Il carcere minorile contemporaneo: parliamone!

Però scusate ricominciamo
Ma sentite
C'è una registrazione nazionale che mi preme molto allora si
No di ricatto tutti essere venuti qui in sala musica del così del Circolo dei lettori per questa conferenza il carcere minorile contemporaneo parliamone
Iniziativa organizzata dall'Ufficio del Garante regionale delle persone prima sottoposte a misure restrittive della libertà personale con la collega garante per l'infanzia e l'adolescenza di legna Serra garante regionale Elena Serra e comma Monica che sino a Gallo garante della città di Torino per le persone private della libertà personale
Abbiamo
Da tempo pensavamo di organizzare un momento di approfondimento di confronto sulla questione del minorile
Usando in modo veramente diciamo utilitaristico la chiave del minorile di dove sta andando quale quali sono le dinamiche dell'esecuzione penale
Per minori per minorenni o giovani adulti nel nostro Paese essendo convinti che da sempre in particolare il nostro istituto penale minorile Ferrante Aporti ma in generale i diciassette istituti penali minorili del nostro Paese sia una cartina al tornasole dei problemi dalla società delle società contemporanea quindi nelle varie fasi dal riformatorio ancora prima dalla dalla generale ha nelle varie sedimentazione nelle varie fasi della storia del nostro paese della nostra regione il Ferrante ha protestato un crogiuolo di problemi ma anche di soluzioni ai problemi
Un luogo dove si sono pensate ideate politiche e servizi
Innovazioni o anche ritorni indietro rispetto a questioni sociali e culturali del nostro Paese e siamo convinti che anche in questo momento purtroppo o per fortuna il Ferrante Aporti e il carcere minorile possa essere davvero uno strumento che una lente che ci permette di leggere i colleghi della società contemporanea e in qualche modo ipotizzare o contribuire a definire
Nuove politiche e nuove iniziative
Do subito la parola Gianluca Cavazza che consigliere delegato il piacere del Consiglio regionale legato a portare i saluti istituzionali del Consiglio regionale e membro dell'Ufficio di Presidenza
Del Consiglio regionale devo dire che in questi anni ha sempre seguito con grande attenzione l'attività
Almeno del Garante detenuti della regione ma non solo anche deve garante
Degli altri garanti da altre figure di garanzia anche accompagnando pena visite istituzionali in presenze in carcere e quindi do subito la parola Gianluca Cavazza
Beh grazie grazie a Bruno Mellano grazie a tutti voi io porto il saluto dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte ma dico proprio un grazie di cuore a Bruno Mellano perché a cinquantasei anni che erano gli anni quando sono stato eletto riuscito a farmi entrare in un mondo che per me era lontano ecco io vengo da un'attività privata faccio l'artigiano come mestiere
E però avendo avuto la fortuna di poter ricoprire questo incarico ho incontrato Bruno che conoscevo già
E lui è riuscito a sensibilizzarli su questo tema è al che abbiamo fatto delle delle cose insieme quindi io quando leggo parliamone parliamone bisogna esserci perché forse in passato
In ogni luogo e ogni livello abbiamo parlato forse un po'poco ecco quindi io quando la gente parla mi piace
Perché riusciamo tutti a dire una cosa che aiuta a stare insieme guardate è vero che forse non c'entra nulla ma in questi giorni scorsi
Mi ha preso una ho sentito per per radio intanto magari conoscete il fatto ma a sommi capi
è successo qualche anno fa anche una signora di trent'anni
Rimane incinta di un ragazzino di tredici anni
Quindi c'è tutto un percorso questa qui chiaramente sta pagando con la giustizia il marito adesso due bambini quello che avevano prima e quello che ha avuto la moglie allora questo richiede ma come siete riusciti egli dice abbiamo parlato tanto
Ecco perché è importante trovarci in questi luoghi e parlarne
Ognuno ne mette un pezzo e questo
E quello che paghiamo in questi giorni perché io quando dico io dico da sempre ho detto ai miei figli
Cioè vedete noi in campagna se abbiamo ben chiaro che per fare il pane basta una volta all'anno Seminara vedranno tu sei militare una volta all'anno tre Virga hanno è un po'di pane e lo fai
Per avere la pace nel dobbiamo seminare giustizia tutti i giorni e quindi la giustizia se mi permettete inizia anche dalle nostre carceri
Perché
è inutile reclutare delle persone
E tenerle chiuse e poi un giorno escono se tu nulli non non fai pagare il giusto nel giusto a queste persone abbiamo l'effetto contrario adesso la dico un po'come vedete io vent'anni fa
Se faccio parte di una segreteria di un parlamentare che si occupava di indicare Cerri e quindi qualche carcere lo visto lo visitato
E dopo vent'anni mi sono trovato di nuovo nella mia veste poter visitare il carcere
E mi devo dire perché ho visto dei passi se siamo andati molto avanti
Però non dobbiamo fermarci mai su questa cosa e non siamo mai MOL molto avanti siamo avanti l'ora tutti i giorni noi dobbiamo seminare giustizia in queste carceri proprio per poter dar pace ma soprattutto per questi uomini e queste donne che pagano un loro sbagli quindi grazie e buon convegno a tutti
Grazie a casa Gianluca
Grazie per le tue parole che come sai che ho già detto altre volte sono genuine autentiche
Anche questo episodio che hai raccontato del parliamone secondo me la dice lunga
Parliamone
Anche di cose che sicuramente sono complicate e difficili che possono essere un pugno nello stomaco quando uno si avvicina ad un carcere dove ci sono bambini perché in alcuni casi sono veramente minori molto
Con le Rita piccola magari anche con aspetti molto da infantili più che da adolescenti
Sono contento quindi di poter chiedere al
Direttore del nuovo direttore del carcere
Nell'istituto penale per minori Ferrante Aporti di Torino il dottor Giuseppe Carlo di portarci i suoi saluti iniziali avevamo concordato no no prego dunque così facciamo anche le riprese Giuseppe Carbone da pochissimo
Nuovo direttore dell'istituto e sono contento che abbia accolto l'invito di portarci un saluto che sarà anche però con alcuni dati che ci permetteranno magari di riflettere
Ulteriormente
Anzitutto grazie mille per le per l'invito io sono qua come se per semplice saluto e come uditore interessato
Da parte
Per i relatori e sono il nuovo direttore dell'IPM Ferrante Aporti da poco più di un mese quindi una realtà che sto cominciando a conoscere
All'esito di un percorso che è durato un anno in giro per vari istituti penali per minori in Italia
Il Ferrante Aporti struttura conosciuta rinomata
Quasi leggendaria a Torino dato che a fare mosse i primi passi San non Bosco e e quindi la struttura attualmente molto complessa come diceva il garante un po'cartina tornasole di ciò che sta accadendo
Negli adolescenti in generale attualmente i ragazzi presenti nel né di pm Ferrante Aporti sono quarantuno su una capienza Massei quarantasei ma fino a qualche settimana fa sfiorava manchi cinquanta
Numeriche non Cennano a diminuire quindi stiamo parlando sempre di
Un numero cospicuo rispetta alla capienza la maggior parte dei quali e sottoposti a misura cautelare quindi pochi definitivi
Un bacino d'utenza che non di non è limitato al Piemonte Marche raccoglie anche Valle d'Aosta e Liguria come competenza diciamo territoriale del tribunale cioè del del Centro di giustizia minorile ma un istituto che poi nel tempo colto anche ragazzi provenienti da diverse territori nazionali
Gli elementi che caratterizzano attualmente i la popolazione presente all'interno del Ferrante Aporti un cospicuo se non quasi totale ottanta novanta per cento di ragazzi stranieri alcuni di di seconda generazione altri di prima praticamente un nutrito numero di minori stranieri non accompagnati
Il cui numero però varia a seconda appunto del territorio di provenienza meno dal territorio piemontese maggiore dal territorio di pure o da altri territori caratteristiche generali ragazzi che stanno presentando quelle che vengono definite dalla letteratura nuove devianze e e affiancata queste complicanze di tipo anche sanitario di sanità mentale ecco per dire anche un termine non medico macchie racchiude diciamo una larga fetta di di problematiche
Questioni di integrazione integrazione all'interno dell'istituto perché se ci sono ragazzi provenienti da vari territori soprattutto del Nordafrica e integrazione interno ed esterno che diciamo la nostra
Mission istituzionale di fare in modo tale che questa parentesi che i ragazzi affrontano nel loro percorso di vita sia una parentesi utile un tempo denso da utilizzare affinché poi il passaggio all'esterno sia il migliore e il più proficuo possibile questo diciamo e il compito che ci diamo quotidianamente io e tutti gli operatori che al loro interno
Affrontano questa sfida quotidiana cercando appunto di essere utili ai ragazzi che
Nel loro percorso per varie ragioni molto diciamo variegate possono incappare nella nella giustizia penale e quindi poi su determinate coi presupposti
Processuali finire poi all'interno del Ferrante Aporti io mi limito a questo quadro generale lascio la parola coi relatori grazie grazie al dottor Carlo
Prevediamo un piccolo segreto nel senso che ieri l'ho cercato perché avevo bisogno di qualche dato lui cortesemente ma va detto sarebbe venuto ascoltarli direttamente
Poi avevo preannunciato che stamattina sarei stato un attimo al all'esito penale minorile perché c'è un'iniziativa di comunicazione che mi interessava
Vedere all'avvio avevamo un appuntamento alle nove io sono arrivato prima delle otto del direttore era già al lavoro credo che sia un buon segno perché davvero cioè tanto tanto da fare ed è importante questa anche questa passione tra l'altro voglio citare
Nuovo direttore da un mese e invece da un giorno abbiamo anche nuovi direttori su alcune carceri piemontesi in particolare
A Biella Vercelli ad Alda Jader Banja e anche una vicedirezione su Torino sperando che che rimanga perché pare che sommare appena stata nominata ma non e colgo l'occasione anche per dire che abbiamo anche
Un nuovo garante comunale il dottor detto Luca Oddo che è garante della Città di Vercelli dopo diciamo un po'di fatica nell'amministrazione riuscita
Individuare a nominare e siamo diciamo alle prime uscite insomma sarà un lavoro importante da fare assieme mi ricordo che come garante dei detenuti abbiamo una specificità piemontese di avere un garante comunale in ogni città sedi di carcere
E siamo in attesa adesso che anche il comuni Novara proceda alla nomina del nuovo garante dopo le dimissioni di tondino Campiotti per
Diciamo
L'esaurimento del del del compito cioè obiettivamente c'era bisogno di una di un cambio su tutto per lui perché insomma era un po'stanco
Però ecco siamo a questo quadro dico subito che don Ettore canna vera ci sta raggiungendo con un volo
Cagliari Roma Torino e l'ultimo pezzo di volo ovviamente classicamente il ritardo ci raggiungerà appena possibile
Avete visto abbiamo voluto fare un approfondimento che partisse da un'analisi
Del contesto e dell'esecuzione penale anche in una prospettiva storico scientifica chiedendo a dottor Franco a torso Franco Prina di aprire con una sua relazione in base
Alla sua competenza di sociologo sociologa devianza ma anche di studioso e di operatore della giustizia minorile
Anche se nei tempi passati ma sempre apparsi
Nato al tema è presente su questo su questo argomento proprio per permetterci anche di aprire una discussione
Con la collega Elena Serra che tra le tante compiti legati ai e ai minori all'adolescenza all'infanzia
Un compito particolarmente delicato rispetto ai minori non accompagnati quindi sentiremo il suo intervento Monica che si la Gallo che come nell'ufficio del Garante comunale a nei mesi scorsi ad inizio dell'anno fatto anche una ricerca molto
Dettagliata e preziosa rispetto appunto l'esecuzione penale dei giovani adulti e quindi la presenza dei giovani nell'ambito penitenziario e sulle questioni aperte da questa detenzione
E dare quindi subito la tavola Franco Polina per il suo intervento speriamo di
Uscire
Grazie con Rocco calcolare il tempo sono un po'grazie allora Bongiorno tutte tutti sono particolarmente contento di poter riprendere con tante persone che sono molto interessate alle questioni con i garanti con il Consiglio regionale questo tema
Ogni volta che comincio un intervento sul penale minorile o sul carcere minorile mi ricordo
Ormai quanto sono vecchio perché
Sono entrato al Ferrante Aporti
Nel ottobre del mille novecentosettantadue
E qualcuno mi mi chiede ma creato Vipacco messo
Immaginando che fosse minorenne in realtà vero da poco nostro
