Franco Basaglia. A cent'anni dalla nascita (1924-2024)

Buon pomeriggio a tutti a tutte grazie per essere qui oggi
Per me è un grande piacere darvi il benvenuto alla Camera dei deputati ed è un grande piacere anche introdurre l'importante appuntamento che ci ha portato a incontrare ascoltare discutere in questa splendida cornice della sala della Regina
Cento anni fa nasceva a Venezia Franco Basaglia un uomo un medico uno scienziato a cui non sono la psichiatria e nemmeno solo la sanità deve molto ma l'intera nostra comunità nazionale
Ha diretto gli ospedali psichiatrici i manicomi di Gorizia Parma Trieste
Ha scritto spesso con la moglie Franca Ongaro compagna di mille battaglie poi senatrice dal mille novecentottantatré al mille novecentonovantadue
Moltissimi libri ha tenuto conferenze in giro per il mondo ma soprattutto ha lottato con forza e tenacia che appartengono a pochi
Per cambiare radicalmente il modo di assistere i malati psichiatrici fino a porre le basi della legge centottanta del mille novecentosettantotto non per caso da tutti conosciuta come legge Basaglia
Che stabiliva la chiusura dei manicomi
Solo due anni dopo nel mille novecentottanta una maledetta malattia lo strappava aveva cinquantasei anni alla sua famiglia ai suoi pazienti ai suoi collaboratori discepoli
E alle battaglie per i diritti che avrebbero attraversato e diviso ancora la società italiana
E non certo da ultimo per rilievo la sua scomparsa privato il percorso di passaggio dalla norma scritta la realtà effettiva
Ricordiamo che i manicomi sono stati chiusi definitivamente nel mille novecentonovantasette quasi vent'anni dopo l'approvazione della legge
E per quelli giudiziari si è dovuto attendere il due mila e quindici la sua scomparsa dicevo ci ha privato di un protagonista assoluto che senza dubbio avrebbe inciso e agito su ritardi incertezze dubbi resistenza
Il profilo di un uomo che con la sua azione le sue convinzioni avviato un cambiamento determinante quindi così come vedremo anche a breve nel contributo che RAI cultura ha messo a disposizione di tutti noi
E per il quale voglio ringraziare la direttrice Silvia Calandrelli e il vice direttore Giuseppe Giannotti
Mi limito a una breve considerazione senza inoltrarmi su questioni per le quali la competenza degli ospiti la dottoressa Basaglia professor Luciano Carrino la professoressa Giovanna Del Giudice il professor Benedetto Saraceno la dottoressa Margherita De Bac che la scrittrice viola Ardone i cui libri tutti conosciamo e apprezziamo
Saprà esserci di guida e aiuto
Se mi interessa più la malattia o il malato decisamente il malato
Così Basaglia rispondeva nell'intervista per la tv di Sergio Zavoli
Perché la ricordo sembrerebbe piccola cosa dinanzi non solo ai tanti iscritti che Basaglia c'ha lasciato ma anche alle idee potenti e innovative frutto dei suoi studi del suo modo di vedere il mondo e delle cose che è riuscito a fare
Come di quelle che gli sono state impedite in effetti forse è così
Ma a me colpisce il contrasto tra la semplicità della frase e lo spessore immenso dell'idea
Basaglia dice a Zavoli e Annoni che conta sempre solo la persona l'uomo o la donna l'anziano il bimbo con la sua storia e il suo volto i suoi sogni le sue disperazioni
La sua dignità
La dignità che non svanisce se ti ammali e soprattutto se soffri di disturbi che vale la pena ricordarlo prima della legge centottanta potevano condurre pazienti a Essen per nati a vita
Costretti in condizioni degradanti spesso legati ai letti di contenzione
Sempre chiusi tra mura e sbarre
Quella dignità che ci appartiene sempre anche se non abbiamo una casa un lavoro se arriviamo sulle coste fuggendo da guerre e violenze se siamo soli e non abbiamo nessuno cupa Arci Dinoi se siamo Giovani spaventati da un domani che ci appare buio se la scuola è troppo distante non riesco a frequentarla se nel mio quartiere non mi sento sicura
E quindi quella semplice frase interpella me che scrivo le leggi voi più accurate i malati e studiate perché la medicina progredisca gli amministratori che si occupano delle loro città
Gli economisti che elaborano teorie gli scienziati che inventano nuove macchine la società e società che accumulano miliardi di dati insomma tutti e tutte nessuno escluso
A ben vedere dunque non era proprio una piccola cosa ma l'affermazione di un principio fondamentale per ogni comunità che aspiri a definirsi libera giusta umana
Chiudo con le parole della dottoressa Alberta Basaglia che nella bella intervista di qualche giorno fa Simonetta Fiori per Repubblica esposto certamente con più chiarezza ed efficacia di me quello che ho provato a dire
Rispondendo alla domanda della giornalista scorsa non le piace dell'anniversario ha risposto così
La santificazione di Basaglia la beatificazione del medico buono che ha liberato i matti dalle catene mio padre non sia limitato a questo ma ha dimostrato che è possibile un'altra società dove tutti si fanno carico dei più fragili
Le catene sono inammissibili non solo nei luoghi del disagio psichico ma anche tre milioni di senza voce annidati nel corpo sociale
Poveri migranti disabili diversi ecco iniziamo da qui allora grazie e buon lavoro
Franco Basaglia nasce a Venezia l'undici marzo del mille novecentoventiquattro in una famiglia borghese secondogenito tra due sorelle partecipa alla Resistenza e si laureò nel mille novecentoquarantanove in medicina Padova specializzandosi nel mille novecentocinquantadue in facoltà viene chiamato ironicamente il filosofo perché alla psichiatria affianca un interesse vivace verso la società
Approfondisce la fenomenologia che dopo aver letto se questo è un uomo di Primo Levi inizia a riflettere sulle istituzioni totali
Nel mille novecentocinquantatré sposa Franca Ongaro
Che per tutta la vita collaborerà al suo lavoro soprattutto nell'elaborazione di testi fondamentali come L'istituzione negata che cos'è la psichiatria e crimini di pace che firmeranno insieme
Nel mille novecentocinquantatré nasce il loro figlio impicco un anno dopo la loro figlia Alberto la per
Nel mille novecentosessantuno Franco Basaglia per la prima volta nella sua vita entra in un manicomio in qualità di direttore il manicomio e quello di Gorizia e subito il paragone con il laager per lui è inevitabile qui a Gorizia lo intervista a Sergio Zavoli nel mille novecentosessantotto
Gorizia
E per l'ospedale psichiatrico che sono qui
Per i manicomi insomma
I malati di mente ritroviamo sempre in fondo al viale di periferia forse perché la loro immagine non turbi la nostra esistenza
