Presentazione del Rapporto annuale dell'Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP)

Giorno a tutti a tutti benvenuti
Dunque un piacere per me aprire i lavori in occasione della presentazione del Rapporto mille ventitré predisposto dall'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche saluto e ringrazio il presidente dell'Inaf Sebastiano Fadda che illustrerà il rapporto e tutti coloro che interverranno di seguito l'edizione di quest'anno o del rapporto intitolata lavoro formazione e welfare
Un percorso di crescita accidentato
Non sottrarrò tra l'altro molto tempo gli interventi che mi seguiranno mi limito dunque evidenziare sotto alcuni profili e suggestioni che emergono dalla lettura di questo interessante documento un primo aspetto sul piano più generale si collega direttamente alla funzione svolta dai Nap così come da altri soggetti pubblici e privati ovvero la valutazione delle politiche pubbliche a rilievo di tale funzione è che tale funzione a nell'ambito delle attività del Parlamento quindi per noi questo un passaggio molto importante
L'istituto come noto si occupa di analisi monitoraggio valutazione delle politiche del lavoro delle politiche dell'istruzione della formazione delle politiche sociali e più ampiamente di tutte le politiche economiche che hanno effetti sul mercato del lavoro si tratta di dati
E di informazioni misurabili e verificabili che sono poi necessari anche nella comunicazione ai cittadini e nel dibattito pubblico per favorire come in ogni sistema democratico che si rispetti la partecipazione che a sua volta predispone e presuppone una consapevolezza e in dubbio quindi che la valutazione delle politiche pubbliche si un capitolo fondamentale del presente e del futuro dell'attività e del ruolo stesso delle camere nel sistema costituzionale
Vedete di fronte adesso no i rappresentanti delle istituzioni e anche le amministrazioni parlamentari dobbiamo predisporre ogni strumento utile rafforzamento delle capacità di valutare le politiche pubbliche anche considerando che
A sua volta verrebbe potenziata la funzione di Indirizzo è anche quella di controllo in termini parlamentari in questa direzione c'ha già orientato come con decisione il PM RR che impone di verificare come indicatori qualitativi e quantitativi la messa a terra di riforme di investimenti e anche la valutazione sull'impatto di genere
è il percorso della realizzazione dell'agenda
Due mila e trenta sullo sviluppo sostenibile di fatto si muovono sul medesimo verso alla luce di tutto ciò credo che non vi potesse essere sede istituzionale più appropriata di quella in cui oggi ci troviamo per presentare il rapporto inattuabile andando più nello specifico sul contenuto della rapporto lo stesso
Con il supporto da di dati di grafici in sostanza si sofferma su tutti quelli che sono considerati i punti nodali del dibattito attuale in materia di lavoro vengono Ali zattera analizzate
Anzitutto l'evoluzione del mercato del lavoro le grandi questioni oggi al centro dell'attenzione per citarne alcune la questione salariale il ruolo della contrattazione collettiva la relazione fra retribuzioni e produttività
Anche nell'ottica di costi di profitti delle nostre imprese le sfide e le opportunità delle nuove forme di erogazione
Della prestazione lavorativa a cominciare dalla lavoro agile e la conciliazione vita lavoro molto banalmente e non è banale la conciliazione vita lavoro e uno degli asset più importanti rispetto anche alla ricerca di nuovi posti
Di lavoro di fronte a tale scenario si esaminano coi fra luci ed ombre le politiche pubbliche anche guardando le esperienze di altri Paesi con specifici approfondimenti fra l'altro sulla formazione professionale
è un tema che abbiamo dibattuto molto spesso anche in queste aule
Rispetto alla quale si evidenzia la riforma degli ITS Academy in avanzato stadio di implementazione nonché sul welfare soprattutto beneficio
Delle persone disabili e non autosufficienti anche nell'ottica del percorso di attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni
Come emerge da questa mia sommaria illustrazione dunque i profili di interesse
Per le istituzioni e la politica sono molto molto numerosi non sottraggo
Quindi ulteriore spazio agli illustri relatori cui cedo volentieri di immediatamente la parola rinnovando i miei ringraziamenti i benvenuti ovviamente Yuri di buon lavoro grazie
Buongiorno a tutti
Ringrazio l'onorevole Walter Rizzetto
Il presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati
Che oggi in questa sede rappresenta la Camera dei deputati
Entro subito nella presentazione del rapporto
Dicendo che lo scenario evolutivo del mondo del lavoro che l'attività di ricerca dell'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche consente di offrire alla riflessione degli operatori delle
Decide gli studiosi dei decisori politici presente quest'anno un moderato percorso di crescita lungo il quale si incontrano tuttavia alcune criticità che non possono essere trascurate
Al fine di evitare una degenerazione del tessuto produttivo e della coesione sociale del Paese
Il mercato del lavoro come tutti sanno sottoposto a profonde trasformazioni
Che derivano da un lato dall'accelerazione del progresso tecnico che essi ripercuote in larga misura sulla riduzione dei coefficienti tecnici di lavoro
Sulla diffusione dei nuovi modelli di organizzazione del lavoro e di nuove modalità di prestazioni Tel attività lavorativa
E d'altro lato l'evoluzione della domanda finale di beni e servizi che influisce sulle trasformazioni
Questa domanda finale e altrettanto collegata sia al cambiamento dei gusti dei consumatori sia una modifica della dislocazione internazionale della produzione e delle catene di valore internazionale
Per governare questi processi di radicale cambiamento strutturale
Riveste particolare importanza oltre che naturalmente l'appropriatezza delle misure di politica economica anche la tempestività degli interventi se si prende in considerazione un fenomeno soltanto dopo che questo si è manifestato anziché quando iniziano a operare i fattori che portano al verificarsi di esso
L'efficacia delle misure adottate per fronteggiarlo subisce per ciò stesso una significativa riduzione e necessario quindi evitare un allungamento eccessivo dei tempi impiegati per analizzare e comprendere i termini che i problemi
Per definire gli obiettivi e le variabili su cui intervenire con le misure più appropriate
Questa fase fuori Grassi molto lunga
E a volte eroe e anche controversa perché in essa confluiscono valutazioni di carattere tecnico insieme a valutazione di carattere politico che possono ritardare le decisioni circa le misure da adottare
Conclusa questa fase viene poi la fase dell'attuazione degli interventi quella che gli inglesi chiamano imponente che scende la quale essendo affidata alla pubblica amministrazione può essere soggetta ai ben noti rallentamenti e ritardi oltre che a la comune nella gestione
E la somma dei tempi impiegati per completare tutte queste fasi può provocare un ritardo tale da indebolire significativamente l'efficacia delle misure di politica economica rispetto alle variabili Obiettivo
Lina essendo un ente pubblico di ricerca e non un decisore politico
Non può fare molto rispetto alle fasi decisionali e attuative delle politiche pubbliche
Ma può fare molto nelle fasi che precedono le decisioni politiche offrendo ai decisori politici e agli operatori una segnalazione tempestiva delle criticità
E dei segnali premonitori dei fenomeni da affrontare nonché un quadro conoscitivo degli scenari in evoluzione è una valutazione di carattere tecnico sulle variabili obiettivo degli interventi poi inoltre anche offrire un contributo in termini di valutazione dell'efficacia e dell'efficienza delle misure adottate
E in quest'ottica che è stato concepito rapporto che qui viene presentato
Mettendo a fuoco gli scenari evolutivi del mercato del lavoro non si può non rilevare come essi si inquadri no in un contesto macroeconomico che superata alla fase pandemica
E la forte ripresa iniziale appare ora dominato dal grande incertezza
A causa della combinazione di crisi energetiche turbolenze geopolitiche vicende belliche intensi processi inflazionistici
Nonostante la riduzione dei tassi di crescita Del Piero l'andamento dell'occupazione in termini aggregati ha registrato risultati positivi
Il saldo positivo di cinquecentocinquanta mila occupati dell'ultima rilevazione Istat rispetto al gennaio due mila e venti e il valore assoluto di ventitré virgola seicentonovantaquattro milioni di occupati totali rappresentano livelli altamente apprezzabile
Anche se qualche perplessità in proposito è illegittima
A causa della particolare definizione statistica della condizione di occupato all'interno di questo quadro positivo si vedevano tuttavia alcune criticità ancora nonché risolte che costituiscono sfida da affrontare
Una prima criticità è costituito dalla questione salariale
La distribuzione funzionale del reddito il cui andamento storico in Italia mostra una caduta crescente della quota dei salari sul pilota e una crescente quota di profitti sia ormai stabilizzata su valori rispettivamente del quaranta per cento del sessanta per cento che configurano un modello di crescita profitto letta
Nella letteratura economica vengono avanzati forti dubbi sulla tenuta di tale modello nel lungo periodo mentre si attribuisce maggiore solidità a modello Wake letta
Per via della crescita della domanda aggregata acché in questo modello è in grado di alimentare un sentiero di crescita ha sostenuto
Accanto a questa osservazione di carattere macroeconomico
Va posto in rilievo l'andamento dei salari reali nel nostro paese
Che confrontato con quello degli altri Paesi ok sì rivela e nei tempi recenti addirittura in diminuzione rispetto al due mila e venti a fronte di incrementi sostanziali negli altri paesi
Non si può non menzionare a questo proposito il peso dal recente processo inflazionistico
Tale processo non trae alimento dalla classica spirale salari Prezzi salari e neanche da una eccessiva pressione della domanda
Ma piuttosto da una spregiudicata politica dei prezzi praticata da impresa de che operanti in un mercato di concorrenza imperfetta o addirittura oligopolisti casse non monopolistica
Lungi dall'essere Price Take asse diventano esercitano il loro potere di Price makers Ceretti si settori dal prezzo fissando crescenti margini di guadagno a vantaggio dei loro profitti il pur lodevole interventi governo a sostegno dei soggetti più emarginati
Dovrebbero essere sostituiti o perlomeno accompagnati da interventi diretti ai fattori causali del processo inflazionistico
Oppure alla istituzione di meccanismi capaci di garantire le retribuzioni reali dei lavoratori
E anche dei pensionati che sono privi di potere di mercato superando i limiti dell'adeguamento basato sull'indice dei prezzi al consumo armonizzato
Peraltro combattere questo tipo di infrazione con gli strumenti tradizionali di restrizione monetaria
Può rivelarsi molto costoso in termini di impulsi recessivi
