Celebrazioni per il centenario della morte di Ettore Sacchi

Benvenuti a tutti
Bando i fronzoli cercheremo di essere il più stringati possibile anche se sono previsti importanti relazioni di approfondimento storico sulla figura di Ettore Sacchi allora sono Sergio Ravelli segretario del Comitato
Per le celebrazioni del centenario di Ettore Sacchi
Brevemente adesso noi ospiteremo una serie molto veloce doverosamente di interventi di saluti Ridley degli enti patrocinatori e quindi a su cui dopo seguirà l'intervento dall'assessore dalla cultura Luca Borgazzi le due le tre relazioni la Maria Luisa vetri Michele Capitani Marina Tesoro e chiuderà il presidente dalla Fondazione Marco Pannella Maurizio Turco allora partirei subito dando la parola al presidente del consiglio comunale che ci ospite questa splendida Sala Paolo Carletti
Se già conto ecco mi resta solo che ringraziare come sempre faccio in queste occasioni per il servizio pubblico che ci garantisce ancora una volta radio radicale
Registrando con il avuto all'audio-video dalla di questa conferenza che sarà a disposizione di tutti quindi grazie ancora a radio radicale organo di informazione insostituibile soprattutto in Italia a te la parola Paolo
Grazie grazie Sergio grazie a tutti e benvenuti nella nella galleria dei quadri
Di Palazzo comunale
Non c'era luogo migliore per per celebrare il consigliere comunale Ettore Sacchi che ha passato
I i suoi migliori anni su su questi banchi e Teresa che rappresenta una un momento di cesura fondamentale nella nostra dal dalla storia del nostro Paese
E in dubbio che si ancora oggi c'è un'amministrazione progressista a Cremona se c'è da oltre cent'anni quasi ininterrottamente
Lo è anche il contributo fondamentale dei democratici progressisti radicali che fin dall'inizio hanno colto nella classe lavoratrice una fondamentale una fondamentale possibilità e propulsione
Per all'elevazione della comunità noi ricordiamo con Ettore Sacchi la possibilità che in questa galleria di quadri ci fossero iniziate le amministrazioni progressiste dal mille ottocentottantanove con le Giunte Ferragni
E poi con le Giunte Ferrari e poi con le giunte che si sono susseguite sempre sempre con la partecipazione della Movimento per la lista all'interno delle gare dei quadri
Avviciniamo
Avviciniamo
Dicevo che tre sa che è stato determinante nel cogliere nella classe lavoratrice cremonese una parte fondamentale per l'evoluzione dell'intera comunità cittadina dobbiamo
Anche ad Ettore Sacchi
Il fatto che dal mille ottocentottantanove sempre sono stati presenti nella galleria dei quadri prima una partecipazione operai sta torno a partecipazione socialista all'interno di giunte democratiche progressiste
E questo è è è indubbio è indubbio il fatto che questo abbia abbia portato Cremona senz'altro in quel momento ad essere al centro di un dibattito culturale così come lo è stata centinaia di anni prima grazie allo stupro mondi cui è dedicato il cortile interno di Palazzo comunale sicuramente questi sono due periodi fondamentali
Per la storia culturale del nostro Paese e di questo va enormemente ringraziata quella parte radicale democratica e progressista
Chiamo Pia riconosciuto questo questo evolversi
Logico che in questa che in questa dinamica
Il la la la la parentela fatto di essere cugini di Leonida Bissolati e fraternamente Nicola è stato è stato determinante un'altra cesure che determinante dire che determinante notare dopo il mille novecentoquattordici
E invece una una una posizione di classe che vada ricordata storicamente come muro contro muro cui democrazie progressisti non sono non sono riusciti in qualche modo ad ad a deborda sì perché dal mille novecentoquattordici da quando Cremona
Ha preso Hill al comune con i socialisti rivoluzionari con la Giunta schiettamente rivoluzionaria purtroppo le democrazie progressista cremonese
Ha riconosciuto invece in altre in altre vi è una possibilità di riappacificazione sociale
Questo va riconosciuto va senz'altro varie bah senz'altro studiato anche questa parte noi riconosciamo anche in Ettore Sacchi la volontà che a Cremona vi fosse un foglio democratico progressista come è stata la Provincia
Che ricordiamo essere stati secondo il giornale la seconda sede di giornale messo a fuoco del fascista nel mille novecentoventidue dopo l'eco del popolo
Provincia che ha cercato in qualche modo in un tentativo Fanano tentativo di democratici Zare in qualche modo il movimento fascista Natchez nascente attraverso l'operazione del rinnovamento sociale che nel mille novecentoventi accerchiato dalle colonne della provincia di cercare di rendere di mitigare il college si erano le violenze e le violenze fasciste
Purtroppo sull'ultimo banco di Palazzo comunale è stata restituito il banco ad Attilio Polidori che invece dimostrazione plastica del fatto che quel tentativo era un tentativo assolutamente
Inutile
Grazie abbia Ettore Sacchi per tutto quello che ha portato nel Risorgimento cremonese e nell'elevazione della comunità cremonese prima almeno centoventi
Grazie a te Paolo adesso cedo la parola si deve Cremona Gianluca Galimberti a te la parola
Anche io ringrazio Massaro breve perché è giusto lasciare lo spazio anche agli interventi e ai relatori dico solo pongo due due temi il primo ente
La l'importanza della nostra città in diverse stagioni storiche
I nella stagione storica delle dell'Ottocento della seconda metà dell'Ottocento la figura di Ettore Sacchi non è l'unica figura
Si affianca ad altre figure importantissime
Le tende ponendo Cremona come uno del una delle città più all'avanguardia in termini di repressione e di pensiero
Allora chiudo questa prima riflessione così penso che i temi che il Lotteria di Ettore Sacchi a posto nella storia di Cremona nostra nel nostro Paese andrebbero ripresi
Perché ed è il secondo tema perché la conoscenza storica non è mai fine a se stessa
Capire la storia significa capire quali sono le questioni i nodi cruciali che caratterizzano un'epoca per riuscire a capire quali sono le questioni nodi cruciale che caratterizzano la nostra epoca
La professoressa che ringraziamo vittoria ha scritto un saggio molto interessante che si chiude così
L'incontro fra uso politico della storia ignoranza della storia cita Panebianco
Genera mostri ciò di sicuro non fa bene alla democrazia
Ora dice invece la professoressa eleggere la genealogia politica di una città e più ampiamente d'una nazione le vicende degli uomini che ne sono protagonisti potrà contribuire a riaccendere la voglia di comprenderle e anche l'attenzione a ricercare un futuro
Ecco al termine di dieci anni di esperienza amministrativa posso con un certo orgoglio direi questo
A nostra amministrazione e la nostra città apposto al centro della sua attività come uno degli elementi chiave proprio la ricostruzione storica di alcuni momenti Cuccia Ale della nostra città
Abbiamo fatto di questo uno degli elementi chiave della nostra azione
Politica amministrativa
E penso che l'abbiamo fatto proprio per i motivi che sono gli scritti proprio perché abbiamo bisogno di futuro
Come sapete fra un po'ci sarà il venticinque aprile
Io penso che il venticinque aprile per me è un è stato un uomo in questi dieci anni potere parlare nella cerimonie del venticinque aprile
Sto pensando perché per pensare a che cosa dire una momento come quello di sonde prendersi il tempo di di ragionare sto pensando che cosa dirò il prossimo venticinque aprile
Ma sicuramente una delle cose che ha caratterizzato di più le ultime celebrazioni è stato questo desiderio e bisogno di futuro
Abbiamo provato insieme e dobbiamo andare avanti per costruire la storia perché abbiamo un disperato bisogno di futuro
Immaginare Noemi tra dieci anni da quindici anni o meglio ancora i nostri figli tra dieci anni quindici anni possiamo farle abbiamo cercato di farlo attraverso azioni politiche amministrative
Ma lo possiamo fare solo Sam attuiamo una forte cultura e consapevolezza di noi stessi
Di chi siamo con l'orgoglio delle cose aggiunte e con la lucidità anche dell'analisi critica dei momenti più bui della nostra storia
Allora oggi non è un momento isolato da altri
Oggi è un momento che si inserisce in un cammino bellissimo ed importante che la città sta facendo di ieri ricognizione e consapevolezza rinnovata di chi siamo
Da questo punto di vista e lo ripeto e finisco la figura di Ettore Sacchi
Non deve essere lasciata soltanto in una analisi storica di un convegno ma devi anche a partire da oggi o anche grazie ad oggi
Diventare Luzhkov e tanti altri uno stimolo a capire che cosa sta succedendo che cosa stiamo facendo e dove vogliamo andare questo abbiamo fatto in questi anni questo dobbiamo continuare a fare grazie
Ai radicali
Grazie anche a radio radicale vi mi permetto che accompagnato
Molte ore molte giorni della mia esistenza perché aperto anche la mia mente moltissimo grazie radicali per averci aiutato ingrassa Luca piazza amministrazione al Paolo e tutti voi
Per averci aiutato a organizzare questo così importante momento
Grazie a te Sindaco
Allora ospitiamo adesso il saluto di Giovanni Gagliardi che il vicepresidente dall'amministrazione provinciale di Cremona che vedo già pronto a lei la parola
No io vengo in rappresentanza del presidente della Provincia che Mirko Signoroni e perché so che sono qui perché devono rappresentare un simbolo il simbolo della del territorio provinciale perché la festa
La commemorazione il seminario per Sacchi non riguarda solo la città di Cremona riguarda tutto il territorio cremonese perché il territorio cremonese che è stato un soggetto importante dall'ultimo quarto del secolo dell'Ottocento fino alla seconda guerra mondiale e non si capisce perché questi studi sono questi personaggi cremonesi non sono stati molto forte molto presenti molto di te tutti sacchi fa parte di quel nato nel cinquanta fate conto che nel settanta
Settanta c'è Porta Pia la Chiesa cattolica dopo mille e cinquecento anni di potere temporale e spirituale è stata sbalzata brutalmente
Da a conclusione del Risorgimento ed è esile si è chiusa cioè voi sapete c'è stato un atteggiamento della chiesa decretato cui era stato portato via praticamente il regno e un affronto a una persona storica di grande importanza
Abbiamo avuto quello che abbia voluto dall'ICE portato tutta la storia dei cattolici che si sono ritirati dalla politica
E tutto il filone dell'epoca che era praticamente molto anti clericale molto laico
E e molto anche avversario duro della chiesa cattolica la quale peraltro tra le sue magagne e si era ritirata arriverebbero atteggiamento
Ora Sacchi fa parte io non sono o lo studio di sa che però qualche cosina ma una sola
Sono guardata Sacchi si inserisce nel filone anticlericale sostanzialmente ma regolarmente da molto scientifico molto molto rigoroso
Fate conto che il tutte le rigide riguardanti il sesso io vado ricordarmi esame gli ecclesiastico di una volta
Quando si studiava per la situazione della Chiesa cattolica
Delle leggi per attingere leggi pratici sono leggi delle garanzie che il nuovo Stato italiano dava la Chiesa cattolica che la stanza spodestata di tutti i beni di tutti i privilegi né di tutto la situazione è entrata ecco Sacchi pur essendo pur facendo parte a un filone radicale
Socialista
Certamente laico certamente molto lontano da fedi
Da fedi trascendenti come il cattolicesimo
Ecco fa parte di quella generazione che seppe mantenere un rigoroso rispetto degli accordi fatti e anche di una magnanimità di atteggiamento nei confronti
Della Chiesa che aveva subito crea subito l'altro sarà l'asportazione totale
Del potere temporale ecco Sacchi andrebbe ricordato e studiato in in questo contesto cioè che si può essere radicali
Laici che di un orientamento molto duro e pur essere rispettoso degli interessi delle situazioni
Nelle aspettative rilievi di altre correnti di pensiero
Quindi
Io chiudo dicendo tutto il territorio provinciale deve qualcosa a Sacchi
Ed è strano che lì la Cremona che dal mille novecento ottocentosettantacinque la butto lì una data inventata mille ottocentosettantacinque fino alla seconda guerra mondiale è stata spesso protagonista di di idee politiche importanti e innovative
E tutto sommato non c'è un florilegio di studi adeguati all'importanza di Cremona ecco
Al sindaco al sindaco che ha curato le sorti di Cremona
Per dieci anni e che quest'anno scade vi facciamo gli auguri di studiare questo filone investigatore filone e di niente di più di qualche seminario così e così vediamo di imparare qualcosa perché a chi come me capita di Travaglio prosindaco tutte le volte posso vai cosa dire perché perché praticamente dice tutto tutto lui ci mette in grande difficoltà quindi facciamo gli studiare il periodo settantacinque quarantacinque né di Cremona grazie
