Presentazione del libro "Dalla democrazia incompiuta alla postdemocrazia" di Piero Craveri

Doppio buona sera
Grazie quelli che sono intervenuti a questo incontro un incontro organizzato dalla Fondazione Magna Carta in particolare dal suo presidente il professor Quagliariello e da un Istituto Sturzo
Un incontro per presentare interesso fra tutto discutere questo corposo denso importante volume di Piero Caretto vere
Dalla democrazia incompiuta alla post democrazia
è un incontro una presentazione come dicevo una discussione a cui partecipano
Studiosi tutti importante tutti
In impegnati che tratta hanno dato si sono occupati
Anche e non solo dei temi affrontati in questo in questo in questo denso volume ciò mi risparmi sono rappresentarli
Con particolari Tittoni
E quindi posso dire per il prossimo senatore professor Gaetano Quagliariello per ha poi il professore Giovanni Orsina
Di direttore della Luiss scuro governante Simona Colarizi professore emerito della Sapienza di Roma
Il giovane Lorenzo Castellani fondi aspetta no
Interverrà alla fine cederà il piacere d'intervenire de nettamente Piero Piero tra veri doppio dirò qualcosa all'inizio per c'è troppo in fretta
La parola a Gaetano Quagliariello
Io parto ne è venuto una considerazione mentre leggevo libero
Una considerazione che ha riguardato soprattutto quella che mi pare
La novità essenziale
C'è il mondo interpretativo che travi riduce
E che propone nella nella suo nel suo libro
Riguardo al periodo lungo dalla storia e dalla nostra democrazia
In fondo si va tutta la storia della nostra democrazia perché affrontata tra da da Craveri è un modo interpretativo che dico subito io condivido
Che ci porta a pensare riflettere sulle ragioni
Essenziali che nonostante le lunghe trasformazione avvenuti in circa sessanta più di sessanta anni di storia
Quello che ha tenuto
Lo ossatura architettura il piano assiale che ha tenuto nel nostro paese è stato quello che che aveva richiamato l'equilibrio centrista
Impedendo però questo equilibrio centrista che ha impedito la nostra democrazia un'evoluzione strutturale e politica che l'allinearsi alle democrazie occidentali non solamente europee
è un aumento e alle allineamento che secondo me oggi poi oggi non solo non solo discutono ma discutono anche se veramente le altre democrazie che non sia per i Taviani e sono delle democrazie
Non c'è più il discorso come dopo nel se inglese corsi che sono perfetti sono se noi leggiamo e vediamo
I fatti di questi ultimi anni ci accorgiamo che di perfezione non ce n'è più da nessuna parte
Ripeto pur con varie distinzioni io condivido questo indirizzo analitico di di traverso
Perché ho imparato fin dalla mia da quand'ero studente universitario ho imparato da un poi Toldo ad una certa fama che si chiamava Gianfranco Miglio
Il quale ci spiegava ci diceva ci invitava nell'analisi dei percorsi politici
A occuparci sia degli sviluppi del percorso sia delle persistenza
Cioè sia di ciò che cambia o che è cambiato in un processo storico sia ciò che è rimasto in un processo sto
Anzi ricordo bene che che meglio ci invitava ci diceva che la vera il vero risultato scientifico ed un ricerca su solo la ricerca su un processo politico
E quello che si ottiene quando si valuta la quota che prende un'evoluzione rispetto alla persistenza se è maggioritario la rivoluzionò maggioritario persiste queste Stato del Sud per me un un insegnamento
Importante che
Mi pare d'aver ritrovato nel libro dalle briciole poiché era giudice
Se è vero
Dunque io
Questa questa persistenza è abbastanza chiara quando perché nell'ampio studio di Craveri
Si registra proprio una per Cisco e ti ho chiamato persistenza nel del modello politico del centrismo
Pone le variazioni sono state intanto che si sono susseguite in circa settant'anni di storia
Ma già il titolo stesso del volume mette in comparazione due locuzioni molto importante
La prima che la morte di Moro dalla fine degli anni Cinquanta dello scorso anno nella quale lamentava il fatto che in Italia
Persisteva una democrazia incompiute a fine anni Cinquanta Dal Moro segretario del partito dalla democrazia gestita
E la locuzione posto democrazia che è una questione che
Avuto fortuna dall'inizio dell'ultimo secco pensa coi incrocia per lo scandalo soprattutto come introduce quello che mi pare l'abbia introdotta e che e ci parla non nella nella
Nella definizione della possiamo Gelasio ci parlano di una di uno slittamento dove forme democratico perse può verso forme
Per lo più ignote o comunque ancora da da da da da analizzare scientificamente poi le forme sono come anticellulite come come novizia anche per Rosa Vallon contro Democracy sono come forme che riguardano la il declino
Del resto culture istituzionali della democrazia come nascita deve guidarci The Reader Shepp sulla base di consensi
Formati formati soprattutto dai tema Smith quindi questa privatizzazione che da Krenar periodizzazione
L'autorizzazione è importante
Quando leggiamo però mo'in quella in quei discorsi che fa come segretario politico della democrazia
Noi ci accorgiamo di una cosa siamo portati a riflettere manierismo portata riflette
Che Moro vive ma pare non farne molto cenno alla stagione del boom economico
Era la stagione della fine degli anni Cinquanta nella quale il progresso economico sembrava indefinito questo Paese
Ed è anche la stagione pensate nel mille novecentocinquantanove quando ha scritto
Quando ha scritto la democrazia incompiuta ha definito la democrazia non sa come democrazia incompiuta
Gli analisti del Financial Times avevano dato dove simboli costa alla nostra quindi era anzi dal richiamo viva dichiararono monete vedetta nel panorama internazionale e la bella cosa per sentiamo quello che è successo dopo
Ma proprio in questa situazione scosse l'incompiutezza che denunciamo codice interno allo stesso
La vera incompletezza cito da Moro il fatto che non è ci ancora una definitiva conciliazione tra le masse ossa
Questo è quello che dice al di là delle riforme
Eccetera e questa mi pare di fatto questo significa per un un esponente importante della dell'attività come costituente D'Anna Lanna gestazione nell'elaborazione la Costituzione mi sembra un fatto che richiama un pochettino le finalità
Diciamo modernizzare anti dall'articolo due dell'articolo tre della dalla costituzione cioè
La conciliazione tra le masse ho staccato
E questa e secondo me discorso provvede questa conciliazione degli anche definisce l'ha compiuto incompiutezza secondo me il tema che persiste negli anni Sessanta nell'anni settanta
E devo dire che forse la parte più interessante dal nostro la butto il ministro storiografi non sono
Un Contemporanei sta male dal punto di vista più concettuale da parte la fase più interessante di questo tentativo di conciliazione D'Alema astrale ma se lo Stato è proprio il periodo del centrosinistra Ennio
E perché si trattava di di
Di mettere insieme quello che in quei tempi si parlava la conciliazione tra capitale e lavoro tra capitale e salari in una visione dell'Italia che non era la visione corrente
E anzi è una visione che divideva i partiti nemmeno sul modello di conciliazione possibili dalla lotta di classe diciamo al riformismo la gente riformato
Quando Moro previde mi soffermo sul molo per solo su questo questo momento quando Moro previde il lavoro per il centro sinistra
Per un centrosinistra organico i socialisti cose cui divenne presidente governo di cui divenne presidente nel mille novecentosessantatré
L'accordo che lui intese stipulate io non so se poi tutt'fu un accordo realmente compiutamente ha preso ho compreso che i socialisti l'accordo che lui intendeva stipulare era un accordo
Non solo però una profonda riforma sociale ma soprattutto per la salvaguardia del problema del pluralismo politico e sociale
Il che cosa significa alla fine degli anni Cinquanta
Significava preservare
Dai dai serramenti statalisti che parte penso al Partito Comunista facevano indicavano come necessari necessari interventismo statale per proseguire il progetto due progresso della riforma
Ora
In queste che mi è parsa quella del centrosinistra esso la vera svolta politica della nostra unica vera svolta politica della nostra storia repubblicane comportava Monte
Aveva molte implicazioni teoriche è innanzitutto implicazione teorica fondamentale ed una revisione del modello economico che ne sia
In nome dell'economico keynesiano che si era
Attuato nell'Italia del dopoguerra soprattutto infatti Santo l'intervento economico dello Stato quindi la statizzazione
In varie frammentare interventi secondo i bisogni dei territori od delle comunità socia
Su questo limite