A Gorizia sono al limite estremo dalla città un muro di cinta dall'ospedale segna un tratto di confine tra lo Stato italiano di quello jugoslavo ho chiesto di conoscere questo problematico manicomio della cui storia recente si occupano uomini di scienza e cultura in ogni parte del mondo professor Basaglia si rimprovera questo sperare di essere più una denuncia civile che una proposta psichiatrica o senz'altro io sono perfettamente d'accordo
Direi vorrei partire sul provocazione veleni fa dicendo chi denuncia civile più che proposta psichiatrica io non saprei assolutamente proporre niente di psichiatrico Piovani poco tradizionale
Quindi in un ospedale dove il macho collegati
E credo che nessuna terapia di nessun genere
Terapia biologica o psicologica posso dare un giovamento a queste persone che sono costrette in una situazione di sudditanza e di cattività da chi deve curare
E per concludere chiuso cosa che francamente lo interessa più il malato o la malattia omicidio vittima la
A Gorizia vengono organizzate assemblee fra pazienti e personale medico
Si iniziano ad abbattere i muri del manicomio storicamente separato dalla città
La malattia fa parte della vita
I malati non sono rifiuti da portare via
Meglio conosciuta ospedali chiusi sì
Esperienza fatta ma non legato hanno picchiato
Mi volevano fare eretta Jean che io avevo una terribile paura in Italia negli anni Sessanta quasi ogni provincia un ospedale psichiatrico
I ricoverati sono circa cento di intimità
Molti di loro sono in manicomio perché poveri con problemi di alcolismo bambini abbandonati fin dalla nascita disabili donne che hanno rifiutato di obbedire a ordini di padri e mariti che le reputa non solo come oggetti
La malattia mentale è una cosa seria dice Basaglia non può essere confusa con i mali della società per questo occorre riformare l'intero modo di pensare alla salute pubblica
Trova un alleato né il ministro della Sanità il socialista Luigi Mariotti che nel mille novecentosessantotto vara la prima riforma sanitaria che riguarda anche i manicomi i malati psichiatrici devono essere curati vicino a casa e non perdono più i diritti civili
Sono considerati come tutti gli altri malati da curare in grado perfino di prendere la parola come dimostrano le assemblee che si riuniscono in diversi ospedali come quello di Arezzo rendere
Oggi l'Assemblea gremite quell'anno il pezzo di
Ottenendo giornalmente a piacere chiedervi trovato interessante
E ieri nelle librerie sale fra nel mille novecentosettantuno Franco Basaglia passa a dirigere il manicomio di Trieste è chiamato da Michele Zanetti presidente democristiano della Provincia inizia il percorso amministrativo che porterà alla chiusura del manicomio allora condividendo i principi di Franco Basaglia vengono aperti i servizi territoriali con i centri diurni si anticipa così la riforma del mille novecentosettantotto
Era una volta la Cittadella quindi in via San Severino a San Giovanni
Voi vi è Spini conoscete i fatti tutte le storie coi loro affanni
Ma finalmente in questa città qualcosa di nuovo succedendo aspra un manicomio viene serrato nel minima vi abbiamo scarcerato
La legge centottanta la cosiddetta legge Basaglia viene approvata il tredici maggio del mille novecentosettantotto e prevede la progressiva chiusura dei manicomi
Nessun paziente potrà da quel momento in poi essere più ricoverato in un ospedale psichiatrico Basaglia è preoccupato del fatto che l'organizzazione territoriale non proceda velocemente lasciando numerose famiglie nell'incertezza di come affrontare il passaggio
Come dice in questa intervista al telegiornale l'orologio produsse il suo duro molto duro il giudizio
Che ci sembra introdurre non sufficientemente adeguato per compiere lo sforzo che noi consigliamo praticamente Dio noi pensiamo che il primo comma di questa rete dove ci ha riferito alla reale abolizione dei migliori dodici gratuiti della costituzione con una una una condizione di organizzazione territoriale
Il futuro detto il viso due favolosi nel mille novecentosettantanove Franco Basaglia viene chiamato a coordinare i servizi psichiatrici della regione Lazio
Dopo Trieste gli sembra importante mettere alla prova la riforma di un territorio più vasto e complesso
Ma morì dopo una breve terribile malattia ventinove agosto del mille novecentottanta
La riforma è solo in parte attuata e ci vorranno altri vent'anni perché gli ospedali chiudano definitivamente
In una delle ultime interviste che chi fa la RAI lo psichiatra ricorda come il parlare di malattia mentale equivalga a parlare di malattia più in generale lo scorso agosto usuale del silenzio Zurigo
Ma io direi che la gente deve capire cosa vuol dire essere facilmente
Che vuol dire essere malati di mente vuol dire essere ghettizzato
Quest'ultimo il problema fondamentale
Dare la possibilità che non tanto la quiete mentale sia considerato come ogni altra malattia perché quest'ulteriore dovremo vedere come sono le altre malattie
Al di là e come come trattato il malato in genere globalizzazione solitarie lei sa è una situazione di oppressione e lunghi liberazione un mare ma soluzione crudi
Oggettivazione delle delle persone che che poi è trattata trattato dire come poi è stato un oggetto problema è che il de la malattia una parte della vita e le persone Gabriella clonati la propria esistenza
Su questo ed è molto importante perché proprio è il senso di quello che vuole sulla riforma sanitaria sono
Dalle possibilità di vivere la propria vita nel sottotetto ma
No non lo
Benvenuti prima di avviare questo dibattito
Ci siamo ritrovati nella stanza della vice presidente io ho chiesto a qualcuno dei miei amici ormai posso chiamare così perché gli ho schiamazzi anche per telefono per conoscere le loro storie i loro ricordi ho chiesto ma siete emozionati erano ma hanno detto no perché
Quindi anche se questa il luogo in cui si svolge questa celebrazione incute una certa deferenza è così particolare io invece sono emozionatissima
Perché mi ritrovo per la prima volta dall'altra parte
Del tavolo di solito sono lì fra voi ad ascoltare interessanti dibattiti questa volta sono stata chiamata con mia grande gioia a parlare di un personaggio che ho sempre trovato affascinante
Anche se l'ho seguito un po'da lontano perché come avrete visto ormai i giornali parlano poco di salute mentale quando ho cominciato a lavorare se ne parlava ancora
Sebbene lo spunto fossero sempre dei fatti
Criminosi
Però c'era l'opportunità di parlarne parlarne parlarne e quello è stato importante adesso di salute mentale non si parla più
Io sono felice di essere qui e di avere al mio Franco al mio fianco Alberta Alberta Basaglia
Alla quale voglio chiedere non non abbiamo fatto nessun tipo di briefing commerci diciamo e lei si è un po'arrivi risentita perché invece l'ho fatta con gli altri tre relatori di questa bella occasione
