L'agenda delle riforme

Questo nostro articolato incontro ricco e articolato incontro arricchito soprattutto dalla
Tutta la vostra dalla vostra presenza
Buon pomeriggio
Benvenuti benvenute
A questo nostro
Pomeriggio che è dedicato a leopoldo Elia
E
Questo benvenuto e anche per me personalmente e anche per noi
Carico di emozione
Il professore Elia
Io annovero il professore Elia tra i miei maestri anche se non in senso strettamente disciplinare perché
Ha permesso
La la fine della collaborazione diretta con il professore li ha coinciso con il mio ingresso in università ha permesso di formarmi con me
Professore di storia delle istituzioni politiche in particolare di storia costituzionale che è una disciplina che tiene insieme altre discipline cioè la storia e qui ricordo
I miei maestri di storie Cinzio Violante Furio diverse e Claudio Pavone
E la scienza politica
Una scienza politica attenta al dato istituzionale
E qui ricordo c'era lui che Hermon e poi il il diritto il diritto costituzionale il diritto pubblico e qui ricordo appunto leopoldo Elia che non è soltanto maestro da questo punto di vista ma anche dal punto di vista della direi cultura civica e di quella tensione morale che sta dietro e sta dentro e che anima la cultura civica
E in questo lo ricordo insieme a Pietro Scoppola e a Camillo Ruini
E quindi oltre a questo diciamo così debito di riconoscenza che io Omo che tutti noi qui abbiamo vedo tanti colleghi tanti amici i familiari oltre questo debito appunto di riconoscenza c'è anche l'impegno a mettere a frutto
Questa questa grande testimonianza
E direi le il il tema il il lo strumento più significativo per definire proprio questo questo passaggio questo ponte questo frutto è il patrimonio librario che grazie a Marco Olivetti
La la la famiglia Elia ha deciso di donare alla nostra università
E su questa su questo patrimonio lo dimostra proprio la struttura de di questo pomeriggio noi vogliamo organizzare e sviluppare
Un percorso di approfondimento un percorso scientifico e culturale
E che sarà in qualche modo formalizzato con la costituzione di un centro di ricerche che dedicheremo alle o Poldo Elia e che sarà diretto con la partecipazione di tutti noi
Che siamo cultori delle delle discipline storico giuridico istituzionali che sarà diretto dal professor Alessandro Natalini
E quindi noi abbiamo pensato proprio a questo a questo questo frutto a questo frutto che poi si trasmette alle alle nuove generazioni e per questo motivo abbiamo anche pensato che il momento di riflessione che inaugura diciamo così questa
Questa Jam matura di riflessioni a partire dal patrimonio del patrimonio culturale sia aperto anche dalla partecipazione di giovani studiosi proprio perché proprio perché appunto
Le cose crescono nella misura in cui c'è un investimento per il futuro non siamo autoreferenziale
Faremo una una breve
Un breve momento formale ma prima di costruito formale vorrei dare la parola a Marco Olivetti ringraziandolo molto perché
Oltre che rappresentare
I nostri costituzionalisti La Russa a un gruppo di costituzionalisti e di studiosi di diritto pubblico
In particolare di di grande rilievo come avremo modo di vedere appunto è stato colui che ha reso possibile questo
L'acquisizione alla LUMSA del patrimonio librario di leopoldo Elia che vorrei naturalmente ricordare insieme con la signora Paola perché rappresentavano veramente
Una un'unità ecco un'unità di pensiero di lavoro di impegno e questo devo dire una testimonianza che arricchisce ulteriormente l'importanza della testimonianza
Ma
Ringrazio
Per me è un momento anche per me di emozione questo di oggi lo dicevo con Alessandra e Federica il giorno in cui abbiamo spostato cioè non non solamente c'è qualcuno che lo ha fatto fisicamente insomma abbiamo spostato i i libri dopo lungo Travaglio sul su che l'ho preparato mi ha spostato i libri dal dall'appartamento al secondo piano del saluto il professor Giuffrè Cabrera privato
Abbiamo giorni guardano sposato i libri qui abbiamo percepito che comma che quel luogo che aveva una sua sacralità per leopoldo e per paura in via in qualche modo veniva smantellato ma anche la soddisfazione di poter avere qui questo patrimonio bibliografico molto importante a me il rettore ha chiesto prima che
Di dare la parola ad Alessandra Federica
Di dire due parole io POR siccome professore gli è stato ricordato in vari modi negli scorsi anni
Anche in eventi cui con qualcuno partecipato anch'io e la sua traiettoria è stata ricostruita in vario modo come era necessario data la sua grande rilevanza in particolare rileggendo
L'aria questo scritto breve di Paolo ridurrà su sul profilo di leopoldo Elia studioso c'è proprio una ricostruzione l'itinerario culturale delle via costituzionalista per cui siccome il film è già stato fatto
Vorrei provare a ricordarlo con quattro fotografie diciamo così che però sono fotografie come fatte da me cioè quindi di quello che io mi mi sono miei ricordi personali
Di chiacchierate con lui
Che attraverso le quali vorrei ricordare alcuni aspetti della sua personalità del suo percorso prima fotografia diciamo così è una frase che lui mi disse una volta parlando della sua storia Dossetti mi presento a Mortati
Ecco mi sembra che questa frase sia abbastanza evocativa del suo percorso non nel quale
Come ha detto il presidente Mattarella in una ricordo di e di una insomma nel periodo immediatamente successivo alla sua alla sua scomparsa
Emerge bene questa questa inscindibilità diciamo così tra l'impegno politico e e l'attività di studio quindi Dossetti uno dei padri della Costituzione con cui via era in contatto per via Fuji mondo Fucci e
Per la collaborazione a cronache a Cronache sociali che lo presenta al forse costituzionalista più autorevole dell'immediato dopoguerra anche lui padre costituente di cui Elia e in sostanza allievo perché è vero che si è laureato con Gaspare Ambrosini
Alla Sapienza poi ha iniziato a lavorare con Vincenzo Guerini ma considerava fra Costantino Mortati suo maestro credo che proprio si possa ricostruire una come dire una un nesso
Pur con delle differenze ma insomma nel nel nell'impostazione metodologica dei due ecco quindi questo è la prima fotografia che mi viene in mente la seconda fotografia che mi viene in mente e sono le parole della signora Paola che un giorno mi raccontò parlando dei rapporti tra professore in via Aldo Moro
Quando doveva vederlo sapeva dove trovarlo cioè c'era una chiesa dove il professor la Aldo Moro si fermava nel suo itinerario
Per andare alla Camera o al Governo seconda dove si fermava non so se ammessa o a pregare la mattina loro usava ancora fare questo oggi separati che sono un poco diradate
E Elia sapeva che lo trovava lì e che ce l'aveva bisogno di parlare di anche negli anni immediatamente precedenti alla scomparsa di Moro
Lo poteva trovare tra l'altro commenta la signora Paola fu qui si vede come era organizzata la sicurezza perché questo evidentemente anche questo aspetto tragico e quindi di come sia stato possibile poi quello che è accaduto ma ecco questa seconda fotografia
Mi serve per ricordare questo rapporto inscindibile tra Elia e Aldo Moro nel senso che se all'origine ci sono Dossetti e portati poi in realtà la sua figura pubblica è stata per molti anni quella di essere il costituzionalista vicino ad Aldo Moro e poi negli anni in cui negli anni Settanta Aldo Moro diventa la figura
Questa figura singolare della democrazia cristiana che era in quegli anni
Anche un po'il costituzionalista ufficiale se vogliamo della democrazia cristiana prima dell'elezione alla corte costituzionale dunque e in queste cose appunto insisto sul
Ed essere pienamente studioso e un impegno politico continuo negli anni diciamo legato alla democrazia cristiana in particolare a quella che poi soprattutto dopo è stata definita la sua parte di di sinistra
La terza immagine si riferisce il terzo Flash si riferisce a un bigliettino di cui abbiamo già parlato che la Signorelli altro pone le carte del professore ma poi un bigliettino piccolo in cui c'era una riflessione abbastanza mi ha fatto con molto all'epoca che risale al periodo in cui il professore gli era giudice costituzionale in particolare dopo il mille novecentottantuno
Era diventato presidente della corte la sua come è noto è stata una delle non molte presidente lunga quattro anni uno dei pochi presidenti gli eletti come il suo maestro
Colui con cui si è laureato Ambrosini prima e mi pare non so se è stato Saglia che era nata dopo e lui in questo biglietto io non è che mi sarò imboscato
Qui alla corte costituzionale né questo questo bigliettino è interessante perché ovviamente viene dopo l'omicidio di Moro e quello di Barcellona perché se con Moro c'era un rapporto segnato forse anche un po'dalla distanza già solo di nove anni alla fine ma qui nove anni fornite sono molto pesanti perché quando loro cominciano a lavorare assieme Moro è ormai Mormon mentre Elia è ancora un professore di diritto costituzionale all'Università di Torino
Invece combacia detta a quanto ho capito dai racconti poi anche dalle testimonianze successive c'era proprio un rapporto fraterno che c'era anche con Alfredo Carlo Moro il fratello minore di di Aldo Moro che era più o meno coetaneo del professore
Questa domanda secondo me solleva molte riflessioni la lasci le lascio con ciascuno può fare le sue no
La quella sicuramente di fare il giudice costituzionale era una sua aspirazione ma lui percepiva che forse la prima linea era diventata sia spostata da un'altra parte non del settantasei ma negli anni in cui lui era lì
Esistente molto nobile che si ponga questa questa domanda che attualmente sicuramente non si era imboscato mi viene da rispondere però
Ecco qui vorrei dire una cosa no noi ricordiamo le persone anche in relazione agli alle cariche che hanno coperto però in realtà gli esseri umani si distinguono in due categorie coloro che sono mobilitati dalla carica coloro che mobilitano la carica
Leopoldo Elia apparteneva a questa seconda categoria Marghera leopoldo Elia indipendentemente dal fatto di essere stato giudice costituzionale mentre invece molte persone di vengono come dire accresciute nobilitate danno sicuramente grandi contributi dal fatto di essere di avere ricoperto quella carica no quindi la sua grandezza che che nell'ultima l'ultimo flash che ripeto sono dei flash e quindi ai flash non si può chiedere di essere un film e quindi non ho alcuna pretesa di competenza
L'ultima un ricordo del modo in cui noi siamo entrati in contatto io sono non sono rilievo
Del professore Elia nel senso accademico dei temi come neanche il professor Bonini ma come lui ho avuto il piacere di collaborare con lui diciamo nella fase corrisponde agli ultimi dieci anni la sua vita quindi novantotto due mila otto
Io con ovviamente io avevo letto varie volte avevo quasi una venerazione
Come sia forse solo per oggi sia solo per i grandi giocatori di calcio della propria squadra nove lungo come venerazione di questo tipo per l'uso degli atti però conoscevo esattamente come il centravanti della squadra
Per cui tifo
E e però lo conobbi perché venne a Tor Vergata dove io allora ero non mi ricordo se rotolando posto dottorando qualcosa del genere a presentare gli studi in homo onore Di Serio Galeotti un'importante costituzionalista della sua generazione qualche anno più grande che insegnò negli ultimi anni a Tor Vergata
E gli diedi un estratto come usava allora adesso son diventati elettronici allora erano fisici ieri un estratto perché mi ero appena occupato di questa riforma costituzionale sarà indiana che hanno introdotto l'elezione diretta del primo ministro
E lui mi fece mi chiamo qualche qualche giorno dopo qualche settimana dopo adesso non ricordo allora c'erano le segreterie telefoniche non c'era ancora e ci di cellulare quindi tornai a casa da Teramo dove all'epoca ero ecco il ricercatore a Teramo incontri otto mai a casa e sentì sulla segreteria telefonica la voce di Elia che dice ci sarebbe da fare qui di questo il modo in cui sono incontrato in contatto con lui perché lui voleva presentare un progetto di legge sull'elezione diretta del primo ministro siamo negli anni post bicamerale D'Alema
La Bicamerale si stava chiudendo e quindi
Si stava pensando come uscirne naturalmente questa era un'ipotesi la cito non tanto per parlare di me che non vale la pena ma perché questo indicativo del modo in cui il professore via affrontava in quel momento era presidente del set dei senatori del Partito popolare affrontava le questioni diciamo così
Tecnica in questo caso
Una questione costituzionale ma quando si occupava di un problema possesso perché se veramente occupato di una varietà infinita di problemi dall'energia nucleare alla RAI gli ha prestato le grandi questioni nel nostro dopoguerra quando lo faceva Luís
Contattava qualcuno che si stava occupando o che si era occupato di questo soprattutto se posso qualcuno c'era nel mondo della sua materia nelle materie vicine e quindi anche qui ancora una volta che si inscindibilità tra il l'attività scientifica e e la ricerca anche quella degli altri e spesso contattava persone che avevano trenta quarant'anni di meno come nel mio caso utopia esattamente quarant'anni meno del professore via quindi sapendo poi
Come dire
Lavorare con persone molto diverse ecco non so se queste quattro situato flash hanno dato un'immagine di quello che per me quanto meno sono fotografie mia e quindi con tutti i limiti del fotografo non del fotografato
Di di di quello che secondo me e leopoldo Elia è stato arrestato molto di più
E quindi
è stato qualcosa di veramente molto grande importante nella nell'accademia in particolare nel diritto possa nel diritto pubblico ma anche secondo me per i suoi studi di carattere storico alla sua sensibilità e e né nella politica
Della DC ma poi anche dopo la fine per centro sinistra del partito democratico fissato un uomo delle istituzioni quindi credo che questa scelta che la l'università fatto di accogliere la sua biblioteca per cui siamo garantisti medio-alta ho fatto solo da postino quindi
Di di di di di valorizzare questa idea della signora Paola quando seppe che io ero venuto qui e quindi associo subito
Il fatto che anche Francesco era stato collaboratore del professor Elia di donare alla LUMSA la sua biblioteca ecco insomma è una cosa che secondo me ci impreziosisce
Culto la nostra la nostra università e e ci dà un impegno a a lavorare per per fare del nostro tempo che è tanto diverso secondo me
Sia dall'epoca che lì che gli ha vissuto da democristiano ma anche ormai da quella successiva siamo veramente in un altro tempo ma di valorizzare diciamo così il metodo le convinzioni d'ispirazione che Luís in quel tempo ha avuto nostro è diverso e quindi vi ringrazio
La serie di Taodue gravi parole
Anche a nome di mia sorella critica
Nel ringraziare tutti voi di essere venuti quindi io e mia sorella siamo molto grati
Il terzo aspetto
Ancora mi sentite scusate io non sono molto abituati pubblica
Alle mia sorella Federica ed io siamo molto grati a all'Università LUMSA in particolare al Rettore il professor Francesco Bonini al professor Marco Olivetti
E alla dottoressa dottoressa Milena Marini hanno per averci offerto la possibilità di donare il patrimonio bibliografico che nostro padre ha costituito nell'arco della sua vita
Questo patrimonio rispecchia gli ambiti d'interesse di papà soprattutto verso la dimensione storica e comparata del diritto
Senza la generosa disponibilità della LUMSA e senza il costante impegno di Marco Olivetti
Non saremmo mai riusciti a portare a termine il progetto avviato da nostra madre combattuta tra il desiderio di dare una seconda vita i libri che tappezzavano le pareti dello studio di papà
E dispiacere di privarsi di quella di vietare cala all'è molto cara ne era stato organizzatrice e mediatrice era lei che papà chiedeva di recuperare quel determinato volume o articolo utile per la ricerca del momento
Con le rendere fruibile anche più giovani questo patrimonio librario ricco di volumi questi lati e di non facile reperibilità si compie un percorso iniziato da nostra madre con la donazione delle carte all'archivio storico della Camera di deputati di cui è stato pubblicato l'inventario nel due mila e diciannove
Vorrei concludere questo mio breve saluto leggendo Ritratto di mio padre scritto da Carlo Mezzanotte
Che come sapete è stato suo allievo e che in questo scritto ha colto perfettamente l'importanza che la carta stampata
Aveva nella vita quotidiana di mio padre penso che chi l'ha conosciuto passa veramente rivederlo ritrovarlo in questa descrizione grazie ad Alessandro Pace aveva avuto l'opportunità di frequentare Elia nelle riunioni della redazione di giurisprudenza costituzionale quando ancora insegnava diritto costituzionale a Torino
Quel suo procedere ieri è un po'sbilanciato a causa della grande borsa che era salito a recare con sé dalla quale sfera interi pacchi di quotidiani italiani e stranieri fogli di appunti riviste e libri era per un giovane un ammonimento il costituzionalista aggiornato informato e conosce le lingue
Le pagine di quei libri sebbene acquistati di fresco o da poco ricevuti in omaggio erano già tormentate da sottolineature appena gli appunti erano scritti alla rinfusa su buste usate
La selezione la raccolta delle notizie di stampa avvenivano con una destrezza che rivelava un'antica consuetudine
Un rapido piegare il giornale per gli strappi decisi lungo le chianche accuratamente affidate con le dita per separare di netto dal foglio l'articolo che lo interessava e continuando a parlare ad ascoltare durante quei colloqui la profonda cultura si riversava in ogni discorso in un eloquio piacevole intervallato nelle bravi frati di ascolto da sonori sospiri
Che mettevamo assaggiando sino a fronte e che potevano significare assenso o dissenso a seconda dell'intonazione
Mostrare una conoscenza minuziosa delle vicende politiche quotidiane che richiamava con fugaci eterne non sempre chiare allusioni
Grazie allora direi che adesso simbolicamente
Ci consente consegnano all'Eur apparsa una cosa arcaica ci consegnano due volumi uno diciamo così è un classico del diritto italiano l'altro
Un una raccolta di interventi di leopoldo Elia più
Di qualcuno militanti più ciclicamente motivati questo punto credo sì
Possa essere se io di questo impegno che tutti noi ci ci assumiamo che anche gli studenti si si assumono proprio di sviluppare ulteriormente questo questo magistero
