Libere di essere. Donne resistenti ieri e oggi - Convegno nazionale promosso dal Coordinamento donne ANPI (Prima giornata)

Per richiedere una tregua umanitaria subito e la cessazione dei bombardamenti
La condanna del terrorismo e senza se e senza ma questo però non legittima ne consente ritorsioni e stragi di civili
E l'aggressione a ospedali e a organizzazioni umanitarie
Donne resistenti ieri e oggi nella Costituzione la nostra emancipazione e la nostra libertà
La democrazia scrive Chiara Valerio in la matematica e politica
Come la comprensione
Non si sceglie una volta per tutte va esercitata
Rinnovata verificata
La manutenzione della democrazia si fa esercitando i diritti e il rispetto dei doveri esattamente quello che c'è scritto nella nostra costituzione
La democrazia dice la Valerio commi nel linguaggio e tre linguaggi la matematica non è neutrale
è una costruzione culturale e dunque in quanto tale Bach continuamente ridiscussa
Non rinverdisce a primavera come certi alberi bisogna sceglierla come si sceglie come si sceglie il linguaggio un linguaggio che noi donne vogliamo sessuato perché anche il linguaggio non Andy neutro né indifferente
Per dirlo con le parole di Lidia Menapace
Se è tanto poco perché non si fa
E voglio ricordare che solo pochi giorni dopo l'elezione di Giorgia Meloni
Abbiamo preso dalla pubblicazione da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri della penosa circolare
In cui su sua richiesta si disponeva di chiamarla signor Presidente
Per fortuna la cosa è caduta nel nulla e adesso sentiamo nuovamente signora presidente
Ma c'è una circolare
Nella stessa costruzione culturale di cui parla la Valerio colloco anche il lavoro istruttorio che come coordinamento donne dell'Anpi ci ha portato a questo incontro questo convegno proprio nei giorni in cui otto ottant'anni fa
Prendeva forma la costituzione dei gruppi di difesa della donna
La prima organizzazione delle donne italiane che nella loro unità ritrovavano la forza il coraggio di riprendere voce dopo il ventennio di umiliazioni e margini utilizzazioni a cui le aveva relegato il fascismo
Prima ancora della costituzione dei gruppi di difesa della donna già all'inizio del mille novecentoquarantatré le donne furono attive e determinanti nella organizzazione e nella partecipazione delle prime manifestazioni per il pane per la pace che si svolsero in tantissime città italiane
Poi con la costituzione dei gruppi di difesa della donna
Si scelse di combattere espressamente per le donne chiedendo la proibizione delle forme più pesanti di sfruttamento
L'uguaglianza di retribuzione l'accesso a qualsiasi impiego in qualsiasi organizzazione politica e sindacale
Condizioni di parità il diritto di voto
In queste due giornate quindi parleremo di storia della nostra storia di relazioni di linguaggi di vissuti parleremo di solidarietà e di pace con le voci e le testimonianze di quante
Sono impegnate direttamente a fianco delle tante donne dell'epoca giovani cancellate emarginate umiliate da sopraffazioni miserie conflitti
Che da decenni devastano i loro Paesi parleremo della rotta balcanica e dello Strazzera che ci affliggono appunto le immagini che dopo le due anni di guerra in Ucraina ora ci giungono da Gaza
Parleremo della condizione delle donne nella società italiana di oggi
Dove purtroppo da tempo sono tanti segnali che ci preoccupano
La crescita esponenziale delle povertà e delle disuguaglianze pagate soprattutto dalle donne dalle bambine e dei bambini
Il restringimento degli spazi di esercizio dei diritti sostanziali e non solo formali dall'educazione alla sanità dalla casa al diritto di asilo
La violenza contro le donne un cancro che corrode il cammino della libertà
Che senza adeguati strumenti di supporto alle donne vittime di maltrattamenti e violenze non può essere debellato solo con l'aggravamento delle pene come si è visto anche di recente braccialetti elettronici diffide di avvicinamento lasciano il tempo che trovano se non si interviene radicalmente
In direzione di un'educazione che metta al primo posto il rispetto della dignità delle persone
In un intervento al Comitato nazionale del dell'Anpi della nostra associazione nel due mila e undici Lidia Menapace diceva
Il patriarcato e antico di qualche millennio e si può convenire che il ristabilimento della parità tra i generi
è un'impresa giusta ma non facile le risolta una volta per tutte
In Europa di si dedicarono le donne norvegesi le prime che ottennero il diritto di voto
Sapevano che avere una legge era decisiva
Però la legge da sola non può realizzare la parità tra i generi
Dato che il dato il peso di una tradizione millenaria che svaluta le donne
Sicché più inventarono quella che è chiamata la clausola di non sopraffazione di genere
Perché diceva se così sono distribuiti sessanta e quaranta
I requisiti del possibile e la norma può decadere spontaneamente quando sorveglia la clausola non è stata ancora abrogata nemmeno in Norvegia eravamo nel due mila undici
La clausola è ancora lì
E a luglio di quest'anno il Governo norvegese ha varato un piano per la parità di genere nel lavoro e contro la segregazione verticale
Dove comunque
In quel Paese l'occupazione femminile al settantacinque per cento rispetto al nostro cinquantuno e uno per cento
E dove il venti per cento dei vertici dell'impresa è in Norvegia e donna contro il tre per cento del nostro Paese
E allora come stanno le cose qui da noi
Visto che ormai il certificata la relazione tra crescita dell'occupazione ripresa economica
Si dirà apriamo un confronto con tutte le forze sociali imprenditoriali
Finalizziamo in quella direzione gli interventi del Pnr R. potenziamo il sistema di welfare
Banca d'Italia in un'iniziativa svolta a giugno di quest'anno affermava che per promuovere la parità di genere serve innanzitutto
Sostenere l'uguaglianza evitare casi di discriminazione e porre rimedi ai fallimenti del mercato del lavoro che fatica a sviluppare allocare in modo efficiente
Le capacità professionali e in particolar modo quelle femminili bene
Si dirà allora
Si va avanti in questa direzione macchine
La direzione del governo è tutt'altra qualche giorno fa abbiamo sentito parlare
Di inglese a misura di mamma e di bambino di codice per le imprese responsabili in favore della maternità peraltro faccio un inciso un codice che il Dipartimento ha messo in rete il primo di marzo di questa
E che fino all'altro giorno nessuno conosceva
E che è stato sottoscritto Allo stato attuale ed altri grandi riprese nazionale la cena all'ENEL e un'altra
è un inciso tu come se la maternità fosse un interesse imprenditoriale e non un valore sociale come se il lavoro il riconoscimento del lavoro la parità e le pari opportunità tra uomini e donne
Non fossero principi costituzionali ma pratica ma protocolli di buone pratiche o meglio di buone intenzioni
Buone intenzioni dissolte immediatamente dall'incoerenza dei contenuti della manovra economica
Che oltre a fare cassa su stipendi e pensioni aumenta l'IVA sui beni essenziali per l'infanzia Comi pannolini e il latte in polvere
In questo contesto
Tutt'altro che secondarie svettano le proposte truffa di un premierato nostalgico dell'uomo della donna sola il comando e della cosiddetta autonomia differenziata che di differenziato assolo l'esercizio dei diritti
Una democrazia manipolata scriveva Tina Anselmi nella relazione finale della commissione sulla loggia P due è in realtà una non democrazia
Il pericolo di stanno proprio lì
Allora invece come Attinà
Lidia a da Marisa Miriam niente
E allettante tanti altre la democrazia per cui hanno combattuto le nostre partigiane ai nostri partigiani le nostre staffette le donne e gli uomini che hanno contribuito alla lotta di liberazione alla resistenza in tutte le sue forme ci sta molto a cuore come ci sta a cuore tutta la nostra Costituzione una Costituzione alcuni abbiamo voluto e continuiamo a volere molto bene
L'abbiamo difesa continueremo a difenderla e continueremo a chiederne la piena attuazione mi fermo qui perché queste due giornate in queste due giornate avremo modo di parlare anche di questi temi
E prima di passare la parola la professoressa
Isabella Birindelli appunto direttrice del dipartimento di matematica di questa università e poi al presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo che sei impegnato c'ha sostenuto nella realizzazione anche di questa iniziativa di questo convegno comunico anche che il convegno e trasmesso indiretta sulla pagina Facebook dell'Associazione nazionale
E registrato da Radio radicale che ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione buon lavoro a tutte
Io parlo abbastanza forte fosse mi sentite e e
Buonasera tutte prima tutti sono molto contenta che sia stato scelto questo luogo questo che ho la fortuna in questo periodo di dirigere
Per tanti motivi non voglio essere lunga perché sicuramente la rete persone anche più interessanti da ascoltare di me però due cose le vorrei dire allora sono particolarmente contenta che veniate qua in questo momento perché come è stato sottolineato e al momento non diciamo che per tutti noi è una molto sofferenza di vedere quello che sta succedendo
E quindi molti sono molto significative questi gesti di di approfondimento dei problemi legati proprio alla guerra di risoluzione della guerra alla pace diciamolo
Vorrei anche dire che questo edificio è stato costruito nel trentacinque è un bellissimo edificio è stato disegnato da Gio Ponti siamo molto fieri di essere qui quindi siamo contenti di ospitarli
Però è stato costruito durante il fascismo è stato inaugurato da Mussolini
Diciamo sono stati epurati tutti i docenti ebrei di quest'dipartimento Levi-Civita Castel Nuovo
Le vicine Italia è stata addirittura negato di venire a prendere dei libri da Francesco Severi che era stato Daloui diciamo delle vicini da Ca'portato San Francesco Severi qui
E quindi è importante che ci sia invece una risposta diciamo va bene prendiamo il bello di quello che è successo cioè questo bell'edificio però
Facciamoci passare di messaggi diversi
E vorrei anche diciamo in una nota di di ottimismo che non è facile in questo momento
E vorrei fare un un piccolo riferimento al film che è uscito da qualche giorno c'è ancora domani
Penso molto di voi l'hanno visto perché immagino che sia un tema che piace che interessa
Ma quello che vorrei sottolineare è le folle che sta portando al cinema
Quindi vuol dire che quando qualcuno parla di cose importanti
Nel passato ma che hanno di fatto un riscontro nel quotidiano poi la risposta scene e allora questo fosse una speranza io non credo che vadano a vederlo solo chi diciamo ha vissuto quei periodi ma penso che ci stiamo andando molti giovani e è importante vedere diciamo questi entusiasmo e mi voglio consolare pensando che sia così che sì certo abbiamo il Governo che abbiamo però abbiamo anche tante persone che stanno andando a vedere la Cortellesi
Buon lavoro a tutti e
Vediamo che non è utile anche nelle cose formali ma non le ho dette ringrazio tutti quelli che dovevo ringraziare il tema
Presidente
Per grazie a tutte e a tutti di essere cui grazie alle compagne del coordinamento nazionale dell'Anpi
Grazie a Tamara Ferretti
Grazie a tutte le ospiti e le associazioni enti alle ore tredici alla direttrice del Dipartimento di Matematica naturalmente grazie perché
Questo convegno onora l'orizzonte in cui oramai da tempo si muove lampi che è quello dell'unità democratica e costituzionale
L'unità di tutte e tutti coloro che si ritrovano nella Costituzione
Per usare uno slogan particolarmente attuale come via maestra per una società di liberi ed eguali e per un'architettura istituzionale funzionale alla composizione dei principi di libertà e di eguaglianza
Ci aspetta da due giorni di lavoro di connessione connessione fra passato e presente connessione fra realtà oggettiva e orizzonti di cambiamento
Dall'esperienza dei Gruppi di Difesa della Donna
Tanti anni fa al picco di diseguaglianza che oggi vive il mondo l'Europa del nostro Paese
Alla critica alla visione smaccatamente patriarcale gerarchica e autoritaria che questo governo ci propone in tante forme ogni giorno
Alla prospettiva di cambiamento dello stato di cose presente
In questo percorso temporale che riguarda passato presente e futuro
Si distingue un filo conduttore che vogliamo mettere a valore
E che abbiamo chiamato democrazia come ha giustamente detto pochi minuti fa Tamara definendo la fra l'altro non neutrale e nominando la come una scelta noi pensiamo con qualche collegamento con lei deve assistenziali a una democrazia in movimento una democrazia si è detto progressiva che non si esaurisce
Nella pur fondamentale forma di governo della repubblica parlamentare ma che pulsa nel rapporto costante fra la società e lo Stato nella partecipazione dei cittadini al perseguimento del bene comune
Ovvero per dirla con le ultime parole del secondo comma dell'articolo tre della Costituzione nella effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
E ancora non ci basta se vogliamo avere una visione alta forse la più alta della democrazia ci accorgiamo come mi pare dicesse Lidia Lidia Menapace
Che la più grande questione democratica esistente al mondo e la questione femminile
Perché riguarda esattamente la metà del genere umano e confligge con la sedimentazione secolare millenaria seppure articolate e diverse civiltà di un potere maschile
Ma oggi non posso dire una parola come accennato Tamara
Sulla immane tragedia che si sta compiendo a Gaza da settimane e più in generale sui venti di guerra che Spirano nel mondo in particolare dopo l'invasione russa dell'Ucraina
Leggevo ieri che su circa undici mila morti ad oggi nella Striscia circa quattro mila sono bambine e bambini e circa tre mila sono donne
E tutto fa pensare che questo macello andrà avanti per un tempo indeterminato
Anche in ragione della colpevole inerzia di tanta parte dell'Occidente nonostante il voto a alle Nazioni Unite della stragrande maggioranza dei Paesi del mondo
C'è stato un ignobile eccidio compiuto da amasse il sette ottobre e di cui sono state vittime in particolare tante ragazze con uno scempio dei corpi in uno scenario di pianificata violenza selvaggia
Non può esserci alcuna giustificazione di alcun genere
Ma assieme va condannato senza esitazione lo sterminio in corso del Popolo di Gaza
Uno sterminio sistematico che coniuga la potenza moderna della tecnologia bellica l'aviazione carri armati contro un popolo del tutto inerme
Con il ritorno rabbioso alla pratica ancestrale della vendetta contro gli innocenti
Tutto ciò che ama come diceva Tamara l'urgenza del cessate il fuoco ed è la fine dell'occupazione
Va be'vedere quello che sta succedendo oggi a Gaza e per alcuni aspetti per molti aspetti in Cisgiordania
