Presentazione del libro "La donna nel socialismo italiano" di Marta Ajò

Io voglio soltanto aprire come dopodomani casa come senatrice
Sono felice di aver ospitato un appuntamento del genere intanto per le riflessioni che faremo insieme
Per la qualità e la bontà del racconto contenuto in questo libro che secondo me è una cosa è un racconto che aiuta ecco il per quanto mi riguarda posso dire sicuramente una come me ma credo tante di noi a ritrovare anche il senso di un filo di un percorso di una storia
E io COO diciamo riserverei le mie riflessioni e pochissime riflessioni a le conclusioni di questo appuntamento passerei subito la parola Daniela Carlà che quella che mi ha spinto e mi ha chiesto sostanzialmente di organizzare questo
Incontro a questo appuntamento ringraziando la sempre per la Rete che mette a disposizione per la sua competenza la sua autentica passione rispetto a tante battaglie che facciamo insieme comuni come come vedete donna ovviamente e grazie ovviamente l'autrice di questo testo
Che è un testo davvero tanto interessante con tantissimi spunti di riflessione utili
A alle battaglie di oggi per provare a costruire appunto un filo mai interrotto con quelli che ci sono state negli anni passati grazie e la parola dell'Iraq Grazia si sa
Grazie a ecco le nostre senatrice arrivano al al alla spicciolata com'è giusto mentre abbiamo interrogato per lavoro ma grazie per essere venuti alla senatrice Stefania
Alla senatrice Alessandra Galloni all'autrice Manta io opero presentate nell'ordine
E poi se cercheremo di essere rapide per non farvi perdere l'opportunità di presentarvi almeno alcune delle persone presenti in sala molto significative rispetto alle cose che diremo
Io cerco di essere come vi ho preannunciato veloce voglio ringraziare innanzitutto Valeria Valente
Che è una una persona rigorosa di grande impegno che mette a disposizione la sua competenza in un in un ottica di confronto trasversale per obiettivi comuni perché a noi quello interessa
Interessa mettere insieme le persone le donne
Fuori dalle istituzioni dentro le istituzioni per convergere suo obiettivi che condividiamo grazie alle senatrici presterebbe nota grazie alle amiche agli amici
E su quali contiamo Sempre nonostante una giornata di pioggia che a Roma c'è sempre un problema e nonostante la settimana pasquale della quale mi sono resa conto dopo nel corso dell'organizzazione
Perché io ero felice di aver trovato la sala libera
E poi ho capito perché quindi sono grata per averla è che in qualche modo limpida perché Olanda dice quando sei solo per fare una cosa ti devi chiedere sempre perché a proposito di alcune originalità del nostro paese quando dice ama solo nostro già perché ecco Casale era libera ma noi siamo così contente di vederci
E abbiamo voluto cogliere l'opportunità della riedizione del da libero di Marta io
Per alcune cose che noi come noi rete donne proponiamo come focus su del nostro operato delle amiche presenti lo lo sanno
Innanzitutto noi stiamo facendo un lavoro piuttosto puntuale laddove riusciamo pezzo per pezzo per riproporre come alcune di volte sono protagoniste Daniela Colombo Anna Maria esauste altre
E stanno per riproporre pezzi di storia
Dell'associazionismo femminile e anche pezzi di storia che raccolgano testimonianze di quello che singole figure di donne hanno fatto per la costruzione
Dell'Italia democratica e dell'Europa democratica troverete sul sito di noi donne nella sezione noire tre donne
Molte di queste nostre iniziative non diamo più peso a un ambiente piuttosto che un altro o punto di riferimento politico partitico piuttosto che un altro ma cerchiamo direi intuire una verità storica quella che in alcuni luoghi le donne ci sono state di più in altre di meno e dove hanno fatto hanno contribuito a un percorso comune leggendo il libro di Marta si vende c'è qui in sala anche Fiorenza Taricone alla quale dopo che daremo di di intervenire che ha fatto dei bellissimi lavori su questi argomenti mastichiamo se facciamo in tempo
E quindi il primo obiettivo dicevamo quello di e consegnare alcune vicende di interesse collettivo che rischiano di essere nascoste dai racconti ufficiali o conosciuti nonché il nostro Nunzio ufficiale però spesso
Insomma non è abbastanza valorizzato
E e anche riflettere sui temi dica questo percorso collettivo ci ha consegnato tenendo conto di quanto è cambiato ma tenendo conto anche di alcuni intrecci che nel presente non sono sufficientemente sciolti leggendo quella storia
Cd confrontiamo con quella che una volta si chiamava doppia militanza che adesso si chiama diversamente ma è uno stare nella politica generale complessiva quando parlavamo di situazione politica nostri compiti
E stare sullo specifico
E e quindi questo o ancora un tema perché ancora non è stato sufficientemente sciolto
Beh confrontarci coi verticismo dei partiti vertici smetti c'erano allora e ci sono ancora
Ancora i partiti non sono luoghi abitati da quella democrazia che nelle istituzioni vogliono costruire alcuni interrogativi del perché questo modo riguardi poi in questi ultimo decennio più il centro sinistra o la sinistra
O le posizioni più radicali che non il centrodestra o la destra tutti interrogativi su quali ci siamo interrogati in questi anni
Come si intrecciano i diritti civili coi diritti sociali
E perché
Sorridiamo i nodi o con sulla ballavamo sciogliermi solo se rifiutiamo la logica di improbabili gerarchia e una volta anacronistiche ridicole oggi per sappiamo che stabilire la una graduatoria una gerarchia tra i diritti fa arretrare complessivamente altre questioni ancora il rapporto tra legislazione protettiva e legislazione invece di libertà tre emancipazione e liberazione questione della quale discutiamo ancora molto spesso ma anche come sapete
Impegno anche insigni protagoniste del nostro libro e ricordo innanzitutto Anna Maria Mozzoni ed Anna Kuliscioff quindi ne discutiamo ancora ma qualcuno
Sapientemente ne ha discusso
Prima Dinoi e infine ne parlavamo conferenza che ha creando oggi come la politica poi si intreccia con comportamenti individuali e come soprattutto Agli fidare uno del secolo scorso all'inizio di questo secolo degli ambienti di cui oggi discuteremo si propone non solo un arricchimento per la democrazia
Ma anche uno stile di vita all'insegna della libertà personale e di Cardin amento di quei valori del patriarcato che respingono indietro non è la politica
La costringono anche a stili di vita a forme di convivenza
Ne ha scelte che sacrificano le libertà individuali a noi questo tema particolarmente caro
Perché e proprio come anche qui l'alternativa quella che rifiutiamo io non voglio anticipare nulla sono stata lunga nonostante mi sia limitato a una sorta di elencazione di alcune tra le questioni
Che oggi avremmo l'ambizione di affrontare ma siccome tutte tutte tutte è impossibile che ce la facciamo
Partiamo per suggestioni per cui chiederei a ciascuna delle nostre protagoniste di oggi di evidenziare alcuni aspetti specifici l'amministrano a Maria Bernini ci dispiace molto
Non è potuta intervenire per vicende connesse all'incarico istituzionale avremo con lei altre occasioni Maya oggi siamo Fenice di avere OLAF siamo felici di avere con noi Alessandra Gallone la senatrice Alessandra
Gallone che le amministrazioni suggerito come persona che avrebbe e condiviso per noi questa giornata devo dire quando l'ho visto entrare ho detto quanto è simpatica con la signora ed era lei
Quelli di l'ho considerato un set Dina
Di buona serio sommarie siamo compagni e siamo state compagne di banco a chi vogliamo e ci vogliamo molto bene ironia anche come facevi a chi vogliamo molto carine vi chiederei un primo intervento può vincere dalla senatrice Craxi Paolo
Ho come volete come Paribas come volete per me e
Anche in base ai tempi e alle forse una immane allora serio ci si è messa ad incarichi Mezzola per la la Pasqua ma anche il voto di fiducia quindi mi scuso per il ritardo
Con questa rivalità benvenuta intanto non ha bisogno di presentazioni perché sono tutte attrezzate DC della Repubblica ma anche personaggi come dice Fiorenza è sconosciute personaggi e perché noi siamo al femminile a tutte le volte che si può
Allora consentitemi di incominciare ricordando Elena Marinucci
Bravo
Scomparsa
Scomparsi a pochi giorni fa una donna che ha dedicato la sua vita le donne a cercare di far comprendere come il tema dei diritti delle donne avesse a che fare con la vita democratica
Nominata da Bettino Craxi responsabile femminile nazionale del Partito Socialista Italiano e la Marinucci ha legato il suo nome all'impegno per il progresso la libertà del nostro Paese
E anche grazie al suo coraggio acuito dalle difficoltà del tempo se l'Italia ha imboccato la strada della modernizzazione
Avvalendosi di normative avanzate rispettosi dei diritti delle donne
La traccia biografica di Marta a io autrice di questo bel libro che è stato pubblicato la prima volta nel lontano mille novecentosettantotto consente mi consentite articolare alcune riflessioni introduttive
Marcaina darà io è stata a sua volta dirigente nazionale del PSI dal mille novecentosettantatré fino alla sua distruzione per mano giudiziaria e perciò ha vissuto il ma è il momento della sua maturazione personale politica e professionale forse nel periodo più difficile ma entusiasmante
Della parabola del socialismo italiano assegnato da importanti battaglie in un intreccio che è stato composto da Vittorio esaltanti e anche da sconfitte dolorose
Agli anni settanta del secolo scorso qui questo libro dedica l'ultima parte dell'ultimo capitolo hanno rappresentato un tornante di svolta
