loro familiari
Sarebbe la dimostrazione che la comunità carceraria in senso lato di vendita non una spropositata pretesa ma il rispetto della legalità costituzionale attraverso gli strumenti dello stato di Dini
Questa dunque
La strategia
Da ciò capace di trasformare le meccaniche costituzionali in dinamiche istituzionali
Lo so
è un piano inclinato e non in discesa in salita ne sono consapevole
Ma il futuro semplice esistite solo in drammatica diamoci da fare grazie
E allora questi interventi Gianni sollevo no no un po'tante questioni io ritengo che invece la fretta
Non non giova in questo in questo discorso che stiamo facendo
E ricordo che
Negli stati generali hanno partecipato tutti c'è stato l'universo mondo anche il terzo settore e negli stadi generale col parere di bioetica con la Commissione giostra con tutto querele se poi prodotto quella modesta modesta modesta riforma dell'articolo diciotto perché non si è avuto il coraggio di fare praticamente introdurre l'affettività in carcere perché avendo acquisito tutta quella documentazione
Parere dire la commissione Giostra della si doveva la logica conseguenza era quella con un governo favorevole sta di generale con il e invece non si è fatto adesso siamo con la sentenza che da queste indicazioni forti che si devono attuare c'è un governo che ha detto secondo me giustamente lavoriamo su un tavolo tecnico e vediamo perché secondo me i passaggi sono questi noi dobbiamo operare con il Regolamento interno al professor Pugiotto dobbiamo operare dottor Gianni con il regolamento interno perché questa modifica va fatta è introdotta nel regolamento interno il regolamento interno come sa sappiamo si basa sulle direttive e sulle circolari dell'amministrazione e il regolamento interno viene fatto da una commissione che è presieduta dal magistrato di sorveglianza cui partecipa il direttore tutti quanti eccetera eccetera quindi secondo lei professore Pugiotto i passaggi su questi attendere le indicazioni che sono universali e sul piano nazionale dopodiché e stabilire punti fermi e poi entrare col Regolamento interno con la magistratura di sorveglianza e disciplinare la materia io vedo questo come passaggio
Perché erano in ogni caso il regolamento interno va modificato qualora si introducesse
L'affettività poi ove possibile non so se in tutti gli istituti si possa fare
Perché la ricognizione che hanno fatto che stanno facendo è quella di vedere gli spazi
Ove possibile troppo ci vogliono delle linee guida sicuramente
No non rubo grazie direttore no non rubo spazio dico solo proprio in un flash no sicuramente il regolamento interno diciamo ha una sua importanza però ricordiamo che si tratta di una normativa di tipo addirittura terziario qui c'è una sentenza della Corte costituzionale che impone l'esecuzione oggi dopo di che il regolamento interno si metterà a posto e si sta istituti penitenziari dove regolamento è fermo a quindici anni fa ma le nuove circolari dell'amministrazione innovano a seconda del momento storico in cui si pongono anche senza
Approfitto solo ma veramente trenta secondi per dire prima
Ne era rimasto questo che non volevo dire quando si parla di queste Camere o unità abitative dell'affettività ogni tanto sento questa cosa non saranno stanze a luci rosse perché non riguardano solo il sesso ma perché le stanze dell'intimità devono essere delle stanze con le luci rosse ma le stanze dove noi viviamo l'intimità
Hanno le luci rosse nelle nostre case sono così o sono il luogo al quale teniamo di più delle nostre case dove ci sono i nostri affetti i fotografi
Le cose della nostra quotidianità
Mi fermo
Grazie intanto scusate vorrei Silenzio perché sento un brusio sappiamo che è fastidioso quindi delle persone
Sono qui per ascoltare sta in silenzio in parecchi impariamo un po'ad ascoltare scusate una cosa se i adesso vorrei proprio perché l'interesse che noi abbiamo sempre avuto è stato fin dal primo numero dal numero zero di ristretti parlavamo di questo tema parlavamo anche della della sessualità delle persone allora abbiamo invitato per questo una persona che si occupa di quella di Chiara
Gregori che è una una ginecologa è una sessuologa che si occupa all'istituto Beccaria con i ragazzi del del minorile di questi temi l'abbiamo chiesto di come dire proprio perché siamo partiti dall'idea che le persone qui dentro ahimè gli si imparano un a parlar d'amore appunto e ad avere qualsiasi tipo di relazione che vada al di là del colloquio controllato le abbiamo chiesto di tornare a parlarci come dire proprio d'amore a partire da questa sua esperienza al Beccaria un un una cosa di volevo dire che è presente Perrella ai in rappresentanza della nuova provveditori cene
Rosella Santoro che non ha potuto esserci oggi c'è il dottor Casarano per il Provveditorato adesso darei la parola che
Ma chiara
Buongiorno
Non so se avete letto quale il titolo che mi ha fatto affidato oggi
Che appunto sembrerebbe riguardare una veramente piccola nicchia della popolazione
Perché stiamo parlando di
Giovani che quindi già sono una parte della popolazione stiamo parlando di detenuti quindi un ulteriore sottogruppo non solo stiamo parlando di detenuti stranieri oggi vi parlerò del mio contatto con detenuti stranieri ma non solo
Detenuti minori non accompagnati quindi questo potrebbe far pensare va be'stiamo parlando di qualcosa che riguarda veramente poche poche persone ma in realtà nella mia pratica professionale chi si è formata lavorando sostanzialmente anche in contatto con le donne migranti
Ho imparato che quando ci occupiamo di una popolazione specifica i cui bisogni le cui fragilità sono estremamente evidenti possiamo sviluppare delle buone pratiche che sono poi gli utili per la popolazione generale e quindi appunto occuparci dei bisogni e della alfabetizzazione sessuale e affettiva di una piccola nicchia
Della popolazione può permetterci di comprendere cosa manca anche nella alfabetizzazione della della popolazione generale e che cosa potremmo fare per cambiare davvero le cose
Noi
Siamo siamo entrati al all'istituto penale minorile Beccaria chiedendo appunto di poter parlare di educazione sessuale ed affettiva proprio perché per me
Riflettere immaginare come potevano sentirsi questi ragazzi
Detti inutile nella fase della della pubertà nella fase in cui il corpo comincia fra utenti potentemente prepotentemente a far percepire delle nuove sensazioni immaginare questo questo contesto mi sembrava veramente intrigante
E quindi qualcosa di cui doversi occupare e ci hanno assegnato i minori non accompagnati i ragazzi che non sanno parlare italiana che sono analfabeti perché gli altri erano già stati affidati per questo tipo di di lavoro al SerT
All'interno della prevenzione delle tossicodipendenze era anche prevista
L'educazione sessuale no che era inclusa in in questo tipo di lavoro che aveva questo taglio
Abbiamo accettato e ci siamo trovati di fronte a dei ragazzi che avevano delle storie molto molto complesse e traumatiche con delle emozioni completamente compresse
Che venivano esternate con dei comportamenti difficilmente modulabili molto istintivi
E poter dire siamo qui a parlarvi di sessualità ci ha permesso immediatamente di agganciarci al al discorso del piacere il piacere che nel nostro Paese e quasi più un tabù o rispetto a quello della sessualità hanno il piacere
Per non parlare poi del proprio piacere ve ne siamo partiti proprio da da quello dal
Cosa dice fa stare bene cosa nomadi fax stare bene quindi per agganciare
La la loro attenzione parlare veramente del piacere nelle nostre quotidianità no quindi
Questo lo faccio anche in realtà nelle sedute stesso logiche
Uno uno a uno con con le mie pazienti nei pazienti quando parliamo di sesso parliamo di piacere torniamo questo discorso e il piacere riguarda tutto
Tutta la nostra vita tutte la la nostra crescita perché la la spinta alla scoperta fin dalla prima apre fin dai primi giorni di vita si basa sul distinguere questa sensazione piacevole questa sensazione non è piacevole
E quindi è stato molto bello con loro provare a elencare quali potevano essere i momenti piacevoli in momenti
Spiacevoli e a quel punto abbiamo poi potuto introdurre il discorso delle delle mozioni
Quindi se io sto parlando di piacere e di invece situazioni in cui non sto bene posso cominciare a fare un po'lo spelling del mio star bene e del mio non stare bene emozioni fondamentali
Come appunto la la gioia la tristezza ed è stato anche molto bello provare essendo questi ragazzi sostanzialmente provenienti dall'Egitto qualcuno anche dal Marocco
Però è stato anche molto bello poter dire come si dice nella vostra lingua come si dice nella nostra lingua
E e piano piano cercar
Anche in questo caso anche per queste emozioni più specifiche del piacevole non piacevole poter chiedere loro quando ti senti in questo modo quando ti sei sentito in quest'altro modo
E a parte un ragazzo che ci ha chiesto di in non chiedergli di attingere alle sue mozioni perché era troppo doloroso lui preferiva non sapere che cosa sta provando
Tutti gli altri insistono persi nel divertimento del cercare nel foglietto di Morici che avevamo affidato loro con gli sticker
Cercare quelle che erano le faccine che migliora presentavano il loro sentire nell'arco della giornata
Quegli atti che poi non gli avevamo
Lasciato per portarli in cella perché volevamo che potessero quando notavano un'emozione durante i giorni successivi han notarla a Carla su un ulteriore foglietto perché se noto l'emozione mi prendo quel tempo per osservarla
E poterla appunto eventualmente modulare
E questi foglietti invece sono stati togliti all'uscita dalla
Dalla ha un lampo con perquisizione perché non erano stati
Non c'era stato dato il permesso ai ragazzi non avevano permesso di portarseli via piccola parentesi
E abbiamo appunto presto nel discorso e mai pure avanti ci siamo poi soffermati
Su queste emozioni come arrivavano ha consapevolezza come il tuo corpo e quindi per cominciare a parlare di corpo come il tuo corpo ti comunica che sei felice
Come il tuo corpo di comunità che sei triste
Che si è arrabbiato
Perché se noi sviluppiamo la curiosità mio servo nelle mie emozioni
Appunto continuiamo a proporre la possibilità di modulare le emozioni e di non riconoscerci con quelle mozioni io non sono l'emozione
L'emozione è uno Stato passeggero da cui posso entrare o uscire
E quindi
Portarli
A la consapevolezza di come il corpo comunica con loro ci ha anche portato a poter parlare di come il corpo può modificare un'emozione quindi non sei prigioniero della pura emozione ma modificando il tuo corpo quel sentire potrei anche riuscire a eventualmente uscire dall'emozione no questo perché appunto ci sono alcune mozioni che loro trovano particolarmente disturbanti come ad esempio il disgusto
Il fatto di riconoscere il disgusto nello sguardo degli altri è un qualcosa che li mette in enorme difficoltà e che li porterebbe a reagire istintivamente
Combattendo quelli disgusto e quindi invece chiedere loro di notare la rabbia osservare che cosa sta facendo corpo forse le mani che si stringono forse il petto si comprime e allora proviamo a respirare una
Primo e se magari ti chiudi
Proviamo ad alzare ad aprire il torace ad alzare il mento a sentirci più fieri e vediamo che cosa che cosa si modificano quindi sono tecniche molto semplici ma che possano effettivamente essere
Utili
Questo perché ovviamente quando parliamo di sessualità è importantissimo parlare di relazione non perché il sesso preveda sempre un'altra persona
Ma perché anche quando riguarda noi con noi stessi deve essere relazione io che mi prendo cura di me del mio corpo e del mio piacere allora lì riesco appunto a mettere cura e non è un atto quasi addirittura di autolesionismo anche quando sono solo con con me stesso no e quindi nel momento in cui io riesco a riconoscere
Le mie emozioni posso cominciare a vederle anche nell'altra persona e posso sviluppare
Quella che è una vera elettrica che tiene conto dell'altro un'etica che non è applicare delle regole imposte ma essendo firme il valore perché imparo a sentire l'altro
E la riflessione che appunto abbiamo fatto è che i detenuti Inc che avevamo incontrato si trovavano chi vale in realtà per la popolazione generale in in una situazione di cura sente della loro persona e del loro corpo per non parlare appunto del loro piacere no che appunto come si diceva poco fa
è nella migliore delle ipotesi confuso con un capriccio e non invece un fondamento della nostra esistenza che ci permette di funzionare come esseri umani che agiscono virtuosamente in in una società e e questo avviene poi con questa sorta di schizofrenia della nostra società che in realtà continua a parlare di sesso cioè non ne parliamo non ne parliamo in modo salutare non ne parliamo in quella che tutta la sua positività
Ma continuiamo a proporre dei modelli di sessualità agita in modo prevaricante in quanto Sensi Essai come un uomo non sei dominante sei meno uomo e quindi ci si trova con questa continua spinta anche per essere vero uomo tu devi agire una sessualità e come dicevano i nostri ragazzi sempre dritto sempre pronto al punto questo è l'essere uomo però poi allo stesso tempo te lo nego no e quindi in questo in questo contesto quello che abbiamo voluto fare è stato aiutarli a dare un bella nome alle pulsioni che sentivano che si sono quindi non è un'espressione di animalità
Bensì è un qualcosa di sano e di meraviglioso e quindi abbiamo siamo partiti da un po'zero cioè che cos'è il sesso
Del sesso e brividi a carenze il senso non è la pornografia non è un insieme di posizioni non è un qualcosa a cui il nostro corpo si deve adattare al nostro corpo e maestro di piacere ci dice cosa ci fa stare bene e dobbiamo ascoltarlo e la cosa bellissima della sessualità che quando noi non ascoltiamo il nostro corpo si mette di traverso
E ci impedisce in realtà di agire ma sessualità maschi e femmine e quindi va ascoltato e nel momento in cui noi riusciamo ad ascoltare il nostro piacere riusciamo possiamo riuscirà abbiamo le basi per poterlo fare
Possiamo riconoscere il piacere anche del dell'altro e ovviamente valorizzare anche l'autoerotismo non non solo per i ragazzi detenuti
Ma per tutti i ragazzi e ragazze uomini e donne l'autoerotismo è un qualcosa di completamente sano che ci rende più abili eventualmente poi all'incontro perché sappiamo che cosa ci fa stare bene e che cosa abbiamo bisogno in realtà di tenere un po'Pino più lontano e per fare una bici del del sesso abbiamo poi dato anche delle basi di anatomia e fisiologia noi diamo per scontato che crescendo noi adulti sappiamo necessariamente come è fatto il corpo umano come funziona il corpo umano porca miseria
Lo agisco danni il sesso vuoi che io non lo sappia invece in questo caso l'anagrafe gli anni che passano servono solo a cristallizzare delle credenze sbagliate quelle che ci erano state trasmesse intenzionalmente o meno
Nella nostra infanzia adolescenza
Che sta lì e ce le teniamo comode o scomode che siano generalmente scomode
E quindi è stato molto bello in realtà Mors mostrare queste grandi curve e spiegare come sono fatte perché io ritenevo che dare competenza a questi ragazzi che poi si spera usciranno
Nel breve e farli sentire appunto o qualcosa di più so come funziona a parlare del loro pene stato grandioso
Loro ce l'hanno ce l'hanno a disposizione ma non lo conoscono spesso e quindi suddividere le varie parti dare i nomi giusti perché se mi posso esprimere in fondo come diceva
Anche don Milani zio le parole per esprimere i miei concetti riuscirò poi a farmi valere molto più facilmente nella vita e prenderò meno ceffoni probabilmente nella vita e ovviamente a questo punto abbiamo potuto parlare poi di come iniziano le gravidanze
Parlare di di di aspetti tecnici ricordo il ragazzo che ci ha chiesto
Se nel in quel liquido che riesce sono davvero contenuti quelli quel così quel quelle specie di girini cioè sono lì dentro è lì che sono
E quindi e tra l'altro lui era anche uno dei più grandicelli ed è stato bello si parlargli e spirali si son tutti lì dentro
E
E quindi appunto abbiamo potuto parlare di quello che sono poi dei discorsi peraltro anche molto semplici la contraccezione
E la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili se ci siamo chiariti prima su quello che è il sesso cioè piacere in relazione sono tre concetti non c'è neanche bisogno di una ginecologa di un medico di un'America per parlarne
Sono veramente veramente semplice ed è inutile che ogni volta ci arrampichiamo sui vetri dicendo
E ma sono argomenti difficili ma dai no
E e quindi siamo anche andati nello specifico no cosa che devo dire che abbastanza ignota in generale alla popolazione generale che le il la sessualità in fondo
Fatta da da cinque fasi no quella del desiderio
Del sogno del Progetto
Che non è da confondere con quella delle fantasie erotiche oggi non ovviamente poco tempo non c'è spazio per parlare della differenza fra desideri e fantasie erotiche mai molto importante parlarne
Perché le fantasie erotiche che generalmente hanno dei contenuti molto forti
Sono quelle cose che ci fanno temere di essere un po'bestie e che quindi ci fanno reprimere euro fidare poco Dinoi no in realtà vi tranquillizzo le fantasie erotiche che avete e che via attivano non sono dei progetti non sono dei desideri state viene vivete vede bene quelle fantasie vedrete che agire in realtà una sessualità molto più sana e rispettosa dell'altro anche se quelle fantasie forse non prevedevano proprio un qualcosa di con i vicini incarichi si viene e al desiderio si segue una risposta corporea una risposta fisica anche bello imparare a riconoscere che l'eccitazione il corpo si prepara ed è bello cominciare a chiedere come la senti l'eccitazione che sale
All'eccitazione segue un piacere che si spera possa essere lungo al termine del quale può esserci l'orgasmo che è un momento molto intenso e molto bello molto bello tra l'altro non è nemmeno scontato è bello se c'è un il modo di accettarlo e di viverlo bene con con e se stesse
Al quale poi segue una fase di risoluzione in cui ad esempio non sarebbero possibili per un tempo più o meno lungo delle ulteriori reazioni e che può essere vissuta davvero come un un invito del nostro corpo a soffermarci a contemplare la bellezza di ciò che è stato e ricordandoci che la libido lo diceva addirittura Freud l'ha detto poi anche la nostra sessuologa Jole Baldaro Verde
La livido e spinto dalla vita è un qualcosa di sanno che ci fa stare bene ci fa funzionare bene e e quindi due minuti benissimo ci sono
Fingere che non esista una spinta Erotica fingere che non sia sana la spinta erotica
E continuare a negare spazi di intimità per potersi valorizzare commesse commessa sessuato e tollerare in realtà invece a quel punto con tutto quello che ti nego voi che io non ti permetta di fruire della pornografia che invece è l'antitesi comunque di tutto ciò di cui abbiamo parlato
Fino adesso non fa altro che portare eventualmente a un esigenza di reprimere le proprie pulsioni che non sono in realtà reprime i vili non possono essere reperibili quando smetto di ascoltarmi parte il pilota automatico e a quel punto posso lasciare in realtà vittime sulla sulla mia strada che saranno persone su cui eventualmente aggirò la sessualità come arma invece che come fonte di piacere e certamente lascerò sulla strada
Comunque la mia autostima
Introitando un'idea di mostruosità dimezza
Le scuole ed istituti penali
Le comunità possono essere dei luoghi in cui davvero creiamo una nuova narrazione della sessualità questi tant'è prevenzione della violenza di genere non dire che brutto far male agli altri mai dire quanto è bello far bene la sessualità che ci permette davvero di mettere in campo delle risorse positive ma per questo abbiamo bisogno di adulti
Che si centri no nelle loro emozioni ed allora loro sessualità
Che capiscano di starci male nell'omosessualità lo possiamo dire e a quel punto davvero eventualmente anche comunicare alle alle ai giovani con cui e ci troviamo ad avere a che fare dirglielo ne parliamo ti devo dire che io sono piuttosto a disagio non vorrei perché ritengo che su questo argomento sia preziosi importante
Ma io personalmente sono un po'a disagio no questo il modo per non trasmettere di generazione in generazione il nostro disagio mettiamolo lì sul Tavo a proposito di tavoli e invece continuiamo con giornate tipo queste a studiare idea creare comunità
Chiamerei qui Massimo Cirri e Francesca Melandri
Allora
Beh intanto che arrivano vorrei dire che Silvia non è la mia Valletta così viene no mi sembra giusto perché è importante no la la storia di sì dalla sanno quasi tutti però voglio ripeterla perché Silvia avuto il padre ammazzato quando lei aveva tre anni
