Rassegna stampa estera

Quel giorno gli scrutatori di radio radicale giovedì diciotto maggio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta tra i temi di cui parleremo quest'oggi la guerra della Russia contro l'Ucraina in particolare ci concentreremo su un commento pubblicato dalle mondo a firma Sylvie Kauffmann
Il fantasma di Bucarest plana Suvini Orso cosa cioè dietro questo titolo
La NATO non può permettersi un nuovo fallimento sull'adesione di Kiel nel due mila otto il vertice dell'alleanza atlantica a Bucarest
Sì chiuse con un compromesso disastroso
Porte aperte della NATO per Ucraina Georgia ma in realtà infatti porta chiusa
In vista del vertice di Vilnius che si terrà a luglio la dinamica tra americani ed europei si è invertita perché all'epoca erano gli americani a spingere per l'ingresso di Kiev veti inglesi
Questa volta sono alcuni europei i baltici i nordici e altri Paesi dell'Europa
Centrale e orientale poi torneremo sulla Turchia le presidenziali il ballottaggio del ventotto di maggio
Le ripercussioni di una probabile vittoria di Recep Tayyp Erdogan proprio sulla NATO con un editoriale del Times secondo il quale
Un terzo mandato di Erdogan come presidente minerebbe le speranze della NATO di avere un partner più affidabile
Prevedibile
Un Paese vicino alla Turchia spesso in conflitto quanto meno politico con Ankara e la Grecia Grecia che domenica andrà a sua volta al voto per le elezioni legislative
E su questo leggeremo l'editoriale dalla Financial Times
Che riconoscere la il rilancio economico della Grecia
Ma si tratta ancora di lavori in corso l'uscita di Atene dalla crisi del debito è stata impressionante ma il prossimo governo dovrà continuare a costruire sulla base delle riforme che sono state fatte in questi anni
In particolare su impulso della cosiddetta troika fondo monetario internazionale Commissione Europea Banca Centrale
Europea cominciamo però dalla guerra della Russia contro l'Ucraina negli ultimi due giorni c'è stato un vertice del Consiglio d'Europa a Reykjavik in Islanda
Dove è emersa la possibilità di una coalizione per per fornire dei getta dei caccia e in particolare degli F sedici A chi arriva anche se nel corso della giornata di ieri
C'è stato tutto un rimpallo di responsabilità su chi dovrebbe fornire a questi aerei e quasi tutti si sono rivolti a Washington nel frattempo si sta iniziando a discutere di quanto dovrà o meno cadere a luglio quando si riunirà il prossimo vertice dei capi di Stato e di governo
Della NATO dell'alleanza atlantica prendiamole mondo di oggi un commento a firma Sylvie Kauffmann il fantasma di Bucarest lana su Vilnius
Il titolo
Perché Bucarest perché nel due mila e otto ci fu un vertice della nato a Bucarest che si chiuse con un compromesso disastroso fondamentalmente lasciando l'Ucraina e la Georgia alla porta di ingresso porta però che rimasta chiusa
Questo alla fine secondo alcuni Paesi ha incitato Putin ad andare in guerra nel vertice di Vilnius di luglio occorre fare altrove scrive le monde nella storia tortuosa delle relazioni tra la Russia di Vladimir Putin i Paesi dell'Alleanza tra antico
Un episodio appare come un momento chiave il vertice della NATO a Bucarest dal due al quattro aprile due mila e otto un punto all'ordine del giorno esplosivo
Molto monopolizza all'epoca l'Energia dei leader riuniti nella capitale rumena si tratta dell'adesione dell'Ucraina e della Georgia
Al termine di una battaglia omerica tra George d'avvio Bush a favore e Angela Merkel e Nicolas Sarkozy contro un compromesso zoppicante viene trovato i due Paesi hanno vocazione a diventare membri della NATO un giorno ma senza precisare quando quindici anni dopo il tema torna sul tavolo di un nuovo vertice della NATO quello di Vilnius l'undici e il dodici luglio in un contesto però drammaticamente diverso non solo l'Ucraina Georgia non sono riuscite a integrare la NATO
Ma entrambi sono stati invasi dalla Russia la guerra devasta l'Ucraina i protagonisti sono tutti cambiati tranne uno Vladimir Putin
Il fantasma di Bucarest plana dunque sul vertice divini rossa inizi inevitabilmente la questione per questa regione dell'Europa è il presidente russo avrebbe usato invadere l'Ucraina se fosse stato membro della NATO
Caia Callas il premier dell'Estonia prosegue Sylvie Kauffmann non esita un istante in un'intervista a le monde dice
Conquistare l'Estonia sarebbe stato molto più facile che attaccare l'Ucraina se la Russia non c'è attaccato è perché siamo dentro la NATO
