RadicalNonviolentNews

Ecco ci arrancano Valentini un una puntata in cui parleremo di un'intervista che ha fatto discutere e preoccupare quella realizzata il sei febbraio dal giornalista statunitense Tucker Carlson
Ex Fox News a Mosca al Cremlino con Vladimir Putin
A due anni quasi di distanza dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia
Il giornalista statunitense è stato ha colto appunto al Cremlino per una intervista una cosiddetta intervista nel quale però guarda caso sono stati tralasciati molti molti aspetti Cazzola a infatti accuratamente evitato ogni argomento che avrebbe potuto mettere in difficoltà
Vladimir Putin a cominciare da crimini di guerra commessi in Ucraina in particolare nelle città di bruciate Marie Paule oppure i temi della deportazione in Russia e l'indottrinamento dei bambini ucraini
Un crimine realizzato anche con la complicità dell'alleato bielorusso Alexander Lukashenko
Oppure sul mandato di arresto che la Corte penale internazionale a spiccato nei confronti di Vladimir Putin appunto per la deportazione dei minori oppure ancora sulle perdite sul reale numero delle perdite dei soldati russi in Ucraina o sulla morte di uno dei suoi più stretti i soci ovvero
Trigoso intervieni implicò sin il capo dei mercenari della vattene
Anche per quanto riguarda la politica interna Casson ha fatto molta attenzione a non toccare
Argomenti spinosi argomenti scomodi per Putin e non avendo nemmeno menzionato per esempio
Le prossime elezioni presidenziali nella Federazione Russa previste dal quindici al diciassette marzo né tanto meno del quindi della recente annullamento della candidatura dell'avversario
Boris ne Destiny politico che unico politico contrario apertamente contrario all'invasione dell'Ucraina
E ovviamente non una parola sulla incarcerazione dei degli oppositori a cominciare da Alexej Navalny otto Vladimir cara Musa
Un esercizio dunque di autocensura quello di casa sono prevedibile e previsto dato che in passato aveva ripetutamente definito l'invasione con una semplice disputa di confine come un conflitto regionale
Al quale si aggiunge una definizione di
Largo di Melzo Nancy schiva ovvero come un topo di fogna
Quindi più che un'intervista si è trattato di un monologo un monologo durato ben due ore e sette minuti in cui Putin ha ripetuto le falsità sulla inesistenza di uno Stato ucraino e sulle giustificazioni fornite per le invasioni
Giustificazioni che però in qualche modo almeno hanno il tra virgolette merito di equiparare ancor di più il presidente russo a Adolf Hitler dato che a un certo punto dell'intervista Putin stesso ha detto che il rifiuto da parte della Polonia del mille novecentotrentanove di cedere un pezzo del proprio territorio chiamato corridoio di Danzica a Mosca
Segno il superamento di ogni limite spingendo Hitler a iniziale la seconda guerra mondiale con l'attacco alla Polonia
Il fatto dunque che Vladimir Putin abbia potuto trovare ancora una volta in Tucker Carlson un microfono per le sue idee e azioni Genocide dispetto in questo caso alla popolazione Ucraina è qualcosa di molto grave ed è qualcosa su cui nell'ambito dell'iniziativa per il diritto alla conoscenza ci siamo soffermati e abbiamo osservato che analizzato l'abbiamo fatto in particolare con Ezechia Paolo Reale
Il compianto penso che sia Paolo Reale che ci ha lasciati il due gennaio scorso e anche per questo vorrei andare a rileggere un suo articolo del tre Maggio due mila ventidue in cui
Per il papà di spiegare che a mio avviso riuscendoci perfettamente qual è la differenza tra
Propaganda e crimine internazionale
L'obiettivo essendo quello di tracciare una chiara differenza e un limite netto per indicare dove termina l'informazione
E un certo tipo di propaganda per tracimare nel crimini internazionali nel favorire per lo meno l'un atto criminale
L'articolo di Ezechia Paolo Reale si intitola infatti la sottile linea rossa tra propaganda e crimine internazionale
L'articolo è stato scritto in occasione della Giornata internazionale della libertà di stampa e Paolo Reale scriveva
Informazione indipendente e libera in una risorsa irrinunciabile per ogni democrazia e ai giornalisti soprattutto a quelli impegnati sui fronti delle guerre della lotta alle criminalità organizzate e dell'opposizione alle dittature
