Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche oggi all'appuntamento per parlarvi di storia oggi torneremo su un tema che altre volte già abbiamo toccato in questa trasmissione cioè parleremo
Degli archivi delle carte dei documenti è un tema fondamentale per la ricerca storico storica ma non è un tema neutro diciamo così la conservazione e la tutela delle carte dei documenti è un tema vivo è un tema anche di conflitto anche forte dal punto di vista politico storico naturalmente dice la sua in questo
Conflitto perché vitale e naturalmente la la conservazione e la tutela delle carte dei documenti ed è un tema che dovrebbe riguardare tutti ma specialmente nei luoghi nelle realtà dove non ci sono sistemi politici avanzati questa tutela sempre sempre molto difficile i documenti sono oggetto anche di inquinamento politico per l'interesse dei regimi autorità ma vedremo
Questo tema attraverso un fatto di cui si è parlato molto su cui esistono diverse letture un tema di cui si è parlato molto in queste settimane
E stiamo parlando della discussione che c'è stata intorno alla tentativo interpretare
In profondità la tragedia del ventisette giugno del mille e novecento ottanta il la vicenda che riguarda il DC nove che cade nel mare tra Ustica e Ponza in quella serata
Anche qui le discussi sono state molte noi ci concentreremo però sul tema appunto degli archivi delle carte perché appunto è stato uno dei temi di cui si è discusso animatamente in queste settimane e partiamo dai quotidiani il quotidiano la Repubblica
Ha esordito in questa discussione in questi giorni con
La ormai notissima intervista a Giuliano Amato che ha risvegliato
è questo dibattito sull'assunto di o la Repubblica però si è parlato anche del tema delle carte partiamo con da un articolo di Concetto Vecchio del sette settembre
Le mani della difesa sull'archivio Lagorio UIL ministro di Ustica si ritorna appunto anche sulla
Sul tema appunto del ruolo del governo allora in carica tempo ruolo importante naturalmente non è vero dice Concetto Vecchio come
Poi è stato detto non è vero che le carte delle stragi sono davvero liberate è vero solo in parte dice Concetto Vecchio non corrisponde nemmeno a verità che sono tutte pubbliche secondo la direttiva Renzi
Sono ancora soggette a un vaglio da parte dell'ente generatore i servizi segreti o i ministeri
Permane una certa unità una supervisione prendiamo per esempio l'archivio privato di Lelio Lagorio che era il ministro della Difesa del caso Ustica un socialista un altro socialista che ebbe a che fare con la strage del DC nove
Prima di morire il sette gennaio due mila e diciassette Lagorio donato le sue carte alla Fondazione Turati l'istituto che conserva gli archivi di tutti i carri del socialismo italiano Giacomo Matteotti in giù
Quello di Lagorio e corposo sono duecentoventicinque buste due mila il Sessantotto fascicoli quattordici bobine
Un lascito che contiene anche la documentazione della sua permanenza al ministero della Difesa dove rimase per tre anni dal quattro aprile del mille novecento ottanta quattro agosto del mille novecentottanta ottantatré durante il quale la Repubblica venne messi a dura prova dagli scandali e dal terrorismo Ustica Bologna P due tragedie terremoti istituzionali non solo le carte di Lagorio alla difesa riempiono trentaquattro buste duecentoventiquattro fascicoli
Nell'ottobre del due mila e ventuno uno studioso
Chiese chiede alla Fondazione Turati di consultare alcuni documenti
Relativi alla vicenda Libano racconta Concetto Vecchio contenenti proprio una delle cartelline nuova delle cartelline difesa contenuti proprio non le cartelline difesa
Prima di concedergli in visione gli archivisti consultano la Soprintendenza archivistica bibliografica della Toscana e il ministro
Il ministero dell'Interno perché vive secondo il Codice dei beni culturali se sussistono profili di riservatezza sarà contando quello fatto con ciottoli che non secondo momento interviene il ministero dalla difesa che fa
Prelevare l'intero incartamento difesa lo porta a Roma in via venti Settembre occorre vagliare se questi atti possono essere declassificati quindi resi pubblici
Secondo i criteri della direttiva Renzi che rende consultabili documenti conservati presso tutti i ministeri gli organismi di Intelligence relativi a piazza Fontana mille novecentosessantanove Gioia Tauro centosettanta