Io sono fiera che lei adesso faccia
Volontariato con noi e che ci sia arrivata proprio ne ha vedendo i figli dei detenuti e capendo che la loro condizione era molto simile a quella che era stata la sua di bambina che aveva avuto che non aveva avuto un padre quindi poi magari loro parlerà lei però volevo dire che CE
Allora questo è uno strano capitolo nell'in che senso né Massimo Cirri neri Francesca Melandri sono Esperti di carcere entrano nel carcere il loro Francesca è una scrittrice Massimo Cirri un giornalista
Fa una trasmissione su RAI due Caterpillar molto nota perché le abbiamo chiamate perché noi in carcere su questi temi sui temi degli affetti del non parliamo poi del sesso dell'amore siamo abituati a leggere scusate sono Montale tante schifezze lo dico da giornalista c'è a leggere veramente del delle cose che ci perché non solo non fanno capire perché la realtà che di cui si è parlato già oggi no è complicata la vita qui dentro è complicata la perdita degli la de
Certificazione affettiva sono temi complicati e vederli indigeribili tante volte sui giornali appunto si parla di distanza del degli affetti e diventano celle a luci rosse
Si parla di di colloqui fuori dei controlli visivi e si parla di fare i guardoni di stato no
Quindi questi temi sono raccontati spesso in modo triste volgare voi lo volevamo come dire sentire il racconto di due narratori che hanno dato spazio diverso a questi temi e i sentimenti vorrei partire da Massimo Cirri perché Massimo Cirri in particolare recentemente ha scritto un libro che parte dalla sua malattia
Ecco io credo che questa chiave di scrittura e di informazioni di partire da se estesi dalla propria storia che noi che è quello che noi facciamo con grande fatica però credo che sia importante i quando c'è un il racconto sincero disse quando c'è la propria storia quando uno mette sul tavolo la propria storia è tutta un'altra cosa si capisce tra l'altro polo devo chiamare anche poi Emanuele della redazione
E quindi ecco spiegato perché due persone che non sono esperti di carcere sono qui con noi adesso darei la parola a Massimo Cirri
Buongiorno buongiorno razionata grazie dell'invito mi fa mi fa piacere essere qua
E rivendico perché non è mai capitato di farlo non sono esperto di carcere però molti anni fa all'interno di una carriera di studi veramente confusa ho preso una specializzazione in semiologia clinica
Non l'ho mai fatto ed è la prima volta che mi mi sembra che cioè non non è mai servito a nulla però mi fa piacere dirlo qui per fare bella
Per fare bella figura con voi una volta l'avevo messo sulla carta d'identità per vedere che che che che espressione faceva il portiere d'albergo quando leggeva criminologo non gliene fregava mai niente
No tu tum mai chiesto di di di di analizzare o di dire qualcosa su come questa vicenda la vicenda della sentenza dieci della della cassazione è
è stata interpretata è stata raccontata è stata portata all'opinione pubblica dal sistema dal sistema dell'informazione sistema dell'informazione lo sapete quello che che produce atteggiamenti che chi era presente a che alimenta il dibattito pubblico che avvelena al dibattito pubblico su scelte molto spesso anche anche questo mi sembra sono andato a dare un'occhiata
Alle agenzie di stampa che erano usciti a quello che che che avevano scritto i giornali dopo che la la Cassazione aveva emerso la sentenza dieci direi che sostanzialmente non è successo niente
Credo che quella quell'operazione che ha fatto la la Suprema Corte c'è di scongelare un diritto quel diritto cesella sedimentato nella Costituzione quindi c'era dalla
Dal mille novecentoquarantotto rimasto congelato nella percezione che noi insomma che buona parte del sistema dell'informazione ha dato a questa a questo cambiamento questo cambiamento che mi sembra molto molto grosso che cosa ci dice questo atteggiamento del sistema dell'informazione con le sue eccezioni ci mancherebbe ma
Come la mente comunica con poche eccezioni
Quello che era stato aveva suscitato polemiche ve li ricordate due mila e ventidue la notizia falsa delle casette dell'amore
E per le quali il governo Donaghy avrebbe stanziato dietro il ventotto milioni era stata data notizia assolutamente falsa Baba talmente falsa
Era stata immessa nel circuito dell'informazione terrà
Credo per fare polemica politica perché si stava andando verso l'elezione questa volta non non è successo assolutamente nulla
Credo che che questo ci dica ci dica due cose e ci dice che non non è una grande stagione di diritti quest'anno non non sembra essere una una grande stagione di diritti e che al tempo stesso sembra che
Quella dicotomia che c'è sempre farà nella lettura della pena se la pena deve essere la privazione della della libertà personale o se l'appena anche questo in un dibattito molto spesso alimentato e avvelenato dei media se alla pena vada vada aggiunto sai il massimo di sofferenza possibile
Mi sembra che numeri per lo meno il sistema dell'informazione ripeto con tutte le differenze abbiamo scelto abbiamo scelto quest'ultima quest'ultima possibilità non sembra una stagione di diritti
E poi volevo dire due cose che mi sono venute in mente confusamente quando Ornella gli amici di distretti che mi hanno invitato mi mi è venuto in mente velocemente questo la Corte Costituzionale qualche anno fa credo dapprima del compito e quando il presidente era cioè Giuliano Amato ha fatto un viaggio nelle carceri
E ed è andata in giro non c'è un bellissimo documentario della RAI che lo racconta
E tutte le volte succedeva una cosa particolare perché perché arrivavano questi questi strani signori nell'istituto carcerario
E succedeva quello che che il professor Pugiotto raccontava attraverso le le parole dette di Bangui anni un incontro con i detenuti in cui il detenuto alcune è un modo con le persone detenute al altre in un altro sono lì alcuni sanno alcuni sono appassionati al ristorante alcuni sono Libano al mente comprensibilmente il carcere anche credo una grande esperienza di noia in questo simile la mia ditta sessuale ma di questo non parliamo
E
Alcuni detenuti sono dediti all'incontro con la Corte Costituzionale semplicemente per far passare un po'di tempo
E tutte le volte succedeva che prendeva la parola un giudice della Corte Costituzionale spiegava diceva noi siamo la corte costituzionale siamo l'organismo che eccetera eccetera e i nostri compiti e siamo qui perché la costituzione di questo paese quella che noi rappresentiamo quella che noi e cerchiamo di fare con il nostro lavoro diventare ogni giorno ma materia viva perché la Costituzione è stata scritta anche da molte persone che sono state in carcere
E allora succedeva che anche il detenuto ha più distratto più annoiato è più capitato lì per caso dicesse e però
E però anche persone come me che sono che sono state persone carcerate hanno possono fare qualcosa è questo la prima cosa la seconda cosa che c'entra un po'di più con questo meccanismo
Da Costituzione permettete questa visione veramente mi scuso con gli operatori ed eventualmente a me sembra che la Corte costituzionale sia faccio per l'azione di scongelamento ci sono dei diritti che sono scritti nella carta
Cioè quarantasei quarantasette e molto lentamente a volte molto velocemente vengono vengono scongelati la la la la Costituzione prevedeva prevede la sanità per tutti la sanità come e qui mi ricollego a alla questione che mi aveva a cui accennava Ornella mi è capitato di di di di avere una malattia e mi sono chiesto poi e che cosa c'era dietro questo sistema veramente molto strano per cui sono stato fortunato credo di essere stato curato bene sono sono vivo e nessuno mi aveva chiesto un soldo e quindi abbiamo fatto un'indagine con un documentario e poi con un libro dietro questo magico per capire quali sono le radici profonde di questo meccanismo
E le radici profonde di questo meccanismo sono il Servizio sanitario nazionale che è stato istituito nel mille novecentosettantotto che però cena nella costituzione della che è entrata in vigore nel quarantotto e quindi questa questa visione della quale mi scuso ancora con i giuristi della della suprema corte come scongelato ore che fa diventare a diritti dei diritti che prima erano congelati allora diventano diventano diritti sulla carta quello dell'affettività della sessualità in carcere
E credo che qui c'è forse la parte più tempi più interessante più importante e più coinvolgente per tutti noi ognuno con le sue specifiche gli operatori dell'informazione in un modo gli operatori del diritto
In un altro suo agli operatori del sistema penitenziario volontari e noi dobbiamo inventarci macchine sociali per cui questi diritti diventano a diritti diritti praticabili ma questo non perché
Non perché sia bello diverse perché io credo semplicemente che il il la persona detenuta
Chi è che può esercitare perché la la Suprema Corte lo ha scongelato il diritto alla sessualità avrà banalmente lo dico da da da da da da banali il cittadino avrà una possibilità di di recidiva più bassa e allora dobbiamo inventarci un po'di queste macchine non contate su di me e non so come si faccia mi permetto di deportati un'esperienza che mi è capitata che mi è sembrata molto affascinante
Cinquantadue anni fa in un manicomio manicomio di Trieste cinquant'anni fa al manicomio non era molto diverso da un carcere
Persone ristrette nessuna di diritti molto limitati ai non cittadini bensì internati gli uomini a sinistra le donne le donne a destra
Cinquantadue anni fa Nino Manicomio manicomio di Trieste è diventato direttore un signore che si chiamava a Franco Basaglia qualcuno si accorge è che il manicomio quella macchina anche questo non molto diverso tutte con tutte le sovrapposizione del non fare da dalla struttura carceraria il manicomio è tenuto in piedi anche dal lavoro degli internati
Ai tecnici che lavorano in cucina che setta nuova
Le camerate che spalano il carbone che portano in giro ci abbandona qualcuno comincia a dire ma se queste persone lavorano e le persone che lavorano dicono ma se io lavoro forse ovvero o o dei diritti
E come di mettiamo in atto questo divieti come passo da essere internato a essere internato sofferente manto come un cavallo a essere anche qualcos'altro e allora si pensa alla costruzione di una cooperativa
La cooperativa si fa c'è c'è poi qualche magistrato che giustamente dice ma no questo statuto non è valido perché la firma del professor Basaglia è giusta la firma dell'infermiere ci mancherebbe altro ma la firma di questi sedici persone che soli internate non vale perché non hanno diritti civili si trova lo si trova il modo di di di di di cambiare questo c'è una un amministratore pubblico quante cose può fare la pubblica amministrazione si chiama Michele Zanetti che fa una delibera il presidente della della provincia e democristiano e fa una delibera in cui dice largo terapia che era il substrato legislativo erratico amministrativo che teneva insieme il fatto che le persone lavorassero senza diritto affinità e allora mi ha trovato va bene si fa questo arriviamo ai giorni nostri e qui confusamente Ebagua Banco verso il termine un paio d'anni fa e giriamo un documentario per raccontare che cos'è cinquant'anni dopo da società di cinquantadue questa macchina da cooperazione sociale perché poi questa è stata la prima in Italia la prima in Europa la prima al mondo
E quindi questa cosa va raccontata e a un certo punto intervistiamo intervista un signore che si chiama Franco cioè per la cooperativa alla cooperativa lavoratori uniti che adesso si chiama
Cooperativa lavoratori uniti Franco Basaglia essi occupati di di pulizia delle strade Franco guida una spazzatrice molto amo molto potente molto gustosa e quindi mi racconta delle cose che gli piaccio di questa cooperativa di come la mia molto aiutato del fatto che lui ha avuto delle questioni abbastanza pesanti con le sostanze
E poi mi dice ma non è la prima volta che io lavori in cooperativa ciò lavorato a molto tempo fa però poi a un certo punto mi trovavo bene ciò il karate che ciò gli ho mandato in tutti mondana
E sono tornato adesso che sono ho ricominciato però per dieci anni non ci sono stato alla cooperativa
E io gli chiedo ma signor Franco e che cosa ha fatto in questi dieci anni e lui dice mi sono molto dedicato alle rapine
Io leggendo Amato la conosce Luigi dai nostri è un amico magistrato e Franco dice certo mi ha dato quattro condanne giuste dai noti un signore che faceva il suo io facevo il mio etico perché perché ci servono queste queste
Queste macchine sociali che fanno e cittadinanza che fanno possibilità perché quando guardando Franco che mi diceva queste cose e guardando il fatto che lui sia un operatore ecologico in una cooperativa la macchina sociale che che che che riesce a tenerlo dentro io ho visto tutti
C'è bisogno che tutti facciano silenzio perché in fondo non si sente
Io temo che era una volta il positivo sia meglio delle mie marrone dell'Olanda
No io vedendo quella cosa io a me è sembrato di vedere ma ognuno faccia invece sulle delibere condivido questo
Vedendo quella macchina sociale che tanti sono stati capaci di diventare che rappresenta tutte le possibilità di cambiamento addebiti di pezzi dello Stato della società civile vivono integrato di intelligente che si è messo insieme
Io non non l'ho visto con tutto il rispetto solo Franco che che che che ha una vita decente io ho visto tutti i tabaccai che non si sono trovate davanti Franco con un coltello
Che gli dice dammi i soldi credo d'aver visto tutti gli agenti di polizia penitenziaria che non si sono trovati davanti Franco in un momento in un momento difficile crederci un grande complimento di con gli ormoni
E e ho finito senza finale
Per favore voglio dire
Emanuele
Cosa ci sia
Non doveva prima intervenire un un detenuto dalla redazione che non vedo dove
Buongiorno a tutti sono Emanuele
Vengo dalla dalla migliaia di giostrai gli impegni assunti all'età di diciotto anni
Carabinieri mi preso mi portarono nel carcere maggiorenne di Treviso per scontare una condanna di quattro anni accumulata alla giovane età
Non ho mai avuto l'esperienza fino col fino a quel giorno del carcere
Come impatto l'ho presa talmente male dove mi sono sempre detto che dovevo cambiare vita
Una volta scontato la mia pena
La prima cosa che feci una volta fuori dal carcere mi son trovato lavoro un lavoro onesto
Con il tempo facevo lotti sta proprio rotolini con il tempo mi son creato anche la famiglia
Ero molto felice di questo perché
Mi son messo l'anima in pace
Ero diventato onesto
Però purtroppo
Nella mia vita dopo sei anni di questo periodo mi mite non ho suonato il campanello i carabinieri di Treviso
Alle quattro di mattina mi portarono in caserma
Quel giorno lì gli chiesi al maresciallo maresciallo per quale motivo mi trovo quindi in caserma e mi disse
Lei signor ordinano nelle è indagato per dodici rapine in banca ma caduto il mondo addosso
Perché sinceramente
Avevo cambiato vita e questo ho provato anche farglielo capire il maresciallo male ricordo che mi è stato detto
Voi giostrai
Trovate un alibi con lavoro e dopo sotto sotto fate sempre qualcosa di strano ma non era così
Niente mi portarono in carcere dove avevo trascorso un anno in attesa di giudizio dove sono stato assolto in tutti i tre
I gradi di giudizio
Per non aver commesso il fatto
Però in questo anno che io ho trascorso dentro questo carcere da innocente avevo perso la famiglia perché la compagna che avevo prima non mi ha più creduto
Avevo perso il lavoro
E avevo cumulato anche debiti papà Camille avvocato
Sono uscito con tanto rammarico con tanta rabbia
Per questo
Mi son detto che non valeva la pena di continuare a fare l'onesto
Perché ero sempre etichettato par quello che avevo fatto ma non poi quello che ero diventato
Deliri ho continuato a contattare i le vecchie compagnie
E ora mi trovo qui in carcere ascoltarmi sei anni
Per esclusioni bancomat
Però in questa carcerazione ho capito due cose fondamentali
Chi male
Non me lo sono fatto per me stesso ora sto facendo soprattutto le persone che mi stanno vicino a mia moglie e mia moglie Amina lesivi
Mia moglie
A dicembre fino a quella data
Per un brutto male le ulteriori noi
Quello molto maligno
Quindi sono secondo tendente al potere interno che lo possiamo fare anche l'argomento
Così laterale
Nel momento in cui vorrei che lei lo slogan gli altri Eurasia e io non c'ero c'ero non c'ero c'era un portento dietro dormivamo nella situazione insomma ecco capo notavano soldati Natale vale mio figlio fino ad allora non andiamo a fare la reale la mamma aveva detto bello quando vendo casa mettiamo sugli addobbi l'albero così ci facciamo Natale il bambino gli aveva risposto sì mamma quando è uscita dall'ospedale però aspettiamo il Papa ecco queste cose mi hanno fatto capire tanto tanto tantissimo in questa carcerazione
Che male purtroppo Daigo vista perché sono stato un egoista una volta uscito dal carcere da innocente ho pensato solo a me adesso spero questo mi ha fatto capire tanto insomma ecco razze
Allora Francesca Melandri ha scritto un libro
Perché io mi sono riletta per questa occasione che secondo me sa affrontare i temi del dei familiari di come i familiari quando vanno a trovare i loro cari del della del carico di sofferenza ma anche nei dei dettagli i rumori le sorelle le Paure la il proprio il c'è per esempio non so a me mi viene in mente
Il anche il racconto del e di che cosa sono momenti come quelli di dell'isolamento mi ricordo di un un pezzo in cui dice Daniele questo padre che parla finalmente con il figlio dopo che era stato in isolamento
Quando finalmente torno in una cella con altri esseri umani e poté telefonare a casa dieci cava come come un vecchio la lingua non sapeva più eseguire i movimenti giusti su scusate
E proprio cioè il la pelle tutte le perfino la descrizione fisica di cosa dico una persona che sta che in una situazione di isolamento è così perfetta così sentita
Che trasmette delle delle tre un testo che trasmette davvero delle mozioni e che Francesca saputo cogliere secondo ma in modo davvero bello quindi vorrei che ci raccontasse un po'come come è nata questa sensibilità e come una persona che scrive di qualsiasi tema
Può entrare dentro la materia siamo veramente voglia di capire cosa che tante volte invece quando noi facciamo informazione non c'è
Grazie Ornella grazie mille di queste belle parole tra l'altro questo è un libro che ho scritto ormai più di dieci anni fa infatti quando mi ha detto che mi invita che riparlarne potuta andare un po'referti perché
Lancieri di Carmen anche nel tutto bene rappresenti
Tra l'altro neanche venute in mente e adesso arrivo alla alla risposta di come si arriva a scrivere ma centra è venuto in mente che io ormai sono tre o quattro volte credo che vengo fosse anche cinque che vengo qui a Aldo Palazzi e questo è il primo carcere in cui io sono entrata grazie a voi di ristretti Orizzonti nel vostro invito dopo che il mio libro era stato scritto perché io non ero mai entrata
In una patria galera a prima riscriverlo e mentre lo scrivevo e quello mi questo vi voglio raccontare che in realtà questa era stata proprio una una decisione un po'contro intuitiva forse ma che vi voglio motivare perché ha anche a che vedere con tutto il discorso che stiamo facendo dell'immaginarsi l'altro ma anche è la descrizione di fatto del mio lavoro io per lavoro immagino cose immagino vita immagino esseri umani e poi provare a descriverli
E quando mi era venuta in mente la storia di questo libro innanzitutto avevo appunto pensato
Avevo letto tante storie ambientate nel carcere anti film avevo visto ma avevo visto e letto poche storie su
Quello strato di mezzo che c'è tra una persona come me cittadina tra virgolette normale che non sono mai stato in carcere e non ho mai avuto parenti in carcere
Né mi occupo di carcere professionalmente non sono avvocato non sono magistrato non sono guardia penitenziaria insomma no no attinenza ma sono cittadina di una società in quel carcere esistente
Questa specie di luogo altrove ma che però mi mi riguardano anche in quanto cittadina comunque questa società
E invece quello che c'è dentro e questo anello intermedio né subito a per subito pensato che sono i parenti appunto no i parenti e in realtà anche gli agenti penitenziarie perché sono sono le due categorie di persone a parte i professionisti ma anche hanno un rapporto più intenso e e quotidiano e gli agenti perché ci lavorano tutto il tempo e i i parenti perché tutto il tempo la loro vita anche se fuori e comunque determinata dal fatto che c'è un caro dentro
E
Appunto non essendo mai non avendo mai avuto l'occasione io prima di andare in un carcere coerente mentre io faccio sempre molte ricerche come si fa quando si scrive mi sono chiesta che faccio