Ma tributato da chiunque un omaggio e un ringraziamento sincero
Mente rispetti ricordo quando i giornalisti che su quei fronti hanno perso la vita
Agli amici giornalisti un tempo solo cani da guardia della democrazia ma oggi più che mai cani da guardia della verità della libertà in tutti gli scenari più controversi voglio fare un piccolo regalo per la giornata a loro dedicata
Intanto i giustamente ricorderanno oggi esempi fulgidi e luminosi i giornalisti caduti nell'adempimento del proprio dovere
A volte per il concretizzarsi del rischio insito negli scenari nei quali operano ma più spesso uccisi da mani potenti per la loro capacità di cercare caparbiamente e far conoscere verità scomode
Io invece voglia attingere alle mie conoscenze scientifiche per ricordare alcuni esempi negativi
Ricordare non solo per fare in modo che possano risaltare ancor di più le gesta positive delle donne e degli uomini che sono il simbolo della libertà di stampa ma soprattutto perché non si perda la memoria di errori che se dimenticati saremo costretti a ripetere
In regalo una brevissima sintesi priva di commenti dei processi internazionali svolti o in corso di svolgimento a carico di giornalisti o meglio di propagandisti
Che hanno supportato dittature incitato è giustificato guerre violenze e genocidi senza che la tessera Press abbia garantito loro alcuna immunità perché per usare le parole del Pubblico ministero di uno di tali processi
La responsabilità del genocidio non è limitata a coloro che materialmente commettono gli omicidi
Colore Gizzi che diffondono il messaggio d'odio attraverso i mezzi di comunicazione convincono le persone normali ad uccidere sono molto peggio di coloro che mettono in esecuzione le loro parole
La promozione e l'esecuzione di vaste ripetute campagne d'odio e disinformazione indirizzate contro uno specifico gruppo nazionale religioso etnico politico o sessuale infatti non è solamente moralmente devoluto Gica mente censurabile ma può a determinate condizioni
Costituire un potente incentivo una consistente agevolazione della realizzazione di crimini internazionali
E quindi integrare un'ipotesi di concorso dei responsabili dell'informazione distorta e violenta nella realizzazione di tali crimini è una scelta che ha radici lontane
Tanto che già il tre novembre del mille novecentoquarantasette l'assemblea delle Generali delle Nazioni Unite
In una risoluzione condanna ogni forma di propaganda in qualsiasi Paese condotta indirizzata o comunque idonea a provocare o incoraggiare ogni minaccia alla pace ogni violazione della pace o qualsiasi atto di aggressione
Il Patto internazionale sui diritti civili e politici del mille novecentosessantasei sottolinea poi all'articolo venti che qualsiasi propaganda a favore della guerra deve essere vietato dalla legge
E qualsiasi appello all'odio nazionale razziale o religioso che costituisce incitamento alla discriminazione all'ostilità o alla violenza deve essere vietato dalla legge
La giurisprudenza internazionale conosce rilevanti esempi di giornalisti editori conduttori
Il trasmissioni radiofoniche riconosciuti colpevoli di crimini internazionali per le parole di odio e di disinformazione veicolate al pubblico attraverso i mezzi di comunicazione
Il giornalista Julios Striker fondatore ed editore della rivista settimanale tedesca Der Stürmer
Fu condannato a morte eseguita mediante impiccagione dal tribunale di Norimberga perché mini contro l'umanità perché le falsità con le quali aveva descritto gli ebrei e le loro azioni si erano rivelate un formidabile incentivo per attivare la persecuzioni contro gli ebrei
E giustificare omicidi e stermini
Un altro giornalista anzi frecce era conduttore di un programma radiofonico di successo poi sottosegretario con delega al settore radiofonico del Ministero della propaganda del regime nazista
Diretto da Goebbels il conduttore fu giudicato da un tribunale tedesco nell'ambito dei processi ai criminali di guerra dei quali il Tribunale di Norimberga non si era occupato per la minore importanza dei soggetti che se ne erano resi responsabili