Dal punto di vista microeconomico questo problema si lega con quello del costo del lavoro dell'impresa
Bisogna partire dalla considerazione che le funzioni di massimizzazione dell'utilità per i lavoratori e dei profitti per le imprese sono esattamente l'una l'inverso dell'altra
L'utilità dei lavoratori e funzione diretta della retribuzione in Fares dello sforzo lavorativo
Mentre il profitto delle imprese e funzione inversa della retribuzione è funzione diretta dello sforzo dei lavoratori il punto di equilibrio si gioca sul piano delle convenzioni sociali
Il salario come istituzione sociale come ricorda Solow
è sul piano della contrattazione collettiva
La contrattazione collettiva peraltro particolarmente sviluppata nel nostro Paese
L'Italia si posizionerà al primo posto in Europa con il novantotto per cento di copertura con prevalenza della contrattazione collettiva settoriale di primo livello
La direttiva europea pubblicata il venticinque ottobre del due mila e ventidue
Tuttavia stigmatizza che tra virgolette negli ultimi decenni le strutture tradizionale della contrattazione collettiva si sono indebolite
Ma siano deboli siano forti
Resta il fatto che in Italia è se non sono state capaci di garantire tra il mille novecentonovantuno e il due mila ventidue quella crescita dei salari reali
Che nella media dei Paesi dell'OCSE ha raggiunto il trentadue virgola cinque per cento di crescita mentre l'Italia si è fermata a l'uno per cento
L'estesa copertura della contrattazione collettiva del nostro Paese non impedisce peraltro l'esistenza di Francia e di lavoratori il cui salario orario
Sta ben al di sotto dei minimi salariali io aggiungerei anche della decenza
E non esistono al momento strumenti che garantiscono l'impossibilità di scendere al di sotto di una soglia minima la scelta dei decisori politici è stata quella di risolvere il problema puntando al rafforzamento della contrattazione collettiva
Anche se non esistono ragioni né sul piano analitico né sul piano intelligenza empirica per discutere strumenti di altro tipo basati sulla imposizione di una soglia mimica minima invalicabile
Il basso livello dei salari riposa su una spirale perversa
Bassa produttività bassi salari e bassa produttività
Il tentativo di legale l'aumento dei salari alla crescita della produttività in sede di contrattazione di secondo livello non ha avuto successo a causa della bassa diffusione di quest'ultimo come si può vedere la figura elegante ma anche a causa dell'ambiguità del legame incorporato nel meccanismo ideato infatti essendo il legame tra dinamica salariale e dinamica della produttività
Riferito all'incremento della prudenti fitta realizzato la possibilità di mantenere basso il costo del lavoro per unità di prodotto attraverso questa via anche se la produttività non cresce
Non può certo considerarsi un incentivo perché le imprese investano innovazione per aumentare la produttività
Una proposta alternativa avanzata nella letteratura economica di di un più efficace aggancio della dinamica salariale è una sorta di tasso programmato di crescita della produttività
Non è stata mai presa in considerazione dalle parti sociali
E tuttavia pur essendo passo in Italia il tasso di crescita della produttività del lavoro
Come si può vedere
Nel grafico il tasso di crescita dei salari non riesce ad essere a partire dal mille novecentonovantadue costantemente ancora più basso
Tutto ciò rappresenta un'ulteriore conferma della deriva verso un modello di crescita profit flirt
Che per le ragioni sopra accennate sarebbe bene sostituire con un modello di Welch studente cioè condotto guidato dai salari
Sul fronte dell'utilizzo della forza lavoro in Italia sta emergendo un altro fenomeno che deve preoccupare i responsabili della politica economica si tratta del cosiddetto labour short
Ossia della carenza di lavoratori
Esso si manifesta con una difficoltà dei datori di lavoro a coprire i posti vacanti in altre parole a colmare l'eccedenza dalla domanda sull'offerta di lavoro
Va notato che in questo caso il ruolo dell'eliminazione dalle eccedenze che in un mercato concorrenziale pieni attribuito alla flessibilità dei prezzi non si materializza
Non si vede infatti una crescita del livello salariale in funzione del raggiungimento dell'equilibrio tra domanda e offerta di lavoro
Ciò conferma come il mercato del lavoro sia comunque un mercato sui generis non assimilabile nel suo funzionamento agli altri mercati di cui si compone il sistema economico
Questa difficoltà coprire i posti vacanti
Che è molto estesa
Molto lamentata dai datori di lavoro può assumere diverse forme
Difficoltà dovuti a di Selene amento tra le competenze richieste e le competenze possedute dai potenziali lavoratori
Difficoltà dovute ad assenza di candidati ossia al rifiuto delle proposte di lavoro
Oppure ancora difficoltà trattenere i lavoratori né posti di lavoro
Il primo tipo difficoltà rinvia al problema dei percorsi formativi e dei loro contenuti
Il secondo tipo di difficoltà quello delle rifiuto dell'assenza della carenza di candidature di candidati del rifiuto di proposte di lavoro e quantitativamente assai rilevante
Sebbene sia in qualche misura correlato anche al declino demografico
A che fare con una crescente indisponibilità dell'individuo a svolgere certi tipi di attività lavorativa
Generalmente si tratta di attività legati ai mestieri tradizionali o ai settori dei servizi turistici e della ristorazione oppure opposizione lavorative non necessariamente appartenenti a questi settori ma presentano qualche aspetto particolarmente sgradito
Per il rifiuto di svolgere attività legate ai misteri tradizionali e financo artigianali si possono trovare spiegazioni
In atteggiamenti culturali che considerano tali attività poco prestigiose in certi casi molto faticose e quindi poco attrattive
Tali atteggiamenti negativi si estendono anche alle scelte dei relativi percorsi formativi di istruzione e formazione professionale
Talvolta considerati inferiori rispetto a percorsi di istruzione scolastica che portano al diploma di scuola secondaria superiore e poi allora laurea
Il rifiuto legato alla presenza di aspetti poco graditi di alcuni posti di lavoro può essere spiegato osservando le ragioni di insoddisfazione dei lavoratori
Che i lavoratori italiani siano tra i più insoddisfatti del proprio lavoro in Europa risulta dalle indagini svolte periodicamente dall'in alto per la io ero piano socio al sei nove
Ma è dai dati rilevati dalla quinta indagine apre sulla qualità del lavoro che si scopre che la quota di occupati molto soddisfatti del proprio lavoro non raggiunge il cinquanta per cento per svariati aspetti in particolare i soddisfatti per le retribuzioni sono soltanto il quarantuno per cento
Insoddisfatti per le prospettive di carriera sono il quarantadue per cento
Per i carichi di lavoro il quarantaquattro per cento per gli orari di lavoro il quarantaquattro virgola cinque per cento
Inoltre la quota di occupati che dichiara la corrispondenza tra l'attuale lavoro svolto e quello che avrebbero potuto svolgere raggiunge solo il cinquantuno per cento nella fascia detta tra i diciotto e i trentaquattro anni
Per gli uomini è il cinquantasei per cento per le donne
Appare evidente che la flessibilità oraria
Il carico di lavoro le prospettive di carriera la natura delle mansioni il clima sociale la stabilità l'autonomia oltre che il livello salariale
In altre parole la qualità del lavoro nel suo complesso entra tra gli argomenti della funzione di offerta di lavoro
Questo dovrebbe far riflettere i datori di lavoro e in managers sui miglioramenti da apportare nell'organizzazione del lavoro per intercettare l'offerta che si configura contrari caratteristiche anche modelli di Geox Arci avrebbero bisogno di un aggiornamento sulla base di questi dati
Questo riguarda la teoria economica
La terza difficoltà quella di trattenere la forza lavoro nella propria azienda si lega al fenomeno delle dimissioni volontarie
Forse non si tratta esattamente di Credit Dick Nation
Ma in termini di valori assoluti si tratta di cinquecentosessanta mila lavoratori in Italia nel due mila e ventuno il qui troverete oggi pari al tre per cento e storicamente non è andato mai oltre il due virgola cinque per cento
Tuttavia poiché è una quota pari al sessanta per cento dei lavoratori sì il ritrovo fine altra occupazione già dopo il primo mese
Sembra potersi dedurre che il fenomeno rappresenti un processo timbri allocazione del lavoro dovuto alla ricerca da parte dei lavoratori dei migliori di migliori condizioni di lavoro
Dalle indagini in alto plus del due mila ventidue si ricava che una quota pari all'uno virgola uno per cento dei lavoratori ha pensato di dimettersi
Anche a prezzo di una diminuzione del proprio tenore di vita
E il tredici virgola cinque per cento solo se trovasse altre forme di reddito
Con riferimento ai settori le percentuali salgono nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli
La coincidenza con molti profili per i quali i datori di lavoro lamentano difficoltà di reclutamento significativa
Per fortuna
Le nuove tecnologie aprono due prospettive molto favorevoli al miglioramento della produttività e contemporaneamente al miglioramento della qualità del lavoro
Soprattutto sotto il profilo dei contenuti e delle prestazioni lavorative e dell'equilibrio tra vita privata e vita di lavoro si tratta del cosiddetto smart working della riduzione degli orari di lavoro
Il nostro istituto impegnato su tali temi con diverse linee di ricerca dedicati a dipanare la complessità di queste prospettive a formulare suggerimenti per la loro diffusione
Ciò che al momento si può dire è che l'Italia si trova relativamente indietro su entrambi questi fronti rispetto agli altri Paesi europei più sviluppati e che l'avanzamento eh legato molto spesso alla maturazione di adeguate competenze manageriali
Capaci di pianificare nuovi e più efficienti modelli di organizzazione del lavoro connessi all'adozione delle nuove tecnologie digitali
Che consentono una parallela ristrutturazione dei processi produttivi
Per quanto riguarda la diffusione dello smart working non giova certo l'attuale confusione concettuale tra smart working telelavoro è semplice lavoro a distanza
Una corretta interpretazione dello smart working della sfumato Organization
Consentirebbe di mettere in evidenza i relativi vantaggi non solo in termini di miglioramento della qualità del lavoro della produttività delle imprese
Ma anche in termini di benefici sociali e ambientali fino ai possibili benefici per la riferiti all'iniziazione delle aree interne e per la crescita dei tassi di attività femminile per quanto riguarda la diminuzione dell'orario di lavoro
L'altra regia di Sheva Titti di uscita per il miglioramento del bilanciamento tra tra vita privata e vita di lavoro
E necessario approfondire e non soltanto sul piano dell'analisi economica ma anche sul piano sperimentale l'ipotesi che non solo la riduzione dell'orario di lavoro sia possibile come conseguenza dell'aumento
Avvenuto della produttività oraria