Perché hanno meno centosettantadue Questura di Milano mille novecentosettantasei piazza della Loggia settantaquattro Italicus settantaquattro Ustica è strage di Bologna mille novecentottanta rapido novecentoquattro ottantaquattro
Gli zero zero sette del ministero si mettono al lavoro verificano carta per carta esaminano con ciascun ente generatore
Che le affiliate per capire se possono essere liberate dal vincolo posto a tutela della sicurezza nazionale
Il vaglio dura più di un anno e sul sito della Fondazione alla voce carte della difesa campeggerà campeggia almeno dice Concetto Vecchio fino al sei settembre scorso la dicitura e inattesa di ricevere o non ricevere la declaratoria di riservatezza nel frattempo diventa soprintendente in Toscana Michele Di Sivo che uno degli studiosi delle carte di Moro
Da direttore dell'Archivio di Stato di Roma coordinato gruppi di esperti il gruppo di esperti che ha realizzato il memoriale di Aldo Moro
è un lavoro su queste carte di Sivo sollecita la ricostruzione del materiale Lagorio ciò avviene l'undici gennaio scorso la restituzione materia lago
Avviene l'undici gennaio scorso e lì si scopre che la difesa si è trattenuta moltissimo materiale brogliaccio che Repubblica ha potuto vedere dice concetto vecchie lungo una trentina di pagine Elenco delle carte espunte riguarda appunti SISMI fogli manoscritti relazioni sulla strage di Bologna
Informative sulla minaccia libica sempre in relazione a Bologna note sulla P due sul faccendiere Francesco Pazienza sugli appalti relativi all'installazione degli euromissili a Comiso
In Sicilia e su altre vicende minori un solo documento
Relativo a Ustica risulta trattenuto
Tre pagine di una relazione redatta dal capo di gabinetto di Lagorio una ricostruzione caldo della tragedia del DC nove del ventisette giugno mille novecentottanta l'elenco delle carte trattenute viene consegnato alla Fondazione che dovrà allegarlo per trasparenza al fascicolo ma in base a quali criteri sono stati espunti atti relativi a un fondo privato chiede
Concetto Vecchio risposta non erano documenti personali di Lagorio ma carte del ministero delle Difesa che il ministro si era indebitamente portato a casa spiegano avviamenti settembre ora dice concerto e chiede tempi ti Crispi
Che gli statisti avevano l'abitudine di portarsi a casa legato in ufficio e questo è un problema
Che viene affrontato anche recentemente non solo
Non solo in Italia poi più avanti spiega altre questioni la cori dovete affrontare iniziali diffidenze
Nei confronti dei militari come ammise lui stesso al processo su sino al due mila e uno al dicembre due mila uno io ero nuovo disse in questa udienza ero nuova la difesa darò anche un animale politico nuovo perché ero il primo socialista diventato ministro della difesa in Italia dei Comuni curriculum personale in qualche modo da sottoporre all'attenzione perché provenivo da otto anni di governo
Di un governo di socialisti e di comunisti in Toscana
E quindi come ministro alla Difesa il piano della guerra fredda ero una novità da decifrare racconto si trova a doversi muovere in un ambiente
Che era stato fino allora un feudo un feudo democristiano salvo la parentesi Randolfo Pacciardi repubblicano di Roberto tre Melloni sociale democratico a differenza dell'altro ministro socialista Rino Formica responsabile Trasporti Lagorio
Mantenne sempre una linea cauta come ha ricostruito lo storico Giovanni Scirocco nello suo saggio i socialisti e la strage di Ustica non ho mai fatto disse Lagorio né voluto fare una mia ipotesi
Non avevo e non ho elementi per farlo l'ho detto ridetto più volte giudice al Parlamento e credo di essere stato compreso ma anche un'altra cosa ho sempre detto e ridetto non ho mai creduto alla infedeltà dell'aveva un'antica del tradimento
O al tradimento alla doppia realtà lealtà una verso lo Stato l'altra verso di Sacchi e dei dei suoi più alti ufficiali così appunto spiego
Lagorio anche in una sua biografia ma insomma il suo archivio archivio che fine hanno fatto queste carte che sono state trattenute se rientrano
