L'europeismo di Giorgio Amendola. Europa dei popoli e nuovo ordine mondiale

Faccio io
Gli onori di casa ma gli faccio anche perché vorrei subito
Dare il merito di questo incontro a chi c'era sul serio perché nella locandina avrete
Tutti letto che questo momento di seminario di peraltro come sentirete dalle relazioni di grande qualità
Promosso su iniziativa del senatore Andrea Giorgis in realtà il merito di questo incontro e della Fondazione Amendola e naturalmente innanzitutto del suo presidente Prospero Cerabona
E poiché il direttore Domenico Cerabona ed è il direttore scientifico il professor Gianni cerchia quindi mio è un saluto di benvenuto è un diciamo una apertura dei lavori mai soprattutto una riconoscimento
A una fondazione che io ho la fortuna di conoscere abbastanza bene anche perché il suo principale anche se non esclusivo ma suo principale centro di azione e proprio a Torino città nella quale anch'io vivo e quindi conosco bene la la capacità organizzativa la capacità propositiva insomma l'attivismo di questa fondazione a Torino vi assicuro e un luogo molto conosciuto molto frequentato è anche molto stimato
Non si contano le mostre che vengono organizzate in fondazione non si contano le iniziative di carattere politico e culturale
Peraltro anche durante il Salone del libro Duranti Biennale democrazia la fondazione viene viene coinvolta a dimostrazione di un suo protagonismo locale e intellettuale
Riconosciuto
Io quindi in questo saluto voglio innanzitutto sottolineare come la riflessione che alla Fondazione Amendola porta avanti da Statuto insomma
Sia una riflessione che
Non non delude mai in ogni iniziativa
Alla quale si partecipa sia comunque sempre l'impressione di aver appreso qualche cosa o o di aver siamo messo a fuoco qualche cosa che si intuiva ma non si riusciva a vedere con la dovuta chiarezza oppure si è ha preso
Si sono appresi a spetti siamo profili che erano erano sconosciuti quindi questo lavoro di scavo questo lavoro di approfondimento del pensiero di Amendola è un un approfondimento sempre
Realizzato in funzione del presente in funzione del guardare ai ai problemi che il presente ha di fronte e anche il tema di quest'oggi
Conferma non solo come si usa dire l'attualità del pensiero di Amendola ma conferma anche come noi viviamo in tempi nei quali alcuni intuizioni e alcune battaglie politiche di Amendola siano intuizioni e battaglie politiche oggi oggi particolarmente importanti e particolarmente attuali
Quale Europa sarebbe necessaria per garantire giustizia libertà e prosperità economica
Di sicuro un Europa capace di mettere al centro
Oltre che la dimensione giuridico formale una dimensione politico-culturale
Noi avremmo un gran bisogno di costruire le condizioni perché l'Europa sia innanzitutto vissuta
Dai cittadini dei diversi Stati che ne fanno parte come una comunità che per quanto plurale del resto il pluralismo e la cifra è l'essenza
Dell'Europa dopo il secondo conflitto mondiale quindi per quanto plurale
Sia comunque auto percepita e quindi capace in prospettiva di agire come una comunità coesa che si percepisce si riconosce quindi come una realtà
Capace di darsi obiettivi comuni e capaci soprattutto di garantire nello spazio territoriale del dell'Europa condizioni di vita
Corrispondenti a quelli che sono i capisaldi delle costituzioni emanati all'indomani del secondo conflitto mondiale quindi un'Europa che non soltanto un'Europa più integrata dal punto di vista giuridico formale un'Europa nella quale si realizzano le condizioni di una democrazia parlamentare di grado europeo ma innanzitutto un'Europa politica e cultura
Perché questo è particolarmente urgente perché spira un vento
In tutta Europa e nel nostro Paese spira in maniera particolarmente consistente che invece pone al centro
La
La la la tendenza alla chiusura alla separazione
Alla regressione in comunità sempre più ristrette e sempre meno capace di costruire le condizioni di quell'unità sovrannazionale che naturalmente e unità in quanto sia capace di garantire quelle condizioni materiali e culturali di uguaglianza
Dico questo perché noi siamo qui al Senato impegnati da diverse settimane direi mesi e si attendono ulteriori settimane e ulteriori mezzi di accesso confronto politico su di una proposta di legge volta a dare attuazione all'articolo centosedici terzo comma della Costituzione
In nome di una differenziazione e di una specializzazione della dimensione regionale
Che non ha precedenti nel nostro Paese
Quindi noi viviamo un tempo nel quale il Governo attraverso un proprio ministro
Come primo atto di riforma
Del nostro assetto istituzionale propone di introdurre le diciamo norme in grado di consentire una differenziazione molto significativa tra le diverse regioni e sostanzialmente apre a una
Siamo regressione del punto di vista dell'unità nazionale che se uno guarda il testo quasi rimane incredulo
Ecco questo è come dire lo spin nel mentre la pandemia nel mentre la guerra nel mentre la difficile situazione economica suggeriscono
Un impegno verso una maggiore integrazione persona maggiore unità verso una maggiore capacità di costruire le condizioni di una convivenza plurale ma capace di garantire quelle condizioni appunto di di uguaglianza essenziali noi abbiamo spinte nei diversi paesi e ripeto in Italia le abbiamo in maniera abbastanza consistente e invece propongono
Non solo un un sovra Nismo fuori dal tempo fuori dalla storia ma propongono anche all'interno di ogni comunità nazionale una disarticolazione è una quindi differenziazione che è difficile comprendere come possa non solo rispettare i capisaldi della nostra costruzione ma preservare le condizioni di una crescita di uno sviluppo economico concludo
Dicendo vi se avete tempo andate a leggere la relazione che ha depositato proprio sul disegno di legge Calderoli la Banca d'Italia e l'Ufficio parlamentare di bilancio due organismi due istituzioni indipendenti che non sono certo accusabili insomma di strizzare l'occhio alle opposizioni e se avrete il tempo e la voglia di leggere le relazioni che hanno fatto l'Ufficio parlamentare di bilancio e la Banca d'Italia sui gli effetti che potrebbe avere per il nostro Paese una eventuale attuazione
Dell'articolo centosedici terzo comma così come ipotizzato beh capiamo che c'è un gran bisogno
Di una riflessione politica e poi di un'iniziativa politica
Che faccia tesoro dell'intuizione e dell'elaborazione di di Amendola e e quindi come dire mette il nostro Paese nelle condizioni di comprendere quanto sarebbe necessario appunto non lasciarsi tentare dalle sirene di una disgregazione e di una quindi venuta meno di quella invece fondamentale esigenza di di unità
A livello nazionale e a livello europeo
Mi fermo qui i relatori sono tutti presenti
Ringraziando ancora presidente Prospero c'era buona
A nome di tra entrate ringraziando Luís per ringraziare tutta quanta la la fondazione dibattuta sedere e ascolterò questo interessantissimo momento di confronto
Grazie alla senatore Andrea Giorgis per aver così bene avviata i nostri lavori è incardinato il tema e le ragioni per le quali la Fondazione Giorgio Amendola ha deciso di tirare
Questo filo tra i tanti possibili nel complesso pensiero politico di Giorgio Amendola
Allora io adesso passo la parola al presidente della Fondazione Prospero Cerabona
Per il suo saluto introduttivo
Buonasera a tutti
Questo nostro convegno all'ambizione di riflettere provare tentare un ulteriore contributo sul percorso aumenta ogni anno
A partire in particolare dalla fase posto togliattiana che cominciava in quell'onda nel mille novecentosessantaquattro
Era allora infatti che si poneva la questione di una più coraggiose navigazione in mare aperto
Una navigazione che a mente lui lavorava con una delle classiche sulle sfide avanzando l'ipotesi d'un nuovo partito del lavoro aperto alle diverse tradizioni della sinistra e del progressismo italiane europeo
Nel farlo
Come è noto si confrontava con Bobbio
Anche sui nodi dell'Europa il naturale contesta di sviluppo del nuovo soggetto politico e ne devo far nascere
In quello scambi di idee e nelle conseguente elaborazioni si faceva inoltre la strada l'idea che fosse che innanzitutto le trasformazioni in atto e dell'economia
E internazionale
A chiedere nuove forme di coordinamento internazionale dei comunisti e più in generale delle forze del progresso
Di qui lo sviluppo dei rapporti con i partiti comunisti e socialisti europei dal mille novecentosettantuno
Come scriverebbe un libro molto belle Colletti questi giorni
Del nostro Michele
Che alla presidenza
Fino al programma dei Comunisti Italiani all'elezione del mille novecento con settantanove Amendola affermava che essenziale far comprendere agli elettori come determinante soluzione dei problemi comunitari che interessa direttamente l'eroico Lore condizione di vita e di lavoro
Non a caso nel programma elettorale del Partito comunista del mille novecentosettantanove i comunisti all'elezione europea
Era presente l'impegno del PC per il rinnovamento democratica dello Europa comunitaria
Queste necessità di partecipazione di trasformazione apparivano evidente per la politica agricola quanto l'agricoltura italiana anche per reggere un alla concorrenza delle produzioni mediterranee
Aveva bisogno di interventi Pirate a promuovere una trasformazione delle sue strutture
Cioè anche evidente per la politica regionale a ottenere i capitali necessari per lo sviluppo produttivo del Mezzogiorno
Ma ciò è vero per tutti i capitoli della politica comunitaria quelle energetica ecologica scolastica
Più difficilmente e comprenderà oggi l'importanza che avrà la trasformazione democratica della comunità e la creazione di un potere pluri nazionale per avviare una politica di riconversione produttiva
Dell'Europa occidentale
Non ci sono però dubbio
Dubbi che l'avvenire dell'Europa il posto e che potrà occupare nel mondo e quindi il posto dell'Italia dipende da questi dipende da questi sviluppi e da questi adattamenti
è una questione importante per tutti ma soprattutto per noi
Per l'Italia paese che a circa due tre milioni e duecento mila emigranti dei nostri connazionali in Europa
Che non possono che farsi protagonista di questo ulteriore sviluppo dei processi di unificazione
Verso una spicca House ricavabile realizzazione degli Stati Uniti d'Europa l'Europa dei popoli appunto come ho spiccava Altiero Spinelli Apricena ode e il nostro Giorgione
Per quelli che ci riguarda
Già a partire dal mille novecentosettantuno settantadue settantatré un gruppo di compagni comunista della seconda sezione Gramsci di Torino
Coordinata da sua figlia
Lavoravano per una ricerca dal tema le radici e le ragioni profonda del Partito Comunista Italiano veloce del turpe
Da quella peraltro dalla dalla quale peraltro scaturiva la tesi di laurea in Sociologia di sua figlia
Alla morte di avendola mille novecentottanta
Tra l'ottantuno e l'ottantadue lo stesso gruppo di immigrati di comuniste dalla grande cioè di Torino istituiva la fondazione nel suo nome
Per ricordare e celebrare il pensiero
Del grande italiano e del grande Auro polista
Invece mi sia inutile ha permesso un saluto affettuoso al senatore Andrea Giorgis che senza indugi ci ha aiutato a realizzare questo convegno a Marcella la mia cara figliola