è questo concreto configurerebbe semplicemente una suddivisione dei i dirigenti del Cantagiro e l'incremento della produttività ma che sia invece addirittura la stessa riduzione dell'orario di lavoro a provocare un aumento della produttività oraria
Tale da mantenere inalterata la produttività per addetto e quinti possibilmente agli stessi livelli retributivi ormai diverse impresa sia nel settore terziario che nel manufatturiero anche in Italia si stanno impegnando in questa direzione
Oltre alle due prospettive dello smart working della riduzione dell'orario di lavoro un'altra prospettiva si apre verso nuove forme di attività lavorativa
Che allora volto pongono nuove sfide da affrontare e nuovi problemi da risolvere nel campo dell'organizzazione in quello della tutela dei diritti dei lavoratori si tratta
Della nuova e crescente area del lavoro svolto attraverso le piattaforme digitali
Sia nella forma web-based che in quella location veste il fenomeno e innesca
Azione e lo sarà ancora più in futuro si pensi ad esempio alle nuove figure dei cosiddetti influenza e non può essere ignorato date la grande rilevanza che va assumendo nel contesto economico e sociale
Il nostro istituto ha esplorato
Nel due mila ventidue attraverso l'indagine digital patronus Ray i problemi relativi al settore della ristorazione del turismo e dei trasporti
Ma sicuramente stenderà prossimamente l'indagine anche ad altri settori per offrire decisori politici un'ampia base conoscitiva a supporto delle misure da intraprendere in questo campo
In relazione a tutte le tendenze evolutive di cui si è finora parlato emerge la necessità di disporre di un quadro previsionale almeno di medio termine i tempi di acquisizione delle competenze
I tempi di incubazione delle politiche pubbliche di cui si è parlato in apertura raffrontate con i tempi accelerati delle trasformazioni strutturali esigono che le decisioni siano prese in larga misura sulla base delle previsioni
Ne presenterà porto vengono sinteticamente rappresentati alcuni scenari evoluti
Ricavati dal modello in atto Prometeia
Ma va ribadita in questa sede la necessità di migliorare l'attendibilità
E l'impatto di tali informazioni prolifici donarli Ra affinando gli strumenti le metodologie previsionali che al momento sono molto variate e vanno combinate tra di loro
Le varie metodologie attualmente utilizzate da diverse istituzioni vanno dall'estrapolazioni
Allora più interviste ai datori di lavoro oppure all'interviste ai giovani in uscita dai cicli formativi più grande fuoco esclusa alle tecniche econometriche eccetera sarebbe importante una combinazione queste per garantire l'attendibilità delle informazioni
è inoltre bisogna rafforzare l'accessibilità e la fruibilità di tali informazioni da parte di tutti i potenziali utilizzatori quindi servizi di orientamento strutture formative famiglie operatori e decisori politici
Che tale politica del lavoro
Partendo dalla classificazione delle politiche del lavoro adottata da Eurostat si rilevano due caratteristiche principali che ne definiscono la spessa in Italia rispetto agli altri Paesi europei
La prima è data dal sostanziale allineamento della spesa totale per le politiche del lavoro il due virgola otto per cento del PIL allineamento con la media europea
Pur essendo più bassa questa quota rispetto alla media dall'eurozona che il tre per cento è significativamente più bassa rispetto a Spagna e Francia
La seconda caratteristica è data dalla quota irrisoria destinata invece alla voce servizi per il lavoro lo zero virgola zero due per cento contro una media europea o dello zero virgola due
è una spesa della Germania che raggiunge lo zero virgola tre trentatré per cento delitti
Questa configurazione riflette una caratteristica permanente e generalizzata della spesa sociale in Italia quella dello squilibrio tra erogazione monetaria eh erogazione dei servizi
Anche il sistema di Wile far e dominato da questo squilibrio che privilegia privilegiare l'erogazione di sussidi rispetto alla fornitura di servizi forse la ridotta capacità di organizzare un sistema di servizi pubblici efficiente era più facile e forse anche più suscettibile distorsioni clientelari erogazione di sussidi finanziari
Spiegano questa distorsione che si estende a tutte le articolazioni dello Stato sociale
Quando giustamente si stigmatizza l'eccessiva quotati spesa pubblica destinata a sussidi di tipo assistenzialistico nel nostro Paese
Bisogna tenere presente che per ridurre sarebbe forse utile spendere di più il misure servizi finalizzati a diminuirne il bisogno il caso della Germania esemplare a questo proposito come evidenziato dei grafici summenzionati la Germania il Paese che spende di più in servizi per il lavoro e conseguentemente però è quello che spende meno in politica del lavoro nel totale
A causa della bassa Spencer per sostegni e sussidi
Un'evoluzione in questa direzione auspicabile anche nel nostro paese
Tra i servizi del lavoro sono di fondamentale importanza per favorire un'allocazione efficiente della forza lavoro e anche una riallocazione efficiente nei processi di cambiamento strutturale dell'economia
I servizi di orientamento al lavoro
La funzione di tali servizi a quella di fornire un supporto permanente lungo tutto l'arco della vita nella scelta dei percorsi formativi e lavorativi che devono essere anche essi percorsi che accompagnano tutta la vita lavorativa
Si tratta di una funzione rispetto alla quale è del tutto inadeguata in gran parte del servizio delle giornate di orientamento che attualmente si svolgono presso le scuole o presso l'università
Nei momenti canonici dedicati a scelte alternative di iscrizione per la prosecuzione degli studi
Da un'indagine svolta dall'in atto nel due mila ventidue ventitré su un campione nazionale dei tre mila seicentoquarantadue giovani tra i quindici e i ventinove anni
Emerge che ben il cinquantasette per cento di essi dichiara di non avere alcuna idea sulle competenze da acquisire sul futuro lavoro da svolgere
Tale percentuale sale al settanta virgola cinque per cento tra i giovani fino a diciassette anni ma per Mario al cinquantuno per cento tra i giovani fino a venticinque anni e non scende sotto il quarantuno per cento oltre i venticinque anni
Questo è un grave problema non solo in relazione all'allocazione efficiente della forza lavoro ma anche in relazione allo stato di disorientamento dei giovani circa le loro stesse aspettative e circa il loro ruolo nel mondo del lavoro e nella società
Nonostante questo disorientamento essi rimangono in larga misura privi di aiuto da parte dei servizi
Il trentotto per cento non ha usufruito di nessun servizio di orientamento negli ultimi tre anni e il ventuno per cento soltanto di un servizio un dato che potrebbe apparire positivo è costituito dalle diffusa soddisfazione da parte di chi mi ha usufruito di questi servizi circa il sessantasei per cento del campione si dichiara soddisfatto
Ma in realtà non è coi tanto positivo questo dato visto che la richiesta che è stata soddisfatta riguardava soltanto l'acquisizione di informazione su tirocini Castaci
E il supporto nell'individuazione di proposte di lavoro
Il Pnr R. destina in centri risorse al potenziamento dei servizi di orientamento ma un grande sforzo deve essere fatto perché essi diventino un sistema di accompagnamento lungo tutto il percorso formativo e lavorativo
Un accompagnamento dedicato a far convergere consapevolezza e valorizzazione delle proprie ambizioni dei propri talenti con l'evoluzione dei fabbisogni formativi e professionali del tessuto produttivo e sociale
Il coordinamento l'integrazione di tutti i soggetti che nei territori sono chiamati a svolgere questa funzione
E l'ancoraggio agli scenari previsionali dei fabbisogni ai diversi livelli territoriali sono condizioni essenziali perché l'hanno un sistema dell'orientamento soddisfacente
Rispetto ai bisogni individuali caro efficiente allocazione riallocazione della forza lavoro
Nulla di nuovo appare dall'ultima indagine ultima indagine plus
Condotta da Linate sul fronte dell'utilizzazione dei centri per l'impiego per la ricerca dell'occupazione che circa i canali utilizzati da chi ha trovato occupazione
Il ruolo dei centri per l'impiego si riferiva fatte salve alcune eccellenze locali del tutto marginale
Bisogna precisare però che il ruolo svolto dei centri nel favorire l'incontro con una domanda di lavoro non può essere misurato semplicemente dal numero delle assunzioni indirettamente Intermediate dagli stessi
Un ruolo altrettanto positivo potrebbe essere stato giocato nel fornire assistenza
E stimolare lo sviluppo di un comportamento proattivo da parte delle persone in cerca di occupazione che poi abbiano autonomamente ha avuto successo nella loro ricerca
Se il piano di rafforzamento dei centri per l'impiego si limita a realizzare un incremento numerico degli addetti e lecito dubitare della sua capacità di migliorare significativamente i servizi
Questo obiettivo Caraccio inciderà soltanto attraverso una ridefinizione delle loro funzioni
Le funzioni dei centri per l'impiego una ridefinizione a trecentosessanta gradi e una conseguente ristrutturazione organizzativa
Identificando per essi un ruolo di raccordo tra le politiche attive del lavoro le politiche di sviluppo e le politiche della formazione a livello territoriale
E promuovendo una rete operativa tra tutti gli operatori del settore pubblici e privati
A questo deve seguire un'attività di formazione del personale dei centri per l'impiego per sviluppare le capacità rispondenti alle funzioni da sorgere
Finora prevalentemente racchiuse nell'ambito di competenze burocratiche tecnico-giuridiche
Il nostro istituto è disponibile a fornire a tutto il supporto possibile per un'azione in questo in direzione soprattutto attraverso la sua sede decentrata di Benevento
Il Mezzogiorno è infatti l'area che presenta le maggiori criticità nel campo dell'attuazione delle politiche attive del lavoro e contemporaneamente le maggiori criticità nel campo della dinamica occupazionale
Una parte molto rilevante delle politiche del lavoro riposa su una qualche forma di erogazione di incentivi
Alle imprese per l'assunzione di lavoratori incentivi generalmente costituiti o dalla riduzione dei contributi previdenziali oppure da premi all'assunzione o sconti fiscali
Il primo problema di carattere generale che si pone a questo proposito è se l'esistenza dell'incentivo sì o no determinante nelle decisioni riassumere per risolvere il dubbio correrebbero delle analisi specifiche condotte con il metodo controfattuale
Ma dalla rete frazione in Rete condotta dal rinato nel due mila ventidue si ricava che il settanta per cento delle imprese che hanno usufruito di uno o più forme di incentivo per nuove assunzioni dichiara
Che avrebbe fatto le medesime scelte anche in assenza dell'incentivo
Naturalmente se l'incentivo disponibile la riduzione del costo del lavoro che ne deriva induce le prese a utilizzarlo
Tenendo conto anche delle possibilità di risposte strategiche alla domanda formulata dagli imprenditori si possono quindi nutriva forti dubbi sul punto che convogliare
