Cooperare per abitare. Legacoop Abitanti presenta la proposta per un Piano nazionale per l’abitare

E la ricerca
Il ritmo dei lavori oggi sarà serrato perché le l'obiettivo essenziale di questa giornata per noi e consentire un dibattito pubblico sul
Tema rivolgendoci ai tanti soggetti che compongono l'ecosistema dell'abitare li sentiremo oggi nelle diverse tavole rotonde
Oltre ai relatori ringrazio per la loro presenza
Diversi i rappresentanti di diverse organizzazioni e che ci tengo ad elencare semplicemente perché eh anche con loro ovviamente che oggi vogliamo avviare questo dibattito e questo dialogo oggi è presente il Sunia l'unione degli inquilini la fio che siccome si occupa di persone
Senza dimora la Fondazione housing sociale con cui abbiamo lavorato per molti anni e continuiamo a lavorare nell'ambito del Fondo investimenti per l'abitare la fondazione Social Venture Giordano Dell'Amore
Muovere generazioni
Cassa Depositi e Prestiti nel mondo diciamo del dei soggetti economici e finanziari investire Banca Etica l'albo delle cooperative di abitanti presso il ministero
Human foundation e gli amici di colf cooperative abitate li ringrazio tutti perché appunto
L'intento di questa giornata sarà quello anche di di avviare un percorso di dialogo strutturato con tutti questi soggetti oggi come vedrete
E mia nella presentazione presenteremo degli delle ipotesi di strumenti per garantire il diritto all'abitare
Avendo però in mente in primo luogo le persone più che soprattutto le loro traiettorie di vita
Parliamo di insegnanti che vincono un concorso e non accettare un incarico Pierini per l'impossibilità di sostenere i costi della casa
Lo sappiamo ce l'ha raccontato molto bene in una conversazione bilaterale l'assessora Lori della regione Emilia Romagna raccontandoci di numeri che davvero
C'erano una certa impressione parliamo di giovani adulti che non possono permettersi di uscire dalla casa dei genitori appunto di nuovo per un problema di accessibilità e costi della casa
Tenete presente che sono due terzi delle persone tra i diciotto e i trentaquattro anni e per peraltro di cui il quaranta per cento occupati che non riescono appunto
A ad accedere all'autonomia abitativa parliamo di famiglie monogenitoriali che improvvisamente si trovano di fronte alla necessità di una casa attrezzi accessibili parliamo di anziani gli anziani soli che avrebbero bisogno
Di assistenza e magari di case meno grandi e appunto che di una rete di supporto più più più rilevante
Parliamo di persone che vivono sole al di là degli anziani quindici per cento della popolazione e rispetto alle quali avrebbe senso iniziare a immaginare una costruzione di una Rete
Sociale diversa da quella che viviamo
Ma invece nonostante tutto questo le case in questo Paese sono sempre meno economicamente accessibili e soprattutto mi viene da dire oltre che un dato economico
C'è un dato riferito al fatto che le modalità di cattive sono sempre come dire molto statiche molto rigide nella tipologia di offerta e la vita è il contrario dovrebbe farsi capace di assumere la forma di questi cambiamenti sociali che sono in rapidissima evoluzione come tutti noi stiamo osservando ecco con le persone e con i loro profili abitativi le nostre cooperative si mettono di relazione ogni giorno
In in prima istanza nell'ascolto dei loro bisogni e provando visivamente a dare delle risposte
Ma per dare queste risposte al momento non serve solo una visione ma servono anche degli strumenti e delle risorse ecco perché abbiamo voluto ragionare su una proposta per un piano casa un termine c'abbiamo ragionato un po'con i colleghi se usare questa termine piano casa un termine si può sembrare obsoleto che richiama stagioni passate delle politiche di questo Paese ma d'altro canto abbiamo pensato che fosse necessario dare un messaggio immediate chiaro servono delle case economicamente accessibili e serve questo è il secondo tema piano un Progetto stabile e e di lungo periodo
Ecco c'è voglio solo richiamare che c'è un percorso lungo che porta Legacoop-Abitanti e le insieme ovviamente allega copia insieme agli altri settori delega Coppa
Al alla al progetto che alle proposte che presentiamo oggi e la cooperazione di abitanti com'è noto ha svolto un ruolo di più di un secolo
Nelle politiche abitative nell'offerta di casa accessibile
In questo Paese negli ultimi anni ci siamo dedicati anche col mondo della ricerca a leggere meglio le caratteristiche della domanda abitativa e soprattutto a fare sperimentazione appunto di nuove forme dell'abitare e di nuove forme di gestione dell'abitare insieme insieme a tanti altri a tanti altri soggetti
Attualmente stiamo lavorando anche su un concetto di Dini o mutualismo allargato
Alla scala urbana e che veda l'integrazione di un abitare come servizio che lo veda ristretta appunto al tema dei servizi alla persona del welfare e e della cultura
Abbiamo pensato che fatto questo percorso fosse in una maturo il tempo per spingere il nostro passo in un po'più avanti ed ecco appunto l'idea delle proposte di un piano casa abbiamo pensato che fosse necessario assumersi la responsabilità di provare a introdurre delle proposte molto concrete lo vedrete poi dalla dalla presentazione
E che possono costituire appunto una base di riflessione per un piano pluriennale sostenibile per lo Stato
Immuni ai numeri della crisi abitativa sono più che noti ormai i convegni in cui questi numeri si citano sono Continent costanti ci tengo semplicemente a citarne due che sono l'esito di una di un'indagine che abbiamo fatto con Ipsos fide Area Studi Legacoop ad ottobre quindi un mese fa e peraltro che avevano come elemento di benchmark una ricerca svolta
Lo stesso tipo di indagine ha svolto un anno fa ecco i sessanta il sessantotto per cento delle persone che pagano un mutuo dichiarano di avere una seria difficoltà a sostenere le rate del mutuo
Con un più diciotto per cento rispetto al benchmark dello scorso anno per il sessanta per il cinque per cento
E delle famiglie che vive in affitto con un più otto punti
Rispetto allo scorso anno appunto vive una difficoltà a sostenere il Canone di locazione e queste cifre salgono di almeno il quindici venti per cento in tutti e due i casi se parliamo di di di persone giovani e questo già ci dice molto ci sembra molto interessante che in questa rilevazione otto italiani su dieci sostengono che la cooperazione di abitanti può svolgere un ruolo importante nel nell'affrontare questa criticità dicevo quindi evidente che che il tema sia assolutamente urgente e è altrettanto evidente lo dichiaro loro spiegheranno bene i colleghi l'abbiamo detto in altre occasioni che in questo Paese serve un piano per gli ultimi e per i penultimi voi e e un uso questi due termini
E ovviamente non per qualificare stigmatizzare le persone ma per descriverne fondamentalmente la loro condizione economica e di vita
E quindi un piano di edilizia residenziale pubblica è un Piano di Edilizia residenziale sociale per quel ceto medio cosiddette impoverito che dicevamo con una dinamica sempre veloce si sta allargando è evidente che la cooperazione di abitanti alla cooperazione ripeto in in senso largo si rivolge a questo secondo segmento di di domanda
E lavoro che che abbiamo fatto nel tempo
Non anticipo i numeri gli elementi tecnici della
Proposta che verranno ben presentati dai colleghi di area prossima Gianluigi chiaro e da Fabio Bastianelli di finalità e che sono oggetto della quaderno che abbiamo realizzato in collaborazione con la Fondazione Barberini che vedete
Nelle borse che che li consegnamo ma voglio solo sottolineare prima di concludere due elementi un elemento di metodo
E e un elemento divisione da un punto di vista del metodo ci tengo a dire ringrazia i cooperatori oggi qua presenti
Che abbiamo fatto anche in questo caso un percorso con le cooperative per arrivare alla definizione di di questa proposta puntuale un percorso che ha visto testare i numeri che verranno presentati su costi recenti degli appalti e Sud elementi di effettiva
Sostenibilità dei piani finanziari del
Dei soggetti che che operano in questo settore è un elemento di visione anche qua deteriorato i articolato meglio questo concetto ci siamo ispirati ma complessivamente nella proposta che facciamo a un elemento di di quadro normativo europeo che quello del servizio di interesse economico generale purtroppo il problema abitativo è un problema condiviso da altri paesi europei nuova nonostante la diversificazione delle politiche abitative nei diversi contesta i dati Eurostat lo lo confermano insomma che c'è quasi il dieci per cento della popolazione anche a livello europeo
E appunto per cui i costi della casa costituiscono più del quaranta per cento del loro reddito è importante ricordare che proprio qualche giorno fa il tredici e il quattordici di novembre
Molti ministri della casa e della rigenerazione urbana
Si sono incontrati hanno avuto un incontro informale da cui hanno affrontare questa emergenza per rivolgere una serie di istanze alla commissione europea e diciamo in questo documento è stato presentato gli elementi fondanti sono esattamente l'allargamento nel concerto dissociato Affordable causa in proprio per questa necessità di coprire una fascia di persone sempre più difficoltà la richiesta ovviamente di una di un ingaggio di una politica europea
Sul fronte del dell'abitare l'elemento centrale necessario di cui parleremo oggi di cui noi ci sentiamo portatori della partnership pubblico-privato e dal nostro punto di vista ovviamente la cooperazione si candida a essere uno di questi soggetti privati tanto più richiamando anche con Concetto Lo Peo
Riferito al piano d'azione per l'economia sociale di cui noi siamo ovviamente uno dei dei soggetti e poi agendo urbana come elemento di riferimento di di queste politiche la Rete Europea dell'alloggio sociale ha ripreso ovviamente queste dichiarazioni dicendo che un piano europeo per la casa accessibile è da considerarsi come un bene comune per tutta l'Europa
Ecco chiudo dicendo che oggi abbiamo invitato a discutere la nostra proposta attori sociali in grado di leggere gli elementi quantitativi e qualitativi della domanda abitativa a cui abbiamo chiesto in questo primo tavolo fidarci un feedback molto rapido sulla lettura della domanda è su questa nostra proposta
Abbiamo incontrato abbiamo scusate invitato i rappresentanti del mondo del lavoro del sindacato ringrazio Landini per essere qua con voi
Oggi nel mondo delle costruzioni perché quindi lance perché evidentemente crediamo che un piano di questa natura in questa partnership pubblico-privato la cooperazione di abitanti può farne una parte con la la collaborazione col mondo delle costruzioni sia essenziale anche in termini di rilancio
Dello sviluppo di questo Paese e poi evidentemente la il mondo della politica ringrazio per Pierfrancesco Majorino per essere qua oggi che avviato una riflessione molto seria sul tema della casa e tutti i livelli istituzionali che si
Ma quell'invece chiamati ovviamente a mettere in campo delle risorse è una strumentazione quindi dal livello del governo dei ministeri arrivando ovviamente anche alle regioni che siccome sono hanno come dire la responsabilità in materia di casa ecco quindi chiudo dicendo che di nuovo ripetendo che la giornata di oggi per noi è un avvio di per la Costituzione anche di un tavolo stabile da un lato di monitoraggio della domanda ma credo ruolo diranno alcuni degli attori chiamati al tavolo
E dall'altra parte anche di usando anche qua un termine se volete in qualche modo che può sembrare obsoleto ma credo sempre molto valido di concertazione tra i diversi Soggetti dell'ecosistema dell'abitare grazie
C'è una sedici allora
Salve buongiorno a tutti mi chiamavano Coligny ho lavorato per circa vent'anni
Progetti della Commissione europea su politiche abitative urbane e oggi sono qui per presentare la sessione che riguarda la i bisogni per quale abitare
Se parliamo di bisogni di politiche abitative sulle politiche abitative ci troviamo a a dover lottare tra una logica estrattiva
Del capitale sulla casa del mercato privato che ha pochissime un povero lamentazioni una mancanza strutturale di casa pubblica in Italia soprattutto e quindi anche a pensare quali possono essere le logiche le alternative possibili necessità per ripensare questa crisi che chiaramente strutturale e che collegata a tutta una serie di altre criticità come sono quelle ambientale con l'energetica ed altre quindi questa sessione con i presenti si chiede quali sono i bisogni di casa del bisogno
Principale quello di casa come bene comune all'interno di questa di questo dibattito una casa che si attende che sia sicura ma il bisogno di casa è anche poliedrico non direi complessa somma ampio e quindi possiamo analizzare dal punto di vista quantitativo e qualitativo dal punto di vista quantitativo i dati come diceva Rossana precedentemente sono già noti ma non è completamente vero che sono tutti noti perché se per esempio pensiamo alle Categorie più svantaggiate per esempio in Europa esiste una categorizzazione che si chiama iniziò a San che ha sei timidi categorie d'Italia per esempio copie solo due categorie su su sei e quindi non abbiamo contezza effettiva di quanti sono le persone che sono sino a situazioni di esclusione abitativa ogni escluso di senza dimora dati che mancano in maniera gravissima
Abbiamo degli osservatori regionali ma da quanto io sappia non esistono degli osservatori un osservatorio a livello nazionale che da che dia una contesa effettiva di quello che è la situazione del dello svantaggio abitativa e quali sono appunto i vari bisogni cioè se si parla di bisogni misura dei cambiamenti di vita ci sono statistica riguardo sull'età sul sulla sul gioventù sul sulla questione dell'anzianità eccetera
Ma appunto mancano degli analisi sistematica e Sabina De Luca del forma disuguaglianze a avrà questo sguardo diciamo a livello nazionale anche sulla questione della contezza dei dati perché ci sono l'abbiamo detto nuove forme di povertà che sono legati anche processi di esclusione costruzione voluta di precarietà abitativa o uguale perché manca un salario garantito che è stato tolto e tutt'altre questioni che hanno comunque creato dei buchi in quella che è la Rete sociale di sostegno di soggetti che possono trovarsi in una situazione di disagio abitativo
E in questo senso la Caritas avrà molto da raccontarci a riguardo
Ma altri bisogni abitativi e non riguardano proprio sulla casa come edificio ma la casa in relazione arresto dell'abitare quindi alla città in vista aziende frequentiamo
Bisogna ripensare delle politiche abitative che mettono insieme il la necessità il bisogno di casa con i bisogni per esempio del trasporto dei legami con il lavoro
Venezia nona per esempio più lavoratori come infermieri perché non non non è più possibile trovare casa insegnanti che hanno un posto di lavoro non possono permettersi di lavorare
Di lavorare e di una certa città perché non c'è all'accesso alla casa e quindi va ripensata
La logica della casa del di questo bisogno in un quadro più integrato Riccardo c'era la madre parlerà anche di questo
Avevo l'ultimo intervento del del professore un vu AN dell'ASI e ESA alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile
E ci darà uno sguardo su anche sul tema della cooperazione sociale per disegnare un futuro
Mentre parlavo con comprovano pensato che ha pensato alla frase di Flaiano che diceva ora tale sfiducia nel futuro che faccio progetti solo per il passato
Quindi è importante anche capire che cos'è la storia del passato con la storia delle della cooperativa e della cooperazione sociale che ci possa aiutare anche a disegnare il futuro quindi io sono cinque minuti sono stata brevissima sarò anche molto attenta che questa delle cinque minuti quindi non ne abbiate se vi interrompo passo la parola pertanto alla Sabina deludere fare un disuguaglianze di sempre diversità
Sì grazie grazie molto per l'invito credo sia molto importante che siamo in tanti qui a ragionare su un tema così rilevante
Da troppo tempo diciamo così scomparso dall'agenda delle politiche pubbliche dell'attenzione di questo paese
Ho pochissimo tempo quindi riprendo diciamo
Le l'invito della nostra moderatrice i dati sono tanti
Io vorrei sottolineare le interconnessioni tra il bisogno abitativo e le condizioni generali di vita delle persone perché come è stato detto il bisogno di casa da precarietà abitativa la povertà abitativa diciamo un aspetto poliedrico possiamo chiamarla anche multidimensionale certamente la domanda di abitare influenzata da moltissimi fattori
Sono usciti poche settimane fa l'ultimo rapporto dell'istante il rapporto della Caritas ci consegnano un quadro di crescita
E permanenza strutturale della povertà soprattutto della povertà assoluta ci dicono che da un basta lavorare per evitare di essere poveri perché
Tra le famiglie povere il che è il quarantotto per cento dei capofamiglia comunque un lavoro un dato che non ci si deve sorprendere vista diciamo la diffusione lavoro povero in questo Paese l'alta
L'incidenza del lavoratore irregolare del part-time involontario tanto per citare solo alcune cose ma non non lo dico per rifuggire
Dal tema casa ma per dire che un tramanda di abitazione non è influenzata solo l'assenza di politiche pubbliche sulla casa anche dal fatto che si viva in un contesto dove politico economico e sociale che rende sempre più precaria e difficile la vita delle persone aumenta diciamo prima la densità e la diffusione dei marginali ultimi e penultimi quindi nell'approcciare il tema di una risposta a questi bisogni bisogna avere evidentemente la capacità di guardare in orizzontale di vedere come queste diverse dimensioni
Le tante facce del poliedro si autonomamente si autoalimentano reciprocamente perché è vero che bisogna andare in profondità
Diciamo e aggredire il tema casa per come si presenta peso sesso ma bisogna farlo sapendo che occorre spezzare questo circolo vizioso di e auto alimentazione reciproca
Fra le diverse facce di questo Polledro o le diverse dimensioni della povertà abita attiva
Per fare questo è stato detto siamo lavorando si vuole lavorare per un piano della casa di RAI per una politica nazionale della casa sulla casa
Mi sembra un concetto perdonati né un pochino più appropriato che richiama innanzitutto la responsabilità del pubblico cioè capace di ragionare in orizzontale per togliere tutti questi diversi aspetti ma anche di andare in profondità
Per capire come il bisogno di casa il bisogno di abitare si atteggia
A seconda dei territori dove si manifesta dei dei nuclei di persone di famiglia delle condizioni
Diciamo soggettive delle persone delle famiglie che lo esprimono è qui e non a caldo il tema dell'osservatorio nazionale io penso non ci sia un altro termine per definire lo scandalo di un Paese che è una legge che da più di vent'anni
Cede di dotarsi di uno strumento che consenta di conoscere
Diciamo così l'evoluzione della domanda abitativa
Ma al suo interno e per nelle sue articolazioni territoriali a questo sia dadaista sia stata data oggi una risposta diciamo spontanea da coloro che sono più bravi esistono osservatori territoriali
Nei posti dove si è più consapevole più avanti ci sono state le occasioni per realizzarla
Mi sembra diciamo un tema così rilevante che richieda necessariamente un deciso cambio di passo perché non è solo un fatto di conoscenza del fenomeno
E anche di offrire la possibilità di mettere in rete le esperienze politiche interventi che consentano l'apprendimento reciproco è soprattutto aiutino a costruire una politica sistemica non legata all'occasionalità diciamo delle contingenze dei singoli luoghi dove si è capace di svilupparla
Una politica che deve ovviamente avere delle priorità molto chiare gerarchizzati le oggi abbiamo dei una fascia dei penultimi ed è giusto come dire andare in profondità
Senza dimenticare però ci ha tolto una politica nazionale si conto dei tanti pezzi ed è agli ultimi che deve guardare in prima battuta e che la qui chiudo
E che il giusto raccordo tra pubblico e privato non deve tradursi come piuttosto abbiamo visto succedere in passato di Lula bellica del pubblico leggi barra disimpegno del pubblico
