Presentazione del libro di Sergio Ravelli "Cremona Caput Mundi del Partito Radicale. Cinquant’anni di lotte nel segno di Marco Pannella" (Cremonabooks)

La grazie di essere intervenuti a questa più che una presentazione io dico sempre che è un incontro tra amici dove avremo il modo di parlare di questo libro
Che io credo che ratifichi anche tutta la nostra città
Siamo indiretta nazionali con il partito radicale ringraziamo tutte le persone che ci stanno seguendo e grazie a voi per la presenza come dico spesso dategli il bene più prezioso che c'è in questo momento che il vostro tempo
Lascio subito la padrona
La parola al padrone di casa scusatemi Gianluca Galimberti e poi entreremo in dentro il libro insieme anche alle persone che hanno collaborato alla costruzione
Bene detenuto tutti dal TAR non sono il padrone di casa il padrone di casa
Abito da un'altra parte qui
E il consiglio comunale i rappresentanti eletti e quindi i cittadini
Ma lo dico perché in realtà anche questa cosa è collegata all'idea con cui il partito radicale era ha svolto il suo ruolo in tanti anni nel Paese anche la nostra città allora io vorrei innanzitutto dire un grazie Sergio Ravelli anche
Maurizio Turco
Qua presenti perché Sergio Ravelli
Rappresenta davvero una
Una parte della storia della nostra città importantissima di di partecipazione di e di politica davvero attiva e capace anche di di cambiare le cose e di
Creare uno sguardo nuovo anche sulle cose io vorrei ricordare permettetemi delle figure nella mia introduzione perché mi mi mi sembra che sono sicuramente importanti anche nella mia storia ma sono importante nella storia del Paese per la tante persone
La prima persona che vorrei ricordare è Massimo Bordin la voce di Massimo Bordin ha accompagnato la storia di moltissime persone anche la mia storia perché spesso nei dei trasferimenti ci fu un periodo in cui viaggiavo per per lavoro e ne trasse elementi mi accompagnava radio radicale
E e la voce di Massimo Bordin è la voce a chi mi ha mi accompagnati in tante ore
Della mia esistenza
E ciò che mi ricordo di
è solo quella voce profonde ripiena
Fosse anche voce insomma intenso fumatore
E che sicuramente aveva quella caratteristica ma una voce di capace di approfondimento profondo sulle cose d'uno sguardo diverso
Per me ascoltare le radio radicale era per me che venivo da una storia e da una formazione era acquisire uno sguardo differente che a cui non avevo pensato
Provare a guardare le cose da un punto di vista diverso magari anche da un punto di vista che non necessariamente condividevo
Però radio radicale significava anche avere la possibilità di ascoltare tanti punti di vista direi a volte quasi tutti i punti di vista
E Luís accompagnava questi questi approfondimenti con una lucidità economa obiettività è straordinarie che derivano non da una
Neutralità
Non è la neutralità che fa l'approfondimento
Anzi da un essere di parte Dallapè una visione ma abbia una visione così liberiamo che richiedeva il come necessario il confronto con altre visioni
La seconda persona che vorrei ricordare è un una figura perché a me colpi molto e forse un po'dimenticata nella storia anche del nostro Paese
Si ricordano altre altre figure straordinariamente importante nella storia anche del giornalismo fosse questi record un po'meno ed è Antonio Russo
Mi colpì particolarmente perché posso sbagliarmi e quindi magari
Le le persone più esperte di me potranno correggere ma io mi ricordo dirette di Antonio Russo anche con Massimo Bordin e mi ricordo dirette proprio in quell'anno due mila
Poco prima che poi morisse e venne ritrovato in Georgia
E mi ricordo quelle dirette posso sbagliarmi anche qua ma mi sembra anche che ci fosse quasi una sorta di preoccupazione affettuoso da parte di Massimo Bordin e nei confronti di Antonio Russo e di raccomandazione sta attento
Per quello che sta avvenendo e per i rischi che sta il convento o rivisto la biografia di Antonio Russo e penso che sia una biografia che rappresenta ciò che il partito radicale è stato ed è nella storia di questo Paese ancora una volta uno sguardo nuovo anche geopolitico nuovo
E non posso non ricordare un collegamento molto forte proprio in questa stagione storica
Tra Antonio Russo morto in Georgia poi le indagini dimostrarono anche il perché e l'indagine che stava facendo sulle stragi in Cecenia e un'altra grandissima figura
Che Anna Politkovskaja
Anche lei uccisa il ricordo il suo il libro mi sembra la mia Russia penso che sia questo il titolo
Che ricorda la stagione in Cecenia e lo e le azioni di della Russia e della Russia di Putin in particolare in Cecenia
Topo un collegamento profondo tra le storie più più più più grandi più alte restano i migliori del giornalismo internazionale ancora una volta quello sguardo diverso di radio radicale
Uno sguardo che si incarna anche Antonio Russo era inviato di Radio Radicale si incarna in in mi figure di in storie di persone una nota prima di arrivare all'ultima sicura che è questa oggi non abbiamo bisogno di leggere il mondo in maniera diversa d'una lettura geopolitica della storia differenti
E ne abbiamo bisogno non soltanto perché i leader abbiano la capacità di una lettura differente
Ma perché i cittadini acquisti non una capacità di lettura geopolitica diversa
In questa lettura geopolitica ci sono alcune questioni chiave che occorre riprendere dalla storia del Partito Radicale
Le idee del partito transnazionale
Un'idea non soltanto organizzativa ma è un'idea di relazioni internazionali è differente
E e l'idea anche di guardare la storia con quello con quello sguardo che ti consente di guardarla dalla parte delle persone che sono meno ascoltati
Io mi ricordo le battaglie fatte che allora mi sembravano lontane ma poi imparai che non era così per in uiguri in Cina le battaglie fatte rispetto alle popolazioni del Tibet
Ma se onore legge la storia di Antonio Russo poi ripete anche le attenzione ai popoli dell'Africa
Forse noi questo sguardo questa lettura Jo politica nuova anzi non forse sicuramente dobbiamo perquisire
Ritengo l'ultima figura allora che la figura di Gino Ruggeri
Perché penso che questa figura sia una figura che incarna
Come dire un altro modo ma in realtà allo stesso modo e dividere la la la propria responsabilità di cittadino
Io penso che fosse così per Massimo Bordin una responsabilità politica e civile che si trasformava in quella voce in un coinvolgimento
In sul luogo nei confronti di chi lo ascoltava fosse così in Antonio Russo
Una profondo senso di responsabilità nei confronti della storia e si è stato così anche e rispetto e Gino Ruggeri sapete poi che la nostra amministrazione ha sostituito Gino Ruggeri nelle nelle nel processo ma è interessante rivedere la la la sua scelta il cittadino Gino Bucci la scelta di protagonismo come diceva anche Maurizio Turco nel suo intervento a volte
E a volte anche solitario no o comunque nono non strutturato organizzato in in grandi organizzazioni
Ma chi mette al centro la capacità anche del del singolo della persona
Di di dire e di raccontare un protagonismo civile e politico importante beh nella nella storia della nostra città devo dire che la storia di Gino Ruggeri
