Dei diritti e delle pene

Bentrovati all'ascolto di dei diritti e delle pene questa è un'altra settimana in cui vi faremo ascoltare gli interventi dalla viaggio della speranza
Spesse contrastarlo anche Nessuno tocchi Caino a svolto in in molte regioni d'Italia l'ultima è stata la Lombardia
E dall'incontro che sia tenuto a Milano il due agosto che aveva come tema ragazzi detenuti problemi e Progetti andremo ad ascoltare gli interventi del segretario di Nessuno tocchi Caino sparsa contrastando a Sergio D'Elia e quello di Elisabetta Zamparutti che tesoriera di Nessuno tocchi Caino sparse contrastando ma è anche membro per conto dell'Italia del comitato della prevenzione della tortura del consiglio d'Europa buon ascolto
Erano e parliamo di una realtà spesso senza la conosciuta
Noi insistiamo sul fatto con le camere penali con gli avvocati ringrazio
Presiede quella di Milano giudice accompagnato anche Antonella attaccava in qualche modo rappresentando anche l'avvocatura
L'ordine degli avvocati
E poi anche le persone che sempre più
Sono anche
Spesso anche magistrati noi in questo ultimo viaggio della speranza che
è iniziato il primo gennaio ma non perché
L'anno scorso ma abbiamo fatto quello che abbiamo fatto in questi sette mesi quest'anno anche perché se noi trascorriamo trecentosessantacinque giorni la nostra vita almeno duecento duecentocinquanta ogni anno passiamo quello che unisce ma siete malati anche voi a scegliere di frequentare un luogo c'è fonte di malattia di malessere
De un luogo
Letteralmente mortifero
Perché lo fate
Perché io credo in quel modo noi conosciamo
La realtà la società vero ce lo specchio carceri quello che accade
Però in realtà quando tu entri come a San Vittore oggi
E parli con le persone quindi noi non facciamo indagini sociologiche ci sono quelli che ci fanno studi recenti quando tu parli con una persona scoprire
Do che e fatto
Di individualità diversissime l'uno dall'altro e quindi intrattabile per la loro per la loro diversità
Ognuno avrebbe bisogno davvero di un di un osservazione personale individualizzata
Se voi entrare capire quel mondo soprattutto il mondo interiore di ogni di ogni dettaglio
Allora io ho fatto l'esperienza del carcere fine anni Settanta e per tutti gli anni
Il carcere di oggi più banale dirlo basta entrarci ma capite che in carcere totalmente diverso da quello
Quindi quello lì nonostante le rivolte noi abbiamo avuto le rivolte degli anni settanta
Era un carcere ordinato
In cui regnava l'ordine direi quasi in armonia
Addirittura fra detenuti Pannella direbbe e dei chiarimenti
Oggi il carcere
Io penso che vada abolito perché non è più neanche tale
C'è non c'è differenza fra le persone che ci sono lì perché dico questo le persone che sono un momentaneamente lì se parlo di San Vittore parlo davvero di una
Tempo fa all'età di passaggio dal quel luogo
Sono se una goccia di quello che quelle persone il loro simile costituiscono quello che sta intorno carcerazione destinate nella nella società
Per curiosi che che senso ha tenere aperto un luogo quando in quel luogo io vedo un una goccia del mare che quello della società in cui noi io vidi viviamo oggi
Aveva senso carcere negli anni settanta per motivi di sicurezza tant'è che oggi di collegarci non sono più neanche luoghi in cui si previene il crimine si contiene il pericolo perché se facciamo i conti
Noi abbiamo due mila settecento ergastolo
Di questi due mila e due sono stati non si può dire più ostative per strada c'è stata la sentenza viola contro Italia e anche la stessa riforma risultano stordita l'ha fatta cadere se vogliamo contare abbiamo settecento ricorrenti
Is
Mila settecento di cui mille due costante
E abbiamo settecentoquarantuno scelte centocinquanta ottocento forse quarantuno quarantuno bis qua abbiamo le sezioni di alta sicurezza S uno S tre ne possiamo aggiungere altri tre mila cinque mila
Ecco il carcere inteso come luogo di privazione della libertà a tutela della sicurezza sociale si riduce
Il resto e manicomio
Il resto e qualcosa che nulla che c'è gli operatori penitenziari dai direttori fino alla polizia penitenziaria svolgono lì un ruolo che non è più quello del loro mandato per cui vengono pagati
Cioè i poliziotti penitenziari Fantoni psicologi fanno gli educatori fanno lì siti attivi
