War Room Com - Il soft power5 della cultura pop

Bentornata è ben tornati ha ora un comma il nostro appuntamento settimanale con le novità e le tematiche della comunicazione nato dalla war room di Enrico Cisnetto
Joseph Nye lo ha chiamato come noto soft power un'esposizione destinata grande fortuna impiegata per designare il potere di persuasione senza ricorrere a strumenti coercitivi né alla forza
Avvalendosi invece della cultura e di quelle che possiamo chiamare delle armi simbolica
Passando dall'uso politico diretto alla capacità di sfruttare l'immaginario per ragioni innanzitutto di cenere commerciale ed economico
Frédéric Martel la invece chiamata culturalmente Stream indicando la diffusione di temi protagonisti idee che si fanno globali pur non avendo le loro radici in Occidente
Una segnale della globalizzazione dell'immaginario ancorché in presenza di forme di di globalizzazione dell'economia nonché per certi versi come stiamo vedendo da parecchi mesi a questa parte
Di de occidentalizzazione del mondo
Insomma il villaggio globale tale rimane comunque sotto il profilo dell'immaginario anche se attori differenti dagli Stati Uniti hanno fatto il loro ingresso con successo
Lo hanno fatto per l'appunto nell'ambito dell'industria culturale dell'immaginazione dell'immaginario delle idee
Delle immagini che entrano all'interno della nostra conversazione quotidiana rimbalzano da un miti all'altro facilitati ancor più da quella convergenza digitale da quel crossover mediale
Che appunto le tecnologie internettiana rendono molto più facile e alla portata di tutti e non soltanto naturalmente dei grandi gruppi mediali
E dunque gli Stati Uniti continuano a presentare un segno forte ma non siamo più nel secolo americano anche da questo punto di vista possiamo dire di essere entrati a tutti gli effetti all'interno del secolo asiatico
Che ci impone fa circolare all'interno della nostra cultura appunto immagini slogan protagonisti a cui non eravamo abituati ma che improvvisamente ci sono diventati famigliari
Cosa significa tutto questo dal punto di vista della comunicazione
Dei media ma anche naturalmente della politica e della società e l'oggetto della conversazione della Urru un comma di quest'oggi di tutto questo con versiamo con Mario Lavia giornalista ed editorialista dell'inchiesta a cui do il benvenuto
Buongiorno Buongiorno ben trovato e con Giacomo Natali analista di comunicazione geopolitica autore di geopolitica pop appena uscito per i tipi di Treccani libri benvenuti e molte grazie
Si tratta di cominciare proprio
Io produco vincere proprio dalla geopolitica poco proprio ovvero di cosa si tratta e come possiamo ma pare per aree principali del mondo questa trasformazione dell'immaginario collettivo
Che segnala anche appunto un cambio di passo rispetto a quello che era stato tradizionalmente un appannaggio diciamo così è un'esclusiva dei paesi occidentali e della loro industria culturale
Sì diciamo che il libro nasce da percorso lungo nel senso che sono sempre occupato in parallelo sia di comunicazione che di geopolitica
Sia sul campo progetti di cooperazione che come la lista da un certo punto limitato a osservare dei corto Circuiti diciamo tra la geopolitica e la cultura pop quindi come per esempio fin canzoni serie tv videogiochi che improvvisamente si ritrovavano in qualche modo collegati a conflitti internazionali
E quando si punta a non farlo ci si accorge che di queste notizie feticista Pinti mesto moltissime
Che solo nelle ultime settimane
Ovviamente c'è il caso della situazione di Gaza che il più stati innumerevoli di questi corto circuito in più evidente probabilmente quello della serie tv israeliana randagi falda
In onda su mezzi x che peraltro era stata in passato criticata per la visione di parte con cui rappresentava il conflitto con i palestinesi
E durante l'attacco di Hamas prima saputo della morte di uno degli operatori e poi il protagonista della serie l'attore che interpreta il ruolo principale
è stato pubblicato il video sotto le bombe quindi con questo veramente corto circuito tutti che commentavano falda che diventa realtà