Ha interpretato questo spirito e sicuramente ha cambiato anche in quella vicenda la storia della nostra città e la cambiati in meglio e noi poi abbiamo preso questo testimone Daloui sicuramente siamo orgogliosi e contenti di averlo fatto fino ad arrivare al riconoscimento della della medaglia d'oro
Ecco
Ecco perché per me è un onore essere qui anche nel riconoscimento appunto di visioni differenti
E e sguardi magari diversi ma io su alcuni temi ma io riconosco al partito radicale e a voi questa grande capacità di aiutare tutti
Ad acquisire il desiderio di confrontarsi tra sguardi diversi tra opinioni diverse da punti di vista diversi perché queste la democrazia
E quindi sicuramente nella storia della democrazia del Paese il partito radicale occupo ruolo fondamentale del quale penso tutti i cittadini io sicuramente dobbiamo essere particolarmente grati che riconosce
Ringrazio il sindaco Gianluca Galimberti per il suo intervento credo che chi leggerà il libro porterà capire e ieri avere il riscontro che questa non è nient'altro che la sintesi di tanti pensieri considerazioni delle persone che hanno dato un contributo appunto in questo libro
Un grande poeta argentino Borges diceva la memoria del tempo è piena di ricordi è questo anche un'antologia di ricordi e di testimonianze che ci possono aiutare per il futuro
Voltaire in lettere nel per Mino ha Barbetti diceva non seguire l'insegnamento del passato e a rimanere come sempre un poco bambini è questa la funzione di questo libro cercare di dare continuità a un progetto ha un'idea un sogno politico trasmesso in questa in questo piccolo volume ma volevo anche ringraziare per la il suo ricordo e per la sua testimonianza quindi con a fianco l'amico Sergio se ci sarà una pop una futura pubblicazione ricordiamoci di un contributo del di Gianluca Galimberti vi chiedo scusa se l'ho fatta un po'lunga però avevo piacere condividere con voi
Una considerazione credo condivisibile con tutti lascio la parola subito a Ernesto Bettinelli il professore emerito di diritto costituzionale dell'Università di Pavia
Dicevo comunque cremonese
Sono qui soprattutto per queste io avrei vi devo confessare che e Sergio lo sa che quando ho ricevuto la copertina dell'Ipo che non ho ancora evidentemente potuto invece ho detto con un'espressione tipico cremonese ma non esageriamo insomma in titolo in effetti potrebbe sembrare un poco Oboe ante Cremona caput mundi
Difficile che nelle nostre vie qualcuno dica Cremona caput mundi poi ci ho ripensato beh in un certo senso sì e cercherò di
Dispiegato il perché
Mi sono parzialmente convinto che relativamente a questa pubblicazione forse Cremona è stata effettivamente capo poté poi per quanto mi riguarda ho discusso anche in questo caso lungamente con Sergio forse era inutile
Direi indicare la mia
Qualifica professionale dei professore ormai anziano emerito può dire in pensione quasi anche se conservo un corso placebo di storia costituzionale decretati per via però anche lì ci ho ripensato no
Forse la mia storia dei costituzionalista c'entra proprio con la storia che qui si racconta ecco quando Sergio poi mi ha invitato è stato una lunghissima trattativa a scrivere queste pagine
Che sono dense di ricordi ma anche dense di emozioni dense di ricordi per chi ha una certa età è una situazione molto rischiosa perché i ricordi ha una certa età vanno maneggiati con attenzione però fortunatamente
Io oltre a ricordare qualche cosa e probabilmente anche infatti Zare qualche ricordi sono l'archivista seriale
E quindi questo mi ha consentito di recuperare cartelle cartelline che erano quasi impolverate son destinate a un archivio Parise
E il
E e quindi i ricordi poi si sono associati alla documentazione e allora devo per quanto mi riguarda continuando il discorso
Che ove proposto in questo libro devo dire che
Per me il partito radicale è stata la ragione della mia attività professionale
Io devo molto al partito radicale
Perché e le i miei studi si sono intrecciati all'inizio con la storia del Partito Radicale
Io allora avevo Cremona avevo fatto politica anche questo lo ricordo lo Stato dirittura segretario della Gioventù liberale da non confondersi col Partito Liberale ci tenevo molto perché vedevamo la prospettiva più a sinistra proprio in questa sala ricordo le riunioni della Consulta giovanile con il Presidente Ripellino
Devi poi mi ero anche imbarcato nell'avventura che questa ricordata nel libro di di presiedere il consiglio degli studenti dell'Istituto Gasparri selling poi purtroppo avevo anche fondato un giornale di cui non c'è più traccia perché le mie copie sono finite
Nel Ticino dopo un'alluvione che era giornale studentesco Zodiaco Rocco un giornale che si affiancava l'Ulisse e al mappamondo che non gli altri giornalista perché e perché dico capo di Monti
Perché ho visto in un saggio di uno storico come mente locale ma che non che non conosco personalmente che ricorda come Cremona per quanto riguarda la partecipazione Julie la stampa giovanile sia stata all'inizio all'avanguardia
E dico Cremona
Fosse i più giovani siamo in questa bella stanza rinnovata affrescata da poco e immaginazione sarà poi ecco e io ricordo ancora che lì baracchino per Andrea Cavatigozzi
Negli anni Sessanta quando che l'amore Cremona si guardava ancora in bianco e nero che c'è scritto Cremona zona del press c'era scritto zona depressa perché in questo modo poteva beneficiare dei contributi che la Cassa del Mezzogiorno prevedeva per le altre
Situazione di seggi atterrate quindi questo è il il la mia origine nel mille novecento settanta euro ma il solo reato e sulla reato lavorato pochissimo da un anno si rilancia la l'idea dei radicali che è un'idea che nella storia d'Italia come anche Sergio in altri testi documentati si ricorre addirittura dall'Ottocento e con alterne
Con alterne vicende molto col molto complesse e complicate con un l'idea radicale è un'idea che vacilla tra destra e sinistra tra radicalismo e anche moderatismo quindi è un'espressione una categoria molto aprile mille novecentosettanta o l'avventura di del mio primo studio sulla democrazia diretta
Cui segue poi uno studio sull'obiezione di coscienza cui segue un altro studio pubblicato sulle più in più importanti riviste giuridica e dico più importanti perché poi ti consentono di fare carriera sono per questo lo ricordo sulla censure
Allora nel frattempo casualmente
O non casualmente incolto alcune personalità importanti del del Partito Radicale di allora che erano Mauro Mellini e soprattutto al al Nord nella nostra Lombardia ho la fortuna di conoscere una personalità di quelle che ormai sono di dimenticati chiedo secondo la più loro se ci fosse lo penso storiche leader sarebbe un motivo
Per ricordarla lo dico anche a Maurizio che magari qualche flash-back sarebbe potuto Luigi Rotelli
Chi era Luigi Rotelli Luigi Rutelli era presidente dell'Authority
L'Associazione per la libertà religiosa in Italia la quest'associazione era stata fondata nel mille novecentosessantuno da da Salvemini
E lui aveva preso il il il testimone ero la persona rigorosissima un professore dicevo lei professore di liceo allora