E fu condannato a nove anni di lavori forzati per aver agevolato attraverso i suoi discorsi di odio disinformazione trasmessi via radio la creazione del popolo tedesco di un diffuso sentimento favorevole alla persecuzione allo sterminio degli ebrei
Che rese successivamente possibile o comunque agevolò la realizzazione dei crimini perpetrati dai nazisti dalle truppe tedesche
Ma il caso più recente e più significativo conosciuto come media keys
è quello esaminato dal tribunale internazionale per il Ruanda che porto già nel due mila tre alla condanna all'ergastolo di Ferdinand nasce Imana e a trentacinque anni di reclusione
Diciamo Sco barra Yang Visa fondatori di radio televisione libera delle mille colline conosciuta anche come Radio Mascetti o radio odio
E alla condanna all'ergastolo per Ansaldo udienze giornalista fondatore ed editore del settimanale Candura per la campagna di odio di di di disinformazione
Diretta verso l'opinione pubblica che portò il genocidio dei tutsi una delle etnie presenti nel Paese
Mentre un altro giornalista di nazionalità belga attivo a Radio machete Giorgio Ruju
Si era riconosciuto colpevole ed era stato condannato a dodici anni di reclusione
La condanna fu allora salutata con favore tra gli altri da Freedom House Reporter senza frontiere
Nel motivare l'entità della pena inflitta Anna ci manda il presidente del Tribunale internazionale evidenzio che lo stesso era pienamente consapevole del potere delle parole
E uso la radio un mezzo di comunicazione che raggiunge un vasto pubblico per disseminare odio e violenza
Senza un'arma da fuoco un machete una qualsiasi arma fisica causò la morte di migliaia di civili innocenti
Dunque andava concludendo Paolo reale questo suo articolo
Buona celebrazione a tutti noi per la giornata di oggi dedicata alla vera libertà di stampa con un pensiero particolare a tutti i giornalisti indipendenti che hanno perso la vita o sono impegnati negli scenari di guerra
Une Paesi oppressi dalle dittature documentare l'assurdità di atrocità e violenze che avrebbero dovuto restare sepolto nel passato che che invece c'è affacciano minacciose sul nostro futuro
Ecco queste parole di questi esempi riportati da Paolo Reale credo siano un elemento di riflessione molto importante soprattutto nel identificare qual è il problema quali sono i rischi associati all'autocensurato e al fornire a un criminale di guerra come è stato definito dalla Corte con l'Ente nazionale Vladimir Putin
Un microfono un megafono attraverso il quale poter continuare a
Diffondere informazione e incoraggiare proseguire
La realizzazione di atti criminali
Atti criminali che tra l'altro Vladimir Putin non commenta e per la prima volta il pensiero qui non può non andare per esempio la guerra in Cecenia
E ha quei giornalisti a cominciare da Anna Politkovskaja uccisa nel due mila sei che hanno cercato appunto come scriveva Paolo
Paolo Reale di fare informazione di far conoscere alle persone cittadini cosa stava realmente accadendo sul terreno e adesso per completare il quadro di questo approccio di questa iniziativa per il diritto alla conoscenza al quale Paolo Paolo reale ha contribuito in maniera determinante andiamo ad ascoltare la audizione che Paolo reale affatto alla commissione del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani sul diritto alla conoscenza
Il sedici dicembre due mila ventuno audizioni che poi portò alla adozione da parte della Commissione stessa
Del di un testo di una risoluzione a favore del riconoscimento del diritto alla conoscenza in questa occasione Paolo si soffermò soprattutto sulla esigenza di trasformare l'informazione in conoscenza ovvero di guadagnare la capacità come società
Di saper navigare tra la massa di informazioni e di fonti di informazione che esistere oggi per poter distillare in qualche modo una conoscenza democratica che possano portare Allo sviluppo continuo e virtuoso delle nostre società democratici ecco Paolo Reale
Al Senato il sedici dicembre due mila ventuno
Molto breve ma
Indicare quali sono le ragioni fondanti di una battaglia per il diritto alla conoscenza
Perché probabilmente questo il momento in cui
Va compresso la correlazione tra battaglie per un diritto e conservazione della democrazia liberale così come noi intendiamo
Questo concetto diciamo tra virgolette in