Non ho fatto nessun briefing e perché le chiedo
Cose di famiglia causa di sensazioni di bambina sensazioni di ragazza e una domanda banalissima Alberta ma come era papà Basaglia
Buonasera tutto a tutti
Era era con me da un lato come sono tutti i padri per ognuno di noi
E dall'altro era com'era per tutti gli altri fuori casa nel senso che era una persona che non non divideva assolutamente la vita familiare con una vita Esterna perché
Il suo lavoro era la sua vita quindi
Era un padre vedere
Ripeto come tutti gli altri però in padre che dimostrava
Che in qualche modo si poteva cambiare il mondo
E l'unico per l'ala con mamma tavola quando di quello che succedeva di quello che gli succedeva del dei dei suoi progetti dalla sua volontà oppure lei ha avuto soltanto la percezione che qualcosa stesse cambiando le volesse cambiare
Allora in casa noi parlava solo con mia madre ma parlava con tutte le persone che lavoravano con lui era una casa molto frequentata molto rumorosa una casa piena di persone di tutte le generazioni
Che che arrivavano perché attirate da questa esperienza che in realtà affascinava molte persone
Quindi noi virgolette bambini ragazzi
Eravamo
Coinvolti direttamente nella in questa in questa una vita e quindi ci siamo accorti Mammano di quello che succedeva perché sentivamo tutto quello che veniva detto nel senso che non c'era i discorsi per i bambini discorsi per gli adulti le porte chiuse
Oppure si parla quando i bambini dormono
C'era
C'era era sempre tutto
Condivisa
Non solo punto in famiglia ma in questa fase strana famiglia che era fatta di tante
Di tante persone che continuavano a frequentare la nostra casa
E i lei le parole come pazzi amanti lei accetta oggi o no
Le accetto perché sono sono la
Dimostrazione di una realtà senso che se si vuole chiamare con queste parole la sofferenza mentale
Va bene preferisco che si di chi si che si chiami sofferenza mentale però non voglio negare che esista e che quindi bisogna farsi carico di questo tema
Ed è che cosa ricorda degli anni vissuti all'interno del del manicomio a Trieste
Ma io devo dire che ho vissuto di più gli anni del manicomio di Gorizia
Ricordo di aver di aver vissuto questa questo strano clima di di un luogo che
Doveva essere chiuso ma io non l'ho mai visto da chiuso lo spillo Cristo da da quando ha incominciato ad essere aperto e le persone
Erano
Nel negli spazi libere
E e e e non segregati certo avevano i segni sui loro corpi della vita che avevano passato in precedenza per cui
Per una bambina non è stato facile affrontarle perché non erano come le persone che io ero abituata a vedere e che si era abituati a vedere
Per la strada però devo dire che gli
Ho imparato che
Si può aver paura
E che però lei ne aveva io sì ne avevo
Ne avevo i che però ho ho imparato anche che la paura
è una realtà con cui ci si deve confrontare e che la presenza di queste persone che davano l'impressione di voler cambiare le cose
In qualche modo rafforzava
Il fatto che si deve si può aver paura ma si può anche vincere la paura perché se tu puoi ti mette in rapporto con chi ti fa paura magari non ti succede niente
E papà per rassicurare nata questa paura che cosa le diceva che parlava
No non devo dire che non abbiamo mai affrontato il tema direttamente ma
Abbiamo vissuto direttamente le cose quindi io le ho imparate vivendo
E un episodio particolare un rapporto con questi malati
Ma
Un
Non ce n'è uno particolare cioè un ricordo che è legato non un proprio abbastanza la paura per il fatto che
Quando io entravo in questo titolo questo luogo
C'erano molte donne anziane
Che
In qualche modo potevano finalmente avere a che fare con una bambina
Perché
Non ne avevano mai nella notte non ne avevano viste non avevano avuto forse sapevano Oku le avevano si ricordavano dello a loro del loro passato e
La sensazione era che proprio vuole essere un contatto fisico
E questo ha una bambina fa abbastanza paura
Un'ultima domanda Alberta e e si ricorda quest'aurea di
Autorevolezza intorno a suo papà un senso di rispetto da parte dei suoi collaboratori dei suoi assistenti oppure lo vedeva con me uno Dinoi uno di loro
Ma no io devo dire che era abbastanza uno di loro poi
Si sa che quando quando una persona è capo e leader e capo Elide però era molto
Diciamo
In
Presente nel rapporto con tutte le persone che gli stavano intorno quindi era molto presente
In nel nell'essere persona
E l'ha mai visto piangere la Melissa disperato del russo no
Non ci si faceva vedere allora un genitore da ora bambino va be'il genitore non dovrebbero mai farsi vedere disperati dei bambini quindi sì però oggi succede purtroppo perché si vive
Però io ero bambina quando non si usa
Allora grazie al vero torniamo perché magari all'Inter caliamo i ricordi
Dei suoi amici dei suoi discepoli con con i suoi colleghi suoi interventi allora quella di Luciano Carrino benvenuto è la storia di un ragazzo squattrinato
Che da a lavorare in Francia vero
Va e
Era talmente squattrinato che le
Accettava qualsiasi lavoro
E un giorno lo chiamarono per fare le traduzioni a un convegno a un convegno di Psichiatria il titolo non ce lo siamo detti
E mentre traduceva svogliata mente le banalità così mi ha detto
Dei relatori all'improvviso Serri destato si è risvegliato dal torpore in cui era caduto
Traducendo sommariamente alla voce di un uomo che Piero Ravà una causa diversa che parlava con un tono diverso che sprigionato a delle novità allora da quel momento questo ragazzo si è ammesso a tradurre parola per parola fedelmente
Cosa che è stata notata da Basaglia che era lui il relatore allora torniamo a quei tempi ho raccontato la verità
L'individuo De Vito
Una verità dolorose per uno squattrinato perché come si accorsero che io producevo basate sugli altri sintetizzava umano pagato
Quindi questa non ha subordinato al dito e dichiarando ricordo positivo basarsi divieti molto di questo fatto
E c'erano tutte le premesse per diventare amici e qualche io lo invitai a venire a Lione dove io facevo lavorava in quel momento in Francia a spiegare che cos'era Vocula lotta aveva al manicomio lui accettò
Venne ebbe un grande successo presso i giovani ma suscitò un inferno
Presso il colleghi anziani erano tutti quanti diciamo psicanalisti psicanalisti che c'era la mattina andavano i manicomi del pomeriggio
Allora lo studio privato vincerà tutto uno che e beh figuriamoci se Basaglia
Si asteneva dal criticare questa contraddizione eh insomma nacque lì in quel momento era in quel gruppo di sbandati interni ma molto vicini sì a fare la rivoluzione psichiatrica incoraggiati