Contavano molto e al è con lui ieri si è incominciato a immaginare l'idea
Dico un partito radicale che non fosse solo centralizzato come d'altra parte allora era naturale patiti nazionale ma che avesse anche una dimensione decentrate poi un'altra figura che io voglio ricordare perché
No perché la la ricordi ma perché l'ho ritrovata nei pizzini dei miei archivi delle mie cartelle che adesso o compulsato iper queste occasione un altro personaggio più o meno piemontese
In
In verità molto importante
Era il vedete che Buratti
Moratti è errore il era un
Di di Biella
Tra l'altro abitava anche abbastanza vicino a Emma Bonino che imperatore il collega di Cuneo nata in provincia di
Ti Cuneo due lati è stato il fondatore dell'associazione per la tutela delle lingue minoritari
Ha fatto politica fino al mille novecentottantacinque l'unico anno in cui ho un appunto il tracciato perché ce l'ha messo scrivere lo Statuto per e io qui ho un ricordo ben preciso con la dobbiamo costituito l'Associazione Radicale pavese un po'prima ma di pochi mesi l'associazione radicale di Cremona abbiamo avuto una visita di Umberto Bossi
Che allora non era Umberto Bossi ma un semplice studente un po'vorrei chiedere equità al quarto anno della facoltà ho dovuto o dalla scuola del di ho dovuto e viene in via San Fermo dove
Dove non c'è lo rinviamo perché voleva conoscere Buratti
Allora gli abbiamo dato le che indicazione perché allora interessata a quell'anticipi Acri poi c'era la degenerazione della Padania balordi dimostrava una cultura radicale della tutela dei milionari
Che non metto del dei territori o di consorterie ma tutela così una cultura gli diamo delle indicazioni potervi
Poi ricordo che Buratti telefona e dice ma chi mi avete mandato e poi non lo è più ricordi non posso non posso dire niente
Dirvi alto ecco de il
Nel mille novecentosettanta di lì a poco direi inizia la mia militanza piena radicale che racconto in parte nel contributo detti qui di questo libro ma la svolta fondamentale e riprende il discorso sulla mia formazione professionale è quando nel mille novecento settantasei
Vi vengono eletti di quattro radicali a Montecitorio con una era una
Siamo una cosa banale ma allora e e non è stato un evento molto importante addirittura finito sulle prime pagine dei giornali perché c'era un sistema proporzionale ma per poter
Raggiungere
La
L'elezione in Parlamento bisognava superare delle soglie che per i radicali gruppo minoritario per eccellenza erano insomma Tapie trecento mila
E voti a livello nazionale io le e un quoziente che si raggiunse a Roma con Marco Pannella e vengano eletti quattro deputati
Poi la fantasia non solo di Pannella dei radicali c'è ma perché quattro raddoppiamo diventiamo otto perché fu deciso a a metà mandato di
Di l'alternanza poi lo si verificò perché la legislatura sì sciolse in via anti anticipata il quell'occasione
Da amici radicali di cui ho perso traccia alcuni purtroppo scomparsi Franco De Cataldo ricordo da Mauro Mellini era scomparso già per tempo conclude trattenuto fino all'ultimo qualche dato rapporto via Facebook e poi si perché a me
E per me è stato un
Magistrato dalla Corte dei Conti e si crea un cenacolo
Di giuristi a sostegno dell'attività del gruppo parlamentare radicale poi siccome in questo gruppo c'era un vero bulldozer che Roberto Cicciomessere
Questo
Gruppo si formalizza e io per due anni ogni quindici giorni andavo a Roma a sfornare progetti di legge sul che so io sui temi più vari
Il e il più appassionante fu il corpo unitario di operatori della pubblica sicurezza
è e avevo anche la fortuna di raggiungere Roma via Linate perché lo stesso volo era preso da Virginio Rognoni di lì a poco divenne mio grande amico era vicepresidente della Camera
Mi dava il passaggio in macchina c'era anche la Tullia gavettoni pienamente a Mantova e al Colosseo vintage Bolognano dove io aggiungevo
Il la casa che mio lo studio che mi ospitava che era quello di Massimo Teodori in via Baccina novanta e anche qui ha per ricordi ci sono delle
Documentati e in quello studio dove non sempre si prepara la fortuna di dormire da soli beh ho avuto la fortuna di passare la notte per dividere la stanza lo studio che con
Per esempio Amelia Rosselli figlia di Carlo Rosselli che allora era una disegnatrice compulsiva di di acquarelli e poi il cugino
Che era Aldo Rosselli figlio tinello anche noi ospite dello studio di Tudor allora era reduce dall'America perché tentava di ricostituire la casa editrice Lerici ecco come cosca assurgere quindi era un
Occasione di incontri umani notevoli
Non parliamo poi del lavoro parlamentare che per me è stato decisivo anche perché da giovane ero abbastanza stakanovista e quando ci affrontava un tema dello affrontava anche lì la mia fortuna la devo a una non ancora eletta deputata radicale suora Marisa Maria Luisa Gatti una persona deliziosa e con la sua che poi fu espulsa o allontanata dalla sua congregazione
Per una ragione molto semplice lei diceva io mi occupo delle sofferenze delle donne e la mia battaglia per la legge
La disciplina dell'aborto e si inserisce in questo ed era una persona fantastica
E che si dedicava alla mia persona con assoluta dedizione quando avevo bisogno di qualche libro lei andava subito in biblioteca
Allora tra l'altro tenete presente che negli anni settantasei le fotocopiatrici
Erano una cosa gara la prima fotocopiatrice in Italia dell'Olivetti del settantacinque la Camera dei deputati ne aveva tre o quattro ma c'era la fila per fare le fotocopie
E quindi a volte il le documentazione si scriveva Mario ricordo ancora Ciocco qualche po'di di su io l'ottima possono Maria Luisa lei mi diceva preferisco sorella
E anche in in questa battuta c'è una visione prospettica notevole
E mi scriveva tutto io li poi c'è avevamo iniziato
La la campagna contro il Regolamento della Camera dovevo fornire emendamenti a non finire in tempo limitati
Mi accompagnava non solo alla mensa della Camargue deputati settore riservate nel ma si preoccupava anche del menu perché sapeva che io ero un po'capriccioso deliziosa e mi faceva trovate sempre e in quel gruppo di giuristi poi c'è stata è nata la mia vita
Professionale i miei rapporti Ciro delle persone che collabora aprono con me beh a livello di funzionare ad Andrea Mantegna
Che era allora dice il segretario generale della causa e poi un indimenticato Paolo Ungari
Anche lui funzionario qui Maurizio diciamo la verità sulla sulla laurea di Marco Pannella è stato Paolo Ungari che ha fatto la tesi nessuno di Marco Pannella sul comunica su concordato contrariamente a quel che si dice sul concordato che poiché
Tesi che ahimè cosa capitò lui la consegno fatta di mano scritta da Paolo Ungari alla copisteria
Di Mauro Mellini doveva Bellino avvocato andava la tesi fu persa il giorno prima dovesse per recuperare un'altra tesi Carlo Bo rettore all'università di Urbino è casualmente
Così circuito stradale si laureò con lo stesso professore in cui lui lavora in Rai nel mille novecentosessantanove
Che era Serio Galeotti allora incarichi giovani incaricato combina vedete queste intreccio di cose personali
