Presentazione del libro "Cinque domande che agitano la Chiesa" di Ignazio Ingrao (Edizioni San Paolo)

Ecco c'è qua ponesse
Buona sera a tutti a tutti benvenuti benvenuti all'autorità molto numerose al pubblico che è numerosissimo
E un saluto al nostro tavolo che è un tavolo inutile dirlo molto autorevole viene autorevole come la sede che ci ospita quindi un saluto ora Ignazio Ingrao che
L'autore di libro che presentiamo questa sera cinque domande caldi al siamo la Chiesa
Edito da San Paolo Ignazio e vaticanista del TG uno reporter di di lunghissimo corso insieme con noi c'è e lo ringraziamo moltissimo
Per avere ha trovato il tempo di partecipare
A questo evento il cardinale segretario di Stato Kneale Pietro Parolin e ovviamente il padrone di casa il ministro Gennaro Sangiuliano che ringraziamo molto
Per aver punto reso possibile questa stima serata c'è un'altra presenza che va come dire riconosciuta in questa sera
Che è una presenza è proprio il caso di dire spirituale nel senso che Papa Francesco a scritto a l'autore del volume Ignazio Ingrao un biglietto molto
Profondo e affettuoso lo definirei che con il permesso del dell'autore pensando di fare cosa gradita anche al Santo Padre adesso
Ne do lettura insomma perché è una bella testimonianza e credo che possa anche un pochino introdurci ai lavori della serata
Allora dal Vaticano sette novembre due mila e ventitré quindi dei giorni appunto di uscita del libro caro fratello ti ringrazio per la cortese lettera del primo novembre per la copia del tuo libro cinque domande che agitano la chiesa
Grazie per la testimonianza che offrì mediante il tuo testo che sarà benefica per molte persone
La grazia del Signore ti accompagni sempre che in fondo a Gioia nel tuo cuore ho gradito le parole di affetto che mi hai espresso anche a nome della tua famiglia
Di cuore ti benedico chiedendovi per favore di continuare a pregare per me che la Vergine Santa di custodisca fraternamente Francesco quindi questo
Un bellissimo
Viatico per la sera
Prima di entrare prima di ascoltare appunto la voce dei protagonisti di questa serata
Però chiederei di intervenire diciamo
Quando si parla di libri ci sono anche dei protagonisti occulti che sono gli editori c'è occulti non troppo ma nel senso che tu conosci la sigla poi magari non conoscitivo molti volti questa sera ci sono sono i volti in particolare di
Prossimo le blocca il direttore editoriale di Sanpaolo ma abbiamo con noi e gli chiedo appunto di prendere la parola per un saluto
Iniziare l'amministratore delegato del gruppo di Torino Alessandria uno don Antonio Rizzolo che adesso appunto ci riporterà il suo salotto
Grazie un saluto a tutti voi qui presenti da parte mia soluto ovviamente tutte le persone che sono al tavolo da moderatore Lessano Zaccuri autore del libro Ignazio Ingrao sperimenta il cardinale che tu Parolini e al ministro
Gennaro Sangiuliano un grazie partirà ministro tutti quanti voi
Essere ospitati Kurama anche per essere intervenuti alla presentazione di questo libro un libro che per il quale abbiamo scelto un titolo diciamo dire abbastanza chiaro cinque domande che agitano la chiesa
Era tale domande potrebbero essere anche di più di un aggiungo per esempio una sesta perché proporre un libro che sottolinea mette in luce i problemi che la Chiesa affronta deve affrontare perché fare tutto questo
Perché penso che non è più il momento di nascondersi
Lo stesso Autore Ignazio Ingrao ha detto il silenzio sarebbe stata la risposta peggiore
L'avventura cristiana resta affascinante oggi come ieri ma deve lasciarsi provocare dalle sfide del presente
Ecco queste domande sono in realtà diciamo provocazioni
Sono i temi che cambiano sono il quotidiano delle notizie
Dei mezzi d'informazione del telegiornale
Che si parlò appunto delle i ciò che riguarda queste domande quindi la crisi delle vocazioni e della pratica religiosa l'avvento delle chiese pentecostali soprattutto nei Paesi dell'America latina verso le quali mirano moltissimi fedeli cattolici
E poi in positivo però direi l'apertura ai laici alle donne da parte della Chiesa e poi ci sono anche le questioni che arrivano dal campo della morale quindi dalle vieterà sessuale alla cura degli anziani dalle neuroscienze all'intelligenza artificiale
E infine c'è anche un interrogativo sulle riforme di Papa Francesco e la domanda è che cosa succederà dopo di lui
Dopo di lui la cosa sarà ben al di là da venire però comunque ci sarebbe un dopo
E dunque ci sono cinque domande ma poi con come dicevo riso ce ne sarebbero altre che ci riguardano tutti non soltanto i cattolici perché si tratta di parlarsi ci non si tratta di parlarsi addosso che ti Zandonà sì
I problemi sono sotto gli occhi di tutti fanno parte della società sono il risultato è la componente di grandi cambiamenti che vediamo continuamente intorno a noi
Così se non chiudiamo gli occhi o guardiamo dall'altra parte nel nostro personale non deve farlo e non lo fa neanche la Chiesa
E vorrei citare a questo proposito il cardinale Zuppi che proprio nel presentare questo volume ha detto questo libro ci dà l'occasione di capire la complessità dei problemi la tentazione quella di cercare subito una risposta
Non bisogna riattivare programmi c'è il Vangelo da seguire trovare le risposte in corso d'opera questa fatica aiuta la Chiesa non a perdersi ma a trovarsi il primato la collegialità era sin dall'età sono realtà da vedere e vivere insieme
Se mai la questione come camminare insieme
La vita è un processo in un mondo così frammentato la Chiesa continua a parlare di fratelli tutti
E dialoga con tutte le religioni su teologia pastorale amore verità comunione identità tradizione e rinnovamento
Il Vangelo e e sarà la risposta
Ecco dunque fratellanza risposte comuni accoglienza comprensione mi piacerebbe che queste fossero le risposte unità quella fondamentale col già citato cioè del cardinale Zuppi il Vangelo
E sarà sempre la risposta grazie a tutti e buon Rebora presentazione
Grazie