Del su questi limiti capitale accenno solamente del keynesismo lavorano molto forse gli uomini diciamo più intelligenti di quella stagione senza intelligente
Nel senso che non coinvolto indirettamente nelle grandi imprese poi che che aggiornava di quello che stava cambiando di quello che stava perché abbia e vediamo il per i partiti coinvolti possiamo fare il nome di stratagemmi Andrea per la DC
Facciamo sicuramente ovviamente il nome di Antonio Giolitti per il partito per il padre ovviamente facciamo di un il nome di Ugo la Malfa per la nota aggiuntiva
Allora cosa interessante che a me è capitato di notare qualche mio studio e che e questi uomini qua
Non erano c'è erano uomini più o meno degli altri partiti ma aveva un'appartenenza diciamo intellettuale indipendente tratta lavorato molto con gioia
E Saraceno è intervenuto nella lettura della nota aggiuntiva di ammazzati indicherà
Non dico un club ma insomma diciamo un c'era un rapporto intellettuale molto vivace e molto importante
Siccome qua sono state importanti dall'esito che hanno avuto pensiamo a programmazione Antonio Giolitti
Pensiamo Saraceni Saraceno da qui ieri fondatore potevo Svimez e diciamo attore principale di uno degli addetti
Delle grandi riforme
Del dopoguerra tutte le possibili prese di riforme dopo che in realtà era stato nel cinquanta la cassa la cassa per per il Mezzogiorno
E la Malfa che con la sua nota aggiuntiva di fatto
Dava i contorni precisi analitici scientifici dei processi di programmazione o di pianificazione possibili in questo Paese
E questo secondo me è stato una stagione da questo punto di vista seguirci anche se
Obiettivamente non ebbe il successo
E successo dei dei Têtes de del centro sinistra
Soprattutto del Governo Moro successo danno solare auto Fanfani a dire c'è dimostrato bene Paolo Pombeni nell'ultimo e ultimo web
E Fanfani ha fatto la scuola medica un commedia unica affatto la nazionalizzazione dell'energia elettrica
Avviato il piano casa eccetera
I successi diciamo del del centrosinistra organico
Sono stati molto significativi ma certamente più cui imitati
Io penso per esempio al successo per la all'introduzione della giusta causa per il licenziamento
è stato un fatto epocale in questo Paese
E penso anche a quello che è succeduto con questa con questa introduzione della giusta causa venite perché se è stato prodotto è stato costa tutto dei lavoratori si è avviato con l'incerta fortuna anche la legge
Manifesti dove Gesù deboli avuto altri esiti dopo dopo dopo mo'
La la maggiore evidenza però fiato in questi tra gli anni sessanta e gli anni Settanta
E qui non è tanto la difficoltà di trovare dei modelli di conciliazione mi diceva Moro tra pure Massa costa
Problema della conciliazione tra le parti
La ringhiera dinamica politica che così come si svolge l'Italie qui dorme ostaggio il giudizio di fatto nostro giudizio di valore
Sicuramente evade in una dinamica hanno di riformatrice che blocca in quattro al di là della volontà dalla capacità degli nei limiti
E questa vocazione cento locazioni persino equilibrato sottolinea bene
Chiara vere e che
Che che no che colpisce diciamo che che che che attende anche l'azione di Chiara dagli anni innovazione tra sia l'aver riportato il partito socialista al centro tra i due grandi partiti da dicci e il PC questa vocazione tendenzialmente naturalmente ha portato chiarezza e accertare ad avere la presidenza del Consiglio perché dal centro riusciva ad opera e allora c'era il saggio di inflazione che era molto alto Craxi in termini c'erano le questioni internazionali e il Presidente del Consiglio che oggi rappresenta il centro dei governi internet può intervenire ed interviene questa questo discorso dalla corsa al centro ho finito mi scuso altre
Le aste e lo stesso lo stesso discorso che in un momento per alcuni drammatico della nostra economia sì apre
La la prospettiva del compromesso storico l'Italia per alcuni osservatori internazionali era quasi al fallimento
In quel periodo ora ecco uomini vi statura come Berlinguer come Moro vedemmo semplicemente l'unità un'unità di governo in qualsiasi modo per
Cercare di evitare la crisi del paese
Ma che significava che era la prima volta critiche
Lavoravano assieme in ordine no non era la prima volta anche questo grave lo sottolinea bene
Si veniva da un esperienza consociativa lunghissima vernici sessanta setta nelle Commissioni quelle referente qui legislativa i compromessi erano erano all'ordine all'ordine del giorno
Però oggi ci fu la paura che disse qua o si governa si orienta le scelte in maniera visibile nelle sedi proprio o se no non non non se ne
Badate bene che invece anche la delusione di alcune riforme del significato politico di alcune riforme che erano state fatte
Teniamo a mente che nella stagione tra fine degli anni cinquanta degli anni settanta ci sono state fatte cioè se sciolto il cosiddetto congelamento costituzionale
Si inaugura come se il Consiglio superiore della magistratura nel settanta abbiamo le regioni è stata però con le regioni inizia dal Cesi della della Cassa per il Mezzogiorno
Perché nella gestione diciamo di già medesimi fondi che aveva a disposizione Saracino interviene l'elemento politico cioè la distribuzione attraverso le rappresentanze presenta rappresentanze regionale soprattutto a quei tempi erano
Abbastanza fu corse
Ora
Questa l'evidenza
è la ragione di questo equilibrio centrista e di natura politica perché per ragioni di ragionamenti sul sul sul suscitata questo equilibrio centrista sono stati tanti no accennato solamente qualcuno ma il fatto non è solamente Italia
Questa è l'accusa di bisogna secondo me non per consolarci comitale
La Trilaterale negli Stati Uniti aveva già indicato una crisi dei partiti
In Occidente non in Italia tutte e in Francia
Nel mille novecentosessantasei mi sono andato accertarono appuntiti aveva ovviamente un un autorevoli costituente come Costantino Mortati
Autorevolezza credo che impiantato la forma di governo questo Paese qua
Era nel mille novecentosessantasei penzolante constatato cito da Mortati che era da considerare ormai conclusa la stagione nella quale aveva prevalso qui margine dottrinaria del partenza
Con tutti i suoi effetti politici perché in Italia e non solo i partiti invece che tramiti era un di venti minuti cito sia ancora da Macbeth un diaframma tra il Paese
Mille novecento senatore e non era un intellettuale da poco Costantino Mortati mentre
Ora se il processo è stato non solamente italiano
E allora se non è forse un po'si compongono non per salvare la storia dell'Italia
Ma per individuare quelli che sono
Che sono stati in parte e che saranno gli esiti di questa difficoltà che la democrazia pone nel governo nel governare la società basta grazie
Scuse prezzi
Grazie Nicola
Alla sera tutti anzitutto grazie all'Istituto Sturzo di ospitare questo
Incontro dedicato l'ultima opera di Piero Craveri dalla democrazia in incompiuta post democrazia Nicola Tonetti entrato già nella
Nel merito delle questioni e ha illustrato diciamo la a parte
Che
Compone di fatto questo volume cioè i saggi dedicati a quattro figure della cosiddetta Prima Repubblica
Italiana quattro figure diciamo alte e tra le principali di questo periodo storico Moro la Malfa Berlinguer
E tre sono in realtà figure accomunate dall'aver
Partecipato e come protagonisti lo stesso periodo solo figure anche molto diverse che hanno espresso anche a loro modo delle leadership molto diverso sono diverse innanzitutto per quel che concerne i luoghi di formazione dalle quali dai quali provengono
Come sapete Moro appunto una formazione nella Fuci si forma nella Fuci quindi in quella in quell'esperienza diciamo del mondo cattolico laddove si preparava in qualche modo la successione al dentelli Ugo la Malfa alla formazione ne ha parlato Anton etiche che che che che fa capo appunto a esperienze
Migliori del pensiero economico della sua traduzione in pratica nel nostro Paese
Berlinguer a una formazione fondamentalmente partitica e Bettino Craxi proviene da un'esperienza universitaria quell'UG
Che è stata poi anche appunto la sede dove tante altre personalità della prima
Repubblica si sono formate ecco questa differenze anche dei luoghi di formazione
Spiega in parte giustifica
La poliedricità
Delle leadership perché appunto queste quattro persone hanno interpretato perché poi ognuna di esse
è stata
O la si può considerare per alcuni aspetti è trasversale Rispetto ai periodi diciamo della rappresentanza che
La vicenda politico istituzionale italiano attraversato per all'essenziale i periodi della rappresentanza grandi periodi della rappresentanza e ovviamente
Andando a fare una catalogazione che perde molto
Della diciamo della ricchezza e dell'ENEL sfumature