Da poco maggiorenne
Che sono il tratto a Torino si diceva una delle prime sperimentazioni in Italia allora c'era
La sezione penale
C'era la casa di rieducazione c'era il riformatorio c'erano pezzi del sistema dove stavano tanti ragazzina case di educazione c'erano ottanta
A proposito di numeri no e di emergenza oggi
E ed è ed era la prima volta che un'associazione dall'esterno
Entrava in un istituto penale minorile che allora non si chiamavano così appunto si chiamavano
Casi di rieducazione eccetera e il e per la prima volta e fu un esperimento di animazione con operatori dall'esterno io ero tra quelli
Gestendo attività iniziative ho ritrovato in questi giorni un giornalino scritto all'interno lo devo pubblicare perché ci sono delle cose
Interessanti
E e poi ho accompagnato in questo senso ho accompagnato un po'tutte le vicende poi successiva all'entrata in vigore anche del nuovo Codice procedura penale minorile
E e poi ho avuto la fortuna di fondi svolgere per dozzina danni il ruolo di giudice onorario che mi ha fatto toccare da molto da vicino anche tutte le dinamiche processuali nel penale nel civile
Allora siccome siamo un po'all'inizio di un percorso oggi al primo incontro so che ce ne saranno proprio
Qualcun altro permettetemi l'ho fatto scrivendo cosa che non faccio quasi mai ma per essere più più conciso e anche più preciso
Permettetemi di richiamare alcuni
Cose di fondo direbbero se fossimo in ambiente calcistico il fondamentali perché poi cambiano i giocatori cambiano
Agli gli schemi ma i fondamentali restano o dovrebbero restare
è un po'come e quindi no non per un'operazione Nostalgia no cui richiamiamo i bei tempi passati non può come quando
Pur con tutte le differenze ma neanche tanto continuiamo in molti ambiti contesti a richiamarla Costituzione come nostro riferimento ultimo per qualunque altro discorso che possiamo fare
Allora il nostro ragionamento sul carcere contemporaneo non può non prendere le mosse
Dal processo penale minorile
Così come in vigore appunto come sapete come molti sanno del suo credo siano tutti abbastanza e quindi sarò sintetico su questo dal primo gennaio dall'ottantanove col DPR quattro quattro otto del ottantotto quindi
Una un un impianto che in vigore da più di trentacinque anni
Senza dico io fortunatamente qualcuno può pensarla diversamente diciamo significative variazioni o messa in discussione dei principi su cui è fondato
La sua fonte impostazione di fondo fu fu il frutto di un lungo percorso che ha visto come diciamo un po'noi sociologi un incontro secondo
Negli anni settanta ottanta tra una cultura giuridica interna è quella dei presidenti e dei giudici di tanti tribunali
Citiamo a Torino Paolo Verselloni ma ci chiamò me uccisi Alfredo Carlo Moro Civitali Battista ci cioè
I i giudici italiani ma il presidente i tribunali che soprattutto in rapporto con la cultura più avanzata a livello europeo
Avevano coi loro scritti con le con loro posizioni
Animato diciamo l'esigenza di cambiare il processo penale minorile e e poi va giù una cultura giuridica esterna
Cioè quello che definiva con categorie sociologiche psicologiche
Forti non tradizionali nuove la personalità dei soggetti in fase evolutiva i contesti le condizioni sociali favore Inti la commissione di reati
Le carenze relazionali che ne limitavano le opportunità e le scelte
E la natura e il significato del compimento di reati
In questo ambito in questo incontro che poi fu anche incontro con una politica che in quegli anni era capace di grandi innovazioni ricordiamo una stagione di molte riforme
Nel nostro sistema
Su molti profili ecco l'incontro ancora con una politica che assunse un principio che i sociologi psicologi portavano e e che verrà condivisa dai giudici
Empiricamente
E cioè la considerazione degli effetti perversi delle risposte penali tradizionali assumendo i principi e le acquisizioni di alcune Teoria la teoria della Rizzi creazione sociale dell'etichetta mento
In modo che
Poterne emergere i danni che pensando di fare bene cosa che succede spesso e continua a succedere pensando di fare bene
I danni che si producono rispondendo in un certo modo a comportamenti problematici o devianti dei ragazzi dei giovani perché il buonsenso
Ci può far pensare che se uno fa un errore va punito che se uno commette un reato deve andare in carcere Fini e in in quel momento è ancora oggi
Molti considerano continuano a considerare che forse in questo campo il senso comune
Il cosiddetto buon senso forse non è buon consigliere da questo derivavano i principi di quel processo penale che li possiamo riassumere in questo modo in questo modo residualità risposta rendere davvero residuale la risposta al reato fondata sul ricorso alla carcerazione
Residuale vuol dire in carcere quando non se ne può più non se ne può proprio fare a meno
Tra alcune considerazioni
O comunque all'istituzionalizzazione le case di educazione sono scomparse
E sono state sostituite dalle comunità che Previti evidentemente potevano funzionare in maniera diversa ma ancora più di estesamente l'affermazione dei principi lo dice proprio il che il DPR è scritto proprio nel nel di quella norma i principi di minima offensività di tutta la procedura penale
Di adeguatezza della risposta in rapporto all'evoluzione che il minorenne vive nella fase adolescenziale
Di personalizzazione della risposta per penale ogni ragazzo è diverso dall'altro e la risposta deve essere adeguata quella ragazzo
Anche qui non ha non possiamo giudicarlo sulla base del fatto che appartenga a una categoria i minorenni che compiono reati i minorenni stranieri che compiono reati allora si parlava molto oggi molto meno dei minorenni degli zingari c'erano i rom e c'erano soprattutto i sinti che affollavano il carcere minorile
La personalizzazione la non stigmatizzazione
Per il suo peso che può avere in quelle che possiamo chiamare devianze secondaria conti un reato vengo trattato in un certo modo questo
Rafforza
Il mio percorso di devianza
Infine allora questi trentacinque e questi sono i principi non posso Lungarni molto ovviamente però se questi trentacinque anni hanno rappresentato possiamo dire oggi io uso sempre questa espressione un grande esperimento sociale
Intorno a un modo altro di trattare il reato gli autori di reato
Rispetto altro rispetto a quello a quelli tradizionali ancora in vigore sempre in vigore o ancora presenti anche se quei principi erano poi condivise anche a livello internazionale in molti altri Paesi
E e voi voi mi direte ma come è andato questo esperimento la domanda evidentemente chiara ebbe noi abbiamo alcuni dati
E ve ne cito molto
Di corsa alcuni
Le la residualità del carcere minorile
E lo abbiamo constatato in questi anni
Medie di trecentocinquanta quattrocento su scala nazionale di minorenni in istituti penali minorili che son diciassette tutte le volte che lo lo chiedo ai miei studenti quando parlo di queste chiedo ma secondo voi quanti minorenni ci sono in carcere in Italia
Cinque mila dieci mila
E chi è più ottimista tre quattro mila sono trecentocinquanta quattrocento di questi
La metta un po'più della metà adesso poi dati ultimi cambiano un po'sono davvero minorenni perché poi ci sono i giovani adulti fino a venticinque anni
Ancora meno sono quelli già condannati definitivamente molti versò percentuale non non la ricordo
Allora non hanno mai superati i cinquecento per far dargli un paragone in Francia tra East tra carcere tra l'altro in in Francia i minorenni sono in quarta in sezioni per minori dentro gli istituti degli adulti del con chiazze degli adulti
E poi varie istituzioni chiuse sono dieci volte tanto
Tre mila e sei tre mila otto seconda delle
Ovviamente poi il ricorso a forme di accoglienza extra familiare il tema delle comunità un migliaio più o meno in Italia
Ma la grande prevalenza del trattamento dei minori in condizioni di libertà
Comprese incarico da parte degli uffici servizio sociale minorile dei servizi sociali del territorio da in meno di dieci mila degli anni novanta ai ventun mila cinquecento nel ventidue
Questo ci deve
Far pensare che tutta la risposta reato minorile sempre di più post per molto tempo si è giocata fuori dagli istituti
Il ricorso massiccio ad esempio lo strumento della messa alla prova che è stata la grande innovazione del processo penale minorile tanto che poi si è trasferita anche sugli adulti con modalità diverse però
In costante crescita erano ottocento nel mille novecentonovantadue
Sei mila settecento nel ventidue con esiti positivi che sempre si aggirano intorno al settantacinque ottanta per cento potremmo discuterne ma questore allora noi
Possiamo dire che questo esperimento è riuscito questi dati ce lo confermano tendenzialmente dovremmo aggiungere un altro dato ma in queste situazioni in cui si è puntato molto poco sul carcere
La delinquenza minorile in Italia esplosa
E be qualcuno può pensare che siccome poco usiamo poco al carcere
Aumenti la delinquenza e questo nel senso comune
Le opinioni di senso comune sono molto può essere molto diffusa
Allora qui i dati sono molto più complicati perché i dati delle denunce i motivi delle denunce è molto complicato però tendenzialmente anche cui i denunciati nel trentennio tra il mille novecentonovantadue e il due mila ventidue o ventuno perché qui i dati su un po'più vecchi
Non hanno mai visto delle esplosioni ventisette mila nel novantadue venti mila del due mila e due trenta mila e le ventuno significativo calo durante il comizio
Tendenzialmente in questi anni quest'ultimo anno forse un po'di nuovo di aumento ma come vedete dell'oscillazione allora
Dove possiamo dire ed io lo sostengo anche con questi numeri che se abbiamo fatto un esperimento sociale in Italia e per una volta io quando mi capita anche di andare a confrontarmi con in altri Paesi
Lo sento un poco orgoglio con una delle cose che hanno funzionato bene in Italia
Ecco possiamo dire che la strada intrapresa
Non è stata negativo
Non ha portato a dei disastri come forse qualcuno potrebbe pensare
Ricordarlo oggi qui
Di credo soprattutto quando si parla dello stato di oggi significa avere anche un po'una prospettiva non di brevissimo Periodo
Ma un po'più lunga può esserci un periodo in cui a Torino emerge un particolare fenomeno ma sappiamo che in certi periodi alcune cose sì manifestano in maniera più più rilevanti e poi dopo possono essersi dei momenti di rientro delle quest'di questi titoli problematiche dunque bisogna guardare un po'più a lungo questo per evitare appunto come ho già detto quel riflesso condizionato
Che i tutte le società non solo quelle italiane
Spesso viene viene a prodursi per cui a ogni aggravamento di una situazione sociale una diffusione di forme di devianza o di criminalità minorile
Che trovano risonanza sui media e l'epoca delle baby gang questi ultimi anni tutte le baby gang tre ragazzi io ricordo ma poi più giovane come come procura ma
Quasi mai succedeva di fare anche negli anni Novanta anche nel due mila di fare processi a singoli ragazzi autori di reato da soli quasi sempre al reato di minori di adolescenti e con altri magari minorenni magari anche un poco più adulti appena maggiorenni e
Non parlavamo di baby gang
Oggi tre ragazzi che portano via un cellulare sono una baby gang
Il che evocare scenari sudamericani di dramma che invece vanno considerati terrà vanno visti per quello che sono sono certamente un elemento che adesso di ritorno
Allora dicevo il riflesso condizionato che spesso è quello di rispondere a magari un'emergenza di un qualche Periodo di un qualche mese
Con l'estensione della rete la penalità invidio individuando nuovi reati
Indicando la necessità di più arresti o aumentando le pene ovviamente poi sempre sul piano fu spesso formale che non sostanziale
Allora
E mi scuso ma
Non se non ho troppo
Allora certo questa situazione
Tutti noi percepiamo
Avere dei contorni oggi un po'diversi da quelli degli anni addietro però ripeto
Non è la prima volta che noi ci troviamo ad affrontare un periodo di cambiamento
Allora o non ho fatto a caso il riferimento alla mia alla mia esperienza
Perché
Proprio a Torino Donington possiamo dimenticare che cos'era il Ferrante Aporti
E per e e come era problematica la gestione dei ragazzi del Ferrante Aporti
A Torino in virtù di un qualche cosa che in maniera diversa si sta riproducendo oggi chi erano i ragazzi che stavano al Ferrante Aporti
I ragazzi di via Artom i ragazzi delle Vallette i ragazzi
Erano i figli
Dell'immigrazione
Avevano vivevano
Erano alcuni immigrati da giovani da soli