Risorse finanziarie nella spesa in incentivi sia il modo migliore per stimolare l'aumento dell'occupazione
Del resto la quota dell'impresa e che nel corso del due mila ventuno ha proceduto ad assunzioni e soltanto il cinquantacinque per cento del totale e di queste soltanto la metà ha fruito di incentivi tra le imprese che hanno proceduto ad assunzioni soltanto l'otto per cento ritiene necessario l'incentivo mentre questa quota scende al quattro virgola cinque per cento sul totale dell'impresa
Come si può vedere dalla tabella
Gli incentivi più utilizzati sono nell'ordine quelle relative all'apprendistato quelli relativi alla decontribuzione Sud e quelle relative all'assunzione di giovani sotto il trentasei anni se tubi possono insistere sul contributo degli incentivi alla crescita dell'occupazione un effetto più incisivo si potrebbe ipotizzare sulle specifiche fasce di destinatari delle assunzione
Per esempio Giovanni oppure donne oppure personale nel Mezzogiorno o altre segmenti di forza lavoro o specifiche categorie d'impresa o specifici segmenti
Di attività specifici settori di attività
Ma perché ciò accada perché questo effetto selettivo si verifichi sono necessari stringenti criteri selettivi e comunque la relativa rilevanza di cui si è appena detto per le decisioni imprenditoriali attenua l'efficacia anche degli incentivi fortemente selettivo gli incentivi non sembrano piegare significativamente le tendenze del mercato e come ci si poteva attendere lo strumento del apprendistato maggiormente utilizzato nelle aree del Nord
Mentre nella decontribuzione del sud per il Sud fruiscono principalmente le grandi imprese
Le politiche per l'invecchiamento attivo le politiche per l'eliminazione delle diseguaglianze di genere
Vedono impegnato l'istituto sia sul piano analitico sia su quello del monitoraggio anche attraverso convenzioni con istituzioni governative a terra redazione di rapporti periodici
Data la modifica della struttura per età della popolazione dovuta al calo del tasso di nata
Tassi rafforza l'urgenza di politica per mantenere attingere anche sul piano lavorativo le persone anziane
Per evitare la perdita dell'autosufficienza e per predisporre adeguate strutture di assistenza in caso di non autosufficienza
La diminuzione dei tassi di natalità seppure influenzata da cambiamenti del sistema dei valori è sostanzialmente legata alla condizione femminile e ha problemi di reddito
La difficile conciliazione tra gestione della maternità e impegni lavorativi da un lato e il costo della gestione della maternità più quello dovuto all'assenza di adeguati servizi per l'infanzia e alle spese di mantenimento dei figli sono all'origine del più basso tasso di natalità il raggiungimento della parità di genere nella gestione dei carichi familiari e nelle condizioni lavorative retributive
La flessibilità se non anche la riduzione degli orari di lavoro la diminuzione dei costi per la maternità e per il mantenimento dei figli sono direzioni da percorrere per rendere possibile un aumento dei tassi di natalità ma la parità di genere ben lungi dall'essere raggiunta siano i percorsi formativi che ne percorsi lavorativi
Mentre misure di politica economica e di politica del lavoro che si presentano come neutrali e non penalizzanti per la componente femminile della forza lavoro
Contengono spesso in realtà impliciti meccanismi di discriminazione di genere
La crisi pantere mica
Ammesso per passare un altro argomento
In evidenza l'importanza di mantenere il reddito dei lavoratori che subiscono una sospensione della protezione della prestazione lavorativa a causa di difficoltà transitorio dell'impresa
Questo principio contiene in sé il vantaggio di mantenere nell'impresa il capitale umano temporaneamente nome utilizzato
E nello stesso tempo in ambito macro economico e il vantaggio di fungere da meccanismo automatico di stabilizzazione anticiclica
Come si fa nella figura allegata il picco del ricorso a sostegno del reddito nelle diverse forme è stato raggiunto durante la pandemia
Nello stesso periodo è stato attivato in sede di Unione Europea un fondo speciale per il finanziamento del sostegno al reddito dei lavoratori colpiti dal riduzione del lavoro a causa dell'emergenza pandemica
Il fondo chiamato surrene coscio ora tale fondo è stato costituito attraverso l'emissione di bond
Anzi di eurobonds a finalità sociale garantendo così un risparmio per l'Italia rispetto a un ricorso ai mercati finanziari con proprie emissioni stimato in tre virgola sette miliardi di euro
L'esperimento ha avuto un così alto successo da rendere intraprendere
Ipotizzabile terrà possibilità di divenire strutturali trasformare in strutturale questa misura consimili modalità di finanziamento
Anche affrontando la questione dell'estensione della protezione sociale settori non ancora coperti tra i quali il lavoro autonomo il lavoro povero e applicandolo a qualsiasi situazione di crisi globale non solo alla crisi sanitaria
Ma anche crisi di natura climatica ombrelli cavo finanziaria o di mercato
La prospettiva richiamata nel rapporto in atto dello scorso anno
Di considerare la possibilità di realizzare modelli di lotta alla disoccupazione basata sul principio dello Stato come occupatore di ultima istanza non ha avuto significativi sviluppo io in Italia
Se no l'espressione di una sensibilità su questo tema da parte del ministero del lavoro che nel suo Hack l'ultimo atto di indirizzo rivolto al nostro istituto
Ha esplicitamente formulato l'infinito è inserito in una linea di ricerca in questo campo nel nostro piano di attività
In altri Paesi si è piuttosto avanti come descritto nel rapporto nella sperimentazione di programmi di questo genere
La Francia in particolare ha in corso una profonda sperimentazione di programmi di Territorial zero disoccupazione di lunga durata
L'Italia si presenta molto indietro su questa materia nonostante i i programmi di diritti sul di utilizzazione di disoccupati in attività di utilità collettiva contengano potenzialità di maturazione verso questo modello
Si può menzionare con qualche similarità in questo campo l'esperienza avviata a Roma nei quartieri di Tor Bella Monaca Corviale e denominata territori a disoccupazione zero
Per garantire l'occupabilità dei lavoratori e l'adeguamento delle competenze in un contesto di rapida trasformazione assume una crescente importanza il ruolo della formazione le regioni che godono della competenza primaria in materia si vanno progressivamente attrezzando anche in considerazione dell'attuazione del programma col sul piano del miglioramento della governance del complesso sistema dell'istruzione e della formazione professionale e soprattutto sul piano della individuazione validazione e certificazione delle competenze
Due campi in particolare sono aperti a innovazione migliorative
Quello dell'accreditamento dei soggetti erogatori di formazione
è quello della certificazione di apprendimento informali attraverso le micro credenziali e la confluenza in strumenti digitali come la blocca cena il TG tre peggio
Indagini dal nostro Istituto condotti attraverso focus groups testimoniano l'impegno crescente delle regioni e di altri soggetti in questo campo
Giova ricordare però a questo proposito che l'acquisizione delle cosiddette competenze trasversali soft skills
E sovente anche delle competenze tecniche non avviene esclusivamente attraverso processi formali di partecipazione ai corsi
Esistono affari e modalità di apprendimento soprattutto nel caso di competenze non codificanti che tuttavia devono trovare il riconoscimento nell'ambito di un completo strumento digitale descrittivo Antero
Profilo Hunter lavoratori
La filiera lunga della formazione professionale si fa rafforzando
Con il potenziamento degli istituti tecnici superiori accanimento ora nominati Alcatel minore detenute Fondazione
La diffusione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore purtroppo quasi del tutto assenti nelle regioni del mezzogiorno come si vede nella tabella tre uno
E con lo sviluppo della modalità attuale questo crescente coinvolgimento del sistema produttivo nei processi di formazione professionale promette di contribuire all'allineamento tra domanda e offerta di competenza
L'esigenza di conseguimento di tale allineamento si pone con urgenza anche riguardo alle attività di formazione continua
E interpella anche il programma col è il fondo nuove competenze programmi che devono assolutamente superare il rischio di ridursi a neri adempimenti formali
Anche il ruolo dei fondi paritetici interprofessionali esposto a questo rischio
Essi hanno acquisito nell'anno due mila e ventidue la visione di circa settecentocinquanta mila imprese con una forza lavoro pari a oltre nove milioni ottocentotrenta mila dipendenti
Per promuovere la formazione continua di questa rilevante platea di lavoratori
Nel periodo due mila diciotto ore due mila ventidue i fondi hanno pubblicato trecentocinquantotto avvisi circa settantuno l'anno con un impegno pari a due mi due mila e quarantuno milioni di quindi più di due miliardi di euro
Nonostante questo l'Italia si colloca solo al quindicesimo posto in Europa per la percentuale di imprese con dieci a detti oltre che forniscono formazione propri dipendenti
Con un valore del sessantotto virgola nove per cento in un range che va dalle diciassette virgola cinque per cento della Romania al novantasei virgola otto per cento della Lettonia
Secondo l'indagine intacco impresa condotta dal nostro Istituto tale percentuale riferite alle imprese con sei addetti e oltre raggiunge il favore del sessanta per cento
Purtroppo con un tifo vario nord-sud stimato in circa dieci punti percentuali
Sarebbe auspicabile che il ruolo dei fondi paritetici interprofessionali si estendesse
In direzione di una funzione di promozione compiendo analisi e fornendo suggerimenti all'impresa e circa i contenuti dell'aggiornamento e delle competenze necessarie nei diversi territori
Sulla base delle traiettorie di sviluppo dei sistemi produttivi locali dell'evoluzione dei paradigmi tecnologici
Perché non sempre gli imprenditori specie nel caso delle piccole e medie imprese sono in grado di percepire con sufficiente anticipo le evoluzioni delle tecnologie e delle competenze necessarie per vincere le sfide
Dello scenario competitivo nei mercati trasformazione
Non trascurabile appare nell'anno europeo delle competenze proclamato dall'Unione Europea e per il quale rinacque ha ricevuto l'incarico
Coordinamento nazionale sorto dal nostro direttore generale il problema della formazione manageriale
Da essa dipendono le strategie di sviluppo aziendale
La competenza manageriale
Determina le strategie di sviluppo aziendale la capacità di assorbimento tele innovazione tecnologica e lo sviluppo della digitalizzazione l'adozione di nuovi modelli di business e di nuovi modelli di organizzazione del lavoro
In altre parole
Il pieno sfruttamento delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per migliorare la qualità del lavoro