Ma che si allontana dall'esercizio delle sue responsabilità perché poi il quadro con cui ci confrontiamo oggi esattamente è un quadro che deriva da questo lungo e protratto disimpegno del pubblico nei confronti di questo tema
Finisco con un punto sulla sostenibilità finanziaria conosciamo tutti è una questione molto rilevante
Che il privato non sia chiamato a chiamare diciamo sia chiamato a supplire all'assenza di risorse che vendono anche da scelte allocative che noi dovremmo discutere perché è vero che c'è un tema di risorse scarse ma
L'allocazione delle risorse è una questione tra le varie priorità nazionali è una questione è la questione tra l'altro che ha determinato la scarsità d'impegno pubblico su questo tema la condizione con la quale ci confrontiamo oggi grazie
Grazie sa abbinare per avere una messo l'accento sul circolo vizioso dell'auto alimentazione della della problematica della vita attiva ma anche sul ruolo di di redistribuzione della ricchezza da parte del dell'ente pubblico che non deve delegare al privato vorrei passare la parola al rappresentante di Caritas che ci porta illuminare sulla questione della poliedricità del del disagio abitativo grazie
Grazie innanzitutto averci invitato dato la parola anche noi insomma anche perché siamo una realtà
Capillare su tutto il territorio nazionale quindi non facciamo troppo rumore Massiah amo le sentinelle dei territori da noi vengono sostanzialmente tutti senza etiche tra
Perché siamo per tutti quindi la problematica dell'abitare ovviamente trasversale giustamente che mi ha preceduto ha detto per i poveri ma arriva fino alle alle ceti medi
Ora potrei stare qui a raccontare dati numeri ma lascio fare questa cosa macchina far meglio di me
O tre sarà raccontare dell'ATC dalla mancanza non so se voi sapete ma migliaia di abitazioni sono ferme perché latticini ha dei problemi di procedura non è tanto la la manutenzione la procedura
Potrà essere qui a raccontarmi di quanti sfratti ci sono
Sui territori e c'è un aumento esponenziale ma preferisco prende questi pochissimi minuti che mi sono stati accordati non tanto per occorre di le soluzioni di politiche nazionali perché sappiamo tutti cioè io non mi ricordo qual è la data del nella prima proposta dell'osservatorio nazionale stiamo parlando forse prima dalla mia nascita ma non voglio dire altro
Bene io voglio dedicarmi a proporre un approccio un metodo nella vicenda nella vita precedente io ho fatto il cooperatore sociale poi quando sono in pensione il vescovo ha ben pensato di nominarmi direttore della caritas alla luce di questa esperienza da cooperatori sociale così la lega negli anni novanta
E tutti sappiamo che l'abitare è un problema del comune
E pertanto la soluzione era l'albergo fin quando c'erano soldi poi non c'erano più soldi collo di bottiglia
Dopodiché si è passati all'housing sociale anche lì collo di bottiglia perché poi alla fine posti quelli sono
Allora io ho proposto al Comune
Di territoriale un protocollo d'intesa una forma di un approccio diverso
Che è quello di per mettere insieme tutte le risorse abitative di un territorio comprensive di quelle nel terzo settore ma anche quelle comunali
Queste le strutture si dovevano suddivisi
In tre livelli di autonomia
Ovvero
E io parto da un presupposto che è quello della prese in carico integrata
E poi nella traduco sostanzialmente questi tre livelli di autonomia sono a livello di primo livello che è un accesso diretto
Ma la mente il dormitorio gestito da noi
Secondo livello sono semi strutture
Gestite in qualche modo dalle organizzazioni sociali
Terzo livello il livello d'uscita che era quello che fra cui io vino in pratica un livello che tu avendo fatto un certo percorso poi arrivi a questo livello che un terzo livello come dicevo che ha un tempo limite massimo di diciotto mesi ma non siamo proprio così ligi certo è che la prese in carico
E integrata cosa presuppone presuppone che ci sia un tavolo di coordinamento
Penso che arrivi fai del protocollo di intesa dove questo tavolo di coordinamento che è formato da il Comune capofila
I centri il Consorzio intercomunale e dei servizi sociali las dal nel nostro caso il comune Pinerolo ma nel senso Pinerolese
Che si trova esattamente nella città metropolitana di Torino
A Ovest di Torino lo ai piedi del
Nelle Alpi
Ebbene come dicevo nel nostro territorio c'è una presenza fortissima della della chiesa valdese e quindi c'è la chiesa valdese come partner ma anche nuovi come Caritas ecco questo tavolo di coordinamento in pratica l'ENEL fa passare tutte le proposte
Che arrivano come richieste
Dopodiché si valuta nell'integrità della persona o del nucleo familiare e si pongono delle soluzioni sulla base di quello che era il il bisogno reale
Quindi di conseguenza cosa succede
Succede che che arriva la richiesta me per esempio io sono uscito dal mondo in cui mi si arrivava la la richiesta del parroco del sì o del sacerdote piuttosto che del conclude il sindaco in cui mi chiedevano comma cioè un posto l'housing sociale
Ecco invece le facce convogliare tutti dico
Perché perché questa ce l'assunzione della presa in carico quindi tutti sappiamo che sostanzialmente che arriva da noi o anche dei presso i servizi sociali la richiesta è data in un lavoro dategli una casa io mi sono tutti problemi e poi alla fine realtà poi scava scava ci sono una serie di questioni che sono da risolvere a volte sono sanitarie a volte sono sedici problemi legati agli incidenti di percorso no e quindi vanno prese in carico
Totalmente
E questo permette poi di fare un percorso di autonomia affinché poi c'è l'uscita vi garantisco che funziona sono cinque anni e sta funzionando
Bellomo senso dobbiamo dobbiamo pensare al prossimo e la ringrazio molto però direttore del Caritas diocesana di Pinerolo Rocco Nastasi la ringrazio per aver messo l'accento sulla questione della coordinamento multifattoriale a livello locale ma anche e soprattutto nell'analisi dei bisogni che sono reali in base a quello che dei diretto ed il quelli che stiamo vagliando inficia resistono
Quindi passerei la parola la professor Calogero amare docente di Urbanistica Sapienza Università di Roma grazie
Sì grazie grazie dell'invito della riflessione importante questa riflessione sta facendo in questa contesto ma anche in altri contesti vitali sono molti soggetti che in questo momento sono mobilitati attenti al tema quindi
Molto bene molto importante parlarne molte cose sono già state dette quindi sarò anche molto sintetico per cercare di stare nei tempi anche riprendendo le ultime cose dette molto molto molto importante sì gli si dice quali bisogni per quale abitare con questa primo momento questa prima sezione come si diceva come diceva Sabina De Luca il problema dell'ausilio multidimensionale pluri sfaccettato quindi i bisogni sono tanti
Anche qui oggi sono presenti persone che si occupano dei senza fissa dimora e si occupano tutto il problema degli de de dei massimi sono diversi Davigo il problema degli studenti un problema molto reale molto concreto
Perché per accedere alla al mercato dell'affitto degli studenti è un grande problema comporta degli oneri per le famiglie molto molto grandi quindi il campo molto ampio come anche stato detto nell'introduzione versata carica
E ognuno di questi aspetti richiederebbe un proprio intervento una propria ittica fra tutti diciamo che rimane il giorno dobbiamo ricordare il tema della della casa pubblica ricca il tema della ricordavamo le varie povertà povertà che si sono fra di loro nel listate recentemente ce l'ha ricordato ancora la Caritas ha ricordato le i grande il livello di povertà in cui si trova la popolazione italiana
Dieci per cento in povertà assoluta ma ricordiamo che c'è poi tutta la la povertà di carattere energetico ci sono tanti altri siti dove sta per cui la casa diventa un bene primario per molti che preferiscono mantenere la casa è ridurre altre cose con il mio lavoro in molte periferie in particolare romane questo è un problema reale e concreto è non è una cosa banale è una cosa molto reale quindi sicuramente questo ricordo sempre anche ricorda a proposito dei pochi dati disponibili quelli che sempre ci riferiamo di Nomisma fatto per Federcasa molti anni fa e famose seicentocinquanta mila famiglie
In attesa di casa adesso quell'ometto dalla povertà questo può essere anche un problema è anche cresciuto
Sicuramente c'è poi tutta questa fascia grigia di cui abbiamo anche più volte detto dove molto difficile con l'accesso alla casa
Si rapporta le altre sospese ecco sempre San Zaccaria ricordava alcuni dati importanti all'inizio ecco quindi diciamo tra virgolette i penultimi che dicevamo anche dentro questo comunque cinici ricordiamo importanza dei percorsi di accompagnamento lo ricorda molto bene
Adesso
La casa non è semplicemente un oggetto una cosa un tetto per cui uno la dà il problema è risolto ci sono molte situazioni che invece richiedono proprio un accompagnamento ancora accompagnamento sociale in tante situazioni e questo ecco su percorsi a diversi livelli però molto molto importante perché appunto la dobbiamo accompagnare le persone anche in uscita da questo punto di vista abbiamo un grande problema inimitabile che è appunto quello del mercato dell'affitto che è difficile che ha bloccato per cui c'è una interessante riflessione sul tema Ford vola housing i nostri colleghi Milano lavorano molto su questi su questi temi per cui anche di connettere il tema della casa al tema del lavoro per me questo è un tema ma non è una questione molto molto rilevante perché c'è un tema di difficoltà prevede per i redditi sufficienti per poter accedere alla casa questo eterno non possono sganciare
Il tema del mercato nel fitto del tema dell'avere il reddito sufficiente per affrontare questo tipo di problema
Devo dire con tutto il mio lavoro nelle varie periferie dei di di di edilizia residenziale pubblica gli abitanti ogni volta mi chiedono case lavoro casa e lavoro questa e la loro preoccupazione grande perché senza lavoro non si può affrontare il problema e qui arrivo per concludere anche alla al punto che neanche un po'ma ha messo molto a cuore e che ha anche ricordato l'orata le Collini
Perché abitare non è solo la casa
Abitare non è solo a casa a casa con Berlino detto bene prioritario fondamentale appunto a cominciare dalla caso pubblica che ne sicuramente prioritario non è soltanto la casa
Significa l'accesso ai servizi significa disponibilità di lavoro
Significa assestarsi nel contesto di vita adegua in siamo all'interno delle città ma io direi più in generale la possibilità di accedere a tutte le opportunità della città
Perché la città produce diseguaglianze sono quartieri più adeguati quater quindi però trovare case appunto a un prezzo a un prezzo accessibile spesso se obbligato andare molto lontano e quindi in condizioni di vita molto più difficili con difficoltà di accessibilità al trasporto pubblico tante e tante altre cose quindi avere questo sguardo integrato che non è soltanto lo dico qui anche torna soltanto utile rigenerazione urbana per come spesso interpretata cioè guardando solo gli aspetti fisici ecco ma è un complesso di rigenerazione urbana sociale
Ripeto di accesso alle opportunità che offre la città nel suo complesso per diciamo superare le diseguaglianze in cui si dirà
Grazie grazie fra passarci allarmare per i punti sollevati sulla povertà energetica ma dell'accompagnamento sociale legame casa lavoro di cui abbiamo parlato e soprattutto anche e pensare la casa come un accesso a banche opportunità per avere una buona qualità di vita
Tutti e quando dico per tutti si includono
Varie forme di cittadinanza e un diritto aperto la città in questa su questo linea passo la parola professore Ombuen Simonon Wendell last Days grazie
Però
Grazie per l'invito
Ragionare delle politiche abitative in una chiave di sostenibilità integrale
Si rinvia delle questioni di che hanno una multidimensionali rilevante negli interventi trascorsi già evidenziata per noi il problema non è la casa cioè la produzione del capitale fisso diciamo che consente l'accesso al bene materiale mai dell'abitare
Che la la la qualità insomma integrazione sociale
Che che avviene nella nel contesto abitativo e quindi ragionare in oggi in termini di revisione delle modalità di definizione della programmazione di livello nazionale per affrontare le diseguaglianze le gravi e crescenti diseguaglianze che non si sistemi urbani territoriali esprimono naturalmente un punto di rilevante interesse
è una componente indispensabile di un'agenda urbana nazionale che dovrebbe al riguardo traguardare i problemi che si qui si esprimono sulla città perché vero e la città produce diseguaglianze ma è anche vero che nella città vediamo le diseguaglianze del modello sociale
Cioè sia diciamo luogo che mezzo e anche però Dean cartina di tornasole di determinati fenomeni da questo punto di vista quindi pensando alle scorse programmazioni diciamo al piano decennale per la Casa delle quattro cinque sette che è all'origine e al ruolo che aveva la la la cooperazione sociale in quel quadro
è chiaro che bisogna ripensare molte cose
Seguace di centosessantasette io ho sono anche noi sulla mia fedina penale ci sono ma anche qualche migliaio di alloggi di edilizia pubblica realizzati in una prima fase della mia vita di gli interventi di centosessantasette fatti sulla base del Poeta sul piano delle secondo il popolare
Che i Comuni sopra i cinquanta mila abitanti potevano fare individuavano interventi con delizia sovvenzionata edilizia convenzionata messi insieme all'interno di aree espropriate extra logica duecentosessantasette per realizzare questa l'abitare come bene pubblico
I due stavano insieme con l'idea di evitare la segregazione sociale cioè consentire che fossero presenti compresenti nei medesimi luoghi profili di esigenze abitative differenziate dalla c'ha bisogno assoluto di un abitare diciamo così per classi povere sino a invece forme di cooperazione consentivano qualità anche fisica più avanzata purtroppo in molti casi soprattutto quando le amministrazioni locali che sono le prime responsabile delle politiche abitative
Non coglievano questa cosa è successo che in realtà gli interventi di edilizia sociale direttamente cioè che la sovvenzionata venisse divisa dall'agevolata perché l'agevolata concepita come un segmento di mercato
è molto più interessata a essere isolata dal problema sociale piuttosto che non appunto vivere in una soluzione integrata quindi mentre invece in altri casi quando l'Amministrazione hanno saputo cogliere questa questione integrazione ha funzionato
E infatti soprattutto devo dire nel nord del Paese ci sono state esperienze importanti di successi della della nel delle politiche sociali attraverso le le i quartieri di edilizia pubblica
Oggi usciamo dalla logica espansiva e affrontiamo demanda la rigenerazione urbana
Pensando a interventi nel tessuto esistente riqualificando i miei quindi la città a partire dalle da dalla fisicità delle sue contraddizioni non non aggiungendo elementi ma lavorando nel corpo di queste cose
è chiaro che c'è un ruolo della cooperazione sociale che
Rivendica la cooperazione sociale chiedendo la prosecuzione di condizioni e di agevolative che non saranno più diciamo così acquisizione delle aree per esempio invece è ragionevole che sia invece accesso a determinate condizioni
Ad agevolazioni sul credito proprio perché c'è una finalità sociale che però non è come spesso capita di leggere negli opuscoli del settore diciamo del settore l'opuscolo e commerciali Interna all'intervento
Ma dal punto di vista della integrazione sociale e soprattutto ciò che offre come qualità della relazione sociale che costruisce nel contesto in cui interviene quindi diciamo la misura della qualità sociale a mio avviso che l'obiettivo di una nuova politica sociale attraverso la cooperazione da abitare è proprio nella qualità della diciamo nella sfida che va condivisa con l'ente locale naturalmente vuole nel territorio non
Ho in mente raccontare Fiji problemi di degrado sociale che ci sono la villa fondi fondamento nella riqualificazione urbana
è in realtà appunto la riqualificazione umana e cioè passare dalla produzione di capitale fisso o la produzione di capitale sociale sostanzialmente in una situazione nella quale e finisco con questo abbiamo purtroppo e i rilevanti problemi di disordine
Come diceva Carlo Donolo con un in un suo ordine luminanza e volume
Disordine perché il capitalismo non ha più bisogno almeno un ordine sociale
Ha inventato come dice Baumann la Società degli individui per cui abbiamo la società di massa degli individui semplicemente non si occupa di costruire ormai diciamo che ripresina vero ma semplicemente semina disordine lasci lasciando che le cose accadono per conto suo
Perché perché il grosso del valore aggiunto ma si realizzano nelle fasi produttive come è noto ma nel settore nella conversazione di commercializzazione distribuzione dell'arbitraggio
Fisico funzionale un finanziario eccetera eccetera
E quindi in Italia gran parte della domanda abitativa in realtà dovuta fenomeni migratori interni
Nel senso che c'è nei distretti produttivi e urbani nei quali il mercato del lavoro efficiente riesce a dare un certo livello di occupazione
E accesso al reddito e quindi la popolazione si sposta verso le zone nelle quali c'è accesso al reddito sostanzialmente e però che cosa dobbiamo fare delle politiche abitative che inseguono la distribuzione del reddito che non è costruita su una logica filo mondi di produttività complessiva del dei fattori che abbiamo a disposizione un paese cioè inseguire un un la diseguaglianza
E viene spostato da una mancanza di governo delle trasformazioni produttive ed editoriali
Oppure abbandonare la la la questione a agli enti locali senza una visione nazionalismo numerico Singh e cioè la gente ormai la chiave attraverso la quale costruire una politica nazionale
Che misuri con un allineamento opportuno di informazioni e dati caserme che costruisca delle politiche e siano si locali ma che traguardi no agli obiettivi di sostenibilità di livello nazionale
E che siano in grado di valutare al tipo di politica e territoriale di questo cose arriveremo anche il quindici dicembre alla presentazione del rapporto territoriale visto che affronterà matematica nel governo del territorio
Grazie grazie grazie a tutti gli interventi grazie al su questa chiusura sulla capitale sociale sicuramente queste timido interventi che abbiamo venti minuti cinque e tutti dobbiamo parlare veloci sarà fare Attene attenzione a quello che diciamo essere perfetti nei tempi non danno spazio effettivamente a Roma fonti mente adeguato che è un tema questo della definizione dello swing della dell'esclusione sociale del la descrizione abitativa talmente importante che spero ci siano altre occasioni anche con politici e rappresentanti dei vari settori
Da poter rielaborare in profondità anche con la ricerca quindi grazie tutte grazie soprattutto a Legacoop per l'iniziativa e per il lavoro fatto
Buongiorno
Buongiorno a tutti buongiorno a tutti ben né introvabili anche da parte mia un grazie della copertina coabitanti prima dell'invito
Chiede se ne può raggiungere Fabio Bastianelli presidente vicini abitanti Gianluigi chiaro di aria Proxima che ringrazio contestualmente Benedetta Ranieri per l'attività congiunta entriamo nel merito della della proposta il l'avvio dei lavori si è concentrato sulla domanda
E con voi entriamo nel merito di cos'è questa proposta e poi anche come si può attuare
E chiedo il primo intervento a Fabio Bastianelli lasciando a lui tratteggiare il quadro per voi diciamo proseguire nella nostra mattinata con i commenti e gli approfondimenti prego
Grazie buongiorno
Ovviamente cercherò di rendere non meno noioso possibile lavorarci di racconto della proposta
Anche perché quello che è interessante vuole capire quali sono le reazioni di osservazioni sulla proposta faccio solamente alcune premesse che riprendono un po'la presentazione della presidenza Zaccaria poi i contenuti che sono emersi verbale da precedente è chiaro che la proposta è un punto di partenza è uno stimolo per avviare un percorso che inevitabilmente non può che essere più lungo di questa iniziativa o della singola proposta