Le parole del presidente Mattarella sono state il
Quelle che tracciano il quadro nazionale siamo passati a una velocità enorme da una società analogia
In realtà è fondata su gli Stati nazionali quindi sulle frontiere sulle barriere a una società digitale e globale
La velocità è stata enorme
Basti pensare che non sono ancora in età da pensione non sono neanche il giovane però io ho iniziato la mia vita con la televisione in bagni in bianco e nero con un canale unico e ho fatto la mia tesi di laurea battendo la macchina
E quindi questo per far comprendere la velocità con la quale siamo giunti a questo cosa ha creato questa forte accelerazione è questa questo abbattimento delle barriere
Fra gli stati nazionali chiaramente ha creato evidentemente
Il fatto che vi siano oramai spazi globali alcuni dei quali privi di governance
Privi di governance politica quella governance alla quale eravamo abituati dentro gli Stati nazionali molto stretta molto rigida molto controllabile
Oggi il governo globale ci sono larghi spazi invece non in cui non c'è una governance politica non se ne una Governance chiare questi spazi ovviamente sono da un punto di vista spaziale
Ricomprendono tutto il pianeta oramai è il problema e se volgiamo maggiorato dal fatto che sicché si chiede una reazione temporale per le decisioni molto più immediata che anche quella consentita dalla tecnologia
Rispetto al passato quindi dovevamo un ambiente ristretto è un tempo largo per deciderà oggi abbiamo tempi larghi nei tempi ristrettissimi e spazio
Illimitato questo appunto ha creato sacche di
Di Governance
In qualche modo staccate dalla democrazia indipendenti
Dalla democrazia perché indipendenti dal controllo popolare
Ora si può pensare i diritti umani fondamentali fare una battaglia di retroguardia
Cercando di difenderli dal progresso oppure si può come abbiamo fatto noi comprendere del progresso non lo puoi fermare degli semplicemente adeguare i diritti fondamentali al mondo che cambia questa è la battaglia per il diritto alla conoscenza e la mutazione
Della
Capacità dei diritti fondamentali di resistere e di essere riconfermati durante un tempo che è completamente diverso da quello in cui sono nati azione nel dopoguerra
Nel secondo dopoguerra ed erano strutturati per un mondo che non c'è più
Diritto alla conoscenza quindi significa riavvicinare
I momenti decisionali a Chieti trovare del potere democratico ci sono i cittadini e l'unico modo per riavvicinare i cittadini in un in modelli che stiamo vedendo invece sempre di più ad allontanarsi sempre di più vertici Stiffi anche all'interno delle democrazie l'unico modo è quello di fornirli di farli partecipare al dibattito pubblico ma un dibattito pubblico che sia vero è informato
Ecco perché
Dal momento dell'accesso alle informazioni al momento del dibattito pubblico si sono quei tre passaggi
Importanti che ha richiamato il dottore angeli che sono una sorta di prova letta nella quale se questa meravigliosa alchimia in cui l'informazione gareggia si trasforma in vera e propria conoscenza
Ecco perché noi riteniamo che ci sia necessità di meglio regolamentare l'accesso alla conoscenza da parte del dei cittadini della generalità dei cittadini riteniamo indispensabile richiamare i i luoghi del sapere alla loro responsabilità sociale per dirle in modo forse crudo ma necessariamente perché il tempo e
Grande quindi è giusto dare delle informazioni veloci c'era l'università non devono più essere solamente in luoghi dove si valutano gli studenti o si cercano contributi per sopravvivere
Le università devono tornare a essere i luoghi del sapere che consentono alla società di decrittare le informazioni complesse e di poterlo utilizzare all'interno del dibattito
Questo è un essenziale cambio di mentalità che deve essere in qualche modo indirizzata oggi la politica indirizzata al contrario se si danno contributi alle università per cercare determinate cose
Non si sa attenti se se non partecipano al dibattito pubblico se i professori universitari stanno a casa loro non è questo il motivo per cui si creano delle università
Da quando poi il il detentore del sapere
Decreta l'informazione e la rende comprensibile tutti c'è il grande passaggio divulgazione