Che si potrebbero diciamo aggiungere sono stati quattro quella del parlamentarismo quella per la democrazia dei partiti quella che Craveri sulla scorta di una definizione di Sartori
Chiama la è il periodo della video Croazia e che forse potremmo anche
Chiamare comma nella democrazia del pubblico e poi la democrazia immediata o o se si vuole quella del periodo dei socio al network
Ecco tutte queste quattro figure in realtà interagiscono con e tagliano trasversalmente
Questa catalogazione insomma del del tempo storico visto dal punto di vista della rappresentanza io credo che sia questa la ragione per la quale Piero Craveri ha voluto anticipare un
Capitolo
A alla presentazione di queste quattro figure proprio appunto dedicato allora svolgimento e alle grandi fratture al motivi di continuità che
Hanno caratterizzato la storia d'Italia dal punto di vista politico istituzionale ecco il fatto che quattro figure di quel periodo che viene chiamato democrazia dei partiti
Riescano a dialogare diciamo con l'intero arco
E con la periodizzazione che immesso abbiamo tentato ci dice anche fondamentalmente della ricchezza di questo e del della ricchezza di questo periodo alla democrazia dei partiti è appunto dizione formula sintetica in realtà all'interno di questa formula
Ci sono tante diversificazioni da accertare sia riguardo alle diverse fasi sia riguardo ai differenti interprete che questa stagione riuscì a esprimere ad ogni modo e perché
Evidentemente questa mia è solamente una introduzione che serbe apporre sul tavolo alcune questioni alle quali molto consente in maniera non molto soddisfacente sapranno rispondere
Insomma i relatori che sono stati insomma qui chiamati a presentare il libro di Piero e poi Piero dovrà dirci qualcosa
Ecco a me è sembrato di cogliere anche appunto nel saggio iniziale
Una considerazione è un dubbio la considerazione è che essi le fasi della rappresentanza sono state differenti e si possono trovare dei caratteri specifici che di che diversificano il periodo del parlamentarismo da quello dei partiti e poi
Appunto dal periodo vidi o pratico o della democrazia del pubblico ma tutto sommato delle caratteristiche
Della rappresentanza sono rimaste intatte sono state insomma in qualche modo ricatta allocate interpretate in maniera diversa ma fondamentalmente questi periodi
Hanno conosciuto un luogo della deliberazione che magari in un primo momento è stato tutto parlamentare in un secondo momento è stato mediato
E e poi appunto riportato a all'interno del Parlamento
Hanno conosciuto
Fondamentalmente anche una certa stabilita della leadership d'altra parte appunto il quattro o uomini politici che vengono analizzati in profondità
Possono essere considerati
Tutti longevi dal punto di vista
Della loro carriera politica e soprattutto quel che diceva di Cola a a hanno garantito tutti questi periodi un andamento
Centristi petto o appunto un equilibrio centrista al sistema questo equilibrio anche esso si è espresso in maniera diversa
Attraverso appunto la sintesi parlamentare la sintesi che si esprimeva direttamente nel luogo della deliberazione oppure attraverso l'accordo dei partiti oppure ancora Trovo cercando la centralità degli elettori appunto nella democrazia del pubblico quella parte diciamo non schierata che a seconda dei casi a seconda dei suoi spostamenti quella parte
Diciamo non schierate non direttamente rappresentata garantiva la vittoria ora dell'uno ora dell'altro
Ecco le domande che si pongono perché
A me sembra appunto
Craveri fondamentalmente pone esso
Sulle quali appunto chiedo lumi
Attinse guidare se queste caratteristiche di lungo periodo persistono invece anche in quest'ultima fase con gli sconvolgimenti dal punto di vista della
Della della del della rappresentanza della teoria della rappresentanza ma anche degli svolgimenti concreti della lotta politica al qua
Siamo assistendo ecco Prairie sicuro
Che ha un andamento centripeta o si è sostituito un andamento centrifugo e questo evidentemente una cosa è evidente
Ma anche su altri aspetti
E possibile evidentemente
Approfondire diciamo l'analisi ed è possibile in qualche modo avanzare dei dubbi
Il luogo della deliberazione diciamo all'interno dell'ambito istituzionale esiste ancora ed è destinato a desistere seppur come luogo mediato e non
Come arena principale così come nel Periodo del parlamentarismo e ancora
Siamo sicuri che la leadership a
Un significato non effimero e non in qualche modo immediato cioè che quel meccanismo che bene o male è stato garantito dalla selezione parlamentare dalla selezione dei partiti e persino dalla selezione della televisione possa in qualche modo persistere
Oppure andiamo in una situazione nella quale il tra virgolette corpo della nazione sì spezzetta in tante bolle così appunto vengono chiamati diciamo
I
Quei fenomeni che si che si producono sul web
Indipendenti l'uno dall'altro e non si riesce a trovare il luogo della sintesi finale
E infine ultima cosa siamo ancora destinati all'interno dell'età
Della rappresentanza cioè esiste ancora quel tempo di sedimentazione del giudizio
E per quanto ristretto è assolutamente necessario perché non si passi da una democrazia rappresentativa ad una di fatto basata sul mandato imperativo
A me
A me tocca constatare che questi dubbi non solo la prima volta che si presentano in tutte le fasi di passaggio ci sono tra virgolette i catastrofisti ci sono stati soci sono stati quando si è passati dal Parlamento ai partiti ci sono state quanto è passato dai partiti alla televisione ma di fatto non c'è dubbio
Pensiamo e ci troviamo di fronte a un salto di qualità e dunque anche la risposta diciamo
Dell'ottimista che ricerca delle continuità con il passato e meno scontata di oggi ecco io credo che l'interesse della ricostruzione operata da Craveri non è soltanto nei tratti di novità che gli ha portato alle quattro figure prese in considerazione ma anche alla capacità di legare quella periodo storico ai Processi che oggi stiamo vivendo ed è su questo evidentemente che svolgeremo una parte del dibattito di stasera io mi taccio e passò subito la parola
A Lorenzo Castellani
Grazie
Ovviamente per me è un grande onore commentare libro il professor Craveri
Diciamo che io sono più uno storico delle istituzioni che non lo storico contemporaneità quindi diciamo il libro soprattutto nel saggio iniziale mi ha dato importanti spunti per una riflessione un po'diciamo laterale a quella di Craveri che la fa molto carente sul lato dell'evoluzione politica riportando a un po'sulla questione delle istituzioni dello Stato in Italia
Perché perché emerge
Molto chiaramente anche tutto questo discorso su le difficoltà e la rappresentanza sulla necessità di trovare un equilibrio centrista incapace di generare la democrazia dell'alternanza
Come diciamo così la debolezza della statualità italiana ben influito molto su questo e forse diciamo questo solleva anche
Un problema però è così storiografico su come è stata scritta la storia politica in Italia fino ad oggi c'è molto centrata per questi motivi
Sui partiti meno su le questioni invece più ampie di tipo istituzionale o statuale
Naturalmente la questa debolezza lo Stato italiano e abbastanza nota nel mille ottocentosessantuno lo state nascente Stato italiano ha venti milioni abitanti poco più di questi
Il due per cento parla l'italiano solo il dieci per cento lo capisce
Il primo prefetto di Palermo comunica con i suoi assistenti in francese questo diciamo così sempre per ricordare
Siamo un Paese che arriva tardi all'unificazione che diciamo all'inizio fino all'inizio del suo percorso non è probabilmente né uno Stato né ancora
Una nazione ma questo vale anche per altre questioni e poi diciamo si riverberano più avanti nella storia italiana per esempio il fatto che
Lo Statuto Albertino uno statuto non è una Costituzione e quindi si presta diciamo una serie di regimi politici
Oligarchico prima liberaldemocratico poi fascista in seguito
Che naturalmente non le danno la caratteristica la Costituzione che è quella appunto di modulare pesi contrappesi separazione dei poteri tali da non poter essere troppo utilizzata in altri regimi o almeno non troppo
C'è anche un'altra questione che si aggiunge a questa che naturalmente quando si superano su Barber fino con la Costituzione italiana la Costituzione italiana stessa
Fatica come abbiamo sentito avere un'attuazione immediata su numerosi punti
Le regioni solo negli anni settanta ma basti pensare alla Corte costituzionale anche questa arriva in ritardo alle norme sui partiti e sindacati
A una magistratura della magistratura corporativa la magistratura politicizzata