Però sono tantissimi c'è stata nei giorni scorsi questo scontro tra le navi cinesi e le navi film Filippine cinese meridionale ma chi fosse stato attento prima tra le notizie legate al successo del film Bardi quindi più pop di questo veramente non si può c'era stato il caso del divieto della proiezione del film proprio nelle Filippine e in Vietnam per via di una mappa presente nel film che a loro dire sosteneva il punto di vista della Cina non è riconosciuto dall'organismo
Nazionale quindi infatti nuovi capitoli proprio dedicato questo rapporto tra la Cina e Hollywood
Quindi io negli lo scherzo che quando parla di geopolitica pop la la reazione ricalca quella delle fanghi elaborazione del lutto quindi all'inizio cioè la negazione ma cosa c'entra questa roba
Quella rabbia ma parliamo di cose serie dicono sta la politica oppure Bassetti la ragion politica dappertutto dicono gli esperti di pop
Poiché il patteggiamento sì in effetti la il rapporto tra pop cultura di massa che politica che è sempre stato patata Leni Riefenstahl in poi
E poi c'è la fase di depressione quindi come ho fatto non accorgermi che condividendo quel video alimentava una guerra civile o mia figlia mi perdonerà dei cartoni animati che gli ho fatto vedere erano forse propaganda
Di qualcuno
Questo spleen il concetto e cercare di arrivare alla quinta fase quindi quella dell'accettazione per capire che questo legame c'è
Che quindi noi siamo continuamente vittima ma nei salotti protagonisti senso che la questa questo consumo performativo che facciamo di e i media il nostro ruolo altrettanto importante il ruolo indebite il pubblico e altrettanto importante di quello di significa lo di chi emette da di chi crea questi questi prodotti
E chiudo spunto così come introduzione l'altro motivo quindi da un il libro nasce da un lato dall'osservazione di questi cortocircuiti ma dall'altro dal fatto che gli strumenti più tradizionali del geopolitica
Sembrano non essere sufficienti o non essere più sufficienti per comprendere la complessità simbolica del mondo e quindi la geopolitica negli ultimi anni si è ritrovata più volte incapace di prevedere quindi completamente questa filologici fino a poco prima quindi dalla brezza Seat a l'invasione del dell'Ucraina smentita da tutti gli esperti data per impossibile a tutti gli effetti geopolitica fino al giorno prima così come abbiamo constatato che Lucania sarebbe caduta immediatamente dopo
E oggi in un certo senso e la stessa cosa della situazione di Israele cioè siamo la le politiche fra conforta completamente alla sprovvista sia Israele che gli analisti a posteriori è stata data una spiegazione che però punta proprio su gli aspetti narrativo diplomatici cioè in un certo senso un tentativo estremo di riportare l'attenzione sulla situazione palestinese che era stata rimossa un po'dall'immaginario globale
E non è un caso che prevedendo la successiva reazione israeliana Camassa avesse preparato gli strumenti mediatrici rappresentarla poi il più possibile e riprendersi la narrazione in questo senso
Strumenti mediatici
Tesi sì sugli strumenti mediatici che infatti ricordano a proposito di costruzione forma narrativi quelli del marketing del terrore dell'orrore delle formazioni islamiste come dai Cha Isis Al Qaeda e in questo appunto a livello simbolico ed immaginario evidentemente quell'orrore ha fatto scuola e ha definito degli strumenti comunicativi
L'innesto di una dimensione simbolica sulla geopolitica è un'idea molto interessante che questo libro espone i appunto estremamente utile rispetto ad una certa rigidità della geopolitica fatta di carteggi mapei in qualche modo di un determinismo troppo semplicistico che invece purtroppo in questo caso possiamo dire la realtà si incaricata di smentire e che invece proprio grazie la dimensione simbolica diventa molto utili in termini interpretativi
Quell'elaborazione psicanalitica come sappiamo non sempre arriva al dunque non sempre arriva al diciamo al termine che vogliamo e questo vale in particolare potremmo dire per l'Italia e qui chiama in causa Mario Lavia su in qualche modo guardando questi strumenti dall'Italia l'impressione che invece il nostro dibattito che è stato così importante in termini di politica pop pensiamo all'immaginario costruito dalle televisioni berlusconiane
