Notiziario antiproibizionista

Lunedì nove ottobre del due mila ventitré un saluto da Roberto spagnole bentrovati all'appuntamento con il notiziario antiproibizionista di radio radicale
Il TAR del Lazio il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha sospeso il decreto con cui il ministro della Salute Orazio Schillaci ha reintrodotto il provvedimento che era stato il suo predecessore Roberto Speranza
Che inseriva le composizioni per uso orale di cibi di ottenuto da strati di cannabis nella tabella dei medicinali del Testo unico sugli stupefacenti considerando dunque al pari di un farmaco prescrivibile solo dei medici e acquistabile solo in farmacia
E che era stato ritirato quel provvedimento dopo le proteste di produttori e commercianti i giudici hanno accolto il ricorso presentato dall'associazione imprenditori canapa Italia e si esprimeranno il prossimo ventiquattro ottobre tra l'altro ministero per la salute
Ha reso noto nei giorni scorsi che si costituirà in giudizio ritenendo che il ricorso sia privo di fondamento allora tanto bisogna chiarire che anche perché sono in questi giorni ci sono state un po'notizie anche proprio non non proprio correttissime
Non è vero che i cibi di è diventato uno stupefacente la molecola se non non non è toccata dal dal decreto il provvedimento riguarda le preparazioni orali cioè gli oli gli estratti le capsule tinture
E anche i prodotti ad uso cosmetico aprono approvato dall'Unione Europea non vengono toccati
E poi il il decreto Schillaci non riguarda la cannabis cosiddetta light che potrà a continuare ad essere venduta nei negozi specializzati oltre che nelle parafarmacie
Nelle erboristerie dai tabaccai
è importante tra l'altro notare come i giudici del TAR abbiano deciso la sospensione cautelare del decreto Schillaci anche in considerazione del fatto che dopo la sua entrata in vigore si sono verificati sequestri indiscriminati di prodotti come le infiorescenze
Quei prodotti cosmetici
Che nulla hanno a che fare con il provvedimento questo decreto del sette agosto
Sembra sono inserirsi nella possiamo dire la guerra governo Meloni a dichiarato contro la cannabis compresa quella light la Canalis è quella che ha un contenuto di THC
Inferiore allo zero virgola due per cento ma è ricca invece di di cibi di ci sono c'è stato una dichiarazione come quella del deputato di Fratelli d'Italia Riccardo Ghedin De Corato che si è detto esterrefatto da questa da questa decisione dei dei giudici
Perché dice che le le droghe l'anche droghe cosiddette leggere scientificamente provato che generano dipendenza che procurano danni fisici per l'aumento negli anni dei loro principi attivi scientificamente smanie sempre detto per dare un ma anche una patina i credibilità le proprie dichiarazioni anche se poi non si citano mai però le fonti a cui si fa riferimento
Il punto è che in questo caso non si parla di droga perché appunto i cibi di cannabidiolo
è uno dei principi attivi contenuti della cannabis ma non produce gli effetti psicotrope quelli del THC per esempio il delta nove tetraidrocannabinolo
E da tempo sono noti e studiati i suoi effetti calmanti rilassanti antinfiammatori e però con con questo decreto Schillaci che riprende quello di speranze il governo ha deciso di non tenere in considerazione le evidenze scientifiche ma di andare contro anche la giurisprudenza dell'Unione Europea e contro anche le posizioni assunte dalla stessa organizzazione mondiale della sanità Award è un provvedimento che rischia di penalizzare pesantemente l'intero settore produttivo e commerciale della canapa mentre finisce per favorire l'industria farmaceutica la quale però resta preclusa la possibilità di produrre per esempio i famosi cannabinoidi dico invece ci sarebbe molto
Molto molto bisogno c'è molta carenza allora vogliamo parlare appunto di cannabis di cannabis light Tracanna bislacche diritto pesante il titolo di un convegno che si è svolto lo scorso sette luglio a Parma organizzato da l'associazione Antigone da Forum droghe dalla società della ragione
Con la collaborazione delle associazioni locali degli avvocati ai Gaiga APPA con la Camera penale di Parma con il patrocinio del Comune di Parma la registrazione integrale la trovate su radio radicale punto it di
Ci son stati saluti istituzionali poi la relazione introduttiva di Franco Corleone che fa parte del comitato scientifico della Società Della Ragione ma non vogliamo sentire in questo notiziati predizioni sta due degli interventi che erano preordinati
