Intervista al Professor Federico Donelli sul colpo di stato in Niger, sulle implicazioni e le reazioni degli attori esterni occidentali, della Turchia, dei Paesi del Golfo e della Russia

Radio radicale siamo in collegamento con il professor Donelli docente di Relazioni internazionali presso l'Università di Trieste con lui parleremo avremmo una conversazione
Sul colpo di stato i in Niger del ventisei luglio scorso che ha un po'anche scosso tutta all'aria
Del selle e che preoccupa molto anche l'Occidente poi vedremo perché il colpo di Stato in Niger iniziati realtà mercoledì quando i membri della Guardia
Presidenziale del Niger hanno catturato
Il presidente Mohamed Ba Zoom le forze ribelli coi hanno successivamente ha annunciato di aver preso il controllo del Paese risposta alla scarsa sicurezza e alla situazione economica del Paese la situazione poi si è aggravata giovedì quando i sostenitori del colpo di Stato hanno bruciato la sede del partito al governo nella capitale Niamey e cioè è avvenuto dopo che il comando dell'esercito aveva approvato l'acquisizione insomma IPO i sostenitori di colpo di Stato hanno cantato slogan filo russi anti francesi
Ma vediamo intanto prima di capire poi le implicazioni a livello della comunità internazionale ma soprattutto quello che ci ci interessa di più il dei il ai gli attori che alcuni di questi operano sono molto attivi in affitto come per esempio la Turchia e diversi Paesi del Golfo come l'Arabia Saudita gli Emirati Arabi Uniti che hanno comunque forti relazioni hanno sviluppato forti relazioni
Con la Comunità economica degli Stati dell'Africa o occidentale quindi analizzeremo un po'questi aspetti ma partiamo da qui
Intanto brevemente da chi e perché attuò Amiso è stato effettuato il colpo di Stato militare in Niger
Una buona sera intanto a tutti bene il colpo di stato è stato portata avanti condotto da un'unità al militare da una delle unità d'élite militare in maniera molto simile a quanto era avvenuto già in Mali e soprattutto il Burkina Faso
Il generale Sani che al momento Elsa posto a capo appunto del golpe anche a capo della del del governo attuale e quindi dalla nuova Presidenza transizione è un rappresentante di una parte degli apparati di sicurezza mi generiche e questo è il primo dato da considerare Secondo dato da considerare invece riguarda quelle che sono diciamo le ragioni più strutturali di questo colpo di Stato il colpo di Stato non capita a caso ma Santa in una situazione all'interno del Paese incandescente da diversi anni c'era una c'è una situazione di repressione anche Pio alcune manifestazioni di dissenso
Sappiamo che il presidente che mai ex presidente Baggio ma è stato in precedenza ministro degli interni in quanto ministro degli Interni mi è stato colui che in qualche modo portato avanti
Alcune politiche repressive comune utilizzo strumentale di questa legge spaccio associazionismo che in qualche modo è andata
A reprimere progressivamente inizia da questo punto di vista
Non è un Paese democratico non era un Paese democratico ovviamente in un quadro come quello sei gli hanno e più in generale come quello di quella cintura che dal Mar Rosso quindi dal Sudan
Va alla Mauritania rappresentava effettivamente uno dei paesi con quanto meno degli standard migliore rispetto all'Italia quindi l'aspetto su cui secondo me importante soffermarsi al fatto che poi passeremo guardare magari le dinamiche più internazionali più globali l'importante sottolineare che ci sono delle motivazioni interne al colpo di Stato
Perfetto e mi sono illuso sottolineare il fatto che
Niger a e un un paese in pur non essendo un Paese democratico pienamente democratico comunque gli e comunque un Paese interesse che ha di chi inquina occidentali
Hanno un un interesse notevole e e che rischiano di perdere un alleato cruciale proprio nella Sella ma intanto partiamo proprio da alcuni attori che sono come dicevamo Multiair molto attivi oltre alla Russia chiaramente in e alla Cina in in in Africa e in particolare nella fascia del Sahel