L'adesione dell'Ucraina eh la sola via d'uscita per evitare lo un'altra guerra anche in caso di pace
Interrogato sullo stesso tema la sua omologa Lituania in grida Simoni te non ha con il dubbio Bucarest è stato uno dei più grandi errori della storia di questo secolo e fuori discussione ripetere Bucarest avevi osso spiega si munite
Cos'è dunque questo traumatismo di Bucarest nel due mila otto ricorda le Monde Jones abbia Bush si avvicinava la fine del suo mandato sotto
Il suo primo mandato la NATO aveva assorbito con successo i tre paesi baltici nel due mila e quattro che avevano fatto parte dell'Unione Sovietica
I paesi del defunto Patto di Varsavia erano già entrati nell'alleanza con successo
Per Bush l'integrazione dell'Ucraina e della Georgia due ex repubbliche sovietiche la cui popolazione a forti aspirazioni democratiche è un modo per finire in bellezza la sua Freedom agenda
Per questo è necessario che il vertice di Bucarest offra loro la membership
O meglio il membership Aktion clan stato scagliato nel mille novecentonovantanove che apre la procedura di adesione questa decisione però deve essere presa all'unanimità dagli stati membri e qui ricorda le Monde c'è stato il problema
Germania e Francia hanno una visione molto diversa per il loro continente rispetto a Bush temono di provocare Putin che fissa che che si fa sempre più vendicativo sull'allargamento della NATO
Non
Devono fare regali a Bush dopo il fiasco dell'invasione dell'Iraq a cui hanno rifiutato di partecipare attirandosi tutte li rende Washington la cancelliera Merkel e il suo ministro degli Esteri Franco oltre a stand Maya
Determinati a opporsi alla proposta di Bush sono arrivati a Bucarest pronti a combattere si sono concertati anche con Sarkozy
Secondo diversi testimoni il tre aprile la battaglia eh terribile i diplomatici corrono in modo febbrile in tutte le direzioni con in mano bozze pieni di suggerimenti formule nuove per la dichiarazione finale
Il compromesso riafferma la politica Della Porta aperta della NATO
Abbiamo deciso che questi due paesi diventeranno membri ma senza alcun calendario il messaggio la porta aperta ma voi non siete invitati ad entrare
Bucarest è stata un grande casino riconosce oggi Dan Fried che all'epoca aveva partecipato al vertice come vice della segretaria di Stato americana Condoleezza Rice
Per i responsabili americani ed Est Europa il compromesso ha permesso di salvare una facciata di unità dentro la NATO
Ma le conseguenze sono state disastrose perché hanno lasciato Putin credere che gli occidentali non avrebbero avuto il coraggio di andare in soccorso di questi due Paesi
Mantenendo questa zona grigia è stata data lucciole da Putin dicono i Paesi baltici
Quattro mesi dopo quel vertice nell'agosto due mila otto i carri russi entrarono in Georgia e ancora oggi la Russia occupa il venti per cento del territorio di questo Paese
A Parigi e Berlino si continua invece a pensare che cedere a Bush a Bucarest sarebbe stato un errore
I diplomatici dei trentuno Stati membri della NATO attualmente stanno negoziando in vista del vertice di Vilnius l'obiettivo è per l'appunto evitare una Bucarest due punto zero ma come nessuno rivendica l'ingresso immediato dell'Ucraina Paese in guerra perché questo trascinerebbe in modo quasi automatico la NATO nel conflitto in nome della difesa collettiva occorre dunque trovare una formula una road map insomma impegni concreti che permettano di difendere l'Ucraina e di garantire il suo ancoraggio nell'alleanza senza provocare un ampliamento della guerra
Il paradosso scrive si dica Hoffmann è che oggi la situazione si è invertita dentro l'Alleanza atlantica nel due mila ventitré sono gli europei o meglio alcuni di loro che spingono e gli americani che frenano Washington è stata molto attenta attenere alla NATO fuori dalla guerra in Ucraina
Sono i Paesi e l'Unione europea che armano Kiev cioè non la NATO in quanto tale la priorità degli Stati Uniti resta la Cina e John Weiden non vuole ritrovarsi coinvolto in una guerra con la Russia in Europa
Berlino e Parigi si nascondono comodamente dietro alle esitazioni del potente alleato americano
Sono dunque i Paesi baltici nordici dell'Europa centrale che spingono di più la differenza con il due mila otto e che nel due mila e ventitré la loro voce conta è un altro mondo conclude
Sylvie Kauffmann su le monde questo sarà uno dei temi dei prossimi mesi quello delle garanzie di sicurezza perché il rischio che la nuova Bucarest in qualche modo sia sia questa potremmo dire una nuovo Budapest visto il memorandum di Budapest che doveva servire da base per le garanzie di sicurezza all'Ucraina macchie di fronte all'invasione di
