Presentazione del libro a cura di Fabio Bolzetta "La Chiesa nel digitale" (Tau editrice)

Illustri ospiti cari amici Benvenuti
Siamo qui per presentare il volume a cura di Fabio borsetta la Chiesa nel digitale strumenti e proposte edito da tavoli di trincee con la collaborazione della Wek all'associazione were cattolici italiani di cui Fabio borsetta è presidente
Saluto anche chi ci stava seguendo da casa attraverso la diretta curata da TV due mila e fruibile sul sito di Avvenire di vaticani osé e sui canali della webcam
Un volume questo come potete vedere vestito di bianco mi verrebbe da dire perché perché si fregia della prefazione di papa Francesco
Che quindi idealmente è con noi in questo viaggio nel digitale in cui ci guideranno i nostri relatori
Ed è una prefazione la sua che ci regala tanti spunti rispetto alla fase eccezionale che il mondo intero ha vissuto con la pandemia
Ma rispetto anche al supporto creativo che abbiamo ricevuto dalla tecnologia per rimanere in contatto quando non ci si poteva abbracciare nemmeno coniati familiari
Per continuare ad essere comunità per poter partecipare all'Eucarestia quando la partecipazione era interdetta
Ma il Papa insiste molto nelle sue parole sul fatto che l'incontro virtuale non potrà mai sostituire quello in presenza lo spezzare il pane insieme l'abbracciarsi con le braccia e non con le parole l'essere uno a fianco all'altro per servire i poveri lo stringere la mano ai malati
E in ogni caso è indubbio che in questi tre anni abbiamo assistito ad una fioritura enormi ad una crescita esponenziale direi delle possibilità digitali crescita che però deve essere non ridotto anni sminuita ma accompagnata da una nuova consapevolezza da un'adeguata formazione altrimenti entriamo in una giungla
C'è bisogno che il mondo digitale sia abitato dai cristiani in un modo nuovo ma responsabile
Ecco allora che avvicinando la fotocamera dello smartphone all'acqua raccolta che troviamo sulla copertina del libro ci si spalanca una porta per riflettere scoprire condividere sui social e poi pubblicare sul Web
Lui dati da centocinquanta video tutorial che ci insegnano proprio come abitare questa casa fatta di bit e di algoritmi come stare nell'hic et nunc del digitale
E ora lascio la parola al padrone di casa l'ambasciatore Francesco Di Nitto per i saluti introduttivi a questo incontro
Buonasera a tutti grazie di essere venuti a palazzo Borromeo
Due minuti da parte mia da parte di mia moglie di tutto lo staff dell'ambasciata che ha contribuito alla la realizzazione di di questo evento
Ringrazio prima di tutto l'autore perché c'era fatto trovare questo bel regalo sulle nostre sedia
Del libero
Del libro che presentiamo che presentiamo oggi è che siamo molto fieri di presentare oggi
Promosso dall'Associazione dei due cattolici italiani webcam in occasione della cinquantasettesimo giornata mondiale delle comunicazioni sociali che sarà domenica prossima
Moro oltre a Cecilia sette volevo ringraziare moltissimo i relatori sua Eccellenza Reverend diciamo il signor Fabio fa bene segretario del dicastero delle cause dei santi
Grandissimo professor don Mauro Mantovani prefetto della Biblioteca apostolica vaticana
Grandissimo monsignor Lucio Adrian lui segretario del dicastero per la comunicazione don Gianluca Marchetti sottosegretario la Conferenza Episcopale Italiana don Sergio Massironi dedicassero per il servizio dello sviluppo umano integrale
Il regalo che ci ha fatto Fabio veramente
Bello perché si tratta di un libro utile e utile a tutti i nomi perché tutti noi volenti o nolenti ormai dobbiamo convivere con una realtà virtuale
Che però sempre più vicina annoia quello che facciamo
Alle nostre abitudini
E quindi una realtà che
Diventa uno strumento che può essere usato bene che può essere usato male che presenta delle opportunità e presenta anche dei rischi e quindi è importante riflettere la prima parte del libro è proprio sul riflettere riflettere su che cosa abbiamo di fronte come poter vivere questa questa opportunità che poi la tecnologia ci ha dato nella maniera migliore per noi
E per le generazioni future per le nostre comunità
Non a caso il Santo Padre ha fatto una una prefazione su credo per sottolineare proprio l'importanza che per la Chiesa
Riveste questo rivestono queste
Questo questo dossier queste queste nuove tecnologie questo mondo digitale che ormai così pervasivo quindi grazie grazie a tutti grazie di essere qui offrì passo la parola
A Cecilia che introdurrà il dibattito grazie grazie ambasciatore
Anche per per le interessa la sensibilità mostrata a certe tematiche per averci offerto questo luogo fisico direi meraviglioso dove cominciare a capire come muoverci in questa nuova fase in vista come ricordava lei anche della cinquantasettesimo aggiornata delle comunicazioni sociali che celebreremo domenica ventuno maggio e per la quale vi invito a leggere il messaggio del pontefice dal titolo parlare col cuore secondo verità nella carità
La parola ora don Mauro Mantovani prefetto della Biblioteca apostolica vaticana che conserva tesori antichissimi dal valore inestimabile ma che comunque alle prese con l'innovazione e il bisogno di comunicare nel mondo digitale
Grazie buonasera a tutti anche per l'invito ed a intervenire
Per primo in questa serie di di contributi mi congratulo ovviamente per il libro che viene presentato il per i primi vent'anni dell'associazione quattro cattolici italiani
Da due mesi ho assunto il nuovo compito alla Biblioteca apostolica vaticana
Mi sono anche chiesto il legame no il perché che sono stato invitato io per questo tema del della presenza nel della Chiesa nel digitale e dirò certamente qualcosa
Permettetemi però prima un accenno alla cinquanta settima giornata mondiale delle comunicazioni sociali che come c'è stato ricordato ha per tema parlare al cuore verità e carità
Mi sembra interessante che negli ultimi anni i messaggi che sono stati scelti proprio per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Sono andati più sulla direzione proprio di una riflessione antropologica la persona umana nelle sue relazioni nel nel nella sua pluri dimensionali ITA no
Il fatto di andare e vedere ascoltare questa volta parlare
E certamente l'enfasi
Sul tema di quest'anno e sul comunicare cordialmente comunicazione cuore a cuore da cui processo sinodale in corso nella chiesa e anche il promuovere il linguaggio di pace scrive il Papa Francesco quindi c'è tutta questa dimensione antropologica no ed è bello registrare questo bilanciamento tra temi specificamente antropologici ed etici
E la questione delle nuove tecnologie nonché è stata scelta in per altri messaggi
Sembra che c'è anche una saggezza dietro non trovi mai niente di profondamente antropologico magari anche teoretico che non abbia non abbia poi dei riferimenti anche concreti
Alla situazione e allo sviluppo delle nuove tecnologie l'Inter esempio l'intelligenza artificiale
E non ci sono messaggi che toccano le questioni diciamo più concrete degli sviluppi delle tecnologie che non abbiano poi dietro un'attenzione alla dimensione antropologica e questo mi sembra molto importante anche come linea di animazione culturale che siamo chiamati a dare e mi sembra anche molto preziosa nel volume