Anche perché parliamo in un argomento così complesso e vitale del funzionamento del paese e richiede ingiusto approfondimento e il giusto livello di confronto
Noi ovviamente abbiamo cercato di riportare con questa proposta l'attenzione al focus come si è detto prima
Solo un sistema gli interventi che non è solo ed esclusivamente da la politica per la casa ma che ha un complesso di infrastruttura sociale e serve al Paese
Casa e lavoro sono elementi fondanti del vivere civile di ognuno di noi della possibilità per ogni persona di costruire un livello dignitoso di di vita e di sviluppo della propria vita
E è necessario che lo Stato dia il suo supporto le proprie indicazioni rispetto a quello che deve essere il percorso che poi a livello territoriale i vari soggetti coinvolti devono poter attuare
Quindi noi ovviamente essendo portatori di un interesse ridotto quindi quello perché si rivolge alla fascia grigia della popolazione che poi non è più il famoso ceto medio che veniva raccontato orientali fama diventato qualcosa
Mi molto più complesso noi parliamo di persone che hanno lavoro reddito ma che vivono situazioni di disagio e di precarietà economica e sociale
Parliamo di persone che non hanno reddito e non hanno lavoro così come parliamo di categorie sociali che in questo momento per tutta una serie di modifiche non riguardano sette abitativo però nell'elemento abitativo trovano un elemento di criticità
Per quello che era con la condizione di vita prima veniva citato l'esempio no degli insegnanti che dal Sud vorrebbero potrebbero spostarsi al Nord per trovare lavoro ma non ci vanno perché non trovano casa
Veramente il problema è perché queste persone si devono spostare loro nel momento in cui si spostano dobbiamo garantire la possibilità di vivere
Ora se è chiaro che quindi il nostro obiettivo è quello di dare una risposta un pezzo di utenza di bisogno abitativo che in questo momento non viene colto prioritariamente come emergenziale ma ci diventerà è una questione di tempo se non si interviene quello che non è emergenza adesso lo diventerà domani e l'assenza di politiche strutturali determina questa condizione in modo permanente affiggendo un po'tutto il Paese
Quindi noi vogliamo vorremmo con questa proposta riaffermare alcuni principi il primo che ci deve essere il necessariamente una forma di partenariato ovviamente virtuoso partenariato virtuoso tra pubblico e privato che cosa significa significa che il privato nel momento in cui interviene nella risoluzione di fu un bisogno che ha un riconoscimento di interesse pubblico deve vedere sì la giusta remunerazione ma deve avere anche delle regole chiare
Perché questa remunerazione sia effettivamente giusta e corretta così come siano definiti bene gli obiettivi
Che garantiscono e caratterizzano questa attività svolta dal privato con il supporto del pubblico
Degna di essere considerata l'interesse pubblico qui dobbiamo effettivamente realizzare case che diano risposte persone meritevoli di aiuto
Facendo con le giuste regole
Minitalia questa attività non è che non c'è mai stata cessata
La nostra almeno la mia famiglia come quella di tante altre persone ha avuto accesso alla casa con negli interventi realizzati attraverso le cooperative attraverso gli interventi pubblici attraverso le manovre urbanistiche
Una buona parte dell'Italia assicurato anche la solidità economica perché la casa in proprietà è una solidità per il Paese
In questo momento però non ci sono più strumenti dalla l'ultimo intervento di natura nazionale del due mila cinque e il piano nazionale dell'affitto
Dal due mila dieci l'unico strumento diciamo assimilabile a un intervento pubblico è stato il sistema integrato dei fondi
Dove però lo Stato ci ha messo solo cento milioni a fronte di un miliardo quindi di fatto considerano intervento pubblico cioè la mano femminismo
Poi non c'è più niente
Allora il punto è che cosa possiamo e che cosa si può fare
Bisogna coinvolgere nuovamente la parte privata sana insieme alla parte pubblica sana che per definisca una politica innanzitutto pluriennale perché non si può pensare di affrontare un argomento così importante con gli spot o con soluzioni semplificate
Io prego problemi complessi richiedono soluzioni complesse e articolate ma soprattutto parlando di sviluppo urbano città territorio persone perché poi dietro i numeri ci sono sempre le persone ci vuole tempo
Ci vuole il tempo il tempo deve essere utilizzato anche per valutare se gli obiettivi che uno si prefigge isolamenti effettivamente vengono raggiunti oppure se gli strumenti vanno cambiati perché non sono quelli adatti
Quindi noi vorremmo riaffermare il primo questo principio che c'è bisogno di una parte pubblica importante l'abbiamo quantificata
L'abbiamo ovviamente voi nella parte successiva Gianluigi che racconterà nel dettaglio la proposta che ha un suo rigore scientifico ma anche al suo una sua solidità concreta perché abbiamo utilizzato dati reali in termini di costi di sostenibilità i redditi delle famiglie
E abbiamo anche dato una lettura che non affronta l'Italia come un'unica città
Ma cerca di cogliere le diversità il sud rispetto al nord nelle grandi città dove c'è il mercato che ancora dà delle risposte e dove invece non leda
I piccoli centri centri minori sette capoluoghi di provincia che hanno livelli di reddito e di sostenibilità completamente diversi l'Italia non è Milano non è Roma ma è fatta di tante piccole realtà che vanno lette quindi la proposta si basa su alcuni pilastri il primo piano nazionale pluriennale con attuazione degli strumenti a livello territoriale perché a livello territoriale che sa accogliere bene le esigenze del territorio a mettere in campo gli strumenti più adatti in alcuni corsi serve molto di più l'affitto in altri posti l'affitto non è la priorità c'è bisogno di altro tipo di interventi ci sono categorie sociali giovani anziani che hanno bisogno di case
Per un periodo diverso fatto in un modo diverso
Secondo di l'astro recupero come obiettivo principale per quanto riguarda lo sviluppo romanissimo noi dobbiamo operare all'interno dei contesti urbani perché le persone devono vivere all'interno di contesti
Urbanizzati ma non solo infrastruttura nette ma anche socialmente il recupero una componente essenziale recuperare il patrimonio esistente ha sicuramente un costo ma è possibile la priorità è che il patrimonio pubblico non venga utilizzato come elemento di valorizzazione immobiliare deve costare poco altrimenti la il recupero urbano non si può fare
Il terzo elemento è che si deve parlare di un concetto come veniva espresso prima di servizio abitativo in servizio abitativo significa che si mettono le persone in condizione di avere un alloggio ma si mettono le persone anche di avere quella rete i servizi che consentono la creazione di comunità integrate coese perché questo anche una fetta importante in termini di riduzione di spesa pubblica se in un quartiere ci sono i servizi si spende di meno per l'assistenza medica sociale si spende di meno per l'ambiente si spende di meno per i trasporti se queste cose mancano questi così aumentano sempre di più e genero quel vizio di quel circolo vizioso si diceva prima per cui mancano le risorse siccome mancano risorse non si fanno le cose noi pensiamo che c'è un percorso che passa quindi attraverso il concetto dell'Urban housing come elemento di approdo definitivo di quella che quest'anno politica nella casa
Per fare questo abbiamo ancorato alla proposta un sistema di norme già esistenti in servizio interesse economico generale per una indicazione che viene dall'Unione europea che è stata recepita dalla Conferenza Stato Regioni ma che sostanzialmente applicata diciamo poco ancora in Italia e invece crediamo e siamo strumentazione utile perché fissa alcuni principi la giusta remunerazione del capitale privato
La giusta indicazione dei costi e dei ricavi attesi perché quell'intervento sia definito un servizio di interesse economico generale e quindi meritevole di aiuto dello Stato nello stesso tempo consente l'attrazione di risorse pubbliche
Di natura non solo nazionale ma anche regionale con i vari fondi se sarà ecco diventare volano di attrazione di fondi Bailey con DGR quindi aumentare la capacità di attrazione di risorse per avere un fondo pluriennale che effettivamente costituisca il punto di partenza di strumentazioni attivabili che concretamente attivabile chiudo dicendo figli due numeri essenziali e poi lascio la parola Gianluigi noi abbiamo ipotizzato come fabbisogno in questo momento concretamente oggetto di un ragionamento serio i cinquanta mila alloggi ovviamente in una base pluriennale che va dai cinque ai dieci anni perché di meno
Un po'instabile pensare di
Avrei dieci mila alloggi domani mattina
Demagogia
Per farli abbiamo ipotizzato un piano di risorse importanti che ovviamente richiedere scelte altrettanto importanti
Per quanto riguarda la nostra proposta il livello di partenariato al quaranta per cento comporta una manovra complessiva di un miliardo e quattro per ottocento milioni di risorse private e cinquecento milioni di risorse pubbliche per la realizzazione di cinque mila alloggi
Questa è la nostra proposta riteniamo che da questa proposta
Si possono liberare risorse per la parte pubblica da dedicare alla emergenza abitativa perché altrimenti non lo stesso intervento
Fatto da un soggetto pubblico costerebbe un po'di più evidente della formula del partenariato e quindi liberare risorse per risolvere un bisogno di interesse pubblico significa anche contribuire ad accantonare risorse da destinare effettivamente ma chi ha bisogno di assistenza e non può concorrere con risorse private
Quindi io lascerei a Gianluigi l'onere l'onore di raccontare nel dettaglio la proposta e vi ringrazio
Grazie grazie Monica De Cardenas tende Gianluigi nel merito della proposta quando solo alcuni secondi perché c'è il tema della rigenerazione urbana recupero urbano Marcello il tema della casa come servizio l'abbinata abdicare e lavoro e poi rese due temi siano quelli del tempo quindi il piano pluriennale per dare stabilità e poi anche quelle del viene in mente dopo anni privato e quello pubblico per un partenariato effettivamente costruttivo credo
Grazie mille provo anche a stare nei tempi per avere coi tutto lo spazio per dialogare o ragionare Fabio è allergico le slide e quindi accorso senza slargo approvo riprendere tutti quanti punti dei quali erano gli abbiamo un po'ancorato la nostra il nostro supporto metodologico
Sono da Luigi Carlo Molinari approcci ma mi sono economista con le banche Benedetta Marani che è stato citato abbiamo lavorato questo rapporto
Ci occupiamo di perché re rigenerazione urbana politiche abitative strategie territoriali perché questi tre elementi devono stare insieme ritengo che oggi anche in questa proposta sui
Ante che si è fatto Rossana Fabio Legacoop in generale ma la cooperazione col sistema abitativo italiano penso che sia interessante comunque andare a capire come si può fare qualcosa di diverso perché oggi siamo un po'tutti fermi siamo fermi attorno a una questione che non è di oggi e mai di ieri o forse di sempre sarà quello del futuro non dobbiamo ancora appunto come si diceva prima ancorarsi al passato ma dobbiamo capire cosa fare per il futuro
Dobbiamo ritornare per forza di cose sulle caratteristiche strutturali che sono per forza di cose un dato di fatto quindi settantatré per cento metri settantatré virgola sette per cento è dedicata la proprietà siamo ancora fortemente ancorati a questo tema la proprietà e i mutui a fare acquistare anche i giovani le case non è forse il modello sul quale sviluppare il nostro la nostre politiche nel futuro
Lo stato conservativo dello stock residenziale ho fatta una serie di giri anche per collabora anche con la regione Emilia Romagna Bruxelles per parlare proprio della delibera
Che non permetterà più di vendere o di acquistare delle classi dobbiamo parlare di questi dobbiamo cambiare modello l'energia è una parte della politica abitativa è stato detto prima quindi se non abbiamo edifici in classe energetica colabrodo e quindi figuriamoci poi l'edilizia popolare in che stato è non possiamo andare avanti certamente più di tanto assenza di politiche abitative strutturali si parla degli anni in cui appunto io figuriamoci alcuni voi avete detto che non erano atterrati io non ero proprio nato
Neanche nel pensiero quindi e l'altra la governance delle territoriali nel frammentato su base regionale locale bisogna comporre la ricomporrà tentare di ricomporre la più e quello che ha detto fa ventitré fondamentale abbiamo provato a fare una proposta che non parlasse a appunto al riversamento di tutte le famiglie dal Sud al Nord perché è facile pensarlo così ma una rimodulazione rispetto anche a poter vivere poter lavorare poter avere una casa al sud al centro e al nord e in tutti quanti livelli quindi la cooperazione pur essendo un po'sopravvissuto solamente del centro nord e difficilmente vide ci sono comunque esperienze comunque c'è c'è questa struttura del paese che va comunque salvaguardata
E poi ci sono nuovi bisogni sociali Rocco di carri trascurabile anche noi anch'io sempre collaboro è molto interessante guardarli con una lotta in una logica diversa quindi non solo numerica ma qualitativa perché nel qualitativo ci snodo invece molto
Una proposta di risposta nuova alternativa
E certamente dall'altra parte abbiamo una situazione contingente che oggi anche Cassa Depositi e Prestiti non permette per esempio di easy di agire sui contesti urbani quindi rincari sui prezzi delle materie prime dobbiamo un po'ringraziare
Anche questa cosa del centodieci per cento dei Bonsu sarebbe ora Pd fare anche su questo una un ragionamento definitivo perché altrimenti consolidiamo solo inflazione e iperinflazione sul materiale che questa è la situazione ad oggi un aumento dei costi di costruzione Rafa settoriali e Ford verità da un lato adesso vedremo la Ford abilitante dall'altro lato perché non possiamo pensare di recuperare e costruire nuovo
Non solo in in direzione di non avere consumo di suolo ma dobbiamo proprio River ripensare costi di costruzione la perdita del potere d'acquisto è un dato di fatto si spera che la l'inflazione si stabilizza al due per cento
E quindi abbiamo questo new normal sul quale dobbiamo andare a caratterizzare il futuro
La crescita dell'inflazione la riduzione delle capacità di risparmio in rialzo dei tassi d'interesse la difficoltà nell'accesso al credito l'accesso al credito come possiamo vedere già in questi semestri
Il calo della compravendita
Notevolissimo probabilmente sarà anche questo di nuovo il ritorno alla standard che si era fissato sul due mila diciotto due mila diciannove forse andare ancora sotto
Avremo il tema delle aste avremmo di nuovo il tema registrate per me il tema di tutto il riversamento della domanda dalla dalla compravendita l'affitto quindi ancora più comprensione rispetto a quello che già
L'abbiamo visto ha detto
Questa compressione che riguarda riguarda proprio le famiglie
Che hanno se ci sono nel cortile più povero e quindi le scusate più povero quindi grafico dice che il Quintino più povero è quello in alto la riga in alto a la priorità nel mercato dell'affitto quindi quarantacinque per cento del PIL del del quindi ne deve stare attorno ma deve per forza di cose a rimanere in affitto dall'altra parte anche le classi più giovani cioè stiamo diventando una società nella quale la proprietà e sempre più anziano ma non dobbiamo dircelo oggi non è una cosa nuova
E dall'altra parte non abbiamo mai consolidato un'offerta come negli altri Stati europei in affitto che posso aiutare la mobilità intergenerazionale mobilità
Struttura all'interno del Paese quindi se questi sono i dati
L'altra liriche poi riporre prendo anche qui quindi quinti le più reddito più basso nella fascia d'età o under trentacinque le spese correlate all'abitazione sono sempre più un problema quindi l'incidenza
Non è solamente l'affitto ma sono le spese di condomina sono le spese energetiche
Abbiamo udito tutti molto paura quando è stata la fase diciamo del della prima i primi mesi della del della fase della guerra di Ucraina in Krajina
Quando si pensa al punto che saltasse per aria veramente la questione sociale sulla parte energetica poi tutto sommato c'è ricalibrata con delle onde lunghe che forse vedremo nel tempo
E poi lo stato di manutenzione degli degli edifici incide sulle spese energetiche come suo zio dette quindi
Il alloggi in affitto hanno per forza di cose questo problema
E non solo anche lo stato conservativo come dicevo prima anche delle classi
Comunque che cercano di approdare la casa in proprietà
Questa è la ricerca di Nomisma già presentata da darne stavo in quindi sempre dell'aula che Legacoop inquadra un po'i numeri con i cori
Possiamo andare a fotografare i nuovi bisogni sociali il cinquantacinque virgola otto per cento delle famiglie dichiarano la almeno una debolezza economica abitativa sociale
Che si incrocia perché un tutte le famiglie poi manifestano un un percorso comunque diverso di fragilità sempre verso il basso ma verso l'alto che su questo verso Tor e le famiglie più deboli il tre virgola nove quindi non sono poche sono presidente Carbone idem in abitazioni in affitto sono distribuite prevalentemente nel Mezzogiorno
Monogenitoriali copie dei figli con almeno un componente del nucleo disoccupato e con un reddito inferiore a mille ottocento euro mensili
Questa fotografia è chiara è definita però l'abbiamo ripresa proprio perché invece la parte qualitativa che riprendeva anche di nuovo mi riprendo Rocco perché su Caritas penso che sia un elemento ma anche tutta la parte sindacale cooperativa del territorio sicuramente intercetta questi bisogni spesso nuovi bisogni sociali che come al solito vengono tutti compressi dove abbiamo l'unica valvola di sfogo fondamentalmente cioè le edilizia popolare è una valvola di sfogo di tutto questo alla violenza di genere recentemente riemersa con potenza però non solo quindi la popolazione immigrata le persone senza dimora i giovani coppie le famiglie monoparentali due famiglie con sfratto esecutivo
Gli ospiti in uscita della comunità di recupero non costruiamo e non abbiamo costruito un processo verso l'alto dalla grave Marge nullità l'autonomia letto e poi l'ex se non costruiamo l'ERSA o comunque l'edilizia sociale
Per l'uscita delle famiglie noi continuiamo a spendere risorse pubbliche per non avere mai in un approdo verso l'autonomia
Sono pronti sono seconda Ishii sono da da infami di nuovo quindi milioni miliardi di risorse pubbliche poi basterebbe l'ultimo scalino quest'ultimo scalino non c'è oggi in Italia non c'è quindi va ricostruito ricompattato
In un mix che appunto l'eremo esporre poco più avanti gli studenti fuori sede
I lavoratori stagionali cassintegrati licenziati precari ma soprattutto gli uomini e le donne separate
Sono tutti questi ambiti diciamo che che che che ci riguardano le sole novità bisogna vita attivi una cosa sono le caratteristiche socio demografiche un po'da Istat quei bisogni
Presidente una cosa e sono invece le caratteristiche veramente sociali di un dissesto diciamo relazionale sempre più forte sul quale
Attenzione non bastano le chiavi della casa dopo le mura ma serve assolutamente continuare anche a un approccio di condivisione delle delle delle delle relazioni dell'accompagnamento sociale
Non possiamo pensare solo all'hardware cioè il Ministero Infrastrutture costruisce fa il Pin qua ripianare ma dobbiamo non abbiamo pensato annulla nell'accompagnamento successivo del software i comuni progetterà non arriveranno due mila ventisei chi ci riesce a costruire e poi chi gestirà tutto ciò
Di nuovo le aziende case l'ex IACP forse bisogna ragionare in maniera diversa
Proprio per questo la cooperazione e qui entriamo nella proposta invece è uno proporre una una cooperazione che si deve rinnovare internamente esternamente
Il processo che abbiamo fatto interno non è stato banale c'è stata anche un confronto acceso dentro le associazioni scusate le cooperative di Legacoop quindi è normale che nella nella dialettica si nasca si nasca debba nascere qualcosa di nuovo
Però dobbiamo avere ben chiaro che i la situazione attuale come vi dicevo i costi e qui abbiamo i due volti della Ford Ability se da un lato ci sono i redditi dall'altra parte ci sono i costi di costruzione