Cerco tramite appunto
Contatti con giornalisti con educatori
Ma molto presto ho pensato che questo non avrebbe avuto nessun senso perché per raccontare un'esperienza almeno provarci dal di dentro
Le esperienze umane sono fondamentalmente fatte di tre cose corpo come ci spiegava anche Chiara
Relazione tema di questo convegno relazione con l'altro è l'azione che lo spazio relax e tempo tempo le nostre esperienze hanno l'elemento del tempo che che poi in quanto essere umano in abbiamo questo senso di
Sappiamo forse siamo gli unici animali probabilmente che sanno che moriranno quindi abbiamo proprio fa parte del nostro essere essere umani il concetto di tempo e in nessuna istituzione credo forse la scuola si va appunto gli anni ma non mi viene in mente un'altra situazione della società in cui il tempo sia così costitutivo come le per Enzo del carcere quanti anni fa quanti anni che hanno dato signore che parlava adesso ci diceva quanti anni ha quanti anni è stato
Condannato quindi la temporalità è stato è proprio costitutiva del dell'istituzione carceraria
E mi sono immaginata io scrittrice che vuole scrivere il libro sul carcere che vado a farmi il pomeriggio
La passeggiatina va da fare così le interviste di dieci minuti
E mi è sembrato oltre che probabilmente poco rispettoso ma del tutto inutile del tutto inutile nel senso che cosa mi avrebbe dato una visita in questo luogo Checcucci costitutivamente permeato dalla concerto del tempo per farmi capire veramente come funziona nulla perché ho fatto un'altra scelta ho scelto di andare invece a intervistare e prendendomi molto più tempo di quanto può essere una
Una visita permessa l'autorità giudiziaria quindi anche magari stando c'è insieme giorni e giorni con persone che in in galera c'erano state
E che ci anche qualcuna anche sarà fatto
Ventisei anni ventisette anni trenta cioè appunto persone che per definizione erano fuori perché sono io non le avrei potute contattare ma
Che lei il senso di che cos'è il tempo
L'esperienza di che cos'è il tempo e che cosa questo rende al
Cosa questo provoca al corpo all'emozione al sentimento eccetera
E e ai loro onestamente loro ma a dei familiari di persone che erano fuori mentre qualcun altro di loro caro era dentro per tanto tempo o comunque per un un determinato e quindi ho raccolto queste questi racconti moltissime delle cose che sono nel libro come questa cosa che è appena letto tutto non me la sono inventata io non io non non posso inventarmi una cosa del
E questo è una cosa che qualcuno mi ha raccontato
Mi ricordo anche bene ci
Appunto il rettilineo tra raccontò di cosa gli è successo dopo essere stato per un periodo abbastanza esteso in isolamento questa proprio appunto
Corpo più tempo più in relazione nel senso di negazione della reazione a questo l'isolamento questi tre elementi
E quindi mi ha raccontato questa cosa che io parola scritta paro paro cioè non è merito mio questo è troppo solo raccolta di e ne ha raccolte tante di queste cose
Quando poi
Il libro uscito
Ed è diventato un bestseller nel mondo carcerario la battuta tratta ovvero qualche anno sono stata tenuta sempre in giro appunto il primo siete stati voi però sarà stata invitata in tanti gruppi di lettura
O comunque insomma attività fatte fatte nelle carceri
A è stato molto sorprendente perché
Io pensavo francamente ero abbastanza a sorpresa di questo successo tra i lettori detenuti perché io pensavo
Anzi io in fondo i detenuti nel mio libro non li trattò con particolare cura i due protagonisti sono un padre e una moglie di un detenuto i due il il il figlio di questo far lei e il marito di questa moglie io non gli do neanche un nome ed è una scelta ovviamente anche questa per cui veramente fa però capire non sono loro i protagonisti e trapanesi sono questi parenti che vengono in visita
E quindi non pensavo che avrei suscitato tutto questo interesse nei lettori detenuti e invece
E
Io veramente imparato una cosa
Una cosa nuova comunque ha fatto l'esperienza molto bella che è stata quella
De non so quanti tante persone appunto vi sono in carcere che acqua ha cooperato mentre stavano in carcere mi hanno detto
Che però questo libro insomma che aveva toccate era stata un'esperienza di lettura terrore interessante proprio perché in assoluto per loro il rapporto con i loro
A renderlo famiglie loro definibile come raccontava Maria insomma il mondo degli affetti fuori era un di gran lunga
Non solo la cosa più importante ma
Spesso anche l'unica ragione di continuare a vivere in qualche maniera
E quindi in senso il profondo senso delle loro esistenze per dico qualcosa che ha meglio di chiunque altro ma insomma
E questo fu fu fu una cosa che mi mi è stata detta praticamente ogni volta trovato a fare questi incontri ogni volta
C'è qualcuno che per come dice come motivo per quelli che hanno scelto questo libro è questa e che parla di questo aspetto in cui il loro Cristo per me è stato interessantissimo non ci sono i protagonisti
Questo riconoscere il valore di una narrazione dove legame di dolore ma anche magari delle speranze e delle prospettive in cui loro per una volta non ci sono i protagonisti e questo è una cosa veramente emozionante per me ogni volta che me la restituiscono
E come se c'è qualcosa di buono che stanno costruendo a quest'anno la aspirando a quest'anno lavorando anche con fatica e questo
Troppo che si rifà a quello che diceva prima chiaro no del è quello di questo processo di verrà imparare a volte imparare da zero dipende poi vissuti il fatto che
E l'altro
Il senso e legame con la raccolti e il legame con l'altro il senso nelle cave per l'altro il piacere e piacere perse quindi
Uscirà anche un po'da questo narcisismo no del
Del dell'errore negativo del reo poi della vittima del sistema giudiziario insomma tutte cose che tutti voi operatori delle carceri anche sapete mi si offrì di questo proprio cominciare uscite basse come la strada
Per la liberazione se non quella fisica almeno quella e poi un'altra cosa molto divertente che mi capita anche spessissimo quando vado a fare questi incontri anche lì c'è sempre almeno uno dico uno perché purtroppo partirà per le detenute dalla sono sempre sono molto di meno quelli Sonata una volta in una sezione femminile ma se non sono sempre stati uomini c'è sempre qualcuno che mi dice ma secondo me noi detenuti e voi scrittore abbiamo molto in comune
Eh sì ma non è verissimo se non benissimo perché siamo entrambi categorie che i lavoriamo tantissimo era stato immaginazione
Il l'avremo d'immaginazione
In questo senso appunto anche nel dare senso
E il nostro lavorio di immaginazione immaginazione ce l'hanno tutti evidentemente però siamo due categorie forse non siamo le uniche però cioè di e detenuti che gli scrittori siamo categoria per i quali il lavoro dell'immaginazione è una produzione di senso della nostra vita
Che vuol dire la citazione dell'altro immaginazione del dell'altro ma proprio altro altro appunto quello anche molto diverso da da me
Un'altra cosa
Un altro aspetto
L'altro aspetto secondo me bello interessante e che si studiarsi si sta poco ad osservare
è che tante volte i familiari come i questo padre di questo ragazzo che era stato un terrorista in nel nel romanzo di
Sono divisi tra l'orrore per quello che han fatto il figlio il figlio di questi di questa persona di questo proprio protagonista di questo padre
Ha fatto cose orribili il questa questi familiari sono divisi dilaniati tra
Lo lo orrore per quello che ha fatto i loro cari e l'amore che resta l'amore del del familiare mi viene in mente un un altro punto sempre su questo che a un certo punto racconta che
La moglie e la madre
A colloquio aveva pianto dall'inizio alla fine del e mi viene in mente il racconto che fa un detenuto del Marino della redazione quando dice che suo padre non poteva venirlo a trovare perché se veniva a trovarlo non riusciva a smettere di piangere cioè piangeva dall'inizio alla fine quindi ecco questo questa parte del del libero anche mi sembra particolarmente interessante
Spostare
L'attenzione sul dolore di questa di qual è quello che dicevamo stamattina non sono vittime secondarie i familiari non sono vittime secondarie sono vittime punto e basta e questa attenzione su questo
Su questa aspetto su su questo essere dilaniati tra l'orrore con la rabbia per quello che ha fatto il il loro familiare e l'amore che non non non finisce perché per quel gesto per quello
Più una terza cosa che è quello di cui anche mi sembra parlava proprio Marino prima raccontando appunto del ragazzo non mi ricordo come si chiama il ragazzo che ha ammazzato Giuliacci fettina Turtur Turetta i la famiglia di un settore la famiglia di un reo di un reato poi così terribile così mediaticizzato che ovviamente non aiuta nessuno
Ormai cioè considerati mostri uno considerato mostro il colpevole c'è già avverte è un è una de umanizzazione ma sono considerati anche mostri i i parenti genitori cosa come hanno potuto accrescere un un figlio così io non so assolutamente nulla di questa famiglia quindi non è un ma in generale questa terza questa terza vittimizzazione ovvero di questo far colare addosso ai in questo caso spesso sono proprio i genitori no la la colpa la responsabilità all'orrore loro il giudizio sociale quindi la impresentabili età
Tra l'altro un episodio veramente piccolissimo ma uno dei motivi perché lui scrittore abbiamo motivi anche a volte stranissimi e del tutto sproporzionati poi rispetto alle cose che scriviamo
Per farci scrivere proprie scriviamo io ricordo che la primissima idea
Li farà ridere perché è veramente così piccola e banale confronto invece fra le tragedie di cui magari ho scritto col comunque sono presenti
Ma la primissima idea che io ebbi per quello che poi diventato questo libro sulla appunto colpevolizzazione secondaria sulla vittimizzazione secondaria
Fu un piccolissimo episodio che mi capitò in quanto madre e io ho due figli e all'epoca il mio figlio interesse grande ma insomma era un bambino aveva alle elementari sei sette anni sette otto e successe questo piccolissimo avvenimento che poi non fu niente di grave ma
Stava correndo nel corridoio della scuola e insomma scivolò e andò a sbattere contro una sua compagna un'altra bambina e purtroppo la la Berco piuttosto fortemente questa bambina cadde figlia assoluta c'era una porta aperta e le batte la la nuca proprio contro lo spigolo questa forte fu portata all'ospedale commozione cerebrale
Poi non è successo niente alla tutto bene però per un momento
Io mi sono sentita la madre di un bambino che non dico aveva ammazzato la compagna insomma l'aveva fatto molto male
E
Ripeto piccolissimo episodio di una storia di bambini
La bambina adesso sta bene è una bellissima ragazza direttamente tutto a posto però per un attimo io avevo una gamma di sentimenti che erano
è ormai dal tutta la preoccupazione per questa bambina come me per la sua incolumità poi il sentimento di
Cosa faccio con mio figlio cioè l'Unione si sentiva malissimo però un po'anche minimizzano ma diceva dice era stato anche lui imporre no come cosa c'è di educativo in questa cosa il mio senso di colpa il augurarsi che questa bambina stesse bene
Un episodio microscopico che però c'era mi butto in ognuna è passaggio minuscolo come dell'esperienza ma che cosa vuol dire avere un figlio che veramente commenta figlio adulto figlio che insomma
Che fa veramente qualcosa di grave cose per un genitore quindi mi son partite le mine
Le mie rotelle appunto dell'immaginazione no per cui si può partire veramente da qualsiasi
Punto anche molto piccoli
Grazie
Adesso chiamerei Roberto Cornelli Gerolamo Monaco
Allora
Il tema di
Il tema di cui stiamo parlando avete capito è un tema delicato e difficile
Che è un tema che è stato appena appena si è cominciato a parlarne mi ricordo i primi scritti io tirando fuori i numeri di ristretti Orizzonti appunto trovato dal numero zero che non li ha visti avevamo cominciato a parlare di questo tema e ogni volta che sembrava di arrivare vicini a una soluzione c'era si scatenavano si scatenavano i giornali su questa questione non che dicevamo prima
Celle a luci rosse ora vogliono anche questi sono e
E c'erano spesso devo dire delle relazioni spesso pesanti di dei sindacati di polizia penitenziaria io penso che per al almeno per i rapporti che si sono stabiliti in questo istituto per esempio
Per
L'atteggiamento che hanno spesso in questo istituto dico
I poliziotti penitenziari rispetto a questi temi per l'abitudine che forse c'è qui dentro di capire che se stanno bene le persone detenute vivono decentemente non stare bene perché in carcere non si sta bene di certo
Se vivono decentemente se i loro se hanno dei rami un rapporto decente con le loro famiglie esse riescono stare un po'meglio e a vedere un po'di più i loro figli stanno meglio tutti anche chi ci lavora anche chi chi lavora qui dentro
E quindi abbiamo pensato vorremmo coinvolgere la polizia penitenziaria in questo su questo tema far capire che in realtà loro e adesso che è pesante il loro ruolo nel dover controllare
Qualsiasi cosa qualsiasi minuto battere sul vetro se
Ebbe due persone si avvicinano troppo è questo invece questa sentenza e questi colloqui permetterebbero un controllo iniziale un controllo alla fine
Quindi il loro ruolo sarebbe davvero quello di accogliere di essere accoglienti e di capire il che ci sono delle famiglie ci sono delle persone che hanno bisogno di quell'affetto per per cambiare per migliorare per camper di dare una svolta alla propria vita quindi abbiamo chiamato una persona Roberto Cornelli che è professore ordinario di criminologia all'Università degli Studi di Milano ma non è solo un criminologo
è uno che esperto di questi temi a studiato la ha scritto la forza di polizia
Uno studio criminologico sulla violenza si occupa ai danni di questo tema abbiamo chiamato proprio per la delicatezza scusate sembra imparato salma pago la delicatezza la delicatezza con cui essa trattare temi difficili perché non è che possiamo far finta di niente anche in questi ultimi tempi fatti del membri il Beccaria sono pesanti da ci sono ancora storie pesanti
Ecco io credo che lui abbia questa capacità di trattare questo tema in modo non cioè in modo delicato attento e però e però fermo è chiaro
Alessio stanno allestendo quindi è ancora più importante che ci sia il silenzio da parte di tutti per sentire
Come avviene già Napoli Nembo Cal per cui non so che cosa riuscirò a dire ma sento già i succhi gastrici che si muovono allora grazie spero di essere all'altezza di questo compito che mi ha affidato Ornella e tutta la redazione di ristretti Orizzonti
La prima cosa che voglio dire perché appunto parlare di sguardo dalla polizia penitenziaria nel titolo del dell'intervento si parla proprio da uno sguardo ostile ha uno sguardo accogliente e questo tema a che fare ovviamente con i colloqui intimi dell'affettività della desertificazione emotiva
E la prima risposta che mi sono dato è perché la polizia penitenziaria è una presenza decisiva in carcere e io penso che dovremmo anche un po'smetterla di pensare che non lo sia è decisiva e decisiva nei numeri
Se facciamo proprio non so nel due mila ventitré c'erano ottocento educatori circa polizia penitenziaria trentun mila e cinquecento funzionari amministrativi tre mila e duecento e quindi vediamo come nei numeri e decisiva
Lo dice l'osservazione dei nuovi detentivi anche semplicemente entrare in un carcere oggi si è capito quanto ecco fondamentale l'organizzazione che mette in campo la polizia penitenziaria
Lo dicono anche gli stessi operatori di polizia penitenziaria
Che sono mediamente consapevoli del fatto di essere l'interfaccia costante
Voti Diana tra detenuti amministrazione penitenziaria e che vivono questo ruolo con un carico di ambiguità di difficoltà e di disagio
Nel gestire spesso
Linee guida non molto chiare e dopo vedremo qualche dato sul quale sto e rischio richieste molto seria molto forti molto pressanti
Non solo la polizia penitenziaria decisive in carcere nella quotidianità male decisiva anche nelle politiche penitenziaria
Il ruolo della polizia penitenziaria decisivo sia per la presenza di appartenenti alla polizia penitenziaria nei vertici
Dell'amministrazione quindi non sono solo gli operatori che vediamo nelle carceri sono anche tutti cioè coloro che stanno dell'amministrazione penitenziaria ma anche attraverso le istanze portate dai sindacati
Di polizia che hanno avuto un ruolo crescente nel rappresentare le dinamiche le istanze ma anche in un certo senso la cultura professionale
Di questo corpo
E quindi nella quotidianità lo sguardo dalla polizia penitenziaria non è irrilevante decisivo
E decisivo nel governo delle carceri perché le carceri sono piene di agenti che sono coinvolte tanto nella nella sorveglianza e nella gestione dell'ordine carcerario quanto nelle attività connesse alla finalità rieducativa il rapporto ovviamente alle altre figure professionali
Ma e qui ce lo metto il ma perché nelle interviste che continua a fare con agenti
Di polizia penitenziaria emerge forte questo tratto dell'identità del loro ruolo gli agenti sono coloro che vendono e parlano quotidianamente e costantemente con i detenuti
Altre figure professionali no
Gli agenti sono in qualche modo vincolati ad avere una relazione è un rapporto con i detenuti
Ed è in questo rapporto quotidiano che si definiscono culturalmente e operativamente gli spazi che rendono possibili i cambiamenti istituzionali
Si possono fare anche delle circolare ma se queste circolari poi non entrano nel modo in cui gli operatori guardano il loro lavoro e nel modo in cui si relazionano con i detenuti quelle circolare dopo qualche anno cambiano si è costretti a cambiare il tono e anche ciò che prevedono le circolari
E quindi questi sono i diciamo assenso porsi questi interrogativi su quale sia lo sguardo della polizia penitenziaria
Prima ancora di porsi il tema dell'affettività
Perché è proprio l'identità del ruolo a mio avviso è ciò che si
Ciascuna agente pensa del proprio ruolo del proprio lavoro a essere decisivo nel creare o meno gli spazi perché si possano innestare del cambiamenti istituzionali
Spesso si parla dello sguardo degli operatori però e questo lo voglio dire attraverso delle semplificazioni
In qualche modo anche il titolo che ci siamo dati Ornella una semplificazione
Dallo sguardo ostile allo sguardo accogliente sembra quasi che oggi si sia uno sguardo ostile e noi dobbiamo lavorare per uno sguardo accogliente che oggi non c'è in realtà la realtà la realtà degli agenti di polizia penitenziaria una realtà variegata
Animate attraversata da tensioni culturali come detenzione culturali che animano la società società più punitiva più accogliente più inclusiva più repressiva e questo riguarda anche il l'agente di polizia penitenziaria che sono molto variegati anche nelle loro pignoli nel loro lentamente e quindi è sbagliato pensare che gli operatori di polizia penitenziaria siano quelli che noi deduciamo dai comunicati dei sindacati di polizia non è così qual è una riduzione una riduzione in chiave di rivendicazione politica non è neppure quella che noi deduciamo dei fatti di cronaca
Anche quella può essere una forte riduzione altre volte ancora si parla di polizia penitenziaria solo perché qualche fiction ogni tanto ci fa vedere dei dei dei pezzi di polizia penitenziaria invece secondo me lo dico subito così questa è la parte più di ricerca diciamo mi sembra urgente per un'amministrazione pubblica di questa portata
Che conosca in modo non mediato
Ciò che pensano ciò che percepiscono del proprio lavoro gli operatori di polizia penitenziaria in molti Paesi democratici l'amministrazione penitenziaria
Gestisce direttamente delle indagini che vengono svolte con i propri operatori per raccoglierne gli umori per raccoglierne le difficoltà per raccoglierne anche le positività del proprio lavoro
Senza questo strumento di indagine nel continuiamo a rappresentare la polizia penitenziaria come un monolite e poi decidiamo noi che tipo di monolite per qualcuno i è tutta positiva per altre tutta negativa però sempre un monolite che non ci fa cogliere che cosa stagni mando e che cosa sta preoccupando operatori della Polizia penitenziaria a cui è rimessa quasi interamente l'applicazione di ciò che noi vogliamo che sia il carcere o la pena
Ora detto questo per me molto importante quindi questa premessa perché la le ricerche che abbiamo svolto avevo preparato delle slide ma ho deciso di non proiettarla perché altrimenti troppi dati ci avrebbero mandato in confusione
Per obbedire rinvenne racconto qualcuno di questi dati ho voluto fare delle ricerche proprio campionaria quantitative Lombardia e poi in Piemonte Liguria e Val d'Aosta
