Presentazione del libro a cura di Mario Tronti e Lorenzo Teodonio "Per un atlante della memoria operaia" (DeriveApprodi)

Sì se ci riferiamo piano piano vari passiamo alla seconda parte della serata
Io sento un'eco quindi mi spaventa un po'però pezze voi sentiate bene
Allora e nel mentre ma arrivato questo messaggio di una ventina di secondi provo a fare una cosa avveniristica cioè far velo sentire via via microfono è un messaggio molto carino di Pablo Iglesias
Penso che public SS non abbia bisogno di presentazioni e poi magari dopo parliamo anche
Pronti ci ha insegnato tante cose per esempio della politica forte fondi alla storia
è un piacere mandare questo accordo aveva Caracciolo a tutti era fuori a tutti i suoi
Allora messaggio Paolillo avremo modo di metterlo sul sito del CRS così possiamo vederlo
Tutti in maniera più con sonar semplice il modo che capiamo una cosa molto bella molto importante che è un po'la cosa che diceva Jamila che diceva anche Ibra cioè del rapporto fra Mario appunto ore noialtri così considerati i giovani generazioni e questa nuova sa appunto fondamentale io ci tenevo a organizzare questa cosa in modo che parlassero anche diciamo le giovani generazioni a partire dal primo intervento di Amedeo Chuck ieri che ora non c'è ma trentacinque anni quindi lo è sul serio giovane Nocco ferme fino al macero cinquanta o Jamila che non diciamo le da caccia però comunque
Non so se è proprio Giovanni giovane giovanile dove siamo tutti
E perché appunto prima di parlare della Dante volevo dire due cose sommario nel senso che appunto la la prima cosa che io diciamo visto di Mario è stato il mito cioè il fantomatico umili mito Mario Tronti che nasceva appunto nelle letture che facevamo un po'di Opera il capitale nelle discussioni che facevamo su su all'università di fisica cioè se la natura facesse i salti come ci insegna la meccanica quantistica checché se questi salti li fa anche la storia che è un Verna vecchia tematica di Tronti quindi all'inizio degli anni Novanta mi apparve questo mito Mario Tronti che era fatto appunto di salti della storia di operai e Capitale di tutte cose appunto o con una vera un po'di anche soggezione e poi un'esperienza di Adriano il mio Mario Tronti mi appare becco l'Adriano apparve credo intorno al due mila due due mila tre quando Adriano insieme al mitico
Rivista Charta organizzarono una cosa su sullo stato altissimo su quel libro che andava di moda allora che si chiamava e cambiare il mondo senza prendere il potere chiaramente Mario venne ecco il suo stile e poi avrei apprezzato tra l'ironico però anche in su nel Serio ci andando nel fondo delle questioni criticò chiaramente questa cosa perché come potete immaginare l'idea che Mario
Avesse del potere era molto diversa dall'idea di poter cambiare il mondo senza prendere il potere quindi il mito Mario Tronti era questa cosa qui un po'inarrivabile per fortuna era intorno al due mila quattro entrai a CRS e appunto non so se la storia procede assalti magari sul rapporto con Mario lobbies un po'assalti ellissi fu il salto appunto dal mito
Mario Tronti al maestro Tronti come giustamente lo chiama anche Pablo perché per molti non è stato un maestro e questo avvenne nel due mila quattro quando a un certo punto metterci arresti fasce uno di quei lavori tipici del CRS che era fare le cartelline
Mi si avvicina il mito Mario Tronti e mi fa ti diverti io un po'perplesso oddio mucche rispondo sì no
Risposi sinceramente questa cosa mi salvò perché gli dissi sì mi diverto
E allora Mario visto da importante quando uno fa un lavoro si diverta anche e infatti pure lì non mi azzardo ma il concetto di alienazione in tutte le pagine di vario non c'è mai perché Luca mi raccontò appunto finché era Saddam maestro che i suoi lavori più belli erano questi molto ripetitivi Luperi dieci anni ha lavorato all'enciclopedia
Treccani faceva il correttore di bozze e e ogni volta diceva di facevo quel lavoro che sembrava ripetitivo ma era molto bello perché da una parte ho appreso tutto sulla storia dell'arte in dieci anni collettore incivolo e via
Dall'altra avevo tempo per pensare tant'è vero che poi cinquantotto
Sessantotto è stato il periodo dell'opera Isma'quindi Luís diciamo in quel modo riusciva a vivere correggendo le bozze dell'incipit ed è italiana
E avere tempo per per pensare quindi in questo lasso di tempo e Mario è stato un maestro poi c'è stato il tecnico terzo salto quello definitivo che diciamo da Mestre diventato amico e questo avvenne
Pochi anni dopo me lo sono segnato nel due mila e sei quando andammo alla CGIL faceva al convegno per i cento anni dalla sua fondazione a Rimini
Mario e io stavamo sul treno
Era febbraio ed era martedì grasso allora io e Mario scherzando diceva va be'mo'andiamo a Rimini h martedì grasso faremo proprio baldoria ci saranno feste non ci divertiremo chiaramente eravamo ironici
Però quando si è andati lì non solo non c'era nessuna festa nera nevicava si dice ma che si siano visti siamo spot tali arride Giammario buona notte di San Lorenzo buonanotte e da lì siamo diventati amici
Quindi in questi tre salti questo finale quello più più importante appunto
Non ce la farò mai per ora parlare del Mario amico perché è una cosa troppo emozionante quindi mi limito semplicemente a dire appunto a ringraziare la vita al fato di di quel viaggio a Rimini che ci ha fatto diventare amici e chiaramente poi il maestro Milo sono continuati a coesistere nelle loro nella loro un nell'essere Mario Tronti uno e trino e però per fortuna lo dico senza alcuna
Sì
Vergogna il fatto che sia diventato amico probabilmente la cosa più bella che mi potesse capitare perché appunto poi di mitili maestro ne ha tanti ma degli amici come ce l'ho avuto io questa l'amicizia delle me Mario davvero pochi
E in questo discorso è molto importante le cose che accennava anche Ida sull'eredità sul discorso della relazione
E io credo che il termine relazione sia Sempre più ni comprensivo nella nel linguaggio comune proprio perché è una delle tematiche più forti quindi quando parliamo di cultura io ho sempre pensato che appunto anche lì è una specie di relazione che ciascuno di noi