Da da Basaglia nacque un'amicizia lui più volte è venuto poi in Francia fino al momento in cui avendo fatto pausa
Un giorno mi chiamo e mi disse vuoi venire come a Cuba
Poi aveva tentato a quell'epoca di andare a Cuba
E e io naturalmente visti mediamente di sì
Solo che lui torno da Cuba senza aver realizzato i suoi sogni e senza manco il suo impermeabile se n'era scappato perché Cuba in quel momento per quanto rivoluzionaria fosse l'isola il manicomio era il manicomio era governato esattamente come tutti i manicomi del mondo questo
Vai lei fu chiamato a Parma da Lumina le giocate quando lui in quel momento storico diventava un solo per punizione dopo il l'incidente esili che ho rivolto dopo un cui l'ovile farlo
No non parlammo di quello delle società poco da dire si capiva cioè io perlomeno non non non non ne parlammo ma ha lui in quel periodo il profitto per riconoscere e farsi conoscere in altre parti del mondo in Brasile in in altre parti insomma dove l'Hulk
Portava anche questa sua esperienza unica di non solo di perché all'epoca si parlava di migliorare la vita nei manicomi
Ma era il solo che dicevano il manicomio bisogna togliere dal mezzo quindi era veramente considerato alcuni un estremista dall'altro uno che ha visto la realtà per quello che era i manicomi non sono emendabili ve lo assicuro io che li ho visti quando c'erano e così insomma allori diciamo ministro doveva venire a Cuba con lui e poi dopo qualche settimana deluso dalla burocrazia cubana soprattutto dalla burocrazia psichiatrica cubana mi disse no occupano però come venire come a Parma
Il comincio ad una giusto discutibilità ecco Parma lì Basaglia impostato tutto quello che avrebbe poi realizzato compiutamente a Trieste e
Lei che ha vissuto questi primi passi che cosa si ricorda in particolare del del momento del derby cede la chiave di questa rivoluzione all'interno nella pratica dell'ospedale di di Clinton tu su
Sorprendentemente noi abbiamo lavorato un anno a Parma con Basaglia
E ed è e a Parma che è stata impostata tutta la rivoluzione psichiatrica non la Triestina Trieste è stata portata avanti perché c'era maggior favore eccetera ma il metodo per esempio di svuotare il manicomio dall'interno
Di riportare a casa le persone di coinvolgere le famiglie le assemblee nei territori né in montagna tutto era nato anche perché a Parma c'era anche un altro personaggio si chiamava Mario Tommasini che a Roma
Erano professionalmente leggeva i contatori del gas ma era un assessore alla Provincia
Di Parma ed era un trascinatore fare un'assemblea con Mario Tommasini significava evocare dagli avviare il futuro e Lukoil usciva a Roma mobilitare l'interesse a riportare a casa persone che hanno passato venti anni in manicomio attraverso il suo coinvolgimento
Tra corte e il suo messaggio era semplice siamo una comunità questi hanno passato un guaio non sono colpevoli
Facciamo qualcosa insieme ed era veramente molto coinvolgente molto bene Parma
Inoltre è stato il il meno bello
Iniziale perché in molti molte altre esperienze anche di altri Paesi
Sì associavano servizi esterni
Con lavori manicomi invece a Parma si svuotava il manicomio e si riempiva all'esterno quindi c'era più si lavorava sull'esterno più si distruggeva il manicomio che non era la linea prevalente è l'unico posto dove si era cominciato a fare così ai fatti cominciamo ad avere tanti
Volontari che derivano dalla da tanti Paesi del mondo e debbo dire che i volontari sono stati uno stimolo per creare quel già già Basaglia era capace di creare un'atmosfera coinvolgente
Faceva sognare bastava passarci mezz'ora associandoli a chi era simpatica con era un coinvolgimento era una persona che insomma era divertente stare insieme poi non era supponente per niente ascoltava non era bellissimo sole
E poi ci stava immessi in un'avventura che di cui ci aveva chiaramente la percezione che era una cosa nuova e e si creo come un microcosmo nel manicomio in cui io non lo avrebbe voluto lasciare quel microcosmo felice per andare in una società tutto sommato molto meno felice dell'ma della nostra avventura in manicomio
Questa entusiasmo questo
Capacità di coinvolgimento ha accompagnato tutto il lavoro di Basaglia ed è stato anche una delle ragioni per cui a volte la serietà delle pratiche
Per cui a Trieste venivano volontari va veramente molti molti prezzi del mondo che incoraggiavano ancora come in una specie di circuito
Virtuoso questi si aspettavano un'avventura avanzato noi facevamo delle avventure ancora più avanzata e così via in modo tale da creare questa specie di isola vissuta con grandi con grande affettività perché quello che è difficile raccontare sia abbiamo averti mani come abbiamo fatto
Gli atti pranzi e cene ma quello che non si racconta è che tutto questo si è svolto in un'atmosfera di esaltazione afflittiva
Di investimenti reciproci dissenso di stare e non è Pagliara noi la come no che il beh diciamo così che noi passavamo aggiornate manicomi poi ognuno esce da casa sua maligna erano più vicino al panico a e si va ma ma non non ci dormivamo in manicomio salvo non ci fosse
Bisogno ricordo anche per le notti passate per non dare i farmaci pensi che sta noi eravamo anche un po'estremisti
E io credo che sia giusto essere service per esempio mi rifiutavo di occupare di farmaci anche persone che erano in una condizione molto racconta
E l'unica alternativa restarci insieme per così le avevano queste si può aver infermieri che erano abituate a occupare di farmaci pericolosi medici che si sforzava di entrare in una relazione protettiva e positiva una persona in crisi delirante e non sempre succede sempre era facile e e lui riferisce avevamo il più lo sguardo se invece voleva stalker Falcade esente con questi pazienti
Particolarmente difficili
Sì debbo dire che lunedì diciamo come direttore del manicomio non curava particolarmente però noi ci riunivamo tutti i giorni alle cinque del pomeriggio e queste riunioni dell'Assemblea del degli operatori
Ma siccome tutto era aperto campionato venivano anche tutti quelli che ricoverati avevano qualcosa da dire per cui diventò una specie di in cui si mescolavano proprio bene pazienti non pazienti e e chi aveva qualcosa da dire
Dello staff doveva dirlo anche davanti ai pazienti che non era sempre facile e credo che e di Basaglia si divertisse Mutu
A questa realtà in cui ciascuno veniva posto di fronte alle proprie contraddizioni e doveva avere il coraggio delle proprie azioni
Grazie Luciano
Qui accanto a me c'è una ragazza
C'è vero che io sono anni negata per le scalette l'avevo premesso e invece il Cervia o la adesso c'è fino per un nell'altro grazie s'
Mi dimentico perché vengo presa dalla dall'euforia allora vi allargandone prego
