La missione del Commissario UE per gli aiuti umanitari Emma Bonino in Ruanda, Burundi e Zaire

Radio radicale abbiamo in collegamento con Kigali in Ruanda Pietro Petrucci un giornalista esperto di questioni africane che a seguito il primo viaggio in Africa del commissario europeo Emma Bonino
Petrucci ci può descrivere la situazione generale dei paesi che avete toccato visitato qui nel corso di questo viaggio della delegazione europea
Sì Emma Bonino chiamo
Farsi chiamare la commissaria Emma Bonino ha deciso di fare un piangevo che una ricognizione per conto dell'Unione europea ed è una ricognizione allo stesso tempo politica e umanitaria attorno al tram anche ancora in piedi dei rifugiati del Ruanda cioè di quei due milioni ormai si tratta di un milione prego mi ore quattro
Dico ruandesi che sono scappati dal paese al momento del genocidio non già perché e possibili vittime del genocidio ma perché fuggivano il nuovo potere che scende dall'alto in Ruanda nell'aprile aprile maggio dell'anno scorso qui che pochi sono sparpagliati nei paesi vicini per la maggior parte sono impedire altri sono in Tanzania e altri sono in Burundi allora il Piaggio ha toccato prima di tutto il Burundi come molti sanno Burundi Ruanda sono due vasi comunicanti fra sono due Paesi la cui composizione etnica è assolutamente uguale cioè con una etnia di maggioranza circa l'ottanta per cento è perché sono gli hutu l'etnia di minoranza che sono i turchi del quindici per cento e quindi le vicende
Dei due paesi sono due storie tragiche parallele neppure nel senso che tradizionalmente in questi due Paesi hanno esercitato il potere la popolazione di minoranza cioè di tutti e quindi in ecco che deve se si cerca di far quadrare i conti cioè la maggioranza cerca di far valere i suoi diritti e non sempre in maniera né pacificamente went allora in Burundi prima di tutto si è cercato perché vuol dire
E sull'orlo di una crisi che potrebbe
Purtroppo altrettanto secondo gli osservatori internazionali altrettanto grave drammatica come quella da quando l'anno scorso quindi la prima tappa del viaggio servita a cercare di valutare la gravità dalla situazione in Burundi e capire che cosa la comunità internazionale L'Unione europea in particolare può fare bisogna tener conto che la struttura l'agenzia chiamiamola umanitaria dell'Unione europea che si chiama eco
è e oggi il maggiore donatore in questa come in altre regioni di emergenza nel secondo voglio dire che il contributo di e Co che il contributo comunitario sommato ai contributi dei quindici Paesi membri dalla comunità
Costituiscono ormai la più del cinquanta per cento fino a due terzi degli aiuti che vengono destinati alle varietà di pesci di crisi africane Salonicco eutanasia in Burundi uno dei scusami Petrucci una neri
La ragioni del viaggio della commissaria Bonino era anche quello di verificare la i finanziamenti dati fino ad oggi da lecco e dalle negli altri Paesi la comunità europea è rimasta soddisfatta dei risultati ottenuti con questi finanziamenti
Direi di sì direi di sì perché grazie a questi finanziamenti iniziativa umanitaria tamponato questa situazione ed ha evitato esplosioni di nuove crisi il problema principale diciamo anche per interessa la patata sintetici il problema principale con cui ci si è scontrati è il seguente
Il milione e mezzo di profughi ruandesi che sono fuori dalle frontiere sono oggi ostaggi cioè non solo non sono pochi come gli altri perché sono profondi ai quali gli esponenti il vecchio regime quel che che il regime responsabile del genocidio e che si è organizzato regime che ha portato fuori dal Paese questo milione e mezzo di persone perché data commissaria Bonino ha avuto finalmente la prova attraverso i vari organismi internazionali che questo è stato un esodo organizzato dal dal dal vecchio regime
Che al che all'esterno adesso si è proclamato governo in esilio e è Attraverso diciamo tiene in ostaggio questo milione e mezzo di persone perché attraverso parlando diciamo la manovra di te tua gestione di questo milione e mezzo di profughi cerca di entrare nel gioco politico che riguarda allora le organizzazioni umanitarie l'Unione Europea la comunità internazionale si pone il problema di come liberare questi ostaggi