Visto che presentiamo il volume
Questa scansione prima riflettere e scoprire sono le prime due parti appunto su tematiche più teoretiche
E poi condividere sui social media pubblicare sul web c'è proprio diciamo questa andamento circolare perché è un ordine che in un certo senso si richiama no
E emerge proprio dalla lettura il fatto che una testimonianza di utilizzo della per esempio il problema del parroco che deve metter su due deve perfezionare il sito della sua parrocchia oppure la questione magari dice illuso di Facebook di Instagram per la Pastorale eccetera rimanda poi a delle questioni di fondo
Di un pensare che sia effettivamente secondo il Gange sono e allora ecco la riflessione che viene richiamata e allora virtuale e reale intelligenza artificiale cyber stupid DT fa parte del del contenuto a me è piaciuto particolarmente il momento in cui si parla del podcast come ritorno della parola e dell'ascolto no e questo diciamo questa circolarità virtuosa
Il libro è certamente frutto della collaborazione di giornalisti Esperti operatori di comunicazione docenti universitari professionisti nel campo dell'informatica web designer ero
Mi sembra che venga fuori proprio il messaggio del formarsi e formare ad abitare il verbo scelto diciamo pensato bene il digitale non non è soltanto un discorso di strumentazione da imparare a usare un discorso di un ambiente che ci appartiene in cui siamo dentro di cui facciamo parte
E allora proprio dentro questa realtà quant'è importante un contributo di spessore e di solidità culturale
Penitente o scherzo insegnando anche se adesso ovviamente ridotto molto di più
Le elezioni ma insegnando Filosofia interessante con gli studenti quando usi la parola analogico
Fino a un po'di tempo fa analogico almeno per gli studiosi di filosofia era che si distingue tra l'univoco
L'equivoco c'è l'analogo invece adesso parlare di analogico ormai fa riferimento che cosa non è più digitale no in effetti cambiano anche le percezioni dei nostri delle parole che utilizziamo ecco nel volume chiese digitale cento
Un impegno a servizio dell'evangelizzazione e della promozione della cultura
Che passa come Studium
Che passione
La parola latina
Ci dice anche questo ed è ricerca allora mi sembrava bello spendere qualche minuto sulla vocazione che la Biblioteca apostolica vaticana proprio di mettersi al servizio degli studiosi di promuovere la ricerca nella in tre D cattedra angeli un quando si parla della biblioteca si dice che abbiamo tra i compiti specificamente prima di tutto la raccolta
Poi la conservazione e poi mettere a disposizione questo patrimonio che è una miniera straordinaria appunto di di cultura proprio perché si possa attingere perché i documenti diventano anche oggi occasione di scoperte
Condonate che permettono anche di arricchire la nostra conoscenza e nutrono il nostro spirito
Degli ottanta mila manoscritti che abbiamo in biblioteca il più antico risale alla terzo secolo stampati sono oltre un milione di cui quasi dieci mila incunaboli c'è molto altro
Ecco abbiamo avviato ormai da anni tutto un Progetto di digitalizzazione ne sono stati digitalizzati visto che si parla di digitale venticinque più di venticinque mila certamente sì andiamo avanti con i ritmi che adesso stiamo portando avanti ci vorranno ancora
Forse tre due tre decine di di anni per poter completare diciamo tutto il processo di digitalizzazione anche interessante seguire il dibattito teorico che c'è dietro l'impegno della digitalizzazione no
Perché per esempio ci troviamo con l'importanza anche di valorizzare la fonte di retta che sia e che si conserva
Dire magari circolano immagini dappertutto poi sono fatti anche con livelli diversi ormai non so con l'ultravioletto
L'infrarosso si riesce addirittura a scoprire i palinsesti le scritture che erano state nascoste eccetera anche scoperte vengono fuori per questo però c'è sempre il legame tra in qualche modo il virtuale il digitalizzato e poi la fonte diretta che conservate in un luogo che abbisogna magari di una certa temperatura dev'essere preservata da degli agenti che possono attaccare diciamo minarne Grottola la conservazione ecco quindi il reale e il virtuale emerge anche e l'importanza del fisico
Ulrike nonché di un qualcosa che si trova lì che ha avuto un'origine che ha una sua storia e poi anche la facilitazione di mettere a disposizione tutto ciò che aiuta magari a distanza
Era impensabile magari fino a un po'di anni fa che una persona potesse lavorare su una fonte esclusivamente a partire dalla documentazione non senza magari venirne a contatto quindi dobbiamo mettere insieme questi due elementi ed è un elemento una un aspetto molto affascinante
Il sito della nostra biblioteca digitale
Mette proprio disposizione quello che si è fatto finora proprio per lo studio e per la consultazione e in qualche modo dà anche una linea di direzione su cui vogliamo andare proprio perché l'uso delle nuove tecnologie possa essere messo a servizio anche di uno spessore culturale di una maggiore profondità anche culturale che l'appassionarsi di e materico mani
Questi che l'appassionarsi di del vero del bello Del Bene no della storia appunto il futuro della memoria ci possa aiutare concludo dicendo che ha mi ha sempre colpito l'espressione che è di Paolo sesto poi ripresa anche della carità culturale cioè della carità intellettuale no da Chiesa chiamata ce lo ricorda anche papà
Francesco a diciamo mettere insieme la dimensione della Caritas samaritana
Che il venire ovviamente incontro subito alle esigenze che si incontrano c'è una carità politica che l'organizzazione del bene comune un trovando tutte le conferisce in modi per poter organizzare il la nostra nostro vivere in redazione in società nel modo migliore ma c'è anche una carità politica che promuovere è una scusate una carità intellettuale che il promuovere la ricerca Dario Orizzonti soprattutto alle nuove generazioni perché possano investire il meglio anche della loro intelligenza spendendo lo prendendolo bene ecco in questo senso ci sentiamo anche noi
Dentro questo filone il libero diciamoci indirizzarli
Biblioteche sociale o intelligenza artificiale in qualche modo mostrano parlano all'uomo dell'uomo stesso magari mettendo in luce tutto il bene mettendo in luce anche i suoi limiti ma anche nelle sue contraddizioni e coabitare questa in via ambiente ci impegna a affiderà la nostra testimonianza
Fino in fondo ecco per questo nuovo umanesimo relazionale che siamo chiamati a costruire per il bene della Chiesa e della società io mi fermerei qui e poi grazie
Grazie grazie al professor Mauro Mantovani per averci calato in questa dimensione antropologica del messaggio
Di Francesco per la giornata delle comunicazioni sociali per aver indicato anche l'orizzonte culturale in cui muoverci
E per all'impegno al servizio dell'evangelizzazione anche della Biblioteca apostolica vaticana con questo sforzo enorme di digitalizzazione
Ora ascoltiamo invece l'intervento di monsignor Fabio fa bene il segretario del dicastero delle cause dei santi prego eccellenza