O più grandi perché in genere con l'immigrazione e la domanda di lavoro quindi ma erano anche seconde generazioni quanti cosiddette seconde generazioni erano uguali
Oggi viviamo la nuova emergenza tra virgolette immigrazione ma ci siamo in qualche modo passati da quella storia
C'è una differenza anche questo lo racconto sempre se un agente di polizia penitenziaria allora sì che non si chiamavano così
Agenti di custodia
Aveva gli portavano un ragazzo
Appena arrestato
Era in grado di parlargli
Perché parlavano la stessa lingua lo stesso dialetto perché anche gli agenti di custodia venivano dagli stessi posti dalla Sicilia dalla Puglia alla campagna si intendevano con lo sguardo
Avevano codici di comunicazione verbale e non verbale
Condivisi
Ecco questa oggi è una criticità
Perché
Chi gestisce gli operatori in generale a maggior ragione un agente di polizia penitenziaria magari domani anche gli strumenti
Per interrogarsi su una serie di questioni si trovano oggi in una situazione molto diversa e si trovano dunque in una situazione che va ripensata
E bisogna dare strumenti per poterla affrontare per la sua novità per come per quanto è nuova
Ma non è del tutto nuova perché le abbiamo già affrontate penso agli anni Ottanta con l'esplosione dell'eroina che e delle droghe in giro per la città
Cioè abbiamo tutte le città Torino attraversato momenti di cambiamento di trasformazione che ogni volta ci richiedono dell'IMI delle esiti delle
Dell'innovazione ma nello stesso tempo non ci devono far pensare che siamo in presenza di una cosa che non gli ha mai vissuto che
Assolutamente non saremo in grado di incontrare
Oggi il carcere
E più in generale ambito penale minorile il precipitato della cultura cresciuta problematicità di alcune condizioni di adolescenti e giovani
Che vivono condizioni di disagio psicologico più diffuse e che si confrontano con prospettive di futuro altamente incerte
In un periodo peraltro lo abbiamo attraversato lo stiamo ancora attraversando di minori investimenti in questi anni disse in servizi educativi sociali sanitarie dunque in prevenzione accompagnamento anche alle loro famiglie
Il reato minorile è sempre segno di qualche cos'altro che non ha funzionato prima
Con riferimento soprattutto alle funzioni educative che alle opportunità negate ai ragazzi di realizzazione di integrazione di speranza del futuro
E insieme non dimentichiamolo mai perché gli adulti sono molto
Bravi a come dire accusare i giovani no un po'il dire ai giovani di oggi l'espressione
I giovani di oggi i giovani di oggi sono anche
Espressione
E agiscono in base alle tante pressioni sociali e culturali
Cui non riescono a resistere soprattutto se sono privi di strumenti critici pensiamo alla spinta al consumo o al possesso a tutti i costi di beni simbolicamente rilevanti
E poi se pensiamo appunto ai minori di ai minorenni di origine straniera soprattutto i non accompagnati ma anche quelli di seconda generazione non possiamo ignorare che quanto esprimono
Esito di vicende esistenziali perché solo così anche o positivi perché non ci guardano più infantile citavo ragazzo che incontrava l'agente di custodia
E che lo guardava negli occhi e che si arrivava dal giudice abbassava la testa
In qualche modo riconoscendo anche solo strumentalmente
Che fare il bravo in sede processuale o quando ti se interrogato
Era utile
Ecco diciamo
Perché non hanno più quest'atteggiamento più sono cattivi dentro
Sono fatti male
Ed è
Noi non possiamo non pensare alle vicende esistenziali segnate da De privazioni da esperienze relazionali problematiche come adulti e istituzioni nelle varie fasi dei percorsi di vita
Nel viaggio che molti di loro hanno fatto e dove hanno incontrato solo adulti istituzioni che li annota maltrattati
Come fanno a fidarsi di uno che porta una divisa quando chi porti porta una divisa nel viaggio che hanno fatto gli ha sempre solo o maltrattati o sfruttati negando loro qualunque diritto
E allora è chiaro che
Abbiamo a che fare con questi ragazzi che vivono nei nostri contesti peraltro opportunità reali limitate molte opportunità connotati in senso deviante perché molti sono sfruttati da adulti
Ad esempio nel nello spaccio di droga
In una situazione in cui percepiscono
Che la loro identità sociale
E legata a definizioni reazioni istituzionali
Che sono appunto delle categorie
Lo straniero clandestino il delinquente il violento
E dunque
è difficile entrare in una relazione
Anche quando come succedeva succede in molte occasioni le istituzioni
Sono in fondo l'unica opportunità che possono avere di trovare qualche cosa in termini di attenzione in termini di opportunità in termini di formazione ma perché lo possono cogliere
Perché lo possano cogliere bisogna conquistarne la fiducia
Bisogna entrare in relazione
Bisogna battere i muri che loro percepiscono essere intorno a loro per tutto quello che hanno vissuto
Ecco allora per questo i reati predatori quando
Rubo ma questo
è vecchio creato minorile è sempre stato un po'così lo diceva con negli anni Cinquanta in America la delinquenza minorile è sempre un misto io ti porto via un un allora
Un portafoglio oggi il cellulare
Ma insieme anche ti Upiglio ti picchio uso violenza
Ti minaccio che ho questo mix di
Misto di redazione per avere qualcosa che non ho ma anche di affermazione che io sono qualcuno che io non ho paura di te
Che io mi ha mi mi posso rappresentare anche agli occhi degli altri pensate ruolo dei sociale
Anche gli otto agli occhi degli altri come uno capace di sfidare le istituzioni di sfidare la polizia
Ecco allora siamo in presenza di queste
Situazioni di tante storie di tante vite ci sono problematiche dopodiché c'è in alcuni un forte scompenso psicologico
C'è un forte
Disagio che viene coperto con i farmaci e con le droghe e naturalmente quando poi lì si ferma
Per qualunque istituzione si trova in difficoltà interagire in questa situazione allora noi questo è la novità forse di questo periodo di cui dobbiamo farci carico e
Son sempre ragazzi però hanno alcune caratteristiche che ne fanno delle personalità
Non assimilabile al quindici sedicenne di vent'anni fa italiano di famiglia più o meno piumini incide che sta più o meno insieme
Allora da questo punto di vista tutte le istituzioni fanno fatica a contenere a motivare il cambiamento
Con crescenti appunto difficoltà personali e relazionali
Si corre il rischio
Di nuovo di avere delle risposte che non risolvono ma che rafforzano quello che appare un destino ineluttabile
Che significa passare dal Ferrante Aporti al carcere mi al carcere per gli adulti non appena si compiono diciotto anni
E dunque scambia universo e si finisce in un contesto in cui tutte le opportunità che il minorile può mettere in campo nella strana maggioranza dei casi non ci sono eppure magari è passato solo un mese
Ce lo dobbiamo qualche volta apporre lo la diversità di trattamento tra un meno diciotto un più diciotto finisco da molte parti credo che in questo momento anche a Lipsia a livello nazionale con la direzione di con la il dipartimento alla Giustizia minorile
Ma anche a livello decentrato ci sono sono in atto
Iniziative di riflessione di confronto anche a Torino anche in altri istituti penali minorili perché vi è la consapevolezza che il modello di istituto penale minorile che si è praticato
Le attività che
Le relazioni soprattutto il personale da mettere in campo
Deve cambiare
Qualche cosa deve cambiare bisogna lavorare a partire da riflessioni profonde
Con progettualità innovative anche ripensando
Qui so che c'è una sensibilità anche ripensando al cioè c'è c'è una sensibilità ma c'è anche un Progetto in campo adesso nuove hanno
Anche ripensando gli spazi
L'architettura
Carceraria è un elemento importante in generale ma anche qua
Pensando a investimenti seri nel personale dal punto di vista numerico e della sua formazione e nel supporto che a East con testi di accoglienza e di contenimento devono essere offerti dal territorio e dalle sue istituzioni
In primis e qui siamo in una sede in cui c'è la Regione che ha una responsabilità forte da questo punto di vista il tema della sanità della sanità mentale la salute mentale e dei servizi che devono essere sempre più in campo
Come pure i servizi per le tossicodipendenze
Ecco da questo punto di vista noi ricordando i tre ai fondamentali noi non possiamo non pensare a una giustizia penale minorile Fo
Tenente interconnessa attraverso i servizi del centro di giustizia minorile al territorio e sui servizi sociali sanitari Torino è ricordata per la città in cui sì i tre o per primo il Progetto Ferrante apporti un progetto all'insegna di una parola di un lo slogan diciamo dell'allora sindaco Diego Novelli che forse i più giovani non conoscono ma quelli più Di Pietro
Che era lo slogan il carcere nella città la città nel carcere se il carcere nel città e Lore
A parte le tendenze a mettere recarsi sempre più fuori dalle città ma come dire il carcere ancora nella minorile ancora nella città allora la città deve stare nel carcere
Per questo dico davvero bisogna continuare a perseguire quegli obiettivi perché quei principi non sono non devono e non possono venir meno anche perché han dimostrato che possono funzionare e che altre scorciatoie forse non ci portano da nessuna parte
Io voglio sottolineare davvero in amicizia l'importanza del tuo intervento l'abbiamo atteso che abbiam parlato più volte lo facciamo lo facciamo abbia rimandato però credo che davvero ci sia stata una lezione molto utile molto utile per la città per la regione cioè per riflette su una storia e poter affrontare l'avvenire che poi Locci tra l'altro lo dicevi tu colgo l'occasione per ribadirlo abbiamo già in programma quasi sicuramente sarà il tredici dicembre una seconda puntata di questa riflessione con altri interlocutori istituzionali dal ceto giustizia minorile alla procura della Repubblica minorile somma alla Regione all'assessore Cau Cino che ha già assicurato la sua presenza assessore regionale
Proprio per continuare una riflessione sia per le domande le questioni che abbiamo posto che ha imposto con grande efficacia sia anche perché l'abbiamo detto più volte lo hai ricordato perché comunque siamo in una fase in cui anche sullo specifico del nostro istituto penale minorile tutto il compound del Ferrante Aporti e in previsione un investimento molto significativo legato al piano nazionale di recupero e resilienza
Abbiamo già avuto altre occasioni per dirlo ma non siamo usciti a uscire dalla sola enunciazione del tema
Ci sono venticinque milioni di euro che è il più importante progetto collaterale al piano nazionale di recupero residenza sull'ambito penitenziario fra tutto l'ambito finanziario minorile per adulti e il più significativo intervento che ovviamente parte dall'efficientazione Energetica è dalla questione antisismica ma che dal nostro punto di vista di garantire lo dico con la piena condivisione dell'aliante comunale Monica Cristina Gallo
Non può ovviamente risolversi in una semplice ristrutturazione generale senza partire dal core business del del della progettualità che è quella appunto sia degli spazi dedicati ai Giovani detenuti sia dalla connessione interconnessione in questo l'architetto Burdese ovviamente ne ha più volte parlato anche in consessi regionali sarà la città e il carcere
Mi fermo qui do subito la parola a Ylenia Serra garante appunto per l'infanzia e l'adolescenza della regione
Grazie buona sera a tutti sono molto contento di essere qui insieme appunto al collega Bruno Mellano
Ho ritenuto veramente importante
Organizzare questo momento che appunto così come dice il titolo
E un primo spunto di riflessione riflessione da punti di vista molto diversi con esperienza di verze ma per andare veramente a riflettere appunto sul significato del carcere oggi oggi alla luce appunto anche dei dati che ci ha fornito il il direttore che quindi confermano diciamo quella che è una tendenza un po'dell'ultimo periodo
Mentre quindi precedentemente diciamo che la nella popolazione del carcere minorile la maggioranza diciamo era composta da giovani adulti con una residualità di veri minorenni adesso invece appunto le proporzioni sono assolutamente invertita e quindi abbiamo diciamo un due terzi di veri minori
E soltanto più punto circa un terzo di giovani adulti e questo ovviamente ci deve far riflettere perché come diciamo molto egregiamente ha ricordato il professor Prina
Stiamo parlando appunto di diritto minorile dove il l'inserimento in carcere e assolutamente un elemento residuale quindi quelle la prima caratteristica le stesse linee guida
Del del Consiglio d'Europa per una giustizia minore a misura di minore appunto