Proprio per quello che ci interessa hanno assunto un'importanza fondamentale verso il paese non solo sul versante politico ma anche su quello sociale valoriale culturale
Sono gli anni segnati da avvenimenti incalzanti drammatici
Che configurano in quel momento una doppia emergenza quella economica e sociale quella terroristica gli anni dei sacrifici e anche gli anni del sangue per le strade una lunga scia che dal sessantotto che aveva finito di trasformare le illusioni le speranze di un'intera generazione purtroppo
Avendo avuto lo sbocco finale nella lotta armata
In questo torno di tempo giungeva all'apice la formula consociativa delle due chiese
Quella cattolica e quella comunista che assisteva all'ennesimo non certo l'ultimo fallimentare tentativo di approdo della democrazia speciale italiana per tanti versi matura e certamente incompiuta ancora oggi
Erano gli anni della profonda crisi ideale politica prima ancora che organizzativa del partito socialista un partito per usare la terminologia di alcuni pensatori del tempo indisciplinato e persino un po'scombinato tanto vario da apparire lacerato tanto mobile da Perilli stabile tanto instabile ed apparire senza bussola
Un partito medio per dirla core Norberto Bobbio quali tratto e non quali tante necessario ma non sufficiente
E si veniva a trovare in qualsiasi circostanza in posizione subordinata a quella del partito dominante per dirla tutta e usando il metro della franchezza la storia socialista è stata tante cose una parte di quella storia è stato una storia di sottomissione alla cultura comunista per quanto mi riguarda un socialismo però rivendico almeno fino al mille novecento settantasei la svolta del Midas e l'ascesa di Bettino Craxi alla segreteria del partito
La storia successiva in effetti avrebbe raccontato momenti di sforzi duri coronati dal successo per rilanciare il protagonismo politico del PSI
Per i macinare emancipato dalla condizione di parente povero del comunismo ridi finendo nell'identità attraverso il recupero della tradizione riformista innervata di elementi liberali
E riformismo è la parola chiave il filo conduttore che tiene insieme il bel libro di Manhattan
Si tratta di un termine oggi un po'inflazionato io però sullo scenario politico nazionale di riformista non vedo niente tranne il gran parlare che se ne fa
Storicamente riformismo socialista
Rassegna accompagna le grandi lotte sociali fra i due secoli
Il diciannovesimo e il ventesimo è unite all'apparenza semplice come la descrive Filippo Turati trasformare in diritti e leggi i fermenti che pervadono l'ambiente sociale
Filippo Turati Anna Kuliscioff ne delineano gli assunti fondamentali
E pensiero comune del Partito socialista
Che la trasformazione sociale non possa farsi né per decreti dall'alto né per impeti subitaneità al basso
Ma presupponga tutto una lenta e graduale metamorfosi è un elevamento del pensiero delle abitudini delle capacità delle masse proletarie
Questi allevamento non avviene per rivelazione mistico perché la soluzione per Che tale bensì con l'esercizio
Che crea le forze e con le riforme che rendono l'esercizio possibile o ne fissano i risultati le conquiste in istituti legali dalla critica sociale
Contro il pensiero riformista si scaglia lungo tutto il corso del Novecento la furia dei massimalisti poi dei comunisti che considero riformisti servi della borghesia
Gente impegnata solo a spegnerli gli ardori della lotta del proletariato
E poi ancora l'offensiva dello squadrismo fascista che i riformisti costringe la clandestinità all'esilio lontano dall'Italia
Le figure più rappresentative del riformismo sono appare amena tollerate a sinistra degni grate demonizzate additati al pubblico ludibrio
Traditrici di nobili ideali gli uomini e le donne del riformismo sono stati perseguiti più perseguitati combattuti denigra atti costretti all'esilio della storia dell'intera sinistra in realtà hanno consentito al paese d'incamminarsi sulla strada della modernizzazione
Quello di Marta io non è solo un un fiume un utile contributo
Alla storia delle politiche di genere del Movimento per le macchine emancipazione delle donne né soltanto una rievocazione del ruolo della grandiosità di una forza politica quella sua cuccia lista che per prima ha dato spazio alle rivendicazioni femminili nel contesto del movimento di classe ponendo l'accento sensibilizzando milioni di individui
Sulle tematiche del lavoro sulla famiglia sui diritti questo libro è un viaggio nel tempo nel costume italiano il riflesso del trasformazioni sociali e culturali
Che investono nel ventesimo secolo un Paese mosso dal desiderio di rinascita
Dalla volontà dopo gli anni delle guerre e delle distruzioni di lasciarsi alle spalle cumuli di macerie morali e materiali e di cucire un nuovo tessuto di valori democratici
Un corredo identitario il solo avrebbe potuto traghettare un popolo smarrito verso un domani di benessere e di pace
Era conto delle grandi conquiste civili
Nel merito di modernità della forza propulsiva espressa dei partiti che una volta si curavano coesione sociale coltivavano alimentavano la passione civile
Garantivano processi di altre Bettiza azione politica a chiunque dal balzo formavano la classe dirigente politica e aggiungo consentivano a tanti figli di nessuno di allearsi e diventare un giorno parli di qualcuno
Tutto ciò ovviamente ha rappresentato lo sfondo sul quale si sono articolate le lotte per il cambiamento la fa e l'affermazione di una società più giusta per uomini e per le donne
Il pensiero socialista e certamente all'avanguardia nel denunciare l'ingiustizia di quella che a John Stuart Mill definì la servitù delle donne
Un pioniere del socialismo conosceva spurie indicava nella famiglia come era a quel tempo si parla della prima metà dell'Ottocento concepita e strutturata il luogo dell'oppressione delle donne di tutte le classi sociali
Proprio furie rintracciava nella condizione delle donne dell'ottocento e riflesso più evidente della contraddizione fra la società capitalistica e gli ideali che Exa professava
Il progresso sociale e il cambiamento di un'epoca storica
Scriveva fuori eh e determinato dal progresso femminile verso la libertà mentre la regressione sociale avviene a seguito di una riduzione della libertà delle donne insomma l'ampliamento dei diritti delle donne
E la molla fondamentale di un progresso sociale
I primi movimenti e farti ente eccetera edifici di un programma per l'emancipazione femminile furono socialisti adesso ciclismo si devono le prime battaglie per la difesa della donna in quanto lavoratrice
Per la tutela della sua salute per la sua promozione sociale
Le celebrazioni dell'otto marzo generalmente riconosciuta come giornata della donna nascono da un'iniziativa dell'Internazionale socialista donne
Che in occasione della Conferenza di Copenaghen nel mille novecentodieci decide di dedicare una giornata internazionale alla lotta per ottenere il diritto di voto delle donne in tutto il mondo
Erano socialisti tre Alessandra colorita ai Anna Maria Mozzoni Anna Kuliscioff
Paladina del libero pensiero alle cui lotte si deve il grande risalto
Sulla specificità della condizione femminile e l'impegno perché venissero garantite alle donne diritti basilari non solo quello di voto ma anche l'istruzione o il riconoscimento dei figli illegittimi
Anna Kuliscioff alla quale Marta your dedica pagine intense pose la questione in cima all'agenda socialista nel dibattito congressuale del mille novecentoundici
Leggende delegati alcuni stralci di proletariato femminile e Partito socialista un testo ricco di analisi di dati che fotografava la condizione della donna nell'industria nell'agricoltura nel lavoro impiegatizio
Il discorso si concluse con tutta una serie di compiti da affidare al partito e settanta anni dopo Bettino Craxi
Che come ricorda la io diede fatto alle politiche di integrazione valorizzazione del ruolo della donna nella sfera pubblica rivendicò con orgoglio il fatto che nonostante il perdurare
E mai spento nelle stesse file del PSI di quello che allora veniva definito il finite Ifrox maschile a quell'impegno i richiamati dalla Kuliscioff a inizio secolo il suo partito restato fedele nei decenni successivi
Ciò era potuto avvenire perché si era formato una saldatura tra questione femminile e questione democratica
Dalle grande lotta per il suffragio a quella per il divorzio e per una giusta disciplina della legge per l'interruzione di gravidanza
La centonovantaquattro del nuovo diritto di famiglia alla normativa sulla parità nel campo del lavoro
Con il divieto di licenziamento per causa di matrimonio
Per esempio l'abolizione della differenza salariale che non è riuscita neanche oggi
La tutela del lavoro a domicilio
E forte ben visibile l'impegno critico militante delle donne l'impronta originale e tempestiva delle rappresentanti socialiste
Capaci di mobilitare le coscienze di prestare ascolto il porsi in sintonia con la rivendicazione di movimenti e più in generale in prêt interpretare i bisogni nuovi di una società in rapida e accelerata trasformazione come era negli insegnamenti del riformismo
Si pensi in fra i tanti esempi possibili alla questione del divorzio una vera e propria battaglia di libertà
Loris Fortuna primo finalità firmatario già nell'ottobre del mille novecentosessantacinque della legge finalizzata a disciplinare i casi di scioglimento del matrimonio