Signori Ambasciatori signore e signori buonasera a tutti
E ringrazio sentitamente per avermi invitato a partecipare alla presentazione di questo volute di questo volume saluto cordialmente l'ambasciatore che ci ospita e tutti voi che siete qui presenti
Il libero come già è stato rilevato ci immerge in modo estremamente pratico nell'ambito dell'impegno della Chiesa nel digitale un mondo in cui siamo ormai pienamente coinvolti
Nel libro mi sembra che emerga una consapevolezza nuova di come la chiesa delle sue varie articolazioni
Ha fatto proprio gli strumenti della comunicazione digitale per la sua missione e per la comunicazione della propria vita
Dobbiamo quindi essere veramente grati all'Autore Fabio borsetta anche per le proposte che avanza in queste pagine
Proposte che possono aiutare le comunità cristiane ad intercettare il vissuto delle persone e trasmettere la fede
Come afferma papa Francesco nella prefazione al libro
Tutti ci siamo accorti di come il digitale durante il tempo della pandemia abbia permesso di conservare relazioni umane e comunitarie
Come anche ha mantenuto viva la fede attraverso la celebrazione dell'Eucaristia quotidiana o gli incontri di catechesi o di formazione
Pensiamo soltanto alle messe trasmesse proprio dal Santo Padre o di mattina quanto sono state eseguite ora terminata la pandemia è necessario riscoprire il valore della comunità in presenza cosa non facile a detta di molti parroci che registrano il permanere di un certo distanziamento nella partecipazione della gente alla vita concreta della comunità proprio qualche domenica fa un parroco mi diceva
Quanto faticano per ricomporre le comunità e aveva una previsione un po'negativa io non condivido troppo diceva non sarà più come prima ma ci auguriamo che la gente senta veramente la necessità di ritrovarsi unità in comunità
C'è bisogno di contributi pratici
Come quello di questo libro che ci insegnino ad utilizzare gli strumenti della comunicazione oggi disponibili
Non nella direzione di un mondo sempre più individualista ma come mezzi per attirare alla vita concreta della chiesa
Oltre a riflettere sul rapporto tra virtuale e reale a scoprire le opportunità offerte ci dall'UE ebbe e dalle apre il libro indica come un certa utilizzo dei vari sociale possono aiutarci a condividere alimentando così il senso della comunità
Se sono qui
Per un motivo particolare legato alla memoria di un giovane beato che ormai tutti noi conosciamo Carlo Acutis morto per una malattia improvvisa assoli
Quindici anni nel due mila e sei
Papa Francesco ne ha riconosciuto le virtù eroiche o e il miracolo così che nel due mila e venti ne è stata celebrata ad Assisi la beatificazione
Carlo è stato definito un genio dell'informatica perché ha di fatto precorso i tempi nell'utilizzo del computer e del web
Fin da piccolo aveva una particolare predisposizione per l'informatica e una vera passione sia per quanto riguarda il computer e i suoi programmi
Sia per la realizzazione di ipertesti e siti internet
I suoi giochi quando aveva sei anni ruotavano attorno al sogno di essere uno scienziato informatico
E con il tempo la sua competenza e le sue conoscenze si accrebbero sempre di più
Imparava da solo leggendo i manuali e riuscendo a realizzare cose che neppure persone laureate riescono a fare
Per questa sua attitudine era molto ricercato non solo dai suoi amici ed ai suoi compagni ma anche su più larga scala
Realizzò per esempio il video della sua classe di liceo all'Istituto leone tredicesimo di Milano per partecipare al concorso RAI per il volontariato
Il segretario poi della Pontificia Accademia contorno martyrum richieste perfino di aiutarla a creare la sezione specifica all'interno del sito vaticani punto va sui vari Martini
Carlo scienza e di utilizzare il suo talento informatico per l'evangelizzazione ed anche per promuovere la spiritualità dell'Eucarestia
è noto che ivi progetto e realizzò una mostra internazionale sui miracoli e Uka distici per la quale è stato definito un moderno apostolo del Luca restia
La mostra che io stesso ho inaugurato lo scorso anno qui a Roma nel centro internazionale San Lorenzo per i giovani consiste in un'ampia rassegna fotografica
Con descrizioni storiche sui principali miracoli eucaristici verificatisi nel corso dei secoli in diversi Paesi del mondo e riconosciuti Dalla Chiesa
E sa viene tuttora richieste proposta da parrocchie ed associazioni o enti culturali giovanili i diversi paesi del mondo
L'intuizione apostolica di portare la luce la gioia di Cristo attraversi i nuovi mezzi di comunicazione sociale fanno di Carlo un pioniere in questo cammino
Specialmente in un momento storico in cui la Chiesa avverte fortemente l'esigenza
E l'urgenza di portare il messaggio evangelico in tutte le periferie del mondo accogliendo anche le sfide che il mondo digitale propone per questo motivo i giovani lo sentono particolarmente vicino
Ne ha impressionato qualche domenica fa quando andando ad Assisi ho incontrato tantissimi giovani pellegrini alla sua tomba nella chiesa della spoliazione
In quella circostanza mi hanno detto che in continuazione ci sono giovani provenienti da tutto il mondo che visitano quel luogo e affidato al Beato Carlo Acutis le loro preghiere
Possiamo quindi riconoscere e anche dire un po'sottovoce che oggi si va ad Assisi non solo per San Francesco ma anche per il Beato Carlo Acutis
Tutti ricordiamo la sua frase più famosa
Originali non fotocopie
E attraverso queste espressioni il giovane beato da una parte mette in guardia dal rischio che i nuovi mezzi di comunicazione possano Masi ficcare in modo anonimo creando stereotipi
Dall'altra il suo è un forte invito ad esprimere ciascuno quanto di più originale e da utenti il Co ha da dare e di Carissimi ce lo spirito Donadoni uno per arricchire la chiesa anche in questo nostro tempo
L'invito del Beato Carlo è quanto mai attuale nel confronto per esempio
Portata alla cosiddetta intelligenza artificiale
Il Beato Carlo con la sua giovinezza ecco le opportunità e il nostro tempo ci offre ci esorta a non aver paura delle nuove possibilità che la scienza e la tecnica mettono nelle nostre mani
E ad alimentare la virtù della speranza di cui oggi c'è tanto bisogno
Speranza che è assente creativa e generativa grazie
Grazie a lei monsignor fa bene per aver ribadito la necessità di questa consapevolezza nuova necessaria per abitare il digitale per il ricordo appassionato direi di Carlo Acutis a genio dell'informatica la cui figura
è fonte di ispirazione per molti giovani ma mi permetto di dire per la Chiesa intera per portare il messaggio evangelico in tutte le periferie
Del mondo messaggio evangelico che sappia innanzitutto di di di speranza che abbia il sapore della speranza
La parola ora al segretario del dicastero per la comunicazione a monsignor Lucio Adrian Ruiz
Signor ambasciatore eccellenze autorità civili e religiose
Signore e signori annunci amiche
Grazie per questo invito
è una grande gioia una Nore poter partecipare davvero grazie
Parlare col cuore secondo verità nella carità
Questo è il motto del messaggio per la giornata mondiale delle comunicazione che presto celebreremo