Io
Il libro la grande meraviglia la storia che si svolge all'interno di un manicomio del manicomio di Napoli e racconta la storia di una ragazzina elettiva che nasce manicomio perché la mamma viene internata
Nasce con lei la mamma si chiama Mutti
E descrive questo manicomio questo mezzo Mundo con Attraverso all'inizio dieci regole e questo è l'avvio del romanzo e poi non ve lo dico perché la storia comunque e si conclude felicemente la meraviglia non è la meraviglia di questa e riscoperta della vita fuori in mare la meraviglia
E il nome dello psichiatra che la segue e che li fa vedere il mondo oltre perché nel frattempo la mamma se ne va
Allora via lascito vero questa l'avvio alla nuova ancora mondiale prime fa fede il libro quando questa ragazzina Elba che nata e cresciuta in manicomio siamo nell'ottantadue quindi questa evoluzione è agli inizi
E ci descrive come funziona questo questo luogo con l'arrivo di un nuovo dottore che è per l'appunto questo Fausto meraviglia ed Elba che parla e la regola del quattro quel dottore e mezzo matto
Non fa che andarsene in giro spettinato e attaccare bottone con tutti tranne che con il suo camice che porta sempre slacciato come se non ce ne fossero già abbastanza di alienati qua dentro
Certamente quella volta però farà licenziare da quando è arrivato un mesetto fa il fascione diventato un manicomio
Stamattina mi ha mandato a chiamare che cosa vuole ho chiesto a Giletti la psicoterapia ha risposto e allargato le braccia
Io credevo che fosse non una pasticca ed ero pronta a spuntarla nel gomito come mi avete insegnato la mia Mutti invece mi sono seduta lui mi guardava sì lasciate baffi stava zitto così ho iniziato a dire io qualcosa per farmi compagnia
Mi sospirava si guardava le unghie scriveva frasi che non sono riuscita a leggere su un blocco a quadretti dopo un po'siamo finiti a parlare della Muti ribello alla nuova anche se resta in silenzio
E poi mi ha domandato di mio padre mi ha chiesto se lo conosco gli ho detto che non c'è un segreto che il suo nome la Muti me l'avrebbe detto soltanto quando sarebbe stato il momento ma il momento non è ancora arrivato perché anche la multi è sparita
Lui arricciato il naso come se sentisse una puzza dopo che Mazza di scoperta fatta per il corridoio
Per la stabilità intendi che è morta mi ha chiesto lui abbassando un pochino la voce mentre pronunciava l'ultima parola
Per sparita intendo che torna Obi svegliato a mia volta non bisogna credere troppo alle proprie speranze aggiunto questa volta col tono di sempre
Nemmeno le certezze degli altri gli ho detto lui si è grattato la testa consultato l'orologio e mi ha salutata per ora basta così Pecere ci vediamo domani
Domani non posso da fare ho risposto perché non lo so ancora segni già sul trono la psicoterapia
Quando sono rientrato in reparto mi sentivo un po'male un po'bene come dopo aver dato di stomaco con la bocca amara e la pancia leggera capisci
Mi sembra che la nuova inchini la testa in avanti ma è così magra che fosse il suo stesso respiro farla ondeggiare da quando è arrivata se deperita ancora di più le sono comparse due macchie scure intorno agli occhi da Panda infelice
Atti in una data ancora la psicoterapia mentre lo chiedo mi sento gelosa vorrei che fosse una cosa riservata soltanto a me
Lei chiude tutti e due gli occhi e quindi deve essere no
Il dottori nostalgico del reparto più volte al giorno a differenza di Colavolpe e rompe le scatole a tutte le minoranze LEA sociali
Perfino la micro c'è parla del piano di sotto le questa Asti che che sono arrivato un po'prima ditte ricordo alla nuova e il gruppo delle disertate
Che sono quelle che si sono adattate meglio alle sue visite e dar retta a tutte anche a quelle che Bubu reggiano solamente l'altra mattina ha spiegato che pure nelle insalate di parole c'è un significato bisogna soltanto saper ascoltare
Parla pure con infermieri e con le sorveglianti indotto Rino e l'altro ieri li ha convinti a scioperare
Che vuol dire che siamo rimaste sole una giornata intera e la sera potevamo giocare a pattinare sul peep-show il giorno dopo le suore lo hanno visto arrivare si facevano il segno della croce cambiavano strada
Alcune volte hanno portato come al solito il caffè nella tazza di ceramica con i fiorellini il piattino abbinato in segno di rispetto all'invece un bel niente di niente nemmeno la sera per restare al turno di notte come dice la pubblicità più lo mandi giù e più ti tira su
Quei due sono come Tom e Jerry il gatto e il topo dei cartoni animati te li ricordi Colavolpe parte con le visite per primo prescrive le medicine fa dare la cinghia e manda l'elettricità
Poi arriva il dottore io no togliere pasticche legale internate e fa tornare in reparto quelle che erano già in fila fuori dalla stanza di lampadina il pomeriggio riprendono uguale e così tutti i giorni chi si stanca penultimo di INCE e in genere Colavolpe si stanca prima perché è un vecchio perché quando si fa una certa ora vuole solo togliersi il camice è mettersi in macchina per tornare a casa
Ieri sera G. letta non è passata per il bacino della buonanotte e lo sai tu perché gliel'ho chiesto stamattina era andata all'Assemblea di reparto organizzata dal dottor Lino ma tu stavi dalla parte di con a bordo e gli ho ricordato
Ero lì per spiare si è stregata e Pili del mento c'erano la dottoressa giovane
Ha iniziato contare sulla punta delle dita alcune infermiere che sono entrate da poche perfino quattro cinque pazienti dice il dottor Lino che hanno il diritto di partecipare all'organizzazione delle loro giornate
E si possono anche scegliere le cure Rita ciò no per pranzo si ha chiesto a quelle quattro cinque di fare una lista delle cose che vorrebbero mangiare e no no
Da domani si cambia il menu
Cose da pazzi
Grazie viola allora Giovanna Del Giudice oggi è presidente di un gruppo di volontari no proprio con la che si chiamano Basaglia l'associazione la conferenza della salute mentale
Per Basaglia ecco se oggi lui fosse qui
Che cosa direbbe eccessi assistesse a come la oggi la Psichiatria quello che è successo in seguito all'applicazione della sua legge o che cosa direbbe
Ma di solito non parlo perché gli altri e quindi tanto meno
Si senta
Diceva di solito non parlo portuale
E tanto meno per Franco Basaglia
Certo che se lui fosse qui
In questo in quest'Italia degli oggi
Dovrebbe
Pensare come fare un'altra volta perché impossibile diventi possibile
Cioè dovrebbe fare una seconda legge Basaglia no dovrebbe cambiare il modo di guardare il mondo di tanti di nome dalla politica alla allora cultura alla cultura al mondo della cultura allarma quello dell'accademia