Quindi tutto questo diciamo così si riflette nel lungo periodo in uno stato che non ha avuto diciamo così un momento fondativo un atto fondativo
Che ha avuto grosse sacche di resistenza alla legittimazione dello Stato basti pensare alle questioni prima del brigantaggio poi della mafia
Che ha avuto difficoltà ovviamente rispetto alla questione cattolica quindi cattolici lontani alla vita politica per un lungo arco e basti pensare ad esempio al fatto sempre ragionando nell'era pre repubblicana che la nostra cioè l'Italia inizia il proprio percorso Stato unitario con un re che porta il nome Vittorio non è secondo quindi conta più la monarchia che non effettivamente non lo Stato italiano
Tutto questo viene a diciamo un momento di supplenza molto lungo nei partiti che diventano di fronte a una sua alterità debole
La sola e unica istituzioni di riferimento quanto meno la principale
E agiscono diciamo da veri e propri filtri funzionali per la classe politica ma anche per la classe dirigente con però una serie di eccezioni che ora vi vorrei presentare in tutto questo diciamo centrocampo e della politica
Ha un conto così spannometrico delle leggi elettorali l'Italia ha avuto tredici quattordici leggi elettorali nel corso c'è una sua esistenza quest'italiano
Cecchini in questo stesso tempo ne ha avuta una un euro e tre o quattro quindi diciamo questo diciamo al crea una formula politica una formula elettorale di rapporto tra cittadini classe politica chiaramente complessa e che crea diciamo così dei cortocircuiti nel rapporto che ha
Il popolo con i vertici dello Stato i vertici delle istituzioni
Quindi c'è una precarietà che è una che una precarietà che si riflette in una molteplicità dei governi se leviamo i venti anni Mussolini abbiamo centotrenta governi
Contati fino ad oggi naturalmente nell'era cosiddetta la Prima Repubblica c'è una stabilità che viene data
Da essenzialmente appunto l'alternanza di partire da élite politiche
Che hanno una loro stabilità ma comunque diciamo così ogni volta i governi italiani si trovano a dover ricominciare
Ad essere sempre pranzi e conti ad avere ministri che cambia in continuazione capi di gabinetto che cambia in continuazione in tutto questo Cossa determina determina una progressiva soprattutto allargamento dello stato sociale e dell'intervento pubblico in economia e della politicizzazione di questo intervento poi anche qui c'è un sono varie fasi ma negli anni sessanta in poi questo determina una serie di regole che sono
Una susseguirsi dei deroghe eccezioni commissariamenti governi dell'emergenza quindi da questo punto di vista possiamo dire così
La statualità italiana non viene colmata e non può essere colmato le parti di proprio per questo esatto problema è questo conduce anche ad esempio una grande debolezza dell'apparato burocratico apparato burocratico italiano apparato burocratico che non ha
Delle élite amministrative formate diciamo da scuole particolarmente dure
è sottoposto a il Teatro Regio politico dei partiti e quindi fino a che i partiti funzionano
Questa diciamo così rapporto tra burocrazia e politica regge ma quando vengono meno i partiti diventa molto più complicato tanto che noi partiamo da una sorta di spoil system de facto a una sorta a un match allo spoil-system de iure nei primi anni due mila con le leggi Bassanini
Ma soprattutto diciamo così il sistema proprio per tutte queste sue debolezze cerca di tra sopperire diciamo così a tutto questo
Da un lato attraverso appunto una convergenza al centro della politica da cui non riesce a liberarsene logica dell'alternanza forse anche per questa debolezza istituzionale di statualità
Ma se c'è un elemento centri ripeto a livello politico c'è invece un elemento centrifugo nell'organizzazione dello Stato
E a volte a ragione questo è uno dei grandi paradossi che emergono se analizziamo la storia istituzionale italiana cioè a volte le politiche di successo che vengono fatte nel Paese sono politiche che esautorano le istituzioni ufficiali
Questa era già avvenuto nell'epoca giolittiana con l'idea degli enti pubblici di Nitti era proseguita nel corso del fascismo con gli enti Beneduce con i vari enti di guelfo arma prosegue
Anche nella Repubblica dei partiti per esempio De Gasperi mille novecentocinquanta dibattito parlamentare sulla creazione a casa del mezzogiorno dice le seguenti parole bisogna togliere queste funzioni alla pubblica amministrazione
Questo dall'idea no dei come essenzialmente la politica acconti su se stessa e per risolvere i problemi crei degli enti
Specializzati su cui ha un controllo più o meno ampio a seconda dei periodi ma che di fatto esprimono una fuga dallo Stato uno scetticismo forte nei confronti dello Stato e naturalmente diciamo così se noi seguiamo anche appunto teorie più politologi che sappiamo che sono le istituzioni che configurano la politica
Quindi diciamo così raramente la politica configura le istituzioni in Italia molto poco e quando questo avviene avviene sempre la logica di indebolimento dello Stato
In una logica di fuga dallo Stato dichiarazione di apparati appunto poi vengono chiamati ad esempio parastato no
Quindi questo è un problema che in certo senso risolve nel breve periodo alcune questioni
Crea anche delle istituzioni di lungo periodo che forse non sono abbastanza studiato ancora oggi come attori politici appunto gli enti pubblici ma penso ad esempio matterello accenno allo ad ombra diciamo in alcuni parti del del suo saggio introduttivo
A ruolo politico enorme che hanno avuto i di per esempio i
Direttori generali governatore della Banca d'Italia
Perché in tutte queste vicende di spezzettamento dello Stato
Personaggi come Donato Menichella come Carli citavamo prima Saraceno
Hanno avuto un ruolo in queste quindici e forse diciamo insieme all'élite politica una una sotto delitto tecnica intellettuale che merita forse essere inclusa di più nella riflessione politica proprio perché se si guardano le carte cioè
Un continuo ping pong diciamo che una classe politica che con molti dei nomi peraltro e dei profili tracciati da Craveri alla fine
Del libro
E a questo si assomma però una concezione dello Stato da una concezione lo stato estremamente formalistica
Cioè le istituzioni italiane sono istituzioni che si reggono sul diritto ma si reggono su una concezione diciamo così giù giuridica dello Stato le di derivazione tedesca iterazioni
Idealistica formalisti campi che portano una quasi Benfica azione dello Stato staccandolo dalla realtà
E in questo distacco dalla realtà dello Stato progressivamente però si inserisce un'ipertrofia legislativa
Kjaer rende di fatto incerto il diritto cioè in altre parole a mio avviso quello che emerge molto bene da tutti questi processi anche di difficoltà di risoluzione di stabilizzazione del sistema politico
Una una una civilizzazione statuale come si può dire che ora l'arrivo alla conclusione cerca di capire cosa significa questo termine che nel paese
Diciamo molto scarsa
Civilizzazione statuale che significa significa che diciamo così lo Stato in termini culturali psicologici istituzionali politici e in grado di
Produrre delle regole che danno autonomia e forza alla società civile
No e quindi c'è questo doppio paradosso cioè da un lato cioè questa concezione molto formalistica appunto dei ficcata dello Stato dall'altra però una grande debolezza fatta di tantissime regole molte eccezioni
Dinamiche clientelari quel che manca è invece c'ha una funzione di stabilizzazione della politica da un lato e di istituzioni statali riconosciute legittimate al servizio alla società civile
Su questo
A mio avviso anche sul lato del pensiero liberale c'è un po'di mistificazione nel senso che si può benissimo non è essere a favore di uno Stato molto interventista molto pesante estremamente in passivo ma al tempo stesso si può diciamo così a riconoscere l'importanza che le regole dello Stato hanno anche per lo sviluppo della società civile del capitalismo dei sistemi
Politici e molto spesso anche su questo appunto si è ingenerata la cultura italiana
Una una serie di di contraddizioni che sono non ci fanno capire appieno ancora oggi sono tutti problemi istituzionali che che abbiano prodotto di tutto questo che vediamo emergere nella crisi di Tangentopoli diciamo così ipertrofia legislativa scarsa cultura organizzativa c'è un Paese in cui le pubbliche amministrazioni si fondano ancora
Solo ed esclusivamente sul diritto e sulla magistratura molto poco su dinamiche diciamo di di management e di organizzazione
Clientelismo utilizzo dello Stato come ammortizzatore sociale
Forme di patrimoniali Isma'acquisitive che emergono esempio anche la stagione delle privatizzazioni quindi come vediamo l'assenza di civilizzazione statuale realtà anche quando si cerca di ridurre il peso dello Stato