E poi di vita professionale di vita politica a del magico
è per questo che per me è una situazione il ripetibile
E quindi questa attività ma nel cenacolo dei giuristi che collaboravano con i radicali c'era anche Federico Mancini che è un gran giorno John laburista
C'era Paolo Leon che era un c'era Gino Giugni de e e lì ebbe e e tanti e e e tanti e tanti altri
Stefano Rodotà certo era il il era con me il più il il più presente e poi c'era un gruppo di di non giuristi radicali che crebbero Rita Roberto Cicciomessere che allora chissà perché sembrava che io lo immaginavo più anziano
Di McCoy guardato bene male anche lui del quarantasei se la tirava va bene era figlio di un generale di di Bolzano e quindi aveva questo affare quelli che invece entro due ove occorre questo occorre e Tom rimanevi spiazzati ma lo si faceva
Volentieri con quel entusiasmo così tra l'altro tanto che il i ricordi
Di prendermi mentre vale la pena ricordare ricordo una scena buffi sì ma io ero in tribuna perché stava parlando a Franco De Cataldo
E fare un intervento molto polemico contro il il governo e aveva quasi esaurito il tempo quasi e il presiedeva Virginio Rognoni che allora che ripete in tribuna e mi saluta
E De Cataldo
Ha immaginato che fosse un sollecito a a e ed è nata una cosa che troviamo ancora negli atti parlamentari lei Presidente non può permettersi
Io ho ancora due minuti di tempo per non ha potuto dire ma io a verità stavo salutando qualcuno dietro che la che conosco quindi siparietti anche di quel tipo è molto importante
è stato ricordato un'altra figura anche quella purtroppo
Scomparsi di cui io sono stato molto amico sodale che era un altro milanese Luca Boneschi
Con Luca Boneschi del mille novecentosettantotto si fondono il centro Piero Calamandrei che esiste ancora e che è preceduto da un altro radicale Borghezio e non sei in condizione professore di diritto
Anche lui nel merito credo di diritto privato e allo scopo di creare una cultura radicale con una serie di convegni
Che facemmo i cui atti furono pubblicati da editori importanti come Feltrinelli e come Bompiani per esempio e anche questa fu un'attività
Che
Molto molto mi prese quindi per questo motivo allora e qui chiudo perché se non finirei più chiudo questa parte dell'intervento per questo motivo detto che il ricordo dalla mia qualità professionale
Lo accetto perché è un tributo che devo fare Potito radicale
Cremona caput mundi
Perché cosa peraltro battaglie radicali certamente per l'apertura parla prima tra le prime città italiane agli istituti di partecipazione nel suo Statuto
Lo statuto del mille novecentonovantuno non so allora qui non ho fatto era probabilmente sindaco Alfeo Garini nel novantuno ecco so che mi telefono e la parte relativa agli istituti democrazia
Ecco più ecco la
Fu dato da suggerimenti dello statuto di Pavia cui operiamo collaborato formalmente non collabora i formalmente alla stesura dello statuto
Municipale della Città di Cremona ma però ci furono degli dopodiché appena entrato in vigore lo statuto ecco che i radicali lo sfruttano e incominciano ad attivare gli istituti di partecipazione
Con due referenti in verità uno solo possiamo connotare di parte radicale contro l'inceneritore di San Rocco che in verità era stato deciso a livello regionale
E quindi bisognava de valutarne l'ammissibilità la legittimità e e poi formulare il quesito in modo che i cittadini potessero ecco comprenderlo votare secondo quel principio conoscere per deliberare che è sempre stato un punto centrale del metodo radicale
Fui chiamato attraverso vari percorsi che non metto e a prescindere
Il comitato dei garanti per la valutazione di questo
Di di di questo referendum e io contento perché lavora e a Cremona quando ritorno a Cremona Perrone già per ben un anno
Dal settembre del quasi un anno dal settembre del novantatré fino al diciotto giugno del novantaquattro quando si svolse questo referendum cambiato nelle sue finalità perché in verità requisitoria essere modificato perché se no il referendum sarebbe stato ammessi inammissibile e ricordo
Ricordo che allora ci fu polemica sulla stampa locale perché aveva partecipato al referendum
Guardate che i tempi soltanto il cinquantadue e il cinquantaquattro per cento degli elettori aventi diritto che avevano Espresso ma in gran parte parere negativo il cinquanta per cento sembrava l'opera una soglia così bassa da non poter influire sulle decisioni o comunali infatti i poi questo inceneritore
Si fece forse c'è ancora presto il cimitero e di di San Rocco perché il Comune dice ma non l'accettiamo in Consiglio espresso da una quota così bassa di e se invece di di invece merito però anche all'epoca c'era Sergio Cappelli in prima linea c'era Giuseppe Giglio giglio bianco quindi è fu nel novantatré un ritorno per così dire alle origine ricordo anche perché questi nomi di persone umili ma che hanno servito i Comuni hanno servito anche il paese e quindi devono essere ricordate una fantastica segretaria
Che mi fu affidata fu la fortuna del comitato che era Maurizia Quaglia
Che era stata anche lei studentessa a Pavia bravissima io ho ancora i le minute dei suoi globale che ci riunivamo guitti riunivamo qui o qualche volta in nella sala della Consulta gli ha affidato il mio fratello
Che è è ecco quella quindi allora per concludere anche anche in
In questo caso i radicali sono stati un po'preveggenti sull'iniziativa
Ultima l'ultima notazione
Perché l'ha detto il sindaco importante l'esperienza radicale aldilà
Per il
Al di là del vicende personale al di là delle
Simpatie politiche
Che ognuno di noi può oggi a
Perché fu una situazione di vedere e proprio preveggenza io
Mi sono appuntato quattro temi e poi chiudo
Pensate
L'idea radicale la prassi radicale dell'antica del anti ideologismo che non è e che non doveva essere qualunquismo
Ma era semplicemente un'idea
Che oggi di cui ci rendiamo conto conciliare lidi con i corpi delle persone
Entrare nella concretezza della vita sociale poi di seguito l'affermazione del principio dell'autore riconosce il mento della propria identità personale che non è questione solo di orientamento
Sessuale e qualcosa di più ampio del congresso di Verona nel mille se novecento Stufara frequentato da me e da Sergio c'era un mondo di il una serie di denti
E questo comporta anche una idea parossistica perché un partito così importante come Stato culturalmente il partito radicale fosse talmente IVA e non potrà che essere un partito di minoranza
Perché l'idea che la convivenza civile è fatta di minoranza
Le minoranze sono la vita sociale la maggioranza è un artifizio giuridico e questo è molto importante
Poi l'altro punto fondamentale l'indissolubile rapporto tra politica di comunicazione l'ossessione dei radicali per la la comunicazione non solo destinata a una cerchia limitata ma una platea più ampia è nota radio radicale
E quando è nata veramente incredibile ho dei ricordi precisi in merito e all'idea di fornire un servizio pubblico
E quindi le battaglie di radio ora un era quasi un assurdo la radio che prende il nome di un partito con la pretesa di servire voce e quindi essere finanziate dallo Stato