Questa informazione deve arrivare tutti lì c'è il grande tema dei media sul quale chiaramente tantissimo deve essere fatto sulla libertà dei media sulla garanzia del pluralismo dei media
L'ultimo passaggio importante è che questa informazione così divulgata capillarmente
Deve essere compresa nel modo migliore da quanta più gente possibile il grande capitolo quindi della cultura l'affermazione della cultura generalista non della cultura tecnica azione del per sapere come ragionare non deve saper come fare tecnicamente una cosa grande capitolo dell'educazione a scuola
Ecco che il presidente noi riteniamo che il diritto alla conoscenza sia un insieme di strumenti che disegna
Una democrazia liberale nuova al livello della sfida globale tecnologica dove oggi invece il disegno di democrazia
Fondato su quei diritti appunto a tutti prima e irrinunciabili non consentirebbe uguale uguale azione è un modo per furto Buzzi costringere a pensare
Purtroppo per fortuna si fosse apprezzo modo diverso da quello abituale ecco questo era un estratto dell'intervento di Paolo reale il sedici dicembre due mila ventuno nella Commissione straordinario del Senato per la tutela e promozione dei diritti umani
In cui è stato messo in evidenza il ruolo delle università e dei media nel decrittare le informazioni grezze per trasformarle in conoscenza ed è in questo senso che è un esercizio come quello di Tucker Carlson un esercizio di autocensura
Non aiuta anzi è dannoso a questo processo
Ma alcuni mesi più tardi precisamente il sei giugno del due mila ventidue Paolo Reale fu ancora più esplicito ancora più chiaro
Nell'affrontare questo tema intervenendo all'assemblea del comitato globale per lo Stato di diritto Marco Pannella in cui si soffermò ancora una volta sul ruolo dei media e sul ruolo dell'informazione
Ecco un passaggio intervento perché è salvaguardare all'interno dei singoli Stati le libertà fondamentali
Era garanzia di un futuro di pace perché laddove non ci sono dittatura non c'è guerra questa è la verità assoluto cioè combattere la dittatura vuol dire essere certi di avere un futuro di pace perché dove c'è democrazia non c'è guerra ecco perché il Consiglio d'Europa che sembrava una cosa strana ma perché questi Stati che si uniscono per andare a vedere l'un l'altro cosa in Italia non vai in materia di ma libertà di manifestazione del pensiero coso non vanno in un in Francia in materia di libertà personale cosa non vada in Germania in materia di famiglia e per questo perché ciascuno di noi ha interesse che non solo a casa nostra
Ma dappertutto vi sia costante l'attenzione per i diritti umani fondamentali per il loro rispetto perché sono l'unica garanzia della democrazia è l'unica garanzia di un futuro di pace
Ecco dopo questa premessa in cui nomina il consiglio d'Europa Paolo Reale parla del processo di Norimberga venendo al nocciolo della questione ovvero i rischi associati alla manipolazione delle informazioni e al bisogno quindi del diritto alla conoscenza
Alcuni dei capi di accusa che facevano riferimento ai agli imputati tedeschi erano quelli di aver portato la dittatura in Germania di aver consentito consolidarsi del Partito socialista nazionale dei lavoratori tedeschi
Con la finalità di porre in essere poi quelle azioni politiche che comprendevano anche le guerre di aggressione la persecuzione delle minoranze
Quindi anche sono il costituire rafforzare
E andare a
Ha implementare l'azione di un partito politico che a quelle finalità è stato considerato un crimine stato considerato un crimine internazionale sono persone che sono state processate e che sono state
Condannate per questo
Oggi di tutte queste cose bisognerebbe probabilmente ricominciare ricomincerà a parlare ricomincerà a parlare perché io sono convinto che le nostre democrazie stiamo subendo un attacco da parte delle
Dittature del regime
Illiberali stanno subendo l'attacco dove dove siamo più
Permeabili
Dove ci sono le nostre libertà alle quali non sappiamo rinunziare ma delle quali qualcuno si può approfittare e la libertà di manifestazione del pensiero è il tipico esempio
C'è libertà di manifestazione del pensiero ma abbiamo il dovere di tutelarla sopra ogni oltre ogni altra ragione perché senza quella non esistono democrazia