Grazie dottor Gagliardi ecco adesso c'è l'ultimo saluto dell'avvocato Roberto Dall'Olmo che consigliere rappresentante dell'ordine
Degli avvocati di Cremona cedo la parola le grazie ecco affrontare un aspetto di una dalla professione vera poi di Ettore Sacchi chiara quella principalmente gli avvocato anche se poi la vita l'ha portato a fare tutt'altro
E buona sera a tutti mi fa particolarmente piacere essere qua ESA oggi sono in rappresentanza del consiglio dell'ordine degli avvocati di Cremona di cui porto il saluto di tutti i consiglieri e in particolar modo del presidente l'avvocato adesso Romanelli
Recepisco subito l'invito il principio di sentiti cita anche perché comunque negli interventi che sono stati fatti di saluto tanti spunti sono sono già emersi
Quando appunto mi è stato chiesto se volevo essere presente oggi ho accettato con grande piacere perché ho sempre guardato Ettore Sacchi con interesse curiosità dove con due aspetti
Il primo perché mi piace ricordare forse un po'con deformazione professionale
Che innanzitutto era un avvocato e la cosa che ci assegna Sacchi è che sostanze anche l'avvocato deve essere anche figlio del proprio tempo
Spesso noi magari ricordiamo eccessivamente il fatto che i valori che utilizziamo nell'esercizio della nostra professione debbano essere sempre seguiti e questo sicuramente una cosa buona e giusta però questi valori secondo me l'avvocato non li deve limitare l'esercizio della propria funzione ma deve essere figlio della società in cui vive
E Sacchi credo sia stato
Veramente lungimirante
Sicuramente nell'ambito di un periodo storico del tutto particolare di grande fervore mammelle ma nel trasportare quelli che erano i valori che utilizzava come avvocato anche per cambiare in meglio la società nella quale vivere questo credo che sia una cosa importante che debba essere di insegnamento sicuramente per la nostra categoria
Il secondo spunto invece che mi è sorto parlando appunto pressando la figura di Sacchi
E che sostanzialmente lui ha vissuto l'abbiamo detto un periodo di grande fervore non solo a livello nazionale i grandi cambiamenti
Ma un fervore culturale della città spesso noi cremonesi siamo un po'esterofilia vediamo sempre il meglio oltre l'Oglio oltre il porno in realtà Cremona ha ha saputo dare fortunatamente sa ancora dare
Esempi di grandezza in tanti campi quindi la cosa che mi piace ricordare con cui rilascia che sostanzialmente come riportato sulla copertina del
Dell'opuscolo
Sacchi era un avvocato un deputato un ministro radicale ma soprattutto mio modo ed era stato un grande cremonese questo credo ce lo dobbiamo ricordare grazie al buon lavoro
Grazie avvocato allora adesso iniziamo la serie degli interventi e quindi prima di iniziare questa fase chiederei alla professoressa turno
Adesso no citare adesso siamo De Mita Walter interventi quindi chiedere la professoressa Marina tesori al professor Michele Cattani di venire dietro al tavolo che dovranno essere poi e quindi Marina Tesoro qui se viene il professor catrame che già vedo e quindi dò subito la parola l'Assessore alla cultura Luca Borgazzi ringraziandolo perché è stata la persona che più mi ha aiutato in questa faticosa faticosa organizzazione di questo evento è anche soprattutto perché ci teniamo molto di questa piccola pubblicazione ma non ce ne sono molti in giro un tentativo di approfondimento dalla figura di Ettore Sacchi allora
Grazie Luca che la parola
Sì grazie molto rapidamente perché i relatori oggi seguiranno sono più assolutamente più qualificati nel nell'esprimere e racconta la sua Adecco e sa che io mi ricollego a quanto diceva il sindaco prima ma un po'come tutti gli altri interventi no
Diciamo che questo questo convegno questo questo ricordo si inserisce in un percorso che soprattutto negli ultimi anni ha abbiamo cercato di portati all'interno della città
è non solo e questo mi piace ricordarlo non solo come me l'attività istituzionale ma di volta in volta andando coinvolge le le varie realtà le varie forze vive in questo caso c'è la Sergio Ravelli come come come diciamo radicali e quindi tutto il filone che che che c'è che c'è dietro insomma con tutte le altre forze che in qualche modo non ha presentato e raccolgono come testimone la storia di questi grandi personaggi
Li abbiamo voluti rese Pierre riportare al dibattito dall'Ispra discussione pubblica perché non solo perché come dire anche per formazione storica in qualche modo qui mi sento assolutamente coinvolto ma perché credo proprio anche l'amministratore in questo caso mi è stato dalla cultura sia assolutamente necessario provare a a come dire tornano ad approfondire figure che come sono state dette molto probabilmente non hanno e non hanno avuto gli oneri e gli onori di studi particolare anche se in realtà poi ce ne sono stati e in qualche modo la pubblicazione di oggi anche se pur minuta in da inizio e dovrebbe dare inizio a un rinnovato percorso di studi e dicevo queste figure rappresentano quello che poi noi siamo la comunità non nasce da cosa dall'alto non nasce da percorsi così che che trascende va un po'gli eventi ma in realtà quello che noi siamo la città che siamo la comunità se siamo
è frutto ovviamente della nostra storia
E andando a recuperare la nostra storia penso che sia l'elemento fondamentale anche per provare non solo a immaginare il futuro ma provare anche a dare qualche occhio al presente
Questo penso che sia l'occasione fondamentale non solo da figure repressa che ma ripeto di questo percorso perché oggi più che mai credo abbiamo bisogno tutti e in particolare
Nel mondo degli adulti permettetemi di tornare a fare fosse uno degli esercizi più rivoluzionari cioè riflettere
Riflettere rispetto a quello che siamo rispetto a quello che diciamo
Rispetto a quello che proviamo a trasmettere ai giovani generazione perché noi stiamo vivendo e mi mi concedo questo ultimissimo come dire discernimento rispetto a quello al contesto internazionale in cui siamo inseriti noi stiamo consegnando i gemelli generazione o abbiamo già consegnato a regione generazione una società che non è proprio tra le più belle e come dire progressiste del mondo lo dobbiamo riconoscere non siamo in una situazione parte come dire particolarmente favorevole e molto spesso abbiamo e dobbiamo avere la responsabilità di dirlo raccontarlo non in una logica di depressione di auto come dire
Flagellazione ma avere con la responsabilità di dire che forse anche nuove generazioni grazie agli studi a quello che noi possiamo trasmettere loro debbano trovare una strada in qualche modo insegnarci la penso che questo sia l'elemento fondamentale soprattutto in una in una realtà in un territorio che sta affrontando sfide importanti
In un territorio in un Paese che però come dire a davanti difficoltà non certo indifferenti ma no che non non può mai abbandonare la logica per la quale le giovani generazioni hanno necessità di accompagnare fosse trascinare anche le generazioni precedenti verso una prospettiva che scoramento ebbe su una prospettiva di sviluppo e condimenti chiamo ci perché troppo spesso siamo giustamente l'ho fatto anch'io prima no siamo giustamente un posso per come dire sovrastati dalle difficoltà del presente e rischiamo di perdere questo aspetto ecco io credo che paradossalmente pura andando nel passato eppure andando a ricordare figure che ahimè anche nelle nelle come dire nello studio di generalizzato da sto nelle scuole superiori praticamente questa parte non si fa nonché somalo possiamo dire chiaramente no no fatto insegnante prima di fare la son fatta anche insegnante di storia anche per tempo come dire questo questa parte viene pub by passata con forse una pagina del libro di testo
Ripeto andando a recuperare questo questo periodo storico penso che sia fondamentale perché abbiamo la responsabilità di consegnare già emerge nazioni quello che queste persone hanno portato nella nostra comunità e avere la come dire anche la responsabilità di dare a loro
Gli strumenti per fare le loro scelte e nel dare loro questi questi strumenti avere grande rispetto e forse anche un po'di fiducia perché penso che questo sia uno degli aspetti principale che noi possiamo fare grazie
Grazie assessore
Allora nel dare la parola Maria Elisabetta ricche oltre che storica e anche la presidente del comitato per le celebrazioni del centenario
Mi fa pensare a quella che ha detto prima l'assessore che questa primo contributo questa pubblicazione che il comune ha voluto distribuire a tutti i partecipanti e che mi impegno di arricchire perché
Al momento ospita questo saggio molto bello dalla professoressa Becri molto bello Ettore Sacchi dalla Cremona del secondo atto ottocento alla
Leadership radicale ma mi impegno ad arricchire ad aggiungere a a questi ai tre interventi che sono compresi in questa pubblicazione anche gli attuali interventi dalla professoressa tesoro dal professor Cattani
E del di Maurizio Turco
Ringraziandolo nuovamente per l'aiuto e sostegno sarà che mi ha dato la promesse sapete che le chiedo volentieri la parola
Grazie
Dunque io sono stata designata dal Sergio Ravelli con un colpo di mano appunto come presidente di questo di questo comitato
Comunque volevo ricollegarmi a quello che ha detto il sindaco che ha raccolto una parte della diciamo della delle conclusioni di questo breve se brevissimo saggio che pubblicato nel nel fascicolo
Sottolineare un fatto che l'incontro di questa sera sicuramente non è un incontro che si può definire un esercizio di erudizione sicuramente no
L'altra considerazione è che spesso la ricorrenza degli anniversari di avvenimenti storici
Vediamo è è vissuta con una certa indifferenza anzi con totale indifferenza o addirittura con un malcelato fastidio forse perché abbiamo un'inflazione ormai senza far torto a nessuno di giornate del raccordo giornate della memoria che naturalmente hanno un significato importantissima focosa ce ne sono troppe
Così adesso non so perché molto spesso appunto signora la ragione di questi di queste giornate di questi anniversari non si sa che cosa sia accaduto e perché si ricordo un fatto perché si ricorda un personaggio voglio dire è successo anzi succede nelle aule universitarie così come se essi interpella qualche deputato che esce dalla camera lavoro qualche senatore che riesce dall'aula del Senato che non sa che cosa è successo il venti settembre mille ottocentosettanta ecco per dire o ventiquattro maggio mille novecentoquindici che sicuramente sono sono d'arte che vanno ricordate vanno ricordati
O addirittura il venticinque aprile mille duecentoquarantacinque
Se oggi se dessimo inverno nell'esitare gli chiedessimo diciamo in una lessicali cremonese e chiedersi no chi era Ettore Sacchi giustamente nessuno quasi nessuno saprebbe chi è chi è stato a questo questo personaggio anche se come sappiamo la cosiddetta odonomastica del odonomastica dalle dalle grandi città fine piccoli borghi
Si è premurata di intitolare strade e piazze a appunto personaggi insomma non c'è un una città non c'è un Paese che non abbiamo un Corso Garibaldi una piazza Garibaldi piazza lavoro e via dicendo e Mazzini ritorna ricordato un po'meno perché nella vicenda risorgimentale Masini è sempre stato un poco come dire
Lasciato ai margini e la
Considerazione che faceva Panebianco sul quale si può essere d'accordo o meno ma effettivamente Panebianco qualche qualche settimana fa ha ripreso supererà se era una considerazione che è è una questione ormai come dire obsoleta nei dibattiti tra gli storici di professione
Ciò che ha considerato chi fa un uso politico della della storia
E USA questa espressione appunto del politologo usa la storia come una clava sostanzialmente come un mezzo utile per fare propaganda
Per conquistare consenso per sconfiggere posizioni avversarie l'altro fenomeno richiamato giustamente da Panebianco
Perché ormai ha assunto dimensioni
Direi a dir poco preoccupanti soprattutto nelle generazioni più giovani
è che si vive in un eterno presente civile in un eterno otto presenze che in una immagine suggestiva il Paese ma non soltanto il nostro Paese naturalmente oggi ci sembra sono parole del nostro imprigionato nelle sabbie mobili di un disarticolato pavese intimismo
E conosce poco o nulla del passato anche il passato più prossimo e la considerazione diciamo che fa paura