è una cosa direi che i sembra un corto circuito ma aveva sempre secondo il principio che per conoscere significa libertà di informare ma libertà anche di essere informati
Poi più avanti io ho partecipato ma non nel Partito radicale questa fase i diritti e l'idea dei diritti dell'umanità in senso traslazionale
Cioè il misconoscimento dei confini come barriera contro i diritti umani
Anche questa quando ci fu la battaglia che ha diviso è molto alle alle il partito radicale all'inizio sulla battaglia sulla fame nel mondo ma una una cose geniali sei e idea di rilanciare la cooperazione che allora era una in posizione ancillare rispetto alla politica estera fari cooperazione degli anni settanta voleva voleva significava la pretesa di rinverdire i giardini insomma Biava poco poco di più e poi
Più indica in generale quell'idea che ha legato tutti i radicali che poi magari hanno avuto varie esperienze l'idea che la politica è impegno civile prima di essere un impegno partitico
E allora sotto questo profilo voglio arrivare a una ultima notazione da accademico
Qui anche per ripristinare la verità cinquant'anni
Di lotte nel segno di Marco Pannella per quanto riguarda l'associazione radicale
Di Cremona ma guardate che Marco Pannella con cui io litigavo spesso volentieri e tu lo sai benissimo
Non non voleva proprio saperne delle associazioni locali perché riteneva che potessero essere fonte di aggregazione di camarille poi dispersivo e spetta la bacchetta
E lì per ricordare questo dibattito interno che fu anche una delle cause per cui nel mito dal mille novecentottantuno i nomi spesi più al partito radicale
C'è un libro che consiglio dice scritto non è un come
Una una memoria c'è importante libro di Gianfranco Spadaccia anche Lupo troppo se n'è andato ma di è una memoria troppo personali c'è un bellissimo libro scritto da una storica nove radicale anche se dimostrano certe perché Lucia Popp freschi
è uscito per i tipi di Marsilio l'anno scorso e si intitola bel titolo un'idea di libertà il partito li radicale dal mille novecento
Se dal mille novecento sessantotto mi sembrò sessantadue al mille
Novecento o ottantotto bene Lucia con freschezza
In questo libro si sofferma anche sulla importanza delle associazioni radicali del radicali esimo che potremmo dire di periferia anche se questa periferia poi l'uscita diventare caput mundi
Grazie a Ernesto Bettinelli che ha voluto condividere con i presenti e con gli amici collegati via radio radicale
Una serie di riflessioni e di considerazioni che credito che quando usciremo da questa scala stanza faremo sicuramente i nostri e ci faranno riflettere grazie per aver rivendicato la sua identità di cittadino cremonese e grazie per l'ultimo e non per ultimo per il suo contributo che è una parte fondante
Piena di buonsenso ai di ragionevolezza in questo volume lascio la parola ad Andrea Miccichè Virgilio vice Sindaco
Beh diciamo che dopo questo intervento
Risulta anche piuttosto difficile
Dare un contributo perché
è evidente che raccogliamo raccogliamo tante cose raccogliamo una complessità di di relazioni di di vissuti e raccogliamo anche la peculiarità di questo di questo partito
Prima si parlava del corpo il partito radicale affrontato tante battaglie condotte spesso e volentieri con il proprio corpo
E
Ha condotto tante battaglie anche per per il corpo degli altri
Quindi e questo forse ci spiega ci spiega anche la vocazione minoritaria di questo di questo partito
Due volte minoritaria minoritaria nel sistema Paese ma minoritari anche nell'alveo del mondo progressista
Sin dall'inizio se questo partito può essere un erede della cultura venne liberalsocialismo sempre concepito come una cultura minoritaria all'interno della della sinistra italiana
E poi anche l'attenzione alle biografie delle persone
Io mi ricordo sempre rispetto al dibattito relativo al fine vita
L'accusa che spesso si fa in relazione a questa scelta di una scelta fatta in perfetta solitudine
E in realtà non abbiamo visto persone che hanno condotto questa battaglia anche rispetto al proprio corpo altro che solitudine
A forti invece dentro un sistema di solidarietà TT relazioni di profondità poi rispetto a a quella scelta
A me piace prendere una frase di Carlo Rosselli proprio in relazione a a come si concepisce la la cultura politica sottostanti a questo a questo percorso politico
Quando Carlo Rosselli dice
Sarà ma potrebbe anche non essere
E qui c'è tutto il dubbio di chi fa politica e qui c'è
Tutta la la contrarietà rispetto a strutture ideologiche ad apparati che hanno sempre avuto una pretesa di essere dei Tintori una priorità
Immediato il da poi quell'eternità hanno e non l'abbiamo vista nella maggior parte delle forze politiche della Prima Repubblica
Eredi di una cultura dell'antifascismo forse più proiettata verso lo spirito di libertà dell'individuo rispetto a quali culture politiche che erano invece collocate dentro determinati perimetri ideologici l'idea di un'attivazione da persona
Proprio perché i diritti sono sempre qualcosa di incompiuto come imboccare una scala mobile al contrario no si si resta fermi si torna indietro occorre correre per andare dall'altra parte ecco
Io credo che questa sia sia la sfida Bobbio diceva che righe rispetto al fatto di essere passati dalla democrazia no dalla non democrazia alle alla libertà
La libertà rischia poi impiantare degenerare
E di produrre la non libertà no rispetto poi con gli ospiti inattesi che Bobbio sottolineava la televisione internet e e quant'altro l'eccesso di informazione
Allora io credo che un primo insegnamento del mondo radicale sia il fatto che gli stessi diritti anche quando vengono formalmente riconosciuti all'interno di una di un testo costituzionale dobbiamo essere sempre vigili dobbiamo attenerci sempre in corsa non su su quella scala mobile
E credo che le battaglie condotte dal Partito Radicale
Se mandati in questa in questa direzione
Nel nel nel testo nel libro scrivevo
Una sorta di barca vichinga è ok che aveva la capacità di navigare in mare aperto di di risalire anche i fiumi
I vichinghi possano arrivati anche a a Parigi nel loro tentativo poi di andare
A fare un processo di evangelizzazione laica nodi di quelle di quel mondo rispetta i grandi transatlantici pieni di zavorre ideologiche spirituale dove spesso e volentieri il contenuto diventa un pretesto di carattere tattico
E a relazione alle battaglie dei diritti civili
La sinistra italiana è andato a traino delle delle battaglie del Mondo del mondo radicale
Altro aspetto alle fece importanti c'è spesso un cliché che colpisce il partito radicale ovvero il partito dell'antipolitica
E il partito dei diritti civili
E tutto si esaurisce in questi in realtà
Questo partito è un partito che degli anni Sessanta ha fatto una scelta ben precisa
Che è quella della disintermediazione anche al mondo degli intellettuali
Difficile ritentare indirettamente i capelli direttamente un canale di comunicazione anche brutale colonne con l'opinione pubblica
E poi come dire anche l'idea di concepire le battaglie dei diritti civili dentro un progetto politico molto più più ampio