Ha dalla propria parte un movimento femminile socialista che sta crescendo in termini di consapevolezza e capacità di influenza nelle precedenti legislature e questo è un dato di memoria storica che spezzo viene dimenticato Giuliana Nenni aveva gettato un sasso nello stagno dell'immobilismo sistemico
Firmando insieme un altro deputato socialista Renato Sansone una proposta di piccolo divorzio fortuna non viene mai lasciato solo proprio dalle donne socialiste con le quali ricerche il confronto ne sollecita i suggerimenti in un processo di osmosi che valorizza la loro stessa capacità di visione
Non era soltanto un senso generi codici schizzi a un'idea guida di uguaglianza
Ad orientare gli sforzi socialisti verso lo sblocco effettivo di un'effettiva parità tra uomo e donna verso il cui riconoscimento del diritto della donna l'autodeterminazione
Ma era il convincimento profondo che una società non potesse avere uno sviluppo sereno
Se non fosse stata capace di autorizzare appieno e al meglio come amava ripetere Craxi gli elementi di equilibrio di realismo di moralità di quella donna è naturale portatrice
Nonna nordisti
Siamo diversi io rifiuto di uniformare mi a una società che ci vuole tutti uguali e la diversità qualunque essa sia una ricchezza
Non è certamente un caso che dopo la stagione delle mobilitazioni il contributo del Piercy si sia arricchito grazie all'apporto proveniente dalle politiche del primo governo guida socialista nella storia d'Italia
Che ha lavorato intensamente per superare gli ostacoli posti da conservatorismo sociale culturale che aveva attecchito oppure in larghi strati della sinistra italiana
Al ministro Gianni De Michelis si deve l'istituzione nel mille novecentottantatré del Comitato nazionale per le pari opportunità
Tra lavoratori e lavoratrici cui fa seguito l'anno successivo per volontà del capo del governo Bettino Craxi
L'insediamento presso la Presidenza del Consiglio
Della prima commissione nazionale per la parità fra uomo e donna
Presidente Tina Anselmi vicepresidente Ada Grecchi la compagna Ada Grecchi
Certo era ben chiaro Bettino Craxi
Che non la legislazione avanzata non bastava da sola a risolvere le tante problematiche figlia di un appronti una cultura millenaria
Che fatalmente riproponeva di continuo e a volte anche inconsapevolmente le dinamiche della discriminazione
Era necessario investire nella scuola come laboratorio del pensiero migliorarla renderle interprete dura vera volontà di rinnovamento
Oggi
La condizione femminile migliorata in molte parti del mondo ma ci sono ancora e non dobbiamo mai dimenticarlo quadranti geografici dove le donne vivono in situazioni di grande difficoltà per non dire apertamente di schiavitù
Il pensiero corre all'Iran all'Afghanistan ad alcune zone dell'Africa dove la voce delle ragazze e delle donne
Una voce di libertà viene repressa nel sangue e per giunta tra l'indifferenza della comunità internazionale
E proprio in omaggio a queste donne con forza che a scapito della vita conducono bere lotte di libertà
Si ha il dovere di non perdersi in discussioni che non di rado dobbiamo dircelo con franchezza appaiono autoreferenziali trasformando le lotte d'avanguardia in qualcosa di diverso
Va contestata per esempio l'idea per cui una donna debba occuparsi per forza di donne
O di temi a loro connessi è un qualcosa che fa rifiutato perché si crea un ricco dei cliché dei modelli
Serve uno scatto culturale parimenti normativo le donne di questo Paese hanno maturato in larga parte tessere mogli e soprattutto ai stremati non può essere un fattore penalizzante per la carriera o per il lavoro
Però altrettanto non si può neanche pensare che chi ha maturato la consapevolezza della necessità di riappropriarsi della maternità come libertà e non come destino faccio nasce una scelta di serie B
Ora la grande conquista su cui spendere e quella di trasformare la consapevolezza impossibilità dare loro gli strumenti di non dover scegliere tra la carriera e la famiglia
Anche se ripeto chi fa la scelta da famiglia non fa una scelta di retroguardia non esistono modelli preconfezionati esisterà libertà di scelta personale
Ma si liberi di scegliere il solo fare nelle condizioni di farlo e se il contesto di insieme lo può rendere possibile grazie
Grazie
Alla senatrice Stefania Craxi bene averne innanzitutto per aver ricordato la carica sì ma preziosa amica Elena Marinucci
E poi anche per la franchezza con cui ha esposto
Le le posizioni che non possono e non sono condivise da tutte ma agevolano un dibattito che sicuramente utile proprio sei non partiamo tutti dagli stessi presupposti
Quindi la la ringrazio per per la serietà e anche per aver preso posizione come come sempre
Io vi voglio leggere una cosa brevissima prima di dare la parola la senatrice Alessandra Calloni
Tutti gli uomini salvo poche eccezioni e di qualunque classi sociali per un'infinità di ragioni poco lusinghiere per un senso che passa per forte considerano come un fenomeno naturale il loro privilegio di sesso
E lo difendono con una tenacia meravigliosa chiamando in aiuto di io Chiesa Ascenzo Etica ed eventi vigenti che non sono altro che la sanzione legale
Della prepotenza di una classe di un sesso dominante
Non è una ragazzina del liceo di questi giorni me Anna Kuliscioff
Cioè la consapevolezza straordinaria che troppe volte abbiamo perso
Che dentro i partiti e dentro gli schieramenti e dentro il riformismo CISL sta perché poi riformiste noi compenso che ci definiamo
Potuta democratica e riformista ognuna di noi da una lettura ci si ma tenendo presente che la società non è solo una società con dei connotati per cui l'evoluzione della democrazia non ancora compiuta
Ma è anche una società maschilista e patriarcale quindi sia un rimprovero possiamo fare
A degenerazioni successo sive e hanno gli stessi a forza e quello qualche volta di aver dimenticato che la battaglia contro il maschilismo al patriarcato
Non è riservata ad alcuni momenti della nostra vita ad alcuni luoghi ma deve permeare l'impegno di noi donne
E questo lo dobbiamo riprendere non so se la senatrice tallone d'accordo
Darei a lei la parola ricordando anche che poi Marta io nel frattempo vanta arriva interverrà dopo la senatrice Valente e anche Marta una lunga esperienza
In da riformista nelle istituzioni io l'ho conosciuta al ministero del lavoro quando lei era vicepresidente del comitato nazioni del del comitato presso il ministero del lavoro io Roma giovane funzionaria
Che lavorava in quegli anni alla raccomandazione sulle azioni positive quindi sono passati alcuni decenni e ora eccoci qui grazie alla senatrice pallonara raccontato noi siamo veramente lieta e di averla con noi
Grazie di cuore
Caro saluto tutti oggi stasera apporto di fatto il pensiero del ministro Bernini di Anna Maria Bernini di cui sono onorata di essere consigliere quindi lavoriamo braccio abbiamo sempre lavorato insieme come dicevo
Fianco a fianco nella passata legislatura con Stefania Craxi che ovviamente salutiamo userò sempre il plurale non maiestatis ma perché parliamo a nome mio e a nome di Anna Maria
Valeria Valente che pur su parti differenti voglio dire abbiamo sempre lavorato con grande rispetto con grande solidarietà soprattutto quando si sono trattate tematiche dove noi donne
Alla fine quando siamo intelligenti e nove su dieci Dinoi insomma sono intelligenti
Riescono a capire che soltanto facendo squadra si può poi arrivare ad un risultato ringrazio in particolar modo gli uomini presenti oggi perché la loro presenza comunque è un segnale di attenzione ed è un segnale importante
Del fatto che come diceva prima
Uno viva la differenza diceva Stefania soltanto insieme noi possiamo diventare una sfera compiuta se ci manca una parte saremo sempre incompleti quindi non vogliamo la parità nel senso dell'essere uguali ma vogliamo poter camminare fianco a fianco per raggiungere risultati questo e penso il pensiero
Che può essere condiviso da tutte noi quindi ringrazio di cuore veramente ancora da parte del ministro Bernini
La senatrice Valente e e poi ovviamente
Daniela Carlà chi ci sta coordinando nel miglior modo possibile che poi mi ha fatto un complimento bellissimo cioè che le beh quello dell'essere sorridente che io penso che sia il complimento più bello che ci possa essere sono portare ogni tanto un po'di un po'di sorriso e naturalmente i miei complimenti a Marta io ho perché ovviamente ho avuto modo poi di di dare la la lettura
Alla ad un libro che nonostante sia stato pubblicato da da diversi anni però rimane un libro di assoluta attualità per cui oggi siamo qua
E quindi dice inizio per la riedizione esatto infatti sono passati dieci anni dalla prima edizione quindi l'idea di riproporre al pubblico una ricognizione storica del ruolo delle donne del socialismo italiano
Ha una chiave di lettura molto chiara è il segnale ahimè che alcuni nodi ancora non sono stati del tutto sciolti e che la presenza delle donne in determinati contesti e forse ancora considerata c'è Oria
E non essenziale anche nella legislatura come giustamente diceva prima Daniela la legislatura legislazione protettiva non ci interessa più ci interessa la legislazione di libertà dove avremo superato questi momenti perché ormai si sarà andati via veloci
Sulle politiche di genere si è detto si è scritto molto raramente però si è approfondito proprio il il percorso che ha portato
In Italia all'autodeterminazione delle donne
Un percorso che vede proprio nel partito socialista un protagonista paradossalmente determinante
Perché e al suo interno che per la prima volta già alla fine dell'Ottocento già ai primi del Novecento si pose questa questa tematica punto grazie a una donna nominata