Quando appunto si in tavola una conversazione con qualche studenti di ogni ordine e grado di ogni scuola sexy licei classico scientifico scuole medie ecco la percezione che si ha che questi giovani questi ragazzi abbiano dietro il vuoto assoluto il vuoto perché si è rotta anche una catena di comunicazione all'interno delle famiglie cioè una volta adesso io non voglio fare assolutamente un amarcord
Però lo devo fare insomma belli quelli della mia generazione avevano dai genitori il racconto dalla guerra cosa è successo a Cremona durante la guerra i bombardamenti bombardamento
Di Porta Milano eccetera eccetera questi sono racconti che noi abbiamo sentito oggi ma pensiamo questi ragazzi che hanno tredici quattordici anni vanno vanno sommati ai genitori ricordano o non ricordano comunque non possono trasmettere e niente e questi genitori non vanno nemmeno a cercare e a conoscere quello che è stato alle spalle dei loro genitori insomma quindi c'è davvero una mancanza di comunicazione storica ecco che come ricordava il Sindaco l'incontro fra uso politico della storia e ignoranza della storia
Appunto genera mostri
Questo non fa bene alla democrazia e quindi rileggere la Genealogia politica di una città e e anche naturalmente più ampiamente di una nazione
Riflettere riconsiderare le vicende degli ordini che ne sono stati protagonisti come è il caso del nostro di cui discutiamo oggi
Potrà forse potrà forse contro è una domanda forse contribuire altari accende la voglia di comprendere comprendere questa vicenda insieme a molte altre e anche stimolare a pensare al futuro una riflessione che sia un volano che mette in moto
Una proiezione verso il futuro
Il futuro che può muovere anche dalla conoscenza di questo anniversario del quale parliamo oggi
Ecco e questo futuro come si prospetta lo abbiamo ricordato futuro difficilissimo
Perché la congiuntura effettivamente molto complicata molto pericolosa piena di tensioni piena di dubbi piene anche di paura ecco comunque questo futuro è disperatamente necessario
Ora io fra qualche rapidissima considerazione su su Sacchi perché quel poco che
Pochissimo veramente che avevo da dire del fascicolo
Io mi sono occupato di Cremona nell'Ottocento e devo dire che i personaggi del Periodo post-unitario fino ai primi del Novecento che ho incrociato e di cui so qualcosa di più sono sicuramente Bissolati e di Salieri Sacchi è sempre stato un personaggio un po'come dire io non non l'ho studiato l'ostinato ma un personaggio veramente molto interessante
Ecco qui volevo ricordare una considerazione cioè uno sguardo generale di Alessandro Galante Garrone che è stato un grande storico che ha scritto una delle opere fondamentali che riguardano le vicende dei radicali in Italia tra il mille ottocentoquarantanove e mille novecentoventicinque
Il quale dice che la democrazia radicale prima di essere un partito fu una tendenza fu una linea politica
Un concreto impegno di battaglia in Parlamento e nel Paese un movimento di origine risorgimentale
Che abbandono gradualmente le istanze rivoluzionarie per svolgere l'opposizione parlamentare schierandosi nell'estrema sinistra poi
Con il trascorrere dei decenni acquistò uno spazio politico Consip configurandosi come il partito delle riforme ecco questo partito delle riforme a contatto tra i rappresentanti più noti personaggi del calibro di Agostino Bertani di Felice Cavallotti e di Ettore Sacchi
Ecco questa questa corrente che poi si concreta nella Fondazione in un partito nel mille novecentoquattro
Ha vissuto la stagione più vitale tra la fine dell'ottocento e l'età giolittiana che poi finisce però per declinare nel primato dopoguerra e con l'avvento del fascismo
Allora per tradizioni culturali per ragioni politiche e anche di ambiente sociale il radicalismo più solido e anche più combattivo era quello lombardo
Che poteva anche contare su un giornale su un foglio molto importante il secolo
Che fu a lungo il più diffuso e moderno dei giornali italiani il secolo che esisteva già quando
Fu fondato Comincioli su pubblicazioni il Corriere della Sera che è stato fondato nel mille ottocentosessantasei secolo era già affermato
E
Quindi poteva contare su questo giornale e
Anche su una rete organizzativa formata da
Sodalizi patriottici da Società operaie
Ramificate Dida Milan-Roma ai minori centri urbani della regione ecco che cosa esprimeva quella quel radicalismo che che istanze
Rappresentava sostanzialmente esprimeva le istanze di una borghesia piccola e media laica
Io niente mento democratico positivista
Insoddisfatto dell'esito del processo risorgimentale non accettava questa area politica
Anzi respingeva la conclusione cioè i Limp Lilli e il suggello
Del moderatismo e monarchico
Che si è imposto alla costituzione dello Stato dello Stato unitario
E questa questa corrente politica anche inizialmente assunse
Il ruolo di rappresentante del nascente movimento operaio non senza entrare in conflitto in seguito
In una competizione insomma quasi spesso conflittuale con il nascente movimento socialista
Fu emblematico il caso a Cremona
Di due giovani
Uno era Ettore Sacchi
E l'altro era Leonida Bissolati che erano anche parenti erano cugini
Ettore Sacchi nasce nel parco e nel mille ottocentocinquantuno la madre di Ettore Sacchi era un abisso la mattina
Almeyda Bissolati sorella di Stern una pistola arti
Canonico e padre naturale di Leonida
Secondo Bissolati erano sacerdote molto inquieto con delle inclinazioni già seguiste
Che poi ci si accosta anche al pensiero di Rosmini quindi personaggio che a un certo punto si svestito dell'abitato sacerdotale
Insomma
Due il padre Didi leoni da e di
Paolina Caccialupi poi sacerdotesse lascia
La veste che sposata
Ciampi che prima era sposata con un bergamaschi sommo la storia un po'così complicate comunque i due erano cugini Sacchi nasce nel mille ottocentocinquantuno Bissolati nel mille ottocento cinquantasette sono molto giovani
E nel mille ottocentosettantanove fondano a Cremona un circolo radicale intitolato a Carlo Cattaneo non casualmente
Ecco però questi due seguono poiché percorsi politici diversi perché Bissolati
Entrando in contatto con le campagne agitate le delle dei primi scioperi
Contadini molto violenti che percorsero la bassa della Provincia soprattutto la zona della regola lungo il Po
Mi ottocento ottantadue nota centottantacinque eco Bissolati si avvicina al socialismo
Mentre Sacchi mantiene le sue convinzioni
Radicali
Che cos'era a Cremona allora
Cremona era raggiunge i trenta mila abitanti
Alla fine soltanto a fine Ottocento è una città che viveva del del suo florido retroterra agricolo
Al censimento del mille novecentoundici
Ma
In città risultano ancora prevalere i settori tradizionali collegati alle risorse locali angusti alimentari monitori e tessili
è una città anche
Cui c'erano opifici per la produzione di laterizi insomma con quella città che comunque viveva molto
A contatto
Con con la campagna ecco ma dal punto di vista grazie sociale e politico
La città mi pare che questa sia una
Definizione di Isnenghi
La città
Dopo l'udienza montati vento microcosmo politico singolarmente vivace
Intriso di umori laici
E insomma Cremona non è più quella che scandaglia la aveva definito più emigrando Villas un'ombra danni ed esce una città nella quale
Si muore di caldo
E di noia ma non è The Look maestà Stendhal scrivo questa frase all'inizio Ottocento dal mille ottocentouno mila ottocentodue insomma
La città non cambia nella prima metà del secolo poi Luís ripassava Cremona e e scrive e dice opulenta cioè ricca ma bigotta e arretrata
Ecco c'è
Invece a poi a metà del secolo un cambiamento significativo che sembra un campionamento come dire dal dal nero al bianco ma non lo è in effetti se guardiamo la prospettiva se guardiamo alla vicenda della città di Cremona dai primi dell'otto e per arrivare poi alla fine alla fine del secolo
Cremona si era ride è stata dalla sua calma abituale perché perché si era liberalizzata la vita pubblica
Si erano costituiti dei circoli c'erano costituiti dei sodalizi ispirati da che cosa da un umanitarismo progressista
Ai quali si erano aggiunte tra gli anni
Sessanta e settanta due logge massoniche non una due
Poi la città aveva cominciato a come dire arricchisse di stampa locale
Molti giornali
Numerosi molto insomma
E uno in particolare si ricorda perché era il il giornale dell'Associazione anticlericale cremonese la quale contava trecentocinquanta soci che non sono pochi insomma
Questo giornale al Papa buonsenso
Che aveva un linguaggio talmente violento nei confronti della Chiesa e del clero
La questo anticlericalismo non era naturalmente specifico di Cremona serpeggiava perché naturalmente la vicenda risorgimentale era andata contro il il Pontefice insomma
A Cremona questa Tirone anticlericale è molto forte tant'è vero che
Si demolisce
Durante il San Domenico
Al posto di San Domenico
Viene impiantato giardino
E quindi sommerso non è cioè demolire una chiesa una certa la città non è un avvenimento così insomma indifferenziato
Non solo ma
In quel periodo furono numerosi gli abbandoni del sacerdozio e fu notevolissima la diminuzione di vocal
Lunedì ordinazioni sacerdotali quindi c'è un segno molto chiaro insomma di questo tant'è vero che nel mille ottocentosettantuno quando Geremia Bonomelli nominato vescovo di Cremona fa il suo ingresso una città
E costata cerca delle considerazioni
E per molto preoccupato dice ho ricevuto la diocesi in una condizione che non voglio descrivere un seminario con trentadue Chierici con una diocesi tre di trecentosessanta mila abitanti
Venendo trovai trentacinque preti appostati
Dieci o dodici in città
Bonomelli fu come sappiamo un vescovo conciliatori vista ecco e nella sua azione pastorale ritenne tra l'altro che la questione sociale che era
Che segnava molto la città ma soprattutto la le campagne
La questione sociale non potesse ex-compagna si diceva dalla questione economica e che fosse necessario
Creare armonia fra lavoro e capitale capitale responsabile comunque metamorfosi somma liberamente dagli anni dagli anni Sessanta Cremona Cremona cambia
Il municipio come si comporta in municipio non citerò vivacemente
Come dire
è di facile e fa una sorta di di di interlocuzione reattivo nei confronti del governo centrale
Chi erano i consiglieri comunali prima c'era un'élite di notabili che
Fece valere il suo passato patriottico risorgimentale
Mentre verso la fine del secolo in consiglio comunale cominciarono ad avere un ruolo importante rappresentanti dalla borghesia delle professioni molti molti avvocati gli avvocati sono come sappiamo
Molto presenti anche in Parlamento insomma
Ingegneri la borghesia delle professioni mossa da una spinta forte alle riforme
E e comunque il Comune insomma non è appiattito
Belli nei rapporti con il il governo centrale ecco in questo in questo clima si forma Ettore Sacchi
Il quale esordisce come consigliere comunale del mille ottocento settantotto e questa è una premessa del suo successivo ruolo sulla scena politica nazionale ecco Cremona
Qui la ragione del fatto che questo cambiamento
Non ha delle radici a degli antecedenti perché della città sono molto presenti sentimenti democratici della vicenda risorgimentale
La Lombardia fu una delle regioni più aperte all'influenza
Della mazziniana Giovane Italia
E il cremonese
Fu
Come aria fra i primi a recepire nel messaggio tanto che soprattutto nella città capoluogo quindi a Cremona e nella zona occidentale della provincia un gruppo non esiguo
Di cui facevano parte medici ingegneri dottore in legge ragionieri negozianti fissi Tabili
Studenti qualche nobile qualche sacerdote ecco
Costoro si affiliare no o simpatizzavano per quella associazione non solo ma alcuni
Furono arrestati e
Furono depongono portati nel nelle prigioni ora incarcerati insomma tra questi possiamo ricordare per esempio un grande medico famoso al quale è intitolata una strada Francesco Robotti
Possiamo ricordare un altro medico che era Gaspare Cerioli col figlio Marcello Cerioli tutti affiliati alla Giovane Italia
E quindi questa diciamo questo questo humus
Anzi questa humus perché è un boss femminile
Rimane un po'in città e insomma da da questo da questo terrena germinano delle posizioni che
Appunto spiegano perché Cremona certe c'è la liberalizzazione perché insomma con l'Austria quella che si potessero istituire dei circoli eccetera eccetera
Ma c'è un un un pregresso che favorisce questo questo tipo di mutamento
E
Similmente nel clima religioso della città
In quel periodo
Premi
Unitario serpeggiano delle simpatie già azioniste Prost Mignanelli anche per il polso dall'episcopato di Carlo Emanuele Saldaña che fu vescovo tra mille ottocentotrentuno mila ottocentotrentasette