è il paradigma del progressivo cambiamento della natura della guerra dalla prima metà del Novecento ad oggi sempre più sempre più indistintamente come guerra ai civili
Così fu per la prima e specialmente
Per la seconda guerra mondiale dove il numero di morti civili fu circa il doppio del numero di vittime militari
Così fu per le guerre della seconda metà del Novecento in particolare in copia in Korea
In Vietnam alla fine del secolo in Jugoslavia così fu così è stato per le guerre del nuovo secolo dall'Afghanistan all'Iraq alla Libia la Siria lo Yemen all'Ucraina
La rappresentazione simbolica del cambiamento di natura della guerra come guerra totale come Guerra ai civili
L'arma atomica che infatti comporta nell'immaginario più catastrofico la possibilità dell'estinzione del genere umano
Se questa è la cifra della guerra contemporanea rimane però una costante atavica millenaria cioè quella del corpo della donna e della sua violazione
Come oggetto del sacrificio rituale
Per queste ragioni oggi la guerra si presenta come un gigantesco corto circuito del progresso tecnologico e della stessa civiltà umana
Ma se questi pensieri hanno un punto di verità se è vero che la guerra contemporanea non è mai la soluzione ma è sempre un problema
Sorge l'urgenza di far vivere uno il nuovo pacifismo laico non ideologico che parta dalla cruda analisi dei fatti
E infatti sono il cambiamento della natura della guerra come guerre civili
Il rapporto fra guerra sviluppo tecnologico penso all'armamento nucleare
I pericoli di ogni dopoguerra penso alla diffusione del terrorismo
Le catastrofi ambientali causate dalla guerra in un'epoca come la nostra in cui strutturalmente cambiato il rapporto fra umanità biosfera
Pensate l'umanità contava due miliardi di persone nel mille novecentotrenta oggi vivono sulla Terra otto miliardi di esseri umani
Al tempo del riscaldamento globale apprendo problemi inediti di approvvigionamento idrico alimentare e di sopravvivenza
L'uomo pacifismo vuol dire riconoscere cioè conoscere di nuovo nel nuovo scenario mondiale l'articolo undici della Costituzione oggi diciamolo volgarmente disatteso
Intero articolo undici perché vedete non c'è solo come tutti sappiamo il ripudio della guerra
Nell'articolo undici L'Italia cito consente in condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia
Quindi solo nel caso in cui si operi per un ordinamento teso alla pace e la giustizia sono concesse delimitazioni di sovranità
Eppure tutto ciò non basta non possiamo isterici dal pessimismo occorre coltivare una visione una visione nuova del rapporto fra l'umanità il pianeta davanti alla sfida macabra delle guerre ai pericoli di pandemia alla crescita esponenziale delle diseguaglianze sociali
All'evidente incapacità del sistema economico-finanziario dominante di contrastare con efficacia tale diseguaglianze alla corruzione della biosfera
Questa visione non può che portare a una nuova idea di solidarietà universale tra i popoli
E l'idea richiamo una parola che uso spesso perché ho letto nel documento unitario di questo convegno di nuovo umanesimo
Cioè un'idea di mondo che metta al centro le persone i loro interessi i loro bisogni i loro sogni
Oggi non è così l'idea di modo che prevale declina in ogni modo il verbo a bere
L'idea di mondo che dobbiamo proporre che voi proponete declina in ogni modo il verbo essere libere di essere non è forse questo il bellissimo titolo di questo convegno e infine penso riflettendo sull'esperienza resistenziale sui gruppi di difesa della donna
Sul presente nemico in cui siamo immersi che nella nostra missione ci debba essere un costante sottotesto che dire in tre parole il diritto alla felicità
Vedete
Non mi basta il diritto al perseguimento della felicità
Previsto nella Dichiarazione d'indipendenza americana del quattro luglio del mille settecentosettantasei quando leggo che affiancato al diritto di detenere portare armi
Perché trovo che una felicità armata sia un terribile ossimoro
Una irrisolvibile contraddizione in natura e la felicità delle ore che sbrana la gazzella un'idea Pierina di felicità
Penso a questo diritto in funzione di un'organizzazione sociale che lo consente effettivamente a partire dalla rimozione degli ostacoli seconda parte dell'articolo tre che limitando libertà ed eguaglianza impediscono il pieno sviluppo della persona umana
E ancora una volta ritrovo nella Costituzione della Repubblica i fondamenti giuridici affinché questo diritto possa essere effettivamente praticato essendo liberi di e quindi di riunirci di associarci di esprimere le nostre opinioni e così via e liberi da Liberi dalla fame e dalla disoccupazione dalla solitudine e dal pregiudizio dall'ignoranza dalla paura dal rancore
Si dirà utopie attenzione utopistico e ciò che non potrà avvenire by ma ciò che non è ancora avvenuto non è utopistico Icaro si schiantò al suolo oggi noi voliamo
Ebbene il convegno di oggi è un altro modo per volare grazie all'analisi concreta della situazione concreta al pensiero critico reciproco ascolto ma consentitemi un'ultima riflessione anzi un ricordo
Carla nespolo perché non l'ha conosciuta Carla c'è stata la crescita e
Carla è stata la presidente nazionale dell'Anpi prima di me la prima presidente nazionale dell'Anpi non partigiana la prima presidente nazionale dell'Anpi donna
Ebbene il ventisei ottobre del due mila ventuno al Teatro Argentina a Roma la ricorda mo'a un anno dalla scomparsa in quella circostanza cita i alcune parole di una bellissima vallata Di Odoardo Sanguineti
Perché la donna non è cielo è terra carne di terra che non vuole guerra
E alter ma anche a ben vedere più che l'altra metà del cielo si poteva pensare all'altra potentissima metà della terra una forza reale e concreta in continuo movimento che può cambiare e cambierà lo stato di cose presente
Facendo mente locale a quella serata al Teatro Argentina e pensando a questo convegno mi pare che tutti noi possiamo dire Carla stiamo camminando sulla strada che tu ci ha indicato buon volo a tutte voi
Padova
Varenna
Non si è
Diana
è l'abbreviazione Essakali
C'era
Sa dare icone
No Fineschi nell'acqua grazie
Grandissimo
Sì io mi sono fermato
Ci sono immobile mila e due
Tranquilli
Otto miliardi nella guerra e nella lotta partigiana per evitare sfilano in libertà
Resta liberi
Ci siamo punti attenzione non Italia non Valenciennes carriere la libertà è un bene prezioso
Era ecco
Campi Arlon obiettivo fondamentali difendere la come nell'Unione con questi dati lei Parmiggiani il tenga scindere che venga applicato difendere la democrazia gli ha
Perché poco opportuna se è stata scelta come scopo dal popolo fa lo porta ad essa detesta le altre parole l'età presentati da solo chiudersi stratega
A
Quarantasettenne Rigoletto nell'agenda copiarla sia la scelta giusta cioè
Se avevano integrati inverno serissimo
Ma
Sentimmo nuove liberati dalla rabbia liberamente conto che fino ad allora della nostra
Quello che vogliamo essere parla non ci saranno più o quasi sale non è un caso che le analisi alle Benvenuti Agis dipendono dalla democrazia e la Costituzione
E questa clausola tutto a queste quattro grandi donne erano Sco
Ventuno questo
Questo video fu realizzato in piena pandemia dal compagno del coordinamento di Roma
Ognuna con questo papavero e poi con l'aiuto di alle SIM del suo sassofono nel montaggio di Milana Fiore abbiamo realizzato con le con le voci di Marisa dentina
Di Lidia di Carla questo questo momento insomma in quel momento se ci hanno aiutato tanto loro
A a resistere e a fare un lavoro che ci tenesse tutte quante insieme quindi è stata una cosa veramente importante per noi siamo contente di oggi di averlo potuto condividere con tutti
Questa sessione questi
Quindi questo è un sasso non sa assentito
Ho capito ma possibile
Eh lo so Valerio paradossali non ci riesco
Più forte di me
Sono tendenzialmente
Quindi ripeto tutto
Senza sentirlo
Giunto tignoso
Sì sicuro nome del vero Rivaldo la roba
Questo
Allora
Buonasera a tutte tutti al
Abbiamo appena visto questo
Blair è firmato che fu realizzato dalle donne del coordinamento ampi di Roma nel due mila e ventuno in piena pandemia comodo per essere tutte unite lavorare insieme
Fare delle dei momenti registrati di foto con dei papaveri su un'idea che va Amalia
E abbiamo ricordato
Quelle quattro donne così importanti che erano venuti a mancare tardo mille ventidue mila ventuno quindi Tina costa Lidia Menapace Carla Nespolo e Marisa Ombra e le loro voci ci hanno accompagnato in quel periodo le loro riflessioni e rilegge le interviste
I loro libri c'ha aiutato tantissimo in quel momento strenuamente difficile per la vita di tutti e anche per la vita delle delle donne e Dinoi compagna del coordinamento in quel periodo quindi ringrazio molto di aver mandato questo questo filmato
La nostra sessione inizia proprio con le donne della parla delle donne della Resistenza
E
Le donne della Resistenza è un tema estremamente per interessante che Preve prevede quattro momenti di approfondimento il prima con Mirella Serri le donne fascismo poi con Daniela Padoan
La resistenza delle donne della Shoah Fiorenza Taricone le donne nella resista dalla l'istanza la Costituzione e Loredana Fornasiero distanza ieri e oggi non abbiamo avuto purtroppo la la notizia che la Mirella Serri ha un problema serio di salute e quindi all'ultimo minuto non non può essere qui con voi e le mandiamo un grande il nostro saluto l'in bocca al lupo perché si dimetta al più presto
E quindi cerchiamo un attimino di introdurre questo questo argomento delle delle donne nella resistenza perché molto sperso si parla di queste donne della resistenza si è parlato che danno dall'insistenza
In maniera quasi residuale ora vedremo poi nei vari interventi quanto invece le donne fashion alla resistenza
Non solamente dettero un contributo così come
Molti storici
Hanno detto prima perlomeno degli anni settanta ottanta in cui le il e femminile storiche femministe hanno dato un taglio estremamente diverso a quella che è stato il ruolo delle donne nella Resistenza
Cito per prime le la famoso libro la storia delle dodici donne piemontesi Resistenza taciuta di Racale Bruzzone Anna Maria Farina che è proprio una un punto fermo nella storia delle donne e della difficoltà che le donne ebbero quantunque avessero comandato anche dei
Delle Brigate essere riconosciute come come come comandanti racconta la Bessarione che quantunque lei avesse insegnato a tutti i giovinetti la sua brigata come sparare
Quali fu preferito come comandante punto uno dei giovinetti che aveva lei addestrato a lei insomma una storia allungata asciutta e che vide cominciò a vedere come si dice un interesse diverso e un altro diverso proprio da da allora da allora poi i libri si sono
Moltiplicati fino ai giorni nostri se pensiamo che c'è stata una
In quest'ultimo momento una una grande un grande interesse a questo tema pensiamo al libro Della Tobagi al successo straordinario che ha avuto il test avendo ma anche quello della Pirini
Ai ai testi della della Ponzani
Alla alla al libro partigiano iscritto da in in collaborazione tra varie persone tra cui la la la nostra perfetti e quelle cose scritte dal dalla dalla Taricone da Livia Turco dalla Falconi dalla Gabrielli
Dalla Rossi Doria quindi voglio dire c'è un un un un fiorire dagli anni settanta in poi anche di recente estremamente importante sul tema sul tema delle donne della Resistenza ma soprattutto c'è secondo me è ancora una
Ignoranza una in non non conoscenza diciamo così
Di quello che è successo prima della cosiddetta resistenza che parte l'otto settembre del quarantatré ufficialmente quindi insomma e quella che viene considerato come il Periodo della resistenza fino al venticinque
Aprile fino a data della liberazione
Tutte le donne invece prima prima e quindi parliamo dagli anni venti da quando il fascismo comincia a a operare a distruggere nelle campagne in città a condannare
Uomini e donne al confino uomini e donne più o abbienti o più consapevoli riuscirono in qualche modo anche ad andare in esilio
Ma delle storie estremamente complesse estremamente
Dolorose di cui poco si racconta io siccome non voglio rubare tempo ovviamente lì interventi successivi cito solamente alcune di queste donne di di periodi IST storici più lontani quelli della resistenza della della clandestinità degli anni Venti dagli anni Trenta fino appunto del Papa cosa sono inventate questo dagli anni quaranta mi viene in mente per prima Camilla Ravera
La quale Camilla Ravera tra l'altro negli anni Venti cioè diresse il Partito Comunista Italiano laico in un momento in cui sembrava che il partito dovesse quasi sparire con una forza incredibile riuscì a tenere sotto controllo una situazione in Italia e in Europa in cui i comunisti si stavano come si dice disperdendo attenere insieme il partito ed è una donna molto spesso dimenticata dalla da dai dai più dalla storia e poco conosciuta anche dalle dalle donne
Oppure
Tre grandi donne che sono state anche madri costituenti che sono Teresa Noce
Rita Montagnana e Teresa Mattei non sono donne che hanno fatto dollari insistenza ultima loro hanno cominciato ad essere resistenti da quando sono state spedite qua e là per l'Europa
La noche a fare il fenicottero per portare come si dice
Il messaggio da una parte all'altra d'Europa la Montagnana tra l'Italia la Russia Teresa Matei che non sia risparmiata e che ha avuto come si dice ha partecipato attivamente dal negli anni
Cartwright lente a fine anni Trenta inizi anni quaranta ad azioni come si dice di sabotaggio ad azioni anche pericolose durante in una delle quali lei fu Presa fu violentata e e scappo fortunosamente suo fra
Bello Fini in carcere abbia Tarzo e si suicidò per non poter per perché la paura di di parlare
E Teresa Mattei è stata quella donna che ha resistito per tanti anni prima di diventare una costituente costituente attrezza battè la più giovane delle costituenti ventisei anni si deve quel di fatto dell'articolo tre del secondo comma dell'articolo tre che citava
Il presidente che significa che significa che barbari rimossi
Veramente gli ostacoli che impediscono la piena parità tra uomini e donne vedi remota comunque tra tutte le diversità oggi possibili
E immaginabili ma quindi la la parità formale alla parità sostanziale una donna che aveva combattuto sempre oppure Ada Gobetti
E il suo meraviglioso diario di quello che ha scritto quello che è successo negli anni del del del fascismo in cui era difficile operare oppure Marisa Cinciarini vadano e tutto il gruppo dei comunisti cattolici che si sono riuniti in clandestinità qui a Roma per anni e che hanno rischiato sempre come si dice la la loro vita e che sono messi a disposizione di tutti oppure donne come Giovanna Marturano una donna