E una parte anche qualitativa proprio per analizzare per indagare quali sono le percezioni di ruolo che hanno gli agenti di polizia penitenziaria diciamo che totalmente circa mille cinquecento agenti hanno risposto ai nostri questionari e con cui abbiamo avuto anche un rapporto di interviste
Più di profondità e allora quali sono i dati vado proprio velocissimo il primo la qualità delle relazioni c'è una percezione molto forte riguarda quasi il sessantasei per cento anzi più del settanta per cento degli agenti che abbiamo intervistato hanno la percezione chiara che la qualità del loro lavoro dipende dalla qualità delle relazioni che riescono intrattenere con i detenuti
Questo è un dato che Somma molto spesso non se ne parla ma che è un tema ricorrente nelle risposte degli agenti gli agenti stanno che trattare con rispetto i detenuti
è un elemento diciamo naturale dovrebbe essere naturale in un rapporto di lavoro ma che è un elemento anche di miglioramento del proprio benessere
Un secondo dato molto importante
Riguarda l'orientamenti culturali che animano l'agente di polizia penitenziaria un primo orientamento che noi abbiamo definito custodiale è che l'identità di ruolo dell'agente di polizia penitenziaria si fonda sull'idea che loro sono lì per assicurare in modo fermo il rispetto delle regole
Ora l'elemento su cui dovremo lavorare che cos'è questo ordine carcerario che gli agenti di polizia penitenziaria anni in mente
è un ordine carcerario fatto di regole che si tramandano tra all'interno di una cultura professionale oppure un ordine carcerario che riesce a relazionarsi anche con le innovazioni
Per esempio il diritto all'affettività
è un elemento del loro ordine carcerario sentono che devono risparmi spettare queste regole perché è una regola anzi è un principio costituzionale ancora molto di molto di più di una regola
Allora dobbiamo capire anche in questo ordine carcerario che tipo di orientamento loro mettono e
A differenza di quello che molto spesso si dice gli agenti di polizia penitenziaria hanno un orientamento punitivo quello che emerge dalle nostre ricerche è invece che c'è un orientamento molto contraddittorio
C'è una grande diciamo così viene identificate letteratura criminologica come un conflitto ride di ruolo che esiste in ciascuna gente perché non ha ben chiaro o meglio a volte ce l'ha chiaro in alcune situazioni ma in altre è il contrario di quale sia l'orientamento che deve avere per esempio
In una domanda si dice
Aiutare i detenuti con problemi è un tuo impegno lavorativo è un tuo compito sì il settantotto per cento ma nello stesso tempo ti si dice in un'altra domanda
Ma trattare avere una un atteggiamento verso i detenuti piuttosto rigido per esempio usare la forza quando una persona ti insulta
è una cosa possibile e una buona parte circa quaranta per cento dicono sì si può usare la forza se una persona ti insulta
Allora capite che ci sono delle questioni che hanno a che fare con un'identità di ruolo che non è ancora ben delineate su cui molto si può fare ovviamente in termini anche di orientamento in funzione di quello che riteniamo debba essere il ruolo dell'agente
Un dato e l'ultimo dato che vi porto è quello che riguarda e che è il dato più forte
Che emerge in tutte le ricerche tra l'altro c'è anche la dottoressa Chiara Chisari che ma aiutato in tutte queste ricerche e anzi adesso sta lavorando anche autonomamente in un certo senso su questi temi sono contento
C'è un dato che riguarda la delegittimazione istituzionale
Quello che emerge con più forza
Sentirsi isolati poco riconosciuti e delegittimati dall'amministrazione penitenziaria
Quando noi chiediamo agli agenti di polizia penitenziaria per esempio se sentono in qualche modo che ci sia un supporto
Nel loro lavoro da parte dell'amministrazione penitenziaria al novanta per cento ci dicono no non ci sentiamo soli
E questa solitudine riguarda anche una confusione sul tipo di regole procedure che bisogna utilizzare
Ci dicono tutti noi non sappiamo a chi chiedere se dobbiamo fare qualcosa che va al di fuori di ciò che è l'ordinario
è un'altra cosa ancora molto forte una percezione di isolamento anche dalla società molto forte la società non capisce che cosa facciamo
E ci giudica sempre negativamente insieme alla società anche l'amministrazione penitenziaria una domanda in cui noi chiediamo agli
Agenti ma voi pensate in qualche modo che se fate qualcosa di positivo qualcuno se ne accorge
E le percentuali sono bulgare nel dire se noi facciamo bene facciamo male nessuno se ne accorge nessuno ci dà retta
Allora questo sentimento di isolamento e di delegittimazione istituzionale è quello che noi stiamo studiando in funzione di un argomento all'ordine del giorno di attualità che la propensione all'uso della forza
Perché dobbiamo anche qui uscire da questa gabbia mentale per cui ci sono le mele marce
Dobbiamo uscire da quest'idea
E cominciare a chiederci certo da un punto di vista giudiziario cioè la responsabilità personale penale personale ovviamente
Ma da un punto di vista istituzionale di prevenzione dobbiamo chiederci quali sono gli elementi che fanno sì che ci sia questo spostamento verso un uso della forza che si ritenga giusto e possibile usare la forza in certe situazioni altrimenti non riusciremo mai a cambiare quella parte ridotta perché non stiam parlando della maggioranza degli agenti che pensa che usare la forza sia possibile anche in situazioni che noi definiremmo di forse illegittima
Ultima cosa che voglio dire se sono nei tempi
Una questione che riguarda proprio a questo punto il in un certo senso del che fare ma non voglio sostituirmi
A chi sta a fare questo lavoro io faccio il professore ricercatore in questo senso su un tema effettivamente poco indagato perché di ricerche sulla polizia penitenziaria ce ne sono
Davvero pochissime quindi bisognerebbe forse anche che l'Accademia si svegliasse un po'di più lo parlo per il mio settore la criminologia che cominci a lavorare su questi temi
Vorrei però concludere con questo tema perché quando parliamo di desertificazione affettiva
La desertificazione affettiva
Dal punto di vista diciamo criminologico
Non è uno dei temi del carcere la desertificazione affettiva e la ragione fondamentale del fallimento del carcere nella sua pretesa di redenzione attraverso l'intuizione di una sofferenza
Cioè la desertificazione effettiva è il brodo dentro cui ogni tentativo di cambiare il carcere fallisce
Quindi è qualcosa di più
Di un pezzettino che dobbiamo sistemare
Nell'arco dei diritti costituzionali da un punto di vista criminologico è quella base senza la quale ogni intervento rieducativo avrà una percentuale di fallimento
Altissima
E in più e concludo con questo io vorrei dire anche che lavorare in un ambiente desertificato dal punto di vista affettivo
E parte anche di una sofferenza che riguarda gli operatori di polizia penitenziaria
Non dimentichiamoci del tasso di suicidi che c'è fra gli operatori
Eppure anche questo non dimentichiamoci del fatto che certo c'è una delegittimazione istituzionale che può portare un isolamento per esempio in alcuni reparti di alcuni istituti in cui si è davvero totalmente soli nel gestire quella parte
Di carcere
Ma dobbiamo pensare anche che la desertificazione affettiva è qualcosa che porta anche gli operatori per impedirgli di polizia penitenziaria
A non riconoscere e a non saper dove gestire come gestire la propria emotività a volte anche molto forte
Perché nel rapporto con i detenuti quando tutti i giorni si sente sofferenza si sente a disagio si sentono proteste si sentono richieste la reazione normale quella di un congelamento da sentivo da parte dell'operatore
Che è un congelamento affettivo che porta a ritrarsi che porta anche eventualmente a a a non trovare più un modo per gestire bene il proprio ruolo
E allora forse parlare di affettività in carcere parlare di sessualità in carcere
Cominciano a togliere un po'di incrostazioni che ci siamo costruiti in tutti questi decenni può servire non solo alle persone ristrette ma certamente anche a migliorare un ambiente lavorativo che troppo caratterizzato da chiusure e in un certo senso anche da già Anna affettività
Ci tengo a dire semplicemente che oggi ci sono c'è un riferimento c'è un un un incontro molto importante a Milano gli stati generali sulla detenzione amministrativa anche lì ci sono persone ristrette
E lì proprio siamo a zero rispetto al riconoscimento dei diritti figuriamoci quello dell'affettività grazie
Allora
Grazie
Adesso
Concludiamo la mattinata con l'intervento
Del direttore dell'istituto penale minorile di Treviso che ha scritto questo articolo che ha suscitato molto dibattito non solo Beccaria la violenza dentro tutte le carceri
Dico solo due cose Girolamo Monaco a me ha colpito prima di tutto per una cosa scusi se la a finalmente un direttore che arriva da con una formazione pedagogica
Perché era educatore educatore al minorile poi venga adesso stato direttore del PM di Caltanissetta e fare adesso il direttore delle PMI di Treviso
Ecco finalmente un direttore che ha una formazione che i che ha come faro dura la Costituzione laddove dice che la pena deve tendere alla rieducazione quindi uno che sa cos'è l'educazione dico brevemente nel pomeriggio cosa
No scusi no allora ristoranti non vorrei aprire una polemica non non dico che i direttori non sanno cos'è l'educazione ma formali cioè se c'è ma c'è anche
Né allora non lo nego assolutamente dico che un utile e interessante importante che ci sia anche
Del ci siano anche dei direttori che hanno invece una formazione pedagogica invece che giuridica è un aspetto interessante e quello che riempie dicevo escluderlo
Scusi no va bene voglio dire e il ruolo del direttore quello
Oltre a questo dibattito sul
No no va bene
Ma allora no non
Le scrittoio suo sino faccia sì ma siccome parliamo
Abbiamo detto che centrale e mettere a confronto degli sguardi DiVersi quindi io credo che di questo si tratti io non credo no no assolutamente detto che una cosa è giusta l'altra sbagliata dico finalmente c'è anche qualche direttore capo
Arriva da una formazione pedagogica mi sembra interessante interessante anche per voi che avete una formazione diversa perché il è proprio il mettere a confronto sguardi Diversity eccidi
Rende più attenti tutti
Una nel pomeriggio spiego una brevemente cominceremo con la la testimonianza di Stefania molto difficile perché Stefania aveva un figlio che giovanissimo
Si è tolto la vita o forse nemmeno forse semplicemente insomma comunque era in carcere non avrebbe dovuto essere li avrebbe dovuto essere in una struttura diversa
E porterà la sua testimonianza e poi Angelica che invece è figlia di una persona detenuta ma ha avuto la forza di trasformare questa sua esperienza
In fonte di grande di cioè di di una sensibilità particolare che l'ha portata a diventare educatrice
Quindi figlia di un detenuto che poi è diventata educatrice poi presenteremo una breve un breve un sondaggio che abbiamo fatto su questo tema insomma sarà e alcune persone detenute finiranno portando le loro testimonianze con questo più o meno il pomeriggio adesso darei la parola a Girolamo Monaco
Ecco adesso si è un attimo surriscaldato il clima però siccome anche questa testimonianza è molto importante e teniamo presente che
C'è un po'di rumore per favore anche per questa mezz'ora Silenzio altrimenti quelli che sono in fondo non riescono a sentire quindi il silenzio assoluto
Allora grazie innanzitutto per avermi dato la possibilità di parlare allora io credo
Io credo che oggi la società le carceri ma anche alla società ha un grosso problema professore che è quello che abbiamo confuso la forza con la violenza
Usiamo i due termini in modo intercambiabili come sa essere forti significa essere violenti mentre ed è qui tutta la riflessione che è partita mentre la forza a sempre dietro un valore
La forza del cambiamento la forza e l'amore la forza della speranza la violenza valore non la palla la violenza semper un individuo contro un altro individua e ha come fine la soppressione dell'altro
Vale per un detenuto che si scaglia contro un agente vale per un agente che si scaglia contro vale per un un detenuto che si scambia conta che si scaglia contro un altro detenuto
La vita del carcere è una vita violenza inutile è violenta e inutile caccia io chiedo al mio collega quanti rapporti disciplinari oggi sono stati iscritti
Tanti penso quotidiani
Quanti atti di autolesionismo sono stati fatti oggi e parlare del corpo e parlare di sessualità perché non si può parlare di sessualità se prima non si parla del corpo
Quanti atti di autolesionismo sono stati fatti quanti taglia menti ci sono stati oggi
E allora tutto
Io prendo
Io vengo da una realtà piccola che è quella del del minorile
E ha ragione che forse dal piccolo nasce la leva per un cambiamento
Dal piccolo
Allora
Io mi sono accorto che l'unico modo l'unico modo che abbiamo per lottare contro la violenza nelle piazze come dentro le carcere è quello della presenza
La presenza delle persone la presenza degli operatori la presenza degli agenti la presenza alla polizia la presenza di una persona che guarda gli altri e io non credo che bisogna guardare soltanto i detenuti cioè i nostri subalterni io credo che ci dobbiamo guardare tra di noi
Io credo che il direttore deve poter guardare gli agenti gli agenti si devono poter guardare tra di loro e insieme si devono fare guardare le persone che dici vengono affidate
Gli utenti gli utenti del nostro servizio perché la riserviamo al temendo il carcere non sarda
Il carcere serve
No io non ho nient'altro da dire se non questo se non si sennò non riusciamo a guardare la il volto
Non riusciamo a guardare
E capire che significa guardare significa da girare significa prevenire prevenire io sono convinto che tantissimi atti di violenza a tutti i livelli possono essere previsti
E che non sappiamo più guardare per cui è molto facile dice non è mio compito
Non mi spetta non è mio compito intervenire
Perché il carcere un'altra caratteristi e questo è il calcio è il posto più regolato del mondo
Però è anche il posto più inabile a gestire l'emergenza la la psicologa diceva la posso fare entrare une Monti con in una cella emergenza
Emerge c'è stato bisogno di una perquisizione permane modo cioè il carcere poi diventa isterico isterico nella sua gestione
Infatti un mio nuovo peggio
Un vecchio brigadiere c'è il carcere femmina
In carcere femmina
Ecco anche come come una femmina accoglie sempreché Archon dice mai di no non dice mai di no però Bontea ai suoi momenti di di di irrazionalità
Io non ho veramente nella nient'altro da dire mi chiedo scusa della mia
Del mio intervento
Allora
Vi diamo quarantacinque minuti non di più
Poi riprendiamo quindi vi prego di rispettare i tempi perché poi abbiamo
Sì
Sì allora poc'anzi il professor Cornelli apparato dalla polizia penitenziaria derogano difficile della polizia penitenziaria
Ci tenevo adesso innanzitutto a ringraziare i miei poliziotti penitenziaria a cominciare dal comandante di reparto
Perché
Eventi come questo eventi come questo sono un surplus di lavoro oltre l'ordinario
Considerate che l'istituto ospita quasi seicento detenuti quindi e tutte le attività continuano nel frattempo quindi ringrazio o la polizia penitenziaria per l'egregio lavoro che svolge per la consapevolezza con con cui lo svolge la professionalità e per rispondere al professor Cornelli qui il personale di polizia penitenziaria Assaf cosa fare
Anche nelle situazioni di criticità che non sono poche perché il poliziotto penitenziario come diceva anche giustamente possano corregga il Front Line di tutte le situazioni di criticità che si verificano esclusivamente se non del tutto in selezione
Quindi grazie alla polizia penitenziaria grazie anche ai miei collaboratori Daria pedagogica che insomma contabile eccetera
Niente dopo questa premessa
Do la parola dottoressa fa loro perché continuare con i
Va bene
Va bene
Silenzi operò per favore
Adesso
Coming anche aria apriamo con un un tema particolarmente difficile
Che riguarda storie di persone spesso persone anche giovani che hanno perso la vita in carcere dico perso la vita perché a volte si tratta di suicidio a volte
Ma a volte no ma è comunque sono storie storie complicate che ci fanno dire che queste persone
Non dovevano proprio a essere in carcere perché ci sono persone che che sono qui è che non dovrebbero essere qui che dovrebbero essere altrove che dovrebbero essere curate che dovrebbero essere accudite dalle istituzioni invece si sono trovati in situazioni sbagliate allora io do prima la parola a se come facciamo sempre a un a un detenuto ad Amin e poi i a Stefania
Scusa
Io volevo farlo
Scusa
Allora buongiorno a tutti io Giannini faccio parte di questa relazione ormai da tredici anni oggi il tema che volevo trattare io
Scusate
Riguarda sempre gli affetti però in particolare le telefonate
E telefonate che abbiamo noi detenuti verso i nostri familiari
Per fortuna in questo carcere grazie al coraggio delle persone del ci lavorano le telefonate sono state mantenute uno al giorno perché dopo il periodo record era così quasi penso in tutta Italia
Dopo a questa cosa andata un po'a sciamare infatti quasi adesso è proprio il contrario quasi tutti carceri d'Italia sono tornati al vecchio regime né per fortuna
Come dicevo prima l'abbiamo una al giorno
Tranne i detenuti dell'alta sicurezza perché c'è una sezione anche per altra sicurezza
La cosa di cui mi preme parlare anche di una legge che è stata fatta nel due mila ventuno
Questa legge punisce
L'utilizzo di apparecchi telefonici
L'utilizzo l'ingresso e l'utilizzo di apparecchi telefonici all'interno degli istituti penitenziari c'è un'aggravante se ci porta la lo strumento diciamo è un agente di polizia
Cosa
Appena va da uno a quattro anni io non sono nessuno per dire se la legge sbagliata o giusta
Però la vorrei un attimo analizzare
Diciamo che a me mi è successo in prima persona di essere di aver subito cioè sto subendo un processo un processo per aver infranto appunto questa legge nel periodo di alcove d'nel due mila ventidue più o meno o usato un apparecchio telefonico per telefonare precisamente sette volte a mia madre dieci volte a mia sorella
Non è una giustificazione quella del ministro dicendo però c'è il l'ho lo tengo a dire
Mia madre diciamo non è Giovanni a una certa età da solo a casa
E quindi periodo morivano cinquecento persone al giorno specialmente per sé non può più anziane
E quindi io sbagliando ho fatto delle telefonate verso il suo numero telefonico
Dopo telefona tanto mia sorella perché
Lei è malata di sclerosi multipla
Quindi sapendo di tenerli a casa
C'era ognuna per ognuna da sola per i fatti suoi sono stato tentato
Purtroppo sbagliato adesso sto affrontando un processo
Che
Sarà molto lungo perché cercherò di di andare a dall'assoluzione per fatto di lieve entità com'è già successo per uno tre persone però molte altre sono state condannate per appunto solo per aver telefonato ai familiari
Io non
Non so se va bene dire sta cosa però
Scriveremo una madre e un figlio un un parente che ha in un carcere
Sapendo in quella situazione diciamo così erano così che morivano un sacco di persone salvezza avrebbero avuto un un apparecchio telefonico non non aver bocciato può essere anche molte persone non avrebbero fatto io purtroppo lo ha fatto
No guardate io vorrei essere chiaro non ha fatto benissimo ha sbagliato perché non è quella la strada ha detto questo è Hans quello che noi diciamo che è assurdo una pena durissima per una cosa che per cui l'unica soluzione vera sarebbe quella di permettere alle persone detenute di telefonare a casa liberamente come in tanti Paesi succede se pensate che nel nostro Paese prima erano sei minuti a settimana
Poi dieci minuti a settimana e per telefonare ogni giorno devi avere un bambino un figlio malato ho una moglie malata eccetera
E questo non è che lui ha fatto quello che ha fatto male ma la legge e punisce invece di dare la possibile di capire che se vogliamo davvero per esempio prevenire i suicidi
Le persone devono poter chiamare di più la madre che parlerà adesso Stefania doveva poter sentire il figlio sempre una una madre che ha un figlio dentro com'problemi che sta male dovrebbe poterlo sentire sempre questo è il tema per questo abbiamo voluto sollevarla non perché ami Number ragione
Io senz'altro ho trascritto una regola una legge quindi
Adesso come adesso adesso che ci rifletta bene non penso di aver fatto bene
Però c'è c'è anche da dire una cosa che
Per fortuna
Come dicevo prima abbiamo una telefonata al giorno adesso dieci minuti che ci permette di sentire i nostri cari e questo è dovuto anche un po'ancoraggio di del delle persone che ci credono di queste cose e che riescono a far funzionale diciamo carcere nel miglior modo possibile
Poi quello che ne vorremmo chiedere appunto come dicevo Ornella la liberazione liberalizzazione totale delle telefonate sempre sotto numeri controllati
Sotto controllo su tutto il suo turno di controlli che bisogna fare però comunque già adesso come carcere ci riteniamo fortunati a parte appunto la sezione data sicurezza che adesso speriamo riusciranno a risolvere anche loro però noi come in carcere diciamo che siamo su un buon punto grazie
Prima di
Ascoltare Anna il garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Padova voleva ricordare il tema dei suicidi e se per caso c'è in sala alla l'insegnante che è stata la docente del di un ragazzo che si è suicidato a Padova io vorrei righe salutare anche sentire anche la sua breve testimonianze ricordarsi che anche a Padova c'è stato un suicidio che questa non è in carcere
Il carcere di petto e sofferenza dappertutto
Allora
Ho mi sono inserito in questa occasione perché come qualcuno forse saprà la Conferenza nazionale dei garanti territoriali
A partire dal mese scorso ha indetto una giornata ogni mese ogni diciotto del del mese
Per ricordare le emergenze interne in particolare l'emergenza suicidi che sta avvenendo nelle carceri italiane diciotto aprile abbiamo fatto un intervento in Auditorium con gli studenti che erano intervenuti per il Progetto scuola carcere ho pensato che sarebbe stato opportuno intervenire anche in questa sede vi stava l'ampia platea
Il il tema dei suicidi come sapete molto pesante molto grave molto triste in questo momento abbiamo un fenomeno che non si era mai visto nei primi tre mesi stati trenta
Persone sono mazzate dentro al carcere ad oggi siamo arrivati a trentacinque
Ecco questa sicuramente è ma
Fenomeno che su cui la quella che è stata definita desertificazione affettiva ha un'incidenza ha sicuramente un'incidenza ecco per questo
Vi leggerei brevemente quello che è un comunicato che abbiamo preparato e che continueremo poi a proporre fino al mese prossimo finché non si interviene perché finora su questo punto non si è intervenuti però prima di leggerlo vorrei fare una domanda che in tema con quello di cui si sta parlando oggi
L'altro giorno io ho incontrato un giovane detenuto
Che
Mi ha confessato la sua intenzione di sposarsi al più presto
E nell'occasione dentro al carcere nell'occasione chiede di poter
Incontrare in maniera riservata quella che sarà la sua moglie anzi quella che a quel punto è salva sua moglie per tre ore
Euro e di intimità ecco
Io so che nella maggior parte
Degli istituti che per i paesi europei questa cosa è possibile e probabilmente probabilmente se ce ne sono le condizioni la richiesta verrà ebbe saudita qua da noi cosa succederà lo chiedo al direttore lo chiedo ai magistrati di sorveglianza ecco esempio molto l'inquilino di che cosa tutt'potrebbe essere l'applicazione della sentenza dieci del due mila ventiquattro e se se lo si facesse a Padova
Saremmo veramente daremo veramente un esempio a livello nazionale
Ecco il problema
è appunto questo
Il tavolo che è stato indetto dal DAP
Che questo tavolo in cui si dovrebbero definire le modalità alle regole quant'altro non diventi uno sbarramento
Per procrastinare a tempo indefinito
Per la che
L'attuazione della sentenza
Di mezzo ricordiamoci si sono persone persone che vivono quotidianamente esperienze reali
Ecco il comunicato verrà trasmesso ai giornali per cui lo potrete potrete leggere dolo trasmesso ai giornali locali
Dico solo questi quattro punti che noi riteniamo che per uscire dall'emergenza bisognerebbe puntare sulla concessione delle telefonate che qua zar viene grazie una certa illuminata dal nostro direttore
Bisognerebbe adottare misure alternative livello nazionale che permettano almeno alle persone che hanno avuto una buona condotta e hanno dimostrato di essere affidabili di godere di uno piccolo sconto piccolo beneficio come sta proponendo l'onorevole Giachetti a livello parlamentare non si tratterebbe di di una misura straordinaria non ma si tratterebbe di una giura sensata
Che permetterebbe perché ha piccole pene residue di uscire un po'prima in modo da deflazionare sovraffollamento
Terzo punto è l'attuazione appunto in tempi stretti di quanto disposto dal sentenza dieci del ventiquattro quarto punto limitare al minimo isolamento dalle persone ce ne sono e in nelle celle riaprendo gli spazi sociali che purtroppo in base a una circolare diciamo di due anni fa sono stati chiusi in questi anni e poi ovviamente creare maggiori supporti terapeutici
Psicologici secchi si trova in condizioni grosse difficoltà ecco in questo modo si potrebbe probabilmente fronteggiare almeno in parte quella disperazione che subentra chi si toglie la vita nel carcere però bisogna intervenire perché nel carcere ci sono persone bisogna agire finché c'è grazie
Ecco io le do subito la parola a Stefania la ringrazio in modo particolare perché credo che entrare in un carcere per lei sia soltanto fonte di dolore per quello che le ricorda per tutta la sofferenza per la sofferenza di avere perso un figlio che aveva ventidue anni vero
Quindi do subito la parola Stefania
Poi si sente allora ringrazio per l'invito comunque per la possibilità di portare la la mia testimonianza
Allora sono stati toccati tanti argomenti
Faccio una una breve sintesi Miki era Giacomo Giacomo
Arrivato
L'abbiamo adottato aveva tre anni
Era un bambino ipersensibile e nel corso degli anni
Abbiamo poi appunto scoperto che soffriva di un disturbo di personalità
Il disturbo borderline purtroppo lui in Italia siamo nel Medio Evo per quanto riguarda questo disturbo perché viene trattato con psicofarmaci e invece non ci sono psicofarmaci d'eccellenza per curarlo
E però un disturbo che sei trattato a a
Se arriva la guarigione ci sono molti paesi in America dove c'è una buonissima prognosi
Lui aveva appunto questa ipersensibilità è una fatica nel gestire le mozioni per cui è stato un un vero calvario perché
Non sapendo gestire l'impulsività
Questa mancanza di di gestione delle sue emozioni l'ha portato a ad essere inserito in comunità comunica comunità educative che comunque non era né di donne
Quindi siamo arrivati
Poi alla
Al compimento di una serie di di reati
E per cui è finito in carcere è finito in carcere c'era è stata poi una perizia psichiatrica chi aveva definì stabilito che comunque il carcere non non era il posto in cui doveva stare ma la la lentezza burocratica e la mancanza
Totale di ascolto e di barrette perché si parla tanto di rete ma la Rete non abbiamo avuto
Contatti con prima la neuropsichiatra infantile CPS serpe perché poi LUISS sì auto medicava
Con le sostanze
Il nulla cioè noi come famiglia ci siamo attivati su quattro mila e cinquecento affronti non siamo mai stati ascoltati
E questo secondo noi uno dei temi fondamentali perché in una
Società dove c'è veramente una difficoltà
Da parte delle istituzioni di reperire personale competente perché mancano i fondi su su tutti i fronti non si utilizzano mai le risorse che potrebbero essere a portata di mano come le famiglie e questa è una realtà che abbiamo vissuto in tutti gli ambiti quando era in carcere purtroppo poi abbiamo vissuto il periodo anche corrisposti o vende quindi il problema delle telefonate
Le telefonate lui fortunatamente poteva chiamare ogni giorno dieci minuti sei volte alla settimana il problema che non si poteva stabilire un orario
Di conseguenza noi vivevamo nella per perenne angoscia di perdere la chiamata e qualche volta veniva perché non si poteva essere ovviamente sempre reperibile
La la cosa grave è che se perdeva la chiamata la chiamata risultava fatta e quindi non poteva chiamare
In più allora se è stata toccato anche il tema punto delle delle guardie penitenziarie che sono fondamentali soprattutto in in in questi casi la mancanza di informazioni che si possono fornire agli agenti è veramente o un tema importantissimo perché noi stessi quando non conoscevamo
Le problematiche del disturbo di cui soffriva Giacomo ci siamo trovati a a vere dei comportamenti che invece che si dare un suo una sua manifestazione dolorosa
Era un mutare benzina sul fuoco quindi coi bisognerebbe veramente stare ore a parlare manca la la formazione cioè il tema del delle persone che hanno un disturbo psichiatrico e che sempre più spesso fa finire in carcere perché ormai permettetemi questo questo di passare questo termine
Il carcere diventato la discarica
Di davanti del della società perché per persone che ha dovrebbero avere percorsi diversi e siccome non ci sono le strutture che li accolgono è più facile una detenzione perché comunque se ne lavano le mani serpe
Il CS
E anche le comunità che con semplici denunce scaricano questi ragazzi magari per un furto di un pacchetto di di sigarette piuttosto che
Delle altre cose vanno a finire in carcere questi ragazzi
E e quindi allora noi come familiare abbiamo vissuto esternamente veramente dei degli anni lo dico terribili perché
Ridevamo un un'impotenza
L'incapacità di di poter dico intervenire ma supportare fornire informazioni noi non siamo mai riusciti a parlare con degli educatori anche se sono pochi
Con la psichiatria alle venivano somministrate delle cure che erano inidonee e spesso andava a finire il segno ecco poi anche questa prevenzione del suicidio si parla tanto di prevenzione
Ma non non c'è si vanta non c'è stata perché
Giacomo se tagliato veramente tante volte è finito tante volte non spetta dalle durante la sua detenzione
Ma questi comportamenti proprio per mancanza di conoscenza venivano scambiati come delle richieste di agevolazioni non so come definirla in quando invece in questi ragazzi in queste persone sono meccanismi che scatta hanno quando il livello di sofferenza diventa altissimo per cui con il taglio si liberano delle endorfine che poi abbassando il livello di sofferenza
Tant'è che dopo il ricovero già con veniva messo in isolamento nelle cosiddette camere lisce peggiorando ulteriormente la sua situazione
E e quindi insomma è stato a alla fine
Io dico a me non piace non so ma si parla di suicidio si è tolto la vita
è vero non c'è più poco cambia
Di noi pensiamo che non sia volontario nel senso che lui ha inalato debuttano
Nella notte tra il trentun maggio al primo giugno del due mila ventidue
E per le Valtidone CT sedativi che gli venivano date
Non è non sono riusciti a salvarlo
Noi pensiamo che sia stato un suo ulteriore tentativo di
Lenire le sue sofferenze
Scusate mi
Tra l'altro avevamo cercato di segnalare più l'altissima criticità perché
Pochi giorni prima si era impiccato poche celle accanto un altro ragazzo
Dove abbiamo avuto la notizia appunto dallo stesso Di Giacomo che era devastato da questa impiccagione perché avverrà instaurato con questo ragazzo poco più grande di lui un un'amicizia tra l'altro l'altro ragazzo era in attesa di giudizio per un piccolissimo reato quindi
Insomma tutte queste cose dovrebbero portare a delle riflessioni e dei cambiamenti
Il sistema legislativo ovviamente richiede tempi più lunghi nel gol di questo ne siamo coscienti consapevoli però l'ascolto delle famiglie è una cosa che
Forse si potrebbe già cominciare a fare
Allora grazie davvero insomma grazie per essere venuta fuori perché credo che
Ci sì a ogni volta
Far rivivere una sofferenza però è importante che anche gli altri anche le persone anche e gli agenti qui per esempio mica detto le cose importanti Stefania no che dovrebbero essere formati ci vorrebbe una un approccio diverso insomma e quindi credo che sia importante la sua testimonianza proprio invece adesso una piccola testimonianza di un insegnante l'insegnante di Stefano che era un ragazzo che si è tolto la vita qui a Padova
Buongiorno allora perché sono qui io oggi allora io entro da un anno circa a fare la volontaria qui e verso la fine dell'anno scorso in autunno biblioteca ha incontrato Stefano
Cosa c'era di tanto strano c'era anche Stefano io lo conoscevo già e largo avuto quando era un ragazzino undici dodici anni per due anni mio alunno alla scuola media
So poco di lui veramente so poco è quello che sono me l'ha detto lui
Me l'ha raccontato
In classe quando parlava in classe
Nei conflitti nei compiti scritti quando scriveva
Parlando in mezzo agli altri
Poche volte ci siamo trovati io e lui a quattrocchi sta parlando di lui di questo ragazzino è
Questo ragazzino di undici anni poche volte io e lui da soli
E allora perché io me lo ricordo così tanto questo ragazzo di tutti e i ragazzi che io ho avuto in tutti questi anni
Perché lui
Era un po'particolare non era uno qualsiasi va bene nessuno è uno qualsiasi siamo d'accordo però lui sì imponeva si imponeva con la con la sua presenza e a noi insegnanti è stato imposto nel senso che
Quando è arrivato nella nostra scuola media
è stato presentato dai servizi sociali e noi non eravamo assolutamente d'accordo di assumerci in questa responsabilità questo impegno ci siamo arrabbiati credo che nessuna persona di buon senso
Avrebbe
Accettato così facilmente di buon grado di assumersi una responsabilità di questo tipo un ragazzino di undici anni che è stato tolto alla famiglia che non era in grado di
Prendersi cura di lui che non aveva mai frequentato regolarmente la scuola elementare
E che non conosceva nessun tipo di Regolamento
Di niente
Io ho raccolto la sfida
Perché io sono ero fatta così accoglierlo metterlo in condizione di imparare e di stare con gli altri secondo le regole
Non era quello che voleva lui
E infatti lui ha lottato
Ha continuamente cercano fatto di opporsi
A a questo tentativo che che tutti quanti noi stavamo facendo
Senza cattiveria però con molta furbizia
Mi ricordo questo sguardo
Lui correva in avanti e contemporaneamente si guardava le spalle controllava la situazione appena riusciva
Scattava e uscito nel corridoio
E li
Bisognava riprenderlo
Sempre
Lo riprendevano
Riuscivamo ad acchiapparlo in qualche modo
Ricordo il colleghi di sostegno
Certe volte letteralmente placarlo nei corridoi perché Stefano era un ragazzo ben piantato
Non era così
Facile tenerlo
E lui tornava in classe con questo sguardo un po'divertito sornione ci guardava essa secondo me pensava va bene
Stavolta mi avete preso ma la prossima
Ma non c'è mai riuscito a scappare anche se approvato
Non da scuola perché c'era tutto un sistema di controllo anche il preside quante volte l'ho visto correre su e giù per le scale eccetera
Però dalla casa famiglia riuscito a scappare due volte in bicicletta
Per tornare a casa a Chioggia
Quaranta chilometri e un ragazzino di quindici anni per tornare a casa
Allora cos'era Stefano stava con noi stava con me in classe
Alla fine dopo due anni
Ci stava con noi i ragazzi l'avevano accettato
Gli ambienti erano molto diversi e lui veniva da Chioggia un quartiere popolare
A Noventa padovana c'era un ambiente un po'diverso ma sulle ragazzi sono stati bravi più o meno l'avevano
Ha colto
E poi scusate ma lui era veramente un antidoto alla noia scolastica
Quando c'era lui succedeva sempre qualcosa
E poi secondo ma il loro anche
Vedere gli insegnanti messi duramente alla prova e stare lì a vedere come ce la cavavamo va be'insomma dai
Non era male cosa è successo dopo dopo questi due anni
Io me lo sono domandato a tante volte specialmente dopo che l'ho trovato qui cos'è successo
Ci siamo distratti
Quel consiglio di classe tutti eravamo troppo stanchi dopo un anno due anni non ce la facevamo più basta adesso ci pensi qualcun altro
Non lo so ci vuole poco ma alla fine Stefano è stato bocciato ha cambiato classe questo percorso che forse un pochino aveva avevamo cominciato sia interrotto così
Io lo vedevo ancora Beppo e cioè l'episodio che forse sapete già AT&T quando lui è scappato dalla finestra della sua classe nuova attraversato il tutto il cornicione si è affacciato alla nostra finestra per venirci a salutare
Ecco per esempio a salutare i vecchi compagni
Va bene
Io poi ho ritrovato prima
Quando l'ho rivisto
Ci siamo riconosciuti all'inizio almeno non mi riconosceva perché concernente io sono diventata un'altra
Croff ma aveva i capelli biondissimi incerto
Una volta però
Alla fine ci siamo ritrovati uccisi raccontavamo gli episodi
Quelli che anche lui si ricordava eccetera
Io da un lato
Ero contenta di averlo ritrovato perché questo ragazzo mi aveva lasciato parecchio
E quindi da un lato c'era queste devo dirlo forse la speranza anche di riprendere un percorso
Lasciato così a metà però dall'altra anche un senso veramente di sconfitta
Perché trovarlo qua
Come dire ecco hai visto
Come è andata a finire
Poteva andare diversamente
Qualcuno lo ha aiutato
Io non lo so
Allora niente io
Volevo solo
Che lui tornasse un pochino qui anche se certamente il cui non sarebbe ritornato qui ma se
Avesse potuto scegliere dove tornare
Ben altro posto il suo mare la sua Chioggia dove giocava a calcio letterine UE dove andava a pesca col padre eccetera
Comunque
Lui ha lottato fino alla fine anche negli ultimi incontri io mi sono accorta che lui ci stava provando in qualche maniera
Leggeva leggeva filosofi
Scriveva Poesie e canzoni suonava cantava
Cioè non è che
Non volesse provare a vivere una vita diciamo fu male
Però la mia storia no però fa non me la sento di scriverla
Ecco l'ultima cosa che volevo dire quando i ragazzi si impegnano a scuola perché quella è la mia esperienza di solito lo fanno per fare piacere a qualcuno
Lo fanno
Per gli insegnanti
Perché in qualche modo ci sono affezionati e lo fanno per i genitori che sono contenti solo se prendono dai voti
Perché dico questo in un percorso di cambiamento di crescita come doveva essere quello di Stefano che doveva crescere
Ci voleva sì la conoscenza
Le regole e tutto quanto ma ci voleva qualcuno che gli volesse bene
Perché altrimenti
Non funziona
Ecco l'ultima cosa
è io non so che cosa ho insegnato a Stefano
Non lo so
Però sono che cosa Lumia ha insegnato a me
Ma io non sono riuscita a dirglielo
Ma
Ma quella la parte finale sarà adesso presentiamo brevemente sul una un sondaggio che abbiamo fatto perché è un sondaggista esperto Beppe Vicenti si è messo a disposizione della redazione per provare a fare una ricerca un lavoro di ricerca
Sul tema degli affetti quindi do la parola a lui e assieme a Marino per spiegarlo prevale tre candore di essere brevi e poi dico subito che alla fine ci stavamo un intervento che per me è davvero importante che è quello di Angelica cioè la quella che dicevo prima figlia di una persona detenuta che
è diventata a sua volta educatrice assieme poi ad alcune detenuti che chiamo qui intanto Jodie Amir
Ignazi Antonio mi pare
E concluderemo quindi con la storia di una figlia e la storia di alcuni padri che sono qui in carcere e che hanno bisogno di sentire storie come quella di Angelica
Tutti
Pronto pronto fa da tutti allora andiamo subito al
Baiardo
Questa ricerca non è stato un gioco o un passatempo annoiati Emma è stata una vera ricerca quindi in c'entra in vigore tutti diciamo il rispetto di tutti i consueti statue metodologia della ricerca quindi alla ricerca valida a tutti gli effetti l'abbiamo fatta insieme quindi si sono fatti da niente l'utile anche e abbiamo interrogato le persone da strada quindi abbiamo interrogato l'opinione pubblica per quanto riguarda appunto il tema dell'affettività ed altre città in carcere vai
Quindi abbiamo prima fatto un Progetto dove visto gli obiettivi come abbiamo visto appunto quale ma metodologia adottare Italia da da interrogare e via dicendo poi abbiamo
Fatto una scaletta con tutte le domande da fare agli intervistati ancora
Il film che vuol dire appunto la ricerca sul campo quindi abbiamo fatto le interviste e ancora analisi magari di di tutti i risultati che sono venuti fuori dal risposta dei nostri intervistati e infine un report
Di sintesi appunto assumeva le nostre evidenza sollevati è un documento Belluno Trento sono centodieci pagine di ricerca naturalmente vedremo un piccolo estratto provando a ok allora cosa abbiamo fatto quindi abbiamo il tema era l'affettività e sessualità ce ne la metodologia era alla ricerca qualitativa la ricerca qualitativa vai avanti per favore
Quindi oltre a sondare il livello manifesto razionale che è quello che fa anche la quantitativa dove noi abbiamo le percentuali delle risposte
Nella ricerca qualitativa stivale anche a un livello più profondo per andare a vedere quali sono le motivazioni che stanno al di sotto delle risposte che noi diamo quindi scava un po'di più ad Amedeo scavando un po'di più non le possiamo fare tante quindi se ne fanno poche ma si guardano in modo più appunto approfondito
Qual è l'obiettivo di questa ricerca comprendere le principali dinamiche consenso resistenza rispetto al tematiche che abbiamo analizzato ma soprattutto vari ispirare nuove gara
Fiore in grado di accrescere la sensibilità su questi temi
Ancora abbiamo fatto ventiquattro interviste sembrava poche ma non lo sono dedico avrete viste da un impianto
Che ha una sua dignità anche perché i meccanismi delle decisioni non sono tantissimi ma le risposte sono tante ma i meccanismi che stanno sotto il sono pochissimi quindi dopo quattro cinque interviste si ripetono sempre gli stessi ragionamenti
E quindi veniva da interviste sono
Diciamo già sufficienti per dare un'indicazione sul problema
Naturalmente l'importante è scegliere bene intervistati quindi devono essere rappresentatività popolazione quindi dovrà essere rappresentativi a livello di età di genere di stato socio economico e di posizione geografica cioè le variabili che se secondo noi era un quelle che più discriminava del pensiero
Quindi Kant facevano cambiare opinione
Vale ancora scorre un po'per terra perché c'è poco tempo
Allora che cosa abbiamo indagato innanzitutto le prime immagini fissazione associata alla parola Café quindi abbiamo fatto della libere associazioni come si fanno nelle
Nelle interviste clinica
Avrebbe anche su che cos'è il carcere a che cosa serve cioè d'aver chiesto provate immaginare di incontrare un marziano e spiegare che cosa carcere quindi tabula rasa e spiegare tutto dall'inizio
Quindi capite capire paiono definita quali sono i significati profondi del carcere
E poi abbiamo parlato di diritti quindi quali sono i diritti ritenuti innegabili abbiamo chiesto conoscete le norme che regolano le visite all'interno del del carcere dopo gli abbiamo dato quali erano quelle reali e gli abbiamo chiesto Walküre
Sono aderenti alle norme le donne sono aderenti rispetto ai bisogni affettivi del del detenuto e sono aderenti ai bisogni affettivi familiari
Abbiamo affrontato quindi poi la sessualità in carcere ad avviso le motivazioni di consenso di resistenza e poi abbiamo calato Grassi già abbiamo detto e se dovessimo proporre degli spazi per i salvati all'incontro affettivo e sessuale cosa ne pensa allora andato vedo potremmo vedere tutto vi faccio vedere solo la fine che sicuramente quello che questa più la curiosità di tutti quindi andiamo a vedere le risposte rispetto a questi ultimi due punti
Lascio la parola
Sì una delle domande vediamo se c'arriva la slide
Vai vai dentro
Comunque una delle domande intanto ve la leggo è stata cosa ne pensa della presenza di spaziare dati all'interno del perimetro carcerario dove il detenuto avrebbe la possibilità di appartarsi in compagnia dei propri cari
Per ricreare un'esperienza familiare più vicina possibile a quella domestica quotidiana
Nella maggioranza dei casi le persone hanno risposto positivamente mettendo due elementi cioè i vantaggi per i familiari e quelli per la persona detenuta
Per i familiari in particolare per i figli è stato risposto che si creerebbe una dimensione più intima e protetta delle relazioni più sciolto e disinvolte è un ente più intese complicità che significa dei legami più rafforzati
Poi ci sono i vantaggi per la persona detenuta che sono un momentaneo stacco dal quotidiano dal disagio quotidiano dalla vita quotidiana
E la conservazione delle proprie competenze sociali tre competenze sociali si intende ad esempio l'Agcom per la diciamo così la genitorialità
Che in carcere si riesce a
Praticare poco
Quindi la capacità di relazionarsi e di avere un ruolo affettivo all'interno della famiglia
CISL i restanti casi ci sono stati invece era
Ci sono stati inverso state invece delle risposte diverse una parte ha avuto un giudizio più circospetto e cioè sì va bene ma non per i reati più gravi
Oppure sì va bene ma l'accesso deve avvenire in funzione della condotta e dell'impegno diciamo così rieducativo
Poi ci sono stati dei giudizi invece negativi che sono stati la scelta inopportuna rispetto alla realtà carceraria ad esempio una questione logistica alla mancanza dei luoghi e degli spazi
Oppure perché si sarebbe altrimenti creata si creerebbe altrimenti una scarsa distinzione fra il dentro e il fuori ma se dentro si può fare tutto quello che facciamo fuori che senso a stare dentro quasi no
è un problema anche di controllo e sicurezza questo è stato quello che hanno risposto le persone controllo di sicurezza vuol dire
Possono esserci episodi dove naturalmente si possono delle informazioni le cifre già che non c'è più un controllo visivo e per quanto riguarda la sicurezza non ci possono essere degli comportamenti violenti all'interno delle case
La prima domanda ha permesso di di porno e una seconda che questa che ben riuscita a leggere non so fino in fondo cosa ne pensa della presenza di spazi dedicati all'interno del perimetro carcerario dove il detenuto il proprio partner
Avrebbe l'atto avrebbero la possibilità di incontrarsi e dei beni di beneficiare di un'adeguata privacy quindi siamo passati all'aspetto sessuale incontri intimi qui sempre la maggioranza dei casi
Ha risposto che ci sarebbero dei vantaggi per il detenuto e cioè una relazione di coppia più profonda completa quindi una maggior serenità emotiva e sentimentale
è un e più considerazione quindi un atteggiamento positivo verso la detenzione verso le istituzioni
Quindi detenuto secondo loro potrebbe da una parte essere più tranquillo perché sempre di essere amato perché da parte attenermi a
Poco tempo prima dimostrato e anche qui considerato rispetto alle istituzioni stanno lo Stato appunto in qualche modo così
Oltre vantaggi per il detenuto hanno le persone ha risposto che potrebbero esserci ci sarebbero dei vantaggi secondo loro per il clima generale cioè meno aggressività e una diminuzione della sessualità indotta ho abusato
La domanda rimane la stessa ma alcune persone hanno risposto con atteggiamenti più possibilisti e altre invece in composizioni totalmente contrarie ai possibilisti hanno risposto un po'come nell'altro caso nella prima domanda no per i reati più gravi soprattutto se a sfondo sessuale
Accesso come premio alla condotte all'impegno rieducativo
E l'accesso in funzione di un legame pregresso se ci fate caso sembra quasi che alcune cose siano state prese dalla sentenza della Corte costituzionale in realtà le domande sono state poste due mesi prima
Della sentenza fine ottobre novembre del due mila ventitré
Le posizioni contrarie invece
Dicono che l'eccesso in carcere sarebbe una scelta opposta alla nozione di pena e castigo ma che pene che castigo sono cioè la possibilità di fare sesso
Un eccessivo permissivismo una scarsa deterrenza quindi l'immagine che si fa da sì da fuori è quella proprio di dire va bene allora è uguale dentro e fuori io possono entrare e uscire senza nessun
Senza nessuna limitazione
E ultima anche in questo caso l'impiego inopportuno disparte risorse perché mai dovremmo impiegare del personale e degli spazi terrà la sessualità
Questo è un aspetto molto importante perché appunto si dice sempre appunto non ci sono mai appunto le risorse
Per dare luogo alla fertilità questo lo vedremo adesso nel prossime pagine vai pure
Allora sicuramente sono dei dei risultati molto ottimisti cinema non ci dobbiamo fare ingannare perché
Sicuramente
Ad esempio per la sessualità se avessimo chiesto a bruciapelo alle persone
Cosa ne pensi gli spazi per l'intimità in carcere ci avrebbero detto sicuramente molti più no
Ma è stato detto è stato proposto dopo spazi per l'affettività è andato un po'a traino questo consenso quindi meno male non ci dobbiamo illudere quindi come ha detto qualcuno intervistati aggiungendo una camera da letto sia gioverebbe anche questo diritto quindi ho fatto trenta faccio trentuno il passo non è tanto
Cosa però riusciamo a capire da questo vai pure
E la sessualità incalza dal sembra trovare maggiore consenso della dimensione affettiva sentimentale quindi l'aveva detto all'inizio da Garigliano cioè
Quindi non deve in ogni caso fare l'occhiolino al concerto di piacere
E non deve mai riguardare la sfera individuale del detenuto cioè se non si mise vive nella situazione di coppia allora strinse una soddisfazione un appagamento solo del detenuto
Prego
Allora la domanda
Tutto questo consenso che si è dato stilato perché non ci interessa soprattutto capire quali narrazioni percorrere per far cambiare all'opinione pubblica il il proprio
La propria idea allora le domande sono tante sicuramente va avanti vai avanti ancora la questione tempo è fondamentale queste persone sono state intervistate per un'ora un'ora a parlare di disaggio di i problemi i diritti certo che poi quando sono arrivate da fine queste proposte dal ministro è quasi come soluzione ha detto va bene diamo gli alberi non sapevo proprio cosa cosa dire
Ma andiamo avanti questo vuol dire che il diritto alla vita in carcere
Prego
Lavora bene cioè ha vita facile nella dimensione teorica e pratica Platone nell'iperuranio nel mondo quindi tutte e ventitré ventiquattro persone c'è Alberto gli affetti sono fondamentali per l'essere umano e in particolare con la persona che è in difficoltà come questo una persona ristretta
Ma poi piano pratico diventa tutto più difficile innanzitutto le persone fanno fatica
A valutare
Tra l'altro il bisogno affettivo orge con lo dicevamo sei ore al mese reso dicevamo pensavo peggio ci stanno bene viaggi starebbe del professor non riesco a capire quali sono spalmate
Per tutti Bindi familiari sono pochissime ma allora
Le persone che avevano avviato al lavoro di divorziati quante volte minore fiducia non c'è proprio un'idea di
Di valutazione oggettiva del problema
Andiamo avanti
E poi anche se si hanno una buona la valutazione
La subordino sempre
All'esigenza del calcio afferma il carcere così non ci si può fare niente sia ingiusto ma non possiamo farci niente deve pagare la colpa è sua indica e ancora
Tante volte di aver visto come merce di scambio Brindisi diritto affettivo e bisogna affettivo
Dare e avverte il semi dai mi dimostra che sei sta cambiando io chiedo qualcosa
E ancora folle persone che dicono no giusto togliere affetto togliere la relazione perché così imparano nel senso e correttivo capisco la differenza e così sia giusto cicatrizzato ok addirittura qualcuno rileva come così appagante
Quindi sicuramente uno strumento affettiva
Quindi il diritto affettività non trova spazio nel
Nella testa delle persone né nel nuovo del carcere ma alcune
E pure il diritto alla salute ha un suo spazio mi all'infermeria a anche del personale e anche il diritto all'istruzione gialle aumentare c'ha la biblioteca un personale dedicato e anche diritto che purtroppo appelli ci sono gli spazi per pagare
Persone che possono aiutare in questo senso e invece per gli affetti ci sono restati i colloqui non sono sicuramente nuovi to the home ok affetti
E per di più eppure qui persone che sono preposte a presidiare non non agevole o gli affetti ma anche spesso loro malgrado sull'ordine per tagliare per interrompere
La reazione
Beh il diritto alla sessualità in carcere ancora peggio prego
A livello allora vien chiesto è un bisogno no non è un bisogno perché aveva bisogno e che dica morissero ma se non pagliuzze assassine
Poi moglie assommanti modeste vedi ma non per questo allora è un bisogno a livello ciclismo il motivo no perché non è puro e profondo come suo amore gli affetti quelli sì tenuto non l'anima mala nel senso assolutamente no qui siamo nella sfera del piacere che abbiamo visto interventi prima ed è una delle fonti più importanti significati più importanti dal senso ma già c'era esattamente il contrario di piena e quindi siccome le persone sono lì
A scontare una punizione assolutamente non va bene vedete il contatto umano la battuta mi scuso
Mutamento del grazie il Copaco ma non bisogna il contatto sessuale un piacere
Lo vedo come un piccolo lusso incombono siamo nel campo del desiderio del superfluo del voluttuoso non c'entra niente col bisogno
Ma è pure
Allora il problema è questo che vogliamo a pensare a due dimensioni del nostro pensiero l'argomento messo un cervello ma non
Non ha nessun naturalmente riferimento spaziale anatomico o funzionale noi quando parliamo di carcere parliamo sempre di sofferenza di provvista il privazione
Di impegno anche le persone più nominate dicono Emma fin qui percorrere cioè per per crescere non si diceva prima per per migliorare cambiare ma è sempre un impegno siamo sempre col dito alzato c'era lo fa parte del cervello o quella nostra mente grossa dimensione e quella sempre ore del dovere della ragione della regola manca tutto l'altro aspetto per la dimensione delle mozioni della cura l'aggregazione è come se ci fosse un Padre Nostro col dito alzato che sempre lì a dire di fare questo di fare questo di fare questo ma manca la parola trentesimo alle tradizionali una madre che invece ti accoglie una mamma che i
Tetti gratifica detti cura e infatti l'affetto il piacere sono banditi cioè cento zero ma il deserto è proprio da questa parte qua nella parte emozionale nella parte nella cura della gratificazione vai pure
E quindi abbiamo un approccio sempre freddo al al carcere vale ancora che noi in qualche modo delle violazioni per sensibilizzare dobbiamo scaldare in qualche modo nelle interviste la scintilla che ha fatto scaldare è stato eppure il fatto di chiedere immedesimarsi con Paolo nel far mondiale allora di e che non ci si medesima mai del detenuto non ci si riesce ci si modelli ma sempre con i genitori del detenuto ogni figlio detenuto con la sorella con il con partner ma mai con la persona
E appunto è oggetto del nostro discorso vai avanti ad un certo punto allora c'è stato l'eliminazione del personaggio che puntano visto che il nostro detenuto ero la persona al centro di una rete affettiva vai pure
Cioè era oggetto di qualcuno e la cognizione di qualcuno era fratello sorella di qualcuno era figlio di qualcuno
E a amico di qualcuno allora lì
Alberto va bene a questo punto gli diamo la possibilità per cure l'ho finito
Di lasciarlo lì al centro e quindi se lui è impossibilitato a uscire fai una saranno le persone ai entrare dentro ma di persone ritrovata e che hanno bisogno del loro tributo di affetto cioè della loro dose di affetto
E se no le mancate quindi detenuto ha il diritto ma io dico che nelle comunicazioni dovrebbero dire anche il dovere quindi di preservare questo centro affettivo pignoli questo qua era quanto istituzioni devono aiutarlo quindi deve in qualche modo
Dare diciamo
Soddisfazione al suo compito affettivo quindi sia del diritto e nel due va bene con questo abbiamo finito grazie
Allora intanto per favore se vengono prigionia mia Ignazi ad Antonio e adesso sentiamo la testimonianza di Angelica volevo mi sono dimenticata prima di di dire che c'è qui e il nostro vecchio direttore neodirettore vecchia
Che è quello con cui è iniziato tutto nel senso che è quello con cui ha iniziato ristretti Orizzonti
E tutta Carmelo Cantone e quindi insomma una piacere vederlo
Era è stato anche vice capo del dipartimento ma per noi è più importante qui come direttore di questo carcere quando condannato ebbe nel mille novecentonovantasette quando è nato
Ristretti Orizzonti
Buon pomeriggio io sono Angelica sono un'educatrice mi sono laureata con una tesi sui c'aveva come tematica i figli e genitori detenuti perché a in un certo momento della mia vita ho avvertito l'esigenza di
In abissale lo sguardo nella mente e verità più profonda
E per rendere per la prima volta carrabile un'esperienza personale di dolore perché anche io sono stata sia di un genitore detenuto quindi anch'io ho vissuto questa esperienza che allontanamento forzato da una delle figure più essenziali per la crescita di un essere umano durante un periodo importantissimo appunto
Essere qui oggi quindi per me rappresenta un simbolo di speranza per tanti figli di genitori detenuti che sono presenti qui ma anche per quelli che sono al di là di queste muratura carceraria perché anche i figli e genitori detenuti hanno dignità di attenzione anche noi abbiamo il diritto di essere ascoltati e anche i nostri diritti debbono essere tutelati e questa è responsabilità della società civile tutta in particolare delle istituzioni
Essere Salafia di un genitore detenuto per me ha significato tanta sofferenza e infatti anche oggi per me è un giorno particolare mi sono commossa sin da sin dall'esterno di questo carcere perché vedere queste mura rievocato in mente ricordi infantili di quando entrava in carcere per far visita a mio padre
Ho deciso di scrivere questa tesi che contiene una parte autobiografica dove io racconto la separazione forzata da mio padre perché io e lui avevamo vivevamo in fin così come prima Marino ha detto Consult figlia con la sua prima figlia vivevamo in simbiosi eravamo soliti fare la pennichella il pomeriggio e guardare insieme la Melevisione
Non so chi di voi Connors questo programma televisivo
E di punto in bianco all'improvviso tutti questi momenti mi furono sottratti e cui allontanata da papà in realtà mio padre già sapeva che era stato condannato a quattro anni e quindi affrontò quindici giorni in cui cercava di sistemare alcune cose come ad esempio la linea telefonica perché come ha sempre ricordato Marino prima
Tanti anni fa i detenuti potevano chiamare solo ad un telefono fisso noi non l'avevamo in casa quindi in questi quindici giorni lo cercò un po'di mettere aggiustare delle cose prima di entrare in carcere se è costituito poi dopo quindici giorni di latitanza mondi latitanza perché lui non voleva scontare la sua pena
Ma perché non la voleva scontare al carcere di Poggioreale che come credo voi sappiate
è uno dei peggiori tra delle per giovedì Carzeri della d'Europa
E per non scontare la sua pena li abbiamo affrontato quindici giorni in cui noi li portavamo tutto l'occorrente biancheria intima e mi ricordo che giocavamo con lui in casa di Amici di Monte in montagna
E poi lo accompagnammo anche perché voleva trascorrere quando il Natale perché arriva questa sentenza ed era il periodo natalizio quindi un periodo di massima gioia per tutti i bambini ma non per me
Che ancora non era a conoscenza che quindi
Sarebbero stati gli ultimi momenti di scusate
Gli ultimi momenti felici con lui si costituì il giorno dell'Epifania
Il giorno dell'Epifania e mi ricordo che entrambe in carcere dopo è permesso davvero devastante sin dai controlli infatti io ricordo ancora con con estrema rabbia l'amianto la la prima volta che fui perquisita qui in carcere
Prima di entrare al colloquio con papà mi ricordo che ne affrontavamo dei viaggi di notte
Faceva freddissimo e le stazioni non erano frequentate da persone insomma che ispiravano fiducia ed eravamo soli con nostra madre io mio fratello e mia madre e mi ricordo di questi viaggi notturni che pace conducevano
Arrivavamo intorno alle cinque del mattino arrivavamo in carcere e c'era tutta la procedura del controllo di documenti e mi ricordo che mamma la mattina si comprò l'ovetto Kinder e credo che ognuno di voi lo abbia provato almeno una volta nella abilità all'interno del quale
C'erano dei giochi cioè uscivano delle sorprese
E mi ricordo che questo giocattolino che per me rappresentava l'oggetto transizionale no
Carico affettivamente come direbbe Winnicott l'oggetto su cui riversato tutta la mia affettività tutte le
Mia frustrazioni anche quell'ansia di dover far visita papa dopo che non lo vedevo da da tantissimo tempo
E mi ricordo che questo giocattoli non mi fu sottratto e cui perquisita
E mi ricordo ancora o quella percezione tattile delle mani della guardia che mi tocca
Che toccavano ogni centimetro della mia pelle no no grazie
E per questo importante mi raccomando la formazione delle degli agenti della polizia penitenziaria e fondamentale
Avere una apertura verso soprattutto questa accoglienza nei confronti del minore in particolar modo l'accoglienza deve essere fatta a prescindere nei confronti dell'altro in qualità di essere umano
Però io vi prego
Una maggiore attenzione soprattutto dei minori i più fragili
E ricordo che quindi ha descritto all'interno della mia tesi tutte queste emozioni contrastanti che provai quel giorno l'iniziale avversione nei confronti di mio padre
Perché io non mi spiegavo il motivo per il quale lui si fosse allontanato vivevamo in simbiosi eravamo sempre insieme e di punto in bianco io non potevo fare tutte quelle cose che
E vi devo quotidianamente con lui quando era presente a casa
E allora iniziò lì ad insediarsi il senso di colpa io mi sentivo inadeguata ero sicuramente una bambina colpevole avevo fatto qualcosa di male
E ed era stata la causa del suo allontanamento ecco ne ne studia scoperto anche l'importanza di raccontare la verità ai bambini o soprattutto Daniele Bruzzone ne parla
Perché il genitore cancellando diventa spesso di Scranton un'istanza per trofica più si tenta di dimenticarlo che incide un cioè il quadro fondò nell'anima del bambino che è sempre là costa li ricerca costante del proprio padre