Quello degli operatori ecco cambiare il lo riguardo di ognuno di questi per poi ricominciare
Perché le persone possano possono vivere il diritto nella libertà nella democrazia
E perché oggi molte persone con per tornare alle persone con disturbo mentale sofferenza mentale non accendono i diritti non cedono più alle cure vivono nell'abbandono
E quindi bisogna fare un grosso bisognerebbe fare un grosso passaggio per ritornare ad un'epoca felice come quella che abbiamo vissuto per tanti anni
Quando distruggerebbe costruivano il manicomio
Quando ritornavano le persone alla visita nonostante
Percorsi di istituzionalizzazione che gli avevano distruzioni distrutti distrutto la loro soggettività i loro corpi la loro voglia di vivere
Ecco
Ma io l'ho questo un questo non voglio dire perché niente è cambiato da allora che siamo ritornati ai tempi di allora fa la cosa che è cambiata almeno
Ma secondo me la cosa che cambia nemmeno l'Accademia nell'università
L'università continua a formare
Come se non ci fosse stata questa grande rivoluzione
Con anche a continua ad insegnare a formare operatori ma in genere
Tecnici della salute
Come se non avessimo dimostrato che è possibile un modo diverso di guardare l'altro
Continua a a ragionare a formare come sempre di gomma biomedico fosse ancora quello
Vincente continua a preoccuparsi di viene da aree sempre più strumenti fu tra ai agli studenti terrà dare farmaci nella maniera migliore per costruire nuove diagnosi e nuove malattia
Quindi credo che la cosa più o meno cambiata in questi anni la e l'Accademia accademia che non ha mai voluto Basaglia Basaglia è sempre stato cacciato dall'Accademia
Per tre volte c'ha tentato e per tre volte è stato respinto io credo quindi che quello che meno cambiato
E l'Accademia e poi diceva giustamente Benedetto
Mai benedetto ce lo spin ma poi ce lo spiegherà ce lo spiegherà lui allora Giovanna non è qui raccontiamo la storia di una ragazza che ha ventiquattro anni se ne va dall'Hatchet
Piena di i sogni di desideri determinata a conoscere Basaglia ad andare da Basaglia a Parma lui era lì a Parma
Non mi immaginava che sarebbe stata ricevuta di aver così libero accesso alla sua persone restano sorpresa dalla facilità in cui si trova faccia a faccia con lui vero
Sì quando sono andata via delle cioè
Per appena laureata avevo ventiquattro anni
Per cercare lavoro nell'orto volevo intanto scappare dal suddito dove stavo stampa sta costretta in particolare come donna
Mi stava stretto con il mondo
Avevo letto L'istituzione negata perché era il nostro libretto rosso di noi che avevamo fatto il Sessantotto
Sapevo che c'era stata quindi pulizia
E che dopo Gorizia una serie di medici non riconosceva
Erano andati a lavorare in varie città del nostro e quindi con la mia valigetta aperti
Cercando decidendo di andare prima a parlare con Franco Basaglia
Franco lavorava a Parma a coloro nell'Ospedale di Parma il manicomio di di Colorno Parma bene anzi ora vi dico una cosa in più parlo anche di Luciano Carrino
Perché quando arrivai a Parma quella mattina era un martedì ed il cinque ottobre ed era una giornata di sole del mille novecentosettantuno questo a dire che ci sono trapelate della vita
Che non si dimenticano certamente che non potevo dimenticare
Quella giornata in cui ho incontrato Basaglia che poi mi ha cambiato la vita
Basaglia non era quando sono arrivata Colorno non era manicomio in provincia
Ma dei ragazzi che vendevano i giornali di sinistra sapiente quelli che si su cui si ragionava allora da cui mi ero avvicinata vicino all'università prima di prendere il bus per andare a Colorno mi aveva parlato di Luciano Caprino concordi fanno
E e erano volontari tutti nel manicomio e quindi io
Decisi di andare lo stesso anche se Basaglia avevo telefonato non c'era
E cerca di di Luciano Caprino
Il primo impatto con il manicomio futuro era la prima volta che entrano in un manicomio
Principalmente inorridita da quelle grasse infermiera
Piene di chiavi che mi portarono attraverso vari pertugio istanze in una stanza affollatissima dove c'erano
Tantissime persone che io non riuscivo a mettere a fuoco non capivo chi erano c'era tanto fumo si fumava allora
E finalmente riuscì a capire
Che c'era qualcuno che poi era Luciano Gallino ora sto parlando di telefonia e non di bersaglio
Che faceva domande ad un altro che era il paziente aveva le le spalle appoggiati a un muro e mentre rispondeva
Al a quello che poi ho capito che era Luciano discendevano giù i pantaloni
Questo è stato il mio primo la prima immagine del manicomio di Colorno va bene saltando un po'di cose il pomeriggio Luciano mi accompagnò della Lukoil Basaglia
Perché perché dopo aver richiesto se mi aspettava non rispetta se avevo una lettera di presentazione nulla temo se gli avevo telefonato
E quindi credo che gli fece un po'di penna quindi mi accompagna da Franco Bassanini fatti suoi Luís
Perché lei gli chiese ma che cosa Nic ossia Lean ce li trattò in maniera molto tranquilla non si meravigliò del fatto per un ritratto ipercalcemia giorno qualsiasi
E mi accolse con tranquillità io gli dissi che volevo lavorare volevo fare psichiatrica e che volevo andare in e chiedevo mi chiedevo dove incontrò il Java di andare
A quel punto ci fu un attimo di silenzio lo ricordo bene
E tocco pensai e mi disse sa io sono diventato direttore a Trieste se vuole può venire a lavorare con me
E ricerche non ci credeva se lo fece ripetere tre volte due tre volte dagli applausi a sua volta in giro per questo perché io gli ho tirato la stessa domanda ricomincio Alpbach
Ci credevo che era già finita
Ecco però c'è una cosa che ricordo molto seria perché successe fra di noi perché poi dice fiera un po'bersagliano il suo rigore nella sua la sua capacità di stabilire rapporti chiari con l'altro
Qua mentre io me ne andavo sconcertato oggi e anche dell'unità di non poterlo fare un viaggio per l'Italia perché hanno già trovato lavoro
Basaglia mi mentre mi stavo per uscire mi fermo e mi disse ma sa
Ci saranno leggenda e Pera alla borsa di studio ma ci saranno dopo qualche mese i concorsi per i medici
E quello sarà il momento in cui si vedrà se io sono se io sono contento di lei e se lei è contento di me
E bellissima questa cosa
Al disco al di là di intanto c'era così gode di questa frase fuori la capacità di Basaglia anche con me ed era un rapporto di reciprocità
Quindi dovevamo era il momento in cui ci sarà aprendo balbettato no e l'altro insieme se andare avanti insieme
Dunque avanti nel colloquio che abbiamo avuto per prepararci a questa aggiornata lei mi ha detto che è stato grande per la sua intuizione
E anche per il coraggio perché ha accettato il rischio di cominciare questa esperienza a Trieste