Dove è possibile oggi veramente costruire anche solo in edilizia convenzionata anche solo edilizia popolare quindi nelle città metropolitane se costruiamo mille settecentottanta euro ci stiamo dentro con i prezzi
Ci stiamo dentro ancora con i trappoloni capoluoghi di provincia ma tutto il resto dell'Italia
Che non è solo Milano ma è tanto altro non ci può stare dentro questi costi ci può stare per esempio un'azione di recupero se vogliamo veramente farla però c'è questa rigenerazione urbana di cui per ci riempiamo costantemente la bocca e i mandati anche anche le leggi ma in realtà non è così facile farla perché ha dei sovracosti ulteriori rispetto a questi quindi come possiamo produrre qualcosa che poi dopo sia però abbia l'approdo dell'altra faccia della Ford direttrice dell'edilizia sociale
Ma dobbiamo fare tenendo conto invece che questo di nuovo ripeto quello che ha detto Fabio ancorata vogliamo la proposta vuole voleva essere siamo stati anche non molto severi nell'ancorarla proprio dati Fitto effettività dirli realizzazione dopodomani non in un mondo che non può avvenire
Quindi dall'altra parte c'è la Ford avviliti delle delle famiglie euro al mese è fitto cosa si può fare si può fare che se se la cooperazione si sì sì sì standardizzati posiziona quattrocentocinquanta euro al mese
è chiaro che una proposta molto convincente nel Città metropolitane nei capoluoghi di provincia
C'è una un'azione un po'più difficile invece laddove dobbiamo operare nelle come l'intermedio quelli della strategia internazionale per lamentare nella slide quindi anche su questo le cooperative di comunità le cooperative di abitanti tutto il processo che comunque in azione
Ma all'interno della cooperazione in generale in fondamento molto importante altrimenti c'è cosa c'ha accelerato cioè l'ARPA centoventi euro mezza che può sicuramente dare una risposta orizzontale a tutto il Paese ma alle volte potrebbe anche anch'esso avere una diversificazione territoriale che oggi non abbiamo immaginato rispondere sempre in maniera orizzontale a tutto forse non è la sulla questione più più facile oggi però dall'altra parte può essere uno stimolo la cooperazione dove si posiziona si posizionano in questa fascia
In questa fascia
Di di di grigia in cui può proporre al punto comunque
Un un'incidenza diversa rispetto a quella delle città ormai le città urbane le aree urbane fra D&D o altre questioni o lavoratori di cui si è parlato anche stamattina c'è una Inter compressione che sposta oltre il quaranta per cento anche incidenza fra Canone
Il reddito
Mentre la proposta delle cooperative in generale attuale quindi anche quella che già della proprietà indivisa storica ma anche quella magari futura che appunto potremmo andare strutturare se questo programma questa ipotesi si può andare a costituire a costruire con la politica in realtà posiziona la Ford biglietti in più in basso c'è il dieci venti per cento del del cannone dovrebbe del reddito dovrebbe essere pagato per per questi canoni quindi se questo è una proposta riteniamo che punto posso essere valida sia nel nelle città metropolitane nei colori di provincia ma anche per tutto il resto del Paese che continuano a ricordare comunque produce ho bisogno di servizi la gente abita
In questi luoghi quindi non è tutto Milano e Roma giusto per ritornare anche magari su Roma
Ci ha parlato tantissimo dell'edilizia come queste ma dall'altra parte quindi l'housing la casa come welfare ma la casa è anche fondamentalmente come dite ricordano anche Carlo Cellamare ma non solo ha riportato anche in altri incontri è un dispositivo fondamentale della leva urbanistica non è uno standard urbanistico però come ha detto anche un po'anni prima non è più possibile pensare i tre come una volta perché non ci sono più quelle risorse forse non c'è più neanche quella caratteri
Dica politica di tutti non è la politica partitica la politica proprio di fare i territori di dichiarare e lo spazio urbano mi progettarle ricordiamo che per esempio il tetto oggi sono l'unica di fare difesa pubblica all'interno delle città rispetto alla alla rendita urbana se guardate delle Matteo dall'alto è l'unica cosa che oggi difende lo spazio urbano quindi la rigenerazione urbana può avvenire in un modo diverso
La sfida per esempio della Regione Emilia Romagna è quella di provare a fare un percorso con i nuovi piani urbani generali che significa cosa significa attribuire un venti per cento delle edilizia residenziale sociale rispetto a ogni nuova costruzione sia sullo spazio urbano sullo spazio non urbano e quindi in generale nonostante le varie differenze delle programmazioni a livello territoriale quindi ci siamo uniti PRGC sono il pubblico si possono chiamare in tutti i modi diversi però l'appunto con la un nodo centrale quello di dire il privato lascia comunque una parte del del proprio del proprio diciamo del proprio vantaggio economico nella costruzione di edilizia libera
Nel Soirée di trasformazione o dentro le aree o in quote dei DS in atterraggi come si faceva si è fatto nel tempo
Oppure la cessione dell'area per la registrazione oppure ancora la monetizzazione della quota di Ermes quindi queste sono già primi elementi fondamentali se sono economie che comunque compongono il quadro economico in una logica nuova
Anche le nuove costruzioni
Sono fondamentali non bisognerebbe consumare suolo e questo ce lo siamo detto tutti però Lella realizzazione diretta sull'aria di trasformazione non lo spostamento della quota diverso nelle monetizzazioni in realtà che si guardi alla rigenerazione urbana le nuove costruzioni comunque possiamo andare a sanare di o le monetizziamo bolle realizziamo diamo la possibilità di avere spazi urbanizzati puliti bonificati a chi probabilmente a la cooperazione quindi è un terzo del del tassello della costruzione di un business plan in una nuova fase della cooperazione oppure un fondo rotativo per la monetizzazione quindi dall'altra parte non voglio sviluppare do dei soldi do dei soldi che però il Pubblico come per esempio per altre questioni come Linus fondo Telefe sedici quindi cose già viste cose che già possono essere strutturate
Da uno spazio per un fondo rotativo che può essere di nuovo anche questo una leva per nuove anche per un'altra finanza una finanza di altro tipo
Nel riuso del patrimonio sito è un altro elemento fondamentale che riguarda tutti riguarda il patrimonio pubblico non non non utilizzate riguarda il patrimonio pubblico
A vari livelli comunale non comunale ma anche degli enti religiosi sui quali ci si interroga tantissimo sono uscito un sacco di questioni a luglio-agosto proprio sul riuso collettivo sociale del gli spazi non utilizzati da un una diminuzione del delle delle delle persone che abitano questi spazi e quindi riuso patrimonio il patrimonio pubblico il riuso del patrimonio privato scritto
è sostanziale però che sì sì ci siano le agenzie sociali per la locazione manco una legge sull'agenzia sociale per la locazione si trovano in Emilia si trovano in Toscana si trovano anche in altri ambiti Liguria
Quindi non è una questione politica di destra o di sinistra non sono esattamente soggetti che possano andare ad agire sulle e in genere si costruiscono con una parte pubblica una parte dentro alcune ci sono le Caritas dentro ci sono fitte filobus
Ci sono vari soggetti ci sono tutti soggetti quindi che possono ragionare per spingere alle quella questione abitativa su tutta su tutta la città perché questa è la proposta che abbatta fidanzata vado proprio a Brescia perché le regole anche tanti un ruolo decisivo quindi è per la cooperazione di abitanti
Quindi per andare avanti un intervento diverso e come si può finanziare abbiamo provato
A fare una un percorso proprio sui business plan quindi ci può finanziare Lincoln l'involucro si può finanziare gli oneri di urbanizzazione
Come si possono finanziare ordini sono tantissimi prospettive per farlo i costi di realizzazione possiamo utilizzare dei bonus possiamo contribuire a fondo perduto partecipazione pubblica con fondi della cella Bayrou Cassa depositi e prestiti da partecipazione privata i contributi a fondo perduto per i costi tecnici sostegno tramite fondi comunali regionali statali quindi questo è un po'la rappresentazione dello stato dell'arte di tutta la condizione economico-finanziaria cioè come si finanzia oggi verso sull'involucro e abbiamo parlato gli oneri di urbanizzazione ormai è abbastanza prassi quella di scontarli azzerarli nella nella parte della della produzione e poi dopo ci sei personale e professionisti alle volte la fondazione
Le fondazioni bancarie a costruire un po'questo percorso e per l'area di oggetto di intervento
Che può derivare quindi da un'acquisizione delle aree oppure dall'altra parte con eventuali costi di bonifica che possono essere dati o fondo perduto oppure comici dicevamo e su questo penso che ci dobbiamo credere tutti in una derivazione dalla parte urbanistica la proposta è proprio veramente andare su questi dati perché queste sono le più difficili ma prova concludere su queste riprendiamo il sia che il sei che cosa una legge on comunque del dei mandati dalla Commissione europea che definiscono il servizio di interesse economico generale
Come funzionano definiscono una compensazione cioè qual è il tasso di numerazione del capitale giusto affinché si possa costruire lesse il tasso di remunerazione corretto l'abbiamo individuato qui ma poco variare a seconda dei territori quattro virgola diciannove cioè il tasso attuale della BCE e quindi del Libor con un anno da un anno più il margine operativo il margine operativo è definito da una tabella che è successa la stessa Commissione europea ha definito quindi qui l'ipotesi è che la cooperativa che può essere una doppia di una tripla B in termini di rating si finanzia e quindi abbiamo un un un tasso di remunerazione del sette virgola due
Questo tasso del del del di remunerazione l'abbiamo messo all'interno di un sistema nei piani economici e nei piani economici fondamentalmente l'abbiamo equiparato al Botticelli qualsiasi cosa è corso ponderato del capitale quindi né i flussi di cassa che si generano all'interno di una di un business plan di un'edilizia residenziale sociale in vendita locazione questo tasso deve essere uguale a quello definito dal sia chiuso
Se questo avviene teoricamente almeno teoricamente la questione degli aiuti di Stato alla questione del margine giusto rispetto al Pubblico e privato che devono compartecipare alla realizzazione già in equilibrio
Cosa succede succede questo che prendendo un piano di edilizia convenzionata in vendita
Se la facciamo fare a un privato così come oggi lo standard di tutti i costi poi ritrovati tutti nel libro però vado al punto al punto fondamentale c'è un valore attuale netto che negativo quindi anche per costruire edilizia residenziale
In convenzionato due mila trenta appartamenti quindi una persino se lo terrà abbastanza standard in Italia vado sotto sotto diciamo da un punto di vista economico se invece l'incidenza della ragazza ero già ritorno in in leggermente sopra l'equilibro potrebbe essere giusto con una nuova una quota di nuova edificazione a fondo perduto oppure incidenza gli oneri di urbanizzazione vari nei costi vari azzerata questo si può fare oggi la cooperazione ha proprietà divisa sicuramente già fa molte cose in questi termini
Il problema sorge qui Sordi nella cooperazione ha proprietà indivisa quindi uno proposta da un punto di vista di sotto a alloggi in locazione in questo caso se facciamo lo stesso esercizio di stile
Ma appurato quindi con dati certi coi da questo punto di vista i libri i costi di incidenza e tutto quanto sono presi dall'ansia di Stine più aggiornati
Cosa succede se vado offrire un alloggio settantotto euro metro quadro hanno sia quattrocento quattrocentocinquanta euro al mese
Perché vado sotto di quattro milioni di euro quindi significa che da un punto di vista sociale io ho una perdita secca nessuna cooperazione neanche in pubblico potenzialmente potrebbe andare veramente ad agire in un piano di rientro questo punto di vista come si fa in piedi sto in piedi se il pubblico da una quota di edificazione a fondo perduto del sessanta per cento se l'incidenza dell'appalto ribassata del sessanta appunto l'area gratuita cioè gli oneri di urbanizzazione sono gratuiti sta in piedi solo qui in questo modo ma questo non basta
Perché dall'altra parte abbiamo fatto quest'ultimo fa parte che riguarda invece il pubblico se stimiamo che come ha detto Fabio vorremmo costruire cinquanta mila alloggi e li può costruire attenzione non la cooperazione basta ma Cassa Depositi e Prestiti verso il pubblico le tutte le cooperative è un mix che dobbiamo andare a comporre non è possibile come fare un fatto vedere che la risposta sia unitaria e univoca
Se il pubblico vuole provare a fare questa questa azione di di decisa su sulla costruzione avendo le aree gratuite gli oneri di urbanizzazione azzerati eccetera eccetera quindi solo costruzione deve spendere otto miliardi virgola tre via euro tra abbiamo ipotizzato quindici mila in edilizia convenzionata e il resto in locazione tempo ah termino permanente quindi se vuole costruire da sola dovrebbe dotarsi comunque di otto virgola tre miliardi di edili per l'edilizia residenziale sociale potrebbe sicuramente farlo ma oggi non abbiamo le scuole le aree valore degli immobili non sono integrati se invece pensiamo un ex quinquennale cooperativo
Possiamo pensare che la struttura sia leggermente differente quindi abbiamo cinque mila alloggi che la cooperazione simbolo si propone di fare rispetto a quei cinquanta mila quindi ripeto servono altri attori che facciano quei cinquanta mila
Quindi mille cinquecento indennità convenzionata dei tre mila cinquecento iniqui nella vecchia e buona cooperazione in divisa sono ottocentotrentuno milioni di euro d'accordo quindi a un dieci per cento è facile come calcolo
Ma cosa succede che a questa cifra per andare avanti ottocentotrenta milioni del sotto centotrenta milioni di euro dobbiamo aggiungere perché la cooperazione deve avere anche i costi delle aree costi di tutto quanto quello che c'è accessorio il corso dell'aria il costo di un immobile esistente
I costi delle aree totali gli oneri di urbanizzazione che alle volte sono azzerate le rotte resistono e quindi abbiamo ulteriori costi per arrivare dove da ottocento milioni a uno virgola uno miliardi Serra solo questa questione poi la cooperazione si deve finanziare quindi deve andare a un da chiederà la banca un cinquanta per cento dell'investimento a vent'anni un tasso di tre virgola cinque che oggi è anche abbastanza un lusso vedendo come sta andando per quindi la somma totale di questa proposta è quella di uno virgola quattro miliardi circa
Però qual è la sfida qui e qui vado a veramente alla conclusione la sfida è questa cioè di nonna andare a dividere tutto questo come diciamo non è un soggetto pubblico che si deve dotare di costo un miliardo e tre un miliardo e quattro oppure tutto il privato è nel mix finanziare nel mix urbanistico che si gioca tutta quanta la fuga possibile proposta innovativa della Condé della proprietà indivisa e della proprietà divisa così allo Stato che alla fine la parte che inizia lo Stato il pubblico qualunque esso sia
Da si dota può adottare almeno le la quota per l'area e la copertura statale per il conte interessa queste sono le proposte
Di oggi sulle quali teoricamente vorremmo proprio il dibattito si aprisse quindi circa quattrocentocinquanta milioni di euro non tutto il miliardo e quattro l'altra parte viene invece da tutta una serie di derivazione che dobbiamo andare a prenderci da un lato verso il privato che lascia appunto quote di edilizia sociale e dall'altra parte con prestiti bancari dei soci delle cooperative
C'è oggi chiediamoci ai soli soci di cooperative di fare convenzionati in vendita con il muto da soli ora con voli in divisa è impossibile oggi qui invece la proposta è quella di diritti i dirci che solo il diciotto virgola cinque per cento di questa proposta e al nelle tasche pesa nelle tasche delle persone quindi delle famiglie che anche loro però devono compartecipare devono compartecipare con questa quota quindi il totale e vado veramente la fine ma scusa bisognava per forza arrivare a questo slide
è quella di dirci o di provare a raccontare un modo diverso quindi integrato a livello territoriale integrato nelle risposte adeguate integrato nella risposta
Tra Cassa Depositi e Prestiti lerci pubblico impinguare tutto quello che oggi si muoverà in quest'ambito con una leva cooperativa
La leva cooperativa oggi può dirci che il sessanta per cento la cooperazione e lo può coprire il quaranta per cento invece spesa pubblica ma non è spesa pubblica Directa
Perché anche questa abitudine di usare solo la leva di costo di costruzione quindi un fondo perduto che poi pesa sui mutui e comunque peserà sulle nuove generazioni non è corretta del tutto quindi un costo indiretto di Are oneri è un fondo perduto più in conto interessi quindi una copertura intelligente sana e qui ritorniamo i fondi rotativi per la prima volta si è fatta questa operazione anche l'Emilia Romagna con un primo pilota della serva
Su Reggio Emilia quindi usiamo il Pin qua e il pianista che sono due
Strumenti pubblici che economici per fare leva quindi facciamo leva ma anche il pubblico deve avere questo coraggio di fare leva e avere il coraggio di essere di di diventare un soggetto che paga ripaga con i canoni di alloggi a trecentocinquanta quattrocentocinquanta cinquecento euro al mese
E lo stesso lo può fare la punta una cooperazione indica la cooperativa indivisa quindi questa è un po'le strutturata anche se scusate se sono stato veloce ma era molto complessa arrivare fino in fondo
E quindi questa è la proposta che oggi vi portiamo cioè una nuova un new deal un nuovo una nuova proposta un equilibrio diverso fra conti diretti e indiretti dello Stato non deve pesare tutto sullo stato non deve pesare tutto sulle tasche della Coop dei cooperanti
Non può costare tutto quanto fra sulle banche perché oggi non ci si finanzia più ma nella compartecipazione del partenariato pubblico privato effettivamente riteniamo e spero che oggi ci sia il modo anche di dibattere che ci possa essere un nuovo il nuovo modo di cooperare
Grazie
Grazie grazie del mi dichiaro e grazie ancora Benedetta Marani per il lavoro abbiamo il nostro nel nostro dibattito chiede se mi può raggiungere segretario generale CGIL Maurizio Landini che ringraziamo Stefano Betti vice presidente di Ance Pierfrancesco Majorino della sede nazionale del Pd debiti per politiche migratorie diritto alla casa e resta con noi Rossana Zaccaria
Presidente di Legacoop abitanti entriamo nel merito la proposta è piuttosto articolata e i tempi sono chiaramente molti il il tema quello di andare oltre l'assistenza e l'emergente forse l'occasione di oggi anche interessante perché c'è non c'è un tema immediato ma possiamo ragionare oggi per domani con una prospettiva di medio termine medico potermi nel per questo siede una programma pluriennale e ci sono dei dei numeri sul tavolo quindi bisogna capire se questi numeri girano e dove si trovano poi le risorse sia l'atto pubblico che lato privato e quindi io lascio la parola al Maurizio Landini a cui chiedo un commento rispetto ai temi chiaramente diciamo una riflessione nel merito del tema più ampio casa prego
Cit
Scrive benissimo innanzitutto grazie per questa opportunità questo confronto per credo e condivido il fatto che esista oggi nel nostro Paese un'emergenza
Abiti tra abitativa e che la dico così il diritto anche ad abitare come diritto di cittadinanza non è oggi un diritto garantito
Anzi i numeri si dicono esattamente qui il contrario ed in particolare penso che il tema di fondo che rimane quello sì a di un vero piano complessivo che affronti il tema acconto del diritto all'abitare lì significa cadere anche un piano razionale per l'edilizia pubblica che anni annega nel nostro Paese in realtà non viene assolutamente affrontato anzi è stato messo da parte