Questo è quello che fanno fanno gli agenti di polizia penitenziaria ma fanno questo perché loro hanno a che fare con detenuti che non sono mi perché
Sono lì perché hanno compiuto qualcosa che e molto diffuso nella non sono neanche le pecore nere della nostra famiglia della nostra su società sono quelli i malcapitati in un luogo dove tutti gli altri capitati son ce l'abbiamo qui vicino riusciamo ritroviamo son tutti in questo modo
Io non so stimarlo se un'indagine sociologica grappa va fatta forse in termini statistici Saint carcere oggi no siciliano ce lo dice
Abbiamo giovani adulti cosa ha detto duecento e cinquanta e passa poi se aggiungiamo quelli da venticinque trenta anni arriviamo a oltre metà della popolazione sa di San Vittore
Come pensiamo noi di trattare con le persone come se fossero incarcerati dal Lanzetta eppure noi i protocolli quelli insomma
L'ordine disciplina su quel modello
Fondato noi chiamiamo carcere un luogo che non non è più neanche carcere eppure lo è e in luogo di per quelli
Diciamo che vanno dai sessantacinque settanta agli o ai novant'anni
Noi abbiamo una popolazione detenuta che consistenti poche migliaia di persone che sono quelli delle della criminalità organizzata dei primi anni novanta ad oggi
Proprio primi anni novanta da quanto dopo la strage di Capaci
Per abbiamo settantenni stanno morendo
Stanno morendo di pena perché sono si sono ammalati in carcere di quelli pochi sono quelli sì che possiamo dire soggetti psichiatrici pochi
Su quei cinque mila che dicevo possono essere cento duecento
Invece sugli altri cinquanta mila non abbiamo una dominante di soggetto psichiatrico che teniamo in carcere
In quello che un tempo era all'ospedale psichiatrico giudiziario il manicomio per questo dico non ha senso mantenere vitelli
Perché eccome
Sa si fanno le statistiche non quanti Quintano tonnellate di droga ogni anno vengono sequestrate e lo si fa presto il consenso che essi sì queste sequestro
Io non so cinquanta tonnellate di droga vuol dire che ce ne sono migliaia in circolazione perché prende disse la stessa cosa avviene quelli che stanno insomma a San Vittore
Sono una piccolissima parte di società certo
Di negazione
Le percentuali quelle sono gli immigrati Fara San Vito ormai nel Nord Unione assolta nel sessanta e settanta settanta per cento queste sono tre per cento giovani queste la nella realtà
Allora come li trattiamo
Io penso io sono stato in una cella oggi mi sono trattenuto per
Quasi tre quarti d'ora io normalmente dedico a un collo dialogo con
Detenuti per tentare di parlare Conti possibile persone entro so cinque dieci ci sono stato tanto perché io capito più
Dallo stare Quintet quarto d'ora dunque
Di quanto fosse Possamai capire invece
Stando anni pensando di frequentare un luogo come era nel carcere degli anni Settanta degli anni
E degli anni Ottana
Erano persone
Ritengo che avevano bisogno
Certo sono state attente già come dire fuori di testa per l'uso l'abuso di sostanze che facevano ma non c'è più nel neanche il detenuto dall'abuso di sostanze della e arroventato
In carcere quelli che sono mettendo il metadone sita solo a quegli a saranno de di quelli dipendenti costante il cinque per cento non c'è più niente brand
Era la popolazione degli anni settanta ottanta detenuto agli anni Settanta
Quindi c'è questa componente dell'abuso di sostanze che poi
Ma la cosa che io capi
Cioè queste persone hanno bisogno di essere ascoltato
The ufficio bisogno di amo
Quello che gli è stato negato
E ti rendi conto che
Lei dia hanno bisogno di patto isteroscopia
E quando tu vedi io scrivo annotò si è subito quell'altra ma a me non chiedi di meno scrivi nulla
E chiedono che il taccuino seriamente anche della loro anche se io non posso fare nulla per la loro storia loro lo sanno però il solo fatto di parlare di raccontare di ascoltare
Ma quella è la
E l'ascolto e il dialogo e l'amore
E questo
Quello di cui hanno ed pensiamo invece di trattarli
Come pazzi e di trattare come femminile
C'è una contraddizione perché se sono parsi non possono essere trattati come criminali perché stiamo
La schiavi
E vanno secondo i trattati come persone
Ed è incredibile il mutamento di in quei tre quarti d'ora c'è uno
Uno entra come appena ha visto la comandante e poi l'ha fatto anche con un avvocato
