Intervista ad Angela Iantosca sul suo monologo teatrale "La Ventiduesima Donna"

Radio radicale ci occupiamo in questo spazio di approfondimento di una iniziativa faziosità che teatrale che però prende le mosse da un da un libro
Che ha l'ha preceduta diciamo di di un po'
La ventiduesima donna di e con Angela io in Toscana regia di Gabriele mani di è un monologo che
Verrà rappresentato e l'otto e il nove settembre Rossini a Roma Fontanone del Gianicolo sopralluogo che non è difficile trovare ed è anche molto bene e diciamo questo questo questo monologo però nasce da un da un precedente lavoro di Angela Jan Tosca che il libro sulle ventuno donne costituenti
Italiana
E ne abbiamo prova Rossi studi ospite Angela io tosta che ringraziamo Band ben trovata ai nostri microfoni ha già grazie a voi allora diciamo una un un monologo che un po'a valle di un impegno di diversi anni
E che diciamo pone un tassello conclusivo di un percorso che non vuol dire definitivo è una fase diciamo così
Che trova però nelle nel libro sulle donne costituenti sicuramente la parte preponderante di un impegno ma che ha toccato molti molti altri molti altri aspetti della della vita politica della vita sociale del nostro Paese anche della malavita siano della vita
Che soprattutto in alcune parti del nostro territorio
Diciamo viene raccontata appunto come terra di mafia con la realtà ma è un po'
Troppo comodo limitarla a quei pezzi di territorio perché insomma la Palma come dice Leonardo Sciascia
Va al nord abbondantemente superato tutti i confini immaginabili ma partiamo da questa da qui da questa iniziativa da questo monologo e dal libro sulle donne costituente
Sì il monologo nasce da una proposta che mi è stata fatta l'anno scorso non so una persona che ha detto secondo me è tempo di punire un pot rare le fila del di tutti i discorsi che ha affrontato fino a questo momento partendo proprio dalla dalla fine di questo cammino che realtà come dicevi tu non è una fine amara
Poi e l'inizio perché arriveranno altre cose ovviamente non vi preoccupate
E e quindi ho cominciato appunto a immaginare una filo rosso che unisse le ventuno madri costituenti a tutto quello che avevo raccontato fino a questo momento quindi dalle donne di 'ndrangheta alle ai bambini
Della 'ndrangheta allontanati dalle famiglie alla corruzione alla tossicodipendenza che poi è un tema preponderante al quale sto dedicando principalmente gli ultimi anni della mia vita
E i recenti episodi sì sì sì dal diciamo che dal due mila diciotto mi mi dedico quasi principalmente alla tema della tossicodipendenza anche collaborando con le comunità terapeutiche San Patrignano
E e quindi niente ho messo la la penna sul foglio e ho cominciato da facciamo spoiler ho cominciato dalla mia preferita delle madri costituenti che Teresa Mattei la più giovane
Collega appunto si faceva chiamare durante la Resistenza Chicchi
E che aveva questo nome così tener ed è invece con lei che è stata determinante per esempio nell'inserimento all'interno dell'articolo tre di due parole chiave e cioè parità di sesso e quella parola di fatto che rende appunto faccio vivo un articolo che altrimenti sarebbe solo un'enunciazione di di diritti
E quindi parto da lei che fu vittima di una violenza sessuale durante la Resistenza per fare un viaggio sia nel mondo della violenza femminile diciamo anche rimanendo molto sulla sull'attualità
E su quello che sta accadendo purtroppo e che continua a cadere che accade però da da tempo quindi non è soltanto un fatto contemporaneo proprio di oggi
Per arrivare appunto a parlare della della corruzione altro tema al quale mi sono dedicata per parlare della nostra responsabilità di fronte ad un la la delle tematiche rispetto alle quali spesso diciamo no è colpa dello Stato deleghiamo no quindi ci togliamo un po'dalla dalla pentola e in realtà è un invito ad essere ognuno di noi la ventiduesima donna cioè
La la come dire
Non si racconta spesso Lacoste l'Assemblea costituente nel senso che si fa spesso riferimento poi
Insomma leggerne gli atti è una roba da da élite
Addirittura poi insomma scoprire studiare le le le donne o comunque i singoli ingrata Barilla seguente ci si ci si ritrova veramente dei personaggi che Bionda avevano anche fama in altro ambito spesso denario giuridico
O artistico
Che tra l'altro da questo punto di vista che che biografie ti si è trovata
Lo studio aveva assunto guardalinee nata
Quando durante un incontro poco organizzato da Livia Turco e dalla Fondazione Nilde Iotti di cui lei è presidente e mi invitarono a moderare l'incontro su Nilde Iotti quindi da lì è cominciato tutto perché ho iniziato a studiare l'approfondire sapevo che c'erano queste ventuno donne ma non conoscevo le loro biografie