Hanno da sempre previsto come appunto l'inserimento in carcere debba essere assolutamente una misura resi residuale quando cioè ci siano determinati presupposti ma soprattutto quando le misure alternative o non siano possibili oppure se già diciamo tentate non abbiano avuto degli effetti positivi quindi anche se effettivamente il numero può sembrare un numero diciamo basso rispetto a anche all'immaginario collettivo però è certamente un numero che ci deve fare riflettere su diciamo un nuovo fenomeno
E l'altro fenomeno che a questo punto diciamo leggo dal mio punto di vista dal mio osservatorio di garante per l'infanzia e l'adolescenza e anche quello appunto dei minori stranieri
Soprattutto dei minori stranieri non accompagnati quindi abbiamo appunto dei ragazzi che giungono
Nel nostro territorio soli quindi soli nel senso di senza i genitori e soprattutto senza nessuno che ne abbia la rappresentanza quindi spesso vengono ovviamente dà delle situazioni molto drammatiche
Come è stato ricordato a volte hanno davvero vissuto dei viaggi
Che sono altrettanto tragici altrettanto tremendi si ritrovano poi appunto all'interno
Di un territorio completamente
Diverso dal dal loro paese di origine di cui non conoscono ovviamente la lingua non conoscono gli usi
Ma che invece nel nel loro immaginario spesso è diciamo un non di compara diviso ma sicuramente un luogo in cui possono realizzare tutti i loro sogni
Questo perché spesso i minori stranieri che arrivano sul nostro territorio anche un po'per tranquillizzare ma magari la propria famiglia
Fanno un resoconto della loro vita qui che poi non corrisponde alla realtà e questo non fa altro che diciamo amplificare anche questo fenomeno avevo partecipato diciamo a un a un evento molto importante
Organizzato proprio nell'ambito del del Festival del cinema di Torino sulla sull'immigrazione
E ricordo appunto che di tre ragazzi intervistati di non era ambientato in Piemonte ma a Roma tutti e tre hanno hanno detto se avessi saputo quello che insomma
Avrei veramente trovato sicuramente non sarei non sarei partito
E e quindi diciamo che nel cercare di comprendere quelle che sono le le ragioni che hanno che portano diciamo a queste nuove anche forme di delinquente di devianza sicuramente quello che va affrontato e una tematica diciamo a trecentosessanta gradi reato ha sempre diciamo una
Una serie di cause concatenate tanto più a mio avviso quando si tratta di un minore quindi abbiamo sicuramente delle caratteristiche personali del singolo abbiamo delle caratteristiche ahimè della della famiglia spesso delle situazioni di gravi carenze genitoriali di vulnerabilità familiari
E poi ci sono ovviamente anche i fattori sociali e i fattori ambientali
Quindi così come le cause sono appunto molteplici anche la modalità sia per la prevenzione
Del fenomeno in generale sia per il contrasto è soprattutto la prevenzione della recidiva deve essere assolutamente appunto fatta
In modo multidisciplinare
Le motivazioni appunto sono moltissime pensiamo anche alla povertà educativa alla alla situazione di dispersione scolastica pressata recentemente pubblicata una ricerca dall'Autorità garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza
Che andando ad analizzare proprio il fenomeno della dispersione scolastica ha sottolineato come appunto sia
Un fenomeno multifattoriale quindi ci sono i fattori del singolo Sisto ci sono situazioni di esclusione sociale e di povertà ci possono essere anche delle motivazioni
Magari di difficoltà dell'apprendimento ma sicuramente nel contrastare la dispersione scolastica bisogna anche qui agire
Assolutamente in sinergia fra tutti gli attori che possono avere un ruolo e il ruolo della scuola il ruolo dell'istruzione è ovviamente uno dei cardini principali per cercare sia di prevenire appunto
Il fenomeno singolo sia ovviamente anche per prevenire le singole recidiva e tant'è che già appunto il DPR del dell'ottantotto che è stato ricordato prevede prevede già prevedeva già che l'autorità giudiziaria appunto debba acquisire gli elementi circa le condizioni e le risorse personali familiari sociali e ambientali del minore per accertarne il grado di responsabilità
Per valutare poi la rilevanza sociale del fatto e anche per disporre ovviamente quelle misure
Che stiano adeguate al caso specifico quindi va svolto un lavoro dirette
Con personale che sia motivato e adeguatamente formato
Per richiamo di nuovo le linee guida del consiglio d'Europa per una giustizia misura di minori che sottolineano come la formazione sulle capacità comunicative sull'utilizzo del linguaggio a misura di minore
E sullo sviluppo di conoscenze di psicologia infantile sia assolutamente necessaria per tutti i professionisti che si occupano di minori e si sarebbe ovviamente auspicabile appunto un approccio multidisciplinare
Questo ripeto per prevenire il fenomeno in generale ma soprattutto ed è quello anche il senso per prevenire le recidive perché esse diciamo attraverso il carcere o più spesso attraverso quelle che sono le misure alternative non riusciamo a fornire una reale seconda possibilità a questi ragazzi torneranno a ad agire con le uniche modalità che conoscono e che magari hanno sempre conosciuto all'interno di una famiglia difficile
Magari mal trattante o comunque con delle condizioni di vulnerabilità quindi l'unica strada e veramente quell'appunto di
Fornire una dico anche quei principi e quei valori che li possano consentire di ritornare nella comunità di appartenenza ma con diciamo delle possibilità in più
Cito per esempio la dottoressa Maggia che oggi è presidente del Tribunale per i minorenni di Brescia ho avuto occasione di leggere alcune sue dichiarazioni la su quanto il carcere debba assolutamente essere una soluzione residuale ma che in alcuni casi può essere l'unica soluzione che il magistrato ritiene necessaria ma una frase che secondo me è veramente centrale e che deve essere per un tempo breve e sfruttato per costruire e questo credo che sia proprio la chiave di insomma quello su cui anche vogliamo vogliamo riflettere oggi
Sicuramente quello che deve nascere
In era appunto in questi ragazzi che hanno vissuto e hanno posto in essere queste o questo tipo di azioni e il senso di responsabilità un senso di responsabilità soprattutto nei confronti della vittima e nei confronti della società che poi la chiave
Della giustizia riparativa io come garante per l'infanzia e l'adolescenza faccio parte del tavolo del gruppo di lavoro appunto sulla giustizia riparativa minorile ovviamente
Giustizia che appunto alla come diciamo fondamento innanzitutto la concezione del del reato non soltanto appunto come violazione di un precetto di una norma ma come diciamo interruzione di di un ordine delle cose
E e la valorizzazione diciamo soprattutto quando si tratta di minori del appunto dell'assunzione della propria responsabilità ma in un senso di comprendere la sofferenza dell'altro quindi pensando a dei casi anche diciamo
Come il bullismo e cyberbullismo è uno strumento che viene molto utilizzato perché spesso in questi ragazzi non c'è la consapevolezza di quello che davvero le proprie condotte i propri comportamenti possono aver cagionato nell'altro e il primo punto per cercare davvero appunto di superare e di affrontare poi la vittima un mondo differente proprio quello di empatici darsi anche con con l'altro e quindi riuscire a comprendere la sofferenza che il proprio gesso ha causato
La il tema della giustizia appunto riparativa coinvolto ha visto coinvolta la figura del garante nella nuova versione appunto del del due mila e venti del è stato sottoscritto nuovamente questo protocollo ed è stata inserita la figura del garante proprio anche per dare attuazione alla legge Zampa la legge quarantasette del due mila e diciassette
Che appunto è la legge che ha previsto l'introduzione della figura del tutore volontario per i minori stranieri non accompagnati
è una figura molto importante una funzione che il Garante ha è proprio quella di individuare selezionare ma soprattutto formare i tutori volontari
La nostra regione a dimostrato da subito dalla dall'entrata in vigore di questa legge una grandissima attenzione
A questa a questa tematica siamo giunti
E oggi alla decima edizione dei corsi di formazione
Per tutori volontari formazione che è possibile grazie appunto ad una convenzione di cooperazione che coinvolge ovviamente il consiglio regionale la Regione Piemonte le università piemontesi le fondazioni bancarie ANCI Piemonte
Proprio diciamo rappresentando a livello istituzionale una rete che poi nel concreto si sviluppa capillarmente su tutto il territorio
E devo dire che la nostra regione si distingue perché oltre a fornire a questa formazione ai tutori volontari noi offriamo anche siamo gli unici diciamo sul sul panorama nazionale anche un accompagnamento un sostegno ai tutori dopo la nomina
Ma fornire sostegni e tutori vuol dire ovviamente fornire sostegno ai minori
E quindi il tutore volontario anche proprio in un'ottica di prevenzione e di contrasto a questi fenomeni di cui parliamo oggi ha un ruolo assolutamente centrale perché a volte rappresenta l'unica figura diciamo di riferimento per questi minori
Esistere ovviamente tutto un sistema molto ben strutturato i servizi sociali gli educatori della comunità tutti gli altri
Attori diciamo che però spesso vengono visti proprio come istituzioni in qualche modo e invece la figura del tutore se riesce ovviamente ad entrare in sintonia con questi ragazzi cosa che non è semplice
Però può davvero rappresentare o la differenza per loro
Sono sempre rimasta molto stupita dalle dichiarazioni che questi ragazzi fanno all'inizio del del corso di formazione invitiamo sempre chiesto appunto chi i già minori stranieri non accompagnati per raccontare cosa ha significato per loro avere un tutore e molti di loro dichiarano proprio di che all'inizio non credevano che questa cosa fosse possibile cioè come è possibile che c'è una persona che si dedica a me ma gratuitamente ma non devo pagare niente
Ma questo però che c'ha fatto veramente sorridere sul momento ci fa pensare cosa devono aver vissuto questi ragazzi
Che scarsità di fiducia possono avere nella figura dell'adulto non si aspettano assolutamente nulla dagli altri
E questo chiaramente rende ancora più difficile per un tutore riuscirà ad entrare in sintonia riuscire a creare proprio quel clima di fiducia perché il ragazzo si possa si possa aprire Possa raccontare magari qualcosa del proprio passato ma questo non è necessario diciamo che lo faccia ma possa veramente affidarsi invece a questa guida questo adulto diciamo di riferimento per riuscire ad essere meglio accompagnato nel suo percorso verso l'autonomia
Il fenomeno anche migratorio devo dire stacca ambiante anche questo ci ci deve far riflettere perché fino a circa un anno fa i ragazzi appunto stranieri arrivavano sul nostro territorio praticamente input molte volte in prossimità della maggiore età quindi mancavano magari pochi mesi questo ovviamente comportava diciamo per il tutore una corsa contro il tempo perché purtroppo al diciamo al raggiungimento della maggiore età viene un po'a cadere tutto quel sistema
Molto ben strutturato che funziona molto bene che però appunto un sistema che vale soltanto per i minorenni
Oggi invece come appunto come ufficio del garante io ricevo tutte le nomine dei tutori quindi ho un quadro della della situazione arrivano sempre sempre più giovani sempre più piccolini
E questo quindi da un lato ci deve far pensare a da che cosa scappano ovviamente per affrontare dei viaggi anche a magari quattordici anni tredici anni
Dall'altro però diciamo che guardando il lato positivo consentono qui all'interno appunto di questo sistema
Che comunque garantisce veramente e che tutti i diritti che hanno i minori italiani possano averli anche anche i minori extra diciamo Unione Europea questo consente di avere davvero una tempistica molto più ampia di più ampio respiro
E attraverso quindi lavoro con con i tutori sicuramente stiamo cercando appunto di riuscire a strutturare dei Progetti
Che possono essere appunto
Dei progetti molto più funzionanti rispetto ovviamente a dei progetti che vengano fatti in insomma un po'così in emergenza
E quindi credo appunto che anche questa questa figura del tutore volontario formato e ripeto sostenuto dalla dalla dalla nostra regione dal dal mio ufficio è da tutti gli strumenti che abbiamo messo in campo
Possono davvero avere un ruolo importante anche in un'ottica di prevenzione e di aiuto diciamo nella nella tematica che trattiamo oggi
Grazie