Affluire sfida che narrante anche anche un profilo penale il realmente no allora grazie io volevo dar spunto anche delle persone di alcune delle personalità che hanno dato la loro partecipazione a questo a questo nostro incontro a partire dal ministro per le riforme istituzionali
E la semplificazione normativa la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati e diversi i giudici costituzionali oltre Ortis colleghi e ora appunto abbiamo questa
Abbia a a fianco questa questa riflessione collettiva non senza aver reiterato anche il nostro ringraziamento alle bibliotecarie della università
Parteciperanno voi al ad un'icona l'annuale incontro in dote colonia universitaria che si tiene annualmente a Milano alle Stelline proprio anche sul tema dei fondi di personalità nelle indotti che italiani sentiamo corrispondenti chi ha ricordato di salutare anche il professor Manzella e tutti gli altri qui presenti ora il rito il decano dei nostri costituzionalisti professor Angelo linea
Buona sera tutte
Rinnovato saluto come sapete questo pomeriggio affrontiamo poi in termini concreti alcuni temi cari ai costituzionalisti e che richiameranno ancora una volta non sa a memoria la figure professore Elia
In questa prima fase abbiamo chiesto a tre giovani studiosi di presentare brevemente quali sono stati appunto le riforme che nella scorsa legislatura sono state introdotte nel nostro ordinamento costituzionale quindi inviterei qui il dottor Bonini il dottor Fricano e il dottore in Vellone
A prendere posto
Insieme a me
Iniziamo da queste riforme cosiddette puntuali no queste riforme che hanno caratterizzato la diciottesima legislatura e che vengono dette puntuali perché parrebbe che soltanto attraverso un approccio puntuale alle riforme costituzionali sembrerebbe punto che si possa ottenere un risultato favorevole ecco questa puntualità delle riforme costituzionali e tutta da studiare da da come dire da commentare quasi che appunto la costituzione fosse un'entità puntiforme in realtà sappiamo bene che le norme hanno un carattere complementare dunque non è agevole immaginare che possano esaurirsi in una lettura puntiforme però tuttavia queste riforme le abbiamo alcune come sentiremo molto minute altre lanciano appunto prospettive e come dire chiavi di lettura che potranno essere poi nel tempo meglio apprezzate
Allora
Iniziamo come da programma il primo intervento spetta al dottore in Bellone
Che uno studioso cultore della materia qui alla nostra università diritto costituzionale italiano e comparato Alloni spetta il commento sulle leggi costituzionali numero uno due mila venti
E numero uno due mila ventuno
Che riguardano come ben sapete la famosa riduzione del numero dei parlamentari
Ciascuno di voi ha dieci minuti fatti abbiamo detto che si tratta di brevi flash sull'argomento ma servono anche perché in quest'aula non ci sono altre Sperti studiosi del diritto costituzionale
Ma anche giovani studenti che hanno intrapreso quest'anno il percorso di studi giuridici e quindi si trovano alle prese con lo studio del diritto costituzionale dunque questo momento anche formativo oltre che celebrativo prego tra produttori un bellone
Allora io parto proprio
Per cui
Allora io mi riallaccio per descrivere molto brevemente le prime due riforme della passata legislatura mi riallaccio proprio a questo discorso delle riforme puntiformi questi piccole riforme e in possiamo dire innanzitutto che questi primi due leggi costituzionali sono frutto sono la conseguenza indiretta se vogliamo di tutta la lunga serie di fallimenti insuccessi in materia di riforme istituzionali che ci sono stati nei decenni precedenti o in che senso in due sensi
In primo luogo indubbiamente dalla Commissione Bozzi all'ultimo o progetto di riforma la riforma boschi Renzi
Tutti i caduti per motivi diversi ma comunque ricollegati ad un fatto ovvero facevano erano dei grandi progetti di riforma
La teoria la tecnica il metodo delle macro di Matt progetti delle grandi riforme istituzionali ecco il legislatore della diciottesima legislatura prende atto che questa strada forse non paga
è opportuno un quindi un cambio in cambio di rotta
E procede appunto quello che dice il professore una strategia diversa riforme e piccole molto più circoscritte che riguardano uno questo quell'articolo questo quel comma
Quindi ha un atteggiamento sicuramente più pragmatico e per alcuni anche più in linea con lo spirito dell'articolo centotrentotto
Sulla revisione della Costituzione
Il qual è il secondo senso in cui possiamo dire che questi prime due riforme costituzionali sono frutto di vari insuccessi precedenti beh pensiamo al referendum del quattro dicembre due mila e sedici per la seconda volta il corpo elettorale bocciò
Un progetto di riforma che prevede la trasformazione del nostro sistema bicamerale quindi c'è adesso la presa d'atto che il bicameralismo paritario e la nostra realtà ho qui è evidente che dobbiamo fare i conti e probabilmente dovremmo fare anche ancora per un un bel tratto di strada
Ecco in questo senso diciamo che questi due riforme sono frutto dei fallimenti precedenti
Peraltro per queste riforme vale una riflessione comune
Ovvero
Tutte e due erano contenute eterno elemento pressoché costante nei precedenti Progetti ripeto
Dalle Commissioni bicamerali anche alla alla legge alla alla riforma boschi Renzi però perché questa volta hanno avuto successo in passato no per il discorso che dicevamo prima perché vi è stato un cambio di strategia questo atteggiamento più pragmatico ha per
Messo l'approvazione di questi di questi due Nini riforme proviamo un attimo però di dirle un una per una sarò molto breve
Io mi concentro sostanzialmente su quelle che sono le ragioni che hanno indotto il legislatore ha promuoverle poi approvarle
Per quanto riguarda la prima il la prima legge posizionare quel due mila venti quindi il taglio dei parlamentari
è una piccola riforma però sulla quale si è concentrato un dibattito molto vivace su due aspetti prevalentemente uno proprio sulle ragioni che hanno indotto il legislatore costituente costituzionale ha a intervenire
Due sugli effetti di questa riforma
Sotto il primo profilo beh indubbiamente se ne andiamo a leggere le reazioni che accompagnavano i progetti di legge
Vi è l'idea di allineare il le dimensioni il Parlamento italiano a quelle che sono le altre esperienze degli altri paesi ma una lettura comparata chi sia non superficiali soprattutto non di parte
Fa emergere un elemento non vi è un parametro non vi è un criterio oggettivo che descrive il rapporto tra le dimensioni il Parlamento qui il numero degli eletti il nove e il le dimensioni del corpo elettorale
La seconda motivazione la razionalizzazione della spesa pubblica
è opinione abbastanza condivisa che da qualsiasi parte la si veda questa motivazione è la più debole e la più difficilmente giustificabile
Indubbiamente è una risposta sbagliata ad un'esigenza un'esigenza sacrosanta esigenza concreta
Rischi anzi rischi si rischia il contrario si rischia come dire Angiari un boccone nelle Fawzi dell'antipolitica dell'attacco la casta quindi dichiara diciamo così seguito ad una lettura populista di un problema che di un problema che è un problema concreto terza motivazione
Garantire e assicurare l'efficienza del Parlamento ok giustissimo
Ma qua sorge una domanda Che bio Pora domanda che cosa intendiamo per efficienza
Dobbiamo interna come un'efficienza operativa come un'efficienza con una capacità operativa quella capacità decisionali un meglio come la capacità di rappresentanza di rappresentare il corpo elettorale
Pochissimo parlando dell'organo rappresentante per antonomasia e questo è il secondo aspetto che deve essere più di vent'privilegiato però il legislatore ha voluto dare seguito alla prima accezione
Ebbene a questo si può rispondere che non vi è un rapporto diretto fra numero di parlamentari e funzionalità delle Camere
Anzi il problema è magari su come sono organizzati i lavori delle Camere ok
Detto questo c'è anche un altro aspetto che sappiamo perfettamente che le Camere operano funzionano sulla base dei gruppi non sulla base dei singoli
Parlamentari
Per esempio come sono organizzati dibattiti in Aula
La questa ero lì tre motivazioni su cui il dibattito è stato ampio però c'è anche un altro aspetto che quello dell'ASP del momento conseguente l'approvazione la legge
Abbiamo detto una piccola riforma però potremmo definirla una piccola riforma con grandi conseguenze
Probabilmente anche in parte sottovalutate considerate che
Perfetto di questa legge è seduto mettere mano alla legge elettorale e poi e i regolamenti di Camera e Senato
Agli occhi infatti del cittadino comune può sembrare una semplice operazione matematica ma così non è
Per esempio per quanto riguarda i regolamenti di Camera e Senato il Senato è intervenuto proprio al termine dell'ultima legislatura queste state approvando una una serie di di modifiche al Regolamento per Regolamento non indifferenti
Esempio si sono ridotto il numero delle Commissioni permanenti in considerazione di un un diciamo così una platea più contenuta disegno di senatori la Camera anche intervenuta però intervenute ritardo è pervenuta all'inizio di questa legislatura e questo è stato un problema perché perché ha ha fatto sì che il buona parte degli affetti delle modifiche che peraltro sono molto più circoscritte rispetto a quelle del Senato entreranno in vigore con la legislatura successiva
Questo che cosa ha determinato ha determinato un visi allineamento fra le due regolamenti di Assemblea
Proprio nel momento in cui come dicevo prima si deve invece procedere verso preso atto di questo dica bellico paritario si deve procedere magari accentuando in questo senso
Per quanto riguarda invece la seconda legge costituzionale qui le motivazioni sono probabilmente più certamente più convincenti
Sostanzialmente sono quattro anche qui un un uno sguardo al dato comparato beh qui il dato è molto più chiaro se noi prendiamo tutti le assemblee legislative d'Europa ovunque il voto è dato a gli elettori che hanno compiuto diciotto anni tranne Malta e a Ostia sedici anni
Quindi qui c'è un dato chiaro anche se e sconfortante e quindi è una un'ottima motivazione per procedere in questo senso
Una seconda ragione e la presa di coscienza che la ratio originaria della differenziazione
Dell'elettorato ovvero di prevedere un elettorato più maturo sia in senso attivo che passivo per il Senato non ha più ragion d'essere quella visione dei costituenti di un Senato quale Camera di decantazione di riflessione di compensazione rispetto alla prima assemblea
Non ha mai prodotto diciamo così quel ragionamento una mai prodotto i frutti sperati ecco perché sin da subito si è proceduto con un progressiva assimilazione fra le due assemblee un riallineamento fra le due fra le due assemblee
E terza motivazione una questione di principio di equità nel momento in cui non ha più senso una differenziazione elettorato bene limitare il diritto di voto di quasi quattro milioni di giovani elettori non è giustificabile
Consideriamo che sono poi gli elettori che hanno una visione meno convinto teoricamente o tendenzialmente meno contingente quindi più proiettata verso il futuro
In altre esperienze si sta ragionando sulla diminuire il diritto di voto e essendo le sedicenni oppure l'esempio della Finlandia oppure un esempio passato del parlamento israeliano
Pensare a strumenti per rappresentare che coinvolgere gli interessi delle generazioni future o delle generazioni di più del generazioni più giovani
E arriviamo all'ultimo all'ultimo punto ovvero una questione di opportunità costituzionale molto semplicemente
In presenza di un vecchio verismo paritario con il doppio sistema di fiducioso due elettorati differenti possono produrre due
Maggioranza differente che è un rischio che va scongiurato
Grazie Marco per questa breve ma efficace ricostruzione un'altra espressione che viene utilizzata a proposito delle riforme puntuali e la manutenzione lo dico giovamento dei nostri studenti la manutenzione della Costituzione cioè l'intervento
Destinato non a stravolgere il quadro costituzionale ma manutenere alcuni aspetti che sembrano meritevoli di aggiustamenti come dire puntuali
Bene chiedere ora la parola a Paolo Bonini della Federico secondo di Napoli che invece ci introduce a un altro importante riformate colate di forma che forse tra quelle della scorsa legislatura e quella che ha una proiezione uno sguardo più lungo
E cioè la riforma introdotta con l'articolo con la legge uno due mila ventidue legge così vale uno due mila ventidue sugli articoli nove e quarantuno ambiente e generazioni future prego la parola al dottor Bondi
Grazie professore qui consentitemi di ringraziare la LUMSA il magnifico rettore professor Olivetti e tutta l'équipe o scientifica organizzativa per questo momento cui sono veramente
Onorato di parte di partecipare le questioni poste dalla legge costituzionale numero uno del due mila ventidue sono effettivamente molte
Mi pochi minuti fa a disposizione data anche la posizione di osservatorio privilegiato che ho avuto
Durante la la diciottesima legislatura
Mi soffermerei su alcuni elementi per evidenziare quella fine quella che secondo me la caratteristica fondamentale di questo intervento di revisione primina preliminarmente bisogna fa osservare che questa è la prima riforma cosiddetta perfetta diciamo della diciottesima legislatura cioè che è stata approvata con una maggioranza
Molto ampia che sfiora l'unanimità e che quindi non ha neanche posto il tema del referendum costituzionale
E questo come vedremo tra poco di vuol dire che tutti i gruppi non solo l'hanno votata
Ma fin dall'iniziativa l'hanno voluta infatti cominciando proprio dalla genesi del testo
La prima Commissione affari costituzionali del Senato lavora sull'esame congiunto di otto disegni di di otto disegni di legge di tutti i gruppi
Poi per ragioni
E e in in un ampio spettro diciamo di tempo in cui affronta diverse si trova insomma passano diverse maggioranze e in quel momento nella fase in cui addotta poi il testo si confronta sceglie di come modello l'impianto previsto dal DDL Calderoli
Che appunto era quello che prevedeva la modifica non solo dell'articolo nove ma anche dell'articolo quarantuno quindi un un'impostazione che veniva da lì anche se nell'articolo quarantuno prevedeva come limite solo la questione ambientale non anche la salute che invece entra nel testo
Su istanza della componente leu
Questo importante per cui le ricadute
Mentre gli elementi caratteristici dell'articolo nove della modifica articolo nove derivano da una ddl di Cinquestelle a prima firma Perilli l'Atto Senato dodici zero tre
E quindi non solo appunto l'ambiente le biodiversità agli ecosistemi ma anche la tutela degli animali e l'interesse
Delle future generazioni
Io mi mi limito a fare qualche piccola considerazione perché abbiamo poco tempo però cominciando proprio dagli elementi testuali
è per esempio interessante notare che il tema degli animali
è stato molto complicato perché appunto poneva delle delle questioni anche un po'di filosofia del diritto oltre che diritto costituzionale cioè sulla soggettività
E i cinquestelle erano irremovibili e mi sia nella fase di rafting sia nelle fasi successive del dibattito in commissione per temere lato delle animali allora fu l'intervento risolutivo di un Consigliere parlamentare che propose
Appunto di utilizzare la riserva di legge per in qualche modo separare il livello della tutela degli animali d'arresto degli elementi quindi dell'ambiente
In Costituzione sulle tema del delle future generazioni che è stato considerato piuttosto rivoluzionario nel momento di prima approvazione della riforma
Ricordo solo due passaggi sempre relativi alla fase della genesi del testo
Come è stato già osservato
Il partito democratico nella nel settembre due mila undici aveva proposto un atto un disegno di legge che poi confluì nella in quella che poi diventò la legge costituzionale uno del due mila e dodici in cui prevedeva di aggiungere un comma uno ultimo comma l'articolo cinquantatré della Costituzione
Del seguente tenore la Repubblica assicura il rispetto del principio di equità tra le generazioni in ambito economico e sociale quindi era dentro il dibattito della riforma punto due mila dodici il tema di responsabilizzare le generazioni sull'utilizzo delle risorse in quel caso chiaramente economiche ma lo stesso ragionamento è stato poi utilizzato in una prospettiva generazionale sulle riforme sulle risorse ambientali
Il secondo passaggio
Di qui credo che appunto in nel due mila e due diciannove il legislatore abbia tenuto conto nel drafting
è stato rilevato per esempio anche da tra gli altri da un'audizione del professor Beniamino Caravita di Toritto al Senato sulla sulla un disegno di legge costituzionale relativo sempre l'articolo nove in cui si dibatteva proprio questo tema
E il professor Caravita diceva potrebbe essere invece inserito un riferimento ai diritti agli interessi delle generazioni future salvando cioè della nozione di sviluppo sostenibile l'aspetto meno controverso
La soluzione come criterio per ponderare le decisioni del dovere di consegnare a chi verrà dopo di noi un capitale naturale ossia una porzione di mondo non ulteriormente manipolata la più ampia possibile questo ed era il due mila e tre appunto poi ci sarebbe l'altro spunto dall'articolo venti a della legge fondamentale tedesca
Qui non abbiamo modo di entrare ma insomma è un altro elemento che riguardava la genesi del testo arrivando adesso le critiche della prima della dottrina nella prima approvazione della riforma che è stata approvata appunto dal Senato il nove giugno due mila ventuno
Con duecentouno voti favorevoli trentaquattro astenuti e tre contrari quindi poi generando una sorta di ratifica nelle fasi successive
La critica la la dottrina reagisce in modo un po'nervoso in quel momento una parte della dottrina
La prima critica riguarda la pericolosità di questa riforma come sfata amento di un tabù costituzionale quello della revisione appunto dei più informale dei principi fondamentali adducendo le ragioni della sentenza mille centoquarantasei del mille novecentottantotto
In realtà come siccome sappiamo la sentenza riguarda l'immodificabilità del contenuto essenziale del principio fondamentale non già della disposizione soprattutto in senso ampliativo come appunto il caso della nostra riforma
L'altro elemento
è comunque precedente che non è esattamente sovrapponibile relativo alla legge costituzionale numero uno del mille novecentosessantasette