E da lì è nata quell'idea di appunto studiare quindi leggere i loro discorsi e mi sono resa conto di quanto hanno ancora da dirci e di quanto potremmo imparare anche la politica potrebbe imparare perché sono tante le lezioni che ci offrono la prima è quella di andare al di là del partito c'è al primo posto per le donne a prescindere dalla loro provenienza destra o sinistra come sappiamo insomma la maggior parte era Democrazia Cristiana il Partito comunista
Tutte quante ci danno una lezione che al primo posto c'è l'interesse del cittadino poi viene il partito quindi questa la prima cosa la seconda cosa fondamentale
E che essi sono in quell'aula ma non dimenticano la provenienza non dimenticano i territori quindi sono donne che escono da quell'aula e poi vanno nel territorio e manifestano insieme agli operai
Sono persone che lottano per dei diritti per i quali ancora stiamo lottando è impressionante no leggere che nel due mila dodici si è arrivato a riconoscimento dell'uguaglianza tra i figli nati fuori dentro il matrimonio ed era una cosa che loro avevano chiesto quindi settantacinque anni fa
è impressionante no che loro abbiano chiesto di inserire parità di sesso e poi siamo arrivati per esempio nel mille novecentonovantasei a riconoscere la violenza sessuale come un reato contro la persona e non contro uno il buon costume
Quindi sono delle delle donne che hanno messo al primo posto l'interesse del del dei cittadini dello Stato mettendosi sempre in secondo piano questa è un'altra cosa
Bellissima e c'è a questo proposito un passaggio di Adele Bei che appunto una delle madri costituenti
Che quando fu arrestata dai fascisti lei era una partigiana era un fenicottero riportava appunto informazioni ai partigiani quando lei viene arrestata i fascisti pensava di poter sfruttare il fatto che lei abbia tre figli
Come arma di ricatto
E lei gli dice voi non avete capito niente tutto quello che ho fatto non l'ho fatto per i miei figli e quindi io rinuncio ai miei figli ma nell'interesse di tutte le italiane di tutti i figli di oggi e di domani quindi penso che siano ma delle lezioni potenti e dal rispetto alle quali forse dovremmo rimanere un po'in silenzio il mio invito quando vado presente nelle scuole insieme al coautore del libro perché il libro ventuno che è stato pubblicato dalle Paoline l'anno scorso e che è stato anche candidato al Premio Strega ragazzini insomma cosa bella da dire
Il insomma con il mio coautore abbiamo scritto questo libro e quando andiamo nelle scuole diciamo sempre ragazzi mettete un bel poster di una delle madri costituenti incamerano che potrebbe essere una un punto di riferimento dal quale partire per continuare le battaglie che loro hanno cominciato perché
I diritti si fa fatica a conquistarli ma ci vuole un attimo per perderli era una classe dirigente figlia di di un momento cioè di una fase drammatica mondiale il fascismo la Giunta del fascismo la nascita della della Repubblica la fine dei lavori oggi era sì insomma non non ha e poi c'era forse anche un'altra scuola
Quindi diciamo sono leadership quelle di quel tempo che ovviamente non non si ritrovano facilmente
Per tanti aspetti quali sono gli asset diciamo gli elementi inattuale invece di quella di quella stagione che hanno colpito per per distanza questa roba adesso sarebbe incomincia
Sai che non ho trovato niente Dino attuale anche tutte le cose che sembrano più lontane realtà le ritroviamo continuamente purtroppo dico penso a una bianca bianchi
Che faceva di discorsi potentissimi in aula parlando dell'importanza dell'educazione prima l'educazione e la ricostruzione delle anime e poi la ricostruzione materiale
E e quando le faceva questi discorsi il giorno dopo sui giornali veniva riportato com'era vestita
Che capelli aveva eccome Lane gentili va quell'Awlaki grazie alla sua presenza e mi sembra insomma questa cosa non avessi anche cosa che ritornano anche ritorna ancora oggi troppo raccontò che
Annoni
Ti faccio questo mestiere si col quale responsabilità abbiamo no rispetto a un certo tipo di narrazione rispetto insomma
A delle scelte stilistiche a destra sinistra questo purtroppo riguarda tutti
E non sono anacronistiche è questo che mi è piaciuto anche poi raccontare e per questo il libro credo che sia importante per i ragazzi
Perché spesso non si pensa che la Storia con la esse maiuscola c'è qualcosa che non ci riguarda invece poi la Marelli a rileggere e ti rendi conto che contemporanea e le loro parole erano contemporanei sono le prime a parlare per esempio di amore nel matrimonio cioè se non ci fosse stato Maldini degli ottico esso non sarebbe stato possibile diciamo inserirlo e nello stesso tempo anche questa cosa se ne parlava qualche tempo fa quando si criticavano i politici che non sapevano quanto costava il latte e il pane