A questo messaggio papa Francesco arriva da un percorso di messaggi che se vogliamo riassumere in quattro Verri
Possiamo dire andare vedere ascoltare parlare
Così la prima domanda che viene spontanea e cosa sia e cosa implica questo parlare col cuore
Tenendo conto che il cuore e quella con anche rappresenta amore che va dall'immagine del Sacro Cuore
Ai graffiti degli innamorati
Così l'invito di Papa Francesco ci sommerge nella questione dell'amore come assente dell'annuncio
Sinteticamente potremmo capire cinque aspetti a sottolineare per comprendere questo parlare col cuore
Il primo non parlare solo con la testa
Solo con le idee le conoscenze ma anche con l'amore
Perché solo l'amore e veicolo del vero
Secondo implica essere coinvolti in prima persona
Le idee consentono i verbi in terza persona
L'amore implica intralci
Personalmente
La terza è scendere in campo essenzialmente perché l'unica maniera in cui si può arrivare al cuore dell'altro
E con la propria vita
Quarto con parole papa San Francesco Samaritani Ando al mio prossimo
Perché non si può davvero stare col cuore accanto a chi soffre e restare lontano
Non si può rinviare il valore non si può rimandare per competenza
A un altro
Il quinto
Arrivare alle periferie esistenziali perché l'amore non supporta la sofferenza
E cerca a chi ha bisogno
Chi palla col cuore
è un missionario della speranza
Ecco parlare col cuore
E nel cuore che nasce il primo impulso ad andare a vedere ed ascoltare con autenticità per poter parlare nella verità e nell'amore
Per questo è necessario purificare il cuore per poter andare oltre le apparenze superare l'indifferenza
E di share nelle la complessità del mondo in cui viviamo
La chiave la troviamo in quelle parole di San Francesco di Sales
Basta amare bene
Per dire ventenne perché come detto prima
E nell'amore dove scende in campo tutta la persona
Per incontrare tutta la persona
E questo il contesto nel quale presentiamo al libro la chiesa nel digitale
Che arriva con vero dono
Perché ci aiuta a cercare e stabilire il giusto bilanciamento
A volte così faticoso tra la presenzialista e la virtualità che sono le due sponde nelle quali si gioca la fede e l'amore nella nostra cultura
L'incontro virtuale non sostituisce né potrà mai sostituire quello in presenza dice papa Francesco
Questo principio sacrosanto che papa Francesco Riva dice nella prefazione del libro sta proprio nella fattura dell'amore che genera ogni incontro
Infatti nessun innamorato veramente innamorato preferirà mai il monitor all'allaccio mi al bacio della persona amata
E non si confonde mai
Sulla loro che possa avere quando opportuno anche una presenza virtuale
Ma se questo è chiaro IVA sempre ribadito sostenuto la questione invece che oggi nella nostra cultura dobbiamo porci
Orlando la secolarizzazione omini tosse onnipresente
Il vuoto
Nelle nostre chiese la contestazione a tutto campo di qualsiasi verità e autorità
Secondo un modello postmoderno è proprio un'altra
La questione
E
Come arrivare a generare questo desiderio di questa presenzialista quando è proprio l'annuncio di questa presenza
Quello che non c'è
Ma veramente crediamo che il problema delle nostre chiese vuote si trova nella trasmissione delle messe digitali
Perché se le persone si accontentano con vedere il monitor invece di nutrirsi di Gesù e avrà azionare la comunità della Chiesa voglio dire che il nostro annuncio è stato davvero povero
Non siamo riusciti a tramandare la bellezza e Dancing essenzialità che l'esperienza di una fede che Transformer Luhmann lo completa
E lo fa pieno
Cioè
Abbiamo parlato con la nostra testa
Ma non con il suo cuore
L'interrogativo dunque non sta in un po'stare mai sul varo le valore del presenziare
La sua ricchezza misurata con il righello che l'amore e proprio alle sì
La domanda si posiziona nell'ambito della missione e dell'azione della Chiesa in uscita che brucia d'amore per tramandare il messaggio gesso e l'esperienza e la sua presenza alla dove non è conosciuto
La dove non è sperimentato
E qui e niente e qui
E non nella concorrenza con il presidenziale che si deve cercare la motivazione dell'utilizzo Telespazio e gli strumenti digitali
Sono spazi e tempi missionari che ci fanno uscire delle nostre sagrestie esistenziali
Per andare e portare il messaggio ed esperienza
La dove non ci sono
Infatti l'errore e sta nel pensare che il messaggio sia già arrivato al cuore delle persone e si veda poi impoverito dal digitale
No
E proprio perché non è arrivato
Che dobbiamo uscire andare andare a fare quello che viene chiamato il primo annuncio
Questo è il punto
Non possiamo ragionare come se l'annuncio fosse già fatto e fosse solido
Come se le possibilità di conoscere il signore e sperimentare la comunità che abbraccia che avrà ci aperte fossero lì pronti per tutti e pronte sempre
Usciamo alla strada
Troviamo la gente vera
Domandiamo lì Chi è Gesù
Domandiamo lì se credono nella propria resurrezione
Lì capiremo che la questione non è il digitale
Ma proprio l'annuncio
La creazione e l'annuncio che tocchi la mente e il cuore che possa essere capito dagli uomini e dalle donne e dai ragazzi e le ragazze del nostro tempo tra mandandolo nel loro linguaggio e che li coinvolga a partire dal linguaggio più convincente quello della nostra e personale
Testimonianza
Così scopriremmo quel benedetto aiuto missionaria mente il digitale che ci può dare
E aiutare per andare e raggiungere quelle periferia esistenziale che non conoscono ancora Jessup e che il suo messaggio non ancora
Trasformato la loro vita
E proprio in questo flusso missionario
Che si si Thuram un tiro libero a cura del fatti io
Che ringrazio molto per questo grande lavoro
Perché con una visione panoramica senta a livello teorico e pratico la cultura digitale proprio come terra di missione
Con la ricchezza la potenza di quanto può servire per l'annuncio e per promuovere l'esperienza ma pure le strade per percorrere e per arrivarci con i suoi limiti le sue prudenze e i suoi rischi
Il percorso proposto nel libro aiuta a superare le concezione l'atteggiamento di chiamare il mondo in Cina digitale semplicemente istrumento riducendo così il valore e la realtà di quanto serra Lizza davanti a noi
Il libro ci porta a contemplare la dimensione della realtà propriamente culturale uno spazio ad abitare un'arena dove testimoniare
E questo lo ha percepito Papa Francesco che nella sua prefazione lo segnala in maniera molto bella il vertice e le reti sociali possono essere abitativa chi testimonia la bellezza della fede cristiana e a chi ascolta come gli apostoli e i discepoli imparano a fare
Da Jessup
Questa opera ci apre al mondo del pensiero e col Milan risorse
Chi prepara ad addentrarci nella chiave proprio del magistero del Papa Francesco che ci spinge a tessere una chiesa in uscita
Per arrivare alle preferite riferì esistenziale
Senza paura con creatività
Per incontrarsi con una persona nel cesso
E viverlo nella chiesa
Complimenti per questo grande lavoro
Che può essere fatto solo da chi veramente conosce il linguaggio della nuova cultura
E ha capito corsa significa missionari sentendo nel proprio cuore la passione per Jessup spero che molti tanti possono leggere e tra quei frutti da questo libro e che ci permetta portare il signore pignolo estremi confini della terra anche quelli digitali