Diversi paesi del Medioriente l'atto tra cui la Turchia e l'Arabia Saudita hanno espresso preoccupazioni per il colpo di Stato in Niger
Che appunto estromesso il Presidente filo-occidentale Batum il ministro degli esteri turco ha detto di Kiss la Turchia sta seguendo con molta preoccupazione
Questi eventi
E e l'Arabia Saudita ha rilasciato una dichiarazione simile affermando che il regno sta seguendo gli eventi nel nella nei paesi dell'Africa occidentale con estremo estrema preoccupazione ma non però non ha usato la parola un po'distante un'estradizione mentre gli Emirati Arabi Uniti per esempio hanno usato un linguaggio più duro in usando la parola anche colpo di stato Iran condannando proprio il il colpo di Stato non soltanto ha sottolineato l'importanza di mantenere la stabilità e la sicurezza del Paese poi ci sono anche per l'Algeria che confina con il Niger
Ha condannato fermamente il colpo di Stato la Libia pure che confina con in Niger
Però non ha commentato immediatamente dai da notare questo ecco intanto Donelli perché è importante
Tutto tutti questi accenni che sto facendo alla Turchia i paesi e buffo il Golfo ha recentemente espresso i Paesi costano centoventi espresso interesse economico per l'Africa occidentale tant'è vero che recentemente l'ufficio per l'esportazione di Abu Dhabi
Ha firmato un accordo commerciale con la Comunità economica
Degli Stati dell'Africa Occidentale
Assolutamente da alcuni anni a questa parte si sta assistendo a un allargamento di quelle che sono le agende anche le proiezioni di politica estera degli attori mediorientali
Dagli Emirati Arabi Uniti e l'Arabia Saudita carta sino che aumenta la Turchia tutti stanno cercando di ritagliarsi uno spazio di manovra diplomatica ovviamente ma con delle finalità che sono economico commerciali
L'Africa occidentale sappiamo tutti essere una zona di ricca di risorse naturali ovviamente mi genere ricchissimo di uranio ma anche di di recente scoperta di chi diverse Riserve di idrocarburi
E poi c'è un elemento che in qualche modo agevolato se vogliamo questa apertura verso l'Africa occidentale c'era il progressivo ritiro francese
Progressivo ritiro francese ha creato evidentemente un vuoto che di cui adesso stiamo assistendo soprattutto in termini di sicurezza ma è un vuoto politico non vuoto
Di partnership anti possibilità per i governi per le popolazioni dell'Africa occidentale o tra gli organismi regionali come l'Ecopass quindi come la Comunità economica dell'Africa occidentale di in qualche modo ampliare di proprietà proprio scelte le proprie opzioni in questo senso i paesi del golfo e in misura anche maggiore un paese come la Turchia che sta vivendo una fase di di slancio ormai da due decenni di slancio verso l'Africa
Stanno diventando delle non le voglio chiamare alternative perché sarebbe sbagliato ma semplicemente delle altre opzioni cioè si stanno ampliando
Il Papa gli altri paesi africani ampiamente partner e
Monarchia del Golfo Turchia ma anche l'Iran sono tutte opzioni valide tanto quanto appunto la Russia l'India con la Cina è ovviamente la più importante
Adesso vediamo due aspetti primo il l'occidente i Paesi occidentali la Russia poi parleremo della
Villa Russo il tentativo russo anche di scontare
Con questa
Questa quest'aria che la sua influenza in in in Africa per diciamo
Rallentare e il peso delle sanzioni o occidentali no
E e poi passiamo alla Turchia intanto gli occhi perché perché io occidentali si sostiene che gli occidentali e rischiano di perdere un alleato cruciale nella sella che perché il colpo di Stato
Mirerebbe a a un minerebbe un importante punto di appoggio per gli occidentali al di là poi degli interessi specifici dei francesi quali sono
Le i rischi
Dovuti a tutto questo
Allora nel sito c'è da dire che ovviamente ci sono degli interessi legati interessi economici per i Paesi occidentali in particolare per i Paesi europei devo considerare che in Nigeria ha fornito negli ultimi tre anni un quinto dell'uranio necessario