Smart working flessibilità rimodulazione dell'orario di lavoro e la produttività stessa delle imprese riposa il larga misura sullo sviluppo delle capacità manageriali
Sul piano dell'evoluzione del stato sociale
Nel nostro Paese
Sì manifestano due principali aspetti che costituiscono orientamenti da correggere
Il primo consiste nel perdurante squilibrio già menzionato tra erogazioni monetarie e prestazioni di servizi il secondo consiste nella lenta ma progressiva erosione in termini di qualità e quantità dei servizi di voler fare universalistici in particolare il servizio sanitario servizi di cura sia per l'infanzia sia per l'età avanzata
L'assistenza ai disabili agli anziani non uso no no auto sufficienti che tradizionalmente nel nostro Paese svolta in larga misura e tale famiglia di appartenenza e all'interno di queste prevalentemente dalle donne
Ha visto crescendo negli ultimi tempi l'impegno legislativo per migliorare le strutture pubbliche dedicate al questa funzione
Gli scenari evolutivi prevedono una crescita del numero delle persone disabili nei prossimi anni principalmente come effetti dell'invecchiamento della popolazione
La piena realizzazione del Livelli essenziali di prestazioni sociali e affidata dalla legge di Bilancio due mila ventidue
Agli ambiti territoriali sociali la cui determinazione spetta alle regioni
Mentre il piano nazionale per la non autosufficienza due mila ventidue due mila ventiquattro tende a privilegiare i servizi diretti e indiretti a una persona rispetto ai trasferimenti monetari
In più nel piano viene accolto una visione dell'assistenza basata principalmente sull'accompagnamento personalizzato e multidimensionale conti deciso ecco costruito con la persona la sua famiglia
Il luogo della vecchia visione delle prestazioni erogate in modo standardizzato ad una anonima platea di clienti
Questi orientamenti e trovano realizzazione nel piano nazionale presa resilienza all'interno della missione cinque
E si specificano per gli anziani non autosufficienti nel rafforzamento i servizi sociali a favore della domiciliarità il luogo delle residenze per anziani e in azioni svolte volte a rafforzare le condizioni abitative e tecnologiche per l'autonomia degli stessi anziani
Per le persone disabili invece si prospetta a partire da un progetto individualizzato
L'adattamento degli spazi abitativi lo sviluppo della domotica l'assistenza a distanza e l'individuazione di modalità di lavoro da remoto passato sul sul gruppo
Del tecnologie e delle competenze digitali
Lo sforzo di riorganizzazione della governance del sistema di welfare per le persone disabili e non autosufficienti va oltre l'utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal PN tre R
E prevede la possibilità di interventi realizzati in complementarietà con questi e finanziati su altri fondi purché coerenti
Con le finalità alle procedure previste per il piano nazionale quindi infrastrutture sociali famiglia comunità e terzo
Settore possono partecipare a questi progetti rete auspicabile un loro impegno in tal senso
Il nostro istituto ha partecipato attivamente al processo di realizzazione di questo segmento dello stato sociale messo in atto dal Governo attraverso il ministero del lavoro e parteciperà ancora soprattutto in termini di monitoraggio aggiornamento
L'attenzione riservata a questo segmento può sembrare eccessiva ma la trasformazione della struttura demografica che è in corso nel nostro Paese esige questa attenzione
E la società nel suo insieme non può permettersi di escludere questa crescente componente della sua vita oltre l'aveva già uniti etica esistono anche ragioni economiche che la giustificano i tassi di partecipazione soprattutto quelli specifici della componente femminile ne traggono vantaggio
E così pure di conseguenza i tassi di natalità mentre il livello di attività economica può ricevere un impulso alla crescita
In conclusione si può inoltre formulare l'auspicio che altrettanta attenzione è altrettanto impegno vengano dedicati ad arginare il declino dello stato sociale in tutte le altre componenti
Perché è come sottolineava Federico Caffè
Il problema dello Stato garante del benessere sociale perché è un problema indubbiamente esiste quello della sua mancata realizzazione non già quello del suo declino o del suo superamento grazie per l'attenzione
A questo punto
Vero purtroppo comunicare non l'assenza del ministro del lavoro che per motivi personali
Grazie motivi di carattere familiare non è potuto intervenire
Ha mandato però piatto e questo gli siamo grati perché in queste circostanze risulta difficile anche fare queste cose nelle circostanze in cui si trova ha inviato un messaggio
Prego il direttore generale esiti rileggere per dar corso successive fasi e questo incontro
Grazie presidente un benvenuto anche da parte mia tutti signori presenti do lettura del messaggio della ministero
Gentile Presidente fatta il rapporto che viene presentato oggi con la fotografia del Paese rappresenta un'occasione importante per fare delle valutazioni sui risultati e sull'efficacia delle politiche del lavoro adottate fin qui Lina non è un decisore politico eppure le sue analisi sono di grande stimolo per le decisioni che la politica deve prendere
Per questo essenziale una stretta è costante collaborazione tra noi
Prevedere prevenire infatti già parte della soluzione e il compito degli analisti non è meno importante di quello dei governanti e legislatori
La tempestività è un valore valore sia per chi deve interpretare la reale sia per chi deve incidere sulla realtà per migliorarla
Ci troviamo di fronte a problemi strutturali di lunga data
I ricercatori in atto lisca andargli hanno con precisione
Conoscere le criticità indagarlo in modo non banale cogliere i segnali che possono aiutarci a fronteggiare nel presente i problemi che si affacciano dietro l'angolo
E da stimolo al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle italiane e degli italiani
Condivido assieme a voi la necessità richiamata nel rapporto di mettere al centro le persone
I lavoratori non sono semplici numeri il nostro obiettivo deve essere non solo la quantità di occupazione o l'entità della retribuzione ma la qualità e la dignità del lavoro da conseguire attraverso politiche attive
Mirate alla formazione e alla creazione di nuove competenze anche trasversali
Proprio per questo motivo credo molto nelle potenzialità del nuovo sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa
Che deve diventare una porta di accesso al mercato del lavoro capace di incrociare l'identikit di potenziali lavoratori le banche dati e le richieste delle imprese
Dobbiamo puntare ad un lavoro di qualità quello che può realmente concorre al progresso materiale o spirituale della società
Conto per questo sulla collaborazione tra studiosi e politica tra analisti e decisori
Il buon lavoro deve essere un obiettivo comune di tutta la società italiana da perseguire con serietà
Onestà intellettuale in modo corale senza pregiudizi ideologici politici o di partito o lavoro grazie
Bene adesso io dare la parola al segretario generale di Unioncamere dottor Tricoli a lei
Grazie buongiorno a tutti anzitutto grazie professor Farda per l'invito che mi ha fatto a voler commentare questo rapporto che straordinariamente ricco di informazioni dati analisi suggerimenti e piste di lavoro
Anche perché obiettivamente come tutti sappiamo io non sono lo metto tra parenti lo dico tra parenti o se esso non sono un esperto non sono un economista sono uno uno operativo un operatore della pubblica amministrazione di una realtà particolare della pubblica amministrazione come sono le camere di commercio quindi scuserete
Qualche a tecnici Isma'nel mio linguaggio dicevo come tutti sappiamo il lavoro effettivamente l'ambiente l'ambito umano in cui si riflettono più rapidamente e più pervasiva mente più direttamente le trasformazioni che accadono nell'economia nella società è un vero e proprio coro c'è via di tutti i cambiamenti che accadono
E noi stiamo assistendo abbiamo visto in questi anni come il il lavoro la concezione del lavoro la il senso del il ruolo del lavoro stia cambiando anche nel nostro Paese
E noi in queste ore non assistiamo uno strano paradosso che quello da cui vorrei cominciare questo breve commento il paradosso per cui l'Italia nonostante che ha avuto una crescita occupazionale significativa come tutti sappiamo nonostante un tasso di occupazione che ancore distante diciamo otto nove punti dalla media europea
Diva un problema che è quello della scarsità del lavoro del il lavoro è diventata effettivamente un problema a trovarlo trovare i lavoratori trovare i collaboratori
E fenomeno che noi fotografiamo ormai da oltre venticinque anni con e c'è il signor e che chiamiamo mismatch si chiama mismatch
è un fenomeno non solo italiano premessa è un fenomeno accade in Francia che accade in Germania che cade in Gran Bretagna che accade in Giappone
Quello che è tipico o a particolare dell'Italia che questa questa difficoltà a trovare collaboratori le aziende perché con eccesso non rispondiamo tutte le aziende italiane che siano dotate di occupati
Ecco questa difficoltà che fino al due mila diciannove riguardava un caso su quattro nelle assunzioni previste dalle aziende rapidamente diventato fino a toccare la solo di un caso su due come media e addirittura settantacinque l'ottanta per cento quando si cercano figure particolari
Ecco questo fenomeno del mismatched ha visto non solo e non tanto in sé perché è chiaro che questo una delle cause per cui ciò accade e accade negli altri Paesi
E che i cicli tecnologici son diventati così rapidi per cui anche adeguare la competenza delle persone che ho devono lavorare
E una fatica complicata da fare però io lo prenderei mismatched e lo considero un sintomo una spia di una serie di fatti e fenomeni che tra l'altro rapporto a certamente tutti ricordato ma che io vorrei accentuare qui proprio per dire dal mio punto di vista la mia opinione personale l'importanza che io do ad alcuni fatti che accadono
Il primo fenomeno che vorrei sottolineare richiamare la vostra attenzione fenomeno legato alla demografia e alla questione della della presenza di giovani sia nel mondo del lavoro che nella società
Se noi vedessimo ce ne guardiamo le trasformazioni che il mondo del lavoro il mercato del lavoro ha avuto dal due mila sette al due mila ventidue cioè quelli gli anni che hanno ricche hanno di cui si sono concentrati le crisi che abbiamo vissuto gli anni delle Policlinico mi dicono
Finanziaria debito pubblico colpito guerra eccetera l'inflazione
Noi potremmo trarre questo quadro tra il due mila sette al due mila ventidue si è ridotto l'occupazione nella pubblica amministrazione e conosciuta l'occupazione privata nelle imprese
E cresciuta l'occupazione nel terzo settore e questo è un sintomo anche di una capacità di questo di quest'aria di operatività umana di coprire i buchi che il welfare pubblico ha creato si è ridotto del sedici per cento il numero del dei lavoratori autonomi