Di Milano pervenuta Roma sposò N in esilio
Pietro cresciuta in al confino Pietro Grifoni un matrimonio che lei descrive nel suo libro storia di una famiglia normale in maniera incredibile perché un matrimonio fatto a Ventotene in cui non c'era nulla eppure riusciva però i compagni
Di Ventotene ad organizzare come si dice anche una specie di pranzo di nozze è un momento di ricevimento condiviso donne che hanno fatto cosa facevano anche Giovannina
E tante altre che poi noi per esempio abbiamo raccontato qui a Roma in questa mostra donne della Resistenza romana in cui prendendo dagli archivi dell'Anpi di Roma la storia di donne molto spesso poco conosciute abbiamo cercato di Titanic fuori la loro vita perché io credo che la cosa importante oltre che le le grandi che io ho citato oggi sia quella di trovare un modo di impegnarci a scoprire le storie minori cosiddette che però hanno costruito
La grande storia e di donne che non hanno parlato della loro resistenza che non hanno raccontato che passavano fatto ne scopriamo sempre di più intanto perché c'era uno stigma per le staffette per le donne
La violenza sessuale
Chi ha subito violenza sessuale e sono molte di più di quelle che hanno raccontato non ce l'ha fatta a raccontarlo mai neanche alla propria famiglia quindi è stata una delle cose più terribili avvocato Ontario verso nord
Quindi ora io mi taccio perché è un argomento che con come sapete come alcuni sanno a mi appassiona profondamente io vado nelle scuole quando posso come posso per raccontare la storia delle donne quella che non si conosce e parto sempre dalla dalla dal fascismo e da che cosa voleva il fascismo il nazismo rispetto alla donna a volte ritornano otto adesso che alza casa cucina
Si dice e lo stesso obiettivo che hanno Bannon lei suprema distribuiamo che quindi ha la stessa cosa che che dicono loro il film la Cortellesi se qualcuno ha visto vi invito a vederlo spero che perché esattamente racconta di che cosa sono gli uomini e le donne del perché quello che avevano fatto le donne della Resistenza e le costituenti pare non ebbe occasione di essere praticato se non dopo tanti anni perché la cultura patriarcale e maschilista che era stata in cura carta nelle scuole nella Società dall'epoca del fascismo poi era permeato profondamente la società e siccome del la cultura avanza molto più lentamente anche di certi di certe leggi importanti che sono state fatte
I risultati sono che solo negli anni settanta si sono portate a compimento
Il diritto di famiglia per dirne una e altre leggi che adesso non sto a citare quindi io mi taccio
E
Faccio parlare la la prima delle nostre gradite illustri ospiti e quindi dalla parola Daniela Padoan che ci parlerà della resistenza delle donne della Shoah ti ringrazio molto Daniela è una saggista e scrittrice
E ha scritto tra gli altri libri che ha scritto ha scritto la la la cosa più più bella per me levarmi mette gli occhiali perché se no non vedo nulla come una rana d'inverno conversazione dal da una sopravvissuta ad Auschwitz perché riuscirai di stampa tra poco ce lo dirà
Ma oltre di i tanti libri che ha scritto lei ha fatto anche dei reportage per esempio le madri della della plaza de Mayo
Faccio fatto degli approfondimenti sull'aiuto su tutta una serie di temi riguardanti il razzismo el e l'intolleranza
E una cosa molto importante che mi mi mi interessa anche molto e le radici fasciste del maschilismo dal maschilismo italiano
L'amore partigiano insomma parecchie parecchie parecchie cose e quindi ti do senz'altro la la parola
Grazie vi ringrazio molto e sono veramente molto contenta di essere qui con voi o egizi
Condividere con questo bellissimo gruppo di di donne collanti una riflessione la resistenza delle donne a me è stato chiesto appunto di parlare della resistenza delle donne nella Shoah
è chiaro che la resistenza
Delle donne ebree soprattutto delle donne deportate
In messe in quella macchina dello sterminio che era il sistema dei canti una resistenza molto diversa da quella delle donne partigiane una resistenza sicuramente meno eroica apparentemente
Ma fatta
Su un abisso fatta di piccolissime cose delle quali
Parleremo parleremo più avanti la cosa che vorrei
Dire così con me inizio come un contesto che appunto si tua are l'orizzonte dello sterminio di massa nel quale poi sviluppare il discorso sulle donne
Quindi sapete tutti forse troppo lontano sentite sì
Allora il tra il trentatré quarantacinque la Germania nazista e i suoi alleati impiantarono più di quaranta mila campi di concentramento e altre strutture carcerarie in tutti i territori
Del Reich e questi campi furono usate per i lavori forzati furono usati per la detenzione e anche per l'eliminazione
Progressivamente divenne eliminazioni di massa dei prigionieri l'ultima fase dell'Olocausto
E su quella che ebbe luogo tra il quarantuno e il quarantacinque con quella che i nazisti chiamarono con un eufemismo infame la soluzione finale della questione ebraica
Che appunto attua attuò metodicamente l'omicidio di massa organizzato sistematico degli ebrei europei sostanzialmente con due modalità quella delle fucilazioni delle fosse comunali fatte dagli anni si alza dal commando i gruppi speciali delle SS e quella dei campi sei campi di messa a morte immediata che vennero edificati nella Polonia occupate ed erano Chełmno bene sette Sobibor Treblinka Auschwitz Birkenau che faceva parte né più ampio complesso di Auschwitz
Mai tenente
Allora diversamente dai campi di concentramento che servivano principalmente come campi di detenzione lavoro anche se poi questo lavoro schiavo finiva molto spesso con la morte dei prigionieri i campi di sterminio erano concepiti
Primariamente come campi di messa a morte il lavoro stesso era una modalità di limitare la morte in modo più lento ad Auschwitz mediamente da sopravvivenza per chi non veniva selezionato subito e mandato al gas serra di tre mesi
Ecco in queste fabbriche della morte le sesso e la polizia tedesca la Gestapo assassinarono quasi due milioni e settecento mila ebrei tramite l'uso di gas tossico o appunto la fucilazione
Nella primavera del mille novecento quarantadue il gerarca nazista Himmler stabili che anche sottocampo diamoci scherza già esistente
Il sottocampo chiamato Auschwitz due dentro questo grande complesso di Auschwitz che era costituito da tre campi principali
E nel tempo da trentanove poi fino a quarantasette sotto tanti ecco che il sottocampo Auschwitz Birkenau venisse usato come campo di sterminio
Capita spesso ultimamente prima Birkenau era
Nome in ombra rispetto ad altri ex negli ultimi anni si parla più di Birkenau mi è capitato spesso dissentire dire a Shakespeare che no come se fosse il nome del campo non è così appunto amicizia era un universo concentrazionario
Al cui interno c'era questo sottocampo Auschwitz due o Birkenau
Nel quale erano le strutture della messa a morte i campi le le camere a gas i forni crematori
In questo campo Birkenau le SS assassinarono più di un milione di un milione di persone provenienti da diverse nazioni europeo appunto vi dicevo larga
Maggioranza ebrei ma anche rom sinti prigionieri di guerra sovietici
Quindi quando noi sentiamo una testimonianza di Auschwitz dobbiamo sempre tenere presente il fatto che testimoni che abbiamo potuto sentire noi testimoniano di una parte del campo
E testimoniano di un determinato momento storico essenzialmente il mille novecentoquarantaquattro Departed
Una parte quarantatré perché mille persone non avevano la possibilità di resistere più a lungo ad Auschwitz le persone che saluti uscite sopravvivere perché il campo venne liberato dall'esercito sovietico
Nel gennaio del quarantacinque per questo noi celebriamo quel giorno il giorno della memoria ventisette di gennaio erano al massimo da un anno
Dunque
Birkenau aveva quattro camere a gas in queste camere a gas durante il periodo in cui le deportazioni raggiunsero ritmi frenetici in cui arrivavano continuamente i convogli dai
Dante dai paesi che erano stati facciano parte del Franco uccise fino a sei mila ebrei al giorno quindi ecco questo vida la misura di come per l'appunto fosse una fabbricati morte allora proviamo a vedere dentro questo contesto la specificità
Femminile senza però mai dimenticare che l'obiettivo dei nazisti era quello di sterminare tutti gli uomini
Donne chiunque appartenesse alla razza che ritenevano indegna
Che tutti in questo indicibile orrore dello sterminio seguiranno lo stesso percorso di Fanes tutta mento e morte
Però ecco perché
La prospettiva di genere
Io scritto ormai sono passati vent'anni questo libro che si chiama come una rana d'inverno proprio dall'esergo di Primo levi
Che vede in questo modo le donne di Auschwitz come corpi ormai privi di qualsiasi identità femminile rami d'inverno
E
Ho esitato a lungo prima di andare avanti su questo discorso non c'erano molti lavori sulla storiografia femminile e e sembrava anche con molti amici che si occupavano di Shoah che fosse quasi una cosa malfatta quella di parlare delle donne che fosse qualcosa che le debba l'enormità dello sterminio che vede il sei milioni
Ecco in conta poco poco per volta mi sono resa conto non solo che è importante l'ascolto di ogni singolarità e di ogni differenza per capire l'enormità di una cosa come la Shoah diceva Goti Bauer che per capire Auschwitz bisognerebbe leggere ogni testimonianza e anche l'Olanda anche allora non verserebbe e quindi questa parte
Delle donne che si appiattiva un sul neutro maschile lasciava fuori una parte della possibilità di comprendere Auschwitz ma oltre a questo credo che riflettere sulla specificità della Shoah delle donne significhi cercare di andare a fondo nella comprensione della ideologia razzista
Nazifascista che se debba nella cancellazione della donna ebrea la sua capacità di mettere al mondo e di generare genocidio alla stessa radice non a caso
Voleva
Essere estirpata la genera attività di un popolo
E non è forse un caso che Birkenau la struttura
Della messa a morte
Telecamere a gas dei crematori fosse appunto nel campo femminile
Liliana Segre
Ha detto qualunque delinquente comune aveva diritto di vita e di morte su noi donne ebree generatrici di un popolo odioso e questo ci dà il valore appunto della differenza ma anche siccome la maggior comprensione della radice sessuata della ideologia eliminazioni sta del nazifascismo sia un percorso necessario
Quando appunto vi dicevo avuto
Questa è esitazione sull'andare avanti a chiedere alle donne del propria esperienza sessuata in Auschwitz
Mi mi son venuti in soccorso soprattutto due affermazioni di Primo levi che nella sua straordinarietà ed è uscito per primo anche a cogliere l'importanza di della figura delle donne nel nello sterminato
Sia nella nel titolo appunto
Era nell'inverno che viene dall'esergo di sequestro l'uomo in cui dice
Considerate
Se questa è una donna senza capelli e senza nome e senza più forza di ricordare vuoti gli occhi freddo il grembo con una canna d'inverno ecco in queste immagini così scarnificata quel
Vuoti gli occhi freddo il grembo riesce
Molto bene a dire anche di quella che è stata la ferita della maternità nei campi sulla quale torneremo più avanti ma dicevo Primo levi nella sua prefazione del fumogeni Birkenau ok ellissi un libro di Diana Miglio
Diceva questo sulla condizione delle donne
Era assai peggiore di quella degli uomini e ciò per vari motivi la minore resistenza fisica di fronte ai lavori più pesanti umiliante di quelli inflitti agli uomini
Il tormento degli affetti familiari la presenza ossessiva dei crematori le cui ciminiere situate nel bel mezzo del campo femminile non eludibili non legati corrompono con il loro fumo empio i giorni e le notti
I momenti di tregua d'illusione i sogni
E le timide speranze
E poi ancora in sequestro un uomo mentre si trova nel sottocampo di una Monowitz
Dice che
Hanno i dei detenuti di Birkenau ma ecco così come ne parla della buona si vedevano a mezzogiorno le montagne a ponente familiari incongruo il campanile di Auschwitz
E tutto intorno i palloni frenati dello sbarramento i fiumi della buona ristagnava non nell'aria fredda
Si vedeva anche una fila di colline bassi basse verdi di foreste
E a noi si è stretto il cuore perché tutti sappiamo che la e Birkenau che là sono finite le nostre donne e presto anche nuovi finiremmo ma non siamo abituati a vederlo
La prigionia delle donne ad Auschwitz invece fu questo fu la necessaria permanenza di questa immagine uno degli storici fondamentali dello sterminio Raul il verde
Ha scritto che la strada verso l'annientamento fu contrassegnata da eventi che colpirono specificamente gli uomini in quanto uomini e le donne in quanto donne questo prescrive in carnefici vittime e spettatori
Quindi c'erano elementi già molto concreti eppure
Per lungo tempo per decenni
La
Strudel presenza femminile è stata pressoché invisibile nella storiografia dello sterminio
Le donne in realtà comparivano ovunque negli allestimenti nelle fotografie e ma non erano pensate da un punto di vista concettuale
La responsabile della sezione di storia orale del museo dell'Olocausto di Washington John Ring il banco
Fece rilevare che l'allestimento per quanto spazio venisse dato alle vicende specifiche di insomma sinti Testimoni di Geova omosessuali maschi
Non prevedeva una sezione dedicata alle donne pensate questo appunto nel museo dell'Olocausto di Washington che è stato per lunghissimo tempo il posto più importante nel mondo
Della memoria della dell'Olocausto
Non c'era nessun tipo di allestimento
Nel quale si facesse una riflessione specifica sulle donne e questo benché costituissero insieme ai bambini il sessanta settanta per cento di tutti coloro che vennero inviati alla Camera a gas
E così ieri in tutti i principali musei e memoriali d'altra parte anche Lidia Beccaria Rolfi che appunto
Fu deportata Aramis brocco
Nel corso di un convegno dell'Aned nel mille novecentonovantaquattro e questo fu il primo ma anche l'unico convegno
Le donne che lo promosse lo fermassero si erano
Date l'impegno di continuare
Su questa strada ma invece non ci uscirono a farlo perché l'attenzione era veramente scarsa ecco nel corso di questo unico convegno dedicato alla deportazione femminile
La Beccaria Rolfi rimproverando la mancanza di attenzione verso l'esperienza specifica delle donne disse
Ve lo leggo testuale perché molto bello la storia vera si sta la fanno gli uomini destinata agli uomini
Donne e bambini sono soltanto un incidente di percorso non hanno voluto e non hanno nomi vanno bene solo a completare i quadri dell'orrore con le loro manine alzate il numero sul braccio gli occhi d'animali feriti
Continuava in questo modo ne siamo vecchie e stanche le più giovani hanno settant'anni mai bisogno di andare a fondo di questa storia è sempre lo stesso vogliamo che la nostra storia venga dal Duce che sia conosciuta