E la propria individualità istituisce con il patrimonio culturale spostare questa attenzione dalla cultura al patrimonio culturale se n'è importante perché poi troppo spesso i discorsi sulla cultura avvengono su un piano appunto un po'non materialistico un po'spirituale in cui invece c'è una sua materialità il fatto di a ridere e di esistere qui siamo circondati da un patrimonio culturale un patrimonio che è fatto di strade o di archeologia industriale questa è un tema molto importante perché appunto Mario mi ha fatto anche questi altri due regali bellissima al di là dell'amicizia c'è da una parte e curare il suo archivio
Il suo archivio che abbiamo lavorato insieme a Giuliani sta qui Giulia Dettori è che abbiamo versato all'al Senato abbiamo anche presentato il ventuno settembre il desco sale il ventuno febbraio scorso
Ora manca piccole cose ma sostanzialmente tutto ore ordinato e quindi anche si può accedere studiare le sue cartelle le carte sono una cosa infinito perché inizierà il minerale cento
Anzi alcune cose riguardano proprio qui l'Ostiense l'abbiamo presentate per esempio anche banalmente le sue non so qual è il termine tecnico comunque diciamo una sorta di pagelle che Luís aveva fatte qui dalla Parrocchia di San Benedetto al Porto anche da lì si evince delle strane cose che sono successe a Mario ad esempio appunto il legame con il parroco di allora di San Benedetto al Porto e poi è stato
Dichiarato Giusto fra le Nazioni quindi questa crescita lo stallo Ostiense avvenuta in ambiti in ambienti con dei risvolti anche strani e particolari
E su quest'archivio c'è un lavoro immane da fare né ci sarà tempo e modo per lavorarci appunto ora Pasquale dire era fuori
Questo Mario pre opera Istat sul mare opere operai sta per esempio
Attratto una lettera molto anche divertente del mille novecentocinquantotto che ha scritto Ugo Spirito Ugo Spirito penso che lo conosce alle più o meno tutti è stato questo filosofo legato alla sinistra
Gentiliana e che è stato anche il relatore di Mario della sua tesi di laurea fatta nel cinquantasei
Il dottor Mario Tronti si è laureato nell'ottobre cinquantasei in Filosofia col massimo dei voti e la lode
Ha presentato una tesi sulle fonti del pensiero di Marx
Di Marx di cui io sono stato relatore
Le fonti di questo pensiero venivano specificate nella e qui è molto interessante la triade
Allora nella filosofia hegeliana nel pensiero politico francese e nell'economia classica inglese
Quindi vari appartiene a quella generazione di italiani che potendosi formare nella scuola appunto postfascista dopo la dittatura poteva accedere a tutte queste cose quindi
Quando parliamo spesso della differenza italiana realtà Mario era un pensatore europeo S già nella tesi di laurea si parla di filosofia hegeliana pensiero politico francese economia classica inglese uno spirito un po'stranieri l'ironico
Il reale farò considerazione importante c'è il loro potevano accedere a tutte cose che fino allora nessuno poteva accedere e quindi già Mario nel cinquantotto poteva dirsi un filosofo di caratura europea proprio perché poteva accedere a queste a questi tre filoni del tutto punto tedesco Francia e Inghilterra unire era questa
Da questa cosa l'altra dalla lettera prosegue sostanzialmente a una lettera diciamo di raccomandazione perché Mario voleva andare in Germania quindi
E Ugo Spirito scrive all'assegnazione delle borse di studio in Germania dicendo prendere Mario perché è bravo
E la cosa divertente lo l'ultima le e l'ultima riga
Per le figlie per le felici attitudine speculative l'impegno dimostrato dal Tronti sono lieto di raccomandare il suo nome come quella di un giovani particolarmente meritevole di essere aiutato nel proseguimento dei suoi studi
Quindi qui c'è pure questa divertente espressione delle Felipe felice attitudini speculative vini Gianni cinquantotto Ugo Spirito aveva capito che Mario
A avesse potesse avere delle filles uscì Pellice attitudini speculative quindi lampade divertente e appunto dimensione
La prova che questi archive mezzo un archivio appunto in cui noi lavoreremo e e ho mandato così tanto per mettere un po'di curiosità Walter per esempio due testi sulla città cioè i resti in cui Mario negli anni ottanta si occupa dove il Partito comunista della della città sono tutti di un'attualità di una
Precisione
Abbastanza impressionante per cui leggevo questa cosa sembrava scritta sulla Roma di oggi quindi
Da una parte l'archivio dall'altra andiamo un po'più in medias res questo tema dell'Atlante della memoria operaia questo è un tema che Mario ha affrontato varie volte la prima volta ne parlo in un convegno a Piombino che non ha parlato per la prima volta niente poco di meno raro racconta Mattia nel due mila sedici
Quindi già dall'epoca ricorribile con Mario c'erano messi in testa di fare questa tramite sull'atlante che fosse progettato come ha ricordato altere sulla falsariga della durante l'Harbour diano tra l'altro appunto questa questo luogo potrebbe ricordare anche un po'l'idea di Warburg perché da una parte c'è l'arte classica dall'altra c'è l'arte
O comunque il patrimonio culturale novecentesco e da questo contrasto da questa cosa nasce un po'l'intuizione Ivar Burke che era quella di creare sessantatré pannelli in cui giustapporre mettere vicino uno all'altro delle immagini immagini raffigurate strada una parte l'arte classica dall'altra
L'attualità quindi quello che succedeva nella nell'Europa del degli anni Venti quando questa cosa è stata è stata pensata da largo che tra l'altro appunto è stata pensata in mostra per la prima volta a Roma l'Accademia Hertziana Piazza di Spagna quindi c'era anche questo legame un po'misterioso fra fra questa davanti a Roma quindi quando con Mario abbiamo in Ciad o affrontare questa cosa abbiamo pensato tutto una serie di di possibilità che questa e questa durante potesse qua quale forma dare a questa durante e ora la prima forma che siamo riusciti a dadi e questo libro