Più volte già nel corso di questo consesso D'Anna Kuliscioff la rivoluzionaria storica fondatrice proprio del Partito Socialista Italiano certamente l'affermazione del ruolo femminile e anche frutto delle sue battaglie
Fu il medico del popolo e delle donne veniva definita mise il suo sapere al servizio della comunità non finirà mai di adoperarsi per la formazione dell'indipendenza delle donne nel volume non a caso viene ricordata la polemica appassionate durate Anna Kuliscioff per proprio
Con quel Filippo Turati Filippo Turati altro storico esponente del partito socialista ma soprattutto suo compagno di vita quindi ed è piaciuto a tutte noi a essere delle Moschine per andare a sentire che cosa che cosa quale tipo di di dialoghi e conversazioni il tema era la partecipazione delle donne alla vita sociale e politica in particolar modo l'emarginazione rispetto al diritto di voto il partito non lo voleva
Ma correggetemi se sbaglio il suffragio universale
E questo scollamento tra quelli che erano i valori del socialismo e la loro attuazione pratica riferimento le donne ovviamente era inaccettabile per le per le donne socialiste
E Anna Anna Kuliscioff non si di Roma indietro nel sostenere le sue tesi anche di fronte a legami affettivo con con Filippo con Turati
Non retrocesse perché era convinta che quel maschilismo inteso come tra virgolette abitudine al potere potesse essere in realtà scardinato ma che per farlo non serviva coinvolgere per prima cosa proprio gli uomini ed era convinta fosse una battaglia giusta ma che doveva avere nei compagni socialisti degli alleati e non degli avversari la storiografia considera quasi una ferita d'amore il fatto che Turati non avesse capito cosa volesse Anna per sé e per tutte le donne che quindi non abbia portato avanti come lei si aspettava la battaglia per il suffragio universale
Abbiamo voluto ricordare queste dico sempre abbiamo perché abbiamo a nome anche di Anna Maria ricordare questo episodio storico per due motivi il primo non dobbiamo dimenticare che se oggi consideriamo naturale
Poter esercitare un diritto democratico e venne fino a poco più di settanta anni fa non era così tra l'altro ogni tanto mi viene in mente la civilissima Svizzera dove addirittura fino agli anni Settanta le donne non hanno potuto esercitare il diritto di voto
E oggi ovviamente non non non devono on dobbiamo ripeterlo a voi
Abbiamo una donna alla guida del governo ma fino a non molto tempo fa le donne di partito
Non potevano neanche parlare durante in congressi oppure veniva data loro la parola alla fine o alle tredici e trenta quando si apriva il buffet nel momento in cui qui magari la sala
La sala si svuotava e o l'uditorio era ormai era ormai stanco
E qui ci riallacciamo secondo motivo che ci aiuta a riflettere su un dato di fatto fino a che non ci si mette in una posizione di ascolto
Nessuna rivoluzione potrà essere portata a termine è un principio che torna a più riprese proprio in questo volume che è una costante della storia perché penso che lo stesso ministro lo stile alla stessa Anna Maria stia sperimentando proprio adesso nella sua funzione
Per capirsi bisogna innanzitutto ascoltarsi
Le donne del Partito socialista hanno portato avanti questa loro battaglia di autoaffermazione con grande passione e hanno raggiunto tanti tanti traguardi nel momento proprio nel momento in cui gli uomini del loro partito si sono messi
In ascolto lo ripetiamo è una considerazione storica questa il vero cambiamento lo abbiamo avuto tra la fine degli anni sessanta e gli anni Settanta e venne compiuto in maniera più marcata proprio durante l'era craxiana
Rompere questo meccanismo è stato complicatissimo
E forse è meglio non chiedersi
Se certi traguardi certe conquiste
Li abbiamo raggiunti perché frutto della convinzione e non della convenienza non chiediamo cielo ma quello che oggi preme sottolineare è la forza delle donne socialiste ne ho avuto una conta accanto a me
Per cinque anni voglio dire
E una di frodi
Cosiddetti a Franco coloni pronti che non si sono mai tirati indietro davanti i loro convincimenti e se il movimento femminista italiano avuto poi dei risultati sta tangibili che soprattutto merito loro delle donne del Partito socialista tanto ovviamente a quelle del partito radicale
D'altra parte nel nostro Paese il movimento femminista fu dirompente e a tratti fu anche anche molto aggressivo
Era un movimento che partiva dal presupposto che tutto ciò che fosse una limitazione disse andasse rifiutato dovesse essere contestato le donne del Partito Socialista invece capirono che quei principi
Al netto degli estremismi potevano trovare affermazione solo se ci fosse stato un partito a sostenerla dove invece le femministe erano convinte di poter prescindere dal confronto con le istituzioni
Ci fu allora una sorta di patto lo scritto le donne del partito avevano intuito che bisognava dare risposte al movimento femminista e che il Partito socialista data la sua affermazione era l'unico a poterlo fornire al tempo stesso i maggiorenti del partito iniziarono a capire che un cambiamento in atto e che era preferibile governare governarlo piuttosto che subirlo
Le battaglie sul divorzio le battaglie sulla Bortot sul diritto di famiglia sono state determinanti è stato poi come
Ho detto prima con il decennio di Bettino Craxi che questa intuizione si è tradotta in proposta legislativa e questa fu di fatto la vera la vera rivoluzione
Il Partito socialista craxiano apri spazi enormi sui temi dei diritti civili sul ruolo delle donne nella società ma anche all'interno della politica stessa affidando per la prima volta proprio a donne
Figlio figure femminili ruoli dirigenziali
L'autrice Carla ricorda benissimo che fu il ministro del lavoro Gianni De Michelis ad istituire il primo comitato nazionale per le pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici
Fu Craxi a insediare all'inizio degli anni ottanta la prima Commissione per la parità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
E ci si consentirà di ricordare che anche questa parte dell'eredità craxiana persiana è stata poi accolta con grande intenzione da Silvio Berlusconi sia con Forza Italia che durante la parentesi del PdL
Perché Berlusconi ha sempre poi di fatto attuato una parità sostanziale e mai probabilmente formale dando le donne del suo partito ruoli di primo piano
E in questo momento io mi permetto anche di fare gli auguri al presidente Berlusconi che in questo momento
Non sta bene è ricoverato e ovviamente anche da questo consesso li mandiamo gli auguri di una prontissima prontissima guarigione per loro e rientro quanto prima a casa e alle e alle sue funzioni
Chi legge questo libro oltre ad avere un quadro storico molto dettagliato e mi avvio alla conclusione sul ruolo delle donne del socialismo italiano
Avrà comunque l'ulteriore riprova come dicevo all'inizio che molte questioni ahimè sono ancora aperte
L'autrice riporto una frase emblematica di Riccardo Lombardi altro storico esponente del Partito socialista
Che è un'autentica provocazione ma è molto Vera Lombardi disse a proposito del ruolo delle donne che la mentalità maschilista non si corregge per decreto
Ebbene ne abbiamo imparato che per decreto tante cose non si possono fare le leggi aiutano si possono imporre delle quote per legge ma la mentalità la cultura non si cambia quella non si può cambiare per decreto quindi le disuguaglianze di ieri rimangono le disuguaglianze di oggi
Avendo magari solamente solo cambiato aspetto c'è una parità formale non c'è una parità ancora del tutto sostanziale perché ancora ci sono donne costrette a fare delle rinunce non libere di fare delle scelte
Il cammino per un cambio di mentalità è ancora lungo perché ancora profondi sono i pregiudizi che attraversano tanto il mondo maschile quanto quello femminile quindi questo è un libro sicuramente per riflettere quindi bene
A proporre una seconda edizione un libro che stimola domande che lascia comunque un retrogusto amaro ma anche rafforza la determinazione perché
Sono passati decenni ancora nei donne chiediamo le stesse cose quindi dobbiamo cambiare strategia di intervento se dobbiamo essere vogliamo essere degni eredi delle battaglie fino fatte finora per noi ma
La prima strategia siamo noi sono noi stesse
Nella consapevolezza che soltanto fianco a fianco
Crescendo insieme possiamo continuare a cambiare le cose grazie di cuore grazie all'azione cresce
Anche alloggi e devo dire anche lei grazie per la sincerità è quella nettezza con cui ha proposto il punto di vista io prima di dare la parola la senatrice Valeria Valente
E che c'ha ospitato le ringraziarla anche per la per l'impegno di Sempre e in questo caso per l'impegno di oggi voglio riprendere solo un punto la mentalità non Sica Banti maschilista la mentalità degli uomini non si corregge per decreto l'ha detto o lombardi lo pensiamo tutti però neanche quella dei laterizi cambia per decreto ma qualche amico
Da sono indotti a non rubare quindi noi abbiamo due obiettivi uno cambiare la mentalità Dual cambiare i comportamenti
è la legge ancora anche quelle che sono descrivere
Ma soprattutto quello che abbiamo scritto che sono da provare a perché la rete donne vuole assolutamente una legge per il cinquanta e cinquanta nelle designazioni e nelle nomine pubbliche a è la senatrice Valentina Gravili proposta noi chiediamo alle senatrici degli altri partiti e oggi alle nostre presenti di sostenere questa legge di civiltà che non è una legge per imporre il cinquanta per cento di donne
Non è legge per impedire che l'ottanta e il novanta per cento