Ecco in realtà benché vi fossero
Testi femminili molto importanti nella memorialistica della Shoah
Come Jucker commentare Margarethe Buber Neumann Charlotte il porto di Anna tedeschi Diana Miglio
La letteratura di testimonianza è stata fatta quasi interamente da uomini sono nomi di uomini quelli che vengono alla mente
Quando si parla
Dei testi di testimonianza per eccellenza Primo levi naturalmente Sempronio in vista delle Ammerti Antelme
E insomma i testi più conosciuti sono maschili Anna Bravo sempre in questo convegno del mille novecentonovantaquattro che Ford ha iniziato della Regione Piemonte
Disse che su centoquarantanove opere di memorialistica della deportazione dall'Italia
Nel novantaquattro libri di donne non erano più diventi la proporzione è rimasta nel tempo sostanzialmente identica
E forse per questo osservava Giuliana Tedeschi che si ingenerate diffusa l'opinione che le deportazioni maschili femminili potessero sovrapporsi ecco questo non è vero non possono sovrapporsi
E questa è stata l'esperienza
Straordinaria per me che ho fatto con
Il procedere di questo libro che durato due anni con incontri
Periodici quali gli anni a seguire Goti Bauer e Giuliana Tedeschi
Queste tre straordinarie donne erano tutte e tre
Ad Auschwitz Birkenau nello stesso periodo nel quarantaquattro però in età diverse
Una era una ragazzina Liliana Segre aveva tredici anni
Goti Bauer aveva vent'anni era una giovane donna e Giuliana Tedeschi ne aveva trenta era una madre che aveva lasciato due bambine nascoste e non sapeva che fine avessero fatto S gli avrebbe trovate nel caso fosse riuscita a tornare
Ma un anno che
Cercavo di chiedere
Un
Una modulazione della testimonianza pensato appunto sul corpo femminile sulla presenza di donne che qua erano donne anche dall'altra parte del sessile OCSE tendere troppo
Mi sarei sa quanto di una cosa soprattutto Goti Bauer continuava a dire noi siamo stati portati noi siamo scesi dai treni elettrici ma perché partner maschile
Dice a perché e rispetto per tutti tutti abbiamo patito la stessa cosa però
Ma mano che si sforzava di provare a parlare al femminile
A dire noi siamo andate alle docce venivano fuori forti quelli veri il corpo della madre mai vista nuda perché la violazione che c'è stata non solo del corpo ma del pudore dell'educazione in quel periodo è stata un trauma molto importante
E insomma veniva fuori la DC di vita dell'esperienza
Questo neutro appunto è stato spezzato del Primo levi
Nel suo nella sua introduzione di uomini ad Auschwitz di Lando Pain nota che
Appunto uomini nella traduzione italiana della parola tedesca mesce nonché l'essere umano l'essere umano che di tenta
Comunità di uomini e di donne quindi sostanzialmente
Provare a declinare questa differenza tenendo conto che parliamo di un insieme di uomini e donne significa comprendere meglio il cuore dello sterminio di cosa è stato ha uscito Birke no
Vi dicevo appunto questo era un realtà in cui donne erano tutte le internate le Caforio
Cosa significava essere
In un campo di fronte liberale
Doti Bauer per esempio che era nella baracca ventisette proprio davanti al forno crematorio in tutte le sue testimonianze ricorda le file dei bambini che si incamminavano verso l'Atalanta
E diceva senza che potessimo fare un cenno per aiutarle e tutti Giuliana Liliana ricorda mio rosse giacenti
Del forno crematorio quando andava a pieno ritmo sui vetri delle baracche in mezzo alle nevi in mezzo alla desolazione del campo
Io non ho guardato quanto tempo ancora tre minuti sì
Quello che vorrei forse
Sentire e che appunto in una situazione in cui
Si perdeva d'identità sessuata con la rasatura dei capelli con un vestiario distribuito a casaccio uno zoccolo una scarpa spesso alle donne perché venissero umiliante la perdita delle mestruazioni
Una
Continua sottomissione la ferita di cui le donne parlano con maggior forza è stata quella
Della
Non soltanto del del
Dello sterminio dei bambini
Ma di tutti gli esperimenti fatti nella verso le donne che arrivavano incinta sui bambini che a un certo punto opinione abortiti o se sui bambini che nascevano
E su questo ci sono delle testimonianze
Impressionanti
Questo per questo vi dicevo che è importante pensare la specificità di Birkenau perché in questa modalità del campo dove per esempio che ha offerto notissimo ginecologo tedesco che veniva dalle chimica per le ricche signore tedesche di Berlino nel campo faceva esperimenti sulle donne ebree sulle donne
Però mensilmente per cercare di promuovere la riproduzione
Nelle donne ariane invece trovare sistemi per l'eliminazione non chirurgica nelle razze cosiddette inferiori ma quest'ultimo spazzoloni voglio dedicare lati esistenza delle donne perché ci furono operai
Quelle della unione ad Auschwitz che procurarono la polvere da sparo per far saltare il crematorio di Birkenau di cui si parla pochissimo
Però la resistenza delle donne in queste condizioni così estreme passa anche per cose apparentemente frivole per esempio Jana Millo racconta del burro con me antirughe diceva delle prigioniere francesi che
A Davos si veniva distribuito un quadratino minuscole assieme una fetta di pane di una sorta di di margarina
E in quella fame estrema spesso veniva messo sulla mano neanche venivano dati i piatti con l'ultima traccia che rimaneva sì mettevano agli occhi perché dice non torneremo e vogliamo essere belle oppure Natalia tedeschi
Che tornata
Senza soldi senza sapere come a era arrivare a Praga non sapeva come tornare a Torino insieme alle sue compagne
Ricevettero pochissimi Savoldi dalla casa di Italia che non li aiutò a rimpatriare e non sapevano cosa fare dice madre brutte come eravamo senza capelli abbiamo comprato un rossetto verifichiamo divise
Queste saranno e le
Modalità
Di di di resistenza clienti accoglie ma forse quello più importante è stata quella tornando di riuscire a essere madri di essere nonne di mettere al mondo quella
Grazie come la chiamavano che avrebbe dovuto essere sterminata e che invece ha continuato tramite loro ad essere in questo modo testimoniando qual molto più tardi Giannone
Hanno deciso in modo diverso dalla testimonianza maschile che era di fronte a un neutro astratto
Di testimoniare in relazione di testimoniare perché i nipoti questa è una modalità
Grazie
Grazie per aver affrontato insieme a noi questo tema così Complesso e e io nel dare la la parola adesso alla professoressa Taricone
Ordinaria di pensiero politico e questi ha e questione femminile presso l'Università di Cassino fa parte dei vari comitati scientifici scrittrice saggista al vaglio raccordare ricordare sempre una grande donna italiana comunista resistente ad Aol uscirà a Ravensbrück dal mille novecentoquarantatré che è Teresa Noce che ha raccontato nel suo libro una rivoluzionaria professionale ad
Contador una sua autobiografia la sua storia tra cui anche che cosa succedeva quel campo di concentramento dove c'era il lavoro schiavo
Come esso si sono salvate alcune donne e dell'otto marzo che lei riuscì ad organizzare in quel campo di concentramento di Ravensbrück insieme a donne e altre nazionalità alcune diffidavo dei Dyane come le francesi o altre e riuscì quindi a fare un'operazione diciamo straordinaria
E ultimissima prima di passare la parola Lidia Beccaria Rolfi che ha citato prima la Padoan che ha scritto insieme ad ampliarla alla Bruzzone un libro bellissimo sulla sua storia nel campo di concentramento
E
Anche lì quello che stupisce di questo racconto è il ritorno a casa
L'anno accoglienza che è stata fatta a una donna
Neanche da dei compagni diciamo di di di di partito dai dati dei compagni di suoni come queste donne che sono tornate dei campi di concentramento siano state giudicate ma se sei tornata ci sarà un motivo per cui tu sei tornata e le altre no quindi la parola a speranza però vorrei
Antonio passare grazie
Posso anche toglierlo oppure se si sente va bene così
Vado però
Vaso ma questo sì si sente allo buona sera ormai a tutti a tutti
Ringrazio
Per quello che per me non è un convegno naturalmente ma detta è molto di più
Ero qua sonori echeggiato i dei nomi da cui parto la direttrice del Dipartimento nominato Levi-Civita il matematico
E le donne sono ineliminabili devo citare perché la moglie di Levi-Civita era libera Levi-Civita Trevisani liberale vicini la quale grande matematica che non ha mai esercitato diciamo poiché però viene ricordata ma senza esercizio della professione che è stata la prima presidente
Della della rinata sciolta dal fascismo marinata Federazione Italiana laureate diplomate nel dopoguerra nel quarantaquattro e e alla figlia
Susanna Silverstein Ceccherini figlia adottiva
Di libera dei di Levi-Civita matematiche di libera Levi-Civita appunto
Dedicheremo un convegno e poi alla sapienza sono laureata qua una ditta fa e il clima era un'altra e anche la mobilitazione era un po'diversa e e sono se l'acqua però recentemente due anni fa collanti per ricordare la riabilitazione di Buonaiuti
E cioè uno degli undici docenti versano ecco che disse no perché si può anche dire no essi sempre studi e quindi naturalmente l'insegnamento di Storia del cristianesimo glielo tolse no
E sulla sua scia ho pensato e penso che la mia coscienza è la mia ricerca
Molto lungi dall'essere neutra è stata interpretata sempre come il lavoro scientifico sì ma anche come una militanza soprattutto rispetto ad argomenti di questo tipo e quindi
O in chi ho deciso di intitolati di Care l'attenzione questo taglio così attriti sostantivi diversi che in realtà sono tre
Metafore della vita femminile che sono i corpi la casa e la parola
La Resistenza è stata quella che ha messo in discussione trasformato sia i corti la casa e la parola nonostante il fascismo abbia in piccola parte come adesso adesso in piccola parte speriamo che non vadano avanti ma che comunque al tempo ha cercato di
Fare una cesura in ogni modo cioè di tagliare la memoria che è una caratteristica dei regimi autoritari e dittatoriali non quella di riscrivere la storia di fatto
I scriverne un'altra di suggerire che quello era falso e di fare un altro calendario quindi di inventare un'altra storia e
Quindi il fascismo c'è riuscito in parte devo dire che le alcune delle resistenti a sorpresa anche Marisa Cinciarini Rodano
In un suo libro disse a Roma quando sono entrata nell'esistenza nessuno sapeva niente le altre donne sapevano pochissimo quello che era accaduto prima quindi in parte il fascismo è riuscito in parte no
Perché le famiglie sono state poi un grosso luogo di trasmissione orale e in questa diciamo Omnia sorta di
Docenza militanza
E che che cosa fanno le docenti
Mo'qualcuna molte potrebbero farlo di più
Contaminare i luoghi dove vivono
E impregnati di
Delle presenze femminili chiede di hanno abitato o che lì sono state diciamo defenestrato non so a Cassino con una collega abbiamo intitolato recentemente una bellissima Laura
Anni degli ottimi
Ma nel due mila e tredici abbiamo dato la parola riscalda sa a Marisa Rodano
Che sono stata a trovare l'altro giorno perché abbiamo discusso una tesi su di lei ieri
E a centotré anni ne farai il ventuno gennaio centoquattro le auguro
E e quindi diciamo si possono contaminare in molti modi nuovi no per
Togliere loro quella patina di neutralità che non è vera che non hanno perché sono stati ancora molto lo sono i luoghi del patriarcato
Quindi per me nella mia ipotesi di storica
Io non vedo cesure tra la fine dell'Ottocento i primi del Novecento i primi movimenti emancipazione si fermi misti e
Quello che accade dopo cioè intanto le femminili con il fascismo l'emancipazione Issione che muoiono all'improvviso ci sono quelle più giovani che vivono per tutto il ventennio
Alle prese con interrogativi non facili non solo l'ebrea alle prese
Con l'esclusione dalle professioni e dalle associazioni dopo il ventisei il fascismo non ne vuole sapere di alcuna libertà di espressione di pensiero e di parola di associazione politica quindi
Le associazioni vengono stroncati ed è vero che li comincia un'altra storia appunto molto più silente che hanno chiamato anche carsica
E in questo ho ritrovato gli stessi tre concetti corti la casa la parola
Perché nella movimento emancipazione S. femminista primi fasci sta la casa cambia diventa un luogo progettuale durante le riunioni delle associazioni cambia la parola
Ma qui e quindi i corpi femminili non sono più dei corti relazionali dissi solo sotto l'aspetto relazionale cioè lo slittamento semantico donna uguale madre sempre e comunque
Ma avviene molto di più
Nella resistenza perché ci sono le immagini di che ce lo dicono gli orpelli immagini molto scarse sulle donne ovviamente i primi Novecento
Attorno a un caminetto per discutere la revisione del codice civile e invece o delle foto molto eloquenti sempre poca però delle foto molto eloquenti ce le foto che ritraggono passata prima
Che ritraggono le partigiane con la gonna Pauline fucile in spalla certo assolutamente non eleganti come le signore delle associazioni femminili
Ivi mi e i cortei che la liberazione dai quali sappiamo perito le donne talvolta le ragazze
Sottolineo ragazze perché c'è una grossa confusione anagrafiche in tutta la storia di genere
Perché le prostitute nell'Otto Novecento erano prostitute poi scopri che hanno dodici anni tredici anni sono minorenni poi dopo le donne sono di eterne minorenni quindi
Però lavoravano già all'età di sei otto anni quindi diciamo che anagraficamente la storia delle donne è un pochetto confusa
Dovremmo precisare
Quindi le donne dei cortei le ragazze si tengono alla larga perché la promiscuità sessuale era difficilmente collegabile con la modalità di un mondo nuovo va bene che il mondo era nuovo ma loro si sarebbero sposati o fidanzati e quindi era nuovo ma in parte da nuove
E quindi le staffette in bicicletta riecheggiano corpi nuovi Repossi nelle staffette
Quindi e anche i vizi importanti quelli molto seri Nobel CPC del casellario politico che ritraggono i volti femminili più volte processati anche quelli di non sempre
Studiati diciamo a fondo no anche per quel pudore citato prima per le donne è diverso essere incasellato essere così fotografate no in un casellario politica è un'altra cosa per le donne
E quindi corpi che prima che delle resistenti che sono chiaramente alla ricerca di un cambiamento e di libertà come ha detto Marisa Ombra alla ricerca della bella politica
Che oggi non trovo più
Nella mentalità dei giovani è passato il sinonimo di una politica come il luogo da cui tenersi lontano come luogo corrotto come luogo diciamo PD anche difficile da decifrare no ma da cui stanno abbastanza lontani
E quindi la casa
Che assolutamente la resistenza irrompe nelle case no come emerge dalla biografia di Ada Prospero Gobetti Ada Prospero Marchesini Gobetti F che a lungo è stata ricordata