Max attraverso quella pop entrare qualunque cosa può penetrare un attacco mettono cuore della democrazia con l'alterazione dei risultati elettorali con l'alterazione anche della
Dei convincimenti e dei valori che noi ci portiamo ci portiamo normalmente dietro
E allora riferito alla conoscenza nuova illustrato molto bene il presidente non posso certo tornare su questo ma vuole restituire alle democrazie il potere ai cittadini di contribuire al governo della della propria nazione e dei propri territori e di farlo sulla base della verità sulla base delle informazioni conosciuta controllabili corrette che possono portare il Borea un dibattito pubblico e possono portare Poli alle decisioni giuste
Qual è il momento critico di questo nostra richiesta diritto alla conoscenza
Il va be'non è critico sicuramente il momento di in cui noi chiediamo agli Stati di mettere a disposizione tutte le informazioni al disponibili per le decisioni che devono adottare diciamo che è un trend che ormai partito che ci trova quasi tutti d'accordo si può parlare di eccezioni ma sostanzialmente e qualcosa
Che
Quanto meno nel nella nella nostra Europa è qualcosa che
E assolutamente accertata com'è che ci sia il diritto alla conoscenza serve che l'informazione si trasformi in conoscenza che qualcosa di più complesso
Quindi cosa vuol dire cosa vuol dire vuol dire che alcune informazioni
Il numero di informazioni a volte talmente e norma
Che non si è in grado medie approfittarne né di comprendere quale sia giusta e quale sia sbagliata
Però ci sono due anelli di trasmissione dell'ANAS nella nostra società sono diventati debolissime
Il primo anello di trasmissione e quello di chi deve realizzare tecnicamente scientificamente queste informazioni decretarne quasi per darci la possibilità di comprendere di cosa stiamo parlando
Il secondo indispensabile anello è quello della stampa
Dico stampa per intendere qualunque qualunque mezzo oggi il fusione senza una stampa indipendente senza una stampa plurale senza una stampa libera al pubblico non può arrivare quel dibattito almeno anche nel momento in cui è correttamente filtrato dalle autorità scientifica ecco il momento importante del diritto alla conoscenza non è solo un semplice diritto è una visione del futuro una visione del futuro diverso ma ricevono il futuro in quella università sono libere sono indipendenti non sono cercatori di contributi ma cercatori di conoscenza uno a un mondo in cui la stampa generalmente naturale non è condizionata
Perché vedete lo citava prima a buon diritto il presidente a terzi
Difendere i diritti umani certamente non è gratis
Però i confini delle azioni anche di coloro
Che hanno ruoli che apparentemente dovrebbero essere dalla parte dei tra virgolette buone come possono essere gli avvocati come possono essere gli UDC come possono essere i giornalisti
Ecco anche quei ruoli in particolare il ruolo del giornalista ha un limite ed è il limite che segnato dalla legge la propaganda la propaganda in
Favorire un crimine internazionale non è libertà di manifestazione del pensiero è un crimine
Per molto semplici
Per questo summit mettere o non lo dico io che potrebbe anche lasciare il tempo che trova
Lo dice la giurisprudenza delle Corti internazionali
Così Paolo Reale specificava ulteriormente cosa il diritto alla conoscenza
Combinando rogo nella libertà di espressione dei suoi limiti
In chiusura vorrei anche citare Lionel Barber editore del Financial Times che in merito all'intervista la cosiddetta intervistati tanto il caso ad armi Budin ne parla di differenza tra giornalismo e propaganda e dice Barber Carson è una figura politica con un punto di vista già scritto problema del giornalismo americano è che la distinzione tra opinione e cronaca e molto più sfumata rispetto a venti anni fa quando c'era una divisione abbastanza rigida
E testate giornalistiche devono smetterla con questi modelli di business che fondamentalmente dicono glieli richiama un pubblico specifico che facciamo semplicemente giornalismo che piaccia loro questa è una strada molto pericolosa
Con questa definizione questa dichiarazione sembra fortuna di la nel bar perché con il ricordo le parole di Paolo Reale la vita normale news per oggi termina quale appuntamento per la settimana prossima