E credo che questo rimanga un tema credo di fondo se lo dico perché negli angolini nell'avvio di questo confronto oggi si ricordava come non esistono osservatorio nazionale espone anche sui numeri diciamo così c'è una difficoltà però quelli che si conoscono secondo me Sassoli parla no no perché se sto ai numeri conosciuti da Federcasa quando si parla di non cinquanta mila che sono già bus un punto ma si parla di almeno seicento mila posti diciamo che case di cui ci sarebbe bisogno
Se pensiamo alla situazione che in questo periodo gli stessi studenti hanno posto no
Mentre noi siamo un Paese che ha più di ottocento mila studenti fuori sede siamo di fronte al fatto che l'offerta che viene fatta di alloggi che in un qualche modo possono tener conto di garantire anche questo diritto all'alloggio perché studia stiam parlando di quaranta mila posti rispetto a ottocento mila studenti dello stanziamento hanno questo problema
Se pensiamo come cui veniva ricordato
E noi abbiamo
Più di novecento mila famiglie che sono considerate povere che sono in affitto se pensiamo che è ripartita tutta la vicenda che riguarda anche gli sfratti
Se pensiamo al fatto che il Governo sia l'anno scorso che quest'anno di fatto ha tagliato e non prevede un euro per il fondo affitti la cosiddetta morosità incolpevole no se pensiamo
Ai tagli che sono stati fatti sulla revisione del Piano nazionale di riprese resilienza
E di cui vado a spanne però non sbagliare nei numeri ma pera quindici sedici miliardi che sono stati tagliati nella nella revisione buona parte di queste risorse riguarda proprio le attività di cui stiamo qui oggi discutendo
E siccome in realtà il collegamento che veniva fatto da diversi interventi che mi hanno preceduto un un collegamento molto serio
E chiaro
E se ci pensiamo nella storia anche del nostro Paese
I periodi di maggior usiamo questo termine che oggi anche questo andrebbe declinato in modo diverso ma che in periodi che hanno permesso una crescita hanno sul terreno dell'aumento della risposta ai bisogni delle persone avevano quindi anche del diritto all'abitare tutti pensiamo sono i periodi che hanno collegato il diritto alla casa con una crescita del diritto al lavoro e con il fatto che il lavoro permetteva alle persone di poter vivere dignitosamente no
Molti carri si fanno i calcoli
Con gli stipendi a un certo punto non si poteva permettere anche di comprare l'auto si poteva permettere di fare il mutuo si poteva permettere sostanzialmente di crescere oggi siamo in una situazione esattamente opposta e cioè come qui veniva anche ripreso
Siamo di fronte ad una situazione che ormai purtroppo è una normalità considerare che si può essere poveri anche lavorando
Io credo che non possa essere per noi un elemento accettabile Gioè entrare anche noi nella logica che è normale che chi lavora il povero perché credo che quando si determina una situazione di questo genere vuol dire che c'è qualcosa nel sistema complessivo che non funzione che quindi va messo in discussione
E da questo punto di vista
Aggiungo che se vogliamo completare il quadro della nostra discussione evidente che oggi noi abbiamo una povertà non solo da lavoro
Ma abbiamo una povertà che quindi che qui veniva indicata che si chiama in molti casi anche adesso sui anche questo termine povertà energetica no
E che riguarda da un certo punto di vista quindi anche questo quadro allora io penso e lo dico senza alcuna polemica consentite la battuta cioè io non che non sono un tecnico non ho capito tutti i numeri che adesso sono state illustrate quindi non entro nessun'altra domanda non ho capito tutti i numeri lo dico
Non è un problema di griglia presentati e voglio essere chiaro però per dire
Per dire naturalmente e io considero sicuramente la proposta che qui è stata oggi avanzata una proposta interessante intelligente con cui fare i conti ma lo dico con la stessa onestà è chiaro che per quello che ci riguarda oggi il tema dovrebbe essere appunto quello di fare un ragionamento di sistema e di costruire una proposta che sia in grado di tenere assieme
Un rilancio del diciamo così investimento per il diritto all'abitare a partire da un piano nazionale per
La residenza pubblica con quella che è anche il collegamento che qui veniva fatto con una proposta di questa natura
Allo stesso tempo ragionando anche sul fatto che una serie di criteri quando si chiede di usare soldi pubblici devono essere naturalmente messi al centro che riguardano come veniva detto sia affitti che siano bassi sia che abbiano una certa durata nel tempo e che quindi siano in grado sostanzialmente anche di rispondere in questa prospettiva e quindi dal nostro punto di vista questo è un tema lo dico perché colgo l'occasione in tempi non sospetti nel due mila diciassette
La CGIL nazionale avanzo proprio una proposta che andava in questa direzione no che perché è indubbio che qui uno dei temi che emergeva quando si sale ceto medio oggi corre il ceto medio
Diciamo così fa fatica a capire ed è vero che c'è una fascia di persone che naturalmente per come la struttura non è i requisiti per poter avere il diritto naturalmente alla casa pubblica ma allo stesso tempo non ha le risorse per potersi comprare una casa per poter affrontare questo tema
è indubbio che questo è un elemento con cui fare i conti quindi una proposta che prova a misurarsi che su un problema concreto che c'è per provare a costruire un elemento ma c'è bisogno di fare sistema già di avere
La dimensione di questa natura e quando
Pensa anche alla politica energetica e alla povertà energetica penso ad esempio ad una proposta che poco tempo fa una la nostra categoria naturale del degli edili la propria anche messo in campo dentro a un ragionamento più generale
Che se noi pensiamo anche le direttive europee in cui sono stato fatto riferimenti ai fondi a tutto il resto c'è anche la famosa direttiva del Ring due mila e qualcosa no
Che affronta naturalmente il tema che anche in questa direzione deve affrontarlo perché chi ha una casa sia una categoria anche energetica molto bassa ma naturalmente non ha i soldi per poter affrontare questa situazione
E questo è un tema che va affrontato una delle critiche che in tempi non sospetti noi anche al cento dieci abbiamo fatto che era generalizzato che veniva dato tutti senza sostanzialmente fare delle scelte
Per cui tu non hai favorito quelli che stavano peggio che avevano bisogno di affrontare questa situazione a limita il favorito anche quelli che tranquillamente potevano mettersi al posto loro una casa con i loro soldi tutti eravamo contente che non succedeva assolutamente nulla mentre cioè a questo punto di vista è evidente
E questo è un tema che è molto importante e lo dico perché se pensiamo anche a al parlavo banalmente del Fondo sostegno affitti qui sono stati tagliati delle risorse molto consistente e io penso che sia il momento di fare delle scelte ne faccio un esempio non voglio farlo come polemica ma l'orrendo evidente è un momento in cui bisogna fare anche delle scelte in termini di priorità
Allora lo dico in modo molto chiaro perché poi trovo una cosa senza alcun senso tagliare il fondo affitti quando avremmo bisogno in una direzione di questa natura di almeno dai nostri conto tra i novecento il miliardo se vuole ripristinare mettere nelle condizioni anche i comuni di poter agire e nello stesso tempo una cifra analoga noi vediamo che viene messa per studiare il ponte sullo stretto di Messina che io continuo a pensare che sia una di quelle cose inutili in questo momento
Che non servono assolutamente alla crescita del nostro Paese non lo dico per polemica vorrei essere chiaro
Lo dico come elemento anche di scelte strategiche che sostanzialmente in questo momento devi fare e siccome tutta la discussione dell'abitare e del diritto al lavoro è legato anche al diritto diciamo così di vivere su sul territorio in una condizione di benessere come si dice in questo in gergo in questo momento
è chiaro che la questione del benessere accanto alla casa del termine anche quali sono i servizi su quel territorio i servizi socio sanitari servizi riguardo agli asili il servizio in senso più generale
Allora io credo che sia assolutamente importante collocare dentro a questo quadro una proposta di questa natura
E da un certo punto di vista questo vuol dire davvero anche strutturare un livello di coordinamento che oggi non esiste che oggi non c'è di tavoli anche riconfermo conto che oggi non ci sono
Perché la dico banalmente se non fai sistema queste cose non le affronti e non fare sistema ha un significato molto preciso
Perché vuol dire esattamente l'opposto di quello che stiamo discutendo qui non fare sistema vuol dire semplicemente lasciar fare al mercato punto e i disastri che lasciare fare al mercato senza regole ha determinato in questi anni secondo me sono gli occhi sono sotto gli occhi di tutti consentite battuta sono in una fase molto moderata non sto pensando che bisogna superare il capitalismo che qui veniva indicato naturalmente come tema no
No adesso lo dico in termini di battuta ma credo che sia sotto gli occhi di tutti
E buona parte dei livelli di diseguaglianze sociali di reddito
Sono frutto di un processo che in questi anni ha visto l'assenza totale di politiche pubbliche ed in diritto pubblico sia se parliamo della casa si attuasse parliamo delle politiche industriali delle politiche economiche delle politiche in senso generale ora io penso che questo sia il tema che abbiamo di fronte e proprio per queste ragioni questo non è un tema di parte ma io penso sia dentro ai diritti fondamentali che nel nostro Paese devono essere garantiti
Perché considero il diritto all'abitare come il diritto alla salute come il diritto al lavoro come il diritto all'istruzione quei quattro diritti fondamentali che determinano anche la qualità del vivere e che fanno come diversità sulla parola giustizia sociale e sviluppo del nostro Paese io credo allora che si importante queste tematiche tenerle assieme
E che sia naturalmente un punto i diritti diciamo così anche di scelte da affrontare
In questo senso lo ribadisco e la concludo qui per stare dentro anche ai miei tempi e ringrazio che non li ha ancora battuti ma i cinque minuti sono già passati ringrazio della cortesia ristampò così resterà la coordinatrice del tavolo quindi considero come vi ho detto che consideriamo in questo caso come CGIL
Questa proposte questa sicuramente un punto importante di discussione ma consideriamo che sia necessario collocarlo dentro a un piano e l'iniziativa più generale che sia in grado anche di affrontare tutte queste altre tematiche che ho tentato brevemente naturalmente di indicare perché fare sistema vuol dire avere appunto una visione di questo quadro e significa mettere nelle condizioni tutti di affrontarlo chiudo davvero
Perché considero da questo punto di vista anche un tema che qui è stato indicato da diversi e cioè non solo che sia non c'è stato in questi anni un piano complessivo generale ma anche questa dispersione che poi in molti casi è stata fatta demandando ai Comuni e molto spesso anche le regioni e non avere un quadro generale io credo che sia un altro limite colto profondo non so come la vedete voi ma io penso che continuare a pensare che anziché fare sistema come paese in un momento in cui hai bisogno addirittura di fare sistema in Europa
La soluzione sia quella di continuare a pensare che ognuno nella sua regione nel suo comune nel suo territorio nel suo condominio può risolvere i problemi credo che sia una sciocchezza e dentro questo l'idea tra virgolette anche dell'autonomia differenziata io penso che i disastri che ci sono che si sono avuti
La dico in modo molto chiaro a partire da chi ha pensato a suo tempo la modifica del titolo quinto della Costituzione
Dovremmo banalmente la dico così bisognerebbe avere anche l'umiltà ognuno di noi di imparare dall'esperienza
Perché ci sono delle cose che se sono giuste o sbagliate la vedi anche nel tempo no piedi anche se è una cosa ha funzionato o se non ha funzionato e banalmente quando una cosa non ha funzionato ha creato più problemi di quelli che pensava di risolvere bisognerebbe aver
Pragmaticamente diciamo così l'intelligenza di capire che forse non era quella la strada utile per risolvere i problemi perché gli aumentati quindi di pensare
Come cambi sostanzialmente anche questa corrente io credo che questo sia un altro tema che abbiamo di fronte che si colloca dentro anche questa discussione grazie per l'attenzione grazie
Grazie grazie Maurizio Landini grazie anche per aver riportato al centro il il tema di oggi forse il valore aggiunto oltre alla proposta concreta quello di portare al tavolo diversi soggetti in modo tale che la casa non sia solo un'operazione immobiliare come si vede nei toni convegni verticali non sia solo un tema sociale in altri e quindi l'occasione di oggi invece con le vie per di tutti al tavolo e quindi effettivamente di capire come il tema Costa insieme la casa la casa come servizio forse c'è anche un tema culturale
Ancora da far passare perché altrimenti il mercato forse orientato alla finanza vede la casa in un modo in un altro contesto la casa invece queste vizio queste vite degli ultimi e penultimi come si diceva sì battuta io chiedo l'intervento al
E vice presidente di Ance detti a cui con alcuni spunti torno su questo tema del mercato appena accennato per capire chi possano essere i soggetti magari più legati all'economia
La finanza che possono entrare in questa partita no e a quali condizioni del mondo dei costruttori potrebbe aderire al ad una proposta come quella che è stata presentata oggi se ci sono dei temi ancora non sufficientemente considerati penso proprio tutto il tema del lavoro e dell'abitare ma allo stesso tempo anche di tecnologie edilizie di innovazione che impongono una riflessione perché si parla dei costi delle aree ma anche il tema nel corso della della costruzione incide chiaramente in un business planner che funzioni e quindi lasciare la parola grazie
Va bene grazie a tutti intanto per l'invito evidentemente intanto prima di tutto complimenti per quello che abbiamo visto prima e sicuramente è uno spunto estremamente interessante anche perché estremamente concreto che tocca alcuni punti importanti che stiamo anche nove diciannove accanto il primo è che evidentemente è chiaro per tutti pure per nuove mi passi la battuta la casa non è un oggetto diverso o meglio di non è solamente un oggetto di design noi ci occupiamo di oggetti di stima che evidenzia che la casa non è solamente un oggetto inizia questo è un dato assolutamente di partenza che deve essere inoppugnabile per tutto cerca ci sono tanti tipi di casa proprio perché non essendo un oggetto di Tiziano una funzione sociale e collettiva credo come elemento importante anche perché abbastanza innovativo di quello che è stato proiettato prima sia la frase che mi ha rubato parti la dico sempre ai convegni l'Italia non è Milano gocce
Cioè il cominciare a ragionare che ci piaccia o non ci piaccia le differenze però il dato di fatto ci sono quindi un sistema di casa che non sia sulle divise ma che sia come dire in tutti i casi relazione sociale e base integrata per una comunità va modulata sulla stessa comodità e la comunità è molto diverso se siamo nella grande città ancora oggi accentratore accentratrice del dei flussi migratori che lì c'è il lavoro ci piaccia o non ci piaccia giusto o sbagliato in una si diceva un buen diceva dobbiamo inseguire il lavoro
Forse no anzi il numero medio lungo privo dovremmo andare a Diana e cercare di distribuire lavoro sul territorio tra un dato di fatto che se si vuole dare o in qualche maniera una risposta anche abbastanza immediata innegabilmente oggi come oggi in presenza di demografia negativa come tutti sanno e anche ovviamente
Coloro che hanno
Vendere stilato questo tipi di il tetto in realtà c'è una forte accentramento nelle città e soprattutto nelle grandi città perché Lippi c'è alla fine la capacità di poter sostenere un certo tipo in regime di vita quindi è chiaro che intanto cominciare a ragionare Modular mentre in indispensabile se vogliamo davvero fare qualcosa di concreto
Un altro elemento che è correlata a questo lo diceva prima se ne Tarantini ritirando fuori la vecchia storia del titolo quinto ora e realtà giusto o sbagliato che sia la vicenda Titolo quinto cime ci ha messo di con di fronte a un Paese che è andato a diverse velocità benissimo questo anche in campo agonistico
Abbiamo regioni che hanno legiferato visto che abbiamo tutti sulla bocca la rigenerazione urbana ma non solo
Correndo avanti rispetto a uno Stato centrale che in questo momento e più arretrato la dico così la legge generale del governo del territorio di questo paese del mille novecentoquarantadue
Tetto inciso che sia una cosa complessa è molto chiaro perché anche chi la fece quarantadue potete pensare chi era la fece il sedici di agosto
Cioè voglio dire riuscirà parlarono sul governo il territorio nazionale anche chi aveva i pieni poteri ha dovuto farlo in una giornata come dire abbastanza complesse quindi questo c'è la dice lunga sulla difficoltà di cercare una legge di governo del territorio nazionale ciò non toglie che del quarantadue credo che siano mai sull'età ha fatto la sua veneranda storia
Quando oggi ragioniamo di città da rigenerare non da espandere siamo in balìa di questo sistema del quarantadue siamo in balìa di decreti degli standard del mille novecentosessantotto
Siamo in balia di un testo unico del due mila e uno dico in balia quibus dobbiamo trasformarlo ma apparentemente il più giovane di questi strumenti quindi è chiaro che il tema del titolo quinto che ha consentito alle Regioni lungimiranti
Dico per andare avanti in maniera parallela tutto sommato lo dobbiamo vedere come autrice di best practice dove tutto il sistema Paese dovrebbe andare a tendere quindi è indispensabile una serie di leggi urbanistiche rinnovate perché altrimenti questi strumenti rimangono solo slide
Perché qui ci andiamo a cozzare contro il territorio il governo del territorio perché elemento indispensabile sono le aree mente indispensabile sono le infrastrutture le menti sonde indispensabili sono le strategie di sviluppo dei singoli comuni ove evidentemente e lo si diceva né in alcuni servire molto fitto Pino alcuni molta vendita in alcuni sono strategie che sono a livello base avido dei comuni nei Comuni miopi vanno dati gli strumenti perché se noi non hanno gli strumenti qui si invece banalmente urbanistici fermo restando che la casa è altra non è solo divise ma senza gli strumenti pratici e politici non inneschiamo questi movimenti quindi non solo bene che si parli anche di casa era prete benissimo che si parli di casa e adesso se vista da due lati non si citava anche perso nella la logica della proprietà indivisa EAS la logica della proprietà divisa
Ci stanno entrambe e devo dire che storicamente in questo Esone meno sentite l'accento la regione da cui vengo sicuramente hanno avuto parecchio successo negli anni passati
Poi evidentemente anche la LAN
Mancanza di risorse pubbliche ha fatto sì che inevitabilmente il privato che volesse andare a sviluppare Hans scusate il il il plico che volesse andare a sviluppare sia a livello locale si è appoggiato sul prima quindi gli strumenti urbanistici locali hanno consentito questo sì grazie al Titolo quinto che leggi regionali e poi comunali trovassero delle forme di Aix dove andassero ricavare dallo sviluppo privato le forme di edilizia più sociale
E quindi qui si è creato la disparità perché ovviamente dove c'è maggior valore aggiunto di edilizia privato c'è più capacità del pubblico di andare a a recuperare risorse per edilizia sociale
Quindi il fatto che ci sia più divise sociale al nord di questo Paese rispetta sulle fisiologico perché nel momento in cui fare divisa sociale non con risorse pubbliche ma con risorse ricavato il privato lo sviluppo
Pato è ci piaccia o non ci piaccia al Nord perché al Nord ci sono le capacità attrattive quindi cui si è creato questa dicotomia
E a cui in qualche maniera veemente bisogna bisogna intervenire primo gioco strumenti urbanistici adeguati coi colloqui entra in gioco chiaramente la politica e quindi noi come dire siamo sicuramente fattori di idropulitrice tanta casa diverso è questo il messaggio che bisogna dare c'è questa e va benissimo ce ne sono altre fino ai grandi investimenti dei fondi immobiliari che non vanno demonizzati né come va demonizzata questa questa occorrono gli strumenti collettivi