Grazie grazie della sera dopo mediocre salutavo prima che andasse via ma purtroppo se già allontanata paga Teresa Pichetto che è sempre diciamo presenta le nostre iniziative e su questi temi di studio
Di storia del carcere particolarmente sempre puntuale quindi la la saluto anche se se già allontanata do adesso la parola a Monica
Cristina Galloro garante la città di Torino poi quando rientra abbiamo anche
Col
Nulla prima o
Monica
Bene allora
Ora
Buonasera a tutti e tutti grazie per questa su una organizzazione che prevalentemente è stata gestita dalla dell'ufficio regionale
Allora il proprio qui vicino
Dunque in in riferimento alla all'istituto minorile perché è di questo che noi oggi parliamo io devo dire che in sette anni di mandato ho visto un po'come diceva il professor Prignano
Anche se sono solo sette anni dei dei cambiamenti cambiamenti che da un lato hanno riguardato l'amministrazione penitenziaria e quindi vertici dell'amministrazione penitenziaria la mancanza di una direzione stabile che in questo tipo investiti in un istituto minorile
Secondo me e fondamentale e quindi Suma salutiamo tutti in maniera molto favorevole
L'insediamento del nuovo direttore che prima ci ha portati sui saluti
Ma anche proprio per un cambiamento della popolazione detenuta
Questi a volte stavo ultimamente si sente spesso dire bisogna andare a vedere io capitano no ma lì dentro ci sono tanti capitani perché noi capita spesso io e la collega Massa ferro che ci occupiamo dello specifico
Del minorile di fare dei colloqui di sederci vicino a questi ragazzi del proprio così non riescono guardarti negli occhi
No si pizzicato alle gambe non riescono a stare seduti e poi con una pazienza è una costanza e Illy il desiderio ecco di entrare no a reciprocamente in empatia
E si riesce veramente ad ascoltarli e a capire che effettivamente hanno fatto dei viaggi terribili per arrivare da noi e idea che noi riusciamo ancora a rinchiudersi una volta in un luogo dove quella libertà che loro cercavano viene privata ancora di più
E secondo me una dimensione veramente che ci deve fare molto riflettere
Sull'uso ancora oggi della detenzione minorile soprattutto di questa fascia di popolazione di minori non accompagnati perché io credo davvero che abbiano bisogno i tantissime altre cose no vediamo noi con i nostri figli adolescenti
Quando per non è che ci possiamo mettere i dire devi fare i compiti oppure devi mangiare
Cioè ai figli oggi
Cioè ti devi sedere vicino per fargli fare i compiti a volte per farli mangiare quando si sentano quel vuoto perché questo malessere dei ragazzi
è un malessere grande importante quindi lasciarli diciamo un po'abbandonati come si è visto in alcuni periodi anche all'interno di questi sì tutto nostro penitenziario secondo me è stato diciamo molto un e un po'un periodo di molto sofferti molta sofferenza
E vedi invece oggi in questi ultimi mesi in questi ultimi sei o sette mesi che si stanno facendo dei tentativi particolarmente interessanti al Ferrante Aporti
Inserimento degli dei referenti della fan fa nonne con i quali io somma con Beneduce mi sono confrontata di recente e i racconti sono veramente racconti
Importanti di di sofferenze e di dolore
Dove c'è bisogno di una presa in carico costante continua non basta il Progetto sporta no non basta più
L'inserimento di educatori di strada mi diceva ieri la dottoressa picco che hanno fatto un investimento in questo senso
E che hanno inserito tantissime educatori a fianco di questi ragazzi mediatore mediatori culturali che vanno alle sezioni che passano del tempo con loro
E e insomma delle delle situazioni che secondo me soli indispensabile per questa popolazione detenuta e giovanile molto molto sofferente restano dei problemi aperti importanti il problema della sanità io mi sono molto stupita nel sentire e dai vertici dell'amministrazione penitenziaria minorile che da ormai da quasi un anno non si effettuano più il teste tossicologici ai ragazzini ingresso perché hanno un costo o no quindi non si effettuano più quindi oggi noi non sappiamo se un ragazzo è effettivamente tossicodipendente o non lo è quindi anche l'assunzione di un metadone piuttosto che no
E è un po'curioso il capire come viene gestita e su questo infatti dovremmo poi cercare insomma e Dini di capire
Come come risolvere questa situazione così come la presenza sempre più scarsa della neuropsichiatria infantile non scarsa da un punto di vista di qualità
Ma di ore perché se si pensa a un neuropsichiatra sei ore alla settimana vuol dire che è veramente insomma un un intervento non è non sufficiente
Un altro problema che ci si trova di fronte a alla ai ragazzi giovani del del Ferrante e quella della agli atti alcuni sono già anche Pappano e quindi lì si aprirebbe tutto fu un altro filone sull'affettività la possibilità insomma di di di avere dei luoghi e di un certo tipo o no si parlava prima della dell'architetto borghese anche da qui sotto questo profilo no della de de della famiglia della giovanissima famiglia ma soprattutto quando il ragazzo deve accedere alla misura alternativa all'esterno del carcere la carenza di comunità
Noi ormai sono anni che abbiamo ragazzi che partono dal Torino
E devono andare in misura alternativa in comunità in Meridione l'ultimo colloqui atto da Medivh Vercelli doveva andare in comunità a Matera ed è andato e sapete quanto è costato quel viaggio quattro mila cinquecento Euro
Ad andare a Matera a portare quel ragazzino no magari per pochi giorni perché poi sappiamo che dalla comunità tendenzialmente no tendono poi a scappare ecco che allora ieri insieme a alla in collaborazione con con la stessa ora e insieme alle nuovo direttore del carcere
Abbiamo cercato di immaginare con una diciamo un pizzico di creatività anche delle soluzioni diverse c'è Torino a una rete di famiglie che accolgono minori stranieri a non accompagnati
Sono riversi i minori stranieri non accompagnati che fanno un percorso detentivo io penso di no forse no la buona volontà il dialogo rispetta questi iniziative così interessanti che la nostra città
Deve farci riflettere ad allargare un po'gli orizzonti e no e dialogare di più insomma tra tra il dentro e il fuori
Diceva ancora prima il professor prima no Prina che diciotto anni meno un mese si va in questo mondo che in qualche maniera comunque protetto comunque fino alla maggiore età
Sempre che vi sia anche un accompagnamento nel rinnovo del permesso di soggiorno che deve passare da minore al giovane al ragazzo un compiuti diciott'anni che tante volte questo
Non accade e poi diciamo che tutto il progetto educativo viene poi almeno quando il ragazzo vivamente non hanno mai documenti però il diciotto anni e un mese vuol dire finire nel carcere per adulti e non nel carcere per minori
I numeri se appunto il direttore ci diceva che oggi abbiamo quaranta ragazzi di questa fascia d'età e quindi che ospitati al Ferrante Aporti ne abbiamo più di cento e trenta al sempre della stessa fascia vietato oltre ovviamente i minori c'è da diciotto a ventiquattro anni che vivono nel carcere per adulti
Di dunque dove l'anno scorso ma sicuramente insomma vedo volti ormai noti anche tra il pubblico che quindi sapete sicuramente quanto ci siamo impegnati lo scorso anno rispetto a questa fascia di popolazione detenuta
Abbiamo fatto questa ricerca per chi non la conoscesse che anche scaricabile dalla Rete
E abbiamo cercato di
Capire come vivono questi cento e trenta ragazzi e che ci sono al al al Lorusso Cotugno allora vi do qualche numero per farvi uniti al cinquantaquattro per cento non svolge colloqui con nessuno
Il quarantaquattro per cento non è inserito e nessuna attività il ventiquattro per cento
Non ha un percorso di istruzione alle spalle di nessun tipo il sedici per cento però a un progetto lavorativo quindi una percentuale bassissima e il quarantacinque per cento divide lacci
Bella con una persona superiore i quarant'anni d'età
Cosa vuol dire che per lo più questa persona capi di quarant'anni non è sicuramente la prima volta che internisti tutto penitenziario
Quindi quelle famose baby gang e che in realtà come ci diceva il professor Prina
No sul nostro territorio non sono strutturate con ogni probabilità si strutturano proprio lì dentro perché voi vedete quando uno fa un colloquio con un ragazzo e e lo vede camminare ancora un pochino curvo insomma un po'impacciato
Dopo un mese un mese e mezzo che torna in istituto e butta l'occhio nel corridoio o nell'aria e vede la camminata tre dove lui è in mezzo vuol dire che quel ragazzo lì l'abbiamo perso per sempre
Per sempre
Ecco che quindi noi con molta insistenza veramente anche insieme all'assessora al collega Mellano e stiamo cercando
Insomma di di lavorare su questi giovani perché altrimenti veramente questi giovani all'interno dell'Opus Cutugno per gli spazi per le poco opportunità
Per per lei essere diciamo da un punto di vista trattamentali
Messi sullo stesso livello di persone che purtroppo entrano ed escono
Per avere dei percorsi anche di formazione che non sono adeguati noi abbiamo dei ragazzi vediamo anche i nostri figli che vivono con i cellulari in mano che vivono sui sociale
Immediatamente tutto questo mondo no
Che ne viene privato cioè mio possiamo mettere a fare il corso da muratori elettricisti da o piuttosto da carpentiere no c'è anche bisogno come si sta tentando di fare con la robotica attraverso un un insomma una nuova progettualità riuscire a dare dei contenuti diversi
Un'ultima cosa che volevo insomma accennare ecco un ruolo importantissimo Celani media
Cioè i media quando parlano di questi i nostri ragazzi in carcere o dei reati che hanno compiuto lo fanno in maniera molto molto aggressiva nei loro confronti cessioni criminali criminali della baby gang e quelli che la Daspo deve tagliare fuori da certi spazi noi abbiamo avuto dei giovani che all'interno del carcere e ci hanno portato alcuni articoli di giornale e hanno ci hanno chiesto per favore se potevano rispondere a questi giornalisti perché loro non si identificavano in quella roba lì c'era scritto
Volevano fare capire che i loro modo talvolta di vivere e di compiere anche dei reati e per uscire da quel guscio di invisibilità
Che talvolta proprio noi la Società tutta anche nei confronti di questi giovani non riesce a lavorare in una maniera
Diciamo così costante così vicina come forse e meriterebbero
Grazie
Grazie a Monica allora
Io ho sentito suonare il mio telefonino che li vuol dire che è arrivato anche don Ettore canna vera che appunto ha avuto una giornata sì però prima facciamo parlare Gianna Pentenero assessorati
Comune di Torino con delega sistema penitenziario
E poi sperando che
Sì a tutto ok
Risentiamo appunto
Tra cui prendono in più solo per
Devo fare attenzione molto poco
Grazie buongiorno a tutti e tutte
E
E sempre molto interessante poter approfondire questi aspetti ma mentre ascoltavo le interessanti relazione il racconto di Monica sui progetti su cui stiamo lavorando insieme per i giovani detenuti che sono ormai nell'altro carcere nel carcere degli adulti stiamo cercando di proporre un progetto di cui il primo ostacolo sarà come il carcere adulti può trovare uno spazio per i giovani adulti perché sappiamo che uno degli aspetti più complessi
Del nostro carcere Lorusso e Cotugno è il fatto che gli spazi sono il primo problema la prima difficoltà la prima complessità
Ma mi venivano in mente due racconti che che vorrei condividere con voi che credo diano un po'il senso
Della complessità e della fatica io credo abbiate letto in questi giorni che in una parte della nostra città al fondo di via Cigna
Sarà demolita un'ex area industriale l'area Gondrand che ovviamente
Cioè
L'esultanza di oneri uccelli cittadini esultano perché questo spaccio viene abbattuto e in qualche modo questa loro
Euforia è condivisibile nel senso che luogo che oggi pieno di
Spaccio di ragazzi e ragazze che vivono in una condizione drammatica a volte minorenni a volte adulti
Adulti per poco che hanno compiuto per a diciott'anni
Finalmente non saranno più lì finalmente non avremo più il problema
Che abbiamo sullo Spazio duecentoundici che luogo di aggregazione culturale giovanile dove la città asta investendo per cercare di avere un luogo positivo all'interno del quale i giovani possano ritrovarsi posò ragazzi
Vengono definiti gli zombi di periferia
E sono ragazzi che si riverseranno nelle zone limitrofe a quella dove viene buttato giù una un un immobile per il quale è giusto che questo operazione si faccia non sto sostenendo questo sostenendo sto pensando
A cosa capiterà a questi ragazzi
Bene a questi ragazzi capiterà che alcuni di loro saranno arrestati faranno un giro a secondo della loro età