Che è stato così decisivo nel segnare nel caratterizzare la politica italiana seppure naturalmente di nuovo non in termini brutalmente deterministici oggi però ci dà l'impressione di una sorta di provincialismo
Siamo
Profondamente ombelicali e da questo punto di vista quello che succede all'estero anche in termini nella politica internazionale anche in termini di immaginario sembra molto distante o sbaglio
Da quello che invece avviene nel nostro dibattito dove invece l'immaginario e la politica sembrano avere preso
Due direzioni diverse o al più andare a inseguire Tolkien e altri miti giovanili di qualcuno che in politica invece conta tanto
Dunque non c'è dubbio che come al solito la politica italiana la sua immagine la lettura che ne diamo anche cioè un commentatore i giornalisti provinciale non c'è dubbio ci sia un un grande iato fra il dibattito pubblico interno italiano e quello che avviene nel mondo
Ma questo è sempre un po'stato perché è una delle caratteristiche della cultura italiana e della cultura politica italiana quella di essere molto provinciale
Direi che secondo me in questa fase stiamo stiamo un po'entrati in un apposto
Politica poco
Cioè non ci troviamo più di fronte a dei grandi racconti di narrazione politica come era stato come diceva giustamente lei il berlusconismo è stato un grande racconto di politica pop
Oppure quello stesso racconto onirico del Movimento cinque Stelle che poi il fondo ma caratterizzato praticamente anche più di un decennio no e ha formato sì contiene uno o più generazioni politiche
Imponendo alcuni temi al centro del dibattito pubblico Therion slogan sicuri come decisiva adesso siamo entrati in una fase un po'diversa
Dopo un momentaneo ritorno ad una normalità democratica è una cioè sto vivendo di civiltà politica e alludo al governo Draghi siamo entrati improvvisamente in una fase ancora diversa
Cioè una fase in cui c'è un racconto che è quello della destra Giorgia Meloni che però è inframmezzato da momenti assolutamente criminali che definire pop e persino un complimento e persino un elevare il tono perché se noi pensiamo che nell'ultimo mese ultimo mese e mezzo noi siamo passati da due Ciampi Corriere dei Piccoli elementi di crisi politica uno legato al caso Giambruno e l'altro legato alla conversazione con i comici russi
Noi abbiamo due momenti che non sono nemmeno pop ma sono il decadimento di una di un di un di un di un'idea Rieti politica che come naturalmente non è più politica
Perché voglio dire o quello che è successo al Presidente del Consiglio in questi due avvenimenti in questi due fatti
è una cosa che non si era mai vista eppure ne abbiamo viste tante in Italia con Berlusconi però insomma che noi assistiamo alla alla fine di un rapporto d'amore
Attraverso le agenzie questa ancora dovevamo vede la insomma oppure un premier che parla con due comici credendo che si tratti si trattasse di un leader africano peraltro dicendo anche delle cose particolarmente grave qui voglio dire mi sembra che siamo entrati in una fase libri dilettantismo causa più dilettantistica di quelle che le ha precedute che avevano al segno utopie di un comico ovunque
Contratto eccezionale che Grillo è un maestro tra politica popoli Berlusconi senza sfiorare minimamente quella fase Inoue definito di serietà
Più gravi e senza neanche ritornare diciamo va bene alla vecchia politica la Prima Repubblica e comunque malgrado tutto aveva dei connotati di razionalità politica che adesso si fatica a intravedere quindi sta secondo re mentre il l'accento su questo cioè sul sull'ingresso in una nuova fase che ancora non sappiamo come definì
C'è chi ha detto che l'autobiografia politiche romanzo di formazione per la verità
Di alcune delle generazioni che in politica contano tanto oggi è stato Bim Bum Bam a proposito di televisione berlusconiana e non c'è dubbio che la televisione e i media eserciti un ruolo in questa sorta di Bildungsroman su cui alcuni attori internazionali alcuni sistemi mediali internazionali industrie culturali alloggi un ruolo decisivo nelle suo libro Giacomo Natali parla della geopolitica dell'infanzia