Grazie
Grazie grazie a monsignor Ruiz per averci fornito questa elegia dell'amore mi verrebbe da dire questa istantanea dell'amore come asse dell'annuncio c'è bisogno di cuore anche nel digitale c'è bisogno di amare bene per dire bene per fare una comunicazione che riesca a riaccendere i cuori anche attraverso uno schermo che metta al centro la relazione con Dio e con il prossimo che sappiamo soprattutto riaccendere quel fuoco della fede a partire proprio dalla dalla testimonianza
Adesso ci prepariamo ad accogliere e ad ascoltare donna Gianluca Marchetti sotto segretario della Conferenza episcopale italiana
Ci utilissimi tutti mi si consenta deferente saluto a sua Eccellenza l'ambasciatore dottor Francesco De Nitto all'autorità religiose civili qui presente a tutti coloro che partecipano a questa giornata di studio
A mia volta mi faccio l'attore dei saluti di sua Eminenza il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana monsignor Matteo Zuppi dell'arcivescovo segretario generale monsignor Giuseppe Bathory
Ringrazio il dottor Favi borsetta che forte certamente dell'esperienza dell'associazione qualche cattolici italiani ma grazie anche a un linguaggio fresco e comunicativo
Nel volume interattivo la chiesa il digitale offre alcuni suggerimenti essenziali per una Chiesa che ancora muove con incertezza
I propri passi nel mondo digitale
La pandemia è certamente stato un occasione non desiderata ma non per questo meno rilevante
Perché le comunità cristiane se trovassero misurarsi in modo più deciso che mai con i mezzi digitali nei quali vivono per certi aspetti immerse le nuove generazioni e non solo
Ancora prima che come sottosegretario della Conferenza episcopale italiana già quel membro della presidenza del servizio nazionale tutela minori della medesima conferenza
Sono testimone dello sforzo enorme messo in atto Levesque italiani per la tutela dei più piccoli anche nel mondo digitale
Uno sforzo che non nasce solo da adesso è parte integrante del DNA della chiesa il prendersi cura dei più piccoli ma che trovo oggi nuove sfide tra cui appunto il mondo digitale
è un mondo che abbiamo indicato abbiamo indagato che abbiamo studiato e che anche oggetto di alcune riflessioni che condivido con pochi
Il ricatto momento storico che stiamo attraversando scuote intero che sollecita ad ascoltare i bisogni che emergono con sfaccettature spesso caratterizzate dalla imprevedibilità immaterialità e che richiedono di offrire alle persone risposte rassicuranti orientamenti una risorsa essenziale che ci viene offerto oggi è quella che ci è data dalle opportunità delle infrastrutture digitali
Dà la possibilità di connettersi ricomporre relazioni rafforzano la comunicazione cioè la volontà di mettere in comune un compito tra le varie realtà che hanno una funzione di cura dei legali
La comunicazione oggi è complessa
Perché il nostro tempo propone modalità di incontro che spesso generano l'illusione
Di poter acquisire una piena conoscenza del mondo di essere al centro di una rete relazionale illimitata di riuscire a controllare a dare direzione a ciò che accade in un territorio senza confini
Prendersi cura dei legami richiede di riflettere sul significato e sul valore della relazione educativa attraverso la quale focalizzare l'attenzione sui ragazzi nel loro percorso di crescita all'interno di un contesto familiare e sociale di appartenenza
La sfida odierna consiste nella capacità di portare avanti una riflessione finalizzate ad un'educazione che si pone lo scopo di favorire l'acquisizione della capacità di attese
Di autocontrollo di riservatezza in un confronto continuo con la fallì città e la velocità della connessione tecnologica
è un messaggio che rappresenta anche una tutela rispetto al rischio di esibire se stessi e di esporre la propria vita senza preoccuparsi delle conseguenze spesso drammatiche e lo vediamo in tutti i giochi
Insite nell'incontro in una rete che può trasformarsi da opportunità a minaccia
Un aspetto essenziale dell'azione coattiva diventa quindi apposite di mantenere vivo il dialogo in
Generazionale utilizzando un linguaggio fondato sul rispetto delle parole nel loro significato nuove senza vita nel loro valore inteso non solo come mezzo di informazione ma anche e soprattutto come strumento relazionale
Uno dei importanti timido individuazione nuovi canali comunicativi diventa quello dei social media
Che rende necessaria di identificazione di un punto di equilibrio tra la tentazione di demonizzare la tecnologia e quella di accettarla tout court assumendo un atteggiamento di indifferenza e di a criticità
Approccio alle nuove tecnologie di conseguenza necessità di valorizzare un pensiero educativo
Che a partire dal significato delle regole date per utilizzo ponga un confine
Che non solo si ferma alla sua necessità del controllo la regola è uno strumento per favorire un servizio lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi in quanto favorisce la promozione di una mentalità critica che il grande sforzo rispetto a quanti socialmente un disposizioni modo affascinante
E convincente
Il confine lascia spazio a un dialogo attraverso il quale riconosce rinnovare il senso più vero e profondo della relazione con le sfaccettature di rispetto reciprocità ma anche di poter intenso me capacità di sviluppare potenzialità e competenze
In quest'ottica si delinea la precisa assunzione di responsabilità personale da parte dell'adulto che deve mettersi in gioco e in prima persona con la propria capacità di stock ittiche stimoli Anza di una vita autentica
E coerente fondata sulla fiducia che permette ragazzo di scoprire la verità della vita e che genera una speranza che dune nutrimento per se stessi ed offrire agli altri
Nell'attuale contesto sociale edifici e magia relazioni che si configurino a prescindere socialmente e questo richiede alcune attenzione ne sottolineo alcuni lo stile del potere nelle relazioni educative ogni relazione educativa e anche un rapporto di ruolo che implica in forme diverse un esercizio del potere dunque della responsabilità
La dimensione potere responsabilità e costitutiva di una relazione educativa che essendo un rapporto di pari dignità senza mai però essere un rapporto alla pace
Un esercizio distorto del potere e sempre presente in una dinamica abusante
Forme di autoritarismo valutazione manipolazione vittimismo sono tutte modalità distorte dell'esercizio del potere del controllo
Poter inoltre non è mai solo del singolo ma è sempre condiviso dall'intera comunità che è corresponsabile del suo esercizio ad esempio nel controllo del rispetto delle regole dei comportamenti delle scelte
La capacità di confrontarsi con alti circa il proprio operato sapendo rende ragione dei propri atti nella disputa al confronto e attitudine necessarie per ogni persona impegnati in un servizio educativo
La cultura dei confini
Ogni relazione educativa si iscrive entro alcuni confini la relazione tra professore alunno confessore penitente allenatore atleta
Catechista e bambino