Come i fogli su Ustica nella direttiva Renzi finiranno prima o poi all'Archivio centrale dello Stato secondo punto questo provvedimento le altre invece resteranno non divulgabilità indie ai ministeri che spetta l'ultima parola anche per quelle privati libere si ma fino a un certo punto questo è insomma un
Tema che può sembrare laterale questa polemica ma che è importante perché come appunto abbiamo visto in questi giorni il dibattito aperto e anche i procedimenti
Giudiziari naturalmente lo abbiamo detto tante volte in questa trasmissione l'la storia usa strumenti diversi ma si riferisce naturalmente al lavoro
Della magistratura passandolo al vaglio a
Però degli strumenti tipici dello storico ma anche i procedimenti giudiziari per relativi a Ustica non sono completi sono appunto riguardano solo la questione dei depistaggi e altri e questioni che però invece sono rimaste avverte
Repubblica ha parlato anche di un'altra questione di un altro gruppo di carte
L'ultimo mistero questi sono i titoli un po'diciamo Recalcati ma appunto parliamo di lucky you dei trasporti è sparito l'archivio di trasporti così si scrive su Repubblica dal cinque settembre vediamo
Di che cosa dite si tratta scrive Giuseppe Baldassarre o non ci sono più le carte che facevano riferimento la strage di Ustica neppure la relazione sull'attentato alla stazione di Bologna niente sulle bombe del mille novecentottanta
Niente su quelle fatte esplodere ho ritrovato nel sessantanove sui treni a Pescara Venezia Milano e Caserta neppure del massacro dell'Italicus dell'agosto del settantaquattro c'è più traccia scomparso brutto
Dice Baldassarre ogni documento ogni relazione per non rischiare di lasciare qualche traccia interpreta
Hanno fatto sparire l'intero archivio del ministero dei Trasporti tutta la documentazione del ministro del suo gabinetto
Hanno creato un buco nero che va dal mille novecentosessantotto al mille novecentottanta gli anni delle stragi fasciste scrive Baldassare o della strategia della tensione dell'eversione nera una voragine nella quale è stato inghiottito un pezzo di storia
La storia del DC nove dell'Italia conclude il giornalista di tutte le altre
Di cui la Presidenza del Consiglio dei ministri ha dovuto prendere atto in un documento ufficiale del dodici ottobre del due mila e ventidue è tutto scritto nero su bianco nella relazione annuale al comitato del comitato consultivo sull'attività del versamento all'Archivio centrale dello Stato della documentazione cui fanno riferimento le il direttive Renzi è Draghi
Direttive che arrivano come abbiamo già detto come obiettivo quello di di secretare rendere pubblici gli atti relativi alle stragi Italia alla testa del comitato cioè il segretario generale
Della presidenza Roberto Chieppa ne fanno parte i vertici dell'Archivio di Stato del ministero della cultura rappresentanti dell'associazione dei familiari delle vittime da Ustica
A Bologna di piazza Fontana piazza della Loggia ottobre scorso a conclusione dei lavori il comitato ha dovuto rilevare che
E aperti virgolette
Nel recente passato le amministrazioni hanno avuto talora scarso controllo della propria documentazione soprattutto di quella non più in uso tale circostanza accusato in alcuni casi dispersioni e perdita di fonti rilevanti
Per la ricerca storica di cosa si tratta poi viene spiegato a pagina ventitré di della penultima relazione di cui si parla
Non è accettabile in un periodo di tempo prolungato che va dalla fine degli anni sessanta e gli ottanta
Possa mancare del tutto la documentazione relativa al gabinetto del ministero dei Trasporti pro tempore e questa aspirazione pro tempore non non è chiara però
Nonché la serie le serie archivistiche relativi all'attività del ministero per il settore dei trasporti riferito al periodo delle stragi che hanno segnato tragicamente
Il nostro paese e questa alla notizia che Repubblica rilanciare poiché andrà capito in particolare
L'entità di questo di questo danno per la ricerca certamente Honda
Rimaniamo su questa questione perché c'è un altro articolo si legge naturalmente la vicenda da un altro punto di vista
Andrea Cangini a scriverlo l'Italia era una vera pur polveriera dice Cangini vanno studiati centosessantatré i documenti che erano segreto di Stato e quelli che sono accessibili dopo un'introduzione
Cangini poi dà la parola sostanzialmente a un ma
Al giornalista l'ex secondino condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni che appunto parla di questa sua Iscieri che ha e in questi documenti di cui si fa