Penso quando sono a Napoli sento dire che l'ossessione più grande dei detenuti e capire come uscire
Ecco l'ossessione più grande per U-Bahn per un bambino parlo almeno a nome mio che non conosce la verità
E capire dove si trova il proprio papà perché quando lo accompagniamo quelle quel giorno dell'Epifania mi era stato detto che il che il luogo in cui avevamo accompagnato papà dove si era costituito effettivamente
Era il luogo del lavoro questa è la bugia che viene comunemente detta a tutti i bambini o alla maggior parte
E allora ad un certo punto della mia vita io ho iniziato il mio percorso di studi consapevole di dovere risolvere dover riordinare quei pezzi dei palazzoni lo che costituiscono la mia vita che erano scomposti erano o erano attaccati ma in maniera disorganizzato disordinata e quindi io dovevo mettere ordine e sapevo che solo la psicologia la pedagogia queste discipline
Che studiano l'un l'uomo o in tutte da tutti i punti di vista quindi sociologico antropologico e psicologico e pedagogico
Mi avrebbero potuto aiutare
Ed è per questo che come conclusione del percorso della laurea triennale
Ho deciso che l'Autobiografia era lo strumento di cui mi sarei dovuta a valere terrà ecco calare lo sguardo della l'interiorità chiedermi chi sono e da che cosa vengo qual è la mia vicenda umana la di Avicenna familiare
L'ha deciso anche di intervistare mio padre perché i io non sempre avuto un rapporto bellissimo con lui anche perché i file genitori detenuti si sentono Art deficit di reati non compiuti da loro quindi i ecco l'appuntato qui coloro che non hanno commesso un reato ma sono bruscamente colpiti da reato commesso dal proprio padre
Perché ecco cime parlava di vittime secondarie mi sembra Marino tutti un po'tutti ne parlavano
Anche figlia di sia spesso io mi sento riconosciuta come vittime Fidel genitori detenuti si portano questo marchio ulteriore
La il non essere riconosciuti come tale ed è per questo che a volte probabilmente almeno nel mio caso è stato così si sentono artefici di misfatti non compiuti da loro
E e allora ho deciso di risalire un po'alle mie origini di capire a mio padre perché non sempre l'ho fatto anziché ha sempre puntato il dito contro nonostante i principi dell'educatore dovrebbero essere tre capire comprendere non giudicare però io ero la prima che giudicavo papà
Per ciò che aveva fatto perché io dicevo
Se ho una coscienza che mi tormenta così tanto io prima di compiere un'azione raggio da tantissime volte se la nazione potrebbe procurare un danno oppure potrebbe anche solo far dispiacere l'altro che mi si erge innanzi non capivo il motivo per il quale mio padre avesse compiuto certi reati avesse compiuto certi errori
E allora ho voluto intervistarlo anche per andare un po'oltre quel senso comune e oltre quel puntare di semplicemente un invito e lunga Donato un pezzo della sua storia un pezzo della sua infanzia
Fatto di deprivazione affettiva quindi incapacità anche qui oggi il titolo del convegno è Io non so parlar d'amore
Mio padre non so parlar d'amore non ha gli strumenti quelle conoscenze che io e che ha acquisito grazie allo studio pensate che vi faccio un attimo questa digressione ad un certo punto io decisi di interrompere ogni tipo di rapporto con mio padre
Però indosserà insediato una forte depressione mi è stata diagnosticata sin dall'età adolescenziale di alta probabilmente sin dall'infanzia
E era un anno che io non lo vedevo perché avevo letto una sua una sentenza in cui saranno dov'erano già state riportate delle intercettazioni telefoniche in cui mio padre avanzava delle minacce nei confronti di un'altra persona
E io no non volevo che il suo stesso sangue scorre oste nelle mie vene lo volevo lo rifiutavo non non mi potevo non potevo essere sua figlia
E allora decise di interrompere ogni tipo di rapporto con lui ad un certo punto però ho sofferto talmente tanto da soffrire di fondi ogni notte facevo sempre lo stesso incubo per un anno sempre lo stesso episodio nella mia mente io dormivo con mia mamma lei mi svegliava perché piangevo mentre dormivo
Quindi anche per farvi capire la sofferenza quando è stata forte e mia madre mi svegliava fin quando capiterà il motivo per il quale io soffrivo così tanto era mio padre e quindi non era tagliando ogni tipo di rapporto colui che io avevo risolto i miei problemi in tre rigori e soprattutto i miei rapporti simili problemi con lui e allora decise di chiamarlo a farlo venire a casa io mi trovavo nella camera da letto dove anni prima che lui entrasse in carcere vedevamo insieme la Melevisione e facciamola vedi che la brasati e si sedette sul letto accanto a mente e io lo accusava i ancora una volta gli dissi ma tu ti rendi conto di quello che mi ha procurato mi è ridotta in questo stato di puntava ancora una volta il dito contro e lui consapevoli non sapeva commedie empire prodotti che mi aveva causato e mi propose di andare a di uscire per andare a comprare un paio di scarpe una reazione alquanto choccante da parte mia perché i seduti distesa in un letto che non avevo voglia di alzarmi per compiere le azioni elementari quotidiane
Vedere la sua reazione difensore arrabbiare ancora di più perché dissi ma allora tu sei stupido non ti rendi conto di quello che ne procurato del male che mi hai causato solo scrivendo questa tesi io mi sono resa conto del perché lui mi avesse proposto quel paio di scarpe viene da una condizione di povertà di estrema povertà pensate che mi ha raccontato io l'ho intervistato quindi all'interno della tesi c'è un capitolo il terzo capitolo e dedicato all'intervista che gli ho fatto
E badate bene entrare della vita del proprio padre nelle vesti di ricercatrice non è affatto semplice perché bisogna mettere da parte Leicester figlia bisogna mettere da parte anche il dolore che è stato causato dalla sua lontananza
Per guardare l'altro ma l'altro inteso come umano non solo nel ruolo di padre assente tra l'altro da molti punti di vista ma proprio di essere umano perché io in quel momento non potevo permettermi di essere fragile nonostante voi durante le subordinate ore sono stava malissimo a risentire tutte tutto ciò che mi raccontava
E poi come ha raccontato di quando lui era piccolo e desiderava essere come gli altri solo che non aveva la l'opportunità mi ha raccontato che era scalzo ecco perché il perché poi delle sue carte
Perché lui voleva colmare di alta un voto chiavi che c'aveva da piccolo perché all'umanità quando le scarpe
Lui andava a scuola con i vestiti bucati Louis si sentiva umiliato a non possedere una cartella all'interno della quale mettere i propri libri propri quaderni perché libre un parolone
Ciò che le docenti potevano procurargli
E allora fu in quel momento che io carri tantissime cose di mio padre capì che non era giusto puntare il dito contro non era giusto ritenerla anche artefice del mio dolore perché alla fine
Io ho avuto gli strumenti lui invece non sapeva parlare d'amore non non quella con la capacità di di dirti ti voglio bene però quelli su uomini volermi acquistare le scarpe che per lui era la massima dimostrazione d'affetto perché quelle scarpe
Nella sua infanzia significavano una mancanza e Ludmilla volevo offrire quasi come se quella fosse anche un'amica di mancanza quindi quasi come se fosse una proiezione per me ha significato tanto nel riavvicinamento della ricostruzione di un rapporto sano Collu lui e null'Ornella un po'e non so
Voi davvero all'interno della tesi ho raccontato per quanto nuove per noi figli di genitori detenuti pesa la vergogna
Io ho raccontato un episodio di un giorno particolare che vi voglio donare lo zar donato ai ragazzi di ristretti mi trovavo nella vasca da bagno ed era arrabbiata con papà sempre dopo che avevo letto quella sentenza perché non non ritenevo fosse cioè non potevo conseguire quella cosa quel quel fatto come azione compiuta da mio padre non lo voleva accettare
E allora mi ricordo che mi lavavo sfregando proprio quasi come se volessi togliere quella carne che ha teneva mio padre perché non mi sentivo di essere sua figlia non volevo essere sua figlia
Poi va be'abbiamo scritto da ho scritto tantissime cose in particolar modo della differenza tra le donne si io so che si ricava vuole che se ne parli
C'è una differenza all'interno dell'ordinamento penitenziario tra donne e e uomini addirittura emerso dalle mie ricerche che nel caso del genitore detenuto un uomo
L'uomo può ottenere l'affidamento della prole solo se non c'è altro modo di affidarle a terzi dopo appunto la dichiara dopo che la madre non se ne può occupare vengono terzi prima del padre quindi vede e più importante uno zio un nonno piuttosto che la persona che ha contribuito alla nascita di quel bambino spesso che andrebbe affidato a terzi
Anziché al padre è infatti concludo dicendo che è proprio vero come dice Alberto però mi uno studioso per me fondamentale che i padri detenuti altro non c'solo che i detenuti che occasionalmente possono essere padri perché io ricordo di un permesso e tappare ossia tutte nere per trascorrere con loro del tempo con due figli e finalmente anche noi in quei giorni che trascorse a casa condoni
Potrebbe essere un po'padre poteva venirmi a prendere a scuola poteva giocare con me poteva dormire con me oppure poteva pranzare commi io non pranzavo con mio padre davanti sensibili anni quando l'ho rifatto è stato è stato strano perché anche quando papa riuscì ad ottenere il permesso affermerà sperando che lui diverse nella mia stessa casa cioè io non lo ritengo non lo riconoscevo come componente come persona che occupa i miei stessi spazi quotidiani
Squallore
Beh notevole volevo volevo dirle una cosa Angelica che è stato un modo di fare sicuramente efficace con la star di tuo padre ma che mi sembra anche importante sicuramente modo di fare pace Contes d'estate
E che forse ci punto nella ricostruzione e nell'accettazione della propria biografia nell'uscire a mettere insieme questi pezzi scomposti del puzzle si può trovare il modo di uscire anche dalle storie più terribili perché quello che mi è piaciuto del dell'incontro che è stato fatto tra Angelica dalla redazione
E che poi
Cioè tutti i padri dei privati dei loro figli si sono sentiti attraverso Angelica un po'più padri è un po'più è come se Angelica fosse diventata un po'la figlia di tutti la figlia e anche loro si sono ricongiunti e quindi c'è questa possibilità di superare anche le cose più terribili
Io volevo siamo un po'nella fase di chiusura sempre dare la parola un attimo a da ad altri detenuti della redazione e poi torniamo un attimo con Angelique Silvio perché
Tanto io sono mi chiamo Antonio sono da trentadue anni in carcere
Quello che vorrei dire io oggi vorrei dire che la sentenza della Corte costituzionale che ha sollevato il dottor Gian Felipe
Ed è importantissima per noi oggi che se fosse stata emessa prima tante famiglie si sarebbero salvati e i figli sarebbero cresciuti
Perché alcuni in questo trentadue anni io che sono in carcere ne ho incontrato tante persone che hanno verso la famiglia i figli e hanno perso la strada della devianza perché
Il divorzio la separazione delle famiglie vanno portate poi non lo so
Ma accrescere male sequestro San creanza fosse stata emessa prima
Comunque meglio tardi che mai si dice ma speriamo che
Con questa sentenza si possono salvare tante altre
Ragazze giovani e Tumminelli però speriamo che la mettono in vigore al più presto
Per credito
La mia famiglia ha sofferto parecchio pura perché non solo la mia famiglia anche altre a causa mia questo no
Però per otto anni e io e mio figlio l'ho vista crescere dietro un vetro non l'ho mai potuto toccare
Anche se in base da ad altri detenuti io mi ritengo fortunata perché l'amico di famiglia ma in seguito sempre dovunque sono andato a trentadue anni che mi viene dietro però qualche me ma anche a me ma anche che non ho potuto può stare vicino ai miei figli anzi da qualche giorno diciamo da qualche mese sono inizia ad andare in permesso e ho potuto avere un dialogo più lungo nel primo permesso perché sono venuti qua in mia figlia trovarne perché io non le conosco neanche non sono neanche che modo hanno dei di comportarsi solo adesso sto prendendo competenza perché e vero venivano a trovarmi però al quarantuno levare una volta al mese dietro un vetro
Quadro anti il carcere normale che poi normale non sono io sono Ina essi ancora
Le vedo per tre giornate all'anno vede io non è che c'era questo voleva dire speriamo che questa sentenza venga applicata al più presto si può salviamo qualche ragazzo SEL non tutte qualche famiglia
Grazie
Tratte Amiel Reggio di per favore intanto Abir Reggiolo
Buongiorno a tutti vediamo Ignazio
Io non voglio bollato come persona
Parlo di una cosa che dei miei figli io sono provate quattro figli
Sono da trentatré anni in carcere
I più piccolo dei miei figli ci attende tre anni e che quando mi hanno arrestato mia moglie era stato interessante
Purtroppo queste quattro figlie sono state lavate dalla stessa mamma educazione alla stessa educazione questo il più piccolo avuto dei guai con la legge da oggi solo in carcere
Purtroppo io non so come aiutarlo e che
La lontananza no non lo vedo da due mila nove
Quindi io quello che ho potuto fare affatto purtroppo venne forse sono queste qua perché io sono anche imbraccia quando voi
Quello che io posso trasmettere con lui attraverso mia moglie
E che morì anche sposata e un bambino non giubbotto telefonare perché se piove funamboli non possono non abbiamo voglia poniamo mamma
Quindi
Mi sento come ne ne
E il suo e confonde un fallito come prova e che non ho potuto fare niente purtroppo le circostanze sono questa qua non lo possano da almeno io e mi hanno
Quindi spero che lui ha fatto quattro anni di carcere devo fare ancora tre cinque anni
Con la speranza che
Che come che si metta a posto perché io foro dedotto per farlo tornare nel mondo e tuttavia non voglio che fa capire che ho fatto io questo è tutto grazie
Salve io sono giorni
Vi voglio far capire l'importanza che hanno gli affetti qui dentro nonostante io partecipi a molte attività qui nel carcere sono uno dei pochi fortunati che frequenta che lavora in passeri alle quattro di mattina così poi alle otto può andare alla scuola sto facendo l'alberghiero che sono al quarto alla al quarto anno
Per poi frequentare stretto orizzonte
Faccio tutte queste cose purtroppo nonostante tutte queste cose che che io faccio mi alzo la mattina alleno alle tre trenta
Faccio il capeggia inizio pensare i miei figli
Una volta che preparo le brioches per i bar alle quattro del mattino il primo pensiero che mi salta in mente che sarà quando farò colazione di nuovo con i miei figli
Poiché mi reco a scuola e iniziò a pensare chissà se sono già in classe i miei figli se stanno studiando
Vado ristretti orizzonti la maggior parte delle volte Ornella mi sgrida perché sono sopra pensiero quando rispondo quali che sulla domanda la rispondo sempre mettendo davanti alla mia famiglia
Infine
Torno nella mia cella di appartenenza
Mi metto cucinare un piatto e penso quanto sarebbe bello poter fare la cena primi figli
Poi per fortuna arriva la sera vado a letto presto perché R quattro mi alzo di nuovo le tre e mezza
E in quel momento dico per fortuna ora non penso che i miei figli è arrivato il momento di sogni Armani così sono un po'con loro
Buongiorno a tutti mi chiamo mia sono ragazzo tunisino di ventisette anni a luglio del due mila diciannove sono diventato papà di una bellissima bambina di nonna Lina
L'anno successivo sono stato arrestato e ho accumulato una penna di dodici anni da scorta da scontare in carcere
Per il primo anno ho visto la mia compagna e mia figlia a quello che tutte le settimane ma poi con la mia accompagna il rapporto non è andato bene gli anni di carcere da secoli da scontare erano tanti di colloquio colloqui avvenivano con modalità per le quali non si poteva scambiare affetto né tanto meno intimi intimità
Con la mia area con la mia compagna alla relazione non ha resistito così ci siamo allontanati sempre di più
Il il colloquio i colloqui venivano cioè nato che non puoi cambiare né né a fettine finita
Io penso che
Se avessimo potuto avere decollo che un proprio intimi
Dove ci si può scambiare affetto e amore in moto naturale il nostro rapporto forse no si sarebbe potuto salvare
O forse
Si può ancora salvare
Se ci fossero quelle condizioni trascorro ogni giorno
Con la speranza di uscire prima possibile in modo da rivedere mia figlia norma in una secoli situazione di normalità grazie a tutti
Sì c'è anche questo questo tema che la possibilità del rapporto con i figli e salva solo se se esiste ancora il rapporto con la madre dei figli quindi anche ho sentito dire da altri detenuti
Quando anche il rapporto magari finisce lì mandarla avanti ipocritamente perché altrimenti si rischia di non vedere più i figli fino a fine pena
Voleva intervenire
No allora abbiamo un po'di poco tempo per sia per qualche domanda che c'è l'artrite torce sarebbe olandese che è uno che di che si sta occupando anche assieme a noi abbiamo pubblicato alcune cose di di queste
Di questa possibilità anzi questa necessità di trovare e creare degli spazi decenti per per per gli affetti per i colloqui intimi se voi e se c'è qualcuno e anche se la nostra magistrata la fortuna che è rimasto anche farebbe piacere
Scusate che
Arena se Renato Serio scusate c'è un'altra testimonianza sì arenate sua moglie
Che sono Renata un detenuto della redazione dove siete che non li vedo
Va bene
E allora
Ora abbiamo voglia di parlare
La moglie di Renato
La moglie di Renato il figlio conosciuto non so è finita non mi dispiace mi piacerebbe che venisse qui perché è una donna rivendicare
Figlia una storia pesante
Crea no ha voglia di venire qua vicino ecco l'appunto
La mia non prima Noronha stessi nel merito cominciato e poi
Buongiorno a tutti meritiamo ciò che ci vengono sono in carcere dal due mila venti
Da quando sono in carcere i Agim di gennaio entrato il comico non si potevano neanche avere i colloqui con i propri familiari siccome io sono padre di quattro figli non potevo neanche avere un colloquio con i miei figli neanche toccarmi neanche vederli perché lo si poteva anche voi non potevate fare con i propri familiari colloqui potevo sentirmi solo una volta la settimana dal telefono chiamando con l'amministrazione
Ma i bambini che devono sempre di me a mia moglie
Diceva guarda papà è al lavoro non può tornare a casa per un po'di tempo
Tutti i giorni la stessa Bugia e fin quando abbiamo iniziato un po'vari colloqui
Quando le mie figlie la prima volta quando sono venuti qua hanno visto una il carcere si sono spaventati non non hanno dormito nello per due tre giorni chiedendo a mia moglie come mai Papa egli
Dopo mia moglie le aveva spiegato e piano piano dei miei figli non mi scendo che erano in un erano in carcere al Como divideva una volta al mese non c'era più quella contatto tra padre e figlio
Quando abbiamo iniziato fare i colloqui potevo venire solo una persona che in cui minorenni non potevano venire o veniva mia moglie o veniva a mia mamma
E io per per quasi un anno non ho visto i miei figli mi vedevo solo dalla siccome c'erano i colloqui di votare potevamo vederli solo vederci così
Mi facevano delle domande che facendo che sono piccoli non riuscivo a rispondere mi dicevo Papa torna presto a casa non preoccupatevi sto lavorando
Cinque finché un giorno del mio figlio più grande mi mi dice papà non c'è bisogno di via Emilia Bugie perché io so che se in carcere anche per quale motivo
Dopo gli ovociti gliel'ho spiegato io e prendere l'ha spiegato anche la mamma
Quando sono venuto in a Padova nella casa di reclusione potevo fare ancora adesso facciamo una volta a settimana i colloqui ho iniziato un può avere il contato con i miei figli come
Come un padre propri figli
Purtroppo io non non posso seguire i miei figli a scuola non posso seguirli nel loro vita quotidiana
Perché
Mi piacerebbe tanto sapere come vanno a scuola a seguirli e fare dei compiti con loro
Si sentirebbe molto questa questa affettività tra padre e figlio per insegnarmi che di non sbagliare come ha sbagliato il padre
Per seguire come vanno
Nella vita
Purtroppo tante cose non posso soffrire nel nel nell'anno scorso ecco è venuto son venuto a perdere anche il padre perso per un mio papà per una grave malattia
E purtroppo mi fidi erano troppe attaccati a mio padre
Hanno fatto mi hanno fatto una bellissima domanda che mi hanno spaccato mi hanno detto abbiamo non c'avevo vicino non è nostro Papa ma adesso non c'abbiamo più anche nostro nonno
Che cosa abbiamo fatto addio che dobbiamo soffrire così da piccoli
Purtroppo cioè sono come se mi crollava il mondo addosso quando mi hanno fatto sta domanda