E tra le madri costituenti un po'tutte ce l'avevano con il degli ottimi perché era l'unica che viveva parte non lo sapeva e tutte le altre invece erano molto concrete
Quindi non trovo delle cose che siano anacronistiche
E neanche posso dire la loro provenienza culturale sociale ed economica perché c'erano sia quelle che avevano studiato e quello forse era un po'particolare per il periodo no quindi saranno laureati e molti professoresse
Ma c'erano anche delle casalinghe se così lo vogliamo definire che avevano però fatto la Resistenza e arrivano conosciuti i loro compagni durante la Resistenza e poi hanno continuato a lottare quindi portando quella lotta fisica nelle parole
E tutto questo dicevamo insieme ad altri parti dato esperienza libero professionale e di vita viene riversato in questo in questo monologo sì
Devo dire che mozione ante sono molto emozionata perché ci sono dei momenti in cui mi viene da piangere
Perché all'interno ci sono persone che ho incontrato da figlia della 'ndrangheta ragazzini con contrattacca Ivano al parco verde ai bambini in carcere quelli che vivono con le mamme in carcere sceso proprio ce ne sono e trovo purtroppo esatto in questo momento sono ventiquattro sono comunque tantissimi assolutamente e e portando anche con un po'di ironia perché ovviamente non posso ammorbare le persone per un'ora con cose solo tristi quindi cercando anche con ironia di raccontare
Il perché in qualche modo sono così perché una volta me lo chiese un bambino a Napoli da un incontro timidissimo tu da dove sia uscita e io gli raccontai degli episodi
Carini familiari ma semplicemente per dire la famiglia a volte fa la differenza
Cioè
E nel senso che è un po'come nella tossicodipendenza no non è che e colpa solo di un fattore le vite sono multifattoriale vindice la componente familiare la componente genetica il contesto sociale le frequentazioni dove si nasce dove si cresce
E e io sono stata fortunata e quindi avevo dei genitori o dei genitori onesti che mi hanno insegnato la normalità dell'omessa e quindi mi viene naturale
E dieci dato che vanno che in questi giorni è particolarmente su tutte le prime pagine avevano episodio terribile
Che ha riaperto ho riacceso un dibattito anche con
Con delle
Diciamo asprezze dialettiche poliziotto parte zero sei entrato nella lavatrice del dibattito poco socia al politico potremmo dire con tutto quel che si che ne è che nel che che significa questo
Insomma parla di soluzioni sempre
Però
Sì si sottovaluta forse un aspetto nella perché in tempi di sera sentivo quest'idea di mandarci l'esercito sono parlando di minori che o più o meno minori che si rendono protagonisti di di di di di vicende del genere anche quella di Palermo comunque sono l'esercito lì
Al massimo forse qualcuno pensava di di arruolarlo di per evitare che che di che che che possano fare cose del genere vanno si capisce faceva battuta stupida ma insomma l'esercito
Forse servirebbe rimesso Mosè esercito di maestri e professori ecco da questo punto di vista che che tipo di di di realtà sono queste
Poi uno ciò si si interessa un minimo trova che ci sono per esempio degli insegnanti che sono eroici che tutti i giorni vanno in questi dove fra l'altro non è che se si spara per strada cioè sono delle periferie possono essere dei ghetti ma ma poi a volte ittici tre nemmeno non è che c'è scritto davanti sarà nati sì davanti quartiere degradato all'ingresso
In realtà nella realtà sempre più sfumata di quello che che si pensa
Poi c'è e questo questo noi radicali abbiamo una chiave di lettura molto netta il proibizionismo sulle droghe fa di questi posti dei grandi supermarket della droga che insomma è forse l'unico servizio aperto ventiquattro ore su ventiquattro
Tutto l'anno festivi compresi
Anzi talvolta maggiore genetisti ma diciamo la storia la la la scuola è forse uno dei degli unici presidi che più che reclama nell'assenza forse va va va imboccata aveva invocato
Diciamo un una maggiore presenza e e lì che forse si può giocare la partita o no
Allora credo che il tema sia molto complesso cioè ci sono diversi aspetti uno e la narrazione che se ne fa
Che è un po'la stessa cosa che è successa con Scampia
Diciamo nei giornalisti ma anche a volte no alle rappresentazioni sceniche
Rischiano di detti Zare e di non dare speranza quelle persone perché si affacciano alla finestra e vedono quello accendono la televisione vedono quello quindi è già un primo movimento di sottrazione della speranza
E questo credo sia un punto sul quale riflettere seriamente