Anche in in qualche modo sita documentazione ma sono quelli appunto che sono stati resi disponibili secondo la lettura che viene fatta qui si torna ancora una volta in questo scenario vocato sempre anche per tentare di di vedere la interpretazione della strage di Bologna il contesto del ruolo
Del del Leffe Pdl Pd palestinesi insomma questa è la la ipotesi che viene fatta e la trovate appunto in questo articolo su Italia Oggi
Un'altra se ne
Azione però invece che potrebbe essere utile per trovare altre carte la prendiamo da Avvenire l'avvenire
Nella sua edizione del sette settembre
Nello scalone scrive parla di del di una figura una figura abbastanza interessante quella di Abdel Salam Jalloud
Che secondo nello scavo è un nome chiave
Però dimenticato nel interrelazione dei cosiddetti misteri italiani Mandello scava richiamo nello scalo richiamo misteri italiani
è un maggiore era un è un maggiore dell'esercito libico era stato braccio destro del colonnello Gheddafi fino a diventare capo del governo e dei servizi segreti
Di Tripoli senza c'è bisogno di ritornare su una delle ipotesi di ricostruzione di Ustica e in cui si parla del della vicenda del cosiddetto MiG libico del Miguel che avrebbe trasportato
Gheddafi certamente ritrovare gli archivi della Libia di Gheddafi con le debite cautele stiamo parlando di un Paese abbastanza particolare per usare diciamo è un linguaggio più più o diciamo colorito ma potrebbe esserci qualcosa di interessante si potrebbe trovare qualcosa e ricorda
Ricorda una cosa importante nello scavo che nel due mila undici con la caduta del regime libico l'uccisione di Muammar Gheddafi una cosa è stata accertata mentre si scappava da Tripoli lui il il personaggio di cui si parla già al lutto e scappava Arrigoni
Per mettersi in salvo da lira di e Gheddafi che lo aveva
Lo aveva allontanato quella situazione la ricorderete non abbiamo tempo di ricostruirla
La diffidenza di altri ribelli l'archivio
Dei il servizio segreto gheddafiano venne presa in carica da Lizzano zero sette britannici mentre l'ex maggiore e ancora sotto protezione dei servizi segreti italiani così scrive nello scavo
E quindi sarebbe interessante magari se e quando sarà possibile
Quando questi provvedimenti verranno a scadenza sarebbe interessante andare a cercare di cui si documenti secondo almeno nello scafo sono custoditi a Londra e i documenti d'archivio della Libia di Gheddafi poi ci sono state altre rivelazioni che decidiamo solamente solo per andarle a rivedere perché anche qui
Sono tutte questioni di cui si è discusso molto e su cui occorrerà ancora lavorare
La ricostruzione delle relitto in in due anni la le ipotesi della scia di un caccia a causare il disastro quanto ha detto Casarosa è stato uno dei consulenti
Che lavorarono anche sulla relitto trovati quest'intervista di Fabio Tonacci su Repubblica del sei settembre è stato intervistato poi anche un un una DR un ex Machine maresciallo dell'aeronautica Linguanti sulla Repubblica del sette settembre che accredita lati sì del nicchia ventitré caduto sulla Sira ritrovato settimane dopo il il fatto del cioè del DC nove che si era fatta al al altre volte l'ipotesi che il MiG fosse stato ha potuto in quella in quella sera
Linguanti dice che così se volete leggere la sua testimonianza potete farlo Sukur Repubblica del sette settembre allora abbiamo dedicato molto tempo a questa questione ma come vedete è complicata
Ed è davvero importante la tutela dei fondi archivistici ed è davvero un elemento fondamentale per consentire poi agli storici domani agli storici che verranno di accedere ai fondi archivistici e tutelarli uno dei degli impegni importanti da attenere torniamo indietro
Su periodi in cui questo lavoro è stato fatto stato fattori e torniamo indietro perché in questi giorni abbiamo anche riparlato avete sentito riparlare dell'otto settembre
Mille novecento quarantatré un momento drammatico della storia del nostro Paese che su questo trovate diversi commenti sui quotidiani
Cercheremo di tornarci anche con qualche saggio che dovrebbe essere pubblicato nei prossimi giorni che visse Ignazi segnaleremo
Nelle prossime puntate c'è un'intervista sulla quotidiano la Repubblica proprio dell'otto settembre a cura di Ezio Mauro che si occupa di storia da molto tempo
