10 minuti con Cesare Damiano. Occupazione nell'Europa a 27 e le sorti del Salario Minimo

Bentrovati e dieci minuti corna Cesare Damiano presidente ben trovato ora loro produrre un cross mutuo tutto e tutti presidente facciamo il punto sull'occupazione sono usciti i dati Eurostat i dati a cura di Bruno Anastasia insomma questi dati ci danno un complessivo bilancio sull'Europa a ventisette partiamo sugli occupati
Il bilancio che fare il nostro ricercatore Bruno hanno via l'associazione lavoro welfare per il suo centro studi sono molto importanti perché analizzano
Sicuramente i dati di Eurostat e anche altri dati delle varie fonti statistiche però prendiamone
Semplicemente uno alla prima quindi Eurostat che cosa ci dice anche per capire quello che succede in Italia che dal due mila diciannove prima della pandemia al due mila ventitré qui stiamo considerando sempre il primo trimestre di ciascuno di questi anni quindi sono dati omogenei e consideriamo una popolazione compresa fra l'età di vent'anni e di sessantaquattro anni
Nell'Europa a ventisette la crescita è stata due mila diciannove due mila ventitré del due virgola nove per cento in valore assoluto
Gli occupati sono cento novanta cinque milioni ancor meglio l'Europa venti che cresce del tre virgola quattro per cento
Come si distribuiscono i principali Paesi e allora in Italia noi mettiamo il Governo mette molta enfasi sui risultati occupazionali
Naturalmente questo è un fatto di per sé positivo quantitativamente parlando poi come al solito io insisto
Su un'analisi qualitativa però bisogna anche comprendere che questo trend fine scrive in un torrente generale
Di aumento
Il recupero più importante dopo la perdita italiana del Duemila ventuno del quattro virgola quattro per cento sugli occupati è stato di un altrettanto più quattro virgola quattro per cento nel due mila ventidue
Quindi l'anno scorso parliamo sempre del primo trimestre quando c'era ancora il vecchio governo prima del Governo Melloni
Quest'anno siamo nel primo trimestre ad un recupero del due per cento quale la media rispetto alla crescita due mila ventitré su due mila diciannove in Italia dell'uno virgola cinque per cento quindi noi siamo al di sotto di quella che è la media europea
Non è io di noi fa sicuramente la Spagna che cresce del quattro virgola due mentre sul tre virgola quattro abbiamo la Polonia e la Francia al tre virgola tre per cento
Abbiamo la Germania quindi il primo dato che bisogna tenere in considerazione cresciamo come valore assoluto di occupati
Dentro una crescita generalizzata dell'Europa a ventisette
Rispetto al preparando Emilia ma noi siamo più lenti di altri paesi andiamo meglio invece per quanto riguarda il cosiddetto tasso di occupazione che una percentuale vale a dire il numero di persone occupate sempre nella fascia venti sessantaquattro anni rispetto alle persone che hanno quelle tra la media a ventisette Paesi del due virgola otto noi siamo
Al due virgola sette per cento quindi siamo praticamente allineati alla media ma
Perché qui andiamo meglio perché e attribuibile alla maggior rilevanza del declino demografico della popolazione in età di lavoro nel senso che essendo minore il numero di coloro demograficamente parlando adesso netta già lavoro evidente che il numero degli occupati percentualmente
E più favorevole quindi anche questo va considerato dopodiché un altro dato molto importante questo tasso di occupazione abbiamo battuto in questo primo trimestre di quest'anno i record siamo al sessantasei per cento
E quindi anche questo è un dato positivo però bisogna dire che rispetto a questo sessantasei per cento dell'Italia noi abbiamo un otto tanto un per cento per la Germania
Persino la Polonia è sopra di noi al settanta sette virgola sei per cento persino la Spagna che al settanta percento quindi concludendo
C'è un trend generale europeo di crescita l'Italia sta dentro questo trend ma è più lenta nei valori assoluti un po'meglio percentualmente per il tasso di occupazione