è cresciuto il numero delle donne del sette virgola cinque per cento è cresciuta l'aria dei servizi l'occupazione nei servizi
Oggi riguarda oltre la metà degli occupati del del nostro Paese ma soprattutto dato che vorrei richiamarvi e che si è ridotto del ventisei virgola sette per cento la presenza di giovani nel mondo del lavoro
Quasi due milioni di giovani meno
Under trentacinque per intenderci lo stesso fenomeno lo lo noi lo rileviamo registrando le imprese il numero delle imprese giovanili quelle fatte da persone che hanno meno di trentacinque anni in questi ultimi anni si sta riducendo
Bene io credo che questo sia un fenomeno grave importante il più importante che possa riguardare il mercato del lavoro perché ho il Paese un sistema una capacità di creare produzione ricchezza
Che l'obiettivo del sì di un sistema ben funzionante di mercato del lavoro deve poter contare sul fatto che corti giovanili sostituiscono quelli che vanno in pensione per anzianità
Perché si sviluppi riduce l'ingresso come si dice tecnicamente di corti giovanili all'interno del mondo del lavoro
Prima o poi queste capacità di creare ricchezza di produrre ricchezza cesseranno si ridurranno
E questo dipende certamente dalla denatalità con un'immagine veniva ricordato che nel due mila e ventidue le scuole italiane hanno sessantacinque mila banchi in meno rispetto al due mila e ventuno sessantacinque mila ragazzi in meno
Tutti sappiamo che da qui al due mila e cinquanta lo ricordava l'Istat il rapporto da qui al due mila cinquanta avremo circa otto milioni in meno di persone netta di attiva che pronti per perché perché che possono essere e possono partecipare all'occupazione
Ma questo elemento che demografico aggiungere un altro elemento che quello per il quale i nostri giovani tra i venticinque e i ventinove anni sono occupati in due casi su tre il fenomeno dei miti sono tanti fenomeni in un
Che il numero la percentuale più bassa tra i Paesi di tutta Europa la media europea dell'ottanta per cento
Quindi c'è un problema di di ingaggio non c'ho solo un problema di natalità gravissimo c'è un problema di disinganno Gio
C'è un terzo problema che conosciamo e che vorrei segnalare e che il fatto che le occasioni migliori una gran parte dei giovani pensano di coglierle all'estero
Cinquanta mila nel due mila ventidue giovani sono andati fuori dei cinquanta mila che sono andati fuori
Questi sono dal per ragioni varie si sono spostati ben il quarantacinque per cento sono laureati
Quindi perdiamo un pezzo importante della capacità intellettuale del Paese bene questa è la prima riflessione che vorrei farvi non si può affrontare a mio avviso il tema del lavoro senza ridare la priorità maggiore
Più importante al fatto che ci vuole non solo una politica per la nave policy complessive servizi fiscalità supporto per la genitorialità per la natalità cosa che finalmente è stato messo un po'inquadrata dopo tanti anni di esistenza degli stato su questo tema
Ma che occorre anche una serie di comportamenti di regole amministrative di regole organizzative delle dei vari soggetti aziende pubbliche amministrazione eccetera eccetera
Perché esser giovani non sia più considerato un attaccante una riduzione ma che sia un elemento da valorizzare se no parliamo
Di fatti che prima o poi si ritorcerà hanno evidentemente contro chi ritiene che il mercato del lavoro possa funzionare a prescindere da questo aspetto importante
Secondo elemento che vorrei richiamare
E il tema formativo ed educativo qui è stato detto tanto dal professore quindi aggiungo solo due elementi un primariamente questo l'istruzione tecnica e professionale va riformata eccetera sotto Santucci d'accordo che in Italia è stata sottodimensionate eccetera
Vorrei però fare una sottolineatura attenzione che noi non siamo la Germania
Dove l'impatto del duale e radicato nel tempo noi siamo l'Italia che ha una sua capacità di vedere le cose anche nel campo dell'educazione per cui una una deprivazione del ruolo otto il gli umani chissà
Delle materie letterarie per esempio all'interno anche dei percorsi tecnici professionali non so se ritornerà nel medio termine o nel lungo termine una minor capacità di inventiva e di imprenditorialità della realtà italiana
E questo è importante importante farlo perché ci sono tanti discorsi tanti disegni di legge che si stanno o diversi disegni di legge restano a fondo questo tema questo aspetto non può essere dimenticato
Secondo elemento che vuole sottolineare rapidamente su questo
E il tema che si dice dell'economia della conoscenza
Per misurare un po'che cosa possiamo ciò come proxy un valore dell'economia della conoscenza si può misurare su dati OCSE e delle di del dei soggetti sta degli organismi statistici degli Stati Uniti quello che il capacità capita l'intellettuale di un Paese
Che vuol dire la capa la la la Liquid la capacità brevettuale la ricerca lo sviluppo che viene svolto la formazione di alto livello presente nel Paese non nelle aziende e nel Paese
Bene non solo in termini di Stoccolma anche in termini di crescita l'Italia e dietro e dietro la Germania dietro la Francia ha detto gli Stati Uniti imita
Via la crescita negli ultimi dieci anni del capitale intellettuale è stato del ventinove per cento e partivamo da una cifra più bassa da una il livello più basso degli altri paesi
Della in Germania del cinquantatré negli Stati Uniti dell'ottantasette per cento è chiaro che qui lo diceva il professore lo ribadisco servono politiche attive dell'orientamento della formazione permanente
Dei modi di reclutamento delle persone perché il passaparola e rimasto la fonte il mezzo principale per trovare occupazione
E ovviamente in una economia come la nostra allargata in cui peraltro c'è uno short e Judith forse il lavoro non può essere il passaparola lo strumento utile terzo nodo e mi avvio alle conclusioni che a me sembra importante
E chiedere cambia l'atteggiamento delle imprese più velocemente di quanto non stia accadendo adesso
Perché è cambiata al sono cambiate stanno cambiando lo abbiamo visto soprattutto dopo il col de le aspettative da parte delle persone che cercano lavoro dei giovani e degli altri e di chiunque si accorse al mondo al a un a un colloquio di lavoro
Ebbene tutte le tutti i dati che adesso tralascio anche perché in imbottire di numeri questa brevissimo commento
E de cresce il numero di coloro che considerano centrale per la propria identità l'esperienza del lavoro e dei cresce più rapidamente quanto più sono i giovani le Clos le gli intervistati sono i giovani
E un crollo nei giovanissimi l'idea che il me in Merrill lavoro definisca la mia identità
Sì considerano di più si consideri lavoro una delle tante componenti della propria vita l'attenzione all'equilibrio con tra lavoro e vita è cresciuto lo smart working le forme di flessibilità ne hanno ovviamente accentuato la possibilità e la fruibilità
Ma
C'è un tema importante sempre più persone intervistate del dai vari centri di di queste che si occupano di questi temi dicono che non conta nonché se non condividesse i valori e la visione dello dell'azienda presso cui lavoro non partecipo non entrerebbero a lavorare
Qui dice un'idea per cui si fa strada che ci vuole un Leme un elemento di condivisione valoriale
Aggiungono ultimo elemento che mi colpisce tanto in Italia ormai si stima che tra il trentasei trentotto per cento dei lavoratori siano senza figli
Il che ovviamente cambia anche la prospettiva rispetto al lavoro il lavoro di una persona che lavora avendo davanti dei figli è un lavoro che è proiettato con tanti elementi ma verso un futuro
Il la persona il lavoro fatto da una persona che non ha figli e meno proiettato verso il futuro ma più verso un'esperienza presente che il vuol vivere questo cambia anche gli indirizzò complessivo della società e del del rilievo che il lavoro a per una persona
Abbiamo intervistato nei giorni scorsi abbiamo realizzato con l'associazione delle imprese familiare un internet una un'analisi delle imprese familiari bene le imprese familiari Dick dimensione medio medio grande non deve piccole sul tema della mancanza del dei lavoratori del mismatching hanno tutte replicato che per loro non era un problema perché avevano per tempo adottato e stavano adottando
Politiche term papers of offrivano welfare aziendale più ricco atto strumenti per la giusto genitorialità sulle modalità flessibili di lavoro formazione e crescita permanente offrivano pacchetti per attrarre e trattenere anche i talenti
In Italia però la gran parte del delle imprese sono micro e piccole tra le nei lavorano nell'ambito delle micro e piccole imprese undici milioni di persone la metà del mercato del lavoro sta nelle micro e piccole imprese qui si pone un problema che è quello con cui chiudo
Che vi è la necessità d'urgenza importanza nei suggerimenti operativi da dare che ci sia un un accompagnamento un supporto a questa realtà
E credo che questo chiami in causa molto i corpi sociali
Le organizzazioni imprenditoriali i monti associativi le organizzazioni datoriali e sindacali perché perché per costruire un osso strutture strumenti che aiutino anche queste piccole microaziende ad affrontare queste sfide del mondo del lavoro che altrimenti non saprebbero affrontare ma non potrebbero affrontare cone scrisse con la stessa efficacia da sole
E chiama in causa i soggetti del terzo settore a mio avviso la crescita lenta dell'occupazione del del terzo settore ma importante indica anche degli spazi operativi
E dicevo poc'anzi che non possiamo identifica un si può identificare l'educazione con la formazione nell'educazione c'è una quota in più ci si percorso educativo non serve solo a formare dei buoni operaio dei buoni metalmeccanici se va a formare dei buoni cittadini secondo me
Per formare dei buoni cittadino con un esercizio della cittadinanza che essa si applichi e si eserciti il mondo del terzo settore da questo punto di vista è una strumento un organismo una modalità importante perché gli eserciti esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza
Diventi un'esperienza perseguibile utilizzabile da tutti anche nell'approccio ai problemi che abbiamo poc'anzi citato e che la relazione del professor fatta ha brillantemente illustrato che riguardano le trasformazioni
Che di della della società nel ma e del mondo del lavoro grazie
Grazie dottor Tricoli adesso
Passerei la parola come da programma direttore lo Svimez Luca Bianchi prego sì grazie mille
Grazie all'Ina presidente fa da per l'invito
Io ovviamente cercherò di fare qualche piccola considerazione
Partendo un po'dal nostro approccio che è sempre quello del divari territoriali insorsero per abbiamo appena pubblicato rapporto Svimez e devo dire che molte delle considerazioni del vostro rapporto coincidono con le nostre quali sono gli elementi che emergono McQueen sembra che complessivamente rispetto a quello che ci dicevamo un po'tutti al momento del Covent no diciamo che il mondo che avremo pascoli d'sarà significativamente diverso da quello dalla modo con cui eravamo entrati in quella tragedia in realtà i dati del mercato del lavoro in realtà cinesi Rollo May ci restituiscono un mondo del lavoro molto più simile a quello Pregoni cioè realtà alle tendenze se che abbiamo visto solo ahimè ha soprattutto quelle diciamo di indebolimento qualitativo molto in continuità con quanto avvenuto