Che non eravate voi qui presenti
Giampiero
Giampiero Gianpiero Miccoli
E dunque ha detto
Mi stai guardando male
Ma perché stavano zitti eccetera poi a un certo punto it trovate mi lascia alla gente mi sono seduto
Peraltro cella tre brande in due metri e mezzo per quattro dove entra araba donando all'atto c'erano venticinque trenta centimetri o comunque lui su una branda io sono sono stato
Cambia tutto così
E alla fine so il fatto di essere stato ascoltato
Ne aveva già è chiaro che non è possibile vi immaginate voi quanti operatori sarebbero cessati per poter fare
Questo approccio di tipo terapeutico che non è fondato sulla violenza sull'autorità sul ponte
Ma è fondato sull'amore
Probabilmente la soluzione perché noi queste persone
Elisabetta Zamparutti lo ricorda spesso affatto la parlamentare nella
Commissione Ambiente ed ecologia e e avevamo insieme un'impostazione per cui di fronte ai grandi colossi o agli impianti
Così pressanti materiale distese di fotovoltaico di cosa c'era la microgenerazione diffusa quest'idea
Di prendersi carico carico diurna fonte di energia quanto più diffusa sul territorio di piante dirittura nella propria casa propone
Non possiamo affrontare sono le carceri non possono contenere questo avresti bisogno per ogni detenuto di uno psicoterapeutico cioè di una persona disposta ad andare ad ascoltare è chiaro che
Allora dobbiamo dunque District
Nel territorio
La presa in carico di queste
In Sicilia ci stanno provando con centri di salute mentale sente più diffusi no quindi non esiste che hanno riapriamo più APG non esiste terapia molto mani poi dobbiamo prenderci carico
Dei nostri vicini dei nostri vicini che per un caso possono Staderini ma per un caso San Franceso decine di migliaia che sono
L'unico modo e
Avere questo questa disposizione all'ascolto
Al dialogo
Alla non violenze
O il quando io non ce la faccio più perché di fronte c'è quello che
Allora ma non perché aggredisce eccetera
Cerco di usare e quindi dell'arma
Totale Berlusconi insomma che poi quella della non violenza gli raccontò io sono stato in carcere undici anni
L'ho subito dei danni e si aprono
Dica ecco per dirgli che dodici anni sono stato un motto
Liberatorio di beni nel momento in cui sono passato dall'idea
Della violenza quella della non violenza
Allora si aprono all'ascolto
Dovremmo fare
C'è il Gruppo della trasgressione quelli che sono usciti da o
Ergastolo la che stanno andando nelle scuole che stanno andando nell'università che vanno a
Solo che per poter parlare
Dire migliora la costante all'attualità la pensavo come te
Tutte le differenze tra le attività organizzate la passione che la fonte
Perugia insolubile io faccio passare
E raccontare la propria vita la propria storia fa riflette
La fine uno mi ha uno era cos'era Darryl commestibile diretto lo so mi ha letto tre quattro testi
E l'altro mi ha contattato ha cantato le suore perché invece quello diceva e Freestyle
Sì gravi seriosi dov'è finito in questo momento nell'ascoltare due referti ma in quel modo si sono liberati forse hanno già pensato a qualcosa di diverso da quello che gli è stato riservato come destino ma soprattutto come come trattamento guarda che è un un'impresa difficile impresa difficile come fratelli come fra io dico che noi dobbiamo farli fare da fuori cominciare Baffone
Quindi come dire aprire il carcere al all'Est da alla società per poi giunto lo per capire quel poco definito da dentro fa parte della società tombale PC modi portiamo fuori e lo trattiamo per il perché trattare competenza in condizione di libertà
Se uno vuol usare ancora il termine lo usi educa
Meglio di quel paradosso della rieducazione
Nella forma dell'attivazione grazie
E lei dottor Caretto il carcere imprescindibile si può insaporire il carcere che il migliore
Su questo non ma è certo che sì per i minorenni ma io penso che nella storia dell'evoluzione dell'umanità e quanto ci siamo evoluti anche nella forma di dire fare giustizia ancora si possa progredire avanzare e devolvere in questa evoluzione arrivare anche ad un modo di stare insieme e che possano fare a meno del carcere che non vuol dire non pre vedere strutture o un istituti di contenimento di chi è pericoloso per sé per gli altri fintanto che manifesta questa pericolosità