Putin
è stato diciamo dimenticato
A proposito di nato
Uno degli ostacoli tra l'altro a a una road map per l'ingresso di Kiev
Potrebbe essere la Turchia di Recep Tayyip Erdogan tanto più che Erdogan si avvia a un terzo mandato come presidente nel ballottaggio delle presidenziali il ventotto maggio almeno questo giudizio del Times di Londra
In un editoriale dal titolo un terzo mandato Erdogan minerebbe le speranze della NATO di avere un partner più affidabile prevedibile
Ora che è più chiaro è risultato del primo turno delle presidenziali di domenica in Turchia
Appare quasi certo che Recep Tayyip Erdogan si stia dirigendo verso un terzo mandato di cinque anni che magnifiche area le speranze tra gli alleati della Turchia
Che i tempi siano maturi per avere ad Ankara un partner NATO più prevedibile i sondaggi avevano suggerito che che mal chimici darò Bluetooth candidato dall'opposizione sarebbe arrivato in testa forse addirittura con più del cinquanta per cento dei voti al primo turno
E invece è stato il presidente uscente a mancare di un soffio la vittoria con il quarantanove virgola quattro
Questo lascia chi dici darò Brooke ha ricevuto il quarantacinque per cento davanti a una montagna da scalare per il ballottaggio del ventotto maggio nel momento in cui sei partiti che hanno sostenuto la sua candidatura si chiedono cosa sia andato storto
Le condizioni sembravano propizia per porre fine ai due decenni di governo autoritario di Erdogan scrive il Times
Molti si aspettavano che un elettorato turco arrabbiato punisce il presidente per la sua gestione pessima del terremoto di febbraio
Dell'economia con l'inflazione galoppante la crisi valutaria l'aggravarsi bella povertà
Per la diffusa corruzione per l'erosione dei diritti umani tutto questo sembrava aver messo in luce l'incompetenza del partito di Erdogan al governo l'Akp
E invece gli elettori turchi temono di più cambiamento al vertice dello Stato nonostante le molteplici crisi che il Paese ha di fronte oppure proprio a causa di quelle crisi secondo il Times
Non c'è dubbio che Erdoğan ci è riuscito a ribaltare il campo di gioco a suo favore ha sfruttato la sua influenza sui media
Costringendo chi dice però più a fare affidamento su You tube sui social media per trasmettere i suoi messaggi il presidente ha fatto incarcerare o immaginare i critici con l'aiuto di tribunali pieni di giudici fedelissimi
Ma ormai c'è consenso sul fatto che le elezioni di domenica sembrano riflettere correttamente l'intenzione degli elettori
Chi vince la Roma lo ha promesso di continuare a battersi ma è difficile vedere dove potrà andare l'opposizione da qui in avanti in effetti la migliore speranza di chi dice da Roma un potrebbe risiedere nei mercati che hanno reagito violentemente alle prospettive di altri cinque anni
Di governo dell'Akp facendo salire alle stelle il costo delle assicurazioni contro il rischio di default della Tour
Sia ma è la dogana potrà contare sul fatto che la banca centrale utilizzerà nelle prossime due settimane le riserve per contrastare ulteriori ribassi della lira già in calo del settantasei per cento sul dollaro rispetto al due mila diciotto
La promessa di Erdogan di aumentare del quaranta cinque per cento gli stipendi del settore pubblico aiuterà a calmare la rabbia popolare per l'inflazione che attualmente al quarantaquattro per cento una crisi economica non è nell'interesse di nessuno compresi gli alleati occidentali della Turchia che temono ulteriore imprevedibilità
Ma la necessità di Erdogan di mantenere il sostegno internazionale da anche al all'Occidente
Una certa influenza influenza che l'Occidente farebbe bene a utilizzare per il Times il primo obiettivo dovrebbe essere quello di garantire l'adesione della Svezia alla NATO che ancora in attesa della ratifica dalla Turchia
Così come la continua cooperazione della Turchia nella guerra
Della Russia contro l'Ucraina
Quanto alla possibilità dell'Occidente di prevenire un ulteriore erosione norme democratiche in Turchia beh questa è un'altra questione conclude il Time il Sud
Domenica tra l'altro domenica prossima ci saranno elezioni in un paese vicino della Turchia paese europeo spesso in conflitto quanto meno politico con Ankara è la Grecia