Come dicevo come si sarebbe detto negli anni novanta un pretesto no tre testo un testo che sta prima tanto è vero che c'abbiamo tenuto che il libro si chiamasse per una branca della memoria operaia in cui nella proposizione nel per c'è l'idea che sia una prima cosa di un progetto più ampio che appunto riguarda un po'quello che dicevamo prima cioè cosa cosa e come
Relazionarci con l'eredità del pensiero di Mario e l'Atlante ci sembra ci è sembrata proprio una cosa molto molto importante questo libro ora voi ne parleremo un po'e è un libro costituito da varie noi abbiamo usato la metafora di Di Luca cioè della della forma e del dell'anime delle forme per cui l'anima e la stessa cioè la classe operaia e cosa sta dalla classe operaia anche qui inutile dirvi
Pallavolo affronterà un po'meglio che non è semplicemente una vera nostalgica del tipo quante erano bravi gli operai
No eh l'idea appunto che la memoria serba come strumento che la politica si dà nei confronti della storia cioè tutte le cose un po'ha ricordato sia Jamila sia i dati la storia non deve essere
Presa così com'è ma va combattuta con le armi appunto della politica in qualche modo anche con le armi della memoria
Questo libro fatto di di frammenti sempre con l'idea anche lì che il frammento il pensare per frammenti non significa avere un pensiero
Frammentato ma aveva un pensiero forte contundente proprio che si alimenta di più
Ponti in questo caso ho segnato qui ci sono circa almeno ventidue autori autori e autrici dico almeno perché ne parlavamo prima con Giulio c'è anche un autore collettivo che si chiama mentalmente quindi almeno sono ventidue autori ci stanno tre barra quattro fotografi nel senso che abbiamo avuto anche il privilegio di avere Maurizio Maggiani che diverse scrittore anche un notevole importante scrittore italiano che in questo testo
Ci appare sotto forma di fotografo e appunto poi l'abbiamo curato io e Mario in una in una staffetta fatta di telefonate di messaggi
Che che appunto come ricordava l'alter ego sono durati quasi fino agli ultimi giorni di Mario quindi è un libro appunto molto
Molto sofferta sofferto anche da un punto di vista umano ma è un libro su cui secondo me bisognerà tornarci c'è un libro appunto iniziale e
Poi ne parlerà un po'più approfonditamente
E quando abbiamo intorno appunto prima di noi intorno al due mila sedici due mila diciassette abbiamo i c'era parlare e poi spiegherò in che termini di questo di questa adorante anche o delle istituzioni annoiare
Una è il Circolo Gianni Bosio che dopo nella persone di Sara Laura ci faranno regalo musicale
E un'altra istituzione che ci ha ascoltato prima del corride che oggi appunto un po'volevamo anche e ci sono stati con noi la Mondego indi l'archivio del movimento operaio che una istituzione che sta qua davanti prima c'era il presidente vita quindi anche con loro parlammo la terza istituzione con la quale parlammo seduta qui alla mia destra nella persona di Mattia cambi Longhi e la Fondazione Di Vittorio a fondazioni dittatura magari ce la presenterà anche due secondi
Mattia però era una delle tre gambe che avevamo interpellato prima che appunto il il il co-leader interrompesse un po'come inevitabile come purtroppo è successo per tante cose il nostro lavoro quindi io darei la parola Mattia poi riparlo un po'più approfonditamente di che cosa è stato l'Atlante infine e sarà Laura canteranno delle cose di cui sesti tre quattro
Carte vede qualcosa che io non so quindi storici spiegherete tutto una sorpresa
Che quindi dare la parola Mattia e in sala c'è uno degli autori del libro dopo ne parlerò diffusamente Eugenio Raspi che non vedo perché c'è una luce tremenda qua sopra
E quindi ecco leggendo e dare la parola Mattia e poi di nuovo io e poi musica
Walter c'è qualcosa
Ok
Grazie Enzo grazie a tutti grazie ACR siamo d'per l'invito e per la punto volontà di coinvolgere di coinvolge la Fondazione Di Vittorio all'interno di questa giornata appunto nella presentazione dell'Atlante del per un atlante della memoria operaia per penso quei pochi che non lo so verso la Fondazione Giuseppe Di Vittorio
Il centro studi il pensatoio
Della CGIL svolge articola la sua attività in una Area legata alla cura la coltivazione della sella memoria in una replica delle ricerche economiche e sociali e in un'aria invece concentrata focalizzata sulla formazione
Dei quadri e dei delegati sindacali
Io sono figlio appunto di essere qui oggi anche perché appunto di per discutere di di questi libri questa infrante
Perché credo che la rilevanza ai l'importanza di questo libro suo motivo interesse
Risiede anzitutto nell'ambizione che incarna e a cui tenta di fornire una concreta applicazione sarebbe dire la volontà che viene espressa a chiare lettere l'introduzione dimero Tronti la volontà appunto di approcciarsi al tema del conflitto sociale della lotta di classe
Focalizzando l'attenzione su alcuni determinati aspetti considerati tra lasciati nomi sconosciuti persino dalla tradizione teorica e da un preciso filone del marxismo come appunto quello opera in lista
Che aveva nonostante tutto fatto dell'assunzione del punto di vista operaio la chiave interpretativa per comprendere decostruire decodificare la logica di sviluppo il capitale le sue leggi movimento il tipo di innovazioni tecnologiche con cui plasmare l'organizzazione del lavoro reagendo appunto all'iniziativa di operaia di volta in volta non sta dunque questo
Preciso angolo visuale elevato a paradigma del dall'opera Isma'cioè il punto di vista operaio concepito con avviato con uno strumento ermeneutica conoscitivo
Lo stesso delle isole diverse se esperienze editoriali e politiche originate dalla rottura dei poteri Rossi dall'iniziativa di Raniero pensieri
Avrebbero però secondo Tronti prestato poca in certi casi pochissima attenzione ad una dimensione ben preciso della condizione operaio appunto come la dimensione emotiva quelle emozionale legata al vissuto quotidiano alle biografie degli operai stessi ogni Consigliere centrale fondamentale per un progetto politico quello del dell'organismo intenzionato a rovesciare relazioni sociali di poter esistenti e che proprio per questo motivo aveva la necessità di darsi una carica una proiezione egemonica propria partire quindi alla valorizzazione dell'antropologa dell'antropologia del tipo umano di natura operaia