Da qualche parte o al minorile o al carcere per adulti con le modalità che avete raccontato prima avranno quel vissuto ma questi ragazzi io credo che occorra davvero poterli guardare negli occhi perché se questi ragazzi proviamo guardarli negli occhi ci rendiamo conto che non esiste detenzione che posso salvare la loro vita
Esistono intervento che deve essere prettamente sanitario per poter salvare la ditta a questi ragazzi che sto usando non il termine prevenzione non il termine ma sto usando il termine salvare la vita a questi ragazzi
E non abbiamo una struttura non abbiamo serve oggi sono significativamente ridotti sui territori non hanno più radicamento che avevano un tempo abbiamo servizi ridotti non abbiamo luoghi di cura
Per poter le comunità ammesso che possano essere un luogo di cura ma non sono un luogo di cura non possono non non non non riescono ad ospitare neanche i ragazzi che potrebbero uscire dal Ferrante Aporti andare all'interno delle comunità perché quello che è stato raccontato prima da della dottoressa Gallo è il dato reale noi abbiamo una drammatica
Situazione di difficoltà rispetto al trovare i luoghi in cui si possa determinare un Progetto di presa in carico per questi ragazzi per queste ragazze
Uso il termine ragazze ragazze perché molti molte sono ragazze ragazze che sono scappate dalla propria caso sono norma volte sono cittadini stranieri ma a volte sono cittadini del nostro territorio
Che vivono una condizione di disagio presso la propria abitazione quando Prodi entrare un minimo di relazione scoprì che il nucleo familiare un nucleo familiare compromesso fortemente compromesso con situazioni difficili
E non esiste un luogo di cura per questi ragazzi
E questi ragazzi hanno credo nella maggioranza dei casi un destino segnato
E ci ritroveremo in un'altra parte della città senza saper individuare nessuna progettualità perché vi ho raccontato questa cosa
Le ho raccontato questa cosa perché intanto un dato reale
Io ho contato questa cosa perché da un punto di vista della città quello che stiamo cercando di fare è un una progettualità che tenga insieme tutti i pezzi che tenga insieme tutto
Che tenga insieme le politiche sociali che possono essere realizzate in un territorio come quello che tenga in considerazione le politiche educative che tenga in considerazione le attività di recupero delle aree urbane che tenga in considerazione quelle che sono le politiche che dentro una realtà come il Ferrante Aporti possono essere pensate e realizzate possono essere determinanti
Per un progetto di vita costruttivo nei confronti di questi ragazzi
Ne approfitto per salutare il direttore chiedo scusa per non averlo fatto prima
Con il quale avremmo sicuramente occasione di incontrarci allora credo che le istituzioni tutti i livelli istituzionali perché nel momento in cui noi abbiamo fatto i racconti che abbiamo fatto ci rendiamo conto di come la carenza di interventi o meglio una fatica nel calare sui territori che è diverso rispetto una fatica degli una fatica nel calare in nel mille realtà
Da parte dello Stato una complessità che sta all'interno dell'ente Regione il tema della sanità è stato citato per una parte ma il racconto che vi ho appena fatto tocca anche qui in pieno il tema della sanità
Un'attenzione alle strutture guardo l'architetto che da questo punto di vista più volte ci ha sotto le So sollecitato
Ma spesso gli enti territoriali sono chiamati in causa come dire se lo chiedono se non lo chiedi non sei né manco chiamato in causa le cose vengono fatte in modo allora io credo che se questo Paese e partendo dal territorio proprio mentre si parte dal basso per arrivare avviso nelle a cercare di risolvere problemi se noi non in ma non impariamo ad affrontare le cose mettendo insieme tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione
E non facciamo sì che tutte le politiche possano dialogare trovando partendo dalla presa in carico delle persone partendo dalla presa in carico che noi dobbiamo fare in questo caso nei confronti dei giovani e delle giovani che vivono all'interno della nostra città e che arrivano all'interno della nostra città perché potremmo fare altri racconti
Che ognuno di noi chi chi lo vide quotidianamente chi lo vive da altri punti di vista potrebbe fare un racconto di che cosa succede
Inermi ragazzi che arrivano all'interno della nostra città medio rubo ancora tre secondi per raccontare un incontro che ho avuto con i ragazzi del Ferrante Aporti durante uno spettacolo bellissimo
In questo spettacolo
Partecipo Andrea Di Gioia che che credo conosce Cher in che tu hai vero eravamo insieme sia vero non riservino Eramo testimoni
Uno spettacolo bellissimo molto bene questi ragazzi l'hanno seguito con grande attenzione non ha seguito con attenzione
Alla fine di gioia questo artista torinese molto bravo un posto provocando questi ragazzi chiede a loro che cosa si aspettano dalla vita che cosa vogliono dalla vita che cosa si aspettano successo denaro potere
E questi ragazzi gli hanno risposto con grande lucidità a poche parole di italiano sapevano pochissime ma le hanno risposto con una sola parola dicendo noi vogliamo il rischio questi ragazzi hanno risposto in questo modo e devo dire che con il Garante regionale nel momento in cui abbiamo sentito questa risposta c'è corso un po'un brivido da testa a piedi
Perché il rischio diventa la loro l'unica loro forma di vita
E noi dobbiamo cambiare questi parametri e dobbiamo poter pensare che per questi ragazzi possa esistere un progetto di vita come esiste per ognuno di noi
E questo progetto di vita non può che passare attraverso l'accettazione intanto delle persone e dalla nostra capacità di riattivare relazioni e di attivare quella possibilità di ascolto quella possibilità di dialogo ma soprattutto quella capacità di interagire di relazionarsi con le persone con i giovani
In un mondo complesso perché questi ragazzi quando arrivano sui barconi minori non accompagnati potremmo anche qui
Raccontare tante altre storie
Ecco io credo che le storie la narrazione oggi va un po'di moda insomma sempre ma ci aiuta a capire molto
Ceuta capire molto cicuta direbbe per poter risolvere quel problema ride Lara Gondrand io ho bisogno di tutti i livelli istituzionali ho bisogno che probabilmente il sistema penitenziario
Posso agire in modo diverso bisogna che la sanità mi dia una mano
Ho bisogno che tutti gli strumenti di carattere educativo di par di carattere progettuale che io posso mettere in campo su quel territorio siano presenti ho bisogno che un per puntare le istituzioni rispondono in un'unica direzione
E sì proviamo rispondere in un'unica direzione probabilmente riusciamo a risolvere sa come dire a migliorare la qualità delle cose che noi con le quali noi ci dobbiamo lavorare ci dobbiamo relazionare dobbiamo fare i conti ogni giorno della nostra della nostra operatività grazie nell'anno per questi intoppi
In conto che abbiamo voluto con le colleghe Serra e Gallo voglio ricordare anche se diciamo l'artefice il motore immobile di tutta questa iniziativa don Ettore canna vera perché grazie a una soffiata dei volontari penitenziari
Di ferrea ho saputo che don Ettore era in zona perché domani da un fatto un piccolo programma di almeno cinque eventi in tutta tra le scuole le serate i dibattiti però arrivava già oggi pomeriggio e quindi
Non contavamo con questo ritardo dell'aereo ma insomma comunque la opportunità di a vere
La testimonianza di Tonetto e canna vera qui a Torino per permetterci un avvio di discussione sul minorile sull'esecuzione penale minorile e su le reti che un tessuto sociale importante come quello torinese e piemontese ci permetteva di mettere in campo di cominciare ricominciare a discutere e a parlarne quindi la presenza di don Ettore che lo leggo
Se non sbaglio psicologo psicoterapeuta pedagogista Ferrante Aporti qualcosa ci dice coordinatore dell'Associazione oltre le sbarre responsabile della comunità la Collina già decenni cappellano del ti istituto penale minorile di Quartucciu
Ha don Ettore abbiamo chiesto chiesto una testimonianza una testimonianza sulla sua storia sulla sua lunga per presenza di militanza in questo in questo te Reno così accidentato e così vario che abbiamo descritto dal nostro punto di vista partendo la nostra realtà ma in qualche modo usando il carcere minorile l'esecuzione della linea come una cartina di tornasole
Delle problematiche sociali del nostro del nostro tempo voglio
Anche dire che la testimonianza di don Ettore di richiama lo voglio citare qui oggi perché credo sia giusto e doveroso alcune testimonianze che abbiamo raccolto valorizzato in questi anni anche come con l'ufficio del Garante
Quella di don Micu ricca lo storico cappellano del Ferrante Aporti di Torino
Anche nella fase in cui con Marina lo Mundo ha ha pubblicato un libro prezioso suo i suoi quarant'anni che posso diventati quarantacinque di cappellania dentro l'oratorio
Salesiano del Ferrante Aporti perché è un libro prezioso perché racconta anche i tentativi di dialogo di relazione politica istituzionale le riunioni in commissione le riunioni in comune il dibattito con il quartiere il confronto con la società
E poi anche il libro di Mario Taliani maestro per trent'anni al minorile qui un'altra voce con un'altra chiave di lettura ma sempre diciamo
Preziosa per aprire la discussione
Io quindi chiedo adesso ad un Ettore se viene qua ac porta la sua testimonianza a questo punto a chiusura del nostro confronto poi
Ma faremo Speron con un attimo di tempo per
Qualche qualche ulteriore dialogo ma lo dico a don Ettore lo confermo quell'abbiamo detto già prima per noi è un inizio di parlarne pubblicamente un inizio di presa di parola perché ci credo che le questioni che Gianna Pentenero ha richiamato qui in una mirabile sintesi sono questioni di lungo periodo e di grande profondità
Di di problematica di tematica
Che non sono soltanto i quarantuno ospiti attuali del minorile ma quella è la punta di un iceberg
Su cui fosse appunto
Lo diceva stamattina il direttore con la vicedirettrice su cui paradossalmente si riesce a fare un lavoro privilegiato perché il contenimento del delle mura detentive permette di recuperare tempo e di in qualche modo fare un intervento pressante però
Tutto quello che c'è attorno tutti i numeri che ci sono stati illustrati anche da corso Prina prima ci interrogano ulteriormente don Ettore a te spero che insomma il caffè del Circolo dei lettori è molto buono quindi spero che tu abbia gradito sentiamo l'attuazione
Forse se oltre nano
Sono un prete abituato a predicare in piedi seduta non so parlare
L'oggetto
Sono un po'stordito e perché sono uscito dalla comunità stamattina alle otto dove volle Roma Roma Torino tarde quindi spero di riuscire a dei ben pochi minuti alcune cose tanto lo ringrazio per questo invito
Di fronte a tante persone così attenta interessate dove in particolare Franco Prina
Che ho conosciuto con attenti diciotto io ho frequentato tante volte col voto Ciotti in comunità ottanta volte insomma io dato quarant'anni a Perasso diventato prete occasionalmente mi ha mandato in carcere quindi ho vissuto un anno dentro al carcere caro già prete
Ho avuto questa grande opportunità
Non è semplice perché nel mio percorso a certo punto sono stato attirato da questi problemi e chiese di abbandonare la scuola in quei tempi insegnavo filosofia chiese di stare un anno dentro il carcere
Proprio fibre dentro avevo la camera di fianco a quella del ragazzotto un'eccezione che il direttore ma soprattutto al magistrato competente
Mi concesse
Perché io legge il voto su queste storie dei ragazzi però li ho voluti conoscere direttamente e fare un'esperienza vissuta con loro no
Soprattutto la notte notte nelle carceri non c'è il direttore non ci sono gli educatori c'è solo la polizia penitenziaria e capita di tutto
Da lì ho pensato a fare un carcere alternativo
Così molti definiscono alla mia comunità alla collina
Special coglie tanti ragazzi oggi per lo più adulti l'ultimo e con un omicidio uno che ha ucciso il padre l'altro che entrato ieri era un un poliziotto che è stato beccato mentre faceva dei furti dentro i supermercati e quindi la mia esperienza è abbastanza varia
Che cosa vorrei dire dalla mia esperienza quella sempre la mia battuta che nei giorni scorsi c'era anche tu crolla eravamo a Roma dai radicali
E dico devianti criminali non si nasce si diventa
Chiaramente qui c'è una visione antropologica ben chiara nella mia visione noi quando il psicologo di del credente che il Padreterno pensando a don Mila ni
