La tenerezza e la Giustizia. La tenerezza è un modo inaspettato di fare Giustizia (Papa Francesco)

è bello vedere questa palestra piena ci sono cinquecento posti a sedere più risvolti dietro
Quindi siamo molto contenti perché recuperiamo tre anni di di arretrato che cosa ricorda di non abbiamo voluto fare il convegno annuale dei ristretti Orizzonti salutò il professor Ceretti
Io ricordo l'ultima intervalli posso Ceretti del due mila diciannove quando ci parlano di resilienza di comunità
Mi appassiona tanto quella quella lezione che feci un po'giù un progetto dentro il carcere sulla resilienza avrei voluto che lo coordinasse lunedì ma stava forse in Brasile essa ecco stava in Brasile e quindi non l'ho fatto senza di lui e saluto il nostro Provveditorato a dottoressa Maria Milano che poi porterà un saluto a tutti voi saluto i presidenti del tribunale di sorveglianza dottoressa Linda Arata
Presidente tribunale di sorveglianza di Venezia non so se è arrivato il presidente Bortolato
So che dovrebbe arrivare i magistrati di sorveglianza dovrebbero arrivare l'assessore Bonavina in rappresentanza del Comune di Padova
Poi c'è anche il Garante comunale insomma saluto tutti voi nostri ospiti relatori
Cosa dire
Saluto anche Ornella Favero che ha avuto questa bella intuizione no
Partirei da una fase dato dal discorso di Papa Francesco che ho avuto il piacere la fortuna di conoscere in due occasioni una delle quali è stata la via Crucis vi ricordate nel due mila venti papa Francesco ha voluto che quella in piena pandemia la via Crucis fosse svolta la liturgia da dal mondo carcerario con le lettere dei detenuti c'ero io don Marco c'era un commissario di polizia penitenziaria c'era un ex detenuto un volontario e poi un'altra cosa e ho conosciuto Papa Francesco con dei detenuti che andavamo in permesso premio devo dire che la grande forza di volontà Cesco della comunicazione una comunicazione semplice fatta di parole semplici che arrivano al cuore alla mente
Della gente di qualsiasi estrazione sociale
Quindi le parole di Papa Francesco aprono veramente un ventaglio di tematiche e l'intuizione di Ornella è stata quella di inserire queste tematiche in questo ricco programma
Che analizza criticità del sistema sociale dell'informazione del sistema penitenziario quindi un'analisi è un approfondimento grazie ai nostri i nostri relatori e quindi
Lo schema è classico alle ore tredici tredici e trenta pausa pranzo apposi continua fino alle diciassette e quindi sarà una giornata veramente lunga anche faticosa
Però sicuramente ne usciremmo tutti più ricchi sia comunista professionale che personale quindi io non faccio altro che augurare a tutti buon convegno do a Ornella
Che Anci Chopard parlare prima il saluto del nostro provveditore alla dottoressa Maria Milano che ci teneva apportarvi il suo il suo saluto
Buongiorno a tutti
Io sono un po'meno spigliata del dottor Mazzeo che ringrazio per l'invito che anche delle sorelle fabbro io le chiamo così Ornella Rossella che hanno voluto che questa mattina fossi presente
Dicevo che sono meno spigliata e quindi leggo e non parlo a braccio
Tutte le volte che vengo invitata da qualche parte è un momento per me importante perché è un momento di riflessione e allora vi ringrazio prima di tutto per
Per darmi questa possibilità ha scritto qualcosa su questo
Sui temi che stamattina verranno affrontati
E
Vorrei soffermarmi sul titolo la tenerezza e la giustizia e ancora di più sul sottotitolo che fa riferimento a una frase di papa Francesco la tenerezza è un modo inaspettato di fare giustizia
Due concetti così apparentemente DiVersi quale giustizia e tenerezza nella stessa frase
L'affermazione forte
Ci ci dice che la giustizia può essere esercitata anche in presenza della tenerezza un'affermazione sorprendente ma soprattutto coraggiosa
Perché ci vuole coraggio tanto coraggio e tanta forza d'animo per esercitare la giustizia con tenerezza la tenerezza e coraggio senza violenza forzata assenza durezza
Pensando a questa giornata di studi ne è venuta in mente un libro di Elvio Fassone fine pena ora è la storia vera della corrispondenza epistolare tra un giudice e il giovane da lui condannato all'ergastolo
Un ottimo esempio di come la giustizia può avere un volto umano e da essere compassionevole nel senso che terminò etimologico del termine cioè di provare emozioni con un esempio che ci ricorda che la tenerezza garantisce il fondamentale diritto della alla sicurezza ricordandoci che nessun uomo è interamente definito solo dal suo reato
E che è dovere di una democrazia e cioè di una società che voglia definirsi civile
Credere alla funzione riabilitativa dell'appena e agire di conseguenza
Se si comprende che tenerezza giustizia possano essere pro complementari si vedono bene i limiti del modello prettamente punitivo
E si capisce il valore di quelle modalità che accrescono la responsabilità del condannato proiettandolo verso un percorso di recupero finalizzato a riannodare i fili del tessuto sociale che il reato ha di fatto preciso
Ogni reato rappresenta infatti una lacerazione del contratto sociale alla base della convivenza
A venire danneggiati non sono soltanto le vittime individuali del reato
Ma anche la società nel suo insieme società che è vittima ma al tempo stesso attore del processo di ricostruzione del tessuto sociale
E quindi del recupero del condannato che non essendo definito come dicevo prima unicamente dal reato che ha commesso
Alle sue fregia ditta le sue difficoltà che vanno comprese
Poi c'è una parte che mi accompagna mi ha molto colpito del convegno che sono le testimonianze
Le testimonianze delle madri le testimonianze de il Padrino ma delle madri ma penso anche ai padri e a tutti coloro i quali sui quali cadono gli affetti della carcerazione
Allora viene richiesto di sostenere il percorso è riabilitativo dei loro cari alloro quindi vengono richiesti atti eroici
Credo che debbano essere sostenuti e non lasciati soli nelle difficoltà nel dolore e anche nella vergogna è fondamentale ricordarci che questo supporto è dovuto e deve provenire da chi dalla società civile
E perché perché il carcere è parte della società civile grazie e buon lavoro
Buongiorno a tutti a tutti io sono Dolfo Cecchetti
Sono felicissimo di essere qui con tutte voi con tutti voi
Dove dove eravamo rimasti
Questa la frase che Norberto Bobbio
Rivolse ai suoi studenti e alle sue studentesse quando tornò nella sua classe
Università Ca'dopo l'interruzione del suo insegnamento dovuto alla seconda guerra mondiale agli orrori del nazifascismo
Molto più timidamente pudicamente voglio anch'io ripartire da queste parole dove eravamo rimasti
I nostri incontri qui al carcere due Palazzi organizzati dalla redazione di ristretti Orizzonti che si sono protratti per anni con la magistrale silenziosa
Regia di Ornella Favero hanno subito un brusco e repentino silenziamento
Come del resto tutte le manifestazioni sportive musicali teatrali culturali
Che comportavano assembramenti vicinanza relazioni disabili
La padre mia Daccò avete diciannove ci ha costretti a interrompere ogni relazione interpersonale
E
Ho relazioni che di per sé erano già state
Un po'interrotte e vorrei partire da una felice espressione
Di una straordinaria
Pensate dice filosofa Elena Pulcini che purtroppo è mancata proprio durante e a causa del Compeed
Che nella nostra società tardo moderna ha definito gli uomini le donne come delle Monaldi ire latte
Che cosa voleva dire in poche parole Elena Pulcini rito eccetera di ferendosi a questa espressione espressione che copie Darienzo ancora più concreta
L'età globale capitalizzando la passione e la pulsione alle limitatezza e moltiplicando le ragioni dell'insicurezza ha prodotto una inquietante configurazione dell'individualismo narcisistico
E delle sue patologie
Dando origine a un mio onnipotente a un mio entropico autoreferenziale conformista simile e slegato la cui tipologia
Attraversa i confini statuali e nazionali e le distanze geografiche etniche o religiose
Riproducendo modelli e stili di vita desideri seriali con la forza li Bellante dell'indifferenziato azione e della mimesi che tutto ogni forma senza nulla comunale
Ecco sull'incertezza di questi legami che si è innescata la pandemia provocando voragini ancora più incolmabili nelle relazioni già di per sé slegate
è soprattutto durante la crisi pandemica che li io si è via via sciolto da ogni vincolo diventando un attore di dissoluzione più che di legami siamo più piombati sempre più dentro a quel silenzio del noi che è anche il titolo di un libretto scritto con molta acutezza da Niccolò Nisi boccia nel quale l'autore ragiona sull'isolamenti individuale cui fa da contrappunto nella nostra epoca un ritiro sociale e il ritrarsi sempre più drammatico dalla e della politica
Intesa come pensiero lungo politica che come tutti noi sappiamo si è ridotta poco più
Di un'amministrazione tecnica dell'esistente esistente che al contrario andrebbe invece cambiato e trasformato
Ora non senza angoscia reputo che sia in estrema sintesi quello descritto così bene dalla compianta Elena Pulcini a darmi Colognesi goccia il clima socio politico
Culturale in cui eravamo gettati già prima di lasciarci
Da dove vogliamo ripartire dunque Ornella ha scelto per riprendere slancio
Anche al fine di trattare i temi hanno i più cari che sono quelli che ruotano intorno alla questione giustizia
Di farci inondare dalla bellezza e per farla presa a prestito come è già stato detto alcune parole di papa Francesco
La tenerezza è un modo inaspettato di fare giustizia
Queste parole su tenerezza e giustizia sono state pronunciate in occasione del centocinquantesimo anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale
Nell'ascoltare il discorso di Papa Francesco si comprende innanzitutto che
Il signore non toglie tutte le debolezze ma ci aiuta a camminare con le debolezze queste sono sue parole naturalmente prendendoci per mano
Ecco senza questa rivoluzione della tenerezza perché ci vuole
Una rivoluzione della tenerezza anche laica
Soprattutto laica rischiamo di cammino eventi imprigionati in una giustizia che non permette di rialzarsi facilmente che confonde
La redenzione con l'appoggio Inter con la punizione
è giusto che chi ha sbagliato paghi dice papa Francesco per il proprio errore ma è altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa Zimmer redimersi
Naturalmente dal proprio errore non ci possono essere condanne conclude
Papà senza finestre di speranza
Un'altra storia inizia qui
La giustizia come ricomposizione mi permetto di riprendere il titolo del libro che pochi anni addietro ho scritto con Marta Cartabia dove sottolineavamo come la matrice di una giustizia
Capace di ricomporre le fratture provocate dai reati potesse essere individuata nell'avversione a ogni espressione di crudeltà
Il sistema penale per come l'abbiamo osservato sembrerebbe corrispondere almeno in parte a una razionalizzazione della crudeltà
Proprio perché la società continuerebbe anche integrarsi dall'interruzione dell'ordine generata dalla condotta deviante per mezzo di un trattamento prevalentemente crudele male violenza ritorsione pene fini a se stesse
Prima di ogni altra cosa pertanto ciò che andrebbe epurato dal linguaggio e abolito dalle pratiche mondane non solo quelle penali è proprio la crudeltà
Ma perché è ingiusto che alcune istituzione siano deputate a generare sofferenze nei confronti dei consociati
E perché prima ancora bisogna scegliere di non essere crudeli
Fra gli studiosi più influenti che si sono accostati a quest'ultimo dilemma va hanno operato un filosofo post metafisico che si chiama Richard Orti seguendo il filo del suo ragionamento non è rinvenibile alcuna base teorica per rispondere alla domanda sul perché rigettare la crudeltà
Che a suo giudizio dovrebbe essere rifiutato soltanto perché orribile chiunque ritenga esistano retoriche solide e fondate rispetto a questo genere di interrogativi e risposte
è considerato dagli orti un metafisico che credi non morde né a temporale e immutabile
Tuttavia non disporre di una teoria in grado di superare questa contingenza non sedie significa che si debba tollerare la crudeltà praticata da un individuo nei confronti di un altro o viceversa quella messi in atto dallo Stato via pena di morte o incarcerazione
Modelli e forme di solidarietà sono di ben desiderabili
Benché non siano concepiti come assoluti e universali
Non siano svelati dalle profondità nascoste
Della conoscenza ontologica e non debbano essere scoperti
In breve la solidarietà non la si scopre con la riflessione al contrario deve essere creata nelle contingenze del linguaggio come stiamo facendo noi oggi qui cercando di parlare e rendendoci più sensibili alla particolare sofferenza l'umiliazione subite da persone anche sconosciute
Con una sensibilità così accresciuta diventa più difficile disinteressarsi degli individui diversi da noi pensando che non dà Papisca hanno come la paghiamo noi
Ecco allora appare in tutta la sua immediatezza la richiesta di tenerezza di padre Francesco di papa Francesco
Ecco chiudo dicendo che io ritengo che Eugenio Borgna lo psichiatra che di scuola fenomenologica che tutti amiamo
Sappia dare ulteriore slancio alla dimensione dell'attinenza in un suo libro che ha per titolo proprio questo lemma tenerezza
La tenerezza scrive Bordogna cambia il nostro modo di vivere il nostro modo di curare
Aiutando a immedesimarsi nella vita interiore degli altri
E di farmeli emerge che attese e speranze
La tenerezza e ponte che ci fa uscire dai confini del nostro io dalla nostra soggettività
Ci fa partecipare alla interiorità degli altri ascoltando nelle richieste di aiuto che giungano non solo dalle parole ma dai volti dagli sguardi dal sorriso e dalle lacrime
La tenerezza ci fa sperimentare il corpo come corpo vivente nella carezza e non solo come corpo anatomico come corpo che si apre agli orizzonti della trascendenza
E non ha chiuso nella prigione della dell'immanenza
Nella tenerezza si incrinano le barriere che separano le une dalle altre persone
E si rinnovano gli slanci del cuore che sanno creare relazione infondate sulla reciprocità
Si ha paura di guardarsi negli occhi temendo di essere avvicinati anche solo al fine di essere richieste di qualcosa
Sono stati d'animo che si possono anche comprendere ma che indicano la trasformazione della paura in una esperienza estrema che non consente più di valutare nazionalmente i nostri comportamenti
Ferendo la nostra dignità e quella degli altri e chiedendoci chiudendoci in una condizione di arido isolamento la tenerezza e insomma di aiuto nella temeraria sfida alla routine e alla banalità alla Partia all'indifferenza all'impazienza e alla noia
Ecco io credo che se noi ci teniamo queste parole nel cuore oggi potremmo ascoltare davvero con delle orecchie diverse gli interventi che si susseguiranno
Era soprattutto quando usciremo di qui avremmo la capacità di forse avere un po'di più
La forza di guardare le persone negli occhi e di costruire relazioni dove la reciprocità
E più capace di abitarci grazie
Allora Buongiorno tutte grazie di essere venuti in tanti nonostante i disastri di questi giorni quindi ringraziamento davvero alle persone che hanno avuto voglia di fare questa fatica
Leggo sul rapidamente un messaggio del vice della vice capo del del Dipartimento amministrazione penitenziaria e poi
In riferimento al suo cortese gradito invito relativo alla giornata sul tema la tenerezza e la giustizia
Con la presente spiace comunicare che per sopraggiunti impegni istituzionali non potrò essere presente come avrei voluto rivolgo a lei ed a voi tutti un caro saluto sperando di vederci presto Lina Di Domenico
Allora
Io ha però con come sempre cioè quando mi segno degli appunti sulle cose che vorrei dire poemi mi accorgo che devo sempre rivoluzionare tutto perché succede qualcosa di brutto livello però
Questa forse il positivo e il negativo di questa esperienza è un'esperienza
Drammaticamente difficile che però costringe sempre a pensare rivedere e non avere schermi perché non funzionano tanto non funzionano allora nei giorni scorsi è successo di tutto molte gare cose negative io non non ho mai
Fatto questa
Questa attività questa esperienza nascondendo le cadute fallimenti gli inciampi perché credo che facciano parte
Oltre che della vita fanno parte in particolare di storie di persone che sono finite in carcere per aver commesso dei reati quasi sempre non sempre
E comunque i percorsi non sono quindi lineari un un impara improvvisamente stando in carcere a essere un cittadino modello e credo che questo sia questa sia la prima considerazione che voglio fare io ho sempre deciso di raccontare il fallimento in questi giorni abbiamo avuto un conflittuale cioè conflitto un un'aggressione un conflitto gravi per cui una della per delle persone che doveva parlare è finito in isolamento
Anzi ci sono stati altri episodi perché ripeto ripeto io vorrei su questo non tacere non non è nella nella mia abitudine perché perché credo che se noi abbiamo a cuore
I percorsi di cambiamento di rieducazione chiamiamoli come vogliamo
Credo che una delle prime considerazioni per una giustizia tenera nel senso di umana sia proprio questo di capire capire che ci sono gli errori e le cadute anche anche gravi
Però io poi ho trovato in questi anni è ottima il senso di questa perché non nascondo che queste cose
Insomma sul fanno male stand eludono e certi però ho trovato la forza in questa idea che semina noi seminiamo coi il raccolto è estremamente vario e a volte a volte avviene dopo anni
Il quale ori ho ritrovato un vecchio articolo in cui una un ergastolano evaso da un permesso che faceva parte del nostro gruppo dopo
Qualche tempo è stato riarrestato e mia scaccia subito una lettera di scuse
Raccontandoci però che lui non aveva più avuto la forza di commettere reati quando era latitante cioè voglio dire credo che che questo sia il senso di disseminare di sapere che i risultati si vedono magari dopo anni o non si vedono o sono complicati o arriveranno io penso che i risultati ci siano puoi perché qualcosa resta nelle nelle persone qualcosa resta di queste di queste esperienze per cui o dovrò rivoluzionato
Il mio intervento perché parto tutto da un altro detenuto che doveva che era un'altra persona tenuta che ero da parte importante della redazione è stato trasferito a Parma e anche lì c'è per un'indagine in corso e non voglio entrare nel merito e non sono di quelli che pensano poverini o non hanno senz'altro è non ha fatto niente io non lo so
Dico però che ripeto io voglio così l'ho sentita questa persona mi mi ha scritto dopo leggere un pezzetto del suo della della di una sua lettera però io vado avanti perché so che ha quando noi parliamo di dare una seconda possibilità
Cioè qualche volta credo che ne abbiamo date dieci possibilità è sbagliato no io non credo che sia sbagliato la sfida è questa cioè ci sono persone a cui basta
Hanno capito subito e basta poco e basta dargli da bere una seconda possibilità ce ne sono altre che cadono di nuovo e le possibilità che si danno sono tante però io penso che valga la pena a me piace sempre ricordare quello che ha detto Agnese Moro
Che non bisogna dare per persa nessuno non bisogna buttare via nessuno
E
Breve sarà aggiungo soltanto un un paio di
Di di riflessioni e poi voglio iniziare subito con il primo capitolo e
Cioè perché questo questo tema della tenerezza della la giustizia io quando ho iniziato a fare volontariato iniziato a fare i ristretti Orizzonti
Non ero così
Dura come dire cioè non pensavo acque a a questi dati a questi aspetti a volte anche crudeli del sistema della giustizia
Però in questi anni li ho visti in ghiaccio gli io poi penso che se una persona fa bene il suo mestiere è un bravo magistrato un bravo avvocato un brava insomma
Un bravo operatore della giustizia
Non si sente colpito credo se si parla di quella parte della giustizia che non funzione che è crudele però c'è una parte la giustizia che crudele io la vedo in tante cose lo vedo nelle sue non lo so nelle storie di tanti detenuti stranieri lo vedo nelle storie degli ergastolani nell'atteso nelle attese senza fine
Per avere un permesso per poter mettere finalmente un piede fuori lo vedo
Nel nelle attese dei familiari e sono contenta che oggi ci siano molti familiari anche dall'estero è una bella cosa mi fa molto piacere
E quindi poi aspetti crudeli della giustizia lo vedo nel fatto che come
Si è definito una persona detenuta noi siamo a volte un fascicolo vivente ecco questo mi ha fatto molto riflettere vedo qui dottor Bortolato che ne
Che non fa parte di quel più di quella giustizia crudele
Ma anche altri ma ecco quello secondo me la cosa più più brutta esattamente questa quando una persona diventa un fascicolo vivente
E si fa presto a dirgli ma devi avere pazienza ma troppo uno dopo trent'anni di carcere pensate che possa aver esercitare a Vieri pazienza io credo che sia disumano chiedergli di avere pazienza si può dire qualsiasi cosa si può dire
Deve aspettarsi Madia devi avere pazienza
Non è facile insomma ecco
Queste
Dopo anni anni e anni di di carcere
Quindi e infatti trovo non è un caso che l'altra faccia della della pazienza e la rabbia leggevo qualche giorno fa un titolo di un di un di un testo che ha scritto una persona del detenuta della redazione che poi parlerà spero che aveva il coraggio e mi sono ho trovato in un breve testo dieci volte più usata la parola rabbia
Perché la rabbia è una componente molto forte
E e la rabbia secondo me viene come dire
Annullata va proprio quando c'è una giustizia che sa essere umana Tenera non nel senso di molle di poco efficace no tenerezza può essere anche nella severità però con il quando mantiene questo tratto umano diventa una è tutta un'altra cosa quindi la rabbia va disinnescata e finisco la rabbia va disinnescata per questo anche per
Quelle storie di persone che hanno fatto in questi giorni disastri
Io li sono io credo che noi stiamo cercando di avviare proprio in collaborazione con con il personale qui devo dire personale in quel che comincia su questi temi ad avere voglia di di confrontarsi un percorso di mediazione perché
La giustizia riparativa non è semplicemente non il il rapporto tra reo legittimamente piaccia dalla giustizia riparativa prendere il metodo la capacità di ascolto che ti insegna
E papà capacità di affrontare i conflitti in modo diverso anche conflitti fra due detenuti anche conflitti di questo tipo per cui ecco spero che
In in questo carcere si riesca ad affrontare questi conflitti con questi strumenti che sono un po'meno crudele rispetto a quelli della
Di cui parlavo prima ecco
Basta vorrei ringraziare tutti
Anche io ringrazio sempre lo faccio adesso piuttosto che alla fine perché c'è tanta gente la polizia penitenziaria che qui
A davvero dimostrato una voglia di
Del via essere una presenza diverso hanno una presenza che si occupa solo della sicurezza ma una presenza che comunque vede le persone che ha davanti e attenzione per quelle persone e dialoga e dialogo a questo mito
Ecco basta voglio chi chiudere su questa idea di dialogare
Allora cominciamo il primo complicato capitolo che vorrei chiamare qui
Ci sono degli studenti gruppo un gruppo di studenti del
Del Liceo Galilei perfetto che ne andiamo tutti qui così Tommaso assolte
Venite qui
Scusate allora introduco questo capitolo sul sulla il rapporto tra studenti
E persone detenute e questo progetto devo assolutamente farlo per legge leggendo poche righe ieri sera quando sono tornata a casa quella vigilia di queste giornate è sempre faticosissima quando sono tornata a casa ho trovato un testo dice gli studenti stanno cominciando a mandarmi dei testi di riflessione per un concorso trovato un testo di una ragazza dell'istituto scalcia Arlacchi devo leggerne qualche riga perché secondo me a assolutamente capito
Tutto allora
Scusate
Quegli uomini racconta di un incontro in carcere qualche giorno fa attardare fra Lalla le sue la sua Clark la sua scuola e la redazione
Allora scusate
Quegli uomini avevano comunque accettato di ammettere il fallimento della propria vita davanti a chi invece la vita la tutta davanti a sé
Quegli uomini si sono messi a nudo raccontando i propri errori a dei giovani per cui forse sarebbero voluti essere degli esempi da seguire non da evitare di invitare tuttavia allo stesso tempo mi sento di dire che teme dei maestri in un certo senso lo sono in quanto si impegnano a riferire gli sbagli che li hanno portati al sulla cattiva strada
Nella speranza che i ragazzi che vengano ad ascoltarli
Possono riconoscere i segnali che conducono a quella stessa strada la strada del male e che siano in grado quindi di non intraprendere quel cammino per non rovinarsi il viaggio della vita e un un attimo de in parte avrei piacere di portare l'esempio di un anno in particolare che a parer mio ha donato il pezzo migliore del suo cuore a noi aggio più profondo che io abbia ricevuto da questa esperienza Hamming lo avevo notato immediatamente aveva un'espressione calme mortificata nostalgica pentite innocente colpevole quel ragazzo non ha mai alzato lo sguardo era troppo pesante per innalzarsi a guardare noi a incontri incrociare i nostri sguardi ed era come voler comunicare cammin si sentisse dovrà stare in basso rispetto a noi che invece per lui eravamo infinitamente più in alto
Personalmente mi sarebbe davvero piaciuto che distano il test distoglie se anche solo per un momento lo sguardo da quelli infimo vuoto per poterli trasmettere consolazione e approvazione da parte mia
Perché inconsapevolmente mi ha regalato un insegnamento di grande valore ha mi ha mostrato la più nobile reazione che si possa avere di fronte a un proprio errore
Ecco a me lo sentirete dopo
Venite
Non scusa
Dovete
Assenti qua in giù
Buongiorno a tutti io e sono Tommasi
Oggi
Maggio due mila ventitré
Una data
Mi ricorda data del mio arresto io sono un po'stava la mia date del resto è maggio novantatré perciò sono trent'anni
Devo parlare del progetto delle scuole questo mio intervento in un progetto
Emozionante
è un confronto con i giovani
Il giovane insomma
Sono la parte più genuina secondo me
Questo progetto pensavo prima all'inizio ed era un progetto di prevenzione perché noi raccontiamo la nostra storia di come piano piano si può scivolare verso il crimine senza accorgermene
E se un domani qualche ragazzo sì rivedeva in quella storia di cambiare strada
Poi invece ho scoperto che non è solo un progetto di prevenzione ma è un progetto di restituzione e questa cosa mi ha molto completato mi ha fatto sentire utili perché è una ragazza mi ha fatto una domanda
Durante
Il confronto
E dopo due giorni questa ragazza scritta Ornella dicendo che
Quella mia risposta l'aveva molto rassicurata evitata
Quando ha sentito questo suo scritto queste sue parole ho capito veramente che finalmente dopo tanti anni di detenzione
Ho fatto qualcosa di utile perciò io dico che il nostro progetto non è solo di prevenzione ma anche di restituzione
Cioè restituiamo qualcosa all'azienda di utile e ci fa sentire anche utile perché la detenzione sennò fatta solo in cella non è una detenzione una vita
Che va verso qualcosa di utile di positivo
Ma è solo un passaggio il tempo pieno di rabbia
E di rancori
Perciò questo progetto mi ha aiutato tanto a
Sentirmi utile ad avere questa sottile soddisfazione perciò devo ringraziare io e i ragazzi che vengono ad ascoltarci
Questo progetto l'ho fatto per dieci anni quasi
L'anno scorso ho avuto la fortuna di usufruire dei benefici dei permessi e l'ho fatto anche fuori che veramente mi ha colpito molto parlare nelle scuole nello dimenticato pure come erano le scuole
Sono stato anche fuori regione sono stato a Trento in una bellissima a scuola
E il ragazzo visto che i ragazzi di oggi
Mi sembrano molto più intelligente di noi molto dallo sovietiche hanno qualcosa in più
Sicuramente ci hanno qualcosa in più dall'epoca mia ci hanno la tecnologia cosa che non avevamo ed è stato bellissimo poi purtroppo invece quest'anno o dopo ho perso tutte incontri fuori perché con il nome del ghetto
Sono fermo
Ad aspettare una risposta dal trenta ottobre comunque
Sono contento lo stesso però sono inattese voi nel secondo intervento parlano di questi
Grazie a tutti
Buongiorno a tutti
Io mi chiamo Shots io sono in una fase sono semilibero al momento attuale dopo undici anni di carcere è stato concesso questa questo beneficio ha già fatto la richiesta io per rientrare
Niente io quasi subito dopo che sono arrivato qui a Padova otto saputo di questa attività
Ho fatto la richiesta di poter partecipare all'inizio un po'per curiosità per passare il tempo non sapevo neanche che cos'era
Niente dopo con il tempo ascoltando anche
E le persone i ragazzi come Tommaso ho ricevuto ho avuto questi stimoli
A immedesimarmi approvare
Riprenderà a intraprendere un percorso
Come lo facevano già loro in situazioni molto più gravi della mia e con il tempo dopo mi è venuta la voglia il piacere per lo studio che si sono iscritto a scuola mi sono diplomato adesso sono anche uno studente universitario e oggi volevo dire una delle cose più che ci tengo a dirle che tutto questo e anche grazie a questi studenti che Jardin dall'inizio delle loro domande o cominciato a capire a vedere
Più o meno di come mi mi vorrebbe vedere la società una volta finita la pena
E questo mi ha aiutato tantissimo dopo anche durante questi incontri all'inizio era un fatto per diversi anni dentro il carcere
E io sono sto scontando questa penale lunga per un reato gravissimo
Per il quale ci sono tanti modi vie di risarcimento
Facendo questa attività sapendo che magari in qualche modo anche in una minima percentuale posso restituire e qualcosa queste ragazze o prevenire o anche un piccolo conflitto
Ho potuto stare un po'meglio
Molte volte ci hanno anche scritto mi hanno scritto debitamente mi hanno ringraziato anche
Di recente mi hanno mandato moltissime lettere
Che diciamo permesso non molto preziose
Per me questo uno dei
Moggi dei mezzi più importanti per poter risarcire il danno che ho fatto sia per la società sia
Per me i miei familiari un po'per tutti
E e niente volevo solo dire questo ringraziare quelli tutte le persone che
Fanno tanta fatica a tenere in piedi questa attività
E il carcere tutti tutte le persone che ci credono e mi hanno dato questa opportunità e prima gli studenti perché
Essendo qualche anno più grande di loro agli all'inizio non l'avevo presa sul serio puoi col tempo ho capito che mi hanno insegnato molto di più loro a me
Che potevo insegnare io loro sul poi se ci saranno delle domande o sono solo rispondere volentieri anche
Un confronto con gli studenti grazie
Loro sono un gruppo di ragazzi con cui abbiamo fatto un incontro dedicato è un po'strano in cui io le persone detenute interrogavano i ragazzi perché persone tenute spesso non conoscono né i loro figli né i loro nipoti non conoscono nel senso che dal carcere è difficile sono sei ore nella migliore delle ipotesi sei ore di colloqui al mese fatto un calcolo in un anno vuol dire tre giorni un genitore vede i propri figli tre
Come se gli va bene all'anno quindi come fai a conoscere le nuove generazioni gusto eccetera quindi abbiamo fatto questa questo percorso magari poi c'è un insegnante anche Agnese che può brevemente raccontata dal punto di vista di un insegnante però sentiamo i ragazzi
Grazie
Allora innanzitutto vorremmo ringraziare tutti coloro che ci hanno offerto l'opportunità di essere qui oggi e siamo veramente onorati di essere qui perché nel nostro piccolo di ragazzi di quarta superiore
Averlo opportunità di essere qui insieme a queste per sanità importanti veramente un onore siamo veramente onorati di avere avuto l'opportunità e incontro che abbiamo fatto ci ha fatto molto riflettere su diversi aspetti
Ciò che ci ha colpito fin da subito è stata la consapevolezza di come quell'ora questa femme parlando fossero in certi casi bloccati in una versione del mondo che non è quella inquiline siamo nati cresciuti in cui viviamo adesso
E di come sia stato molto difficile per noi rispondere alle loro domande per spiegare loro concetti alloro completamente estranee che però per noi sono la normalità
Ad esempio c'hanno chiesto dei soci a spiegare i soci era una persona che non li ha mai visti
è stato molto difficile però è stato importante per noi essere capaci di spiegare loro questa cosa
E ascoltando le no no testimonial se ci siamo anche accorti di quanto faccia soffrire
La mancanza dei rapporti con la famiglia di come la lontananza dei figli dei genitori ma anche solo dagli amici abbiamo un enorme impatto sul modo in cui le persone si pongono con noi che siamo degli estranei
E i loro racconti ci hanno anche riportato alla mente quello che per noi è stato ciò che più si avvicina alla loro situazione la quarantena e di come sia stato un momento difficile che ha scombussolato la nostra vita
Nonostante quello che ne abbiamo vissuto e non si ha nemmeno paragonabile a quello che loro vivono ogni giorno
Una delle cose che abbiamo trovato più stimolanti astratto sentire la loro opinione se diverse pene carcerarie infatti ci hanno fatto alcune domande sul quarantuno bis cosa che non c'era mai stata posta da qualcuno che lo conosce così da vicino infatti solitamente anche noi a scuola ne abbiamo parlato ma con i professori assentano opinioni di giornalisti o magistrati quindi sentire l'opinione di una persona
Che chi la vive da vicino è stato molto emozionante per noi
L'incontro ci ha dato inoltre la consapevolezza di un dell'esistenza di un mondo che è così fisicamente vicino a noi
Eppure così spesso lontano dai nostri pensieri è infatti una realtà di cui si sente parlare poco e sin qui esistono ancora molti pregiudizi
Durante l'esperienza noi ragazzi siamo sentiti ascoltati veramente da queste persone cosa che spesso non succede soprattutto con degli estranei a causa della nostra età a causa dei pregiudizi che ci sono quindi volevamo veramente ringraziare tutte le persone che ci hanno posto delle domande ci hanno ascoltato perché è stato veramente importante per noi e sono sicura che ce lo porteremo dentro
Per tutta la nostra vita grazie
Vorrei riprendere il discorso da una parola molto importante che han detto prima immedesimarsi durante la nostra conferenza che abbiamo fatto grazie Ornella on line
Mi è stata fatta la domanda perché l'interlocutore in quel momento su quanto sia giusto o meno l'isolamento nel carcere
Lì per lì devo essere sincero risposto molto distinto io in ipotizzo se qualcuno compie un reato talmente grave da meritarsi l'isolamento se la dovrebbe meritare complessivo una risposta può darla avviato come non riflettuta
Di cui dopo ho tentato di parlare anche con la professoressa che mi ha fatto una domanda molto specifica tu a queste persone ma anche se fossi tu a compiere gesti del genere meriteresti una seconda possibilità
Anche lì per lì era sempre arrabbiata e quindi gli ho risposto di no tornato a casa però ho riflettuto su quello che avevo detto durante la conferenza con appunto la le persone con cui avevo parlato ho chiesto amiamo ma di lasciarmi un'ora semplice ore non tanto in camera da solo senza alcun apparecchio elettronico
E devo essere sincero mi ha ricordato molto penso che qua in mezzo ci sono altre persone che hanno avuto vertenza con il covi dei che ci hanno tenute rinchiuse dai nostri cari allontanati da tutti
In una stanza mia stanza e pochi metri quadrati quindi io ho sperimentato con mano
Quello che può essere forma diversa se vogliamo dire l'isolamento per un carcerato
E ci sono mi son sentito male giurassico mare per come avevo risposto a quella povera persona che nello sguardo può e ripensando visto la sofferenza di una persona che non può vedere la famiglia le figlie la moglie
E mi ha distrutto dentro Sonata dal il giorno dopo dalla professoressa e gli ho chiesto scusa per quello che avevo detto perché credo che tutti indipendentemente da cosa abbiano fatto meritino una seconda possibilità
Ornella
Fa questa esperienza offre queste esperienze carcerati credo sia importantissima perché più che punire con l'isolamento credo che aiutarli con mano dando un'opportunità sia la soluzione migliore per tutti
Grazie
Basta
C'è l'insegna cioè Agnese se voi riportare un attimo l'esperienza perché un altro aspetto di questo progetta e che vedendo le persone detenute mettere come dire in piazza la loro vita
Ai ragazzi a tante volte viene voglia di aprirsi quindi anche recentemente ci è capitato con un in un incontro con una scuola che è una ragazza a confessato per la prima volta di fronte ai suoi compagni di avere avuto il padre in carcere del che il padre era stato in carcere ne aveva mai parlato
Quindi è è è bello anche questo aspetto di riprendere il coraggio di parlare di sé con più sono senza remore senza timori di essere giudicati
Ah sì buongiorno a tutti a tutti io sono insegnante dello scalcia le in affetti il Progetto carcere che da tanti anni e pratichiamo quest'anno e finalmente abbiamo potuto rientrare come per alcuni anni c'era stato impedito
Sapete che i ragazzi colleghi che sono qui lo sanno entrano contante risposte ringrazia otto i ragazzi del Galilei al sequestro e escono con altrettante domande anzi con solo domande
E e quindi questa questo aspetto
è stato avuto diciamo una continuazione quando
Come nel caso del Galileo e alcuni redattori della redazione di ristretti sono intervenuti in Summa nella nostra classe
Per intervistare i ragazzi chiedendo loro come stanno che era appunto anche una delle domande di questo di questo convegno c'è stata così una contestazione sui savocese etc e poi si era venuti a parlare delle telefonate e della possibilità di contattare i propri cari
E come alle volte succede c'è stato una Neppi Fania un momento incredibile in cui una mia alunna che ha una famiglia cioè gravissimi problemi a una ragazza che è stata in comunità è stata in comunità tutti i due anni del del del copie del per problemi di dipendenza eccetera con una situazione e grave e pochissimo un diciamo riconosciuta dai compagni si è alzata
E e si è seduta di fronte a lo zoom che ha raccontato
La sua storia
Ha raccontato della un po'della sua famiglia e poi ha raccontato Delight delle telefonate che non potevano fare dalla comunità
E improvvisamente questa questa situazione ha preso una piega completamente diverso nel senso che il rapporto che in qualche modo si voleva stabilire come ragazzi giustamente hanno detto di
Conoscenza tra i detenuti
I ragazzi sia invertito perché questa ragazza si è sentita riconosciuta si è sentita vista e ha potuto raccontare la sua storia e compagni e questa è stata una cosa molto importante perché poi ha avuto anche un sei guitto nel senso che ne abbiamo parlato e lei appunto mi ha mi ha detto poi insomma ci vuole molto coraggio bisogna anche a volersi molto bene proprio per mettere insieme dei pezzi
Di me stessa che sono stati tutti scombinata sì ah ecco questa è una cosa che lei mi ha detto nella detta anche ai compagni ed è stato un momento molto emozionante io ho pensato che il merito ecco vorrei dire questa cosa insomma è proprio quando si nuota controcorrente e noi docenti se possiamo diamo anche una spinta in questo senso
Ecco questo volevo raccontarvi c'è un paesaggio un paesaggio sonoro un paesaggio di parole perché eravamo in Summa che però improvvisamente diventato accogliente quindi ha permesso ha permesso queste siccome con Ornella poi avevamo anche raccolto delle frasi delle parole perché io lavoro con i pochi caste con i ragazzi in tempi non sospetti anche e mi ero scritta mi hanno segnato una frase che mi ha detto una mia alunna non quella che ha parlato insomma perché mi sembra che valga per tutti anche per loro che mi ha scritto mi ha detto io sono fiera della persona che stava diventando nonostante nessuno se ne renda conto
Ah ecco questo volevo salutarvi tempesta grazie
Vuole vedere una cosa
No volevo dire influenza sforna battute nel senso che io sono da trent'anni in questi casi forse meglio
Così forse è meglio costruire più case per gli studenti che grazie
Che studenti sanno infedele dei del mondo
Allora passiamo grazie siete state veramente bravissimo
Allora
Allora
Passiamo al secondo capitolo
E chiamo qui e ricco e Amin
E intanto proposta di giustizia tenerezza
Ringrazio il direttore perché in questo carcere si continua le persone tenute continuano a telefonare ogni giorno un piccolo miracolo
Io credo che sia molto importante
Allora e questo capitolo riguarda i ragazzi difficili ragazzi difficili ragazzi che finiscono nel carcere minorile perché poi ci sarà in videoconferenza un intervento di Kento che è ora perché insegna né in molte carceri minorili
Chi di voi due comincia va bene
Sì lui
Avventura ricco e al ventun'anni
Non può stare seduto può stare seduto non so quali incidenti Rocco
Buongiorno a tutti sono dico ventun'anni e da quattro anni che sono in carcere
Inizia con una storia da piccolo perché io un padre che è stato detenuto io mio padre l'ho conosciuto in carcere la prima volta l'ho visto due anni
Crescendo con il padre in carcere pure mio fratello c'è finito dentro
Che questa cosa dove abitavo io saluto a sapere e alle elementari veniva un po'discriminato per questa cosa
Mi ricordo questa scena che una mia compagna aveva il compleanno ha invitato tutti a parte ma è un ragazzo marocchino
E io sapevo che però la discriminazione non partiva dai compagni partiva dei genitori
Mi diceva stai lontano da quel ragazzo perché suo padre in caso fatta limitarci e questa cosa mi faceva sentire diverso per una cosa che non ho fatto io
Scusate
Poi mozione
Questa cosa crescendo iniziò a frequentare praticamente a ragazzi con i miei contarci socio col mio contrasto sociale difficile quindi il figlio dell'immigrato figlio di detenuto in più la povertà del quartiere si si faceva cioè si vedeva e quindi
Vedevamo i ragazzi più grandi col nostro contrasto sociale che facevano piccoli reati dalle risse al piccoli furti spaccio
E noi volevamo assomigliare a loro
Perché chissà siccome va siccome eravamo Diversi ci facciamo sentire diversi e noi volevamo essere ai diversi
A quindici anni ho fatto il mio primo reato io due ragazzi una rapina a un altro ragazzo
La rapina va malissimo praticamente arrivate pattuglie sul posto ci arrestano e ci portano all'IPM di Treviso al minorile prima volta che entra minorile
Sento rumore di ferro che sbatteva chiavi
Minorile una cosa bruttissima perché vedi questi ragazzi venti ragazzi che nessuno vuole fare il cioè non nessuno riesce a stare tranquillo
Di cui il passo passi le giornate a parlare di reati dei reati che farai dei reati che hai fatto dei reati dei tre compagni
E quindi da lì sono uscito in comunità il giudice mi ha concesso la custodia cautelare in comunità
Dove
Quella quel minorile mi ha portato solo brutti esempi quindi comunità ascoltavo nessuno ha quindici anni c'è mi dicevano tu non puoi uscire io uscivo
Tu non puoi fare quello ma proprio mi veniva spontaneo perché è quello che ormai avevo imparato dal minorile
Perché quei ragazzi più grandi perché erano già un po'più grandi buoni segnato quello che non devi ascoltare gli esempi buoni devi ascoltare gli esempi cattivi
E quindi dopo due mesi mi hanno rimesso in carcere perché era un disastro in comunità
Ritorno a il PM di Treviso minima colgono tutti a braccia aperte ragazzina erano contenti che erano tornato non che erano dispiaciuti
E continua a fare casino non ascoltavo lei agenti anziché ci facciamo la guerra io con gli assistenti
Per il giudice mi concede una seconda possibilità però ormai io ho preso quella strada io vedevo solo nero non vedevo un'altra strada quindi continua a fare le cose sbagliate
E mi spostavo di una comunità in Toscana io sono qua di Padova quindi la famiglia non la vedevo cioè amiamo non poteva venire perché c'era anche mio padre in carcere c'era anche mio fratello quindi povera donna dovrà separarsi rientra
Mi comporto comunque male in questa comunità prolifico avvicinate mi magari mi tranquillizzo mi avvicino a Rovigo in una comunità però durò due settimane
Non sono mai scappato la comunità però
Facevo casino dopo quelle due settimane mi dicono l'una preparate le valigie vai a casa
Io non ero triste ero felice ha detto porcaio finito di scontare la mia pena
Vado a casa
Mia mamma non ce la faceva a starmi dietro perché non poteva stare dietro a tre uomini di cui nessuno faceva bene
Quindi dal due mila diciotto quando sono uscito fino al due mila diciannove ho pensato praticamente almeno una notte al mese in caserma non smettevo non ero tranquillo c'era qualcosa che mi faceva stare tranquillo
Dopo un anno decide c'è faccio un reato pesante una rapina a mano armata
Ero cresciuto
E questa rapina ci ci va bene vediamo i soldi facili ho detto perché devo studiare o lavorare ciò tutti questi soldi li ha fatti dieci minuti
Dopo quindici giorni
Mi mi sono le quattro di mattina erano i carabinieri mi fanno una perquisizione
Mi dicono guarda devi stare i domiciliari in attesa di giudizio
Però io non ci volevo stare più mi chiudevano io più tentavo la libertà
Dopo sei mesi rompo questi domiciliari me ne scappo vado a Milano
So sei giorni latitanza
In cui non ho fatto niente di buono c'è continuavo a fare reati non mi fermavo dopo sei giorni torno mi arrestano mi portano a circondariale di Padova era la prima volta che andavano in carcere dei grandi
E la è tutto diverso l'astratta la prima persona che ho conosciuto con l'omicidio le prime persone con il fine pena OPA fine pena mai
E quindi avevo diciott'anni e mi hanno messo in cella con una persona che ne aveva cinquanta c'aveva trent'anni di differenza comma e quindi i discorsi e la moto la maturità non era la stessa
Quindi ti senti ancora più diverso
Con questa diversità fra però inizio un po'più a maturare non ho più quindici anni ne ho diciotto
Mi mi tranquillizza un po'all'inizio non facciamo la guerra con le guardie ogni giorno proprio poca Pisco che sto facendo del male a me stesso
Però il carcere mi mi stava facendo male stavo perdendo anni della mia vita in cui altri ragazzi magari iniziano con l'università io stavo iniziando la mia condanna
Ma circondariale andata bene perché iniziò a recuperare ero anche un nuovo una tossicodipendenza da marijuana
E questa cosa influito molto simile reati perché io ogni Stato fare reati per raccontarmi la marijuana
Mi mettono in comunità in affidamento perché avevo una condanna legge cioè più piccola di adesso tre anni e otto
Vado in comunità sto cambiando un po'vedo che riesco a stare tranquillo ovviamente non è che ero perfetto non era un chierichetto però ero molto più tranquillo ero molto più maturo
Passa un anno di comunità dove lo faccio per me è stato l'anno dove ho fatto meglio nella mia vita però il dei reati che avevo fatto da minorenne sono arrivati
E quindi mi arriva una i definitivi di nove anni otto io non ci credevo detto impossibile
Mi hanno rimesso in carcere mi hanno messo qui al la reclusione di Padova
Qui entro mi ricordo il primo giorno che sono entrato erano in seconda
Primo ragazzi che si era avvicinato era Giuliano
Cioè gli alunni di bipede giovane mi chiamo subito in cella con lui mi offre il caffè micce perché sei quattro sei fatto e la prima cosa che mi dice prendi dei domandina mi dice una falla per la scuola alberghiera o è una falla per i distretti
E ho detto per la scuola non lo so perché ascolano andavo molto bene quindi non so se era al la cosa giusta per i distretti invece ha detto sì perché me ne ha parlato e mi ha detto che c'erano questi incontri con le scuole ragazzi giovani dove potevi rapportati con finalmente potevo parlare con ragazzi giovani dopo tre anni
Inizia questo percorso e quelli stretti questo percorso per ma la cosa più importante adesso la cosa importantissima cioè io ho mollato lavoro per questa cosa perché è l'unica cosa che mi fa sentire bene mi mi fa sentire utile
E questa cosa devo ringraziare Ornella
Ringraziarti perché se magari non veniva ristretti e me ne stavo in sezione allunga con la mia condanna ancora perché alla fine un ragazzo giovane dentro un posto dove ci sono
I più brutti esempi anche se alla fine Keith siccome se il più piccolo ti trattano come un figlio ti fanno fare cose sbagliate ovviamente c'è sempre il detenuto che ti fa fare cose sbagliate
Però tu c'hai solo brutti esempi
Quando quel ragazzo mi ha fatto vedere il fine pena a nove mila novecentonovantanove se rimasti dico come possibile una da una cosa del genere
Ecco ristretti sono bene però so che il carcere non è per me non non è il posto dove voglio stare
Mi sta facendo anche del male come del bene mi stavo accenno anche tanto del male
Vi ringrazio se avete domande
Allora buongiorno a tutti invitiamo a mille oggi vi racconto come faccio quasi ogni settimana con le scuole di qui come un ragazzo che viene viene da una buona famiglia si trova a scontare più di ventisette anni di reclusione in questa in questo carcere
Come dicevo prima sono nato e cresciuto in una famiglia perbene
Insieme a mia mamma cresciuto mio nonno che era una bravissima persona piena di valori come il senso della famiglia molte altre cose
Sono andato a scuola fino alla terza media che mi sono preso la primatista dico sempre io alle scuole sotto minaccia di mia madre perché le voleva che andasse a scuola
Sono però già dalla scuola vivo nelle ma un po'emarginato dai miei compagni per via del mio nome perché pure io essendo italianissimo nome straniero anima è un paesino di quindici mila abitanti dove all'epoca c'era tanta ignoranza
Non era facile andare avanti
Comunque trascorrono mi prende il diploma disco della scuola media
L'inno cambiamento vero e proprio avviene quando mi trasferisco in un'altra casa una casa più bella più grande ma anche con il tempo che ha portato alla rovina
L'ha portata alla rovina perché diciamo non era in un bar quartiere del mio Paese
Ci sono diverse non era provincia di Foggia non era un bel quartiere non era un bel quartiere subito appunto era immaginato da dai ragazzi della mia età e quindi trovo rifugio in un gruppo di ragazzi più grandi di me
A questi ragazzi diciamo non interessava niente su di me cioè come mi chiamavo da dove venivo da che famiglia venivo ma interessava molto usarmi
Così sin da subito cominciò a commettere piccoli reati
Piccoli confronto quello che sono arrivato a commettere dopo sono piccoli reati piccoli reati di può rendere la bustina d'erba o portare piccole refurtiva e di qualche furto da una parte all'altra
Cominciano così le prime denunce
Ma
Appunto questa cosa va sempre più di eccetera degenerando fino a quando un giorno in un giorno d'estate
Non viene non viene un ragazzo più grande di me nel quartiere diciamo questo ragazzo era molto apprezzato in quegli ambienti perché aveva un
Era un criminale diciamo di alto livello si propone di fare una rapina questa volta non era una cavolata
Non dico che erano cavolate le altre però non era più venderà piccola bustina d'erba ma era fare
Un vero e proprio assalto in un giorno l'Ifil seria armati quindi sicuramente sapevamo avevamo messo in conto di che poteva succedere qualcosa se il gioielliere avrebbe fatto una relazione o qualcosa
Quindi eravamo disposti a fare di tutto
Questa rapina viene a Milano quindi lontano dalla mia zona lontano dal territorio non conoscevo le strade di niente
Adesso passatemi il termine nella rapina va bene anzi fa male a nessuno attorno al mio paese con un po'di soldi
Un po'di soldi che mi fanno pensare mi fanno pensare così è negativa perché sin da subito venute pensiero ma perché io devo andare a lavorare o andare a scuola a fare dei sacrifici che fanno le Tre Grazie della metà se in dieci minuti di paura posso avere tutto quello che voglio
Purtroppo purtroppo ma purtroppo è così perché alla fine io vengo riconosciuta le telecamere di sorveglianza vengo arrestato
Vengo arrestato
Non subito prima compio un'altra rapina a Civitanova Marche eliminando arrestati in flagranza di reato
E ha portato all'il pm di Bari i pm di Bari sta per istituto penale per minori
Ma più che l'istituto penale è un vero proprio carcere fatto di regole dure di diciamo di bambini perché alla fine erano siamo eravamo bambini ragazzini diciamo così
Aspirano a diventare Bosso maliziosi di grosso calibro tutte illusioni alla fine
Ma purtroppo io ero uno di quelli era uno di quegli passavamo le nostre giornate appunto come diceva dico prima a parlare di ogni reato che avevamo commesso o da compiere una volta usciti dalla
Sco in comunità my skin comunità quaranta ridicola mentalità del carcere durante l'età del carcere un carcere chiuso dove passavamo la la maggior parte del giorno chiusi in cella non non c'erano le celle aperte avevamo solo un paio d'ore dare alla mattina un paio d'ore pomeriggio avevamo un'ora di socialità per andare in altre celle
Esco da questo carcere
Quindi
In poche parole il ritorno nel mio vecchio quartiere perché sua scadenza termini sulle rapine
Ritorno nel mio vecchio quartiere diciamo ricomincia come prima ricomincia come prima
Avevo in più ha avuto qualche problema di tossicodipendenza
Quindi ricominciò a commettere reati ricomincio con gli arresti con le denunce
Fino a quando
Un giorno l'undici novembre due mila quattordici questa volta non decidiamo di fare un'altra rapina
Questa volta però succede una vera e propria tragedia perché dalla reazione del commerciante andati incontro hanno computato
Lo computato
Lo ammazzo ammazzo al commerciante
Anzi commerciante io li subito avuto uno sciocco avuto uno sciocco perché non sapevo più cosa mi stava succedendo
Quindi ho deciso di scappare dal mio paese perché pensavo così di farla franca scappare a sono venuto qui al Nord
Ho cominciato a cercare un lavoro quando le corse sembrava che si stavano sistemando la giustizia ne ha presentato il conto da pagare perché dopo quattro cinque mesi era stato fatto un mandato di cattura per
Concorso in omicidio in concorso in rapina
Io vi dico la verità concorso in rapina non accettavo perché di così ho fatto il palo durante questa rapina sono colpevole di averlo fatto aver fatto questa cosa
Però il concorso in omicidio non riuscivo ad accettarlo perché io mi ritenevo assolutamente estraneo a questa cosa cioè io non ero neanche entrato nel sito commerciale dicevo come possibile perché mi vogliono condannare anche a me per omicidio
Però rare AGEA non non è di questo non la pensa così e quindi nella fatto questo manate d'arresto appunto per omicidio rapina avendo portato al carcere di Venezia
Non accettando questa cosa scegliere scelgo di andare in un rito il dibattimento sarebbero i più dove tu porti vedo proprio la Procura porta le sue prove il processo dura un sacco di tempo alla fine io vengo condannato prego appunto per concorso vicino concorse rapina ventiquattro anni
In più faccio gli atti relativi mi arrivano i processi per i reati da minorenne così arrivo appunto a scontare quasi ventotto anni di carcere
All'inizio dalla carcerazione io non ho vi dico la verità non l'avevo pensa bene combinavo un sacco di casini prende un sacco di rapporti erano il carcere di Venezia quando sono arrivato in questo carcere invece ho cominciato a ad avere delle possibilità tre possibilità tipo l'abitazione adesso sto frequentando da da quasi quattro anni la possibilità di andare a scuola
Questa voce rifugi per me sono molto utili specialmente il confronto con le persone perché come voi sapete danno intervistiamo molta gente abbiamo appunto questi gli incontri con le scuole
Dove il miglio incidenti dove noi portiamo la sta testimoniando insomma
Quello che ci poi noi non diamo noi diamo qualcosa riceviamo anche tante dagli studenti e io sono contento di avere la possibilità di fare questo percorso grazie
Adesso dovremmo collegarci con Kento che appunto una per
Rappresenta
Sì grazie Ornella allora c'è Kento Kento un rapper che insegna negli Istituti penali per minori come si scrivono strofe e ritornelli
Pancho anima a giovani detenuti
Nei suoi laboratori stimola a incanalare nella che attività la rabbia la frustrazione e la tentazione di fare del male agli altri e più spesso a se stessi
Perché sappiamo che l'autolesionismo negli istituti penali minorili
Qualche cosa che all'ordine del giorno
Il suo libro si intitola bare e il suo discobar Kremnica State raccontano queste esperienze come gli strumenti della narrativa
Perché la legge impone di non rivelare nulla che possa collegare alle vicende narrate ai protagonisti reali
E insieme riflette sul classismo insito nel sistema della giustizia minorile italiana
Barriere come quelle di metallo alle finestre della cerca della cella barriere come vengono comunemente definiti il verso di una strofa gap Barrett come i segni di penna sui nomi dei ragazzi che non frequentano più i laboratori di perché sono uscite finalmente liberi
Perché sono diventati grandi devono trasferirsi nel carcere degli adulti perché non sono mai rientrati dei permessi premio e chissà che fine hanno fatto
Ecco Kento a te la parola
Per un microfono
Aprire il microfono
Tutto a posto tutti
Prima di tutto vi ringrazio molto di questi vedovo sono molto rammaricato di non poter essere lì di persona ma insomma purtroppo non era non ebbero non era possibile spero di poter divenire approvare di persona
Molto molto presto nel frattempo do forte abbraccio l'incoraggiamento a tutte le persone private della libertà e un ringraziamento particolare alla redazione di ristretti Orizzonti che mi segue con con molto affetto e con molta stima che
Che è del tutto ricambiato
Grazie per questa bella introduzione molto esaustiva alla fine insomma rispetto a tante cose che aveva raccontato rispetto a tante storie rispetto a tanti impegni che durano tutta la vita il mio è un impegno
Diciamo a Baba stanza decente perché dura da da una dozzina d'anni però in effetti non più abbastanza recente
E forse la musica è una cosa piccola rispetto al CIPE via tutta la vita però la musica è secondo me in particolare la musica rap combinando un accesso molto particolare molto di più leggiadro
A questi ragazzi che sinceramente mi ha fatto anche riflettere vedere alcuni degli argomenti da
Tardi dalle prime
Ed ebbe i primi interventi come vedete anche molto vicina quella che è stata la mia
Esperienza no alle contratto stesso di Gore per concetto stesso di tenerezza il concetto stesso di educazione e rieducazione tutti quanti abbiamo in mente l'articolo ventisette il fantastico articolo ventisette della nostra Costituzione che ci dice
Tanto di belle interessante parlando di di rieducazione vive inserimento ma che cosa succede quando il carcere alla prima educazione per il primo inserimento cioè il concetto stesso di reinserimento implica che ci sia una persona che è inserita nella nostra società in un certo senso si disinserisce quindi dobbiamo reinserire la ma tutto questo è come dire diventa teorico quando io quindici anni a mia mamma farle capire mio papà spaccia grazie all'ergastolo insomma la scelta diventa diventa difficile se c'è la scelta e se non c'è scelta è difficile che ci sia corpo la polpaccio insegnava filosofia del diritto è una scelta avere di fronte il bene e il male e scegliere il male
Perciò deriva che se io
Ho scelta forse non è Ruocco e da ciò deriva anche il dubbio se sia veramente efficace il carcere minorile
E debba fare questo primo lavoro USA prima educazione ci sono ragazzi che io ho conosciuto in carcere a cui in carcere si è dovuto insegnare alla mastico udienze nella la doccia i canoni su destra da tutta la provincia
E questo sicuramente non è un un lavoro che dovrebbe fare il carcere i carcerieri finisce per farne un supplente di altre realtà che probabilmente dovrebbero dovrebbero fare queste come dicevi tu introduzione salire è difficile
Guardare il carcere minorile di vedere le le le responsabilità degli adulti
E a parte questo ci sono tanti insegnamenti che io ho preso in questi anni dai dei ragazzi o lavoro e come dice Benetton dicendomi quasi servono le carceri minorili ho fatto delle cose molto importante molto interessante agli adulti
E alle Vallette come al carcere di Locri quindi insomma una realtà va per me che sono calabrese una realtà parzialmente vicino al mio cuore però principalmente sì lavoro con con i ragazzi detenuti e dopo tanto tempo
Mi sono accorto che tante cose che che dicevo allora probabilmente le dovevo dire anche a me stesso
Per esempio una cosa che io dico molto spesso ai ragazzi detenuti gli dico voi siete qui dentro quindi il vostro corpo carcerato in corso collegata a un abbassamento c'erano prove libere
E se la vostra mente carcerato con che cosa fa per liberare
La vostra mente perché si può essere liberi in carcere si può essere cacciato dalla sua ovviamente
Qualcuno militerà probabilmente io lavoro alla propria libertà mentale con la musica come scrivendo scrivendo canzoni il profano con lo sport c'è chi lo fa con le arti visive sicuramente c'è chi lo fa
Insomma scrivendo in altri modi modi secondo me ristretti Orizzonti un bellissimo esempio di libertà mentale mentre occorre è rinchiuso però amici miei Amiche mie questa è una riflessione vale anche per noialtri siamo all'ottava Palermo delibere
Perché le gabbie distretto ovviamente non sono quelle fisiche ma sono quelle mentali e tra le gabbie mentali registrate sono quelli scandaglia imporre le stesse noleggio cioè imporre dalla società quelli che premono e a me stessa
E quindi tante cose che dicevo insomma i ragazzi intervenuti in realtà valgono
Valgono altrettanto opera per noi adulti e per noi tra l'altro mi fa piacere che lì con voi ci sia benedetta Genisio di crisi come opportunità anche nella realtà che mi aiuta a fare tanti di questi va la pubblico in giro per l'Italia
E che soprattutto creare i presìdi permanenti diciannove non andiamo a caccia al nostro laboratorio ce ne andiamo via cerchiamo di di creare appunto questi questi quesiti che siano acquisiti di arte e presidi
Mi culture quindi in un certo senso presidi di libertà
Uno dei casi in cui le il PDS quando si parla sembra dei dei temi di questo silenzio convegno quello di di un ragazzo che quello fu uno dei di quelli con cui ho lavorato più all'ONU
Un ragazzo che arrivato da solo in Italia ha quindici anni e mezzo sui balconi ed è finito a dormire nella stazione di una grande città ed
E a fare tutto il peggio che sta immaginare a se stesso e aria
Quando ha compiuto quattordici anni quando il cumulo B&B reati è diventato importante significa Archer fino al minorile
E la prima volta che ha dormito contento sopra la sua testa vitale perfettamente in carcere perfetto verso i minori
Io l'ho conosciuto io abbiamo cominciato a lavorare insieme a fare rap
Luís ha un grande talento zio opere per la scrittura vinto un bel premio un concorso letterario poi arriva il il momento della pandemia quindi l'Italia viene inclusa ovviamente mi laboratori rap per un certo periodo vengono sospesi
Questo ragazzo siccome buona comunque si riesce a loro vita quindi all'ossario di restare dall'altra alla comunità dove aveva il cellulare e dove non c'erano le sbarre alla finestra non gli animali gli altri una situazione uno direbbe molto migliore del è bene che cosa fa questa ragazza evade farsi prendere farsi rinchiudere in fuga
Un chiama la psicologa allo studio per favore vieni a parlare con con questo ragazzo l'Italia era chiusa per la per la pandemia io faccio l'autocertificazione faticaccia parlare con questo ragazzo
E io vivo disgraziato che cosa che ed un risponde
Omar in comunità non mi faceva andare d'accordo
è mai in comunità non ci e amici
Ora guarda eravamo in carcere diciamo nell'estuario editore Lecce ad
No guarda il nemico ma vuol dire che sta in agguato lui non mi dice niente etica sull'asfalto così
Ora la domanda perché tutti noi timore vicine vie una volta che succede che di questo ragazzo esce e succede
Gli succede siamo in grado di accompagnarlo come dice la norma o finisce di nuovo a dormire alla stazione a fare le rapine a costituisse necessità la stazione
Che cosa succede perché se la responsabilità o ragazze se gli addetti ai lavori e se se lo vede dei dei magistrati degli educatori del degli psicologi dei volontari o peggio ancora che solo dire per
Si vede che non è di nessuno la responsabilità di questi ragazzi essere di tutti noi
Come i proiettili da e come comunità e ancora una volta chiudo pigra grande rispetto e pensanti per disponibilità e mi hanno dato parlando con alcune persone insomma che sono detenuti adulti di parlare grazie delle minori che spesso diventano come quindi inglese di raccontarli nel caso gli adulti che è un'altra cosa perché alla fine sui ragazzi detenuti Bossi onorare otto noi lavoreremo ancora di più ancora e ancora meno ma la cosa migliore sarebbe lavorarci prima in modo che mai più nessun ragazzo ragazzo debba finire dietro le spalle sport e creazioni dello spagnolo spazio nuovo
Grazie grazie ma tanto ci vedremo
Allora
Adesso
Scusi dobbiamo non guardate non riuscì non è l'unica cosa che non riusciremo a mantenere l'ordine perché c'è c'è qualche relatore che deve andare via prima quindi dovremo per forza cambiare l'ordine adesso vorrei chiedere e intanto devo chiamare due persone detenute a una persona Jodie spero che ma vorrei chiedere di fare il collegamento con c'è un altro collegamento per con il professore Mauro Grimoldi può e deve presentare la forma prima c'è una testimonianza eccolo qua
Allora appunto il il capitolo
Sempre prima facciamo portare la sua testimonianza anzi
Scusi scusi scusate un attimo scusate no scusa un attimo il c'è l'assessore Bonavina della Comune di Padova che può e deve andare via io ci tengo perché in tutti questi anni il Comune di Padova credo che sia in Italia uno dei comuni che più sostiene Progetti
Per il carcere e per quel che ci riguarda in particolare lo sportello e questo progetto con le scuole di cui stiamo parlando ora quindi vorrei chiamarlo un attimo
E ringraziarlo di essere qui
Grazie molte grazie dell'invito grazie anche della opportunità che mi date io credo che sarebbe molto più interessante ascoltare altre testé
Niente rispetto la mia la mia
è una testimonianza che
Parlare dopo i ragazzi che stanno vivendo un percorso difficilissimo come quello del carcere
Parlare dopo voi ragazzi del Galilei che avete portato una testimonianza straordinaria vi faccio i miei complimenti perché create delle mozioni e creare delle mozioni è molto bello mi rendo conto di poter parlare da assessore ho la fortuna di rappresentare la la nostra comunità ma posso parlare anche da avvocato perché quello è il mio ruolo ed era il mio ruolo prima di fare l'assessore quindi queste queste queste questi posti più frequentati molto
E ho sentito tantissime tantissime esperienze io credo che da tutti gli interventi che sono stati fatti fino adesso si è emersa un un minimo comun denominatore che è la responsabilità e della società civile
Noi su questo dobbiamo fare veramente forza dobbiamo fare delle riflessioni importanti perché ognuno di noi può fare qualcosa
Perché ascoltando le testimonianze ci rendiamo conto ma sì forse quella volta avrei potuto fare qualcosa per poter migliorare una situazione io e ringrazio Ornella soprattutto per quello che ha detto per l'attività che noi come Comune di Padova ci stiamo provando io sto portando avanti personalmente con il mio settore
Perché non mi occupo solo di sicurezza e di polizia locale o diverse tele che fra queste anche quella dello sport mi piace direttore che questo questo incontro sia fatto sotto dei canestri da basket è molto bella questa cosa e come sporte Stone portando avanti dei progetti straordinari devo dire straordinari perché grazie al direttore grazie alle alle guardie che citando una grande mano da questo punto di vista io ricordo che Padova l'unica l'unica città che ha una squadra di calcio
Fatta di ragazzi detenuti che partecipa un campionato ufficiale della FIGC
Questo credo sia un merito straordinario straordinario perché siamo un esempio per tutta Italia un esempio che vogliono e dovrebbero seguire moltissimo
E perché vi racconto questo perché io che ho avuto l'opportunità di frequentare anche lo spogliatoio dei ragazzi
Quella parola che vedete alle mie spalle tenerezza la si vede anche nello spogliatoio quando questi ragazzi si spogliano si cambiano per andare a fare una partita di calcio
Questa è una cosa meravigliosa apro una parentesi
Negli ultimi sei anni per cinque volte hanno vinto la Coppa Disciplina quindi complimenti direttore grazie dell'opportunità
Grasso fra per quello che abbiamo fatto fino adesso ma che faremo sempre tutti assieme grazie
Allora questo sotto paragrafo si intitola ragazzi che dentro conservano un nucleo di grande fragilità e partiamo da alcune parole di ma utili ma uno dei capi
Prenderà
Parte allora questo incontro fra poco quando scrive che noi ci stiamo muovendo verso una cultura educativa più affettiva che regala delle infanzie meravigliose i nostri bambini
Ma regala dell'adolescenza è complicata in cui i primi ostacoli i primi no da parte dei genitori risultati negativi a scuola una storia d'amore finita male
A volte colgono i nostri ragazzi impreparati
Le prime frustrazioni ritrovano veramente sgomenti
Ed è di fronte a questo che a volte si armano e vanno in lotta contro il mondo sociale che hanno intorno credo che la storia di Jordi sia un pochino legata a queste parole
Buongiorno a tutti io sono Jodie
Sono ragazzo di etnia Central giostraio che oggi proverò raccontarvi come è iniziata la mia storia
è iniziata tre all'età di undici anni fa le scuole medie
Mi ricordo che all'epoca mi stavo sta scuola media
Come su tutte le scuole e piena di ragazzini
Però dopo po'di tempo che frequentavo la scuola
Un gruppetto di ragazzi mi prendeva in giro
Ce n'era uno in particolare che arrivava anche le mani
Qui offendevano mi chiamavano zingaro mi prendevano in giro la mattina tutta la giornata
Specialmente ricreazione di era un disastro
Via via col tempo nelle giornate continuavano sempre così
Un giorno di trovai in classe io con altri cinque compagni di classe alla professoressa dell'epoca vennero mancare dei soldi dalla borsa
Andò a parlare col vice preside il vicepreside di consiglio di perquisire ma
Lei viene da me e mi spiego la cosa
Io lì per lì al momento pratico mi misi a piangere mi svuota e subito le tasche svuotati
Lo sai no lei mi fermò mi disse no no stai tranquillo io te lo sto dicendo perché secondo me non si stato tu
Quindi no non mi interessa perquisiti però lo stesso la mia testa pensavo perché succedesse nel tono e tutti mi prendono in giro succede qualcosa la colpa è la mia
Ok anche questa passò
Continuo a scuola sempre con queste bulletti che mi risolvano
Passa il primo anno torniamo secondo anno quasi seconda superiora
Le cose peggiorano perché bulletto ce n'era uno in particolare
Era più più manesco più aggressivo
Si continua sempre così
Come se tutte le scuole del mondo penso
Sparivano delle pene dagli astucci delle gomme da cancellare delle merendine
Un giorno e professore di fondo comune accordo decisero di fare un videoclip su questa cosa e guarda caso ne fecero fare l'altro
Su questo videoclip e io non capivo numeri o proprio capire non volevo farlo però no ma tu sei più lo fai bene vedrai me l'hanno fatto farà
Poi mi ricordo un giorno a ricreazione il bulletto più quello che arrivava sempre anche le mani
Mi prese per il collo
Mi strinse forte finché si sentire la mente male
Io reagii di conseguenza di sferrargli un pugno nel molto
E lui scappò finita la ricreazione tornammo in classe
Subito dopo arrivò il professore del bulletto
A parlare col nostro professore
Il mio professore mi invitava ad uscire dall'aula parlo con i due professori davanti c'era il bulletto con un occhio nero
Io gli spiego diciotto gli ho spiegato cos'era successo tutta la dinamica
Loro hanno svitato me solo ma la colpa era mia
E lì non non Maniva o proprio capire perché qualsiasi cosa succedesse era sempre colpa mia qualsiasi cosa era colpa mia
Però dopo nei giorni seguenti
Cambia tutto
Non so se gli altri ragazzi iniziarono avere paura di me o cosa però iniziato avere più amici tutti mi venivano vicino non mi prendeva in giro nessuno e senza rendervene conto ero diventato io il bullo della situazione
Via via dicendo ero diventato diventavo sempre peggio di quello di prima sempre peggiore
Tutta questa cosa va a lungo andare mi ha portato a diventare delinquente che ero perché le cose sono andato sempre imprigionare su tutto poi ora mi trovo qui
Quindi penso che questa redazione faccia un ottimo lavoro con le scuole perché penso che
Le cose vanno fermate prima del nascerà
Grazie
Sì ha detto che era era Luís quella delle dieci volte la parola mentre oggi
Prima del mi ha detto di far notare che l'ha usata solo una volta
Va be'
Il problema è che giovedì aveva accumulato tantissimi anni
Per reati non di sangue per reati
Contro il patrimonio diciamo è questa e anche una realtà dura delle nostre leggi firmo
Ma uno che morde che purtroppo non è qui con noi
è uno psicologo giuridico lavora con me consulente del Tribunale di Milano
Consulente abituale della corte d'appello di Mila no
Esperto di criminologia minori il di disturbi del comportamento in adolescenza
Il coordinatore del tavolo sui diritti relazionali istituito nel due mila ventidue da garante regionale della Lombardia infanzia allora adolescenza
Coordina l'istituto milanese di Psicologia giuridica responsabile scientifico del master in fisico logica giuridica forense
In collaborazione con psicologia io dove in segno spesso con lui
E formatore docente universitario a contratto di deontologia professionale e è stato presidente dell'ordine degli psicologi della Lombardia semplicemente il migliore
E è stato anche candidata al Consiglio regionale della Lombardia non è andata molto bene Mauro Maccieri faremo la prossima volta a te la parola
Grazie gran
Grazie per questa bellissima presentazione che racchiude fondamentalmente luglio cinquantatré gli anni della mia vita temevo raccontarsi proprio il tutto dal principio gagliarda a questo punto è qui doveva rivendendo hai detto inizio
E allora un grandissimo ringraziamento ristretti orizzonti a Ornella Favero ci siamo già visti e conosciuti proprio nel luogo in cui vi trovate ad Adolfo Ceretti al carcere due Palazzi
è un grande dispiacere non poter essere con voi in questa giornata mi trovo all'estero per ragioni mediche ligure che quindi insomma diciamo che per citare un gruppo
Per dire per visto che questa questo nostro convegno è stato introdotto già dall'intervento dica entro dirò che a volte siamo in giro a riparare gli retail pieni o come stanno facendo i ragazzi le cui testimonianze abbiamo potuto sentire prima questo mio intervento sarò breve sarò inevitabilmente Preve
Perché appunto questi interventi remoto propone i tempi naturalmente contingentata
Voglio dire una cosa tutti Tolotti questo elemento che al ritorno pacco
E avete organizzato per oggi se grazie tenerezza stia per questioni centrali e forse anche per la certificazione davvero un tema s'dobbiamo incorporante inventa il Four pro Pinza insiste uno al al e frazione di proiettare a
Una tentazione che il fa parte del Piemonte cara più intensive perché più comuni e affrontare tutto ciò Biancardi e chi non rappresenta mia Clinton Coot
Uno sguardo al utili
Uno quattro Di Micco
E e Cusin pesci però produce la tentazione di una vita può riparare vorrei occorre imparare un'aggressione che nel fine currunt compie medi fra internet avrà comprato inediti questo estremamente importi
Voglio dire alcune o i su quello che può negli anni rispettabili e in particolare la vitalità criminalità minori
Primo punto il reato spesso vorrei ruolo o no parla di un tema retail dizione Odetta cari tra un po'Cancer
Gli un bici veti rendere reato privati commetterlo ma si tratta di una percezione per il quinto reato omessi Sedan perno un mese fosse mi pr in ore in cinque
Qualcosa che è accaduto e chi parte quasi e e il primo capitolo più Oro o per farà uno prende il proprio questo il titolo capo Virgo come la no c'era per i ragazzi autori
Esso memento criminoso e interpretato con un evento esterno false nel momento in cui viene commesso presta cucciolo
Non solo la verità
Ne ha fissato
Era avviene e al come evento che reale rispetto quale in tutte
Non vari ente avuto alcun conto
Secondo punto
Idea che noi abbiamo elette con quanti Cinerea
Il poter razionalmente occupare ecomostri e anche i Guano nella propria città e mi così questo sepolcro Toyota cambierei funzione per me
C'è un problema di audio
Ok
E allora allora mi troppo il mito saluto questo mio intervento Adolfo
Sì
Anch'io non mi sento benissimo però
E intelligibile quello che pronto no se è possibile migliorare il collegamento
Se mettessimo un microfono attaccato al no niente
Se se parli più lentamente forse
Se a Blob allora io posso provare a proseguire diete sceicco Adolfo io mi sento
Parla lentamente prosegui
Prova a parlare lentamente nel prosieguo e sintetizzo anche per evitare di una sofferenza perché capisco che sentire male non è non è una bella cosa
Dunque dicevo primo punto il minore spesso percepisce il reato come un evento esterno
Secondo punto idea e noi possiamo con la nostra razionalità governare quello che ci avviene è un'illusione
Noi viviamo all'interno dell'illusione del governabile
Ciò che ci ha viene spesso non ne governabile con la mente razionale nettamente poi scende e su questo Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali
Ci hanno detto parole importanti con le loro pubblicazioni che da questo punto di vista ci hanno veramente chiarito come il dialogo con la propria unità quant'altro si alzò quindi fatto interviene nel momento in cui avviene un fatto reale
Terzo punto
Che vorrei sottolineare voi il tema della responsabilità non è un punto di partenza spero che su questo mi sentiate ma è un punto di arrivo è un punto di arrivo di un percorso al di là degli esperti che hanno quali azioni che costituiscono reato
Al di là della distinzione tra Antonio colpa i precari edizioni il punto per un minore che commette reato riguarda l'abitazione del starci dentro per usare un un un da frasi gergali molto utili o perché i giovani ci sto dentro e
All'opposto sei fuori
Stare entro nel vento costituisce un reato è un'ammissione di responsabilità sarà Ilaria quando si arriva a quel punto si è già pacco un grandissimo enorme Ipercoop enorme per
In cui ciò che è un po'
Conosciuta o con una parte se in ci sono stato Nucci
Nel luogo simbolo i viene per il fatto
Un uomo di parola Cukor orgoglio esiste un pensiero e ritmati nacque a guerre a ci io non c'erano su un altro
E io c'ero per qualche boh e magari in questo momento istruzione ma che insieme a si sta occupando di questa questione agli psicologi incrini quando agli educatori al anche al sistema diario e ha una protesi ciò che non ha funzionato
Si può recupera ultimo punto vere cane di veramente creare una difficoltà visto so che cambi privi di connessione ciò capiamo scoperte Apple tale e che il reato io Aki Arnoux comunque parlo estivo
Il questo lo diceva già comprende e baciarmi maggiori lei ottantasette procreativo ricevono le leggo Pippo
Dante perché questo pur costretti a prima ogni reato desco ora non c'è un c'è un po'vorrei dire attratti porca di reato
Ma sono i temi impedisce per di commettere quel reato prostatico pro puntiglio scegliere è una parola grossa il reato sceglie la e non l'autore sceglie Aprea il caso dei minorenni
Questo aiuta moltissimo rispetto al fatto che stentano individuiamo concreti e imposto gran
Per contro simboli e porta insorge esser presente ripeto imporli in cui ed il reato al comprendiamo qualcosa e ai internet e permette area immigrazione recuperabilità del soggetto all'interno l'orizzonte sociale in cui più necessario sfida l'altro del prova i plinto con la propria comunità di riferibili
Bene io non fa perché sono Prodi verrà dica già avvenuto va be'verrà dopo
Sarà chiarissimo nel per quel se e per questo otto per i lavori Guidi riguardano argomento stop per pubblicare proprio un lavoro questa prima si chiamerà dieci lezioni rubate
Per conoscere che rimanere aggiorna
Mauro Grimoldi punto it e in questa maniera possiamo per ventuno e avere la possibilità di e spero più una più più civili conti rispetto a no io nel bar interviste
Rinnovo i miei ringraziamenti aggiuntiva e vi ringrazio e all'altro
Grazie a Mauro grazie di cuore
Ecco questo tema del riuscire a mettere un reato all'interno della propria tramandare cattiva noi siamo una navigazione non siamo un racconto
Questo ce lo insegna Polo vecchio noi siamo un racconto
E
Per riuscire a mettere qualche cosa che simbolicamente
Grave Como creato dentro la nostra trama narrativa occorre un lavoro di autoriflessione che
Veramente
Decisivo senza di quello il reato come ci ha spiegato Mauro rischia di rimanere un corpo estraneo
Va bene allora presento benissimo
Arrivo subito
Allora passi
Allora passiamo
Alla al capitolo ragazzi pericolosi per se stessi e madri coraggio che a cui tengo in modo particolare perché le testimonianze che porteranno loro sono come dire la fotografia di quello che è il carcere in questo momento perché è questo il disagio mentale soprattutto di persone giovani è diffusissimo
Ne anche in questo carcere che ha una casa di reclusione dove generalmente non c'erano storie così invece oggi e pieno di storie così quindi
Mi fa piacere perché credo che questo tema sia un tema che come dire ci spinge anche tutti noi volontariato educatori psicologi terzo settore e le operatori del carcere a formarci perché ci vogliono persone che parlino di questi temi che la prova di approfondiscono altrimenti siamo del tutto impreparati ad affrontare
Grazie
Ornella allora qui c'è un tema come abbiamo detto come ha detto perfettamente nella decisivo e soprattutto andiamo su quei ragazzi
Mauro ha già introdotto il tema
Che hanno una
Doppia diagnosi una diagnosi di disturbo della personalità che magari si associa all'uso di sostanze stupefacenti e quindi diventa doppiamente pesante
E sono ragazzi che spesso finiscono in carcere naturalmente anche perché non c'è posto come vedremo nel senso che sono i luoghi deputati ad accogliere invece queste persone
Racconta Loretta Rossi Stewart che abbiamo qui oggi attrice corre oggi Raffa nel libro io combatto che ha pubblicato nel due mila due ventidue mila ventidue da Armando editore
Io Maria
E tantissimi altri genitori e famiglie siamo in piena emergenza
L'emergenza è come salvare la vita ai nostri figli
Entrano in stati psicotici totalmente fuori controllo in cui sono pericolosi principalmente per loro stessi
Ma possono anche compiere dei reati ed ecco perché arriva il carcere il girone infernale da cui non puoi uscire
Che peggio di come sei entrato ecco la storia di Maria cui do subito la parola è una storia particolarmente complessa perché suo figlio Giacomo
Che è un ragazzone alto un metro e novanta appassionato di pugilato sofferente psichico soffre di vari disturbi ha iniziato quello che noi chiamiamo un percorso dire a volte indoor cioè di porta girevole entra in carcere c'è un sofferente psichico hai bisogno di cure
Esci dovresti entrare in una Remus
Non c'è posto nella riemessa mentre sei fuori commetti un reato torni in carcere eccetera eccetera per cui è difficilissimo riuscire a rompere queste
Questa catena della porta girevole e io spero che Maria ci racconti Loretta scusami
Maria viene dopo Loretta ci racconti un po'di questo percorso di questo gatto che si morde la coda e di come sia importante rompere questa questa circolarità
Grazie normale che che ci sia una confusione perché siamo entrambe mamme di due Giacomo attualmente detenuti entrambi entrambi con disturbi di personalità
Entrambi definiti a doppia diagnosi questo termine forse non tutti lo conoscono io sinceramente prima che incappa assi in questa epopea non sapevo nulla né di carcere imminenti
Disturbi psichici che sono in un certo senso per quanto appesantita da tutta questa esperienza anche grata grata perché oggi mi trovo qui in queste realtà dove appunto
è meravigliosa questa comunicazione poco fa abbiamo sentito parlare e di scelta e responsabilità due termini e due
Percorsi due cose enormi
Ineluttabili per diciamo i detenuti tra virgolette normali ma per i nostri ragazzi
Che appunto perdono completamente la loro lucidità a causa dell'uso di sostanze e che quindi rimangono in questa sorta di limbo dove non possono essere né definiti criminali me
Malati psichiatrici loro diventano pazzi fuori controllo se usano le sostanze perché perché la loro diciamo chiamiamo la follia viene slatentizzato a dall'uso di sostanze
Quindi non difficilmente appunto in negli anni passati si riusciva a trovare un percorso tuttora è difficile però per lo meno si comincia a parlare di doppia diagnosi
E quindi cominciano finalmente a comunicare i servizi di salute mentale con il server faticosamente perché tuttora permane un una tendenza allo scaricabarile no lui soltanto perché fa uso di sostanze che ha problemi che ha
Problemi psicotici che poi a cui poi seguono molto spesso dei reati e viceversa no un problema di salute mentale bar insomma
Ora finalmente la doppia diagnosi è riconosciuta
Esisterebbe ero in teoria alle comunità per tossicodipendenti a doppia diagnosi
Ma quello che noi io particolarmente anche Maria nella stessa associazione di famiglie Rete però io come sottogruppo di Madrid doppiamente disperate l'ho voluto chiamare così ovviamente ci sono anche padri anche se meno
Siamo doppiamente disperate perché madri di pazienti a doppia diagnosi che non trovano un percorso di recupero efficace e finiscono in carcere automaticamente
A
Anzi se va bene finiscono e la nella Ramblers quindi la mia lotta che durata dieci anni e che racconta in questo libro ecco purtroppo avrà ancora molti capitoli è stata quella di dire o questo ragazzo in carcere non può che peggiorare questo ragazzo tra l'altro ha avuto e non tutti la ottengono una diagnosi appunto di doppia diagnosi per cui conseguentemente
Una disposizione del magistrato deve andare nella Renza
Che è la residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza per cui un una misura alternativa
Detentiva ma dove c'è una concezione di cura ok sotto l'aspetto soprattutto psichiatrico psicologico ed è anche di sicurezza per cui ci sono le sbarre ci ci sono le sbarre ma c'è una prevalenza di medici rispetto a gli agenti
Allora è stata una lotta incredibile riuscirà a fare a farlo andare nella remix io non passa adesso starà raccontare questi dieci anni perché sono
Veramente un conto è un girone infernale però io io dico questo se la Ramsar fosse stata subito disponibile la prima volta che in cui lui fece un reato quasi innocente
Avendo questo questo disturbo
Border line antisociale è una carenza affettiva che io come madre ho provato a colmare ma non c'era il padre vari motivi diciamo i motivi poi sono innumerevoli le ricette non ci sono
Lui si era seduto sotto casa di questa ragazza di cui era fidanzato e ha fatto resistenza
Per cui il suo primo reato era perché si era innamorato
A proposito della tenerezza
Ok tutti era completamente in stato psicotico lui ha avuto il primo episodio psicotico a diciott'anni ci son voluti anni per avere una diagnosi per capire che ex
Su un soggetto così fragile anche solo l'uso di marijuana può causare questi stati deliranti che i primi tempi duravano giorni
Fino a che poi psicofarmaci per farlo rientrare nella realtà ogni volta andava sempre peggio poi un uno e novanta un campione di pugilato
In quell'occasione lui ha semplicemente fatto resistenza ok due TSO eccetera eccetera però fatto sta io dico a quel in quel primo episodio in cui il primo reato
Se noi avesse trovato posto nella remissiva forse non avrebbe avuto gli altri tre arresti
Ok questo parliamo di anni qualche anno fa allora la mia denuncia la mia battaglia è stata queste Renza che funzionano io ne sono testimone perché Giacomo c'è stato due anni funzionano
Però sono poche e mal gestite ora purtroppo è anche pericoloso dire questo in questi tempi perché qualcuno ossa rimpiangere il gli ospedali psichiatrici giudiziari e guai Rai
Perché la la riforma delle Rheims è sacrosanta gli ospedali psichiatrici giudiziari sono stati chiusi nel due mila e quindici ed è una riforma lenta e sofferta quindi la mia denuncia
è semplicemente per dire portiamola a termine
Non è ammissibile che per entrare in un'area ci sia una nota appesa una lista di un di di attesa di un anno motivo per cui noi si ritrovava in carcere lo hanno trattenuto illegalmente questo ci è stato riconosciuto dalla Corte europea dei diritti dell'uomo no o un anno perché non c'era posto nell'alleanza eravamo ventesimi eravamo ventesimi questa la seconda volta la prima volta l'anno proprio rilasciato perché si era appena impiccato avara è a Regina Coeli
Valerio Guerrini anche lui in attesa di ingresso inerenza
Ennesimo suicidio
Quindi la corte europea ci ha riconosciuto questa hanno di detenzione illegale faticosamente siamo riusciti a farlo andare ma solo grazie a questo ha se no avrebbe aspettato chissà ancora quanto l'ingresso nella Renza
Questa Ranza ha cominciato a condurre mio figlio su un po'percorso lento Sempre difficile ma con gli strumenti adeguati intorno un momento di rabbia un momento di
Pericolo per quanto qui ci siano persone meravigliose tra gli agenti penitenziari e tra gli operatori e tutti può essere gestito solo da persone formate in un certo modo e quindi il progresso c'era
E io parlo di un anno fa lui stava proseguendo questo percorso nella remix dove c'è una rivalutazione ogni sei mesi è pronto per tornare sui territori ad essere affidato no non è pronto mio figlio ancora non era pronto fatto sta che
Scappa
Nel luglio scorso riesce a scavalcare questi tre metri
Ovviamente va a cercare subito le sostanze
Anche scoperto rispetto alla terapia
Commette un altro reato questa volta più grave i giornali hanno sbandiera hanno sbandierato il nipote di Kim Rossi Stuart tenta la rapina su un trauma
Alla sua a uno sconosciuto i fatti sono diversi lui aveva un doveva fare uno scambio purtroppo sappiamo di che scambio parliamo
Con questa persona che non ha mantenuto lavoro diciamo questo questi accordi e Luigi ha dato un pugno quindi non era un povero sconosciuto che è stato aggredito è stato rapinato
è rientrato ovviamente di nuovo ma mitizzato dal TAR da quel circuito inevitabilmente stava anche alterato ok che succede
Lo arrestano lo portano a Regina Coeli io dò per scontato che l'avrebbero ricondotto nella Renza
Dove stava portando avanti un percorso e dove c'era una disposizione dei in atto
No lo portano a Regina Coeli
Succede che l'UE era in stato delirante e viene tenuto in
In cella
Lasciato abbandonato a se stesso ore a cercare di uccidersi
Perché l'UE ci stava riuscendo perché ha rotto una mattonella s'è tagliato le vene ha preso una vena grossa quindi il sangue cioè era ci stava riuscendo ha rotto una finestra mangiato i vetri ha preso la rincorsa diverse volte questo me l'ha raccontato ultimamente e da male
Pensate al muro e infatti il trauma cranico sulla cartella clinica c'è stranamente non c'è la lavanda gastrica dei vetri eccetera atti di autolesionismo quando ci sono cicatrici larghe così sui sulle sue braccia
è stato ritenuto capace di intendere e di volere questa volta mentre le altre volte avuto la totale infermità mentale una semi infermità per cui il percorso della lenza questa volta è totalmente imputabile e resta in carcere
Il i anche mio figlio si chiama Giacomo come il figlio di Loretta a ventitré anni e attualmente detenuto a Milano Bollate
Mio figlio ha una doppia diagnosi come dice Loretta ma nel caso di mio figlio e prevalente la diagnosi psichica mentre la dipendenza è una conseguenza cioè mio figlio usa sostanze soprattutto cannabis
Per come tentativo con disfunzionale di auto curarsi quando sta male
Il disturbo di cui soffre mio figlio si chiama disturbo borderline di personalità
A volte viene chiamato anche disturbo di dire sì a regolazione motiva perché alle persone che ne soffrono non hanno problemi non il disturbo non altera le capacità mentali quindi se li parlate è una persona che ragiona non a episodi psicotici a una persona che ragiona normalmente
Ma
Vive a ogni tipo di emozione in modo estremamente forte intollerabile
Qualsiasi tipo di emozione quindi sicuramente le emozioni negative la rabbia la frustrazione però anche la noia persino la felicità certe volte è intollerabile
A volte viene fatto il paragone con chi è ustionato chi ha la pelle ustionata basta un piccolo soffio di vento che provoca un grande dolore mentre a tutti noi noi non ce ne accorgiamo lo stesso le mozioni per queste persone
Quindi voi capite che sono sottoposte a queste persone a sollecitazioni molto forti dalla vita di tutti i giorni che li portano anche a commettere reati i reati che commette mio figlio sono tipici di questo disturbo
Aggressioni
Distruzioni noi distrugge qualunque cosa gli capiti te ed affronterà il momento che ha una crisi una volta addirittura distrutto un furgoncino della polizia figuratevi tipo chi sano di mente distrugge un furgoncino dalla polizia
In questo modo lui ha raggranellato venti procedimenti penali a ventitré anni alcune li ha già scontati estati un anno al minorile Beccaria due mesi al carcere minorile di
Bologna un anno in custodia cautelare in comunità e adesso si trova a a Bollate
Io sono Loretta che ha definito la sua compagna di battaglia il libro di Loretta si chiama io combatto noi mamme combattiamo veramente perché ai servizi di salute mentale non sono molto spesso in grado di curare i nostri figli
I nostri figli hanno delle patologie molto complesse costoso e da curare e i servizi di salute mentale sono sopraffatti da un gran numero di pazienti
Più semplici ma molto numerosi
Il corrida peggiorato la situazione perché ha portato anche tutta una serie di disagi molto meno gravi che comunque richiedono attenzione hanno intasato i servizi di salute mentale
Quindi in qualche modo i servizi hanno rinunciato a trattare i casi gravi come quali dei nostri figli
Kento prima abbia ha usato la parola supplente per dire che il carcere a volte supplisce alle alle inadeguatezze di altri tipi di servizio
Io sono voglio essere più forte di Kento io la chiamo la discarica il carcere diventa la discarica dei pazienti psichiatrici
E servizi i cui servizi non si occupano
Voglio essere chiara non è così dappertutto in Italia a macchia di leopardo esistono delle realtà veramente adeguate
E questo mi fa anche più rabbia perché sono realtà che non sono più ricche economicamente di altre eppure in qualche modo riescono a far fronte
Ma la stragrande maggioranza di Italia la situazione è simile a quella che vi stiamo raccontando io Loretta
Nella della Rete di cui facciamo parte si chiama famiglie in Rete l'associazione fanno parte almeno una cinquantina di famiglie disperse disse distribuite su tutta l'Italia dal Cadore fino alla Sicilia
In condizioni molto molto simili Apoel sta
Il posto dove dovrebbero essere curati questi ragazzi quindi non è sicuramente il carcere infatti io non c'è o per niente con il carcere gli operatori del carcere fanno davvero il possibile ma non è il posto giusto per queste persone anzi creano molti problemi in carcere immaginato un ragazzo che ha queste crisi
Do che noi stessi in famiglia subiamo no la mia casa è tutta distrutta porte rotte attestate come diceva Loretta
Immaginate almeno in una famiglia se io non ce la faccio più posso uscire di casa immaginate i compagni di cella di mio figlio cosa vivono quindi diventa un supplizio per Luís è una tortura anche per i propri compagni di detenzione
E quel luogo dove dovrebbe essere curati oltre che le rende S dovrebbero essere le comunità terapeutiche
Non sono in un adeguate la maggior parte mio figlio vissuto punto un anno ai domiciliari in comunità tra le comunità diverso in tre regioni diverso e Lombardia Piemonte ed Emilia
Non
Anche lì veniva scaricato nel senso dopo una quindicina di giorni dal suo ingresso subito la comunità faceva istanza al Tribunale perché venisse trasferito perché le comunità sono enti privati sono di solito cooperative
Vengono pagate la stessa cifra per i nostri figli oppure per un caso più semplice pensate
Un ragazzo e una ragazza che abbia l'anoressia crea molti problemi di mio figlio che distrugge le porte ecco e quindi tendono a liberare
Tendono a liberarsene oppure a sé darli in una di queste comunità mio figlio se ha vissuto nove mesi completamente si è dato immaginate questo ragazzo che è
Un ex campione di basket perché giocava con l'Olimpia Armani Milano e ha vinto campionato a suoi
La sua epoca ha vinto un campionato nazionale
Non riusciva neanche più a tenere in mano un oggetto di cadeva dalle mani tanto era assetato la bava alla bocca
Quindi Louise se gli chiedete se vuole tornare in comunità vi dice che preferisce rimanere in carcere e devo dire che io sono dello stesso parere per quanto brutto possa essere per una madre andare acqua a trovare suo figlio in carcere non è mai stato brutto quanto a vederlo in quelle condizioni in cui era quando era in comunità
Tra l'altro il carcere proprio perché è l'ultima discarica non può più scaricare questi ragazzi da nessuna parte
è il posto dove io ho trovato un pochino più di apertura verso fare un ragionamento diciamo sul futuro di questi ragazzi quando lui era il Beccaria quando Giacomo era al Beccaria siamo riusciti grazie anche all'intervento del Garante
Io ringrazio il garante della Lombardia perché veramente è molto attivo e presente su queste cose sono anche il garante dell'azoto idealizzato
Siamo riusciti a ottenere un percorso in semilibertà dove Giacomo usciva al mattino andava in ospedale a farla terapia tornava in carcere al pomeriggio cosa che non era mai stato possibile coi servizi territoriali che avrebbero dovuto occuparsene
C'è anche un'altra struttura nei servizi di salute mentale che dovrebbe occuparsi di questi ragazzi pazienti psichici autori di reato
Ed è la psichiatria forense sono stati messi dei gran soldi sul concetto di psichiatria forense che non sono mai stati utilizzati non si sa dove sono andati finite la nostra associazione Familia rete sta cercando di capire anche qua esto
In Lombardia per esempio la Regione cui abito io ci sono soltanto tre psichiatri e forensi funzionano una sola funziona bene le altre due funzionano malissimo per farvi un esempio di malfunzionanti e tre su tutta la Lombardia e quindi non tutti i Dipartimenti di salute mentale hanno una psichiatria forense solo tre
Era seguito da una psichiatria forense è un ragazzo che si chiamava Giacomo Trimarco il terzo Giacomo che citiamo oggi morto in carcere a San Vittore un anno fa il primo giugno dell'anno scorso morto suicida a San Vittore all'età di ventun anni con inattesa di inserimento in Renza
Morto a ventun anni
Era aveva un disturbo borderline di personalità anche Luís per giunta aveva in quel periodo un gran mal di denti e non veniva appurato perché era per avere un dentista in carcere a San Vittore al veleno probabilmente qui funziona meglio ma San Vittore devi aspettare mesi
Immaginati una persona con disturbo border line per cui appunto basta
Un una piccola emozione per mandarti fuori un mal di denti continuo giorno e notte non ce l'ha fatta più ha usato il fornelletto con cui i detenuti si cucinano ha inalato il butano del fornelletto
Ed è morto non sappiamo se sia sia intenzionalmente succitato o stesse cercando di stordire il sì per il dolore
Sua mamma non vuole che venga usato il termine suicidio dice mio figlio non si è suicidato è morto di abbandono
Come criminologo
Mi sento un po'tirata in causa e voglio semplicemente testimoniare
La
Complessità
Che
Qui poi abbiamo vari magistrati di sorveglianza lasciatemelo dire i migliori
Ma la difficoltà che oggi
Si deve deve essere affrontata perché sostanzialmente gli istituti penitenziari sono diventati dei contenitori di sofferenti psichici
A San Vittore quasi una persona su due quasi una persona su due soffre di disturbi gravi di personalità e necessità di essere trattata con farmaci
Allora
Perché si è creata questa situazione perché con la crisi del Welfare State
Tutti i presidi psichiatrici per esempio i CPS dove le persone quotidianamente potrebbero recarsi e avverte assistenza psichiatrica
Essendo sotto organico le persone che vi si reca no non hanno la possibilità di a vere un colloquio
Perché il colloquio sono gli occhi sono gli sguardi sono le parole le cose che curano prima ancora dei farmaci
Non c'è personale
Persone altamente sofferente vengono
Diciamo visitate per pochissimi minuti gli si dà la pastiglia perse darli queste persone
Vago l'anno per la città e poi appunto naturalmente una certa politica li definisce in un certo modo
Nel momento in cui succede qualche cosa appunto che può turbare
La le loro sensibilità che sono già molto alte commettono un reato finiscono in carcere che è in carcere portano tutta questa sofferenza psichica
Quindi il il problema in questo momento norme se noi non riusciamo a rinforzare del ex e a specializza a a a rendere qua lega dance capaci per esempio di sostenere i percorsi di doppia diagnosi perché molto spesso lì riescono a curare delle patologie psichiatriche ma le doppie diagnosi non le riescono a curare
Perché non ci sta non c'è un personale sufficientemente capace di prendere incarico di la doppia sofferenza il risultato è che anche lì le persone rischiano di non trovare quel supporto che ci vuole quello sguardo soprattutto
E quegli occhi che producono cioè che
Che accolgono chiudo dicendo che Elena Stancanelli che intervenga a tra poco ha scritto degli articoli meravigliosi sulla stampa
L'ultimo che io ho letto è uscito il primo maggio ventidue droghe alcol e paura del futuro al pronto soccorso tra ragazzi fragili ne ha scritti degli altri poi ce lo dirà sono articoli che su questi temi riescono davvero a mettere le i puntini sulle i grazie
Allora non dobbiamo non possiamo rispettare del tutto l'ordine perché appunto qualcuno nel pomeriggio non può esserci quindi forse potrei chiamare adesso Gad
Visto che
Allora il de qui si il tema della
Della giustizia il tema della giustizia e dell'informazione sì incrociano
Si sono vitali per le persone che sono qui dentro perché perché poi c'è da dire che la cattiva informazione
Influenza anche la giustizia e questo credo che sia ormai evidente in tante situazioni anche se se si nega molto spesso amare lo vediamo insomma cioè c'era anzi io credo anche certe decisioni di certi giudici siano influenzate lo si vede che avevamo
Non si cioè è un fenomeno di cui parlare di cui tenere conto perché poi le persone in carcere questa cosa la subiscono molto cioè di essere già individuati come colpevoli e descritti in modo sommario come in mostrino la creazione del Mostacciano e quindi informa informazione è noi ce ne occupiamo tantissimo perché è determinante sui temi della giustizia
Bene beh io credo che Gad Lerner non abbia bisogno di tante presentazioni un giornalista autore conduttore radio tv ha collaborato con tutte le maggiori testate ed emittenti televisive del panorama nazionale
Oggi scrive per il fatto quotidiano gli ultimi libri che ha pubblicato sono noi partigiani
Memoriale della Resistenza italiana con Laura gli occhi che lo consiglio caldamente
L'infedele è una storia di ribelle padroni entrambi questi libri sono stati pubblicati da Feltrinelli
Il titolo del suo intervento il problema non è forcaioli o garantisti il problema di esseri umani
Io avevo preparato una
Lungo intervento per darti la parola non c'è tempo riprendevo però lo voglio qui dire qui compleanno lungo dell'infedele
Dove
Pacolli di alcuni aspetti decisivi sulla tramonto della della
Sinistra che
Senza operaie che è un controsenso su come la destra populista rivendica certe difese
L'impegno in difesa delle l'impegno per le vittime a livello nazionale eccetera eccetera una cosa abbastanza complicata che però
Avrebbe introdotto bene il tuo il tuo intervento finisco qui ti lascio la parola perché e più importante ascoltare dette e che a me
Beh intanto non è facile parlare dopo avere ascoltato Maria Loretta
Pugno nello stomaco per tutti noi e doppiamente odiosa la mia parte
Perché io come dire
Rappresento la categoria
Dei creatori di mostri
Di coloro i quali debbono misurarsi con il perché
La giustizia crudele
Il carcere crudele sono tanto popolari riscuotono tanto consenso
Questo è il mio punto di partenza anche se
Di questa
Insensatezza
Di crudeltà io ho diciamo un imprinting giovanile perché ricordo che
Dietro al tavolo di lavoro
Di un amico e compagno fraterno che considero in qualche modo il mio fratello maggiore e che da ventenne poco più che ventenne subì un arresto
Passò alcuni mesi in carcere dall'ora anche adesso che lui piuttosto anziano
Appeso al muro incorniciato un piccolo modulo
Di quelli che i detenuti in carcere compilano quando avanzano una richiesta semplice lì c'era appunto il modo in cui c'era il detenuto dal nome e cognome avanza la richiesta di e poi scritto a penna agli occhi
Voleva una testa d'aglio e sotto c'era il timbro respinto marcare allora
Voi direte un'idiozia ma insomma da lire uno si forma il senso dell'assurdo delle dinamiche che Colella
Conosce culti Diana mente
E però appunto noi dobbiamo fare i conti con il fatto io mi porto dietro questo libro
Soprattutto per il suo titolo oltre che per il fatto che molto interessante del libro di un antropologo francese che si chiama Didier false e che si intitola punire una passione contemporanea
Nota Fassa e Anna che le infrazioni alla legge vengono sanzionate con un sempre maggiore severità
E questa tendenza non è direttamente correlata come dimostrano tutti gli studi internazionali ad alcun incremento della criminalità e della delinquenza
Cioè noi viviamo una fase storica nella quale in realtà le statistiche ci dicono che ci sono meno beati
Ma che ci sono più detenzioni e più diciamo
Cura affinché il castigo
Sia quello più severo
Io qui facendo la parte odiosa che vi dicevo prima
Vi racconto di un momento un paio di mesi fa in cui mi mi sono chiesto se stavo facendo il furbo
Perché perché il ventuno marzo mattina Milano ho partecipato commuovendo mi è molto contento di partecipare PCI a quel grande corteo
Promosso da don Ciotti nella giornata nazionale per le vittime innocenti di mafia e di libertà lo promuove da molti anni mi sono trovato in mezzo a centinaia
Di persone che al posto di questo cartellino portavano al collo la fotografia del loro congiunto ucciso
Padri madri figli
E sentivo che era un bene che le vittime avessero una rete
Di comunicazione reciproca e poi
Abilmente questo
Serviva non solo al
Porre il tema
Del potere criminale delle mafie che sempre nascosto in questo Paese ma probabilmente serviva anche a elaborare il Odolo quella lungo cambia
Due giorni dopo
Il ventuno marzo sapevo già che avrei partecipato all'incontro invece minuscolo molto più rispetto di questo perché eravamo in quattro gatti in cui si diceva no all'ergastolo stati intorno al quarantuno bis
E diceva fai il furbo voi tenere i piedi in due staffe io credo che come dice il vostro titolo tenere il piede in due staffe in per una volta sia
Una buona cosa
Perché
Noi dobbiamo comprendere perché punire
Sia diventata una passione contemporanea in una società che invecchiata
Che
In una società Sat sia a molto meno poco pensione al rischio
Diventa
Una società anziana nella quale l'idea
Della discarica l'idea del quelli che mi fanno paura Lilin chiudiamo e buttiamo via la chiave questa frase che abbiamo sentito ripetere tante volte in televisione riscuote sempre più consenso è tutto un disastro battuto nella direzione peggiore non sono così drastico l'altro giorno conversando con un gruppo di psicologi loro ci facevano notare che per fortuna anche a livello del senso comune della popolazione dei tabù
Sono come dire insorti e faceva l'esempio del fatto che un tempo
Uno andava in piazza ad assistere alle esecuzioni pubbliche
Decapitazione per impiccagione per la squadretta mento portandosi dietro il panino da mangiare considerandolo un come dire un passatempo oggi probabilmente così non si potrebbe più fare non non non ce la sentiremmo di porta i bambini ad assistere a questo genere di spettacolo ma sempre fa sen
Ci fa notare che contrariamente a quello che avevamo potuto pensare lo spettacolo del castigo e della sua crudeltà che una volta attirava folle nei luoghi dove avevano luogo supplizi ed esecuzioni non è scomparso si è spostato sugli schermi televisivi
E si è certamente adattato alle esigenze della sensibilità contemporanea si è addolcito non mette più in gioco il corpo ma la dignità non mostra più una agonia fisica ma una morte sociale
Si tratta comunque di una forma contemporanea di pornografia che suscita un'eccitazione ambigua di fronte alla vista della sofferenza di persone considerate colpevoli
Quel ragazzo del Liceo Galilei che prima raccontava
Io quando mi hanno detto se
Chi ha commesso quel reato dovesse essere isolato distinto detto beh si quando indetto gli diamo una seconda possibilità Veneto distinto ha detto bene no ecco è questo come dire
Si vuole
La punizione plateale no in qualche modo non solo ma insorge anche
Un'ideologia
Vittima aria cioè
Sono in molti quelli che vogliono parlare a volte abusivamente a nome delle vittime dei reati
Nel giornale in cui lavoro e nel quale litigo parecchio su questo argomento c'è chi addirittura teorizza il partito delle vittime il che particolarmente complicato in un Paese come l'Italia in cui tutti si considerano vittime
In un modo o nell'alto
E questo fa sì che sia molto difficile
Fare del discernimento ad esempio sul tema spinosissimo del quarantuno bis che cosa sia effettivamente necessità di impedire la trasmissione di direttive
In organizzazioni criminali verticistiche alcuni dei capi delle quali sono detenuti e cosa sia invece
Normativa inutilmente vessatoria come abbiamo letto di recente a proposito del caso Cospito tenete le fotografie dei familiari in cella o addirittura ascoltare della musica
Ecco
Io credo che
Cui stia
Il
Il nostro lavoro
E siccome
Sì viene
In questo posto al carcere due Palazzi per imparare non certo per predicare è un'esperienza che avevo già vissuto grazie Ornella
Avevamo vissuto momenti di commozione
Collettiva ricordo che piangevano tutti quando
Quindi su questa specie di palco si presentavano insieme
Detenuti da poco usciti dal quarantuno bis insieme ai figli che li avevano convinti a cambiare atteggiamento in carcere
Dopo che per anni non potevano nemmeno tocca si fermano perché c'era il vetro di mezzo nel colloquio
Sentire la testimonianza dell'una e dell'altra del percorso
Avviato per me è stato diciamo
Una rivelazione
Capire concretamente delle cose così come ce le hanno raccontate questa mattina chi è dentro dal mille novecentonovantatré
Allora
Mi sono detto di fronte a questa passione contemporanea del punire di fronte a un desiderio pubblico spesso amplificato dai media di crudeltà
E difende età nei confronti di chi ha commesso dei reati
Diceva prima Ornella
Io non ho il coraggio di dirgli portate pazienza
Ti capisco figuriamoci se
Non ti capisco ma qual è l'alternativa è la rivolta
La la la rivolta
è qualche cosa ne abbiamo sentito parlare ancora nei giorni scorsi su Avellino no
Che
In un'altra ancora di più l'mutuo di separazione fra te che stai nella discarica e la realtà esterna che rende ancora
Più difficile
Creare una relazione tra il dentro e il fuori l'abbattimento
Di quel muro che tutti sentiamo come
Un ostacolo di crudeltà inciviltà inutile infatti
Sempre da questo libro
Mi piaceva chiudere
Citando
In grande
Del novecento Claude le visto rosso nel suo libro più celebre Trischitta topici un antropologo il quale
Raccontava
A proposito del castigo
Che c'è chiusi i nostri
A un osservatore proveniente da una società diversa apparirebbero della stessa natura dell'antropofagia cioè del cannibalismo che a noi sembra tanto estranee al concetto di civiltà
Penso ai nostri usi giudiziaria e penitenziaria descrivere Lévi-Strauss
Che ha studiato civiltà
Primitive cosiddette molto lontane dalle nostre
Alla maggior parte delle società da noi chiamate primitive
La nostra modalità di espellere gli individui ritenuti pericolosi dal corpo sociale
Temendo li temporaneamente o definitivamente isolati fuori di ogni contatto con l'umanità
In istituti isolati destinati a questo scopo dice le visto che questa nostra
La scelta rischierebbe senza dubbio un orrore profondo perché ci giudicherà ebbero barbari come noi siamo tentati di fare a loro riguardo prendendo come esempio gli indiani delle pianure del Nord America aggiunge che se non avrebbero mai concepito che il colpo che il castigo del colpevole dovesse tradursi in una rottura dei legami sociali
Queste parole le festoso noto falsariga scritte nel mille novecentocinquantacinque che fu l'anno in cui la popolazione carceraria francese raggiungeva il suo livello più basso ecco io credo che
Questo sforzo di fare comunicare il dentro e il fuori sia l'antidoto alla giustizia crudele a cui tutti insieme dobbiamo lavorare
Usate
Il prossimo intervento si viene qui Alessandro Barbano e poi facciamo il capitolo in mattinata le dico con Elena Stancanelli e i ragazzi rende la redazione si stranieri diciamo si preparino
Solo due parole a commento del bellissimo intervento di Gad Lerner meno reattivi
Si dice Gadda iniziato parlando del fatto che ci sono meno reati vorrei dare qualche numero per dirne dei e dirci quali sono i tassi di criminalità in Italia e in altri Paesi
In Italia noi abbiamo un cioè un tasso di omicidi che è dello zero punto settantacinque per cento mila abitanti
In Brasile che o un Paese che io amo e dove ho vissuto e dove vorrei tornare a vivere c'è un tasso di omicidi cioè ventinove per cento mila abitanti zero punto settantacinque rispetto a ventinove
Ventinove in tutto il Brasile ci son degli Stati del Brasile che raggiungono il sessanta per cento mila abitanti allora quando parliamo di questioni che riguardano la sicurezza che riguardano il senso di sicurezza dobbiamo cominciare a bere presenti questi aspetti
Non mi voglio fare fermare qui Italia i numeri assoluti
Oggi abbiamo trecentottanta quattrocento omicidi all'anno
Negli anni settanta ottanta e novanta prima per questioni di lotta armata terrorismo e mafia avevamo circa novecento mille omicidi all'anno
E quindi anche questo in numeri assoluti va visto come un grande cambiamento ritornando alloggi su questi quattrocento omicidi che avvengono commessi all'anno lametta sono donne che vengono uccise
Dai loro compagni dai loro mariti Bellomo fidanzati eccetera eccetera e la cosa che è molto interessante sottolineare e che il femminicidio in non sono in grande aumento ma rimangono stabili
Questo è un dato che ci deve inquietare moltissimo perché significa che l'immaginario maschile non riesce a cambiare le sue sensibilità nei confronti delle donne e quindi nonostante se ne continui a parlare nonostante ci siano tantissime forme attraverso le quali in maschi possono cominciare a trasformare il le loro sensibilità Maciste in qualcos'altro evidentemente ci sono altri elementi
Potrei parlarne per ore che dentro la società continuano a mantenere nell'immaginario maschile quest'idea di dominio sulle donne uno una secondo aspetto
Riguarda appunto la violenza che nelle sensibilità contemporanee è stata messa dietro le quinte
Cioè la violenza punitiva Dickens ha scritto degli articoli Chastity a sentendo il grande scrittore meravigliosi su come la gente andava ad assistere alla alle esecuzioni capitali erano delle grandi feste ne parla anche Michel Foucault in apertura di sorvegliare e punire con l'uccisione di da
A niente
Questa grande festa popolare ecco qui c'è le e ne hai parlato perfettamente il ritorno del rimosso ne abbiamo messo tutta la violenza istituzionale dietro le quinte noi non possiamo più vedere
Il male che viene inferto perché è dei dentro no oltre il muro di un carcere oltre
Le le
Immuni dalla Rienza eccetera eccetera matti come lo facciamo tornare lo facciamo tornare attraverso questo sguardo pornografico
Ci sono trasmissioni televisive terribili che vanno a intervistare i detenuti
Perché c'è l'illusione Aldo Grasso ha scritto delle pagine bellissime su questo
Cioè sul fatto che i detenuti molte volte chiedono che la televisione sia uno strumento per creare trasparenza cioè che quello che loro dicono in televisione verrà creduto come vero
In realtà il linguaggio televisivo
è capace di catturare che e di costruire di montare
Quello che una persona dice in un modo completamente distorto e queste trasmissioni non fanno altro che appunto riprodurre attorno graficamente il male di una persona che ha commesso che sta cercando di trasformare magari in un pensiero e invece questo male viene riproposto e guardato morbosamente in televisione
In un modo che è assolutamente inaccettabile ecco questo ci tenevo a dirlo perché appunto sono tutti temi sui quali noi dobbiamo costruire delle sensibilità
Totalmente diverso
Ecco il ciglio Bongiorno non la conosco personalmente un attimo perché devo andare
A
Ecco
Difficile presentarla
Nel senso che qui sono state usate le parole un tribunale iniquo è peggio di un brigante una citazione di sotto solo Dimitraski
Scrive bravo eppure è vissuto
Scrittore russo internato per anni in un gulag ecco
Alessandro Barbano un giornalista e saggista che ha diretto per sei anni
Dal due mila dodici al diciotto il quotidiano il Mattino di Napoli attualmente è condirettore del Corriere dello sport e qui va bene
Lasciamo perdere perché se cominciasse a parlare di calcio sarebbe la fine o meglio l'inizio
Autore di un saggio importantissimo l'inganno antimafia usi e soprusi dei professionisti del bene pubblicato nel due mila ventidue da Marsilio
Il libro è stato definito come un testo scomodo dalla potenza dirompente
E che ha suscitato delle reazioni anche molto vivaci per come affronta delle questioni legate agli equilibri tra poteri nel Paese per come senza reticenze
Accende i riflettori sull'utilizzo non solo delle misure cautelari ma anche dello strumento delle misure interdittive
Come le confische e il sequestro dei beni
Noi sappiamo che il suo libro ha suscitato un vero e proprio vespaio
E sono veramente interessato ora ad ascoltare le sue parole perché
Ci sono poteri forti
Ci sono poteri istituzionali ci sono grandi gru grandi associazioni
Che rispetta quello che lei ha scritto
Hanno preso la parola in un modo diciamo estremamente aggressivo
Parlavo lo posso dire tranquillamente l'altro giorno con l'ex ministro della Giustizia Marta Cartabia
La quale mi ha detto il libro di Barbano è un libro che dovrebbe eletto da chiunque quindi
Cerchiamo di capire che cosa ci sta in mezzo a tutta questa polemica e soprattutto dove è andato lei a pagare con il suo scritto Grazia
Scusate Tommaso fai
Grazie colore che partecipo
A questo dibattito
Da cui si riceve molto come ha detto già Gad Lerner ascoltando chi ci ha preceduto io non voglio parlare del libro ma non voglio sottrarmi alla sua domanda però credo che un tema chiave che qui è stato
Sviscerato dagli interventi che mi hanno preceduto
è il tema dell'irredimibile ITA del male che è il vero cartello ideologico
Che nemico di tutto quello che qui oggi abbiamo detto e fatto
L'irredimibile da del male l'idea deterministica e molto pessimistica
Che il male non cambia
Per esempio con l'idea di alcuni magistrati anche intellettuali che difendono il l'ergastolo ostativo che sono andati anche in Parlamento a dire
Al Parlamento
Non permetterti di adempiere alle prescrizioni della Corte europea e della Corte costituzionale perché altrimenti farai il gioco della mafia
Perché il mafioso non cambia mai il mafioso muore mafioso anche se un vegetale come è accaduto
Se
Collabora sta fingendo se partecipa alla vita di del carcere
Sta doppiamente fingendo si apre sotto alle lauree e ha cessato ogni rapporto con le organizzazioni di appartenenza anche quella è una finzione
Il mafioso e i figli del mafioso e i nipoti del mafioso saranno sempre mafiosi questa è la convinzione di una parte del Paese
Di una parte della magistratura di una grande parte dell'informazione italiana di di giornali che esplicitamente si sono battuti fortemente per difendere una misura che non esiste nessuna democrazia liberale d'Europa l'ergastolo ostativo
E segnala un metà linguaggio presente e una doppiezza tipica del nostro discorso pubblico
Perché noi abbiamo un articolo ventisette della Costituzione che dice la stessa Costituzione poi imbracciata e con una bandiera dagli stessi protagonisti di queste affermazioni
Che dice che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato però poi metà l'India linguaggio dice che la pena deve tendere alla cronicizzazione del condannato perché questo sistema
E allora
Dietro questa
Affermazione
C'è
L'alleanza inconsapevole tra l'emergenza
E l'emergenza lirismo tra la mafia e l'Antimafia tra il male e i professionisti del bene
Il libro racconta questo cioè racconta quella segreta alleanza che si instaura in una democrazia fragile tra un bersaglio che la colpisce e gli anticorpi
Che sono stati prodotti per sconfiggere quel bersaglio e chi invece hanno realizzato con quel bersaglio una sorta di alleanza inconsapevole
Danneggiando l'organismo che li ha prodotti
E questa
Diciamo distorsione
Si nutre di tre
Paradigmi narrativi il primo è quello della enfatizzazione noi abbiamo nel discorso pubblico un'enfatizzazione
Della
Emergenza mafiosa
Voglio essere chiaro io non sono un negazionista
Nessuno mi può scrivere a questo diciamo a questa deriva
Però mi accade per citare il precedente che è stato discusso prima il rapporto fra gli omicidi in Brasile
Trenta trentacinque ogni cento mila abitanti e il rapporto tra gli omicidi in Italia sono anche di meno di quattrocento sono più vicini a trecento in alcuni casi sono stati meno di trecento
Zero virgola sessanta ogni trenta mila abitanti cioè sessanta volte di meno e e di parlare con l'ex procuratore nazionale antimafia che dice ma funziona benissimo
L'ergastolo ostativo perché guardate che è anche il quarantuno bis funziona benissimo perché in Brasile per esempio resta il utilissimo
Ma come facciamo noi a mettere a confronto la realtà di un Paese dove abbiamo trecento omicidi di mafia cioè scusi trecento omicidi ventotto di mafia
Nel mille novecentonovanta l'avevamo mille novecento in Germania ci sono ottocento omicidi l'anno in Francia ci sono ottocento omicidi l'anno nel porto di Ampère sa si sequestra il doppio della cocaina che si sequestra nel porto di Gioia Tauro eppure noi pretendiamo una specialità emergenziale che nessuna democrazia europea applica
Perché la mafia ce l'abbiamo solo noi queste esclusiva
è
Oggi
Lo specchio che questa alleanza inconsapevole ha prodotto questa narrativa come posso dire che è una narrativa di potere che nutre interessi di potere e anche di lucro per esempio attorno al sistema delle confische che nel libro il racconto e che ci porta poi a a
Non non interrogarci sul nulla
Ecco io sono stato testimone nella mia
In lunga e ancorché modesta vita professionale da direttore di un quotidiano a Napoli con il mattino sei anni
Di quello schema che
Se hai
Un minimo di onestà intellettuale e te ne accorgi subito
E io me ne sono accorta il primo giorno che sono arrivato a Napoli quando mi è arrivato sul
Sulla mia scrivania
Un comunicato di un'operazione di polizia che aveva arrestato gli il grande boss latitante che viveva in una villa meravigliosa con ostriche e champagne poi ho visto le foto dell'arresto
E costruì stava in un sottoscala con un piatto di cozze nera e una bottiglia di spumante Gancia che era aperta e stappata lirico di divani strappati ho detto ma perché dobbiamo raccontare questa vicenda in questo modo perché non possiamo dare una giusta rappresentazione della realtà
Della realtà
E perché la grande mafia internazionale serve
A giustificare la macchina dell'emergenza
E questo il il rifiuto diciamo
Morale che il mio libro vuole proporre e questa narrazione vale per tutto vale per Matteo Messina Denaro che si può raccontare
Coerentemente come il superstite di una grande organizzazione criminale stragista che vive nell'impunità per trent'anni grazie a protezioni delle antiche famiglie mafiose
E che dispone di due interventi di un certo patrimonio
E tuttavia è costretto a fare la chemioterapia all'ASL anche quando un pentito è andato in tv a dire guardate che il boss malato adesso lo prendiamo e perché il boss della grande organizzazione internazionale
Che invece nella narrazione comune
Vive nello sfarzo ci alle amanti paga settecento euro
Nel ai ristoranti gode di protezioni della borghesia mafiosa siciliana perché tutta la borghesia siciliane mafiosa perché non prende un aero e non va a Filadelfia curarsi del tumore
E invece si mette in fila alla ASL
E questa simmetria narrativa
Che purtroppo ha prodotto ed è specchio di questa distorsione che ci porta poi appunto a quell'enfasi che non serve a nulla perché porta all'inasprimento penale che non ha nessun effetto deterrente nei confronti dei reati
Perché ci porta a sovrastimare i fenomeni e a non conoscere nella loro realtà e perché soprattutto occulta
La vera funzione
Della Penna che giustamente la Costituzione
Si pone e la rieducazione che non è un principio di indulgenza cristiana e un principio di utilitarismo laico perché senza la rieducazione essenza
La l'assorbimento del male per alle generazioni l'anti step statualità ideologica del crimine transita e anzi si è
Fatti Yitzhak e allora chiediamoci quanto spendiamo in sovrastrutture burocratiche giudiziarie prefettizia
Per combattere il male
E quanto spende investiamo invece in progetti di rieducazione di in in progetti di lotta alla dispersione scolastica in progetti di di di di occasione di lavoro no non si può
Perché
Ah i detenuti condannati al quarantuno bis ergastolani anche se hanno scontato
Trent'anni trentadue trentacinque non si può dare il reddito di cittadinanza che scandalo che prendono il reddito di cittadinanza
Bisogna scioglierli nell'acido e hai citato l'esempio della trasmissione
Delle trasmissioni che purtroppo costruiscono questa narrazione perché l'altro elemento distorsivo di questo discorso che poi è un un discorso di polizia
è la logica
Di etichettare come amico del male chiunque si trovi a fare i conti con il male e anche sporcarsi le mani col male perché poi per esempio siete amici dei mafiosi
E e siete stati rivisti come scrivono autorevoli giornali
Assolto ma è stato visto due volte a incontrare un mafioso perché ha partecipato Barbano l'incontro con i carcerati del quarantuno bis quindi
è un po'mafioso magari quello no e questa è la logica di polizia
Purtroppo una logica bipartisan perché la disumanità non è in questo paese di destra e non è neanche di sinistra e di destra e di sinistra allo stesso modo con una ferocia inaudita
E con uno slittamento inconsapevole verso
è un professor fa domani lo ha lo ha raccontato con parole più nobili delle mie però queste una logica dai di regime e fascismo inconsapevole
Di qui facciamo fatica a me che facciamo fatica a metterci alle spalle no
Ovviamente poi tutto questo si nutre anche
Di narrazioni distorsive come quelle che per esempio ci fanno dire che abbiamo la legislazione antimafia migliori del mondo
E chissà perché nessun Paese del mondo addotta questa legislazione che abbiamo noi e soprattutto nessun Paese d'Europa la dotta
Eppure tutti ce la invidiano così si dice e ma perché se ce la invidiano non l'adottano e allora sulle
Sul
Sito del Viminale
Sì racconta di un incontro che si è svolto il quindici
Febbraio scorso fra le diciannove e polizia dell'eurozona
Le quali hanno certificato che in Italia negli ultimi due anni sono stati sequestrati con le misure di prevenzione
Cinque miliardi e trecento milioni di beni cioè una volta e mezzo
Il cuneo fiscale del governo Meloni
Nel indi gli altri diciannove Paesi dell'euro zona tutti insieme sono stati sequestrati con le misure di prevenzione
Beni per cento milioni di euro cioè cinquantatré volte meno
La fase la facciamo solo noi e la lotta alla mafia perché tutti gli altri invece sono dei collusi criminali con la criminalità e il malaffare e allora io segnalo che
In questo Paese e vengo alle conclusioni perché forse ho parlato già tanto
Ci sono alcuni Processi che sulla giustizia sono diventati ormai ampiamente distorsivi
Il primo è un ribaltamento di poteri per cui in una democrazia liberale la politica fa le leggi e la magistratura le interpreta
Tutta la legislazione eccezionale che ci ha portato nell'emergenza realismo
E invece figlia di sortite giurisprudenziali che la politica a supino a mente codificato quindi questo ribaltamento purtroppo è un ribaltamento
E che non è senza conseguenze perché anzitutto perché delegittima il decisore politico ma perché mette in mano una funzione normativa in capo a un soggetto che non rappresenta i cittadini perché non è un signor un soggetto elettivo qual è la conseguenza di questo fatto B
Per esempio quando la corte di cassazione certifica
Che
Le intercettazioni eteroaccusatorie
Non devono essere riscontrate da
Riscontri fattuali cioè chieste due mafiosi parlando fra di loro accusato un terzo costui è mafioso a prescindere che ci sia un riscontro della sua mafiosità
Sapete che cosa accade accade che si determina la riforma del sistema investigativo più radicale che la politica non avrebbe mai potuto e saputo fare
Perché l'investigazione cessa di essere un lavoro certosino fatto di pedinamenti testimonianze
Intercettazioni indagini bancarie appostamenti e diventa
L'assemblaggio di vagonate di valigie contenenti intercettazioni che si confermano l'un l'altro dentro
Un un discorso puramente narrativo e ti e servono a nutrire ovviamente i giornali che vivono campano di questa mitologia si ribalta completamente
Il ruolo che l'accertamento penale a
E la filiera della giustizia tutta la filiera della giustizia interamente allo stesso modo che va dall'interdittiva antimafia chi oggi viene somministrata da un prefetto
Un prefetto fino fino al due mila ventidue inaudita altera parte adesso c'è l'obbligo di ascoltare il proposto ma fino al quarantuno bis passando per l'ergastolo ostativo
Il concorso esterno le confische i sequestri tutta la filiera emergenziale di questo Paese
Segnala lo slittamento drammatico dal diritto della colpevolezza che è un diritto del fatto per cui io ti condanno perché hai poco e provato che tu abbia commesso qualcosa di età alto dalla legge alla
Diritto della pericolosità che è un diritto del reo
Per cui io ti compri ti condanno perché tu sei pericoloso e la tua pericolosità e desunta da un compendio indiziario che non è accertato oltre ogni maggiore pure dubbio
Che è frutto di valutazione soggettiva che perfino un prefetto può fare nella sua diciamo solitudine e che perfino un brigadiere può fare nella sua solitudine quando per esempio si tratta di stabilire
E chiudo veramente se è un detenuto che ha fatto trentadue anni di carcere
Si è laureato
Si è dissociato dalle organizzazioni di appartenenza si è reinventato con una nuova vita
Può accedere al
Privilegio no al premio della libertà condizionale c'è un tribunali di sorveglianza che dice no non può accedere al premio della libertà condizionale perché perché
Il parere del procuratore antimafia dice che Alessandro e Ornella erano tutti e due trent'anni fa i capi di un'organizzazione criminale che a Padova
Aveva un forte radicamento e quest'organizzazione criminale esiste ancora tant'è vero che il figlio di Ornella oggi ne è diventato il capo
Ma che c'entra il figlio di Ornella con Alessandro non c'entra niente
Però Alessandro è pericoloso perché il figlio di Ornella ne è diventato il capo
E e poi ci sono due
Due due componenti dell'organizzazione che sono stati intercettati cinque anni fa e parlavano della moglie di Alessandro e cosa diceva la moglie di Alessandro boh però Alessandro è pericoloso
Allora questa è la logica di polizia
Che si infiltra dentro la giustizia
E autentica il pregiudizio allo stesso modo con cui il giornalismo supino e codino la trasforma in un racconto in un'autobiografia del Paese noi dobbiamo sconfiggere Cuesta
Deriva culturale di regime che si è impossessata della nostra democrazia e che ha prodotto quella tentazione poi è la vera causa della tentazione all'inasprimento della pena
Alla alla alla tentazione della cattiveria di cui ha parlato molto meglio di me e Gad Lerner nell'intervento che mi ha preceduto per farlo però dobbiamo cercare proprio di mettere in relazione
La ricchezza che da dal carcere
E dal dal profondo del male può venire perché io credo che abbia in questo momento assai più bisogno la Società dei liberi di imparare da quello che ascolta qui dentro di quanto invece i liberi possano dire a Chieti recluso grazie dell'opportunità piovuto nell'ascoltarvi
Io vorrei aggiungere una cosa c'è
Tradurre il discorso di Alessandro su quei nella realtà dei della delle vite delle persone e mi sento di parlare di un detenuto di cui qui c'è il fratello e anche molti familiare che Domenico Papalia io lo conosco perché a Parma
Questa persona a settantotto anni è in carcere da quarantasette a un tumore gravissimo con metastasi sta facendo la chemioterapia eppure è in carcere io guardate
Se qualcuno mi spiega
Quelli e mi mi dice che cosa cosa c'è dietro se se c'è un briciolo di umanità dietro a questa situazione e vi leggo non c'entra con lui ma centra con e con come sono fatte queste informative in base alle quali spesso si tengono le persone
Persone non dico che persone che siano entrati da poco persone di di cui vi ho spiegato anche come come questa
Tutti questi anni di carcere informative si rappresenta che in ordine al prevenuto non possono dirsi acquisiti elementi tali da escludere l'attualità della sua pericolosità sociale
E l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzato o quantomeno il pericolo del ripristino di tali collegamenti oppure altro dalla consultazione degli atti di questo ufficio
Considerato il lungo periodo detentivo tuttora in atto non sono emersi elementi in merito all'attualità del collegamento tra il predetto e la criminalità organizzata o eversiva tuttavia stante la condanna per associazione mafiosa
Allo stato degli atti non risulta abbia preso le distanze tali consorterie di cui risulta essere stato parte integrante composizione appicca
Ecco cioè voglio dire questa
Queste sono le questa è la prosa diciamo di de e traduce cioè il discorso che faceva Alessandro nella storia delle persone nella vita delle persone
Io non sono una che sottovaluta
Queste situazioni
Questa però voglio dire ditemi se c'è se rispetto a questo la persona a una possibilità in qualche modo dopo anni di vedere una luce appunto come e o come dice torna a parlare il Papa Francesco che che dice che una pena senza una finestra di speranza non può esserci invece qui di Finest di speranza ce ne sono un clan poche
Io volevo solo dire che domattina andrò a comperare l'inganno antimafia usi e soprusi dei professionisti del bene getto da Alessandro Barbano però voglio anche sottolineare che un intervento come questo meriterebbe un contraddittorio lo voglio dire perché e sono state dette delle cose fortissime
E per esempio in questo caso ma lo dico così non a caso la presenza di don Ciotti sarebbe stata importante per stabilire un contraddittorio
E spero che il dottor Musolino che interverrà più tardi che purtroppo non è qui con noi
Abbia ascoltato le parole del dottor Barbano per poter eventualmente come dire interloquire e avverte ristabilire quello che appunto il diritto la e visto venerdì avverte un contraddittorio quando si fanno delle affermazioni come dire così
Importante perché io non voglio negare assoluta attente l'importanza di quello che è stato detto ma è sempre decisivo anche avere a check and balance come dicono negli Stati Uniti grazie e adesso non so atti passiamo
Allora sia il capitolo che apriamo adesso è quello che riguarda di ragazzi detenuti le persone straniere quindi chiamerei quelli che se l'asse intorno dove sono nati dalla melanina redazione
Per favore
Si stima subito il introducono
Quindi vorrei che venissero cui Leo navi due Leonard se se la sente o no Klodian Arthur perché non se la sentirà apre il Christmas coraggio
Presentarla posseduta
Sesso
Eccoli allora
Farmaci
Allora
Sì deve venire ha dovuto
Orario
Taglio
Rettore
Quello dare subito
Pronto
Buongiorno a tutti mi chiamo Leonard vengo dall'Albania
La
Io amo vorrei parlare un po'dell'emigrazione
Anche essere chiamare emigrato qualcuno vuol dire
Parlare sempre in senso negativo
A emigrato l'umanità è sempre immigrato se non
Non se non fosse per l'emigrazione
La terra non non sarebbe
Popolata come era popolata oggi
Perché dentro
Ognuno di noi
C'è il senso di
Cercare una vita migliore
L'aspetto del migrante non è
Non è che uno emigra per piacere
Uno vorrebbe vivere
Dove è nato
Però spesso le
Condizioni
Pozzo potrebbero essere condizioni che nella maggioranza sono condizione economica
Spingono le persone ad emigrare
Anche se
Io
Parlando del mio caso non so se
è stato solo a una condizione
Soltanto economica
Ma il fatto di decidere di emigrare
Io
Quando erano abbastanza piccolo
A quattordici anni
In Albania c'era una specie di
Guerra civile
In Albania ci sono stati degli anni bui
Dal novanta
Fino al novantotto novantanove
Dopo la guerra del Kosovo
Lo dico questo perché in Albania in quel periodo
Non sapevi se
Ma
Quando camminava e per strada non sapevi se potevi rischiare la vita o
O cercando qualcos'altro
Lo dico questo perché
Molti di quelli che io conosco
In Albania in quel periodo sono morti
Magari dicendo soltanto una una parola di troppo uno sguardo di troppo
Il fatto che è uno
Ad io
Non i miei perché io ho
Avevo quattordici anni
Quando
In Albania come i ragazzi oggi giocano
Lo
A Play Station ecco nell'oblio in Albania
Insieme altri ragazzi sia come è stato un periodo dove
Le armi giravano
Come se il cui
Ma girano sono i videogiochi
Perché
Il in Albania
In quel periodo era
Veramente
Una situazione o molto molto brutta
A a per questo o adesso vi vorrei raccontare una parte della mia storia
Anche se questa parte della mia storia un po'assomiglia a tutte le storie che racconteranno gli altri ragazzi
Provenienti
Dall'Albania
è una storia simile perché racconta
La a un processo o
Che è avvenuto durante questi anni io ho all'età di quattordici anni e già in Albania facevo uso di marijuana
In mare Urbania la marijuana in quel per si trovava come trovare qualcuno le caramelle e quindi
Facendo uso di
Marijuana a quattordici anni
Pensate voi
Avendo anche a disposizione
Molte armi
Di qui noi
Al
Giocavamo era sparavamo per un po'per gioco perché non eravamo neanche noi cocenti ricollocata facevamo
Eravamo molto piccoli
Vedendo la situazione dell'Albania da i miei genitori decidono di
Ti spia dirmi di mandarmi in Italia
M. non è stata una decisione che io avevo voliamo non avevo voglia di venire in Italia
Perché non è un anche cosciente
Dico è quello
In nella situazione in cui vivevo
Perciò a sedici anni io interrompo gli studi
Che facevo
La il secondo ginnasio sarebbe allora il secondo liceo coi in Italia
Interrompo gli studi vengono in Italia per la prima volta
Avevo sedici anni
Venendo in Italia
Io
O non aveva in quel periodo lì e non non c'era possibilità di legalizzare
Non c'è non c'era possibilità di avere il permesso di soggiorno
Perciò essendo venuto così pericolo
Non potevo né studiare
Nel lavorare regolarmente in Italia
Studiare perché per lavorare a Roma abbastanza piccolo
Io ho passato più della mia vita in Italia sono
Ma
Più di venticinque anni che sono in Italia
Che ero
E quando sono venuto all'inizio non pensavo di rimanerci così tanto
Rimane Aci così tanto col tanti anni in Italia
Anche se
Parlo meglio l'italiano che l'albanese perché riesco
Esprimere tante cose meglio in italiano mi vengono più facile che in albanese
La mia condizione è che io in così tanti anni in almeno in Italia non ho non sono mai stato legalizzato
Allora in Italia non ho mai avuto un
Sarebbe un pezzo di carta il permesso di soggiorno un pezzo di carta che è molto importante
Perché ti mette di essere legale nel territorio dove tu hai vissuto per tanti anni
Anche se io
Vi racconto il fatto che centrale della mia vita dove io
Dove io in quell'istante li ho fatto perdere alla vita una persona
Ma anche
Ho distrutto anche la mia vita
Io quando o avevo ventun'anni e mezzo
Il
Essendo venuto in Italia e non avendo avuto la possibilità di potermi
Allora legalizzare lavorare onestamente
Anche se avrei
Ha avuto la voglia
Non ho avuto i mezzi
Non ho avuto i mezzi necessari per poter vivere onestamente
Anche se ho scelto perché e nasce il TAR mia perché qui
Nel discorso
Molti quelli che hanno parlato
è una scelta ma non se non so se è stata una scelta
No fatta coscientemente
A entrare
Nel mondo dello spaccio
Perché mise in quel periodo mi sembrava la via più facile
All'essere umano e portato a Scelli era sempre quello che gli sembra più facile
Da fare anche se la strada più facile a volte si ribella la strada più
Più lunga e e più difficile
Che porta ti porterà molta sofferenza
Io a Letta di ventun'anni e mezzo
O un
A un puntamento con una persona che era un cittadino tunisino
O
Una un momento che è stato non l'avessi mai fatto
Perché
Da mi sono presentato in questo appuntamento con questo cittadino tunisino
No
In quel momento lì
Io non non ha sentendomi un po'minacciato
Il
Succede un fatto molto grave dove
Io
Anche per potermi difendere
Non sparò alcuni colpi vuol colpire a una persona
Successivamente scopro
O in televisione che
è morto un è morta una persona
Anche se la persona che era morta io o non lo conosce non la conoscevo
è stato un po'un fatto che ho distrutto
La vita di una persona
Ma da quel momento ho distrutto anche la mia vita perché da quel momento lì
O la mia vita è andato con un vortice sempre in giù che tuttora continua
Io come dico da quando sono partito o
Tutto a voi stessi problemi
Perché
Vorrei parlare adesso in generale le condizioni
Che sono il di il percorso di reinserimento di una persona straniera
Detenuta in carcere
Sai il il percorso è come una corda che è legata su due due lati
Il detenuto si trova altra attacca traversare questa corda in tu equilibrio
Questo equilibrio è molto fragile figurate deve essere un po'un bravo equilibrista per attraversare questa corda
Perché
Perché
Attraversa
Ai ci sono molti molti molti problemi per quanto riguarda al reinserimento di un detenuto straniero
Anche se il detenuto straniero alla fine della propria condanna
E a otto prevista in modo automatico l'espulsione dal territorio italiano
Legge
Ed è in casi particolari e molto molto difficile che è una persona venga inserita nelle inserita no no no a tutti gli effetti
Chiudo lascio la parola Cornel
Altre due brevissimi interventi mi dispiace di interrompere ma i tempi sono stretti
Buongiorno a tutti mi chiamano Leonardo come Leonardo di prima
Vengo da Albania e vi voglio raccontare la mia storia
Veramente
Mi trovavo talmente in carcere procurato vecchio che ho commesso nel novantacinque novantasei
In quegli anni io avevo vent'anni
In danno in Albania da poco era che è accaduto il comunismo
Non è che avevamo c'era era c'avevamo fame non è che sapevamo neanche l'unica cosa era per cercare una vita migliore alzare edizioni che avevamo quando eravamo bambini
Se mi sono salito su un gommone essa sono venuto in Italia
Quando sono venuto in Italia prima
Cosa che mi sono venuto in mente di fare il normale di cercare un lavoro
Ho preso il treno San non mi ricordo bene a Brindisi al Lecce sono partito a Torino
Quei tempi quando sono andato a Torino
Cercava di trovare un lavoro prima di tutto la lingua anche oggi non è che parlo tanto bene mi dovete scusare però mi aggancio prima di prima cosa che ti viene in mente di trovare qualcuno conoscenza perché prende il treno da Lecce qua e Torino
Un Paese che non la conoscevi perché si sa sentivamo che assoluto al Nord c'è il lavoro di più verso ha giustamente ho scelto queste sono andato a Torino quando sono andato Torino ho cercato pur trovare la qualcuno che mi faccio lavorare
Purtroppo ho visto certo conosciuto e mi paesana come se voi sapete quali albanese sono maggior quando sono tutti i lavoratori lasci lasciamo uno due che fa lavoro diciamo no
Non è non non non dal no scusa
Maggior parte lavora uno due non male fa anche cose che non dovevano che non devono fare
Ah io Paul trovo conosciute quindi i ragazzi
Che facevano un'altra vita non Rizzardi lavoratori
Era vent'anni ha detto va beh ho cominciato anch'egli un collo
Però per me che ho cominciato anch'io con loro di fare era atti prima di tutto molto vicino il calcio la questura
Quando mi sono
Prima volta che sono entrato in carcere a novantacinque ho fatto un mese mi hanno fatto uscire del tutto comma l'avvocato prendeva quelli soldi me facevano uscire
Non sapeva cos'era questa pena sospesa che oggi so cosa questa pena sospesa
Avevo fatto uno due tre ragazzi
E poi ho deciso di di non fare più questo lavoro di questo lavoro di questi rivelate nel due mila cinque
Ho lasciato Italia perché mi hanno dato il foglio di via per lasciare il taglio ho lasciato il TAR sono andato via quando sono andato via o conosciuta a mia moglie che è avvenuto anche da Germania e qua avevo fatto una famiglia cambiato la testa non sono più cantonale sono quarantotto anni cominciato a lavorare tutto problema potrebbe Ondine
Lavoro c'è tutto in Germania ne aveva una mandato di cattura nella in Germania
Tutto pensavo prima che mi hanno sbagliato e con altre persone
Poi dopo ho saputo che erano tre pena sospesa che mi hanno portato oggi adesso le sto parlando sono quarantotto anni
C'è non è che ci ha sono contro di giustizia però sono cose che
Vanno molto lunga fa messo a me fare quando profanare notes cinquant'anni non è che le le distrazioni che per i bambini che nel mi chiedo qualche cosa se intendono non mi ricordo con sovrane
Passa comunque
Non c'è niente da fare dobbiamo fare ringraziamo tutto Ornella registrato tutto
Vi ringrazio esclusa che scuole che fanno tanto accanita
Va benissimo e scusate
Il il problema che diciamo spesso è quello che la giustizia a dei tempi lunghissimi nel nostro Paese e quindi sul ci sono spesso storie come la sua di persone che si hanno cambiato completamente vita si sono rifatti una vita diversa hanno
Figli c'è sua moglie che è venuta oggi dalla dalla Germania pensate e però ti arriva il conto inesorabile
E la tutto quello che stavi facendo rischia di essere distrutto questo anche questo è uno dei temi quello dei tempi della giustizia la stessa cosa un po'
Ciò a tutti sono Klodian danno dall'Albania
Io sono qui oggi a scontare una pena di cinque anni per i reati commessi nel due mila undici due mila dodici
Poi quando il tempo nel due mila diciassette non è stato più rinnovato il permesso di soggiorno non va avevo più diritto di stare qui vengo espulso dall'Italia dieci anni deve avvenire il più così comincia la vita lotte fatto nostri a
Poi dopo una vota che mi ritrovo e nostra comincio a lavorare orfana vita tranquilla onesto proprio del piano anche una famiglia però purtroppo non è stato così fine du mila ventidue a maggio vengo fermato dalla polizia inoltre apre un controllo semplice
Dopo domata debbono verificato mi dicono termini cerca l'Italia
Per una condanna che ci ciò da se quotare qui e io vi dico scusa ma possibile perché che pensavo quei come ha ma avevano mandato via con espulsione avevo finito tutto ma invece non è stato così purtroppo oggi è questo qui a scontare questa condanna per i reati fatti nel due mila undici due mila dodici
Questo poche parole la mia storia vi ringrazio
Allora passiamo all'ultimo intervento dalla mattina vi chiediamo
Ancora un po'di concentrazione poi se magna
Elena Stancanelli e che ho già citato prima ha completato il suo corso di studi
Nella stessa città in cui è nata a Firenze
Dopo essersi laureata in lettere moderne si è trasferita a Roma
A a frequentato l'Accademia nazionale d'arte drammatica e ha iniziato la sua carriera letteraria nel novantotto pubblica un libro benzina
Che è stato un best seller da cui è tratto è stato tratto anche un film
è autrice di racconti pubblicati su riviste rotocalchi e collabora con vari giornali tra cui la Repubblica al Manifesto e la stampa
Il suo ultimo libro ma vedi Teseo il tuffatore
è incentrato sulla figura di Raul Gardini
Ma qui siamo
Penso che insomma parlerà più profondamente
Di un altro suo libro venne alla spiaggia un assassino sempre pubblicato con la nave di Teseo in cui narra come abbia raccolto l'appello di Sandro Veronesi rivolto se non ricordo male in primis a Roberto Saviano
A metterci il corpo dispetto a quanto accadeva e accade
Nel Mediterraneo in relazione ai viaggi organizzati dagli scafisti i trafficanti di uomini scrive Veronesi di fronte a questi scempi per me esiste solo andare laggiù dopo dello scempio al luogo e starci col proprio ingombro alle proprie necessità vitali la propria resistenza lì il corpo il mezzo più estremo di lotta nella tradizione della non violenza
Ecco Elena angosciata dalle razionalità dalla ferocia che spinge ministri e politici a considerare i morti un buon esempio un deterrente per gli altri emigranti pronti a partire se imbarcata invece con chi vuole salvarla
Venne alla spiaggia un assassino è il racconto del tempo trascorso sulle barche delle famigerate o Amg trasformate da alleati della Guardia Costiera italiana incolpevoli di ogni nefandezza
Salve
Ha anch'essi queste o è un lavoro costante nel due mila e diciamo a Toni
Corrispondeva all'irritazione che un gruppo di scrittori di scrittrici italiani avevano sviluppato nei confronti di quanto stava accadendo in quell'estate del due mila diciotto
Era l'estate dei porti chiusi era l'estate dei sequestri delle navi
E tutti quanti noi avevamo immaginato che potevamo fare qualcosa soltanto stando su quelle navi e raccontandola maniera abbastanza casuale
Mi sono imbarcata io perché per una serie di Tor per una serie di circostanze quindi sono stata con loro per un periodo poi ho scritto questo libro
Questa è la storia e con Ornella però quando mi ha invitato qui abbiamo pensato che poteva essere interessante parlare
Più di più che di questo libro di quello che sta che sto facendo adesso e che mi interessa molto che mi sembra che risuona in maniera anche più precisa con quello che ho ascoltato stamane che mi ha molto commosso debbo dire tantissime testimonianze le cose per sentito dire
Qualche
Mesi fa come molti di voi mi è capitato di aver di fare il pieno di testimonianze di persone che lavorano con i ragazzi bambini e adolescenti erano figli
Amiche che lavorano nella scuola mica con i figli amiche che hanno amici dei figli e tutti quanti mi dicevano la stessa cosa mi diceva non c'è un enorme disagio mentale che sta crescendo tra bambini e adolescenti
E me lo dicevano in una maniera così angosciosa per cui sentivo dire che nelle classi a differenza di quello a cui era abituata io per me sono abbastanza grande ripeto non ho figli quindi erano contatto
è reale con quello che succede nelle scuole ogni classe in ogni classe ci sono bambini che soffrono
Di ansia angoscia
Che si tagliano che tentativi di suicidio numeri che mi facevano terrore
E allora iniziato questo viaggio dentro la neuropsichiatria infantile andando intervistare medici cercando di parlare con i ragazzi viaggio che sto ancora facendo e che scrivo sulle pagine della stampa e poi chissà cosa potrebbe diventare quindi la ragione per cui sono qui è soprattutto questa che volevo
O raccontarvi quello che sto imparando io di questo e quindi si sto imparando che i numeri sono terribili
Io sono partita pensando che tutto questo fosse è stato determinato dal colpite e che il corride fosse stata la ragione per cui questo disagio cresceva così tanto
In realtà tutti quanti tutti medici con cui ho parlato mi hanno detto che coprì dati scoprite ha fatto da detonatore di una situazione pregressa e che quindi sono almeno vent'anni
Che i numeri del disagio dei ragazzi sono esplosi perché questa cosa accada ovviamente ce lo stiamo chiedendo tutti se lo stanno chiedendo anche loro i ragazzi fanno varie cose ci sono i disturbi del comportamento e la alimentare che forse sono i più antichi che stanno proseguendo
E la cosa interessante che sono divisi per genere le ragazze soprattutto hanno disturbi del comportamento alimentare i maschi soprattutto soffrono di ansia e di angoscia
E di quelli che loro chiamano idee suicida arie che spesso si trasformano in tentativi di suicidio e a volte anche sui siti reali
E soprattutto i ragazzi fanno una cosa che in italiano ha un termine poco affascinante in giapponese si chiamano hikikomori casse più bello hikikomori sono quelli che si relegano nelle proprie stanze e decidono di non uscire più
Molti medici glielo detti mi hanno detto che la Neuropsichiatria a grandissimo nemico e questo nemico si chiama effetto Peart
Che viene da i dolori del giovane Werther di Goethe
Quando uscì questo celebre romanzo che raccontava la storia di un suicidio per amore ci fu un'ondata di suicidi che fu che seguivano appunto per emulazione
Il protagonista della storia questo effetto Werther sia moltissimo nella neuropsichiatria i ragazzi e le ragazze
Si muovono spesso per emulazione quindi raccontare il disagio di bambini e ragazzi è sempre molto pericoloso
Perché se fino a vent'anni fa c'era un forte stigma sociale nei confronti della malattia mentale dei bambini adesso questo stigma è molto diminuito rischia di doni di diminuire così tanto da diventare quasi una moda
I ragazzi si sono disinibiti nel raccontare il loro dolore e questo può diventare anche pericoloso l'effetto Werther
I ragazzi che si chiudono nelle stanze sono tanti sono tantissimi negli ultimi dieci anni sono aumentati del settanta per cento in Italia è un numero enorme in Italia sono i cosiddetti hikikomori sono circa sono tra settecento e ottocento mila ragazzi quasi tutti maschi
Perché lo fanno la domanda che ci facciano tutti quanti a perché lo fanno servì a dire come facciamo ad evitarlo che cosa è successo perché i ragazzi e le ragazze soffrono così tanto che cosa abbiamo combinato
Sono tante le regioni è chiaro che non posso darvi restituzione melassa qualcuno le ragioni sono tante la principale probabilmente è che i ragazzi hanno fatto una cosa e questo lo dicono tutti i medici che fa paura
Hanno spostato la violenza dall'esterno all'interno i ragazzi si fanno male
Si feriscono per non esplodere verso l'esterno perché la domanda che uno si fa è perché perché non sono tutti per strada
E lo non solo tutti presa da perché sono tutti dentro il proprio corpo sono fanno tante cose al proprio corpo tutte
Brutte al proprio corpo
Qui ho ascoltato due parole che risuonano nella neuropsichiatria infantile sono molto importanti una identità e l'altra e sguardo
Qui come ne I ragazzi che soffrono di malattie di disagio mentale che alcuni che appunto in alcuni casi vengono sì diventano patologie si chiamano con nome patologici li abbiamo sentiti oggi raccontare tanti altri altri medici dicono dolore più semplicemente affrontare quel dolore il dolore che i ragazzi
In questo tagliarsi nel cercare di morire nel farsi del male nel nascondersi nel chiudersi cercano di lenire e questa è la cosa che Sante tagliarsi serve a non fare esplodere il dolore un piccolo dolore per evitare un grande dolore perché dico identità
Perché c'è una questione molto forte e credo di averla sentita dire anche qua qua si parla di persone sono detenute
Non si parla di detenuti sono due cose diverse
Lì si parla di ragazzi che soffrono e che tendono a identificarsi con la loro differenza che vanno dei medici dicendo io sono un hikikomori io sono un disturbo alimentare io sono ansioso non è così
Perché se nel momento in cui questa casa questa cosa accade da quella malattia non guarisce perché la malattia diventa identitaria tu sei la tua malattia
Tu sei il tuo dolore se io te lo tolgo non sei più niente questi ragazzi si affezionano a i reparti di neuropsichiatria perché sono luoghi dove stanno bene perché li sanno Lili dicono con chiarezza chi sono
L'altra questione è quella dello sguardo che è importantissima
I medici tutti i medici mi hanno detto che stiamo crescendo
Generazioni di bambini e di adolescenti che vengono che diventano adulti prestissimo a differenza di quello che immaginiamo non sono bamboccioni non sono sdraiati anzi sono bambini che fin da piccoli vengono trattati come degli adulti
Sono bambini sui quali viene proiettato questo è stato detto qualche volta anche stamani questo
Questa idea di una società narcisistica Narciso sul bambino il bambino deve essere bello bravo fico a fare un sacco di cose che cosa accade quando bambino diventa un'adolescente questo non corrisponde più non è più quel bambino
Che il genitore la madre e il padre voleva immaginavano ma il sul cui corpo si trasforma quel corpo quel col bambino diventa una sofferenza diventa un dolore lo vuole cancellare come si fa a occuparci di questi ragazzi che stiamo crescendo in maniera così dissennata guardandoli
Tutti i medici dicono
Che noi guardiamo a questi bambini e questi a due questi adolescenti nella maniera sbagliata bisogna ascoltarli
Bisogna ascoltare il dolore bisogna ascoltare il loro dolore bisogna avere il coraggio di guardare in faccia il fatto che questi ragazzi crescono in un mondo nel quale noi questa abbiamo accorciato il futuro tantissimo questi ragazzi pensano maniera forse anche non troppo irrazionale che davanti non hanno niente
Allora se noi non ascoltiamo questo dolore severo non sa non Ra ascoltiamo questo grido la situazione diventerà esplosiva quindi guardare ascoltare
E
Spezzare quel Mark meccanismo identitario per cui tu sei il tuo reato tu sei la tua malattia tu sei una persona e quando quella cosa lì la togli della tua vita torni a essere la persona che avessi dovuto avresti desiderato di essere e la il il per appunto il percorso che io che io appunto sto facendo con questi medici mi ha fatto capire anche un'altra cosa che io non sapevo e che vi dico abbastanza rapidamente tutti quanti noi perché abbiamo fame c'è pochissimo tempo tutti quanti noi pensiamo che anche oggi è stato detto in parte che i interventi sociali telefonini sono il male che cosa facciamo ne siamo tutti diciamo via i telefoni via i telefonini della scuola di a internet dalle vite dei ragazzi ma queste cose qui è totalmente assurda
Primo perché gliel'abbiamo insegnato noi siamo noi i primi adulti a dare un esempio sbagliato e ha insegnargli che la vita sta là dentro e poi perché comunque cavità Standa dentro e quindi non è che cancellando
Ecco esattamente come la migrazione c'è una società che non è in grado di guardare a quello che accade ma l'unica cosa che sa fare punire appunto non otterrà mai nessun risultato le migrazioni esistono internet esiste i ragazzi hanno a che fare con quella cosa lì e con quella cosa lì bisogna fare i conti
Scusa un piccolissimo inciso poi conclude Adolfo fra i testi che ho ricevuto nel Progetto mi colpito perché
E poi in qualche modo anche un po'preoccupante l'esperienza una ragazza scrive l'esperienza che mi ha colpito di più è stata la vista del carcere
Però mentre Seat soltanto togliere il telefono lo ha dovuto consegnare all'ingresso perché senza telefono non posso sparare
Ma l'esperienza è stata molto emozionante particolare durante l'esperienza però mi sono sentita un po'agitata perché non ce la facevo a stare senza telefono tanto tempo perché il cellulare per me è fondamentale
Elena mi scusi innanzitutto perché
Ieri è stata inserita nel capitolo sui migranti per cui l'occhio presentata attraverso però avevo già in anticipo a citato questi tuoi preziosissimi articoli allora io volevo chiudere questa mattinata
Con alcune parole ancora della psichiatria Gentile di Eugenio Borgna perché
Sarò un po'come dire fissato però
E da queste parole che secondo me si può propaga uscire da tutto quello che tu hai descritto
Con dell'espressione che ha otto Patto estremamente che hanno avuto una grande risonanza dentro di me anche proprio per la scelta delle parole che ha usato dice sbornia ogni volta che in Psichiatria si incontra un paziente o una paziente prima ancora che con perché non le parole sono gli occhi
Sono gli sguardi a creare le premesse alla relazione di cura certo conta il modo di salutare di sedersi di attendere che il colloquio incominci la lentezza alla scioltezza nel descrivere i propri disturbi
Ma contare che il modo con cui si guarda una persona negli occhi
Ci sono gli occhi che sorridono e allentano la tensione del dolore e dell'angoscia ci sono gli occhi che piangono
Docilmente o disperatamente
Non ci sono nell'azione quotidiana e che non siano trainate dalle parole
Dalla grande l'importanza che esse hanno invita e dalla inquietante frequenza con cui oggi le parole sono portatrici di aggressività e di violenza
Allora veramente torniamo alla parola ascoltata e detta come
Il punto di inizio della fine di una grammatica interiore che quella che costruisce le nostre relazioni le relazioni buone vuole che le azioni cattive Grazia
E all'ascolto
Iniziamo questo pomeriggio con il tema rieducare una collettività satura di notizie ma povera di conoscenza e il primo interlocutore per favore
Per favore grazie
Grazie il primo interlocutore che abbiamo per noi
Un vittoria umana svitare domande se il professore ordinario di diritto penale nell'Università di Bologna
Nella quale città nella quale svolge anche la professione di avvocato ha partecipato a numerosissime commissioni ministeriali per le riforme in campo penale ultimamente ha preso parte al gruppo di lavoro in materia di sanzioni sostitutive
Per l'elaborazione di schemi di decreto legislativo per l'attuazione della legge ventisette settembre venti ventuno
E questo siamo stati seppure a distanza compagni di viaggio
Come altre persone che sono sedute qui voglio citare il dottor Bortolato che il presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze
Vittorio oltre a essere un ma straordinario professore
Arriva stamattina dalla Germania dove ieri ha partecipato a un importantissimo al convegno di studiosi del diritto penale
Ha scritto questo libro che si intitola giustizia mediatica gli effetti perversi sui diritti fondamentali e sul giusto processo un libro
Non molto spesso ma spessissimo di contenuti di provocazioni di ha come e di altro ancora
Allora
Vittorio sottoscrivibili in questo libro che tu vorresti tentare di far comprendere come la verità narrata da in media è spesso una verità deformata
In media non sono uno spot specchio che riflette la realtà ma molto spesso la distorce vogliamo iniziare da questo punto
Grazie anzitutto sono molto felice anche se devo dire è stata un po'travagliata il alla strada che mi ha portato qui di essere qui con voi e voglio ringraziare particolarmente l'amico di sempre straordinario professor Ceretti Ornella Favero per questa iniziativa io pur con tante difficoltà
Ho accettato con entusiasmo questo invito perché credo che queste iniziative siano straordinariamente importanti per avvicinare
La società civile a questa realtà così
Particolare così Segre che attiva che è una realtà di sofferenza di errori di riparazioni di recupero ma che spesso anche nell'immaginario collettivo nella sua narrazione deformata vorrei proprio partire da questo la narrazione da parte dei giornali dei media degli organi di informazione di massa delle tematiche che hanno a che fare con la giustizia
Ed è formata noi gli attribuiamo una qualche ferita perché siamo
Tendiamo a credere a quello che ci viene rappresentato anzitutto se viene iscritto no nel tubo catodico della televisione pensiamo che sia una sorta di deus ex macchina che ci dice sempre quello che reale in realtà è profondamente deformata anzitutto quando rappresenta i dati sulla criminalità no sapete telegiornali
Tendono a presentare determinate notizie determinati dati in moto sensazionalista dico per scioccare l'audience era attrarre
L'attenzione di chi guarda perché così aumentano lo share aumentano i giornali le vendite e anche nella fotografia che ci consegnano della criminalità della delinquenza
Così come della realtà carceraria molto spesso ne offrono una visione deformante lo ha descritto bene proprio il presidente Bortolato in un suo preziosissimo saggio sul carcere che ha un titolo molto importante vendetta pubblica che consiglio a cui tutti di leggere
Perché smentite Zardini pizza
Tutta una serie di convincimenti
Su questi problemi quindi il primo dato da cui partire è la rappresentazione l'informazione pubblica sulla giustizia in generale e sul carcere in particolare sulla delinquenza
Donne sempre credibile non è tutto oro quello che luccica e quindi bisogna cercare di attivare una sorveglianza un'attenzione diciamo così selettiva per capire davvero
E distinguere il grano dal loglio diciamo così
Per esempio quando ci presentano l'innalzamento dei picchi di criminalità le statistiche
Spesso sono proposte sono opposte proposte in modo fuorviante pensate
Alla grande narrazione che c'è ultimamente sui femminicidi sulle la criminalità diciamo Gender Oriente la criminalità di genere
E non sempre risponde al vero per esempio può essere vero che determinati indici percentuali si alzano ma se proiettati in una statistica più generale da diversi anni
Si registra un calo della criminalità più violenta le statistiche sono sempre fuorvianti i tedeschi dicono non credere mai a una statistica che tu prima non abbia falsificato
Anzi dicono anche un'altra cosa le statistiche sono un po'come un lampione per un ubriaco servono per appoggiarsi non per illuminare
E quindi il primo diciamo un messaggio che vorrei dare è che la narrazione sulla giustizia
è una narrazione spesso fuorviante anche per sé perseguì propri scopi i propri obiettivi che sono quelli di fare share fare audience difendere più copie
Di somministrare innanzitutto una carica ansiogena
Nella collettività per aumentare l'interesse ma di somministrare al contempo l'ansiolitico per esempio dicendo subito o
Prefigurando chi potrebbe essere o dovrebbe essere il colpevole per una vicenda che magari ancora in fase di di indagini preliminari quindi primo messaggio è non crediate sempre a tutto ciò che viene detto in televisione o che viene scritto sui giornali soprattutto quando si parla di giustizia e di carcere è un tema troppo serio per essere attratto incertae sedis se
Ecco allora partendo da queste tue affermazioni che sono assolutamente incontrovertibili
Vogliamo prendere un po'in considerazione come la spettacolarizzazione massmediatica di delle vicende giudiziarie
Incide soprattutto sulla corrosione della presunzione di innocenza perché questo qualcosa che noi sappiamo a essere all'ordine del giorno
Avviene e ce l'ha già spiegato
Ce l'hanno già spiegato gli antropologi giuridici tanti anni fa cioè che il fatto che i mass media entrano nelle aule giudiziarie
Nel momento in cui ente non non che non abbiano il diritto di farlo ma Id tutti i talk show televisivi tutte le dinamiche che portano il Processo a essere un processo televisivo hanno ovviamente come effetto quello di come opere la presunzione di innocenza
Sì grazie è un punto centrale io voglio premettere che non ci siamo preparati né io né il professor Ceretti abbiamo deciso di fare questo dialogo all'impronta tre minuti fa cioè io gli ho chiesto guarda francamente non ho preparato una relazione non mi sembra la sede ma ti chiederei di farmi tu alcune domande lo ha detto ma io non le ho preparato detto ma verrà meglio le faremo così spontaneamente un punto centrale proprio a questo però vorrei fare una premessa rispetto a questo
Perché vedete una delle ragioni per le quali ho accettato con grande piacere questo invito e che credo che la giustizia da parte soprattutto dei professori dei suoi
Attori diciamo istituzionali dei suoi protagonisti debba essere comunicata in modo diverso alla collettività noi non abbiamo saputo comunicare
I valori in cui noi crediamo
Per esempio la presunzione di innocenza per esempio la funzione rieducativa della pena purtroppo non sono condivisi molto spesso perché non sono compresi dalla collettività
Proprio ieri in questo convegno in Germania c'hanno offerto alcuni dati
Che dimostrano come per esempio la proposta di introdurre un nuovo reato di fronte a un determinato
Accadimento che crea allarme sociale normalmente e ha colta con un margine di consensi da parte del pubblico che supera il novanta per cento anche se gli studiosi ritengono che quella soluzione quell'opzione
Non è assolutamente razionale ma la collettività tende diciamo a valutare in modo diverso quindi noi dobbiamo anche riconquistare la capacità di comunicare dispiegare determinati principi pensate quanto è difficile spiegare comprendere il principio della finalità rieducativa della pena voi sapete che un principio scolpito
A caratteri cubitali nella nostra Costituzione nell'articolo ventisette comma terzo anzi non si dice la pena Manni pene quindi non solo il carcere tutte le pene
Prima parte non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità molto importante
E ce lo dimentichiamo troppo spesso
Seconda parte devono tendere alla finalità rieducativa del condannato è questo principio purtroppo un principio difficile da comprendere un principio come tanti i nostri principi contro intuitivo
Cioè fa contro la opinione prevalente un principio paradossale perché sapete quale sarebbe il principio più intuitivo per la collettività per la gente per i cittadini
La legge del taglione
Occhio per occhio dente per dente quello è un principio intuitivo quello che poi conduce all'idea che voi sentite circolare che il carcere non deve essere un luogo di recupero ma deve essere un uovo
Di marcescenza del soggetto no bisognerebbe metterlo in carcere e gettare la chiave
La presunzione di innocenza purtroppo votive lo stesso tribolato destino era un una garanzia fondamentale forse la garanzia cardinale del sistema processuale ma del sistema intero della giustizia penale
Eppure è difficilissima da comprendere perché quando un soggetto è indagato per un certo reato magari un reato particolarmente grave nell'opinione pubblica scatta sempre l'idea che in qualche modo sia già colpevole responsabile sapete come dicono gli americani esteri ex mucca terris fai se c'è fumo vuol dire che dietro da qualche parte qualcosa è stato commesso ecco in questa situazione già molto precaria si scrive il problema della giustizia mediatica perché quando su una determinata vicenda di criminalità si accendono i fari i riflettori dei media
è quella presunzione di innocenza che già molto debole viene completamente rovesciata il soggetto che è indagato e che la cui
Posizione di indagato viene divulgata dai giornali voi sapete spesso in modo molto truculento direi
Incivile pubblicando nomi foto i soggetti indagati
E diventa nell'opinione pubblica non più un presunto innocente
O presunto colpevole anche se poi magari dopo diversi anni sarà assolto con formula piena però quel sacrificio delle sue prerogative individuali dei suoi diritti fondamentali
Purtroppo non sarà mai risarcito e sapete qual è il problema più grave in tutto questo
Che è vero quello che diceva Carnelutti delle libertà
Che noi ci accorgiamo che il valore della libertà quando stiamo per Harper la o forse quando l'abbiamo già perduta
E purtroppo ci si rende conto di questo declino della presunzione di innocenza
Solo se si ha la sventura di capitare in una vicenda di questo genere improvvisamente lì ci si rende subito conto di quanto valgano i contano determinati valori Garanzie principi perché si sente di averli perduti
Ecco un grande problema della contemporaneità
E questo del rispetto concreto non sulla carta abbiamo miriadi di Carte dei diritti costituzionali convenzione europea dei diritti dell'uomo che sanciscono diritti
Garanzie principi ma nella carta molto spesso vengono negati lo sappiamo molto bene se ci spostiamo di qualche metro perché la situazione delle carceri italiane purtroppo come sapete
E molto spesso segnata da un sovraffollamento che sarebbe di per sé è contrario al concetto stesso di dignità del detenuto perché però purtuttavia ancora costituisce una norma il problema
Ti faccio l'ultima domanda
Starei ore ad ascoltarti ma abbiamo parlato
Appunto atti
Della di questa
Come può essere corroso il principio di innocenza parliamo un attimo delle vittime perché anche le vittime entrano massicciamente
Nel
Processo mediatico nella rappresentazione mediatica in tutto il sistema che lo costruisce tu hai scritto
Un breve paragrafo però è molto interessante prende il titolo di questo paragrafo la vittima virgola eroe contemporaneo
E inizi dicendo la vittima l'eroe moderno ormai santificato è senza dubbio il coprotagonista principale del circo mediatico giudiziario
Allora in senso chi esprime quando dice questa cosa e naturalmente
Dove vuoi arrivare con questa provocazione grazie Adolfo hai toccato un ulteriore punto centrale quindi le cose che nascono spontaneamente sono sempre le migliori ne abbiamo conferma
Che mi dà occasione di parlare di un grande problema proprio nella descrizione nella narrazione della giustizia negli ultimi trent'anni
Perché la vittima è diventato protagonista non solo nella giustizia mediatica ma è diventato un protagonista dell'intero scenario della giustizia penale attenzione un protagonista inatteso perché il processo penale
Nasce senza la partecipazione della vittima questo la collettività non lo sa e nasce proprio per separare quella dicendo ai chi deve giudicarla dagli impulsi i motivi
Di vendetta di richiesta di vendetta che la vittima
Diciamo inserisce in quel circuito che sono impulsi irrazionale
La vittima purtroppo
Diciamo giustamente richiede giustizia
E non lo sentiamo sempre di più questo discorso quando si dice per esempio
Ossi additano si attaccano anche determinate posizioni garantismo di trascurare i diritti delle vittime si dice ma voi non dovete pensare solo ai diritti del reo ai diritti dell'imputato dell'indagato dell'imputato ed eventualmente del colpevole del condannato del reo dovete pensare anche ai diritti delle e quindi e giusto punire è giusto introdurre nuove sanzioni è giusto introdurre nuovi reati è giusto innalzare le pene
Ecco vedete questa posizione che protagonisti Zanardi clima si basa però su due funzioni finzioni anzi su tre finzioni la prima finzione e che l'introduzione di determinati reati
O l'innalzamento delle pene per determinati comportamenti produca disperse gli Effetti normativi che noi ci aspettiamo da quella scelta il che non è assolutamente comprovato la seconda finzione quella che ci interessa di più oggi qui ed ora
è che l'introduzione di un nuovo reato di una nuova appena non produca invece contro il tetti indesiderati che sono esattamente il lato oscuro del diritto penale quello che ci
Troviamo di fronte quando attraversiamo
Questo cortile e la terza finzione quando si parla di vittime di risposte da dare alla vittima e che è vero la vittima chiede giustizia chiede risposte chiede qualche ristoro da parte dello Stato ma che sia proprio il diritto penale il ristoro utile adeguato per come dire dare la corretta risposta alla
Nello scenario questa dinamica quando si rientra diciamo
Nel processo mediatico e la vittima il protagonista assoluto voi vi siete mai resi conto che quando si apre un determinato
Processum indagine o quando vediamo la spettacolarizzazione di un qualche talkshow salotto televisivo che cerca di riprodurre una vicenda processuale la vittima c'è sempre
E invece non c'è quasi mai l'imputato l'indagato e non c'è quasi mai neanche chi è tenuto a rappresentare l'altra verità che può essere proposta da parte dell'indagato
Quanto sia oggi importante centrale questo problema
è stato testimoniato dolorosamente qualche mese fa alla fine in occasione della sentenza che ha chiuso il processo per il disastro dirigo piano la ricorderete quando le parti civili
Hanno addirittura credito il giudice cioè le vittime coloro che rappresentano le vittime hanno addirittura aggredito quasi fisicamente il giudice che ha avuto il coraggio di pronunciare sentenza di assoluzione per venticinque indagati su trenta cinque sono stati condannati
Venticinque assolti questo è il segno che le vittime le parti civili e chiudo non chiedono giustizia chiedono condanna che è una cosa molto diverso
E questo già dovrebbe essere un messaggio che ci mette un po'sul chi vive in attenzione rispetto a questa grido di dolore comprensibilissimo che proviene da parte delle vittime
Ma che il diritto penale dovrebbe avere la giustizia penale dovrebbe avere la forza e il coraggio di cercare di neutralizzare ecco perché chiudo davvero quando è entrato in un tribunale
Il pubblico per esempio è separato anche fisicamente dalle parti
Noi avvocati pubblici ministeri e giudici vestiamo la tonaca
Non per
Un orpello così ornamentale ma restiamo perché è il segno della del fatto che possediamo un sapere tecnico che ci impara dalla emozionalità dalla irrazionalità che chiede appunto solo condanna vendetta e pena
Impossibile qui permane novelliere che naturalmente attraverso la giustizia riparativa noi cerchiamo di dare alle vittime una parola che possano non essere soltanto richiesta di condanna di pena
Ma essere una parola diversa perché se noi lasciamo come dire diamo solo quella possibilità quella possibilità alle persone la prendono se invece ci sono modelli più modulati dove la gabbia al desiderio di vendetta rancore possono essere incanalati in una giustizia più mite naturalmente tutto il panorama può cambiare grazie vittoriose su grandissimo grazie non so adesso
A a di Rosa
Grazie allora adesso
Gioco in casa perché finalmente Giovanna di cioè milanese
Giovanna Di Rosa è una magistrata è presidente del tribunale di sorveglianza di Milano ed è stata componente togato del Consiglio Superiore della Magistratura questa ma cosa molto importante
è autrice di monografie di testi tra cui sull'appena al di là del carcere e partire dall'appena il tramonto del carcere
E poi le nuove norme sulla giustizia penale tutti come coautrice
Ci sono tre suoi pensieri che sono decisivi per comprendere come Giovanna rifletta su disse quale magistrata
Primo pensiero non bisogna limitarsi a concepire la pena solo in termini repressivi retributivi altrimenti anziché fare nella cura di una ferita la si riduce a mero differimento della possibilità che la persona colpevoli torni a circolare per la strada il carcere deve contenere solo gli individui socialmente pericolosi viola scolpirei
Arte dovunque poi secondo pensiero il carcere è uno dei fattori criminogeni e le società che non si occupano della situazione detentiva
Producono persone che una volta scarcerato sono più violente incline a delinquere
E poi su disse del ruolo del magistrato di sorveglianza richiede una continua sfida legata proprio all'impegno che assorbe che riguardano raggiungimento
Di un ideale di giustizia effettiva quella che porta a riparare il male anche gravissimo arrecato ripristinando la vittoria dello Stato senza la perdita di una ulteriore Bitta qual è quella del condannato
Grazie vorrei in queste queste riflessioni che mi accingo a fare
Partire da una considerazione che per me e centrale come magistrato e anche nell'esperienza lungo arco avuto come magistrato di sorveglianza nella mia nella mia professione
La necessità che ci sia che sia presente lo stato sempre
E come protagonista della e prese dal responsabile della gestione dell'esecuzione della pena
E questo forse mi aiuta a spiegare meglio quelle che sono quelli che sono i presupposti vedi queste diciamo affermazioni che sono state che sono state ricordate che sono per carità sono degli spunti di di riflessione il lo stato prende in carico perché così ha scelto
Di prende in carico le persone che sono ritenute colpevoli responsabili dalla dai dai dai suoi servitori quali sono i giudici
E ne prende in carico l'intera responsabilità l'intera vita l'intero carico
Complessivo di complessivo quale è quello che è rappresentato da una vita umana in tutte le sue sfaccettature ogni persona ha un un nucleo di affetti
Ha un una quantità di esigenze che sono materiali e non solo
E prendere il carico sul diesel di questa di questa situazione
E significa
Qui a dal punto di vista dello stato accettare una sfida appunto quale è quella di portare a termine i la tendenza all'attenzione della pena detentiva appena regina purtroppo applicata sempre forse sempre misurare eccessiva rispetto al al reale bisogno e soprattutto rispondere e quello che a risponderne da tutti questi punti di vista quello che mi dispiace che vorrei ripetere qui in questa sede ma è un po'il frutto dell'esperienza che non sono solo fatte
Di appunto anni trascorsi ma anche di procedimenti trattati di occasioni vissute direttamente quindi percepite
E che questo carico e assunto formalmente nel momento in cui la detenzione e viene avviata dal punto di vista formale no
Con attraverso l'ingresso della persona
In nella struttura detentiva
Con la prima accoglienza con il rispetto delle prime norme e di ordinamento penitenziario che vengono in conto quando una persona viene portata in carcere ma che manca di essere in realtà verificato nella quotidianità
E nel bisogno
E e chi invece deve essere completamente condotto su un altro binario
E vedete riflettevo per partecipare a questo incontro che il cui titolo mi è piaciuto moltissimo l'ho detto subito Ornella Favero quando mi ha gentilmente invitata a questa bellissima occasione
Questo questo titolo che abbina un'espressione formale e importante quale no è il concetto di giustizia che adesso si riconosce come il servizio della collettività un tempo non era nemmeno questo la storia della pubblica amministrazione non lo riconosce il non riconosce la giustizia come suo servizio essenziale non nasce così diciamo poi si sviluppa naturalmente negli anni e adesso è un concetto riconosciuto
In senso in senso formale pieno ecco e abbinare questa idea di giustizia realizzazione nel modo migliore possibile della della pienezza del diritto
Che si fa tesi che che si che si realizza nei confronti della persona sulla persona alla quale poi quel provvedimento giustiziale voglio dire non giudiziale lo dico apposta
Proprio per dare senso questo termine si ricade e quindi una
Rosa importante e piena dal punto di vista formale abbinarlo a un concetto di tenerezza
Qual è è un sentimento che noi destiniamo ai nostri bambini alle alle persone fragili neri il nelle pieghe di vita più personale forse anche sentimentale se vogliamo no mi è parso
Davvero geniale questo glielo ho detto lei se lo ricorda perfettamente
Perché mi è parso davvero geniale perché significa coniugare la forma con la sostanza io intendo così questa questo abbinamento l'idea di una
Di una espressione di giudizio ed espressione della presenza dello Stato che attraverso i suoi le le le le le varie funzioni che che deve esplicare come dire riproduce
Replica su una persona
Con uno sguardo e con una attenzione destinata all'ascolto
Alla comprensione alla voglia di capire al desiderio di conoscere e di conoscere nel senso pieno della parola
La persona che non è il suo reato ma che la persona nonché che che viene ad essere giudicata il valore assoluto primario indefettibile totale indimenticabile
Che la persona umana insieme a queste a quei a tutto questo il l'idea di della sua natura buona
E quindi l'idea della possibilità di cambiamento
Sono concetti forti che secondo messi sintetizzando in quell'espressione quello è lo sguardo il volto umano della giustizia
Il e allora in questo aspirazione diciamo che dobbiamo
Tutti gli operatori di giustizia ciascuno nelle proprie nelle proprie funzioni
E io posso dirlo per quella che è la mia esperienza pendere a realizzare questi questi valori
Ecco in questo con questo modo e attraverso queste a questa questo modo di procedere questa e la la nel dotarsi di questi strumenti che non sono fatti soltanto
Di nozioni tecniche ma di questa voglia di capire e e di questa apertura a capire tutto quello che nel frattempo avviene
Ecco è in questo che si realizza poi l'attuazione del principio costituzionale di cui destra ha parlato prima
Dei principi costituzionali di cui ha parlato prima il professor Manners quando ha citato l'articolo ventisette della Costituzione
Il non vorrei solo aggiungere che la funzione giudiziaria di magistrato di sorveglianza e più immediatamente
Rispondente a queste a queste caratteristiche e quindi risponde meglio all'individuazione della di questi di questi bisogni perché il magistrato di sorveglianza uno sguardo benevolo deve avere uno sguardo benevolo presuntivamente diciamo così nella direzione
Del percorso e di vita delle persone che sono
Che sono annui sul sulle quali deve deve poi deve poi giudicare questo
Forse discorso da su cui ragionare anche in relazione alla funzione della cognizione Capra per
Esso dei cioè dei giudici dei processi ordinari che precedono l'attività del magistrato di sorveglianza
Quel richiamo nella nell'applicare la la nel determinare poi la pena la necessità di dovere valutare
Tutto ciò che è il contenuto netto in quel lo che per noi magistrati e l'articolo centotrentatré del codice penale individuazione
Di delle condizioni oggettive e soggettive del reo già dall'idea di una individualizzazione di una storia a e che non che non è valutata solo in relazione alla vicenda reato ma anche rispetto alla persona sulla quale
Etichette che ha compiuto questo a questo questo reato e qui il problema e poi ragionare sulla sulla strumentazione e sulla dotazione l'utilizzo di questa percorso
Percorso decisionale credo che però sia essenziale chiudo davvero
Ricordare che abbiamo una responsabilità gigantesca perché abbiamo noi magistrati
In generale
E tutti coloro che partecipano dell'amministrazione della giustizia ciascuno con le proprie funzioni fino ovviamente
E di inclusa la gestione della pena detentiva da parte degli operatori che vi sono detti inclusa la polizia penitenziaria che è presente oggi comunque siccome presenti in tutti gli istituti e per tutti
I protagonisti della della vicenda penale ecco cinque Egna in questo compito così così importante guardate a volte da essere un compito che mette a disagio
Io credo che il modo migliore per svolgere queste funzioni sia quello di sentirsi sempre a disagio in qualche modo a disagio per quella che è una situazione di sofferenza della della persona che abbiamo davanti per quella che è una storia sulla quale abbiamo una responsabilità enorme
E per un risultato che so definire soltanto come richiesto una sfida perché un impegno e una è una promessa di risultato che può esserci può non esserci a noi il la necessità di mettere il tutti noi stessi dentro questo bisogno questo mi sembra che risponda meglio a quel titolo giusti tenerezze giustizia tra l'altro tenerezza messa prima di giustizia ulteriore motivo di apprezzamento
Grazie
Ecco
L'apprezzamento totale ma questo finale
Sulla propria inquietudine
No va bene io Abel presso mi fa un baffo corso Libro dell'inquietudine sono la persona più inquieta della terra però siccome ci conosciamo da tanti anni e sappiamo il modo in cui lavoriamo
Ecco c'è sempre questo senso
Di a inquietudine che quello che ti mette in contatto realmente con la sofferenza
I problemi le angosce dell'altro e la possibilità appunto di guardarlo e il da lì riuscire a a partire con un lavoro perché tu lo sente sentirle quella presenza a io produce dentro di uno spostamento dei volumi interiori prima ancora di quelli che sono i problemi normativi
Io so che tu hai questa sensibilità questa sensibilità ocellata o l'Asia o nulla sia
Grazie
Solo una battuta scusatemi di di replica su questa riflessione che ha fatto adesso Adolfo Ceretti
Il potere crea disagio deve creare disagio e questa come dire è la sintesi di questo di questo pensiero ed è da questo per parte
Bravissima esattamente quando non non c'è questo
E e la fine e l'inizio della fine è l'inizio della fine
Allora facciamo un attimo il punto su come e spiego le i prossimi interventi abbiamo sempre su questo tema un collegamento con che spero si possa realizzare e volevo chiamare qui anche Tommaso perché c'è un dialogo con il sostituto procuratore di Reggio Calabria Stefano Musolino che aveva già i biglietti dell'aereo doveva arrivare invece ieri pareva ci fosse una lo sciopero degli aeroportuali e quindi le è saltato tutto e al alla fine anche cercato di dire quindi divenire ma non aveva la scorta acquisti questa la e quindi dovrebbe essere in collegamento e l'avvocato che puoi venire qui magari avvocato già Falcade Catanzariti e qualcuno della redazione
E poi finiamo con il capitolo che che c'è particolarmente caro perché ci riguarda da vicino una storia quella di Dio era il milanese ci sono Mauro
E Lorenzo
Può essere anche ho qui davanti Kim di i nostri magistrati e in quello che è stato uno dei magistrati più importante che a Padova con cui abbiamo lavorato un sacco Marcello Bortolato quindi esse magari avete voglia quella zona sta fortunatamente a Cesa Rosa se avete voglia di dire qualcosa può insomma cerchiamo uno spazio per farlo
Comincia facciamo il collegamento col e Tommaso
Presento velocemente buongiorno
A allora
Un attimo che
Stefano Musolino al sostituto procuratore a Reggio Calabria ed è segretario di Magistratura democratica
Molti processi a cui ha preso parte hanno sferrato duri colpi alle organizzazioni malavitose locali l'inchiesta alta tensione camping gotta per citarne solo alcune
E voglio citare anche qui una sua frase noi reggini affermato il dottor Musolino in un'intervista abbiamo vissuto una guerra di mafia paragonabile a quella di Palermo sia per ferie pezza difatti e violenza che per la percezione pubblica
Credo che tutti quelli della mia generazione abbiano visto morto ammazzato per strada e siano stati svegliati di notte da una bomba questa ha causato un assoggettamento tale da ritenere superfluo qualunque altra attività di tipo intimidatorio
La stessa cosa ha funzionato per la 'ndrangheta con l'aggravante che tutto questo affatto sicché la seconda terza e quarta generazione di 'ndranghetisti ma ben dalla disponibilità economica
Per poter frequentare gli stessi ambienti cittadini e quindi figli della classe dirigente sono riusciti a divenire parte integrante del tessuto sociale
Non c'è dunque anche rispetto al passato una chiara distinzione tra chi all'interno della 'ndrangheta chi è colluso e chi ne è estraneo la 'ndrangheta così è diventata un fattore d'ordine
Non si ha più la percezione del nemico perché non si ha la consapevolezza di chi siano i nemici e si perde ogni effettiva capacità relazionale
Questo fa sì che nel reggino si sia introitata in maniera molto intima profonda la percezione della capacità di infiltrazione della mafia grazie
A lei la parola
Una sera
Poveri grazie
Grazie siamo la la relazione di ristretti Orizzonti spesso non so sarà cambiata probabilmente dall'ultima volta
Che io sono stato a Padova mi dispiace davvero tanto non potere essere lì con voi questo pomeriggio ma come diceva la dottoressa parvero prima purtroppo c'è stato questo problema coglie
Io
Proverò a fare prima un intervento un po'più ampio
Rispetto a quello strettamente legato alle questioni con cui sono stato introdotto poi sempre felice di via avere un dialogo con Tommaso Romeo chiunque altro
Voglio averla su questi punti
Io credo che sempre di più il carcere oggi sia strumento di occultamento e segregazione della marginalità sociale
Piuttosto che è strumento di riabilitazione e recupero delle vite che nello attiva
Questa è un tema che ci sollecita molto come giudici e come pubblici ministeri come magistrati in generale
Perché è qualcosa che
Profondamente contrari allo spirito così due
La Costituzione diceva Calamandrei è una polemica contro la società attuale oggi in particolare su questi temi resta una verità che continua interpellarci
Come Magistratura democratica abbiamo avviato
Ma di una serie di visite in alcune delle carceri più
Difficili nel Paese quelle in cui ci sono delle difficoltà strutturali maggiori siamo andati a Sollicciano a Firenze a Poggioreale a Napoli andremo alla Valletta Torino
Ed abbia avuto modo di constatare Condit
Che ogni detentive
Assolutamente inadeguate
Laddove proprio sia alla piena percezione
E il fatto che i detenuti vivono in una condizione non soltanto degradante ma che rischia di tempo autenticamente diventare una forma di tortura
All'arrivo soprattutto ho negli occhi soprattutto le immagini di Sollicciano il problema delle cimici con cui detenuti devono combattere cioè norme
Qual è il contributo che la magistratura puntare a tutto in questa situazione oltre alle denunce che pure abbiamo già fatte che contiene una mappa
Noi
E parlo ancora come magistrato e come segretario nazionale di Magistratura democratica
Siamo un provando a lanciare un laboratorio sulle pene sostitutive
Un tentativo cioè di applicare le nuove riforme della Carta avviata su cui da questo punto di vista pur senza le risorse che necessiterebbero
Attraverso il coinvolgimento di tutti i protagonisti
Il tentativo è di fare del carcere davvero l'ultimo strumento della per la sanzione penale
E provare a immaginare una serie di altri strumenti alternativi a questi ma siamo anche consapevoli che ci sono delle difficoltà
Particolarmente gravi che riguardano soprattutto i detenuti più disagiati
Con rischi di effetti discriminatori che già sono stati evidenziati dalla Corte costituzionale nel due mila e sette
Perché per rendere efficienti le alternative al carcere penso alla messa alla prova detenzione domiciliare ai lavori di pubblica utilità
Anche terribile venuti in condizioni più disagiate incominciare dagli stranieri
E sono quelli che hanno più difficoltà nel reperire un alloggio lì irregolare di possibilità di essere regolarmente assunti
Nella necessità di costruire reti con enti locali e del privato sociale per garantire autentica effettività queste alternative
Che altrimenti rischia di diventare una discriminazione nella discriminazione
E però affermano i per un attimo al tema delle vittime che pure è ritornato interventi da ultimo in quello del professore Vito rimanesse che saluto affettuosamente
Il rischio avvolte e di avere un approccio troppo ideologico
Perché se è vero che noi riscontriamo Carceri pieni di detenuti che fanno parte della marginalità dei sociale che vi dicevo se quindi davvero il carcere a sua volta uno strumento di conservazione e occultamento dalle discriminazione della marginalità sociale
è anche vero e in molti in troppi quo quartieri soprattutto quelli periferici
Per la situazione di insicurezza sociale
Che si sovrappone al di socio economico
E che si scarica soprattutto sui cittadini più poveri
Perciò dobbiamo sempre io credo stare attenti ad una ad evitare un approccio troppo ideologico su questi temi perché è vero che gli è stata soprattutto a livello mediatico un'enfatizzazione del ruolo delle vittime
Nelle vicende e nelle dinamiche processuali
Ma è anche vero che molto spesso le vittime più autentiche
Dell'insicurezza sociale non quella comunicata ma quella autenticamente vissuta
Rischiano di restare senza tutela
C'è il carcere stadi mentre la sanzione penale in generale sta diventando sempre di più una sorta di anestetizzante
Le paure sociali e le difficoltà sociali
Moltissimi dei processi che ci capitano davanti nascono in realtà situazioni di degrado relazionale che dovrebbero trovare altre forme
Preventive di tutela affidate soprattutto al Welfare alla al ai sistemi di assistenza sociale
La mancanza di questi sistemi cioè era
Molto carcere troppo carcere
Tutto questo circo stringe a dare delle risposte complesse è un fenomeno complesso che non può essere semplificato
Perciò se da una parte
Ci spinge verso forme di del carcere d'azione
Se da una parte ci spinge a forme di tutela per le classi detenuti
Che hanno meno diritti
Le più disagiate soprattutto economicamente o le straniere
Dall'altra parte però non ci può fare dimenticare quanta insicurezza sociale autentica ripeto e non avvertita di sia soprattutto nei quartieri più periferici delle nostre città
Un discorso a parte va fatto secondo me per la Trinità organizzato
In in questa evidentemente il sistema delle pene alternative fa più fatica a trovare spazi per la tendenziale resilienza di quella tipologia di detenuti
E però è anche vero che
Credo che ci sia la necessità di urine di un ripensamento o quanto meno di una verifica
In particolare degli effetti del circuito di alta sicurezza
Perché se si andasse analizzare veramente
E con diciamo uno spirito laico
Quello che succede circuire alta sicurezza
Ci accorgeremmo che si tendono a ripetere i perversi criteri relazionali che governano le società più inquinate alle mafie storiche
Si ripetono cioè
Sistemici relazionali tipo gerarchico nella quale alcuni soggetti vengono riconosciute
Nelle speciali qualità di controllo del governo di quell'alta sicurezza di questi di quello circuito di alta sicurezza
Con la sostanziale ripetizione perciò dei sistemi relazionali classici delle mafie un assoggettamento diffuso generato da una intimidazione
Anche soltanto evocata in relazione alla qualità del detenuto che in quel momento al quale in quel momento viene riconosciuto un ruolo verticistico
Questo fa sì che in particolare i sistemi di alta sicurezza invece di diventare un luogo di ripensamento di rieducazione detenuto
Diventano un luogo in cui anche il detenuto che vorrebbe uscire da questi sistemi
Si trova
Costretto tra virgolette
A subire quell'assoggettamento a subire quella intimidazione a subire perciò quello che lo schema
Relazionale e penale dal quale dovrebbe rendersi questo fa sì che noi continuiamo a trovarci in maniera
Tristemente ripetitiva
Sempre gli stessi nomi è sempre le stesse disse gli stessi Circuiti personali all'interno di vari processi
Registriamo detenzioni specie animali ultradecennali l'uscita da questa legge da queste invenzioni ultradecennali e il re tornare nelle stesse situazioni che si erano verificato prima con una evidente inadeguatezza verso nel sistema rieducativo carcerario a svolgere la sua funzione
Allora credo che dovremmo interrogarci rivedo lentamente
Su quanto questo sistema
Sia oggi autenticamente funzionale in una prospettiva di consentire anche ai pochi se anche se fossero pochi dico
E tenuti che volesse emanciparsi da questo sistema di avere la possibilità di farlo
Perché a ondate sicuro peraltro
Tutte le verifiche giurisdizionali in relazione alle rotture dei rapporti dei detenuti con i sistemi criminali non possono che fondarsi anche sulla capacità e comprensione
I quali siano
Le modalità relazionali che il detenuto attualmente detiene e se è un detenuto è chiuso in un sistema di alta sicurezza che lo soffoca in termini che ti ha detto
Le uniche relazioni che potrà continuare non potranno che essere con altri soggetti di quel sistema
Ho familiari di altri soggetti di quel sistema
In un circuito perverso
Dal quale non vi è possibilità di uscire
Non è un caso che tutti i sistemi questi sistemi
Sono frutto di una
Valutazione di emergenza successiva alle stragi del novantadue nelle quali perciò si sono trascurati i profili dei diritti dei singoli detenuti a favore della tutela della sicurezza cucù
Io credo che sia giunto il tempo in cui riassestare gli equilibri in maniera nuova ragionare sulla possibilità di individuare nuovi equilibri
E torniamo ad esaltare i diritti del singolo coinvolti e quindi del singolo detenuto
I crimini Orrico organizzata incarcerati negli attuali sistemi che non consentano troppe via d'uscita
Io ho finito non so se Tommaso
Ho vuole
Ma priorità dove
Dottore la saluto
In modo che ad agosto questo inizio intervento
Sì diciamo che in effetti Circuiti io sono del trent'anni in quei Circuiti
Tra cui quegli otto anni al quarantuno bis
Sono andato
A se se credessimo profano perché c'è può di ritorno dice il tecnico
No io non lo dico e lo dice il tecnico del vede qualche mandati via Ettore
Voglio parlare della giustizia come entra anche nelle nostre famiglie no di questi detenuti che le dicevo prima
Io ho un mese addietro e sono andato al Tribunale di Padova per la mancata declassificazione avevo fatto ricorso e un suo collega procuratore di turno un pm ne mette questo parere con questa motivazione il parere negativo in quanto il Romeo alla sciato il proprio nucleo familiare in Calabria
Da qui si evince che Luís non voglio interrompere i collegamenti col mondo criminale calabrese ma io scusate dottore ma io come faccio ah ma dire alle mie figlie a mia madre tutti prende delle Bagatelle andato in un'altra regione
Cioè io per avere un beneficio devo stravolgere la vita dei miei familiari
Ma non pensiamo nemmeno che questo parere con questa motivazione la usavo con mia madre perché una delle mie figlie mi dice papà vede che la nonna non può stare a casa da sola perché se gli succede qualcosa ce ne degli acconti ha meditato al meglio dico mamma sa e non mi danno nessun beneficio se tu sta in quella casa in quel Paese vede spostate di pochi chilometri da da una delle mie figlie non è che gli ho detto che se ne andare alla Calabria
Mi risponde io da casa mia esco quando mi portano al cimitero ora io volevo dire al al suo collega se ci riesce Lori ha fame trasferire i miei familiari la favore un favore
Molte volte io capisco sono richieste sono richieste impossibile che io posso stravolge la vita dei miei familiari perciò su sono d'accordo sul fatto che nelle nostre periferie in particolare nelle periferie di Reggio Calabria ci sono periferie
Purtroppo per degrado non coltura per povertà eccetera il crimine avanza questo sono d'accordissimo si dovrebbe fare tanto
Vedete io o le giudice più severo dell'ampio conosciuto nelle mie vite a mia madre
Mia madre
Qualsiasi cosa gli pure quando veniva a scuola Pallaro professore che me li faceva parlare degli alcuni dello ma ormai Belvedere farlo parlare prede
E in effetti che succede che
Quando io sono andato esso ha usufruito dei permessi premio no
Per
Ho fatte tante permessi premio e sono andato a parlare nelle scuole fuori nelle scuole di Padova anche a Trento come dicevo prima come l'abbiamo fatto anche colleghi con le scuole di Reggio Calabria
In modo deve di presenze tutta un'altra cosa
Anzi nella scuola dove abbiamo parlato a ballava da ora un mio nipote se ho
Le scrive delli ma gli ho detto ma vede che vengo parlato tutti Giannelli all'altra scuola
Vattene in un'altra scuola no
Però quando vuole con un nuovo decreto
Sono fermo dal ventisette ottobre
I tempi sono lunghi dicono a livello di di giustizia giustizia cambiate eccetera
Mia madre non vedendolo uscire dice che cosa hai combinato e Nana combinato niente è cambiata la legge no qua ecco travolge anche le nostre famiglie quello che non una una giustizia che fa un po'di tira e molla sì te lo dopo e arriva un altro cambia la situazione
E tutte queste cose e questa diciamo sofferenza e che la subiscono io perché ormai ho fatto il callo io alle delusioni a al le ricadute eccetera però li subiscono in modo amplesso dati non suoi familiari cioè e anche questo
Purtroppo noi ci portiamo
Nel burrone nel baratro ci portiamo anche nel nostro familiare Kim nel bene e nel male
Sicuramente per cambiare
Come diceva lei per continuare un percorso dell'insediamento è vero e viene più difficile farlo nelle sezioni a S uno per questo molte di noi chiedono la declassificazione
E non ci viene data e ci viene data perché una volta dicono che abbiamo i familiari e lì un'altra volta che il clan è attivo un altra volta così però non ci viene data ci deve essere un una vittoria perché per me è una vittoria che se lo Stato dice questa persona è cambiata
Però molte volte dello Strehler richieste vengono o cestinate o addirittura comparire come dicevo prima strane che tu non puoi mai superare
Dottor
Alle lavoratori
Grazie con Tommaso si rischia sempre di finire dentro i suoi processi ed è una cosa che evidentemente io non posso fare
Però proverò a cogliere alcune delle cose che stanno dietro questa sua denuncia che legittimamente lui non può che far partire da dal suo vissuto personale
Per ed è un po'il tema che avevo provato ad accennare prima perché anch'io ho imparato dalla storia di Tommaso per quel poco cinque
A percepirla nel senso che lui l'ha vissuta direttamente non mi permetterei mai di dire comprenderla per questo tipo percepire e per me perciò è stato
Anche un insegnamento comprendere tutte le difficoltà che stanno in capo al soggetto che al detenuto
Per esempio di alta sicurezza restando al tema che deve dimostrare la cessazione di quei rapporti
Non non entro nel merito della del parere che e sarà messa in quella circostanza non conosco e la fascicolo peraltro quindi non è una semplice difesa corporativa
E proprio
Una mancanza di informazioni adeguate rispetto al caso specifico
E certamente credo di potere dire
Ma su questo
Presidente io cosa potrà dire forse ancora meglio di me
Che vi è una evidente necessità
Di individuare con chiarezza quali sono i criteri sintomatici
Che il il giudice della sorveglianza adottano in questa circostanza
C'è una grande varietà
Entro il Paese
Quindi tra vari tribunali nella valutazione di questi criteri
A me viene sempre da sorridere quando penso agli inviti anche autorevolissimi che ci vengono fatti
A ad un diritto prevedibile
è una grande ambizione
Prima di tutto di potentati economici che possono così governare meglio
La distribuzione delle loro risorse ma in realtà la prevedibilità del diritto non della decisione
è un tesoro che tutti quanti dovremmo contribuire a costruire
Perché passa proprio dalla possibilità che prima di tutto i soggetti più disagiati abbiano una
Chiarezza
Nella tutela dei loro diritti e nel far valere i loro diritti
Purtroppo anche a cagione rei delle riforme che gli sono state su questa materia degli interventi e la Corte costituzionale su questa materia
Per i tentativi progressivi che si sono fatti di contemperare sempre di più le esigenze i cubi di sicurezza con le esigenze individuali
Non estranea una pubblicistica mediatica
Che tende a costruire molto
Il mostro mafioso questa mafia dirompente che
Potuto ripidi tutto ed è in ogni cosa
Tutto questo ha generato a mio giudizio una imprevedibilità
Per le decisioni da questo punto di vista che rende
Capisco
Tommaso un po'disorientato
Nella giusta necessità che ha di fare valere i suoi diritti
E io dico da un ufficio che gli ha dato un parere contrario e quindi non è la statistica il costo diciamo pro domo sua vado da un ufficio però mi rendo conto
E lì per ragioni specifiche che non sto qui a ripetere però ci tenevo a dirlo perché l'amianto le
La mia l'opinione che sto esprimendo non è frutto di una solidarietà umana personale nei confronti di Di Tommaso Romeo ma proprio a astrarmi dalla soli situazione un imparando dalla dalle sue vicende per provare a fare un ragionamento più ampio
E su questo credo che dovremmo avere forse un po'più di coraggio
Il magistrato di sorveglianza e un magistrato molto esposto mediaticamente
Perché facendo valutazioni prognostica
Quindi facendo valutazioni fondate sulla probabilità che un evento non accadrà ogni volta che quell'evento accade
è sempre molto esposto alla furia
Appunto di una certa stampa che
Vorrebbe
Un soggetto condannato per mafia condannato definitivamente a marcire entro il carcere il sogno costituzionale un altro
La funzione anti maggioritaria della magistratura e affondamento la causa la ragione della sua indipendenza
In questi momenti
Può e deve essere fatta valere è un po'un'altra versione
Nelle rammarico nell'esercizio del potere della preoccupazione l'esercizio del potere a cui faceva riferimento alla Presidente De Rosa prima
Tutto questo però di fronte alle parole dei dito ma sto Romeo e dei tanti Tommaso Romeo che ci sono deve profondamente interrogarci come magistratura perché c'è un autentico problema di prevedibilità
Del diritto penitenziario soprattutto
In questi nel nel settore della vendita organizzata
La ringrazio dottore spero che deve derrate presenza ma ma l'aereo
No famose quando
Sappiamo
Va bene
Beh intanto volevamo salutarla e la aspettiamo allora e in presenza grazie davvero
Grazie
Grazie
Arrivederci
Volevo solo ricambiare il saluto presto
Zauri
Diverso
Allora lei il penultimo capi essa capiamo che siete stanche ma c'è il penultimo capitolo e poi chiudiamo con un capo con un cappio con il capitolo più sì insomma meno pesante
Allora scusa c'è qualcuno della mia redazione Rocco perché voleva
Bene
E per introdurre il capitolo sulla sulla giustizia vista dalla parte del
Del degli avvocati
Buonasera a tutti ormai buona sera più buongiorno
La prima parola che ha detto Ornella dice Breve mi raccomando sarò brevissimo
Io avevo fatto mi ero preparato un discorso un po'più ampio
Ma diciamo che lo striminzito scomposta perché effettivamente mi è sembrato che la scaletta sia stata stravolta insomma nei nei termini
Negli interventi prima uno poi l'altro insomma
Quindi
Moltissime delle cose che avevo avrei voluto dire io sono state affrontate molte di questi discorsi sono stati affrontati da da Gad Lerner ed altri molto più ampiamente e meglio di noi di me
Quello che volevo dire
E fare un accenno anche alla magistratura inquirente
Cioè il fatto che una persona
In questo caso parlo di me brevemente premetto subito che non
Non sono qui a a
Come dire
Menzionare la la condanna mia personale
A trovare degli alibi o o altre situazioni siamo sono consapevole delle delle mie responsabilità
Però appunto dicevo
Vuole parlare del modus operandi viene di alcuni magistrati anche quelli inquirenti che diciamo che è una persona quando viene arrestata
Già dalle prime battute durante il primo interrogatorio
Già prima che l'interrogatorio sia finito insomma
Vengono rilasciate dichiarazioni
Al punto da dagli inquirenti perché se no non si spiega perché il le uniche persone che sono lì a interrogarsi e a chiederti come sono andati i fatti esso sono i magistrati e quindi però queste dichiarazioni vengono rilasciata immediatamente alla stampa non
Non dovrebbe essere così perché sia in una fase delicata di acquisizione delle prove e quindi conseguentemente a quelle dichiarazioni
Se in una fase di delicatissima di riformulazione dei capi d'accusa tutta una serie di situazioni invece io ricordo bene
La mia vicenda cioè già appena essere stato arrestato subito dopo l'arresto durante l'interrogatorio già prima di finire ancora prima di finire l'interrogatorio la stampa già aveva in mano dichiarazioni dal Pubblico ministero magari durante una pausa sigaretta
E quindi
Lì si scatena tutto un un ambaradan mediatico
E cioè le dichiarazioni erano del tipo un tipo violento
Non ho preso un presunto matto una serie di di situazioni che
Alla fine avevano lo scopo semplicemente di come dire
Non so neanche come spiega
Però è un è un fatto che poi si ricollega anche a un gioco che io ritengo un gioco di squadra con con altre con certa informazione perché poi alla fine queste dichiarazioni arrivano sui quotidiani e tu apprendi dai quotidiani che nel mio caso io
Aveva una figlia a Foligno di quattro anni mentre invece
Ero in carcere ad Aosta
Puoi apprendere di essere paragonato al lupo Liboni il lupo non è male nobilissimo ma il lupo Liboni era stato portato
Paragona era stato soprannominato Lupo Liboni per tutta una serie di situazioni che aveva commesso dei reati dall'infanzia eccetera eccetera ma che con me e con il reato che avevo commesso io non aveva nessuna attinenza
Tanti e Pete
Perché io ho ho rimosso
Perché passato abbastanza tempo diciamo quindici anni
Quindi
Quello che mi premeva dire prima esso che qui
Tra il pubblico ci sono dei giornalisti o aspiranti tali
E questa tendenza della dell'informazione di certa informazione
Che come è stato già detto molto bene attente a mostri ficcare le persone no
E quindi
La magistratura di sorveglianza cioè la magistratura di inquirente fa gli arresti
L'informazione
Coadiuvato nel lanciare un messaggio negativo quanto più negativo possibile per mostrare questa persona diciamo nel modo più negativo alla alla alla società civile
Queste cose sono già stretti state dette come dicevo per cui vado oltre
Mi premeva parlare invece dell'aspetto determinante della della detenzione
Che e quello dell'atteso
Il tempo dell'attesa come dicevo già da prima tali dei primi momenti
Uno è in attesa del processo talvolta questo processo durante
Quindi c'è l'attesa della del del primo processo il primo grado secondo grado magari anche le durante il primo grado ci sono
Moltissime in alcuni casi moltissime proroga di custodia cautelare
è tutta una chiesa
Alla fine le persone poi vengono condannate
E si arriva una una condanna di sentenza
Poi il passo successivo dovrebbe essere quello della presa in carico
Dal condannato per per quanto riguarda il reinserimento nella società per un
Tra virgolette come lo chiamo trattamento di rieducazione
E quindi l'accesso un'ulteriore fase di attesa
Che quella nella quale tu cominci a chiedere di poter fare delle cose
E ne comincia a fare alcune quindi
Comincia a fare corsi scolastici e quindi accumuli attestati di corsi scolastici cosa scorsi teatrali
Ho semplicemente corsi di qualche settimana
Tutto fa brodo insomma perché bisogna i in quella fase lì dimostrare che sta facendo un percorso sta cercando di cambiare
Comunque tutto Matrix
Poi si arriva dopo
Un cammino un percorso di questo tipo tra i corsi vari eccetera eccetera
Finalmente dopo la presa in carico del
Degli educatori
E allora
Poi passano sia degli anni arrivano dieci quindici anni
E si comincia a pensare che forse il momento
Dopo tutti questi tentativi che
Sia il caso che si vada avanti nel percorso penitenziario che poi è quello che ti deve proiettare nel futuro
E quindi il risentirne inserimento deve avvenire anche attraverso il trattamento e il percorso extra muraria
Qui c'è un ulteriore attesa
Perché poi uno continuano a fare
Tantissime richieste
La frase di rito e queste
Bisogna vera per senza bisogna aver pazienza si va bene tradotto vuol dire noi siamo pochissimi
Siamo sotto organico
Siamo oberati di lavoro e voi detenuti siete tantissimi quindi bisogna avere pazienza questo è un altro aspetto
In tutta questa situazione però c'è un fatto
Che in tante carceri
Tutta questa attesa
Porta delle situazioni molto sgradevole perché
Non tutte le carceri hanno la capacità
E l'organizzazione per offrire dei progetti concreti alle persone
Per cui gran parte di questo tempo che le trascorso nelle nelle proprie celle
Senza fare nulla
L'inoperosità e dominante l'ozio forzato lo stesso
E in quella fase chiaramente
Nascono grandissimi problemi
A livello personale diciamo a livello di
Di che sta scontando una pena si precipita nell'abisso dei pensieri negativi proprio quelle più assurdi cross cosa faccio cosa sapevo fare
Si sono scordati di me
Si percepisce proprio la la sensazione di abbandono totale
E lui scattano anche meccanismi mentali che perché poi talvolta sfociano
In situazioni che possono diventare anche azioni suicidare
Nell'ultimo anno abbiamo avuto ottantaquattro Suicidi
Su una popolazione carceraria di sessanta mila persone circa quindi adesso non è attribuibile chiaramente
Tutto a una disorganizzazione totale della giustizia moderno della presa in carico delle persone però comunque contribuiscono tantissimo
Ecco voglio dare retta Ornella perché mi ha detto sì breve e infatti è molto tardi
Quindi voglio concludere
Con il discorso che se siamo qui oggi
Abbiamo la possibilità attraverso questa giornata di studi di esprimere le nostre contrade considerazioni e le nostre opinioni
è comunque un fatto importante
L'opportunità di un dialogo è un ampio e un più ampio e costruttivo
Piano questo leggendo sto leggendo malissimo
Rompe
Nella mia raccomandata guarda se l'entità dei danni io fino adesso non infatti
Però voglio dire che altrove o forse non avremmo avuto questa possibilità diciamo non tutte le carceri si organizzano in questa maniera e non non in tutte le carceri c'è una presenza del volontariato così
Costante e assidua
Quindi nonostante
Tutte le le problematiche che ho detto finora
E gli aspetti pesantemente negativi
Lei è un di certa amministrazione diciamo
Io credo che se
Se oggi qui possiamo
Come dire avere un dialogo
E qui si può creare un uso un'osmosi positiva tra il volontariato l'amministrazione e anche la cittadinanza qui da voi rappresentato diciamo sarà così sarà sicuramente
In qualche cosa che portare a valorizzare le persone
Le persone detenute grazie scusate l'inquinamento
Giampaolo Catanzariti avvocato responsabile nazionale dell'Osservatorio Carcere dell'Unione delle camere penali italiane dice di se stesso
Mi piace ripetere che il processo penale le sue garanzie stanno lì a salvaguardare Caino su cui nessuna mano di essere umano si deve abbattere con violenza
La stessa che ha subito l'innocente Abele
Questa è la funzione del processo gestito dallo Stato che deve saper rispondere al delitto degli uomini con il solo diritto non con altro delitto
Le battaglie difficile mi entusiasmano e ancora le parole via a ogni avvocato sono suoni che devono suscitare emozioni e passioni
Al dottor Davigo che nella sua intervista alla Stampa alla domanda non si arresta troppo ha risposto con un pick-up pochissimo tutt'altro in Italia in Galleria ci vanno in pochi ci stanno poco
Rispondiamo dati alla mano che i suoi colleghi arrestano male e oltre la misura consentita
Buona sera grazie per la presentazione non ricordavo nemmeno io questi concetti però ma intanto sono veramente lieto di essere qui ringrazio Ornella tutta la redazione di rispetto Rizzo anti perché queste sono occasioni davvero importantissima perché qualcuno l'ha già accennato alla fine questi incontri e e probabilmente bisognerà lavorare molto ma molto di più
Servono soprattutto a noi che stiamo al di là di queste sbarre
Perché ascoltare
Quello che si vive dentro può servire davvero a sgretolare le nostre sbarre le sbarre che ci tengono prigionieri
Già lo qualcuno ha fatto un accenno ma io rapidamente faccio delle riflessioni perché anche il tempo mi rendo conto che sia davvero tiranno
Ascoltando un po'i diversi passaggi e anche in questi ultimi queste ultime considerazioni che ha fatto
Il mio conterraneo Stefano Musolino
E anche altro e guardate
Ci poniamo il problema
Ornella posto anche in qualche suo spunto intervento
Sul fatto che determinate esempi informazioni cioè che vengano usate determinate parole e determinati concetti in tutto ciò che ha a che fare con la risposta giudiziaria al cattivo
Ma guardate
Io
Dinanzi a queste parole
Sono tentato mi sono sempre sforzato di comprendere cosa ci sia
A monte di questo utilizzo delle parole
Perché vedete le parole
Tradiscono le intenzioni tradiscono le intenzioni nello riutilizzo
Perché
Dimostrano che ci stanno a indicare che probabilmente la persona destinataria di quelle parole non sia posto al centro del nostro sistema delle nostre attenzioni la persona al centro
Come è stata posta in maniera rivoluzionaria dalle costituzioni occidentali all'indomani della seconda guerra mondiale
Che questa era la vera novità
E anche quando si dice la nostra prostituzione antifascismo ha un senso se ricordiamo
Che dobbiamo mettere al centro la persona
La Costituzione tedesca mi pare addirittura che parli esplicitamente di dignità
Nell'agosto nel nel nel nei preamboli
Perché dico questo perché venete
L'utilizzo di determinate parole e non è solo nel mondo o al momento dell'esecuzione penale ma e in generale
Nel sistema giudiziario ovviamente di tipo penale
Dimostra quell'utilizzo
Che la persona quindi non è al centro ma è strumento di qualcos'altro è strumentale
Quella persona
Ma non è un caso qualcuno ha fatto riferimento poco fa la testimonianza del signore che è intervenuto prima e partito addirittura dalle indagini e anche qui si è fatto molto riferimento al rapporto con la stampa
Però attenzione guardiamolo a trecentosessanta gradi
Abbiamo puntato i nostri fari su certa stampa ma domandiamoci perché è certa stampa
A quell'approccio perché funzionale a determinate logiche
Che stanno appunto a utilizzare la persona indagata per rafforzare una tesi
Una tesi d'accusa
Fateci caso molte volte
Lo quando sentiamo parlare di alcuni processi sogni
Vengono chiamati con un certo modo e non è un caso che vengono utilizzati determinati appellativi non voglio parlare di processi magari in corso ma qualcuno che già passati in giudicato possiamo anche parlare fare differimento no
Che ne sono process sono
Mafia capitale processo trattativa Stato-mafia processo Cerba cioè capite che sono nomi persone
Che stanno lì a dire
E a precostituire una tesi a rafforzare una tesi e a far sì che quella i situazione sicuramente un asilo
è grave ma diventa gravoso anche per chi si approccia e quindi per tutti gli operatori magistrato compreso cioè tutte funzionale ora se noi dal da questa fase ci mettiamo nel momento dell'esecuzione penale
E vediamo come vengono utilizzati determinate parole capiamo che sono appunto funzionali a sfatto che la persona sia strumentale e strumentalizzata per
Perseguimento di politiche criminali repressive
E perché dico questo o mi pare non adesso non ricordo chi è che l'ha cenato stamattina ma il concetto o l'assioma che il mafioso è sempre mafioso
E recidere i legami col sodalizio mafioso
O da morto o dalla collaboratore di giustizia
Cioè ci rendiamo conto che un'affermazione che è funzionale a quel ragionamento che ho detto all'inizio cioè strumentale a determinate politiche repressive non è certo funzionale a recuperare e quindi a mettere al centro la persona
Beh guardate ed è un discorso perdente io ho sentito il dottore Stefano Musolino parlare dei Circuiti di alta sicurezza
Sono d'accordo che vada fatto una profonda riflessione ma io mi domando l'affermazione che un mafioso è sempre un motivo serio replica la sua mafiosità direttamente nel momento in cui esce
Dalle strutture penitenziarie dopo aver espiato la pena perché di questo parliamo non è che esce in altro modo e inutile che ci prendiamo in giro
O che la replica con i figli con i nipoti beh domandiamoci se
Davvero
Corsa
Abbiamo fatto per verificare la parità o la falsità di questa affermazione che un mafiose sempre mafioso
Perché non abbiamo la verifica no
Non investiamo sul trattamento
Non lavoriamo perché perché noi sappiamo bene
Che ce lo sbarramento enunciato il trattamento assenso se c'è anche una speranza di poter
Intraprendere un certo percorso è un concetto che ha espresso la corte l'opera dei diritti dell'uomo quando ha giustificato la non compatibilità dell'ergastolo ostativo no ha detto guardate che se voi non date il diritto alla speranza
Non ha senso nemmeno non viene compreso nemmeno il percorso trattamentale dal detenuto perché devo intraprendere lo se son caduto
Non è che posso rialzarmi per rimanere fermo nello stesso punto come il bambino si rialza perché sa che si può mettere in movimento può camminare può intraprendere un percorso e allora quindi non abbiamo la
L'evidenza scientifica che ci dica che un mafioso è sempre un mafioso e quando esce rimane mafioso non abbiamo la riprova
Di tutto ciò ma poi ci rendiamo conto che un'affermazione del genere
è un'affermazione quindi non verificata e nociva ed è controproducente perché nocive controproducente perché intanto lancia un messaggio al mondo intero della ineluttabilità della invincibilità delle mafie della mafia delle mafie e delle varie mafie quindi capiamo che è anche controproducente perché se noi
Comunità sappiamo che le mafie sono invincibili perché quelli si replicheranno e saranno sempre così
E quando escono saranno sempre mafiosi tra capite che se non abbiamo nemmeno noi la speranza una prospettiva del genere
Davvero non facciamo nessuno scorso
Così come
E anche controproducente perché dico che altro producente perché vedete io credo che sia molto più disgregata intere per la mafia
Avere un soggetto condannato per mafia
Che ha attraversato un percorso di rieducazione di risocializzazione rientra nel contesto territoriale in cui esiste la mafia
Ma non è inserito
Guardate che Meihua avere un mafioso orrore un ex mafioso un cattivo allora
Oggi recuperato e molto più efficace nella lotta alla mafia che avere un collaboratore di giustizia
Perché i collaboratori di giustizia utile è utilizzato certamente non è che dico che non sia utile utilizzato e non lo nego
Ma dico il collaboratore di giustizia provoca una reazione
Nel sodalizio mafioso anzi una sorta di
Resistenza
Ci dobbiamo spingere a testuggine per da vittime per reagire all'attacco che ci viene dato da un ex nostro compagno
Paradossalmente molto più discreti ante per la cosca ancora operante in un determinato territorio vedere un soggetto che si è inserito
Distaccandosi davvero da quei contesti quindi dicevo questa concezione controproducente
Ma altri esempi di
Strumentalità della persona quindi non è vero che la persona è al centro delle nostre attenzioni parliamoci con molta franchezza e sono convinto che servì rivedessimo questo approccio probabilmente avremmo quello che se Forus Solino c'era prima detto cioè eviteremmo quei rischi che lui ci ha indicato perché è chiaro che si redigano nelle strutture nel circuito è chiaro che si replicano
Nei nei territori quando vengono quando tornano per espiazione piena è ovvio tu hai preso un soggetto che era in un modo non c'hai lavorato non lo hai plasmato
Non hai fatto quello che diceva
In passato la grandezza del penitenziari sta che sta un gradino sotto Dio Dio fa nascere l'uomo il penitenziari sa lo far rinascere dopo esser caduto
E allora dicevo un altro ragionamento che ad esempio tipo fa capire le parole sto facendo questa premessa per arrivare al senso di quelle informative galletto Ornella Favero
L'altra volta non so se vi è capitato
Ma di aver letto un'intervista sul quarantuno bis
Procuratore di Catanzaro
Il quale ha detto una cosa
Personalmente non lo ritengo sconvolgente
Ha detto il quarantuno bis alla fine
Chi vuole
Ci sta chi vuole al quarantuno bis basta collaborare sì fuori e attenzione che non ne
Una castroneria
Nel senso che è chiaro che dovrebbe essere adesso via però tradisce che cosa quel concetto che vi ho detto prima la strumentalità della persona per determinate politiche criminali repressive
Perché è chiaro che sette quello strumento è finalizzato alla collaborazione è ovvio che stiamo strumentalizzando la persona non ci interessa nemmeno
Diciamo di metterla al centro dei nostri interventi allora vedete e questo è un aspetto su cui dovremmo fare le riflessioni e noi sappiamo bene diciamo in un certo senso che
Sempre il quarantuno bis
è una mia opinione accetto il contraddittorio ma siccome sono abituato ad affermare determinate cose assumermi le responsabilità di quello che dico
Beh il quarantuno bis obiettivamente è una misura
Inefficaci per quello che ci siamo chi per le per le finalità che ci siamo ripromessi anche se dimentichiamo
Che l'introduzione del quarantuno bis non nasce con la finalità di interrompere i legami
Benché proclamato fu obiettivamente una risposta alle tragedie che il nostro Paese ha vissuto con
Le stragi di Capaci e via D'Amelio è la prima cosa si fece pur prendere i cosiddetti più importanti mafiosi che erano le nostre strutture portarle in determinate strutture
Perché dico che non è perché scusatemi ma
Se davvero è uno strumento che deve recidere i legami con i sodalizi all'esterno qualcuno mi dovrà dire perché ci sono soggetti accusati di partecipazione ad associazione mafiosa che sono sottoposti al quarantuno bis ma come non era la sua lo era lo strumento che doveva interrompere il collegamento la capacità dei capi di guidare determinate realtà all'esterno perché faccio questo ragionamento
Perché l'Italia non può o deve comprendere l'opinione pubblica deve comprendere anche se il messaggio purtroppo è negativo
Per questi che fanno opinione sui media ma anche per una politica che non è in grado di assolvere al proprio ruolo come diceva il professore Cerretti con la visione prospettica perché quella è il compito di una classe politica non quello di gestire determinate realtà
Dell'esistente dell'oggi
Dicevo ma voglio dire se
L'Italia un Paese così strano
Perché ad esempio giustamente si inalbera
Qualcuna parte del nostro Paese si inalbera giustamente perché esiste Kospi dal quarantuno bis ma non dimentichiamoci che non si vive di solo coscritto al quarantuno bis
Ci sono persone che stando a quanto vi sia stata vent'anni
Se non se non dà la dimostrazione se non è questa la dimostrazione plastica dell'utilità della inutilità ditemi quale
Ci ma dobbiamo interrompere
I collegamenti all'esterno i messaggi che vengono ma state mandate all'estero a parte che i messaggi che sono stati mandati all'esterno sono stati mandati da alcune trasmissioni televisive che ci hanno fatto sentire i dialoghi
Di di Riina al quarantuno bis o quelli di Graviano
Sempre finalizzati e strumentali a quell'approccio che vi ho detto all'inizio allora
Dico probabilmente dovremmo
L'approccio che dovremmo contrastare e proprio queste allora perché ho fatto questo ragionamento in premessa
Perché quelle informazioni che nulla dicono sull'attualità e su questo voglio dire
Probabilmente dovranno dovremo capire un po'tutti come dovranno essere in termini di contenuti in queste queste queste informazioni
Ma
Non è che possiamo immaginare di scaricare sui magistrati di sorveglianza all'incapacità di offrire una prospettazione sulla persona
Perché quando scarichiamo sulla magistratura di sorveglianza con un'informazione o con un parere la cosca la più agguerrita è ancora è presente abbiamo queste indagini Bitto così così così
E alla fine che cosa abbiamo fatto abbiamo svolto un ruolo utile per favorire una corretta decisione o abbiamo gravato il magistrato di sorveglianza di poter decidere
Con una certa serenità
Poi diciamo che sono tartassati dalla pubblica opinione allora
Probabilmente dovremmo rivedere tutto e rimettere il la persona al centro della nostra attenzione e quando faccio questo ragionamento e per dire
Cara Ornella che quelle informazioni che arrivano sul tavolo in quel in quei termini ma ci arrivo no perché alla fine scusatemi ma se la richiesta
O il messaggio e che il mafioso e mafioso per sempre come un diamante
Se non con la collaborazione o con la morte
Se questo è il messaggio se il messaggio è l'invincibilità delle mafie che purtroppo esistono va
Se li presentiamo con vigili indicibili capite che
L'interesse o l'informazione arriva in quei termini perché risponde a quella logica non risponde alla logica di valorizzare
Il percorso di una persona ecco io credo che qui abbiamo avuto degli esempi concreti di come si possa fare
Rieducazione
E questo è un aspetto diciamo su cui ognuno di noi è chiamato a fare il proprio a svolgere il proprio ruolo perché solo in questo modo noi sicuramente potremmo dare un grosso contributo
Davvero nel contrastare determinati determinati fenomeni che sono particolarmente i per particolarmente perversi
Rimettiamo la persona a partire del sistema dell'esecuzione penale tutti noi al centro del nostro lavoro delle nostre funzioni e della nostra attività
Di recupero
Milanesi
Grazie grazie avvocato
Una lezione kantiana l'uomo come mezzo l'uomo come fine davvero siamo tornati proprio allega dice di questo di questo pensiero decisivo per a
Lo sviluppo
Della filosofia
E poi anche nel naturalmente di tutto quello che è stato il pensiero liberale
In campo penale davvero grazie
Allora last but not least
Io ero al milanese
Allora
Qua
Rischiamo
Rischiamo di cominciare
Con la lacrimuccia
O le offro via però è una storia che riguarda a beh prima di tutto
Una storia di vita
Poi una storia di ristretti Orizzonti
Ornella
La storia di Giorgia cioè qui Giorgia il nome d'arte
Poi
Una storia di mediazione di mediatori e poi chi ha raccontato questa storia che Mauro Pesce o che ormai è diventato dopo essere è stato un attore un autore Arcadio fonico un podcast
Con questa
Scrittura straordinaria che è finita come tutti sapete
In un podcast perché avuto quasi chiedo due milioni di più di due milioni di ascolti cioè un successo per un paese come l'Italia che ha sessanta milioni di abitanti
Pazzesco
E ora è stato tradotto in un libro altrettanto efficace e quindi Mauro ha saputo davvero come è stato detto
Bene ha tirato fuori il buono dal male
E soprattutto a marcare quello che sembra inenarrabile
è riuscito con una semplicità di
Una relativa
Disarmante perché sembra tutto snocciolare anzi in un modo
Quasi che uno dice beh non poteva che essere così in realtà c'è un lavoro dietro
Che forse chi qualche volta si è messo a scrivere due righe in vita sua sa che cosa significa come tempi come i tempi della narrazione come ha costruito tutto il questa questa trama narrativa dentro la quale naturalmente poi Lorenzo che usa la parola assolutissimamente ogni venti trenta secondi
E riuscito assolutissimamente ai iscriversi in modo magistrale
Sembra che Lorenzo abbia fatto quello tutta la vita in realtà affatto denaro altro
Lorenzo ormai entrava in banca a fare le rapine senza pistola di pasta Vacca dire questa è una rapina be'non mi resta che dare qui dare appello Renzo la parola e poi naturalmente a Mauro
Siamo lietissimi che ovviamente siete qui tu rientri qua in un momento e con uno sguardo completamente diverso bene che ascoltiamo
Grazie
Nella nella presentazione aggiungo
No no la storia di una persona di un ex detenuto della persona normale di una persona che magari sta affrontando il cambiamento oppure affrontato già al suo il proprio cambiamento e quindi fatto una scelta di vita differente però
Non ha avuto una sicuramente una fortuna come ce l'ho io adesso e magari seduto su quelle tribune o nelle sezioni dunque la storia di un villaggio una persona appunto con un passato criminale che poi ha deciso di via ha deciso di cambiare
Io devo dire una cosa che se avessi Siorpaes permettono perso quattro perché giustamente si sono buono se avesse saputo questo numero due del mille coniglio ascolto insomma forse me ne sarei stato h
Ho detto molto
Sì e assoluti siamo in mente non è se prima era una persona molto egocentrica che finito una rapina andava subito alla ricerca dell'articolo di giornale oggi sicuramente quella persona non c'è più e piacciono dietro
Dietro le quinte
Be'io voluto proprio mettermi in questo posto qua in questa posizione qua perché insomma volevo provare proprio l'emozione di di quella che è stata la mia prima volta di dieci anni fa perché nel due mila tredici
è stato il mio primo convegno
A e mi ricordo qualche mi ricordo era
La paura di affrontare i vostri sguardi
Del ricordo che avevo in prima fila verso peccato che dovuto andare via il magistrato di sorveglianza vado d'dottoressa rata dunque c'era questa paura capricci al mio magistrato Dhofar dall'impressione ciò per questa sorta di va dialisi anche
Però qual è la più forte paura che mi ricordo che provava era quello passatemi il termine scusate un francesismo errati sputa Narni
Detto in parole povere di dirle di dire quello che quello che ero ero stato quello che avevo commesso
E magari di un provare ad usare anche una parola che nella nel gergo delinquenziale
Molto un tabù l'essere pentito di quello che avevo commesso ma non Ardisson di essere sentito a livello processuale proprio di
Un un che stavo iniziando un percorso di consapevolezza di quelle che era stato a tutta la mia vita
Quindi una vita criminale
Io non mi sono preparato veramente grossi discorsi Leo deciso questo a mia consapevolezza questo mio percorso del podcast lo racconto mi aiuta con l'aiuto di Mauro veramente magistrale il suo aiuto è stato venti
Sottolineare l'importanza che hanno ho avuto nella mia vita in questo mio percorso e questo mio continuo percorso perché non sono arrivato fatto filmetto visto la luce assolutissimamente affronto nuove difficoltà come lo affrontano tutte le persone normali no
Magari gli ho ho anche qualche difficoltà in più visto che nel mondo normale nel mondo nella società sono da a luglio faccio sei anni
E capite con un passato delinquenziale di una ditta oggi quarantasette anni insomma dunque o alle mie assolutissimamente difficoltà che affronto con uno spirito diverso però quello che io ho voluto sottolineare che volevo che arrivasse
Alle persone speravo poche perché
E a l'importanza della parola incontro
Aglio ho fatto lo sapete ho fatto tanti anni di carcere ho girato tantissimi carcere io quando sono arrivato Packard cere di Padova
Lo dico mi ricordo solo di come podcast Parolo dico veramente lo dico molto onestamente arrivare alla redazione di ristretto orizzonte insomma ribatto oggi se utilizzata anche negli ultimi interventi questa parola sono arrivate in maniera strumentale
Perché volevo riempire una relazione
Che veniva poi fatta dal mio dalla mia educatrice fare bella figura che col magistrato far vedere che è comunque facevo dell'attività che
Comunque portano a un po'alla rieducazione ma non arrivavo con questo credo di dovere essere rieducato era una persona strumentale alla persona toglie la libertà anche se ha commesso qualcosa la prima cosa che fa inevitabilmente cerca la libertà in tutte le maniere
A volte li citiamo Altan lecite
Per me perché dire incontri perché per me sono stati gli incontri quelli che poi mi hanno fatto
In qualche maniera scattare un qualche cosa
Incontri con le storie incontri con le storie della prima storia che io realmente ascoltato è quella di un mio ex compagno detenuto di Ulderico
Quella è stata la mia primissima scorre storia che ho ascoltato
Non potevo scegliere di meglio o di peggio perché è una storia complicatissima che adesso non voglio ripetere però una storia sicuramente di un reato in famiglia e molto molto complicato era una storia che
Lorenzo di prima avrebbe giudicato
Perché è nell'idea nell'idea delinquenziale donne bambini non si toccano quali l'uomo lo possiamo massacrare perché le donne bambini vediamo sta già più deboli fragili
E comunque loro ce la priorità del non essere toccata l'essere umano che
Vada a tutto il suo valore come come persona
E e quindi ascoltare con la storia e mi ricordo che è stato un non lo so mi ha fatto scattare un qualcosa e pensare a quanto io avevo giudicato nella mia vita persone di quel genere
E poi ovviamente come sapete l'incontro con con gli studenti
Il primo incontro per gli studenti è stato veramente traumatico traumatico
E non me l'aspettavo non mi aspettavo che poi tutte le parole mi diceva che veniva raccontato da Ornella dai volontari di che mi raccontavano di questi incontri perché io vedevo questi studenti che entravano un po'lo so
Venivano a vedere un polo zone bestie chiusi in carcere al togliersi la curiosità di vedere come
Un istituto penitenziario è la curiosità anche legittima poi da parte della società no
Ed è poi stato quello il motore il motore di tutto
Quel motore che poi gli ha fatto prendere una scelta diversa
Di a di demolire una persona ovvero io di demolire un Lorenzo
Ma
La demolizione che non voleva essere
Boh demolisco tutto ricostruiamo no no ogni pezzo che ho dovuto che ho demolito della mia vita l'ho dovuto analizzare
Guardarlo ascoltarlo
E sicuramente non è facile ancora oggi insomma è una cosa che ho imparato ad apprezzare a fare e continua a farlo però ho dovuto veramente demolire quella parte di Di Lorenzo alla e a dargli ascolto cercare di capire a che cosa era successo nella mia vita per arrivare a un punto di calpestare l'altro
Calpestare mi spesso anche
E e poi come sapete io
Ho incontrato insomma
Contratto tantissime persone ho incontrato anche una storia importantissima
All'interno del carcere
Il contratto ma delle forti amicizie
A penso insomma sì va be Ornella Adolfo Federica
Tutte le persone che mi hanno fatto poi incontrare anche quello che il senso della giustizia riparativa
O ho incontrato un avvocato
L'avvocato ecco veramente
Si rivolge proprio sottolineare questo perché non
Cioè insomma è stato una grande fortuna incontrare un avvocato che ha creduto fortemente in quello che fa nella sua professione ha creduto portamento fortemente in una legge che esiste che c'è
No quella che poi è stata applicata a me e che mi ha permesso la la scarcerazione
Ancora prima voglio dire un'altra cosa un altro incontro ho incontrato anche comunque le istituzioni in maniera diversa e ci metto dentro anche la polizia penitenziaria
Perché se penso a tutte le il la polizia penitenziaria gli agenti gli appuntati che comunque mi hanno accompagnato anche a loro con i loro strumenti assolutissimamente a loro modo
Però il in modo che a me
Servito
All'interno del mio percorso penso alla polizia dal viaggio Maurizio appuntati dalla rotonda trema anche quelli della sezione assolutissimamente perché proprio rapporto tra me e loro era cambiato era un rapporto anche fatto di fiducia
Assolutissimamente poi magari in qualcuno dei più con qualcuno di meno
Però sapevo che c'avevo un problema potevo andare benissimo da loro anche se avevo delle difficoltà mie personali comunque erano delle persone potevo rivolgere anche le istituzioni da mi dava disposizione
Era e quindi la come vedete per me la porrò la la centrale e qui io oggi ho veramente la grandissima fortuna di
Di fare
Quello che a quello che amo fare quello che la passione che mi è stata tramandato da uomini o donne con una fortissima si sono a loro volta è quello di stare nell'ambito della giustizia riparativa
Ho la fortuna di
Di ascoltare di ascoltare storie di provare a a ridare dignità quelle storie di
Sia da parte di persone che hanno commesso dei reati anche soprattutto anche per persone che hanno subito per fatti di ieri di reato
E per me questo è
Fonte di di tanta energia
Non è poi così semplice andare in una mediazione viene definito un atto di coraggio non a caso perché si chiede imitando richiedono ottanta le persone d'incontrarsi
Però a quelle poche volte che noi andiamo in mediazione che gli ho fatto i mediazione
Succede qualcosa
Aveva dentro di me ma
Una crescita nuova
Mettermi annullarli terra per l'altra persona perbene
Oggi è fondamentale fu alcuni mi dicono non lo fai come una restituzione no non lo so se onestamente lo faccio come una restituzione lo dico molto onestamente lo faccio perché ho scoperto una grandissima passione
Per le persone
Per l'altro una cosa che mi dice diceva Adolfo Ceretti il professor Adolfo Ceretti Livio forma colore ma anche il mio grande amico e compagno di squadra calcistica
E a
Tre domande fondamentale bisognava dare una risposta provare a dare una risposta non so neanche se ce l'ho fatta dare una risposta
Ci sono io per me
Ci sono chi sei tu per me e chi sono io per te sono queste quale però le tre domande fondamentali che ho dovuto provare e che sto forse provando ancora a darmi delle ad a trovare delle risposte tra queste domande mi rispondono sempre
Ogni volta
E ne infetti io nel mio percorso in carcere inconsapevolmente ho dovuto iniziare a rispondere già alla prima di domanda chi sono io per me
Perché avevo buttato veramente tantissimi anni di vita comunque questo insomma io chiudo qua il mio il mio insomma se scusi si può chiamare intervento e ritorno dietro alle mie Clint dove mio zona confortanti no dicendo che comunque ribadendo la cosa che ci spingono era mente che comunque è una storia veramente
Si dice che non è una storia di un eroe e io nasco dalla narrazione dei nei disastri ed è la verità e aggiungo che è una storia di tante altre persone che ad oggi questa fortuna non è fatta non ce l'hanno di dimostrare comunque o altro che un magistrato perché comunque rinvio poi la dottoressa Della Ratta sono andato per uscito dopo poco era andato a trovarla nel suo ufficio perché volevo farle vedere chi li ucciderò rimane poco a Padova che comunque volevo ripartire da qua
Cioè mi sentivo che qualcosa glielo dovevo anche se concretamente non poteva fare qualcosa per farmi uscire e poi magari consapevole consapevole perché io stavo cambiando e e quindi questo ci sono persone che sono ancora chiuse che sono chiuse da tantissimi anni che hanno storie più belle tra virgolette della mia di riscatto forte più potente
Che hanno pochissima voce
Però sono chiuse perché fuori potrebbero dare tanto la società nonché io sto dando tanto le sto facendo il mio il territorio della Società nel più nemmeno però insomma allora sono uno dei tanti veramente
Ecco
Ci sono io per me chi sono io per te
Chi chi sei tu per me
Questo
Il grandissimo cioè io vi invito a lavorare su questo individualmente magari non mente guidate tornate a casa però
Domani cominciate a ragionare su questo lo su questi passaggi
E provate a capire davvero il senso profondo di queste domande
Non è quando facciamo formazione sono duecento cinquanta ore che facciamo
Su queste forme su queste domande e alla fine qualcosa ne viene fuori Mauro
Buongiorno a tutti ecco io ho cominciato a farmela queste domande mentre parlavano loro io mi sono detto chi sono io per te Keith sei tu per me e vi voglio raccontare questa cosa per iniziare io Lorenzo ormai ci conosciamo da cinque anni e mezzo
Spesso negli incontri eccetera richiedere ma che rapporto avete oggi come cambiato ci sono stati momenti di crisi nel vostro rapporto durante la raccolta di tutto questo straordinario materiale eccetera e io dico oggi francamente capita spesso che facciamo reciproco transfer delle nostre vite a me capita spesso quando racconto del del lavoro quando presento il libro eccetera di parlare in prima persona come se fossi lui e lui qualche settimana fa mi ha rivelato di essere entrato in una libreria
A voleva vedere se c'era il libro che abbiamo pubblicato a nome di entrambi
Dice c'è io ero il milanese
Perché sono un autore a sia l'autore si sono Mauro Pesce
E quindi insomma cioè effettivamente o un problema d'identità alla risposta chi sono io per te e alla sua domanda chi sei tu per me non saprei esattamente come rispondere
Detto questo mi fa abbastanza sorridere il fatto che
Essendo io un uomo di della comunicazione un uomo dei media eccetera e soprattutto quando mi trovo a parlare e in situazioni come queste dei media si parla sempre in maniera pessima
Si parla sempre perché in media creano il mostro creano loro concentra tutto verissimo ma
Io sono un saltimbanco io cioè il mio compito sarebbe quello di creare i mostri di creare le cose perché un po'sarebbe il il mio lavoro del è il lavoro dell'attore
Lavoro del raccontatore di storie non quello di fare informazioni eppure mi trovo qui invece per la diciamo
La verità del lavoro che abbiamo fatto
Detto questo
Mi fa il piacere che siamo ancora in tantissimi adesso ma l'intervento che io volevo fare principalmente rivolto alle persone che fra un'ora continueranno stare qui ovvero i detenuti
Io ci tengo imprime principalmente a parlare a voi ci tengo
Sapete il lavoro che abbiamo fatto inutile che adesso lo ribadisco Lorenzo in parte accennato e la sua storia di vita una storia che
Dopo tanti
Fallimenti a scelte sbagliate nel due mila e tredici arriva nel carcere di Padova incontra Ornella Favero Francesca Rapanà Adolfo Ceretti la redazione di ristretti Orizzonti fatta dei detenuti Autori e giornalisti incontra il suo compagno di cella il compianto Maurizio Bertani
Incontra queste persone e grazie a tutti questi incontri
Conclude una sua rivoluzione personale
Ma non è della storia di Lorenzo che io volevo parlare oggi volevo parlare piuttosto dello straordinario impatto che questa storia avuto nell'opinione pubblica da quando è uscita nel marzo due mila ventidue ad oggi
Voglio parlare di questo proprio perché appunto spesso si parla di l'opinione pubblica che legge dentro il carcere c'è l'orco cioè il mostro c'è il diavolo
Eccetera la furia assassina il lupo prima si parlava del lupo
Eccetera questa storia
è una goccia nel mare in una minima parte ha contribuito a rendere una narrazione di questo luogo e di chi ci sta dentro in una maniera leggermente diversa
Però prima di raccontarvi dell'impatto sono necessarie alcune premesse la prima premessa è che a parte l'esperienza di tutti noi di oggi che è straordinaria l'attenzione media degli esseri umani oggi è bassissima
Ne siamo abituati ad avere un'attenzione mediatica pochi minuti pensate quando accendete un televisore o leggete un libro subito dopo accendete guardate se arriva un messaggio se arriva una mail mentre guardate la metro risponde da Whatsapp cioè l'attenzione nostra è bassissima
Questa la prima premessa una seconda premessa è che oggi siamo nel due mila ventitré spesso capita che effettivamente
Il mondo del carcere il mondo della detenzione cetra a un Gambini ma attenzione maggiore rispetto a qualche anno fa
Ma
Anche rispetto a questa poca attenzione
Questa è un'opinione personale attenzione non è che voglio generalizzare però
è vero quest'anno si è parlato addirittura al Festival di Sanremo di carcere
Ma quanto se ne è parlato cinque minuti e tantissimo è molto importante ma io spettatore
Sono lì per guardare un attimo una canzonetta sono lì per guardare un altro evento gigantesco mia assorbo anche queste informazione ma tutto sommato non è quella che stavo cercando ecco queste sono alcune premesse perché
Voglio dirvi che il lavoro che abbiamo fatto io e Lorenzo su questo porta casta
Un lavoro in quattordici puntate e più di dieci ore di ascolto
Il lavoro che abbiamo fatto sul libro è di duecentocinquantaquattro pagine
Ecco
Pensare che una persona per dieci ore
Si dedichi
All'ascolto di una storia così complessa e che ha sì la storia di Lorenzo ma la storia delle carceri la storia di tanti detenuti
Di tanti detenuti la Lorenzo
Un esempio di tante cose che succedono qui dentro ecco pensare che una persona dedichi dieci ore
Per scelta e per desiderio della propria vita del proprio tempo per ascoltare questa storia
è molto diverso che assorbirla mentre guardo il Festival di Sanremo per cinque minuti
E anche rispetto alla nostra soglia dell'attenzione così bassa pensare che una persona si ascolti per dieci ore tantissimo è un altro fatto cioè
I porti asta si ascoltano sostanzialmente in tre maniere
Guidando
Facendo le pulizie in casa e facendo sport principalmente giochi Inga
Ecco
Facciamo un esercizio di immaginazione immaginiamo che io vado a ma a scuola anche immaginiamo che chiunque di voi prende la macchina la mattina alle sette e mezza per andare a lavorare
E invece di ascoltare la sua la la radio si mette un'ipoteca stessi mette il poker del Milanese cioè
Non è proprio un argomentino da ascoltare dopo il caffè a colazione no
Ecco
Queste sono tutti deterrenti c'era un altro di deterrente oggi
I produttori di polka Stay creatore di quel genere di format pensano
Un'ipoteca sta al massimo deve durare cinque sei puntate di mezz'ora trentacinque quaranta minuti l'uno
Il nostro dura più del doppio
Ce l'avrebbero sconsigliato chiunque alla RAI responsabili dei contenuti ha detto fattelo non so per quale motivo però si è affidato
Cioè non so per quale motivo per un istinto capace sostanzialmente non non so per quale motivo però si è fidato di questo
E La sette qualche settimana fa mi ha confessato che quelli di RAI tre di Radiotre lo prendevano in giro quando avevano saputo che avrebbe prodotto un podcast di dieci ore dicendo ma cosa pensi di fare l'Iliade e l'Odissea insieme perché
Era veramente sproporzionato
In più ci sono le nostre due voci per dieci ore per l'ottanta per cento sono le nostre due voci che dialogano e anche lì
Gli esperti di cui di comunicazione dicono è impossibile che reca un podcast di due due voci per così tanto tempo la gente si annoia vi abbandona eccetera ebbene i risultati sono stati molto ma molto ma molto ma molto più alti delle nostre migliori aspettative
Come diceva prima il professor Ceretti nipote Hans ad oggi è stato ascoltato da più di due milioni di persone
Epoca sta a generato la l'attenzione delle case editrici che mi hanno proposto di farne un libro che che è uscito a gennaio
Dei teatri perché io so nasco come attore e sono tornato a fare l'attore perché sto presentando lo spettacolo in giro in tante città d'Italia come uno spettacolo dal vivo
Apre a a a attirato i produttori televisivi che i produttori cinematografici che sono interessati ora vedremo se riusciremo a sviluppare anche in quella direzione questo lavoro ma
La cosa che mi interessava era appunto quella di dirvi questo è l'impatto che ha avuto ma questi due milioni di persone che hanno scortato questa cosa ecco
Non sono familiari dei detenuti Esperti magistrati avvocati sono molto di più
Di numero
Due milioni di persone sono
Dieci città grandi quanto Padova
Sono trenta Stati di San Siro pieni
Sono un numero impressionante di persone e dentro cui ci sono di tutto persone con genere differente uomini donne minoranza di genere sono persone con un'istruzione di un certo tipo persone senza istruzione ci sono persone di tante gesso è veramente rappresentativo di una società non soltanto di persone che sono in qualche maniera interessato al mondo del carcere
Ecco
L'impatto e le risposte adesso vi leggo alcuni messaggi che queste persone ci hanno scritto
Mi avete fatto piangere ridere Jo ire e di sperare in questi ultimi giorni non sono molto da podcast ma una mia amica ha insistito e adesso sto insistendo con tutti gli altri amici
Non si tratta di un racconto ma si tratta di una vita
Non c'è mai un racconto letterario di caduta e redenzione quanto piuttosto c'è tutta la complessità di un'esistenza reale contraddittoria di una realtà dove i conti non tornano mai quella del carcere
E di un corpo a corpo con l'idea di giustizia che anzitutto mette sotto processo chi ascolta
Sul senso dei percorsi individuali sull'idea di riparazione sulla possibilità della speranza e tutto questo è giusto che risuona e personalmente nei pensieri Dinoi che ascoltiamo
Ho ascoltato questo podcast con interesse ed emozione mentre camminavo e mi riprometto di riascoltarlo per scrivermi nomi di tutte quelle persone della redazione di ristretti Orizzonti l'avvocato di ufficio il criminologo
Mi ha fatto tornare speranza
è un'esperienza unica nel erano anni che non provavo un'emozione così grande
Ho finito ora meraviglioso no no ma non non non il
Di voglio leggere questi messaggi non per autocompiacimento nostro ma perché sono messaggi che devono parlare alle persone che non se ne vanno da tra un'ora
Perché parla di loro
Ho finito ora il podcast meravigliosa va bene l'ho ascoltato tutto di un fiato in quattro giorni e oggi ascoltando le ultime tre puntate ho pianto commossa grazie per la speranza che trasmette
Difficile trovare le parole per descrivere io ero il milanese non esagero nel dire che mi sento arricchita dopo questo ascolto che ho imparato cose nuove e che questo porterà curiosità e conoscenza
La notizia del libro del milanese una delle più belle che si potesse ricevere non ti nascondo che quel posto casta quella storia hanno scavato un solco in me che mi ha fatto rivedere il concetto di redenzione e di peccato
Mi ha fatto scaturire una spiritualità intrinseca fatta di domande dopo ogni puntata cos'è pace cosa è male e via dicendo
Alcune ragioni per ascoltare le quattordici puntate raccontato benissimo
Parla di speranza
Racconta di una luce raggiunta partirà dal buio più assoluto senza sconti
è una storia di salvezza attraverso il racconto ogni vita è una storia raccontarla può aiutare a trovare un senso
Nessuna persona mai persa
Non ho mai ascoltato un po'trascorsi bello commovente travolgente dieci ore di una storia di trasformazione giustizia riparativa
Un podcast che spiega che il carcere non può essere solo punitivo perché altrimenti si perdono storie di riscatto di una bellezza incredibile
Io ero milanese miglior bocca schemi sia scafi dato di ascoltare inteso potente devastante un racconto che ti smonta dalla testa ai piedi e ti lascia lì nel tentativo di Rho comporre il puzzo il puzzle delle tue certezze convinzione
Datemi retta prendetevi tutto il tempo che occorre e ascoltate
Grazie per averci regalato il vi è un un racconto fatto con cura attenta e profondo rispetto in grado di smontare tante comode certezze
Che possono celarsi anche nella mente di chi si sente tutto tranne che un ben pensante
è molto difficile dire a parole cosa sia questo porta sta una storia umana molto umana la storia di una devianza di una caduta sempre più profonda fino al fondo e poi una rinascita forte vero e commovente
Non ho mai ascoltato qualcosa di così delicato è vero lo storia ascoltando di nuovo
Ok leggo l'ultimo
Il poter sta io ero milanese
Perdonatemi dov'è l'ultimo ecco qua
Quasi dieci ore per piangere tutte le mie lacrime quali e quando mancava un minuto alla fine il senso di vuoto per non poter più assorbire l'incredibile storia
A volte ridammi intatta del canone RAI ecco fra le tante cose che magari non vi piacciono in tv alla radio io vi invito a pensare che quest'anno quel cannone lo avete pagato per produrre questa roba qui
Che la cosa più ricca di umanità amore disperazione resistenza e speranza che io abbia mai ascoltato
Mauro Pesce ci ha regalato un pezzo di vita e forse ne ha restituita un pezzo anche a Lorenzo S. quando ha deciso di raccontarla noi
Ecco l'esito incredibile di tutti questi commenti che vi ho letto adesso appunto io
Parlano soprattutto di speranza tanti di questi commenti
C'è questa cosa
A me piace moltissimo perché
Lo so che è una goccia nel mare quello che abbiamo fatto ma
Tutto è una goccia nel mare le nostre stesse vite sono una goccia nel mare sia quelle giuste che quelle sbagliate quelle felici quelle infelici tutti siamo una goccia nel mare ma quella goccia abbiamo il dovere di buttarla Lorenzo lo ha detto molto bene prima
Il cioè lui quella goccia l'ha buttata pur sapendo che sarebbe dovuto rimanere qui ancora per altri vent'anni probabilmente non aveva nessuna certezza di uscire
Eppure quella goccia nel mare la sua parte da porla porla buttata e quando parlo di speranza parlo di questo secondo me è sbagliato parlare di fortuna perché e di speranza la speranza
è un po'come l'amore no uno ama senza avere certezza
Di essere ricambiato o che la storia d'amore andrà a finire bene uno genera dei figli senza la certezza che quei figli ti porteranno quelle soddisfazioni che tu vorresti tanto che di portassero soltanto un gesto d'amore no
Ecco
Questa storia parla di questo e secondo me boh io arrivo da un o un origine contadina alla mia famiglia di origine contadina e mi piace molto la campagna trovato questa metafora dopo aver
Lavorato questo grandissimo Progetto Sud Milanese che la campagna
Varata
Ma coltivata da seminata Bayer in regata va conci Mata eppure fatto questo non abbiamo la certezza che quella campagna ci darà un raccolto
Basta che venga una gelata basta che venga un troppo caldo una siccità una grandinata un vento
Ma abbiamo la certezza che se noi non la coltiviamo nulla il richiamo nulla curiamo
Non la ridiamo
Non crescerà niente il nostro compito e quello disseminare grazie
Adesso
Siamo arrivati ai ringraziamenti allora sì io voglio ringraziare Adolfo che
Eccezionale e unico troppo generoso facendo uno spot c'è questo libro io volevo ucciderla è davvero un libro straordinariamente interessante quindi mi sembra che il modo migliore per ringraziarlo ossia di ricordare questo e poi voglio ringraziare il direttore
Ovviamente perché insomma non credo che siano tanti carceri in cui si fanno anzi non ce ne sono proprio in cui si fanno iniziative così e il personale
E la polizia penitenziaria perché devo dire che ha organizzato bellissimo de
E poi la redazione i volontari quindi la le persone detenute e basta credo pasta
Bene è stata come si immaginava una giornata bella piena di spunti di approfondimento tanta roba devo dire tanta roba da da sistemare e da
Insomma rielaborare
Potrà dire io ho l'idea del carcere cielo la mia idea del carcere
Forse sono gli altri che non c'hanno l'idea del carcere io sono cambiata come direttore e così come sono cambiato io possono cambiare le persone bisogna crederci io ho sempre creduto quando ero già a Julio dove c'erano novanta quarantuno bis che anche quarantuno bis si deve dare deve essere data l'opportunità di cambiare perché non è vero che è un mafioso nasce mafioso e muore mafioso un'opportunità va data chiunque anche al quarantuno bis ma questo è un concetto che deve capire allo stato apparato cioè noi operatori in questo carcere crediamo nella rieducazione Lorenzo è un esempio concreto e come Lorenzo ce ne sono tanti altri
Io e i miei collaboratori ci crediamo fermamente e lo facciamo assieme alla comunità esterna
Perché guardate che
Reale percorso di cambiamento non si può fare da soli ma deve essere immediato dalla collettività e fatto che voi siete qui oggi e anche la testimonianza che assieme si può fare
Quindi io vi ringrazio
Bene mi dice nel di dire l'ultima delle ultime delle ultime parole
Che dire che è stato una gioia infinite dopo quattro anni o perché l'opportunità di stare qui faccia a faccia
Di sentire la vostra vicinanza anch'io voglio ringraziare in particolar modo al direttore la polizia penitenziaria naturalmente Ornella che è sempre
Così
Umile è sempre così stia ad apparire sempre così
Si mette sempre in fondo
Ma sta in cima a tutte queste a tutti questi percorsi
Cioè se non ci fosse stata Ornella che mi invitava a cui io non avrei mai incontrato Lorenzo e sa lei è sempre in cima a tutte queste cose di esperienze come le sue
In Italia ce ne sono ancora troppo poche
L'augurio che naturalmente si moltiplichino perché il carcere davvero diventa o un luogo dove effettivamente chiunque può iniziare ad autori più lettere se fatta in questo modo e a lavorare su disse
Quindi davvero tante tante tante grazie speriamo di riuscire a ripetersi l'anno prossimo
Un buon ritorno a casa a tutte e a tutti
Ristretti orizzonti abbonate via ristrette orizzonte mi raccomando abbonate via ristretti orizzonti al tridente questi incontri non li facciamo più