Che è diventato un tema molto interessante e molto spinoso anche per certi versi perché e c'è un fioritura di cartoni animati di animazioni che vanno da Mascia e Urso
Ah Peppa Pig su cui si sono scatenate delle vere e proprie guerre culturali in realtà un po'come era avvenuto a proposito di Barbie citata prima
Che è stato considerato un manifesto della Sinistra Arcobaleno una sorta di tentativo dell'amministrazione by del molto indiretto naturalmente di ritornare al centro della scena del dibattito in cosa consiste questa geopolitica dell'infanzia e perché è così importante
Ma i cartoni animati diciamo che sono sempre stati fortemente politicizzati il visto delle al CIPE facendo ricerche ho visto che durante primi anni della dell'animazione proprio siamo più o meno
All'inizio della durante la prima guerra mondiale quindi parliamo del novanta per cento la produzione aveva una funzione propagandistica e quindi non inventiamo niente di nuovo da questo punto di vista però
E lo stesso aveva avuto restano la la
L'altra si vota seconda guerra mondiale con personaggi della Disney che ricoprivano
Con la la divisa che andavano a combattere contro Hitler quindi però quello che è successo appunto è proprio la focalizzazione in contemporanea sui bambini perché prima che ha trainato non povera per bambini in origine
Invece con la nascita dei canali satellitari prima e adesso con lo streaming rivolti essenzialmente ai bambini abbiamo una produzione costante e una messa in una costante ventiquattro su ventiquattro di bambini di prodotti rivolti essenzialmente ed è quindi non è un caso che buona parte di questi si siano ritrovati in un momento dell'altro accusati di di svolge una funzione politica o geopolitica politica come i letta la cliente i grandi cartoni per per bambini quindi Peppa Pig Marcello Urso i o pazzo mondo
Sono tutti e tre stati accusati Peppa Pig era stata accusata anche in Italia da tratto di cose opposte perché in Italia per popping viene accusata proprio dell'apertura verso i diritti LGBT chiosa
Mentre in Inghilterra tiene accusata di una rappresentazione
Semplificata mi pare nazionalista di un identitaria diciamo legata a questa vecchio concetto di i timbri Tania Di eccezionalismo britannico che secondo alcuni ha alimentato questa concerto di eccezionalismo che poi porta la Teksid quindi lato opposto Boris Johnson dice il più grande il più grande prodotto di esportazione britannico
E Peppa Pig a un certo punto quindi sono consapevoli di di questo po'Patrol sul lato opposto viene accusato di essere invece un prodotto iperliberista
Quindi odiatissimo da certi ambienti
Sono stati autorevoli interventi sul New York Times cui dicevano non possiamo a vivere la parità di genere finché esiste po'Patrol scappata da questo mondo in cui solo di nuovi maschi hanno funzioni
Importanti che c'è tutta una messa in dubbio del sistema della sistema sociale della un Welfare State per cui viene tutto rimesso viene tutto lasciato alla forza dell'impresa privata così di il caso per eccellenza propellente per lascia in corso perché lì si inserisce un contesto geopolitico mafioso è in atto come probabilmente quel prodotto effettivamente indipendente ma poi è stato cooptato all'interno della narrazione
Puntella azione governativa russo parte di di Putin
Ma c'è un solo successo globale che ha esportato e di nuovo che rappresenta questa immagine
Il cono graficamente i valori realmente
Strettamente legata alla Russia e non è scontato io
La Francia è un enorme paese produttore ed esportatore di cartoni animati ma non è niente di così identitario di prodotto francese non lo riconosce dal dallo stile grafico non dal contenuto dal fatto che mi racconti il mondo
Invece la nulla faceva uso profondamente identitario a partire dall'uso come simbolo stesso della Russia partire da tutto quello che viene raccontato
E a un certo punto viene utilizzato ad esempio in certi ambiti in certi ambienti come simbolo in campagna elettorale viene utilizzato in questo modo e fino anche a esempio è quello del l'unico animale non della fauna europea che è presente è un panda che viene presentato proprio come il cugino