Si guardava Gioberti
Ma non a Gioberti Del primato morale e civile degli italiani ma a Gioberti che era polemista
In odore di eresia anche e acerrimo nemico dei gesuitico ecco quindi
C'era qualcosa qualcosa alle spalle
Ecco poi nella Cremona post-unitaria spiccarono anche le personalità di alcuni appartenenti alla cosiddetta generazione dei garibaldini Giovanni Cadolini Pietro Chelli Angelo Bardoni che poi percorsero rapidamente il cursus honorum rivestendo importanti incarichi politici anche ministeriali barboni fu il ministro dell'istruzione per esempio
Adesso termino perché naturalmente non voglio invadere il campo dei colleghi che diranno molto più di me giustamente
Dicevo
Sacchi Bissolati Disney ieri e Turati Filippo Turati che fu per breve periodo a Cremona
Perché si trasferì a Cremona per perché il padre che era perfetto termino qui il sua la sua carriera da Sacchi cinque mila ottocentocinquantuno Bissolati mille ottocentocinquantasette this Larry mille ottocentocinquantacinque Turati per mille ottocentocinquantasette ecco è la generazione degli anni Cinquanta
La generazione di coloro che non erano stati direttamente coinvolti nel processo risorgimentale e se ne rammarica no
In una seduta del consiglio comunale tra il giugno del mille ottocentottantadue proprio all'indomani della morte di Garibaldi
Morto il giorno prima
Ecco
Bissolati che era il consigliere più giovane comma commemorano punto Garibaldi e intervenne con un discorso tutto pervaso di patriottico rimpianto cioè disse infelici noi giovani noi venuti tardi che non potemmo vestire la sua Benedetta divisa non abbiamo potuto indossare la camicia rossa
Ci è parso di sentire più grave l'abbellimento di essere venuti a godere soltanto dell'opera nel patio riscatto senza avervi per nulla cooperato
E anche in altre occasioni visionati in particolare si rammarica si rammaricò di appartenere alla generazione degli esclusi insomma sostanzialmente
Quindi
Arriviamo a mille ottocentottantadue poi io mi fermo
è un anno mi ottocentottantadue significativo per Sacchi e anche per isolati perché sacchi eletto per la prima volta in Parlamento nelle file dell'estrema sinistra
Mentre l'altro come ho detto sia vicino al socialismo perché nel mio ottocentottantadue cominciano gli scioperi grandi scioperi della cosiddetta la boia e la boy in dialetto veneto ma in dialetto cremonese la boy che voleva dire la pentola bolle e fra poco e debbo otto la va de fora e fra poco
Il contenuto si rovescia ed era il grido di lotta dei contadini che appunto scioperano superarono perché erano pagati male perché erano sfruttati il cremonese
è in proprio in quegli anni interessato da una profonda trasformazione dell'agricoltura c'è una crisi agraria di cui non mi stava direttrice generale i riflessi di questa crisi agraria sono di questo tipo
Nella diciamo successione del coltivazioni
Dei terreni del cremonese soprattutto da bassa si diffonde il prato perché perché il prato consentiva tagli di foraggio il quale foraggio consentiva di alimentare
I bovini da latte il lato il formaggio era competitivo sui mercati mentre gli altri ci il il grano il frumento
I prezzi si abbassano produrre formaggi rendeva e quindi che cosa succede succede che per coltivare un campo di granoturco era necessario un numero di braccianti abbastanza elevato per coltivare comprato il numero dei dei braccianti era era minimo sostanziali e quindi c'è espulsione di mano d'opera alle campagne
E e quindi questi non è che morissero di fame ma quasi insomma stanziamenti poi c'era come dire un regime di sfruttamento abbastanza direi anche molto pesante insomma sostanzialmente quindi Bissolati gira le campagne partecipa a una famosa riunione a Stagno Lombardo
Si era un po'l'epicentro storie stanno non vale più dei dogmi sono Paesi in cui c'erano i caporioni di di queste di queste agitazioni e insomma l'UE matura la sua posizione verso il socialismo
Mentre Sacchi
Segue una strada diverso e qui la strada sarà più seguita
Da
Questo grazie
Grazie professoressa allora
Mettere cantare top bio leggo dottore di ricerca all'università di Pavia
Forse una volta vale la parola
Allora beh buona sera a tutti intanto allora ringrazio tutti che tutti quelli che mi hanno preceduto per le numerose parole anche per i per gli imputa agli stimoli spero che mi sia rimasto qualcosa di interessante da dire perché veramente è stato messo tantissimo proprio sul sul piatto ora devo dire che né per fare questo intervento
Non mi è mancata una ricca e consolidata di biografia cui fa riferimento cioè mi basta citare ad esempio le grandi opere collettive no
Ad esempio una città nella storica Rita riunito e novecentottantasei e poi ottocento cremonese del mille novecentonovantuno e poi i due volumi ottocento novecento dalla storia di Cremona curati
Da pittori e signori netto due mila e cinque mila e quattordici e poi certamente vanno menzionati anche i numerosissimi lavori monografici
Di Matteo Morandi e poi di molte altri studiosi che non ho qui lo spazio e il tempo di elencare
E non posso voglio fare riferimento tutte le riviste alla ad esempio Bollettino Storico cremonese alla strana della d'afa e poi sarebbe anche ingeneroso lei non citare tutto il fermento di attivismo di storia locale che attraversa ultimamente la carta stampata
Ma soprattutto il web di cui perché non si può avere in questo momento un quadro se non parziale
Ora il fatto è che raccontare riflettere sull'ambiente politico sociale cremonese che fa da sfondo al percorso biografico di Ettore Sacchi come peraltro si è capito benissimo dagli interventi che mi hanno preceduto
Significa fa una cosa quasi impossibile cioè cercare di racchiudere in poche parole un arco di tempo molto lungo che va dal mille ottocentocinquantuno ami novecentoventiquattro e ricade quasi tutto in quello che convenzionalmente di storie c'ho mai definiscono come il lungo ottocento cioè il periodo compreso tra due cesure che sono abissalmente diverse fra loro la rivoluzione francese che la prima guerra mondiale
Gli otto tutto questo percorso anche un un significativo pacchetto a un Mantico
Diciamo slancio verso i primi anni di un mondo nuovo novecento Bleve se vogliamo definirlo così che in Italia e poi a Cremona si apre con le conclusioni di un dopoguerra che quantomai agitato
Ora è interessante notare che percorso biografico di Sacchi quasi perfettamente coincide con quello di Giovanni Giolitti
Apparentemente il vantaggio di occuparsi di questa epoca e che e con l'allontanarsi diciamo proprio inesorabile Dinoi da loro diminuisce in un'occasione come questa
E io dissi di sì carino cotto Circuiti con la situazione politica e culturale presente come nel caso che ci dava sindaco del venticinque aprile in generale tutte le tematiche degli universali che sollecitava la dose sapete
Ora il lungo ottocento ci appare lontano nel tempo estraneo le grandi culture politiche hanno i familiari ancorché ero a volte inesorabilmente lontane superata del ventesimo secolo
Allora perché continuiamo a occuparci di ottocento
Cioè cosa lega la nostra Cremona a quella Cremona che senso ha oltre la mia rievocazione antiquaria commemorare una figura come Sacchi e nel mio caso rifletto sul suo ambiente
La somma si fa il simpatico annodare i fili del presente quelle passato potrò era posta attenzione reportage di un corrispondente milanese del Corriere della Sera che documentava l'esposizione industriale di Cremona mille ottocentottanta che ci ricorda ad esempio come in quei giorni in città non si parlasse d'altro che di una spaventosa Jena che si aggirava nel Cremonese terrorizzando i contadini viaggiatori il che ci fa capire che la tradizione degli avvistamenti di belve feroci esotiche nelle nostre campagne
Oggi sono le pantere all'epoca una iene è diciamo non è affatto decente ma rimonta agli albori della ed età dei media
E così pure è sempre quella circostanza ecco lista ci descrive ammirato le glorie di un certo nome savane messo l'esposizione industriale dal signor Calloni non saranno di tre metri e mezzo tutto coperto di Katrina gettata con vicini
Appetitosi Cutini culatelli tutti dei missini eccetera eccetera che questo ci richiama in modo diretto la la Weltanschauung diciamo dalla nostra epoca levata con particolare attenzione la valorizzazione della gastronomia locale
Che tagliato a Cremona richiama ormai abitualmente
E folle significative però soprattutto adesso smetto di di scalzare a fare appunto da quel mondo e il nostro c'è la questione da democrazia
Cioè la nostra consapevolezza comune passato che si trova ben compendiata nella vulgata dei leader morale di scuola come ricordava l'assessore Borgazzi e conseguentemente anche l'insegnamento non so se l'Ottocento sparito di sicuro è stato odio finita
Qualche settimana fa Christian Raimo da simpatico uno che possa essere ha rilevato quanto segue
Un dato macroscopico sottovalutato se non dimenticato e che la filosofia idealista ha realizzato la più grossa operazione di cancellazione alla cultura italiana la rimozione del positivismo
Positivismo filosofico con l'italiano soprattutto nella scuola italiana quasi non esiste i programmi da portare maturità predominano gli idealisti qualcuno mai sentito parlare di operatore dico ora il tema tocca a Cremona da vicino e non solo perché come noto dico e a di Castel Didone ancorché fosse poi mantovano di adozione
Ma anche perché il positivismo come ricordo per tutto un Minelli un passaggio dal mille novecentotrentasette è stato più volte ricordato anche prima di me e lo sfondo imprescindibile implicito di esplicito per la cultura la politica la società cremonese sta secondo ottocento e primo novecento
Ora al di là del suo principio e su quel cippo significato teoretico ne ha dette lessico dell'epoca positivismo diventa sinonimo di quella che oggi chiameremmo nel bene e nel male politica per fare direttore del positivismo parla infatti il giornale democrazie di Cremona salutando l'esito felice dalla trattativa tra il governo i ferrovieri che nel mille novecentodue scongiura lo sciopero settore e si legge sulla democrazia
Può questo avviene a onta dei conservatori inferociti che dicono infranto il principio di autorità ma anche degli intransigenti anarcoidi che avrebbero voluto la resistenza al potere centrale lo sciopero il disordine il caos ora è proprio questo lo spazio specifico in cui si inserisce quella che potremmo definire era via cremonese la democrazia attualmente non solo cremonese ma comunque per un mese in quanto espressione di una più generale modalità presente in Italia in quell'epoca laddove dobbiamo tener presente nel linguaggio politico dell'Ottocento democrazia non indica solo una forma e uno standard politico
Indica per estensione tutte le forze che mi ha detto che mirano a un allargamento della base politica della società
E nella diffusa immagine scolastiche divulgativa dell'Ottocento come
Non si sente
Ah scusate l'odio potevate Prodi
Scusate vanno Navajo se mi siedo è che mi viene di che mi viene distinto scusate
Ecco dicevo
Nella diffusa immagine scolastica divulgativa dall'Ottocento come contrapposizione secca tra i liberali allocati nella difesa dello stato di classe che le forze popolari e segnatamente socialisti ma anche i cattolici che lo sto in uno d'assedio
Ecco questa accezione particolare la democrazia intesa come radicalismo liberale tende a scomparire perito di scuola da Bertagna Cairoli da Cavallotti a Kawasaki stesso
E invece questa sfaccettata cultura politica ed un importante spazio dirigersi eroi dei particolari in realtà come Cremona
Ora certo la destra cremonese nell'ottocento lo diceva già ha detto di prima vanta personalità illustri che lasciano il segno sul piano locale e nazionale uno su tutti gli acidi
Ma sarebbe ingiusto anche non cita a due personaggi pressoché dimenticati dal grande pubblico nonostante le loro lapidi siano quotidianamente sotto i nostri occhi nel cortile qui sotto i già citati balconi e cadorini
Entrambi di formazione democratica introvabile di specchiati trascorsi patriottici mazziniani garibaldini
Che furono i primi in qualche modo la fine degli anni sessanta ad abbandonare il campo della sinistra intransigente per fondare un esperimento di terzo partito che suscitò nel bene e nel male un pasto clamore nazionale destinato Torben presto a confluire all'albero della destra storica