Si disegnano tutte all'interno di confini specifici che pur nel variare dei contesti afferiscono sempre contenuti e temi quali la prossimità la scelta degli ambienti l'espressione della propria corporeità l'utilizzo degli strumenti comunicativi
Ogni tipo di abuso implica la violazione dei confini che appartengono che sono propri di ogni soggetto che vive la relazione educativa con ruoli e compiti differenti
Non è mai lecito invadere lo spazio intimo dell'altro attraverso atteggiamenti che ne violano il corpo piuttosto che utilizzati socio come strumenti intrusi
Accorre rispetto dell'intimità
Non esistono relazioni disincanto nate e anche quel educativo una relazione tra persone che hanno proprio identità sessuale un proprio orientamento sessuale
Peraltro nel caso di minori si tratta di persone che stanno attraversando le fasi più delicate del proprio sviluppo
L'abuso sessuale si configura sempre come usare il corpo dell'altro per una gratificazione dei propri bisogni
La capacità di vivere in maniera sufficiente matura propria sessualità è una collezione minimale per potere interno relazione educativa la quale si scrive in un ambito di relativa riservatezza che però non deve mai precludere la trasparenza
Per crescere un bambino ci vuole un villaggio
Questo noto proverbio africano ci ricorda che non si educa mai da soli ci vuole una comunità per educare non bastano neppure i genitori
Per articolare la grammatica della relazione educativa e qualsiasi cammino di prevenzione che protegge un vero spazio di crescita
E necessario coinvolge una comunità e tutte le sue componenti nelle motivazioni ispiratrici negli atteggiamenti fondamentali nei comportamenti necessari in alcune regole condivise
Questa comunità questo villaggio
Questa comunità e per questo viaggio che ringrazio dottor borsetta per quello che questo strumento che ci fornisce la voglio ricordare una cosa
Che questo villaggio siamo tutti noi ci faccia un partito e noi tutti ne abbiamo una responsabilità di custodire le nuove generazioni grazie per l'ascolto e l'ho condiviso
Grazie grazie a don Gianluca Marchetti grazie per aver messo l'accento su questo verbo importante tutelare che ha in sé tante sfumature che ci coinvolge
Tutti proprio perché la Rete sia sempre di più un luogo di opportunità e non ti minaccia come diceva non soltanto per i minori ma perché chiunque decida di entrare nel mondo digitale grazie anche per questo spunto interessante sulla cultura dei confini che presuppone educazione rispetto e coinvolgimento consapevole e dell'intera comunità o Pillar più la nostra staffetta di consigli considerazioni sul libro di Fabio borsetta continua con don Sergio Massironi del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale
Che ha collaborato con la webcam alla realizzazione dei video tutorial di cui parlavamo prima
Video che affrontano tante tematiche dal Covi d'all'ecologia integrali ai cambiamenti climatici la pace il fenomeno migratorio la Quaresima
Allora a don Sergio che muove il suo operato tra i binari della dottrina sociale della Chiesa della lauda tossire della Fratelli tutti
Vorrei chiedere come si riesce a conservare questo sguardo appunto umano sensibile cristiano orientato all'altro nel mondo digitale in un ambiente virtuale che quasi sembra immune all'empatia
Grazie Cecilia buona sera ambasciatore eccellenza buona sera a tutti
La mia presenza qui particolarmente legata a questo lungo lavoro che è iniziato di collaborazione tra il dicastero per lo sviluppo umano integrale
E unica e quindi la costruzione di tutorial che questo penso sia un primo punto importante aiuta la Chiesa nel digitale a non diventare una bolla cattolica
Perché questo credo sia uno degli aspetti più interessanti ma fare io a vivere quello che la Chiesa italiana sempre fatto cioè entrare inserirsi e fare il lievitare
La cultura del nostro Paese per cultura
Non si tratta semplicemente sappiamo di qualche cosa di intellettuale ma appunto mettere in circolazione pensieri idee interrogativi
Sulle cose della vita su quelle che sono le grandi questioni del proprio tempo in questo non solo la storia lo sviluppo della dottrina sociale della Chiesa
Ma chiamerei così l'agenda che Papa Francesco ci consegna a dei tratti particolarmente significativi la piattaforma di lauda Tossi di fratelli tutti realmente
Qualche cosa che scavalca i confini confessionali e permette alle persone di incontrarsi di riconoscersi di pensare insieme e di agire insieme
E in questo senso partecipare come dicastero alla costruzione di questi tutorial
Ci permette di entrare nel digitale su tematiche che sono affrontate sì cattolica mente quindi lasciandosi ispirare dal Vangelo ma esattamente per aprire una conversazione un confronto per stabilire un incontro riaprire un dialogo anche laddove questo dialogo
Si fosse interrotto
E devo dire che questo ci aiuta anche come Chiesa
A comprendere che quello che di solito chiamiamo dottrina sociale della Chiesa e che queste tematiche che Cecilia elencava non sono semplicemente una parte un ambito
Della pensiero cristiano ma il pensiero cristiano ci aiuta come tale a interpretare ogni ambito della vita
E quindi non si tratta semplicemente di attenzioni sociali
Ma si tratta delle ricadute sul nostro tempo sulla nostra cultura di quanto ogni domenica celebriamo e ci raduna questo credo che sia un aspetto molto interessante il secondo aspetto che penso sia importante raccogliendo l'esperienza di tanti colleghi condividere con voi
Credo che soprattutto le generazioni che sono qui in questo momento lo sappiano benissimo non c'è niente di automatico per noi nell'abitare il digitale
Non siamo nativi digitali e chiunque di noi entri in questo ambito ma devo dire anche i giovani che si affacciano non semplicemente per un proprio profilo personale ma per dare un contributo ecclesiale nel web ci si deve domandare come si fa
Il libro in questo senso è molto di aiuto ma devo dire che l'esperienza di chiedersi come di confrontarsi su come è andata di valutare di volta in volta qual è la via migliore perché un messaggio sia efficace e corrisponda anche a delle domande reali inchini lo può cercare ne può usufruire lo può condividere per noi è fondamentale per non continuare
A comunicare qualcosa che o non è compreso o non è richiesto e questo sforzo
In una chiesa che non è più molto spesso riconosciuta come il centro del villaggio in un ambiente come la Rete che non ha centri ci aiuta davvero a ripensarci e a rimettere in discussione continuamente quello che siamo perché non è automatico entrare in empatia con i propri interlocutori c'è quindi una dimensione potremmo dire di ascolto ma anche di immaginazione di coloro che sono i nostri destinatari
Che è fondamentale per noi stessi per ricomprendere quello che abbiamo da dire e non solo come strategia per dirlo in modo efficace
Questo mi sembra un elemento che ci abbia aiutato tanto l'altro aspetto che nel nostro dicastero è particolarmente evidente perché i preti e religiosi sono una minoranza delle persone che lavorano nel dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale così i protagonisti di questi pittori alla sono molto più colorate dei relatori di oggi anche nella nel presentarsi e nel porsi in dialogo con agli ascoltatori contiene web ci ricorda che la Chiesa nel digitale la chiesa del concilio Vaticano secondo e la Chiesa come popolo di tiglio