Che è quello di costruire
Progetto per la sinistra italiana
Il team colata
Dal partito di maggioranza relativa canna dalla Democrazia cristiana
Questo era la la sua
La sua come dire la sua suo obiettivo politico la sua strategia politica
Ovviamente non perseguita questo è il motivo per cui
Il centro sinistra così come è stato concepito no nella storia terminale dell'Italia repubblicani esatto sempre eletto dal Partito radicale come il regime no come quella sorta di calamità
Che è andato a ad attirare nel suo alto anche le forze le forze progressiste
Ultimo aspetto
Sono le questioni locali perché credo che questi siano testualmente in importanti
Io ho diritto molto volentieri alle iniziative del mondo radicale rispetti i temi della giustizia
L'ultimo referendum ecco ho un po'questa percezione
C'è una continuità da parte del mondo radicale di queste battaglie
C'è la percezione che le altre forze politiche le abbiano in un certo senso cavalcati utilizzate
In base alla contingenza del del momento
Quante volte la politica utilizzato la giustizia come strumento di battaglia politica tutti e credo che ci sia un tema di trasversalità da questo punto di vista
Quante volte abbiamo vi sono state utilizzate le questioni per la giustizia anche per denigrare l'avversario politico credo che da questo punto di vista anche la storia della nostra città
E anzi progetti politici prelati della nostra città abbiano qualcosa
Da
Da mettere
Nel nel suo percorso
La questione carceraria
Non come questione di testimonianza una tantum no
L'ordine del giorno momento durante la fase acuta e poi tutto rientrano nel nel mondo carsico per poi emergere no una continuità una battaglia term permanente anche nel momento in cui il tema non si colloca sotto sotto i riflettori la questione della democrazia diretta
Il film d'acquisto del termovalorizzatore ci pone anche oggi dei dei temi proprio relazione alle partite relative alle alle energie rinnovabili che che pongono alcuni ma alcuni sfide anche nell'ambito del contesto anche nell'ambito del contesto locale
Come accompagnare i cittadini rispetto questi temi come informarli come costruire dei percorsi di condivisione
E poi anche la questione Tamoil
Altrettanto importante perché c'ha aperto ci aperto gli occhi rispetto
Rispetto a questa scelta urbanistica
Che per noi per la città sembrava estremamente normale
Una raffineria collocata
A qualche passo dal tessuto consolidato della città
Una raffineria collocata in prossimità del principale centro che negativo e sportivo della della nostra città cosa che per quanto riguarda i cremonesi era estremamente normali
Anzi con tutta la pomposa retorica che ha sorta negli anni Cinquanta e no rispetto a quando fu fatta quella scelte alla metà degli anni Cinquanta giornale la Provincia intitolava Cremona piccola capitale
Del petrolio il porticciolo come elemento di compensazione
Storie dalle nostre città che poi si si ripete ma si ripete anche in altri in altri contesti in cui il rapporto fra il tessuto consolidato e ha scelto di attività produttive va generale ancora oggi conflittualità si devono essere in qualche modo accompagnati esistite
Ecco io credo che da questo punto di vista questa
Questa partita ha avuto questa enorme potenzialità noi di di appelli dei temi di porli spesso in piena solitudine e poi gradualmente di accompagnare le coscienze di un'opinione pubblica che si è fatta poi accompagnare che riuscita ad abbracciarlo grazie
Grazie al vice sindaco Andrea Virgilio che con estrema lucidità ma anch'e con una serie di riflessioni Kennan che manifestano la sua onestà culturale ha dato un'ulteriore chiave di lettura per la comprensione di questa antologia di ricordi e di pensieri
Lascio la parola Sergio Raffaelli Intini definirlo solo curatore di questo libro credo che sia riduttivo credo
E non ho problemi di essere smentito che sia l'anima ma anche la carne e il sangue del partito radicale di Cremona
Grazie Claudio sarò brevissima proprio un flash prima di lasciare
Conclusioni al segretario del partito radicale
Maurizio Turco voglio spendere due parole sulla copertina del libro
Perché queste mani queste impronte anzi in media ho voluto emblematicamente richiamare le condizioni di clandestinità in cui i radicali sono stati costretti a vivere non solo dopo la morte che è morto Marco Pannella ma anche molto prima
Da sempre per la maggioranza degli italiani penso le battaglie le proposte le iniziative politiche del partito radicale sono rimaste in gran parte sconosciute rese ignote da una informazione di regime
Che ha sottratto ai cittadini il diritto come ha detto giustamente il professor Bettinelli di conoscere per deliberare
Oggi se facciamo un piccolo sondaggio fra la gente penso che la stragrande maggioranza dei cittadini sia convinta che il partito radicale molto
Invece il partito radicale dite
Continua le grandi battaglie a partire da quella più difficile di tutte quella dei diritti umani per chiunque e o comunque a partire da quell'ancora più difficile a sostegno del movimento liberazione lo possiamo chiamare così delle donne e dei giovani iraniani
Che ha voluto e ringrazio per questo Nazzano in anche perché è qui presente con con Irene Testa che autrice di questo bellissimo libro alzati il di Tartarini era anche presenteranno
Oggi pomeriggio alle diciassette e trenta la sala mercanti e quindi vi invito tutti a partecipare
Quindi colgo quindi
L'occasione per CRT
Il libro rappresenta una storia di no lunga storia di idee ideali di speranze e di lotte che sono ancora vive e che continueranno guidare in futuro e quindi lunga vita al partito radicale
Grazie per la semplicità
Ma anche per il senso profondo delle tue parole il grazie tra cittadino terre tutte le battaglie politiche di quelle partecipato e che i Taira ancora un contributo concreto
Dalle quali l'insieme abbiamo fatto un pezzo disperata
Lascio la parola al segretario del partito radicale nonché autore della prefazione di questo libro Maurizio Turco
Grazie
Ma volevo rassicurare il professor Bettinelli che quando suggerito questo titolo a Sergio anche lui mi ha risposto è un po'esagerato spiegherò perché non è esagerato
Allora
Io vorrei correggere il tiro sul concetto di minoritario come se fosse un'aspirazione a una volontà del Partito Radicale
Ne siamo minoritari non per scelta ma per costrizione
Per costrizione dovuto a quel fatto che accennava il il professor Bettinelli che proprio diciamo la vita del partito radicale è strettamente legata alla questione dell'informazione in questo Paese
Non tanto come diritto di essere conosciuti che è un diritto ma soprattutto come violazione del diritto del cittadino di conoscere quindi di decidere intanto potremmo già fissare un concetto che oggi per noi
Vale il principio che i cittadini sono costretti a fare delle scelte
In base all'utilizzo che viene fatto dell'informazione
La scelta degli personaggi che possono accedere alla conoscenza pubblica la scelta delle idee che possono accedere alla alla conoscenza pubblica ma soprattutto il fatto che anche in campagna elettorale non solo in campagna elettorale
Sono esclusi i dibattiti