Ma molto brevemente prima di dare la parola all'autore con cui iniziamo appunto la nostro giro di tavolo proprio dire due cose io perché io sono stato coinvolto già in una prima fase diciamo prima di questa presentazione ho avuto il piacere
Riscrivere la la prefazione a questo libro
Mi sono lasciato prendere da una da una suggestione con la realtà diverse persone che si sono imbattuti e dopo la pubblicazione del libro hanno sentito riecheggiare no un po'questo precedente
Quasi due secoli fa
Manca poco ormai scritto nel mille ottocentotrentadue Rosmini parlava delle Cinque piaghe della santa Chiesa
Evidentemente questo numero cinque in qualche maniera ritorna nella forse perché è un numero evidente basta basta a guardarsi le dita di una mano forse perché appunto
Più in profondità c'è un lungo cammino che inizia proprio con le inquietudine Rosmini Anna che oltretutto sappiamo accoglienza molto controversa nel nel suo tempo però Rosmini poi viene riconosciuto come uno qualche predecessore del Concilio Vaticano secondo senz'altro
Il concilio Vaticano secondo
è il grande evento che ancora continua a illuminare anche anche il cammino del Sinodo universale e dissi no di dei cammini sinodali nazionali combinazione se vogliamo continuare
Nel gioco aritmetico
Proprio il cammino sinodale della Chiesa italiani a cinque Ambra individuato cinque ambiti d'intervento
Quindi la domanda con cui passerei la parola la parola Ignazio Ingrao in questa linea appunto di grande novità che porta
Che porta il campesino d'universale ma anche di estrema continuità di estrema differimento alla tradizione alla alla allargata per la tradizione fide Yara a tutto quello che nella storia millenaria della Chiesa più criminale della Chiesa ovviamente
Io chiederei a Ignazio insomma come con che coraggio ai sei limitato a cinque domande perché appunto don Rizzolo diceva potrebbero essere sei si possono essere sei possono essere sette cioè è la scena di di di Abramo e il signore al contrario no Predolin mio signore service con fare un'altra domanda al mio signore e le domande si moltiplicano tu hai scelto proprio queste cinque su una oltretutto si è stato anche molto ascoltato perché la quarta domanda che è quella legata alle grandi questioni etiche del vivere del e anche del morire accetta penso un documento come dignità si infinita che in qualche maniera ha iniziato a dare una risposta è una risposta molto chiara eppure cinque domande l'autore Dini ha sempre
Grazie buona sera io ringrazio anzitutto il ministro di essere qui di averci aperto le porte di questo luogo che credo un po'come italiani dovremmo sentire
Come un po'la casa di tutti visto che la cultura i beni culturali sono una parte importante della nostra identità della nostra ricchezza ringrazio con affetto con commozione cardinale paroline che insieme al ministro hanno trovato il tempo di leggere
Questo libero e di essere presenti qui Alessandro Zaccuri che ne ha curato
La prefazione che per me è sempre stato un punto di riferimento anche un modello non solo come giornalista ma come scrittore l'editore che mi ha lasciato la libertà non solo mi ha chiesto di scrivere questo libro ma la libertà anche di scriverlo perché
Come spiegherò brevemente rispondendo ma quello che mi chiedeva
Zaccuri
Diciamo le premesse siamo partiti da alcune premesse da alcune domande ma poi raccogliendo il materiale cominciando a riflettere mi sono a corto che realtà forse sarei arrivato delle conclusioni che non erano quelle che l'editore si aspettava e poi brevemente
Lo dirò allora scrissi una mail appunto a all'editore dicendo ma guarda io però credo che arrivano delle conclusioni che non sono quelle che tutti aspetti lo vuoi ancora questo libro e lui la conserva ancora mi ha risposto certo l'importante che consegni puntuale
Questo è sempre un problema per per i giornalisti e ringrazio le eminenze le eccellenze che sono qui presenti le autorità i sottosegretari Borgonzoni ammazzi grazie davvero di essere qui gli ambasciatori del corpo diplomatico il dottor letta tanti tanti amici colleghi di Rai Vaticano della sala stampa del Vaticano
Permettetemi di salutare e ringraziare i miei familiari che sono qui
E anche un po'la mia seconda famiglia che sono poi i colleghi e le colleghe del del TG uno con cui passiamo tanto tempo e ringrazio il TG uno che mi ha permesso di di scrivere di scrivere questo questo libro mi dispiace che tanti
Siano rimasti in piedi anche tante signore c'è anche un'altra sala volendo in streaming dove si può continuare a seguire ringrazio anche il personale del ministero Grazia
Aiutato tanto in questa in questa preparazione anche Elena e Costanza Cesaretti Salvi che
Mi hanno aiutato a cui insomma auguro di fare tanta strada normalmente l'Autore interviene alla fine o sta zitto ancora meglio però mi ha spiegato il bravissimo capo del protocollo del cerimoniale che la scaletta in un luogo istituzionale è questa
E quindi con emozione prendo la parola in questa sala che è intitolata a un grande giornalista ha un grande storico è un grande uomo politico che Giovanni Spadolini
Che coniò la famosa espressione il tele nere si fa più largo e la coniò era il mille novecentocinquantotto lui era un giovane direttore del Resto del Carlino e così titolò il T l'articolo di fondo
Era stato eletto da poco Giovanni ventitreesimo e che cosa aveva colto Spadolini per poter dire che in qualche modo si apriva una nuova stagione di distensione nei rapporti
Tra la Santa Sede lo Stato italiano dopo gli anni delle elezioni del quarantotto con le elezioni del cinquantatré anni complicati e difficili anche nei rapporti tra la Santa Sede il governo e lo stato e lo Stato italiano
Aveva colto in un particolare a che era poteva sembrare apparentemente insignificante ma Malagodi che era segretario nazionale del partito Libè
Tale era scritto un telegramma di congratulazioni a Giovanni ventitresimo per l'elezione