Se cioè la tradizione è l'approccio inaugurati dei Quaderni Rossi si erano buttati a capofitto nello studio nella comprensione e nell'analisi di quella che definivano la composizione di classe
Usando strumenti conoscitivi e di indagine come l'inchiesta operaia
Capaci quindi strumenti capaci quindi di oltrepassare
I limiti di un marxismo concepito in maniera solamente teoretica e quindi incapaci ritenuto incapace in quegli anni di tenere il passo
Delle trasformazioni tecnologiche dei mutamenti l'organizzazione del lavoro delle nuove e più raffinate forme di studi di sfruttamento di alienazione di estrema unzione pur quindi nel quadro di questi importantissimi innovazioni teoriche politiche volte quindi a conoscere la classe operaia reale
Tonti riconosce l'intruso è l'Atlante come sia sostanzialmente il mancato come sia stato come
Se astuto mancato l'organismo dell'epoca l'obiettivo di indagare anche quella che definisce la composizione umana della classe operaia
Riconosce il cioè un limite di appiattimento sociologico socio logistico non in grado di esplorare penetrare a fondo una dimensione che al contrario come egli stesso nota
E stato invece scrupolosamente coltivata dalla borghesia attraverso tutta una serie di forme lettera di forme letterarie per in primis
Il romanzo al fine di presentare come universale magnetico e quindi anche aggregativo il proprio tipo umano il tipo umano borghese il suo sistema valoriale e le ambizioni chiassosi riconnette andrebbe forse indagato uno degli aspetti delle potenziali ragioni di questa mancanza a mio avviso la butto lì potrebbe essere il difficile rapporto che si instaura tra la prima fase dell'opera Isma'e l'elaborazione gramsciana la quale teorizzando la questione dell'egemonia e quindi di un dominio di classe
Non ridotto semplicisticamente all'aspetto coercitivo opponeva con forza il tema del reso degli eventi culturali politici e di senso comune all'interno di un progetto egemonico contro egemonico
Può darsi quindi che una delle ragioni della poca attenzione verso quella che Tronti chiama appunto la composizione umana e la classe sia legata proprie la contrapposizione che i gruppi intellettuali quelli di godermi Rossi classe operaia di contro piano
Abbiamo sviluppato in un preciso contesto storico nei confronti di un certo marxismo certamente sui cistico e nei confronti della letture dell'interpretazione
Di Gramsci all'epoca dominante l'integrazione patrocinata principalmente dal PC e che quindi ha agito da deterrente verso un confronto l'incorporazione di quell'approccio e di prove e dei problemi che quell'approccio poneva o ancora come ha sottolineato nel suo il testamento politico intellettuale
Un intelletto un intento al dirigente del momento operaio particolarmente caro anno della fondazione Di Vittorio cioè Bruno Trentin nella sua Città del lavoro una delle ragioni di questa sottovalutazione di elementi culturali politici e finanche emotivi potrebbe risiedere
Nell'eccessiva focalizzazione di una parte degli dell'opera Isma'sull'immediatezza
Di una classe concepita come pura senza storia senza passato ovvero quella rude razza pagana naturalmente interessata
Ad un solo tipo di lotte quelle sarà Reality disse in quella fase come le sole assolutamente dirompenti incompatibili
Con il capitale con la sua necessita di una peretta oculata pianificazione dei processi produttivi
Una posso quindi che potremmo dire qua per un vizio quasi originario ha sottovalutato l'insieme delle mediazioni dei punti intermedi dei corpi intermedi che si collocano fra fabbriche lo Stato
E che è un tema che non a caso rappresenta non solo il motivo per cui negli anni settanta l'indagine l'attenzione di Mario Tronti cambia punto focale si concentra sempre più sullo Stato sul politico
E sulle sue logiche interne ma che ha rappresentato appunto un enorme elemento e motivo di dibattito e di riflessione autocritica in una parte rilevanti di cui il gruppo quella che una parte letteratura definito la cosiddetta destro penalista e che infatti sintetizza in un qualche modo questo questo dibattito se questo è molto critica all'interno di un convegno a mio avviso ancora fondamentale ancora oggi
Per capire le vicende esiste dagli anni Settanta e mi riferisco al convegno di Padova su opera ISMU e centralità operaia mille duecentosettantotto in cui diversi dei protagonisti
Di quella stagione eretica mettono tutti seppur con modalità tonalità differenti
L'accento sulla necessità di recuperare innestare sull'originario approccio opera Issa delle categorie teoriche capace di tenere in considerazione quelle mediazioni quei punti intermedi precedentemente sottovalutati
Aprendosi quindi o al pensiero negativo o all'opera di Carl Schmitt e restituendo così maggiore ricchezza e profondità ad una prospettiva di trasformazione sociale che vuole avere nella classe operaia nel mondo del lavoro
Il proprio principale eterno
E proprio unto le vicende altalenanti di quella che abbiamo definito nella centralità operaia che deve dapprima un suo declinare e un suo eclissarsi persino come questione operaia dagli anni ottanta in poi
E in questo di filiali la centralità politica di è chiaramente all'origine il declino della centralità Such Ale connaturato alla transizione posture vista
E appunto
Età avverte che vede infine un suo risorgere in anni come quelli recenti in cui si è esaurita la vita del mondo Irem mica conflittuale che ha fatto seguito al cambio d'epoca dell'ottantanove
Questo movimento altalenante questo movimento carsico potremmo dire
Spiega in un qualche modo il senso di questo libro e dei contributi e delle testimonianze raccolte al suo interno
In quanto nello raccontare semplicemente delle storie di vita operaia proprio a questo
Eccentriche e devianti rispetto ad un senso comune pervaso dall'immaginario delle smart tappo dell'idea di auto imprenditorialità di una società liscia e pacificata
Dall'assenza di interessi
Contrapposti già quindi il solo fatto di raccontare queste storie è dice Tronti un atto di insubordinazione antagonista proprio il punto per via di questa sua inattualità e della sua capacità di rompere con l'immaginario propagandato
La ricomposizione di questo filo rosso che appunto collega il vissuto operaio di ieri a quello di oggi e quindi fondamentale scrive Tronti per ricaricare Leardini oggi scariche del conflitto anti capitalistico
Per chiudere io credo che l'importanza che come Fondazione Di Vittorio riconosciamo ad una giornata
Come questa di commemorazione di ricordo di uno dei principali intellettuali italiani di uno vincente il Fai della sinistra italiana e del movimento operaio Italia novecento
Ci porta a proporre alle altre realtà organizzatrici in primis al CRS ma anche all'amor d'un ulteriore momento di studio riflessione e approfondimento in linea con una ricerca Google come Fondazione abbiamo deciso di avviare intorno a quelle che abbiamo definito le culture della CGIL
Nello specifico crediamo che proprio per la sua rilevanza divarica intellettuale terrà sue ricchezze per la sua varietà in Terna
Sia assolutamente utile fecondo riflettere ricostruire i diversi e molteplici rapporti i legami persino i conflitti che intercorrono tra anni settanta sessanta settanta tra l'opera Isma'politico e teorico e il movimento sindacale italiano a partire dalla sua organizzazione più rappresentativo Beraud la CGIL ma guardano anche alla CISL e all'esperienza di un certo perbenismo cattolico
Magari Badia concorrenze la conflittualità che in più fasi ha caratterizzato i rapporti fra queste due realtà e anime del movimento operaio non sono però mancati
I momenti di confronto di contatto di sovrapposizione pensava sempre alla breve collaborazione tra Foa e il gruppo la sinistra sindacali da un lato e il gruppo Panzeri allo dall'altro e del resto il primo editoriale i Quaderni rossi
è appunto il testo di fuori intitolato lotte operaie
E lo sviluppo capitalistico incentrato proprio su quel concetto di autonomia e autogoverno operaio auto-governo tanto delle lotte quanto del processo produttivo come fine tendenziale
Un tema così centrale nella vicenda la CGIL e che per questo rappresenterà il primo tema di riflessione del primo appuntamento sulle culture da CGIL che terremo inizio due mila quattordici proprio su questa macro tematica
E credo quindi che un altro tassello altrettanto importante si appunto la ricostruzione dei difficili rapporti tra la CGIL e la sparizione opera istiga e credo sia uno sforzo intellettuale che vogliamo e dovremmo compiere assieme grazie
Grazie Mattia e chiaramente ora divampa presenterà un po'meglio rosso il libro in modo che poi possiamo dare spazio alla musica e quando con Mario parlavano di questa cosa io ho usato comare uno in termine che glielo dovuto spiegare i dieci volte perché il termine narrativa trans mediale
E no perché Mario non fosse curioso però perché è un termine un po'diciamo che viene dalla
Dell'audizione
Inglese e c'è l'idea di fare un racconto quindi è una cosa narrativa attraversando un po'i media quindi che fosse capace appunto di superare quelle e quelle categorie e poi stantie per cui una cosa ho bianca o nera trans mediale significa appunto che vi ha scampata
Raccogliere il meglio che può venire da varie e diverse forme d'arte
E raccontare la storia ragazze operaia approvazioni di Vittorio per esempio abbiamo grazie a questo lavoro anche fatto in archivio e trovato un fumetto oggi si direbbe
Graphic novel ma insomma un fumetto su un
Un incendio che avveniva una fabbrica di Modena e Milano centocinquanta e c'è questo fumetto molto bello che abbiamo trovato grazie ad Giuseppe Filippetto Agano storico e sarà fino a poco tempo fa qui all'istituto la resistenza di Modena abbiamo fatto le fotografie e abbiamo ripubblicato in questo testo questo fumetto in cui alla fine ha puntato pari di Vittorio perché all'indomani di questa strage ci fu un forte movimento operaio a Modena e che appunto vide la partecipazione di Vittorio questi funerali con le bandiere rosse quindi abbiamo utilizzato il fumetto abbiamo a appunto anche ospitato un fumetto creato apposta per questo libro fatto da questo collettivo che si chiama Aktion trenta il disegnatore Giuseppe Palumbo che è uno dei più importanti fumettisti italiani è un grandissimo illustratori quindi abbiamo attinto anche a questi linguaggi che sembrerebbero un po'desueti rispetta logaritmo ma che invece secondo noi hanno un senso profondo e e quindi questa parte di archivio di di mappa abbiamo chiamato appunto richiamandoci alla natura proprio di mappa del termine adorante e abbiamo quindi voluto un po'trovare traccia di questa storia operaia in questi ambiti un po'più diverso un po'più desueti
Abbiamo lavorato anche su un archivio particolare quello cioè di Italo Calvino Italo Calvino scrisse una cosa che si chiama
E l'antitesi operaia
Poi al vino quando scrive una pietra sopra nel mille centottanta è una sorta di raccolta di suoi testi in cui appunto inizia il cosiddetto Calvino postmoderno dicendo va bene io sono stato anche uno scrittore politico uno scrittore operaio
Per ora mi occuperò di altre cose e questa antitesi operaia in realtà un testo bellissimo dell'inizio degli anni Sessanta Italo Calvino in cui appunto si vede
Ora ne parlava Mattia queste temperie avvenivano tra la sinistra socialista il Partito comunista la CGIL e Italo Calvino fa sostanzialmente un articolo operai sta tra l'altro sappiamo che Palidoro Darwin aveva rapporti con pensieri aveva rapporti con tutto il gruppo Einaudi quindi abbiamo evitato fuori grazie a va by verandone Tina che è un'amica di di Firenze quest'articolo di Calvino sulla sull'antitesi operaia
E la fabbrica del terrore poi abbiamo tirato fuori anche sempre dagli archivi di persone a noi care un testo di Alessandro Leogrande Alessandro Leogrande appunto uno dei a questo punto sarebbe stato un cinquantenne è un autore purtroppo morto
Nel mille si punto significa diciassette