Il primo è son due due leghe due avvocati il primo il tema è la giurisprudenza sul fiore di canapa più interrogativi che certezze della con l'avvocato andremo lei poi la canapa lino e nella giurisprudenza comunitaria anche appunto per capire visto che parliamo del decreto Schillaci anche qual è la situazione in cui ci ci troviamo il convegno è stato moderato condotto dal segretario fra un dog dato fiorentino euro sentiamo questi due interventi il primo l'avvocato Andrea mole la giurisprudenza sul fiore di canapa Pinto cattivi certezze quell'avvocato Giacomo Bulleri la canapa nella giurisprudenza comunitaria
Grazie a tutti per essere venuti grazie per avermi invitato a questo convegno è una materia che mi interessa molto
è un argomento che da un certo punto di vista sicuramente anche scomodo scomodo perché
Anche gli avvocati insomma
Non non non ne vogliono parlare molto volentieri non toccano questi argomenti perché sono argomenti dove poi si viene trascinato inevitabilmente in questioni politiche che gli avvocati poi vogliono spesso evitare
Purtroppo visto il terno a assegnatomi no non potrò essere
Così interessante come l'intervento che mi ha preceduto
Che è stato Parma molto illuminante infatti volevo ringraziare apertamente
E quindi passerò all'analisi della giurisprudenza che ha caratterizzato
L'argomento della canapa leit
Partiamo da un quadro normativo ovviamente del DPR trecentonove
Del novanta
Che ha introdotto o all'argomento droghe classificando le anche in base al delle tabelle
E suddividendo rapidamente per principio attivo
All'interno di questo panorama
Successivamente
è intervenuta sono intervenute diverse modifiche la prima nel due mila e cinque che ha unificato sostanzialmente era delle tabelle le tabelle quindi ha parificato
Droghe leggere e droghe lettere pesante e adatto alla poi dei nove anni dopo alla sentenza dalla Corte costituzionale che chiaramente ha detto che
Alcune sostanze non possono certo essere trattate come le altre e di conseguenza stessa intervento normativo nuovo del due mila quattordici che ha di nuovo portato a quattro e tabelle e ha suddiviso
Correttamente l'onore di vedere sostanze a seconda alla loro pericolosità anche
Nel due mila e sedici come dicevamo legge due quattro due intervenuta
A sostegno della filiera della canapa
Questa legge ha lasciato spazi molto aperti sia l'interpretazione
Sia all'applicazione poi in concreto
In realtà questa norma da un elenco di finalità rispetta le quali
All'attività a può essere sviluppata
Tra queste non viene menzionata espressamente
La il commercio dei derivati della canapa e questo diciamo che è stato il problema che ha ingenerato il dubbio che tale attività potesse rientrare in realtà nell'alveo della DPR trecentonove del novanta
Nel corso degli anni prima della famosa sa sentenza delle sezioni unite gli affetti zio Stati diversi orientamenti
Sul secondo alcuni
Evidentemente
La norma che autorizzava la coltivazione della canapa sa attiva quindi la canapa
Che contiene un grado di THC notoriamente molto basso e che comunque andava limitato allo all'interno la soglia di zero virgola due e zero virgola sei per cento
Diciamo questa questa norma
Per cui questa orientamento giurisprudenziale riteneva che questa norma forse speciale rispetto al DPR trecentonove del novanta e quindi derogasse al DPR e autorizzasse tutto ciò che poteva essere ricompreso nel concetto di filiera
Rispetto a questa sostanza
Di conseguenza si è ritenuto che fosse lei cita la il commercio anche delle infiorescenze delle foglie e delle scemenze
Derivate dalla canapa purché rispettasse i requisiti presupposto della legge due quattro due del due mila e sedici ovvero la tracciabilità della seguente
E l'essere all'interno della soglia tra zero due e zero virgola sei
Per cento di THC
Contro questo orientamento giurisprudenziale ne è nato uno di opposto segno che dice
Ha sostenuto che il legislatore ha voluto unicamente legittimare la coltivazione della canapa ma non la trasformazione e di conseguenza non non la Commercio commercializzazione il commercio quindi secondo questo nuovo orientamento
A a tutti i rivenditori sostanzialmente di canapa leit di inflorescenze i fogli e disse mense agivano in regime di illegittimità
Ovviamente tutti questi orientamenti sono conseguenti a interventi diverse parti d'Italia che hanno