Che interviene sull'ambito sulla portata dell'articolo dieci della Costituzione quindi c'è stata una un intervento sulla sostanza in un certo modo di un principio fondamentale
E poi
Si osserva che comunque ci sono istituzioni di garanzia nell'ambito del procedimento parlamentare di revisione dei principi costituzionali chiaramente la Corte costituzionale sempre ai sensi della sentenza dell'ottantotto e anche il presidente La Repubblica che può intervenire in modo diciamo in modo formale in maniera un po'più complessa in modo informale forse nel procedimento durante presento parlamentare
La seconda critica vado veloce riguarda i i lemmi scelti dal legislatore costituzionale
Ambiente la biodiversità e gli ecosistemi perché l'articolo centodiciassette già arreca appunto i lemmi l'ambiente
E le biodiversità e quindi tutto un tema relativo alla giurisprudenza costituzionale
Che riguarda la confusione e la problematicità solo che un conto chiaramente intervenire con questi termini sulle funzioni dello Stato un conto invece utilizzando queste funzioni a intervenire a livello di principi fondamentali
La terza critica che riporto e ultima riguarda le questioni relative all'articolo quarantuno dalla Costituzione questa critica è la più condivisibile secondo però anche questa riguarda un po'a livello formale
Le parole cioè l'esplicitazione dell'ambiente e della salute come limiti all'iniziativa economica
Che in realtà sarebbero già ricomprese nei limiti generali posti dal dai commi due e tre dell'articolo quarantuno quindi anche qui un'esplicitazione che se effettivamente la giurisprudenza consolidata e si tratta di argomenti già ricompresi nel testo non dovrebbe essere più di tanto problematica ma mi rendo conto che in casi di bilanciamento Complesso come per esempio nella mente la dottrina che criticava e anche forse un po'del legislatore
Come per esempio il caso Ilva questi questi l'esplicitazione di questi di queste menti potrebbe essere un problematica rimando la conclusione allora credo che la questione di questa riforma
Posso essere trovata altrove non tanto nel testo nella stasi diciamo giuridico costituzionale ma nella sua portata nella sua dinamica
Come strumento politico costituzionale necessario per l'affermazione di principi ritenuti fondamentali nel patto costituzionale attuale e quindi chiaramente mediato dal dal primo interprete che il Parlamento consentitemi di citare quello che dite scriveva leopoldo Elia nel quarantanove in Cronache sociali a proposito proprio dell'articolo centotrentanove che ci offre una chiave di lettura per comprendere questo questo tema
Al di sopra delle leggi costituzionali in senso formale esiste un complesso di principi di norme fondamentali che sono come la forma costitutiva e individua Trichet di un ordinamento statuale
Questi insieme di principi sommi è radicato nella peculiarità di un determinato ambiente sociale che rispetto ad essi si pone come condizionante
Dunque si pone questa chiave di lettura può rassicurarci sulla pericolosità
Home sulla presunta pellicole pericolosità del di questa revisione in quanto la riforma declina nella dimensione ambientale sia giuridica che fisica lo sviluppo integrale della persona in armonia con l'articolo due della Costituzione quindi ad nell'ambito dei principi fondamentali
Del Sol sui del nostro ordinamento il senso e la coro e la coerenza assiologica leader questa revisione infatti può essere si può apprezzare non solo alla luce di importanti documenti internazionali in materia che si intitola lauda Tosi
Ma anche e soprattutto in ragione delle profonde evoluzioni giuridiche
E anche politiche che pone il grind il europeo nel due mila diciannove all'ordinamento nazionale appunto unitario grazie
Bene grazie anche a Paolo Bonini per questa Bella come dire impostazione introduzione al tema delle riforme io ho sempre la speranza che i nostri giovani studenti possano trarre da questi spunti ulteriori elementi per preparare poi per prepararsi appunto l'osso del diritto costituzionale che stanno con svolgendo in questo tempo del secondo semestre con il professor Olivetti
E che possono quindi poi maturare anche loro le riflessioni che stiamo ascoltando veniamo alla terza importante riforma anche ha conosciuto la scorsa legislatura conosciuta come riforma
Sulla insularità c'è il tema dell'insularità è stato introdotto in maniera esplicita chiara i formale
Nel testo della nostra Costituzione all'articolo centodiciannove
Ci introduce su questo tema il dottor Alessandro Fricano dell'Università del Molise prego a lei la parola grazie professore ringrazio anzitutto la LUMSA la persona al suo magnifico rettore professor Bonini al professor Olivetti
Per questo invito
Il rapporto inscindibile che lega insularità ecco sì funzionalismo ha radici antiche si pensi alla Gran Bretagna patria diritto parlamentare a un'isola continente come gli Stati Uniti o alla Sicilia che ha dato Ina tagli alla scuola
Appunto di diritto pubblico con studiosi al calibro di Vittorio ma nell'Orlando Santi Romano Vincenzo Guerri Giorgio Arcoleo e tanti altri
Tuttavia il concetto di insularità prima ancora che essere un concetto giuridico è un con una condizione geografica sociale economica e politica
Motivo per la quale lui appunto già il testo originario e la Costituzione all'articolo centodiciannove
Conteneva un esplicito riferimento
All'insularità alle isole cito testuale per provvedere a scopi determinati è particolarmente per valorizzare il Mezzogiorno l'isoletta lo Stato assegna per legge a singole regioni contributi speciali
Nell'assetto appena descritto
Le isole come Sicilia e Sardegna godevano di una triplice tutela costituzionale la prima essendo appunto regioni del Mezzogiorno la seconda essere appunto isole e la terza essere appunto regioni a statuto speciale
La Costituzione italiana è stata la prima costituzione europea a disciplinare il tema dell'insularità seguiranno con la Costituzione portoghese nel settantasei con le due regione regione autonoma autonome delle Azzorre di Madera la Costituzione
Spagnola con le Baleari le Canarie e e soprattutto l'ordinamento spagnolo si contraddistinse appunto per e il cosiddetto esce insulare cioè per contrappunto considerare l'insularità quasi come un modus vivendi suo proprio
Altro articolo fondamentale che diciamo a rafforzato la necessità di un intervento da parte del legislatore l'articolo centosettantaquattro del Trattato di Lisbona
Articolo che appunto parla in materia di politica di coesione dell'importanza di sostenere appunto
La condizione insulare
La riforma del titolo quinto del due mila uno ha modificato centodiciannove segnando un evidente cambiò rotta nei rapporti tra centro e periferia
Da qui arriviamo alla modifica introdotta con la legge numero due del due mila ventidue
Legge che sicuramente il suo nome dettato e il seguente appunto la Repubblica riconosce le peculiarità delle isole è promuovere misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità
Dalla lettura del seguente comma emergono innanzitutto una prima parte che quasi un riconoscimento formale
Una seconda parte attende su una natura se vogliamo quasi programmatica quali sono gli elementi da evidenziare il primo il fatto che appunto tale legge costituzionale sia una proposta di iniziativa legislativa di natura popolare primo elemento da sottovalutare
Il secondo invece di carattere squisitamente procedurale
Il fatto che appunto tale legge revisione costituzionale sia stata approvata definitivamente in regime di prorogatio a pochi giorni di distanza dal decreto di scioglimento del Parlamento del ventuno luglio ordini le ventidue
In questo senso al è opportuno comprendere quale sia stata la ratio di tale riforma
I favori in sulle se vogliamo non è estendibile sociale non è circoscritto soltanto alle due isole maggiori a Sicilia e Sardegna si estende ovviamente soprattutto alle isole minori e non riguarda sicuramente sul Sud si pensa appunto
All'arcipelago toscano alla laguna veneta
Sicuramente le regioni i doni le ragioni idonea a giustificare una differenziazione delle realtà insulari
Risiede in molteplici fattori dapprima un'identità territoriale particolarmente accentuata la seconda appunto una fragilità dell'ambiente circostante
La terza un calo demografico e una segni Rizza azione della popolazione
Le difficoltà di collegamento ed economia spesso stagionali da ultimo una compressione nell'esercizio di taluni diritti fondamentali cd lecito due salute istruzione
E sicuramente
Diciamo il tema
Della della riforma e l'articolo centodiciannove per nove non restare una norma inattuata
Deve necessariamente essere letta in combinato disposto con almeno tre norma costituzionale l'articolo tre l'articolo cinque e l'articolo sedici della Costituzione
E i principi insularità diventa quasi una prosecuzione poi prospettiva solidaristica dell'articolo cinque che sancisce appunto l'unità e l'indivisibilità della Repubblica
E tuttavia l'articolo del Forum forse si caratterizza il più come necessario per l'interpretazione del rescritto articolo centodiciannove è proprio l'articolo tre in quanto appunto il nuovo articolo centodiciannove diviene una manifestazione
Del principio di uguaglianza in sesto in senso sul suo c'è un sostanziale quella stessa uguaglianza mutilata di cui i cittadini isolani annunciamo avuto a il Privilegio quasi di dover sostenere a discapito ecco
Rispetto i cittadini continentali sicuramente il diritto costituzionale si configura in questo modo come un diritto sociale in senso stretto
Quello che sono ricorribile rileva anche ai fini elettivi del Pnr Ar e anche la dimensione che l'insularità Albu tutto altresì
Nel piano nazionali riprese resilienza che si riferisce alle isole in due punti nella prima missione in materia appunto di digitalizzazione innovazione
E competitività cultura e turismo dove appunto si parla di varianti del rilancio delle isole iniziate chiaramente
Infrastrutturale
Quelle che sono invece le obiezioni sicuramente la nuova formulazione dell'articolo centodiciannove e in linea con lo spirito originario alla nostra Costituzione repubblicana
E con la disciplina è unitaria di Mussi data d'inizio l'articolo centosettantaquattro del Trattato di Lisbona che parla proprio di insularità tuttavia questa riforma a differenza di altre dell'ascensore approvato durante la scorsa legislatura
Si differenzia per non essere stata una riforma quasi come un'operazione di ma ti lascia costituzionale dal valore squisitamente simbolico
E tuttavia le uniche perplessità sembrava il scontrarsi
In due punti appunto nella scelta di reintrodurre soltanto il principio di insularità e non già il riferimento a mezzogiorno e la seconda nella scelta di collocare l'insularità
All'articolo centodiciannove come appunto nel nella con il testo originario e non all'articolo cinque della carta fondamentale e tre principi fondamentali appunto come invece è accaduto per l'ambiente quell'articolo nove
E quindi nelle i i due interrogativi che restano aperti sono come il nuovo centodiciannove potrà in primissimo trattare la riforma dell'autonomia differenziata
è il secondo punto quali saranno gli affetti nel lungo e medio periodo non resta che dire ai posteri l'ardua sentenza
Grazie anche al dottor africano per questa breve ma efficace illustrazione delle riforme bene credo che un segnale che ne possiamo trarre da questa prima rapida illustrazione è questo ancora una volta è rivolto ai nostri giorni studenti e che tra il testo di una Costituzione e la realtà la realtà sociale e politica
Economica occorre che ci sia una una una qualche complementarità una qualche adesione dunque
è importante aver presente che le norme della Costituzione non sono come dire non scaturiscono dal dal nulla ma piuttosto sono ispirate anche alle questioni che la Società pone oggi e questo credo che in poche parole ma l'abbiamo ascoltato anche dagli interventi
Come sapete il momento che abbiamo organizzato prevede a questo punto il s'come dire i giovani lasciano il tavolo e passiamo invece agli studiosi che hanno alle spalle un'esperienza più coltivata nel tempo ma anche appunto
E quindi io chiamerei a salire adesso con per un primo gruppo i professori Francesca rossa Ceccanti cha urlo gemiti e Giuffrè
Fu troverete
Se faticano Nicola non c'è un ordine nonostante io faccio però capire dove andare
Se siete d'accordo
Più seguire l'ordine alfabetico per farmi intervenire così possiamo accusato così
Felice dove
Abbiamo dieci minuti
Anche qui di Flash le pile questa seconda parte delle nostre incontro nostra riflessione invece si rivolge al a quello che ci aspettiamo potrà avvenire nel corso di questa diciannove legislatura in tema di riforme costituzionale evidentemente c'è un dibattito che ha radici nella diciottesima ma tuttavia appunto si vanno così delineando alcuni orientamenti abbiamo chiesto ai nostri amici e colleghi di darci qualche spunto qualche riflessione che evidentemente ora si basa sul c'era Francesco si basa però
Appunto su quello che probabile su quello che si prospetta su quello che è stato annunciato nei programmi dei partiti che hanno peraltro anche vinto le elezioni dunque ci aspettiamo che il terreno delle riforme costituzionali Siria attivi a breve
Chiederei subito a Stefano Ceccanti di darci Primo primo invito una prima indicazione un primo suggerimento prego
Grazie allora io intervengo rapidamente su quattro punti il primo punto è una postilla al dibattito precedente
Nel senso che loro giustamente hanno parlato di forme che ci sono state però la legislatura scorsa era iniziata anche con altre riforme che per fortuna non ci sono state
E in particolar modo
A inizio legislatura c'era una campagna sbagliata
Che ogni tanto ricchi che parte un problema vero che quello del trasformismo e che penso risolvevo mandato imperativo
Periodica col mandato imperativo che in realtà non responsabilizzare ebbe gli eletti nei confronti degli elettori ma solo verso dice anzi di partito
Da Bari forze politiche erano stati presentati i testi del Movimento cinque Stelle Manca Forza Italia è una cosa periodica o venti e c'è un problema in prevalenza su vino che però non c'entra nulla con mandato imperativo
E e l'altra era un Progetto estremista introduzione del referendum propositivo
Io non ho obiezioni di principio sul fatto di collegare l'iniziativa di Radio Popolare a un referendum
Se però è pensata soprattutto come integrativa
L'invece si prevedeva che una qualsiasi richiesta dovesse andare al voto gli elettori anche contro una proposta del Parlamento fosse stata approvata che fosse risultata questo stimolo quindi aveva un carattere antiparlamentare ed era sbagliata
Per questo all'inizio la polemica su queste due cose si è trascinata anche la polemica sulla terza cosa che invece secondo me difendibile la riduzione del numero dei parlamentari ora c'è un'ondata ciò anti anti populista
Però un umore parlamentari fissato nel sessantatré quando non c'erano le Regioni qua non c'è un'europea era indifendibile ed è per questo questione dell'argomento che dalla commissione Bozzi e ottantatré tutti pensiamo dei due nuovi parlamentari
Quindi secondo me quella riforma era giusta non aveva grandi effetti si stia però era giusta ma e per l'argomento vero perché era cresciuto l'europea ed erano cresciute le regioni
Questo il primo punto
Secondo punto confesso di non capire nulla del dibattito sull'autonomia differenziata che sembra essere un ribatto che non c'entra niente con i testi né della costa perché c'è uno scontro frontale nell'élite politiche che ebbe che nord-sud
In cui al nord un ti aspetto all'autonomia differenziata per pagare molte meno tasse e al sud penso ne abbia distrutto lo Stato nessuna di queste cose c'entra nulla né con l'articolo centosedici tre
E neanche con i testi che annuncia quei difetti sua tutto con punto chiave la compressione eccessiva il paramento però
Cioè c'è una guerra di religione
Del tutto io non confesso veramente che non ci capiscono lo capisco c'era quel giorno in cui nessuno si fida di nessuno forse perché
Mancano le sedi delle della cooperazione
Non abbiamo cambiato il Senato e la Conferenza Stato-Regioni non ha una dignità costituzionale avrà parimente dovremmo fare una buona una moratoria sul tema dell'autonomia e risolve il problema visto che vogliamo un regionalismo cooperativo di avere seri
E della cooperazione costituzionalizzato forse dalle avendo delle sedi che ragione no no sulla base la frattura destra sinistra maggioranza opposizione si crea un clima un'acquisizione di conoscenze e competenze che permette anche
Di chi riprende dibatto seriamente sulle altre cose
Terzo punto io parto dal sistema elettorale
Che ovviamente non aveva niente a che fare con la riduzione dei parlamentari non c'era nessun collegamento logico questa è una tesi per fini politiche propagandistico studio non ha niente a che fare con sono i parlamentari perché quella è un argomento problematico che se non affrontato bene impedisce di fare gli accordi anche sulla forma di governo che i partiti se litigano sul sistema perché la prima cosa a cui penso le forze politiche al sistema elettorale
Se litigano su quella impossibile fare riforme condivise sulla forma di governo allora tutto il film le riforme ci può essere se ognuno prende coscienza di quello che non si può fare ai danni dell'altro
E questo è il punto quali sono le cose che non si possono fare che nuocciono all'altro schieramento e creato schieramento vivrebbe come una forzatura
Il centrodestra non può accettare toglie le coalizioni pre-elettorali perché il centrodestra in grado per sua fortuna di fare e coalizioni pre-elettorale se più o meno sempre non ce l'ha fatta solo novantacinque novantotto perché c'era aperto una strada di secessione qui la lega nord avevano sotto via perché pensava realistica la secessione entrata per fortuna l'Italia il suo compenso all'Europa la lega nord è rientrata nel centrodestra
Allora ci ha già non si potrà non sarebbe possibile fare una riforma condivisa se il centrodestra fosse l'opposizione centrodestra in maggioranza figurarsi quelli chiunque tiri fuori legge elettorale che tolgono
Le collezioni prêt à sa che sta facendo con Lorandi stia per non fare nessuna riforma
E quindi questo è sulla che cosa non può e non deve fare il centrodestra servono riforme condivise e non può eludere il problema del ballottaggio perché come il centro destra alla fortuna in uscita a presentarsi insieme e il centrosinistra la fortuna che al secondo turno riesce normalmente a mettere insieme un bel po'di elettori che hanno votato per altre forze