Sul quotidiano la Repubblica intervistato lo storico Emilio Gentile che oggi uno dei maggiori più importanti studiosi del fascismo nel nostro Paese dopo l'introduzione Mauro chiedere a Gentile professore si poteva evitare la fuga per esempio la fuga notturna del re insieme col capo
Del Governo risponde gentile
E chi l'aveva decisa non pensava nessun'altra alternativa ma Elton ripensamento il principe ereditario Umberto gentile ritorna sul differente comportamento di Umberto mai associato dal padre in nessuna decisione di rilievo della Corona durante il viaggio avverte la necessità che almeno un membro della famiglia reale
Sia presente a Roma per fronteggiare i tedeschi chiede di poter tornare nella capitale questo esodo ampiamente documentato Umberto capisce che è in gioco il destino della mono della monarchia le scelte
Di quel momento sono decisive
E certo semplice viene avesse preso parte a un'azione anche simbolica di resistenza dice Gentile
Avrebbe probabilmente trascinato molti civili e militari con sé ma Vittorio Emanuele e Badoglio lo bloccarono
L'armistizio firmato in segreto il tre settembre con gli alleati non aveva assegnato
Una seconda svolta dopo l'arresto di Mussolini chiede Ezio Mauro risponde Emilio Gentile
Ma come si arriva all'armistizio tentoni nel massimo della segretezza nel massimo della confusione questa una delle cifre anche drammatiche di quelli al momento del governo e del comportamento di coloro che i protagonisti poi riuscirono ad arrivare all'armistizio di Badoglio
E della e degli altri che agirono in forma non ufficiale perché c'era la paura di essere scoperti dai tedeschi
E si spedisce si spediscono quattro inviati speciali dagli alleati per capire se è possibile un accordo che consenta di fronteggiare i tedeschi
E su quali basi giungere all'armistizio sono episodi paradossali generale Castellano figura
Centrale nella attrezzi settembre consiglia addirittura gli anglo americani cosa devono fare comprendono proponendo loro di sbarcare a Livorno e a Rimini
Scacciare i tedeschi poi discutere l'armistizio
Siamo nell'assurdo o di un Paese che vada i suoi nemici non per arrendersi per arrendersi ma cercare aiuto per liberarsi del suo alleato un inconcepibile dice Emilio Gentile questo suo giudizio ancora possibile
Chiede Mauro che il re e Badoglio pensassero di lavorare di richiamo tra i due contendenti spostando l'Italia dall'asse a su una posizione di neutralità
La nota dominante in realtà spiega Emilio Gentile il terrore della reazione di Hitler che paralizza ogni azione italiana in corso a un elemento centrale
Il risultato è che tedeschi intuiscono l'ambiguità italiana sospetta lo incalzano soprattutto entrò il nostro Paese da padroni
Senza nessuna opposizione siamo appena l'agosto con un rapporto di forze favorevole alla difesa
Sta dicendo che si poteva resistere
Questo è un tema stato molte volte dibattuto risponde Emilio Gentile
In questo in quel momento sicuramente sì i tedeschi erano in condizioni di inferiorità Roma potevano contare su venticinque mila uomini sotto il comando il maresciallo Kesselring mentre i soldati italiani hanno circa cinquanta mila
Ma si perde tempo ore
Giorni lasciando spazio a Hitler di organizzare il movimento delle divisioni naziste che si radunano Alis Brooke per scendere in Italia dal Brennero
Quindi l'otto settembre italiano è figlio della confusione della paura dell'ambiguità chiede Mauro risponde Emilio Gentile per capire bisogna districarsi una riferiti sì ma di e menzogne spiegazioni di comodo ricostruzioni a posteriori verità taciute aggiungiamo nella frenesia della fuga dei vertici istituzionali
Vengono bruciati moltissimi documenti troviamo i documenti
Che sarebbero utili sarebbero stati utili a decifrare scelte e responsabilità dopo la firma
Segreta dell'armistizio dal quattro all'otto settembre tutto un gioco un gioco degli equivoci con gli italiani convinti di aver tempo per l'annuncio
Della resa almeno fino al dodici mente sapevano benissimo che la data prevista all'otto
Ancora il giorno otto Badoglio chiede a dal Siena ore di rinviare perché domanda posso dirlo storico ha un espediente dettato dalla paura perché da parte del governo non c'è astuzie non c'è ma chiarissimo machiavellismo c'è solo paura