Che coordinerà i lavori di questo pomeriggio al nostro direttore scientifico Giovanni Giovanni Cerchia al direttore della Fondazione Domenico Cerabona all'onorevole Giuseppe Provenzano
Ai professori Giovanni Matteoli a Umberto Ranieri Michele Di Donato all'instancabile Eugenio Marino
Che ci accompagna nel coordinamento e degli eventi di politica internazionale della nostra fondazione
Alla professoressa con la lista con commosso saluto che non è potuto essere qui da noi
Motivo e non dipendente da lei
E alla quale auguriamo un affettuoso affettuosa stretto stretto affettuoso saluto a Simone
Buon lavoro grazie a tutti
Grazie grazie presidente grazie Prospero perderà passione anche l'emozione con cui hai rivolto a tutti noi di questo saluto precisando ulteriormente le ragioni che hanno portato alla scelta di questo di questo tra i tanti possibili temi in un contesto che ormai tale un contesto geopolitico internazionale tale da imporre più che in passato una una riflessione su su tanti
Tante certezze che forse abbiamo coltivato con eccessivo ultimissimo parlo per la mia
Generazione ma anche qualcuna primarie sicuramente qualcuna dopo rispetto processo quello dell'integrazione europea checché forse abbiamo vissuto e voluto pensare come come irreversibile e che invece le ultime vicende quelle degli ultimi mesi e anni dimostrano essere messo in discussione
Io devo ringraziare oltre ovviamente alla Fondazione avendo l'area e tutti tutte tutti voi che siete qui oggi in questa scenografia così bella
Ringrazio anche radio radicale che sta seguendo i nostri lavori con le sue preziose dirette
E naturalmente i relatori che sono qui accanto a me
Ai quali chiederei nei loro contributi di restare nei quindici minuti abbiamo pensato a questo tempo come un tempo congruo per affrontare temi che comunque sono complessi
Ma anche tale per cui sicuramente se dovessero esserci spunti o richiami o suggestioni reciprocamente
Diciamo suscitate dagli dagli interventi stessi ci sia ci resti un po'di tempo per a per tornare su qualcuno dei punti magari più interessanti più stimolanti che dovessero che dovessero venir fuori dai nostri lavori allora quindi dovremmo essere disciplinati sul rispetto dei dei tempi comincio io mi taccio
E do la parola al professor cerchia che come che è stato già evocato più volte
E che il il direttore scientifico della Fondazione Amendola
Il biografo anche infittire chemioterapia di promette l'azione quindici minutes anzidetto chiedo anche alla moderatrice di richiamarla quando si avvicina
Il tempo macinato ovviamente di un appuntamento di questo genere cogliendo anche l'occasione
Di una della riflessione sulla morte di Amendola come voi sapete avvenuta al principio del giugno del mille novecentottanta qualche settimana dopo l'uscita del suo secondo lavoro anzi gravi dal terzo lavoro biografico in un'isola nel quale rivendica
Un ricordano quello di di Morandi a Milano nei primi anni Trenta quando sente per la prima volta la definizione di comunista nazionale dice la la la la lo evoca Morandi io l'ho fatta mia in qualche modo ha ricordo
E l'ho conservata anche come un elemento un elemento d'ispirazione ovviamente l'affermazione che va al montare che va considerata la sua biografia di come tutto di biografia le sue contraddizioni sui giustamente i però è un elemento importante soprattutto se incrociato con il fatto che Amendola è uno dei protagonisti principali ovviamente insieme ad Enrico Berlinguer della scoperta dell'Europa la parte del partito comunista
La dimensione nazionale la dimensione europea senatore Giorgis primo cd ci ricordava come come dire le il questa deriva sopranista in qualche maniera e mette in discussione
L'appartenenza comunitaria le sue regole del famosi procederei in una certa direzione
Io aggiungerei e come entra in profonda contraddizione con alcune scelte di disarticolazione invece della della stessa comunità nazionale si evoca la trans la nazione ministro Valditara ce lo ricorda anche le tracce per i recenti
La recente prova sulla maturità allo stesso tempo si procede per la appunto la frantumazione del senso di qua della comune appartenenza nazionale
E nel riconoscimento di come dire di di di pari dignità a tutti i cittadini alla fruizione dei diritti fondamentali insomma senza venire troppo nel dettaglio
Devo andarci rapidamente il coperto è già troppo tempo e Lelio con grida di qua un canovaccio di denti su due vi dico su due questioni fondamentali la prima un po'le fasi
Come il PC attraversa questa
Questa vicenda lei come arriva alla alla scoperta insomma è a farsi protagonista insomma della marcia per l'integrazione europea e poi vorrei accennare ma lo farò e con una battuta finali anche le differenze tra i principali protagonisti abbiamo detto Amendola e Berlinguer
Non hanno quel concepisco allo stesso modo l'Europa come un'opportunità partendo da punti di vista differenti avendo anche come obiettivi che sono non perfettamente insomma
Sovrapponibili e in sala Silvio Pons poté chiamare lui a raccontare meglio di quanto possa apparire una questione e questo gene vengo però al punto
L'Europa è figlia della guerra
Europa le le come istituzione sovranazionale fiere la guerra calda e fredda
Filiale del tentativo che le vie di evitare che si ripeta una catastrofe del genere alla cieca che nasce nel mille novecentosessantuno e l'idea di poter per costruire una gestione comune di alcuni beni fondamentali che sono stati che hanno contribuito ai conflitti tra le due grandi potenze continentali la Francia la Germania il primo compito che viene dato
Alla alla cieca al consiglio della CEE che quello di formulare anche un'ipotesi trattato per fare un passo in avanti e passi in avanti si va costruendo un esercito comune
Perché costruendo l'esercito comune si ipotizzava al diciamo alla alla le il di forzare la strada verso la costruzione di un comando politico comune
A perché perché l'esercizio della violenza è uno stigma fondamentale della sovranità
Sapere come andrà a finire era necessario farlo
Anche perché appunto guerra calda ma anche guerra fredda si pone il tema della dalla Repubblica federale tedesca che nasce nel mille novecentoquarantanove che punta avanzata della frontiera il confronto tra res Est e Ovest che va
E in qualche modo schierata dentro questo confronto
Pari armata dentro questo confronto la prima ipotesi ovviamente quello dell'esercito comune che naufraga
Nato nel mille novecentocinquantaquattro Laterza attenzione di molti e nelle Chamot nella nell'opera più dirette concreta insomma nel sabotaggio più diretto e concreto da parte da parte della Francia avremmo modo se volete di ragionare in un altro momento di tutto questo quello che conta che appunto
E dentro questo clima
L'eredità della guerra e anche Prodi sviluppi nel confronto internazionale che in qualche maniera matura una riflessione e anche la scelta dei Trattati di Roma il fallimento di la il tentativo di accelerare
Costruendo l'esercito comune che fallisce porta l'acqua a considerare la necessità di trovare un altro modo per aggirarlo sta ma la girarlo ostacolo attraverso la costruzione di interessi economici comuni attraverso la costruzione di un'agenzia che si occupi dello sviluppo del nucleare civile e allo stesso tempo delle primi elementi di un mercato
Comune no tra i Paesi che vogliono marciare in quella direzione se grandi paesi i sei grandi paesi fondato
E in questo clima
Come dire che matura
Il rifiuto del Partito Comunista ritratta ritiro
è chiaro che è figlio della guerra fredda non va semplificato diciamo il giudizio negativo sui Trattati di Roma e i comuni a tutto un pezzo della sinistra europea non solo non solo quella non solo quella comunista per quanto riguarda il PC è un giudizio che nasce dall'idea che ci sia una beh perfetta sovrapposizione tra atlantismo ed europeismo cioè la costruzione del diciamo all'ipotizzato eliminano centocinquanta sente dentro la Kostner come dire
La marcia del rafforzamento del quadro occidentale nella contrapposizione no con l'Unione Sovietica e con il blocco dominato dall'Unione Sovietica questa prima fase
E quella della diciamo della della del rifiuto e quindi della di quel della considerazione di questa sovrapposizione dura fino a Milano ciò sessantadue con uno steppe nel nel mille novecentosessanta il nono congresso del Pci dal mille novecentosessanta il momento in cui il il Partito Comunista ritira la parola d'ordine della sospende la lotta per la sospensione dei trattati dei Trattati di Roma
E comincia a prendere in considerazione l'ipotesi di un atteggiamento se c'è sicuramente critico ma di altro Jam nei confronti di queste di queste strutture Lando prima Giorgio Amendola nel cinquantanove che completamente d'accordo con la decisione del suo partito però introduce un elemento in qualche maniera Gerry differenziazione quando invita comunque ad aprire un confronto con la dimensione europea affinché ci sia un diverso rapporto tra e tutte le diverse forze di progresso siamo nel quadro di una riflessione critica
Dei fatti francesi di Milano centocinquantotto del gol la riforma la Costituzione la Repubblica francese nasce la quinta Repubblica aderiva presidenzialista preoccupa
Nella riflessione di Amendola in maniera esplicita ma più in generale il dibattito dalla sinistra del tempo la ricerca di un'intesa tra le forze della sinistra europea anche un modo per riprendere come dire dare una nuova spinta
In senso democratico e antifascista che si vedeva in qualche modo no messo in discussione anche dalle vicende dalle vicende francese bevendo singolarmente di critica
Le confluire gol
Che non dico viene ribaltato insomma in qualche modo viene molto riequilibrato dal giudizio che si danno alla fase successiva Avati successiva sessantadue perché la frattura sessantadue l'anno
Come molti dicono di frontiera il PC riconsiderate programmaticamente al proprio profilo scopre
Scopre il miracolo economico l'anno del convegno del Gramsci del marzo del mille novecentosettanta e sessantadue sulle tendenze del capitalismo italiano dentro il quale si apre anche una diversa riflessione sul ruolo giocato dall'Europa comunque a
Da quel momento in avanti diciamo la seconda fase di sessantadue sessantanove si e connotata nei termini di una presa d'atto critica no di un atteggiamento di accettazione critica della costruzione europea
Perché decolla perché via via emerge una sorta la dico in questo modo lo so in maniera provocatoria semplificata ma non ho il tempo per farlo altrimenti potrebbe ritornarci ma in qualche modo
Producendo una riflessione che assomiglia dare
A una sorta di versione riformista del gollismo
De Gaulle del che i si fa campione di un'Europa delle patrie
Intesa in termini confederali
Che sia terza forza tra l'ambizione e che mi e di trasformare la terza forza tra Est ed Ovest sono gli anni in cui porta la Francia fuori dalla diciamo dalla dall'apparato militare della non dal diciamo dalla dall'impegno politico ma la parla parla dopo il militare della della della NATO
E questa cosa qui in qualche modo viene guardata con attenzione anche a sinistra in maniera particolare lo stesso piccina Milano ciò sessantasette nel decennale dei Trattati di Roma plaude esplicitamente Rizzieri vede cool che impedisce al Regno Unito gli aderire