E quindi contro il Comune di Roma centosei mistero ha vinto perché c'è doppio Turchetti avrebbe vinto
Allora se il centrodestra fa delle proposte di riformatore che non comprendo una forma il secondo turno pellicole nazionali o che nel frattempo addirittura la vogliono togliere per i Comuni
Come alcuni parlamentari hanno presentato un progetto di legge per mettere la soglia al quaranta che vuol dire dice ministero Interni che in due terzi dei comuni non si farebbe più ballottaggio
E li vincerebbe consulti centrodestra mentre oggi li perde seicento destro che siano cose vuol dire che non vuole riforme condivise quindi chiariamoci bene sul punto si vogliono fare forme condivise sì
Se si vogliono fare il centrosinistra non può chiedere leggi elettorali senza le coalizioni pre-elettorali e il centrodestra non poche leggi elettorali senza ballottaggio
Questo sono poi ci può piacere non piacere però se l'obiettivo è riforme migliorative condivise queste sono le condizioni d'ingaggio per tutti
Quarto e ultimo punto
Sulla forma di governo io
Sarei
Per fare un ragionamento che appunto il diritto nasce dal fatto
No abbiamo iniziato una legislatura in cui c'è siamo ritornati dopo tanti anni situazioni piuttosto complicate come a una legittimazione popolare dei governi a me personalmente non piace molto il governo che cioè però registro che c'è stata una legittimazione popolare del Governo
Allora si può lavorare a perfezionare questa cosa qui cioè lasciamo il capo dello Stato con otto ritratte
Creiamo un sistema un po'più ragionevole di questo con cui un sistema elettorale producono legittimazione trova del Governo
Prendiamo dalle forme di governo parlamentari
Che ci sono quegli articoli sulla fiducia al solo presidente del Consiglio suo rendere più difficile la sfiducia sondare la possibilità preme richiede lo scioglimento tutto sopra le norme tedesche spagnola possiamo
E da lì Cine stiamo un sistema coerente magari seicento parlamentari rimettiamo in un'unica camera oppure prendiamo le due Camere facciamo lavorare come se fossero una come propone poi sommate
Questa cosa qui e abbastanza neutrale rispetto agli schieramenti se c'è un doppio turno la forma io credo
è una cosa abbastanza ragionevole non scardina non ci fa fare un'evoluzione è una dimensione di evoluzione abbastanza tranquilla
Dovrebbe reggere all'urto anche delle difficoltà degli sconti versione dittatura ripeto se l'obiettivo è fare riforme migliorati ma soprattutto condivise
Se invece qualcuno far condivise però allora andiamo di fonti Nova referendum laceranti e così via
Io lo eviterei grazie
Grazie a Stefano grazie multe per queste puntualizzazioni ideali subito la parola quindici euro
Prego
Torino
Mi invitato cercherò di essere essenziale
Io ritengo che primo poema
Forse a Breve
Questa legislatura dovrà aprire l'agenda delle riforme che allora le forze politiche dovranno porsi non solo problemi di merito
Ma anche di metodo perché
I politologi ci dicono che sostanzialmente dalla nostro paese sta vivendo da quarant'anni una sorta di fase costituente di fatto che viene normalmente come dire essa cuoco
Viene normalmente indicata la data del ventotto
Settembre mille novecentosettantanove articolo di Craxi ormai famoso sull'Avanti sulla grande riforma
Poi da lì iniziò un dibattito dapprima sul mondo operaio poi tramite Giuliano Amato e anche allora
Il binomio era presidenzialismo potenziamento del regionalismo quindi nulla di nuovo sotto il sole attuale
Da diciamo da allora questa fase costituente di fatto ha visto volendo banalizzare e me ne scuso tre fasi no
La fate delle Commissioni bicamerali Bozzi De Mita Iotti la fase delle ampie grandi riforme
Del testo della Costituzione
Direi per intenderci due mila uno con la riforma della titolo quinto parte seconda della Costituzione entrata in vigore a seguito di referendum popolare e le altre due riforme rispettivamente è storia nota del centrodestra e del centrosinistra
Linea sei e due mila sedici
Che non sono state confermate dal referendum popolare
Terza terza fase quella che è stata ricordata dai nostri giovani studiosi quattro
Distinte
Revisioni costituzionali
Approvate nella diciottesima legislatura un'altra che è stata la quinta che era arrivata alla terza deliberazione conforma è mancata l'ultimo miglio sullo sport in Costituzione
Anche qui tutto fa brodo possiamo dire anche qui sto e poi altre riforme migliori forme che erano partite me sempre nella diciottesima legislature che a un certo punto pareva
Dovessero andare in porto ad esempio l'eliminazione all'articolo cinquantasette della Costituzione
Del riferimento della base regionale per il Senato il numero dei delegati regionali e articolo ottantatré il secondo comma della Costituzione per l'elezione del Capo dello Stato
Financo l'età di quarant'anni per essere letti
Senatori più è stato già ricordato il disegno di legge sul potenziamento degli istituti di democrazia diretta approvata in prima battuta di tua nel febbraio due mila diciannove dalla Camera
E poi è rimasto lì quindi sotto il profilo del metodo questo è lo scenario no che le forze politiche dovranno in via preliminare affrontare quale di queste soluzioni
Quale di queste soluzioni adottare ogni tanto ritorna il tema della Commissione bicamerale ma anche a questo proposito bisogna fare una distinzione la saggezza diciamo
Della prima Repubblica consentitemi questa espressione aveva fatto sì che la commissione Bozzi avesse solo funzioni di studio un Progetto poi vediamo se c'è il consenso politico necessario invece
Le altre due Commissioni bicamerali a un
Qualcosa che non viene ricordato furono potenziate a un certo punto della loro attività da una legge corsi da leggi costituzionali numero uno del novantatré e la numero uno del novantasette
Con la quale con mediante le quali venivano disposte delle deroga transitoria l'articolo centotrentotto della Costituzione e questa è una riflessione non da trascurare
è cosa buona e giusto meno modificare l'articolo centotrentotto della Costituzione oppure ci vengono in mente
Gli antichi insegnamenti ecco un po'datati mi rendo conto per esempio di Hans Kelsen che dicevano che le norme sulla produzione normativa non dovevano essere
Assolutamente toccate
Quanto al merito è qui questo ovviamente una un argomento di stretta
Appartenenza direi alla discrezionalità delle forze politiche volendo ecco a spanne
Perlomeno ricordare grandi filo grandi filoni ecco si parla di presidenzialismo ovviamente con questa espressione io che potrebbe avere numerosissime declinazioni
Parlerei di forme di legittimazione diretta degli organi di vertice poi ecco acuta la riflessione del professor Ceccanti che dice che in fondo questa legislatura prodotto non dico un modello Westminster ma un qualcosa di particolare che potrebbe anche indirizzare la riflessione
Del relativa al al Allevi forme di volte al potenziamento dell'organo di vertice dell'esecutivo non necessariamente informale di elezione diretta ecco per ricordare
La gli studi del professor Olivetti tipo Israele
Le o tipo Francia o altro e così via riforma del bicameralismo queste un evergreen né dal mille novecentoquarantotto che si pensa di riformare
Il bicameralismo perché il Senato è inutile quindi direi che è un evergreen
Direi gol a porta vuota
E un'ulteriore revisione del Titolo quinto della Costituzione anche questo è sta diventando un piccolo è peregrina anche questa ipotesi però attenzione l'esperienza ci dimostra che ogni qual volta anche con le intenzioni fossero di miglioramento della ripartizione delle materie di competenza legislativa e amministrativa tra centro e periferia non c'è niente da fare si genera si generano pericolose scosse di assestamento con un contenzioso davanti alla Corte costituzionale non facilmente risolvibile
Come ultimo filone è quello dei diritti fondamentali e delle libertà essenziali e anche qui cielo sporta c'è l'articolo la norma Rodotà io la chiamo cioè l'articolo ventuno bis della della Costituzione per inserire questo fa molto moderno il diritto di accesso alla rete internet Scelli oppure in un'altra ottica inserire in Costituzione qualche simbolo chiamiamolo così il padre patriottarda o la lingua come l'italiano come lingua ufficiale della Repubblica o addirittura programmazione dell'inno nazionale io così come
Diciamo piccola proposta ornamenti non sono un politico mi limito ad osservare direi ma perché non ipotizziamo una legge costituzionale quadro in cui mettiamo tutto in cui diamo sfogo a tutte queste ipotesi di norme costituzionali manifesto senza dover toccare
In modo reiterato la Costituzione addirittura con degli articoli Bisset cercando di mettere lo sport e l'ambiente
Ripeto l'italiano e così via e voglio concludere proprio allacciandomi a questa mia ultima ultima indicazione chiamiamola così io non sono uno storico mi definisco ecco spesso una raccoglitore di aneddoti visto che siamo qui per raccontare per siamo quindi per celebrare la d'un azione alla LUMSA dei libri di leopoldo Elia voglio raccontare ecco un aneddoto che non vuole essere storia ma potrebbe essere anche questo un piccolo episodio di storia costituzionale parlo anni novantasette novantotto
Ho assistito casualmente a un colloquio tra Cesare Salvi che all'epoca era il relatore nella commissione per le riforme costituzionali di D'Alema per la forma di Stato incontra proprio leopoldo Elia che in quella commissione presidente del Comitato disse
Comitato sulla forma di Stato e Cesare Salvi era un tipo un po'è un tipo un po'scherzo molto dice la leopoldo Elia ma tu ci devi dire dato noto conservatorismo
Del giurista artigiano tu ci devi dire quale virgola della Costituzione vorresti cambiare beh forse col senno di poi questo immobilismo di leopoldo Elia non era del tutto da disprezzare grazie
Grazie Luigi anche che per queste interessanti sollecitazioni io senza perdere tempo delle subito la parola al professor Gianni ti prego grazie ribadendo prova a riprendere il filo dove l'ha lasciato Luigi
Ricordando l'invito di metodo del professore Elia sulla sulla materia e acquisto limiterò il mio intervento
Un invito di metodo che lui ha descritto hard scritto abbastanza bene in quello che forse il suo ultimo Roberta è ultimo a intervento organico all'Accademia dei Lincei
Modifiche proposte al testo costituzionale che vengano adottati in armonia con i principi del costituzionalismo incorporati nelle scelte di fondo del costituente di sessant'anni fa la grande questione che ci ricordava sempre Elia era l'attuazione dell'ordine del giorno per assi di introduzione di quelle stabilizzazioni che il sistema politico il sistema dei partiti non era riuscito a fare
Ecco dunque come si possono cambiare le virgole anche qualcosa restando nel quadro ma modifiche appunto coerenti con questo e in questo invito di metodo il professore via entrando divenendo senatore della Repubblica nella decima legislatura lo sviluppo
Di fronte al dovendo riprendere di cocci insomma del grande dibattito di cui parlava Luigi svoltosi in Commissione Bozzi
Posto porta il il il confronto su un piano più pragmatico
Non la riforma del bicameralismo che una è un rebus insolubile lo risolve con uno una riforma del procedimento legislativo una piccola riforma ma non banale
Che se avesse visto la luce approvata dal Senato il Senato per la prima volta mette in discussione non il suo potere battute il modo di con cui si costruiscono le leggi e è lei la famosa riforma è la regola la culla l'introduzione insomma del principio del silenzio assenso
Badate a non faceva altro che sviluppare quella che ha una potenzialità del nostro bicameralismo cioè dividere il lavoro tra le Camere ed evitare inutili ripetizioni su alcune leggi
Facendo sì che bastasse la deliberazione del Luna assente senza il richiamo da parte dell'altra per approvare per rendere definitive approvate delle leggi
Oggi che viviamo in una stagione in cui da due legislature nell'ultima in particolare
Si sta andando avanti solo con bicameralismo alternato vediamo la lungimiranza dell'idea del professore via tra l'altro lungimiranza
E anche attenzione perché da quel bicameralismo alternato
Regolato da quella riforma il procedimento legislativo ad andamento monocamerale erano esclusi i decreti legge le leggi di bilancio e oggi invece vediamo
Leggi di bilancio i decreti legge in modo del tutto anomalo approvate con un'unica lettura sostanziale e non con due letture ecco quindi liberare il parlamento il il non voglio noi vogliamo evitare ora diceva il
Professore presidente via della commissione legge generazioni del parlamentarismo le ripetizioni inutili le lungaggini che si prestano solo in qualche caso a schermaglie ostruzionistiche anziché all'approfondimento dei temi
Era anche questo un pezzo di quell'attuazione dell'ordine del giorno per assi che è la grande la grande linea che gli aveva consegnato appunto il suo maestro Costantino Mortati ma in fondo anche Dossetti
E questo stesso pragmatismo ritroviamo in una in una stagione complessa per il professore senatore
Quella appunto della di nuovo si ripropone la questione della grande riforma la commissione D'Alema ricordiamo Luigino ricordato bene il tormento anche con cui il professore via partecipo a quei a quei lavori
Ha e anche come poi andarono a finire ma anche lì di fronte alla complessità di risolvere il nodo del bicameralismo
Lui ebbe questi idea di costruire quella che poi è diventato una norma transitoria che c'è ancora in mai attuata
Nella riforma del Titolo quinto l'integrazione della commissione bicamerale per le questioni regionali con i rappresentanti le regioni ecco qui il tema che sollevato ora dal professor Ceccanti
La questione dell'autonomia differenziata ebbene il professore di Iaia hanno già costruito e sta lì ma non ancora attuata lo strumento per comunque costruire uno una vero esame parlamentare della della della questione dell'attuazione dell'articolo centosedici sale lo si volesse fare anche lì Stalin una piccola riforma intelligente fatta sempre nel solco del di un riformismo puntuale
E andando avanti con qual è l'ultimo intervento parlamentare del del del presidente da del senatore via presidente del gruppo del Partito popolare l'annosa questione della legge ha detto e della legge elettorale e della riforma del della riforma il governo è lì la coerenza del professore Elia vuole chiudere un dibattito garante aveva attraversato l'intera legislatura segnata dal fallimento della Bicamerale D'Alema per l'appunto
Dai tanti tentativi di riformare la legge elettorale
In un modo o nell'altro non ci si era mai riusciti le ragioni l'ha spiegato il professor Ceccanti in coerenza con la sua storia
E con quello che aveva detto nella legge nella nella sua voce sulla forma di governo il modello degasperiana onori devi ritornare a quel modo modello degasperiana di di su cui
Tanto aveva scritto sia lui sia il suo amico Pietro Scoppola eh chiude i lavori di questa dal fondo chiude la sua carriera in Parlamento
Presentando un ordine del giorno
Che voleva essere una sorta di invito a una conventio ha una convenzione costituzionale tra i gli schieramenti che stavano per andare alle elezioni su un su quale fosse la forma di governo giusta per l'Italia
Voi sapete bene la il giudizio profondamente negativo che il professore via aveva per la soluzione semi presidenze
Ma un un giudizio profondamente negativo maturato anche nei suoi anni di studio e anche di presenza in Francia
Negli anni Cinquanta continuamente
Stava in Francia serve lo ricorderete ieri la le testimonianza tante parte di questi libri che vengono donati alla LUISS il suo studio profondo della della e l'atto tale eccezionalità della vicenda francese
Dovuta alla straordinaria figura di decolla
E questa cui il suo tema era la dissociazione del potere del presidente dalla responsabilità politica affidata invece a un primo ministro responsabile alle Camere però che quindi veniva immune da immune restando il presidente da ogni soluzione è la soluzione che propone il presidente Elia qual è un un ordine del giorno diretto vi leggo solamente tre righe questo ordine del giorno
Il Senato a conclusione di questo dibattito concludete dove non siamo riusciti a far nulla però troviamoci su un punto di condivisione e il presi e la Loggia e Schifani intervennero a favore di questa conclusione allora
Ritiene il Senato che si debbano preferire una forma di governo a una legge elettorale che facciano emergere da una sola consultazione degli elettori la maggioranza parlamentare e l'indicazione del Presidente del Consiglio
In modo da incorporare la scelta del leader nella scelta della maggioranza
Questo il Mario selezione di metodo che ci rassegna e anche di merito che citasse del professore via e in fondo sono le questioni poi si possono sviluppare anche nel modo in cui il professor Ceccanti ha detto vita ciò
Grazie anche al questore gemiti emergono diversi spunti non so se poi una volta concluse questi interventi se qualcuno del pubblico di grazie dei dissidenti volesse fare delle domande
Qualche minuto lo possiamo lo possiamo riservare a questo perché davvero stanno emergendo una serie di sollecitazioni
Bene io darei la parola presso gli offre e grazie deve essere arrivato anche grazie
Grazie alla LUMSA e a tutti i colleghi per l'invito ringrazio magnifico rettore per tutti
Invito che ho gradito moltissimo perché ci troviamo secondo me in un in un momento molto importante per il futuro del del nostro Paese
Come diceva prima l'amico e collega Stefano Ceccanti come dire qualcosa si è sbloccato con le ultime elezioni e come studiosi dobbiamo avere la responsabilità di far sì che il meccanismo che si è sbloccato vada avanti in maniera fisiologica garantendo un'alternanza
Fra le forze politiche al al governo del paese senza come dire quegli scossoni o o o quelle e vischiosità che hanno caratterizzato il nostro Paese diciamo dalla dalla fine
Degli anni Ottanta inizio anni novanta
Diciamo fino ai nostri giorni rendendo la nostra a forma di governo l'ho detto qualche mese fa ad un convegno alla alla Sapienza è una forma di governo claudicante quindi dobbiamo avere la forza di stabilizzare nuovamente la forma di governo e le indicazioni metodologiche che ci provengono la dalla lezione di leopoldo Elia sono molto importanti devono costituire in qualche misura un faro non solo per il lavoro di elaborazione in sede parlamentare ma anche per la riflessione della dottrina ma prima di dire un paio di cose riallacciandomi