Il libro fa un grande sforzo mi sembra per tenere conto di quanti soggetti
La chiesa è fatta e in quante forme la comunicazione ecclesiale può avvenire questo è particolarmente significativo oggi
Quando i dati ci mettono a disposizione un tracollo di credibilità sicuramente della figura del prete
I dati più recenti dicono che solo uno su cento dei ragazzi tra i quattordici e i ventiquattro anni ritengono significativo il rapporto con un sacerdote in Italia oggi e il quarantasette per cento degli adolescenti
Dichiara non genericamente ma consapevolmente di essere attivo di avere chiuso il proprio rapporto con un'esperienza religiosa direi non dimentichiamolo dopo essere in gran parte passato dall'esperienza almeno per iniziazione cristiana ancora oggi allora in un quadro di questo tipo di difficoltà
Nel rapporto con le istituzioni e con quelle religiose in particolare chi entra a come volto della chiesa nell'UE da eccome diventa particolarmente importante e l'ultima cosa che vorrei accennare ma che mi sembra una provocazione di questo grande lavoro
L'interrogativo sempre continuo su chi sono i destinatari molte volte lo dico anche
Semplicemente a partire dai vent'anni di ministero che che ho alle spalle quando il prete predica di fronte a un'Assemblea predicato tutti il rischio è che predicando tutti non predichi a nessuno
Mentre di volta in volta costruire una comunicazione che abbia degli interlocutori precisi ci aiuta
A immaginare chi raggiungiamo e chi non raggiungiamo pensiamo a quante persone anche se si tratta di una minoranza per il per esempio di di giovani
Può essere ormai raggiunta solo attraverso questo strumento
Perché si è chiuso nella propria casa o nella propria stanza e per ritornare all'incontro in presenza ha proprio bisogno di qualche cosa che accada
Attraverso questa via ecco io credo che siano tanti elementi per darci la percezione di una cosa che
Coperto da poco da don Damiano Modena che visse gli ultimi anni del cardinale Martini proprio al suo fianco si sentì dire in una delle ultime sere
Dal cardinale Martini ripensando alla giornata il cardinale gli confidò forse il cristianesimo è soltanto all'inizio
Io credo che quello di cui oggi stiamo parlando cd anche questa percezione e questo presentimento
Grazie
Grazie grazie don Sergio Massironi per il suo lavoro
Per la sfida costante del dicastero ad ascoltare il grido della terra dei poveri per questo desiderio capacità di mettersi in gioco di ripensarsi
Costantemente e dimettersi soprattutto al servizio dell'uomo di oggi con il cuore ma anche con con l'umiltà siamo arrivati quasi al termine di questo viaggio viaggio che non poteva che concludersi con all'autore del libro il collega stimato Fabio borsetta
Giornalista inviato di TV due mila Fabio a tanti incarichi tanti titoli ma diciamo che ciò che lo contraddistingue è questa incredibile attitudine allo zero apostolico cross mediale mi verrebbe da dire prego fate
Non è mai facile prendere la parola dopo interventi relatori di così grande livello
Pacheco motivo in più perché quando chi parla la consapevolezza di costituire l'ultimo ostacolo all'accesso alla rinfresco questo effetto ovviamente più difficile
Signor ambasciatore eccellenze distinte autorità civili e religiose signore e signori permettete innanzitutto di rivolgere una ringraziamento all'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede sua Eccellenza Francesco divieto per aver scelto di celebrare con questo momento di riflessione la cinquantasettesima giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Nella splendida e così istituzionale cornice di Palazzo Borromeo
Quindi ci troviamo insieme in un palazzo della seconda metà del mille cinquecento che ospita anche opere di arte contemporanea ma questo pomeriggio a riflettere sul digitale
Passato presente e futuro quasi non apparente dicotomia se non fossimo in un luogo e tante gli ambasciatori rappresentanze diplomatiche che sono qui lo sanno per definizione invece un'ambasciata è un ponte che unisce ma un'apparente contrasto affiorava durante la prima fase della ideazione del testo nella sfida di come poter conciliare temi digitali e nella cornice analogica di un libro da qui l'idea dell'acqua del Code che dà l'immagine di copertina targhetta il lettore in un portale multimediale con contenuti sempre aggiuntivi e aggiornati
Crescendo così alla scelta di rivolgersi ad un pubblico che certo si trova più a suo agio nello sfogliare e meno probabilmente nel digitali
Partiamo dal titolo la chiesa nel digitale perché la Chiesa non è Chiesa digitale e Chiesa che è presente anche nel continente digitale
Ed è un testo come è stato ricordato che nato dall'esperienza dei circa centocinquanta tutori alla realizzati dall'associazione dei web cattolici italiani Guetta
E dunque lavoro corale di squadra una comunità come quella di web che ha che ha lavorato in comunità sempre nella realizzazione dei tutorial così anche a questo testo
E dunque in ordine alfabetico voglio ricordarli perché sono qui Filippa Andreacchio Andrea Canton Alessandra Carenzio Danilo Di Leo Rita Marchetti Giovanni Silvestri Andrea Tomasi e Francesca tre anni
E oggi qui con i membri del consiglio direttivo suor Teresa braccio Christian Giorgio e Giampiero Neri
Un libro sogna il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni Ennio Flaiano
E vorrei condividere con voi ciò che queste pagine invece non raccontano
Il sogno di poter servire in punta di piedi
Donando tutti i diritti d'autore al Progetto di solidarietà digitale dedicato alle parrocchie e soprattutto nel voler non insegnare ma accompagnare sostenere e soprattutto essere servizio
Che vedere nelle opportunità della Rete facendone conoscere però anche quelli che sono i rischi
E tutelando le fasce più indifesi come minori
Nella prospettiva di promuovere il digitale
Non come uno spazio vetrina
Ma come un ambiente in cui coltivare le relazioni attraverso le pratiche dell'incontro e dell'ascolto come ha esortato papa Francesco in particolare
E gli ultimi messaggi come sono stati ricordati per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali
E penso al viaggio di questo libro attraverso le presentazioni e gli inviti sul territorio dopo la prima presentazione a Palazzo Pio vaticano l'accoglienza così simbolica in una parrocchia affidata ai Canonici regolari lateranensi
Avere avuto l'opportunità di riflettere di comunicazione digitale nella chiesa più antica dell'arcidiocesi di Genova o di aver fatto tappa colti anche dal sindaco
Nello storico distretto informatico del nostro Paese ai tre
Nell'aver essere stati nel circolo dei funzionari della Polizia di Stato la Roma nell'aver letto le prime righe di un discorso scritto dall'intelligenza artificiale da chatta G. Pitti
Dichiarandolo veramente e di aver parlato del senso di comunità in un palazzo confiscato alle mafie a Gioia Tauro della diocesi di Oppido Palmi Mamertina nell'arcidiocesi di Brindisi tra insegnanti genitori