Tutto molto più semplice quelle ore incredibili tra il tre e l'otto settembre ancora oggi lasciano sgomenti per la totale irresponsabilità la vita dell'intera classe dirigente militare
E politiche si ostina a fare il doppio gioco un solo scopo salvare i membri della corona e gli alti comandi e il capo del governo così
Spiega Emilio e gentile
Naturalmente poi la la intervista prosegue molto lunga noi della segnaliamo perché naturalmente come fa come segnaliamo anche lavori di Emilio Gentile sono oggi davvero di riferimento per chi vuole conoscere in profondità
Alla Storia del Fascismo c'è questa intervista a pagina trentaquattro sul quotidiano la Repubblica di venerdì otto settembre a cura di Ezio Mauro che è un davvero uno strumento veri orientarsi per chi non ha approfondito
La la questione dell'otto settembre e segnaliamo naturalmente moltissimi lo conoscono ma segnaliamo un film sempre a scopo divulgativo tutti a casa di Luigi Comencini con nel ruolo di attore un grande Alberto Sordi che ricostruisce quel contesto davvero drammatico come appunto ha detto ha detto ha detto Emilio Gentile in questa intervista il viaggio Conte al contrario di oggi attraverso il profilo della tutela delle carte dei documenti
Del del materiale su cui lo storico lavora
CIPE porta indietro su su un documento che è stato evocato poco fa cioè sul sull'ambiguità sulle contraddizioni istituzionali del nostro Paese uno dei temi di cui si discute molto quando si parla dell'otto settembre che qui ci sono opinioni diverse
Torniamo a Mondoperaio di luglio agosto due mila ventitré che già vi abbiamo ampiamente segnalato in questa rubrica nelle scorse settimane perché appunto il collegamento come sempre lato ci porta ci porta di nuovo su questa rivista perché quelle venticinque luglio mille novecentoquarantatré fu il Gran Consiglio a sfiduciare Mussolini e di interesse cercare di capire anche questo aspetto il l'aspetto diciamo istituzionale
Che fu ed è un aspetto controverso della passaggio dalla dittatura fascista periodo immediatamente successivo ne scrive Vincenzo Iacovizzi a spunto su Mondoperaio di luglio agosto rileggiamo qualcosa di questo saggio
Breve saggio
Ma molto chiaro il venticinque luglio del mille novecento
Quarantatré spiega Iacovizzi rappresenta uno degli spartiacque della storia costituzionale italiana perché con esso si operò una censura definitiva con il ventennio fascista e prese l'avvio a quel processo di riforme che nei cinque anni seguenti avrebbe condotto il Paese a un nordica un ordinamento
Democratico e pluralistico
Quest'anno ricorrono gli ottant'anni da quella data non è quindi inutile porre in rilievo alcuni aspetti di caratteri
Istituzionali spesso comprensibilmente sacrificali al racconto storico storiografico in favore scende fattuali e le conseguenze politiche ma importante invece questo aspetto
La seduta del Gran Consiglio del fascismo venne convocata da Benito Mussolini per il pomeriggio del ventiquattro luglio quarantatré dopo reiterata richiesta da parte di alcuni gerarchi
E con l'assenso tacito della corona per effettuare una valutazione della situazione bellica dotare le opportune decisioni in merito
In realtà rispetto e la veste formale inviolate dato un alto significato politico poche mirava a porre in evidenza le responsabilità del Duce nella conduzione delle operazioni militari
Le condizioni per la caduta del regime fascista uscirono e dallo stato latente durante la seduta con la presentazione di un ordine del giorno da parte del presidente della Camera dei fasci e di corporazioni delle corporazioni
Dino Grandi in cui si invitava il Duce residui carni pittore Emanuele terzo il comando delle forze armate previsto dall'articolo cinque dello Statuto Albertino ottenendo implicitamente una sfiducia
Nei confronti di Mussolini l'approvazione a larga maggioranza di quell'ordine del giorno determinò la conclusione non solo della seduta
Nelle prime ore del venticinque luglio senza repliche da parte dell'interessato ma decretò la plastica fine del regime fascista infatti dopo la votazione Mussolini venne ricevuto nel pomeriggio seguente dal monarca che gli comunicò la sua sostituzione alla guida del governo con il maresciallo dita