Si diventa sensibilmente io voglio capire perché si diventa quali sono le responsabilità sono tutte del ragazzo
Anche del ragazzo ma soprattutto sono delle persone con le quali questo andazzo vissuto da pene nato
Anzi oserei dire dalla stessa mamma quando ce l'aveva ancora nel grembo materno come ha vissuto
Quella gravidanza
Ciascuno di noi a un certo punto tenta di realizzarsi euro se realizza sappiamo bene soprattutto nella relazione negli affetti nella cultura nel lavoro
Perché questi ragazzi che ho incontrato in carcere con i quali io tentato di di stare insieme e soprattutto la sera e la notte quattordicenni e quindicenni mi finivano in carcere
Chiaramente i poliziotti mi spiegava commesso questo reato ma come mai lo ha commesso questo reato io no
E neanche tu poliziotto dal commesso voglio capire qual è la psicologia di questi ragazzi stavamo tentando di capire qual è stato il loro percorso di crescita
Ho cominciato a capire da quale quartieri rimangono da quali famiglie Arriba però da quel percorso culturale non fatto
Ho avuto dei ragazzi che ha delle torce adora don Ettore malato scrive la lettera io non so scrivere a quindici anni non so scrivere
E allora mi son posto grosso problema perché li teniamo in carcere questi
Ci pensiamo quindi questi che sono stati presi fatte del diritto all'educazione li priviamo della libertà
Dalla società
Abbiamo progredito abbastanza
Privati del diritto all'educazione alla crescita
A trovare il senso della loro vita
Come l'ho trovato il senso della loro vita non nelle relazione non è l'affermazione dei sei non è la cultura non è lavoro ma nell'altro mondo che ti attira
Che attira come ragazzo come andando in giro a spacciare droga a tentare di fare dei furti addirittura fare delle aggressioni ragazzo di quattordici anni condannato per omicidio
Ma e Cheney Luini la tendenza all'omicidio perché diventava perché è diventato così
E hanno interrogativo di fondo e di costruire una comunità Adecco la comunità dei più mi occupo la collina sir diano un paese vicino a Cagliari
Io ho abbandonato in modo polemico di fare il cappellano in carcere io ci sono insieme acqua ai radicali
Mica sto combattendo per il superamento del carcere minorile
A vota la presenza dell'allora ministro Cartabia nella mia comunità che mi disse Brunettina son d'accordo con le parabole sta nel carcere minorile ma con la politica che stiamo attraversando altro che li vogliono mandare addirittura prima dei quattordici anni
Allora problema politico innanzitutto problema culturale di tutti noi come facciamo a privare della libertà
Educare esperienza di libertà ce l'hanno insegnato tanti pedagogisti come posso mettere dentro un ragazzo di quattordici quindici e sedici anni
Privato della libertà come può diventare veramente umano
Con quello che succede dentro le nostre carcere minorile o conosco bene il nostro carcere dove sono stato venticinque anni ma ne conosca che tanti altri tanti altri sacerdoti cappellani mi dicono le stesse cose
Come si sviluppa l'aspetto della affettività e della sessualità in carcere
In piena adolescenza quattordici quindici anni
Come si affronta il problema dell'affettività della sessualità
Io ne ho visto di scene abbastanza problematica di carattere sessuale dentro le carceri con ragazze di quattordici e quindici anni
O di storia che loro mi raccontavano cosa succedeva tra di loro mettendo due insieme in una cella o anche tre che cosa
Facendo la la sera la notte perché in carcere cosa si fa c'è forse un progetto culturale
E uso le tre parole che ho uso nella mia comunità sono proprio queste fondamentale la relazione
Ma c'entra in azione tra i ragazzi e quelli che lavorano in carcere non dico tra la polizia che deve solo controllare ma anche con gli educatori c'era nell'azione
Io quando nel carcere mi sedevo a tavola insieme con i ragazzi e gli educatori mi guardavano storto accusasse perché con loro non ho mai visto né educatore tantomeno un direttore sedersi a tavola con i ragazzi
E perché durante i pasti con i ragazzi
Ne facevano notare i poliziotti o quando ci sei tu Ettore non dicono una parola Chasse rispettano tra di loro io ho visto scene mi diceva il poliziotto terribili connesse Thurston così cortesi e gentili
Perché avveniva questo perché sarà creata una relazione con queste ragazze ma che lavora in carcere non crea una relazione con i ragazzi non la fanno gli educatori detti educatori ma non è il loro ufficio chiamano ragazzo per mezz'ora tre quarti d'ora fare una chiacchierata può ragazzo esce fuori
Viene da metterci in cella perché io mi siedo in cella colore mi dico de da prode gazzarra scusate le ho detto di divise di scemenze a quelle educatrici attacca conseguì libera
Ma capite l'ambiente è falso
Delle carceri nella case sono molto chiari solo segno mentre puntine non vedo non sento non parlo non vedo non sento non parlo
Ma stava vogliamo crescere culturalmente politicamente atti non poter mettere un adolescente dentro al carcere
Non solo l'adolescenza ma io dico anche un ventenne ventiduenne perché adesso nel carcere minorile ci sono quelli che commettono un reato nella meno netta ma possono sale fino a ventiquattro anni
Ma ventitré ventiquattro anni siamo chiaramente adolescenti ma son diversi dal dall'adolescente di quattordici quindici anni perché stanno insieme
Eh perché quello di ventiquattro anni deve poter comandare deve poter prendere come suo dipendente il ragazzo di quattordici quindici anni perché si realizza così dentro in carcere
Allora la mia testimonianza è tutta qui ma professore ha lavorato molto meglio di me ci riusciremmo a far capire cioè non è la carcerazione la risposta
Allora la mia comunità
Questi che hanno fatto libri scritto Mickey mi dicono Stato-comunità e un carcere alternativo
E cioè perché mi ha un chilo di un blocco sia delicato
Ha chiesto se rigorosissimo mosse possiede dopo le ventuno questo volo dal magistrato onorario si alzano alle sette del mattino alle sette e mezza sono all'azienda agricola lavorare allora un pianista non retribuiti
Pagano ciò che consumano ciò che mangiano la corrente che si usa in carcere non avviene così paghiamo noi
Per cui ragazzo posta da letto tutto al giorno quanta voto assistito ragazze che scendono a mezzogiorno in pigiama fare il pranzo ad ovvero tutta la mattina alle perché la notte avevano la televisione accesa tutta la notte
Capite che nel calcio non c'è nessun progetto educativo è solo a contenere le momentaneamente
Ecco perché il settanta per cento di chi finisce questa azione penale ritorna in carcere vogliano capire che fallimentare mettere in carcere
A mio avviso non solo all'adolescente ma che il ventenne ventiquattrenne quando un ancorate un'adolescenza logica la docenza che si prolunga
Come facciamo a Tribano dalla libertà ma ci vogliono grande studiosa la Rossi complete spiega educare praticata illibertà educare praticabili libertà
Chiaro allora Comunità sono libri no sono liberi parzialmente hanno degli orari hanno dell'impegno mano soprattutto all'array l'azione ecco gli educatori
L'educatore dorme nella scala Mara di fianco a quella per ragazzi io dalla mia camera o i due più grandi che sono vicini a me e mangiamo insieme discutiamo insieme partecipano da stessi e venti questo educare
Scusate non fa così una famiglia perché un genitore che ha un problema con un figlio non sono chiari vicino
Non mangia con Lou in ostacolo Luís come facciamo quindi a separare i nostri ragazzi adolescenti
Dalla vita umana affettiva sessuale culturale normale li mettiamo dentro il carcere allora è chiaro che dal carcere servire si esce peggiore di come sono entrati
Quante volte io ho accompagnato ragazzi fine dove sta l'azione penale Adams diciassette diciotto anni arrivano nel loro quartiere
Parlo di Cagliari escono
Tre incontrollate ragazzi a loro dico o lo dicono italiano sono uscito dal carcere non so più come prima voglio Rispetto Rat ragazze visti di diciassette anni
Il carcere ti ha dato un'identità ha condotto esce dal carcere nel top quartiere di fronte ai tuoi amici adolescenti intendi partirono riconoscere io dico io avrei foto vergogna facevo da caccia restare nascosto perché questi che avvengono sotto da certi quartieri invece se ne fanno un vanto e voglio essere riconosciuti come ex detenuti e senta che si sono realizzate con sì
Se io noto che nella possibilità del realizzasse nella cultura negli affetti
Nella foro articolo uno dalla Costituzione all'avvocato
Essendo da questa possibilità cosa possono fare queste ragazze e noi
Con quale idea li priviamo anche della libertà concludo ribatte del diritto all'educazione cioè a trovare il senso della loro vita li pigliamo della libertà
Bella civiltà
Case Tonetto è grazie per la testimonianza l'avevo detto che appunto era una testimonianza di una d'una storia vissuta risulta abbiamo visto con quale passione con quale
Mi permette la RAI con quale radicalità adesso non nato a questo questo fronte
Però sottolineo che questo prete
Presidente d'onore del partito radicale scusate nella mia parte biografica e ci tengo la citato lui lo voglio lo voglio dire
Però già disco perché era radicato il mio maestro José unico maestro e quel signore Gesù di Nazareth più radicale dell'Oil ha messo in croce
Grazie
Grazie no quello che ci teneva a dire che appunto il nostro tentativo di apertura di un dialogo di un confronto vuole proprio partire da tante testimonianze tante analisi per arrivare ad affrontare l'oggi affrontare le dinamiche nuove le dinamiche e di una società che è cambiata e abbiamo sentito dei nelle varie relazioni anche come con quale velocità
E e con quale problematiche nuove che ci chiedono risposte nuove quindi so quasi per cento adesso dico indiretta l'assessore Pentenero che il tredici di dicembre ci troveremo di nuovo qui comma l'assessore Cau Cino con la procuratrice della Repubblica dei minori Avezzù e come Pappalardo del centro ingiustizia minorile in qualche modo anche per chiedere al loro chiedere a voi istituzioni anche un rimando e una è un'analisi rispetto alle cose che che ci siamo detti oggi per continuare questo dialogo però l'ho detto prima è approfitto della dell'intervento di Tonetto lettera sottolinearlo come personalmente ma ripeto anche con la collega garante comunale di Torino in questi mesi abbiamo fatto più volte un tentativo di apertura di confronto con il vertice nazionale dell'amministrazione penitenziaria per di giustizia minorile di comunità proprio per capire se alle esigenze che don Ettore canna vera già cappellano del minorile segnala con particolare segno rosso per esempio sull'affettività e sulla sessualità in carcere
La ristrutturazione significativa di Torino può dare delle risposte perché e questo una cosa che ci sta particolarmente a cuore per un carcere diverso per un carcere che possa essere efficace efficiente
Nell'attesa di abolirli di carceri minorili
Come per esempio anche il calcio i femminili
Perché i numeri lo permettono e l'almeno diciamo linea di tendenza io credo che dovremmo essere tutti d'accordo sul fatto che
Può necessariamente essere importante un periodo dell'imitazione seria della libertà ma magari lo si può fare davvero nel carcere alternativo di dovette o comunque in una comunità che sappia essere
Più adeguata più adeguata ma non perché gli operatori i singoli operatori non siano adeguati professionalmente o culturalmente ora ma perché comunque sappiamo che le dinamiche di un penitenziario di un carcere anche il migliore sono le dinamiche di quella comunità chiusa che ha attenzioni e a diciamo Pio vita
Che non sempre sono quelle diciamo che possiamo auspicare
Abbiamo un po'di spazio per cominciare ad aprire oggi sicuramente cominciamo da dell'architetto Cesare Burdese
Perché è un altro dei soggetti con cui in questi anni ci siamo confrontati e non faccio segreto nel dire che è stato anche pungolato ore di attenzione
Rispetto ai garanti ma anche rispetto a a alla categoria degli architetti alle di al tessuto sociale della città di Torino per in qualche modo discutere
Di carcere minorile
Presso recuperi la pistola o che cosa dedica no basta sentirli no no no no
Buongiorno a tutti intanto sono lieto di
Salutare il nuovo direttore giovane direttore confidiamo Riley
Io sono entrato un po'dopo al Ferrante Aporti
Ma comunque era mille novecentottantotto quindi qualche annetto e poi
Sono successe tante cose nella mia storia professionale che mi hanno riportato e continuano a riportarmi ancora terzo quindi e come casa
Stasera
Mi è piaciuto ascoltare nelle parole dell'assessore l'assessora scusi Pent Pentenero
Quest'idea che
Bisogna