Al ai ragionamenti che sono stati fatti voglio intervenire sulla questione del numero dei parlamentari e del regionalismo differenziato con due flash
Numero dei parlamentari sono d'accordo con Stefano Ceccanti
Questa riforma era attesta ed opportuna
E io intravedo in questa riforma uno dei meccanismi tech contribuiscono che stanno contribuendo
A razionale
Zara è la forma di governo e a dare stabilità al al modello perché perché un numero di parlamentari obiettivamente elevato come ricordava Stefano diciamo poteva essere giustificato in una fase storica in cui le sedi della rappresentanza politica non erano
Le stesse perché le regioni per esempio non erano state attuate un numero di parlamentari
Elevato come quello che avevamo fino a qualche tempo fa contribuiva alla frammentazione del del quadro politico e questa opportunità di frammentazione chiamiamola così
Accoppiata ad un sistema di partitiche
Per tutta una serie di ragioni si andava disgregando rendeva particolarmente instabile la nostra forma di governo adesso sono molto più ridotti i margini per fare operazioni come dire
Politiche che in realtà non hanno non ho nulla o hanno poco di di strategico e ma sanno molto più di posizionamenti tattici con un Parlamento con gruppi parlamentari più ridotti
I margini e di operazioni che nel passato hanno portato a crisi di governo sono ridotti quindi a mio avviso questo è un piccolo tassello
Di un processo di razionalizzazione la forma di governo che è stato davvero
Opportuno sul regionalismo differenziato anch'io la stessa impressione del Professor Ceccanti con il quale molto spesso mi trovo d'accordo
La verità è che la questione di fondo è una questione ancora nebulosa ai più
E cioè la questione dei costi standard il luogo della spesa storica perché anche le regioni che maggiormente hanno spinto per l'attuazione
Del regionalismo differenziato in realtà lo hanno fatto
Senza come dire calcolare bene quali sarebbero le conseguenze dell'attuazione del regionalismo differenziato sulla base della la sostituzione del criterio della spesa storica con i costi standard il Veneto per esempio secondo come dire le prime
I primi calcoli che si stanno facendo peraltro è stata nominata di recente una Commissione e di studiosi che si deve occupare proprio di questo il Veneto dicevo per esempio a una elevatissima spessa storica sul piano dell'istruzione della sanità e del trasporto pubblico locale e non è affatto detto anzi probabilmente
Avverrà il contrario che il Veneto guadagni
In termini di risorse dall'attuazione del regionalismo differenziato sulla base dei costi standard e non
Sulla spesa
Storica se o non è questo che rende come dire tutto un po'o nebuloso e probabilmente questa riforma
Sarà assegnata da una eterogenesi dei fini cioè chi la rivendica fortemente non è detto che poi come dire sarà soddisfatto dal dalla risultato finale e viceversa
Detto questo precisate queste due
Cose sul piano della forma di governo io ritengo che come dire si debba tener conto di una circostanza a nostra forma di governo accoppiata con diciamo la vecchia legge elettorale proporzionale era una forma di governo che recava le stimmate del con testo storico ideologico geopolitico del dopoguerra
E quella forma di governo parlamentare accoppiata una forma una legge elettorale proporzionale a conseguito il risultato che i costituenti si attendevano perché a come dire
Consentito di ricostruire quella omogeneità di fondo quel minimo comune denominatore
Che è per richiamare l'articolo due della Costituzione potremmo esprimere in termini di solidarietà politica che è la base di ogni comunità politicamente organizzata che nel dopoguerra dopo la guerra civile dopo le tragedie della la seconda guerra mondiale eh
In un contesto di profonda frattura ideologica per esempio fra il mondo cattolico
Le forze
Social comuniste rendevano come dire non semplicissima la ricostruzione del Paese
In quella fase la nostra forma di governo o parlamentare è la legge elettorale proporzionale hanno consentito di ricostruire quella solidarietà politica è di fondo che serviva al Paese e lo hanno consentito sulla base di un pilastro fondamentale della Costituzione repubblicana che era il sistema dei partiti fortemente legittimati è fortemente radicati nel paese nella società civile nella comunità
Per usare un termine più appropriato bene nel momento in cui fra l'ottantanove beh l'inizio degli anni Novanta sono cambiate sono mutate alcune variabili la nostra forma di governo ha cominciato a zoppica innanzitutto è venuto meno uno dei pilastri fondamentali il sistema dei partiti
Quel sistema di partiti che aveva come dire operato i in modo da fare da supplente anche nel momento in cui le istituzioni e lo stato o sembravano ormai definitivamente fra nate
Tutta la la
Come dire il processo costituente è stato in mano ad un sistema dei partiti che poi anche nelle prassi delle convenzioni costituzionali acconsentito
Alla a forma di governo di funzionare bene raggiungendo i risultati dei costituenti si erano prefissi ma venendo meno
Anche per il mutamento del quadro ideologico per il mutamento del quadro geopolitico il la guerra fredda era una camicia di forza no che in qualche misura costringeva a stabilizzare il sistema beh con la con la rivoluzione tecnologica degli ultimi anni è chiaro che la nostra forma di governo perde un una base di legittimazione importante base di legittimazione che è stata recuperata a livello locale regionale perché proprio negli anni novanta su impulso dei referendum
Prima il referendum Segni poi referendum
Locali anche quelli sulla riforma costituzionale della forma di governo regionale
I cittadini hanno come dire dato la la la la la Stura al passaggio verso forme di governo
Chiamiamole così neo parlamentari o verso forme di premierato
Nelle quali come dire la crisi di legittimazione che deriva dalla crisi dei partiti viene in qualche misura colmata da quel surplus di legittimazione Diretta
Degli esecutivi e dalla previsione di clausole che assicurano o dovrebbero assicurare una maggioranza
Ai ai governi
Ebbene questa forma di razionalizzazione ancora non l'abbiamo a livello nazionale è probabilmente è necessario rendere omogenee le forme di governo a livello locale a livello regionale e a livello
Statale questo perché
Mi ricordo un intervento su questo tema di Giuliano Amato
Alla Fondazione Italianieuropei
Nel momento in cui si procede a rendere omogenee le diverse forme di governo nei diversi livelli territoriali
Si contribuisce a razionalizzare il
Sistema politico che poi è un altro degli elementi fondamentali mentre nel dopoguerra e diciamo fino alla fine degli anni ottanta era necessaria una legge proporzionale che garantisse una adeguata rappresentanza al pluralismo ideologico politico e sociale del Paese probabilmente questa esigenza vista come dire l'evoluzione culturale di visioni del mondo che c'è stata negli ultimi anni ormai non è più necessaria come allora del resto tutte le forze politiche anche quelle che avevano al loro interno fortissime pulsioni antisistema
Attraverso la partecipazione al gioco democratico con la legge proporzionale con la forma di governo parlamentare piano piano hanno accettato come dire le le regole del gioco sono state pienamente integrate in quel sistema di solidarietà politica che
La costituzione
Repubblicana e allora cosa dobbiamo fare a mio avviso dobbiamo come dire e istituzionalizzare anche attraverso adeguate riforme costituzionali e delle leggi elettorali meccanismi che già si sono affermati sugli altri livelli di governo e da questo punto di vista a mio avviso la soluzione più adeguata
Diciamo
Si comprende da quello che ho detto è la introduzione di una elezione diretta del del primo ministro piuttosto che l'elezione diretta del Presidente della Repubblica che probabilmente una formula evocativa che
Ricca di suggestioni ma che non è adeguata probabilmente al al nostro modello se noi invece il riproduciamo ciò che abbiamo ben sperimentato nel corso di questi decenni a livello
Locale a livello regionale probabilmente arrenderemo un buon servizio al Paese e alle istituzioni e soprattutto si possono smorzare le tensioni e trovare convergenze fra maggioranza e opposizione l'ultima cosa e chiudo a proposito della la voglio dire a proposito della delle coalizioni pre-elettorali e del doppio turno a cui faceva riferimento Stefano Ceccanti è vero che c'è un problema di come dire di di di di di aspettative diverse e differenti
Da parte dei due schieramenti in campo eh però se noi dobbiamo fare un ragionamento di lungo termine
è non fare un uso contingente delle riforme dobbiamo prendere atto che mentre come dire un meccanismo che garantisce le o o favorisce le coalizioni pre-elettorali
Come dire presenta o o è un obiettivo di razionalizzazione strategica cioè di lungo termine di trasformazione profonda
La il meccanismo del doppio turno
Probabilmente a mio avviso è una forma di razionalizzazione tattica
Che non ti garantisce sempre la tenuta
Della coalizione dopo il momento elettorale noi dobbiamo provare invece arrendere stabili le alleanze arrendere omogenee le forze politiche del resto in passato e qui chiudo veramente i partiti erano plurali al loro interno adesso che cosa accade che quando una personalità politica di rilievo o il suo gruppo litigano con la classe dirigente immediatamente si pensa ad una scissione è e questo non va bene
è le riforme devono cercare in qualche modo il razionalizzare il sistema politico insieme alla forma di governo grazie
Grazie anche Felice Giuffrè per il suo intervento rinchiusi in fondo per questa prima tornata la parola a Francesca Rosa prego
Grazie vorrei innanzitutto ringraziare dell'invito che mi ha dato l'occasione di tornare con un po'di nostalgia lo confesso in un ateneo in cui ho lavorato per molti anni nella prima parte della mia carriera e quindi sono grata se al rettore che ai professori che nelle Olivetti per avermi invitato in questa occasione
E se posso anche un ringraziamento da studiosa frequentatrice di biblioteche delegato perché perché studia in biblioteca non c'è cosa più bella che poterlo fare con un patrimonio ricco e risalente nel tempo
Avendo la possibilità di trovare testi non comuni e non così facilmente reperibile in fondo oggi siamo abituati a poter reperire quasi tutto ciò che attuale
Ma ciò che risalente lo è molto meno di quanto possiamo immaginare quindi un piccolo ringraziamento da studio ed anche per l'arricchimento di questo del catalogo bibliotecario la biblioteca di Roma
Non è semplice parlare di riforme costituzionali in questa legislatura in assenza di testi per ora presentati dall'attuale governo
La scelta che ho fatto onestamente quella di formulare qualche riflessione anch'io sulla riforma della sistema di governo
Sulla base
Di una del dibattito che si è attivato durante già l'estate durante la campagna elettorale quando l'attuale presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato che avrebbe voluto perseguire anche la strada delle riforme costituzionali
In una prospettiva presidenziale e
Coerentemente direi con questa con queste dichiarazioni noi rintracciamo questo obiettivo sia nelle linee programmatiche che sono state presenti
Arte in occasione delle elezioni che nella nelle comunicazioni alle Camere che sempre la attuale prima ministra ha pronunciato prima del voto sulla fiducia
Come parlare di questa possibilità di sviluppo in senso presidenziale in assenza di un testo io devo dire ho maturato semplicemente qualche riflessione a partire da una proposta di legge costituzionale che l'onorevole Meloni ha presentato nella scorsa legislatura come prima firmataria e una proposta alla quale ha aderito gran parte del gruppo parlamentare di allora
Va anche sottolineato che in questa direzione sempre presidenziale adesso cercheremo di capire in quale in quale ottica sì pronunciata anche la lega Nord sempre in fase programmatica quindi anche nel programma della lega nord ritrae lasciamo questo obiettivo
Il presidenzialismo in questa in queste proposte quindi ho cercato di chiarire al meglio il quadro nel quale i il testo al quale ho fatto riferimento
Concepito come
Legittimazione popolare diretta del capo dello Stato
E effettivamente in questa direzione
Si muovono entrambe in entrambi i programmi dei due partiti che ho citato quindi la prima riforma sembrerebbe che il primo intento sembrerebbe quello di modificare le modalità di elezione del presidente
Della Repubblica in quella proposta della scorsa legislatura a questa riforma era anche agganciata una rivisitazione dei poteri del Capo dello Stato
E anche devo dire questo hanno in maniera forse un po'anomala una profonda revisione anche dell'istituto governo soprattutto del rapporto fiduciario tra Parlamento e governo
Faccio non posso entrare ovviamente nei dettagli di perché non abbiamo il tempo per farlo però l'insieme di questi elementi ci suggerisce che il presidenzialismo
Al quale si fa riferimento quanto meno in sede programmatica è quello che il semipresidenzialismo della Quinta Repubblica francese
E poiché io mi occupo di diritto pubblico comparato direi che forse su questo si dovrebbe fare una riflessione o quanto meno una precisazione chiarendo che il semipresidenzialismo è un assetto di governo che nella storia ha presentato varie manifestazioni e tendenze
Delle quali quella della Quinta Repubblica francese è solo una e forse anche se molto ben presente i nostri occhi molto vicina in termini geografici è anche quella più isolata in fondo è un'esperienza a sé stante rispetto ad altre due dinamiche del semipresidenzialismo che sono invece o offrono che lo qualificano o come parlamentarismo apparente e cioè nelle quali alla fine l'elezione diretta del capo dello Stato non è che una modalità di scelta del Presidente della Repubblica in un sistema che però continua ad essere parlamentare per questa questo assetto di governo prevede sempre il rapporto fiduciario la derivazione parlamentare del governo
Oppure in altre esperienze diciamo si assiste ad una oscillazione tra dinamica presidenziale
E dinamica parlamentare in base ai rapporti di forza ovviamente tra i soggetti politici e tra gli attori politici dunque probabilmente visto che di presidenzialismo si è molto parlato in questa in questa prima fase del dibattito ancora ripeto non agganciata attesti formalmente presentati dovremmo avere forse tutti ben chiaro che la esperienza della Quinta Repubblica francese è una delle possibili declinazioni
Dell'esperienza semipresidenziale anche se appunto da questo testo risalente alla precedente legislatura si tratterebbe comunque di quella alla quale almeno quel testo faceva riferimento
In questo testo in questo atto camera settecentosedici della diciottesima legislatura però come vi dicevo c'era anche l'intento di intervenire sulla rapporto fiduciario tra Parlamento e governo nel senso della razionalizzazione
Attraverso tre scelte la prima era la presunzione del rapporto fiduciario che quindi non doveva essere più consacrato da un voto iniziali all'indomani del voto
La seconda era l'introduzione della dell'istituto della sfiducia costruttiva che come voi tutti oramai sapete perché ne abbiamo parlato talmente tanto in occasione delle varie delle varie fasi del dibattito col sulle riforme costituzionali è un istituto che consente al Parlamento di sfiduciare il governo o il primo ministro solo nella mia nel momento in cui è in grado di sostenere quella fiducia un altro primo ministro con un altro governo e poi con una il terzo elemento riguardava la possibilità di revoca dei ministri
Qui da parte del presidente La Repubblica ma su proposta del primo ministro quindi questa questo progetto di riforma effettivamente aveva devo dire è una è come se fu diciamo a un questa prospettiva
Duplice
Di rafforzamento e di mutamento della figura del capo dello Stato all'interno del sistema ma al contempo lavorava molto sulla razionalizzazione della forma di governo parlamentare
Mi chiedo quanto questi due obiettivi siano perseguibili al contempo mi sembrerebbe quasi che invece sia un progetto che va a contenere la la grande alternativa no all'interno della dibattito sulla riforma dell'assetto di governo e di conseguenza adesso cui ripeto queste sono tutte ipotesi perché ancora testi non ce ne sono però sicuramente mi sembra di poter dire che quanto meno dei progetti della scorsa legislatura l'area centrodestra che adesso è al Governo e che quindi anche alla luce del quadro che si è venuta a creare dopo le elezioni come è stato giustamente notato a la possibilità di fare gran parte di questo percorso delle riforme in autonomia si muove in questa diciamo in questa direzione bisognerà vedere cosa succede alla punto di vista del metodo
E quindi chiudiamo vorrei chiudere su questo punto sia perché effettivamente la Presidente del Consiglio dei ministri in sede di dichiarazioni programmatiche ha detto Ice tre est dal punto di vista il metodo ha espressamente dichiarato di volersi confrontare con l'opposizione
E e quindi e perché alla luce dei precedenti che sono stati ampiamente ricordati in questa sede
La l'obiettivo delle riforme condivise è un obiettivo non solo auspicabile in termini costituzionali ma probabilmente possiamo dire alla luce dei precedenti forse uno dei pochi che assicura il raggiungimento dell'obiettivo uno dell'obiettivo finale di conseguenza siamo inattesa di vedere cosa succederà su questi due fronti sia del merito ma anche e soprattutto della scelta del metodo
Con questa occluso grazie
Né io ringrazio anche Francesca rosa per questo suo intervento non so se ci sono domande da rivolgere se no facciamo ah sì ecco sono studente se non sbaglio sì uno studente
Buona sera
Hanno come punto in comune una certa sfiducia nei confronti della politica
E quindi un voler innanzitutto colpire la casta cosiddetta cassa diminuendo ora e in secondo luogo vincolando la e quindi facendosi che appunto al voto coi corrisponda un Governo e non vi siano poi quelle dinamiche parlamentari che hanno da sempre caratterizzato la nostra la nostra storia
Allora la mia domanda è ma un metodo molto più semplice per riavvicinare la politica al territorio perché poi di questo si tratta
Non sarebbe la reintroduzione delle preferenze
Che può sembrare è spesso sentito abitarle siamo tutti consapevoli dei problemi che che hanno caratterizzato da te che poi sono state prima ridotte poi tolte anche se attualmente ci sono ancora