Diciamo soprattutto dopo la sciocca dopo la la frattura del due mila otto e poi delle due crisi Consel consecutive due mila otto due mila dodici
A cosa mi riferisco alla vediamo un po'perché è vero il fatto positivo è cresciuta l'occupazione
è cresciuto in maniera significativa
Che tipo di occupazione cresciuta in questo in questo biennio complessivamente abbiamo creato occupazione in settori tradizionali a basso valore aggiunto
Questo riguarda in particolare il Sud ma direi complessivamente l'Italia se vediamo sostanza cioè di Grosso e l'occupazione e l'abbiamo fatta tra costruzioni
E
Servizi sì con una componente di traino molto forte di recupero da parte della filiera diciamo legata un po'i servizi turistici
Che notoriamente offrono mediamente lavori non diciamo almeno per caratteristiche sia di stabilità sia di salario abbastanza contenuto c'è qualche segnale importante rilevante su alcune componenti di servizi alle imprese
Però direi concentrate prevalentemente al Nord debole la ripresa dell'industria non è nel rapporto di quest'anno abbiamo di nuovo stressato il tema del dell'industria come non solo come contributo essenziale a Brescia il Paese ma anche come fattore di modernizzazione del Paese e su quello soprattutto al Sud c'è una componente di crescita molto bassa
Del cosa è accaduto è accaduto è continuata una perdita di potere d'acquisto delle famiglie soprattutto dei salari reali
Lo abbiamo visto c'è stata per effetto dello shock inflazionistico e questa è stata un'sull'elemento di frattura della crescita particolarmente pesante
Perché per effetto dello shock inflazionistico che ricordo non è stato uno choc inflazionistico
Per omogeneo sulle famiglie perché abbiamo varato abbiamo siamo trovati di fronte a un aumento dei prezzi concentrato prevalentemente su beni alimentari e beni energetici
Che vuol dire Spesal bollette
Spese bollette ricordo pesano per circa l'ottanta per cento della spesa di una famiglia appartenente al primo decide di reddito cioè al venti per cento le famiglie più povere del Paese
E meno del cinquanta e le famiglie più ricche e quindi inevitabilmente un incremento concentrato in quella fascia ha determinato un incremento rilevante delle disuguaglianze interne rispetto alla quale i salari reali abbiamo visto all'opera nuova Aldo hanno fatto segnare una perdita
Diciamo nella fase diciamo di ripresa occupazionale non abbiamo stremato intorno all'otto nove per cento in termini di perdita di poter e quindi questo ha determinato quello che io ricordo un altro paradosso dell'ultimi due anni che a me colpito tantissimo
Che in realtà di nell'ultimo biennio abbia avuto una crescita significativa e l'occupazione
E in presenza invece l'occupazione abbia avuto una stabilità della povertà nel Centro-Nord e addirittura un incremento della povertà nel Sud nel ramo abituati sembra vedere che se cresce l'occupazione cala povertà
Perché gli argomento eredità qui in questa fase abbiamo questo paradosso assoluto le abrasa direi abbastanza unico delle serie statistiche degli ultimi anni
E aumenta l'occupazione e aumento all'alba al sud addirittura aumenta la povertà nel nord è sostanzialmente stabile perché abbiamo creato lavoro prevale interrogano cioè lavoro a basso reddito
Tant'è vero anche qua se andate a vederle Studies della povertà la componente dei poveri che cresce è la componente delle famiglie in cui è presente un occupato
Cioè aumenta la povertà tra chi è occupato tra il la trovare lavoro non garantisce l'uscita dalla povertà e questo è addirittura anzi nel caso di
Capo famiglia numero non si dice più è una parola che non non ecco l'idea di corretta
Portatore deve principale porto del reddito è un operaio nel sud abbiamo il sedici per cento le famiglie in cui l'operaio e diciamo in cui Lelli capofamiglia operaio intento sono ancora in povertà
Quindi questo inevitabilmente crea una frattura nel Paese
Rilevantissimo
Ha quindi lavoro povero sembrava un tema prego ride è prevalentemente un tema Boscoli e quindi questo è la questione salariale è un tema che condiziona altro elemento nonostante la cresce l'occupazione anche in parte tra i giovani
Non si sono fermate le migrazioni
Né dal centro nord verso l'estero né dal sud verso nord sono cambiate qualitativamente
C'è è incrementata significativamente all'interno delle migrazioni del gioco e la componente di laureati nel Sud dal Sud al Nord era circa il trenta per cento i laureati sui giovani se ne andavano nel due mila ventidue il cinquanta per cento
I dati del centro nord sembrano migliori perché da un lato perdi e laureati ma dall'alto li guadagni dal Sud ma in realtà i termini di emigrazione dal nord verso cuori
Quindi questo è mismatched forse mismatch c'è un termine
Troppo micro non so come dire c'è un problema di modello di crescita Pio per quanto riguarda il sud me la cavo sempre una battuta un po'meno B&B e più R&D
Cioè meno bed&breakfast e più ricerca e sviluppo cioè il tema è che da un lato abbiamo un incremento della qualità della modella
Della della composizione cambiano male dalla sabbia un modello di sviluppo che ci richiede invece professionalità meno meno qualificate questo diciamo quadro complessivo cade
Nel nella dinamica demografica che con cui hanno fatto riferimento perché è chiaro che se tu perdi diciamo sei poco attrattivo
Poco capaci di trattenere i talenti giovani più qualificati e ai un gigantesco tema che il tasso di occupazione femminile ricordiamo abbiamo e tassa occupazione femminile nel Sud più basso d'Europa
Nel centro nord significativamente ancora su inferiore al
A livello medio
Qualcosa ne emerge capisco sembra un quadro tutto negativo in realtà emerge che abbiamo abbiamo un problema ridefinire alcune priorità cioè se questo è il quadro secondo me tasso Bruni qual secche spezza questo eventuale circolo vizioso
E determina quelle dinamiche demografiche
Un troppo basso tasso d'occupazione femminile è un livello un numero di laureati troppo basso
Questi due sono i potenziali elementi di rottura perché un incremento del tasso d'occupazione femminile
A due impatti fondamentali da un lato migliore ha diciamo la sostenibilità ovviamente economia il Paese perché aumentano gli occupati
E dall'altro è l'unico elemento che incide sul tasso di fertilità se aumenta il tasso occupazione femminile aumento al tasso di fertilità
L'altro tema la cava già dire addio Crespo di di dare risposte a i laureati attualmente presenti
E provare a forzare in termini di incremento del tasso di partecipazione dei laureati perché anche qui ci raccontiamo un Paese molto moderno innovatore in realtà abbiamo il numero dei laureati
Sui giovani tra i più bassi d'Europa
Molto più bassi degli altri paesi
Chiaramente questo il tema dell'offerta però questo intervento sulla qualità e la forza lavoro può spezzare l'altro elemento di rottura che Diesel crebbe parlava professor Fadda
è quello di un ridefinire il mercato e lavoro passando da un modello di svaluta azione del lavoro a quello di valorizzazione delle competenze
Quindi incrementare il tasso per il tasso di partecipazione diversi Daria può essere l'unica occasione per cercare di cogliere invece le opportunità che nel frattempo si aprono perché mai non parliamo in un sistema stabile e vado a chiudere rapidamente è un sistema in profondo muta
Invito perché è vero che il mondo è cambiato post colpito ritorno dov'ero partito all'inizio
Siamo noi che non abbiamo adottato Alma datato modello perché il le prospettive economiche al Pos come gli USA sono profondamente diverse da quelle prima perché cosa è cambiato c'è cambiato il processo di globalizzazione
Devono visti la definiscono in varie maniere
Sostanzialmente stia siamo in presenza di una sorta di regionalizzazione la globalizzazione cosa vuol dire si accorciano le figlie valore
Le filiere di approvvigionamento tendono ad accorparsi ad accorciarsi questo inevitabilmente a bocca e l'opportunità per nostri nostro paese insieme la transizione
Quindi transizioni e nuova globalizzazione ti aprono nuove sfide nuove sfide che mettono al centro il tema e le competenze
Queste competenze le dei accompagnare con l'incremento di con la qualità del lavoro ma se nel frattempo noi non modifichiamo un modello che invece è schiacciato sulla competitività in termini di costo
E quindi su quella diciamo quel processo di svalutazione del mercato del lavoro e del lavoro in sé può può come valore e giovani percepisco si vedeva le indagini
Andiamo sul andiamo sulla strada che è diversa da quella che ci porta verso la possibilità di cogliere nuove opportunità quindi siamo giustamente in un momento di vive un momento di Biglio che richiede appunto una ridefinizione delle politiche pubbliche
E la consapevolezza che il lavoro e il luogo in cui si scaricano
Gli effetti negativi o positivi delle scelte di politica economica generale
Cioè io non credo alla politica e lavoro in sé come soluzione ai problemi del lavoro ma ed è il lavoro e il luogo in cui le scelte di politica industriale e politica economica posso de di fatto de determinano i loro affetti Rio referti quindi se tornando appunto dove ero partito io credo che
Dobbiamo assumere consapevolezza che anche tutto quel questo modello che ci restituiscono ahimè ancora i dati anche oggi il rapporto in app
Ci schiacciano sul passato un passato lo un particolarmente brillante in termini di risulta di risultati e di di risultati conseguiti ma che invece ci devono indurre a a introdurre meccanismi elementi di rottura
Del sistema che sono le uniche ci possono cogliere nuove opportunità che stanno definendo grazie
Grazie direttore
Adesso passerei la parola alla stessa Luisa corazza del giudizio dagli studi del Molise prego professoressa
Grazie
Mi unisco in chi era in grazia menti al professor Fadda per avermi invitato a questa discussione un onore discutere il rapporto annuale
In atto che un interlocutore per tutti noi che studiamo il mondo del lavoro il mercato del lavoro direi un interlocutore fondamentale ineliminabile un compagno di viaggio e di studi quindi poterne discutere
Il rapporto annuale è veramente un onore io proverò a dire qualcosa nel pochi minuti che ci siamo autodisciplina molto determinati di assegnarci
Su tre punti che sono quelli che mi hanno più colpito del rapporto il primo
è stato menzionato anche dal professor Fatah nella sua relazione è quello della produttività come mai questa produttività continua a non crescere come mai siamo sempre al palo quando si parla di produttività
Il secondo è quel fenomeno nuovo che si è manifestato dopo il Cofid
Così detto delle grandi dimensioni e che anche questo ci lascia tutto una serie di interrogativi e il terzo è un punto che di cui mi faccio carico anche perché sono l'unica donna componente di questo tavolo
E quindi credo che diciamo se un mio dovere farlo è quello del