Come la traduttrice di Piero Gobetti che l'ho trovata una cosa sempre molto insultante molto insulta
E quindi trasformare il salotto della sua casa torinese luogo cospira dico ma anche nelle parole di leda Colombini
Che dice io non sapevo bene cosa significasse iscrizione al partito comunista comunque io risposi io sono disposto anche io a fare le calze di lana per quelli che stanno in montagna
Quelle che mi parlavano era mica io mi fidavo ora non poco più grande che a loro volta erano state spinte perché già in famiglia avevano continuamente lottato nel periodo fascista gli avevo quattordici anni
E a quell'età non ti prendono come staffetta
La mia amica Fiorina Zeni una delle sconosciute mi aveva invece diciassette diciotto e a quell'età quattordici e diciotto fa c'è una grande differenza comunque io ho cominciato a diffondere i volantini gruppi difesa della donna
E poi raccogliere lane indumenti a fare cose che andavano i partigiani e pace facevamo però riunioni che informavano su comandava il lavoro erano il mio mi dissolve donne e ho cominciato a scriba chiare su un quaderno le mie opinioni
Queste cose un po'utopistiche quelle che possono sogna di giovani una società diversa
Non ho mai detto nulla a mamma di quello che facevo allora e lei non mi ha mai chiesto nulla lei però qualcosa aveva intuito e d'inverno ci si trovava nelle stalle a parlare e atte a fare
La lana la calza B
Quindi c'è un carattere collettivo e anonimo purtroppo ancora adesso sono molto belle le parole di Ada Gobetti il carattere collettivo però è ancora troppo anonimo
Perché in realtà i nomi che ne dobbiamo dare sono tanti quindi anonimo va benissimo però sconosciuta alla storia no se questo significa estromesso dalla storia
E l'armistizio segna ovviamente
Un'entrata nelle case drammatica perché le case invece di essere un rifugio dalle minacce del quotidiano il regno della donna diventa l'insicurezza posta razzie perquisizioni deportazioni esecuzioni sommarie che non risparmiano le vecchie nei bambini le bambine in assenza degli uomini al fronte catturati imboscati deportati sono solo le donne le depositarie del quotidiano che inventano la casa comune luogo nuovo
E e quindi nella sua naturalità
Anche sottovalutato no perché la casa era il luogo naturale fino a che non è stata studiata l'opposizione tra natura e cultura naturale avuto assolutamente il sopravvento
Un concetto che come dice Anna Bravo si è prestato anche a molti equivoci perché è stata interpretata a volte la Resistenza come il prolungamento del Maternal che assolutamente non poteva essere
Perché era una assunzioni inedita di responsabilità di poteri decisione no quindi c'è una grande differenza tra la protezione di un figlio di una persona cara
E quella effettuata nei confronti di un perfetto estraneo nemico magari fino al giorno precedente
Arriva l'ultimo concetto cioè la parola diventata nella Resistenza parola politica
Le donne erano per tradizione religiosa medica filosofica posso fermare prive di Logos cioè di razionalità e quindi
Prive di una parola logicamente strutturata non a caso le donne erano portatrici di pettegolezzi parole vuote
Parole anche di rivalità nei confronti delle altre donne mentre gli uomini erano analitici capaci di sintesi le donne si muovevano la superficie della logica
Producevano parole vuote inconsistenti pericolose l'esclusione del diritto all'istruzione a causa della sua difettosa struttura ontologica quindi non aveva sviluppato l'arte del dire e le donne nella Resistenza parlano di se stessi e degli altri
Si collocano nella storia tramite le parole per dirlo il libro fondamentale di Marie Cardinal che non viene più letto
Che non è mai stato il parlare per le donne un'operazione semplice
E il neo femminismo degli anni settanta con la sua insistenza sulla nomina azione se non nomini non esisti dava le parole importanza strategica no quindi
è è stata una conquista faticosa e lenta quella per le donne di parlare in pubblico non ne parliamo Marisa Rodano nel libro Memorie di una che c'era la storia dell'UDI
Ricorda che Olga Prati presidente dell'UDC di Ravenna quando raggiunsi montagna non l'angolo dietro casa la brigata partigiana del Partito d'Azione sentì dire dal comandante meno male che sei arrivata
Guarda come sono strappati i miei pantaloni e la sua risposta fu fra ecco anche il filo rammenta glielo restituisce io sono venuta per combattere non per riparare i vestiti le parole esprimono rifiuto della passività
Allora correvano un rischio di vite positive schivano cui ironizzava l'oppure la cosa che mi ha lasciato
Venture molto basito
E e quindi diciamo non è importante voi appurare se proprio quelle sono state le parole ma c'è il rifiuto della passività e quindi finisco col dire
Ecco ricordare la loro entrata perché sono due temi troppo grande che non posso diciamo grattare qua quella sinergia quella continuità che c'è stata tra fine ottocento e primi Novecento che il fascismo ha tentato di distruggere ma non c'è riuscito
Che è rinata con la Resistenza e che poi è andata avanti con le ventuno donne della costituente non tutte ma una grandissima parte
è quella che oggi ci fa dire che la Costituzione è la nostra strada mai tra grazie
Grazie afferenza che ci accompagna in tanti percorsi Castro stiamo facendo insieme in questi anni proprio parto da da quest'ultima cosa che diceva del del dominare del nominare
Alla questa è proprio una cosa importantissima se va bene avete l'opportunità di guardare un attimo questa mostra che abbiamo verso su colleghi volontarie la volontaria del servizio civile all'Anpi elettrico le donne del coordinamento troverete ellenico delle donne dell'archivio dell'Anpi provinciale di Roma noi abbiamo voluto che fossero nominate
Tutte quelle che ci sono perché secondo noi è importante che almeno quei nomi siano messi nero su bianco sia possibile leggerli perché estremamente importante il tutti per le donne in particolare io dico di più
Quindi adesso c'abbiamo l'ultima parte di questo nostro percorso donne resistenza affronta affrontando con Lorena Fornasier che ne ringraziamo molto per essere qui con noi lei è una una psicologa clinica e che a riscoperto diciamo dopo la morte della mamma avvenuta nel due mila nove in un cassetto
Il diario della storia di resistenza prima in un così largo e poi in Italia della madre e quindi è una storia secondo me bellissima anche questa
Dall'idea di quanto sia stato complicato e difficile per chi la resistenza l'ha fatta uomini donne e dico di più sempre
Parlarne anche con i propri figli con i propri cari e quindi lei ha trovato e ha riscoperto il mondo della mamma attraverso questo diario che ha voluto che fosse pubblicato e che noi adesso abbiamo l'opportunità la possibilità il piacere io penso di poter leggere e di capire alcune cose quindi la parola all'Arena di facciamo questo
Beh io vi ringrazio molto per essere qua sono molto onorata di essere stata chiamata
Lo considero un bellissimo tributo alla memoria di mia madre che non ha mai te seduto la tessera di un partito mentre mio padre ordinatamente era un comunista
Però la tessera dell'antichità fatta o fino all'ultimo giorno fino all'ultimo anno della sua vita e quindi grazie di avere invitato me perché attraverso me
Credo di poterle restituire qualcosa come esattamente lei mi ha restituito un tono molto grande
Con la sua perdita e yogurt o il dono di conoscere quella parte della sua vita che da figlia distratta
Non avevo mai mai conosciuto sapevo che era una staffetta partigiana una stabilità politica mio padre era investe comandante partigiano ma non sapeva ad esempio che era stata un mezzo un agente segreto di Tito
Non sapevo molte cose di tutta la parte insomma della guerra partigiana
Io costellata
Ma la corsa ecco
Parlo di mia madre perché questo mi permette di introdurre un po'tutta la questione della della Resistenza mia madre quando noi eravamo piccole io e mia sorella
Psicologi erano gli anni di Scelba no io avevo forse cinque anni a quell'epoca sì portata davanti alla grande fabbrica per la Zanussi dell'area ex senza lussi
Mio padre alla fine della guerra era un sindacalista ed era alla testa dei cortei
Io vedevo soltanto lui non vedevo mia madre
Ma l'essenza di mia madre nate come sta dentro si metteva a me e a mia sorella ci metteva le pietre in mano per lanciarle comprò la polizia di scelta che attaccava i cortei degli operai
Questa estate
Ecco queste statali introduzione a condiziona la società civile urta bambina è stata l'introduzione alla possibilità di sognare
Alla possibilità di gestita di desiderare la possibilità di mantenere vivo il desiderio
E permettetemi pronunciando queste parole anche prima ci pensavo pensavo a un popolo distrutto
Che forse non ha più la possibilità di sognare il popolo palestinese e mi vengono in mente
Vorrei citare queste parole che si trova anche qua nel diario insomma di mia madre che lo ha scritto durante la guerra
Le parole di Nourrit pelle de mamme una grande donna israeliana scrittrice e giornalista madre israeliana che ha perso un figlio
Con una con una bomba
Che ha sempre cercato il dialogo e l'unione tra le donne palestinesi lettone israeliane
Lei diceva in un discorso molto importante pronunciato a Napoli mi pare nel due mila e undici diceva
La maternità e l'unico il comune denominatore che vince sulla nazionalità sulla razza e sulla religione
Le madri sono le sole che riescono a far fronte ai politici ai generali ci sono sempre riuscite fin dei tempi biblici quando le mogli ebrei riuscivano a spuntarla sul Faraone sfuggendo al suo ordine di uccidere i neonati
Noi siamo quelle che sanno che non c'è pace o libertà nessun bene nessun Dio dopo la morte di un bambino
Dunque noi siamo quelle che dovrebbero dire al mondo che l'unico modo per l'umanità di sopravvivere e di unirsi per gridare questa antica voce che è stata sempre lì la voce della maternità
Io sostituirei la voce della maternità sostituire per sostituire il termine maternità con cura la cura della ditta
Come mia madre era lì all'esordio della sua giovinezza ad essere testimone di un dolore indicibile farne una pratica di cura di resistenza
Di relazione così la maternità la estenderei proprio concetto come concetto come estensione politica della pratica della cura la pratica della cura e qualcosa che noi
Non mi fa andare le cose le strade
E mamma mia dall'inizio
No per me molto importante questo discorso anche immaginativo che io non intendo minimamente commentare ma di voglio far capire qual è la nostra pratica della cura e qual è la resistenza
Oggi una resistenza appunto che ha delle radici affettive che si basa sulla capacità di amare la vita come lama nutrite come l'arma L'Armata mia madre come la sanno amare donne e uomini che hanno che hanno a cuore
La la vita degli altri sognato le madri di Plaza de Mayo a dirsi l'altro si sono io l'altro sono io questa questa questo con questo non è un concetto questo è una pratica e la capacità e la possibilità dimettersi al posto dell'altro
Nella piazza del mondo noi siamo testimoni
Cioè
Pratichiamo
La cura della vita la cura come amore che non è appunto la passione per l'altro non è il sentimento per l'altro
E la passione per la vita e la passione politica affinché la vita in un tra l'altro in un con testo di distruzione del clima del pianeta di tante cose
Assume ancora più significato noi siamo testimoni nella piazza del mondo di vite assolutamente violate dai confini
Dai confini che iniziano con leso doti un'intera generazione a far da Anna da anni con l'esodo di tantissimi giovani dal Medioriente ma attualmente con un esodo
Di famiglie curde turca e che ma evidentemente se lo possano permettere perché i poveri muoiono sotto le bombe muoiono
Di povertà muoiono per fame muoiono perché non si possono non si possono curare e tutta questa popolazione
Ma popolazione anche questo un termine molto generico noi incontriamo corpi incontriamo corti di dolore incontriamo persone non incontriamo popolazione incontriamo
Corpi che arrivano feriti che si annunciano
Con l'odore dei posti del del legno Marzotto un odore
Assolutamente pubblicò è un dolore è un sia anche un dolore è un dolore sentire questo dolore addosso questi corpi a questi giovani che arrivano spiazzati perché la rotta balcanica
E piena di fango
E fango terra tortura morte morte nelle fosse di dolina morte dei fiumi
La rotta balcanica significa cani d'assalto
Che a Baiano
Alle cinque del mattino dopo che i troni o dopo che le fotoelettriche Hoyt termo rilevatori hanno segnalato il calore di un corpo e allora da lontano se intorno
L'abbaiare di questi cani mastini i Istat i ragazzi scappano basta un piede falso e cade in una buca di Tonina delizie rimani
Mattinate decadere in una buca titoli Ina nessuno si tira fuori
In mattinata e PD corre verso un fiume per attraversarlo per non farti prendere
Metti un piede in falso e muori un giorno mentre curato i piedi
Ha un a tre ragazzi
Afgani giovanissime sono tutti giovanissimi sono tantissimi minori non accompagnati
Mentre Corapi chiediamo uno di questi ragazzi che arrivano e hanno un sorriso parapiglia oso nonostante sembrino
Terra fango non sembrano persone sono state disse umanizzata e lungo la rotta balcanica però conservano questo storno dissolte magnifico che è un inno alla vita è un inno alla vita
Mi e in un dialogo che muto che silenzioso
Perché non serve parlare nella cura serve la qualità non serve la la Caronda
Questo ragazzo mi mostrò una foto che aveva fatto
Alle sei del mattino quando stavano arrivando
Su Trieste
Sul grandezza Ciglione di Trieste
Ma erano ancora dall'altra parte ed erano tutti belli tutti con la vittoria alzata
Ed erano però arrivati soltanto soltanto in tre quindi qualcosa
Ho capito subito che qualcosa
Non è andata
L'ho guardato in un modo molto interrogativo
Allora lui ha cominciato ad assegnarmi e di questo di questo vedi questo che di questo erano morti in sei scappando dalla polizia che gli è stata rintracciando per per scappare dalla polizia
Essenziale essenziale per la famigerata Lezzi ti Dublino perché se ti prendono
Tu non puoi più andare in Germania o dovete Sideri andare tu sei incatenato al posto dove che hanno preso le prime impronte per cui magari e si riesce anche ad arrivare
In settimana mi hanno lamentato credo che voi arrivare dopo quattro cinque anni quando hai un amore e una famiglia quando hai un lavoro con imparato la lingua
Entrano nel tuo appartamento alle tre quattro del mattino ti prendono
Chi le porta notti caricano su un aereo ti lega noti imbavaglia no e ti scaricano adesso li stanno scaricando addirittura imbucati via perché lì è diventato l'altro Paese feroce che fare il lavoro sporco che prima