Alla comunità
Europea qualche anno prima
I tre consigli quelli alla cieca dell'Euratom e dell'accesso sono unificati comunico l'unico organismo di governo c'è un'unica commissione unico consiglio quindi si è fatto notevole passi in avanti o parlando sessantaquattro sessantacinque sessantasette
In questo primo bilancio tegole guardato appunto come uno né come una personalità che agisce con impostazione interessante in qualche modo antemurale a dispetto non solo Regno Unito ma un Regno Unito visto come cavallo di Troia dalla presenza degli Stati Uniti su nel panorama europeo quindi l'idea di utilizzarle Europa come terza forza in termini confederali certo si aggiunge non l'Europa delle patrie all'Europa dei popoli e delle e e tra l'altro una visione paneuropea è un Europa che vada molto al di là del puro e semplice Occidente tra virgolette ma che sia l'Europa che va dall'Atlantico agli Urali
La frattura e sessantanove viola utilizzo insomma in qualche modo perché la e l'anno in cui Dent viene riformata la delegazione sapete
Parlamento europeo viene eletto per la prima volta dettame
Dei cittadini la recita di ENEL Milano ciò settantanove fino a quel momento era un'elezione di secondo livello che dipendeva dei singoli parlamenti nazionali
E Milano ciò sessantanove i comunisti riescono ad ottenere di far parte della delegazione nazionale italiana entra un drappello di parlamentare guidati da Giorgio Amendola drappello particolarmente qualificato
Nilde Iotti insomma al
Dangelo Sant'eccetera eccetera eccetera lei un che insegna anche quello un punto di passaggio fondamentale atteggiamento critico eccome e battaglia dall'interno per la trasformazione democratica della comunità
In termini confederati
L'Europa viene assunta come un principio d'ordine
Come dire che possano contro il disordine interno e internazionale
A Mendole maniera particolare lo dice a chiare lettere a dirlo ha dentro di sé una critica forte sul biennio gli ultimi anni gli anni sessanta che guarda con grande preoccupazione i giudizi sul sessantotto e anche sul sul
Sul sull'autunno caldo sono sono note non e non li voglio riprendere
Del del del folle le parole che dice dopo l'inizio a stralcio dall'attenzione Nomentano ulteriormente questo tipo di atteggiamento preoccupato allo stesso tempo sono gli anni in cui inizia un processo di distensione internazionale dalla seconda metà degli anni Sessanta
Quindi brandelli ministro degli esteri la la Grand la prima grande coalizione tedesca poi diventerà il sessantanove cancelliere della Repubblica da Repubblica tedesca cioè l'Ostpolitik del del inizia un processo di di dialogo e porterà ai la la primo apporto per la limitazione delle armi strategiche Salt une Milano ciò settantuno che seguirà a cui seguirà un secondo seconda corrono lungo decenni distensione che viene interpretato chiaramente anche la Berlinguer come una possibile smagliature la logica dalla guerra fredda
Che di fronte alla quale come dire Lamendola che come dire esprime
Non solo una facciamo non un atteggiamento di attenzione Mara anche di sdegno nei confronti dell'intervento dell'Unione Sovietica nella a Praga nel sale le sessantotto proprio perché era vista come una messa in discussione
Di questo di questo opportunità di questa opportunità
Tra il sessantotto e il settanta Amendola
Pubblica e dichiara ci sono vari testi molto interessati tribune politiche di trasmissioni che alle quali partecipa alla RAI che andrebbero riprese che pure ripubblicare integra integralmente in cui espone riarticolare questo suo atteggiamento l'Europa in funzione d'ordine per sbloccare il sistema politico italiano e prepararla prima la possibile candidatura del del Partito comunista al governo del paese
Dentro un quadro di riarticolazione anche però di rapporti internazionali al disordine internazionale bisogna contribuire come dire con una riorganizzazione dell'Europa cui partecipano
Le diverse nazioni
Non la usa a caso come come categoria e quella chiusa Amendola quando nel sessantotto pubblica un articolo intitolato su problemi del socialismo nuovo internazionalismo in cui dice e la distensione e il riconoscimento delle singole nazioni del loro diritto all'autonomia
E la critica nei confronti di intervento sovietico a Praga e a Praga anche una critica
Come dire della da adesso in discussione di questo di questo principio per sessantanove settanta in maniera anche più dura
Rifiuta il principio federale
In qualche modo ritiene e le fa la costruzione di istituzioni sovranazionali possono in qualche spingere anche l'Unione Sovietica farà altrettanto per l'altra parte
Della Cortina e questo impediva al processo di distensione perché in qualche maniera riaffermava l'idea la dottrina Brianti affratella sovranità limitata delle nazioni sottoposte al controllo o di quella del quel campo del campo del socialismo realizzato del mille novecentosettanta prole così faccio molto più in fretta arriva a dire
In una trasmissione in un convegno dei cinque che trasmesso dalla RAI TV il sedici per anni Milano centosettanta che l'Europa insieme di forze nazionali
Diventate stati recentemente nel quale l'elemento nazionale la conquista della nazionalità ha un valore e una capacità creativa nient'affatto esaurita in questo momento dimenticare questo elemento nazionale percorre dietro costruzioni più o meno artificiali
Vuol dire costruire nel vuoto ed è quello che fino a questo momento è stato fatto
Un percorso i maturazione
Che trova il proprio scarto vado rapidamente al punto nel mille novecentosettantuno
E lo scarto è di carattere internazionale il punto di dico dirimente
Mi sono perso Sala Zuccari
E la rottura e la crisi del diciamo delle del di di Bretton Woods nell'agosto del mille novecentosettantuno
E la decisione gli Stati Uniti di mettere in discussione gli assetti che avevano garantito la la stabilità finanziaria internazionale
E che portano Amendola considerare anche questo dice piuttosto esplicitamente l'idea che l'Europa invece possa rappresentare qualcosa anche molto di più di quello che si era immaginato fino a questo momento una dimensione
Che ha una sua autonomia
Che i vini con nelle rispetto all'attentato al disordinato Caorso proposto dall'atteggiamento di Nixon negli Stati Uniti
Posso rappresentare appunto un elemento d'ordine di ricostruzione delle relazioni internazionali
Ripropone per l'ennesima volta il tema della necessità dell'autonomia delle singole fate delle singole nazioni e dei popoli
è un'evoluzione come dire che porterà ed è l'atteggiamento con le quali andrà nel novembre Milano ciò settantuno nel convegno famosissimo dell'euro organizzato dal Céspedes gruppi parlamentari dove e Amendola stesse introdurre a farlo dalla relazione introduttiva in cui lancia il TIR lancia il tema del fare un passo in avanti sul tema dell'Europa e anche a riformulare in maniera conseguente la politica economica del partito comunista
Dal Milano ciò settantuno al mille novecentosettantacinque se volete si compia termino il ribaltamento
Otto europeista cioè dell'atteggiamento del Partito comunista
L'nelle tesi del quattordicesimo congresso e settantacinque sono scolpite nella nel nel marmo le ipotesi federaliste
Il passaggio avviene in questi anni fondamentalmente dentro la crisi di questi anni dentro diciamo la la la crescita dei rapporti tra le forze politiche europee dentro se volete anche la ricostruzione e qui lo hai poco soltanto insomma anche nel rapporto interessantissimo tra Giorgio Amendola Altiero Spinelli prima molto freddo può in qualche modo con un riavvicinamento anche entusiasta la parte di Spinelli che poi verrà eletto come parlamentare Sisto indipendente settantasei europarlamentare nel mille novecentosettantanove
Ultimo punto differenza dico lo dico però con una battuta
Enrico Berlinguer e Giorgio Amendola sono i due campioni di questa storia oggi abbiamo provato a raccontare in maniera rapidissima rivestono i pochi passaggi fondamentali che riguardano Amendola Giorgio ampi l'Errico per le guerre guarda l'Europa con un'opportunità per sicuramente sbloccare il sistema politico italiano c'è tutto il tema la riflessione che viene avanzata al dei primi anni Settanta che porta poi alla la proposta del del compromesso storico dentro un quadro delle ali di un Europa euro comunista
Dove Berlinguer non abbandona
La sua appartenenza al movimento comunista internazionale usare euro comunismo una sfida
Per la riforma di quel campo
Va ben oltre le vie nazionali vittoria
Non è la la richiesta di un'autonomia nella costruzione di un di un modello socialista è ben altra cosa l'affermazione di un modello che non metta alternativa in qualche modo uno scontro frontale nei confronti di un modello di liberale come quello sorbire uno può rappresentare esperienza socialista
Amendola non dice questo
Non perché sia filo sovietico e qui ci sarebbe tutta un'altra riflessione da fare ma perché porta alle estreme conseguenze
Le vie nazionali al socialismo e divieti l'autonomia delle delle e delle singole nazioni che vanno garantite tenta in qualche modo deve Garanca garantirsi anche nel riconoscimento dall'autonomia degli altri
Si prende troppo tempo veramente con una battuta se Berlinguer restato indubbiamente un comunista italiano io credo che per Amendola potremo dire quello che è stato detto per Gerardo Chiaromonte qualche anno fa da Fabrizio Rondolino che nel gioco tra sostantivo eh aggettivo probabilmente
Chiaromonte ma anche Amendola più che un comunista italiano fu un italiano comunista
Grazie ad essa al professor cerchia il mio è un compito ingrato ma qualcuno deve pur porta Roma no no no ma va bene anzi grazie per questa ricostruzione così accurata che ci ha fatto in modo molto vivido vedere
I due percorsi paralleli appunto della processo di integrazione europea e della evoluzione del PC e di del pensiero di Giorgio Amendola nei confronti dell'Europa e per questo abbiamo chiesto al professor Di Donato
Che ricercatore di Storia contemporanea all'Università di Pisa e che ha scritto un volume
Dal titolo i Comunisti italiani la sinistra europea abbiamo chiesto di provare a raccontarci tra le tante cose insomma che che che sceglierà di
Di dirci
è come invece l'avvicinamento progressivo pur con le caratteristiche che ha magnificamente illustrato il professor cerchia come l'avvicinamento progressivo di Giorgio Amendola all'Europa e all'europeismo intrecci e in che modo in realtà l'evoluzione degli altri movimenti comunisti europei degli anni settanta
Negli anni settanta grazie
Forse se non è un problema resto qui con allora grazie e per provare a fare queste o o diciamo non non avendo il tempo di provare se risotti esaustivo cosa che sarebbe comunque impossibile
Ho pensato di concentrarmi su un singolo hanno un anno particolarmente significativo
Nell'impegno europeo di Giorgio Amendola e sulle indicazioni che possono essere tratte da alcune delle sue iniziative di quest'anno e l'hanno è quello che è stato più volte menzionato il mille novecento settantuno
Comincia però con qualche minima considerazione improduttiva