Hanno caratterizzato se questi interventi soprattutto di carattere cautelare per cui non non non si è giunti a delle decisioni e di merito
Prima dell'intervento delle sezioni unite
L'intervento delle sezioni unite è stato di fondamentale importanza
è un intervento che ha dato ha ha dato luce ai diversi precedenti
Puro opposti orientamenti interpretativi
A ha concluso sostanzialmente
Negando che
La legge due quattro due del due mila e sedici abbia autorizzato il commercio
Delle foglie dell'asse della semente e soprattutto delle infiorescenze de il della canapa
Sa attiva
La la sentenza delle sezioni unite fa una disamina
Completi Shima
Del sia della storia della normativa italiana in tema di ha di sostanze stupefacenti
Come anche
I lavori preparatori rispetto alla legge due quattro due del due mila e sedici
A a mio modo di vedere proprio questo il punto dolente
Del del del diatriba che si è sviluppato successivamente cioè è la norma
Ha voluto a mio modo di vedere lasciare una zona grigia
Rispetto a la legittimità o meno del commercio del a delle infiorescenze delle foglie
Ovvero non non non si è voluta affronta la responsabilità politica di
A a mettere
La carenza
Della capacità drogante all'interno di una certa soglia
Di percentuale viene THC presente nella sostanza
Le Sezioni Unite quindi sostanzialmente concludono dicendo che legislatore Ubi voluit dixit
Quindi laddove il legislatore del due mila e sedici non ha espressamente menzionato il commercio della seguente del e soprattutto delle infiorescenze
All'interno delle attività lecite lo ha conseguentemente escluso pertanto questa attività deve essere ricondotta
Astrattamente all'interno dell'alveo dell'articolo settantatré del DPR trecentonove del novanta
Dopo questa conclusione tuttavia le sezioni unite
Specifica anche che
Il vaglio comunque del giudice deve essere anche rispetto alla a offensività in concreto della sostanza e quindi deve essere verificato di volta in volta il potere droga
Inoltre
E con questo conclude le sezioni unite
Questa sentenza riconosce che vi è stato
Una legislazione che ha dato adito sicuramente a fraintendimenti a fraintendimenti
Tali che addirittura sono creati degli dette negli indirizzi giurisprudenziali opposte che sono stati risolti solo con l'intervento alle sezioni unite questo al fine del a riconoscimento sostanzialmente due giù probabilmente di una carenza del dolo laddove chi ha ha
Svolto l'attività del commercio o di di di queste sostanze
Non si può porre sicuramente all'interno della responsabilità penale
Allora il
Metto al a quest'ultima sentenza
Al
Venendo concretamente
A Parma rispetto a un procedimento che si è svolto a Parma
Vi è una recente sentenza della Corte d'appello di Bologna che dovrebbe essere passata in giudicato
Che ha sostanzialmente
Interpretato a mio modo correttamente
Di indirizzi che sono stati dati dalle Sezioni Unite rispetto a un caso specifico si parlava di distributori automatici di
Inflorescenze di
Canapa sativa
In gran parte con un contenuto di THC all'interno della soglia zero virgola due zero virgola cinque per cento prevista dalla legge due quattro due del due mila sedici in piccolissima parte
Con una
Una percentuale di principio attivo leggermente superiore
Nel primo grado la procura aveva sostenuto nonostante
I suoi periti avessero individuato nella sostanza un potere drogante singolo all'interno dell'alveo della legittimità nel senso che aveva in hanno indicato le Sezioni Unite ovvero di carenza di poter drogante
I e che questa valutazione dovesse essere fatta
All'interno della singola dose quindi non nella valutazione complessiva dell'ammontare della sostanza sequestrata
Viceversa alla procura di Parma e il giudice dell'udienza preliminare hanno tutto ritenuto che la valutazione della pericolosità e quindi del dell'effetto drogante della sostanza
Dovesse essere fatta sull'intero
Carico di merce sequestrata
La corte d'appello di Bologna che analizzato questa fattispecie suo appello appunto del difensore dell'imputato
A mio modo di vedere riconosciuto e quelli che erano i principi che abbiamo prima evidenziato delle sezioni unite ovvero che
Bisogna fare una valutazione del potere drogante e questa valutazione va fatta alla luce del principio di offensività quindi
Dobbiamo analizzare non il quantitativo complessivo di principio attivo ma
Singola quantità di principio attivo all'interno della singola dose tant'è che a maggior ragione in questo caso si trattava di un distributore automatico dove la merce era già suddivisa
In in dosi insigni sacchettini da un grammo e quindi pertanto andava da secche il nell'ottica del rivenditore quella era la dose all'interno del quale doveva essere quantificato il principio attivo e il poter drogante
Quindi questa questa sentenza ebbe modo di vedere è una sentenza che è importante perché è successiva sicuramente all'intervento alle sezioni unite
Fa fa più luce diciamo nella situazione di incertezza in cui
In cui sommaria
C'ha lasciato comunque l'intervento delle sezioni unite che del resto sono state chiamate solo a sciogliere il dubbio relativo a all'applicabilità o meno
All'interno del DPR trecentonove del novanta della a legge due quattro due
Del due mila sedici
A me personalmente il fatto che vi sia una doppia soglia
All'interno della quale riconoscere
Diciamo le il
L'imponibilità all'interno della norma del due mila e sedici da molto da pensare nel senso che è chiaro che c'è un primo limite
Che è ricondotto a ma sostanzialmente a a al sostegno dichiarativa Amenta al sostegno dell'agricoltore perché laddove vi è un una canapa con un tutti a calci infero al due per cento il può essere il sostegno della comunità europea all'agricoltore che che che che la coltiva ma dall'altra severo
Che il commercio
Di tutto quello che non è autorizzato è vietato
Tolto il sostegno
A mio modo di vedere diventa da e rilevante non dovrebbe avere senso una soglia dello del del vero virgola sei per cento basso che invece è stato individuato
Quindi io ritengo che questa soglia è realtà sia stata indice di una volontà del legislatore ridare un margine
A quello che poi è stato considerato invece il il potere drogante del della sostanza talmente queste sono solo valutazioni personali mie
Che però volevo esporvi a a ad esito di questa
Disamina giurisprudenziale
Mi ha molto interessato
Una sentenza
Anteriore
All'intervento delle sezioni unite che ha ritenuto comunque
Di di
L'intervento del della legge due quattro due del due mila e sedici
Come autorizzativa del commercio perché ha fatto una premessa ha fatto una premessa indicando che la canapa è una pianta la canapa non è una sostanza
Essendo una pianta è normale che produca foglietti che produca fiori quindi laddove non è prevista un utilizzo di queste di questi fiori di queste foglie che fine fanno
Se se io ottengo o del della canapa terra la vendita per la trasformazione bivio Indie di Lipsia
Devo necessariamente passare per comunque un'infiorescenza un'infiorescenza porzioni di seni delle foglie di queste foglie di queste sono le scienze cosa ci faccio come le elimina cosa succede se mi viene fatto un controllo nel momento in cui le sto scartando nel momento in cui sto portando con il camion le infiorescenze
A alla discarica per buttarle via
Sicuramente sicuramente auspicabile un intervento normativo
Che vada
A chiarire ma io dico a dirimere la questione perché appunto come dicevo secondo me non c'è stata la volontà e il coraggio di fare chiarezza quindi si è lasciato aperta la porta
Da un lato all'interno interpretazione giurisprudenziale per salvare
Le persone che sarebbero state eventualmente interessate da processi penali ma non credo che questo sia un atteggiamento responsabile che Somma uno Stato possa avere
Grazie mille all'avvocato mole ora appunto come anticipato l'avvocato Giacomo Bulleri del foro di Livorno che si parlerà della canapa nella giurisprudenza sovraordinata in particolare comunitaria
Grazie
Io vi ringrazio per l'invito innanzitutto premetto che non sono un penalista quindi ecco aggiungo una voce diversa che poi si può sovrapporre supportare anche se poi ho avuto modo di collaborare alcuni collegi difensivi di supporto da dei colleghi penalisti per quella che la materia io infatti la materia che segue da un po'danni sia come consulente l'associazione italiana della canapa del dell'Associazione europea e attraverso la quale ha avuto modo di partecipare vari qualche in gruppo tavoli tecnici sia al ministero che in in Commissione europea di una materia in cui tante problematiche che viviamo qua in Italia in realtà vediamo che sono più o meno le medesime anche a livello comunitario
La normativa da materia realtà a il suo nocciolo il concetto di canapa industriale nasce e si sviluppa all'interno della normativa comunitario
Scusate io riciclato una slide interverrà presentazione recente per perché parlava di di di provvedimenti anche per perseguire un attimo e fissarli
Diciamo le le questa distinzione tra cannabis è stupefacente calata industriale le in realtà si ritrova Giannella single con Brescia o narcotico Trax alla Convenzione New York di stupefacenti
Del sessantuno ratificata né tale settantacinque dove sia un concetto essenziale di ratio che bisogna tenere a mente quando si tratta la la questione canapa barra cannabis cioè la la ratio e lo scopo normativa sugli stupefacenti che poi la medesima appresa dal Testo unico insomma DPR tre zero nove
E novanta è quella di evitare la sua azione di sostanze dannose per l'uomo
Tanto che nella single commercio abbiamo una distinzione in cui si dà una definizione cos'è la cannabis stupefacente
E si definisce le sommità fiorite ad eccezione di semi e foglie è già qui la prima la prima incongruenza vedremo con l'allegato due del DPR trecentonove
E anche le le le le infiorescenze stesse quando non è stata estratta la resina
Da qui sia una previsione in cui si dice che gli Stati membri gli Stati firmatari non sono tenuti applicare la Convenzione per le applicazioni industriali della canapa
Che quindi se ne crea c'era una categoria che fa eccezione l'utilizzo industriale della canapa rispetto alla cannabis stupefacente per circa ciò che rilevante l'uso che se ne fa invece poi e vediamo che in realtà siamo arrivati a voler sostenere che è una pianta est a prescindere stupefacente a quindi limitando ab origine una filiera
Passando normativa comunitaria vediamo che la materia
Estremamente chiara tanto che problemi normativi sulla canapa industriale non c'erano
Fino a che gli stati membri hanno adottato una legge nazionale questa è la verità cerca paradossalmente la situazione era più chiara quando si fondava su una circolare una direttiva e recepire
Un provvedimento recepiva le direttive comunitarie di quando poi si è fatto la due quattro due la filiera si è sviluppata davvero dove ci siamo ricordati che forse poteva ancora essere una droga
A livello comunitario nulla quaestio perché l'allegato uno del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e quindi il trattato istitutivo della Comunità europea norma assolutamente inderogabile non da parte degli stati membri include la canapa tra i prodotti agricoli
E questa è la base di tutto il disco della questione a canapa si intende proveniente da delle varietà certificati iscritte nel catalogo comune sono ad oggi circa settanta settantaquattro varietà
E non abbiamo distinzioni fra le parti della pianta si parla di canapa gregge a come proviene del raccolto ma questo del resto se si analizza le altre piante neppure l'oppio a distinzioni tra le parti della pianta e l'uso che che ne viene fatto
Canapa qualificata quindi Prome prodotto agricolo due regolamenti che sono quelli indicati mille trecentosette mila trecentootto
Chiariscono un'applicazione convenzionale del limite di THC
Questo perché perché a livello convenzionale sia inserito questo limite che Akashi per evitare che essendo un prodotto agricolo destinatario del premio PAC si evitasse l'erogazione di un contributo pubblico per una coltura potenzialmente lecita
E quindi sia inserito questo limite che prima era lo zero virgola cinque per cento poi ridotto allo zero tre poi su pressione francese tornato allo zero due
Dal primo di gennaio di quest'anno due mila ventitré ha seguito la modifica e la pacca tornato allo zero virgola tre per cento quindi anche regolamento sempre zeppo di te quindi vale già
In Italia anche dal nome lo zero tre
Regolamento mille trecentootto che invece stabilisce un'organizzazione del mercato comune della canapa e del lino questo una norma assolutamente tranchant perché nel momento in cui un prodotto agricolo a un un mercato comune vuol dire che se applicata uno dei principi basilari dell'Unione europea che la libera circolazione delle merci
Ed è qui che nascono poi i dissidi e contrasti con le normative nazionali perché la realtà è che di questa coltura se ne perdono le tracce nel dopoguerra sopravvive un po'in Francia o nell'Est europeo per destinazioni da fibre essenzialmente o d'assieme
Poi a fine anni novanta si riscopre questa coltura e come si riscopre e cominciano i problemi giudiziari perché si ritorna a discutere se è una droga no in buona sostanza
E la corte di giustizia interviene in questo arco temporale con due sentenze che sono i il fare riferimento alla materia
Nel qual caso Hammerstein che la sentenza citata la quattro S due zero uno del gennaio due mila tre che in cui la corte di giustizia si esprime sulla normativa nazionale svedese perché in quel caso un coltivatore svedesi aveva coltivato canapa
Per i Tata in tutte le sue parti la deteneva in
Ma nel proprio magazzino agricolo la legge svedese ovviamente la consideravo narcotico viene sequestrata lo mandano a processo penale
Un classico diciamo dirà che la materia la questione finisce in Corte di giustizia la corte di giustizia già nel due mila tre
Trova una sentenza estremamente chiare dice la normativa nazionale dello stato membro che limita la coltivazione e la detenzione di canapa industriale ossia proveniente dalle varietà certificate
Contrasta con il diritto comunitario perché limita la circolazione viola la libera principio di di norme violano organizzazione del mercato comune
In più visto che tutte le normative stupefacenti si fondano sul l'esigenza di una tutela la salute levitare assunzione di sostanze pericolose
La corte di giustizia già nel due mila tre stabilisce che le valutazioni di impatto sulla salute pubblica in realtà sono già state fatte dall'Unione Europea
Nel momento in cui la canapa
Di queste varietà che quindi nascono con un THC naturalmente
Imitato
Sono stati qualificati come prodotti agricoli quindi realtà le valutazioni di Shorter giustizia sull'impatto sulla salute pubblica il principio precauzione sono già stati fatti dall'Europa quando ha qualificato la canapa come prodotto agricolo e poi di affatto un'organizzazione del mercato il Comune comune
Poi poi cosa succede
Questo mercato dopo questa sentenza si sviluppò ulteriormente e si arriva agli ultimi anni con lo l'esplosione di questo fenomeno della cannabis light da un lato degli oli al CBI di dall'altro dove da un mercato di nicchia diventa un mercato vero
E allora quando c'è un mercato nero vero
E economicamente rilevante che cosa succede succede che rivengono fuori dubbi che sia una droga
A faccio un esempio la Commissione europea a fine anno Fardella degli anni novanta aveva autorizzato e produttori tedeschi di birra dicendo che il fiore di canapa utilizzato alla stregua del luppolo non ero novel food ma era un ingrediente utilizzabile l'alimento
Nel marzo del due mila diciannove fa una modifica del Nobel food catalogata e quindi del catalogo degli delle delli la in quell'ingrediente sono nove food cioè novel food sono quegli elementi di voi non c'era un consumo tradizionale prima del quindici maggio novanta sette dopo vent'anni d'utilizzo del fiore ritorna estero novel food ecco allora è chiaro che la questione qua non è più né giuridica interpretativa ma e anche editi inevitabilmente di tipo politico morale si ritorna ancora una volta in Corte di giustizia questa volta sulla normativa francese e la corte di giustizia Cortana rap tese del novembre del venti del due mila venti
Ritorna di nuovo sull'argomento in materia ancora più chiara stabilisce il CBI di non è uno stupefacente può essere ottenuto dalla pianta intera
Fiori e foglie incluso
E non si può limitare la circolazione di merci se legalmente prodotta in uno stato membro ecco questo determina un discrimine nella materia perché successivamente gli Stati con una normativa restrittiva
Italia Francia Spagna Portogallo e Grecia in primis si sono trovati e che avevano tutti una normativa analoga in cui con vari fortune si arriva sempre a voler sostenere che sono leciti solo i semi e le fibre mentre fiori e foglie sono barra sarebbero invece uno stupefacente questo perché menzionate nell'allegato due
Del DPR crollasse sostiene siccome sono nell'allegato due DPR droga a prescindere appena indipendentemente dalle verità indipendentemente dal tenore Ceccacci
In realtà non è così e quelle normative degli Stati membri si sono scontrate con la prevalenza del diritto comunitario
La Francia comma sette in cui si è pronunciato il Consiglio di Stato su una legge che vietava la commercializzazione delle infiorescenze esattamente la stessa cannabis la rete italiana in cui il consiglio è stato si è pronunciato invece in favore della liceità del commercio perché non vi sono prove ancora una volta di danni per la salute pubblica e l'Italia stessa
L'Italia stessa in quanto era stato adottato un elenco delle officinali con decreto interministeriale in gazzetta nel maggio due mila ventidue
Come associazione di categoria lo abbiamo impugnato sulla base di questa ricostruzione che ovvio di cui vi ho parlato il TAR Lazio è arrivata ancora una volta a sancire la prevalenza del diritto unitario annullando
Il decreto officinali nella parte che limitava l'uso della canapa come pianta officinale ai soli semi fibre
Escludendo quindi fiori e foglie
Sancendo da un lato la prevalenza del diritto comunitario e dall'altra come
La normativa nazionale rappresenti un'indebita restrizione quantitativa del Mercato comune europeo e quindi in violazione degli articoli trentaquattro e trentasei
Trattato il funzionamento e l'Unione europea in quanto il principe precauzione non può essere interpretato genericamente per generiche esigenze di precauzione il diritto alla salute
Ma deve essere fondato su evidenze scientifiche evidenze scientifiche che nonostante l'ordinanza istruttoria fatta dalla quinta sezione del TAR Lazio mistero salute non ha prodotto niente
E quindi il TAR ha annullato la parte del decreto andrà in giudicato a settembre ma diciamo a finalmente al ministero sia aperto diciamo un clima di collaborazione su questa linea e dovrebbe essere in definizione un piano di settore
Gli agricolo che recepisce questo principio di piante intera per la fase agricola
E lavorazione e poi si dovrà ovviamente raccordare la la a quel punto la normativa agricola la normativa della due quattro due è una legge quadro con le singole normative di settore ecco questo quadro molto più europea o che ci pone un po'più il linea con le discussioni anche giuste che ci sono di fronte all'ERSA all'autorità dei cosmetici in cui si discute
Quale è la soglia di tollerabilità del del Kakashi piuttosto che i cibi di e quindi ecco piano piano
Per corte si sta arrivando a dei risultati
Di discrimine tra stupefacente
Quella che invece è una normativa io da non penalista ecco quando all'inizio son sincero non ci credevo
Sì mi pare che che che ci fossero che si potesse interpretare alla stregua della de del Tilla tre zero nove con sequestri preventivi casi comunque se spoke seppur limitati di condanne perché obiettivamente non me ne voglia CE colleghi penalisti ma la normativa stupefacenti con la canapa industriale veramente non ha niente a che fare cioè è un problema di cattiva interpretazione del rapporto ci perché le fonti che spesso viene io nei collegi difensivi con cui collaboro sollevo la questione pregiudiziale in tutti le corti non è mai stata sollevata in Italia ho visto sempre una scelta conservativa da parte dei giù del giudice si soprattutto meriti abbreviati quindi mi perdonerete jeep GIP o chi per esso
Comunque ne escano sempre con una formula dice non c'è dolo comunque c'era incertezza normativa così sei assolto però potrebbe esser reato la portella la pregiudiziale non l'abbiamo fatta
E facciamo un altro giro nella discrezionalità di cui parlava il collega che poiché cosa porta a porta un danno gli affari perché crea l'incertezza abbiamo fatto scappare tutti gli investitori nordamericani che sarà avvicinati in questo Paese
Quindi a un certo punto la volontà politica bisogna che in qualche maniera si linee al diritto vivente ma questo un po'come tutelati e materia anche perché ho concluso la situazione normativa ad oggi
Mette un produttore nazionale italiano spagnolo in una posizione di non poter produrre in Italia quello che invece può importare dall'Austria della Croazia cioè lo stesso prodotto
Secondo l'impostazione soprattutto il Ministero Salute non si può produrre in Italia o comunque c'è un rischio di compliance legale che qualunque avvocato italiano depresso sollevare ma per i principi abbiamo visti e lo stesso prodotto si può portare dove legalmente prodotto perché in quel caso la normativa nazionale
Determina restrizione quantitativa e quindi viene disapplicato e questo un principio che soprattutto per gli oli ci sono già riesame che hanno tribunali del riesame soprattutto al tribunale di confine Como Trieste che si sono già esposti sono già espressi per in virtù di questi principi quindi ecco mi auguro anch'io mi associo al fatto che ministero della sovranità alimentare tuteli la la sovranità dei nostri prodotti agricoli Italia
Grazie
Grazie avvocato Bulleri a sostegni
Ecco ci fermiamo qui queste non due delle relazioni che sono state presentate al convegno che si è svolto il sette luglio scorso dal titolo cannabis light diritto pesante organizzato dall'associazione Antigone da Forum droghe e dalla Società della ragione come dev'essere svolto a Parma
Che vi abbiamo proposto il primo era l'avvocato Andrea mole del foro di Parma