Poi determina
Una colonizzazione da parte dei privati questo Stato senza meccanismi concorrenziali e senza regole poi naturalmente la magistratura
Politicizzata corporativa che diventa in molti punti della storia italiana più recente un potere che essenzialmente fuori controllo quindi da questo punto di vista erano i Saggi prose Caveri sia dal lato delle personalità sia soprattutto per quel che era nel saggio introduttivo offrono molti spunti
Per diciamo così considerare non solo le peculiarità e le debolezze del sistema politico ma anche per come dire
Offrire spunti storiografici su come analizzare la storia italiana e su quali profili concentrarsi oltre a quelli politici
E dall'altro lato su invece una riflessione più ampia sul complesso delle istituzioni italiane cioè sull'assenza di fatto di
Spirito delle istituzioni in cui versa il nostro Paese che spesso si traduce in scarsa fiducia mancanza di di legittimazione politica nel fare riforme istituzionali e naturalmente una cultura
Del controllo del sospetto dentro la macchina pubblica dentro le istituzioni che molto forte molto affilata e con poteri che tendono ad assumere spesso forme
Micro feudali possiamo dire così
Che è di chiusura e di corporativismo molto che rendono ovviamente molto difficile sia la stabilizzazione del sistema politico ossia il processo di riforme di formazione delle delle politiche pubbliche e quindi forse la domanda diciamo che qua dobbiamo farci e più sì
C'è una crisi dello Stato crisi delle istituzioni su cui si è scritto molto se ci sia una piuttosto a senza dello stato della statualità e delle istituzioni stesse
Oltre diciamo la politica italiana grazie
Va messo
Abbiamo sì è vero signor
Più
Più più coesione signor
Va bene dalla solitamente novelliere non perché sono una signora facciamo in ordine alfabetico allora va be'
Allora Africa
E anche un criterio all'ordine alfabetico mantenere
Allora
Dunque intanto io ovviamente ringrazio di avermi invitato a questa presentazione ringrazio lo Sturzo e ringrazio soprattutto Piero
Ringrazio Piero perché c'ha dato un libro che è il terzo libro questa è una trilogia che Piero cha presenta
Il primo libro era la democrazia incompiuta il secondo libro era l'arte del non governo
Il terzo libro e dalla democrazia incompiuta apposto democrazia quindi diciamo una è una riflessione una riflessione
Giuda storico dichiarato diciamo che a a poco a poco affine un suo discorso
Che è un discorso continuo e va a scavare quelli che sono
Lei incompiutezza e della democrazia italiana io sono abbastanza fortunata perché parlo dopo e tre interventi l'intervento di Antonietti l'intervento di Quagliariello e quello di Castellani
Tre interventi che hanno messo tutti e tre diciamo l'accento soprattutto su quella che è una lecco la cornice non è solo una cornice naturalmente di quella che è una parte del problema
Che sono le istituzioni che sono i modelli su cui si è articolata questa democrazia incompiuta
E quindi io posso affondare un po'più il coltello su quello che è la politica su quella che è la governance di questo Paese
Rifacendomi a ovviamente alla tesi di Piero devo dire che io condivido abbastanza le tesi di Piero anzi diciamo per il novanta per cento le condivido le condivido o meno su alcuni punti specifici
E Piero lo sa perfettamente come per esempio gli anni settanta e gli anni del compromesso storico
Però per il resto sono molto d'accordo con lui per cui mi fa piacere di l'entrare in questo discorso e di entrare in questo discorso in termini soprattutto appunto di come è stato governato questo Paese
Perché cosa si intende Piero Cocco Piero che cosa intende con il suo discorso dell'equilibrio centrista perché l'equilibrio centrista di e nemmeno che cosa succede
E mi sembra che uno degli elementi che ancora non mi pare ancora uscito da questi suggestioni che sono state fatte dagli interventi che mi hanno preceduto
Tutte suggestioni di di di estrema importanza che vanno naturalmente considerate per poter fare il quadro d'insieme che Piero considera perché
Ho ovviamente essendo parlando lui soprattutto della repubblica dei partiti
Di quella che è stata considerata da
Gaetano Quagliariello diciamo il Secondo Periodo la democrazia dei partiti che non è più una democrazia
Del parlamentare ma è una democrazia dei partiti cioè ai partiti si fanno spaccato
E su questo insomma c'è tutto una storiografia naturalmente non sono non sono certo io a parlare di questo e Piero se in questa democrazia dei partiti
E per il passo tombinato un elemento che questa democrazia dei partiti è una democrazia vincolata
Perché se noi non parliamo del vincolo internazionale noi forse non riusciamo realmente a capire quali sono i limiti della governance
E questo equilibrio internazionale è qualcosa che si viene a formare non perché c'è la guerra fredda ovviamente acché perché c'è la guerra fredda
Ma è un vincolo internazionale che percorre tutta la storia di quelli che sono i partiti fondatori della Repubblica
Cioè percorre tutta la storia dell'antifascismo
Per lo meno a partire dal trentatré
Secondo me anche prima ma nel momento in cui irrompe nella storia d Europa
E nella storia del mondo
Il nazismo cioè il problema della Germania
E poi questo automaticamente tutti i partiti che diciamo si opponevano alla dittatura fascista cadevano cioè un'idea di un'Italia democratica e anti dittatura viale si schiera
E come si possono schierare via via che nel panorama internazionale si danno a formare le coalizioni internazionali cioè le Coli le coalizioni contro il nazismo si schiera Nerone quell'ibrido che chiameremo centrista
Sì
Perché se andiamo a vedere anche tutta la storia della Resistenza
E è una storiella le le i due grandi partiti la storia della Resistenza è la storia del momento in cui si vanno a spartire le basi di massa del fascismo no questo lo sappiamo perfettamente
Sono i i due partiti che saranno i due partiti Accardi i due pilastri della situazione politica italiana si formano lì
Chi era edittale basi di massa del fascismo da una parte
Chi eredita le basi di massa del socialismo EVT una parte del fascismo dall'alto
Ma c'è già l'equilibrio
C'è già cioè quell'equilibrio centrista tra la Democrazia Cristiana il Partito socialista e scusate il Partito comunista
E che indispensabile è indispensabile poter governare un Paese che la democrazia non l'ha mai avuta
Nasce lì l'equilibrio centrista poi certo si spacca per gli schieramenti internazionali ma quando carabinieri basta inviare e l'ha studiato
A lungo ha scritto un bellissimo libro su quel su De Gasperi
è ma studiare quello che è diciamo il centro il propulsore quello che fa funzionare questa democrazia
è centralissimo quello di Degasperi sì certo che centrista
E centrismo Mum con un interlocutore dall'altra parte che c'è sempre
Anche nel mondo quarantotto anche nel momento della maggiore contrapposizione di classe e politica in Italia all'altro cioè
è questo che cosa provo
Perché noi dobbiamo arrivare Craveri ci fa arrivare all'oggi perché intanto parlate una democrazia incompiuta inclusi su beh quando si parla di
Che l'Italia che i governi italiani che la governance italiana e blocca
è bloccata perché non scatta e non può scattare il meccanismo dell'alternanza
Dell'alternanza tra le coalizioni
Per cui noi la vera anomalia settoriali odio di parlare di anomalie perché poi se andiamo a cercare in tutti i Paesi anomalie ci sono l'atto parrebbe ognuno a nessun guelfe
Per capirci però se vogliamo andare a cercare le peculiarità
E di un Paese che ha governato dal mille novecento quaranta cinque e dico quarantacinque dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentonovantadue
è governato da una maggioranza il partito di maggioranza per la democrazia in Russia
Insieme a degli alleati che sono allettanti minori
Anche nel novantadue anche quando sa sta diciamo perdendo la sua appresa nel Paese questo è e lo può fare perché perché ha un equilibrio anche con le opposizioni
Perché all'equilibrio con l'opposizione comunista non c'è bisogno di arrivare al compromesso storico il compromesso storico diciamo scopre
Quello che è un compromesso di fatto
Un compromesso sotterranea
Che cominciato in maniera esplicita
Nel momento in cui
Io direi addirittura nel sessantaquattro sapete
Quando fallisce diciamo il sogno di me due mila
Il sogno di creare la socialdemocrazia falliti
Fallisce perché dall'altra parte c'è un partito comunista che si muove in un altro modo
Non quindi diciamo in questo senso è una democrazia blocca e bloccata internazionalmente
E non si sblocca queste equilibrio perché così spero