Diciamo che innanzitutto che gli osservatori socialdemocratici riconobbero piuttosto presto la novità e le potenzialità delle posizioni che Amendola aveva cominciato a sviluppare sulla cooperazione europea
Anche se spesso le letture che provenivano da questo campo tendevano a sopra interpretare lei aperture di Amendola al confronto con alle socialdemocrazie
Questo è un tema che è stato esplorato dalla dalla storiografia Amendola restava in effetti piuttosto critico delle realizzazioni dei governi socialdemocratici la sua idea di cooperazione continentale mantenne a lungo una dimensione panna europee
Una dimensione che ipotizzava forme di collaborazione politico economica era la c'è la Comunità economica europea e l'Europa socialista
Forme di collaborazione che evidentemente non erano facilmente compatibili con la realtà della divisione del continente
I mille novecentosessantanove l'anno dell'ingresso o dei Comunisti Italiani e qua al Parlamento europeo
Con Amendola come capo delegazione naturalmente rappresentò in ogni caso un punto di svolta
Rispetto alla risonanza delle sulle posizioni
E e nei primi interventi di Amendola al Parlamento europeo troviamo tanto questi temi quanto una grande attenzione che viene sia dalla stampa internazionale che dagli altri gruppi politici
Dietro a questa attenzione però Amendolara molto rapidamente inizio a scorgere un problema tutt'altro che secondario che si poneva al Partito Comunista Italiano problema che potrebbe essere riassunto nella formula il passaggio corale il passaggio dalla contestazione alla politica in questa nuova Arena
E cito qui una nota che Amendola scrisse per la segreteria del partito dopo alla sua prima conferenza stampa a Strasburgo diciamo entro nel corso la conferenza stampa ho avvertito l'esigenza di una maggiore concretezza della nostra linea di politica estera la linea generale è chiara superamento dei blocchi unità dell'Europa senza divisione tra state diverso regime sociale
Rispetto dell'autonomia nazionale quindi cooperazione economica culturale politica costruzione dal basso con la partecipazione dei popoli della classe operaia unità delle forze di sinistra per una lotta antimonopolistica
Per spezzare la subordinazione economica e politica verso gli Stati Uniti
Ma è un disegno a maglie molto larghe superamento di blocchi per tappe successive attraverso misure concordate credo ma quali misure qualità e come si colloca in questo quadro la nostra richiesta di uscita dell'Italia dalla NATO credo scrive e concludo che la nostra partecipazione a Strasburgo e a Brussel ci obbligherà a essere più concreti
Arrivo allora all'anno o su quale mi sono riproposto di soffermarmi mille novecentosettantuno non devo ripetere se non molto rapidamente perché si tratti di un anno spartiacque
A livello internazionale
è l'anno della decisione del presidente statunitense Richard Nixon di sospendere
La convertibilità in Oro del dollaro e quindi sostanzialmente di aprire la strada allo smantellamento di quel sistema di Bretton Woods
Che aveva permesso la la cooperazione transatlantica e intra europea nel nei primi decenni di sviluppo post bellico per quanto riguarda il partito
Comunista italiano iniziativa di Amendola il settantuno come è stato ricordato è l'anno del grande convegno dell'Eur sui comunisti e l'Europa al convegno di novembre
Del mille novecentosettantuno
Convegno peraltro nel quale ecco sì poteri verificare la attenzione che Amendola dimostro nei confronti delle novità che provenivano dagli Stati Uniti il primo degli episodi chi vorrei analizzare però risale al gennaio di quest'anno perché nel gennaio del settantuno si tenne a Londra una conferenza dei partiti comunisti dell'Europa occidentale dedicata al loro sviluppo delle società multinazionali e questo è un tema nuovo tema sul quale tanti comunisti quanti socialisti europei avevano cominciato a riflettere sulla mente da qualche anno
Avendo la guidava la delegazione italiana e propose una serie di possibilità di intervento a diversi livelli la la solidarietà tra i partiti i sindacati a livello transnazionale promuovere sostanzialmente mobilitazioni
Europea e coordina
La possibilità per i singoli parlamenti di prendere iniziative legislative per regolare queste nuove in Tita che sfuggivano a alla regolazione nazionale
Ma e qui lo cito il problema disse si pone anche e soprattutto fuori dalle nostre rispettive frontiere e qui si avverte l'elemento nuovo originale costituito dalla nostra presenza in tutte le sedi internazionali sostanzialmente di fronte al pubblico o degli altri partiti comunisti dell'Europa occidentale pubblico piuttosto scettico diciamo piuttosto ostile a queste idee cominciò a proporre l'idea di una a partecipazione alle strutture della Comunità europea finalizzata alla loro trasformazione
Questo perché nella sua lettura queste strutture stavano cambiando rispetto ai primi decenni della Guerra fredda anche perché si stava manifestando una divaricazione crescente tra gli interessi degli Stati Uniti
E quelli dei paesi europei divaricazione che si combinava con l'avvio della distensione tra i blocchi
E insomma tutto questo si pensava potesse aprire nuovi spazi d'azione ai comunisti europei
Però vendono non guardava solo la comunità europea perché rimanere fedele a questa idea di una possibile cooperazione panne europea coinvolgesse anche l'altra Europa l'Europa socialista
E in questa occasione suggerì la possibilità di lavorare anche con la Commissione economica delle Nazioni Unite
Per l'Europa alla quale ovviamente afferivano anche di e Paesi dell'Europa dell'Est
E durante questo viaggio a Londra incontro non solo i rappresentanti comunisti ma anche toni Vienna cioè il leader della sinistra laburista
E col quale discusse e di iniziative comuni tra le diverse forze
Della sinistra europea per regolare le compagnie multinazionali ben allacciato una nota del suo diario sui diari sono pubblicati
Nella quale era scritto che tutta la discussione era girato intorno alla questione sì il socialismo sia qualcosa da raggiungere in un singolo Paese
Per rizzare un singolo Paese utilizzando strumenti nazionali o se invece si possono utilizzare scrive ben organizzazioni più grandi e più piccole
Alla metà di agosto arrivarono le famose decisioni di inizio sono sul dollaro che sembravano dare ragione alla visione amento Jana di questa divergenza in atto voterà Stati Uniti ed Europa
Decisioni che furono commentate da membro in un articolo sull'Unità che è rimasto piuttosto famoso Amendola denunciava quella che chiamava l'arroganza del potere
Degli Stati Uniti che scaricavano sostanzialmente sull'Europa il costo di un aggiustamento economico interno
E però sollevava dei dubbi sulla capacità della Comunità europea di reagire perché la comunità europea era ancora legata a doppio filo alle strutture della cooperazione transatlantica non era ancora emersa una personalità autonoma e in questa fase secondo voi poteva emergere questa personalità autonomo solo coinvolgendo anche l'altra Europa l'Europa
Socialista per ridiventi ridisegnare in una forma più egualitaria in una forma collettiva le relazioni monetarie e commerciali internazionale
Poche settimane più tardi Amendola intraprese vive una sorta di tour europeo che lo portò prima a Ginevra e poi a Parigi
A Ginevra incontro proprio il segretario di quella Commissione economica europea delle Nazioni Unite della quale aveva parlato nella nella Conferenza comunista di Londra
E di nuovo nella relazione che scrisse al partito dopo questo incontro
Lascio Amendola una commento molto molto eloquente molto tranchant di questi argomenti scrisse
Nei comunisti non ci occupiamo non li conosciamo nemmeno le forze capitalistiche agiscono su una scala non dico sopranazionale ma certamente multinazionale mentre i comunisti restano gelosamente rinchiusi nei loro settori nazionale poi andò a Parigi
Dove recapito lo stesso messaggio al suo interlocutore il dirigente del Partito comunista francese Jacques Demy
E ricapita questo messaggio in modo molto diretto molto duro anche con un intervento che voglio citare diffusamente perché una rappresentazione molto lucida delle difficoltà dell'internazionalismo comunista negli anni settanta di fronte alla rafforzamento di altre alternative forme di internazionali
L'internazionalismo del capitale che diventava sempre più mobile sempre meno
Interiore in Sempre e gli stati sempre meno capaci di regolare questa mobilità l'internazionalismo delle organizzazioni internazionali e l'internazionalismo degli altri raggruppamenti politici
E allora lo cito non è ammissibile che i membri dei governi capitalistici europei si consulta in continuazione in tutte le sedi con rapporti bilaterali e multilaterali
Che i governatori delle banche centrali si incontrino periodicamente che anche i partiti socialisti e socialdemocratici abbiano rapporti Contini
E i partiti comunisti abbiano rapporti assalita di casuali spesso formali senza discussioni approfondite su temi di comune interesse dove sarebbe il caso di giungere a comuni iniziative
Non solo iniziative propagandistiche comizi
Ma iniziative politiche proposte
Dallo scoppio della crisi monetaria non c'è stato contatto alcuno adesso l'Internazionale socialista formato un comitato di esperti per uno studio della riforma del sistema monetario internazionale e noi che cosa facciamo
Quanto a al fare diciamo Cluj prese l'iniziativa di andare incontrare Fassoni tira che era da poco diventato segretario del partito socialista francese sempre lo stesso viaggio ebbe colui conversazioni sui temi europei
Due mesi dopo
Una settimana prima del del grande convegno dell'Eur sui comunisti d'Europa
Partecipo insieme a tutto lo stato maggiore del PC a un incontro a Parigi di nuovo
Al massimo diciamo livello tra delegazioni dei Comunisti italiani francesi dove Dino insistette su questi temi europei sulle novità che si stavano manifestando due novità fondamentali contraddizioni sempre più evidenti tra Stati Uniti Comunità europea
Sviluppo del processo di distensione e quindi necessità di lavorare all'interno della Comunità europea per favorirne in quella che lui chiamava la trasformazione democratica
Non mi soffermo sui contenuti del convegno di Roma che sono noti anche perché non ci sarebbe farlo
Il convegno rappresentò poi il debutto in società di questo europeismo del del PC questo nuovo europeismo ebbe come dicevo una significativa risonanza internazionale
Mi limito a citare qualche commento la rivista mensile della della Spd del partito stufo democratico tedesco Dinoi Gesellschaft dedico un lungo articolo
A questo convegno riconoscendo l'ulteriore avanzamento in direzione del riconoscimento delle realtà di questo continente
Da parte del PC dici che era descritto come all'offensiva disposto a scommettere sulla Carta europea disposto a puntare politicamente e ideologicamente i partiti socialisti e socialdemocratici
Dell'Europa occidentale
L'insediamento l'iniziativa ebbe tanto successo che fu presa a modello dallo stesso o gruppo socialista e dalla Internazionale socialista
Alla fine di novembre
Si fermi il brillo dell'Internazionale socialista prese la parola un socialdemocratico tedesco Walter dei vent'che all'epoca era anche presidente