Dunque non è che a Cremona mancassero i cervelli conservatori di talento di visibilità né tanto meno mancava un elemento cattolico eccezionalmente ben rilevato in senso politico basti pensare ha verso la fine di questo periodo all'esperienza eccezionale di Guido Miglioli e poi come necessità sempre nel già citato cortile cui sotto il fatto che accanto ai parlerà e ci darà Cremona Modena mattoni già lapide dedicata Ager via Bonomelli
Ora ma nel suo complesso
E il clima che respirare litri questo Palio da quello ben descritto Cominelli
E Cremona viveva allora un clima particolare costituirà un vivace centro di attività culturali e politiche aveva una sua preciso autonomia tradizione anticlericale democratiche lecca comitiva di liberi pensatori aperti entrambi intelligenti spregiudicata
E aggiunge tutti quei nomi che in parte sono già emersi in parte no Isidoro Bianchi Arcangelo di ieri Costantino Lazzari leoni De Stefano Bissolati e poi i sacchi eccetera eccetera
Ora è parimenti un fatto che mentre detto atto amministrativo cremonese conobbe fluttuazioni ampie che spaziano dalla Giunta moderata di Giuliano Sacchi eletto nel novecentodue coi voti rivale cattolici
E fino all'amministrazione socialista rivoluzionaria già ricordato da giugno del quattordici quella che come è noto fece parlare a moderata provincia di calata dei barbari
Ora a differenza di quel l'elettorato amministrativo sicuramente più fluido ma elettorato politico rimase tendenzialmente orientato verso la democrazia liberale per quasi tutto il periodo in questione
A presentare la città in Parlamento furono infatti Mauro Macchi dammi ottocentosessanta settantotto Pietro Marchelli da settantanove novantacinque Ettore Sacchi dall'ottantadue al diciannove con qualche breve interruzione
Ora la formazione di queste vie Totti le Signorie politiche locali non è un fatto insolito nell'Italia liberale basta pensare a Pavia vicino dove Cairoli fu deputato ininterrottamente da trent'anni
Ma è un fenomeno che naturalmente non si può spiegare senza tenere conto sia dell'altissimo tasso di astensione
Non solo dei cattolici su cui spesso l'opposizione contro un candidato solido si preferiva la via della della desistenza elettorale
Ma anche delle peculiari Namik della sociabilità nota biliare e qui si da cui si prestava particolarmente il sistema maggioritario uninominale
Ora del peso delle valli abilità personali troviamo traccia ci sarebbero tante tracce possibili da citare Toldo evita per quanto per dire quanto fosse importante legame personale carismatico ma anche umano tra presentante parlamentare ai lettori possiamo citare riferendoci alla alla dicendo magari Sacchi il funerale della figlia vede l'inizio
Che fu un evento collettivo partecipato in modo by partisan
Dall'editto di tutte i colori ma anche dal popolo
E così centrare la vita come dire collettiva dell'epoca che lo stesso giornale della ricarica democrazia sospese riformato usuale per dedicare intero numero la cronaca delle esequie quindi stringendosi intorno all'idea di una piena commistione
Delle dinamiche familiari politiche
Ora fatti salvi i fattori umani
è però un fatto che i deputati della città Bacchelli Sacchi soprattutto l'uscita non sento a copulare intonano figura un seguito più largo della loro mira connotazione politica progressista rivelare il primo a radicare il secondo intercettando sovente anche settori consistente del voto moderato e in tempi successivi popolare
Ora ma che tipo di democrazia ira nella pratica questo dei progressisti e dei radicali cremonesi Toto cento novecento
E è un fatto che dopo l'emergere del socialismo marxista la sinistra e l'estrema sinistra liberale sono state sempre più di frequente accusate di propugna una sorta di l'evoluzione del ricco come ebbe a definirla Gaetano Salvemini in un importante saggio del mille novecentocinquantadue
Ma l'evoluzione tutta votata cioè al riconoscimento e all'estensione dei valori dei diritti del mille settecentottantanove ma ben poco attenta alle dinamiche sociali concreti all'esigenze materiale della popolazione ed è una visione questa che spesso e a lungo è stata accettata anche dalla storiografia e pedissequamente tradotto nella vulgata manualistica
E tuttavia il caso cremonese ci testimonia efficacemente di una realtà molto diversa da questa immagine stereotipata
Guardiamo ad esempio uno snodo che a mio giudizio è particolarmente interessante per la storia della vitalismo ridare italiano la campagna a favore e contro divorzio che infiammò insistiamo in Italia tra mille novecentodue mille novecentotré dopo la proposta governativa la legge sul divorzio di di strade e sostenuta con grande convinzione in Parlamento dall'estreme
Ora una battaglia e tifiamo per mesi l'opinione pubblica al Parlamento
Ora per quanto riguarda Cremona sappiamo dalle corrispondenza delle con del popolo che nelle campagne l'acconto propaganda clericale Iraq capillare esistente
La Provincia tira moderata ancorché diretto da un omonimo di Ettore Sacchi ma comunque un giornale conservatore Ecto pendeva con intransigenza prelevati della della famiglia la difesa la famiglia
Mentre anche quotidiano progressista che ieri presso i cremonesi comunque Zanardelli hanno però adottava una politica piuttosto attendista
E fin qui non c'è niente di insolito dal punto di vista generale stupire semmai e l'impegno attivo ma non attivissimo del giornale dei radicali che alla democrazia
Anzi da una cronaca di interessi cremonesi scopriamo che l'unico comizio divorzista che si tenne in città alla palestrato Colombo non ebbe una particolare risonanza il direttore l'attore designato dei radicali al momento di parlare non si presentò in sala
Che è fatto singolare viene da dire nel feudo elettorale di un dei Dida di quell'estrema che in Parlamento propugnava il progetto
Ora l'impressione che a differenza di quanto sarebbe avvenuto negli anni mille novecentosettanta
A inizio sì con la battaglia tra del Diana per il divorzio percepita probabilmente come molto dottrinaria e poco pragmatica non scaldarsi a diciamo gli animi dei cremonesi ancorché elettori progressisti radicali repubblicani socialisti insomma democratici
Ma la cosa che scaldava quest'animo democratico dove stava il nocciolo della lotta per la libertà e la democrazia se non stava in questa che ho Riccia pale come la madre di tutte le battaglie di civiltà è presto detto in quella che oggi chiameremmo il welfare
Appena sei anni dopo la visione del divorzio il mille novecentootto erano decisivo per una delle battaglie più il Coni che come si usa dire oggi
Della giunta popolari Dario Ferrari l'avvio del definitivo abbattimento delle mura e soprattutto delle porte che sarà concluso nel mille novecentododici
Ora è chiaro che se pensiamo al valore aggiunto che Circuiti murali portano oggi le città che gli hanno preservati in termini estetici e turistici i cremonese di oggi cioè guarda guarda allibito alla presunta miopia di quella generazione demolitrice
Allora indubbiamente in questa scelta come l'altrettanta leggendari distruzione di San Domenico si può leggere un'espressione di quel poco dispetto che i cremonesi e più a lungo verso il patrimonio artistico dalla città tacita rissa il titolo di un saggio del compianto Massimo Terzi
Ma sarebbe sbagliato le due quegli interventi a una generica fame di spazio libero di svecchiamento simbolico dalla forma umana della forma urbana
In nome di un progresso iconoclasta
Cioè c'è dietro questa operazione un preciso disegno di ricostruzione degli spazi economici fiscali per cui le eliminazioni reversibile delle barriere fisiche tra dentro e fuori la città a pallini inevitabile per garantire l'efficacia di una riforma centrale dal punto di vista democratico per l'amministrazione locale che all'abolizione del dazio consumo l'imposta indiretta per eccellenza scaricato sui consumi popolari che risparmiava i ceti abbienti il rincaro delle imposte dirette
Ora al di là degli intricati passaggi politici amministrativi di questa vicenda
è assolutamente significativo rilevare che la Giunta popolare la spuntò infine sia contro l'opposizione moderata sia contro i reclami di una parte significativa dalla borghesia urbana
E grazie allo strumento da poco introdotto nell'ordinamento nazionale del referendum popolare comunale
E proprio l'istituto del referendum era stato uno delle battaglie per l'igiene non solo di Sacchi stesso
Tirato posto due volte in Parlamento
Ma è stato anche uno dei punti programmatici fondamentali di quel composito schieramento democratico che ormai quasi un ventennio prima nell'ottantanove
Sì ha presentato le elezioni a suffragio allargato e portando otto candidature operaie vedendone di uscire mi sembra cinque che e andarono a sostenere poi la Giunta radicale Luciano Luciano Ferragni che in seguito fu noto in città come il padre dei poveri
Ora era stato l'inizio possiamo dire di quella storia già citata nella sua complessità di accordi e disaccordi all'interno del campo democratico
Che vide precisarsi in modo sempre più netto le differenze ma anche le possibili convergenze strategiche e tattiche radicali socialisti
E che Matteo Morandi in un saggio due mila e quattro prende a prestito un articolo del mille ottocentottantasette dal periodico la freccia a firma del giornalista avvocato garibaldino Luigi Gatti
Che mi pare azzeccato per definire il terreno di questa contesa
Ideologica e pratica il Partito Operaio scriveva atti agli egoismi dalla borghesia oppone gli egoismi del Quarto Stato che ribadisce la lotta di classe il partito radicale ha invece fa ideale il benessere economico dell'intera società
E dopo l'elezione suppletiva del mille novecentotré
Che aveva visto scontrarsi uscente Sacchi con il socialista soldi quest'ultimo doppiato nei suffragi aveva accusato l'avversario di essersi fatto rappresentanti della borghesia unità conto proletariato
In quell'occasione fu proprio di atto davanti Bissolati apparendo delle parti del candidato radicale contro quello socialista
A segno di come anche dei geometri interno del partito dei lavoratori indipendentemente dalla cuginanza fossero tutt'altro che monolitica come spesso si doti ha pensato a una potestà divulgativa
E ideologica
Ora all'atto pratico
Queste divise divergenze di visione le vediamo dispiegarsi ad esempio nella tormentata vicenda del cosiddetto pane municipale
Ovvero il Mulino il fono comunali immaginati da Giuseppe Galli botte d'inizio Novecento per fornire al prezzo più basso possibile ospedali gli ospizi ma anche a vantaggio dei consumatori
Ora e un'iniziativa che si mirava a completare in un senso pubblico lo spunto del panificio cooperativo inaugurato nel minuto centonovantadue come capitale misto pubblico-privato
Ma che in questo caso toni radicali dei fieri oppositori in nome e per la sacralità dalla concorrenza
Io non erano queste dispute semplicemente dei dissapori nell'ambito di una famiglia di una famiglia come dire amichevolmente unità il blocco dei partiti popolari che sosteneva la giunta radicale feudali
Che tra l'altro aveva come assessore il prestigioso ciò loco positivista Alessandro Groppali
L'estate del mille novecentodieci si sfasciò delle polemiche feroci sul casus belli del maestro socialista sessi che aveva rifiutato di togliersi il cappello davanti al sindaco
Innescando un dibattito sull'autoritarismo dall'amministrazione sulle dinamiche di classe sulle responsabilità ripeta degli educatori che mi permetto di dire in questi tempi di contestazione studentesca di proteste risulta decisamente attuale e e nonostante i contrasti e le inevitabili differenze di prospettiva come quelle che ho citato diciamo in questa varietà di carismi che spazia liberalismo progressista del gruppo notabili aveva che li hanno innovativo promotore già nel mio ottocentosessantaquattro dalla Banca Popolare di Cremona fino al socialismo rivoluzionario per sindaco tipografo bottiglia mi novecentoquattordici è indubbio che e il contesto di Cremona coro dei due secoli si sia rivelato come sempre ha scritto Morandi
Un singolare laboratorio di iniziative politiche sociali che è davvero impossibile elencare in modo esaustivo lo si vede per citare un esempio che ho studiato io direttamente nella strutturazione di sistema di gestione del tempo libero infantile
La colonia estiva che in seguito sarebbe diventata
A livello nazionale un ventottenne atto lo sforzo totalitario del fascismo a Cremona non solo se sviluppo in netto anticipo sui tempi con la fondazione nel mille ottocentottantotto e l'Opera Pia coloni alpine hai poca di Pericle Sacchi
Ma divenne struttura assistenziale veramente di massa già con la colonia fluviale avviata sotto la giunta socialista negli anni dato da quella mondiale che gli USA ospitare ogni estate ottocento bambini