Io non sono convinta che con la Seconda Repubblica si sia arrivati a una dei Riva centrifuga ma continua a essere centri
E allora lancio soprattutto a credere ma il passo sono quasi convinta che lui sia d'accordo con me
Il problema
Vero che rende la democrazia incompiuta
è che questo Paese non ha mai avuto un riformismo forte
La vera alternativa è fra riformismo deboli
E riformismo forte
Questa è la vera debolezza della democrazia perché un riformismo forte avrebbe messo mano a tutte quelle che è questa divaricazione
Fra il mondo politico tra i partiti in questo caso e lo scatto e le istituzioni è verissimo tutto quanto è stato detto oggi sulle sulla debolezza delle istituzioni e sul non riconoscimento da parte delle masse dello sfratto
I le masse riconoscono i partiti diciamo un problema di naz
Penalizzazione delle masse nel senso di un'appartenenza alle forze politiche dell'Italia questo si raggiunge
Ma lo Stato rimane debole
E quando i partiti cominciano a indebolirsi e è chiaro che entriamo nella crisi della democrazie
Ma questa democrazia è sempre stata incompiuta
Perché non si compie vedete io penso che la crisi dei partiti
Presumo che anche questo sia condiviso la crisi dei partiti risalga agli anni Settanta
Non sono così d'accordo con Antonietti che è così severo nei confronti del centrosinistra nel senso che in un certo senso poi nel senso che in un certo senso terribile tragico però
Posso dire che Tarak
Screditato ferma anche la comunicazione dell'orale blasonata malissimo dicevo rispetto a che cosa
Io dico che il centro sinistra
Intanto perché è veramente il momento progettuali e guardate che è stato l'unico momento progettuale nella storia della repubblica
è è giustamente Antone che ha ricordato la Malfa ricordato Giolitti
Ha ricordato Andreatta ha ricordato Fanfani Moro tutti quelli che volete io ci metto anche Riccardo Lombardi citate per pura simpatia e quindi diciamo perché in in questo senso che cosa volevano volevano riformismo forte loro lo volevano accompagnare quella stagione che che l'età dell'oro cioè la stagione in cui si poteva intervenire su un Paese che stava cambiando in un con una velocità e un'accelerazione che poi verrà scontata perché quindi i processi più storici così accelerato noi
Hanno hanno delle conseguenze queste conseguenze non sono sempre delle conseguenze favorevoli però le stesse riforme che
Posso darti del tu naturalmente che siamo colleghi che tu ferite ai nominato sono tutte le forme del centro sinistra e sono gigantesche se pensate ma se pensate a quello che era l'Italia
Cioè l'Italia che entra nell'Europa che entra nell'UE che costruisce il Welfare State
è qualche cosa che io non so perché si continua a dire che è un riformismo debole l'unico momento di riformismo forte tant'è vero che lì diciamo un'alternativa si poteva creare
Non si può creare perché dall'altra parte c'è un partito comunista che per creare un partito socialdemocratico non ha nessuna intenzione di farsi anche perché ai suoi vincoli per questo noi dobbiamo sempre parlare di due vincoli internazionali su questo benedetto sospetti
Perché dico io dico quando arriviamo al fatto che dalla democrazia incompiuta si passa alla posto democrazia come dice Craveri e qua dobbiamo entrare un po'in quella che le l'attualità di oggi ma in realtà quando inizia la crisi dei partiti e quando inizia la crisi dei partiti quando questo equilibrio perverso in fondo però che stava lì
Che essi coniugi la che non è più in grado di riformare di dare proposte di riforma forte al Paese comincia negli anni Settanta
E qua è il mio giudizio molto critico su quello che è il compromesso storico che secondo me è un momento di conservazione e non di innovazione nel sistema
Nemmeno nelle prospettive
Quali
Forse l'unico e prospettive di Berlinguer Furs
Io ho i miei dubbi
In ogni caso perché comincia da lì
E comincia da lì e perché sta cambiando il mondo ai è iniziata la grande transizione è un è iniziato una grandissima transizione che i partiti non sanno governare non la sanno governare nemmeno oggi
E che inizia negli anni settanta è finita l'età dell'oro non c'è più la possibilità di costruire sulla ricchezza
Si deve costruire su quelle che diventano le regole europee diventano Leo virus Bay diventano poi le regole dell'atto unico e poi quelle di Maastricht
E quando noi sappiamo che nel novantadue e mi fermo e perché se no poi mi mi accaloro troppo perché per un pezzo è materia molto viva
Molto sofferta
E io credo che forse andrebbe sottolineato che guardate che il passaggio del novantadue novantaquattro la distruzione del sistema dei partiti
è un passaggio drammatico
Io quasi lo considero come la caduta dello Stato liberale per alcuni aspetti
E tutti si dissolvono tutti i partiti si risolvono tutti
Tutti i partiti che quella Repubblica l'avevano fondata che l'avevano portata avanti che questo Paese la debbano in qualche modo modernizzato
Portati in Europa omologato in qualche modo agli altri paesi più avanzati questo Paese così giovane di cui ci ha parlato anche Castellano no un paese proprio giovanissimo
Che ha che ha secco avrà ma cos'è un secolo nella sto
è e dico è tutto questo quindi è stato una e vento drammatico
E l'evento più drammatico quale è stata e che è stato distrutto un sistema dei partiti senza creare un'alternativa del dopo
Affidandosi a che cosa a una riforma elettorale
Erano finiti condizionamenti internazionali si fa per dire
Naturalmente perché c'è un condizionamento internazionale ancora più cogente di quelli che erano i due corpi i referenti internazionali e i vincoli internazionali dell'Italia cioè insomma sappiamo benissimo che in Italia una parte della sua sovranità
La delega no quindi più di così più di un condizionamento internazionale di questo sei in questo senso ma il vero problema è che quando il sistema poteva ritrovare una sua dinamica
Non c'erano più partiti non c'erano più le forze politiche porta per poterlo pare era stato c'erano le macerie su cui si è costruita la seconda rete
Grazie
No non c'è niente parlare e basta
No va be'problema non è ma posso parlare basta va be'cosa dico adesso perché insomma mi pare che mi pare che sia stato preso tanto del Reno diciamo che semplificando un po'possiamo dire questo che professoressa Colarizi sono contento di parlare dopo Simona
Per così dire ha criticato l'interpretazione Craveri Ana da sinistra e quindi mi lascia un sacco di spazio perché di Carla da destra naturalmente però
Fermo restando che io intanto sulla prima parte di quello che ha detto Simona sono totalmente d'accordo cioè penso che veramente Piero nella sua nella sua ricorda nella sono la sua opera di storico dell'Italia repubblicana abbia fatto un lavoro straordinario
Quindi questo libro ma i libri precedenti ha veramente ricostruito un'interpretazione complessiva dalla vicenda repubblicana
Direi fra le più mature disponibili anche e soprattutto perché
Degli esce a tenere insieme la dimensione economica la dimensione internazionale la dimensione politica cosa che spesso gli storici politici invece tendono hanno fare perché la parte economica
Come sa anche Simona è piuttosto faticosa soprattutto questo tipo di parte economica qui
Le banche centrali vincoli finanziari il debito la mobilità dei capitali cioè tutte quante questioni che hanno un tasso di tecnicità molto elevato che per noi storici politici naturalmente
Sono piuttosto difficili da affrontare quindi diciamo
Piero maestro perché qui adesso lo attacco però prima lo dico che ma d'altra parte non solo l'attacco l'abbiamo avuto infinite conversazioni telefoniche su questo quindi ripeto pubblicamente quello che ci siamo detti tante volte
Ma è essenzialmente perché ovviamente io su tutta quanta questa vicenda o una prospettiva disperatamente ma la quotidiana e invece Piero che però secondo me negli ultimi anni
Su certe cose
Secondo me diciamo ha rivisto alcune alcune cose siano un pochino si ammala acutizzato secondo me però insomma una visione certamente che parte più da la Malfa parte più da quella prospettiva che è una prospettiva molto diversa
Naturalmente rispetto a quella a quella Malagodi Anna
E e quindi
Diciamo è chiaro che sono è un'interpretazione diversa
Allora io parto da Moro e quindi mi me la me la prendo prevalentemente con Moro poi dopo da Moro allarga un po'il discorso sono abbastanza contento
Di fare questo discorso sotto il nasone di un don Luigino Sturzo perché secondo me sarebbe stato d'accordo essenzialmente
No ma perché ma perché
Piero diciamo dà molto credito all'interpretazione molo Thea e alla presenza Moro Thea di una strategia cioè
Piero che nel saggio su un morto saggio molto bello molto ricco
