Emergenza siccità. Intervista a Francesco Vincenzi

Radio radicale siamo con Francesco Vincenzi presidente dell'ambito Associazione Nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue buongiorno presidente Vincenzo
Buongiorno a voi con cui vogliamo parlare
Di questa emergenza siccità e insomma del decreto varato dalla dal governo e di quello che c'è da fare presidente Vincenzo innanzitutto qual è la situazione sul territorio reale che credo di aver capito molto diversificata da territorio a territorio
E modo di diversificata dal territorio al nord al centro al sud anche sei dati confermano ora purtroppo
Problematiche rimangono anche prima ancora che avevamo all'inizio dell'anno quindi diamo territori in particolare quelle del nord Italia soprattutto la Regione Piemonte che era un deficit idrico che raggiunge anche ottanta all'ottanta per cento però rimane al centro che abbiamo un calo della piovosità e delle risorse
Intorno qui al venti venticinque per cento mentre su abbiamo una situazione che non non lo avete verremo nuovo definire tranquilla ma comunque sicuramente decisamente migliore rispetto alle altre parti del nostro Paese il grande oggi grande
Pacino colpito dalle norme Sittard circolano dove si produce oltre il quaranta per cento dell'agroalimentare italiano
Che il governo appena varato un decreto è già nelle condizioni di commentarlo di valutare quelle che sono diciamo le misure di questo crea decreto e quello eventualmente che che manca che c'è da fare che si potrebbe fare in più
Dove in questo momento abbiamo apprezzato il provvedimento del governo in quanto si va stabilire se occorre una cabina di regia
A una cabina di di espellere del gestire questa situazione è una punto di partenza importante dove si dà un'attenzione particolare a una problematica che ormai nel nostro Paese non è più una questione emergenziale ma la questione
Strutturale con dei provvedimenti che in questo momento facilitano anche alcune operazioni necessarie per cercare di a ridurre quello che è il deficit idrico in questo Paese in questo Paese è chiaro che alle azioni da mettere in campo sono molteplici non possiamo pensare l'ordine non possiamo pensare che pochi mesi si è risolto questo problema quindi proprio per questo che il decreto prevede degli interventi di Nebiolo di breve i premi di medio e di lungo periodo a proprio in queste condizioni noi come consorzi di bonifica
Diamo la nostra di così disponibilità all'esecutivo per cercare di dare il nostro contributo per quelle che sono le nostre competenze sa bene a dare delle risposte ai territori alla
All'ambiente all'economia
E a a prescindere dalla dalla siccità sulla quindi meno neve meno meno pioggia c'è anche un tema di gravi e di manutenzione dei bacini idrici della rete idrica le perdite no che perché ci sono anche nel team durante il trasporto comunque dell'acqua fino all'utenza finale
Il problema abbiamo un problema importante nel nostro Paese rispetto alla rispetto alla quantità di detriti che contengono gli notevoli i nostri invasi ormai purtroppo molti di questi sono ridotti a un quarantuno punto quaranta o cinquanta per cento
Nella loro nella loro cade la loro capacità l'invaso di fatti il decreto prevede appunto del snellire tutte quelle procedure che ad oggi Viespoli visto lo dico effettuare queste manovre
E cercano di invece di aiutare queste queste questi questi interventi
La con le procure dobbiamo fare come Paese è quella di aumentare la nostra capacità di trasferimento dell'approdo di tratteniamo solo l'undici per cento della fiumana abbiamo necessità nei prossimi anni visto lo strutturate le Tremiti climatici e vista l'attenzione che città avendo proprio sulla risorsa più importante che abbiamo naturale che è la risorsa la risorsa approviamo la rigidità di portare questa capacità
Sta undici a un trentacinque quaranta per cento come peraltro hanno fatto altri Paesi europei come la Spagna il Portogallo che sono nello stesso nostro bacino nel Sud dell'Europa quindi proprio per questo che dobbiamo a velocizzare le procedure ma anche soprattutto progettare nuovi investimenti calcare lo Stato in modo che lo Stato riesco a destinare delle risorse
In in queste in questa direzione ecco come sempre servono investimenti si possono usare
Questi famosi fondi del P Nerra R.
Invalidi sono perché se decidessimo stamattina di partire hanno bisogno di un iter di condivisione di autorizzazioni importanti io credo che oggi diamo altre fonte del riso o fonti
Di finanziamenti anche europei diciamo i fondi di coesione tre siamo degli enti e fondi pensione che hanno delle tempistiche un po'bis lunghi se ci permetterebbero di a progettare un maggior numero di Walter e soprattutto di fare in modo che la tempistica sia adeguata a queste opere
Infatti noi proponiamo da diverso tempo
Ma ormai da un po'di anni che deve essere fatto un piano pluriennale di investimenti perché diversamente rischieremmo di sicuramente di un'altra risposte positive i nostri territori se avesse un piano feriti i finanziamenti decennale ci permetterebbe in tempo in coerenza con quelle che sono le tempistiche di realizzazione
Di questi interventi la progettazione e l'esecuzione dei lavori e il collaudo dell'opera finale in questo modo diciamo veramente dalle risposte cioè i tempi del PNR sono troppo stretti i soldi vanno spesi troppo in fretta
Sono troppo stretti per delle opere così importanti condito tagli che dove c'è bisogno di condivisione con i territori con le istituzioni e conto chiusi molteplici dalla risposta che spetta invade
Che noi poche noi vorremmo proporre sono invasi che a devono dare delle risposte non solo al mondo agricolo volevo dare risposta innanzitutto all'utilizzo
Ah umano dell'AQP dal proprio umano all'utilizzo energetico all'utilizzo ambientale e naturalmente anche l'utilizzo di vicolo per continuare a mantenere
La
E che cita e la grande produzione di del made in Italy
Ecco cosa pensa invece del ipotesi che se Stasi di cui anche si parla in questi giorni in queste settimane dei i dissalatori dell'acqua marina una tecnologia che Israele per esempio usa moltissimo e e che insomma in parte anche anche italiana
La tecnologia che sicuramente è una delle voci importante
è che però non dobbiamo sottovalutare quella che è il costo realizzare non solo per le opere ma anche il costo di quella risorsa e dobbiamo fare quindi diciamo che ci sono aree impone nel nostro Paese che molto probabilmente per queste per strappi ecologia la caratteristica che hanno può essere una soluzione
Cosa diversa per quei territori delle aree interne anche soprattutto Ferrone dove utilizzi tutto il volume di acqua molto importanti crediamo che questo non siano solo non sia la soluzione ottimale è chiaro che la ricetta
Per questo tema è una ricetta che non va solo una direzione patetici la dobbiamo immaginare contante Conte in tante sfaccettature i dissalatori è una delle parti di queste di questa risoluzione del problema come vasi solo un'altra parte del
Nel la risoluzione del problema la tecnologia e l'innovazione al tempietto del miglioramento di quella che è la distribuzione
Dell'acqua ed infine anche il riutilizzo delle acque reflue depurate che ad oggi e ferma nel nostro paese ma che se messe nelle condizioni di potere sottoutilizzato avrà sull'affinamento dalla propria della qualità garantire la salubrità del cibo al queste un'altra di quelle di quelle di quelle opere che devono esser fatto appunto per cercare di dare delle risposte a trecentosessanta gradi
Quindi l'approccio pragmatico diversificato a seconda delle delle delle delle zone delle regioni d'Italia insomma di stato le regioni possono andare esatto
Benissimo grazie ringraziamo il presidente dell'ANDI Francesco Vincenzi gli auguriamo buon lavoro grazie