Degli uomini stia sempre lì contro quello che la Kuliscioff rendiamo omaggio alla Kuliscioff
Chiamava alla fine del secolo scorso il monopolio maschile
Quindi come vedete abbiamo da fare e io no credo che veramente questa legge debba essere l'obiettivo principale per noi donne in questa fase so che non tutte sono d'accordo ma discutiamone intanto ancora grazie per i bellissimi interventi
E Grazia Valeria per le cose interessanti che sappiamo già ci dirà
Grazie a voi grazie a Daniela sì io farò davvero come avevo detto soltanto alcune riflessioni che peraltro devo dire voglio ringraziare sinceramente Marta io
Perché leggendo questo testo io diciamo sono nata nel settantasei quindi quarantasei anni ho dedicato credo trent'anni sostanzialmente la mia vita e nel mio percorso politico alle battaglie
Delle donne per le donne sempre da quando ero consigliere comunale a Napoli e e ho ritrovato davvero dentro questo testo tante delle contraddizioni che mi hanno attraversato che hanno attraversato le donne il movimento femminile femminista tante domande che ancora oggi sono risolte e ovviamente diciamo il fatto di rileggere nella storia nella storia di un grande partito come il partito socialista non solo lei ragioni di queste di queste contraddizioni di questi dubbi di queste realtà che non possono Mestre come dire tagliate con latte con l'accetta non ci sono verità e anche nel libro di Marta io gli ho sentito questo non ho trovato verità assertive ma come dire sì come la facciamo questa battaglia qual è la strada giusta non ci sono sempre delle risposte forse non ci sono nemmeno oggi se ci penso non ci sono nemmeno oggi però mi sento di dire di condividere con voi quelli che ho trovato nel libro leggendo tra c'ho provato davvero a mettere attenzione ma soprattutto cuore sensibilità quello che orco trovato il comune alle battaglie di oggi di risolto forse rispetto alle battaglie Germani dimoranti a continuare intanto un omaggio un omaggio a Marta che è un omaggio alle donne socialiste
Perché quello che racconta Marta io è stata anche una grande resistenza direi resilienza e resistenza che al termine va tanto di moda su queste non è che non si sono arrese mai
E che hanno dovuto e io al parto da questa è una cosa di un molto condiviso anche nel mio partito quindi lo dico di fronte ad o negli altri partiti anche nel mio partito dei DS il PDS
Le mie dalle forze di sinistra soprattutto lo dico ancor di più forza chi si aspetta e questo un po'viene anche detto nel testo dalle forze che pensano l'emancipazione di una class
No all'emancipazione all'affermazione delle libertà Partito socialista forse addirittura ancor di più protagonista sempre delle battaglie per l'affermazione del libertà delle libertà individuali ci si aspettava
Dal gruppo dirigente del gruppo dirigente maschile lo schierarsi no e il condividere qualche volta come racconta Marta io nel suo testo che poi è anche un racconto di tante preziosissime testimonianze
Quindi tratti vidi interventi di discorsi quindi anche per questo avente molto molto bello
E in qualche modo si diceva questo gruppo dirigente che addirittura in qualche modo qualcosa perché volta si riuscirà ad avvicinare le battaglie femministe perché le riteneva indispensabili da un lato per fare consenso dall'altro lato per affermare di più e meglio le ragioni di una battaglia di classe
L'affermazione del proletariato quindi diciamo l'affermazione di un dei diritti di chi testa indietro in questo senso sicuramente non erano di quei pezzi resi quindi parte di una di una battaglia diciamo in qualche modo più ampia e le donne del Partito socialista il primo dei quesiti che in qualche modo anche a fronte libro nelle prime pagine è il rapporto tra le donne dentro i partiti e le donne dei movimenti
Riconoscendo ovviamente non si di innanzitutto che i movimenti tra i movimenti di anni settanta forse il movimento questo riconosciuto credo che questa sia quelle un dato acquisito dalla storia
Il movimento femminista è stato sicuramente il movimento che più di tutti gli altri resistito nel tempo ma anche rivoluzionato stili di vita delle famiglie di costruzione le famiglie cioè quello che è stato un movimento dirompente nella vita quotidiana di ciascuno di noi oggi le nostre famiglie
Va be'che vivono in una maniera diversa rispetto a quella di tanti anni fa e la vera grande cos'è cambiato proprio comportamenti quotidiani concreti
E qualche volta le donne femminista un certo punto Pedone dei partiti
Anche quelle fuori dai partiti sono addirittura un certo punto interrogativo se questa fosse stata una conquista un modo addirittura in alcune fasi queste donne che ne diciamo oggi donne io dico sempre noi donne Wonder Woman donne che in qualche modo devono ci come dire cimentarsi in più fronti su più fronti e che rischiano per questo di vedersi viene detto nel testo ci io lo condivido
Per questo addirittura in qualche modo più schiacciate perché sono schiacciate nella vigna la dimensione privata perché come in qualche modo devono ancora
Fare i conti con sensi di inadeguatezza sensi di colpa che mi hanno rinfacciato i piuttosto che si vivono individualmente ma anche da un contesto lavorativo che non è cambiato e che continua ad essere per loro respingente ostile quindi anche una fatica no
Ma allora allora come dire quasi che l'evoluzione fosse stata in qualche modo involuzione e allora la domanda che viene dopo automatica ma forse il tema non è che ne ci dobbiamo stare come e come ci dobbiamo stare quindi la battaglia rifacciamo per le donne è una battaglia sempre nel testo
è una battaglia di facciamo perché non li stiano dentro un contesto dentro contesto della vita pubblica a pari degli uomini o che ci siano dentro con la forza delle donne per cambiare quel modello e starci più a proprio agio io credo che questa sia la battaglia più importante che vale ancora oggi soprattutto oggi che affermiamo di leadership femminile e femminista così nelle forze di opposizione così
Come nelle forze di maggioranza in questo momento la guida del Paese
Una Premier donna il tema non è se noi ci vogliamo staccarci vogliamo stare lo abbiamo detto ci vogliamo stare pensiamo di doverci stare pensiamo che abbiamo pari titolo il tema e ci stiamo quali regole
Ci stiamo per essere per essere in qualche modo per potere esercitare il diritto ad esserci ad esserci come gli uomini nel crediamo che questo non sia sufficiente io credo che questa deve questa battaglia che viene raccontata anche e nel testo è secondo nella battaglia più importante che oggi resta sulle nostre sulle nostre spalle sulle spalle di chi condivide ancora che questa sia una sfida importante davanti a lui
Il fatto che non ci vogliamo stare ma ci vogliamo stare per cambiare questi modelli perché il tema vero oggi secondo me il tema mancato noi che molto spesso anche la la da ultima da ultimo il tema che affrontava che ricordava adesso Daniela Carlà di delle della necessità di leggi di tutela
Le abbiamo chiamate poi nel corso del tempo in maniera diversa leggi di tutela letti di promozione l'ente legge atti discriminatori azioni positive e abbiamo penato in tanti modi nel corso del tempo
Ma sostanzialmente delle norme che siano strumenti per garantire almeno une pari opportunità nell'accesso oggi come diceva invece Alessandra noi questa diciamo parità formale ce l'abbiamo
Il tema è e poiché però registriamo no la difficoltà la difficoltà a starci dentro cui contesti a progredire a fare carriera ad arrivare ai vertici tanto è che abbiamo registrato come un'eccezione importante la prima premier
La prima segretario di partito di sinistra come eccezioni importanti e restano delle eccezioni darsi da oggi è fare in modo che queste non siano delle eccezioni e che non debbano essere per forza delle donne straordinarie delle donne speciali per poterci arrivare
No ma dice basta arrivare non dico una donna una donna normale non può fare a presidente del Consiglio di niente da vedere qualcosa di speciale no per fare Center Ponzio ma ci deve arrivare una donna
Come dire che è competente che è capace che determinata Debra al pari di un uomo che si gioca le stesse carte
Al pari nelle stesse condizioni ma per per fare in modo che questa donna cervidi e quindi abbia la possibilità di fare tutto quel percorso di carriera
Noi registriamo e credo che questa sia una consapevolezza che per ciò ho registrato con favore anche se forse più velata nel testo un po'ammessa come dire più in sordina quasi nel racconto però emergeva in tanti passaggi
La necessità di stivare di cambiare i modelli di crescita i modelli di sviluppo i modelli nei quali noi esercitiamo questa parità quindi a un certo punto la battaglia che si intestano le donne non è quella di arrivarci
Ma di arrivarci e di poterci stare in contesti che sono costruiti allora misura perché quei contesti nei quali oggi muri dobbiamo vincere la sfida non c'è niente da fare sono contesti costruiti nel tempo a misura di uomini e le donne e gli uomini non sono se non sono uguali sono differenti stanno al mondo in maniera differente differente non lei la rivendichiamo questa diversità pensiamo che questa diversità sia una ricchezza
Pensano che questa diversità faccia bene a tutti non soltanto alle donne che affermare un mondo a misura di donne e di uomini
Significa affermare un mondo più giusto per tutto e per tutti e questa la più grande sfida che oggi ne abbiamo da quell'insegnamento che c'era in Cina ancora oggi allora
Mi sento di dire