Il Papa avrebbe potuto anche non rispondere fondò il Partito liberale era quello che affondava le radici nel partito liberale di Porta Pia delle leggi Siccardi invece Roncalli vuole rispondere non con semplice cortesia ma con viva cordialità
In questo Spadolini vede il segno di una stagione che si apre e che viene confermata poi nel mille novecentosessantuno quando Roncalli in occasione dei cento anni dell'Unità d'Italia parla dei meriti delle Risorgimento che sollevarono la Chiesa dal peso del potere temporale è una un concetto che poi lo ricordiamo il famoso discorso di Montini arcivescovo di Milano al Campidoglio nel sessantadue e quando nel sessantatré muore Giovanni ventitreesimo Spadolini scrive un altro articolo di fondo all'indomani
Era il quattro giugno del sessantatré era morto Roncalli il giorno prima
Si sofferma su un altro episodio credo che sia interessante ricordare Giovanni ventitresimo l'undici maggio del sessantatré va al Quirinale a trovare Antonio Segni nel primo anniversario dell'elezione del Presidente della Repubblica
E quindi è nella sede di in quella che era stata la residenza dei papi sede di contrari e Spadolini nota che Giovanni ventitresimo
A differenza del predecessore Pio dodicesimo non Morri non ripercorre non solleva le questioni diciamo le tempeste passate nei rapporti ma invita a guardare insieme avanti a collaborare insieme a superare quindi steccati tra la coscienza laica e la coscienza cristiana la coscienza cattolica
E questo direi che in qualche modo ci accompagna anche oggi questa questa intuizione e c'è anche una bellissima fotografia
Più avanti siamo nell'ottantasei che ritrae Spadolini con il Papa Giovanni Paolo secondo sono ad Aosta alla scuola degli Alpini di Aosta e sfogliare insieme un libero
Non è la storia degli alpini non è un libro di montagna come si potrebbe magari immaginare ma in realtà è il libro che Spadolini aveva scritto sull'idea di Europa dall'Illuminismo al romanticismo cioè laici e cristiani
Che si ritrovano su queste deroghe Europa da Erasmo da Rotterdam a Volterra
E anche oggi un Pontefice che arriva dalle periferie ci vuole rispondo alla alla domanda di Zaccuri ci pone delle questioni che sono centrali nel nel nostro tempo questioni che riguardano la difesa dell'ambiente e la pace
Inizio e la fine della vita umana l'identità sessuale
E ci chiama a confrontarci insieme su queste questioni ecco allora le domande e la prima domanda da cui siamo partiti ma le riforme che papa Francesco fa per rispondere a queste sfide sono solo di facciata e la mia risposta è no
E l'altra queste riforme poi rischiano poi di ritornare indietro quando futuro pontificato
Poi si tornerà indietro rimarranno lettera morta la risposta che prova a proporre il libro il lavoro che abbiamo fatto
Eh no perché ci sono processi
Che ormai sono irreversibili la risposta pastorale è importante a queste sfide sì è importante ma è necessaria ma non è sufficiente c'è bisogno poi di una riflessione di una risposta etica morale a queste domande a queste sfide
Che arrivano dal nostro tempo ma prima e questa è la tesi di fondo del libro ma per arrivare a questa risposta anche morale a questa riflessione morale necessaria una riflessione antropologica su che cosa sono diventate le donne e gli uomini oggi e che cosa diventeranno siamo chiamati allora a farlo insieme senza quindi steccati perché è una sfida che ci accomuna un po'come era stato con il Concilio Vaticano secondo e quindi padri conciliari che si sono fatti carico delle gioie le speranze le tristezze e le angosce
Degli uomini di oggi e lo stesso ora di fronte di fronte a queste domande è una riflessione antropologica che si fa cultura che si fa politica nel senso alto del termine poi mi correggerà il ministro ma mi pare che fosse Benedetto Croce che dicesse che l'alta politica si radica nell'alta cultura
E questo siamo chiamati a fare quindi ho con grande interesse ringrazio ancora i nostri relatori desidero ascoltarli con voi
Devo dire che ciò che mi colpisce sempre nel cardinale paroline
è che un po'accaduto anche oggi no noi quando lo aspettiamo all'ingresso dei convegni degli incontri per fermarlo per chiedergli una battuta su quello che dirà un commento sull'attualità
Devo dire che quasi sempre molto spesso Luís invece di tirare dritto come credo vorrebbe fare tante volte si ferma ci viene incontro con quelle suo sorriso mite e io in questo vedo in questo gesto vedo un senso di grande rispetto nei confronti del nostro lavoro di giornalisti ma vedo anche un messaggio più profondo che va oltre i contenuti che Luís ci ci dà ogni volta ci propone ci suggerisce
E vale a dire la proposta di una parola che una parola mite che una parola pacata
Che è una parola che se il seminare una parola che aspetta la crescita dell'altro dell'interlocutore che non ha fretta che aspetta la maturazione anche dell'altro in un mondo in una situazione in cui spesso vediamo parole che feriscono parole che dividono parole che sono violente un diluvio di parole anche nei talkshow ecco quella di del cardinale alle volte può apparire che e la parola della Chiesa pappardelle può apparire una parola disarmata
Ma invece la parola che ha il coraggio della pazienza di aspettare l'altro e la crescita dell'altro e poi scopriamo sempre con Luís e anche con gli altri della Segreteria di Stato un'altra cifra che secondo me anche la forza della diplomazia vaticana che la diplomazia dell'incontro
Ecco costruita sull'incontro personale sul rapporto personale sul guardarsi negli occhi e questo che può far nascere può far crescere poi davvero delle grandi soluzioni inaspettate anche ai grandi temi alle grandi sfide che abbiamo di fronte
è un incontro per me quando sono arrivato al TG uno subito è stato con il ministro San Giuliano che allora era dice direttore e quello che è stata però una scoperta una una bella scoperta