E soprattutto nella ininterrotta progressione del sistema scolastico che si nota maggiormente questo sforzo ai patti San diciamo per la costruzione di uno due otto welfare municipale appunto che sento Morandi ha riassunto meno efficace slogan di Cremona civilissima
La l'autorappresentazione di una classe politica
Che al di là dei fossati ideologici aveva trovato nel miglioramento educativo delle masse la sua via per uscire da quella sindrome la Campinas che citava la professoressa vetri sulla scia di quella indimenticabile citazione di Stendardo
Ora non è il mio campo perché certamente qui entrano in gioco non solo questioni finanziarie edilizia patto anche questioni di questi mi pedagogiche ma mi limito a citare tra i molti lumini illustri uomini Scola Cremonesi Costantino soldi e certo emergono in questo contesto anche e temi brucianti che non mancano di interrogare la nostra coscienza democratica ad esempio la liceità all'estensione dell'insegnamento religioso nelle scuole
L'obbligatorietà di questo di questo insegnamento è stato e col cemento abolito dal consiglio comunale di Cremona già nel mille ottocentosettanta nell'ambito di quella che risarciva definito un vero e proprio Kulturkampf municipale
Non si può non rilevare come in questo caso la piena espressione della Cité des Comba fosse percepita comune ingiusto vessazione una fetta consistente dalla comunità cittadina come testimone la petizione sottoscritta da settecento Pato di famiglia e rigettato l'adottare nel mille novecentosei
Quindi sono tutti spunti estremamente affascinanti a loro problematicità
Al di là di tutto però la più realistica introduzione del servizio di refezione gratuito nelle scuole elementari nel mille ottocentonovantasette
E sulla più evidente delle moltissime attestazioni di uno sforzo che non è solo finanziario ma anche pedagogico di assoluto successi
Ora sarebbe un bel colpo di retorica direi conclude il mio intervento su queste note Gaudioso di progresso democrazia applicata dandogli magari una sfumatura più familiare e domestica richiamando ancora il nostro cronista del mila ottocentottanta che dopo aver parlato della e delle differita buona si lanci in un commosso elogio dei suoi abitanti
Uomo donna giovane o vecchio nel Cremonese topi tutta la gentilezza che di può immaginare in quel loro parlare dall'accento tanto appena otto starei per dire che materialmente ritratta la larga bontà dell'animo loro
E ora sarebbe consolante ma anche decisamente ingenuo chiuderla qui trascurando l'altra faccia dall'Italia
L'altra faccia dalla medaglie basta pensare alla statistica spesso citato dal cremonese nel mille novecentotredici che valutava l'aria dalla povertà Cremona i ventisei mila abitanti su quaranta mila seicento
Una povertà che non li ha solo la dignitosa morigeratezza di chi è abituato a vivere serenamente
Fuori dei bisogni del consumismo come spesso ci piace immaginare un po'ingenuamente in modo i nostri bisnonni ma è una povertà che si declinava tangibilmente nel degrado materiale e morale
I quartieri che oggi sono addirittura scomparsi dare memoria collettiva come la la Croazia che si estendeva tra tra via Stenico e il Foro Boario ed è anche significativo constatare Cuno stante il gigantesco sforzo educativo
Messo in atto dalle forze progressiste democratiche ancora il mille novecentoundici Cremona nella classifica per della della Fabbri citazione come scrive Morandi non superasse la penultima posizione tra capoluoghi lombardi
E poi c'è come dire Fante nella stanza la questione del fascismo
Non genericamente il fascismo come tutto il Paese ma quel fascismo guerriero per cui Cremona assunse orango anche qui DDT laboratorio nazionale di politica e di violenza
Ora la domanda così dopo diverse volte come è stato possibile per citare e dei tre mila duecentonovantuno il cambiamento repentino da un microcosmo politico singolarmente vivace alla signoria di Roberto Farinacci
Una risposta univoca non la possiamo dare né in questa sede né in generale
Mi paiono comunque sempre ricche di suggestioni le riflessioni di avrà Ferrari nel mille novecentottantanove che diceva che sostanzialmente del ceto sociale protagonista sia dalla Cremona democratica sia poi regime fascista
Ovvero questa scettiche grassa borghesia commerciale agraria
Si sa a ben guardare il tutto e niente
Mi passa in dopo Tumo citare a questo punto lei molto equilibrate parole divisa signore nel saggio dedicato alla alla vita politica di Cremona novecento nel volume della storia di Cremona
Ora a questo complesso otto problema scrive conviene dedica uno sguardo consapevole dei rischi dello stimatissimo e del determinismo
è troppo facile infatti contrapporre a un periodo giolittiano soffuso di Tatti progressivi un primo dopoguerra Fusco di conflitti sociali e poi teorico squadrista
Ed è altrettanto artificioso sarebbe legge tutto questo primo ventennio dalla storia cremonese nel Novecento alla luce del suo violento epilogo
Andando alla ricerca dei sintomi delle inclinazioni latenti delle pulsioni autoritarie che con una società cremonese per monitorarne una deriva fatale verso il collasso del sistema liberale
E certo un ruolo determinato tutto questo gioca la guerra la guerra nelle sue varie declinazioni di guerra coloniale cito sempre Signori di guerra mondiale e infine di guerra civile e vale da cui la pena di Guerra civile che nel dopoguerra lascia l'abitudine alla violenza evitato all'esperienza del fronte trasformando nel confronto politico gli avversari in nemici da eliminare
Ora vale la pena qui di di mettere l'accento sulla categoria di guerra civile che ormai da da almeno un decennio usato dagli storici in relazione al biennio rosso e al all'emergere del fascismo
Guerra civile sicuramente a bassa intensità guerra civile strisciante ma che beh in Cremona uno dei suoi epicentri
E al di là di tutto sulla fine di questa lunga storia del laboratorio progressista cremonese si staglia Comboni torna con un interrogativo l'esito delle cruciali elezioni del mille novecentoventuno
Che è paradigmatico per il nostro discorso di logiche da un lato perché vide Sacchi sconfitto nelle urne da Farinacci ecco che poi ripescato
Dall'alto perché di vedeva paventati in un altro assai controverso laboratorio politico quello dei blocchi nazionali che consentiva l'apertura del Parlamento ai primi deputati fascisti
Grazie e scusate se
Grazie professore
Bene adesso la parola Marina tesoro storica ricorda che si è già stata professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Pavia
Signora a lei la parola e poi concluderemo con l'intervento di Maurizio Turco io rosso deve scatti
A ecco perfetta grazie all'iniezione di vede tredic'resti in vita mia sette tutti e chiede azzeccata una
Perché Ettore Sacchi
è un personaggio misconosciuto abbiamo con quasi come abbiamo detto ma è stato un personaggio di grandissimo rilievo nell'Italia liberale anzi in alcuni frangenti un vero e proprio protagonista
Per molti aspetti il suo percorso politico riflette
I ritmi e le tappe di altri esponenti di quei settori della classe politica italiana che hanno cercato di svolgere un'azione di modernizzazione e di ampliamento della democrazia
Tra la fine dell'ottocento e primo quindicenne del Novecento ma per altri aspetti la sua vicenda eh rivelatrice degli errori fatali
Delle pesanti responsabilità della classe politica di governo della quale sacchi a pieno titolo fin dalla inizio del secolo era entrato a far parte del Novecento del intendo
Allorché si trattò di affrontare la prova cruciale della guerra e successivamente quando si dovettero risolvere i dirompenti problemi sociali e politici culturali
E soprattutto anche di cambio della mentalità nel dopoguerra
Fino al clamoroso abbaglio di fronte al fascismo
Chi era dunque Ettore Sacchi ne abbiamo già parlato né quelli che hanno parlato prima di me hanno già dato i tratti essenziali
Nato nel ottocentocinquantuno a Cremona rimasto orfano di padre a otto anni
Ebbe un'infanzia segnata dalle difficoltà economiche della famiglia ma tuttavia crebbe in un ambiguo un ambiente molto vivace intellettualmente
Grazie soprattutto alla presenza del più volte evocato zio
Se fanno Bissolati prete spretato genitore naturale delle Onida Leonida e il cugino fratello con il quale condivide attratti della vita personale e politica
Da ambienti vicini ma distinti radicale l'UE socialista riformista l'altro come ha ricordato
Vetri il primo imprinting abbai cancellato né smentito lungo tutta l'esistenza dei sacchi fu dunque quello della laicità
La religione la chiesa intesi come luoghi dell'oscurantismo come limiti al pieno riconoscimento dei diritti individuali e collettivi in definitiva come l'ostacolo al progresso
è della della democrazia
Sacchi fu fermamente laico ma tuttavia non cedette mai agli eccessi dell'anticlericalismo che chiassoso e provocatorio
Salgono agli anni della formazione anche il culto del Risorgimento garibaldino alla vocazione democratica
L'attenzione per i più poveri gli esclusi la sensibilità ai bisogni dei lavoratori la fede nel progresso
A ben vedere caratteri questi che riflettevano la cifra identitaria della città natale come abbiamo appena sentito nel segno del positivismo e dell'evoluzionismo democratico
A differenza delle irruente Leonida
Ettore fin da adolescente evidenzio un'indole conciliante incline alla mediazione ma contenuta Inter un grande rigore morale
Ebbe un approccio razionale mai emotivo alla politica
Un modo di ragionare e di esprimersi chiaro e convincente sviluppo un'oratoria sobria
Acquisita la maturità
A classica liceo Mannini nel mille da niente nel mille ottocentosessantasette Ettore si iscrive al primo anno di giurisprudenza nell'Università di Pavia
Dopo aver vinto un posto gratuito presso il prestigioso Collegio Ghislieri a fargli di garante come ho trovato nei documenti dell'archivio delle birrerie fu proprio Leone Stefano Bissolati suo tutore
Il collegio come incita in Atena in ateneo si trova immerso in un ambiente a dir poco effervescente lei ha ha studiato questo aspetto molto a lungo Elisa Signoris tumulti studenteschi manifestazioni arresti si laurea in Diritto romano relatore un maestro della disciplina come Pietro per i ministri
Previa rappresenta per Sacchi
Il luogo dell'apprendistato politico il suo primo attacco atto certificato di militanza fu l'iscrizione al Circolo democratico degli studi studenti che era stato fondato nel mille ottocentosessantuno
Da ignoti i piani di orientamento repubblicano
Una volta laureato però dovette subito trovare il modo di lavorare nel mille ottocentosettantuno torna Cremona e si dedica alla professione di avvocato acquisendo in breve tempo esperienza e prestigio
Dopo pochi anni potrà aprire un suo studio molto accreditato molto spesso offrirà però il gratuito patrocinio ai contadini indigenti e a quanti si trovavano imputati per ragioni politiche
Nel mille ottocentosettantasette sposa Elvira Barbieri dalle quali avrà due figli una morta a soli venticinque anni nel mille novecentodue Berenice si è ricordato qui la storia del funerale tuttavia la vita di famiglia e l'avvocatura
Non lo soddisfano appieno o no ma ambizioso conscio della propria intelligenza e dell'inconsueto grado di preparazione tecnico giuridico giuridica con un interesse innato per la politica
Ma e anche e soprattutto un uomo fattivo e concreto che ha lasciato alle spalle il ricordo della stagione studentesca e degli ideali rivoluzionari repubblicani eccolo dunque fare i primi passi nella vita cittadina
Eletto nel Consiglio comunale di Cremona mille ottocentosettantotto è stato già ricordato così come è stato ricordato il fatto che
Fu tra i fondatori del circolo democratico Carlo Cattaneo qui in città la titolazione stessa di questo sodalizio Carlo Cattaneo
Ci dice dell'orientamento positivista pragmatico autonomistico che Sacchi intendeva imprimere alla sua azione
Proprio l'esperienza come consigliere comunale sta all'origine la battaglia condotta con tenacia per oltre un ventennio approdata
Nella legge del mille novecentotré che vedo che è stata opportunamente riportato in questo libro che ci avete donato che introdusse nella normativa il referendum l'istituto del referendum amministrativo
Cosa vuol dire uno strumento che consentiva di ricorrere appunto al referendum popolare per contenere e persino a neutralizzare il potere di controllo in realtà spesso di ingerenza della Giunta provinciale cioè l'altro istituzione che di rispondeva direttamente al governo la giunta provinciale amministrativa sui deliberati degli enti locali cioè che limitava di fatto Oss stendeva sotto stretto controllo gli atti del Comune