Le i temi che ha trattato il testo sono oggi forse in gran parte da tanti punti di vista risolti no al rapporto col movimento dentro fuori ci si confronta mai fuori fuori dentro e dentro e ci e le donne sono state allora nello di congiunzione le donne socialiste sicuramente la ricongiunzione sfidando
I e poi tante volte avendo una resistenza ma ancora oggi ce l'abbiamo questa resistenza io penso al mio partito faccio l'anello da dentro o fuori da a fatica molta fatica pence parlo del mio ovviamente conosco meglio faccio molta fatica e ancora c'è però diciamo con come dire abbiamo un po'risolto il tema del dentro o fuori guardiamo al movimento con rispetto riconoscendone l'autonomia
E ci poniamo come attenti interlocutori come perché quel movimento scelto anche no adesso anche per mantenere forse una approccio più radicale un approccio non sempre costruttive non so se aggressivo qualche volta è stato anche distruttivo però secondo me è servito anche a sputare quindi credo che ognuno nel proprio contesto nel proprio ruolo possa fare reagire in maniera differente quindi io penso che da questo punto di vista le abbiamo un po'questo risolto così come la necessità di leggi speciali sì no
L'abbiamo l'abbiamo risolta perché abbiamo detto è uno strumento per arriveremo al punto di non averne più bisogno fino a quando non ci arriviamo utilizziamo gli strumenti quando poi abbiamo cambiato i modelli criteri d'accesso al contesto e saremo in condizioni effettivamente paritarie di giocarci la partita non avremo bisogno
Di leggi speciali abbiamo bisogno di luoghi dentro i partiti autonomi delle donne anche questo è stata una discussione viva nelle donne socialiste autonomi separati non separati
Io per esempio sono sempre stata sostenitrice della necessità dell'utilità chiude la necessità di un nuovo autonomo di elaborazione non di e di elaborazione se mi permettete anche di conflitto io credo che la parola conflitto possa essere e scoperta come come con la carica positiva agli eccessi a citare il conflitto nel conflitto si cresce in un conflitto fatto diciamo con gli attacchi con schiettezza
Legato comica battaglie giuste ci sta ci sta tutto mette in campo la forza l'energia della delle tue convinzioni e si cresce si cresce insieme io e il mio partito penso progetto conflitto tante volte per difendere i diritti
E le posizioni delle donne e della loro autonomia e secondo me questo è sicuramente un bene ma ripeto e chiudo credo che la battaglia
Più importante che ereditiamo anche da questo
Come dire da questa storia che c'è stata raccontate mi ha rincuorato perché perché io credo che in quel tempo questo diciamo che è stato il mio pensiero almeno leggendo questo libro
Ovviamente oggi stamattina proprio intervenendo all'audizione in Anco missione con la ministra Gelmini sulla crisi delle se cioè sulle riforme costituzionali i nomi sono incisi siamo interrogati tutti sulla necessità di ridare linfa ai processi democratici
Dato dell'astensionismo quindi la crisi dei partiti la la crisi dei partiti e parte di questa crisi l'avevate rappresentanza così come l'abbiamo conosciuta e la crisi della democrazia no nel nostro Paese
Quindi questa storia racconta in realtà come dire un una storia di un pezzo di di di di come ha detto giustamente Stefania del partito e attraverso la storia di quel partito anche la storia del Paese ma erano momento storioni quali partiti erano protagonisti assoluti
No soluti della scena politica e dei processi democratici quindi come dire in dico e da quella storia io attingo a piene mani per imparare indipendentemente da indipendentemente dal fatto che poi con i risultati sono arrivati a Roma quella pratica politica insegna insegna tanto una come mi che arrivata dopo mise scritta credo la prima volta negli anni novantacinque novantasei a un partito quindi molto dopo ecco io dico che Sand se dovessi dire di questo libro cosa mi resta
Mi resta la consapevolezza della giustizia di una battaglia nella quale io credevo ma mi ha rincuorato ritrovarla anche nell'insegnamento di quelle donne di quella militanza di quel partito che poi devo dire forse addirittura ho trovato ecco io che sono abituato a dire il conflitto
Addirittura parole tanto severe nei confronti anche no perché va alla fine il giudizio
Insomma e critico almeno critico nel tono sulla incapacità però io riconosco da donna di che non appartiene a quella sera politica
Il Partito socialista tutto sommato è stato avanguardia rispetto ad alcune battaglie o giustamente viene riconosciuta ricordato a Bortot divorzio cioè alcune grandi battaglie sono state battaglie innanzitutto
Della Partito Socialista e credo che questo vada ovviamente ampiamente riconosciuto lo dico da donna di di sinistra quindi che a partirà un'altra cioè il nostro partito su alcuni temi è stato addirittura è un insegnamento che dicevo viene viene dal fatto che tante volte questo le donne secondo me lo hanno capito prima lo capiscono ancora oggi
Che dalle le donne si mettono in sintonia con quello che si muove fuori dal Paese molto spesso quello che si muove fuori dal Paese e più avanti di quello che si muove dentro le forze politiche
E dentro le istituzioni e le donne con la loro forza e con la loro capacità di leggere di più e meglio quello che sino a quel
Cioè prezioso quel dentro fuori riescono a portare dentro le istituzioni e dentro i partiti battaglie importanti come dire fanno avanzare
Questa diciamo queste la sfida dell'avanzamento per me sta adesso in questo in una maggiore consapevolezza del fatto che a cambiare debbano essere i modelli cioè non non più non più non più le regole soltanto per arrivarci quelle ce le abbiamo non più soltanto il ministro ha materialmente modelli per questo ci vogliono più donne che esercitano un ruolo da protagonisti dentro le forze politiche dentro che processi decisionali dentro quelli che decidono e per questo io saluto con favore due leadership femminili però la sfida entrambe
Di prova essere imparziale entrambe e il fatto di dire
Loro ci sono arrivate ma devono costruire insieme le regole perché tante altre donne ci possano arrivare proprio come hanno battagliato quelle che sono state prima
Grazie alle quali io credo che queste donne sono arrivate bisogna riconoscerlo perché la storia come dire un anello no è un anello che si tiene all'altro loro hanno costruito le condizioni perché queste due doni ci arrivassero queste di oggi che sono ai vertici una del governo e l'altra di del principale partito di opposizione devono avere sulle loro spalle io credo e mi auguro che il sentano sulle loro spalle
Proprio questa grandissima enorme sfida cambiare descrivere i modelli modelli anche di gestione della cosa pubblica nei modelli penso per esempio che ne so l'organizzazione del lavoro ai tempi del lavoro al i criteri di progressione di carriera perché sono tutti i modelli costruiti a misura di uomini che continuano ad essere modelli respingenti inospitali
Difficile per le donne oggi troppo ancora difficile per le non per questo arrivare non solo perché ci sono i carichi di famiglia ci sta questo ancora ci stava l'abbiamo risolto ma non è soltanto questo è che questi modelli sono ancora costruite a misura di commi e ripeto
Un mondo costruito a misura di uomini e di donne e misura un mondo sicuramente più giusto per tutti sono dicevano le donne socialiste che lo possiamo dire né oggi con convinzione questa è la vera sfida che abbiamo davanti e questo libro sicuramente cioè tutte queste convinzioni grazie grazie Valeria
è importantissimo altri
Arbitraggi arriverei ad abitare hanno spaventarci del conflitto perché altrimenti non andiamo da nessuna parte no l'agitazione sterile mandasse
Nessuno di noi lo può pensare ma il conflitto
E inevitabile io se siete d'accordo
Procederei con alcuni interventi domande in modo da far chiudere Ammar tam perché mi pare la la maniera anche più più utile per tutti quindi che dal tanta Fiorenza
Perché le avevo chiesto di di venire appositamente perché ha scritto un bellissimo libro sullo stesso
Al momento poi qualche domanda o o o rapidi interventi in maniera che così come nello stile di noi dopo ogni rete donne e anche delle amiche anche personale
Del lusso delle persone che sono qui presenti con cui siamo abituati a lavorare Marta dirà delle cose ma non faremo delle vere e proprie conclusioni perché non c'è nulla da concludere non siamo alla fine di nulla stravolgo sofferenza
Buonasera a tutti ha tutte rendo omaggio a Marta gli occhi ho rivisto dopo tantissimi anni alla Commissione nazionale parità e quindi torno di nuova Elena Marinucci
Che diciamo la istituita e Larisa un baricentro per tutte noi le donne che io ho conosciuto in quegli anni le frequento ancora condividiamo ancora stessi valori stessi ideali ma Elena Marinucci per me è stata per il viaggio nelle donne socialiste fondamentale perché negli anni novanta anni incaricò di redigere di curare il rapper in The della difesa delle lavoratrici
Fondato da Anna Kuliscioff e poi per motivi di salute lascio dopo pochi anni e che è stato un periodico nazionale delle donne socialiste quindi di un'importanza incredibile ecco e lei printer ha curato da Giulio Polotti che è stato quello che ha fondato a Fondazione Kuliscioff quindi proprio per me è un omaggio alla perspicacia della senatrice Marinucci che ha sostenuto anche delle lotte notevoli ricordo l'attacco quando sostenne la r u quattrocentottantasei la cosiddetta pillola del giorno dopo
E quindi è diciamo ha sostenuto tante lotte come Anna Maria esaustiva ricorda benissimo e e nel mio e quello fu un viaggio incredibile per me
