Egitto: Patrick Zaki graziato dal Presidente Abdel Fatah al-Sisi. Intervista a Giorgio Mulè

Radio radicale siamo con il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè per parlare con con Forza Italia per parlare con lui della della grazia a Patrick Inzaghi allora nel giro di ventiquattro ore
Abbiamo visto tutto il contrario di tutto allora merito della diplomazia italiana come legge questa questa vicenda ecco tanto la felicità
Per a un provvedimento che restituisce a Patrick Zaki la libertà la libertà anche di venire se vorrà lancia pronunciato in Italia
E soprattutto toglie l'angoscia con la quale tutti seguivamo un caso che oggettivamente per la nostra civiltà giuridica non non sarebbe neanche iniziato
Va dato atto in merito al governo
Va dato atto in merito al ministro degli Esteri Antonio Tajani perché oggi non ha voluto dire nulla quando è venuto qui per il question-time tra il trio io c'ho provato a chiedergli qualcosa insomma tempo
Perché era una faccenda delicata ed era giusto aspettare che ci fosse l'annuncio da parte le autorità egiziane
è stato un lavoro sotto traccia stato un lavoro
Che è stato incisivo incisivo nel senso di rappresentare delle ragioni che perdita ne erano
Superiori
Rispetto a tutto quello che si era detto
è una operazione diplomatica che
Dimostra la capacità di relazioni internazionali in questo caso con un Paese delicato quale l'Egitto
E dimostra che ancora una volta il lavoro silenzioso ma fatti o dalla nostra diplomazia e del Governo che evidentemente è stato riconosciuto come interlocutore affidabile ha dato i suoi frutti con la
Con la Grazia da parte del presidente senza
Bisogna solo essere felici di questo atto non significa rinunciare
Alla ricerca della verità dovuta per giungere Genie però sono due vicende diverse oggi è il giorno della gioia per il ritorno spero al più presto il patto di stabilità
I dietrologi domani scriveranno che forse questa vicenda diciamo chiuderà anche il caso re Jenni
è un'illazione
Casa del genitore tende verità e giustizia pretende che
Vi sia una ogni schieramento vero e reale di quello che accadde in quei giorni in cui
Giulio del genio cittadino italiano venne torturato e ucciso
In Egitto su questo non c'è
Nessuno scambio non ci potrà essere nascono nessuno scambio perché attiene al dovere di uno Stato di pretendere giustizia quando un suo cittadino viene ucciso ASS per giunta con quelle macabre e orribili ritrosie ripeta che abbiamo visto nel suo caso
Senta
Non poté non possiamo fare a meno di un rapporto un buon rapporto con l'Egitto oppure noi dobbiamo tenere conto del di come è fatto quel regime
No guardi in diplomazia in politica estera fermi i punti fondanti che su cui l'Italia si base che sono i nostri principi bisogna avere i rapporti con tutti quegli istanti
E comunque hanno un democrazia o un regime che
Per forza di cose deve avere un dialogo con gli altri Paesi con l'Egitto per ragioni inutile dire commerciali culturali non possiamo non avere rapporti questi rapporti vanno intensificati
Vanno intensificati con la capacità che ha l'Italia di pretendere rispetto rispettando a sua volta quella che
Una libera determinazione
Dell'Egitto non significa scendere a patti
Ho fare accordi sotto banco significa alla luce del sole come ha fatto la Francia lo fanno anche altri Paesi avere un dialogo secondo me assolutamente necessario con un Paese che è protagonista del Nordafrica in tutte le dinamiche che riguardano non solo la quadrante libico tunisino ma anche quello legata alla Turchia e al Medioriente in generale
Senta lei fa parte dell'ufficio di presidenza della Camera la scorsa legislatura
Il presidente della Camera Figo aveva interrotto i rapporti tra la Camera dei deputati italiani al Parlamento egiziano
Stessa scelta ha fatto molto discutere perché nel Parlamento ci sono tutte le forze politiche forse un canale di dialogo poteva passare anche della oggi sono diversi questi rapporti che lei sappia o farà una verifica guardi non lo so so solo che
In vicende delicate che suscitano certamente da parte nostra molti di tramvia
Di ribellione
Deve vincere l'arte della diplomazia l'arte della pazienza che impone anche di contare fino al dieci o cento mille prima di mettere in atto dei gli atti che rischiano di compromettere poi e di irrigidire le posizioni non vuole essere una critica ciò che ha fatto presente sì corso che fece mancava la scorsa legislatura dico che però più si tengono aperte gli spiragli capisce possibilità in quegli spiragli si possa inquinare la luce in quella luce della speranza della risoluzione dei casi grazie a Giorgio pure