Ha fatto la Croazia che adesso ha ripreso completamente a fare grazie al Governo Meloni
Discarica noi in attualmente appunto in Bulgaria Elia rimanda intreccia dove vengono torturati dove vengono riconsegnati all'Iran e da lì ricomincia un'immane tragedia perché lì era rimasto fuori Rattazzi no
Ma viene fa
Niente li fa fuori
Allora dicevo che è essenziale
Scappare scappare alle alle pulizie e non soltanto per la legge di Dublino Mata Hari famosi push battere Trieste io vengo da Trieste Labella
Mitica Città di Trieste che d'ora in poi imparati a nominarla la città del silos
Spero che arrivino le le le diapositive del silos per mostrarvi che cosa nell'indifferenza totale nella politica nella
Qui siamo nella più metropolitica che
Un'amministrazione
Comunale può avere in questo terribile silos attualmente vivono più di trecento persone mentre in estate ne abbiamo punte
Tra le cinquecento e le seicento persone
Ma persone parlo di ragazzi ragazzi
Che vanno del nove
Ai la media e le insomma è quindici anni vent'anni vent'anni uomini di trenta quaranta anni sono morti non non ci arrivano i pochi che arrivano non avranno sicuramente
Nessun futuro
Ecco in questo
Chiamatela pure eccita Trieste città del silos
Perché lì dentro in questo momento stanno vivendo trecento persone tra le bisce serpenti i gli insetti
Che salgono su per i corpi ragazzi entrano sani ed escono con malati con
Gli ascessi escono con i lobi Totti amano i lobi molto di più di qualsiasi altra parte del corpo amano i lobi delle orecchie escono con i lobi delle orecchie manciate collettività
Con le dita ma disattenti
Tutto questo insomma e tollerato
Nella nella nostra nella nostra città e noi
In questa nostra pratica della cura appunto ci rendiamo testimone testimoni di di queste di queste violenze di questi ragazzi che perdono la vita
Di quelli che arrivano con i loro bellissimi sogni con il desiderio di andare avanti con la capacità di sopportare il silos perché vengono abbandonati completamente lì anche tutti quelli che sono rintracciati
E sono appunto in questo momento più di trecento essere rintracciati significa che tu sei obbligato a rimanere nella città in cui hai depositato le le le le le impronte sei obbligato a rimanere a rimanere lì e inattesa che ti che la prefettura disponga il tuo persona di mento in un in un otto spot da cui poi dopo altri mesi inizierà un altro percorso in un caso di via e via dicendo
E
Dunque adesso mi sono ho perso un attimo infinito Mirko l'albero della
Sì
No verso verso un attimo mio figlio anzi dicendo che hanno questo questo magnifico il sorriso che però nasconde appunto delle storie terribili tremende
Che
Che noi ci rimarremo morti al primo istante
Invece io mi sono resa conto
Che lavoro ci chiamano veramente a tessere dei testimoni nel senso di stare essere sostare di fronte agli indici di vita
Di quello che hanno subito perché non si può dire nei campi di concentramento si è finito anche anche mio zio
Infatti mia madre era ricercata a morte perché non si è costituita come come Partizan Aiano perseguitato tutta la famiglia c'è finito
Anche lui io credo che il siamo non soltanto in un nuovo fascismo sociale ma che quello che sta una subendo stanno subendo i profughi del Medio Oriente e tutti gli altri profughi e qualcosa
Che
Non ha bisogno di campi di concentramento ma
E qualcosa e qualcosa di simile il pus Bette le deportazioni Trieste la bella Trieste la luminosa Trieste la città del silos è una città che ha praticato i letti lei che postazioni
Loro le chiamano respingimenti bellissimo no bellissimo al termine
E hanno no no no no scusate non respingimenti Ria missioni le chiamano riammissioni
Riammissioni
Ecco nel in una
Io penso che tutti poi forse avrete preso una multa vero la multa per una macchina un divieto di sosta abitano la multa dieci foglietti no mille cose da compilare no biciclette sta lì quaranta minuti a compilare la cosa
Le nel riammissioni non c'è un foglio un documento che attesti che questa vita
Quest'anima sia stata
Dei portata dall'Italia in Slovenia che la Slovenia le ARPA deportati in Croazia che la Croazia l'abbia deportato
In quella fossa umana in quella discarica umana che l'Europa con tutti i nostri soldi da anni ha costruito con i campi di concentramento per sempre di più diventeranno
Campi di deportazione
Ecco tra il due mila ventuno
No per
Tra il due mila venti ebbe Andrea due mila venti e due mila ventuno
Due mila allora nel dette tra il due mila e venti e ventuno la polizia
Entrava addirittura nei vagoni dei treni
Alla ricerca dei fanciulli dei bambini dei minori non accompagnati alla ricerca dei siriani che scappano davvero una guerra spaventosa
Alla ricerca degli afgani che tutti quanti dicevamo apriamo i corridoi umanitari facciamoli venire sarà certo
Sapete cosa abbiamo noi Fernetti per confine più ufficiale tra Trieste e la Slovenia
Abbiamo l'UNHCR sedette Children tutte le agenzie bellissime i banchetti che accolgono giustamente gli ucraini a cento metri
Abbiamo la polizia che cattura gli afgani bambini i minori non accompagnati bambini di nove anni mandati salvezza dalle loro madri
Ecco allora
Io credo
Che noi donne non possiamo noi non sappiamo
Sappiamo più fare una vita normale
Io mio marito sicuramente non sappiamo più farlo
Questo ci addolora anche molto perché nome molto dura e non è facile ma dalla prima rotta balcanica da quando noi abbiamo visto casualmente c'è capitato io non ho mai fatto volontariato nella mia vita mio marito Massimo no al massimo scusate Marsilio marito sempre fatto politica
Da quando abbiamo visto i ragazzi della prima rotta balcanica quelle che scendeva dall'Austria
Non abbiamo non siamo più stati capaci di tornare nelle nostre comode case di Noschese letti arrivavano a questi ragazzi feriti Coni mossi dei cani della polizia punterà affermati
Siamo semplicemente scesi in strada
L'unico sesto il gesto più semplice
Un sesto di resistenza il l'unico gesto che siamo stati capaci di fare
Poi è iniziata al seconda rotta balcanica siamo andati in Bosnia per ben trenta volte a conoscere al la situazione anche la poi ci siamo veramente ricco patti la Bosnia in casa la Bosnia Trieste
Ci sentiamo chiamati è una sorta di appello un corpo di dolore è un appello è un appello ad essere a tessere ad esserci ad esserci lì colui ad apprezzare questi corpi a sentire il freddo il fango sporcarsi anche con i loro fangosi perché no
Anche con i loro fango è giusto che ci sto chiamo
Perché loro sono persone PMT
Dignità
Che noi abbiamo di Suma mitizzato che i nostri confini ci restituiscono con le loro ossa rotte con i segni della tortura con i segni dei respingimenti che sono sempre molto molto violenti
La piazza del mondo di Trieste è diventata quindi la piazza della Resistenza
Questa è la nostra resistenza nostro vittima ovviamente non dirlo così forse poi Bu condizioni ente parola folta resistenza no no
Restiamo lì a resistere ogni giorno siamo lì quotidianamente ogni giorno ogni giorno siamo sei otto dieci ore innestata veniamo a casa all'una alle due alle tre di notte
Perché i ragazzi arrivano di notte per non farsi prendere dalla polizia e arrivano feriti e hanno bisogno di tutto hanno fame voi sapete cos'è la fame
Io non lo sapevo ma l'ho vista l'ho vista mi loro corti magrissimi
E allora
Noi non siamo lì per fare assistenza anche se ovviamente
E la nostra pratica della cura passa attraverso l'assistenza non può essere diversamente
Ma un corpo chiama
Un corpo risponde e noi appunto siamo di per questo e per creare attraverso la nostra resistenza isole di società isole di comunità
Che
Possano
Possano Conte
Possano rendersi partecipi di una società di persa di una comunità di persa possano rendersi partecipi di un di un modo di vivere
Che non sia quello di questa messe micro politica in cui siamo immersi
Vediamo ora così
Difficile dire qualcosa dopo la testimonianza di di Lorena
Dalla resistenza della sua mamma del suo papà Ennahda come si diceva una forma di resistenza incredibile che la sta portando avanti insieme a suo marito Gianandrea vecchi fra franche scusami Calandra franchi
Penso che sia una un qualcosa di veramente incredibile quello che loro stanno facendo e e che stanno vivendo perché penso che sia una un una situazione che provi il corpo e la mente in maniera continua incredibile quindi io penso che veramente va fatto loro ancora un grandissimo applauso per questo
è stato facile avversione tanto perbene che raccoglie raccontarlo tutto quello che che avviene che vede e che sta facendo lei adesso ci fermiamo qui per questa prima sessione riprenderemo tra quindici minuti e la seconda sezione avrà come tema donne resistenza e pace
E rispetto alla questione della della pace io credo che dovremmo ricordare sempre tutti quell'articolo undici della Costituzione rispetto al quale tutte le madri costituenti nel momento in cui fu votato quell'articolo undici si tennero per mano
Si tennero per mano nell'emiciclo di Montecitorio si abbracciarono e si sciolsero e non poi tutti quanti in un grande applauso perché i nostri partigiani le nostre partigiane hanno lottato abbia liberato l'Italia ci hanno dato la democrazia per aver
Ed è la pace l'Italia ripudia dalla guerra quale fa
Da questa seconda sessione
Dopo aver visto nella nella prima sessione il contributo delle donne durante la Resistenza in questa seconda sessione
Abbiamo pensato di valutare le nuove forme di resistenza che coinvolgono le donne in realtà diverse da quella italiana
La sessione si è aperta con il video grido muto che è stato realizzato dal nostro coordinamento nazionale lo scorso anno in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Sono proprio le donne che dall'Afghanistan al Kurdistan l'Iran sono state le protagoniste delle lotte sia per il riconoscimento dei diritti di genere sia per un cambiamento democratico della società
Donne che si oppongono a dittature violente e patriarcali e lottano per la costruzione di società libere basate su democrazia sui diritti civili in Afghanistan contro pressione talebana nel Kurdistan contro i fondamentalismi islamici nelle piazze iraniane contro la pulizia morale dell'integralismo islamico con lo slogan donna vita libertà ridato nelle nelle donne nelle manifestazioni in piazza dopo l'uccisione della giovane Massa armi
Io però direi di ascoltare direttamente per loro testimonianze e le loro riflessioni e vi presento le lei attiviste che qui sono con me Bull ala Shalit attivista curda dell'Unione donne italiane curde Azzam Bahrami attivista iraniana e Francesca Patrizia attivista del indecisi dal coordinamento italiano a sostegno delle donne afgane
Direi di lasciare direttamente a loro la parola Bull alla
Buonasera a tutti a tutti
Sono azionata credo
Non riesco a nascondere la realizzazione e sono onorata davvero per essere qui
E per questo doveroso ringraziare il coordinamento nazionale donne antiche era avermi invitata e Tevere avermi dato davvero questa opportunità
Sono collana con la donna curda
Non sono nate in Italia e nemmeno sono venuta qui da bambina
Quindi non sono ogni attivista che racconta il dramma del suo popolo che non ha visto ho vissuto
Sono un etilista che ha vissuto sulla sua pelle da quello diventa dim regime dittatoriale che negava diritti e giustizia al popolo curdo
E a me curda
Primo appartenente a Onna lotta familia progressista
Da ventidue anni ho iniziato il percorso di donna immigrata venendo nel mio paese adottivo l'Italia
E godendo dalla libertà e dalla democrazia che anche voi insieme alle generazioni precedenti avete contributo a costruire come persona ferita Addolorata per quello che continua a subire il mio popolo me mia missione da quando sono lontana dalle mia patria nativa
E dare voce alle donne ai bambini curdi perché a mia difesa non c'è stata nessuna voce e io voglio esterno perché non c'era
Raccontando alla sofferenza e silenziose e posso dire ha solitaria dalle donne e dei bambini curdi
Perché tutti i loro e l'intero popolo non hanno avuto non hanno ancora la pace spesso nemmeno la solidarietà
Della divisione nei primi anni venti e successivo occupazione del Kurdistan da parte di Raki di Rancik ai Turchia
Per volontà dei Paesi dell'Occidente condivisione delle decisioni appesa a tavolino e cambiando la cartina geografica del Medio Oriente
Ancora oggi dai curdi paghiamo la conseguenza a seguito dell'occupazione siamo sempre stati perseguitati e costretti a scegliere trarre in maniera sottomessi
O combattere noi curdi abbiamo scelto di combattere
La resistenza del popolo curdo è iniziata da allora
In tutti questi anni
Chiariamo subito al bombardamento chimico e il genocidio sia fisico che culturali culturale perché non potevamo parlare né agli alunni lingua curda e nemmeno studiare in lingua curda
Perché non potevamo usare i nostri costumi eseguire le tradizioni non potevamo avere un posto di lavoro e nella pubblica amministrazione non facendo parte del partito del regime l'obiettivo era ed è nettare l'identità curda
Il nostro popolo è tra i più antichi e stimati del Medio Oriente con una popolazione tra arte trentacinque o quaranta milioni che ancora non ha una patria
Correzione in questi anni sotto l'occupazione dei regimi totalitarie occupanti dall'Iraq Iran Turchia e Siria ha subito grandi trasformazioni a cambiamenti democratici linguistici e culturali
Lo sterminio del popolo curdo continua ancora nel silenzio e nell'indifferenza del mondo politico dell'Occidente e dei difensori dei diritti umani
La comunità europea le Nazioni Uniti è la NATO hanno sempre ignorato la sofferenza del nostro popolo dimenticato e di quella terra dimenticando di quella terra così martoriata guardando solo aria interisti agli affari economici e alla vendita delle armi va ricordato che tutti alle imminenti uova disseminate sulle Amenta montagne curda era made in Italy
Per questo l'Europa e tutto l'Occidente continuano a tacere sui crimini del fascista Erdoğan & Mansour Pindaro Java e ad oppure il Kurdistan
Nella Stiria e in Turchia che compia bombardare le città e i villaggi curdi che incrociava proprio un mese fa ha fatto bombardare i civili le scuole gli ospedali è anche la moschea e il centralino elettronico ci sono tanti posti ancora oggi senza qua e nemmeno luce
Mentre Dugan versa e le lacrime di coccodrillo delle vittime in Palestina richiamando i diritti umani e difendendo il gruppo terroristico di Hamas
è evidente che in ogni conflitto e i bambini e le donne pagano il prezzo più alto come possiamo rilevare nella tragedia della guerra tra Israele e Hamas
Infatti oltre alla discriminazione nel campo dei diritti le donne sono soggetti di violenza fisica e stupro
Care compagne e compagni
