Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti più passano i decenni più cresce la statura di Simone Weil la pensa attrice francese nata nel mille novecentonove in una famiglia
Della borghesia ebraica non religiosa e morta nel mille novecentoquarantatré a Londra
In poco più di trent'anni Vella attraversate lucidamente descritto le più tragiche vicende del Novecento l'ascesa di Hitler
Il fallimento del marxismo la guerra civile spagnola la condizione operaia sperimentata alla Renault
La resistenza quando i nazisti occupano parigini Weller fuggono nel sud della Francia si infittiscono le sue riflessioni sulle radici greche cristiane della civiltà
Un momento cruciale di condensazione teorica va dall'autunno mille novecentoquarantuno alla primavera del quarantadue
La filosofa stende allora alcuni importanti scritti e lettere in particolare al padre domenicano Perrelli
Tiri pubblicherà nel mille novecentocinquanta con il titolo attesa di tiro da due mesi il volume si trova negli economici Adelphi curato da Maria Concetta sarà e Giancarlo Paietta
Per spiegare la vocazione che la spinge a restare sulla soglia della chiesa senza entrarvi bella riassume qui i punti essenziali della sua visione del mondo
Tra questi legato anche alla lezione di probità intellettuale del suo maestro Alain il rifiuto di rimuovere artificiosamente gli ostacoli quando ci si trova davanti a una contraddizione insolubile occorre invece resistere alla tentazione
Di aggiustarla con la menzogna ideologiche semplicemente contemplare la fino a scorgere di un ordine armonico che fa pensare ai pitagorici o alla dialettica kantiana
Ecco l'attesa per essere rapiti a un livello di consapevolezza superiore non bisogna usare una volontà muscolare
Mesi svuotarsi in un esercizio amorevole di attenzione di cui la band il trova i modelli nel Vangelo nel taoismo negli stoici e nei libri sacri indiani
A questo vuoto
Corrisponderà una trasformazione che quasi costringeranno individua ad agire senza volontà verrà di cui la grazia quella carità
Che analoga al genio quell'obbedienza quell'accettazione totale del cosmo in cui l'amore quasi non si distingue dall'indifferenza in quanto equità dello sguardo
Altro punto decisivo l'idea del mondo come luogo della necessità dove gli uomini stessi in tutto ciò che loro non è soprannaturale agiscono secondo leggi ferree non meno di quella di gravità leggi che governa non soprattutto il sociale
E la Chiesa non fa eccezione ed è sua colpa appunto avere confuso il linguaggio che appartiene al collettivo con quello che appartiene invece alla fede all'amore alla indispensabile libertà dell'intelligenza chiede l'individuo
Tutti sanno che c'è colloquio veramente intimo soltanto quando si è in due oltre scriversi Mombelli basta essere in cinque o sei perché linguaggio collettivo comincia a prevalere per questo sicari in un completo controsenso
Applicando la Chiesa le parole ovunque duro tra di voi si riuniranno nel mio nome io sarò in mezzo a loro il Cristo non ha detto duecentocinquanta o dieci ha detto due o tre
Ha detto esattamente di essere sempre il terzo nell'intimità di un'amicizia cristiana in un colloquio intimo a due
Ecco nel colloquio intimo che si verifica la misura del soprannaturale innovi solo un'attitudine soprannaturale di cervelli
Può indurre infatti chi ha potere a trattare chi non l'ha chiesti avo come un suo pari solo questa attitudine permette di vedere il prossimo in un pezzo di carne
Ridotto dalla sventura l'abbrutimento fisico e psichico al veto sociale e d'altra parte
Chi è nella sventura solo semita Cristo se sta fermo inchiodato alla propria passione senza cercare una fuga nelle menzogne
Può vedere a un tratto la bellezza dell'universo come Giobbe tutto questo ha un prezzo come dice Gaeta quasi insopportabile secondo sì non vedo uscire dalla prigione dell'io del suo potere immaginario per vedere ciò che
Essendo reale dà gioia anche nel dolore implica infatti imitare un divo che si è ritirato per lasciar posto alla creazione ritirarsi da sé negarsi non difendersi accettare il proprio nulla farsi pura trasparenza
In cui Dio si specchia scuola di passività del resto molto novecentesca si pensi e letteratura proposta Kafka all'io come puro conduttore qui la mail ricorda Proust anche nell'infallibilità direi delle analogie che hanno lo Statuto di leggi per spiegare che il peccato consiste nel collocare qualcosa di limitato in un ambito essenzialmente finito ad esempio usa spesso la metafora del cibo e citiamo una frase meravigliosa il grande dolore della vita umana e che guardare il mangiare scriveva il sono due operazioni differenti
Unicamente dall'altra parte del cielo nel paese abitato da Dio costituiscono una sole medesima operazione forse i vizi le privazioni crimini sono nella loro essenza quasi sempre addirittura sempre tentativi di mangiare la bellezza tentativi di mangiare ciò che bisogna soltanto guardare soltanto guardare ad esempio avere il distacco puro dell'amicizia anziché la falsa corruttrice fusione dei rapporti di morboso attaccamento
Chiudo con un avviso comunque la si pensi bisogna ricordare che anche i libri di ed è sono sottoposti alle leggi del diabolico principe di questo mondo molti infatti ricercano oggi suggestioni proiezioni immaginarie dimenticano che se porta la logica dei pensieri e le conseguenze ultime Welle ricorda però sempre che il suo discorso
Si svolge su piani volta a volta Diversi facciano percepire ogni capoverso una distanza credibile differente qualunque essa sia tratti voglia ed esperienza ecco in chi non la nota in chi la dimentica
Le sue parole specie poi quelle discutibilissimo e sull'ebraismo potrebbero prestarsi a riduzioni fanatiche
A risentirci venerdì prossimo