Non sapevo più rispondere né né a loro né a me stesso
Piano piano ci siamo riusciti un po'insieme a sostenerci a vicenda finché la all'inizio di quest'anno ho avuto un grandissimo problema con
Con mio figlio
Avuto grave intervento che è stato operato per quasi
Cinque ore di intervento
I dottori avevano detto guarda signora
Che se non operiamo de sul suo figlio potrebbe rimanere paralizzato e mio figlio ha otto anni
Sentire queste cosa è un
Ha un padre in galera
E troppo difficile
Poi non essere neanche vicino a mia moglie per sostenerlo anche mia mamma soprattutto mio figlio
è difficile molto difficile
Non posso neanche D'Arrigo sostegno di dire al Papa non preoccuparti che ci sono
Nei momenti più difficili non ci sei
Non cosa che non riesco ancora pedoni perdonare me stesso su questa cosa perché non possono aiutare mio figlio
E oggi mio figlio
Sta un po'meglio però a a un po'anche un po'
Problemi di a scuola per
è un po'non sono sufficientemente
Auguri
Un piccolo ritardo che non sta soffrendo e che vogliono mettere la maestra sostitutiva di di sostegno per farli agevolare un po'le elezioni
Erano oggi spero che grazie a voi della redazione anche a voi che siete venuti aiutarci per ringraziamo tanto grazie mille
Ma
Carlo realmente
No non voglio insistere perché sono contenta che ci siano tutti e due voglio dire una cosa che non abbiamo detto
Ci sono tante persone qui dentro che sono familiari delle persone detenute quindi ecco in questo carcere somma se riesce a capire quanto sono importante queste relazioni e quindi anche oggi
C'è stato dato modo di far venire molti parenti e questa è una cosa credo importante la loro storia poi è un altro piccolo appunto quando ti succede che un figlio fuori si ammala un genitore si sente completamente impotente allora non è che tutto questo è inevitabile che tocca perché io di
Una cosa nel nostro Paese cita troppo poco spazio agli affetti se ci pensate questa cosa che dicevamo in totale un un genitore può vedere i figli tre giorni all'anno perché fatto un calcolo se invece sei ore al mese è pochissimo ci sono ancora esente cui i genitori hanno la possibilità di fare i compiti assieme ai figli e di avere dei di pranzare assieme ai figli di avere più occasioni questo quindi non è che no parlando di cose impossibili stiamo parlando di cose sulle quali il nostro paese è profondamente arretrato le famiglie che non sono solo le belle famiglie felici sono anche le famiglie delle persone detenute
Punto
Prima dell'ultimo intervento volevo fare un'ultima comunicazione i giornalisti uscendo devono ricordarsi di firmare la presenza e poi un grande applauso di ringraziamento a radio radicale che ogni anno trasmette e lascia memoriale di questi convegni
Burgio buongiorno a tutti intanto ringrazio veramente ormai la Farrow Nessuno tocchi Caino per questa giornata
Sul tema del carcere è un tema molto difficile a chi vi parla è un architetto quindi non ha una formazione giuridica però sono quarant'anni che mi occupo di carcere professionalmente e non solo professionalmente
Per cui credo di avere titolo a pieno titolo di poter dire vuole usare il termine fallimento del carcere della Costituzione ma preferisco usare arretratezza perché fallimento vorrebbe dire ormai averci messo una pietra sopra mentre arretratezza mi dà ancora una speranza
Anche se è vero che la speranza e la peggiore degli stati d'animo e come diceva dice perché prolunga la sofferenza
E non voglio nemmeno usare il termine sofferenza perché la sofferenza e la disperazione quella delle donne e degli uomini ammassati nelle prigioni
Come diceva Pannella corpi a cui viene tolta la dignità
Vengono annullati i diritti fondamentali
E per i quali il principio della Costituzione secondo cui la pena deve tendere al reinserimento sociale si rivela una beffarda
Irrisione questo lo diceva Marco Pannella sul manifesto nel due mila dodici
Ma non ha importanza la data
Non voglio appunto dire disperazione ma esasperazione sì tanta esasperazione per questa insipienza generalizzata di chi si avvicenda regolarmente nella gestione dell'amministrazione penitenziaria non parliamo della politica
Ho partecipato negli ultimi dieci anni attrezzi tavoli ministeriali
Dove ho toccato con mano
Questa insipienza ma anche toccato con mano che cosa vuol dire o vorrebbe dire rimboccarsi le maniche per arrivare a qualche risultato concreto
Cosa che però
Sostanzialmente non ho mai visto fare in quelli ambienti chi l'ha fatto si è fatto del male
Noi siamo qua perché fortunatamente almeno sulla carta apparteniamo uno Stato di diritto siamo qua a considerare
Finalmente
Un'azione che ci deriva
Da una sentenza
Si mette in discussione la costituzionalità di una norma dell'ordinamento e dice qui è ora subito rispettate il monito costituzionale rispettate l'ordinamento penitenziario nella sua modificazione per cui primaria
Diventa
Diventa il monito della costruzione umanizzazione e rieducazione allora io vorrei rifarmi e ho apprezzato moltissimo l'intervento del professor Pugiotto che non vedo più era lì gliel'ho anche detto quindi lo sa
Lui è intervenuto non dando delle ricette ma cercando bene o male dal suo punto di vista veramente disegnare una via e allora l'architetto Burdese senza la pretesa di fornire ricette ma con
La consapevolezza
Sulla base dell'esperienza e di un percorso che ha in atto sia chiaro non parlo perché leggo sui giornali
Non parlo per sentito dire
Ma parlo perché in trincea come nel merito e vedo cosa sta succedendo al fronte
Pugiotto appunto diceva
Per che qualche cosa di concreto succeda
Vedo alcune indicazioni
Io
Perché qualche cosa di concreto possa succedere
Non pretendo qui è ora però in un tempo ragionevole
Vorrei dire telegraficamente
Poche semplici cose abbiamo sentito dire che si è costituito un tavolo dipartimentale cioè presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Nonostante i nostri rapporti direi quasi no direi amichevoli come alcune componenti di quel tavolo da quegli stessi amici non siamo riusciti a sapere
Intanto la composizione oltre alle persone che conosciamo quindi le professionalità in campo non siamo riusciti a sapere
Programmi crono programmi tempi azioni ancora oggi una persona che conosco
Che ho incontrato che fa parte di quel tavolo si è chiusa a riccio già questo mi lascia
Esasperato ulteriormente perché mi di chi mi chiedo ma che cosa sta succedendo allora vi dico io cosa sta succedendo sta succedendo che il rischio e qualcuno l'ha detto qua
Le Commissioni tavoli ministeriali per lo più sono vuoti a perdere questo è la storia che ce lo insegna allora
Lo mettiamo da parte un attimo questo tavolo se son rose fioriranno e saremo ben lieti di avere lumi da questi componenti era ai danni da quello che succede vi dico solo questo però io sto in questi ultimi mesi
Entrando in tutte le carceri come su topi carino quindi
Persone nati carte dell'ambiente carcerario quindi entra Nessuno tocchi Caino nel viaggio della speranza al Satyagraha nelle carceri italiane se le fa tutte
Io sono al seguito perché
Meglio una volta vedere che cento volte ascoltare e quindi aprendo imparò continua ad apprendere ad imparare
Che cosa costato ma per lo più gli elettori la CIA la la sentenza vanno lette
Non l'hanno ancora letta quindi già questo non non mi piace tanto va be
Hanno altro da fare
Hanno ricevuto però una circolare
Dove gli si chiede in termini molto generici di dare delle indicazioni sulle disponibilità di spazio però non si specifica per fare cosa quanti spazi ma scusate in questo carcere qua poi vi dico quali potrebbero essere le tipologie degli spazi ma se in questo carcere quando dovessimo pensare a degli ambienti per
In questo caso l'affettività estesa poi fino alla possibilità di cucinare con i propri congiunti ovvero addirittura arrivare poi anche a contemplare la possibilità di avere rapporti sessuali
Ma voi mi saprete dire ma quante ne facciamo di di queste case di questi appartamenti di queste stanze d'albergo
Quindi come fanno i direttori a dire se hanno disponibilità non sanno che cosa si fa
E già questo ulteriormente esasperato
Abbiamo capito nel mondo
E dico darci almeno da cent'anni
Non da qualche decennio nel mondo
I missili nemmeno centotrenta la prostituta costava cinquanta centesimi ed entrava in carcere per soddisfare ed era questo considerato un fatto molto importante più le voglie di chi era di colore perché ritenuto più esuberante siamo nel mille novecentotrenta ma io conservo della documentazione negli anni successivi
Dal Messico alla a tutte le latitudini
Visitazione coniugale
L'Europa ovviamente e all'avanguardia meno che Italia qualcuno ha detto oggi trentuno Stati
è possibile ma addirittura la l'Arabia Saudita nel carcere di via ci sono le risistemazione sconvocare se lo dico in Spagna in spagnolo per dire le visite coniugali
A questo punto
Abbiamo visto perché l'abbiamo vista siamo entrati l'abbiamo guardate l'abbiamo studiate le abbiamo visitate in giro per l'Europa
Abbiamo detto quindi monolocali bilocali io spesso progettando il carcere San Marino nelle desiderata bene programma avremo l'appartamentino
Serenissima Repubblica di San Marino quindi abbiamo l'appartamento proprio è un monolocale bilocale dove si può cucinare dove si possono fare i compiti dove si può dormire guarda la televisione poi dipende dai regolamenti dei vari Stati quanto tempo eccetera
In Francia
Il monolocale per lo più e collocato nel corpo come dire che se in questo carcere qua dove si può pensare di omologare devo andare a vedere
Bruti due minuti è finito andare a vedere dove collocarla queste cose
Poi c'è la camera d'albergo belli tutto in batteria in Spagna anche abbastanza cruda la questione però o la camera d'albergo sono camere d'albergo c'è un servizio igienico un arredamento molto spartano
Non c'è uno spazio esterno
E poi abbiamo il piccolo cottage fantastico col giardino il parco giochi dei bambini dove la famiglia si ritrova e passa del tempo
Allora cosa facciamo qua io qua ero fuori oggi guardavo incuriosito ma io mi vedrà in in una cosa più o meno di quelle dimensioni di ok la vogliamo progettare sì sì aspettiamo il ministero fra dieci anni forse siamo ancora qualche ne parliamo allora dico
Chi ha buona volontà
Se attivi creando una forza progettuale organizzativa come i contributi e io ho degli esempi concreti e possono provenire dall'esterno sul territorio le risorse sul territorio qualcuno che metta De Gennaro perché ci vuole del denaro per fare le cose ho finito dicendo una cosa c'è un valore aggiunto no in Italia nel carcere di Rebibbia e nel carcere di Bollate e stato sono stati realizzati due piccole strutture di legno diciamo di legno prefabbricata
Quella di Roma e fatta proprio per poter ospitare la famiglia nel carcere di Rebibbia quella di Mila no e in un prato come righe in una zona per le visite l'anno realizzati detenuti e chi ha messo i soldi un benefattore un'azienda S allora anche qui anche noi
Abbiamo già sperimentato qualche cosa che si era potenziamo tre forse diventiamo autonomi l'amministrazione penitenziaria non può che essere felice di una circostanza del genere non credo che voglia avere l'esclusiva perché se se si fa carico dell'esclusiva vuol dire che non la vuole fare grazie mille
Alcuni direttore vorrei
Evitare la parola al nostro magistrato di sorveglianza Lara fortuna che insomma sono molto contenta che sia stata qui fino alla fine ma devo dire che è sempre una delle più attente
E quindi la ringrazio davvero non è non è da tutti
Grazie grazie grazie a lei sarò molto molto grave prima di tutto è un saluto è un ringraziamento
Ah ristretti Orizzonti via tutta l'organizzazione che ogni anno consente questo convegno perché sembra davvero
Fonte di di di grande suggestione emozione Sempre anche e e anche molto stimolo
E
E non ho preparato nulla per cui due cose solo io credo che al di là di tutti i problemi che adesso ci sono sull'attuazione di questa sentenza
Che davvero per certi versi insomma rivoluzionaria grazie alla formidabile eccezione che ha fatto anche e che ha fatto abbia già finiti al di là di questi problemi io penso che dobbiamo cercare di essere anche consapevoli del fatto che questa sentenza avrà attuazione che questa cosa accadrà accadrà perché non è che noi ci stiamo confrontando con un progetto di riforma con qualcuno che dice vediamo di cambiare qualcosa creiamo un tavolo di lavoro in vista di una proposta di riforma c'è una sentenza della Corte costituzionale
C'è
Efficace dal giorno in cui è stata pubblicata
Ora l'amministrazione penitenziaria prenderà il tempo sente invece
Carico
Posso immaginare che potrebbe essere sgradevole
Un'attuazione disordinata per cui in un carcere questi incontriamo una durata di due ore e in un altro i sette
O che non se ne individuano cadenze Colari più o meno dappertutto ci sarebbero se no possibili violazioni dell'uguaglianza dei detenuti tutto questo è comprensibile
Stiamo a vedere ai tempi ci saranno anche dei possibili anzi io immagino insomma verosimili interventi della magistratura di sorveglianza si
I tempi non saranno ragionevoli perché i detenuti potranno presentare dei reclami
E i magistrati
Potranno adottare dei provvedimenti e quindi anche in teoria adottare dei provvedimenti di
Formale messa in mora della non ottemperando un'attività diciamo dell'amministrazione penitenziaria e non credo che nessuno degli argomenti che a livello un po'così sotterraneo vengono rappresentanti per ostacolare ore tardare l'attuazione di questa sentenza abbiano senso ne sentiamo a volte dire ma non è prioritario ci sono altre esigenze ci sono tante sfide per l'amministrazione penitenziaria che dobbiamo affrontare prima
Io ho sentito dei colleghi dire mai detenuti nei colloqui non mi parlano mai di questo problema nessuno mi dice che patisce perché non può avere un rapporto sessuale con la propria compagna moglie
Nessuno mai parla di questo tutti dicono con un ho bisogno di lavorare vorrei la misura alternativa quando mi dà il permesso ma nessuno mi ha mai rappresentato questo bisogno e siccome questo è un tema su cui riflettere perché non penso affatto che tutti gli uomini oggi qui abbiamo un carcere maschile quindi parliamo di uomini che tutti gli uomini che sono all'interno di questo istituto non vivano invece come una fortissima privazione la mancanza di una relazione intimando
Con con la persona che ama no io penso che questo faccia parte dell'essere umano quindi no ne parleranno per pudore presumo perché è talmente scontato che nel carcere questo non possa accadere che probabilmente non se ne parla
Tra i diritti non è che sono differenti se la Corte costituzionale ha detto che questo è un diritto
è analogo alla al diritto ad avere la tutela della propria salute non c'è una gradazione di diritti
E allora quando si dice ma non possiamo dare occasioni di piacere detenuti oltre che
A ragionare in maniera secondo me è un po'oltre a USA perché sessualità vuol dire molto altro e tutto quello che ci hanno anche fatto capire oggi coloro che sono intervenuti no consentire il mantenimento della relazione affettiva magari se avessi potuto avere qualche contatto con mia moglie se questo rapporto non si fosse inaridito desertificato
Se avessimo potuto avere questi piccoli spazi nostri forse ce l'avremmo fatta
Allora chi pensa che non si possa dare questo piacere se vogliamo ridurlo sulla questo fa un ragionamento che rivela in maniera macroscopica la concezione la propria concezione della pena cioè la pena deve essere solo audizione retribuzione
Ma lei sappiamo che la pena non è solo questo anzi prevalentemente non dovrebbe essere solo questo
E quindi ci sono secondo il mio punto di vista solo ottimi argomenti per dare attuazione a questa sentenza
Per l'equilibrio personale per il benessere della persona per la sua dignità di essere umano
Verosimilmente per il fatto che può diventare una persona più insomma relativamente serena e anche più adesiva a quello che sta accadendo intorno a lui forse la sua pena può avere più senso il suo tempo qui può avere più senso ci può essere più progettualità ci può essere un comportamento entra murario
Più corretto
Ecco in questo senso io spero che tutti anche nell'ambito del
Dei miei colleghi ma a Torino veramente consapevolezza del fatto che qui non si tratta di qualcosa di frivolo stamattina qualcuno ha usato questa parola prima
Non c'è nessuna frivolezza in questo tema
A che fare con la natura umana mi chiedo perché in Italia tutto si debba debba portare alle divisioni quando ci sono dei temi sensibili e perché invece della stragrande maggioranza dei Paesi europei i detenuti abbiano questa possibilità senza che nessuno si sia scandalizzato ma persino Russia secondo in questo momento non consideriamo un paladino dei diritti o in molti Paesi su da sudamericani ecco in italiano in Italia c'è gente che si scaglia contro questa possibilità pensiamo ci cercammo di capire perché se dipende dalla nostra pancia e dal fatto che riteniamo che in carcere sedici da quest'opportunità stiano bene come fuori pensiamoci perché chi è in carcere a una vita che comunque è stata spezzata per un certo periodo di tempo ovviamente per una sua responsabilità per una con in conseguenza di un reato ma la sua vita viene spezzata e non è certo la possibilità di avere la tutela di questo diritto che come dire elimina al fatto che la sua condizione quello di un recluso ecco questo volevo dire vi ringrazio
Loro adesso
Siamo in conclusione chiamò il direttore che sono sicura che al più presto comincerà a lavorare per la realizzazione di questi spazi ne sono certa allora
Aveva ridotto devo dirvi che questo è l'ultimo convegno augurio partecipò ma non pagate maglia
Ma perché a fine anno mi scade il mandato né come sapete abbiamo dei due due mandati non possiamo stare più di due mandati nello stesso istituto rigoglio il lo maturo il secondo mandato scade sei novembre quindi il prossimo convegno non ci sarò come direttore potrà avvenire potrà avvenire come come
Rende come ospite allora ci siamo detti tante cose si apparta assistite partirà all'affettività separato dei suicidi sulle
Sulla corrispondenza telefonica certo ci sono delle cose che sicuramente andrebbero migliorate per migliorare i rapporti con la famiglia secondo me il discorso di limitare le telefonate è stata
O comunque fare un discorso dei figli di alcuni i genitori che hanno il figlio minore altri che invece che hanno il quattro bis non potrà mi pare un'idiozia normativa no oggettivamente perché non si può discriminare
In base reale perché si punisce poi la famiglia si fruisce il minore si punisce il filo e quindi questo secondo me una cosa che non costa niente le telefonate le valgono i detenuti non per esempio certo sull'affettività cosa dirvi in linea di principio io ho sempre sostenuto
Mi sono trovato favorevole anche se ci sono anche in Francia forse il dottor Gian Filippi sa
Non è che l'applicazione della norma è stata abbastanza semplice credo che sul centottantotto istituti sono solo trentotto dopo la legge me intenti aria che ha esteso il diritto all'affettività realizzarla
Cosa ci vuole ciò una progettazione come diceva l'architetto ha bisogno progettare
Cioè noi ci siamo c'è un tavolo tecnico non sappiamo da chi è composto da comunque ci sono delle riserve io sono qui se mi dicono di partire io farò applicherò dava otto tre alla sentenza ma chiaramente voglio farla con con criterio
Ci dicono di sì possiamo fare la sperimentazione ma ce lo devono dire e bisogna coinvolgere professionalità che ci aiutano a realizzare questo obiettivo architettura la magistratura di sorveglianza
Quindi io il mio contributo lo dove lo darei anche a questa Commissione se spot se insomma se venissi chiamato
Però ripeto no il coraggio di avviare le riforme ce l'abbiamo è una casa di reclusione è una casa di reclusione innovativa è una casa di reclusione che è stata per molto tempo e l'onestà nella nel suo DNA c'era come come innovazione per cui noi ci siamo se i lavori del tavolo tecnico si chiudono e ci danno delle indicazioni e cigno come istituto sperimentale non ci siamo allo passiamo
Immaginare un percorso di questo finora grazie alcuni allora intanto grazie alla polizia penitenziaria che impeccabile a fatta un'accoglienza e un lavoro sono giorni che la non è una cosa che si prepara in un giorno e
A un ringraziamento alle famiglie alle persone tenute alle loro famiglie che sono qui oggi a tutti volontari
Ha dato il suo che non c'è ma insomma spero ci sia l'anno prossimo perché c'è molto mancato
E e ai volontari che hanno lavorato perché deve lavorare per organizza una giornata così vi assicuro che non è uno scherzo grazie davvero e grazie a voi per la vostra resistenza