In quello scorso di Lecce scorcio di decenni e imperante Agostino Depretis i democratici della cosiddetta estrema sinistra come sa che sono alla ricerca
Di una definizione programmatica e hanno trovato il loro portabandiera nel banco della democrazia Felice Cavallotti
A questa parte politica si dovette tra mille ottocentottantuno mille ottocentottantadue l'ampia e diffusa mobilitazione la cosiddetta campagna dei comizi per chiedere il suffragio universale
Alla fine la riforma elettorale che fu varata nel mille ottocentottantadue ottantadue si limitò a concedere un allargamento del diritto di voto
Riforma pure importante ma certamente lontana dal suffragio universale
Nel mille ottocentottantadue per il è e questa è la data in cui Sacchi viene eletto deputato per la prima volta nel collegio di Cremona
Collegio Piemonte manterrà con continuità tranne una breve interruzione per Ko quarantadue anni fino alla morte
Consentendogli di essere presenti alla Camera dalla quindicesima alla ventiseiesima Legislatura
Un caso di longevità parlamentare non del tutto eccezionale al tempo meta è stato osservato ma in ogni caso capace di far riconoscere Cremona come la roccaforte elettorale di Sacchi e mano a mano che la sua leadership si consolidava come una vera e propria capitale politica del radicalismo Italia a livello nazionale
Nel mille ottocento ottantasei si espose come avvocato difensore nel processo a carico dei contadini
Arrestati per aver partecipato al movimento della Breillat eccome
Ricordato labili Tree le esperienze evidente las la sua sensibilità per la questione sociale e l'affinità
Con i socialisti opere i visti e lo condurrà a giustificare sul piano giuridico e che lui era un fine giuridico il giurista l'esistenza del diritto di classe cioè del diritto di difesa e di autotutela dei lavoratori
Ciò non significa che Sacchi si qualificasse come socialista non condivideva l'impostazione classista ne la collocazione anti sistemica dei primi socialisti
Piuttosto si riconoscerà nel Patto di Roma il programma redatto nel mille ottocentonovanta da Cavallotti al quale lui stesso a questo programma programma mise mano
Rivolto in primo luogo i ceti medi produttivi e intellettuali quel programma elencava una serie di riforme necessarie ma compatibili con il sistema liberale
Che i radicali ormai si chiamavano così si impegnarono a
Perseguire riforma elettorale laicità delle istituzioni a partire dalla scuola espansione dei diritti individuali e collettive autonomia comunale elettività popolare dei medita magistrati interventi perequativi nel campo tributario e sociale anticolonialismo
Siamo nella fase iniziale del colonialismo italiano
Di fatto si trattava di un programma di governo anti moderato che distanziava però dagli schieramenti antagonisti repubblicani socialisti
E si rivolgeva soprattutto ai liberali sia conservatori sia progressisti
E proprio perché il programma era pericolosamente sfidante verso il governo intanto Crispi era succeduto Depretis alle elezioni del mille ottocentonovanta i candidati radicali e furono presi a bersaglio
A Cremona Sacchi venne sconfitto e potrei rientrare alla Camera soltanto due anni più tardi eletto nel College agricolo disco Pescarolo
Intanto ed iniziata il ciclo della politica
Antipopolare autoritaria e colonialista di Crispi che uscì di scena soltanto dopo la sconfitta di Adua nel marzo del mille ottocentonovantasei fu proprio un ordine del giorno
Firmato da Sacchi per conto di tutta l'estrema sinistra a chiederne le dimissioni
L'indirizzo politico e reazionario di Crispi continua sotto i governi di Di Rudinì e di Pellew
Trovando un'attrice come tutti ricorderete nelle giornali delle cannonate del generale Bava beccati sulla folla a Milano nel maggio del novantotto
La reazione prodotto produsse l'effetto di compattare socialisti repubblicani radicali che si unirono ai cosiddetti blocchi popolari
A Cremona il blocco radical socialista inaugura un lungo periodo di collaborazione in comune ma fu alla Camera che si svolse la battaglia decisiva
E qui mentre questo accadeva i radicali si erano ritrovati orfani dei Cavallotti caduto in duello con un altro deputato ma accollate gli aveva squarciato la gola nel duello e alla morte di Cavallotti Ettore Sacchi fu immediatamente riconosciuto da tutti come il suo erede politico della battaglia politica di fin e secolo scorso Sacchi fu uno dei protagonisti i due potenti discorsi parlamentari del primo marzo mille ottocentonovantanove del due marzo mille novecento contro i decreti Pellew
Cosiddetti famigerati decreti Pellew che tentavano di imbavagliare il Parlamento e di mettere fuori gioco l'opposizione posizione questi discorsi
Erano dirette in primo luogo i liberali progressisti Zanardelli Giolitti
Affinché si staccasse ero da quella maggioranza governativa reazionaria e ripristinasse non la legalità così avvenne di certo le parole di Sacchi che aveva garantito l'appoggio dell'estrema sinistra
In difesa della statuto dello Statuto contribuirono a sblocca are la delicata situazione allontanando il pericolo di una grave involuzione io autoritaria
E apprende il percorso verso la cosiddetta svolta liberale di inizio Novecento
Uscito ora su rafforzato da quell'esperienza Sacchi si sentì abbastanza sicuro per affrontare un passo cui meditava da tempo cioè inserire il partito radicale nell'area di governo se questo disegno non aveva reo
Potito realizzarsi al tempo del patto di Roma mille ottocentonovanta era perché sosteneva Sacchi sul programma Cavallotti hanno gravavano ancora troppe ambiguità
La più ostativa delle quali era la posizione nei confronti della monarchia
Per quanti Kwame i Radicali erano cresciuti nel mito delle camicie rosse e almeno in termini di mentalità continuavano
A preferire la forma istituzionale repubblicana a quella monarchica e Irene infetti difficile riconoscere piena fedeltà alla corona e alla dinastia sabauda
Del resto questo che gli studiosi gli storici chiamano deficit di legittimità delle istituzioni
Era un problema originario dello Stato unitario i repubblicani gli internazionalisti socialisti per certi aspetti appunto anche i radicali oltre che non dimentichiamo sul versante opposto i cattolici le cosiddette cioè forte anti-sistema non riconoscevano validità e allo Statuto del Regno e fedeltà allo Statuto del Regno
Sacchi fu l'unico a rendere palese la contraddizione dei radicali considerarsi un pacco partito fattivo riformatore di governo e restare nel contempo appeso alla pregiudiziale
Istituzionale che impediva di diventarlo quel partito dei Ford delle riforme la strada era una soltanto e passava per l'accettazione senza riserve della monarchia
Che del sistema politico istituzionale italiano rappresentava l'asse portante
Si trattava allora di tagliare con la tradizione ottocentesca di dimenticare le posture romantiche Republika regge anche alla Cavallotti
E di entrare nel nuovo secolo abbandonando le file dell'opposizione e assumendo la responsabilità della modernizzazione e della democratizzazione
Sacchi colse l'occasione dello stampo dello strappo quando la Giunta comunale di Cremona
Gli affidò l'INPS l'ufficio di commemorare ufficialmente il re Umberto primo ucciso nell'attentato di Montale luglio del mille novecento
Il discorso si tenne a Cremona nella data simbolica laica per eccellenza del venti settembre
Sacche si lancia in una rappresentazione a dir poco agiografica del sovrano
Tacco e delle sue pure gravi responsabilità della reazione non ricordo assolutamente i morti in piazza a Milano e al contrario dipinse il re da sabaudo come un alfiere un garante delle libertà e del sistema rappresentativo
Che meritava la gratitudine e la piena fiducia dell'iter di italiani quel discorso fece veramente scalpore
Suscitò l'opposizione feroce ovviamente e non so non soltanto dei repubblicani e dei socialisti ma sollevo anche il dissenso di buona parte dei radicali
A partire degli influenti
Milanesi Carlo re Mussi direttore del Secolo e Giuseppe Marcora deputato al Parlamento che si posero alla difesa della tradizione e di e gridarono alla apposta Asia di Sacchi
Lui non si fece indebolire al contrario argomento in modo ampio e approfondito i suoi convincimenti
Attraverso una serie di interventi parlamentari di articoli e di saggi e soprattutto disco di discorsi pubblici
Molti dei quali qui a Cremona
In sostanza proponeva una lettura che fondava su alcuni punti chiave
La situazione politica italiana era un bivio da buoni evoluzionisti radicali dovevano assecondare il mutamento il loro compito era di porsi come forza di governo
Intermedia questo fu la sua espressione intermedia c'è una sorta di terza forza tra liberali da un lato e forze di opposizione parlamentare dall'altro
Di più i radicali soprattutto se avessero adottato il modello organizzativo del partito politico come già avevano fatto i socialisti
E i repubblicani avrebbero avuto a portata di mano la possibilità di realizzare il proprio specifico programma di riforme nel segno del progresso e della laicità
Questo era possibile non soltanto per la cresciuto peso parlamentare ci fu un trenta in ascesa continuo nelle elezioni del primo Novecento per i radicali ma perché e
Essi erano credibili di fronte alla corona e agli occhi dei liberali progressisti come Giolitti Zanardelli
E perché appunto dispone disponevano un programma organico di interventi di riforme
Infine perché coprivano uno spazio politico cruciale al centro del sistema politico e si facevano dinamici portatori di interessi diffusi
E progressisti
La posizione di Sacchi lucida e realistica fu a lungo osteggiata nel suo stesso versante politico
Ma alla fine riesce a imporsi e divenne l'ideologia ufficiale del partito radicale che fu alla fine fondato
Nel mille novecentoquattro
Sacchi era il leader indiscusso e si pose come interlocutore privilegiato di quanti sul versante ministeriale
Riconosceva nel Partito radicale con un ruolo è un peso determinante nelle scelte di indirizzo Spolli politico siamo in epoca giolittiana
Tra Giolitti e Zanchi le affinità erano tante prima di tutto il pragmatismo e la vocazione riformatrice
Ma altrettanto rimanevano e profondi i motivi del dissenso
Il rispetto dell'etica da mantenere sempre anche in politica il credito aperto dai cattolica tonicità Giolitti la questione meridionale trascurata e che invece sa che riteneva dirimente
Tutti questi elementi tratteneva no a a avevano trattenuto ancora sacche i radicali e di aderire ai governi Giolitti così quando nel mille novecento si sei Sidney Sonnino presenta un programma di governo disegno anti giolittiano che apparentemente recepiva una parte delle di queste tematiche che stavano a loro a cuore a cuore Sampieri per ne è giunto il momento
Per portare i radicali al governo
A Louis fu affidato il Ministero di Grazia e giustizia e a Luigi tre Credaro valtellinese Luigi Credaro quello dell'istruzione grazie
Quel governo durò soltanto cento giorni se Sacchi fece comunisti fece comunque in tempo a predisporre e a fare approvare una legge ventisei giugno mille novecentosei che aboliva il sequestro preventivo dei giornali
Riconosciuto questa legge come una tappa miliare nella storia della libertà di stampa in Italia
I radicali avevano irrevocabilmente imboccato la via ministeriale
Con il Governo Sonnino Sacchi si compiva un patto in un passo importante
Quello che dicevo prima adesso la reciproca legittimazione tra le forze di sistema e una parte almeno di quelle anti-sistema
Nel mille novecentodieci radicali ritornarono al Governo con Luigi Luzzatti un luogotenente di Giolitti e poi furono dove furono rappresentati da due ministri Sacchi ai lavori pubblici e Credaro all'istituzione nel mille novecentoundici e quelle più importante
La loro presenza si dimostrò qualificante nel quarto ministero Giolitti che viene ricordato in storiografia come il ministro ministero delle grandi riforme
Sacchi ex e Credaro vennero confermano TL dove non si aggiunse l'economista Francesco Saverio Nitti
Fu quello un momento di grande fervore riformatore di progetti portati a buon fine
Si pensi al suffragio quasi universale maschile alla vocazione allo stato della istruzione primaria alla legge da neo Credaro all'avvio del sistema di welfare
Il contributo di Sacchi come ministro
Il ministro dei lavori pubblici fu molto significativo per l'impulso dato alla viabilità le comunicazioni ferroviarie marittime per inviare Dario di piani regolatori in alcune città