Del parlamento europeo per lamentarsi del fatto che i partiti socialisti e socialdemocratici ancora non avessero messo a fuoco l'importanza della dimensione comunitaria nella definizione delle loro politiche
E come modello Coop positivo presentò il Partito Comunista Italia
A cosa abbastanza ironica considerando che Amendola aveva sostenuto l'esatto esatto opposto
Lo lo cito rapidamente altri sembravano aver imparato sembra aver imparato la lezione più in fretta come dimostra l'esempio dei Comunisti italiani
Questo grande forte partito italiano deciso di perseguire i soggetti più politici fondamentali
In un più ampio contesto europeo e di considerare la comunità non solo come un dato di fatto ma anche come un'istituzione utile cercando naturalmente di modificare le politiche e le strutture della comunità per adotterà adattarle ai propri figlio
Quindi arrivo alle conclusioni cerco di stare più o meno dite
Queste osservazioni di questo socialdemocratico punto Behrens
Rimandano secondo me al più importante punto di intersezione tra l'europeismo di Giorgio Amendola e quello delle sinistre non comuniste europeo cioè l'individuazione del Europa come possibile spazio di mediazione tra le dimensioni nazionali e internazionale della politica
In un'epoca di accelerazione di quella che all'epoca veniva chiamata interdipendenza che noi chiamiamo piuttosto globalizzazione
Erano diversi punti di partenza erano diverse almeno in parte le analisi in comune di essenziale c'era un tentativo la ricerca di una nuova dimensione per la politica del movimento opera cioè la necessità di affrontare a livello continentale problemi che non si potevano più affrontare al solo livello nazionale e quindi anche cercare le interlocuzioni politiche necessarie a questo scopo cercarle anche al di fuori del movimento comunista
Ed è qui che mi pare si possa individuare anche una delle eredità fondamentali lasciate da Giorgio Amendola al suo partito giorni cerca già affrontato la questione della differenza di prospettive della differenza tra l'europeismo via mentre quello di per lingue
E appunto premette l'Europa di e Giorgio Amendola non era l'Europa nei anti-sovietica anni antiamericana della quale parlava a Berlinguer ha qualcosa di leggermente diverso
Però la ricerca all'impegno europeo di Amendola restarono fino all'ultimo
In davvero quasi all'estremo momento della sua vita
Un punto di riferimento per l'azione internazionale del partito e prepararono il terreno a quella svolta in direzione dell'Europa che caratterizzò gli ultimi due decenni della storia del PC grazie
Grazie al professor Di Donato io
Darei la parola adesso a Umberto Ranieri stranieri che mi ha figli anticipato di avere forse qualche piccolo problema e quindi deve essere libero come come preferisce deve essere libero prima delle delle sei Umberto Ranieri non ha ovviamente bisogno di presentazioni come nessuno dei nostri legislatori oggi però voglio ricordare che è stato sottosegretario agli affari esteri è un esperto di relazioni internazionali è stato allora con dirigente politico anche con responsabilità ovviamente sulla politica internazionale ha scritto tanto molti impossibile ricordare tutto e ha avuto con Giorgio Amendola condivisione di cammino etti pensiero grazie provocando alcune cose
Ma dunque le le posizioni del Partito comunista sull'Europa fino alla alla fine degli anni Cinquanta
Furono caratterizzate da una opposizione da una contrarietà
Anche il partito socialista negli anni del fronte negli anni prontissimo condivise questa impostazione ostile verso verso l'integrazione europea
Ah sull'Europa dopo il diciotto aprile vi furono due grandi dibattiti in Parlamento alla Camera e al Senato
Nel dicembre del quarantotto e poi nel novembre del cinquanta
Due dibattiti cui seguirono poi
Il voto
Voto contrario di partito socialista il Partito Comunista sul trattato istitutivo del della cieca
E successivamente si manifestò
Probabilmente più forte di quanto non sia accaduto con la cieca l'ostilità verso la comunità europea di difesa l'accende
Quando il ministro francese Schuman e nel cinquanta
Propose di creare un
Un mercato comune del del del carbone e dell'acciaio sotto il controllo di un'autorità indipendente la sinistra italiana si oppose
Partito comunista il partito socialista considerarono la cieca uno strumento del capitalismo monopolistico uno strumento per accrescere la subalternità
Dell'Europa gli Stati Uniti
In realtà la sinistra italiana si opporrà alla prima importante realizzazione della politica di integrazione europea
Sfuggiranno del tutto a comunisti e socialisti le ragioni che stavano dietro quella proposta
Una proposta ispirata alla lezione diciamo nei diciamo né una figura anomala nella storia francese d'Europa tra le due guerre
è un organizzatore di degli aiuti americani alla Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale riusciva a fare accettare al governo francese laccetti
E
Per i rapporti tra tedeschi i francesi il progetto si presentava come un episodio di importanza storica
Perché ex nemici storici
Avrebbero collaborato in un settore vitale per l'economia europea
Avrebbero gestito insieme le risorse che erano state all'origine di guerre disastri in Europa
Che avevano alimentato di
I contrasti tra la Francia e la Germania
A quel progetto aderirono il Benelux l'Italia
L'Italia aderì malgrado le pressioni delle lobbies dell'industria di Stato
Preoccupate
Di perdere alcune rendite
Gli anni tra il cinquanta e cinquantaquattro dopo il varo della cieca furono anni
Particolarmente intensi
Nel tentativo di imprimere una svolta in senso federalista
All'integrazione europea
Dopo la cieca sarà la svolta della fanno la volta della della Comunità europea di dire di difesa il fallimento della CEI d'che riceverà l'ostilità di nazionalisti e comunisti nell'Assemblea nazionale francese segnerà
La caduta della della Comunità europea di difesa
Rappresenterà una sorta di spartiacque nella vicenda della costruzione europea perché verrà meno
Verrà meno per decenni
La politica
Come fattore propulsivo del del processo di integrazione
L'integrazione andrà avanti sulla base della integrazione economica del dell'accrescersi a consolidarsi delle relazioni commerciali sarà insomma prenderà forza all'idea funzionalista secondo la quale il successo nell'integrazione economica a un certo punto porrà il problema della politica della difesa della politica estera
Tuttavia con l'esperienza della cieca
Alcuni dirigenti del Partito Comunista soprattutto quelli impegnati in particolare
Sui temi dell'economia
Insomma
Cercarono di di contrastare il prevalere di posizioni pregiudiziali chiuse nei confronti del processo di integrazione
Silvio Leonardi
Protagonista probabilmente il
Lo studioso l'intellettuale il più autorevole
Nel guardare con lungimiranza al significato del processo di integrazione la rivista politica ed economia del Partito comunista
In parte seguiti quel tentativo
Che fu incoraggiato in qualche modo da Amendola insomma
Tentativo di superare gli atteggiamenti di pura denuncia di contrapposizione
Anche perché era intervenuto un fatto politico dirimente
Il Partito Socialista
Con il voto di astensione sul Trattato istitutivo dalla CEI
E nel voto favorevole al sorgere dell'Euratom
Aveva fatto una scelta di apertura
Probabilmente la scelta che
Come dire
Più più più audace nella nelle Chieti
E che segnerà una una presa di distanza forte dal Partito comunista dagli anni dell'Unità d'azione due fronti Nismo
Sarà tuttavia soltanto all'inizio degli anni sessanta
Che comincerà manifestarsi lo ricordava cerca uno un cambiamento verso l'Europa della posizione del Partito Comunista Italiano
E qui vorrei ricordare alcune posizioni espresse in incontri
E convegni da parte di Di Giorgio Amendola
Io ho trovato particolarmente coraggioso l'affermazione di di Giorgio Amendola
Una conferenza
Di quegli anni inizi degli anni sessanta
Che ricorderà esplicitamente nel decennio cinquanta sessanta l'Italia ha avuto uno sviluppo economico
Dirà più forte di quelli avuti nello governo nel nel nel nel primo secolo di unità nazionale
E dire Amendola tutto questo nome nel quarantacinque
Tutto questo a noi sembrava impossibile
E quindi sarebbe oggi
Del tutto sbagliato affermò Amendola
Minimizzare questi risultati anche perché
Egli dirà una politica che non si basa sui fatti quali essi siano è una politica sbagliata la propaganda non può qua porgere la realtà
Ed è un fatto di rammendo la alla famosa importante convegno sulle tendenze del capitalismo italiano del del novanta il sessantadue
Alla vigilia di una svolta politica e del sorgere del primo centrosinistra
Dire Amendola in quel convegno che per esempio che il successo del piano Sinigaglia per la riorganizzazione della della siderurgia ci ha lasciato Rovati del tutto
Il tutto supposizioni sbagliate
Noi pensavamo che quel piano portasse al ridimensionamento delle fabbriche dalla classe operaia invece era il contrario accaduto
è accaduto il contrario non lo avversano poi si chiede perché lo abbia la versavano perché era legato alla cieca
E sbagliamo perché la cieca design quella sua relazione fu il primo degli accordi europei che significano l'inserimento dell'Italia in una certa un unità economica
Dell'Europa occidentale
Questo è l'inizio diciamo della revisione dettata da Amendola come ricorderà Giorgio Napolitano dal principio di realtà
è solo l'inizio perché si tenga ancora affare salvo un discorso di opposizione politico
Che nella integrazione europea della cieca al mercato comune vede una scelta di campo occidentale a cui il PC aveva contrapposto la sua scelta di campo
Dalla parte di quello che consideravamo socialismo realizzato insomma
Contro l'imperialismo di fatto dalla parte dell'Unione Sovietica
Nella relazione al convegno del sessantadue troviamo ancora nettamente ribadito questa duplicità di giudizio così la chiamerà Giorgio Napolitano
Da un lato il mercato comune ha aggravato la frattura esistente in Europa nel quadro della guerra fredda ed è stato lo strumento di forze monopolistiche reazionarie
Una condanna vecchia schematica ma poi si aggiungerà da parte di Amendola
Che fu un errore la sopravvalutazione delle difficoltà economiche che sarebbe stato provocate dall'entrata in vigore del Mac
Che fu un errore la sottovalutazione delle possibilità nuove offerte dalla iniziale formazione di un mercato europeo alla espansione economica Italia
E sbagliamo
A predire crisi o stagnazione
Affermazioni straordinarie se si pensa a quale fosse a cultura economica
Dominante in settori del partito comunista che insomma considerava
Invece ineluttabile una crisi una stagnazione
Quindi con questo riconoscimento di fatto ci si atteggia in modo nuovo di fronte al mercato comune e Amendola aggiunge
Ha delle conclusioni fortemente innovative
Per Amendola dirà scriverà e l'interesse della classe operaia
Favorire lo sviluppo economico che permetta all'economia italiana e di acquistare una capacità competitiva sui mercati internazionali
Il progresso tecnico l'ammodernamento dell'economia italiana per Amendola sono esigenze che vanno sostenute nel quadro di una politica di sviluppo democratiche non di conservazione delle posizioni
Arretrate di gruppi minori della borghesia italiana