Che mi ha stimolato interessato ecco scoprire Luís che nella frenesia della concitazione del nostro lavoro però aveva sempre un momento c'era sempre il tempo per poter scambiare una parola una riflessione che andasse oltre l'attualità stretta la concitazione del momento ma soprattutto che fosse al di là di quelle che potevano essere i percorsi personali le sensibilità personali le storie personali che ci portano ma al di là delle anche delle degli steccati dei pregiudizi delle categorie si poteva parlare
Di tutto da Gramsci a Prezzolini da San Benedetto a Benedetto Croce ecco quindi la capacità di potersi confrontare al di là delle categorie degli steccati
E un'altra cosa che ho imparato ecco questa sua desiderio di andare dentro le biografie le biografie anche degli uomini controversi del nostro tempo
Penso a Putin a Cieszyn Pinga Trump centrare nel libro della vita di questi personaggi
Perché perché questo ci aiuta senza che qui le lenti del pregiudizio perché questo ci aiuta poi a capire le loro scelte a capire dove vanno
A capire perché si sono mosse in una certa maniera e credo che lo stesso dovremmo fare con papa Francesco con Bergoglio che ha una biografia ricca ma molto complessa più complessa di quello che può apparire a prima vista
Io credo che ne possiamo vivere questo tempo
Questa stagione questo pontificato con un tempo di tensioni di divisioni c'è qualcuno che spaventa l'ombra di uno scisma oppure come una straordinaria opportunità che l'opportunità di trovarci insieme
Di confrontarci dialogare su queste che sono le sfide del nostro tempo incontrarci appunto al di là delle degli steccati delle nostre storie su che cosa sono diventate che cosa saranno le donne e gli uomini di oggi io quest'opportunità non ma vorrei perdere grazie
Grazie all'autore che ha presentato molto bene il suo libro che ha questa caratteristica di essere un libro di riflessione una grande inchiesta giornalistica perché chiama in causa molte voci riporta molti molte opinioni molti pareri molti punti di vista però si capisce che anche il libro scritto da qualcuno che è un po'parte in causa un credente che voglio andare a vedere come va a finire insomma questa storia del del Sina l'universale
Parte in causa al al più alto livello immaginabile e ovviamente anche il cardinal parolina quale adesso do subito la parola per le sue osservazioni le sue riflessioni su questo libro
Grazie
E buona sera tutti tutti presenti signor ministro San Giuliano direttore l'Arcuri
Attori in grado
Autorità civili e religiose ambasciatori operatori dei media signore signori partecipo volentieri la presentazione del libero di Ignazio Ingrao cinque domande che agitano la chiesa
Il titolo questo titolo
Cinque domando che agitano la chiesa mi ha colpito proprio riferimento
All'accenno che faceva il direttore Zaccuri alle Cinque piaghe della chiesa
Del di Antonio Rosmini del filosofo e teologo Antonio Rosmini
Che certamente ricordate
Erano la divisione del popolo dal clero nel culto pubblico
La insufficiente educazione del clero
La disunito né dei vescovi la nomina dei vescovi abbandonata al potere lei cale la servitù dei beni ecclesiastici
Piaghe che sono stati in parte guarite
Probabilmente non si guarderanno mai del tutto forse alla parlo sia ecco queste piaghe scompariranno ma alcune almeno cito una la disillusione del popolo per il clero nel culto pubblico è stata affrontata e risolta in gran parte dalla riforma liturgica nel concilio Vaticano secondo
Ecco con l'introduzione delle delle lingue Dharma colle nella liturgia e quindi una maggiore comprensione anche da parte della gente
Quelle che ci presenta il dottore Ingrao sono evidentemente delle nuove questioni delle nuove problematiche che sono le carte all'attualità dei tempi
Ma mi piace notare il denominatore comune
Sia del libro di Rosmini chiede libero del del dottore in grado
E quello mi pare della riforma della Chiesa
La riforma della Chiesa che attualmente è promossa da papa Francesco
Perché lo sappiamo la chiesa Center Reform manda Center for manda nel senso che deve essere riportata alla sua forma propria
Perché Pirlo afferma la Costituzione conciliare Lumen Gentium che mi piace qui citare
Mentre Cristo Santo innocente immacolato non conobbe il peccato e venne sono Allo scopo di espiare i peccati del popolo
Da chiesa che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò Santa e insieme sempre bisognosa di purificazione
Avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento quindi una prima suggestione che viene dal numero cinque
E poi nel titolo mi ha colpito anche il verbo
Cinque domande che ha agitano la chiesa che agitano la chiesa
Questo titolo sembra invitare il lettore a sfogliare il testo che stiamo presentando
Con quella consapevolezza e quella prudenza con cui ci accostiamo a situazioni di turbamento e di spavento
E che per esempio si ritrovano anche nelle pagine del Vangelo
Qui cito
Il Vangelo di Matteo ci fu una grande tempesta divento e le onde si rovesciavano nella baracca
Tanto che ormai era piena egli il Signore Gesù se ne stava a poppa sul cuscino e dormiva
Allora lo svegliare o no e gli dissero maestro non ti importa che siamo perduti turbamento e spavento
Allora possiamo immaginare proprio a partire da questa scena
Che ogni traversata anche quella della storia un po'una Traversi
Le tensioni dei discepoli tra loro che probabilmente anche con Gesù che pare non essere interessato a quanto sta accadendo
Mostrano che le difficoltà possono essere lette non solo come agitazione e non solo come pericolo mi pare che era un'idea che esprimeva anche lei dottore in grado ma anche come opportunità
Sono
Parte di quella sapiente pedagogia di Dio con cui lui ci educa con cui lui ci fa maturare con cui lei ci fa progredire
Ci aiutano a comprendere che anche noi discepoli del Signore
Abbiamo continuamente bisogno di essere corretti
Perché può capitare di vivere nell'illusione che il nostro ministero della Chiesa siano al riparo da ogni inadeguatezza e su questo punto
Papa Francesco ha fatto e continua a fare delle riflessioni molto pertinenti
E pure noi a differenza dei discepoli sulla barca che sono ancora immersi nella fase pre pasquale della vice
Tenta di Gesù
Sappiamo che lo Spirito Santo
Cioè il respiro di Dio donato da Gesù sulla croce e poi nel giorno di Pentecoste
Rende la chiesa capace di resistere alle temperie
Dei sommovimenti culturali
Capace di resistere ai peccati degli uomini e delle donne che gli appartengono e abbiamo questa certezza è che credo che proprio in questa agitazione di cui parla il testo
Noi dobbiamo ancorarci
Abbiamo lo spirito del Signore
Abbiamo la sua parola nonostante tante difficoltà che sperimentiamo tante tensioni che fanno parte della vita di ogni giorno ecco noi sappiamo che abbiamo dei punti fissi i quali non vengono meno
E per questo
Preferisco soffermarmi sull'ultima pagina del libro
Dove l'autore afferma che non si tratta di rispondere con nuove domande alle cinque domande poste perché sarebbe un debole éscamotage
Bensì devi individuare con schiettezza e coraggio le priorità da pagina centocinquantaquattro ma prima di addentrarmi nelle trame del testo vorrei in maniera preliminare fare due annotazioni
Oltre il titolo anche le cinque anche le pagine del libro riportano le cinque domande
E le esprimo no in modalità e in forme differenti
Come se ci fosse la ricerca di una loro corretta e compiuta formulazione
Un esercizio che sembra nascere dalla discrezione dell'autore nel porre domande che almeno nell'istanza suggerita dal titolo dovrebbero accettare la chiesa
La ricerca di rinnovate formulazioni della stessa domanda che mi pare emerge chiaramente nel all'interno del libro scaturisce probabilmente dalla consapevolezza che il funzionamento dell'interrogativo può apparire anche argomentazione retorica
Pensiamo ad esempio a quella figura retorica che una volta veniva ci veniva insegnato il seminario e che la
Pro lessi
In questo caso la domanda appartenendo alla retorica e non alla logica contiene al suo interno ciò che ci si attende argomentato nella risposta
Come afferma Dickens vai nella sua opera Tractatus logico filosofico scosso cito d'una risposta che non si può formulare non può formularsi neppure la domanda
L'enigma non vende se una domanda può opporsi può pure avere una risposta e dunque io provo a evocare senza pretesa di esclusività e di esaustività alcune risposte
Partiamo dalla prima domanda posta all'inizio del secondo capitolo
Dove arrivata alla chiesa in uscita di Bergoglio
Mi pare molto interessante che si viene formulata attraverso l'incipit del primo documento
Che il Papa ha prodotto l'esortazione apostolica Evangelii Gaudium che lui considera appunto il documento programmatico del suo del suo ministero pastorale del suo pontificato
Critici così no ricordate che fine ha fatto si domanda in grado che fine ha fatto quella gioia della riscoperta del Vangelo
Che papa Francesco subito dopo la sua dediti elezione aveva indicato come obiettivo programmatico del pontificato
La gioia del Vangelo riempie il cuore la vita interna di coloro che si incontrano con Gesù
Coloro che si lasciano salvare Daloui sono liberati dal peccato dalla tristezza dal vuoto interiore dall'isolamento
Con Gesù Cristo Sempre nasce e rinasce la gioia
Il grande rischio del mondo attuale con la sua molteplice do premente Offerta di consumo
è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo è avaro dalla ricerca ammalata di piacere superficiali della coscienza isolata
Che fine ha fatto dunque quella gioia della riscoperta del Vangelo che il Papa ha posto come diciamo finalità del suo del suo pontificato del suo ministero
Pastorali
Quanto dunque la chiesa e lontana dalla realtà di oggi nonostante di esporsi
La l'autore dapprima offre una serie di numeri sull'attuale situazione della Chiesa cattolica nel pianeta
Che lui spesso chiama una fredda Teoria delle cifre
Ma poi ricorda come già Benedetto sedicesimo si domandava dove fosse finito lo slancio del Vaticano secondo
Eravamo felici dice Benedetto sedicesimo l'undici ottobre due mila dodici
E pieni di entusiasmo il grande concilio ecumenico era inaugurato eravamo sicuri che doveva venire una nuova primavera della chiesa
E tale se la curava Giovanni ventitreesimo
Una nuova Pentecoste con una nuova presenza forte della grazia liberatrice del Vangelo
Papà Giovanni ventitresimo aveva dato l'avvio ad un processo di cui non avrebbe visto la conclusione
Ma di cui percepiva l'urgenza
Visione assunta da papa Francesco nel programma del pontificato ancora nelle Fancelli Gaudino
Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare Processi più che di possedere spazi il tempo ordina gli spazzini illumina li trasforma
In anelli di una catena in costante crescita senza retromarce
Si tratta proseguiva papa Francesco
Di privilegiare azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone gruppi che le porteranno avanti finché fruttifica in ogni importanti avvenimenti storici e qui forse in queste
Righe abbiamo già la risposta alla sua ultima domanda sulla quale però poi ritornerò ritornerò alla fine
Processi che l'autore vede concretizzarsi anche nella scelta da parte del Papa di nuovi collaboratori ai quali viene chiesto di esplorare nuove strade
In questo contesto Ingrao colloca la condanna della teologia da scrivania Silvia di una logica fredda e dura che cerca di dominare tutto
Proponendo come esempio la dichiarazione di fiducia supplica uns
Che anche nella consapevolezza del prefetto del dicastero per la dottrina della fede
è un testo per cui resta sempre aperta la possibilità di precisarlo arricchirlo migliorarlo e magari lasciando illuminare meglio dall'insegnamenti di papa Francesco a pagina cinquantatré
E la prima domanda si chiude con un affresco sui giovani di papa Francesco che vengono definiti dall'autore degli esploratori degli avamposti nella società distratta dei sociali per risvegliare sentimenti veri la voglia di autenticità la capacità di sognare
Sono giovani come sensibilità ecologica e con profonda attenzione ai tempi e alle sfide del pontificato
La seconda domanda fa riferimento a due elementi problematici