Cinese dello Urso russo nel momento in cui compare subito viene proprio Massa dice dobbiamo diventare amici e tutto questo succede proprio nel momento in cui Russia e Cina iniziano a rielaborare questo loro suo rapporto quindi viene fatto in questo modo quasi certamente il modo consapevole
Però proprio questa importante dire che non è che qua si dice bisogna censurare o fare altro bisogna essere consapevoli di queste dinamiche
E anche del fatto che però queste dinamiche non sempre passano dall'alto
C'è certamente una geopolitica poco
Propagandistica esplicitamente propagandistica da parte di alcuni Stati ed è il caso di in particolare di chi si trova in già all'interno di conflitti quindi c'è sicuramente una geopolitica poco tra Russia e Ucraina le provvigioni tantissimi altri casi c'è un caso della Corea ad esempio caso della situazioni di conflitto in cui quindi è importante usare la narrazione anche pop per raccontare il consenso interno o per raccogliere sostegno internazionale però c'è se c'è tutto un altro mondo che quello della
Di quello che accade accanto ai soggetti nazionali quindi possono essere giusti soggetti privati possono essere cose che nascono dal basso effettivamente però il punto è che la nostra concezione del mondo del mondo lo in particolare nel modo più lontano o ancora di più del Paesi con cui non sono in conflitto con cui è difficile che ci facciamo un'idea diretta personale ci viene attraverso la a le narrazioni che consumiamo quindi è inevitabile che anche così come per una ti costruisco cose
La nostra visione del mondo ecco
Infatti nel caso di marce Urso i percorsi sono stati percorsi erratici diciamo così errabondo I ma non c'è dubbio che guardandolo soprattutto con gli occhi
Della contemporaneità paia un manifesto del Putin lirismo di una forza propagandistica impressionante i sicuramente anche di una straordinaria efficacia
Di successo che ha sulle generazioni dei più piccoli
E qui il tema della ricezione diventa appunto un tema importantissimo come quello della consapevolezza degli strumenti critici con cui si guarda a questi prodotti dell'immaginario
Chiamo in causa nuovamente Mario Lavia e gli domando se lei non abbia l'impressione che questi cortocircuiti di cui Giacomo Natali ci parlava diventino all'interno del di battito politico e del discorso pubblico italiano particolarmente significativi mi spiego
Un importanti autorevole del un'importante autorevole protagonista della politica di governo e in particolare di Fratelli d'Italia ha infatti fatto una polemica frontale nei confronti di Peppa Pig descritto come un cartone animato troppo però diritti civili e i diritti LGBT cue al tempo stesso Mascia e Orso sinonimo in qualche modo del sopra Nismo russo del Ruschi MIR della visione russa è diventato anche il soggetto di un grande presa di distanza da parte di un partito da parte di una destra che invece era stata molto sensibile all'idea dell'uomo forte putiniano
In qualche modo a proposito anche dei ragionamenti che facevamo prima e come se questi prodotti dell'immaginario in Italia finissero in realtà
All'interno di una metamorfosi di una trasformazioni incombe
Muta dei nostri attori politici
Il caso della destra è particolarmente eclatante perché improvvisamente oggi si trova a vivere una metamorfosi
Doc dettata determinata dalle compatibilità della responsabilità di governo che se la piglia in qualche modo con dei prodotti dell'immaginario che invece prima piacevano molto anche fare
Tutto con questa logica di lettura molto italiana o anche con le vere contraddizioni della nostra politica
Ma non siamo in un momento di di di evidente transizione sia sul fronte internazionale
Perché siamo proprio in un momento in cui alcuni nodi vengono al Perrino di enorme vengono perché siamo alla vigilia di una ridisegno generale degli assetti politici mondiali quindi noi non sappiamo come ne usciremo da questa situazione
E questo vale anche un po'per l'Italia cioè noi siamo entrati in una fase lo dicevo prima dove di grandi racconti Berlusconi e Grillo
Sono finiti i rischi sono esauriti da sé
Un racconto della sinistra