Per le elezioni comunali e per le elezioni regionali però mi sembra non a riflessione superficiale
Carrie introdurre le preferenze possa comunque fare avvicinare i politici al territorio proprio perché non legati da una fedeltà al dirigente di partito che li colloca in una posizione degli sino bloccato che sia quindi e leggibile
Ma permette appunto di avere una fiducia tra il il cittadino lettore ENI elemento e quindi magari evitare anche il trasformismo che che poi si basa appunto sul sul comodità politica mentre quando si deve rispondere direttamente all'elettore
Spero che scarse grazie grazie non so se ci sono altre domande coi allora io chiederei Stefano di rispondere senza riletto
Vado ecco dubito che i componenti della commissione Bozzi fossero dei populisti loro pensavano e ridurre parlamentari perché c'erano state per regione c'era stato l'europea io l'ho visto gli altri commenti populisti non mi interessano siccome questo
Le preferenze
Non sono mai stato un modo di raccordare gli eletti e gli elettori
Il Partito Comunista pre determinava gli eletti era in grado con la sua struttura di decidere prima chi fossero gli eletti
Prima delle lezioni c'era sempre questa immagine del segretario nazionale valido comunista che andavano a sostituzioni si faceva dare il bigliettino con quelli da votare
Nella democrazia cristiana che è una federazione di correnti era il fixing tra le varie correnti ogni corrente faceva campagna perché è una federazione di partiti e quindi questo era le preferenze non posso aggiungere una cosa da ormai da se da anziano diciamo così io mi ricordo che fino agli anni Ottanta il metà anni ottanta nei partiti più strutturati
E mi riferisco la democrazia se ovviamente ma soprattutto al Partito Comunista nel Movimento Sociale era assolutamente vietato e comunque disdicevole e fare di manifesti personali
Addirittura con le con la con le fotografie proprio per per quello che dicevi tu ma appunto anche in democrazia cristiana la campagna correnti erano
I listini e si lascia ciascuna corrente in fila ognuno proponeva i suoi contro quelle alte correnti quindi non c'è Inter l'apporto lettere Tor dopodiché se io devo dire
Boh avere le preferenze in un comune è un conto perché è una dimensione di scala c'è un rapporto diretto letti elettori
A vere eletto preferenze in una provincia non grande anche lì non richiede nel resto è un'organizzazione che si crea tra eletti e elettori una corrente organizzata da un gruppo di interesse che leggi parlamentari non cento e potere si poté dei singoli più o meno pari a zero quindi c'è se stiamo sulla dimensione di scala piccola vanno benissimo presenze siamo sono dimensioni Scala grande io non lo metterei le preferenze queste prove
Esistono soluzioni intermedie tra le cose che abbiamo oggi le preferenze si perché rispetta quello perfino il sistema che avevamo vecchio Senato
Con i collegi uninominali di partito pur con alcune controindicazioni è comunque migliore perché eviti nel posto dove si vota la frammentazione del singolo del partito poi io ripeto la cosa vanta il trasformismo non c'entra niente con il sistema elettorale centra con le crisi di governo
Ci si sposta si tirano gruppi parlamentari si spera nella speranza di avere incarichi di governo
Quindi la vera soluzione altra assolutismo è la stabilità dei governi perché il resto sono tutti poi facciamo bene intervenire sui regolamenti parlamentari però dobbiamo sapere che trasformismo c'è dove c'è instabilità dei governi quella radice io mi sposto di gruppo perché spera diventare sottosegretario ministro
Crea un gruppo cerniera perché spero nel passaggio governavate diventa decisivo questo è trasformismo non è che è un'altra cosa
Poi io il punto è questo
Il sistema dei partiti è in grado da noi senza vincoli di creare governi di legislatura se uno mi dice in Italia domattina votando nel sistemi più vari anche con la proporzionale pura siamo in grado quelli che ebbe in collezione di mettersi a un tavolo
E li deciderà che chi è il segretario del primo partito della coalizione che si forma diventa automaticamente presidente del Consiglio per la legislatura
Io divento a favore di anche in un sistema proporzionale questo non accadrebbe in Italia perché abbiamo visto che la formazione dei governi post elettorali non segue nessuno di questi criteri e non c'è nessun rapporto tra consenso potere responsabilità
Per cui come diceva Ruffilli il sistema elettorale e anche la forma di governo davano rende il cittadino esplicitamente arbitro questo è il punto fondamentale sì sistema politico che ha costretto perché il nostro sistema dei partiti non è in grado da solo di produrre
Un rapporto coerente tre esito del voto e è risultato ai fini del governo a meno
Non basta votare parlamentare voglio sapere qual è la conseguenza interi principe responsabilità su governo poi io penso che si possa fare con strumenti sul piano nazionale un po'meno rigidi di quelle che abbiamo per i Comuni feroce ma il principio deve essere lo stesso
Grazie
Direi che non possiamo aprire un dibattito per quanto interessantissimo raccogliamo questi spunti queste sollecitazioni e poi spero che nel tempo si possano poi tornare a discutere quando avremo poi delle proposte concrete
Intanto ringrazio i relatori di questo Primo secondo tavolo e inviterei i colleghi della seconda fase e quindi il professor mi diritti professor Celotto che ho visto arrivare
Il professor Olivetti professor Ronga
Perché cercare il vostro
L'estate venga pure sa che
Grazie
E qua
Alfonso
Alfonso se qui fare il giro
Sì
Sì sì sì finiamo
Bene allora anche qui riprendiamo il giro inizierei ecco qui seguire anche se l'accordo l'ordine alfabetico così andiamo torto a nessuno quindi il primo
Professor Celotto
Sì sì
Sì sì sì si chiude chiude Marcolin rettifica faremo portata dello senz'altro ben la parola professor cerotto prego grazie
Grazie
Allora la nostra Costituzione
Affronta grandi riforme piccole riforme come abbiamo visto soprattutto nella scorsa legislatura è anche l'inizio di questa legislatura abbiamo visto che le piccole riforme sono quelle più facili sia andata a toccare è stato ricordato i principi fondamentali la parte prima che erano ritenuti tradizionalmente intoccabili
Ma il problema più grande che si pone sulle riforme è sicuramente quello dalla parte seconda no perché noi sappiamo che alla fine degli anni settanta Giannini replicando a
Calamandrei dice è vero che la Costituzione presbite ma la seconda parte forse miope
E qui da lì si è creato questo spartiacque che la seconda parte va modificata già i colleghi hanno ricordato le decine di tentativi di modificare la seconda parte
Anche per trovare quella razionalizzazione la forma di governo parlamentare che ancora non abbiamo trovato
I problemi quali sono i problemi conosciamo tutti
Sono essenzialmente
Il fatto che i governi hanno durata breve
Durata media quattordici mesi di un governo e molto spesso di questi quattordici mesi gli ultimi mesi solo inattesa recata no
Quindi l'attività di governo dura un annetto e anche meno perché è perché legata al sistema a della fiducia e quindi al sistema del governo di coalizione e ha difficoltà di fare maggioranze coese
E se possiede una serie di problemi riflessi all'interno del funzionamento del Parlamento come tutti sappiamo soprattutto col procedimento legislativo
E su questo anche l'ultima lettera messaggio del Capo dello Stato ci ricorda questo ma io volevo fermarmi rapidamente sul problema della organizzazione della repubblica della Parte secondo
Qual è
Il sistema da adottare non li abbiamo sentiti tutti i vari sistemi presidenziali di presidenzialismo semi presidenziali sistemi di razionalizzazione alla tedesca la spagnola e così via
Noi cosa dobbiamo puntare
Il problema è questo Sensi almeno serve una maggiore stabilità di governo
E in questo l'esempio degli Stati Uniti incredibile no tutti ricordiamo Nixon cade Nixon cade il vice presidente si fa un altro vicepresidente si va avanti per l'intero mandato
Quindi la durata del mandato e praticamente intoccabile però il sistema statunitense bilanciato da altre cose le elezioni di midterm tutto quello che sappiamo e quindi
Soprattutto per esempio dalla rigida divisione dei poteri la mancanza di potere legislativo al Governo infatti ne sappiamo che anche un presidente che può essere forte come Obama non riesce a portare avanti pienamente il suo programma anche per questa ragione
Il sistema statunitense esportabile
Già Tocqueville diceva di no
Quindi
E questo vale per qualunque istituto di diritto comparato
Non è che le possiamo prendere la sfiducia tedesca e la importiamo il nostro sistema i sistemi vanno sempre contemperati e vanno sempre adattati
Del resto
La difficoltà la vediamo anche in America Latina dove hanno bene o male esportato il presidenzialismo all'americana
E lì che degenerata da sistema presidenziale presidenzialismo
E con i risultati che vediamo una grandissima instabilità anche perché i presidenzialisti se ma statunitense funziona bene anche perché ha due partiti
Quindi avendo due partiti alla fine due partiti scelgo i due candidati e il candidato che vincerà rappresentano almeno metà della nazione
Quando invece lo esporti in Perù
O in questi altri stati dove si presentano al primo turno diciotto candidati alla fine quello che diventa presidente un candidato del primo turno preso il sedici per cento
E quindi non rappresenta la nazione anche una grandissima difficoltà per cui quel sistema presidenziale esportato in America Latina non ha funzionato
Però debbo bisogno di stabilità
Certo sui Comuni sulle regioni abbiamo ricordato anche lì la Costituzione partiva parlamentare diventata sostanzialmente presidenziale
Però
I sistemi sono più semplici meno complessi e quindi la riferibilità la la stabilità e più naturale anche perché comuni e regioni hanno un vantaggio ulteriore la riferibilità
Cioè il fatto che noi sappiamo perché andiamo a votare e quindi questo dovrebbe incrementare la voglia
Del cittadino elettore di andare a votare per dire io voglio un presidente o l'altro
Anche se le elezioni Lombardia e nel Lazio
Ma già un anno fa i sindaci di Roma e di Milano ci hanno fatto vedere che anche il fatto di conoscere il candidato che sarà presidente di qualunque partito di qualunque schieramento
Non fa certo crescere l'affluenza elettorale
Per cui
Il semipresidenzialismo francese tante volte richiamato è un sistema che essendolo studiamo bene avuto tanti aggiustamenti sono anche stati ricordati
Cioè ha funzionato decentemente finché c'era del gol e ed è stato accompagnato
Nei decenni succede al decennio successivo da Pompidou in fondo da da quell'aria lì
Ma poi è diventato complicato infatti hanno avuto una ventina d'anni di coabitazione che hanno risolto con una serie di modifiche costituzionali
Significativa
E che comunque porta a un mio instabilità governativa
E
Avevo fatto una verifica la Francia avuto credo dodici presidenti e quarantacinque governi una cosa del genere qui non è assolutamente vero forse ho sbagliato i numeri ma grossolanamente sono questi non è assolutamente vero che i governi sono di legislatura e il Presidente
Eletto che di legislatura quando il presidente ha dei problemi e cambio Primo Ministro
Quindi anche lì c'è questa aggiustamento
Solo queste cose che sappiamo da più di quarant'anni
Ed è per questa ragione probabilmente che non si riesce a fare un progetto di revisione costituzionale anche a partire dal metodo perché in fondo i metodi sono essenzialmente due
Sicuramente il sistema della revisione costituzionale dell'articolo centotrentotto non era stato pensato per riforme ampie
Ma per aggiustamenti puntuali però si è trovato utilizzare anche questo
Dopo che invece il sistema della bicamerale in fondo in deroga all'articolo centotrentotto si è mostrato non funzionante
L'unica cosa l'abbia ancora prova dell'Assemblea costituente
Però lì l'esperienza cilena ci insegna di recente come il grande entusiasmo che accompagnato l'assemblea costituente incivile sia se a voi rivelato un oltraggio alla fine sul referendum conservativo perché l'Assemblea costituente perché non ricordasse soprattutto per qualche studente
A
Casa comperò tanto entusiasmo ha fatto la Costituzione amplissima mettendo dentro centinaia di articoli con qualsiasi cosa quando è andato al voto popolare
In fondo il mi sono Isma'popolare ha detto ma tutta questa roba qui i diritti del deserto i diritti delle popolazioni teniamo sicura che abbiamo anche sarà fatta veloce
Quindi anche l'uso dell'Assemblea Costituente va ben meditato poi con una difficoltà tecnica enorme che anche i cileni hanno affrontato che cosa accade del parlamento ordinario perché in fondo il quarantasei Parlamento non c'era e quindi era molto semplice vi si faccia un'Assemblea e svolge più o meno le due funzioni più o meno
Perché tutti i decreti legge legislativi luogotenenziale i poi non furono convertiti dall'Assemblea costituente ma furono convertiti nel quarantotto
Oggi invece far coesistere un'Assemblea costituente un parlamento ordinario e anche tecnicamente complicata
Però una riforma serve
Una riforma serve anche in questo governo è stato creato un è stato ricreato un mistero apposito dopo otto anni che non c'era delle riforme istituzionali proprio per cercare di studiare il problema ma il problema è un problema veramente complesso sia sul metodo che sui contenuti
Perché forse qui siamo piedi professore di diritto costituzionale no
Oggi
Se facessimo un gioco a ciascuno di noi dessimo la penna del costituente probabilmente ciascuno di noi scrivere modello completamente diverso
Proprio perché è difficile capire qual è il modello e questo ce lo dimostrano le riforme fatte
Perché sia il titolo quinto ma anche le riforme piccole amnistia indulto immunità parlamentare fatte con grande entusiasmo subito dopo nell'applicazione sono state uno Francia
Quindi rendiamoci conto modificare i dodici quindici articoli della Costituzione perché un sistema alla statunitense richiederebbe di modificare così tante cose
Funzionerebbe funzionerebbe meglio questo timore non ti fa fare la riforma e la riforma resta attuale e necessaria
Ecco la difficoltà teorica di affrontare la riforma anche perché come ci insegnarono i costituenti la Costituzione deve essere condivisa
Ricordiamo tutti la seduta del ventidue dicembre quando venne votata la Costituzione quando praticamente era pronto il plebiscito probabilmente la posizione avrebbe preso
I novantacinque novantotto per cento di voti favorevoli quei pochi cui cinquanta che si opposero fu Profumo probabilmente perché nel coordinamento finale Ruini ha fatto scomparire l'apparire un po'di cose
E quindi ma è negli atti del ventidue dicembre votarono contro quando ormai non spera più mettere mano per esempio preferenze leggi elettorali divieto che era scomparsa
L'auspicio quale l'auspicio è quello di inaugurare una stagione costituente quante volte ce lo siamo detti inoltre il prossimo Parlamento sarà costituente sembra lo stesso slogan di quello che vuole iniziare la dieta lunedì da inizio Luigi la prossima settimana
Però le riforme servono perché la fragilità del governo resta e la disaffezione dei cittadini resta il cattivo funzionamento del circuito Parlamento governo resta quindi è necessario probabilmente il metodo migliore può essere qua di una commissione di studi proba più ampia possibile che porti avanti una riforma condivisa poi da portare in Parlamento con tutti i tempi necessari
Nel mio auspicio senza sottoporre a referendum popolare perché giustamente la riforma costituzionale spetta al Parlamento ad ampia maggioranza come scrissero i costituenti
Spero di vederci qui fra un paio d'anni con una riforma da commentare grazie
Grazie al fosso anche di aver richiamato il fatto che la Costituzione è una casa comune come diceva la Pira dunque richiede la partecipazione di molti
Allora chiederei al professor Rondani intervenire quindi violando l'ordine alfabetico perché i colleghi della LUMSA saranno gli ultimi parlare in questa seduta prego
Grazie per questo invito grazie al rettore Bonini e alla professione Olivetti al presidente
Di questa tavola del professore di nella sono sinceramente onorato di questa opportunità di confronto che peraltro ha sullo sfondo la lezione indimenticata di leopoldo Elia
Confesso che avevo articolato un po'diversamente la mia scaletta ma forse può essere costruttivo non sovrapporsi alle tante cose che meglio di quanto avrei potuto dire io sono già state dette
E vorrei compiere due rapide annotazioni la prima
Di metodo recupero quanto da ultimo diceva il professore Celotto ma quanto in realtà è stato anche considerato in altri interventi e cioè l'idea che intorno alle riforme sia necessario un approccio laico lo diceva lo stesso leopoldo Elia d'altronde quando spiccava in un articolo del due mila tre
Un dibattito aperto informato che non assomiglia a un dialogo tra sordi
Soltanto un approccio laico un approccio non radicalizzato supposizioni ideologica e talvolta soltanto pretestuose o forse condurre ha qualche ragionamento serio significativo come mi sembra questa sia l'occasione lo spirito che Moore quest'occasione
E l'altra considerazioni invece di merito io mi fermerò soltanto a compiere qualche annotazione sul profilo della forma di governo anch'io non entrerò nel merito
Sono abbastanza d'accordo con quanto diceva Stefano Ceccanti successivamente
Felice Giuffrè ed altri sul tema del regionalismo differenziato proverò a condividere qualche annotazione sul tema della forma di governo e vorrei partire da una ipotetica conclusioni che avevo immaginato
Citando leggendo un passo di un passaggio di leopoldo Elia sul tema dei partiti perché io Poldi l'Elia scriveva ma non resta che prendere atto di una conseguenza che in realtà è persino abbia avendo affidato ai partiti senza filtri e senza limiti di occupazione di tutti gli spazi per selezionare interpretare la domanda sociale per designare tutto il personale pubblico le cui funzioni e si riconoscessero il rilievo politico
Per precostituire tutte le scelte pubbliche non giurisdizionali a cui Annette essendo la stessa rilevanza era evidente riceve via che il funzionamento della forma di governo doveva bloccarsi con la crisi di quei partiti storici
Pur non essendo cambiata la Costituzione e la normativa costituzionale infra costituzionale sull'ordinamento della Repubblica un intervento che precede evidentemente alcuni interventi