La decrescente pratica religiosa in Europa Nordamerica in America Latina in Africa
E il fascino che soprattutto in America latina in Africa possiedono altre chiese e confessioni
In particolare l'autore si sofferma sull'America Latina dove la Chiesa cattolica non è più la prima per numero di fedeli ma è stata superata dalle chiese pentecostali
In questo fenomeno qualcuno intravvede la mano e il sostegno economico degli Stati Uniti per contrastare la deriva marxista alimentata dalla teologia della liberazione
Altri invece coi con un paradosso espresso in una battuta perché la Cattolica ha scelto i poveri e i poveri hanno scelto i pentecostali
A fronte delle molteplici analisi e dei possibili angoli di visuale vengono ricordati gli interventi di Benedetto sedicesimo e Di Francesco
Che con determinazione affermano che la Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione cioè per forza testimoniale indicano nella testimonianza
Diciamo il modo la modalità migliore per evangelizzare il mondo d'oggi
La terza domanda l'apertura ai laici e alle donne reale Us solo la l'apertura i laici alle donne e reale o solo di facciata
I capitoli dedicati a comprendere la portata di tale quesito si concentrano sostanzialmente su una serie di esperienze personali
E poi sul sito dei vescovi sulla sino ad Alitalia
Le esperienze delle donne che per papa Francesco hanno un punto di vista privilegiato vengono narrate dall'autore in filigrana rispetto a quanto affermato nell'esortazione post sinodale che ridà Mazzola Amazzonia
Le donne danno il loro contributo alla Chiesa secondo il modo loro proprio e prolungando la forza e la tenerezza di Maria la madre
In questa traiettoria di pensiero viene ricordata la commozione del Papa quando visitando un carcere vi delle donne mogli di uomini detenuti sottoporsi a una tesa spesso umiliante
Inoltre torna alla memoria del lettore il ricordo del dono al Papa da parte di Valentino avanza alla Sacchi
Si trattava della maglietta di Rossi io una donna uccisa davanti al figlio
Nel libro infine vengono ricordati ruoli apicali che oggi sono ricoperti all'interno della Curia romana proprio da donne
Mentre la questione sinodale solo accennata dal momento che ci troviamo ancora nella preparazione della seconda fase universale
Il focus viene posto sul rapporto tra il Sinodo della Chiesa universale e le domande e le attese che salgono dai percorsi sinodali intrapresi nelle singole Chiese locali
E qui si affrontano delle urgenze antropologiche
Che aprono alla quarta domanda
Inizio e fine vita le frontiere della medicina e le questioni del Gender
Si tratta di tematiche importanti e bisognose di molta riflessione tanto che l'autore mostra come sia necessario muovere con assoluta prudenza i propri passi
Infatti scrive
Non si tratta di cercare risposte che siano più o meno al passo con i tempi o schierati in difesa della morale tradizionale quanto piuttosto di far maturare un nuovo umanesimo che era duca che è radicato nel personalismo cristiano sappia rispondere agli interrogativi di oggi
Il giungiamo così è l'ultima delle cinque domande quella forse da cui sono scaturite quelle precedenti che fine fanno faranno le riforme intraprese da papa Francesco
A cui se ne aggiunge una che suona per alcuni come minaccia per altri come illusione c'è il pericolo di un'inversione di marcia
L'ultimo capitolo dedicato a tali interrogativi rimane interlocutorio come è necessario che sia si parla infatti di riforme come le definisce l'autore intraprese ovvero avviati in itinere
E per tentare o dare risposta mi affido allora le parole della lettera di Giacomo si apre dunque pazienti fratelli fino alla venuta del Signore
Guardate l'agricoltore egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera
Il discernimento che non è semplicemente intuito ma frutto di una continua preghiera nello spirito
Indicherà nel tempo disteso di chi sa essere paziente come proseguire e cosa rendere istituzionale
Proprio perché e azione dello Spirito e quindi non ci potrà essere un'inversione di marcia grazie
Grazie veramente a sua Eminenza che per questa lettura che anche molto partecipe molto una una testimonianza particolarmente bello se posso permettermi sottolineare questa
Come
Ho stare tra lo spavento la speranza stare tra la traversate la traversia che è un po'la situazione in cui ci troviamo però alla fine la speranza sempre la meglio sullo sullo spavento
Ci stiamo avviando diciamo la conclusione parola va alla ministro Gennaro Sangiuliano teniamo
Ringraziare a Luís la riflessione con la quale appunto coro amiamo questa serata quindi dicendo molto volentieri
Buonasera a tutti solito cordiale e tutte le eminenze presenti al cardinal parolina
Ai sottosegretari che sono in sala tutte le autorità
Civili che sono qui presenti
Io ho
Ho
Ho letto libri avevo davanti a me una duplice prospettiva
Può tipo diciamo
Limitarmi a fare un discorso formale
Fra virgolette da padrone di casa perché non può non solo il padrone di casa il padrone di casa sono gli italiani
Sono diciamo pro tempore il gestore di questo luogo oppure posso provare a dire delle cose ho scelto la seconda opzione quindi più che parlare il ministro in questo momento parla l'intellettuale
Che ovviamente trova stimolanti i temi che vengono proposti
Da Ignazio Ingrao collega con il quale ho lavorato davvero bene quando siamo stati insieme al TG uno mai uno screzio sempre una grande concordia
Pur sapendo in alcuni casi di avere delle idee profondamente diverse
Alla io partirei
Da
Una serie di constatazioni prima ho fatto di citare al cardinal Parolin nella mia stanza e l'annessa biblioteca che la biblioteca dei Gesuiti e poi siamo stati nella biblioteca la scrosci era la crociera perché a forma di croce che la biblioteca dei gesuiti al cardinale mi ha detto una cosa molto interessante molto riflessiva detto però ricorda di che tutto questo viene la Santa Romana Chiesa voi lo custodite provate a custodirlo bene