Appunto i Paesi europei e in particolare ovviamente per le centrali nucleari francesi cui rifornisce il quindici per cento e questo è un elemento da considerare anche in relazione ai rapporti con la Russia perché perché sappiamo benissimo che uno dei temi di cui si discute da tanto tempo all'interno dei Paesi dell'Unione europea riguarda quello delle sanzioni
Nei confronti dell'uranio russo al momento non ci sono sanzioni nei confronti dell'uranio russo
Si vorrebbero introdurre
Il fatto è che l'eventuale venir meno del quindici per cento per la Francia di un quinto
Dell'uranio proveniente da Ninja per altri Paesi europei significherebbe non solo posticipare ulteriormente le sanzioni sull'uranio russo ma probabilmente significherebbe anche in qualche modo mettere da parte l'opzione questo è un aspetto che va considerato soprattutto se si guarda un po'al al quadro più ampio
è ovvio che poi c'è un altro elemento di cui spesso anche a livello europeo si parla poco ma sappiamo tutti è evidente che quello di esternalizzare o esternalizzazione dei confini
Nel senso che in genere è diventato un po'una sorta di primo confine nei confronti di che cosa nei confronti ovviamente di tutto quello che il Mietta organizzata a iniziare dal traffico di esseri umani e quindi si parla di flussi migratori
Passare poi invece ha movimenti di radicalismo religioso etico terrorismo di Lisi trattative ma è e quindi iniziare diventata appunto l'ultimo dei baluardi se vogliamo nel Sahel
Ma c'è un elemento che secondo me in questo momento ci sfugge e che rischia di diventare ancora più pericoloso per quella che l'equilibrio molto molto precario del Mediterraneo per reprimere mediterranee intendo Egitto Tunisia Livia ovviamente la stessa Algeria ed è il sociale Richard in questo momento è stretto in una morsa perché da una parte a una crisi come quella sudanese dove c'è una guerra civile in corso praticamente fa
Due fazioni
Del gli apparati di sicurezza e d'altra parte abbiamo Niger questo colpo di Stato che comunque porterà un po'di stabilità comunque vada nelle prossime settimane il Ciad è un paese che vive una situazione di transizione politica
Assai complessa assai complicata
Che vivono situazioni di profonda crisi umanitaria e se basta guardare la cartina geografica andiamo a vedere che il Ciad è quell'anello di collegamento tra
Il set quindi una Regione importante instabile e il Corno d'Africa altra regione importante stabile
Un eventuale implosione o collasso denunciano in questo momento genererebbe ovviamente un rischio di instabilità su tutto il Mediterraneo
Ed è questo probabilmente al momento ciò che i Paesi europei vogliono cercare di evitare
Perfetto alcuni osservatori il collega no il colpo di Stato alla crescente influenza della Russia nel continente africano e quindi veniamo alla Russia
Sì Dini non ha diciamo con quello che ha colpito ha colpito diciamo era fatto che già si conosceva scontato ma
Che ha reso ancora più evidente il fatto che i curdi i sostenitori del colpo di Stato abbiano cantato slogan filo Lucie anti francesi abbiano tirato fuori la bandiera russa e ripiegata quella francese se così possiamo se così possiamo dire è ancora è presente come sappiamo la Wagner il gruppo Wagner
Molto presente in in questi in questi Paesi e il capo della Wagner plico oggi in a rilasciato dichiarazioni molto eloquenti affermando che in quello che è successo in Niger e la lotta del suo popolo contro i colonizzatori ecco per quanto riguarda la la Russia che poi ha tenuto anche un vertice con i Paesi africani che sembrano essere però questo lo sentiremo dati
Se Donelli che si sembrano essere a a essere stato un vertice di successo dal momento in cui da quarantanove Paesi sui cinquantasette delle idee vertice precedente si è passati a diciassette al diciassette Paesi ecco
Cosa possiamo dire su questo che che il cosa che tutti sul ruolo sta giocando o avrebbe giocato nel colpo di stato e che e che ruolo pensa di giocare Putin
In questa in questa crisi
Ma anche qui dobbiamo fare una precisazione senso che la Russia inning