Sulla nostra sulla nostra costituzione ma credo sia il punto di partenza di tutti i ragionamenti lo diceva felice Giuffrè quando ricostruiva
Le linee essenziali del percorso della forma di governo mi pare sia emerso in molti altri interventi cioè noi muoviamo dalla constatazione che quel sistema dei partiti è profondamente cambiato
Le risultanze delle scienze sociali e politiche su questo
Hanno lungamente interrogato anche su questo la lezione di leopoldo Elia sull'idea di dover governare anche salvo l'approccio politologico salvo nella luce del settanta salvo consegnare qui c'è Marco Olivetti che ha ricostruito il pensiero di Elia salvo consegnata don Ferrante rubare il mestiere a don Ferrante sulla forma di governo partiamo però da una constatazione non mi pare che ci sia un'iniziativa se non iniziativa programmatica ne parlavamo qualche giorno fa con Marco Olivetti
Non c'è un'iniziativa programmatica si è detto di l'ipotesi del presidenzialismo in un primo momento transitando in un'ipotesi di semi presidenzialismo alla francese ma anche su questi lembi lo diceva prima Francesca rossa bisognerebbe interrogarsi perché i modelli sono evidentemente i più disparati e che cosa prendere di quali modelli io ho provato allora interrogarmi non tanto sulle ipotesi della modifica della forma di governo ma su alcune ragioni che mi sembra abbiano sempre unito soprattutto nell'esperienza più recente la dottrina costituzionalistica
E mi pare anche il dibattito parlamentare su alcune ragioni condivise o alcuni punti fermi
Il primo io credo sia sicuramente quello del rafforzamento dei poteri dell'esecutivo del suo vertice vorrà forza il rafforzamento inteso in una logica evidentemente equilibrata che sappia contemperare le tensioni in campo
A fronte di fatto lo sappiamo è questo
Appartiene a tutti i colori politici e tutti i governi che si sono avvicendati di un di un eccesso di ruolo qualcuno ha parlato di torsione monocratica che in via di fatto se invece venuta stabilizzare la parentesi pandemica è solo una parentesi di un'emergenza che in realtà altrove è stata qualificata io credo correttamente come permanente e quindi un rafforzamento dei poteri del dell'esecutivo e del suo vertice e poi ci si può intendere su quali modalità immaginare in questo senso ma anche sulla implementazione sono state dette alcune cose prima
Dalla dal professore Giannichedda al consigliere ciò urlo sul tema dei regolamenti delle regole parlamentari intendendo regole parlamentari le disposizioni ma anche alcune prassi parlamentari
Che sono un osservatorio privilegiato non solo dal punto di vista strutturale in relazione alle conseguenze all'impatto che assumono sulla forma di governo ma anche dal punto di vista funzionale ce lo ha ricordato persino la Corte costituzionale nel due mila diciassette con la sentenza trentacinque
Quando dice il corretto funzionamento della forma di governo parlamentare la formazione di maggioranze parlamentari omogenee rischiano di essere compromessi non solo da sistemi elettorale divergenti ma anche da regole parlamentari non armonizzate
Per effetto delle quali come noto la dinamica politica si delinea in modo da schifo ci artificiosamente diverso tra Camera e Senato quello della regolazione parlamentare
è un profilo spesso sottovalutato nella ricostruzione dottrinale costituzionalisti che che invece io credo possa contribuire in modo determinante a tanti di ragionamenti che stiamo compiendo insieme
E poi ci sono altri due temi cito solo quello della legge elettorale che è stato già affrontato ma ne cito un altro che mi sembra non sia stato ancora considerato che pure recupera un'intuizione di leopoldo Elia e che pure è un tema molto divisivo ma credo coerente con i nostri ragionamenti che quello del tema della legge sui partiti
Perché quanto si è detto che il riferimento alla difficoltà di selezione dei partiti politici come noto attiene anche alla mancata realizzazione di un determinato metodo democratico sancito in Costituzione
E secondo pesche che secondo un filone dottrinale potrebbe essere almeno incentivato attraverso delle forme di regolazione magari delle forme di regolazione a maglie molto larghe ma che possono definire alcuni principi
Anche perché almeno a me sembra una mia modestissima opinione tante forme di selezione interna anche evocative di formule un po'posso gestire che sono state praticate anche anche di recente non so quanto effettivamente restituiscano in modo coerente al modello il ragionamento più ampio che si può fare sulla forma di governo un assetto partitico in grado di selezionare la domanda di partecipazione
E poi ho provato a riflettere su quattro appunti rapidissimi di cito soltanto che mi sembra forniscono il contesto in cui si colloca collocano queste nostre riflessioni uno l'ho citato ieri a che fare con le trasformazioni del sistema partitico
Un altro riguarda i TAR i dati e le tendenze della legislazione bassa
Basta considerare i dati che sono raccolti dei servizi studi di Camera e Senato o anche le riflessioni che da ultimo vedo qui Ceccanti che è stato come noto presidente del comitato per la legislazione che ha dato un contributo credo significativo da questo punto di vista dimostrano in modo plastico quale sia l'andamento che e quali siano quali siano le sedi della decisione politica agli atti e le sedi della decisione politica governativa sovranazionale regionale tutto questo attiene io credo e ragionamenti che ne possiamo svolge dal punto di vista della dell'ipotetica modifica dell'assetto delle regole del gioco in senso ampio quindi il tema della forma di governo ma inteso proprio come lo intendeva Elia a partire dalla voce del settanta
Come costituito da elementi di costitutivi e non solo Esterni condizionante di vario genere
Io credo che e beh mi avvio a concludere che occorre restituire certezza per recuperare sempre
Un'intuizione di leopoldo Elia perché sul tema delle riforme costituzionali
Egli diceva io avverto l'urgenza di uscire dalle fasi di incertezze che sono cause di danni difficilmente ripetibili parafilia alla cripta credibilità dell'intero sistema da parte dell'opinione pubblica
E allargando così il ballo tra il paese e la classe politica quanto diceva poco fa anche Alfonso Celotto credo che bisogna cioè destituite certezza i processi di governo citando Bentley
E generare rinnovata fiducia nel corpo elettorale rinnovata fiducia significa anche immaginare che il cittadino come arbitro lezioni di Ruffilli Possa contare qualcosa in più
Sì dispetto certo alla scelta del parlamentare rispetto al concetto della responsabilità sull'indirizzo politico e più in generale sulle certezze del sì che derivano dal sistema che hanno ricadute come noto più ampia in tema di certezza del diritto
Ma questo ci porterebbe molto lontano però credo che bisogna bisognerebbe interrogarsi anche su un altro profilo che quello del ruolo del Parlamento su cui tanto in realtà impattano queste nostre riflessioni che deve recuperare la propria la propria centralità ma una centralità qualcosa intuivo nell'intervento del consigliere ciò urlo che si realizza in realtà informe ulteriori dispetto a quella della funzione legislativa in senso stretto penso
Alle sedi alle sedi di controllo penso alle sedi di codecisione
Io Luciano Violante parlava da di un Parlamento delle leggi di fatto un Parlamento dei controlli sono tutte questi volti ulteriori che nel tempo sono andati imprimendo sì del sistema e con i quali io credo bisogna fare i conti e d'altronde e in Parlamento e concludo
Che si fanno le riforme o anche condivido molto l'auspicio che veniva qui richiamato e che mi pare appartenesse agli interventi di tutti quanti sono intervenuti ed è in Parlamento che si produce il precipitato iniziale e ultimo delle riforme e credo che il lascito di Elia
Sì è quello proprio di guardare senza pregiudizi alle potenzialità ma anche i limiti di tanti interventi qui si è fatta una scelta di parlare di agenda di riforme non di revisioni o di interventi di manutenzione come è stato detto e anche questo evocativo io credo di una concettualizzazione più ampia che debba però muovere dal convenire su quel metodo che io credo sia stato oggi felicemente praticato per quest'invito ancora vi ringrazio
Grazie lei professor Ronga anche delle considerazioni che ha voluto sviluppare dare la parola Mario mi di ieri così ci avviamo conclude anche questo
Allora io saluto tutti i presenti gli amici cari
Mi si veramente sia coetanei sia agli amici più giovani cioè gli studenti dei nostri costi sembra molto bello che ci sia questa partecipazione dei giovani perché il tema delle riforme il vostro tema
Poco fa si è parlato di solidarietà intergenerazionale io rimango più terra terra un sistema che funzioni bene che dia efficaci risposte alle domande sociali è stato ricordato adesso l'attenzione di Elia al funzionamento del sistema non visto solo come un fatto di apparato ma come un sistema che è in grado di e dare risposte ai cittadini di creare fiducia come è stato detto poc'anzi e con questo di ricevere legittimazione e allora su questo discorso del buon funzionamento
Io vorrei svolgere qualche considerazione
Richiamando un punto che era molto forte nella indicazione di metodo che via davan nuovi più giovani anche a me quando ho avuto la fortuna di parlare di di stare sempre attenti oltre alle costruzioni concettuali anche alle prassi
All'impatto per le figure organizzative sulla prassi
Fra l'altro in via oltre all'impegno di parlamentare che è stato un impegno robusto appassionato
C'è stato anche proprio nella sua parte iniziale una presenza molto importante come consigliere del Senato
Qui è stato un funzionario di parla parlamentare
E per noi che siamo entrati in Senato egli ha rappresentato in qualche modo il modello irraggiungibile poi quando io ho avuto occasione di conoscerlo sperimentato rosse umanità il suo meraviglioso sorriso la sua apertura pluralismo e lui se ci si sentisse speriamo che ci senta
Oggi sarebbe contento perché ci sono stati e ovviamente interventi
Diversi ognuna portato la sua esperienza la sua sensibilità politica istituzionale però io credo che ci sia un filo
Comune fra tutti gli interventi innanzitutto ricondursi a un nucleo forte di principi che deve guidare anche un processo di revisione costituzionale e poi appunto fare riforme possibili e utili
E allora cercando di metterci in questa ottica come è stato detto laica che io vorrei fare una riflessione rapidissima perché i minuti sono pochi
Cosa fa capitando in Italia negli ultimi tempi il sistema ha ben funzionato con quali limiti che le persone come hanno sentito la risposta delle istituzioni e qui io vorrei dire ci sono state emesse tante cose che non vanno però obiettivamente ne dobbiamo registrare
Una capacità reattiva del sistema governo Parlamento a spinte Estero neanche a forti sciocca esterni
E qui vorrei enumerare ma proprio scusate Michela rapidità perché l'ora è tarda i sostegni non facili da elaborare
Per compensare i danni dell'emergenza pandemica sia pure con tante difficoltà un abuso dei decreti legge di cui parleremo adesso però alla risposta c'è stata cioè il Paese
Reale il Paese legale non si è spaccato questo è stato un punto importante nella gestione della pandemia e del posto pandemie
Noi non abbiamo avuto salvo qualche protesta tutto sommato poi riassorbita una piazza che ha preso d'assalto i palazzi per il governo no tutto sommato la spinta è stata contenuto
Punto secondo l'elaborazione e attuazione del piano nazionale di ripresa e residenza con l'adozione di riforme strutturali che erano in cantiere da tempo che sono arrivate a conclusione
E di misure straordinarie per fare funzionare questo intervento straordinario che riprende dopo tanti anni di esilio la parola programmazione di nuovo si riparla di interventi secondo una logica programmatorie che si era persa quindi anche questa è una cosa molto importante
E poi giusto per arrivare all'attualità
A ancora più piscina la diversificazione delle fonti di energia a causa del conflitto che ancora grava sulla parte orientale del nostro della nostra aree europee
Del nostro continente europeo quindi è chiaro che delle risposte ci sono state perché sono importanti ed Elia ci avrebbe detto che sono le tre risposte da considerare perché hanno conservato la legittimazione del sistema rispetto ai cittadini
Però detto questo io sono il primo a riconoscere sulla base degli amici che sono intervenuti prima che naturalmente alcune cose
Non sono andate in maniera ottimale altre possono essere razionalizzate l'ottica può essere quella che in fondo animava gli stessi Costituenti quando cercavano
Dinamiche parlamentari conciliando la fluidità del gioco parlamentare la adattabilità della forma di governo parlamentare con un'esigenza di buon funzionamento e di stabilità e quindi il famoso ordine del giorno operarsi
Con tutti poi i suoi limiti ma anche lo sfortunato tentativo di Egidio Tosato che non è stato ricordato e che invece ricordava
Egli ha diceva ridendo se fosse riuscita Tosato di far passare nella nostra Costituzione la famosa sfiducia costruttiva dovrebbero dati sul nord della dell'ingegneria costituzionale poi abbiamo letto nel prezioso dialogo fra le diede Dossetti che poi è stato anche De Gasperi gli avete detto andiamoci piano
Perché è evidente che la scommessa della stabilità era effettivamente come è stato detto benissimo e come ha ricordato adesso felice Giuffrè sulle spalle dei partiti
Vorrei aggiungere un intervento di Amendola che Amendola riceva si possono essere utili a Cortina enti di tipo giuridico ma il vero motore della stabilità ed FS il sistema dei partiti e chiaro che oggi non ci troviamo in un contesto diverso
La prassi che cosa ha visto per stabilizzare a suo modo e nello stesso tempo per dare risposte ai cittadini
Avvisi indubbiamente una un uso che possiamo definire credo senza esagerare forzato
Di quelle ma piccole di quegli spazi procedurali che sono offerti dalla Costituzione e quali sono stati questi spazi
Il maxi emendamento è la questione di fiducia quindi lo dico soprattutto per gli amici più giovani il Governo che mette sempre in campo in maniera anche molto faticosa molto stressante la permanenza del rapporto di fiducia e per evitare troppe postazioni una marea di cose disomogenei finite tutto in un maxiemendamento che si compone di molti commi
Il Parlamento in tutta questa storia non è vero che è stato emarginato come potrebbe sembrare da una lettura apparente perché i dati qui abbiamo studi meravigliosi vedo Valerio Di Porto a cui siamo sempre grati poiché ad elaborazioni che ha fatto
Quando era Consigliere per la Camera e ora per i suoi studi ma il Parlamento è un Parlamento trasformatore perché poi le Commissioni infilano nel maxiemendamento della roba che poi viene però bloccata
Dalla questione di fiducia che porta appunto un voto bloccato lasciare prendere o lasciare
Questa prassi attenzione non è che irrilevante
La Corte costituzionale in una ordinanza che nonostante il nomen juris ordinanza è in realtà una decisione molto pesante con alcune affermazioni molto pesanti e molto importanti
E cioè la famosa ordinanza numero diciassette del due mila e diciannove
Sulla ammissibilità del conflitto promosso dal singolo parlamentare ci dice che questa prassi è rilevante avverte che non deve strapazzare le norme costituzionali però a un certo punto dice
Così ha fatto tutto
Perché lusso della questione di fiducia nella legge di bilancio deve essere considerata nell'ambito delle possibili risposte alle esigenze di governabilità
E allora dinanzi a questo quadro che vede un uso molto largo certamente fuori da quello che pensava il costituente della decretazione d'urgenza
Una dilatazione del contenuto della legge di bilancio che avanti a di tutto e di più altro che solo misure funzionali all'approvazione delle tabelle di Bilancio
Compensato tutto questo con un'attività emendativa trasforma diva del Parlamento evidente che se ci mettiamo sempre nell'ottica che i via ci avrebbe chiesto la fiducia dei cittadini
La riconoscibilità delle regole quindi il buon funzionamento non solo della macchina delle leggi ma di tutta la regolazione pubblica
E quindi anche i cittadini che debbono poi mettere in pratica nuove regole è chiaro che alcune cose vanno migliorate
Per come vanno migliorate il presidente Mattarella qualche cosa c'è qualche vetta col suo infinito garbo
Ma il presidente e qua voglio ricordare due interventi che mi sembra si lei fino ad una l'altro uno proprio recente la lettera del ventiquattro febbraio in cui il presidente promulga
Un decreto legge
Così tetto mille proroghe che sono parole del presidente Mattarella a duecento cinque commi aggiuntivi rispetto ai centoquarantanove originari
Cari amici è più che raddoppiato prego questo fa rimarcato e Presidente della Repubblica politici attenti che comunque tralasciando questa curai ingrassa ante che veramente rischia di essere preoccupante per una legge che quindi si espande in questo modo però poi ceduti
In mezzo c'è troppa che non è propriamente una proroga dei termini fra cui la nota vicenda dei balneari come voi sapete presenta delicati profili di rilevanza europea di diritto e unitario
E allora come venirne a capo qui sono state dette molte cose però su dalle riforme possibili
Quantomeno fra le cose su cui si può cercare di verificare se ci sia un consenso fra le forze politiche per migliorare le cose come a quindi espressamente chieste il Presidente della Repubblica certamente bisogna in qualche modo fare quella che il gli amici economisti potrebbero definire un credito cioè le esigenze di risposta alle domande sociali vanno mantenute però bisogna trovare un modo più ordinato un moto più conforme allo spirito della Costituzione
E allora io mi chiedo la lanci nulli visto che poi ci siamo dati appuntamento per un futuro aggiornamento di questo dibattito
Se non possa avere senso
Riprendere alcune costituzionalizzare alcune norme che in realtà erano presenti anche nello sfortunato testo di revisione del due mila sei dici che poi fu travolto no in una valutazione politica negativa dove
Come tutti noi ricordiamo si diceva in maniera molto chiara ed esplicita a mio avviso condivisibile che i decreti debbano recare misura di immediata applicazione che debbono avere contenuto specifico omogeneo e corrispondente al titolo
I vecchi è il cittadino ha pure
Un decreto legge più o meno sì capacità mentre adesso veramente deve chiamare l'avvocato e chissà se l'avvocato ce l'ha fatta solo ma tutto questo dovrà essere accompagnato e anche qua mi sembra di trovare una traccia nella lettera messaggio del Presidente della Repubblica