Con un gruppo di giovani che non capivano niente su cui testuali parole ho detto così s'interroga ebbero da ridire realtà effettivamente vero non capiamo niente perché
Commento Toy con tutti quelli che finiscono l'università di medicina in particolare cioè la psichiatria letta sui viterbesi riversa non si capisce niente è di più
Lo studio della Psichiatria
Era uno studio particolarmente anticamente super e ora superficiale quello che vedevamo poi non erano i malati veri non erano sicuramente i malati nel manicomio e a quelli che venivano considerate che casi di studio
Gli altri venivano mandati a Bisceglie nel manicomio pubblico quindi non tenuti solo qualcuno dell'Università di Bari che frequentava
Allora non capivano niente però aveva comunque rande grande una grande Gorizia di cambiare il mondo
A cominciare dalla quel mondo credo il nostro lavoro e a e acconciare i manuali e Basaglia per basando tutto questo evidentemente avevo grande significato grande valore e principalmente Basaglia aveva un progetto molto chiaro molto definito ultimo Hanbury sia quello di distruggere il manicomio
E cattiva che non poteva farlo
Che non aveva il tempo di farlo non lo avrebbe potuto fare in poco tempo se non con persone
Non ancora contaminata dalla psichiatria tradizionale a ecco il verbale d'arresto previste voi che non presentare non capivano niente quindi ci poteva formare e la formazione era una formazione quotidiana che iniziava ti ho detto anche questo la mattina alle sette e mezza nel suo studio dove ad esempio ci interrogava sulla psichiatria tradizionale
E noi cerchiamo di fare i sessantottini a lui si arrabbiava molto comuni
Perché ci diceva Pereira mettere in discussione qualcosa bisogna conoscere prima e quindi ci invitava a studiare
Ci invitava a a a conoscere per poi
Criticare Interpol superate
E poi c'era il lavoro nei reparti dove noi stavamo Honda la mattina pena lasciavamo Franco Basaglia fino alle cinque del pomeriggio
Ininterrottamente quindi intanto questo è una grande rivoluzione perché nel manicomio
I medici erano sempre assai utile reparti delegando soltanto agli infermieri la la il il contenimento brutale di norma dei pazienti
E invece noi eravamo nella
Eravamo là a garantire colpa intanto o con a vivere a conoscere che cos'era il manicomio che cos'era le le logiche istituzionali chi erano i margini di chi erano quei pazienti con Lerna storia e poi anche a garantire a partire le nostre della nostra presenza dei nostri Cortina il cambiamento
Ecco il cambiamento che e lo chiedo a Benedetto Saraceno che poi ci dirà come non è cambiata la psichiatria in Italia che cosa avete Benedetto è stato per quindici anni direttore della salute mentale
Dell'omesso dall'Organizzazione mondiale della sanità ecco che cosa significa fatto Franco Basaglia nel mondo
Ma ha significato un cambiamento grande
In cambiamento grande non tanto i soltanto sulla questione dei diritti umani delle persone che stanno nei manicomi in tutto il mondo
I manicomi solo come una cattiveria degli occhi il tono dello Sheraton sono tutti uguali cioè fanno tutti schifo
Sono miserabili sono destinati a distruggere le pressioni nei Paesi ricchi e nei paesi no
Quello che Basaglia significato
Prima evitare insieme ad attori in molti paesi dove lui ha avuto un'influenza diretta ricordiamoci che Basaglia è stato tra Spagna di Franco
A formare idea ispirare primi timidi movimenti della democrazia e della psichiatria democratica spagnola
è stato in Brasile dove forse si è raccolto il più importante libro
Tipo di Basaglia che sono le conferenze brasiliane
E stato in Brasile quando il Brasile usciva dalla dittatura militare e quindi c'era come dire un bisogno una ideologia che si stava come dire escludendo che andava al di là della Psichiatria era la salute era la salute dei cittadini
Ma poi questo influenza diretta di Basaglia vivo nei paesi poi c'è un'influenza indiretta
Cioè gli allievi Basaglia hanno influito moltissimo in America Latina d'Argentina
A Cuba
In Brasile ancora nei Balcani
E poi c'è stata una terzo livello più recente quando un bar italiano cioè il sottoscritto
Ha avuto
Come dire il colpo di fortuna di trovarsi a dirigere la salute mentale delle Nazioni Unite
Beh c'è stato il tentativo di fare cambiare anche lo sguardo delle Nazioni Unite io ricordo che nel due mila e uno centonovantaquattro ministri della Sanità
Che stavano nell'aula della OMS per l'Assemblea generale che guardavano in film su Vieste
E questo era qualche cosa di pensava ordinario a pochi anni prima oggi abbia ratificata il firmata
Da anche dal governo al parlamento italiano la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità beh quello è un testo base anziano e certamente l'influenza di Basaglia in quel testo
Scritto fondamentalmente dagli utenti della Psichiatria e certamente un legato base Agliano assolutamente imprescindibile
Dunque lei è arrivato a Trieste nel settantasette
è arrivato tremebondo così mi ha detto
Per offrirsi come volontario sì Pai che è successo Petrini il mondo innanzitutto perché io non ero uno psichiatra Meir un neurologo
Quindi convenire Neva che l Aurelia regolatoria categoria di scarto nella dell'immaginario primo che vuol farlo psichiatra
Venivo chiamato l'italiano dagli infermieri perché veniva da Milano triestini sloveni d'Italia
Ci sono arrivato lì io ho dormito invece i manicomi secondo i primi tre mesi mi hanno messo a dormire dove metteva alcuni volontari in un reparto
E mi ricordo che quando Minto gli ordini pantaloni e mi mettevo pronto io le mutande mimetico il pigiama attraverso una vetrata c'erano tutti di pazienti dell'ospedale guardava questo mitico che è andato al mio adesso per gli enti interessati
Beh tremebondo perché ero intimidito evidentemente dalla figura di Franco Basaglia intimidito dalla figura di tutti i colleghi che lavoravano che ne sapevano molto più di me
Però ho colto subito una cosa che è stata centrale e che ha influito io ho settantasei anni
La mia vita da quando ho ventisette ad oggi e c'era chi sia respirava l'affettività dentro l'ospedale
La il rispetto per le persone dentro l'ospedale
L'idea di una libertà sostanziale delle persone che circola l'idea che si poteva discutere
Io ho fatto il processo inverso io prima ho conosciuto il manicomio di Balzac Barillari e poi sono tornato a Milano al Paolo Pini dove ho visto
Chi non c'è affetti vita ma c'era il silenzio dei cuori degli psichiatri non c'era il rispetto al c'era l'oggettivazione dei malati
Non c'era la libertà ma c'era una norma che chi in qualche modo con cui il cavallo idea di libertà
E non c'era la discussione perché c'erano dei cervelli vuoti chi erano quelli degli psichiatri