Sono qui oggi per testimoniare e sono qui per tutte le donne curde che hanno subito e subiscano ancora oggi l'ingiustizia sono qui per le donne che hanno passato la loro vita tra il carcere e la tortura che hanno perso la vita nelle mani dei dittatori occupanti del Kurdistan
Oggi sono qui per mia madre e per tutte le donne che non avevo mai visto alla pace
Da donne hanno lettone curde hanno partecipato alla Lotto curda a fianco degli uomini del sempre e hanno combattuto perché erano doppiamente vittime
Una volta per il fatto di essere donne è una seconda dopo dopo l'islamizzazione dal territorio in quanto sono state sottoposti a Careggi dita di una società tradizionale Patriarcale misogina
Questa citazione
Femminile al non è dunque iniziata quali la lotta ed è resistenza curda ma un ceppo molto lontano il solito nella storia e nella cultura Khund Gould della Mesopotamia e della terra della civiltà
Ricorrendo a una tenace incessante ribellioni contro le più ideologia occupante
La lotta inaugurazione di cinta CIAN Asadi donne d'Italia e libertà la frase che oggi Risso Anna risonante nel mondo e in tutte le lingue
Sono diventate luce quella donne voci nere utilità per ottenere i diritti
Io qui lo rivendico orgogliosamente un'eredità
Sono state le donne occulte le creatrici di questo slogan ma che non è semplicemente tale ma è una filosofia una saggezza
Loro e soprattutto del movimento femminile incrociava la qui tenace il mondo hanno iniziato conoscere solo nel due mila quattordici
Qui hanno combattuto contro il gruppo terroristico e oscurantista islamico facendo arrivare la storia la cultura fino arrivare nella storia che la cultura della loro terra
Di origine possiamo dire anche le filosofia è l'evoluzione di donna evita libertà reale passa rappresentano il carattere del ventunesima secolo è emerso di fronte alla contro violazione in Iran
Macché risale agli anni del movimento della libertà delle donne curde come una necessità inevitabile
Una rivoluzione guidate da donne da giovani una ricognizione e intellettuale e democratica
La regolazione è iniziata in Kurdistan rovesciava in Iran dopo la morte di giovane pure da Cina e mini per la mani dal regime teocratico dell'Iran e poi ha incluso l'intero Iran
Ha messo in evidenza evidenziato il valore di una lotta che non intende liberare solo le donne
Ma l'intera società in estrema bisogno di libertà rivendicando i diritti dei popoli e delle minoranze in Iran la anche gli uomini hanno sostenuto e sostengono la regolazioni e vicina ai minimi la giovane curda per liberare anche se stessi da quel regime che li ha resi schiavi
Soprattutto le donne curde continuano a subire ancora oggi il gestiti sia e la negazione dei più elementari diritti
I politici media associazioni e gente comune calpestano emergano i nostri diritti
Persino alcune persone e gruppi foglie no distorcere i fatti e fare dallo slogan donne vita libertà la casa degli altri svuotando il contenuto dello slogan
La curdi non possiamo usare i nostri nomi c'è vietato
Massa è il nome che Nicoli NI Miccoli giornalismo islamico dell'Iran aveva dato Cina
Questo nome gli è stato emendato finché era in vita e noi noi non possiamo né dargliela anche dopo la morte
Alla fine di riattribuire le il suo nome il suo vero nome abbiamo lanciato come Utic un appello è una richiesta a tanti giornali siti organizzazioni dei diritti perché ricordando la giovane donna
La giovane ha ragazza con il suo vero nome Cina ma purtroppo molti di loro non ci hanno nemmeno risposto ma ancora oggi venne chiamata col col nel nome di massa che purtroppo anche in questa sala l'avevo sentito nominare come Mascia come associazione udienza Unione donne italiane curde che rappresento nata da una sorellanza e da tante compagnie con fortunatamente ho conosciuto in questo mio viaggio di donna immigrata
E grazie a tante associazioni organizzazioni e livello locali e nazionali come coordinamento donne ampi che hanno sottoscritto le dichiarazioni d'intento della nostra associazione
Utic noi continueremo la nostra lotta alla luce dei principi costituzionali libertà l'eguaglianza la giustizia solidarietà e pace
Questi valori ci hanno riunito nel sensibilizzare la cittadinanza
Gli enti ed istituzioni sulla questione curda facendo conoscere la storia che il dramma secolare che il popolo curdo sta vivendo
In modo particolare la questione dei bambini e delle donne
O di chi si è impegnata per contribuire ha raggiunto il raggiungimento delle libertà ai della pari dignità e dignità sociali delle donne curde in un sentimento di vicinanza ed il sole Lanzo nell'ansa che ha orientato in questi anni le diverse iniziative MTV elettività svolte in particolare nel Kurdistan
Era che no e siamo riusciti a realizzare diversi
Progetti iniziative a livello culturale e sociale e anche ti varie la cooperazione internazionale nel campo della della sanità
Dopodiché diversi confronti mediante i collegamenti
Diretti a distanza con le donne curde ci hanno espresso il bisogno più urgenti
Orientati soprattutto allo sviluppo educativo politico e culturale all'educazione sanitaria ai processi di emancipazione
Ed è e la all'acquisizione dei diritti fondamentali della persona
Abbiamo così attivato il progetto Uman Together iniziando della educazione sanitaria per le donne colpite dal tumore del seno
Che non trovano i reggiseni postintervento di Mastro Mattia Tumminia questo progetto consiste nell'acquisto in Italia i registi e gli specifici e mandarlo in Kurdistan alle donne
Tranne che gli ospedali locali i nostri partner del progetto che venerdì ha subito lo scorso marzo abbiamo fatto la prima spedizione e grazie al contributo della società delle associate e associazioni stiamo per fare anche la stella seconda spedizione
Stiamo anche per organizzare dei corsi di prevenzione
Diretta da richiesta della Dos me delle detto resta dell'ospedale del Kurdistan
Per poter continuare e poter portare avanti questo progetto abbiamo bisogno di aiuto solidale al fine di trovare i contatti con le aziende specifiche in Italia nel campo del tumore del seno
E poi concludo care compagne
Auspico con questo convegno si apre un canale concreto e di dialogo di confronto e un legame di solidarietà
Abbiamo bisogno della vostra sorellastra dalla vostra evidenza e di restare alleati ed unite per combattere il fascismo e il Patriarcato in Kurdistan
In ogni angolo dove sia un posto così come di tenere sempre accesa l'attenzione sulla situazione di tutte le donne che si hanno in Afghanistan
O in Iran ovunque
Fiera di estrarre cittadina curda
E italiano del costo concludo finisco quella frase di Sandro Pertini
Io sono orgoglioso di essere cittadino italiano ma mi sento anche cittadino del mondo sicché quando un uomo in un angolo della terra lotta per la sua libertà Everest perseguitato
Perché vuole arrestare un uomo libero io sono al suo fianco con tutte le mie storie da Rita dice cittadina dal mondo
Imputato
Grazie grazie Pullara veramente commovente molto anche proprio
Coinvolgente da la tua testimonianza
è anche nostro l'impegno di combattere il fascismo e il Patriarcato e quindi siamo siamo assolutamente o è un nostro impegno
Ed è uno dei motivi che che ha ci ha spinto a a fare questo tipo di questa sessione quest'oggi
Proseguiamo con dando la parola Azzam barra mascara mi attivista e iraniana
Ci racconterà la la sua testimonianza Azzam
Grazie
Buonasera a tutti e tre multe
Suona veramente onorata di essere con voi e spero che riesco di darvi una panoramica di quello che sta succedendo in Iran riguarda un movimento
A indulti Malino perché siamo già in anniversario
Sanasi D'Amaro anni attivista politica attiviste di diritti delle donne dell'ambiente da quasi dieci anni che vivo a in Italia come asilo politico sono andata il mio Paese varie volte davanti dice Ribon Hale sono andata
A vari volti a carcere poi ha mi hanno tolto disponibilità di e studiare lavorare illegale restata illegale per me anche
Uscire dall'Iran è poison arrivata in Italia sudicia al via in maniera anche o ancora illegale
Però ti ho detto questa in poche frase perché praticamente non è un altro dice che era figlia com'è che ha detto giustamente lei è una testimonianza di una storia che continua ancora
Come forse noi abbiamo lasciato come eredità a futura generazione perché le mamme che adesso escono dal paese giovani che ad essa scappano praticamente hanno un'altra generazione rispetto a me come Pecchi donne che scappavano dall'Iran più di quarant'anni fa comunque io penso che il processo di resistenza delle donne in Iran e forse il processo più continuare costosa di lotta per la liberta eliminazione delle discriminazione nell'ultimo asseconda
Da Stena Pasha anche all'inizio del quindi di alle diciannove sei corde lancio il solaio Giada davanti agli uomini
Disse se non avete il coraggio di o Prodi ai forse nel Michiko Stati già della scelte che noi donne anti a modello pressi
A a loro per oggi infatti ammesse Petri
E c'è
Per oggi fatte queste pellicce stava davanti a sé dedizione di tutto il mondo e ad alta voce senza paura detto chi ha fame nei è un criminale ne dovrebbe andarsene
E se qualcuno impedisce di andare compresi i paesi occidentali per sostenere la fame dei le cui mani sono sporche col sangue delle nostre donne dei nostri uomini
E le donne il popolo iraniane non dimenticheranno il loro tradimento
L'importanza della lotta e dal della resistenza delle donne in Miranda presenta in realtà la resistenza e la lotta di tutti i gruppi oppressi e discriminanti in Iran per anni tutte le strutture istituzioni governative del Repubblica islamica hanno fatto sì che le donne in Iran venissero umiliate rimanessero povere forse deluse
La Repubblica islamica si è classificato cento sessantaduesimo su centosessantaquattro Paesi al mondo in termine di discriminazione di genere
La Banca Mondiale ha annunciato anche l'Iran soffre di povertà femminile un terzo delle donne iraniane che vivono nei villaggi
E più di un undici milioni di donne che vivono nel preferire della città non sono mai gli è state conteggiate nello nel leggi
Negli ultimi anni matrimonio precoce delle ragazze in Iran
è aumentato di oltre il di dieci virgola cinque per cento
E venticinque per cento e Delli omicidi sono degli omicidi dell'onore a Casal del di vietata dell'uso di contraccettivi chiederle
Restituzioni di Spice rispetta e interruzione di gravidanza rafforzate
Nella impossibilità di accedere ad esame di potrebbe vite evidenziare i rischi per la salute molte donne e ragazzi di il GP Tizio per las
Sono esposti a numerose male sia nell'anno escono estiva di corso oltre il sessanta per cento dei bambini esclusi dalle scuole sono le ragazze
Questa immagine nero e oscuro e ciò con cui anche a fare il regime Repubblica islamica dell'Iran per le donne un potere quello dell'Islam consolidato nel corso dell'anni grazie al pozzo Petronia la esercita
E va anche detto che in questi anni per quanto le donne iraniane par resterò delle oppressioni che vengono perpetrate ai miei loro confronti da orecchie del mondo
Erano sorride nei loro confronti ad esempio la visita di Federica Mogherini che è venuta
In Iran senza prestare attenzione alle lotte delle donne che erano in carcere per aver richiesto dal riconoscimento dei dolore diritti
E contro l'obbligo di legge deve già Abe lei ha indossato ed è già così legittimità totale
A sua città del potere le donne iraniane hanno tracciato un nuovo percorso della Resistenza hanno convertito nella vita a resistenza
Se uccideranno i loro figli abbracciavano le foto per i loro fili e chiedevano giustizia come madre di piazza Maya in Argentina
Se venivano avvelenate nelle scuole e discriminante nell'estorsione cercavano di occupare dell'università
Se lei mi ignoravano e le imitavano con leggi primitivi bruciavano le loro sciarpe e lasciavano i loro capelli libero e occupavano Hibroi chi Porro vizir con come volevano
Il governo vi hanno imprigionato e loro hanno iniziato a iscrivere rapporti e testimonianze di scrivendo letture che subiscono subiscono la lotta delle donne iraniane
E per la liberazione di tutte le donne e contro il patriarcato religioso e secolare
Sapendo cioè la repubblica islamica è l'origine di reti radicalismo islamico e la maggior fonte finanziario per i terroristi come Hamas Assad lasciati eccetera eccetera
Ma pace
E solidarietà non devono essere più parole vuota in mano a media politici vaticano
Il mondo oggi ha bisogno di donne unite che stanno insieme conoscendo il dolore e desiderio
Nonostante tutte le richieste del Medioriente in tutti questi anni questa potere ha generato soltanto oppressione guerre
Spargimento di sangue soltanto aveva una democrazia che può contare sulla partecipazione delle donne
Che rappresentano il cinquanta per cento delle popolazione può salvare il Medio Oriente
La partecipazione
La partecipazione delle donne in fonderanno Valvitalia movimento delle donne nel mondo e potrà essere a un passo fondamentale verso davvero eguaglianza e libertà
Da cui chiedo
A ognuno di voi di vedere in movimento del della donna vita libertà
Come un movimento che appartiene a tutte le donne e di unirvi alle forse sorelle in Iran e in Afghanistan
Per essere più forti insieme
Abbiamo un converrebbe Vito che
Fa qualche immagine delle delle donne indole volizione torna vita libertà
No
Spazio Intini ma no
No
All'ingrosso
Bellissimo bellissimo ossia l'intervento anche questo estremamente coinvolgente commovente e anche di grande potenza no di grande di grande resistenza sia il video perché son tutte veramente delle donne bellissime direi che adesso diamo la la parola Francesca Patrizia attivista decisi da ci racconterà i suoi tutte le scritture i suoi programmi e le sue testimonianze
Sì buona sera tutti a tutti e
Intanto grazie grazie davvero per aver ha invitato Easyjet da a condividere
Con voi insomma questa questa queste queste giornate
E per aver invitato attraverso il Siret da i
Era un uomo ovvero l'associazione rivoluzionaria delle donne afgane che è l'associazione afgana che sosteniamo infatti il sisma nasce nel novantanove il coordinamento italiano sostegno donne afgane nasce nel novantanove proprio dall'incontro tra attiviste
Italiane e le attiviste afgane di Rawa rauco e realtà Massimo
Qualche decennio prima nasce alla fine degli anni Settanta nasce tra Afghanistan e Pakistan masse per la grazie alla volontà in particolare di una donna afgana molto coraggiosa minima
Che muore poi assassinata nella nell'ottantasette in Pakistan proprio per opera di islamisti
Dunque Rawa nasce appunto alla fine degli anni Settanta Zaccon degli degli obiettivi un obiettivo politico degli obiettivi politici molto chiari innanzitutto l'obiettivo principale è quello di
Liberare la donna afgana però stirando e si rendono subito conto le attiviste di Rawa che per liberare la donna afgana è necessario anche liberare il popolo afgano quindi questi due aspetti viaggiano si si si intersecano tra loro