Per Amendola il mercato comunale accedere a processi di centralizzazione concentrazione capitalistica ma crea le condizioni per una nuova possibile iniziativa del movimento dei lavoratori delle forze lavoratrici italiane degli altri paesi del mercato come
Qui c'è la correzione di rotta che opera Amendola anche se probabilmente in un probabilmente nello stesso gruppo dirigente non ci fu consapevolezza piena ne furono tratte le conseguenze
Di una tale revisione comunque il cammino era stato aperto ogni Assistance nel sessantanove ci sarà la scelta decisiva con col l'ingresso dei rappresentanti del Partito Comunista finalmente come parte della delegazione italiana del Parlamento europeo non ancora eletto a suffragio universale e da quel momento i comunisti italiani
Si batteranno dall'interno costruttivamente
Insieme ad altre forze della sinistra europea
Ci sono due punti critici nella nuova politica europea del Partito Comunista sostenuto da Amendola che Amendola faticò a superare
Il modo di rapportarsi all'altra Europa quella che chiamavamo il campo socialista
E il problema del carattere sovranazionale della costruzione europea Amendola
Rimase legato all'idea di una ricomposizione delle fratture determinate dalla guerra fredda nel contesto europeo attraverso il superamento dei blocchi che tra l'altro era una parola d'ordine del Partito comunista
Anche se come giungere al superamento dei brocchi
E come concepì il sì poi una
Unità
Che giungesse fino agli Urali
Dal porto
L'Occidente e che abbracciasse anche la Russia ben non era non era mai detto
Mica facile dirlo non era possibile dirlo probabilmente
Probabilmente funzionò in Amendola ancora l'idea per una fase poi riuscirà a superarlo all'idea di considerare la comunità una sorta di aggregazione provvisoria uno uno
Si parlava di piccole Europa diciamo
Non cogliendone invece la forza propulsiva
E le grandi possibilità
Infatti Amendola nelle nelle lì nel convegno del settantuno che cerchia ricordava cerca di conciliare le contraddizioni
Perché sostiene che la comunità avrebbe dovuto assumere i caratteri di un'organizzazione regionale
Operante nel quadro una più larga associazione gli Stati europei era una strategia priva di basi reale artificiose diciamo
Insomma ignorava lo spartiacque della diversa natura
Dei sistemi economici e politici che si confrontavano in Europa soltanto o
Successivamente con rapporto di Berlinguer al Comitato centrale del febbraio del settantatré l'accento venne spostato pur mantenendo l'obiettivo del superamento dei blocchi sull'Europa occidentale
Ho concluso volevo aggiungere un'ultima cosa Amendola tra l'altro è stato ricordato nel precedente intervento ebbe un incontro con i laburisti nel settantuno in occasione del convegno dei partiti comunisti dell'Occidente e dalle ricerche effettuate su quell'incontro emerge che gli ai laburisti consiglia di entrare nel Mennella nella di partecipare all'integrazione del mercato comune nella Comunità europea
A Boris e poi l'Inghilterra entrerà nel settantatré pochi anni dopo e parlerà della erosione della sovranità nazionale di fronte
Alle nuove dimensioni dei problemi economici in tema di straordinaria attualità su queste basi ho chiuso
Su queste basi maturerà l'incontro
Con Altiero Spinelli
Berlinguer con Berlinguer aveva apprezzato Altiero Spinelli
Lo aveva conosciuto i ed Heras c'era stato un rapporto di di rispetto e di comprensione
Mentre tra Mendole spinelli tra ci fu diciamo un incontro in cui si ritirano gli anni duri dell'impegno contro il fascismo della militanza comunista comune poi della rottura
E infatti fu Altiero Spinelli a scrivere una splendida lettera da Amendola dicendo io accetto la candidatura per quattro motivi
Il quarto e perché l'hai promosso a tutt'ed io so che l'hai promosso sulla base di idee che sono anche le mie e ci ritroveremo
Grazie grazie a Umberto Ranieri
Adesso vorrei dare la parola affette Provenzano è un deputato del PD stato ministro per il Sud la coesione territoriale in questo momento
Nella segreteria
Di LC Line
Riveste
Incarico chi è responsabile della politica estera della cooperazione internazionale dell'Europa
Ma grazie Marcelle grazie alla Fondazione Amendolara per questo invito per il lavoro che fa e grazie per l'occasione che ci offrite per riflettere intorno alla figura di Giorgio Amendola io devo dire che molte ricostruzioni storiche che hanno preceduto questo intervento mi esimono da ripercorre tutte le tappe di questo europeismo del rapporto tra il PC l'Europa
E di provare a ragionare anche un po'più sui giorni nostri a partire però da alcune insegnamenti forse che si possono trarre dalla vicenda politica di Giorgio Amendola
Che come è stato ricordato è stato il dirigente comunista che per prime per più di e più di tutti aveva compreso la centralità politica e istituzionale della costruzione europea
E ha avuto anche un ruolo specifico che è stato quello di portare la discussione sull'Europa dalle stanze ministeriali in cui era confinata nei primi anni e l'integrazione europea al Parlamento
Italiano questo è stato una delle ragioni attraverso le quali il PC prendeva contatto con la discussione sull'Europa
Con la realtà europea un contatto non semplice alla luce di quel pregiudizio ideologico che aveva accompagnato la posizione del del PC ma come ha ricordato Umberto anche dei socialisti
All'inizio del cammino di integrazione europea un pregiudizio ideologico che infatti non riusciva a sopravvivere alla critica molto aspra che fece De Gasperi ma com'è che i comunisti che sono internazionalisti sono contrari all'Europa
Erano evidenti le ragioni di quella contrarietà ma diciamo intorno a questa contraddizione io credo ragionando poi nell'evolversi della storia politica dei comunisti italiani si può cogliere lo spazio attraverso il quale Giorgio Amendola ha portato il suo contributo così speciale peculiare certo era anche il frutto
Nella sua personalità cioè Giorgio Amendola
Io non lo conosce non solo storico e non sono stato nemmeno nel Ticino conosciuto però diciamo da i racconti dallo studio emerge questo tratto
Di personalità di un uomo che aveva anche il gusto in alcuni ho mentito la storia di rompere i tabù
Quel coraggio che ricordava Umberto
E questa cosa della personalità una cosa che a me fascina sempre molto perché nella nell'epoca della personalizzazione della politica molto spesso diciamo da personalità scarseggiano
Mi mi fa riflettere anche molto su che cosa per esempio sono le correnti politiche in un partito io non mi sono mai unito in questi anni alla retorica
Contro le correnti che spesso si fanno i partiti per prendere gli applausi io vincere le primarie eccetera
Perché sono convinto che quando siano correnti politiche ideali possono avere un contributo importante se penso alla storia della destra comunista che a un certo punto
Assunto le forme a tutti gli effetti di una corrente organizzata per esempio emerge
Questo pluralismo anche interno
Le individualità le personalità così diverse che tutti danno dei contributi fondamentali Bufalini per primo fu uno che
Diede il suo contributo alla svolta europeista del Pci poi portato avanti anche anche in questo caso in una maniera ancora più originale da Giorgio Napolitano
Figure intorno alle quali si ricostruiva no e si tesseva rapporti DiVersi con altre personalità della sinistra Antonio Giolitti non è stato citato con riferimento alla discussione
Che poi gli avveniva sulla svolta europeista per non parlare appunto di Altiero Spinelli
L'elemento dalla sua personalità ma che incrociava questo secondo me il punto una politica incrociava una politica che pur nelle differenziazioni e c'erano che sono emerse da ricordate
Giannini cerchia
A incrociato appunto la parabola politica di un di un partito di una storia collettiva l'approdo europeista
è un pezzo del progressivo distacco del progressivo raggiungimento di maggiore autonomia viene sovietica del Partito comunista italiane in Amendola c'era in più così come in altri esponenti della destra
Comunista l'attenzione al dialogo
Speciale con la socialdemocrazia con le sinistre non comuniste europee di cui ha parlato il professor bidonato
E non devo ricordare il famoso articolo del mille novecentosessantaquattro di Giorgio Amendola poi smentito dalla direzione del partito
C'era anche infine
Un'idea di mondo
Nella nell'impegno e nella militanza europeista di Giorgio Amendola del PC un'idea di mondo che che vive insieme molte battaglie la proiezione per esempio nel Mediterraneo su questo voglio dire qualcosa brevemente in conclusione
Segno anche di quella profondo radicamento meridionalista che è stata un'altra delle costanti il pensiero di Giorgio Amendola non è forse un caso se ancora esiste oggi una fondazione che voglio richiamare in presenza di Umberto che si chiama appunto mezzogiorno Europa che in qualche modo idealmente si collega anche a questa parabola
Le tappe diciamo di questo percorso sono state ricordate il convegno del mille novecentosettantuno una delle cose che mi stupisce di quel convegno per esempio era l'attenzione mi ricordo cosa che emerge dalle note alla segreteria che ha ricordato il letto il professor Di Donato ma che c'era anche in Amendola presente se si prende quel libro poiché la pubblicazione di quel convegno
In cui spiega proprio pedagogicamente i meccanismi di funzionamento interno alla comunità
Europea
Con una concretezza che è stato un altro degli elementi fondamentali del suo riformismo a me sempre stupito per esempio che in occasione dell'undicesimo congresso
Uno dei momenti più alto scontro ideologico che aveva visto lo stesso Amendola protagonista pezzo di una parte lui fa in realtà un intervento molto concreto sulle condizioni di vita dei disoccupati dei lavoratori eccetera questa dimensione della concretezza è una dimensione e e ineliminabile nell'agire politico di chi si definisce
Riformista
Io nuovo voglio citare solo un pezzo
Nel momento diciamo di maggiore spinta europea Istica di Amendola di un'intervista che lui rilascia l'unità nel sessantanove una appunto di quelle tappe di avvicinamento di lui dice lei ci apprestiamo quando dentro il Parlamento europeo essere presenti al parlamento di Strasburgo essendo ben consapevoli dei limiti di fondo di questa istituzione
Dovuti anche al fatto che tanta parte delle forze democratiche socialiste dell'Europa occidentale né esclusiva e della crisi profonda in cui versa tutta la sua politica europea Istica già allora Amendola poneva l'accento
La l'accento sulla necessità della costruzione di un'Europa sociale che poi è stata una costante della sinistra anche nei decenni a venire
E lascio e ha tralasciando le diversità che oggi chiameremmo mica ho visto che è un termine che va per la maggiore dallo da qualche mese
Le diversità pure geopolitiche che c'erano nell'approccio una sensibilità per esempio con Berlinguer e cui sono state accennate a anche qui ma il quello su cui voglio soffermarmi è l'idea che Amendola aveva dell'istituzione anche dell'istituzione europea
Come
Diciamo non tanto e non solo l'approdo questo forse secondo me l'aspetto più originale del suo pensiero l'approdo per una legittimazione democratica del partito comunista italiano