Pensionato peraltro a tutti i colleghi di cassa tutta va riconosciuto
Delle delle difficoltà dell'occupazione femminile sulla produttività
Il dato veramente inquietante
Mi professano Fadda
Ha provato a darmi una spiegazione molto acuta da un punto di vista delle scelte economiche che si fanno anche sul piano delle politiche salariali a suggerito anche alcune
Alcune
Critiche io potrei dire alla scarsa dinamicità della contrattazione collettiva la star ha scarsa sensibilità delle parti sociali sul punto
Io credo che questo sia un tema che probabilmente andrebbe portato più fortemente all'attenzione del dibattito pubblico anche quando si parla di salari è vero che poi se si fa a studiare
Il la questione alla luce degli altri dati economici che ci troviamo davanti bene alcune spiegazioni che possiamo dare anzitutto
Il tema dei settori produttivi che sono cresciuti che hanno avuto uno sviluppo maggiore lo ricordava
Poc'anzi Luca Bianchi
Sono otto settori tradizionali sono settori tipicamente a basso valore aggiunto penso per esempio al turismo e al boom del turismo nell'epoca post corvidi
Purtroppo forse queste sono anche settori dove è difficile immaginare un grande margine di produttività
Quindi forse occorre fare dei discorsi più grandi più antichi di politica economica appunto più generali
Perché non possiamo sempre dare la colpa alla mancanza della produttività quando per esempio propri settori di cui si innesta hanno anche le dinamiche salariali più depresse sono spesso quelli dove la produttività in realtà si può ricavare molto poco e poi forse quando si parla di produttività dovremmo sempre affiancare questo discorso al discorso formativo
O meglio e condivido molto le osservazioni di Giuseppe Tripoli nella sua differenza tra istruzione o educazione e formazione o meglio io direi più parlare di educazione cioè
Il fatto che abbiamo un basso numero di laureati forse ha qualcosa da dire anche sul tema della nostra scarsa produttività perché è chiaro che non possiamo immaginare una produttività crescente in settori dove il livello di istruzione è un settimo livello comunque ma
Ed ecco che quindi ci troviamo davanti ad un mercato del lavoro tendenzialmente
Poco interessante anche per i lavoratori che infatti si dimettono in grandi numeri e questa è la novità del post corridoi su cui si è molto dibattuto sul piano sociologico filosofico
Giornalisti o ci sono stati i libri molto interessanti anche di psicologia sociale su questo tema lo smarrimento del lavoratore che vuole cambiare vita e che non accetta più le condizioni
In qualche modo imposte il
L'acquisto di potere contrattuale del lavoratore nella contrattazione individuale questo realtà una grande grandissima vita per chi studia il lavorio peraltro su di un diritto del lavoro quindi tutte le mie energie sono dedicate
Proprio a questa assimetria del potere contrattuale che con le grandi dimensioni sembrerebbe quasi venire meno
In realtà è un po'fallace secondo me questa lettura delle grandi dimensioni come finalmente un momento emancipata Orio del lavoratore che riesce ad emergere
Non è perché
Se ci fosse tutta questa emancipazione del lavoratore nella dinamica contrattuale
Forse non si arriverebbe le dimissioni è vero che molti dimissioni la maggior parte sono legate dalla ricerca di migliori posizioni e dalla dal fatto di averle trovate
Però io credo che comunque le dimissioni siano sempre in qualche modo fallimento di un progetto che era quello che quell'attività lavorativa
Aveva voluto creare e che comunque incentivare questa discontinuità nel lavoro sia essa cercata subita dal lavoratore non mi sembra che stia diciamo un grande successo del sistema del mercato del lavoro nel suo complesso
Penso invece che dietro di grandi dimensioni ci siano alcune questioni che rimangono irrisolte sul tavolo
Del nostro mercato del lavoro che hanno a che fare con l'equilibrio tra lavoro e la vita delle persone
Anzitutto da un punto di vista
Della vita nelle scelte dell'abitare e qui sono molto contenta è onorata di discutere di questi temi accanto a Luca Bianchi che sappiamo è diciamo il padre in questo momento degli studi dei divari territoriali andiamo a vedere bene queste dimissioni sul piano dei territori sul piano della geografia io credo che una mappatura geografica di queste dimensioni non mi sembra dire l'ancora vista
Con diciamo una un'accuratezza scientifica salvo qualche ipotesi giornalistica ma mi verrebbe da dire forse dietro a queste dimissioni c'è molto anche
Di scelte che hanno a che fare con i luoghi dell'abitare quindi con i servizi che questi luoghi consentono di usufruire e quindi con diciamo la dimensione della cittadinanza del lavoratore lavoratore non è solo una forza terra la produzione ma è anche una persona è una persona che ha bisogno intorno a sé di una serie di servizi
E infatti
Il l'espansione Sato ben ricordato dal professor fatto nella sua relazione dello smart working durante la pandemia
Che peraltro lo sappiamo quanto riuscirà a sopravvivere però io credo che sia un fenomeno in qualche modo irreversibile se non altro ce lo dimostrano i trend di alcune grandi aziende multinazionali soprattutto nella loro presenza fuori dall'Italia
Credo che abbia molto a che fare anche con queste dimissioni che sono spesso di persone che cercano attraverso lo smartphone timidi riallocare la propria vita in territori diversi quindi probabilmente anche questa distribuzione
Della popolazione dal punto di vista geografico con i servizi invece fortemente divaricati che caratterizzano il nostro territorio tra nord e il sud tra aree interne e aree urbane
Credo abbia qualcosa a che fare con questa insoddisfazione e in fondo con questo fallimento che le grandi dimensioni rifilano
E poi dietro queste grandi dimensioni ci sono alcuni dati che hanno a che fare con le donne perché tra le due tra i soggetti che si dimettono ci sono delle percentuali femminili in particolare in certi momenti della vita
Legate soprattutto alla primo figlio
Quindi al momento in cui si sta per fare il primo figlio ossia appena fatto primo figlio che qualcosa ci insegna non sull'incapacità del nostro sistema
Di conciliare anche se questa parola ormai passata di moda il lavoro con la genitorialità mi piace non parlare ti maternità Murphy genitorialità immaginando che dietro le responsabilità familiari per la nascita di un figlio ci siano anche quelle maschi
è un grande tema questa è un grande tema sociale è un tema che non si risolve agendo sul mercato del lavoro diceva molto bene Luca Bianchi il mercato del lavoro non è un sistema chiuso dipende dalle scelte di politica generale
Questo è ancora più vero quando si parla di impatto del mercato del lavoro sulla società
E le politiche di genere sono esattamente questo cioè solo che società immaginiamo che società vogliamo quali equilibri la nostra società deve disegnare
Lavoro e nelle responsabilità sociali degli uomini e delle donne
Non credo che l'inglese scelte se gli interventi sul mercato del lavoro saranno mai sufficienti a ridisegnare questi equilibri e ce lo dice benissimo questo rapporto in atto
Laddove e ci racconta che le gli incentivi non sostanzialmente non spostano le scelte degli imprenditori
Quelli che sposano un qualcosa di più sono quelli che rende riferiti ai giovani oppure ai soggetti territoriali qualcosa sulle donne ma occupa in realtà quindi non è immaginabile che l'occupazione femminile poste a ripartire
E dietro una spinta data dall'iniezione di incentivi perché sono ragioni culturali molto più profonde molto più difficili da estirpare
Quelle che tengono le donne ancora lontano dal mercato del lavoro oppure che confinano le donne in aree marginali del mercato del lavoro
Ci dice molto bene il rapporto che delle donne occupate che quindi risultano come donne occupate vanno a far parte del tasso di occupazione
Però
Moltissime sono part-time ma anche tra queste assunzioni agevolate
E francamente mi sembra un po'inutile chiederci se questo part-time un part-time volontario o involontario
Spesso si sottolinea il part-time involontario certo è utile che diciamo pure possiamo fotografare il dato di chi ha dichiarato che non voleva
Avere un part-time ma c'è anche un altro dato di chi ha chiesto il part-time quindi o part-time involontario mai indotto da condizioni di vita e di organizzazione familiare che non consentivano i Fontan per cui io per quanto riguarda l'occupazione femminile proporrei
Di trascurare il dato e divide il part-time volontario da quello involontario forse per altri tipi di occupazione può essere utile ma nel caso delle donne io credo che dietro al volontario ci sia tutta una storia da raccontare
E chiudiamo parlando dell'ultimo aspetto del rapporto che quello del welfare perché fa ancora parte del discorso delle donne perché fa parte a scuse non lo diceva molto bene professor Fadda
Il nostro welfare e ancora un welfare familiare e familistico dire io più che fanno
Chiare nel senso che si basa proprio sui più le sulle gambe più atavici antichi che legano le famiglie tra loro e i soggetti all'interno della famiglia
Sappiamo tutti che all'interno delle famiglie che si fanno carico delle persone non autosufficienti
C'è una percentuale di
Soggetti femminili molto più alta dei fattacci maschile questo peraltro contribuisce molto
Alle difficoltà delle donne nel mercato lavoro accanto a quella a quanto trio contribuisce il farsi carico dei figli ormai con questa percentuale di popolazione anziana che sta avanzando bisogna cominciare a dire sempre
Quando si dice conciliare non lavoro e maternità ma lavoro maternità e essere e delle pompe caregiver di persone anziani non autosufficienti
E l'hanno detto tutti la questione demografica è strettamente legata al fatto che le donne lavorano poco
E lavorano con lavori poveri tra l'altro apriamo una parentesi questi lavori poveri delle donne porteranno a pensioni povere delle donne per cui queste donne rimarranno dei soggetti fragili anche nella loro intanto sia
E qui vorrei chiudere con una citazione
Proprio per sottolineare quanto sia un problema culturale e non un problema di intervento sul mercato del lavoro con la citazione di due coniugi
I due coniugi Miller dal al ragù nel metal che hanno vinto il premio Nobel in momenti diversi quindi ciascuno per i meriti propri
E che già negli anni Trenta diceva hanno che non c'è crescita demografica senza lavoro delle donne quindi le il lavoro delle donne lungi dal tenere le donne a casa a fare i figli tiene a casa a non fare i figli
Lo dicevano già negli anni trenta e grazie a questa intuizione che poi sono riusciti a tradurre politiche pubbliche hanno contribuito la trasformazione della Svezia da un paese
Fortemente indietro nello sviluppo economico a una delle più grandi poté se economiche dell'Europa quindi ecco l'auspicio che seguano questi esempi virtuosi che credo dobbiamo analizzare questi dati Pirina
Grazie professoressa per suoi spunti sicuramente siamo anche in altri dovremmo modo di di approfondire un ringraziamento a tutti è una buona giornata grazie