Pieno di cose ma in buona sostanza lui dice quest'uomo è uno dei pochi che ha una visione che ha capito quali sono i problemi e che cerca di di ragionare su come risolvere questi problemi
Io ho qualche dubbio rispetto a questo qualche dubbio in più nel senso che
Che Moro avesse capito alcune cose
E se capito la fragilità della democrazia italiana avesse capito la democrazia bloccata avesse capito il vincolo internazionale
Avesse capito che questi partiti della democrazia bloccata stavano perdendo il contatto col Paese
E quindi che si stavano disse cacando le radici quel discorso di fascia Mortati già nel sessantasei ecco tutto quanto questo sicuramente Moro lo ha capito molto bene e indubbiamente
Quando si affronta Moro bisogna riconoscere il fatto che lo capisce le cose non li capisce soltanto ma le capisce
Profondamente e direi quasi esistenziale mente cioè che c'è una un elemento di di profonda sofferenza rispetto a questi problemi che che l'Unità intimistica
Che avesse una soluzione però è una cosa che mi lascia molto più molto più dubbioso nel senso che il Moro a mio avviso a delle strategie
A una strategia perché la stessa secondo me dal centrosinistra alla solo la nazionale ha una strategia di contenimento del problema che non è una strategia di soluzione del problema ma perché come diceva Simona il problema è
Il blocco internazionale e fin quando non si risolve quel nodo c'è poco da fare ci puoi girare intorno quanto voi ma il problema non lo risolvi
Facciamo un piccolo esperimento mentale
Immaginiamo che mai
Moro non sia ucciso nel mille novecentosettantotto
E immaginiamo che quindi Moro gestisca la fase successiva
Che cosa avrebbe fatto
Di fronte a lo SME
Di fronte agli euromissili di fronte alla Seconda guerra fredda e cioè di fronte al fatto che sul partito comunista cioè sul partito comunista ricadeva la tagliola della conventio ad excludendum
Secondo me avrebbe fatto il pentapartito
Non avrebbe avuto alternativa non c'era un'alternativa
Non c'era un un ipotesi successiva ma perché ma perché tutto all'ipotesi Moro Thea come quella di Berlinguer con le due strategie diverso e di Piero mette egregiamente in luce
E era una strategia che passava attraverso la distensione passava attraverso il riavvicinamento nel momento in cui la guerra fredda si diciamo riprende forza
è chiaro che a quel punto la strategia finiva
Nel senso che tutta l'ipotesi Moro Thea di aperture ai socialisti e poi di aperture comunisti è una strategia di contenimento del danno rispetto alla sua ipotesi che l'ipotesi che la democrazia cristiana da sola non ce la faceva più
E che la frattura col Paesi rischiava di farsi troppo profonda troppo radicale e quindi l'unica possibilità era quella di aprire di aprire a sinistra
Questo per prendere diciamo il passaggio no quando dice
La diagnosi storica politica di Moro della democrazia italiana è esattamente questa più o meno che vi ho detto la fragilità la difficoltà eccetera eccetera il modo di conseguire questa transizione resta tuttavia non Espresso
E cioè poi alla fine lui non ha una soluzione
Mancavano del resto a Moro ancora gli elementi politici effettivi per delineare nel corso in attesa di qualcosa di nuovo che pensava sarebbe venuto
E questo qualcosa e non alla signora Guerra fredda è una rottura da parte del partito comunista del cordone ombelicale dell'Unione Sovietica Petrini su Vieri
Pagina successiva
Per in confronto con Craxi anche Craxi ha chiara la necessità del blocco del sistema politico senza tuttavia infine aver individuato la strada con cui arrivarci che Moro invece mostra di aver intravisto
Io qui a un'interpretazione che esattamente opposta Craxi la strada
Aveva vista benissimo la strada per Craxi è di mangiarsi il Partito comunista come è successo in Francia con un bel modello davanti che si chiama François Mitterand e ovviamente fallisce non riesce però
Però tra aziende a cena Craxi all'idea di
Nella modernità nell'iper modernità degli anni Ottanta che il Partito socialista si mangia il Partito comunista
E una volta fatto questo il problema è risolto questa è una soluzione chiaramente intravista fallita ma chiaramente imprevista dall'alto moro Teo
Io questa soluzione chiaramente intravista non la vedo vedo uno che spera che a un certo punto succeda qualcosa di nuovo Craxi cerca di farla cadere questo qualcosa di nuovo che
In pista gli assegni che si mangia Piccirillo subordina e riporta dentro dentro il sistema quindi
Io su questo diciamo o o qualche ho qualche perplessità sulla chiarito da del disegno Moro Teo che a me invece pare un disegno
Sul quale possiamo discutere
Di contenimento del danno dissoluzione del problema rebus sic stantibus poi su questo possiamo discutere quanto questo disegno fosse un disegno
Corretto appropriato quali fossero le alternative io invece su questo sono molto più molto diciamo e era molto difficile immaginare delle alternative questo sicuramente sicuramente è vero
Perché alla fine per Moro il disegno è sempre un disegno di di apertura a sinistra e qui
Riprendo un altro un altro tema un altro un altro profilo che fa Piero in questo libro è quello di di Ugo la Malfa
Per il quale anche la prospettiva è soltanto una prospettiva diciamo di sinistra è perché subito dopo le elezioni del mille novecentosessantotto
Poiché continuava a ritenere che la politica citazione la politica di centrosinistra fosse la sola alternativa esistente per tentare di trasformare la società e qui e quindi in un punto che secondo me è centrale e riprendo alcune
Diciamo mi ricollego al discorso che invece faceva Lorenzo Castellani
E perché questi pensano che la società debba essere trasformata
Perché è riformismo forte di cui parla Simona
C'è però dentro un pregiudizio negativo sulla società italiana
L'idea che la società italiana si è matura che debba essere cioè che la politica debba svolgere un voto dolcissimo Rollo di supplenza
Rispetto a un Paese che è insufficiente questo è un tema centrale l'altra italiano La Malfa dice l'altra Italia c'è questo tema che Piero l'uscita affonda le sue radici in Giovanni Amendola
L'Italia come oggi non ci piace questo tema quello che Asor Rosa chiamava dei tre cazzotti Emporio uno degli intellettuali italiani
E io su questo punto
Su questo ho qualche dubbio nel senso che questa sia una prospettiva seconda io comincio ad avere qualche dubbio ma non perché il Paese non sia tutto storto il paese tutto storto
Ma in questi anni quindi è un Paese che sta attraversando un momento di crescita assolutamente mostruoso uno può dire un momento di crescita storto sì gli però comunque un grandissimo momento di crescita
Intervenire su questo momento o pretendere di intervenire
Con un progetto un molto forte
Su un Paese che sta cambiando in maniera molto tumultuosa
è un'operazione molto rischiosa perché rischi di fare un sacco di danni
E questi avevano dei progetti forti soprattutto come diceva Lorenzo quando per le mani ai lo Stato italiano non lo Stato francese cioè c'è uno strumento che di per sé
è pieno di buchi è pieno di fragilità insomma il rischio di deriva per così dire luministica o giacobina
Io ho ragione quindi mi impongo è questo questa deriva che il Moro naturalmente non c'è perché Moro il tema è tutto un tema politico non è un tema di politiche ma un tema politico per More il problema
è costruire un equilibrio politico che non faccia saltare il Paese poi dopo che questo equilibrio politico produca delle politiche se lo fa magari eppure meglio ma tutto sommato non è quello il punto necessario invece per la Malfa il punto sono le politiche ma appunto con un'idea
Di
Con una
Antipatia per il Paese godibile diciamolo fortemente che può vivere anche dalle origini siciliane cioè dal fatto ovviamente
Io lavorando appunto ma more Malagodi Malagodi e milanese di testa è chiaro che crescere ammirare una cosa che
Che impegnerà siciliani e un'altra ovviamente però c'è questa idea e dentro c'è secondo me un elemento di
Questo desiderio di forzare chi però porta secondo me a fare tutta una serie di errori
E porta per esempio a una nota aggiuntiva
Che è molto lungimirante Piero d'accordissimo ma è anche terribilmente in politica cioè e è una nota che è lungimirante da un punto di vista ma e lungimirante dentro una bolla sotto vuoto
Cioè ci fa è un progetto molto lungimirante ma ho bisogno la collaborazione PC
Grazie quindi di Progetto e lungimirante ma non è fattibile
Ma Walter un leader politico non era un intellettuale cioè e lì c'è un tema da un problema appunto di praticabilità politica di questo progetto se non lo è uno qualche dubbio in definitiva se lo pone e