Queste donne socialiste che considerano modelli non datati proprio completamente fuori da una dimensione temporale
Per la loro modernità intanto il partito socialista fa il primo partito di massa
E loro dovevano confrontarsi non leggendo i sacri testi perché molte di loro non li conoscevano proprio il capitale era ancora edito in lingua e molte delle Socialisti italiani certamente non conoscevano i testi in lingua originale e quindi le hanno accusate di essere delle socialiste sentimentali e meno male
Che erano socialisti sentimentali perché loro erano attaccate come militanza al senso della vita quotidiana le rubriche della difesa del lavoratrici perché lo vuole leggere sono proprio il racconto di ciò che le donne erano e facevano e di ciò che le donne soffrivano
Quindi c'è lo scontro proprio con quando noi diciamo patriarcato ecco sta lì
Lo scontro di queste donne ma anche la loro incredibile capacità
Di ribellione anche organizzativa Argentina Bonetti Altobelli che peraltro avevo un marito incredibile che era quello che siccome lei ha avuto questa carica di presidente della Federterme Ra disse a lei no tu continua a fare politica ai figli alle figlie vado io
No un uomo proprio non so veramente fuori
Per dai canoni del tempo lei aveva ventisei mila iscritti alla Federterme sta e il loro essere fuori dai canoni
Diciamo Anna Franchi voglio ricordarla perché Anna Franchi che aveva avuto un marito mi hanno dato anche possibilità di rileggere la storia della violenza domestica
Anna Franchi era stato sposata minorenne è un musicista tanto romantico tanto bravo peccato che la picchiava
E quindi lei
Al Teatro Politeama che non esiste più al Livorno ai primi del Novecento io voglio ricordare il suo coraggio raccontò la sua storia personale
Davanti al pubblico esterrefatto diciamo di Livorno
Voglio ricordare a Carlotta Clerici
Emilia Mariani a cui la difesa delle lavoratrici dedica un'aperta
Però morta una delle due e lei ricorda come coppie di fatto come compagni unite da ideali e da Comuni intenti
Nella diciamo nel primo Novecento nella prima metà primo ventennio del Novecento voglio ricordare i due anni
E cioè Anna Maria Mozzoni Anna Kuliscioff
E perché sono emblematiche proprio di due modi di pensare intanto Anna Maria Mozzoni non era nel comitato provvisorio quello di fondazione del Partito socialista nell'ottocentonovantadue era nel comitato provvisorio non la troviamo in quello definitivo perché lei aveva un'idea molto precisa e cioè che la politica di partito avrebbe ridimensionato
L'attenzione al genere e quindi si era tenuta più fuori Anna Kuliscioff noi dobbiamo Alley un astro pinci Alizée azioni assoluta quadri lingue quattro lingue
E quindi critica sociale famoso famoso uffici di critica sociale certo che apriva le finestre sulla politica internazionale ma che avrebbe tradotto se non lei
Lei che riesce a trasformare l'esperienza del terrorismo a strappare il libretto all'università al Politecnico di Zurigo che era l'unico che ammetteva le donne a lei che aveva sperimentato la clandestinità alle che alle diciamo quando andavano nei congressi è rimasta famosa quando dei compagni chiesero magia quella bella signora bionda perché l'annotazione sulla aspetto fisico delle donne è una cosa che è rimasta proprio inalterata nel tempo lei dice io non sono la signora si nessuno io sono Anna Kuliscioff e la sua grande autonomia e generosità perché quando lei studia Napoli per laurearsi in medicina si ammala anche perché noi i soldi e non li voleva da Andrea Costa primo deputato socialista eletto lei si dedica alle febbri pur per altri che uccidevano una immensità DC partorienti ecco voglio ricordare la sua grande generosità il fatto che le degli ideali si anca malata e che lei ha proposto e qui chiudo ma questo va ricordato non lo ricorda ma nessuno
La prima leggi l'unica del governo liberale italiano prima di quello fascista
La legge sul lavoro delle donne dei fanciulli un immenso lavoro fatto dall'associazionismo di Area e dal partito
E qui la ricordo per la grande strani azione io ho pensato spesso al suo dolore una che arriva promosso la legge che aveva girato da eccetera
Come parteciperà discussi e non partecipa perché lei partecipa dalla tribuna non potendo parlare perché le donne non erano nelle Aule parlamentari
E la legge sul lavoro delle donne dei fanciulli è un gioiello di modernità anche se poi nel compromesso parlamentare qualcosa si perde ma gli interrogativi che si sono poste le due anni cioè Anna Maria Mozzoni Anna Kuliscioff sono queste e cioè la tutela la tutela di un sesso debole che
Diciamo è rimasto per decenni no e quindi alle donne socialiste rendo
Grande omaggio
Perché sono state quelle che per prime hanno fissato le regole della politica e hanno in parte inventato il lessico della politica per lo stesso suppergiù stesso loro genere
Quindi grazie grazie Fiorenza brevissima allora io no colgo l'occasione per dirvi due per darle Dual form per dirle due cose rapida la prima e che presenteremo saremo al prossimo incontro Dino rete donne il dodici presentando un bellissimo manuale di Fiorenza sulla storia del pensiero politico
E la questione delle donne la questione femminile siccome noi siamo abituati a farci del male perché non siamo una Rete come le altre l'avete visto Pucci o che lasciamo non cresciamo ma siamo fatte così
Per farci del male fino in fondo abbiamo diviso pure i secoli facciamo un incontro sul sei e il sette per cento un incontro sull'Ottocento perché come dire possiamo banalizzare tutto però non è il nostro intento la costruzione della democrazia
è un processo serio l'origine del pensiero politico
E in cui come dire la politica manifestano proprio autonomia ma insomma non voglio anticipare nulla è un periodo che merita una riflessione Hassen abbiamo anche una responsabilità per le persone che ci hanno accompagnato finora che ci accompagnano ancora
Elena Marinucci all'inizio di novembre tre donne e la straordinaria Marisa Rodano che adesso fa un po'fatica non non riesce più a venire
Daniele agli altri che mi guardano tutte Maria Grazia insomma la la conoscono lo stanno ma noi rete donna Irma non l'ho proposta da sola lo promossa con Marisa Rodano Benedetta insomma su tutte amiche
Di Marisa e noi non dico che vogliamo completare il percorso ma vogliamo portare a casa qualche risultato perché non è che semplicemente rendiamo omaggio a queste donne Elisa insomma realtà mica lo sa
Abbiamo avuto il privilegio di averle con noi e dei privilegi nella vita bisogna essere consapevoli altrimenti e come averli sfiorati ma nonno
Vissuti ora Marta preferisce intervenire subito perché è stata stimolata prego
E la protagonista vera della giornata di oggi poi dopo vediamo se abbiamo il tempo per qualche domanda intervento
Però
Grazie a Marta non solo Perilli però ma anche per aver sollecitato questo incontro che senza di lei non ci sarebbe stato e che comunque diffonderemo anche nella registrazione che sarà prodotta
Grazie
Allora come al solito quando una persona interviene per ultima viene come dire messa a dura prova perché uno si prepara una scaletta
Vuole dire determinate cose e poi come dire gli interventi che ci sono prima mettono in in chiaro una serie di tematiche di questioni che la spiazzano
Ma devo dire mi hanno spiazzato in modo positivo nel senso che splendida relazione
Che sono state svolte fino adesso non solo e e ringrazio chi le ha fatte perché dimostrano cosa abbastanza rara devo dire in alcune circostanze di avere letto il libro quindi grazie di averlo letto e di averne colto le motivazioni per cui è stato riproposto e per i contenuti che sono scritte
La cosa il poi scusate una cosa volevo dire non vorrei parlare fare il nome di donne
Perché al di là di quelli che sono stati fatti importantissimi e che ritroviamo frequentemente citati eccetera ci sono state centinaia di donne di cui non si conosce il nome e che hanno lottato quanto è forse più le altre quindi io come dire nonna non vuole ricordare sempre le stesse e fare un elenco dei donna
Esso divenne mente presepio Maria Magnani Noja che una grande donna socialista e che nessuno nomina mai quindi ecco
Voglio dire bisogna anche avere
Dopodiché voglio spiegare anche perché
Ho riproposto la edizione nella collana che dirigo la riedizione di questo di questo libro
Perché essendo stata io uno UNESCO
Niente del Partito Socialista di essere preoccupata sempre di donne e poi uscita una volta da quella drammaticamente da quella che era la mia casa ho continuato comunque perché poi quando uno si forma
E si forma non è approssimato e quindi ho continuato le mie battaglie negli spazi che ho potuto ricoprire
Nelle situazioni che mi si sono che mi si sono posti e via via nel tempo
Nel nel
Seguire l'andamento della fra virgolette questione femminile mi sono resa conto che è vero che nel tempo si muovevano una serie di questioni ma
Ha modi sporta una volta una cosa una volta un'altra eccetera ma mai all'interno di un Progetto
Il progetto che invece ha sempre spinto le donne socialiste in una direzione sempre in modo come dire unitario sempre con grande generosità e con grande spirito di sacrificio
Quindi mi sono chiesta e oltre a questo voglio dire anche che avendo io un sito web e
Rivolto in particolare alle alle donne alle loro politiche ha come dicono la società e la cultura
Ho ricevuto spesso negli anni ormai questo sito a quasi vent'anni negli anni ho ricevuto richieste da parte dei giovani ricercatrici di studentesse universitarie che volevano svolgere delle tesi in questa direzione
A chiedermi se io avessi potuto dare loro del materiale pecche