E molti usano questo questo appuntamento elettorale per fare un po'il Bilancio degli anni seguiti ai salvataggi finanziari della Grecia per esempio Fraktion Times con un editoriale ieri dal titolo il revival economico della Grecia è ancora un lavori in corso ma l'uscita di Atene dalla sua crisi del debito è stata comunque impressionante
Scrive il quotidiano della City nel due mila e quindici la Gretsch era sull'orlo di un baratro economico all'indomani della crisi finanziaria subito debitore aumentato vertiginosamente verrà stato declassato lo status di spazzatura
La cosiddetta troika fondo monetario internazionale Commissione Banca centrale europea cercava disperatamente di tenere la Grecia galla
Le speculazioni sulla sua uscita dall'euro aumentavano
Oggi invece la Grecia è una delle economie in più rapida crescita nell'Unione europea il governatore della sua banca centrale si aspetta che quest'anno riconquista il rating di investimento l'inversione di tendenza deve essere applaudita ma con la Grecia che domenica andrà alle urne
è fondamentale che il prossimo governo basi il proprio lavoro sui progressi che sono stati realizzati a fatica finora
Le basi per il rilancio economico erano state forgiate dai successivi governi che hanno varato misure di austerità
E riforme tra cui aumenti delle tasse controlli salariali del settore pubblico o modifica della legislazione delle pensioni
Per soddisfare le condizioni dei pacchetti di salvataggio nel due mila diciotto la Grecia terminato con successo il suo terzo e ultimo programma di salvataggio la scorsa Estate uscita dal monitoraggio post programma
Sebbene la pandemia abbia portato un aumento del debito lo scorso anno il rapporto debito PIL della Grecia è diminuito di oltre venti punti percentuali
E il governo tenuto un piccolo avanzo primario la maggiore prudenza fiscale significa che lo spread tra il debito greco e quello tedesco è diminuito drasticamente
Rispetto all'apice della crisi del debito della zona euro oggi la Grecia e livelli di spread dell'Italia
Dal due mila diciannove il primo ministro Chiriaco sinistra attacchi Iss leader del partito Nuova Democrazia ha condotto una politica economica pro impresa relativamente ortodossa
Investimenti esteri indiretti e le esportazioni sono cresciuti il peso ora e del sei virgola quattro per cento al di sopra del livello pre pandemia ma il successo ottenuto fino ad oggi non deve rendere il Paese Cecco
Sulle riforme che sono necessarie per il futuro
La Grecia ancora al più alto livello di debito nella zona euro l'economia ancora un quinto più piccola rispetto il due mila otto
Gran parte del recente miglioramento dei parametri del debito è stato determinato dall'inflazione l'alto costo della vita aggravato le sofferenze dei greci dopo anni di ostilità alla quota di persone a rischio povertà o esclusione sociale la più alta
è una delle più alte dell'unione europea
Poi c'è stato uno scandalo di intercettazioni
Sotto la direzione del nipote Di Mizio Takhisis
Sono stati spiati politici giornalisti e questo ha offuscato la reputazione del primo ministro sottolineato i problemi della Grecia con lo Stato di diritto
Il governo è stato anche accusato di respingimenti legali di rifugiati le sue frontiere e di una preoccupante deriva ha proposto di pluralismo dei media la tragedia ferroviaria di febbraio evidenziato lo Stato precario di alcuni servizi pubblici e delle infrastrutture
Le elezioni di domenica potranno poi incertezza politica perché Nuova Democrazia non avrà la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento la Grecia potrebbe tornare al voto quest'estate e potrebbe esserci la necessità di dover fare una coalizione tra Nuova Democrazia il Pasok si Rizza il partito d'opposizione delle Strama sinistra sta spingendo per una politica fiscale più espansiva ma non è chiaro fino che punto
Chiunque salirà al potere dovrà lavorare sulla base dei progressi realizzati nell'ultimo decennio
Le cose sono positive tra l'altro ci sono i trenta virgola cinque miliardi per ricoveri Fanny che offre alla Grecia una finestra unica per rafforzare le sulla sua economia
E ridurre ulteriormente il debito le priorità dovrebbero essere diversificare l'economia per andare oltre la dipendenza dal turismo promuovere la crescita degli investimenti di capitale
E più ampie riforme dei servizi pubblici e della giustizia la Grecia ha sofferto negli ultimi dieci anni
Ma i suoi sacrifici hanno permesso di conquistare un'opportunità quella di trasformare la sofferenza in prosperità ma
Non si devono perdere di vista gli obiettivi che portano a questa ricompensa così i fan Soltan ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale