War Room Com - Il tecnospecchio di Narciso

Bentornati ai bentornati ha ora un comma il nostro appuntamento settimanale con le novità e le tematiche della comunicazione nato dal lavoro come di Enrico Cisnetto
C'è veramente mi sia consentita l'espressione tanta roba dietro sei molto di più di quello che abitualmente comunemente possiamo immaginare
E ancora di più c'è dietro un Autoritratto con genere artistico continuamente rivisitato e reinventato nel corso delle epoche
E che come spiega benissimo il libro di cui ci occuperemo oggi rappresenta un genere che si è declinato nella storia all'insegna di diverse tecnologie accompagnandosi a differenti strategie
Che astrali per formative e producendo opere che hanno influenzato il nostro modo di intendere di pensare la nozione disse
Andare a scoprire queste tecnologie dal cavalletto del pittore della bottega rinascimentale sino allo smartphone contemporanea il postmoderno rappresenta quindi un modo per indagare anche questa elaborazione di espansione del concetto di sé ovvero di come l'individuo ha cominciato concepire se disperso
E l'Autoritratto rappresenta giustappunto
Un mezzo per esplorare questa idea del se in un'accezione più larga sotto i profili del tempo dello spazio e della società includendo tanto l'artista che realizza l'opera quanto lo spettatore che la guarda secondo un binomio che si è fatto via via più stretto lungo la storia
In questo senso dunque l'Autoritratto non è soltanto una questione di autorappresentazione manchi di ricezione
Il se viene costruito identificato anche in relazione alla presenza infatti reale o fittizia immaginata dell'altro
E l'Autoritratto si presenta come una specie di anello di congiunzione di Ponte temporale fra il passato dove si colloca l'artista che ha realizzato l'opera e il futuro per la presenza dello spettatore che naturalmente non si esaurisce nel momento contemporaneo alla realizzazione dell'artista ma viaggio letteralmente nel tempo
Divertirsi infatti non hanno solo ho documentato ma anche come ci dice il libro di cui parleremo tra un attimo realizzato in qualche modo una performances della loro presenza
Rappresentando se stessi spesso in una pluralità di luoghi come oggetto l'immagine e come soggetto l'artista al lavoro tra le varie possibilità che hanno determinato la loro presenza nell'opera
Di tutto questo parliamo dunque con Gabriella Giannachi a cui do il benvenuto
Buongiorno Bongiorno anche i nostri ascoltatori
Benvenuta Gabriella Giannachi e professoressa di performances in media e direttrice del Center for intermedia & Ketil Technologies alla di università alla University of Texas ha sviluppato progetti per musei istituti biblioteche gallerie d'arte e pubblicato tantissimi articoli saggi tra i quali ricordiamo più il calcio sia chiusa spinto da cento pubblicato da Raul de politics of new media sia tra sempre terra outlet
Performing mix Reality costituirebbe un forte della massiccio sentì Institute rivestì Press chi Stories of performances document fashion mise un'artistica muscolare il pattista il recentemente più recentemente arcaica briefing mette in via dei Fori Dei dirà outreach tradotto in italiano da Treccani nel due mila ventuno col titolo archiviare tutto una mappatura del quotidiano e appunto l'ultimo libro
Autoritratto storie tecnologie dell'immagine disse dall'antichità al selfie pubblicato sempre da precari
Allora professoressa visto che in questo libro sull'autoritratto
Va innanzitutto delle trasformazioni dell'idea disse le vorrei chiedere quando nasce questa categoria in quale momento della storia inseguito quali cambiamenti del pensiero e della filosofia
Siamo all'incirca nel cinquecento anche se in realtà nei del riminese come lo conosciamo oggi nei termini Autoritratto
Compaiono diciamo come lo intendiamo oggi in questo periodo storico prendo col cinquecento dopo diciamo le prime teorizzazioni sull'autodeterminazione
Che inizia a comparire quest'idea di una coscienza otto determinante che poi viene diciamo di scusa analizzata nel corso del tempo in modi diversi dai diversi filosofi quindi dal famoso penso dunque sono di De Caro che chiaramente fu uno dei momenti principali in questa in diciamo in questa emergere dell'idea del se fino a teorie più moderne come quelle dico ma anche parlano di processi proprio appunto per formativi nella realizzazione del desse quindi nell'introduzione al mio testo faccio tutto un lunghissimo excursus filosofico
Vedendo come questo concetto dei sessi e ampliato esteso aumentato
Reso sempre più complessa ma anche analizzato da studiosi sempre più Diversi da filosofi ovviamente a teorici anche nel campo della religione finora neuroscienziati
Che hanno identificato esattamente nel cervello quali sono diciamo alle componenti responsabili proprio del dell'autodeterminazione
E questo è l'aspetto punto molto interessante le vorrei chiedere in diciamo dal punto di vista Dellera relazione tra il pensiero e l'arte nelle botteghe rinascimentali italiane e poi ancora all'interno delle degli atti gli degli studi dei pittori fiamminghi e dei pittori olandesi del Seicento
Che in qualche modo da Cartesio sono anche stati influenzati perché si salda quest'idea della rappresentazione di sei perché il tore sente la necessità appunto di mettersi in mostra attraverso l'Autoritratto dopo avere tradizionalmente svolto invece la funzione di quello che ritraeva principi potenti o anche e questa è una innovazione
Soprattutto dell'Italia e dell'Olanda momenti di vita quotidiana cosa fa scattare il bisogno dell'artista di mettersi in mostra
Sì probabilmente due fattori concomitanti primo l'autoritratto era il genere per eccellenza usato
Dall'artista per auto pubblicizzare sì c'è l'Autoritratto era una specie di esercizio di tecnica
Che permetteva all'artista di presentare la propria tecnica da per le proprie capacità rappresentativa
Anche ipotetici committenti quindi da un lato l'Autoritratto non era considerato all'epoca un un un non aveva lo stesso valore diciamo del ritratto o di altri tipi di quadri
Quindi sono spesso
Veri e propri laboratori di tecnica in cui l'artista sperimenta fa vedere diverse tecniche diverse
Di diverse cose ed è ed ha meno paura diciamo di farsi proprio vedere all'opera mettiamola così
Questo da un lato dall'altro lato chiaramente questi artisti e erano comunque parte di società che stavano cambiando proprio in quel periodo molto rapidamente
Quindi abbiamo appunto alcune delle prime concezioni fu filosofiche dell'autoritratto che vengono fuori
Proprio diciamo in quel periodo e che poi diventano sempre più velocemente sempre più complesse dal dal seicento settecento il Po quindi c'è proprio un'accelerazione anche a livello teorico della definizione del se
Che diventa sempre più slegata dall'individuo che si rappresenta e sempre più invece orientata verso chi recepisce questa rappresentazione al punto che se diventa ciò che appunto e recepito più che ciò che diciamo si mette in in mostra quindi abbiamo anche da un punto di vista pittorico poi questi sdoppiamenti o moltiplicazioni del se nei quadri si vede cui soprattutto anche con l'avvento della fotografia
Quindici è proprio questa produttiva produzione diciamo del se quest'questo uso dell'autoritratto come una specie di fabbrica
Sia da un punto di vista tecnico per far vedere la capacità dell'individuo del pittore ma anche da un punto di vista concettuale per far vedere che appunto questo sfaldamento fra il momento della percezione e l'idea di disse
Grandissimo fare ombra che ha usato quasi tutte le strategie possibili immaginabili nel corso della sua carriera per farci vedere
Diversi tipi fra virgolette di autoritratti alcune dei quali tecnicamente non sono neanche autoritratti perché ritraggono lui ma non necessariamente in un autoritratto però altri appunto utilizzano mezzi
Quasi teatrali in cui gli adottati personaggi diciamo probabilmente almeno così dicono i gli esperti di Rembrandt aveva anche dovuto crearsi proprio un personaggio di moto da potersi otto ritrarre in quel modo ad altri invece in cui quasi quasi uno potrebbe parlare dello spirito performativo in cui si mette chiaramente in movimento ci fa vedere
Anche i cambiamenti quasi del suo quadro
E e e e e e e far vederci veramente quello che succede dentro di luglio
Al punto in cui alcuni critici pagano del del fatto che si vede quasi la diciamo creatività in movimento in alcuni dei suoi autori tra
Quindi possiamo dire come lei racconta appunto nel libro che inizialmente l'Autoritratto è una sorta di strumento di comunicazione quasi uno strumento pubblicitario utilizzato dall'artista appunto per e propagandare e per rendere noto per universali bizzarre la sua capacità la sua tecnica pittore che naturalmente rischia di meno e soprattutto non impensierisce non discussa diciamo anzi l'oggetto del ritratto potenziale c'è il committente lavorando e sperimentando su se stesso non questa dimensione della sperimentazione come lei ci racconta la dimensione costitutiva
Che arriva fino a a proposito di gomma fino alla rappresentazione teatrale che l'artista fa disse lei lo raccontava a proposito di Rembrandt
Che sperimenta direttamente la molteplicità delle sue immagini di individuo pensato in un rapporto con il potenziali pubblico
E questa dimensione performativa è una delle chiavi di lettura fondamentali del suo libro ci può raccontare precisamente insomma è diciamo articolare magari attraverso una serie di esempi in cosa l'Autoritratto di Ventola performances perché la prima cosa che mi viene in mente
è un po'appunto l'evoluzione dell'idea dell'individuo uno nessuno cento mila pirandelliana mente che l'artista davvero è letteralmente mette in scena
Esatto quindi vediamo questo in in quasi tutti i generi diciamo di di Autoritratto lo vediamo nella pittura come ho già detto prima
Per quanto riguarda Rembrandt che assume le sembianze diciamo di di di di altri personaggi mette colloca quasi o crea quasi una specie di scena
Teatrale che che dà l'idea del contesto in cui si trova l'artista in quel momento questo Walter tipico dell'autoritratto cioè gli strumenti del mestiere
Vengono messi in mostra ma dove vediamo veramente un po'l'esclusione di questa cosa e nella fotografia ancheggia con l'avvento dei primissimi fotografi e poi i sempre di più con i primi esempi di performances
Per cui già con Clark un vediamo ad esempio calca buon a adottare diverse sembianze nelle sue fotografie
Chiaramente sono fra virgolette autoritratti in quanto lei è chiaramente riconoscibile come Cavour in veste di un altro e questo è stato poi ripreso molteplici mente da vari altri artisti successive fra cui vigilia guerra in ad esempio che si rappresenta come capo uno e poi altre che si rappresenta un attimo
In queste dei cinque mila autoritratto in quel senso nel corso del tempo ha provocato una specie di mini storia
I di autoreferenzialità
Per cui gli artisti iniziano anche a a citarsi a vicenda e ritrarsi nelle nei panni di ma sempre anche riconoscibile mente come se stessi
Un esempio che io cito sempre perché lo trovo fondamentale per l'arte moderna e quello di un artista californiana che si chiama dello show in vista del che creano nel fra il mille novecentosettantadue settantotto una performance che si chiama Roberta Brunet no
E in in questa performance scrigni che dura fra virgolette sei anni anche se tecnicamente non non è che lei con continuasse diciamo a sostenere il personaggio per sei anni lei si fece fotografare in una serie di circostanze che divennero fra virgolette l'opera pur negando lei che Roberta Brackus sia un autoritratto in realtà il personaggio diventato così famoso che nel corso del tempo iniziato a coincidere
Con la figura dell'artista quindi c'erano degli elementi autobiografici nel personaggio che diventato così famoso così grosso così
Enorme nel corso del tempo che si è creato una specie di Autoritratto al contrario dove ritratto diventa fra virgolette l'artista stesso al punto che l'artista poi verso la fine dell'opera assunse tre donne
Alla quale fece interpretare il ruolo di Roberta Braico poi proprio per confutare questa idea che ci fosse un'identità fra le due cose
Non riuscendoci perché tutti continuano associare di Berlusconi sul collo Roberta Flack ma la cosa interessante di Roberta Pragma e che la trasforma sarebbe fra le vette mai luogo se non nei documenti creati dalle sue apparizioni
Quindi oggi come oggi rimangono soltanto queste queste immagini che costituiscono l'opera fra virgolette Roberta Bracco anche nel prossimo poi mettere insieme in vari modi
Creando cronologie o creando delle storie delle interpretazioni di queste immagini
Facendo Cinquini poi anche capire che il siamo noi appunto se noi che che e noi anche incidenti fingiamo nell'autoritratto sì ma non è che lo interpretiamo quindi un'opera fondamentale che
L'artista stesso descrisse proprio con un come un barometro della nostra società voi nel corso degli anni lei continua a visitarla quindi da performance divenne un'opera cibernetica poi divenne un'opera di cosmetica ha sul viso stesso dell'artista poi divenne una serie di documenti fra cui cartoline scritta quasi tutti i presidenti americani e così via
Quindi anche questa dà proprio l'idea di come l'autoritratto diventa quasi un nel nel concetto esteso del termine ma diventa quasi un modo reiterare la società stessa non solo l'artista non solo chi riceve l'autoritratto ma anche l'ambiente che produce diciamo l'autorità
E questa è probabilmente la connotazione più contemporanea appunto dell'autoritratto che come lei scrive è innanzitutto una questione di coordinate spazio-temporali è un oggetto che viaggia lungo il tempo che modifica lo spazio che va pensato soprattutto in termini di ricezione e nella contemporaneità in termini anche più in generale di pensieri intorno alla società
Quando la fotografia si democratizzare per così dire attraverso l'uso degli smartphone e dei telefonini entriamo e questa è la Street dissi ma contemporaneità nella dimensione onnipresente i quasi totalitaria potremmo dire del selfie che lei chiama una forma di performances ferite e che definisce in termini distinti dall'Autoritratto qual è la differenza tra i sessi che tutti noi comunemente siamo abituati a pensare ad un artigianale appunto Autoritratto io l'Autoritratto invece nell'accezione che lei ha descritto nella modernità
Intanto l'autoritratto come lo intendo io nel nel mio testo e è un concetto abbastanza esteso
Che cambia molto a seconda delle diverse tecnologie che vengono usate di solito non associamo all'idea di autoritratto alla scultura mentre io in questo testo lo faccio
Quindi per quanto riguarda il sedici a quale fretta dobbiamo augurare Buon compleanno perché sono proprio dieci anni che comparto e questo questo termine che quindi usiamo questo termine per descrivere questo momento in cui ci fotografiamo il la differenza diciamo è che il il selfie e formato fondamentalmente da due cose uno è l'immagine che rimane il che mi ha subito e sulla quale non aveva un certo potere e che cosa siamo spesso anche poi come molti hanno costruito gli autoritratti cieco nelle del ricino grafie come le posizioni con delle scelte performative e così via
Però poi chi dei social media costituiscono una strategia comunicativa quindi a seconda degli asta Scream noi diamo diciamo questo nostro immagine
L'immagine può iniziare navigare sulla Rete Elkann cambia diventa altro si espande diventa più grande fa parte di altri mondi che non sono più diciamo nel nostro controllo quindi questo questo nuovo se diventa molto più Rizzo ma dico e inizia a essere diciamo uniti da molto più collettiva di quello che noi pensiamo tanto più che ci sono artiste come Amalia Ullman che ad esempio i ex del sei zero imperfetto Chance
Una performances che lei fece anche abbastanza recentemente su Instagram
Creano un una persona per se stessa un po'come gliene aveva fece con Roberta avrai mora
E e questa persona viene vista diciamo attraverso una serie di cambiamenti su su Instagram che possono quasi essere descritti come una struttura classica drammatica quindi a una crisi
A un Collazzo e poi risolverla la crisi ma ci vide queste immagini che lei all'epoca metteva senza dannarsi rendeva necessariamente conto che le stesse facendo una performance perché il personaggio che aveva adottato
Era mai ideato su quello che lei dice noi facciamo tendiamo a fare su Instagram
Questo suggerisce che noi tendiamo a fare delle cose nel senso che anche se hanno un pochino non ricopre programmate ma che fanno parte di una specifica non è drammatico che ci fa parte del genere
E fratto la performance anche lì durò notevole c'hanno una durata sostanza sostanziale di di di di parecchi giorni
E soltanto in termini di tempi molto più recenti venne archiviata e la trovate rassicura insomma non più su Instagram come opera d'arte appunto indipendente quindi per formiamo su Instagram per formiamo se social media si certamente e lo facciamo proprio tramite questi sale finché siamo in vario modo e per motivi anche molto diversi fra di loro
E che sicuramente sui social media se la si vuole e più facile da raggiungere la catarsi rispetto in quel invece a quello che venne in quella grandi performances anche nostro malgrado che la vita di tutti noi le volevo chiedere anche una riflessione perché in questa idea del questo utilizzo del selfie si è massicciamente
è dilagato letteralmente anche nell'ambito politico naturalmente pensato in questa chiave per formativa per i social media che sono uno strumento di comunicazione politica fondamentale naturalmente oltre che molto economico
E che come dicono alcuni studiosi alcuni sociologi risolve quella sorta di triade che ha portato dalla politica come rappresentanza sociale
Alla politica come rappresentazione attraverso i media fino alla politica letteralmente come autorappresentazione e ci vengono in mente le tante immagini a proposito di di polizia Simone le tante forme di sesso in cui il politico fa il bagno di folla che non è più quello del comizio mai quello che si risolve con magari lo stick con il bastone e il politico che tiene dietro di sé rappresenta plasticamente
Il suo rapporto disintermediata o con la gente ecco le persone gli individui attraverso la rappresentazione
Dal punto di vista dell'impatto rispetto alla società della ricezione rispetto alla società a suo giudizio è una strategia comunicativa efficace come possiamo pensarle descriverla
Non so se è efficace ma certamente una strategia comunicativa forte nel ricordo quella famosa foto di Hillary Clinton su un podio con tutto il suo pubblico che le girava di spalle perché si stava facendo il selfie
Quindi il selfie col politico esistere sia da parte del pubblico sia da parte del politico del o della figura politica femminile ovviamente
E chiaramente un metodo comunicativo forte e e utilizza quello che il l'Autoritratto faceva sempre cioè il il rapporto fra il l'artista o in questo caso il politico quiche pochi si sta diciamo che sta gestendo lo strumento del potere lo strumento tecnologico e l'altro
E l'altro può essere chiunque può essere il committente può essere chi va a vedere un quadro in un museo pure in questo caso il Pubblico del del Polito ma crea questo fortissimo rapporto diretto che anche francamente camminando lievemente direzione una delle delle caratteristiche forte
Forti dell'intelligenza artificiale oggi c'è anche l'intelligenza artificiale oggi risponde indirettamente a lei a me e con questo crea un rapporto personale anche quando in realtà tutto è gestito dai Gorizia e di personale poi forse nel testo molto tradizionale del termine c'è c'è poco
Quindi sicuramente gli politici stanno sfruttando una strategia comunicativa forte
A cosa questo poi porti nel senso più grosso del termine sono domande molto più impegnative più grosse
Che che che sono anche voglio dire sotto certi punti di vista strategiche e che che che bisognerebbe cercare di capire facendo più ricerca secondo me
Perché abbiamo visto anche l'abuso di di di queste strategie in tempi molto recenti da certi politici non faccio naturalmente nomi ma
Penso che sappiamo tutti a chi a che ci si possa riferire
Quindi sono come sempre sono la tecnologia può essere a nostro vantaggio ma anche a nostro svantaggio
Lei citava l'intelligenza artificiale che possiamo considerare come la punta più avanzata di questa restituzione dell'illusione del Sen il politico parla direttamente noi Shaggy Pittini costruisce un personaggio storico appositamente
Ritagliato sulle nostre esigenze la customer Rizzo azione
E la profilazione la targhetta interazione che sono è un principio essenziale del capitalismo digitale
Arrivano appunto a proporci prodotti e soprattutto anche pezzi di identità che sono esattamente ritagliate sulle nostre esigenze ma che in realtà come dice come sottolinea lei sono appunto gestiti costruiti attraverso algoritmi e vuole concludere questa nostra conversazione così così interessante ritornando sulle tecnologie sulla dimensione scientifica
Nel suo libro sull'autoritratto le evidenzia come l'Autoritratto sia nettissima mente collegato al modificarsi alla mutazione delle tecnologie ed edicola parte appunto anche ai limiti all'attivazione di parti del nostro cervello e della nostra mentre come si direbbe perciò lei sa di quella vecchia cosa che era il My Body problema
Attivate appunto dall'autoritratto e vorrei concluder proprio un qualche sua riflessione al riguardo
Sì una delle cose più interessanti che che emerga una diciamo da da queste teorie
E che non abbiamo continuamente bisogna di ricostruirci cenno ai ci siamo chi siamo perché continuamente svolgiamo questi processi di autocostruzione
Non c'è una figura centrale un qualcosa di che Qeraca identità con noi stessi
Siamo negli stessi perché continuamente riattiviamo queste zone rima piano
Chi siamo e quindi all'interno di questi processi tutte le tecnologie dell'autoritratto inclusa che il selfie e sicuramente in futuro inclusi gli algoritmi di intelligenza artificiale saranno assolutamente fondamentali
Per aiutarci a capire chi siamo cosa facciamo dove andiamo cosa possiamo fare ma anche come possiamo cambiare
Quindi assolutamente secondo me fondamentali queste teorie scientifiche che spero poteva aver divulgato anche nel nel mio testo
Che illustrano propria anche il perché forse nel corso della storia del concetto di se si è sempre più e spazio perché c'è stata sempre più comprensione di questa carenza di un nucleo e invece del fatto che siamo diciamo chi siamo in risposta a agli altri e l'ambiente e tutto ciò che che fa parte di no
E da questo punto di vista probabilmente questo dovrebbe invitarci anche a a relativizzare noi stessi
E questa ossessione tribale per l'identità che ha occupato il mondo contemporaneo realtà dovrebbe entrare in dialogo anziché per l'appunto elevare palizzata e trincerarsi dietro barriere e in qualche modo simile era lei prende la prende le mosse dalla definizione di individui disse attraverso Cartesio che sostanzialmente diceva dell'individuo che è una cosa che pensa ma non sapeva bene cosa fosse in qualche modo quella storia una storia che continua attraverso la ridefinizione incessante
Del se di cui lei parla e che lei mette in scena attraverso l'Autoritratto storie tecnologia dell'immagine di sé dall'antichità al selfie che appunto il libro di cui abbiamo parlato oggi pubblicato da tre molte grazie per questa conversazione stimolante arrivederci e un saluto a che c'era ascoltato
Grazie arrivederci a tutti