Sul tema la giurisprudenza sul fiore di canapa più interrogativi che certezze e la seconda la l'Inter la relazione dell'avvocato Giacomo Bulleri del foro di Livorno sulla canapa nella giurisprudenza comunitaria abbiamo proposto queste due relazioni
Proprio tratte da questo da questo convegno perché il TAR del Lazio ha sospeso il decreto con cui il ministro della Salute razza Schillaci ha reintrodotto il provvedimento del suo predecessore Roberto Speranza che inseriva le composizioni per uso orale di cibi e di ottenuto da strati di cannabis nella tabella dei medicinali del Testo unico sugli stupefacenti considerando dunque al pari di un farmaco prescrivibile solo dai medici e acquistabile solo in farmacia e che era stato ritirato
Dopo le proteste dei produttori e dei commercianti la l'Harley ricorso è stato presentato dall'associazione imprenditori canapa Italia e la l'udienza e la la nella camera di consiglio fissata per il prossimo ventiquattro ottobre
I civili non è diventato uno stupefacente la molecola in sé non è toccata dal decreto ma però il provvedimento riguarda le preparazioni orali cioè oli estratti caso le tinture eccetera
E
Il il il decreto Schillaci non riguarda nemmeno la cannabis light cioè quella con un basso contenuto di THC ma ricca invece di cibi di che uno dei principali principi attivi e da tempo sono noti e studiati i suoi effetti calmanti rilassanti antinfiammatori però dopo questo decreto sono scattati se questi sono scattati
Operazioni delle forze dell'ordine che hanno colpito prodotti come le infiorescenze o i prodotti cosmetici che nulla hanno a che fare con il provvedimento perché qui non si sta a parlare di droghe anche le dichiarazioni che sono state fatte sono Vanni questa cosa ma non c'entra non c'entra niente noi torneremo continueremo a parlare di questo
Successive puntate notizia teorizza Nesta in vista anche della ha udienza del ventiquattro ottobre prossimo vedremo cosa deciderà il TAR del Lazio ci fermiamo qui credo con questa puntata di oggi è una tessera di prevenzione lista perché adesso lasciamo spazio alle Commissioni riunite di bilance Camera del le Commissioni riunite bilancio di Camera e Senato che nell'ambito della attività conoscitiva preliminare l'esame della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza
La nave sta procede a una serie di comici le audizioni oggi sono previsti rappresentati del CNEL dell'Istat della corte dei conti della Banca d'Italia
E questo anche tra l'altro un tema Codella nate tre della prossima legge di Bilancio che si lega anche a questioni che tocchiamo con notiziati polizza mista perché si discute delle misure necessarie per finanziare la prossima legge di bilancio e c'è il problema di far quadrare i conti
Ma insomma c'è anche la questione dell'economia criminale che vale quaranta miliardi di euro all'anno del traffico legale di droghe prodotto al proibizionismo che ne vale oltre quindici a mezzo e se come aveva detto la presidente possiamo Meloni un anno fa nel suo discorso programmatico
In parlamento la frontiera del contrasto alla criminalità mafiosa è principalmente quella di colpire i proventi dell'attività illecita togliendo ai clan la domanda
La togliendo i clan la domanda che ci si pone appunto è è così come perché non cambiare le leggi perché continuare a tenere leggi che favoriscono le le mafie a cominciare da quella sulle droghe che poi però colpisce come vediamo nel caso del CPT della cannabis lati invece coltivazioni e produzioni le vendite legali e quindi si va a colpire un'attività tutta una filiera produttiva che riguarda la canapa questo dovuto anche alla le lacune della legge ai tanti interrogativi suscitati per esempio
Dalla dalla normativa ma anche dalla giurisprudenza proprio sul filo di canapa e però che si scontra poi con la normativa con la giurisprudenza
Comunitaria e che come avete sentito punto da questa relazione invece sono piuttosto chiare sul sul tema ci si aspetterebbe che appunto che venisse dal legislatore e dal governo anche al delle misure per favorire anche le produzioni autoctone e l'Italia lo era non è stato un grande produttore di canapa e invece si finisce con la questione droga e colpire invece quello che droga non è sono le quattordici e due minuti io non so se abbiamo ancora il segnale dalle commissioni riunite di bilancio e Camera allora ci fermiamo qui con il notiziario antiproibizionista grazie per l'ascolto tornerete ha sentito lunedì prossimo alle tredici