Sapere che il Paese lungo da da nord a sud delle best practice regionale portava avanti per dare gli strumenti perché orate che senza gli strumenti urbanistici
Non si fa da nessuna parte anche con idee come dire assolutamente positive come queste
Che però devono avere gambe origina originali nella capacità del pubblico di potersi mettere dialogare non bisogna avere paura del dialogo ecco privato a qualsiasi livello
Anzi dovrebbe essere questo uno stacco netto divorare quando dico bisogna del coro lo dico per noi privato lo dico per gli amministratori pubblici soprattutto locali che il tema del male della firma cioè in questo Paese talché negli ci vuole coraggio da parte del pubblico oggi a metterci al tavolo col privato discutere e ci vuole coraggio turbato mettersi al tavolo col pubblico
Ormai è un dialogo che se non facciamo non risolviamo il problema che abbiamo qui fermo lo si diceva di interventi precedenti che ormai sta dando disagi sociali clamorosi quindi in un qualche Maniero finalmente lo diciamo noi
Sì si riparla di casa
In tutte le sue sfaccettature quindi perché questa cosa benissimo tutto quanto ripeto
Diamo anche il fatto perché non è stato citato prima che ci vuole anche quella dannata strumentazione urbanistica di partenza altrimenti facciamo solo slide grazie grazie agli anziani sentenze riempiendo
Ance Pierfrancesco Majorino i permessi sono molti madre legge urbanistica ma ci sono anche cinque disegni di legge della rigenerazione urbana che hanno moltiplicato ulteriormente il dibattito forse quindi c'è il tema urbanistico diciamo i librai de della rigenerazione urbana perché l'abitare uno di questi driver c'è un tema di mercato che sottolineerei ancora perché i fondi istituzionali che investono Milano forse hanno un rischio limitato e in men maritate grande e non estro Milano quindi bisogna anche capire come questa galassia estesa può guardare a tutte le altre parti del Paese quindi chiedendo l'intervento anche una domanda specifica il vostro interesse chiaramente per un impegno del pubblico ma il privato quale potrebbe essere in questa partita e cosa poté chiede che ruolo potrebbe giocare prego
Ora lavoravo buongiorno a tutti grazie davvero di questo invito mi scuso per essere milanese lo dico subito che anche oramai insomma cercherò di cavarmela lo stesso
Volevo però davvero innanzitutto poi ovviamente nel merito molto rapidamente molto schematicamente ringraziare Legacoop sono molto d'accordo con alcuni punti affermati nella
Presentazione della mattinata di oggi dal presidente Zaccaria ritengo che siamo davanti alla necessità di invertire innanzitutto una tendenza quella dell'assenza di una politica generale sul tema dell'abitare
Perché in questi anni le classi dirigenti del Paese hanno ritenuto che fosse sufficiente lei fa lasciare le persone sole di fronte al mercato meglio che le persone già potessero trovare da sole
Di fronte al mercato con quali con un po'di quota presidenziale tutto di stagioni precedenti dell'edilizia residenziale pubblica
Io credo sempre più marginalizzata sul piano delle a pensioni nonché sul piano evidente della dimensione sociale essa andava rappresentare chic io credo che innanzitutto questo approccio dobbiamo mettere in discussione
è la prima cosa che dobbiamo fare trasversalmente al di là della funzione della cultura politica Dell'Acqua dizione del ruolo questo tema
E dobbiamo metterlo in discussione per una questione molto banale perché le persone spessissimo non ce la fanno
E questa dimensione genera alimenta esclusione
E alto che il diritto alla casa ad abitare io sono assolutamente per diciamo affrontare il tema partendo dal principio per il quale il diritto alla casa è per l'appunto con il diritto
Ma siamo di fronte a una dimensione emergenziale o di precarietà nella propria capacità di programmazione del presente di fonte del futuro in relazione a cui il tema dell'abitare non essendo causa uno femminismo in contributo
Agevole da affrontare è il motivo per cui abbiamo presentato una proposta di nostro dai nostri primi punti per un piano casa io dico piano casa lo dico anche in relazione a qua alla obiezione lessicale giusta che poneva De Luca in ragione di una necessità che abbiamo che è quella di fissare chiaramente un nocciolo di priorità
Da affrontare su questo tema strategico ed è il motivo per cui io condivido molto in questo mi trovo d'accordo con
Vicepresidente Betti coclee su un tema cioè la necessità
Intanto di articolare sempre di più questo confronto di non fa mentale di non segmentato uno non possiamo fare il confronto degli operatori
O degli sviluppatori dell'immobiliare poi dopo ci sono quelli del sociale che cercano di capire come portare a bordo un po'di briciole poi ci sono quelli della crisi climatica che pongono il tema del consumo di suolo
Cioè la questione è davvero quella oggi visto quanto i buoi sono scappati di una politica complessiva e in questo quadro credo che dobbiamo affrontare poi affermare alcune priorità la prima io credo che sia ed è importante anche a ribadirlo con i propri nell'ottica di questo approccio globale il tema della riqualificazione del recupero nel luogo dell'edilizia residenziale pubblica
Attenzione noi non dobbiamo solo pensare cosa offriamo in più rispetto all'edilizia residenziale pubblica
Dobbiamo dirci che non possiamo accettare l'edilizia residenziale pubblica così come
E questo vuol dire metterci risorse pubbliche perché all'indietro non si fa nulla
Scelte attenzioni nomi o
In questo quadro vi è un velato presentato può immagino che la capogruppo plaga ne parlerà
Una proposta di legge che va proprio in questa direzione noi diciamo ad esempio un miliardo subito prendere un intervento sotto Ale iniziale raccontare la riqualificazione e recupero alla rigenerazione dentro i confini dell'edilizia residenziale pubblica perché
Noi non siamo dove diciamo tutti giustamente dei convegni che l'unico l'ultimo vero piano casa fu quello di Fanfani non lo diciamo spesso poiché occorre una idea un'altra però questa ma noi non siamo più
In quel tipo di condizioni di sistema e come teniamo assieme dirla con una battuta visto intende diciamo con dimensione sociale e giustizia sociale giustizia climatica riqualificazione e recupero lui uso è un tema di norme che deve stare dentro questa discussione la deve condizionare che perché abbiamo o paradossalmente una potenzialità data dal fatto che in questo momento ci sono almeno novanta mila case pubbliche vuote
Inutilizzate diciannove mila solo di proprietà di Regione Lombardia per stare alla mia tradizione
Diciamo d'appartenenza territoriale novanta mila sono un bel po'e noi dobbiamo gli intervenire con un grande piano di recupero di qualificazione riuso
Avendo l'obiettivo di farsi che si favorisca il mix sociale
Dentro la dimensione dell'edilizia residenziale pubblica questo è un primo elemento essenziale
Poi c'è un di più o diciamo un ambito assolutamente importante significativo che quello che ritrovo nella proposta che è stata avanzata poi ci confronteremo nel merito più puntualmente ad esempio diceva Presidente
Con una battuta sulla questione degli oneri starei attento a non farla troppo facile perché il mondo possiamo imporre lire le amministrazioni locali di colpo c'è chiaro però mi piace l'approccio ma soprattutto io credo che l'approccio pattizio tra pubblico e privato sia essenziale ci chiariamo sul fatto che l'interesse pubblico quello da perseguire
Perché vengo appunto da dalle terre del Nord ma anche l'approccio diciamo il rapporto pubblico-privato non so in sanità è stato in tutti questi anni evocato come il mais abbiamo visto che interessi si sono perseguiti attraverso di esso però mi piace l'approccio non solo perché ci costringe a discutere
Ma perché interviene nell'offerta potenziale nell'estendere l'offerta potenziale oltre a quel punto i confini dell'edilizia residenziale pubblica per una dimensione più ampia e agevole di una risposta vita attiva che a oggi non ha trovato un'efficace soluzione quindi credo che ci si debba andare avanti in questa direzione
C'è un tema poi di sostenere i fondi perché in un Paese in cui le classi dirigenti hanno prodotto quella e vado a concludere quella grande rimozione collettiva a cui si faceva riferimento prima
Il governo Meloni è riuscita a fare peggio ed era difficile cioè ha azzerato gli unici strumenti esistenti i fondi morosità incolpevole fondo sostare in sostegno affitti Landini mia ma rubato la battuta ovvia sulla questione del Ponte sullo Stretto si potrebbero io tratto con le risorse del oserei anche non solo per spesa corrente diciamo così quindi li userei proprio invitava e di fare quell'intervento però allocarle proprio dal punto di vista dell'idea di recupero riqualificazione e rigenerazione ma c'è il tema politico ma alimentiamo sosteniamo i fondi che è una e mentre essenziale proprio per aiutare quella Sacha che non accede all'edilizia residenziale pubblica
E non può accedere all'inizio di pubblica ma da sola non ce la può fare di fronte all'offerta di mercato
Poi c'è tutta la questione della diciamo grave emarginazione la dimensione della residenzialità sociale temporanea e così via Paola cosa intendo dire quindi che si deve avere quest'l'ambizione di una grande progettualità sta politica nazionale dentro la dimensione europea sono molto d'accordo anche in questo caso ci si può fare ci si può riferire per l'altro la risoluzione del Parlamento europeo del l'ultima del marzo del due mila e ventuno o anche all'esito del meeting tra i ministri della casa pena svoltosi
Purtroppo non c'era il nostro di ministro a quel meeting però credo che si debba andare avanti nella realizzazione di un'opera di pianificazione che sappia cogliere tutte le occasioni e le opportunità
Ad esempio da Sanna minestre lesioni due da fan del Pnr come era stato pensato all'inizio credo che egli si sia prodotta poi una grave sottovalutazione noi abbiamo avuto questa straordinaria leva che dovevamo usare molto di più e molto meglio proprio sui temi dell'abitare
Credo dunque
Visto che non è che è finito tutto con quella comunque lo strumento e dobbiamo andare avanti in questa direzione mettendo molto di più al centro l'interesse Pubblico e costruendo una proposta politica pattizia che tenga insieme la dimensione sociale in tutte le sue facce sfaccettature la cultura della promozione della persona e non dell'aiuto e sostegno compassionevole verso gli ultimi
E il tema e norme di come recuperiamo riqualifichiamo stiamo dentro alla fase della diciamo transizione ecologica che una partita prioritaria per la nostra politica a
Grazie a e Francesco Pierina Rossana gelateria chiudiamo Conte diciamo si citava l'assenza di politiche sull'abitare voglio ricordare che c'è stato questo programma per la qualità dell'abitare così topi in qualche era partito pre PNR è entrato poi nel PNR
Diciamo una boccata di ossigeno per alcune tematiche forse ci interroghiamo si si si è investito molto sulla costruito diciamo sul contenitore e forse un pochino meno sul contenuto e quindi la domanda come sarà tavoli in prima battuta già nella fase di programmazione per fare in modo che poi eventuali difficili operazioni di sostituzione di vite piuttosto che nuove costruzioni nel caso specifico no siano già assettate per raccogliere sì agli abitanti ma anche gestori sociali competenze che in questa filiera si stanno diciamo affacciando con anche con un carattere diciamo di un mestiere vero e proprio quindi e Rossana
Chiediamo materia una battuta su questo tema delle infrastrutture sociali per capire in campo un termine che abbiamo sentito il protocollo con IPI in coma Tabitha nei infrastrutture sociali diciamo è una questione di mesi con otto carte di sostanza prego
Assolutamente sì
Demitri riparto da all'ultimissima battuta di Pierfrancesco Majorino e vengo alla tua alla tua domanda rispetto all'inquadramento europeo in cui si colloca questo tema lo dicevo in apertura
Citava il Pnr recise citava Next Generation è evidente adesso è stato richiamato appunto anche recentemente che c'è bisogno di un ex housing e e di risorse in questo in questo senso
Mi piace pensare che la parola ponte oggi venga utilizzata anche rispetto al ponte che mi sembra sia piuttosto evidente si sia determinata anche nell'ambito di di questa prima tavola di questa prima tavola rotonda
In questa idea appunto di di un approccio pattizie di un approccio dove
Lo ribadisco cioè la la partecipazione del soggetto privato nel nostro caso appunto la cooperazione di abitanti come soggetto privato viene anche lanciata a qualcosa che rende assolutamente trasparente il nostro ruolo in termini redditività quindi non aver paura del privato diceva il collega di di Ance
Però ci tengo a dire questo questa seconda in questa seconda cosa che è emersa molto bene nella presentazione fatta da finalità e area Proxima
Oltre alla rendere trasparente la redditività rendere molto trasparente anche cupa l'approccio pattizio
Quali sono i canoni
Che che riusciremmo ad offrire con un'impostazione e con una proposta di questo genere
Allora faccio un esempio uno per tutti mi mi perdonino le le cooperative di abitanti che sono tant'è che fanno tantissime cose ma rispetta la domanda che mi faceva
Paola Pierotti che cos'è un'infrastruttura sociale di che cosa stiamo di chi di quali esempi di offerta abitativa agganciata quest'idea di infrastrutture di il servizio abitativo
Abbiamo parlato di Giovanni oggi che abbiamo parlato di patrimonio pubblico scritto a cui faceva riferimento Pierfrancesco Majorino
E allora la cooperazione di abitanti nei momenti in cui agisce in una logica di partnership pubblico-privato in alcuni contesti territoriali quelli peraltro alcuni di quelli citati l'alta tensione abitativa
Facendo riqualificazione di patrimonio pubblico riescono ad offrire in una nuova forma di abitare in una nuova forma che viene definita di ospitalità solidale intergenerazionale dove ci sono persone giovani
Che in qualche modo mettono a disposizione il loro cosiddetto capitale sociale la loro competenza che la loro capacità il loro tempo a vantaggio di persone che hanno altre fragilità e altri bisogni riescono ad offrire un cannone molto sostenibile di duecentocinquanta euro
Per per una doppia e trecentocinquanta quattrocento euro per una stanza singola questo lo dico davvero per rendere molto trasparente qual è il tipo di offerta
Chicche vogliamo determinare e per dire appunto che cos'è un'infrastruttura sociale
Cito cito altri tre numeri molto molto veloci per dire
Qual è il track record della cooperazione di abitanti nel momento in cui interviene in servizi abitativi appunto offrendo una serie di servizi annessi all'abitare
A proposito di cosa può fare il pubblico insieme al privato la cooperazione di abitanti a uno sostanzialmente uno scritto zero un tasso di morosità
Prossimo al due per cento quindi molto basso e soprattutto la possibilità di agire anche in termini di filiera
Integrata di di più settori insieme ad altri settori della cooperazione per andare appunto incontro a quella necessita di appunto di rigenerare i tessuti urbani insieme insieme all'offerta abitativa
Due ultime considerazioni diceva
Diceva Bandini che quel quella
Quello schema che è stato presentato oggi era molto complesse sono i numeri in qualche modo lo deve essere per forza proprio perché per rendere un piano un piano casa effettivamente sostenibile per lo Stato serve appunto quel mi sa di strumentazione di leva urbanistiche di leve fiscali e di commisurazione della partecipazione del pubblico e del privato dicevamo dando gli ultimi due numeri appunto un piano da cinquanta
Mila case con un complessivo investimento che sono molto d'accordo c'è questo è un investimento indubbiamente per il diritto all'abitare ma anche un investimento in termini di lo sviluppo
Per il Paese di possibilità di coesione e di creazione di nuovo lavoro ricevono investimento di uno virgola quattro miliardi
Con una leva pubblica del quaranta per cento e una leva privata del sessanta per cento si diceva con risorse della cooperazione e non solo dei soci
E non solo e questo e torno anche quanti concetto che credo abbiamo in molti condiviso oggi anzi direi tutti oggi questo consente non solo di sviluppare un'offerta Ford bolla accessibile come si dice ma anche questa molto importante a proposito di Sid disservizio interesse economico generale di liberare delle risorse
Proprio per andare nella direzione di quelle priorità di cui di cui si è detto di un piano di edilizia residenziale pubblica che andare incontro appunto a al tema degli ultimi e delle delle povertà estreme come elemento di priorità di investimento di di risorse dello Stato e credo che questo sia un elemento di di di assoluto sul valore di questa proposta anche nel provare abbiamo appunto fatto lo sforzo
Mi provare a dare una misura di quanto per ogni appartamento realizzato con questo
Sistema c'è un un qualche modo un risparmio per lo Stato che può essere in qualche modo invece investito laddove la leva pubblica deve essere totale e non è un parziale grazie grazie a Rossana grazie
Grazie a tutti ci teniamo diciamo i vostri termen per la prossima tavole in particolare il tema della competenza della cooperazione era una casa intesa come sistema di welfare dinamico dice non Rossana il binomio casa lavoro e senz'altro riporteremo al tema del tavolo permanente porteremo anche i prossimi ospiti davvero grazie a tutti
Mi chiedo se ci le raggiungono Simone Gamberini presidente di Legacoop Chiara Braga capogruppo del partito democratico alla Camera i deputati barbara Rory assessore alla programmazione territoriale e diritte politica abitativa e della regione Emilia Romagna e aspettiamo il ministro Matteo Salvini
Avuto
C'è una c'erano un ruolo non
Bene Benvenuti e benvenuti a tutti il primo intervento ero perché le chiederò al Presidente di Legacoop Simone Gamberini per raccogliere un po'i premi diciamo che già sono mossi già sono momenti questo tema dell'abitare della casa all'interno di processi di rigenerazione urbana complessa però forse come si è detto abbiamo anche abusato di alcune parole cercando diciamo finendo per perdere di senso perché la casa l'abitare abbiamo le infrastrutture sociali e rigenerazione urbana e sufficientemente densa come concetto ma l'abbiamo a volte lasciato solo nella nell'ambito edilizio degli recupero in realtà c'è una rigenerazione umana che non può prescindere e quindi chiedo il suo intervento anche ricordando la vostra intenzione di fare questa proposta nel quadro dell'interlocuzione con istituzioni europee che forse anche il carattere distintivo prego
Col suo cognome micro no ci tenevo primo rispondo alle sue domande o qualificare anche come ho fatto in modo puntuale non sono ancora in carica
E perché
Oggi noi che siamo qua di iniziare un percorso che notte vuole aprire ed una riflessione generale nel Paese su o appunto l'esigenza a fronte di un di una senza di di arrivare a costruire un insieme di politiche generali sulla sull'abitare e lo facciamo consapevoli di quello di quello che siamo meno di quello che possiamo rappresentare come movimento
Cooperativo oggi Legacoop-Abitanti un insieme di ottocento cooperative alcune con oltre cento anni di storia che gestiscono quaranta mila alloggia Prost sorretta in divisa che negli anni hanno realizzato oltre centotrenta mila alloggi un po'un attore che nel nel tempo a rigenerato se stesso costruendo anche una risposta importante ha bisogno di casa nel nostro del nostro Paese qualche settimana fa
Eravamo nella sede di rimmel a riflettere sul sul manifesto del buon lavoro cooperativo
E alla fine la riflessione centrale sulla quale ci siamo ci siamo mossi partiva dalla necessità di costruire nel nostro Paese una riflessione sulle politiche dei redditi e sul sul lavoro povero
C'è una connessione non l'avete detto in tanti oggi su su queste su queste dimensioni le in tutte queste dimensioni la cooperazione può avere un ruolo un ruolo che deriva dalla dalla dalla sua mission amici anche vede
Come dire i cooperatori le persone unirsi per rispondere può dare risposta ai propri bisogni ogni tanto il lavoro ogni tanto anche e il bisogno da della casa in una dimensione che cerca però di raggiungere anche un interesse comune