In un consesso internazionale più vasto no no era proprio in luogo di una battaglia politica per il socialismo per il suo
Socialismo per l'avanzamento delle condizioni di vita e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori cioè quella era l'Arena per Amendola in cui portare avanti una battaglia perché
Mi soffermo su questo aspetto perché io ritengo che abbia due
Diciamo ci porti a due insegnamenti fondamentali molto molto validi oggi perché molto spesso invece nel corso degli anni anche la sinistra assunto un'eredità europei Istica da un certo punto di destra da un certo punto di vista quasi passivamente l'Europa subita come vincolo esterno e non all'Europa come il luogo in cui anche far valere gli interessi nazionali lo scontro politico la battaglia politica
Cosa che è possibile fare perché l'abbiamo visto durante per esempio la pandemia quando grazie una battaglia politica si è determinata una svolta in Europa svolta che dopo la guerra e soprattutto le mancate risposte all'altezza delle sfide che le conseguenze economiche e sociali della guerra ponevano all'Europa rischia di essere interrotta
E di arretrare quella svolta politica ma quello è un insegnamento
Quella è un'arena di conflitto politico non di vincolo esterno di adesione euro Pristina che toglie lo spazio alla politica e anche alla politica riformisti e Ca'
E il secondo elemento che a mio avviso macellato quand'è fermani però diciamo il secondo elemento che secondo me è e straordinariamente importanti anche qui però incrocia molto la personalità di Amendola la sua formazione il profondo rispetto per le istituzioni questo contratto in Amendola essenziale il senso delle istituzioni il senso dello Stato gli derivava da dal dall'essere figlio di cotanto padre
Io più volte io ha raccontato un aneddoto mettiamola su su su quanto in quell'educazione familiare incide sul senso dello Stato il senso delle istituzioni spesso in
Fondazione ma
Il fatto che mi ha sempre stupito che in quest'uomo che aveva così alto senso delle istituzioni le istituzioni erano in un certo senso de Sacra Rizzato e le istituzioni
Erano o mai qualcosa di ovattato mai qualcosa di mummificato eravamo qui il luogo in cui svolgerà democraticamente nell'ambito di regole condivise la battaglia politica
E
Qui non è stato ricordato però a me piace ricordarlo anche se nove dove ci sono anche più giovani quindi magari non non non non non non lo sanno quell'episodio in cui
Amendola chi non è notissimo credo tranne ovviamente ai gli studiosi più accorsi o ai militanti della i dirigenti del Partito comunista italiano più autorevolmente rappresentati
In cui Amendolara rifiuta di fare il presidente della Camera offrendo di fatto Luís a e tre Ingrao questa funzione con l'argomento ma io sono un uomo di battaglia politica io sono un uomo che lo faccia Ingrao che ha
In direzione si iscrisse in questi termino facendo né Rao che ha studiato la democrazia che al rispetto della democrazia io
Faccio la battaglia politica la battaglia politica si fa nelle istituzioni
Chiudo su o allargando il tema ero ulteriormente lo sguardo a l'ordine mondiale di cui il processo di costruzione europea era un pezzo fondamentale nella visione di Amendola era il luogo come è stato anche ricordato da Gianni
In cui tenere insieme coniugare democrazia
Sovranità nazionale sovranità nazioni eccetera
L'europeismo
Di Amendolara si collocava
In un'esigenza che si cominciava ad avvertire che lui forse avvertiva profondamente per una fase almeno nella vita non sono Giovanni su questo forse tu dirai qualcosa di superare l'equilibrio
Di Yalta basato sulla deterrenza militare per trovare un nuovo quadro di pace in Europa e anche diciamo un tassello di un nuovo equilibrio globale
Queste ambizioni trovarono il momento più alto di espressione io credo proprio nel settantacinque in piena svolta europeisti Cadel
Partito Comunista con gli accordi di Helsinki con la prima distensione
Tra blocchi il primo scontro
Ah mento diciamo di quella dinamica proprio gli anni in Giorgio Napolitano chiamerebbe di apprendistato europeista del Partito comunista italiano gli anni del in cui era più intenso del dialogo con le forze socialiste e socialdemocratiche e che porteranno negli anni ottanta
A ritenere il PC come hanno diciamo suo sospeso si definì al congresso parte integrante della sinistra europea
Quarant'
è vero che diciamo queste fondamenta di allora arrivano fino a oggi io credo che siano una grande trenta politica
Che
Diciamo sono da riscoprire in un momento in cui a me pare che nel mondo ci siano grandi Nostalgia di guerra fredda Dino a nuova guerra fredda
Verso la quale ora con tutte le contraddizioni di Amendola l'Afghanistan è contraddice si contraddice diceva Emanuele Macaluso citando Sciascia su di lui
Davvero è difficile avvertire oggi la mancanza perché la guerra fredda portato con sé infedeltà e contraddizioni rispetto i principi che si dichiaravano di di voler difendere e di voler promuovere nel mondo oggi questo tema è ancora più attuale di fronte alla guerra in Ucraina noi credo sinistre mondiali
E progressisti io globali dobbiamo sciogliere un nodo rispetto alla nostra posizione sull'Ucraina cioè dirci dire a noi stessi se stiamo con l'Ucraina perché difendiamo Democrazia libertà legalità internazionale diritti umani o se stiamo per con l'Ucraina solo in base a una scelta legata all'alleanze militari alle alleanze geopolitiche io non metto in contraddizione queste due cose
Non sono in contraddizione
Ma seconda della priorità che diamo all'una o all'altra discendono alcune conseguenze conseguenze per esempio che noi vediamo anche nel Mediterraneo nella nostra perizia internazionale perché sennò rischiamo con l'Ucraina come io credo dobbiamo stare quello per colpire con l'Ucraina in nome dei diritti della legalità internazionale
In nome diciamo della difesa
Dell'integrità territoriali noi dobbiamo assumere una postura nel mondo in cui riscoprire relazioni internazionali una politica estera non più solo dettata dagli interessi dagli interessi economici a volte diciamo che hanno preso persino il sopravvento su un concetto molto più ampio e più rilevante che quello degli interessi nazionali e trovare a trovare un equilibrio più avanzato tra la composizione di questi interessi con i nostri principi e con i nostri valori
Io credo che se ripenso diciamo a ad Amendola che organizza il popoli oppressi a Tunisi egli a fine degli anni trenta se ripenso a quella grande storia in cui la politica internazionale la diplomazia dei partiti che è un pezzo della diplomazia dei propri dei popoli credo davvero che è una delle cose più attuali e da non solo da riscoprire mandato tornare a praticare e con tutti i nostri limiti dobbiamo cominciare a farlo grazie
Grazie a qualche Provenzano per aver richiamato naturalmente i i punti più innovativi più coraggiosi del pensiero di di Amendola ma anche per averlo fatto cercando di annodare
Un filo tra quella stagione il nostro presente ricordandoci come l'europeismo possa essere vissuto come già aveva intuito Giorgio Amendola in moto non passivo Marco per luogo e TTT di ricerca di battaglia politica di ricerca di equilibri più avanzati allora il compito di tirare di provare a tirare un po'le somme della nostra discussione e lo affidiamo al professor Giovanni Matteoli che è stato portavoce sapete tutti del presidente Giorgio Napolitano
Che era stato più volte evocato come uno dei delle personalità di maggior spicco Titti la cosiddetta destra comunista e membro del comitato scientifico della Fondazione Giorgio Amendola
Grazie grazie anzitutto per la possibilità di fare questa discussione oggi
Una discussione che credo abbia una sua tuo attualità
Perché
Nei giorni passati la resuscitata unità di Piero Sansonetti
Di nuovo nelle edicole dopo una lunga assenza e alla quale facciamo
Non possiamo non fare i migliori auguri ha dedicato ben due
Articoli due due pagine avremmo detto una volta Giorgio Amendola
Tutti noi possiamo quindi trarne un po'di conforto per i nostri lavori ancora oggi resta qualcosa del dirigente comunista che suscita interesse attenzione e polemiche
è stato Duccio Trombadori antico giornalista dell'Unità a rammentare il venti giugno la polemica pesante di Berlinguer contro Amendola che non conosceva la bici del comunismo quello scontro di analisi e visioni aveva contribuito a far maturare induce a una coscienza critica sulla politica
E la visione più complessiva del PC che poi avrebbe assunto i caratteri anche di un suo distanzia
Il pezzo invece il secondo articolo invece è un pezzo di Paolo Persichetti che esprime una dura polemica dando di Amendola una visione a mio avviso parziale e distorta
Segnata da forti nostalgie estremiste
Allora pure io da sincero garantista non rimprovero per niente di aver fatto parte di formazioni terroristiche
Contro le quali Giorgio Amendola conduce una lotta ideale e una battaglia concreta
Mi stupisce però
Che dopo la condanna e l'espiazione della pena egli non riesca a superare a mio avviso per quanto ho capito una antica contrapposizione e giungere a un giudizio più equanime
Come si vede bene nella drastica ed errata conclusione del suo pezzo su colui che è stato un protagonista della democrazia repubblicana una cosa è sicura scrive Persichetti non sarà accerto in seguendo l'insegnamento di Amendola che si potranno fondare le basi di una nuova sinistra
Ma il tema di questo nostro convegno perdonatemi questa polemica degli ultimi giorni
è l'europeismo di Giorgio Amendola e questo credo sia invece un elemento di prova di quanto è gli abbia dato frutti
E elementi innovativi
Il
Quello che il comunista partire un peu riuscì a mettere in campo prima forzando una posizione di netta chiusura sulla Comunità economica del carbone e dell'acciaio sul mercato comune europeo
Poi discutendone un approccio possibilista nel dibattito interno del partito e infine arrivando ad un'accettazione
Base poi di un'attiva partecipazione del PC alla vita del Parlamento europeo e al più vasto confronto nelle istituzioni comunitarie
Quel processo faticoso di conquista dell'europeismo e una medaglie certo da assegnare certo non solo ma indubbiamente per primo a Giorgio amento
Io rammento benissimo
Un incontro fortuito che io ebbi con lui nel mille novecentosettantanove alla nel corridoio della segreteria del PC al secondo piano di Botteghe Oscure era andato a parlare con Giuseppe dama che allora era membro dell'ufficio di segreteria che conoscevo dai tempi di Frattocchie
E alla fine del colloquio mentre ci stavamo salutando piombo su Dinoi
Giorgio Amendola
Accompagnato da un'altra persona che io
Non con un non riconobbi subito e che era Altiero Spinelli
Veniva dall'aver firmato l'accettazione della candidatura nelle file del Partito Comunista Italiano alle elezioni europee
Che era un po'una consacrazione per diciamo così la patente europeista del partito comunista italiano Amendola sprizzava soddisfazione per la candidatura prestigiosa
Del campione dell'europeismo federalista
Con cui aveva rotto bruscamente
è un femminismo comunicandogli l'espulsione dalle fila del partito
Alla fine degli anni Trenta
Io credo che L'Unità considerasse forse anche se non l'ha mai detto quasi una sorta di risarcimento sul piano personale per quello che aveva fatto