E e abbiamo avuto la fortuna grazie alla sua compagna sommarie poter pubblicare un testo su su Taranto Alessandro la grande a curato e si è occupato molto di Taranto appunto una città operaia al sud e quindi era importante che in questa mappa
Delle città operaio ci fosse anche Taranto
E l'ultimo aspetto diciamo un po'legata alla alla natura di di questa tonante come mappa come archivio è questo testo e si chiamava fa bello del lavoro che ha curato questo collettivo e si chiama mentalmente continua a guardare
Mattia perché anche questa cosa è stata una cosa molto bella che ha organizzato la il sindacato in particolare la FIOM di Milano
Mi pare intorno al due mila quattordici perché perché questo storyline due mila dodici perché nel due mila dodici uno storico e scopre all'interno Ivan Brentani all'interno del dell'Archivio storico che sta a a Sesto San Giovanni a marchio del lavoro di Sesto San Giovanni scopre il fatto che intorno all'inizio degli anni sessanta la CGIL e la FIOM aveva organizzato un concorso di scrittori operai
Allora che fa la figlio ma non solo ripubblica il testo che ha vinto nel mille centosessantatré questo premio ma decide e organizza un corso di scrittura
Chiamavo Ming due Giovanni Carta briga che un amico è stato anche un amico di Mario perché può appunto Mario né i suoi interessi aveva una passione smodata veri Coming e quindi anche queste diciamo relazioni apparentemente apparentemente estranei che era stamane ha coltivato tantissimo tutto questo tipo di generazione la mia diciamo in cui c'era un certa
Ricezione del pensiero di Mario quindi anche con dei risvolti particolari quindi Giovanni compie fa organizza un corso di scrittura collettiva alla FIOM di Milano intorno al due mila sedici
E organizza essendo loro appunto di Paladina scrittura collettiva un nome collettivo che mai realmente quindi questi per quello dicevo non so quanti odori siamo perché
E questo è un gruppo di operai e operaie che sono raccolti da
Due persone della della FIOM di di Milano che hanno appunto raccolto questa fa bello il lavoro che è appunto uno dei tanti testi che sta all'interno di questo libro che a parte appunto
Con un alfabeto quindi dalla a alla zeta racconta delle storie operaie quindi questo diciamo era una delle quattro gambe dell'Atlante l'Atlante c'ha inteso come mappa l'Atlante inteso come archivio
E la prima diciamo gamba e il primo pensiero di questa durante era appunto legata Warburg e quindi usando un termine tedesco Bild errata l'asse cioè il termine causato Warburg per la sua
Per la sua idea di Atlante avevamo pensato con Mario di fare un vero e proprio
Dei pannelli dei pannelli in cui
E ci fossero delle immagini la classe operaia questa cosa chiaramente voi essa ha avuto varie fasi perché ci hanno dato prima anziché poi diventato un no però
è una cosa che io vorrei riprendere che penso vada riprese che in questo libro testimoniata dal dal un grosso uso delle immagini immagini che appunto vengono da una parte i dati due fotografi Marco Merlini Alessio durante dall'altra da questo uso dell'immagine un po'particolare presente abbiamo avuto appunto il grande piacere di di ricevere delle foto che ha fatto Maurizio Maggiani quindi propriamente uno dei più importanti romanzieri italiani che nella sua molteplici nelle sue molteplici gli vite ha fatto anche il fotografo e quindi ci ha mandato un pezzo bellissimo e sia appunto che facciano i lavoratori
Un altro diciamo raccolta di foto un po'particolare andata via ma corrida ne abbiamo parlato tanto è stata delle foto fatte al funerale del suocero di vita
E in cui la cosa che più ci ha colpito che questo cambiato funerale operaio il funereo operaio avvenuto il venti ottobre del mille novecentottanta
E il quattordici ottobre mille centottanta a Torino c'è la fantomatica
Ma alla manifestazione sciopero dei cento mila quindi questo povero signore che appunto poi è stato anche il padre di gare Diaries Accornero Giuseppe Accornero
Nuove e c'è proprio queste immagini che sono molto neanche nero un po'pirati seppia di questo
Quindi è stato vino degli anni ottanta e ci colpiva questa strana punto un po'Barbour Diana connessione fra la morte di Giuseppe e
La marcia di cento mila è un'altra cosa a cui teniamo molto abbiamo tenuto molto che ci fosse è da una parte gli augurali invertiti è stato appunto alla persona un c.t. abbiamo seguito queste vicende dei pannelli che infatti per questo testo a sostanzialmente prodotto quello che potrebbe essere un pannello anche lì abbiamo voluto essere un po'fedeli a questa narrativa trans mediale quindi abbiamo nessun COER corde quindi uno col cellulare fotografo il quel corde del libro e vede questo pannello
Questo pannello potrebbe essere la base di una mostra avvenire su questo fronte della del
Del va del Warburg e del del dell'amante di Warburg anche quelle immagini del libro sono composte in maniera in cui ogni tanto c'è
Un legame tra il racconto e l'immagine a volte non c'è nessun legame è stato puramente casuale avvolte e perfino fin troppo scontato ci abbiamo
Molto bello un testo di apertura metti sulla g k n che sostanzialmente un grande conflitto operaio che da tre quattro anni illumina un po'la nostra strada e c'è una foto per certi versi molto scontata sulla c k n ma abbiamo voluto lo fare una scelta quasi giornalistica quasi da cronaca di quel conflitto grazie a questa foto quindi la scelta delle foto è sempre stata un po'un po'casuale un porno nella linea larghi purché e l'altro destro appunto iconografico molto interessante il testo di Pier Vittorio Aureli un grande un grande architetto tra l'altro anche Luís di queste zone della Montagnola quindi Ostiense torna sempre
E Pier Vittorio da ha parlato della corte Power che una una torre che sta a San Francisco in cui il tutto una serie di pittori grosso modo legali a Diego Rivera che era messicano ma qui si erano pittori Statunitensi in cui hanno ripreso quella tipica isteria anni Trenta tutta una serie di tematiche legate al lavoro chiaramente il testo di Pier Vittorio scritto benissimo molto meglio di quello che sta dicendo e chiaramente fa anche un'allusione a Sironi e quindi a tutto quel movimento