Dice rispetto a altri paesi da Regione come il Mali Burkina del Congo la Guinea a decisamente meno infrastrutture meno presenza
Detto questo non quindi in qualche modo escludiamo l'idea ci sia una regia da parte di Mosca
Quello che però la presenza russa sta facendo da diversi anni a questa parte in qualche modo è creare un terreno tale per favorire eventuali episodi come quello attualmente in corso in Niger cioè eventuali colpi di Stato da parte dei militari il favorisce in qualche modo perché ha un interesse a un interesse a noi torniamo al discorso fatto sui Paesi europei a destabilizzare una zona che soprattutto per il Paese europeo fondamentale e l'idea di Mosca di creare una sorta di secondo fronte meridionale da questo punto di vista rispetto a quello già coperto ormai da due anni a questa parte in Ucraina
è un obiettivo ormai pressoché dichiarato
Il summit di San Pietroburgo non è stato un successo ha mostrato quanto la politica russa in Africa paghi solamente in determinati Paesi determinate situazioni ha mostrato come da un certo punto di vista e Paesi africani vogliano completamente emanciparsi
Da questo gioco noti politica internazionale da questo Risiko che ricorda molto anche la la guerra fredda
C'è da dire però che la presenza russa soprattutto in termini di sia di combattenti si di mercenari dell'organizzazione Wagner
Sia in termini di disinformazione che è l'elemento chiave nel Paese Carlo la Russia da anni promuove Cecchini osa promuove disinformazione che vanno a colpire ampiamente una reputazione già negativa che è quella dei Paesi europei la reputazione negativa dei Paesi europei
Non è legata russi è legata ovviamente fa tutto quello che passato di sfruttamento coloniale europeo però in qualche modo la Russia cerca di cavalcare questo onda di sentimenti negativi ecco questo è un po'l'aspetto
Sì diciamo che la Russia
Trascorsi cent'tenta di trasformare le turbolenze in Africa in un'opportunità in sostanza ampie per anche un un modo per ampliare la sua partnership militare perché credo che i paesi quei Paesi africani come il Niger in genere per esempio un Paese chi importa importa molte aree una grossa percentuale diari dalla dalla Russia correggimi se sbaglio
Per quanto riguarda questa no da da un paio da un paio d'anni la Russa è diventato il principale esportatore di armi in atti criminali quindi mi ricorda il generale ma che
Ed è un elemento chiave nel senso che c'è una strategia lì questa a questa a questo risultato la strategia duplice una la vendita di armi con o prezzi di saldo oppure attraverso Prestiti finanziari
Oppure l'altro elemento che è molto importante soprattutto in per alcuni eserciti africani il fatto che molti di loro abbiano ancora in dotazione degli hardware militare risalenti alla guerra fredda e quindi di produzione sovietica
Nella rosa in questo momento è l'unico Paese che può produrre delle componenti che si adattino a quegli articoli militari e quindi in qualche modo sta salutando questo al duplice
Se vogliamo opportunità per incrementare il PRA come dicevi tu giustissimo la Russia vuole il caos in Africa in questo momento fa gioco la Russia il caos niente tanti motivi compreso l'andamento della guerra in Ucraina
E si due terzi degli investimenti russi in Africa ricordiamo riguardano petrolio gas oltre Urania di Amiens diamanti altri e altri minerali
Ma comunque il il peso il peso maggiore c'è la cominciano comunque ancora tecnici la Cina Stati Uniti la Francia ecco insomma di conseguenza molto
Quello che ha fatto Putin anche a San Pietroburgo nel vertice con i Paesi con alcuni Paesi africani anche quello di diciamo diffondere una molta propaganda sostanzialmente no utile pure e seguire le orme dell'Unione Sovietica
Chi ha stabilito centrali nucleari fabbriche e in prese e imprese in Africa e utilizza molto questa questo specchietto così possiamo dire non so chi ne pensi il quesito
No a assolutamente è evidente che che Putin stia cercando di cavalcare anche una retorica che risale a Dante tutte ad altri tempi c'è c'è c'è quasi sembrerebbe quasi estrazione richiamo ad alcuni tratti anche di terzomondismo ancora più accentuata no