Ma come il tasso di occupazione pur avendo un miglioramento importante siamo molto molto molto indietro rispetto a quello che capita nei principali Paesi europei
E presidente o una risposta secca questo lavoro qualitativamente parlando migliore ha oppure no
Guardi qui abbiamo come al solito da denunciare una contraddizione
L'aumento dell'occupazione è un valore assoluto io lo saluto sempre diciamo positivamente ci mancherebbe più occupati più salari che circolano più famiglie che hanno degli introiti più benessere che ovviamente viene distribuito però non va mai dimenticato il fatto che secondo l'Istat ed altri istituti la qualità del lavoro in Italia è discutibile perché aumenta
Il numero di coloro che arrivano ad avere un lavoro
Ma al tempo stesso abbiamo tre milioni di lavoratori che sono considerati lavoratori poveri o comunque i lavoratori che stanno ormai a quella storica il simbolo che abbiamo individuato anche delle proposte di legge
E il nove euro lordi all'ora come minimo
Salariale quindi
Da una parte cresce il numero di coloro che lavorano ma non cresce la qualità delle persone che lavorano nell'area dei cosiddetti UE Kim pure un'area
Che va considerata come molto molto significativa perché purtroppo il lavoro saltuario lavoro stagionale lavoro sottopagato
Il lavoro grigio per non parlare del lavoro nero e ancora una piaga che esiste e il tema va sicuramente affrontato
Salario minimo la prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per capire se verrà cancellato in Commissione lavoro
Ma mi pare che la Commissione lavoro si riunisca martedì della prossima settimana alla Camera c'è questo emendamento del Governo e della maggioranza
Che si propone di cancellare la proposta di legge e quindi è un emendamento abrogativo io credo che sia un grande errore io ragiono così
E noi possiamo essere d'accordo con me nell'opposizione meno il partito di Renzi sul salario minimo possiamo essere contrari come contraria la maggioranza
Ma aprire una discussione sul fatto di cui ho parlato in precedenza che in Italia esistono lavoratori poveri che il tema del salario va affrontato poi la maggioranza
Lo vorrà affrontare con la diminuzione della pressione fiscale su Cuneo
Le opposizioni e al usando l'asticella del salario minimo attraverso intervento alla fiscalità generale che nella legge di bilancio ognuno avrà la sua squadra ma la discussione va aperta non può essere derubricata anche perché io temo
Che le promesse del governo sul cuneo fiscale che effettivamente può migliorare il netto in busta paga quello che si mette nella talché il lavoratore
Non troveranno nessuna risposta convincente perché sappiamo che ha dei costi molto alti e il ministro dell'Economia Giorgetti ha già detto guardate che bisogna andare coi piedi di piombo faccio presente
Che il governo dovrebbe intervenire sulle aliquote fiscali cose che costano sulle pensioni depressioni costano sul cuneo fiscale anche questo costa più di dieci miliardi ha detto il ministro Marina Calderone
E se dovessimo
Lo dovremmo trovare applicare quello che ci dice la Corte costituzionale a proposito del trattamento di fine servizio dei pubblici dipendenti vale a dire non più reattiva pensabile
E non più rinviabile di un anno è un altro corso di dieci quindici miliardi
Questi soldi Longines ci sono quindi
Affrontare di petto anziché svicolare anziché mettere la testa sotto la sabbia il tema del potere d'acquisto delle retribuzioni
Trovando delle soluzioni quali che siano uno è sicuramente quella di rendere strutturale e non solo per cinque metri come capita adesso il cuneo fiscale e l'altra
Peraltro ai minimi come prevede l'opposizione
E necessario il governo se sceglie di cancellare quella proposta di scegliere inoltrare una discussione sul tema del potere d'acquisto delle retribuzioni non perito ancora di alta inflazione e questo non va a vantaggio dei lavoratori
Non ci fermiamo qui con Anna e dieci minuti con Cesare Damiano li ritroveremo la prossima settimana voterò rimanete ascolto perché franamenti radio radicale proseguono