Senta da ormai da tanti anni a prendere corpo e questo è un po'una novità nel panorama italiano dove c'è stato sempre un forte racconto ecco il nutrito anche e come viene data da forti da un fortissimo impegno intellettuale letterario cinematografico tutto questo è venuto meno adesso
E non sappiamo come anche qui come come usciremo da questa situazione di transazioni io vedo per esempio con il fatto che un strumentista di valore adesso io non ne capisco nulla metri ma insomma come Zerocalcare diventi diciamo un punto di riferimento del dibattito pubblico è un po'la dice lunga perché sa fare di di un fumetto l'alfa e l'omega del dibattito pubblico almeno in certe nelle settimane precedenti con il caso di Lucca e via dicendo molto significativo cioè qui non si discute più se abbia torto
Ho ragione Tajani quelli Sly qui si discute se abbia torto o ragione Zerocalcare o Francesco Merlo cioè ci troviamo di fronte proprio ad una come posso dire marginalizzazione degli attori politici nel dibattito pubblico e questo ripeto è il secondo me è una delle forse la prima volta che accade in questa forma così secondo me è evidente
Perché ma in Italia diciamo i protagonisti del dibattito pubblico son sempre stati i partiti e leader politici
Non gli altri diciamo era racconto naturalmente c'è sempre stato un dibattito culturale gli spettacoli libri però voglio dire c'è uno slittamento bella corpo della collocazione tecnica del dibattito pubblico che ormai hanno lasciato inutili della politica tradizionale per arrivare invece su quelli appunto di subito che la cultura della televisione sulla televisione che una cosa così importante in Italia e non solo in Italia
Anche qui dove dove stiamo andando cioè noi stiamo assistendo alla distruzione del servizio pubblico per la RAI o comunque suo fortissimo indebolimento
Al dura navigazione relativamente abbastanza tranquilla di Mediaset ma senza però mi pare
La proposizione di nuovi linguaggi televisivi accadimenti
E il venire avanti invece di nuove realtà arte in tutto il mondo delle piattaforme digitali di Alice ma vediamo adesso è stato di nove ma con Fazio vediamo anche una La sette che particolarmente dinamica cioè non assistiamo anche qui ad un rimescolamento di carte però quale sia il segno di questo rimescolamento ancora nobilitato perché ci troviamo in una condizione secondo me
Di totale incertezza e di piena transizione una di quelle frasi scusate la citazione
Antonio Gramsci definiva di reciproco assedio fra gli attori in campo dove ancora non c'è nessuno in grado di impone o anche solo proporre un discorso un dibattito in termini di del dibattito pubblico italiano
Quindi avete veramente difficile stabilire quali siano i discorsi grandi discorsi della sinistra del centro destra
Chiudo sulla destra destra sta tentando un'operazione diciamo quella del loro piano di avvento di una nuova egemonia culturale che anche qui un termine gramsciano usato un po'purtroppo spesso a sproposito comunque il tentativo di imporre uno nuovo racconto
Ma siamo tentativi molto provinciale cioè a me non sembra che abbiamo a che fare con una una una cosa seria una cosa forte siamo di fronte al tentativo politico di occupare il potere di dire alcune cose di farne altre
Però il dibattito pubblico mi sembra ancora molto come posso dire evanescente smog siglato frantumato c'è bisogno ci sarebbe bisogno di un ordine di mettere diciamo di sì
Questo discorso siamo invece anch'proprio dentro una fase di enorme crisi anche delle idee e delle quindi vendere del dibattito che abbia intorno alle su volete
Quindi l'ennesima grande trasformazione grande transizione che ci racconta di un mondo in profonda trasformazione purtroppo come è avvenuto anche nel passato a colpi di conflitti e di crisi geopolitica che portano al lo scontro e alla guerra ma che anche dal punto di vista dell'immaginario ci restituisce una grande frammentarietà e frammentazione con l'ingresso di molti nuovi attori che quello che racconta Giacomo Natali nel libro di cui abbiamo parlato quest'oggi geopolitica pop
Pubblicato da Treccani io ringrazio moltissimo l'autore di Giacomo Natali Mario Lavia che come consueto a arricchito inno sul discorso e io do appuntamento a chi ci ha seguito alla prossima puntata di war room comma molte grazie