Cioè la possibilità di confronti non di partite di pugilato che non ci interessa ma i confronti sui problemi del nostro tempo che vanno che vanno governati perché Cremona caput mundi del Partito Radicale
Per un'assonanza direi tra quella che è la vita del partito radicale e quella che la vita di Cremona nel senso che noi ci troviamo anche in questi appunti e non solo in questi perché ci son tanti anni di di attività anche in questi appunti ritroviamo
Una vicenda che esce dalla cronaca per entrare nella storia proprio perché la durata e la forma delle cose c'è una durata di azione politica del partito radicale ma c'è anche una durata
Di vita culturale politica di Cremona
Noi siamo il partito radicale ai margini della vita politica e tenuto ai margini della vita politica Cremona e tenute ai margini della vita politica del Paese
Vedevo lì Marco Pezzoni cioè io io mi rifiuto di confrontare il contributo in termini di politica estera del ministro Di Maio con quello che poteva essere il contributo di Marco Pezzoni da ministro degli Esteri
O no conoscendo io se Borrelli anche
Come responsabile della politica estera dell'unione europea
La vicenda la vicenda Tamoil è una nota del partito radicale durata trent'anni cioè grazie a Sergio abbiamo TC svelato anche omicidi c'è gente che è stata uccisa
Civilmente e socialmente e fisicamente perché in tempi non sospetti aveva posto il problema della pericolosità di quella di quella fabbrica beh io credo che entro il primo sempre ricordare il presidente Carlo Maria Grillo
Non so se l'ha fatto per convinzione però l'ha fatto ha fatto sì che si tenesse quel processo
Perché ad un certo punto c'era un magistrato giustamente doveva essere trasferito mandammo sotto il tribunale dice no non te ne vai se non se non finisci quello che il tuo compito e grazie a presidente Grillo arrivammo quello poi privato il giudice Salvini meno male
Perché qualsiasi altro giudice avrebbe incartato e buttato
E poi devo dire
Un coraggio radicale e gli avvocati Giampiero Germania e Gennaro stampelle caduta Alessio Romanelli cioè
C'è stata tutta una attività specialmente negli ultimi anni durante questo questo processo che ha dimostrato che se Cremona non fosse marginali
Margini dell'impero beh evidentemente oggi avremmo dei luminari del diritto quali sono riconosciuti a livello nazionale probabilmente non sono riconosciuti manco a Cremona no voglio dire non non lo so
E però che siamo arrivati fino al riconoscimento del ruolo di Gino Ruggeri ricordava giustamente
Giustamente gli il il sindaco proprio perché abbiamo applicato quelle leggi no
Delle quali era vasta eravamo stati negli anni Novanta coloro che incominciavano a ragionare sul fatto che il cittadino si poteva sostituire all'amministrazione pubblica quando l'amministrazione pubblica non faceva quello che doveva fare
Quindi io credo che le le assonanze tra
Cioè al mondo politico
Diciamo le tante città di periferia
Di questo di questo paese abbiano molte molte cose molte cose in in in in comune e d'altronde questa è la città di Ettore Sacchi
Sarà un caso però è la città di Ettore Sacchi anche lui un radicale direi anomalo rispetto al partito radicale dell'epoca
E quindi
Dire professor Bettin io ho avuto sempre
Il
Sono stato sempre restio a considerare quello di Marco Pannella delle preveggenza e no
La verità erano preveggenza perché chi aveva il dovere di governare rifiutava di prendere in considerazione considerazione quelle analisi e quello di proposte la lotta contro lo sterminio per fame nel mondo non era re veggente
Cercava di prevenire
Quello che poi sta accadendo
E son contento che si parli di natalità nel nostro Paese
E il silenzio per almeno mezzo secolo su delle politiche necessarie dipenda Talita in Africa
State impedite è un dibattito che è stato che è stato assolutamente non lo so durato impedito qualcosa di cui non non si doveva e non si deve ancora oggi ancora oggi parlare
Non credo per esempio che
Il partito radicale vacilla tra la destra e la sinistra
Perché il partito radicale ha una sua linea politica che è quella delle azioni concrete del dare delle risposte concrete ai problemi del nostro tempo poi un i problemi del nostro tempo può non volerli vedere ma i problemi del nostro tempo presentano il conto
E poi quando devi fare continuo per coi problemi del nostro tempo
Ti ritrovi con le politiche emergenziali adesso ci troviamo su con la politica emergenziale dichiarata sull'immigrazione
Nasce tutto negli anni settanta
Ieri siamo andati a ricordare ancora una volta l'assassinio di Stato
L'assassinio di Stato
A ponte Garibaldi
A Roma
Per questa ragazza viene uccisa dalla polizia in borghese
E non si riuscì anzi l'unica persona che ha pagato è stato l'avvocato Luca Boneschi no è stato poi condannato perché dipendeva difendeva i familiari di questa ragazza che volevano volevano conoscere la verità volevano volevano giustizia in quegli anni è iniziata la politica delle leggi emergenziali
Devo dire
In particolare il borsone emergenziali intanto perché perché sono contro la Costituzione
Perché incominciano a sottrarre diritti inalienabili che in particolari momenti e per è previsto possano essere sottratti per gravi motivi
Ma qual è la via italiana che le leggi emergenziali dopo un po'diventano ordinaria
E quindi in palese violazione della Costituzione con la corte costituzionale che ha sempre giustificato
Ha sempre giustificato queste scelte
Capisco che è una cosa molto bisognerebbe parlarne magari giorni uno solo ore la stessa cosa è successo col quarantuno bis
No la legge sarà orginario emergenziale che veniva rinnovata di anno in anno proprio per la gravità
Della sua che si riscontrava nella sua applicazione che improvvisamente quando l'emergenza si era molto ridotta diciamo al periodo delle stragi dei giudici Falcone e Borsellino tra parentesi
L'avvocato della famiglia a Borsellino Fabio Trizzino è iscritto al partito radicale
Il generale Mori è iscritto al partito radicale perché c'è una storia di questo Paese che passa per le aule giudiziarie non tenendo conto della verità storica
Per la verità storica e noi siamo arrivati negli anni due mila ammette arti mentale ordinaria una legge emergenziale come quella del
Del quarantuno bis e non c'entra niente che fino ad allora le carceri erano un colabrodo dalle quali
I capimafia facevano partire gli ordigni
Se erano un colabrodo perché quel c'era qualcuno che lo permetteva
Non era la potenza della mafia era l'indifferenza dello Stato
Se non in alcuni casi la la complicità e per tornare
E a Cremona io credo che questo figlio no di cinquant'anni che ci racconta cinquant'anni della storia in parte di questa città ma soprattutto di questo Paese perché tutte le grandi lotte radicali di questo Paese
Come ricordava il io credo giustamente Marco e l'ho trovato come filo conduttore del racconto del professor Bettinelli
E il il partito radicale ha sempre vissuto nella logica per cui spesso non è stato compreso dagli stessi radicali di fare tanto poi il paese poco per il partito