Per l'ampliamento del sistema di distribuzione idrica insomma il programma di modernizzazione del Paese sul quale cremonese aveva puntato le sue carte fin dall'inizio della carriera politica adesso si stava realizzando
Il storiografia ci si interroga allora se fu il partito radicale Giolitti Zanzi
Andando al Governo of o non sempre o piuttosto se non fu Giolitti a radicalizzarsi aderendo a un programma di riforme
Quella stagione così positive dinamica si interruppe nel mille novecento undici dodici con la ripresa del colonialismo in occasione della guerra di Libia la fatalità storica disse Giolitti
I radicali non gli fecero mancare il loro appoggio a differenza dei Sas socialisti
Che scatenarono una dura posizione tranne Bissolati che per questo motivo come voi saprete fu espulso dal partito socialista e Partito Socialista dove ormai la corrente rivoluzionaria si era imposta
Il quadro politico molto rapidamente in una situazione polarizzata tramontava la
Prospettiva
Tassa Chiana di fare del partito radicale il partito mediano il perno centrale oltre un sistema tripolare liberali radicali e socialisti
Anche a Cremona la storica riga Alleanza radical socialista si ruppe
è stato ricordato si fissano nella meno memoria fu Gruff pubblica la frase di Sacchi i socialisti non si riconoscono più erano appunto i socialisti rivoluzionari con il quale lui non aveva molto a che spartire
La frattura divenne reversibile allo scoppio della Prima guerra mondiale
Come Giolitti anche Sacchi avrebbe preferito che l'Italia rimanesse neutrale ma quando la guerra fu alla fine dichiarata sia Linneo patriottica mente
Nel clima esasperato che individuava i neutraliste e in particolare i socialisti
Come disfattisti e traditori della nazione in armi anche Sacchi fu travolta fu travolto dall'isteria del complotto
Richiamata al governo nel mille novecentosedici da Paolo Boselli assunse le carte dicastero di grazia e giustizia che conservo anche nell'ultimo governo di guerra guidato da Vittorio Emanuele Orlando Luís
Democratico e garantista difensore dei diritti finì per legare il suo nome al famigerato decreto quattro ottobre mille novecentodiciassette
Che se da una parte si spiegava per l'eccezionalità della situazione di guerra dall'altra parte nell'applicazione si rivelò odiosa mente persecutorio
Concepito per colpire il disfattismo il decreto si abbatte e non soltanto sugli avversari politici veri o supposti ma anche sul di senso comune la gente che era stanca della guerra e lo diceva quel che è peggio rimandava i civili incriminati alla giurisdizione militare e provvedeva a piedi e sproporzionate al reato vero o presunto
La scelta per la guerra e qui e ricordo di questo tipo di legislazione di cui egli fu responsabile nel dopoguerra valse a Sacchi l'ostilità profonda di ampi settori della popolazione specie nelle campagne
Oltre che naturalmente l'opposizione dei socialisti
Nel novembre del mille novecentodiciannove durante la campagna elettorale per l'elezione a politiche
Insieme al cugino Bissolati cui pure interventista e già ministro si presentò all'ex orfanotrofio di Cremona per tenervi un discorso
Ma fu violentemente contestato
Deriso insultato
Alla fine non risultò eletto in quello che per decenni era stato il suo feudo elettorale potermi occupare il seggio alla Camera l'anno successivo dopo la morte di più isolate che andò a sostituire a sostituire ormai però la sua luce si era spenta l'autorevolezza era minata l'immagine era offuscata
Soprattutto Sacchi aveva perso quella lucidata di giudizio che era stata la cifra della sua azione politica
Il giovane Farinacci si imponeva come astro nascente nella politica cremonese mentre Luís appariva appariva vecchio e superato
Il consenso per le camicie nere crebbe rapidamente non soltanto nel Cremonese ma in tutto il Paese e si diffuse a macchia d'olio
Come è noto una buona parte della classe dirigente italiana comprese alcuni grandi intellettuali come Croce Salvemini Einaudi
Caddero nell'inganno di considerare i fascisti come patrimonio patriottico per aver appoggiato la guerra e comunque recuperabili ai valori del liberalismo
Anzi utili e necessari per forma fermare l'ondata rossa e rivoluzionaria di quel biennio agitato
Anche Sacchi la pensava così e tendeva a ridimensionare perfino a giustificare le violenze squadriste
Non meraviglia che nel mille novecentoventuno abbia accettato la candidatura alle elezioni politiche nel listone dove accanto ai vecchi lirica vi liberali figuravano anche fascisti
Nel collegio di Cremona tre candidati figurava Farinacci
Sino all'ultimo l'ex ministro cremonese teorica teorizzò la necessità di appoggiare i fascisti ormai scesi al governo e disposto Parks passare sopra a quelle che definiva semplici intemperanze
Eccessi pur di contenere i socialisti diventati appunto ai suoi occhi del tutto irriconoscibili e e da combattere
D. ma morì dimenticato e quasi in povertà quasi in povertà il sei aprile mille novecentoventiquattro e proprio mentre si apriva nei seggi di quelle elezioni de condotte dal governo Mussolini
Tra brogli brogli intimidazioni e violenze che il deputato socialista Matteotti avrebbe denunciato alla riapertura della Camera
Sir mando la sua cambia condanna a morte
Il delitto Matteotti sappiamo segnò lo spartiacque tra fascisti e antifascisti liberali e democratici da un lato fascisti dall'altro perché parte sarebbe stato Sacchi non abbiamo la risposta
Ho seguito un andamento cronologico per proporre fui molto sinteticamente il percorso politico parlamentare di etnie tre sacche che nei suoi ultimi anni di vita
Sembrò in buona parte contraddire tutto quanto aveva detto e creduto in precedenza e si potrebbe chiudere qui
Invece voglio tornare
Indietro di un passo per ricordare un suo grande merito un provvedimento che porta la sua firma
E che raramente viene ricordato negli studi e lo vede dedicati ma invece è ben presente nella storiografia
Delle donne e sulle donne mi riferisco alla legge numero mille centosettantasei
Varata nel luglio del mille novecentodiciannove dal Governo Nitti ma presentata nel febbraio del mille novecentodiciassette come disegno di legge a firma del ministro guarda civili sigilli appunto Ettore Sacchi
è la famosa legge Sacchi che prevede l'abolizione dal Codice civile dell'istituto della potestà maritale e contestualmente riconosce alle donne di accedere alla gran parte delle professioni
Certo la legge più che ad affermazione di diritti rispondeva lo spirito di
Gratitudine di dallo studio premiale verso le donne per il contributo offerto alla loro lo da loro offerto alla guerra patriottico ma nel comunque concreto
Quella fu come ha scritto un famoso storico del diritto Paolo Ungari l'unica seria riforma del diritto di famiglia nell'Italia liberale
Non solo quella norma è stato il primo passo verso la parità tra uomini e donne nel campo del lavoro che diventerà una realtà soltanto a partire dalla Costituzione repubblicana articolo tre trentasette cinquantuno
Infine fatemi concludere con un auspicio anche se altri provvedimenti di me il sindaco la professoressa vetri hanno già espresso questo augurio
Mi auguro che questo incontro di oggi abbia avuto non soltanto un significato commemorative memoriale
Ma possa aver dato impulso a una da una stagione è una di di ricerca storica di ampie serie ricerca storica sul personaggio che lo merita anche attraverso una ricchissima e per lo più inesplorata documentazione conservata alla Biblioteca statale di Cremona penso sarebbe il miglior omaggio che si potrebbe rendere proprio a Sacchi grazie
Grazie professoressa
Ora ultimo intervento conclusivo di Maurizio Turco che ricordo che è stato più volte deputato il taglio abbiamo duro premio
è l'attuale segretario del partito radicale nonviolento trans partito tra stazionale e da poco anche presidente della Fondazione Marco Pannella te la parola Maurizio
Grazie intanto grazie a Sergio Ramelli perché nei decenni ci ha spesso richiamati obbligato diciamo a studiare Ettore Sacchi e grazie al sindaco Galimberti che ha voluto istituzionalizzare finalmente il riconoscimento di questa figura
Cremonese nonché ex consigliere ex consigliere comunale
è tardi e vado veloce poi molte cose sono state dette diciamo che la prima cosa che avrei voluto dire è stato proprio diciamo quella che ha richiamato il il sindaco sulla frase di di Angelo Panebianco che c'è amore
E e al è fondamento assoluto nella lettura della della storia allora
Io credo che ci siamo da fare alcuni approfondimenti nel senso come ha ricordato la professoressa vetri
La demolizione della chiesa di di San Domenico mentre era diciassettenne Ettore Sacchi indizi diciamo qualche
Qualche influsso l'ho avuto
Diciamo che la chiesa di San domenica aveva le sembianze di una chiesa in effetti era in luogo dell'Inquisizione quindi non propriamente dedito ad attività ad attività religiose non quelle di quel tempo e dico al momento però non non fu un azione iconoclasta
Quel quadro era nella chiesa già cioè voglio dire ci fu attenzione anche rispetto a quelli che erano i beni culturali rispetto ai mali materiali che lì dentro erano stati erano stati compiuti
Ringrazio l'ultimo intervento la professoressa perché ha ricordato fondato costitutivo anche di Ettore Sacchi la legge del diciannove sulla budget l'abolizione dell'istmo dell'istituto dell'autorizzazione maritale che aprì appunto
La possibilità per le donne di accedere ad alcune ad alcune professioni
Due cose
Ettore Sacchi dà vita a un circolo radicale
Intitolato a Carlo Cattaneo
Federalista
Evidentemente c'è una vena di Ettore Sacchi che diciamo in un'epoca in in cui veniva privilegiato rinvia privi
Già tra l'idea
Delle nazioni
Non aveva molto molto accesso diciamo alla a al al dibattito al dibattito pubblico penso che qualche sia qualcosa da da approfondire perché voi fu anche massone di una massoneria particolare però
Le durato mai che era l'unica massoneria in quel momento
è una masseria francese l'unica in quel momento mista di uomini e donne ed era l'unica massoneria non nazionale
Era una massoneria alla quale potevano accedere cittadini di tutto il mondo quindi c'è anche quell'esperienza nella nella storia direttore di Ettore Sacchi e poi c'è un dato devo dire per chi a come dire passione per la genealogia politica nel mille novecentouno proprio sul giornale citato dalla dottoressa professoressa vetri il secolo
Ettore Sacchi fa un appello al voto a favore di Antonio De viti De Marco
Che era candidato nel collegio di Gallipoli conto socialista fa questo appello
Ma Antonio De viti De Marco era anche quello che insieme a Maffeo Pantaleoni aveva fondato la lega antiprotezionistica italiana cioè io credo che
Quanto Antonio De viti De Marco era riconosciuto da Gaetano Salvemini come suo maestro
Ernesto Rossi che riconosceva Gaetano Salvemini e Antonio De viti De Marco come loro loro maestri Ernesto Rossi che fu poi all'origine
Montella Fondazione tre fondatori del partito radicale del cinquantacinque e sicuramente tra i punti di riferimento
Dell'evoluzione di quel partito nel mille novecento nel mille novecento sessanta sessantatré quindi diciamo piste di studio su sulla persona
E non solamente sulla persona collocata in quel momento storico e quindi solo quello che aveva riferimento con quel periodo storico
Ha fatto bene professor scattate perché fa parte della sua biografia a richiamare l'adesione al primo fascismo diciamo così
Era ancora il fascismo delle elezioni era ancora il fascismo dove diciamo le prime lezioni nelle quali Mussolini entra in Parlamento entrate Moser democraticamente
Poi ci fu il fascismo
Della Camera dei fasci e delle corporazioni
Ad aderire a quel fascismo furono mille professori universitari Antonio De viti De Marco Riva dei tredici che non che non ha non fece quel giuramento di fedeltà al regime però tra quei mille professori che fecero giuramento di fedeltà a regime
Ci furono grandi padri della Costituzione democratica
Cioè voglio dire non è così come dice limpido e lineare il percorso della storia e anche delle delle vicende umane per cui per concludere diciamo che questa potrebbe essere la prima sessione e poi continuiamo successivamente grazie
Grazie Maurizio
Niente io abbiamo finito anche in tempo abbastanza compatibile ringrazio tutti voi che avete resistito fino alla fine anche quelli che se ne sono andati prima un grande ringraziamento ancora una volta al sindaco di buona l'Assessore alla cultura alla municipalità intere che ci ha permesso fattivamente concretamente di fare questa bella serate di approfondimento sulla figura molto importante ancora oggi grazie a tutti e buona serata