è un beneficio per la comunità mettendo al centro le persone e la dignità delle persone e come l'obiettivo generale che è quello della giustizia sociale
Noi ci muoviamo in questo in questo contesto quando cerchiamo di rappresentare quella che è la nostra proposta in una dimensione che quella della nella relazione con le istituzioni e gli altri soggetti che insieme a noi stanno affrontando hanno affrontato questo questo tema è una dimensione che oggi ci vede in una dimensione europea discutere spesso a livello europeo con altre esperienze nelle quali su una dimensione europea si sta tentando di costruire di costruire anche una dimensione diverso della collaborazione fra il pubblico del privato
Che metta appunto al centro il tema dell'interesse pubblico in una dimensione dove noi siamo consapevoli di poter fare o agire su una parte no quella quella quell'area grigia alla quale faceva riferimento passivamente nella nella sua presentazione una diversa nella quale però voi abbiamo anche un'altra consapevolezza che oggi come sistema cooperativo riusciamo a presentare un un insieme complesso nella chiamiamo una filiera cooperativa fatta di tanti attori che oggi su un tema come quello della rigenerazione urbana riescono a offrire a costruire un'offerta complessiva nonché ricostruisce sia innovazione nella quella proposta dalla dimensione della proposta come stiamo cercando di fare oggi ma anche innovazione sociale nella nella risposta e anche sostenibilità nella nella risposta
Ecco allora che la dimensione di quel patto che noi ci stiamo cercando in un qualche modo di riscrivere richiede
L'inizio di una riflessione nella quale innanzitutto sinistra riconoscersi
In una reciprocità che oggi che spesso è è mancata
Noi abbiamo la consapevolezza profonda di quella che può essere il nostro il nostro ruolo abbiamo la consapevolezza e i numeri lo hanno dimostrato che da soli riusciamo a dare una risposta ancora più parziale rispetto a quella che che potremo dare c'è la necessità di un intervento pubblico che sicuramente deve andare in via prioritaria nella direzione che che che Francesco Majorino cc ricordava macché può trovare anche nella nella nella nel lo strumento della partnership pubblico-privata reinterpretata anche le condizioni per produrre una leva
Diverso dare risposta ad una fascia di bisogno diversa che ce lo dicono le ricerche che se noi facciamo o o o o o e i tanti osservatori che però hanno una visione parziale sempre del del del del problema anche questo un problema che comincerà a emerso in modo forte in questa in questa giornata ebraiche
Negli ultimi anni associato ad una riduzione del potere d'acquisto delle delle persone di dimensionato anche de e quella che è una vera e propria emergenza sociale noi in quella dimensione pensiamo di potere svolgere appieno la nostra funzione di soggetto cooperativo che nel mettere al centro la la la cooperazione come metodo prova a costruire anche le condizioni attraverso quel metodo di costruire una cooperazione fra il mondo cooperativo dei soggetti pubblici cooperazione collaborazione che rubate matrici trasversali deve riguardare non solo la dimensione dell'offerta ma la dimensione dell'approccio sociale all'inclusione che dobbiamo costruire nostre ai nostri progetti
Nell'approccio alla normativa urbanistica occorre anche notare no il sistema di un di una cassetta degli attrezzi che oggi non abbiamo che spesso diverso da regione a regione dove ed un obiettivo non non non riusciamo a raggiungerlo
L'impostazione che nella dimensione collaborativa
Presuppone anche che ognuno si assuma le proprie responsabilità e la con la proposta di di oggi tentiamo di di assumerci una responsabilità cioè due vedi chiariamo quello che sostanzialmente pensiamo di poter essere in grado di fare chiediamo di ridefinire delle priorità
Chiediamo di mettere al centro l'escussione di questo Paese il tema le politiche generali
Per caso insoluto il pancione lussuoso l'immigrato è venuto dal ministro Salvini la ringraziamo stiamo continuando i lavori sì presidente di Legacoop continua la sua presentazione Perego
Quindi noi vogliamo e pensiamo vada rimesso al centro punto come priorità una le l'esigenza di una politica generale per l'abitare
Che veda appunto a rappresentare c'è a all'interno di un di un di un tavolo con le tante esigenze che oggi sono sono emersi consapevoli di poter rappresentava una dimensione della della risposta
Attivando quella filiera cooperativa
Con un approccio alla rigenerazione che esce dalla dalla narrazione o dall'esperienza delle buone pratiche che che pure abbiamo fatto ma utilizza quell'esperienza con le buone pratiche per costruire attivare progetti che siano inclusivi innovativi ed ecosostenibili e che siano anche di politiche industriali per questo per questo Paese
Quando il il il dottor Betty fa una riflessione
Beh approfondita sulla dimensione degli iter e non possiamo non dimenticarci come dalla dal due mila otto in poi sostanzialmente un settore come quello dell'edilizia pagato anche l'assenza di politiche industriali oggi le politiche per la casa possono anche essere politiche e e industriali con una visione di di paese che guarda alla alla giustizia sociale in una dimensione che però crea anche sviluppo e possibilità e opportunità di crescita e all'interno della filiera cooperativa abbiamo tutte queste e queste queste dimensioni
Perché siamo in una dimensione europea pienamente attori quell'economia sociale che oggi diciamo la la la la la comunità
Europea anche l'Unione europea riconosciute in una dimensione che dobbiamo dircelo prevalentemente cooperativa soprattutto nella dimensione nella quale riusciamo a tenere insieme quelle con le diverse dimensioni la centralità delle persone l'interesse verso la comunità la capacità nel modello collaborativo di dare risposte ai bisogni
Delle delle persone quindi una ci candidiamo in questa in questa dimensione d'essere uno dei soggetti che risponde a una domanda evidente ma con un obiettivo che è quello di raggiungere oltre alla alla alla possibilità di di di di di di far crescere le le le le le imprese cooperative nella dimensione della possibilità di dare una risposta
Anche di far crescere una dimensione sociale linciaggi giustizia sociale più generale nel nel nel Paese elemento che la cooperazione sentendo sempre contraddistinto la la la cooperazione non ci diciamo nostra assemblea che spesso la alla cooperazione avuto concludo una funzione di grande equilibratore nella nella nella società
è una sensazione una una diciamo così verso funzione che sentiamo il dovere poter svolgeva in questa in questa dimensione anche nel Paese nella dimensione nel lavoro e la dimensione del diritto alla casa
Grazie grazie al molte al presidente e Gamberini
E Nino amare con però un paio di temi sul tema della cassetta degli attrezzi diversa da regione a regione quindi il racconto di oggi è una proposta nazionale che tenga insieme alcuni temi e che parli di rigenerazione urbana con la casa come driver e coinvolgerei chiara Braga solo questo tema c'è il tema della dimensione europea accennata come orizzonte di riferimento oggi diamo più volte fatte ricordato il tema del mercato e ruolo del privato nel il pubblico
E forse i libri più privato ma anche più il mondo del realistico usa questo acronimo ING con la l'ambiente l'elemento sociale la l'elemento della governance con una certa fatica anche nel rendicontare poi forse c'è un mondo quello del nella cooperazione che lo fa davvero lo fa da tempo e che forse ha gli ingredienti giusti che servono anche a certificare a raccontare un'operazione di successo però vorrei chiederti onde riferimento su questi tre temi questi tre pilastri di in qualche modo ci accompagna negli ultimi anni per capire se un operazione a lega bene diciamo solide se questa proposta che è stata oggi presentata secondo tema questa sentita se ci sono degli elementi integrativi e non dialogo a più voci come proposto oggi prego
Grazie buongiorno tutte tutti e ringrazio anch'io lega copre l'invito per questa occasione di ragionare insieme a molti altri di un tema che ci sta particolarmente a cuore l'ho detto bene Pierfrancesco Majorino abbiamo posto con forza il tema della centralità delle politiche dell'abitare in un confronto che ovviamente vogliamo portare anche dentro le istituzioni nel parlamento nella discussione di queste ore di questi giorni
Sulla manovra di bilancio una manovra di bilancio che non prevede nulla per la casa che per il secondo anno consecutivo diciamo non non rifinanzia ma definanzia completamente gli strumenti di supporto
Agli affitti alla morosità incolpevole
Mettendo peraltro il in grandissima difficoltà quelli che sono i primi soggetti che si confrontano con il bisogno sul territorio in particolare
I Comuni e gli enti locali che intercettano il tema del bisogno dell'abitare come uno degli elementi di maggiore fragilità e debolezza come l'avete descritta
In questa ricerca in un lavoro che ci avete sottoposto oggi non slegato da altri elementi di debolezza con la prima considerazione che vorrei fare questa noi dobbiamo guardare tornare a guardare al tema della casa nella sua dimensione diciamo multisettoriale direi
Come elemento che veramente indebolisce in maniera drammatica la stabilità e la possibilità di corrispondere di visite dei bisogni più ampie quando una famiglia un soggetto perde il lavoro ovviamente
C'è un problema enorme mai a perdita della casa fa venir meno un sistema di ancoraggio a una dimensione sociale che si amplifica in maniera drammatica
Riuscirà a reggere il tema dell'abitare con questa consapevolezza io credo che sia un grande salto culturale che anche la politica e le istituzioni devono fare non è soltanto risposta un bisogno fisico di casa
Ma un bisogno più articolato sociale come in parte appunto abbiamo provato a fare questa questa mattina allora questo dal mio punto di vista presuppone una premessa diciamo scontata che però mi sento di fare parlare di riscossa a un bisogno articolato complesso molto diverso da quello che abbiamo letto per decenni nel nostro Paese di un bisogno dell'abitare significa anche sapere che non esiste una risposta univoca ed è bene ed è giusto
Ragionare su come dare una risposta a un bisogno di casa che non è quello della disagio sociali più più ciò Couto
E quindi dell'edilizia residenziale pubblica ma sapere anche che c'è un tema non eludibile di potenziamento e di risposta a quel tipo di bisogno ogni ragionamento che noi oggi facciamo e su cui anche il mondo della cooperazione ci invita a ragionare che è quello nell'edilizia residenziale sociale non può far venir meno il fatto che c'è una fascia molto consistente drammaticamente in crescita che non potrà accedere neanche a una risposta di delizia residenziale sociale
E se noi non ribadiamo e ripartiamo
Dalla centralità come abbiamo fatto anche con la proposta di legge che porteremo in Parlamento su un nuovo piano di edilizia residenziale pubblica rischiamo di intraprendere diciamo una riflessione un ragionamento che manca di una base fondamentale sul tema più di di attualità e di politici
Votiamo oggi raccolgo volentieri dato la sua questa sollecitazione
Guardare il bisogno dell'abitare nella sua diciamo con posizione così articolata secondo me trova ancoraggio in una come dire chiave di lettura delle politiche pubbliche e che dovrebbe orientarci su tutto
La dimensione sociale da dimensione ambientale che è strettamente legata alla crisi climatica e a questo altro ulteriore elemento di fragilità che pesa ancora una volta sui più deboli su quelli che hanno meno risorse
I più poveri quelli che hanno meno possibilità basti pensare che veramente assurdo nel nostro Paese la discussione
E purtroppo anche il governo cerca di fare sul tema
Della riqualificazione energetica delle nostre case come si fa a non vedere che a pagare il prezzo più alto del fatto di vivere in case inefficienti sicure sono le persone che hanno meno possibilità quelle più fragili chiariste rischiano di vedere
Peggio orata ancora di più la condizione di marginalità e di difficoltà in cui vivono
E insieme anche di una dimensione di sostenibilità istituzionale che sta dentro diciamo i principi dell'Agenda due mila trenta a cui tutti dovremmo rientrare le nostre politiche pubbliche
Da questo punto di vista sulla proposta anche che oggi ci ci sottoponete ch'io dico subito trovo molto interessante e condivisibile anche stimolante per raggiungere Milano da dire un pezzo ulteriore al nostro lavoro anche partirei comunque da una considerazione che ne parlavo prima brevemente con Rossella Muroni eravamo sedute vicine
Ieri mi ha riportato diciamo l'attenzione questo riferimento molto puntuale e preciso all'edilizia residenziale sociale tra i servizi di interesse economico generale
Mi sembra molto importante inquadrarla in questa dimensione
Che come succede per altri servizi di interesse economico generale con qui per molto tempo né ci siamo anche misurati nel dargli una regolazione più efficace penso al servizio idrico integrato
Questa dichiarazione è stata descrizione del servizio di interesse economico generale come giustamente avete detto
Prevede che queste attività commerciali assolvano missioni di interesse pubblico generale sequestro mi porta a dire
Che qualunque risposta che noi costruiamo anche sul sistema dell'edilizia residenziale sociale deve vedere un protagonismo consapevole e forte ma regia e del governo pubblico
Il sistema della regolazione e del governo anche delle politiche di sviluppo di un indirizza
Residenza nel sociale io credo presupposto fondamentale proprio perché quegli obiettivi di ricadute e dimissioni di interesse pubblico generale devono essere garantite in un rapporto virtuoso ma anche diciamo capace di gestire un conflitto inevitabile che centra un interesse pubblico alla ricerca di un interesse privato
E questo significa che le politiche dell'abitare anche nella dimensione di una risposta di edilizia residenziale sociale devono vedere una presenza un protagonismo che oggi non c'è
Credo del soggetto pubblico a partire dal livello centrale e quindi vedo qui davanti il ministro Salvini colgo l'occasione visto che di casa in Parlamento abbiamo pochissime occasioni per parlare insieme al ministro che nella che ne ha la competenza mi fare
Diventare centrali nelle politiche del suo ministero le politiche dell'abitare cosa che diciamo così in questo anno salvo alcuni annunci di istituzioni e di tavoli noi ma quanto meno dall'Osservatorio parlamentare non abbiamo visto minimamente
L'ultima cosa che vorrei dire è che c'è un aspetto
Che ricade però anche sulla dimensione locale del governo pubblico
In seno la sfida è quella di costruire un rapporto virtuoso tra il pubblico il privato credo che si debba tornare a investire e a credere nel ruolo nella centralità di soggetti di natura pubblica che promuovano questo incontro sul territorio le il ruolo delle agenzie per la casa che in alcune aree del Paese esistono soprattutto nelle aree metropolitane ma che fanno molta più fatica
A
Esercitare questo ruolo in contesti amministrativi più frammentati dove anche a partire dalle competenze e dalle risorse che ci sono i soggetti pubblici penso alla drammatica situazione di competenze nelle strutture amministrative dei comuni di gran parte dei Comuni può vedere in un ruolo più attivo di età ed agenzie per la casa un soggetto capace di promuovere questa integrazione tra il pubblico e il privato mi pare che questi possano essere degli elementi su cui contribuire al nostro ragionamento grazie grazie a Chiara Braga
E chiudiamo il nostro giro con Barbara lavori dicevo assessorale regione Emilia Romagna fors'anche per tentare un dialogo tra sé altre regioni e quindi capire quali sono alcune esperienze virtuose anche a livello territoriale e che possono servire nella costruzione di questa proposta che come auspicato oggi possa essere una proposta coralità colleghi di un tavolo dove appunto si mettano valore già iniziative in corso già altre proposte quella di oggi è una che che si aggiunge forse arricchisce alcuni elementi prego
E tanto grazie grazie per questo invito non occasionali molto importante significativa per la per noi per aprire questo confronto di cui certamente sentiamo gran bisogno
E lo dico perché esperienze virtuose ne abbiamo abbiamo anche come dire una strumentazione appartiene da quella che riguarda la legge urbanistica
E ci consentirebbe io penso ci consentirà di fare cose buone
Anche in modo mirato rispetto al tema dell'abitare ma è evidente
Che il tema dell'abitare così come quello della rigenerazione urbana piuttosto che il contrasto al consumo di suolo possono essere obiettivi perseguiti nella scala regionale ma anche avrebbero molte più chance
Divisione arare buoni risultati se collocati dentro una cornice più ampia e di livello nazionale in un confronto con tutte le parti sociali e con naturalmente chi si occupa di questi temi al governo
Quindi per noi anche da questo punto di vista molto positivo il il confronto di oggi
O rispetto provando a riprendere un po'dei temi sono stata stati trattati oggetto intanto la centralità del diritto alla casa idea riconoscimento e di questo diritto in una dimensione e attiene al centro
Anche l'interesse pubblico credo rappresenti un elemento molto importante e significativo e questo credo ci possa consentire a fare un passo in avanti anche nel provare a declinare dentro il percorso di rigenerazione urbana quindi di trasformazione delle nostre città che io penso e o anche da una prospettiva abbastanza vicina dal punto di vista temporale che questo possa cadere citate si devono trasformare in un tempo rapido
Il tema dell'interesse pubblico possa agevolare quella parte della città Pubblico e privato che è necessaria per intervenire nelle porzioni di città che devono cambiare un po'il modo cupi in cui si relazionano con i propri cittadini ma anche con il sistema delle imprese perché abbiamo visto lo stiamo praticando ci sono altri interventi molto significativi di rigenerazione urbana nella nostra regione
Grazie fornì nazionale grazie ai fondi che anche la Regione ha scelto di mettere in campo
Ma la stragrande maggioranza di questi fondi generate interventi in ambito pubblico negli interventi emesse veterano delle partnership sono un po'più faticosi e anche questa Luca un'idea è una strumentazione vorremmo accelerare vorremmo accelerare perché le città più belle più efficienti più insicure devono essere capaci di portarsi dietro dietro e di tenere dentro anche una dimensione sociale e anche comunitaria innovativa che sappia rispondere a un bisogno è una domanda di casa che vediamo sempre più segmentata
Non solo riferita alle fasce più povere della nostra popolazione anche noi credo dobbiamo aver ben al cuore in termini di obiettivi che ci diamo
Rispetto al soddisfacimento di bisogni
Ma paradossalmente anche rispetto ai bisogni che sono legati all'attrattività di una regione il tema della domande di casa degli studenti è legato a alla capacità le performance delle nostre università
Ma è un problema grande lo è anche rispetto al tema del lavoro se noi siamo molto competitivi e abbiamo insediamenti importanti capacità di generare lavoro speriamo non troppo povero perché abbiamo anche questo tema di cui tenere conto abbiamo una domanda di casa che è una domanda di case e di casa che oggi non si trova ma che non è necessariamente povera spesso si ricolloca in quella che chiamiamo fascia grigia ma che in una situazione così in cui c'è una spinta ancora troppo debole nel dare risposte più fragili rischia di mettere in competizione
Se non menti Diversi che esprimono queste domande questo è perfino un paradosso se lo guardiamo a tutto tondo ed è un paradosso che io penso
Se è inaccettabile lo ha certamente da noi stiamo provando a lavorare su tanti fronti
Per mettere a sistema e trovare le migliori risposte possibile ma è un paradosso anche se lo guardiamo in una scala più ampia