Pietro Badoglio ed il conseguente arresto vi segnaliamo ancora una volta il libro dello stesso Dino Grandi che davvero interessante che racconta anche il clima l'umore nella quale appunto uscì svolse
Questa tragica riunione del consiglio del fascismo e che gli aspetti violenti le persone che avevano partecipato
Alla grande il consiglio del trust del fascismo temendo una reazione diciamo dei cosiddetti moschettieri di Mussolini persone che erano entrate anche con le fin qui le vicende storiche note dice Iacovizzi ma è opportuno chiedersi perché fu proprio un voto del Gran Consiglio determinare le dimissioni del capo del governo
Per rispondere a tale domanda necessaria tracce già Licari scooteristi e di questo ordinamento ordinamento istituzionale creato dal regime fascista a partire dal suo insediamento e né traccia alcuni
Alcuni
Elementi fondamentali dopo il primo biennio di relativa continuità con l'assetto in vigore dal ventiquattro a forma di governo italiano viene trasformata attraverso riforme incrementali che dettero origine al nuovo ordinamento portato sulla plasmato sulle esigenze della rivoluzionari ventidue ormai da consolidare e fu così che dopo aver varato nel ventitré la legge elettorale di cui abbiamo parlato anche settimana scorsa orientata a favorire una larga fa maggioranza fascista in Parlamento
La cosiddetta legge Acerbo
Con cui si attribuivano i due terzi dei seggi della Camera dei deputati alla lista che avesse raggiunto il venticinque per cento dei voti validi
Dopo di sul dato delle elezioni svoltesi con tale legge nell'aprire il ventiquattro e loro esito largamente maggioritario il PM se infine dopo l'assassinio
Il deputato socialista Giacomo Matteotti il Duce impresse una definitiva svolta autoritaria anche alle strutture istituzionali dello Statuto Albertino che ne vennero che nel rifatto travolto una prima riforma
In questo senso venne varata con la legge del venticinque da due mila duecentosessantatré e relative ai ruoli e funzioni del governo che sancì la supremazia del capo del governo sui ministri
Ponendosi rottura rispetto alla tradizione precedente che aveva progressivamente configurato il Consiglio di ministri come organo collegiale composto da pare se presieduto da un primus al quale non erano riconosciute a attribuzioni sovraordinati
Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato così recita nuova denominazione veniva ora nominato e revocato terreni divenendo responsabile dinanzi ad esso dell'indirizzo politico generale dei governi ministri invece erano rovina e nominati evocativa al monarca su proposta del primo ministro
In questo modo venne reciso qualunque legame fiduciario tra governo e Camera bassa che nel silenzio dello statuto si era affermato per via empirica soprattutto a dall'avvento del TAR giolittiana le sorti del primo ministro tornavano pienamente nelle mani del sovrano il ruolo parlamentare retro cedeva in inesorabilmente
In posizione marginale a fronte di questa recessione del Parlamento acquisire rilevanza costituzionale un organo in origine interno al PM fece il gran consiglio del fascismo che con legge del dicembre ventotto entropia udito nell'ordinamento come istituzione nominata dal monarca su proposta del capo del governo Kenney convocava e presiedeva le sette la competenza principale tale organo riservata all'esame di questi elementi di carattere politico costituzionale per le quali veniva obbligato
Vedi diveniva obbligatorio di chiedere il suo parere prima di qualunque decisione definitiva inoltre spettava al Gran Consiglio di aggiornamento su indicazione comunque capo del governo
Della lista sottoporre alla Corona per la nomina di un eventuale successore dello stesso la guida del Paese per tacere di altre attribuzioni di carattere consultivo nei confronti di reazione cani istituzionali
Non avendo spiega più avanti a cui si comunque efficacia giuridica vincolante assorbiva comunque un indubbio valore politico poi spiega altre questioni via cortissima potrà vogliamo finito il tempo abbiamo
Cercato anche di dati qualche spunto su dei nodi
Anche questi a volte poco
Considerati ma che sono importanti per capire la transizione incenso Iacovizzi su Mondoperaio perché quel venticinque luglio fu il Gran Consiglio a sfiduciare
Mussolini e e ci fermiamo questa segnalazione anche per oggi vediamo puntamento la settimana prossima