E se vogliamo qua troviamo un elemento comune a un attore che conosciamo bene entrambi che la Turchia realtà perché a far
In termini proprio di narrazione nei confronti dei Paesi africani utilizza un po'uno schema simile tornando alla Russia l'elemento secondo me
Di
Sì il diciamo la variabile in questo momento non è emersa ma che se dovesse continuare questa ondata di stabilità un post su quella fascia appunto greca definito prima instabilità che va
Dalla Mauritania al Sudan nel Mar Rosso potrebbe cambiare un po'le carte in tavola è proprio la presenza della Cina
Sappiamo tutti che la Cina non ha grande interesse a prendere posizioni su crisi politiche o interni ai Paesi africani o come in questo caso a prendere posizione in quello che è un po'il il in gioco di influenza tra altri attori extra regionali fino a un momento
Cioè quelle in cui vengono toccati i propri interessi economici porre commerciali economico-commerciali
Se l'ondata di instabilità dovesse in qualche modo andare a causare dei danni a quelli che sono i grandi tanti progetti soprattutto infrastrutturali che la Cina sta sta portando avanti comunque in in Africa allora a quel punto bisogna vedere la reazione di Pechino
Perché è vero che la Russia getta benzina sul fuoco perché ha interesse a generare il caos però ecco che nel momento in cui dovesse andare a in qualche modo i rimpasti indire chi veramente la principale potenza nei consumi continente cioè cioè la Cina allora a quel punto potrebbe crearsi una situazione scomoda quanto meno per Mosca
Sì allora passiamo alla tutti adesso la Turchia e come diceva dicevo all'inizio riconosciuta oggi come uno degli attori extra regionali più attivi nel continente nonché nella
E in sostanza intento
Ma il suo protagonismo con accennavo prima in realtà non è poi così così il recente era molto è stata molto attiva nel Corno d'Africa e da un po'forse un paio di decenni ma questo ce lo confermerà ictu e attiva anche nell'Africa occidentale
In da tutti assieme dunque ritagliata ampi spazi di manovra
La l'approccio turco e in questa fase sappiamo che molto diciamo
Insistente sul settore della difesa per rafforzare le relazioni con i Paesi africani e poi anche sfruttando coi la sua proiezione geografica
La posizione geografica turca Chiasso incontinente africana piace sempre sentita al centro di treni continenti vuole agire da in politica estera un po'da guardando guardando in tutte in tutte le direzioni ecco ma come possiamo voti
Diciamo così le domande che di uccisi pongono sono queste come o questa presenza in Africa da che cosa che cosa e poi nel concreto è dovuta come sia andata poi sviluppando quali sono le
Alle relazioni che ha con in Paesi come per esempio in in Niger e altri Paesi dell'Africa occidentale abbiamo parlato altre volte del approfondito anche aspetti per quanto riguarda il Corno d'Africa ma questa volta ci spostiamo un po'o più verso per l'Africa subsahariana
Sì la ovvio che la politica a turca verso l'Africa non non è una degli ultimi dieci anni non è nata neanche negli ultimi venti nel senso che solitamente si fa risalire al due mila e cinque no
Famoso anno dell'Africa in cui il il Governo ancora l'esecutivo ancora il giovane delle che per quindi guidato da dal primo ministro allora ottomane lancia questo ingente piano di apertura verso l'Africa
Però quel piano non era nuovo quel piano era stato ideato da un ministro degli esteri che è passato un po'in sordina ma che ha avuto una fortissima influenza e Ismael certi Israel gemme
Delinea quelle che saranno mandati in cui innovativa Mino ammine siamo nel mille novecentonovantotto e c'è un c'è un momento che è chiaro però politica turca verso l'Africa ed è lì sono alle prime difficoltà
Nell'accesso all'Unione Europea cioè la Turchia inizia a capire
Che la strada verso l'Unione europea sarà molto complicata