Fare un'azione corale fra tutti dialogando con l'amministrazione penitenziaria in occasione di un evento
Eccezionale
Questo grande investimento di venticinque milioni e trecento mila euro
Che va su questa struttura
Ad incidere non solo nella parte del centro della giustizia minorile che sono felici ci interessano relativamente poco anche se comunque ha un significato fare una riflessione sugli interventi che verranno fatti qua
Ma quello che a noi dal punto di vista dell'esecuzione penale minorile fintanto che ci sarà
E questa parte che ci interessa ed è questa parte che ci interessa perché perché il progetto ministeriale che è stato messo a gara e chi ha vinto
La gara per la progettazione esecutiva e un gruppo torinese
Riguarda un adeguamento normativo quindi ha una ricaduta nella dimensione penitenziaria perché
Due mila diciotto il nuovo ordinamento minorile l'ordinamento minorile
Istituire
La sezione a sicurezza attenuata
Quindi qui ci sarà una sezione a sicurezza attenuata una sezione per i semiliberi quindi in una sede che adesso concerti sia chiaro e verrà collocata in una porzione di fabbricato
Di fabbricato che attualmente non è detentiva ma occupa il CPA centro di prima accoglienza il CPA viene spostato e anche quell'oggetto di intervento poi ci sono due aspetti molto importanti abbiamo sentito parlare di affettività
Qualcuno ha accennato all'affettività in carcere
Quando sono previsti tre piccoli locali dove il mio detenuto può trascorre un tempo
Prolungato quindi non è il colloquio di un'ora con i propri familiari in una dimensione domestica
A questo punto
Il progetto ministeriale che è stato messo a gara e i progettisti che hanno vinto
Avevano due possibilità
O di acriticamente affrontare il tema e rispondere pedestre mente trasformando quello schema in un progetto esecutivo non entro nei dettagli tecnici
Oppure
Provare a ragionare con la consapevolezza di un progettista che sa che cos'è il carcere e provare a proporre delle migliorie
La seconda strada quest'ultima è stata intrapresa come insuccesso perché non alterava i valori economici noi alterava quindi non c'era un motivo di dire no ti migliora una situazione no e quindi purtroppo le uova sono rotte i buoi sono scappati dal recinto
Non entro nel dettaglio ci sarà tempo e luogo per esporre molto bene fare delle considerazioni ripeto alla ricerca di un dialogo però
Con l'amministrazione
Allora
Per concludere purtroppo avremo dei muri che continuano a essere molto difficili perché l'avete detto tutti voi i muri sono strumento come lo sono altre risorse
Questi muri solo muri fortemente carcerari e fortemente blindati fortemente che non relazionano come la città proprio anche fisicamente mentre le soluzioni architettoniche s'ci sarebbero sarebbero possibili
Dimenticavo di dirvi che e qui potrebbe essere la cerniera però attenzione non giochiamo troppo sulle parole la cerniera tra dentro e fuori potrebbe essere questa sala polifunzionale polivalente chiamata ora come volete
Che non ha accesso diretto da alla parte detentiva ma è riservata diciamo alla cittadinanza in prossimità di una sorta di Piazzetta che però non è così pubblica ma comunque exemplum piazzetta non detentiva
Suvvia Berruti a Ferrero qui davanti dove si affaccia il centro di permanenza diurna che un'innovazione oggi non c'è voi sapete che cos'è il centro di permanenza di Roma dove di giorno
Soggettive disse delicati fragili possono avere delle attività seguiti eccetera eccetera
Quindi per concludere
Siamo fortemente critici ma fortemente avremo modo di spiegare le buone ragioni laddove l'architettura non ha luogo e quando parlo di architettura intendo oltre una pratica che riguarda soluzioni
Che sono rispettoso e in generale dell'umanità nel senso di umanità perché questo carcere e disumano come tutte le carceri
Rispettoso dei bisogni materiali psicologici relazionali quanto abbiamo parlato di relazioni
Sia
Delle persone private della libertà personale sia degli operatori evidente ma l'insipienza e io lo dico chiaramente l'ho già detto scritto e ripetuto più volte l'insipienza ministeriale
Insipienza militare quando io dico insipienza ministeriale caratteri intendo totale mancanza di impegno culturale
E morale
E morale
Perché all'architetto spetta un compito anche morale accorre culturale e tecnico
Caratterizzato
La condizione nazionale non siamo i soli in Europa non siamo soli nel mondo ma caratterizza fortemente la condizione nazionale in tema di edilizia penitenziaria e luoghi della prevenzione libertà personale
Ho scritto recentemente una considerazione sul nuovo modello spaziale prodotto dal ministero in questo caso della
Non degli interni del
Della difesa Cpr
Non mi allargo quindi ripeto vogliamo dialogare
L'auspicio è che grazie alle forze locali regionali comunali si riesca di quella brutta orrenda terribile frittata tisana
A tirar fuori quel minimo per chiudo davvero era già successo del due mila e dieci un investimento su questo su questa parte qua propriamente elettiva e chi di voi è andato a vedere le sezioni detentive
Si rende conto dell'aberrazione hanno speso dei soldi qua dentro quando l'hanno ristrutturato nel due mila e uno
Avevamo fatto il progetto
Di riorganizzazione in maniera coerente però con il dettato di allora ma addirittura anticipatore del della norma del due mila diciotto l'hanno messo nel cassetto va bene allora la situazione stato dell'arte è questa io mi auspico che le forze in campo
Abbiamo veramente
La capacità
La determinazione di dialogare costruttivamente
Per ridurre il danno il danno del carcere in generale perché il carcere ed hanno quindi cerchiamo almeno di ridurre il danno e poi di ridurre il danno di un progetto
Grazie grazie a Cesare però tengo a precisare che appunto
Non in questa fase non apriamo il dibattito avremo la prossima la prossima occasione il direttore del Centro di giustizia minorile
Di Torino che però mia formalmente scritto la risposta di questo invito
Ho dicendo che non è di competenza del cento giustizia minorile ma è
Di scelta ministeriale tutta la discussione quindi io lascio solo a verbale e mi limito a questo del fatto che in questi anni abbiamo più volte chiesto notizie ma non
Perché almeno che i garanti adesso delle risposte che i tecnici non avessero già nel cassetto
Ma che come garanti come osservatori esterni come figure e della Regione del Comune avevamo certamente un'attenzione particolare alla implementazioni nella concretezza del decreto centoventuno del due mila diciotto che porta in essere significative modifiche e che come ci diceva adesso l'architetto Burdese sono state il sicuramente considerate nel quadro degli degli interventi da mettere in campo
Ma indubbiamente l'interesse della comunità deve essere anche quella di poter capire come intervenire come supportare come
Aiutare
L'amministrazione penitenziaria a fare quello che poi il compito trattamentale educativo
Del carcere e quindi insomma questa questa attenzione speriamo di uscirà ottenerla in questa fase
Che sembra di imminente apertura dei lavori
Sì prego una battuta su quello che ha appena detto permettete perché l'assetto del nostro carcere in Sardegna minorile
Quartucciu a sette otto chilometri da Cagliari è nato come una struttura al tempo del terrorismo erano la storia per i terroristi
Badate che è una cosa terribile bene nei giorni scorsi son venuti io ho combattuto per fare un altro piccolo carcere in città son venuto a sapere che ci sono dei soldi da spendere e Bernard ristrutturato questo carcere
Niente a che punto siamo de intelligenza dei nostri amministratori
Sì perché come dicevamo all'inizio sono quattro gli interventi no mi corregge ci sarebbero delle previsti su quattro istituti penali minorili il più consistente su Torino ma ci sono altri istituti uno e Quartucciu acconto
A noi venticinque gli altri cinque abusavano sono stati senatore
Meritano istriana pochezza allora
Ci sono ancora altre domande vedo il dottor giustezza dell'ordine dei medici vedo Marina lo mondo vedo la dottoressa Pinto che saluto della procura dei minori
Altrimenti chiudiamo qua vedo osserva nonni il cappellano che ha sostituito Dom Culicchia siamo contenti che sia qui con noi oggi
Vedo la posso essa Canepa questo è giusto sette
Del Politecnico di Torino con cui tra l'altro direttore c'è un promessa di incontro per poter discutere proprio di questi spazi e allora io chiudo qui nel senso che ospita sì sì sì sì ma assolutamente ordinario no mi scuso poi non mi inviti più grave la prossima volta
No volevo fare una considerazione ma proprio Condon canna vera
Perché
Qualche tempo fa
Bruno mi ha accompagnato
A visitare il Ferrante Aporti
Io ci sono andato ma creda con un'ora e perché ci tenevo a vedere un po'quindi li ho potuto abbracciare l'ho tenuto così quel ragazzino che ha buttato quella cosa tal ecco e l'ho tenuto e non è un bambino cioè era un bambino allora che cosa faccio
E esco non vado a Torrazza Piemonte dove abito io perché lì siamo tutti un po'Campanini come si bastò nel centro di Torino quindi di costo incerto livello e testo questa cosa
Io veramente avrei portato via sotto la la giacca
E ho detto con delle persone non di quelli che ha ha capito e questa usi dice Camassa ma pesa se quello che ha chiamato cara sul tuo figlio ecco
Capito perché noi dobbiamo ancora lei quello un po'il messaggio dobbiamo ancora la lavorare tanto ma io dico ancora una
Io ho fatto il trasportatore di bestiame
Ogni volta che
Scaricavo un animale e ne caricavo un altro all'ente perché c'è una legge in oggi facciamo di una stiamo facendo leggi sul benessere animale ben venga un'altra
Mi ha insegnato che dice tuteli disinfettare il mezzo ritardi ecco
E lo dico guardi mi spiace dirlo però lo devo dire paese roccia raccontiamo poi sempre tutti così sempre in quel giorno lì
E c'era lui testimone
C'era un ragazzo che in una cella si lamentava perché io sono lì e milioni e mio figlio che antiquati mio nipote che si lamenta mi sono avvicinato a vedere perché si lamentava e questo ragazzo si lamentava perché quelli fatti via prima da quella ce l'hanno spaccato tutto tutto il Paese e volevamo noi noi grandi di quelli che facciamo farlo dormire lì quella notte in quel posto che se avrà un vitello caricato sul camion mi facevano pulire mettere a posto i caricare poi d'altro se non ho caricati meno male che c'eravamo noi
O comunque sia abbiamo valutato dormito poi parterre in un'altra cella ecco io
Voglio che ci lasciamo tutti su questa cosa
Perché siamo noi prima di tutti noi e se no a questo punto facciamo anche una legge sul benessere degli uomini e donne in carcere perché una uno stato civile sì quando non riesce si deve dare una legge grazie grazie a tutti voi
Va bene Marina Marinaro molto giornalista della voce il tempo cagionare la diocesi di Torino che segue sempre con grande attenzione
Le le vicende del carcere ne parla con competenze con delicatezza
Davvero ha avuto anche un ottimo maestro che era don Ricca che sa atterra
Intanto ti ringrazio perché hai citato don Domenico Ricca io intervengo soltanto perché ha avuto l'onore di scrivere questo libro intervista a questo cappellano storico che appunto don Domenico Ricca che adesso estratto ha preso il testimone don don Silvano noi siamo nella città dei Santi Sociali
Don Bosco ha inventato il suo sistema preventivo proprio alla generata
Il suo suo padre spirituale Cafasso e gli disse vai la baia vedere chi chi ci sono nuovi chi c'è lì dentro l'è andato lì dentro e uscito lì fuori dopo tanti incontri dopo tanti colloqui con con i ragazzi i discoli e pericolanti che si erano alla generale a disse
Se ci fosse fuori e qui parliamo della relazione qualcuno un educatore e un prete un
Genitore e un che
Si fosse presi avesse abbracciato questi ragazzi non sarebbero qui dentro sa Leonardo Murialdo un altro santo sociale diceva ogni oratorio che apriamo chiudiamo un carcere don Bosco alla generale ha inventò il suo sistema preventivo cioè inventò gli oratori di qui il nostro libro abbiamo l'abbiamo intitolato il mio oratorio dietro le sbarre no che è quello che continua a fare donne don Silvano e ed è per questo che al Ferrante Aporti e tradizione che i cappellani siano salesiani quello che volevo sottolineare che il tema della relazione era proprio quello che
Ha spinto don don Bosco poi a a fondare gli oratori e Luís lì dentro ci stava così pensando di portare al sistema preventivo di non farli diventare dentro
Grazie Marina
Con questo chiudiamo appuntamento per vi avvertiremo con relativa anticipo però sarà contro mente il tredici di dicembre sempre in questa sala grazie a tutti grazie davvero