Ma viene da nuovi ed è giusto perfettamente ragione perché io parto da questa constatazione la chissà e la più antica istituzione dell'umanità
E l'unica istituzione millenaria che è sopravvissuta alle temperie della storia la storia ha visto l'ascesa e declino di grandi imperi
Gengis Khan il grande impero cinese
L'impero di Roma
Il Sacro Romano impero abbiamo visto tante potenzia scendere come la Gran Bretagna e poi declinare adesso la potenza americana
Tanti imperi che la storia secolari si sono succeduti a questo tempesta che connaturata alla storia è sopravvissuta alla Chiesa
E qui vengo alla mia nota dolente
Ma perché la Chiesa è sopravvissuta a tutto perché ha una struttura organizzativa
Più forte degli altri no
Perché la Chiesa risponde a un bisogno interiore degli esseri umana
Non è una struttura organizzativa che può essere degradata a mera associazione di assistenza
Ma risponde a un alto bisogno filosofico forse al più alto bisogna filosofico che il bisogno dell'altro di credere DiDio alla fine sì a Dostoevskij che macchina Heidegger
Giungono alla conclusione che solo un rinvio ci può salvare solo Dio ci può salvare
E infatti
Io sono qui al ministero Della cultura ignoti lavoriamo quotidianamente
L'articolo nove mi impegna alla tutela e alla salvaguardia dei beni della nazione ma noi lavoriamo quotidianamente sui beni della nazione che poi sono quelli che ci sono venuti prevalentemente sì certo c'è il mondo archeologico dell'antica Roma
Della Magna Grecia ma poi è quello che ci viene
Soprattutto dalla dalla Chiesa del resto Benedetto Croce filosofo a me molto caro laico
Scrive quell'importante saggio perché non possiamo non dirci cristiani
Conoscere
Sostanzialmente afferma che noi siamo cristiani anche quando ci dichiariamo laici
Perché la cristianità è profondamente insita al nostro DNA al nostro essere e alla nostra storia
Nei mesi scorsi
Con il Sottosegretario Marzi che qui in prima fila abbiamo condotto una battaglia
Affinché proprio una vera e propria battaglia combattuta in trincea come se fossimo nella prima guerra mondiale affinché l'UNESCO riconoscesse come patrimonio dell'umanità i monasteri benedettini perché altri
Avevano altre idee io mi sono in capo dintorni sono messo a difesa dei monasteri benedettini perché
Favore chiamante della cultura so che i monasteri benedettini solo quindi vero Ignazio che ci hanno trasferito la grande cultura classica la grande cultura classica
Aristotele Platone vera monsignor Fisichella è giunta a noi attraverso l'azione dei monasteri benedettini quindi mi sembrava importante questo riconoscimento
E quando io cito spesso leopardi no la canzone all'Italia opaca Lidia
Vedo le colonne vedo Lerner vedo gli atti vedo le mura Leo Pardi che fa fa un'identificazione tra lei pietre che ci parlano e trasudano storia e molte sono pietre di chiese di luoghi religiosi
E la nostra identità nazionale del resto storicamente
Le grandi nazioni europee l'idea di Occidente si è creata attorno alla Chiesa la Spagna che fra le prime reazioni ad unificarsi significa attraverso la Reconquista quando i reali di Spagna si pongono l'obiettivo politico di riconquistare tutto il territorio della penisola iberica alla cristianità quindi la cristianità il Moro il motore
Che forma la Spagna la Francia si forma tarla le grandi cattedrali che ci solo alle grandi chiese sono bellissime che sono in Francia e mi fa dolore
Personale leggere quello che leggo nel libro di Ignazio che citando il politologo francese Jerome forti
Dice che nel due mila trentuno
Sarà celebrato in Francia l'ultimo matrimonio cattolico nel due mila quarantaquattro si registra la totale scomparsa dei sacerdoti in Francia e nel due mila quarantotto avremo l'ultimo battesimo io spero che non sia così francamente
E credo che non sia così però ovviamente sono profezie che mi fanno
Mi fanno mi fanno poco e allora quali sono le cose che io voglio dire
La necessità
Di salvaguardare il sacro la sacralità
Per ed è una volta ho avuto la fortuna di partecipare a una lezione di un grande giurista Sergio Cotta filosofo del diritto cattolicissimo Sergio Cotta fece
Alla Magna un grande cerchio
E poi dentro questo cioè che fece un piccolo cerchio
E disse a noi studenti studenti di giurisprudenza il grande cerchio sono i valori morali
Il piccolo cerchio sono Ibra i valori del diritto positivo cioè del diritto vigente solo la parte dei diritti dei valori morali che ci vengono dalla nostra cristianità perché sono più ampli dei valori del diritto positivo
Professor villa Nacci precedente così e beni culturali giurista annuisce
Coincidono in alcuni casi non coincidono
Quindi abbiamo ampli valori morali e all'interno di questi abbiamo i valori del diritto positivo cioè non uccidere e sia un comandamento della chiesa ma è anche una norma di diritto positivo codificata nella nostra struttura giuridica
Allora qual è il tema del del sacro secondo me la mia preoccupazione poi vengo al tema della riforma e della Controriforma
E che
Io sono l'ultimo del capro e sia ben chiaro
La Chiesa non deve perdere la sua sacralità cioè quella sua la sua funzione di risposta
Al bisogno
Del metafisico di quello che oltre al bisogno del Giglio
Forse non ho le parole forbita e per poter esprimere questo concetto ma un concetto quindi
Ne abbiamo tanti associazioni laiche che fanno attività
Di assistenza ai poveri ha bisogno USA emigranti e io le rispetto tantissimo
La Chiesa fa questi attività ma la Chiesa non può diventare un'organizzazione che si occupa solo di queste attività deve soprattutto rispondere a un bisogno spirituale
Perché di fronte ai bisogni spirituali sono povero io come povero chiunque altro perché noi possiamo avere delle crisi dei bisogni che devono essere aiutati e devono essere devo devono aprire una loro una loro collaborazione
E allora le domande di e allora le perdite rispondere poi a cui io non sono assolutamente non sono assolutamente in grado di rispondere a domande così ambiziose come quelle che pone