Estetico italiano in cui appunto da una parte c'era l'elemento della riproduzione di quello che vedevano e dall'altra un afflato in qualche modo rivoluzionario e le altre due gambe di questo di questo atlante
E hanno a che fare con una una con una cosa che diceva Mattia che appunto l'inattualità e chiaramente il termine attuale quando uno parla di Filosofia sempre un posto rischioso quindi nella idea mia di Marion la l'inattualità era proprio questo fatto di raccontare continuare a raccontare la classe operaia per come oggi primo citato Eugenio raspi Eugenio è scrittore ma anche operaio è operaio ma anche scrittore quindi questa doppia
Anima della sua della sua persona
Ha una consistenza materiale nei libri che ha scritto ma anche in un racconto bellissimo che ha scritto per questo libro che si chiama il colloquio in cui racconta
Un colloquio di lavoro quindi sono di racconti molto concreti su quella che è la vita oggi
De degli operai che uno pensa appunto inattuale perché non esistono più invece qui gli operai ci sono ci sono appunto nella forma di di Eugenio che racconta questo incontro questo colloquio c'è l'assemblea del turno di notte di Giovanni Iozzo lì a un altro scrittore operaio anche lì per esempio consiglio non richiesto Giovanni ha scritto il romanzo più bello sulla Napoli degli anni ottanta che si chiama la vita e la morte diverse Grella
E e anche lui fa lo scrittore fa l'operaio però appunto ma riesce a parlare di tutto perché non è che lo scrittore operaio di parlare solo della lotta o della vita degli operai e Giovanni ha scritto questo libro meraviglioso sul Napoli quindi appunto l'operaio riesce anche a uscire dalla gabbia dello scrittore operaio questo era interessantissimo interessantissimo
Testo di di Simona baldanza sì sullo sport anche lì con
Con Mario sempre diciamo di Warburg che anche Luís si occupava un po'della vita quotidiana delle delle anche delle minuterie della vita quotidiana in particolare anche dello sport
Anche lì quando uno parla di sport e classe operaia pensa forse anche
Su un certo immaginare inglese al calcio invece per fortuna Simona smonta questo questo un luogo comune e parla di uno sport di veramente operaio come poteva essere e quello di Simona figlia di operai nella
Toscana degli anni ottanta e novanta e ce la palla volo quindi raccontano sport come la palla fu lo di cui tutti noi sappiamo troppo poco
E poi abbiamo Angelo Ferracuti che sempre in questa parte sulla Trantino attuale racconta il lavoro agricolo il loro lo racconta utilizzando riportare
C'è di cui Angelo è uno dei maestri italiani e quindici interessava e ci faceva piacere che ci fosse anche questa forma narrativa un po'diversa dal
Dal solito e dal racconto
Infine c'era arrivato questo l'ha trovato Mario perché è un suo amico di dive Scala borse su un testo molto corto ma molto bello che si chiama domeniche Zelinda un cui tiro di Ciccio racconta la storia della sua famiglia quindi la story
L'amore fra due contadini
Della Valle Roveto che questa valle vicino Avezzano
E racconta questa storia d'amore sempre nell'Atlantico attuale poi ci stanno tre saggi tutti e tre molto belli uno di Marta Fana uno di Sergio Bologna e uno di Giuseppe Filippi età in cui appunto inattualità
Della classe operaia viene raccontata in base a quello che succede quindi una parte si Marta racconta cosa e come si potrebbe riconfigurare un conflitto operaio nell'evocare la frammentazione all'epoca attuale
Giuseppe Philippe Poeta racconta quale è stato il legame tra le lotte operaie la Costituzione quindi risale un po'alla fine degli anni a diciamo da degli anni quaranta in poi e infine c'è Sergio Bologna appunto che è una delle voci grandi dello Verismo italiano che racconta
E e ci parla un po'di della memoria costituente quindi del ruolo della memoria nel poter raccontare oggi il conflitto del lavoro per dire
Alla fine del del del del saggio di Sergio ci stanno queste foto bellissime abbia scelto con Antonia dei
Volevo al termine invece non mi viene il frigo righette partono la pizza con globo quindi Hirai deriva ai tre ecco i fantomatici raider
E quindi vogliamo appunto raccontare quello che era il lavoro oggi tramite i writer da una parte e il testo di Sergio Bologna dall'altra l'ultima cosa
Di questo di questo idea di questa durante la memoria operaia la tenuta per ultimo perché dopo ci sarà la musica Mario
Era appassionatissimi o di musica ogni volta che lo chiamavo gli dicevo Mario abbassala Radio la radio era rigorosamente rigorosamente quella che credo oggi si chiama Rai cinque
Giusto quella che un tempo noi siamo cresciuti con la filodiffusione che era la filodiffusione sì che ora si chiama a Radio cinque
Mario sentiva sempre questa musica Vinicio Mario abbassa un po'che te devo di'delle cose poi per fortuna di telefonate erano sempre molto rapido e quindi non l'ho visto io purtroppo dalla musica della realtà Mario
Il piacere anche la musica che gli dominavano Antonio e Carlo quindi ha sempre avuto una passione per la musica quella più contemporanea tant'è vero che uno degli incolti in incontri che abbiamo fatto Carlo che oggi non c'è
Credo che fosse a maggio aprile-maggio già andati a conoscere Massimo Zamboni Massimo Zamboni per i più giovani penso che non ci sia un bisogno di presentazioni Massimo Zamboni è uno delle due anime dei CCCP
Quindi del rock emiliano di cui uno a Giovanni Lindo Ferretti che tutti conosciamo perché poi prende sempre posizioni politiche è un po'strane e dall'altra Massimo Zamboni che ha scritto questo libro bellissimo e si chiamava trionferà per Einaudi
E che que mes Yeux Mario abbiamo letto e divorato e quindi Mario quando è stato punto mi sembra maggio o aprile sapendo che Massimo Sala Roma dice voglio conoscere Massimo Zamboni vede abbia fatto queste incontra a Trastevere
Mentre dalla parte appunto Massimo provava il suo spettacolo quindi mezza chitarre elettriche amplificatori abbiamo fatto questo
Questa conoscenza che ha portato appunto a farci mandare un pezzo da Massimo l'altro legame fortissimo che mai restituito sempre con un gruppo diciamo Tanca Rocca italiano è stato quello con i Gang