E su questo la Bonino sta lavorando perché lì quando il nuovo governo guarda da un da una parte e assolutamente pronto ad accogliere profondi però è un governo talmente sprovvisto di mezzi materiali finanziari perché questi sono andati via portando portando via anche le macchine da scrivere
Quindi Ruanda non ha più un sistema giudiziario ci sono tre o quattro giudici di fronte a un numero calcolato di cento anta mila persone che hanno partecipato al genocidio allora da una parte il meccanismo la macchina umanitaria deve continuare
Dare a funzionare in maniera che questi profughi abbiano una vita abbia una vita decente nei campi dove sono eccoci poi la linea della situazione nel Chianti come vivono scritto no fondi davvero tale
E anche orribile perché proprio perché questo esodo è stato massiccio organizzato mentre di solito i campi vengono organizzati dall'Alto Commissariato delle delle nazioni unite per i rifugiati
In diciamo segmenti di inoltre trenta quaranta mila persone che sono la misura se così si può dire ideale di un campo per garantire assistenza sanitaria cinque eccetera la fuga in massa in salire da dove veniamo
Ha fatto sì che ci siano ancora dei campi di duecento di centoquaranta di duecentocinquanta mila persone che sono delle degli agrumi tempi assolutamente orribile in una regione che di alta montagna quindi dove il clima non è affatto tener non è affatto piacevole
Siamo in piena stagione delle piogge
Ma la cosa più drammatica è che il Programma alimentare mondiale cioè le varie organizzazioni delle Nazioni Unite che Croce Rossa che hanno tanto da mangiare hanno garantito assistenza sanitaria questo milione e quattro milioni cinque persone
Sono al verde cioè hanno ancora duramente da due mesi non si sa che cosa tale da mangiare non si sa come garantire l'assistenza sanitaria
Quindi la situazione nei campi e assolutamente precaria ma è organizzata nel senso che poi ci sono degli ospedali da campo che funziona insomma in questo mare di fango in più per la gente vive comunque c'è una macchina che funziona solo che questa macchina ha davanti a sé quarantacinque cinquanta giorni di di carburante
Dopodiché si fermerà per ragioni che adesso è complicato spiegare ma sostanzialmente perché i Paesi donatori si sono stancati di investire quattrini una pacificazione che non che non avviene perché è chiaro che un milione e mezzo di profughi costituiscono un'ipoteca sul futuro del Ruanda e quindi rischiano di alimentare se non un nuovo genocidio nuove crisi
Allora come dicevo vista la difficoltà di continuare a mantenere questa macchina umanitaria fuori dalle frontiere vista la difficoltà che ha l'attuale governo ruandese ad accogliere
A gestire un un rimpatrio che comunque auspicato Emma Bonino ritiene e diciamo gli esperti che viaggiano con lei che è il vero collo di bottiglia di questa crisi
E la mancanza di un sistema giudiziario in Ruanda perché questi proprio in uno degli argomenti con cui ci si convince a non rientrare arriva e hanno di
Che hanno non solo in rappresaglie Marie appunto di essere incarcerati abbiamo visitato la forse il momento più drammatico della visita è stato la visita nel carcere di Kigali
Che è un carcere costruito negli anni Trenta dai belgi per un migliaio di detenuti dove sono ammassate sette mila e trecento persone
In gran parte all'aperto che non hanno lo spazio per sdraiarsi a dormire non anzi in questo le autorità hanno assolutamente spalancato le porte del carcere c'hanno fatto visitare questa veramente preparo
Come spesso sono retoriche ma insomma solo ricco l'idea però di una bolgia infernale può dire che cos'è la posta era tempo quel carcere ora citazione all'interno del carcere sono accusate di quali tipi di idee