Non l'ho trovato hanno ora quando il web per nonché i danni della ricerca determinate cose è un vuoto che va colmato
Perché oggi come oggi l'informazione sulla guerra è quella che fa testo nelle giovani generazioni
Allora naturalmente ho detto ma caspita possibile che questi anni non siano come dire documentati
E quindi l'idea di riproporre la lettura di un libro
Che al di là delle date
E al di là dei nomi che riporta a la unicità di essere la testimonianza diretta delle protagoniste dell'epoca
Cioè quando noi leggiamo la storia leggiamo dato eleggiamo avvenimenti è ma i protagonisti non li conosciamo
Nel caso di quelli però è stato scritto mentre si era facenti funzioni di donne di partito donne di lotta eccetera quindi
Mi rendo conto anche che è stato colto questo questo spirito tant'è vero che è stato detto più volte anche dalle relatrici
Lo spirito che ha guidato questa progettualità ritorna il socialista innanzitutto facciamo vorrei fare anche una riflessione che nel movimento
Operaio la questione femminile e quindi nelle forze che lo rappresentavano dall'Ottocento in poi
Lei donne venivano come dire considerato che sono nell'ambito del mondo del lavoro
Ecco tutto ciò non sono state mai difesa abbastanza nella fase dopo poi c'è stata la guerra e e e via di seguito successivamente
Lei politica deve Doriano sia dalla sinistra per quanto riguardava appunto la questione del lavoro dalla destra per quanto riguardava la famiglia la cura e e quindi occorre un'altra visione totalmente opposta
Al centro la il Partito Socialista a Nesi o meglio le donne del Partito socialista hanno fatto sì che il partito mettesse al centro per la loro azione i diritti e per quanto riguarda le donne e dire che le donne avevano diritti significava come dire ampliare le politiche del partito stesso ora che questo non abbia avuto delle ripercussioni delle resistenze anche delle minacce stipuliamo state al vostro posto eccetera
Non posso negarlo tant'è vero che nelle ultime nel libro emerge anche è e libro esce fuori dallo scoramento di queste donne quando non è potevamo più e abbiamo detto ma mettiamo su carta
Tutto quello che è successo mettiamo diamo a loro la possibilità di riflettere su ciò che è stato fatto
E ne emerge da un lato scelto una spinta in avanti e dall'altro anche come dire il dispiacere di Venere che tutte le questioni che le socialisti hanno posto in una visione amplissima di ampio raggio di ampio respiro
E di progettualità
Come dire politica verso uno futuro diverso
Che tutte queste cose siano rimaste ancora sul tappeto ora non voglio dire che non siano stati fatti passi avanti perché è socialista erano brave le altre non lo sono state ognuno ha fatto la propria parte
Ma la differenza qual è che le socialiste hanno seguito un Progetto in questo progetto si sono confrontate hanno lottato si sono come dire hanno portato avanti una una politica e quindi si sono mosse sempre kumite anche nelle differenze interne perché il partito socialista essendo un partito libertario
E come dire amante della del del dialogo della cultura altra eccetera accettava che all'interno di esso ci fossero anche delle opinioni diverse eravamo formati da diverse correnti
E le donne che ahimè ci sono sempre adeguato in politica quello che gli veniva imposto si dividevano in correnti
Ma sul progetto unico delle donne le correnti non contavano più perché quelli erano i tempi e le questioni delle donne dovevano affrontare e solo in una visione unica si poteva trovare la forza per combattere
L'altra cosa che le socialiste devo dire voglio sottolineare hanno fatto è stata quella di far sì che il movimento femminista
è stata una forse una delle più grande l'evoluzione del secolo passato
No è un come dire
Non si ponesse come qualcosa di diverso e come
E dirompente senza coglierne la positività fin dall'inizio sia approvato
A dialogare con Risso abbiamo avuto degli splende dei confronti Daniela sa benissimo quanto abbiamo dialogato in quel periodo
Anche scontrandosi fisicamente cioè le femministe e si sono opposte come dire come un'avanguardia
Di pensiero hanno portato hanno a hanno portato come dire dei lauro fatto della differenza di la libertà è personale eccetera dei grandi battaglie successive del noi poi abbiamo portata avanti anche oggi
Però hanno avuto il difetto dei pensarsi superiori
Alla alla alla da come dire al pensiero delle forze politiche non hanno mai cercato il confronto non è mai cercato il dialogo anzi il conto esattamente il contrario e socialiste
Che sono stati lungimiranti per molti aspetti
Hanno capito che è una battaglia un Progetto per essere unitaria doveva contenere queste differenze
Doveva dialogarci e dove era come dire rafforzare alcune richieste che per quanto è nota innovative dovevano essere presa in considerazione
C'è stato un grandissimo lavoro io ricordo per quanto riguarda il Partito Comunista la disperazione della bravissima
Adriana Sironi e quando doveva affrontare questi argomenti si disperava perché nel partito c'era lo strascico Isma'assoluto
E però ha sempre cercato di trovare poi un filo di comunicazione colma corno come quindi come dire siamo riuscite in parte a a ad agire anche insieme a loro purtroppo sono rimasta delle frange dico purtroppo perché i gruppi femministi oggi esistente che sono poi fra l'altro in cui
Ci sono donne di grandissimo valore a
Va alle donne per il femminismo le donne per l'ecologia le donne per queste alla fine però quello che a me pare magari mi sbaglio che parlano fra di loro questo che il lord in cui loro discutono e c'era poi doveva si rimpallano le loro riflessioni ma dove porterò
Io mi chiedo questo è lo pongo come interrogativo ovviamente perché chiaro era e quindi questa diciamo che un po'è il il motivo la motivazione
Che per di questa di questa ripubblicazione l'altra ed ultima domanda che pongo e mi pongo
Come se
Valutando che quelle richieste non si sono esaurite hanno trovato parziali risposte non esaustive e non concluse che ci sono una serie di legge in atto ma non vengono rispettate che ce ne sono altri obsolete che andrebbero migliorate
Che la questione femminile ancora esiste a livello nazionale e ancor di più a livello internazionale
Sei all'estero Soro certe situazioni possiamo non considerare tutto ciò facente parte di questo Progetto femminile oppure noi siamo noi e voi non siete neanche come diceva il marchese del Grillo cioè a questo punto le altre battaglie delle altre horror
Nel Diller Progetto delle donne
O noi abbiamo un progetto nostro che vale guidato sia eccetera ma si limita e diventa un po'i cui istanze possiamo dire
Quindi ecco tutte queste riflessioni queste battaglie
Come possono continuare il quale modalità con quale capacità di di raccordo c'è bisogno come diceva giustamente io sono perfettamente d'accordo è la senatrice Valente mi pare di un punto d'incontro in cui discutere tutte queste cose
Perché le discussioni ad personam non servano ci deve essere un raccordo una volta lo era la Commissione di parità pura vera aveva bisogno di essere rivisitata migliorate c'era però lo faceva da quando non c'è più il Ministero della parità non funziona più come tale è un'altra cosa è un ministero
Che fa altro non c'entra più niente con il discorso delle pari opportunità eccetera quindi ecco tutte queste cose su cui si devono riflettere scusate lo tirate fuori non c'entrano
Con quanto scritto nel libro ma e e siccome la storia appunto è stato anche detto non è una cosa fatta a quadrettini e mai un percorso che si unisce inevitabilmente mi viene da sottoporre grazie grazie
Allora
Grazie annata bellissimo intervento io vi voglio solo dire del nostro piccolo punto di vista
Agiamo portiamo avanti le cose che abbiamo detto trovate le informazioni su di noi su quello che abbiamo fatto sulle iniziative in corso
Sul sito di noi donne sezione nove rete donne ringraziando la direttrice di noi donne
Che Tiziana Bartolini troverete il video dell'incontro di oggi troverete link
Per il proseguimento Rispetto all'iniziativa conferenza teorico alone
Trovate le proposte di una delle tre donne sulla legge sul cinquanta e cinquanta insomma cerchiamo di proseguire è come dire anche con decreto come dicevamo prima
Finché i ladri rubano serve una legge contro i furti puoi pure noi
Un giorno sogniamo di non averne bisogno ma quel giorno non è domani io mi scuso molto con le amiche
Che non hanno o potuto intervenire fare domande eccetera
Ma preferiamo che non si sfilaccia e l'incontro di oggi e preferiamo andarcene tutti insieme e chiederei solo se siete d'accordo un intervento di due minuti e ad Anna Maria esausti a no non per fare bene perfetto no no volevo sapere se volevi intervenire e a Valeria Valente un saluto finale io come vi ho detto ad non propongo conclusioni perché proprio una scelta non abbiamo moderati lisci nei nostri incontri ma coordinatrice non c'è niente da moderare e non abbiamo conclusioni finali perché
Non servono
Io ho soltanto per dirvi grazie per dire grazie ancora si hanno idee che donna che ha l'autrice di questo bel testo Marta io credo che insomma questa testimonianza ma anche l'esperienza di oggi e questo racconto
Un po'rafforzino tanti di noi il percorso di tanti di noi la consapevolezza
Che proseguiamo
Un percorso ovviamente sapendo che dietro di noi ci sono dei giganti delle donne che hanno resistito tanto tempo pensiamo e anche noi dovremmo resistere provare in qualche modo a tramandare a chi verrà ancora dopo il percorso è lungo
Ma noi ci siamo e cioè proveremo a fare il nostro piccolo la nostra parte quindi grazie a tutti e buona serata