Ignazio in in grado io posso soltanto dire che
Non bisogna assecondare le mode del momento
Perché il tempo della storia e un tempo molto più ampio e molto più vasto e non deve essere la storia non deve soggiacere alla cronaca
Alba Kiribati quotidiano ma di riaprire una prospettiva che sia la prospettiva filosofico religiosa che sia una prospettiva molto molto amplia per esempio io ho aiutato la creazione del comma del Comitato per commemorare l'anniversario di San Tommaso d'Aquino
Perché San Tommaso è colui il quale fa un'operazione ponte fra il mondo classico greco-romano
E il cristianesimo egli aggancia in una sola dimensione quando Aristotele dice
Gli altri esseri viventi hanno tutti loro habitat naturale di pesci hanno l'acqua uccelli hanno l'aria noi umani abbiamo l'habitat naturale che ci siamo creati in secoli di storia
Quindi nel nostro caso abbiamo l'habitat naturale
Che il mondo cristiano c'ha consentito di creare gli esperti che sono qui al ministero mi hanno insegnato il concetto perché sto quante per apprendere mi hanno insegnato il concetto di antropizzazione del paesaggio noi non possiamo pensare a Milano senza il Duomo di Milano
Non possiamo pensare
A Napoli senza la cattedrale di San Gennaro fa temono dipendevano molto devoto sali del mar
Non possiamo pensare a Roma senza il Colosseo indubbiamente quindi
La storia diventa un elemento fondante del in cui
In cui ci si ritrova
E qui venga un altro concetto che voglio voglio voglio esprimere che cosa si intende per progresso
Per professor s'intende un moto quantitativo
E significa andare avanti
Hotel progresso come lo intendo io significa andare in auto cioè qualificare
Il progresso e andare dal punto A appunto B
Oppure qualificare
Andare in auto
Ricercare un motto ascensionale
Io non non non voglio arrivare le fioriere hegeliana di essere il tempo sul Andrzej dove lui dice che più passa il tempo più ci allontaniamo dallo stato di perfezione io questo non lo penso non sono d'accordo con lui assolutamente però dobbiamo capire bene che cosa si intende si intende per progresso secondo me il progresso non bisogna intendere
Secondarie le mode quelle che io chiamo quando vado in polemica il cosiddetto mainstream cioè questo pastorizzato di banalità che non sono sottoposte ad alcun vaglio critico
Io sono un conservatore l'ho sempre detto dico tutti i santi giorni sapete che la parola conservatore viene Duck Nabucco era colui il quale negli antiche tribù indoeuropee che si spostano dall'Asia centrale verso l'Europa
Guardava il fuoco la notte guardava il fuoco affinché il fuoco non si spegnesse ovviamente foto è un simbolismo
Che indica i valori fondanti di una comunità
Ed ecco perché io poi propagando il pensiero di Prezzolini quando dice il progressista la persona di domani
Il conservatore la persona di dopodomani perché colui il quale modernizza una società salvaguardandone i valori fondanti e né i valori fondanti della nostra società cioè certamente il cristianesimo
Se il cristianesimo ha guadagnato per esempio cioè se l'Occidente
Qual è il grande valore occidentale che noi testimoniamo tutti i giorni nel condannare quello che avviene in Ucraina nel preoccuparci per quello che accade a Gaza mi preoccuparci per quello che si quindi avviene in Asia in Africa qual è il grande valore dell'Occidente caro Ignazio
E il riconoscimento del valore della persona
Ogni persona
E titolare di diritti i diritti individuali che sono inviolabili questa la grande conquista dell'Occidente
Quando poi abbiamo Abo abolito quando si abolita la schiavitù era questo il cardine fondante cioè il riconoscimento del valore dell'individuo delle donne e degli uomini
Ma questo noi l'abbiamo conseguito perché avevamo il cristianesimo alle spalle
Non saremmo arrivati al cristianesimo se non ci fosse se non ci fosse stata la spinta dei Vangeli
Che per primi ci parlano dell'uguaglianza degli uomini non saremmo arrivati a questo punto al riconoscimento di questi valori che sono valori politici quindi
Le domande sono domande importanti e sono molto ambiziose io non immagino quale possa essere lecito però anche Bruno Forte nel che citato nel libro a un certo punto dice il valore del sacro
Noi abbiamo bisogno di una sacralità della vita
E della difesa della sacralità della vita perché è un nostro bisogno interiore perché altrimenti la nostra dita vita finisce la nostra vita non può essere piegata soltanto ad una serie di a di di materialità e di bisogni
Quando Marx pone il tema del materialismo storico dice una cosa importante significativa cioè ci dice la storia e mossa dall'economia indubbiamente la storia e mostra dall'economia ma non è mossa solo dall'economia
Perché ci sono state grandi rivoluzioni e grandi sconvolgimenti che nascevano non bisogna interiore non nascevano dall'economia se riflettere un attimo per esempio sulla rivoluzione
Damiano
Sul piano economico loro con lo Shas stavano conseguendo delle delle dei risultati
Però scendono come inizi
Sbagliando secondo me è per carità lo sottoscrivo sbagliando preciso però questo ti fa capire come i movimenti della storia
Non siano soltanto innestati da fattori materiali ma che ci siano dei bisogni spirituali chi muovono con che muovano che muovono la storia
E quindi Barça quando pone il tema del materialismo pone un tema bello serio
Di rigore di rigore economico ma non può essere esaustivo di tutto quindi
La Chiesa secondo me ora devo dire certo io a chiese devo devo che cosa deve fare
La Chiesa si riforma
Guardando la sua storia guardando a quello che è stato alla sua millenaria capacità
Di rispondere a quel bisogno di metafisico che ciascuno di voi a in se stesso grazie
L'ora con questo intervento molto personale e appassionato insomma questo è un libro che porta ad appassionarsi a dire qualcosa di sé noi ci salutiamo
Razzia tutti autorità pubblico colleghi del della stampa e ovviamente i nostri relatori l'Autore Ignazio Ingrao sua Eminenza Kadima paroline e il
Ministro San Giuliano grazie