La dimensione sociale la dimensione sociale quella cooperativa ci piace ci piace molto perché abbiamo in tante esperienze positive ci piace sperimentare questo non da oggi evidentemente e ci piace anche andare a stimolare quella parte che è stata richiamata più volte da sane anche da altri che ha a che fare con il tema della gestione noi sappiamo che soprattutto laddove immaginiamo una risposta di casa e anche di abitare l'intesa in senso più ampio soprattutto Cornelli della diciamo a parte Jani locazione una buona gestione può generare effetti assolutamente positivi anche innescando process modalità e che possono essere innovative e e integrare i bisogni differenti ma questo ha bisogno di una gestione e la gestione viene dall'esperienza richiede una competenza e quindi o anche questo è un aspetto che insomma è stato particolarmente stimolante interessante dibattito di questa mattina
E noi naturalmente ci auguriamo possa continuare trovando magari anche una sede più ampia che veda naturalmente gli enti locali ma anche le regioni Walter in qualche modo contribuire vennero italiane questo vestito che deve essere necessariamente un po'anche cucito su misura bene grazie grazie Monza Barbara Lowry
Invito il ministro una terza linea Prodi o di mi permetto di fare un rapido riassunto magari dei temi di questa mattinata senz'altro la proposta diciamo una vista male al collo alcuni temi che magari possono aiutare per la riflessione è senz'altro il tema del diritto all'abitare quindi la proposta di oggi
Quella di un Piano nazionale per l'edilizia residenziale le cattive ora per l'abitare perché l'idea di questa giornata è quella di non circoscrivere la Cardazzo di edificio ma di guardare alla cada l'abitare come servizio in tutta la sua complessità c'è una carenza o segnalata che quella della di un'assenza di un censimento condiviso e quindi anche tanti osservatori che si che nascono nel nostro Paese ma quindi porge un bisogno di dati condivisi mi sembra uno degli elementi raccolti non quindi già espresse il tema delle risorse quali abbiamo quali potremmo trovare e dove andare a prenderle il tema del pubblico e privato e il nodo di questo ragionamento che in questi giorni lei determina in vari contesti ripeto anche con il mondo immobiliare con gli assessori in queste ultimi giorni a sottolineato anche chiamando in campo le cooperative e quindi in piena linea amento ma forse capire come effettivamente questa partnership si può attivare a scala nazionale diciamo come si può fare un tavolo di coordinamento dove si sta effettivamente insieme che pompo anche una un tema sollevato oggi e chiudo sulla riferimento diciamo europeo in ambito di direttive penso che le porta lasciare la parola diciamo che prendere qualche spunto senz'altro di servizio rispetto a una proposta molto articolata ma che ha un orizzonte lungo e finalmente divisione ma anche a un'urgenza diciamo
Dei prossimi mesi prego
Grazie sì ho letto documento preso alcuni appunti
E poi solo nelle ultime settimane ero stima scorsa da suo immobiliare Confindustria dove ovviamente c'era un punto di vista ho incontrato Federcasa anzi dice oggi l'iniziativa di di Federcasa alcuni son fatto dare
Un loro prospetto riparto dalla visita che facemmo a Cinisello vara un'iniziativa dica cosa innanzitutto per prendere quello che dal mondo cooperativo e virtuoso a fronte di una media di mancato pagamento del canone del ventidue per cento per quello che riguarda le rate restia CP chiamiamola come come vogliamo
Nel mondo della cooperazione se non ricordo male questa soglia si riduceva per dieci arrivava al due per cento con nel mondo della cooperazione un prezzo medio di Cannone inferiore del venti venticinque per cento rispetto ai canoni di mercato quindi evidentemente intorno a un tavolo
Che convochiamo prima di Natale
Quindi l'obiettivo aveva raccolto tanti punti di vista ci sono i comuni ci sono le regioni
Sono i settori ci sono i grandi proprietari pubblici o o semi pubblici pensiamo al ruolo dell'Agenzia del demanio pensiamo al ruolo delle fondazioni previdenziale
Dai in Parma Enasarco a tutti Hymns ai grandi proprietari immobiliare partendo dal pubblico con un censimento che è in corso perché ancora non è non è finito negli alloggi ERP
Sono almeno settanta mila gli alloggi oggi non non utilizzati da sistema rimettere sul mercato c'è il tema della normativa che ho affrontato con alcuni degli assessori giornali e con il presidente degli Earth sulla metratura rimettere in un circolo è in assegnazione una parte di questo patrimonio perché al giorno d'oggi essendo cambiati gli stili di vita essendo cambiate anche formazione le composizioni familiare lo dico da milanese anche ventiquattro metri quadri possono fare per un single per uno studente per infermiere per per un ingegnere problema gli ho chiesto e spero che mi arrivi presto da Federcasa
Un uno spaccato sociale
Dei trecentosessanta mila con domanda accettata ma non soddisfatta perché non è più l'esigenza della delle esigenze residenza Repubblica di vent'anni fa
Quando io che così com'è adesso sono cambiate le precarietà e le povertà quindi un piano casa deve essere totalmente ribaltato rispetto alle vecchie logiche quindi ben ben disponibile a parlarne non solo in Parlamento ma soprattutto le coi comuni con con la Regione non non mi sembra che negli ultimi anni
Dibattito sul tema casa abbia occupato alle sessioni parlamentare quindi noi abbiamo al ministero dedicato una direzione ad hoc qua in insalata dottoressa Cremano con cui accompagneremo questo percorso che adesso ovviamente a centocinquantanove i piani di riqualificazione dell'abitare in giro per l'Italia per due virgola otto miliardi
Da seguire perché i tempi son piene RR quindi vuol dire che l'ultimo di quegli alloggi deve essere consegnato entro giugno due mila ventisei
L'obiettivo che l'Europa ci aveva dato era di dieci mila contiamo di arrivare a quindici mila alloggi da rimettere sul mercato è chiaro che a fronte di una necessità stimata di duecento mila quindici mila sono sono qualcosa di significativo ma assolutamente non risolutivo è fondamentale la collaborazione col privato
E per questo che al tavolo casa da da convocare al ministero con tutti i soggetti perché ovviamente nel pieno rispetto dell'autonomia delle regioni nelle esigenze diverse degli Enti locali ci devono essere i privati
Ci devono essere anche i proprietari dell'area
Ci doveva essere i proprietari immobiliari siamo a Roma alla superficie non oggi disponibile di Roma è chiaro che il nostro massimo dell'impegno per il consumo zero tante regioni hanno approvato questa legge quindi la riqualificazione dell'esistente teniamo presente che la metà degli ottocentotrentasei mila alloggi di di edilizia residenziale pubblica
E in classe energetica Fiuggi quindi vuol dire che almeno la metà sempre gli inquilini investe il dieci per cento del proprio reddito in consumi energetici e su questo noi non abbiamo solo i due miliardi otto del Pynchon abbiamo altri due miliardi
E stiamo utilizzando su altri ventisette mila alloggi popolari
Certo se fai la somma ventisette mila più quindici mila fra quarantadue quarantadue di fronte a un richiesto di almeno duecento mila non siamo neanche a metà dell'opera quindi servono risorse private
Quindi a questo tavolo io inviterò Cassa depositi e prestiti ad esempio per tutti i fondi e ci sono e non sempre utilizzati ma la stessa Banca Europea degli Investimenti va bene che inviterò ho già incontrato al Ministero delle inviterò per alcuni grandi investimenti infrastrutturali che stiamo e stiamo progettando finanziando cancellando tanto in questo anno ovviamente il tema casa vivendo a Milano mi è chiara
L'incombenza che ho visitato ad esempio c'è il tema degli studentati evitato non una ma due volte il villaggio olimpico che che accoglierà
Gli attrezzi per le olimpiadi invernali che a Olimpia definite è già in programma come il più grande studentato a prezzi calmierati d'Italia quindi c'è tutta una serie di piccoli grandi interventi che assomma
Hanno l'obiettivo di arrivare non ai duecento mila Viero tra perché oggi il problema c'è la l'ingegnere che io prendo a lavorare al mito domani
Perché lo stipendio di un ingegnere di prima nomina è tre mila e cinque mila seicento euro quindi o sei di Roma INAIL casa di proprietà oh mamma tralasciato il tuo bilocale
Oppure con mille cinquecento euro se viene da fuori e ti devi pagare un affitto ha già finito lo stipendio oltre del mese non aventi ventisette del mese quindi è chiaro che è un piano casa che deve mirare
Non solo alla fascia più bisognosa che ovviamente è al centro dell'attenzione ma anche ma anche ai professionisti ma anche ai pendolari della salute piuttosto che che dell'ordine pubblico e per questo serve anche la presenza intorno a un tavolo collaborativa e cooperativa dal loro punto di vista delle grandi proprietà immobiliari
Pensiamo a nuove i grandi gruppi immobiliari dia tutte le aree ferme che hanno Progetti ha speso del privato già pronti per partire ovviamente quello che può fare il pubblico il ministro non è entrare nel merito
Del della domanda e dell'offerta sole mettere il privato in condizioni di poter chiedere di meno sia sul residenziale che sull'affido che sulla proprietà
Perché il prezzo del mattone oggi nelle grandi città assolutamente in affrontabile se io sono stato all'evento del Consiglio nazionale dei notai pochi giorni fa è chiaro che quando hai un meno trentatré per cento di mutui sulle transazioni immobiliari per i tassi della BCE è chiaro che se ne sono e a chiedere un mutuo
Ventennale a tasso fisso se va bene ti chiedono il quattro e mezzo se lo fai a tasso variabile vai vai dal cinque in su quindi è chiaro che è sempre più difficile l'accesso al credito quindi anche gli istituti finanziari a quel tavolo casa devono essere presenti perché se voi mi dite ci saranno solo e soltanto risorse pubbliche per farlo no
Se pensiamo di avere solo risorse pubbliche per per un intervento importante sulla casa
Non andiamo da nessuna parte diciamo che sono assolutamente fiducioso determinato uno in questi mesi abbiamo lavorato e approvato ed è in vigore il nuovo Codice degli appalti pubblici
Abbiamo approvato in Consiglio dei ministri Nuovo Codice della Strada che adesso è in esame in commissione Trasporti al Parlamento scadenza deposita emendamenti se non ricordo male il cinque dicembre quindi conto che almeno uno dei due rami del Parlamento dopo il codice degli appalti approvi il nuovo Codice dalla strada entro la scadenza
Nell'anno stiamo lavorando al piano nazionale idrico perché il mito ovviamente è casa
Mai tanto e stiamo lavorando con i nostri tecnici al testo unico
Dell'edilizia e delle costruzioni per permettere anche al fronte in barese di lavorare
Su norme certe con tempi certi non non vi annoio sul piano di riforma della governance dei porti sul piano nazionale della logistica e degli aeroporti perché questo è il pacchetto completo comunque l'obiettivo di nella seconda metà di dicembre quindi dal prima in una settimana prima di Natale per non rompere eccessivamente le scatole a nessuno di fare il primo incontro mettendo al tavolo pubblico-privato domanda Offerta che è il modus operandi con cui abbiamo costruito il codice degli appalti codice da stradali
C'è il Codice da parte è stato costruito con numerosi incontri al ministero con i soggetti pubblici e privati che poi lo devono mettere a terra il Codice dalla strada idem motociclisti associazioni vittime dalla strada polizia stradale abbiamo costruito un pacchetto che spero metto insieme tutte le esigenze
Io ormai in questo in questo periodo ha raccolto quelle che sono le proposte di tanta parte nel pubblico e nel privato il mondo della cooperazione fondamentale
Mondo cooperazione fondamentale per la buona gestione per sostanzialmente lo zero o l'approssimarsi allo zero dello spirito che invece proprietà immobiliare privata anche nel patrimonio pubblico l'abbiam detto ahimè è ben lontano dallo zero quindi il contributo di soggetti come Legacoop piuttosto che CGIL piuttosto che alcune delle altre centinaia di cooperative
Che coinvolgono centinaia di migliaia di soci sarà assolutamente fondamentale
E ogni contributo ovviamente dal mio punto di vista è importante poi su altri temi
Teniamoci diversità di vedute
Quando il giornalista m'ha detto ministro Salvini allega copia
Perché no
Non non non capisco non capisco la domanda possiamo dividerci culturalmente con con con l'onorevole Braga con Pierfrancesco Majorino con cui siamo cresciute in consiglio comunale sul novanta per cento dei temi la vediamo in maniera diversa mi sembra chiaro evidente è sano
Su un tema fondamentale come quello delle infrastrutture
E del e dell'abitare doveroso trovare quelle congruenza propriamente ci possono essere punti di vista diversi ci sono modelli gestionali diversi la Regione la regione ci sono velocità diverse da comune a comune nell'assegnazione ci sono criteri riversi per i punteggi
Per accedere alle assegnazioni e su questo sono legittimi diversi punti di vista l'importante mettere di posizione del materiale
Su cui costruire quindi da questo punto di vista il ministero è assolutamente aperto
A qualsiasi l'ipotesi di lavoro dandoci un crono programma quadriennale ecco diciamo che il vantaggio rispetto magari ad altre esperienze che mi hanno preceduto che magari avevano idee assolutamente rivoluzionaria positive e innovative però è chiaro che se un governo ministro durò un anno il piano casa un Codice degli appalti o un ponte o un'alta velocità tu in un anno neanche se è un genio
La metterà in quattro anni non recuperi quarant'anni però in quattro anni se metti tutte le energie positive intorno al tavolo giusto pianifichi quanto meno per chi verrà dopo perché il problema io sono arrivato al ministero
E il faldone
Non era molto ricco quindi conto
Quindi preparare il terreno innanzitutto e di portare a termine quello che ho trovato da chi mi ha preceduto perché ovviamente quello di cui sto parlando dicendo cinquantanove piani di riqualificazione urbana andare da Trieste alla mensa Terme non sono merito mio
Il mio onere e portare avanti quelli che altri prima di me hanno preparato è evidente ma anche i due miliardi per il recupero sociale energetico cessati i ministri prima di me probabilmente anche più bravi di me che hanno preparato qualcosa di utile
Se c'è un grande piano casa che dia una risposta per i prossimi quarant'anni purtroppo non c'era
Lo vogliamo costruire insieme sì partendo da presupposti partitici politici culturali associativi non sempre formi ma viva Dio si e quindi da questo punto di vista ovviamente Legacoop prevedono di mandare non la convocazione ma l'invito per la settimana prima di Natale che magari un po'critica però i lavori parlamentari quello veloci ci lasciarono sicuramente Legacoop sarà intorno al tavolo poi magari non cento su cento ma una parte delle proposte e richieste anche partendo e chiudo dà un esempio di buona gestione per tre chiaro che poi la politica come la cooperazione con il sindacato e passione e valori però poi ci sono i numeri e quindi è chiaro che se c'è un soggetto come lega copie da tanti anni
Gestisce ebbene perché lo dicono i numeri e la soddisfazione degli associati un patrimonio pubblico rilevante come quello della casa
Mi aspetto che che voi siate fra i protagonisti di quello che ripeto è un percorso che ci vede con un qualche hanno di tempo a disposizione però vorrei lasciare a chi arriverà dopo un lavoro confezionato quanto meno in parte finanziato chiaro che questa è una manovra di bilancio che non ha tutto per tutti conto che nelle migliori e che ci saranno sul tema casa degli interventi anche economici ci possono essere quindi ringrazio per gli stimoli se ci vediamo peraltro non lontano da qua perché il ministero non è lontano da qua entro una ventina di giorni permettere in Rete alle le buone pratiche che che voi e altri come voi possono mettere a reddito per il Paese quindi in bocca al lupo tutti però che ne abbia bisogno i tanti
Ma
Grazie no invece era in serata la pelle non bisogna silente in seno a legna cede disegno titanica
C'era rapidamente lì nuova dalla ringraziare tutti è intervenuto il ministro Salvini anche per aumenta degli impegni che che si è ripreso che saremo molto attenti anche a che città a verificare nella convinzione di rappresentare un'opportunità per il Paese noi oggi abbiamo cercato di di rappresentare
C'è una una proposta che ci rendiamo conto e una una parte di una possibile
Posizione di un problema ma all'interno di una più pro proposta più più generale che è quella è che è al centro anche della nostra riflessione cioè quella di riuscire a realizzare delle politiche strutturali soprattutto per la nuova domanda di di abitare allora se un tavolo al ministero lo si vuole costruire
Io penso sia importante anche iniziare ad a costruire osservatori avrà l'analisi della della della domanda e noi siamo arrivati a a questa proposta ripeto parziale con anni di analisi della della dell'evoluzione della domanda di additare e con un percorso di confronto con tutti i soggetti che rilevano
La domanda in una dimensione che ci ha portato a individuare quale poteva essere lo spazio nel quale la la la cooperazione poteva essere efficace e utile alla risposta a ad un bisogno e l'abbiamo individuati in quella fascia Mascia grigia che e che che oggi è rappresentata da da da da dover quello che a me risulti anche a chiamare l'ex c'è il ceto medio che ce lo dicono anche le indagini più recenti che abbiamo fatto sempre più difficoltà a pagare le rate del mutuo a pagare i costi del dell'affitto la cooperazione storicamente avuto questa questa questa funzione è quella di riuscire a dare una risposta ad un bisogno e e in quel patto che si verifica poi anche quella dimensione che ministro ricordava allegata alla
Alla buttarla alla dimensione della della morosità è un rapporto diverso quello che e si costruisce fa socio della cooperativa che riunire in un alloggio da operative che vive all'interno di quella di quel e edificio consapevole di essere all'interno di una oggi i limiti di un di un qualcosa che non è solo un pour un edificio ma Union di organismi un po'più complesse sono nel quale soprattutto in questo caso si è una peculiarità tutta tutta cooperativa riusciamo a inserire elementi di welfare elementi di innovazione sulle politiche energetiche piuttosto che quello che noi chiamiamo un gestore sociale diciamo di quella complessità che spesso si si viene a a sviluppare oggi anche la dimensione abitativa e quindi quello per noi oggi questo questo convegno rappresenta l'inizio di un di un percorso nel quale noi cercheremo di sviluppare svolge la nostra parte nella speranza che che che nel tavolo si riescano ad attivare sia gli elementi efficaci di analisi della domanda ma anche quelle risorse pubbliche e private che servono anche Rajan generare il nostro il nostro Progetto non ci sono solo risorse pubbliche fra virgolette a fondo perduto in una dimensione europea c'è anche la necessità di una finanza un po'più paziente a supporto
Degli investimenti delle nelle cooperative quale ruolo di Bay piuttosto che dici tipiche altri
Strumenti di finanza l'impatto è centrale Deva sollecitato in quella dimensione in una dimensione che è quella di una di una politica che e se vuole essere strutturale deve riuscire a a a definire il ruolo di tutti i soggetti che siedono attorno al tavolo quindi questo per noi
è un momento importante nel quale abbiamo cercato di costruire un confronto con il Governo con con le opposizioni con le amministrazioni regionali con altri
E l'altra associazione di rappresentanza che con noi hanno spesso affrontato no l'analisi di questi di questi percorsi speriamo appunto nei prossimi mesi di poter e iniziare concretamente come siamo abituati a fare lavorare su Progetti concrete esperienze pratiche che no e l'abbiamo dimostrato le nostre oltre centotrent'anni di storia siamo in grado di realizzare insomma producendo un effetto con interesse verso la la comunità è evidente che tutti possono possono toccare grazie a tutti perso proseguiremo su questa linea nei prossimi mesi FIAT
Grazie presidente grazie a lei la conosce Legacoop-Abitanti e in bocca al lupo questo spianano la politica per la casa buon lavoro
Il matrimonio del coniuge o all'amore avessero poi senza dover pagare
Basilico senza allora quali sono come dell'Africa il Camogli abbiamo comunque il Nord