Io credo ascoltando tutto il dibattito di oggi io ho ripercorso anche la storia dell'associazione Nessuno tocchi Caino nei suoi passaggi di un'associazione che nasce per a superare la pena di morte
Conseguendo risultati della risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali alle Nazioni Unite
Che poi si occupa di pena fino alla morte e con la battaglia per il superamento delle Castro illustrativo grazie innanzitutto anche qui a attraverso il pronunciamento di un organismo sovranazionale la Corte europea per i diritti dell'uomo nel caso Piola verso Italia
Per arrivare diciamo a quello che che sento essere l'ultimo stadio della missione di Nessuno tocchi Caino e che quella di un farsi della morte per pena
Che vuol dire il superamento del del carcere
Noi oggi largo abbiamo detto poi tutti abbiamo visto nell'almeno per le parti che ho visitato io l'isolamento e la sezione della dell'articolo trentadue
Parti del carcere il tube esclusa una la popolazione che soffre di malattie fondamentalmente di di di studi e di malattie inventati e e detto
Invito Stefania alla mamma di di Giacomo e quando parlavo proprio di morte per pena ho pensato proprio proprio lei a quello che è accaduto a Giacomo e a quell'articolo molto bello che lei insieme a suo marito avevano scritto per la pagina di tessuti Caino che all'epoca usciva sul Riformista ora esce sull'Unità in cui tu avevi parlato della condizione di Giacomo
Come e quanti ne abbiamo viste anche oggi
Quella di sia la pelle ustionata al punto che basta un soffio lieve turco vera a far partire ritiene
Inenarrabili
E perfetti anche le reazioni magari di alcuni ragazzi sol perché gli stili si incrociava lo sguardo e si sentivano provocati irritanti è la manifestazione di una sensibilità
Esasperata di un bisogno di riconoscimento il di attenzione pressoché infinito infinito
E ed è questo qui il Lotti occorreva
Offrire e che il carcere per come è strutturato
Per quanto si cerchi tutti cercano di
Fari il meglio che possono dal direttore alla comandante ma oggettivamente il carcere non però prendersi cura di a questo disagio di
Questa sofferenza
Perché è e il nome stesso di questo istituto dice cioè si chiama istituto penale si chiama penitenziario cioè
La parola penale e penitenziario è espressione di un'intuizione di una penna quindi di una sofferenza di un dolore
Ed è il concetto fondamentalmente fatti volare di un istituto che ubbidisce ad una logica in questo bisogna e Volver innanzitutto nel nel modo di pensare di una giustizia che ha una componente a mio giudizio predominante
Retributiva perché nel carcere vale per San Vittore Matic facili e abbiamo visti
Tanti egli vediamo nel nostro Paese ne vedo anche al di fuori del mio paese ubbidiscono tutti a questa stessa logica l'infezione più indolori Dipartimento di una sofferenza
è l'elemento preponderante perché la logica è che sottende alla creazione di questo istituto
E questa e quindi con meno abbiamo superato la pena di morte siamo usciti quindi dal patibolo come risposta
A un male compiuto o occorre uscire e anche da una logica che ripeto particolare quella che sottende l'istituto penitenziario
Pera arrivare innanzitutto a pensare a concepire forme diverse
Di di giustizia in questo senso io penso che la giustizia riparativa a posso offrire molto o soffrire molto perché non è una giustizia che
Che punisce che serbare a una giustizia che intende semmai a riparare e riconciliare
Che per fare questo fondamentalmente serve e a questo dovrebbe servire a un istituto a alternativo al carcere
E processi che aiutano innanzitutto ad avere consapevolezza del male arrecato
Perché fintanto che non si capisce che sia causato un danno ad altri magari anche a se stessi
E io credo che non sia possibile cambiare il cambiamento è sempre possibile il diritto alla speranza è un diritto umano
Indegni inalienabile e che spetta a qualsiasi essere umano la speranza vuol dire cambiare e cambiare parte da un processo ripeto di consapevolezza perché io credo che Paul chiunque agisca pensa sempre di agire nel bene
Perché quando uno fa male e e convinto intime di fare del bene magari bene bene ma riposto ma L'Espresso ma intanto ripeto che uno non comprende non non può cambiare e quindi occorrerebbero più che
Carceri degli istituti penitenziari