E da lì nasce l'idea di rilanciare quella quella in quel se vogliamo quella percezione di se stessa che lei cioè giustamente fatto notare tu che è quella di un Paese centrale verso tante macroregioni compresa l'Africa
E lui nasce l'idea di proiettarsi verso l'alto e
Fino a quel momento Turchia aveva avuto qualche ambasciata qualche consolato ma per lo più erano circoscritti in alcuni Paesi alcune relazioni tra cui palle controverso per esempio col Sudafrica anche durante il regime dell'apartheid ecco che poi abbiamo questo questa esplosione dalla presenza turca
Non tanto in Africa occidentale perché non tanto e non si procede nell'Africa occidentale in qualche modo il viene lasciata a tutto quel mondo di Società Civile di organizzazioni della società civile gli associazionismo che solitamente si si riconduce per lo più al movimento di Bulleri
Ma non è solo un movimento di colleghi e qua secondo me c'è un elemento che c'è chiave per capire presenza turca in Africa presenza turca in Africa
Si può dividere se vogliamo in due dimensioni quella ufficiale e quella che vediamo Dede dei viaggi dei tanti turche fa Erdogan che fanno i ministri dei dei summit che vengono organizzati e poi c'è tutto un retroterra fatto soprattutto da da turchi la Turchia società civile quindi da persone che si occupano per esempio di associazioni umanitarie
Di associazioni legate al mondo dell'istruzione legate al mondo religioso
Tutto quel mondo che che arriva in qualche modo i in Africa a partire dai primi anni due mila inizia da ha in qualche modo a radicarsi sul territorio
A creare una immagine della Turchia
Che il mondo africano non aveva ma l'africano non aveva idea di cosa fosse la più dopo arriva la dimensione politica e se vogliamo arriva con la dimensione politica di interesse economico commerciale turco
Venendo a noi venendo all'ultima fase effettivamente negli ultimi soprattutto negli ultimi cinque anni la Turchia anche a livello diciamo ufficiale quindi politico e commerciale
Ha mostrato come tendenza quella di allargarsi di espandersi verso l'Africa occidentale tant'è vero che le ambasciate nei tre Paesi di cui parliamo solitamente messa quindi Martelli Burkina Faso Niger risalgono a dieci anni fa quindi sono abbastanza recente
Cos'è che la spinta la spinta innanzitutto sappiamo bene di quello che è stata la rottura tra il movimento di cui lei nelle autorità turche in quale ingegnoso Legend legnoso
Che all'era alleato di domanda
Prima al tema all'ordine del giorno e prima del due mila quattordici erano alleati nel momento in cui si rompe quell'alleanza
C'è la necessità di andare a sostituire in qualche modo quella che erano le reti create dal movimento di cura e quindi la Turchia inizia ad investire anche in termini di ministeri di agenzie la più famosa questa mare fonde sciocche
Che appunto promuove scuole di istruzione turca o il Yunus Emre che promuove nei corsi di lingua turca che iniziano appunto anche loro essere sempre più presenti arriviamo poi agli ultimi anni cioè quando da una parte come ho detto prima abbiamo ritiro quindi quel vuoto di potere lasciato dalla Francia
E in qualche modo l'inserimento turco l'inserimento turca in quale settore il settore sicurezza
Si parla tantissimo dei droni si parla tantissimo di hardware militari come ovviamente il bene it anche dei piccoli tali caro Carreri ma carri blindati
Ma c'è un altro settore in cui Arturo che inizia ad essere un attore sempre più presente che riguarda invece l'addestramento di forze speciali forze speciali
Contro il terrorismo quindi legate al al jihadismo ovviamente ma anche forze speciali di contro insorgenza
E qui in qualche modo la Turchia inizia a creare rapporti anche con la quelli che poi sono i militari versare
Perfetto bene allora approfondiremo avremo modo di approfondire tutti questi aspetti per il momento ci diamo qui la nostra di conversazione ed
Ringraziamo il professor Federico Donelli che docente di relazioni internazionali presso l'Università di Trieste di essere stato ospite a radio radicale appuntamento alla sua sulla un grazie a voi e alla prossima Monserrat buona sera