Cosa non è cambiato e Corbelli continuano a essere molto vuoti quelli dell'ex dei nostri psichiatri grazie
Allora viola c'è una seconda lettura e siamo anche quale parte del libro in quale fase del libro la siamo sempre nel nei momenti iniziali in cui
E stanno iniziando a cambiare le cose
Se ne sono molto molto grata volevo cogliere l'occasione perché la mia è una ricostruzione letteraria metaforica un racconto
E sentire le le mie pagine che invece si nel testo incontrano il racconto ero la realtà
Le persone che hanno conosciuto Basaglia che hanno contribuito in prima persona non realizzato quella riforma per me è momento di grande commozione nel senso proprio etimologico
E la regola del cinque e si stracciano le cinghie stamattina il dottor Gino Sarfatti uscire in cortile insieme maschi che sono pure loro che ha c'è una gatta in calore hanno molti profili che vogliono sempre fare l'amore e se poi nascono i gattini quella volpe capace che gli amica nella fontana
Poiché non mi fido di maschio trascorso tutto il tempo con Mastro Lindo che all'amore preferisce prendere a pugni la gente e io lo apprezzo per questo
Da quando si è appellato per assomigliare all'uomo della pubblicità anche più paura e chi lo vede gira lo sguardo e cambia strada
Mi ha raccontato che i genitori lo hanno mandato qui perché da piccolo in casa dava fastidio era agitato voleva sempre mangiare
Gli ho chiesto se ha la mia stessa età ha risposto che non è sicuro perché a mezzo mondo giorni passano da soli senza tesa né fretta e non c'è nessuno che di conti compleanni e tutt'lo sai quanti anni hai
La nuova lunga le dita materie chiude immediatamente non riesco a contare io credo che se come mi ai quindici anni anche se tu hai le ossa più strette
Alpina non è venuta con Noemi del cortile a camminare anche in fretta perché una cappa di casa le piace stare tutto il tempo sdraiata pensare polizie
Aveva ragione suo padre non è fatta per la rivoluzione invece sono una gatta da pelare i libri mi fanno solo sudare
Insomma col dottor in ogni giorno c'è una sorpresa le giornate sono meno uguali di prima
Gli atti tu Gillette che prima di venire qui era stata in una clinica privata si era fatto cacciare perché faceva entrare uscire Maratti secondo il loro piacere
Il direttore gli aveva dato il permesso solo per un piccolo gruppo di tranquilli e un giorno uno di questi tranquilli secche fa se ne esce al mattino e quando alla sera non lo vedono ancora tornare
Aspettano un giorno due giorni tre giorni nessuna notizia si viene a sapere che il pazzo se n'era tornato al paese di Deva contento nella casa Duse genitori ormai morti
Fingeva di essere rientrato da un viaggio per tutti gli davano retta un giorno però lo trovarono appesa a un ulivo nella piazza del paese con un gruppo di corpi che gli pizzicata la faccia
Aveva ammazzato il vicino pensava che fosse una spia del primario che potreste riportarlo là dentro verrà staccato la testa con un lambello
Ma senza fretta al presso la corda essere avviato giù in piazza
I bambini che andavano a scuola lo avevano visto pendolare si erano fermati a guardarlo le lapidi trattavano gli occhi con le mani ritiravano via
è per questo che il dottore ed è stato cacciato dall'attiniche arrivato da noi io te lo dico così fa attenzione seppure dimetterti tu non dargli retta ci sono i pericoli fuori e corpi maligni che non vedono l'ora di Pizzi carte da caccia
La nuova solleva gli ossicini e delle dita per nascondere il viso anche se per lei Cordi non sarebbe di certo un buon passo per i corpi
Mi ha rivelato Gillette che con questa nuova legge che hanno fatto chiuderà il mezzo mondo ma ti immagini che finimondo perché è facile parlare come fa il dottor Lino ma io qui ci sono nata e cresciuta esso tutto
Conosco le facce dei parenti che entrano da quel cancello la giù con la paura di avercela anche loro la stessa malattia sconosciuta quel topo che morde da dentro che un giorno verrà allo scoperto
E li porterà a Capri legati a una branda
Conosco le voci che escono dal petto delle donne e degli uomini come caverne di primitivi nelle notti senza fuoco conosco le cinghie che ti tengono ruvide come carezze di disperazione perché tu non ti faccia del male
Conosco il tanfo di ogni odore puzza di sudore di Tycho di sangue puzza di Pedicini e puzza di fumo puzza di zuppa di cacca di Vacca ognuno alla propria
Forse per questo le sorveglianti ci mandano a fare la doccia tutte le mattine per togliersi la puzza del dolore
La nuova ti porta una mano sul visto come terranno usarla o forse per tapparsi il naso dei cattivi dodici lo sa i soggetti sono sempre indecisi
Ti piaceranno le docce Vedrai le dico allora per consolarla succede così le nostre camicie rimangono vuote sugli attaccapanni come fantasmi grigi Dinoi e tutte gridiamo sotto l'acqua fredda e che siamo gocce di gelo sulle cosce sul guru delle altre
Il freddo è una benedizione che calme di Lidia mi piace
Forse perché mi chiamo il bar come il grande fiume del nord e tutti i fiumi arrivano al mare
Ecco e alle docce non esiste bruttezza
Seni grossi come palloni gambe piene di ciccia tremolanti abbondanza di pance grasse se che carnose in mezzo alle cosce tante brutte ante brune e bionde non è brune e bionde di Pili
E quindi che si allargano sotto la vita di Tadic anche i commi delle nel vento
Tutto quello che sotto i vestiti fare ridere o piangere nudo ritorna più bello di grasse sono rotondi animali della foresta come nei documentari sul terzo canale madre sono gazzelle con i muscoli tesi sopra le ossa
Da vista con gli occhi sbarrati si tasta con le mani quel poco di carne che ha
è in stile Belle anche lei senza la camicia grigia da quella con un coccodrillo rugoso bella come un ramo specchi tre notturno bella come un fiume svuotato dalla siccità
L'anima
Siamo piante con le radici in vista dei Dico tutto quello che sotto si vede da fuori sì abbiamo fame ne abbiamo troppa se noi abbiamo diciamo più se siamo contente cantiamo e balliamo se siamo tristi è come se fossimo a morte da un pezzo
Sì abbiamo un sospetto è già diventato realtà si abbiamo paura la paura una porta spalancata sul voto se abbiamo voglia di parlare le parole diventano un fiume come me in questo momento e se non ne abbiamo più voglia allora punto età
Allora chiudiamo con questa bella lettura questa giornata piena di ricordi Alberta non è stata una santificazione fretta è stata veramente qualcosa che viene dal cuore di tutti noi
Sì io vorrei davvero ringraziare la vicepresidente Scanni
Perché ci ha dato ci ha dato
La possibilità di stare insieme oggi qui
A parlare di questa storia non in modo di tua
Grazie grazie poi