Anche Spinelli era soddisfatto
Dal ritrovarsi assieme dopo tanti anni una battaglia politica nuova di grande significato e lui non lo negava di grande difficoltà
A mio avviso
Amendola aveva individuato nell'europeismo una nuova dimensione della battaglie internazionalista
Che aveva sempre caratterizzato i partiti della sinistra
In particolar modo quelli del ceppo comunista
Per un verso egli non era mai appartenuto alla parte filo sovietica come avevano testimoniato le sue battaglie interni al pc dopo il ventesimo congresso del cinquantasei ancor più dopo il ventiduesimo del sessantuno
Egli aveva tentato di dare giudizi razionali e puntuali su quanto accadeva nei Paesi socialisti dal punto di vista socio economico politico e delle libertà non era un'habituée delle visite né delle vacanze oltre cortina
Per un altro verso però riteneva che sono l'avanzata di un processo di distensione potesse portare al superamento dei blocchi e quindi a una e quindi di una visione dicotomica delle relazioni internazionali vedeva con realismo il ruolo dell'URSS come elemento forte dell'identità del partito
E al tempo stesso come garanzia di un equilibrio bipolare a livello internazionale
Ed in questo quadro l'Europa rappresentava per lui un terreno nuovo dove elaborare strategie e analisi costruire una rete di inediti rapporti che superassero gli angusti confini nazionali
Guardassero al vasto il complesso mondo
E verifica se ero le coste di e scusate vanificarsi ero le costrizioni e le paure della guerra fredda e della divisione del mondo in blocchi
Il convegno del PCB del mille novecentosettantuno che qui è già stato abbondantemente
Rediga ricordato e che egli organizzò ed folle i Comunisti Italiani e l'Europa rappresentò il lancio meglio come è stato definito il debutto di società che è una bellissima espressione del giovane europeismo del PC
Fu una vera svolta
Del resto Amendola non era un teorico Altiero Spinelli lo aveva definito anzi un uomo abbastanza rozzo
Era permeato di una visione storicista dica che inclina avanti al pessimismo
E che giustificava mutamenti assai profondi e anche errori provvidenziali come li chiamava in una logica anch'con un elemento di autoassoluzione
Coglieva acutamente le potenzialità dei processi economici e sociali discorsi come di quelli politici e cercava di sfruttarli con decisione e rapidità a volte anche con brutalità
Manuele Macaluso come è già stato ricordato qui da Peppe Provenzano
Aveva detto che gli racconterà di che Amendola contraddice e si contraddice l'espressione tolta da a Sciascia presa da Sciascia
A volte aveva definito soluzioni che erano quasi degli ossimori ideali vedere un'Europa unita ma in una prospettiva nazionale era quelli che indicava nel mille novecentosessantotto
Poi va oltre e parla di un'Europa unita dall'Atlantico agli Urali in un processo scelto di superamento dei blocchi e di e delle ma più aspre contrapposizioni tra Oriente Occidente io voglio ricordare qui un paio di punti di quello che ha detto nelle lezioni che tenne a Frattocchie e dite anni fa da Armando Cipriani in un simpatico libro perché egli a Frattocchie vuol affermava di voler praticare la pedagogia del parla chiaro non che non lo facesse da altre parti eh per carità facili ma lì in modo ancora più esplicito
Bene nella lezione del dicembre settantuno egli dice di aver usato una volta la formula
Più il socialismo in Occidente più democrazia all'Est ma che ciò avverrà solo nel quadro di una grande svolta Gene di una grande lotta generale
Della quale la distensione rappresenta l'elemento fondamentale
Lo stesso Ripa riporta nel mille novecentosettantotto nella lezione del due febbraio ribadendo che la causa della democratizzazione nei Paesi socialisti è legata all'avanzata della pace anzi né subordinata
Questo approccio sta assieme alla compiuta accettazione di una prospettiva di unificazione che non si limita più all'ipotesi di una federazione alla dei gol come egli accenna all'inizio della sua conversione europei e qui si apre il problema
Della formula di un'Europa unita dall'Atlantico agli Urali
No formula che
Presenta un elemento in dubbio di equivocità ma che in sé e che forse anche un elemento velleitario non so si è voluto per rafforzare
Franco tagliando un nodo Gordiano una prospettiva che si presentava assai complicato
Amendola però d'altro lato criticava il velleitarismo della formula dell'euro comunismo usata da Berlinguer perché diceva ma oltre a noi italiani gli altri euro comunisti dove sono quanto pesano quanto contano e che fan
Impegnata con eccessiva baldanza
Una pietra d'inciampo notevole per la costruzione di Amendola avvenne con la questione dell'Afghanistan
Non un fatto isolato a mio avviso ma un tassello di quella che lo stesso Piccini aveva definito una politica di potenza del blocco dell'Est
Di certo viene messo a fuoco il nodo del legame tra il PC è il Cuche tra i pc e i partiti comunisti tra i pc e i Paesi del socialismo reale
Secondo il suo
Caro amico e fedele segretario Fabio Pellegrini egli aveva criticato la condanna del pc all'intervento sovietico in Afghanistan
Senza perché mancava un contemporaneo allarme verso il peggioramento dei rapporti internazionali e la minaccia alla pace
Come
Ma forse ma forse pensava anche un altro elemento che non ci possiamo nascondere
Da un lato il pessimismo degli ultimi anni di Amendola perché le prospettive di vita e come si guarda al mondo negli anni finali della vita sono molto diverse da quelle negli anni precedenti
Dall'altro perché vedeva la mancanza di tassi più rapidi e più completi
Per definire nuovi approdi al Partito Comunista Italiano
Oltre a tutto il suo ammonimento del mille novecentosettantuno
Sull'andare verso una nostra completa autonomia organizzativa
Tocca e doppi che dobbiamo perseguire su tutti i piani organizzativo finanziario e politico
Era un accenno un po'sibillino che forse alludeva e forse paventava una rottura
Risulta però singolare che Amendola non avesse obiettato a quanto ne so alle tesi del quindicesimo congresso del Pdci
E in particolare a una nella quale rifugio e la mano brillante e precisa di Paolo Bufalini che mi permetto
Di legge
Per superare la crisi della distensione deve essere nettamente solennemente riaffermato che non ci sono motivi che possono giustificare l'ingerenza o l'intervento nella vita interna di uno stato non è ammissibile violare l'integrità e la sovranità degli Stati per dare sostegno a regimi reazionari
Ma neppure per esportare la rivoluzione per dare lezioni punitive per prevenire minacce più o meno i potenti
Se il principio venisse violato questo significherebbe nel mondo di oggi avviare un processo di reazione a catena che può arrivare fino a una conflagrazione genio
Credo che questa indicazione
Abbia
Una validità che va aldilà il settantanove le questioni dell'Afghanistan e di cui ancora oggi dovremmo come dire
Tenere il il dovuto conto
Oggi logicamente il mondo è cambiato non sta a me ricordare a tutti noi che viviamo quanto è cambiato dall'epoca di Amendola e da quegli atti
Oggi e c'è la problema poiché c'è il problema è la riconquista di un nuovo europeismo nell'era della posta globalizzazione di fronte all'insidia di nuovi nazionalismi da un lato e di nuovi populismi dall'altro è un compito
Forte e difficili
A cui a me pare si è messa mano in modo ancora troppo incerto e di si è messa mano in modo incerto in Europa anzitutto che la palestra su cui andrebbe portata avanti questa questa Vacca io ricordo che in una nota ditte di risparmio di Gramsci nei Quaderni dal carcere egli nel mille novecentotrentuno all'utente
Alla prospettiva dei federalisti che sulla base di processi concreti della realtà economica e sociale
So hanno in sei la prospettiva di qualche cosa che vada verso una forma di integrazione dell'Europa
Una
Bradley nota che ha in sé un carattere di grandi anticipazione
Illuminante da parte di questo mondo nostro
Caro antico amico il fondatore chiuso in una cella nel carcere di tre anni
Ma ecco io vorrei con tutta la la diversità del caso dire che qualche cosa di via anticipazione nel suo nella sua ambito l'ho avuto anche
Giorgio Amendola e chiudo con una frase è inutile cercare frasi molto belle quando c'è chi le ha già usati con una frase di Luciano Cafagna che disse alla convegno su Amendola del mille mi pare due mila uno se non vado errato
La grandezza di un uomo politico
Cita qui le parole di Spinelli a Strasburgo la grandezza di un uomo politico sta nella sua capacità di aprire strade nuove e Amendola saputo aprire strade nuove per il suo partito e poi aggiunge
Forse più che aprirà le le indico o ne indicò la direzione
Ma di certo era per il progresso della democrazia italiana la direzione giusta e di questo credo che dobbiamo ancora ringraziare
Grazie al professor Matteoli non solo per la sua ricca relazioni ma anche perché per primo ha immaginato la possibilità di questo di questo convegno e poi ha dato un contributo fondamentale alla sua realizzazione sì sì non ci sono questioni su cui i relatori vogliono particolare tornare o spunti che possono aver ci sono domande spunti che possono aver suggestionato qualcuno dei presenti
Chiudere
Sì
Raccogliamo o altre domande osservazioni suggestioni quello che che
Che potete
Se non ci sono altri allora Provenzano Simone
Presidente
Ma no Prospero questo è un argomento che affrontiamo in federazione il partito a Torino e non in questa sede se c'è però una cosa che vorrei dire che anche anche questa
Diciamo è una lezione che io traggo da questa giornata da questa discussione
A differenza che cinque anni faccio quattro anni fa quindi cinque l'anno prossimo
In cui si era impostato una campagna elettorale secondo me in un modo rischioso cioè l'idea dello scontro tra europeisti e sovrani cisti
Con tutta l'ambiguità che sottende questo termine sopranista io credo che mai come in questo caso ci sia veramente lo scontro sarà tra due idee di Europa profondamente dire se l'idea di Europa non è solo una come abbiamo visto oggi qui
Anche la destra a differenza che nel due mila diciannove con le ne ormone in cui esprimeva un nazionalismo è un sovrani Isma'molto accentuato oggi esprimono idea di Europa
Un'Europa delle nazioni un'Europa
Segnata da un'ideologia che è quella di Dio patria e famiglia un'Europa
Molto volta Ester comprensibilmente vista la minaccia che arriva dall'invasione all'Ucraina di Putin ma che rischia di spostare l'asse del baricentro geopolitico
Europeo verso il i baltici e verso la Polonia che esprime un'idea precisa d Europa nel questo richiamo credo opporre una visione che allo stesso tempo tiene insieme l'interesse nazionale che è un interesse di una maggiore integrazione europea di una maggiore solidarietà europea guidata dal dai paesi
Fondatori dell'Europa e dal cuore dell'Europa dove albergano con mille difficoltà il nucleo delle forze progressiste delle forze socialiste democratiche europea
Credo che questa sarà il cuore della battaglia politica che va esplicitata a mio avviso tra due idee di Europa profondamente diverse Mada vero sarà il momento di un'altra discussione oggi ti posso dire solo con Amendola al lavoro e alla lotta
Ancora tutti
Buona serata