E laboratory del cambiamento laboratori della consapevolezza laboratori dell'evoluzione della della coscienza questo è è possibile dobbiamo innanzitutto pensarlo
Perché e può sembrare utopistico dire oggi a puliamo il carcere
A ma spesso si tazza da utopista si usa questa espressione per non assumersi il carico anche impegno che richiede
A pensare e operare affinché si affermi un'idea
Che ancora non esiste nella realtà
Però io credo che proprio nella elaborare una visione a di questo tipo significa essere profondamente realistico cioè crearla la realtà
Fa per creare una realtà occorre innanzitutto pensarla
E io credo che sia giunto il tempo per l'umanità di fare un ulteriore scatto
Evolutivo e andare verso altre forme di di giustizia che può essere quella appunto riparativa che possa fare a meno di istituti come questi
Da queste carceri che abbiamo e che io francamente ogni volta che
Quando magari uno esce si gira appunto alla c'è la coda dell'occhio che va va indietro e dei di questi
Questi cancelli con gente che va avanti e indietro
Nell'insieme senza senza un senso io non riesco a vederlo e penso anche noi ci chiamiamo Nessuno tocchi Caino abbiamo tratto questo nome dalla da un testo sacro pur essendo assolutamente
Laici a in riferimento a chi un fatto grave ha compiuto Taino ma a ben vedere per le condizioni in cui versa no e si lasciano progressivamente rigenerare istituti penali
Nessuno tocchi Caino più perché i detenuti rivolto allo stato affinché in nome delle giuste ragioni di Abele non diventi esso stesso Calvino io anche oggi attraversando quel corridoio entrambi in alcune celle
E nel dolore che nel dispiacere che uno può provare vedendo un ragazzo e abbiamo visto prevalentemente ragazzi molto giovani vivere in queste condizioni in una
Stanza di sì e no nove metri quadri con tre letti e appunto come diceva Sergio uno spazio scusi per mettere non so le gambe se le gambe di un ragazzo sporco altro ci si possono stare ecco oltre al dolore e alla pena che proprio per queste persone io troppo piena vero lo Stato che si presenta con questo voto si fa vedere in queste condizioni tutte dignità umana non c'è
Non c'era oggi a a e San Vittore per quello che ho visto va non c'era neanche
A Monza annunci a Brescia non c'era ben rendiamo non c'erano i mezzi annuncerà Treviso a non c'era
Belluno forse qualcosa è migliorato
Ma insomma
La dignità umana è un'altra cosa e Nessuno tocchi Caino antepone proprio esprimere questo nel senso che poi calino accuse i il signore pose un segno su Caino finché nessuno
Chiunque l'avesse incontrato non lo colpisse a proprio esprimere il senso
Della dignità umana che non si limita solo alla sfera fisica quindi all'intangibilità fisica del non uccidere Caino e qualche cosa di più ricco e di più creativo
E in questa evoluzione e ampliamento della sfera della dignità umana
Di fronte allo Stato e al
Vede dello Stato cioè tutta la missione di Nessuno tocchi Caino che prevede ormai ripeto una
Prospettiva di superamento e carcere che ha fatto la sua storia come ha fatto la sua storia la pena di morte
La pena fino alla morte ha fatto la sua storia anche la morte grazie grazie
E anche nel periodo di Ferragosto prosegue il viaggio della speranza di Nessuno tocchi Caino con delle visite alcune si terranno in Friuli il quattordici agosto nel carcere di Tolmezzo
Sempre insieme alla Camera penale di Udine e il quindici Rita Bernardini sarai in visita a Regina Coeli in una delegazione di cui faranno parte anche
La giornalista Paola Severini e Maria brutale mentre con Sergio D'Elia sarò poi il sedici a Udine
Per far visita al carcere con a seguire a partire dalle sedici e trenta una conferenze in un luogo che ancora da definire quindi davvero
Proseguiamo continuiamo a fare quello che facciamo costantemente ogni giorno durante tutto l'arco dell'anno anche in questo periodo di Ferragosto grazie Giovanna è un caro saluto a tutti
Così dunque con l'intervento di Elisabetta Zamparutti tesoriera di Nessuno tocchi Caino sparse contrastano Milano al due agosto scorso
Dibattito organizzato da Nessuno tocchi Caino dalle Camere penali di Milano il tema era ragazzi detenuti problemi e Progetti e si chiude questa puntata di dei diritti e delle pene voterò rimanente in ascolto perché i programmi di radio radicale proseguono