La seconda cosa è che spesso l'informazione si interessa di questi nuovi anzi senza spesso informazione si interessa di questi luoghi quando accade qualcosa di grave l'ultima volta è stato anni fa appunto con la morte di quella bambina
E come dicevo ho frequentato venivano Bruno Mazza che è un ex a Bossa che a un certo punto ha cambiato vita e ha deciso di mettersi a disposizione di questi bambini e di far vivere a loro quell'infanzia che a lui era stata rubata
è lì a presidiare quel territorio insieme a Patriciello ma è un territorio che credo sia in condizioni peggiori rispetto a Scampia perché nell'abbandono totale io di solito non responsabilizza un'istituzione nel senso si a volte le istituzioni mancano ma la gente no non si assume delle responsabilità in quel territorio manca tutto manca tutto il parco verde a un un parchetto che è stato realizzato grazie appunto all'intervento di questa un'infanzia da vivere che l'associazione di cui è socio fondatore appunto Bruno Mazza
Se non ci fossero le mamme per strada a guardare i questi bambini mentre tu vedi tranquillamente lo spacciatore che va avanti e indietro il tossicodipendente che va a comprare la sostanza lì in quei quattro palazzi verdi
Che sono lì appunto H Ivana e poi attraverso un fosso estiva abrogare
Cioè questi bambini sarebbero in mezzo alla droga le siringhe cioè a quello che ma dimenticanza totale
La scuola diventa veramente un baluardo un presidio l'ultimo presidio di di speranza
Ma cosa può fare un professore da solo in quei posti cosa può fare un preside se non a un sostegno trasformarlo in un presidio militare non è un altro messaggio di violenza che è sbagliato e e ti dà l'idea che se non arriva qualcosa dall'alto di cose non si risolvono c'è bisogno di una umanizzazione ma in questi giorni si parla tanto di educazione all'affettività che manca eh lì manca l'amore
E manca proprio c'è manca un amore per la vita manca l'attenzione e quindi andare importante dare un segnale che lo Stato vada che la Meloni vada assolutamente devi andare non deve andare solo questa volta dovrebbe andare più volte a far sentire che lo Stato c'è
Ma poi creare qualcosa che non esiste allora veramente no sì
Ci si è lamentati per tanti anni a Scampia che l'università avevano cominciato a costruirle Panamera stava ultimata no e finalmente l'anno ultimata
E e vogliamo fare qualcosa anche a Cairano ma non per trasformare il quartiere in un ghetto cioè che poi diventa siccome l'università Scampia devi rimanere a Scampia perché sei di Scampia no ma che diventi una passaggio no tra la Napoli bene quella del Vomero che però va a comprare le dosi a Scampia o a Cairano però poi del Vomero
E però appunto coi di tizi le persone che vivono lì ecco credo che
Ci sia da fare un un discorso che non riguarda solo loro che vivono la ma che riguarda tutti è una forma di responsabilizzazione allora anni fa dicevo andiamo noi che ci definiamo società civile ad occupare questi posti
Mi ricordo anni fa che Bruno chiedeva palloni portiamo palloni a questi bambini non hanno mai visto il mare ti racconto questa cosa che è commovente
Mi chiamò un giorno Bruno emiro in Calabria e mi dice mi porti l'acqua del mare
Il tuo va be'dico guarda sono avrebbe giovato raccolgo e arrivo
Dice poi ti spiego sono arrivata lì con un po'di bottiglie
C'erano tutti questi bambini e ha iniziato a buttare l'acqua sui bambini dice non hanno mai visto il mare per conto di suo il morbillo appunto pensa
Kay vanno e Napoli quindi venti minuti e se al mare sono bambini che non hanno mai visto il mare percorrono gli angeli salame che nessuno si occupa dei bambini
Non gli interessa sono lì che crescono in mezzo alla piazza non c'è niente
C'è solo la scuola non ci sono atti non c'è niente è un luogo è oltre la frontiera
Forse ce ne dobbiamo occupare si vede anche perché io credo che sia proprio nemmeno questione di quanto ed economici no proprio siamo al di sotto dello zero zero bisogna andare
Angela Noemi diciamo avremmo ancora tante cose da chiedere stima poi se nasco eleviamo sia il libro che che il monologo lo ricordiamo in conclusione per chi ci ascoltasse da da Roma dintorni o o in programma Roma otto e nove settembre
La ventiduesima donna di e con Angela Jan Tosca regia di Gabriele Manieri al Fontanone e il libro sulle ventuno donne della assemblea costituente fra ciò ci siamo siamo quasi a andiamo verso l'ottantesimo anniversario della l'inizio dei lavori costituente quindi quanto ma poiché può essere anche utile in vista di perché in effetti alle nella presenza femminile nell'aria sembra costituente limitata nei numeri ma molto ma non non altrettanto limitata
Nel contributo come ci hai raccontato grazie grazie a voi grazie che ci ha seguito e alla regia di Silvia Farina