Questo è stata la nostra logica per cui anche la vicenda delle associazioni no se l'associazione diventa un fatto burocratico di avere il segretario Fedele parla parlare con i segretari degli altri partiti è chiaro che porta alla distruzione se però l'associazione un luogo gli aggregazione per iniziative politiche come è stato qui qui a Cremona Turi anche cinquant'anni
E caput mundi del partito radicale perché e l'unica situazione in Italia di una continuità così lunga tenne a vicenda radicale cioè a parte la sede nazionale diciamo no che è sempre aperta ma l'unica vicenda tra
Radicale che a una contingenza soluzione politico intimità perché non è che ha avuto dei momenti depressione
Per cui poi gli appariva no ha sempre continuato anche e soprattutto nei momenti più difficili a produrre politica è stata proprio la situazione qui
Qui a Cremona e io credo
Non voglio cioè si rischia di essere presuntuosi quindi devo stare attento io io credo che diverse lessato dirò tra i pochi e che non voglio dire l'unico sicuramente l'unico della mia legislatura ad aver onorato il mandato di parlamentare di Cremona
Essendo poi escluso da tutto cioè il prefetto convocava tutti tranne me
Perché non si è mai saputo ma detto questo e ne abbia fatto molto di più quel po'di quello che è stato come dire acquisito perché sulla vicenda della Total noi eravamo riusciti a trovare i soldi al Antille olandesi
Do trattammo il perché perché si potessero sequestrare i soldi
Al ministero non potevano
Al ministero per cui noi comprendiamo questi intrecci che ci sono cioè io sì penso che la storia del partito radicale sia il paradigma del lato oscuro di questo Paese cioè noi rappresentiamo tutto quello che in questo Paese non si può fare cioè non si può esercitare la libertà lo si può esercitare la libertà di informazione e di e di conoscenza ecco perché sentiamo
A me e sento il dovere
E sento il dovere che il partito radicale viva perché altri dopo di noi possano far vivere un'idea di libertà che ancora molto lontana
Molto lontana anzi ed alla quale io credo si sia molto allontanando anche diciamo l'Occidente liberale l'Occidente liberale proprio perché non è stato in grado di far vivere fino in fondo i principi dello Stato di diritto innanzitutto all'interno dei nostri paesi
E quindi poi difficile fare la lezione la lezione altri agli altri quindi c'è un'attualità
Dal metodo radicale c'è un'attualità del metodo radicale
Che venendo da lontano e proiettata verso verso il futuro ed è una un'attualità che noi non possiamo dismettere perché ci siamo assunti la responsabilità e non possiamo tradire i nostri ideali grazie
Grazie per le parole Dini Maurizio turco credo che rappresenti gran parte dai contributi che sono in questo libro
Credo anche che sia se mi permettete un'in fitto come diceva Cesare Pavese noi cerchiamo in un libro le parti che più ci rappresenta no
E mi auguro che le persone che leggeranno questo libro si troveranno rappresentati nelle figure di chi in parte si è messo in gioco anche completamente
Sì abbiamo ancora spazio per qualche intervento
Se volete Tare un vostro contributo una vostra testimonianza siamo ben lieti il condividerla anche con le persone che sono Carle collegate in radio
Se non c'è nessuno con molta presunzione c'è lei prego mi scusi
Luciano Bartoli
Dunque io ho contribuito alla contrazione dal partito radicale con la fondando nel mille novecento settantacinque a insieme ad altri tre ex ragazzi scatenati abbiamo fondato il fuori il fronte unitario rivoluzionario omosessuali italiani
E
In quel tempo eravamo veramente di rottura col sistema borghese di potere e quindi mi ricordo la prima grande manifestazione nel settantacinque
Dove eravamo in prima fila
Vestiti da mondine con la dietro di noi la sinistra esca parlamentare omofoba come la destra come centro cattolico per la destra eravamo personalità eliminare fisicamente
Per la sinistra eravamo il vizio borghese della decadenza capitalistica americana
Per il centro cattolico eravamo dare itinere da un peccato contro natura
E
E quindi e di conseguenza vi ricordo questa manifestazione che era sconvolgente per per
Gli anni settanta in centro di Cremona corso Mazzini
C'erano vedendoci attraversare per le strade Cremona c'erano i bus i tram praticamente che con gli sguardi e altri e finestrini Debussy erano pendenti perché vedere delle persone
Correva la provocazione occorreva rompere con
Dare un'immagine provocatoria per rompere questo sistema ipocrita borghese maschilista e machista repressivo e omofobo e
Quindi mi ricordo poiché siamo stati inseguiti eravamo avevamo ventidue anni seguiti dava persone aderenti al semestre parlamentari seguiti per il ceto di Cremona attici volevo prestare a sangue Fini
Praticamente ma ci siamo salvati ancora poi per in quegli anni mi ricordo la seconda manifestazione in galleria vestiti da sera invece l'anniversario dalla morte di Pier Paolo Pasolini il due novembre da un anno dalla morte di Pier Paolo Pasolini il due novembre del settantasei anche lì il due novembre dal quando è morto Pasolini l'Italia si è spaccata in due o un omosessuale in meno che dava fastidio al potere di destra di sinistra e di centro praticamente il che ha ucciso da un complotto almeno le praticamente da un presunto complotto di destra fascista che ha usato una macchinetta per eliminarlo fisicamente massacrato morte e
E quindi questo è stato il percorso poi praticamente
Io ho aderito in tutte le quasi tutte le battaglie di civiltà dei diritti civili che hanno portato avanti con grande coraggio autonomia senza compromessi quindi la purezza chi ha mantenuto il politologo è tale Llorente minoritario in un Parlamento una politica che vive di compromessi i sotterfugi ed ipocrisie
Grazie a Luciano Bartolini se qualcuno la
Interventi altrimenti con
Molta presunzione cerco di fare estrema sintesi di quello che abbiamo detto in poche parole
Ok
Una raccolta di testimonianze che si propone come antologia collettiva in un tributo a figure esemplari che incarnano quelle virtù civili su cui fondare un'idea di coscienza sociale
Carlo Cassola sosteneva che la principale lezione della storia
E che fatti chiarissimi per i posteri sono ignorati da chi si trova a vivere mi in altre parole la principale lezione della storia e la cecità dei contemporanei
Questa antologia ci insegna che i contemporanei devono sforzarsi a guardare la realtà chili in casa con gli stessi occhi con cui la guarderebbero i posteri
Ma anche i testi che ricordano e riportano alla lotta per la pace senza dimenticare le precedenti
Per la libertà o la giustizia e più in generale al lungo cammino sociale del partito radicale della nostra città
Un libro che non è la fine di un percorso di un'epoca ma all'inizio di quell'impegno civile in quello che dobbiamo e per quello in cui crediamo
è questa la differenza che non è troppo tardi per comprendere e per essere persone coinvolte e non semplici spettatori Cremona capo multi cinquant'anni chi lo
Grazie per la partecipazione grazie a Gianluca Galimberti prendere avvio figlio Federico venti
Pettinelli Sergio Ravelli e Maurizio Turco grazie ancora a tutti voi che date il pene più prezioso che è il vostro tempo e agli amici collegati
Tutto a posto