Comunicatore parroci in quella di Ragusa e tra pochi giorni nell'arcidiocesi di Perugia in quella di Udine accompagnati dalla presenza paterna definisco Ovidio cessate
Ecco questo non per stilare una un elenco baldanzoso ma per sottolineare due elementi
Il primo come ogni presentazione sia stata una occasione di formazione
Il secondo come in tutti questi casi citati
Contenuti digitali non hanno sostituito ma hanno promosso nuovi incontri in presenza come quello di oggi
E che poi hanno dato frutto contagiando presente settimanali diocesani con i qual coda e facendo fiorire ad esempio nuovi colta podcast
Trasformando così in un certo senso le Community se in comunità ecco conoscere e far conoscere con proposte
Per saper gestire gli strumenti e non farci gestire da essi
Proposte dunque ma anche limiti e le cosiddette disfunzioni del Web
Sono state ricordate nel ricordo qualcuna l'Info dei milanesi che mio uso siamo il periodo di pandemia siamo arrivati al punto in cui l'organizzazione mondiale della sanità ha promosso una campagna per ricordare che l'aglio a tantissime proprietà ma non quella di guarire dal coro unanime
Ecco altri temi ancora bene come quello della rinchiuderci nelle bolle
E poi ancora luoghi in cui la falsità è più facile della verità
La polarizzazione on line così incandescente quando certo sono i gesti ma anche le parole a riavvicinare verso i Tanzi
Per la pace la pirateria nella diffusione di contenuti e pratiche legali sul web senza dimenticare il penso oggettivo concreto degli interessi economici
Le nuove frontiere della privacy dell'intelligenza artificiale e del potere degli algoritmi
Ecco la pandemia come sappiamo è stato ricordato ci ha portato ad un'accelerazione storica dell'uso del digitale anche nella Chiesa consentendo nei periodi più duri dello cadauna di rispettare il distanziamento fisico ma promuovendo sempre la vicinanza e la prossimità
Ma a questa crescita forse non è seguita sempre una adeguata maturazione nella preparazione all'uso di tali mezzi
Proprio in quei mesi l'appuntamento settimanale dei tutorial proposti da guai che è stato sostituito in a Weah binari indiretto laica con il quale nelle quali abbiamo ha raccontato come le comunità più colpite delle diocesi dei territori dei comuni del nostro Paese utilizzavano le tecnologie per essere Rete nella Rete
Eppure tante religiose preti testimoni con successo in Italia come in Francia negli Stati Uniti in Sudamerica in tanti Paesi dei cinque continenti su YouTube
Su tic tocca nelle storie di Instagram esteso Book condividono contenuti di fede attraverso nuove forme di linguaggio
C'è ancora molto da fare
Ma se volgiamo lo sguardo indietro l'associazione riguarda i cattolici italiani Uecker compie quest'anno i venti anni dalla fondazione Siemerink Janni sacerdozio Beatles Sergio ecco e nel due mila tre e social non erano neanche nell'orizzonte non erano neanche on line nel mille novecentonovantacinque è stato pubblicato il sito internet della Santa Sede on line
Quanto tempo e a cavallo degli anni Duemila cominciavano a germogliare i primi siti di ispirazione cattolica e ricordo ricordiamo tanti di noi proprio quegli anni e quei momenti
E oggi
La promozione di una cultura della cittadinanza anche nel digitale la condivisione di esempi di testimoni il racconto della bellezza la consapevolezza di una cultura della sicurezza informatica
Il sfide e opportunità anche per il mondo dell'informazione del giornalismo la promozione della trasparenza l'accorciamento delle distanze lo so Sco non soltanto geografiche quanto può offrire ancora in digitale
Come abbiamo ascoltato l'accesso alla promozione della della cultura il coinvolgimento sappiamo del cammino sinodale anche nel continente digitale l'esempio di figure come quella del primo beato Carlo Conti se che è stato anche un un po'da Mastella che ha costruito una sito internet e poi la difesa la tutela e ancora questo essere sempre sempre ponte non rinchiuderci due ultime considerazione mentre la chiusura la prima a proposito dei giovani
E l'anno della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ma a volte onestamente il sia la sensazione come nella società non venga data loro pienamente fiducia giudicati troppo spesso i giovani come categoria
Cosa fanno o non fanno i giovani cosa pensano cosa dicono i giovani come oggetto e non commesso oggetto di una condivisa progettualità che nel web data ricordato alloro anzitutto come abitanti e aggiungo anche come cittadini
Ecco non dico di guardare all'andamento medio delle chat what Zappalà delle classi dei genitori
Perché rinviamo proprio a vedere forse e ci guardano i più piccoli non diamo proprio il migliore esempio ma da tutti
Ma certo
Ci sono ci possono essere tante solitudini del web oppure di fronte ai dispositivi digitali
E lo dico anche da genitore da padre quando ne consegniamo uno per la prima volta smartphone o tablet a nostro figlio nostra figlia all'indicazione offriamo
E quanto tempo siamo veramente scegliamo di destinare i di condividere insieme noi e di non delegare quel tempo a quello schermo e per un'ultima riflessione anche in Rete esistono non visibili scartati nella grammatica di Papa Francesco si tratta di quelle fasce della popolazione che ancora oggi non hanno le necessarie competenze
Un un anno accesso alla Rete
Per mancanza di sufficienti mezzi o di strumenti adeguati al passo coi tempi compagine strumenti che diventano via via per loro sempre meno accessibili ecco io penso che non possiamo permettere che alcuno venga escluso
O che in una sua sempre più digitale venga limitato anche solo di fatto l'accesso di ciascuno cittadini
Visiterà a questo punto concludere esprimendo il ringraziamento veramente più sentito
A nome personale a nome di tutta l'associazione riguarda cattolici italiani a papa Francesco
Per il dono e la enorme responsabilità vederci affidato le pagine della sua prefazione da cui riprendo queste parole
Sappiamo che ma il virtuale potrà sostituire la bellezza degli incontri a tu per tu ma il mondo digitale e abitato età abitato cristiani grazie
Grazie grazie Fabio borsetta l'autore di questo volume anche per la sua testimonianza personale che ha voluto offrirci
Siamo arrivati al termine di questo viaggio in termini Ficara tra le cose meravigliose come il nome del decreto del concilio Vaticano secondo sugli strumenti di comunicazione promulgato
Da Paolo sesto precursore del cambiamento tecnologico di quella chiesa in uscita espressione di carità carità cristiana politica intellettuale caro a papa Francesco
Che prima di comunicare nei tanti modi che le vengono offerti dalla tecnologia quindi dal digitale sta imparando ad ascoltare una chiesa non può comunicare
Se prima non ascolta
Sta imparando a anche ad offrirci come fa questo libro degli strumenti validi per fare sempre più corrette e aiutare attraverso l'uso consapevole del web e dei soci al le nostre relazioni in carne ed ossa
Ringrazio e saluto voi qui presenti ma anche quanti sono seguito attraverso lo streaming sul sito di a
Venire en e quello di vaticani USA con alla diretta curata andati futura vita buona sera a tutti