Ma scusate ognuna di queste attraverso cinque denunce diverte sono accusate di avere partecipato al genocidio al massacro indiscriminato della minoranza e degli oppositori del regime ora se soltanto la procura di tic ali disponesse di un sufficiente numero di cancellieri di computer o macchine da scrivere ed i fogli di carta o di io di dischetti per ascolta per interrogare questi sette per circa mille trecento persone ci sono sono delle donne dei ragazzi degli adolescenti ci sono i figli di queste donne ci sono dei vecchi
Cioè c'è chiaramente c'è una gamma di responsabilità molto ampia che va dal dal alla partecipazione quasi forzata alla direzione del genocidio allora citata evidentemente di raccogliere perché niente di questi sette mila e trecento graziati perché quali che siano le loro responsabilità vivono in condizioni peggiori di come vive il bestiame che viaggia in Europa e per il quale non ci stiamo battendo perché piacimento
E sarebbe l'unico motivo per cui questi sette mila e trecento poi sono venticinque mila in tutto il Paese entra in quattro o cinque carcere ma insomma la situazione è questa l'occhio può rimettere
Il libertà sia pure provvisoria perché proprio manca mancano gli strumenti elementari per raccogliere le testimonianze stabilire responsabilità e metterli
M per lo stesso motivo il governo del Ruanda non è in grado per esempio di emettere dei mandati di cattura internazionali contro i dirigenti del Genoa
Io che vivono tranquillamente inserire dove hanno costituito un governo in esilio dove hanno una radio dove fanno la loro propaganda dove ancora continua ad amministrare i fondi dello Stato che hanno portato fuori è chiaro che c'è al Governo del Ruanda potesse mettere dei mandati di cattura internazionali con i relativi dossier perché esiste anche un tribunale internazionale che fra l'altro la Bonino a a contribuì tua a fare parlare ma tutto questo non riesce ancora a mettersi in moto per l'analisi dei motivi di quattrini da una parte e di personale c'è una cosa molto interessante il governo del Ruanda il primo al mondo che ha modificato le sue leggi
Per cui lo Stato ruandese può assumere giudici di nazionalità rumena
Però questo ti volevo proprio chiedere perché tu parlavi di problemi diciamo oggettivi cioè due cavalli computer manca la carta ma il personale tecnico i magistrati
Gli uomini di legge che possono svolgere un simile compito è un paese di sei milioni che ha in tutto e per tutto quattro magistrati fra quelli morti e quelli scappati eccetera
Quindi l'idea credo che una delle idee della Bonino che farà una conferenza stampa mercoledì prossimo a Strasburgo perché deve comunque lei rientra a Brussel stasera domani fa il suo Porto la Commissione europea mercoledì annuncerà credo che una delle iniziative concrete che lei proporrà e quella di rispondere all'appello al governo del Ruanda mettendo a disposizione quando
Come dire una specie di di servizio giudiziario chiavi in mano con il contributo dell'Europa un ricordo o di altri Paesi
In maniera da sbloccare questo
Questo collo di bottiglia perché è tutto lì cioè se si riesce a stabilire responsabilità stabilire quali sono diciamo né per
Vuole da perseguire anche internazionalmente e quali invece sono da mischiare perché la parola amnistia è un tabù perché ovviamente si dice qui non si può lasciare impunito un delitto di queste proporzioni però il primo atto di giustizia e come tutti sanno l'istruzione la causa cioè nello stabilire i fatti ed è questo il il governatore quando non riesce a fare e quindi non può rimettere in libertà in quei sette mila poveracci che stanno rinchiusi come animali i venticinque mila che ha in questo momento in mano
Anche per non paradossalmente anche per non esporli a rappresaglie però certamente non di protezione la visione delle carceri che gravita proprio la la la prova la Pontina uscita piangendo da quel carcere chiunque
Come dire non ampia il pelo sullo stomaco esce da quel carcere sconvolto perché io personalmente sono venticinque anni che giro per l'Africa non ho mai visto niente di simile
Quel questo è il quadro
Grazie Pietro Petrucci che ricorriamo giornalista che ha accompagnato la delegazione della commissaria euro Emma Bonino nel suo primo viaggio africano in Zaire Rwanda e Burundi Livia borghese radio radicale