Nella previsione in ambito parlamentare di meccanismi di voto a data certa
Per garantire ai progetti del governo una conclusione dell'iter in tempi prevedibili ma c'è anche Secondo quanto letto proprio recentissimamente anche qualche altra proposta per dirvi che poi tante cose possono essere anche utili quello per esempio di consentire al presidente della Repubblica una promulgazione parziale
In modo tale da consentirgli per esempio in caso di norme
Estranea al decreto legge di colpire miratamente le norme strane per rimandarli in Parlamento per una più ponderata valutazione
Tutte queste cose però vanno elaborate ovviamente in una prospettiva di sistema ma credo sette
Posso in qualche modo rubare un qualche spazio alle conclusioni che adesso gira da Marco mi sembra che tutti noi fino a questo fase del dibattito abbiamo convenuto che indubbiamente la capacità di governo
Trovando adeguati contrappesi
Chi controllo e di legittimazione sia un bene costituzionale condiviso e allora se questo è vero
Lo spazio
Per una condivisione di un percorso che non sia di stravolgimento dell'impianto costituzionale ma che sia di un miglioramento nella prospettiva che sempre in via cioè indicato
I guardare ai funzionamenti dei sistemi guardando alla loro effettiva capacità di rispondere alla domanda sociale
E quindi ai diritti
E di tutti noi cittadini
Grazie
Grazie Mario grazie per queste ulteriori sollecitazioni che ci lasciano appunto l'eredità di un percorso che dobbiamo ancora compiere chiedo e San Marco Olivetti di chiudere questo importante interessante seminario con le considerazioni finali prego
Grazie ovviamente
Perfetto ecco ringrazio veramente tutti coloro che sono intervenuti
Per sia nella prima parte relativo a quello che è già stato fatto sia in questo ricco dibattito su quello che potrebbe essere fatto in questa legislatura
Quindi riflessioni che mi sembra che in larga misura non per fare un po'il democristiano fuori tempo siano in buona misura convergenti ecco insomma
Vengono fuori da questo da questa discussione io concluderei con tre spunti diciamo così quindi il primo è la questione del metodo il secondo è l'autonomia differenziata il terzo e la forma di governo però mi dimetterò veramente ad alcuni anche qui ormai forse è diventato una deformazione alcuni piccoli
Flash sulle questioni sul metodo da d'accordo qui le alternative che sono emersi e sono riforme puntuali rispetto a riforme generali articolo centotrentotto rispetto a
Un uso dell'Assemblea Costituente con tutte le controindicazioni a parte ovviamente quelle di legittimità costituzionale per l'uso di una propria pro procedura del genere che richiederebbe evidentemente una previa legge di revisione costituzionale per Popper attivarla no
Su questo punto
Mi viene così giù giusto per dire una cosa diversa da tutte le cose usati per già dette e se non si può pensare ecco senza considerare le commissioni governative di studio parlamentari ha una qualche tecnica di democrazia partecipativa
Come Welles Citizen assembly Isso o la consultazione popolare sperimentata peraltro ai tempi anche del Governo Letta cioè se
Quello che diceva adesso Mario cioè sulla necessità di coinvolgere cioè di ovviamente che alla fine i destinatari di ogni norma di ogni riforma sono i cittadini se questa è l'ottica forse oggi si potrebbe considerare nella misura seriamente a misura in cui la riforma è dovesse essere ampia
Una qualche forma di coinvolgimento nel con le tecniche la democrazia partecipativa dibattito pubblico
Usando anche internet insomma ci sono del delle o assemblee di cittadini esperienza canadese due province canadesi che potrebbero dal punto di vista procedurale offrire qualcosa di nuova solamente tutti sappiamo perché nessuno di qua qua nuovo proprio di primissimo pelo diciamo così sappiamo che questi strumenti possono essere strumentalizzati no quindi quindi comunque il metodo dovrebbe combinare il ruolo centrale del Parlamento con un qualche supporto tecnico e forse anche con qualcosa di questo tipo
Di partecipazione
Popolare no non non necessariamente attraverso referendum finale ma attraverso delle tecniche di questo tipo e sempre sul metodo farei una seconda osservazione abbiamo due rischi nel modo di affrontare questa vicenda una è quella del del nuovismo facile non le bandierine ideologiche cioè per esempio presidenzialismo per Fratelli d'Italia e l'autonomia differenziata per la lega e all'opposto abbia un altro rischio quello della difesa aprioristica e declamatoria della Costituzione come tavola dei valori intoccabile insomma anche di quest'ultima cosa fosse
Appunto poco approccio pur pur non smentendo l'approccio un po'laico e se e in un po'meno ideologizzato ecco ne abbiamo visto purtroppo tante di queste declamazioni in occasione del dibattito sulla riforma Renzi io auspico ma nella convinzione che certamente non sarà così che questi due approcci essere siano evitati no ecco le ragioni del riformismo posizionali restano e sono state espresse in vario modo in questo in questa tavola rotonda da più punti di vista
Ci sono quelle generali diceva all'inizio Angelo rivela la manutenzione abbiamo intitolato questo seminario sempre formando a trasformando dalla chiesa la Chiesa spostando
La Costituzione mettendoci però un punto interrogativo
E quindi le ragioni e la manutenzione ci sono le ultime cose che ha detto Maria sui decreti legge ne sono un esempio ma se ne potrebbe immaginare in molti ci sono però e questo ci differenzia dagli altri paesi europei che problema
Della manutenzione Cosima non propria di ogni costituzione in ogni tempo in ogni luogo ci sono oggettivamente dei punti deboli originarie sopravvenuti di questa carta costituzionale che non inficiano come ha detto bene felice offre prima
Che il fatto che sia stata che abbia svolto il suo compito nei primi quarant'anni ma che
Restano sul piatto e quindi non lo so se vogliamo dire io aggiungerei a quello che è stato detto ma è stato anche detto questo
Cioè all'instabilità e alla possibile deficit di legittimazione di esecutivi anche un bicameralismo decisamente diciamo così discutibile e poco sensato per il modo in cui è strutturato e che è stato peraltro rafforzato nelle riforme di quest'ultima legislatura riprenderei
Un'idea dell'ultimo Elia perché è un'idea
Su cui insiste proprio negli ultimi interventi quella dell'equilibrio costituzionale che già emerso anche questo da da interventi precedenti oggi cioè l'UDC o forse dovremmo rivedere la classificazione delle forme di governo di cui io mi sono occupato in più occasioni distinguere tra forme di governo equilibrate e forme di governo squilibrate
è un'idea che poi non ha potuto sviluppare
Che traspare negli ultimi tempi qualcosa ma papà ripreso di questo perché e anche la come dire
La parte non so punti su cui vi hanno mai Madison Yllana del pensiero di Elia secondo punto è solo una battuta sull'autonomia
Ho scusate ovviamente adesso
Dibattito sarà complesso articolato ma c'è un onere di chi vuole le riforme di spiegarci cosa vuole perché qui abbiamo un po'discusso sull'uomo no quindi
Se qualcuno vuole le riforme costituzionali l'attuale maggioranza dice che le vuole sull'autonomia differenziata abbiamo un testo sul presidenzialismo nulla insomma il momento che questo testo non debba essere soltanto quello che Francesca c'hai fatto ricorso dire guardando la legislatura precedente dovrebbe essere un testo presentato dopodiché si vedono vantaggi e svantaggi sulla forma di governo sull'autonomia differenziata io credo che ci sia un equivoco è stato detto anche prima da Stefano da Felice perché in realtà il quel meccanismo che l'articolo centosedici terzo comma anch'esso è come dire
Tirato dagli opposti estremisti no perché da un lato la lega lo ha sempre letto come un uno strumento per tenersi i soldi nelle regioni posso tutte in Veneto da lei governate e lo ha letto anche come un surrogato dell'autonomia della regione speciale
Dall'altro nelle regioni del Sud soprattutto quelle ordinarie ovviamente c'è una paura quasi un terrore l'autonomia differenziata che posso secondo alcuni ormai è diventato un argomento populistico
E condiviso mi pare anche la nuova leader del partito democratico secondo cui l'autonomia differenziata il male perché discreta la rete a questi due approcci estremi evidentemente
E Songhua pachistani che ancora una volta non aiutano perché nell'uno e nell'altro è vero di per sé sullo strumento medico sono forse vedi l'uno rispetto all'altro cioè l'approccio leghista giustifica
In realtà secondo me questo è uno strumento che ci ci D'Amato ci dice una cosa che sappiamo tutti è come ci dice che il re è nudo cioè che il Titolo quinto non ha funzionato
Vengono scaricate su questo meccanismo tutte le come dire le frustrazioni derivanti da quel fallimento
Perché si guarda l'autonomia differenziata di fatto come l'autonomia tout-court mentre ce l'ho più nomi c'è già no qualcuno dice non vogliamo l'autonomia differenziata in sanità perché il diritto alla salute unitario sì però autonomia differenziata in sanità c'è già perché l'altra sera la salute che largamente regionalizzata allora bisogna capire che cosa non si vuole cioè se non si sta sparando all'obiettivo opposto no
Quindi in realtà però questo strumento va ricondotto alla sua logica costituzionale che non è né quella di farne uno Stato una via per lo status speciale
Non ecco
Non è questo ma è quella di consentire flessibilità e sperimentazione nel reparto di competenze
Creando dei livelli intermedi tra l'Egitto e Regione abbia regione speciale magari per materia in relazione a situazioni specifiche di ciascuna regione questo il senso secondo me il centosedici terzo comma non è il sei una via per arrivare indirettamente lo statuto speciale
E questa è l'unica cosa volevo dire su questo punto che peraltro coincide un po'anche se con qualche passaggio in più forse derivante al fatto io sono un po'più regionalista
Degli degli altri presenti in questa in questa in questa in questa in questo dibattito su questo su questo tema e vengo alla forma di governo anche qui naturalmente consapevole che un tema enorme
E che quindi
Però proverò a cavarmela con una schematizzazione che era sottesa a tutta la discussione abbiamo tre modi per intendere il concetto di presidenzialismo cioè se fossimo in un esame di diritto costituzionale
Metteremo subito e pareti dice diremmo presidenzialismo è il regime presidenziale quindi alcune caratteristiche ma accettiamo che i politici non possiamo fare esame di diritto costituzionale e accettiamo che i politici di maggioranza e di opposizione quando per fortuna è che non possiamo fare lo dico accettiamo che i pollici immaginando di posizioni quando dicono presidenzialismo vogliono dire una di queste tre cose emerso dal dibattito il sistema presidenziale americano
Il sistema semipresidenziale francese o la cosiddetta elezione diretta del primo ministro
Oppure addirittura un rafforzamento del primo ministro senza elezioni letta quindi diventano tre e mezzo le alternative
Allora da questo punto di vista e ricordando un'altra cosa che però è rilevante per la nostra storia cioè che il presidenzialismo in Europa e poi in Italia una pessima reputazione ricordiamolo per l'antecedente della mille ottocentoquarantotto è l'unico sistema l'unico caso in cui sistema presidenziale viene realizzato in Europa e il Presidente si proclama imperatore
Per cui sappiamo che l'unico sistema presidenziale in Europa e la nobilissima Repubblica di Cipro
L'unico no quindi è totalmente estraneo alla storia alla storia europea
Perché c'è una variante autoritaria del presidenzialismo questa è la ragione però detto questo
Un una persona come me che è sempre stata molto scettica sul presidenzialismo e che per lungo tempo si è basato su questo testo fondamentale vecchio ormai di quasi trent'anni ma
Sempre molto utile intitolato appunto il fallimento del presidenzialismo di due studiosi uno spagnolo l'altro cileno quando insiste Arturo Valenzuela detto questo
Fo il sistema presidenziale oggi non sono più solo gli Stati Uniti
Non possiamo più trattare l'America latina come se fosse il luogo delle dittature ormai sono quarant'anni che i sistemi latino americani sono consolidati con sistemi presidenziali democratici articolati che hanno i loro difetti come nostri regimi parlamentari imporre ma piuttosto è se
L'adozione di un modello di quel tipo corrisponde agli obiettivi che si vogliono perseguire con la riforma che sono mi fare
La legittimazione diretta del potere esecutivo e questo obiettivo è l'unico che è sicuro che viene assicurato il presidente eletto per quattro per cinque per sei anni e almeno di questa questione non si parla più
Fino a meno che non muoia ossia destituito o non ci siano per quel quindi questa prestazione il presidenzialismo la garantisce
Il problema è che le altre cose ci aspettiamo dal presidenzialismo cioè stabilità omogeneità dell'azione di governo non sono affatto assicurate a meno che non sia un presidenzialismo autoritario se guardiamo al caso brasiliano giusto per fare un esempio
Abbiamo un Parlamento iper frammentato in quel partito del presidente Lula circa il venti per cento dei voti
E quindi nell'azione di governo che richiederà inevitabilmente la legislazione non è un sistema forte inefficace né razionale anche perché molti di quei sistemi hanno una legge elettorale proporzionale
Magari regressiva favorisce gli Stati piccoli per l'elezione del congresso con dunque
La Scattini sul presidenzialismo dovremmo forse iniziare a ragionare in maniera meno ideologica non è vero che il presidenzialismo uguale un sistema autoritario ma il problema è se è la direzione che ci serve ammesso che volessimo prende sul semipresidenzialismo servo solo questo
Trascrivere in Italia il sistema presidenziale francese e impresa ciclopica perché perché quel sistema funziona in Francia contro il testo costituzionale scritto
Nonostante il sistema così com'è scritto in base qui ad tedesco Stefano siamo stati qualche mese fa un convegno all'India in cui l'ho visto i nostri colleghi francesi sostenere tesi molto ardite talora sul sul modo in cui funziona il sistema dicendo che tutta la quinta Repubblica incostituzionale addirittura qualcuno è arrivato a questo punto forse questo eccessivo però però certo se qualcuno pensasse non lo pensa nessuno di introdurre quel sistema in sostanza recependo il modello francese rischierebbe di trovarsi non a Parigi ma a Vienna o piuttosto a Bucarest o o a Varsavia cioè in sistemi semi potenziali che non funziona come quello francese perché il sistema francese qui c'è ispettore che avrebbe modo di dire cose molto sensate di quelle
Che so dicendo io funzione in quel modo per l'imprinting col piano originario anche se poi si è modificato detto prima fu un sogno subito assestamenti ma quell'imprinting è stato decisivo e quindi non dipende se non in misura limitata all'altezza e arriviamo con questo davvero chiudo all'ipotesi che anche Felice lustro eccitava e che Stefano invitava all'inizio
Molti l'hanno richiamato dopo di una qualche razionalizzazione la forma di governo parlamentare perché di questo si tratta e bisognerebbe capire se con le elezioni diretto senza questo è il vero problema siccome così a quel in questo mi consente di chiudere ritornando ciò che dicevo all'inizio che tornando quella piccola esperienza che proprio col professore gli ho avuto ormai venticinque anni fa nel tentare di scrivere quel modello
Su cui lui voleva presentare un progetto di legge questo è quanto mi ricordo che poi lo presento effettivamente ma abbiamo ancora le carte di quella di quella cosa anche quel sistema estremamente difficile da scrivere e non a caso la stesso Stato di Israele che lo aveva introdotto con una riforma costruito nel mille novecentonovantadue lo applicato nel novantasei e novantanove nel due mila uno e nel due mila uno lo abrogato tornando al regime parlamentare che inserendo aveva sperimentato
Nel
Degli anni precedenti e che di nuovo adesso con tutti i suoi limiti che ci sono abbiamo visto quattro lezioni in quattro anni
Dunque
Mi rendo conto che io tra sempre in questa fase la mia vita trasmetto pessimismo quasi su ogni problema da risolvere una volta gli ho parlato con felice su su su
Su su Facebook e quindi io sono scettico sulla possibilità di realizzare una riforma di sistema della Costituzione in questo momento per i motivi che ho appena accennato ma appunto questo è un segno di senescenza precoce e quindi non non prendetelo troppo sul serio ma sì dobbiamo prendere sul serio il fatto che questi passaggi non sono automatici cioè forse
Quando trenta quanto fanno Francesco trentadue trentatré e trentacinque anni fa questo tema delle riforme ha fatto un salto di qualità diventato il centro del nostro dibattito costituzionale per alcuni anni forse eravamo un po'ingenui nel pensare che
I difetti della repubblica dei partiti si potessero correggere importando Westminster piuttosto che un'altra soluzione abbiamo visto che
Tutto è drammaticamente più complesso per cui
Qui torna la questione di prima riforme
Graduali e parziali o un pacchetto nuovo che però
Diciamo così un cambio di sistema costituzionale sempre da parlamentare e presidenziale in una repubblica stabilizzata
A parte il cinquantotto infranti io non conosco altri esempi magari Stefano che lì se se li ricorda è un fenomeno cioè non è solo una nostra difficoltà è un fenomeno estremamente infrequente al di là del fatto che lo giudichiamo come buono cattivo quindi dovremmo avere tutti la consapevolezza che questo percorso se si avvia aggiunto richiede che qualcuno ci dia dei testi da discutere ma che un percorso comunque estremamente complesso che va affrontato laicamente senza bandiere ideologiche radicali ma che appunto
Alla fine ente deve dimostrare di proporre una soluzione ad alcuni dei problemi che abbiamo non basta dire adesso abbiamo costrizione nuova che bello certo per noi che la commentiamo sarebbe un vantaggio ma al di là di quello non ce ne sarebbero molti altri e ringrazio
Grazie anche a questo l'Olivetti ringraziamento a tutti per essere stati ripresento inversamente un sentimento di gratitudine sincera la famiglia Elia non soltanto della donazione biblioteca ma anche per a vivere attraverso questo cerimonia richiamato diversi studiosi che oggi sono presenti qui in aula anche proprio nel ricordo del plesso di via grazie a tutti
Avendo una