E per cosa quale l'idea l'idea è quella di costruire uno stato afgano che sia unito quindi al di là delle varie divisioni etniche delle quali spesso sentiamo parlare che è vero esistono Perozzi dicono le compagne di Rawa
Ditelo offre in in Occidente che in realtà raccontare queste divisioni etniche significa sottolineare la politica della divide et impera che viene utilizzata da chi vuole distruggere l'Afghanistan dall'ente dall'interno ma anche dalle potenze che vogliono distruggerlo dall'esterno quindi uno Stato afgano unito democratico laico egualitario ecco quindi gli obiettivi politici dirà uguali condivisi anche con il partito Amba sta di che è il partito della solidarietà questi obiettivi vip politici sono stati poi declinati nel corso della degli anni all'interno dei vari contesti che delle varie diciamo forme che l'Afghanistan ma ha poi vissuto in questi decenni
Fino ad arrivare al contesto attuale che sappiamo tutti deriva appunto dalla dalla riconsegna per mano degli Stati Uniti e talebani e della del Paese il quindici agosto della del ventuno
Il l'Afghanistan di oggi è un Afghanistan dove vivere è impossibile ora qui però una precisazione questo non significa che l'Afghanistan precedente al quindici agosto del ventuno fosse il Paese idilliaco fantastico
Che i racconti edulcorata i della dei Paesi della NATO Oriella quindi gli Stati Uniti in capo fila ci hanno appunto raccontato no perché
Se fosse stato così cioè se se veramente l'Afghanistan consegna dei talebani fosse stato un Paese
Sviluppato dove le donne erano tutte quindi non solo le donne di Kabul la ma anche quelle dei villaggi rurali super emancipate eccetera
Non probabilmente le condizioni oggi sarebbero o diverse
Ma insomma detto questo appunto il contrasto di oggi è un contesto dove davvero c'è una povertà estrema siamo arrivati al collasso a livello umanitario
Ed è un paese sul quale si accaniscono eventi Esterni quindi indipendenti dalla dalla volontà dell'uomo una un mesetto fa si sono state le fortissime scosse di terremoto nella provincia di Herat
Che hanno davvero messo in ginocchio illa il territorio con una a tantissimi morti feriti
E le compagne di Rawa sono riusciti a raggiungere quel territorio ci hanno raccontato appunto di una di una di un territorio devastato ma ci hanno anche raccontato dell'incapacità del governo dei talebani di sostenere evidentemente la popolazione nonché dell'incapacità del governo attuale di quelli precedenti di mettere in sicurezza Hillary il territorio afgano
Ora appunto un paese sul quale si accaniscono eventi Esterni sul quale si accaniscono anche venti interni e perché questo governo talebano perché i talebani che ci vengono raccontati come una blocco monolite
In realtà sono una formazione che vive profonde divisioni alla al proprio interno
Ovviamente divisioni che si fanno la la guerra intestina verrà per arrivare al potere
E per esempio
Non non si è detto Giannotti ha sentito nulla della della diciamo dalla relazione tra talebani a Marsala di di di quale fosse il pensiero in occasione di quello che sta avvenendo
Dei dei talebani nei riguardi di Hamas sta
è però Ussita fuori una dichiarazione di Haqqani che è il ministro dell'Interno e che anche il capo di una delle fazioni più importanti una dichiarazione che disse non interferiamo negli affari interni altrui
Ma abbiamo una simpatia basata sulla fede nei confronti dei musulmani ecco questa dichiarazione la dice lunga sulla posizione Presa nel senso che è una solidarietà formale e quella dei talebani perché evidentemente c'è una una comunanza di di intenti diciamo così una solidarietà che però non si tradusse in una solidarietà sostanziale motivo per cui sono stati anche attaccati all'interno da diversi amministratori locali
Questo perché appunto sono molto divisi al loro interno quindi c'è evidentemente la paura che un appoggio
Concreto possa acuire tensioni interne
Pensioni alle quali si aggiunge poi i Lisistrata ti è presente quindi quelli fissa contro il quale appunto le donne curde le compagnie curde Rosales compagni curdi hanno combattuto che ci hanno raccontato come morto e sepolto
Invece ecco anche questo è un altro racconto fantastico perché invece leghista evidentemente non lo è in Afghanistan una è estremamente attivo l'altro ieri mi sembra esploso noto bomba H Bulla che ha causato
Una decina di morti una ventina di feriti
Ecco quindi questo è il contesto all'interno del quale si trovano a si trova ad operare Rawa ovviamente a farne le esperienze come sappiamo sono soprattutto le donne
Ora i i vari divieti imposti dei talebani un po'li abbiamo sentiti in ogni tanto in media riaccendono i riflettori quando al suo nuovo divieto sulla sulle donne
Io non non starò qui a ripeterli però mi mi viene da fare una riflessione leggendo alcuni di di questi divieti sembrano davvero ori di polli per esempio il divieto di
Passeggiare nei parchi di frequentare ristoranti
In realtà non sono affatto ridicolizza una volontà ben precisa da una volontà che conosciamo bene è una volontà della quale si è parlato anche negli altri interventi e la volontà del sistema patriarcale in questo caso islamista
Di relegare la donna ad uno spazio privato quindi di toglierla estromettere la dallo spazio pubblico di chiuderla in casa
E prima nella sono però nella sessione precedente si è parlato della della
Relazioni diciamo tra donne fascismo e si diceva
Chiesta case Cusinato ecco pensavo che se togliamo la parola chiesta la sostituiamo con la parola moschea non cambia nulla perché appunto il disegno è sempre quello
Ora ovviamente questo colpisse in quei settori in cui
è necessario come dire operare per affermarsi all'interno di uno spazio pubblico esistono principalmente il lavoro
L'istruzione
Sappiamo che illa sappiamo che appunto i talebani hanno vietato ormai già da più di un anno alle ragazzine dopo la sesta classe di frequentare la scuola sono arrivati poi qualche mese più tardi annegare anche l'accesso alle università
Ora tutto questo non fa altro che aumentare una violenza che comunque in beni che in Afghanistan che c'era anche durante i vent'anni di occupazione una volta una violenza dell'uomo sulla donna la violenza familiare
C'era già questo se lo dicono anche i rapporti usciti negli anni me ne vent'anni di occupazione nato
E non fa altro che aumentare la violenza e ci si dicono le nostre compagne dall'Afghanistan sta creando dei disturbi
Siti si disturbi del sonno depressione suicidi i missili che Stalin amento anche nella popolazione maschile tra l'altro perché veramente vivere la povertà
Insomma è davvero impossibile
Ora che cosa fa la nostra rati cosa fanno le nostre compagne di Rawa Perra resistere a tutto questo va intanto
In clandestinità loro hanno sempre operato in clandestinità ma in questi ultimi due anni lo stanno facendo in condizioni ancora più estreme quindi subendo perquisizioni costrette a spostarsi insomma tutto ciò che
Sappiamo bene comporta la clandestinità in clandestinità cercano di portare avanti dei Progetti a livello umanitario e sociale che star buono proprio a
Come dire contrastare quel Progetto patriarcale misogino fascista islamista nel quale si parlava prima no quindi a contrastare l'idea di relegare le donne ad uno spazio privato
E infatti Progetti che portano avanti sono soprattutto legate all'istruzione quindi diciamo costruire mettere in piedi delle scuole che accolgano un numero esiguo ovviamente per motivi di sicurezza di bambine
Mettere in piedi delle case famiglia anche qui per un numero esiguo di bambine però alle tante famiglie sono davvero importanti perché consentono di alle bambine non solo di frequentare corsi ma anche di condividere una socialità che altrimenti non avrebbero cercano dal punto di vista lavorativo di mettere in piedi per esempio dei corsi di sartoria no cercano lo lo hanno fatto lo stanno facendo
Dei costi di sartoria terra dare una protezione alle donne ma anche qui per fare in modo che le donne possano incontrarsi
E donne che tra l'altro scusate mi viene da dire anche loro resistono sa magari non sono delle attiviste di Rawa però anche solo il fatto di uscire edita di avere il coraggio di uscire di casa
Spesso nascondendosi anche dalla suocera semplicemente dalla suocera raggiungere un altro luogo in condizioni davvero difficile anche questa è una grandissima forma di resistenza
Abbiamo un altro progetto che riguarda la coltivazione Rizza Serrano
E soprattutto illa una una delle case rifugio
Perché perché
Prima che
Gli i talebani riprendessero il potere Rawa gestiva degli scelte Ra ovviamente la prima cosa che i talebani hanno fatto è stato chiudere gli sette era questo ha causato un dramma perché ha significato per le donne che stavano uscendo dalla violenza Domestica
Le ha costrette a rientrare in quella violenza ed è stato un problema anche per tutte le avvocate che difendevano queste donne perché sono state portato in prigione
Sono state ricatta te perché appunto i mariti volevano arrivare alle
A riprendersi le loro mogli eccetera ora Rawa inizialmente con molta difficoltà Ussita appunto a rimettere in piedi non dei veri e propri esser terra ma delle piccole situazioni
Per riuscirà a dare protezione almeno insomma qualche a qualche donna e poi ovviamente i pacchi alimentari e poi l'assistenza sanitaria
Con una un'unità mobile
Sia costituita da poco che consente di raggiungere
Appunto anche le zone più impervie perché un altro problema è l'accesso alla al diritto alla salute da parte delle donne
Anche perché le donne non possono essere curate da dottori uomini ma di donne che sono anche i medici dottoressa ce ne sono davvero pochi
E quindi insomma l'unità mobile in qualche modo riesce un po'ad aggirare l'ostacolo anche da questo punto di vista ora io chiudo tu
Tornando un po'al Cirque da e come avrete capito insomma noi come CISL da appoggiamo ovviamente loro Progetti li concordiamo con loro sono loro che ci dicono ciò che serve e e vediamo come riusciamo a a sostenermi da qui sostenerli economicamente e però abbiamo anche l'arduo compito appunto di di fare informazione e questo è il motivo per cui torno appunto a ringraziarvi per per quest'invito
Devi fare informazione portare avanti i loro obiettivi politici perché appunto questa assistenza sanitaria umanitaria non è una è una solidarietà che però appunto a Berna ha degli obiettivi più alti
E per fare questo abbiamo lanciato una petizione ormai da più di un anno una petizione che si sta arrivati sta arrivando a conclusione si sta per chiudere
In questa petizione dicono chiediamo perché ce lo hanno chiesto loro di non chiediamo ai governi occidentali al governo italiano di non riconoscere il regime fondamentalista dei talebani non riconoscerlo in alcun modo
E di dare invece spazio volse a quelle organizzazioni come Rawa come a basta chi democratiche realmente democratiche che esistono nel Paese che stanno fuori sede le forze sicuramente minoritaria ma che esistono e che non non sono mai state appoggiate in questi venti anni di occupazione perché Rawa basta chi non hanno mai partecipato volutamente partecipata dei governi
Che erano comunque conniventi con
Di signori della guerra
E perché Ute re dunque noi spesso c'è capitato in questi anni di questi insomma nell'ultimo anno di domandare alle compagnie di Rawa beh ma noi come possiamo aiutarvi perché non è facile ma in Afghanistan non si possiamo andare cioè come turisti si può andare ma ovviamente noi
Non avremo modo di andare cosa che invece è stata fatta in passato perché il sito a stampare estese sempre legato in Afghanistan con delle delegazioni ma adesso punto non possiamo più farlo metteremmo in pericolo loro oltre che noi ma soprattutto loro
E quindi appunto più volte abbiamo chiesto loro ma noi come possiamo aiutarvi perché ci sentiamo inermi effettivamente e loro ci hanno detto
Voi dovete raccontare voi dovete dire che noi esistiamo dovete dire che non smetteremo mai di lottare finché non arriveremo
A liberare la donna afgana all'interno di un Afghanistan realmente libero
Grazie
Chiaramente molto interessante anche questo intervento di Francesca ma debbo dire che sono stati molto molto belli molto
Importanti molto intensi perché tra questi interventi quindi io direi ancora Grazia culla alla Azzam è Francesca ancora le facciamo ancora un applauso
Volevo anche o concludere
Abbiamo ascoltato in questa sessione
Tante testimonianze di donne che ci giungono da Paesi divisi dilaniati da guerre soggiogati da regimi dittatoriali
Dove alle donne vengono negati dignità diritto di esistere
E allora abbiamo sentito le voci delle sofferenze delle donne afgane costrette ad abbandonare le scuole diversità al lavoro
Faticosamente avevano conquistato le voci delle ragazze e delle donne iraniane che supporta non e non si fanno intimorire no
Nonostante le violenze e le torture gli assassini le voci delle tante donne curde che hanno combattuto contro Lisi se continuano a rivendicare il riconoscimento di una loro terra di uno Stato democratico
Ebbene queste donne chiedono ci chiedono di parlare di loro di sostenere le loro lotte di contrastare le guerre e noi cercheremo di alla alla loro resistenza noi ci impegniamo perché alla loro esistenza
Va serve la nostra solidarietà serve l'esempio della nostra storia delle donne che hanno fatto da noi
Prima la resistenza partigiana poi la Costituzione tutti i movimenti femministi quindi le donne e le donne antifasciste di oggi perché tre donne che sono comunque chiamate ancora adesso non ricomprese per conquistare e difendere quotidianamente per dignità il Rispetto l'autonomia la libertà al lavoro la pace
E allora alle sorelle
Afgane curde iraniane va il nostro pallore solidale l'impegno della nostra associazione che continuerà a dar loro voce
E sostegno nelle loro lotte e che si è proseguirà nel solco della pace che difendiamo
Sempre e della solidarietà grazie a tutti
Concludiamo
Concludiamo facendo vedere di nuovo il nostro video grido muto che abbiamo fatto
Io il nostro coordinamento nazionale ha fatto l'anno scorso in occasione della del venticinque novembre e vi ricordo che domattina ricominciamo qui in questa sala in questa sala alle nove e un quarto
Vediamo grido molto
Sì norcino c'erano oggi no non erano d'oggi non ringrazio no
E chimiche dinanzi sono nel civili questo sorge ingerenze io sceglie man mano sistemi debbono comune demmo Gianni Sonia Nannini is al non c'è dura ramanzina i ogni Olivier insomma
E o c'erano io assedia richiesto
Tasse ogni anno Bella ciao bella ciao bella ciao sa straordinari massima estremamente e Jeremy no io no vediamo ma io meno
Ciellina
Ma
Lei
Lina
Trenta dicono
Ormai
O
Da
Lui
Dire
Prima
O
Lo
Numero
O
Quindi
Il
Borrelli
Ma
Ma allorché
Di