I Gang un gruppo marchigiano sempre di questo filone più o meno punk
E Marino Severini e Sandro Severini sono i due animatori di questo gruppo e da sempre abbiamo costituito con Mario una un'amicizia stellari entro questo termine che Mario stava per bar Bourdais
E anche qui abbiamo felicemente accolto a un testo di Massimo anch'esso di Marino il teste di Marino in particolare su Sesto San Giovanni quindi anche qui ci richiamiamo alla tonante come mappa c'è
Sesto San Giovanni la città operaia per definizione anche lì abbiamo utilizzato una foto molto bella di Marco Merlini che ha fatto a Sesto San Giovanni anche lì c'è questa fantomatica narrativa trans mediale perché abbiamo messo un cuor corde in modo che oltre a racconto di come Marino ha scritto questa canzone su Sesto San Giovanni uno abita anche la opportunità fotografando il Quer corde di di di ascoltare la canzone e appunto mentre il gruppo magari comincia a venire
E con con con Mario sempre appunto lui la la sua passione la musica classica la cosiddetta musica classica in particolare quella tra Otto e Novecento quindi uno dei suoi doveri era Bela Bartók io avevo cercato di
Di forzare un po'l'interpretazione di di Bela Bartók già Strummer come due anime
A Rocca con la stessa idea cioè come sapete Béla Bartók girò tutte le campagne dell'Ungheria della dell'intero nostro un con carico registrando la voce e le musiche dei contadini utilizzando anche lilla stracci era quindi anche lì c'era quell'idea Warburg è stato uno dei primi usati dalle positiva Mario era una persona che col computer era veramente bravo questo lo posso dire
Mario cioè una capacità tecnologica davvero particolare e quindi questo interesse diciamo veri nuove tecnologie ci sembrava appunto uno dalla parto registrasse i contadini col nastro c'era così
Inglese quindi particolare giostra Moro polacco Paul Simon d'registravano il reggae eccome da una parte della la cultura musicale contadina dall'altra la cultura musicale giamaicana poi dall'arte Béla Bartók dall'altra parte i Clash hanno riproposto
Quelle melodie o quelle linee ritmiche e da qui e viene richiamandoci a
Sergio Bologna la grande lezione di democrazia di Béla Bartók quindi la grande lezione di democrazia che c'è all'interno
Di questa musica che troppo spesso definiamo pop o moderne realtà
Né i fratelli Severini Massimo Zamboni in giostra Amber in tutta questa musica che Mario ascoltava di nascosto
E anche volentieri resi ai figli c'era in realtà una grande lezione che vorremmo recuperare che vorremmo per questo ci interessa molto l'interazione con con il Circolo Gianni Bosio ci interessa l'interazione nella sala Ceppino Mereu è una persona cui pure voi abbiamo fatto un po'di cose sulla la musica folk irlandese la musica folk scozzese c'è recuperare tutto un patrimonio musicale per quello ritorna la parola patrimonio da cui sono iniziato cioè c'è tutto un patrimonio che dobbiamo salvaguardare e appunto nell'ambito della della Dante la memoria operaia c'è anche la musica operaia che va recuperata questo e appunto un grande tema in questo libro l'abbiamo un po'simboleggiato questi due pezzi di di Massimo e di di Marino e appunto ora i musicisti
Gli daremo la parola nel senso li faremo suonare perché appunto l'idea di questo libro come pretesto ritorna questo gioco di parole sarà e sarebbe proprio questo cioè non è che voglio fa la classica presentazione in cui andiamo in giro a raccontare che cos'è questo libro
Non vogliamo usare questo libro proprio perché magari alla fine delle nostre presentazioni ci sia un gruppetto che suona oppure usare questo libro perché c'è magari un fotografo
Che ha fatto delle foto delle vuole esporre c'è l'idea che la narrazione di questo libro poiché prosegua
Prosegua con altre forme artistiche in questo caso abbiamo la musica quindi ringrazio
Le nostre musiciste
I nostri musicisti gli facciamo piano piano come ci organizziamo Laura
Sì prendiamole Sadie grazie mille
Io no non sappia dire farà parli tu ok ed
Sì cioè
Il genio raffica
Una delle prossime iniziative come Atlantico presentare questo
La città operaia con tutti abbiamo
Però purtroppo non è più l'avermi
Furti uno dei migliori sindaci italiani vincere questa classifica del peggiore potete immaginare e
Le chiavi
Molto
Però pronti di questa l'italico e questi dati importante leggere Sandro e poi tante le
Proprio perché
Dove
Fa
Un
Ma
Numero
I io
I il decreto
Il e
Lo
In
Io
I numeri
Guarda ci
Può
Dei puntini quando allora
Boomerang
Dai
Marchi Lina Volinia nel suo che
Di
E
Prendendo metto mi e
Otto e il
Il popolo
Generale la
Partite aprioristica
E
E
Omologo no no
Aveva deciso
La
No
Novanta
Carrera e
Ma ok
Il segnalano
Quorum da cioè idee
Viene
Nella
Una
Va bene no
Grazie e
No
No
E
Degni
Benissimo prima
De
Di
Bisogno
Allora qua
Di
Che
E ieri di allora
Le
Di no
Di
E
Emanata
Durevoli
I
Bene
Per proseguire no
Combattente proprio
Ma
Laddove
O Ri
Mario
Arriva
Mina pongo una
Non
Altri
La
Un'idea
A di i vari
Nostro
Di a a
Comunque rende vero
Le o gli narrando irrisori
PRC Lina
Leo
Oppure di la o
No isolare
Io
In i non
Intini
Dei
è è
I innovazione
Di
A
Dica
Vetrine fuori
Di
Né ma
Che fino
Circondata
Ma evidente
Niente disciplina ma tornata forza
Di
Invece
E
I punti
Se color aragosta
Che Ghedini
Una cosa
No
Restrittiva
E
Che
Egli
Vorrà
Che
Dedicata ottenendo Bernardo
Massima
Comunque eravamo
Niente
Tanto ieri della va be'
Infaticabile in
E
Cioè
Venticinque per cento
Viene metri
Più
Bisogna
Nella
Alla legge
E lo lo
Che per
Evocato
Ecco
I
Lo ecco
Però a devo il
Era
Di
Il veicolo in i
Il ma dietro non mostrano normalità sotto
No
De
No
No
Le
è nato mia figlia
Però da
Lotta a
Bene ecco
Ai
Fini allora
La
Muniti della viabilità
Giusto che della
Tratteremo da sovrani
Errata questa è una città ribelle
Dai bombardamenti davvero allora
Dice
Inutili dilania fascismo
Rilevando Andrea nato confini
Conformi regolamento album Bizioli abbiamo
Piangendo era aree siano ha scritto sulla salvaguardia
Di condizioni l'abolizione se lasciata
L'authority generale
Risponde
Sì col Governo andava via insomma borghesi anche
Non nasce
Omonimo
Vengono