E insomma poi alla fine Moro e la Malfa e qui c'è un altro elemento al quale avevamo discusso telefonicamente più volte diversamente da Simona
E qui appunto Piero che si colloca la sua destra
Io sono in mezzo mondo restarci naturalmente ben evidente
Per Piero che segue però su questo tutta la storiografia economica italiana
Da Fabrizio Barca Michele Salvati a Franco Amatori su questo sono tutti quanti raccordo che il centrosinistra il momento in cui l'equilibrio economico del Paese viene scassato
Viene scassato cioè questo tu lo scrivi più volte cioè l'origine del problema e dei problemi della governance economica italiana è nel centro sinistra
E allora però se il centrosinistra e il momento in cui tutto quanto questo cioè in cui si avvia il problema italiano
Perché si abbia il problema del controllo da fa la fa la stabilità della moneta la solidità del bilancio la sostenibilità della della spesa pubblica
La la neutralità dell'apparato amministrativo
Il rapporto fra magistratura e politica cioè se uno poi a vedere è vero che tutta una serie di nodi coi quali stiamo combattendo duramente ancora oggi si annodano tutti quanti in quella fase lì
è allora i due due fra i principali artefici del centrosinistra il principale che Aldo Moro è fuori discussione e uno dei tre o quattro
Comprimari che Ugo la Malfa beh tanto lungimiranti
Forse
Non erano o quanto meno si apre il problema dalla valutazione che deve darsi della loro opera perché poi la Malfa passa tutti gli anni Settanta pensare come rimettere
A rimettere a posto i danni che aveva fatto il centrosinistra che Luis spesso disconosce facendo un ex poste in bilancio che Malagodi ha fatto ex ante perché Malagodi aveva detto già prima sarebbe guardate che finisce così
Dieci anni dopo è finito esattamente così e la Malfa dice otto è finita così ma quello gli aveva detto dieci anni prima però è quindi secondo me li un tema è un problema su tutto quanto questo
Su tutto quanto questo si pone
Avrei voluto dire tante altre cose ma mi fermo qui perché il tempo è passato
Dolcissimi fumo
Beh io naturalmente devo soprattutto ringraziare
Cominciando tanto netti dico
Ho passato tanto di quel tempo in questo istituto
Va be'ma non non solo in questa stanza ma
Perché dopo l'Archivio di Stato ce lo Sturzo e Perseo
Per un pezzo della storia della Repubblica insomma quello in cui la Democrazia Cristiana centrale
Naturalmente Gaetano ringrazio moltissimo che e il promotore dei
E poi
Ma
Voglio partire da Orsina perché abbiamo una vecchia polemica
E continuiamo questa queste vecchie questa vecchia polemica
No nel senso per carità c'hai ragione questo ne era consapevole anche Moro
Non è che Moro non avevo la soluzione
E che la soluzione non c'era questo lo sapeva benissimo Moro questa
Il problema era come farla maturare questa soluzione
Tiene il conto e tu hai fatto quella cosa se fosse vissuto eccetera
Che nel settantotto settantanove quando
Subentrare il problema dello SME problema dei missili del retail Bissi sui quali Craxi prontissimo
C'è un mutamento delinea del Partito socialista che non è quello che il partito socialista che ha davanti Moro quando perché infatti ci sono discorsi di Moro preoccupati sul lo scivolamento di De Martino INPS
Diciamo la priorità che che viene data il problema dell'ingresso nel governo del Partito comunista da parte dei socialisti
E cosa che naturalmente
Rende estremamente difficile allora l'equilibrio l'equilibrio
Che ho definito centrista ma
E sempre centrista
Simona dalle truppe
Non dobbiamo mai dimenticare che c'era il Partito comunista spazio comune ecco no perché facciamo questa storia poi ce lo dimentichiamo Partito comunista era una cosa seria non è l'unica nel mio mica uno scherzo Partito Comunista
Tra l'altro a un ampliamento di potenti consenso elettorale a partire dal sessanta carattere caso protocolli sessantotto sessantotto diciamo
Al settantanove dal settantanove può iniziare la fase discendente va a un rimbalzo dall'ottanta e supera il trenta per cento è in concorrenza addirittura con la Democrazia Cristiana in termini
E soprattutto
Rappresenta un elemento che non non assortiti all'interno del sistema democratico diciamolo in termini semplici non è assorbibile perché perché il comunismo sicuramente un ideale ma allora era una realtà politica
E il problema di Berlinguer illegali poi
Berlinguer non è che non faccio molti sforzi
E si trova anche in forte contrasto con l'Unione Sovietica
Tant'è vero che all'ultimo congresso del cucù se quello del per l'ottantadue rudere ottantuno non non ci va che non
Non si sente più gran le fuori impartite
Per andare ancora un congresso
Ma se avesse
Rotto con l'Unione Sovietica
E sarebbe finito avrebbe dovuto rivedere non non perché quella quello era il modello realizzato di di comunismo
Avrebbe dovuto rompere con la natura stessa del
Quindi
Ho fatto un saggio molto duro credo su Berlingo e sul Berlinguer
Soprattutto l'ultimo Berlinguer
Però va riconosciuto che questa difficoltà fondamentale
Berlinguer l'aveva
E che a porre
E il problema per cui
La linea di Moro
Come tutti i soci insomma è una linea piuttosto di Conte per forza che va di contenimento perché porti il problema era anche quello
Di mantenere
Insomma non non dimentichiamo che Moro
Fa Presidente del Consiglio Andreotti cioè l'uomo più a destra della Democrazia Cristiana
E mette in piedi
Dei governi
Monocolore
I quali
Sono con l'astensione o addirittura appoggiati dal partito comunista cioè c'erano da questo punto di vista non si può negare che il capolavoro politico cioè però era assolutamente consapevole della infatti
Questa parola fra fragilità che tu hai tirato fuori questo
Anche
Antonietta insisteva su questo punto c'è questo problema apre fra fra fra fragilità ai sistema italiano continua a essere un sistema fragile di tutti
Malgrado i vari passaggi e quella così ben descritto Gaetano diciamo della democrazia italiana
Comunque questo elemento di fragilità al fondo
Rimane l'altro giorno
Galli della Loggia mi diceva non sono tu perché non ti occupi di questo tema dell'antifascismo ma dico guarda non c'è tema più obsoleto secondo me anche il tema dell'antifascismo insomma
è una delle ragioni per cui continua a essere evocato in questo modo è sempre
E proprio dato dal
E la fragilità del sistema italiano che porta a pensare esigono possibile che che non non il sistema non regga possano reggere poi le modalità in cui possano avere umano niente a che fare con il fascismo naturalmente
Quindi
Moro era consapevole consapevoli consapevole di queste cose vera consapevole anche del fatto
Che perdurando quel sistema quel sistema centrista con il partito comunista che era dentro attraverso il meccanismo consociativo
Ma però doveva rimanere fuori eccetera eccetera
Senta un lento
Una lenta consunzione del sistema
Rocco ne parlavamo con Simona l'altro giorno ma insomma ci vogliamo spiegare perché
Venne il fascismo del venticinque cancello gli altri partiti
Cade il fascismo quei partitini
Li ritroviamo tutti
Bocciati i rapporti di forza eccetera con accusa alcuni vorremmo più cautamente sostanziali ma il sistema politico è quello che si ripropone
Nel novantadue viene cancellata dichiarazione sicuramente cancellata un sistema politico questo bene o male
Aveva fatto retto il miracolo economico fatto eccetera eccetera eccetera eccetera
C'era pure darsi una spiegazione del del perché
Spiegazioni sulla
Non non mi cimento Testasecca vuol molte le abbiamo nelle mani insomma e comunque questa
Consunzione
All'interno del sistema che poi è quello che è successo perché questo sistema si è avuto proprio in problemi giudiziari che sappiamo nel novantadue eccetera ma introni partiti improprio nota all'interno non c'è un partito che non Improta dall'interno
E si frantuma Partito Socialista prevede perfino al Partito repubblicano in virtù
E
Ma
Sul centro sinistra voglio solo dire questa cosa
Io penso che insomma la l'età d'oro del centrosinistra è stato prima del centrosinistra è stato il quarto governo Fanfani su questo non c'è ombra di dubbio
Però alcune cose che fa
Tonetti ha messo accennato giustamente la giusta causa
L'introduzione della giusta causa è un cambiamento epocale epocale nel nel
Mi diceva Cesare Annibaldi
Che prima della legge quella della giusta causa danni sono le tre del sessantacinque
Prima di allora
Quando c'erano i scioperi dopo si andava in fabbrica si licenzia
Non c'era bisogno e servire di queste cause
Resta ed è quella su cui insomma probabilmente senza quella legge
No avremmo avuto quell'insorgenza sindacale che poi abbiamo dal sessantanove in poi perché appunto insorgenza sindacale
Si poggia sul diritto acquisito della giusta causa che non è non è
Quindi ci sono poi c'è la legge urbanistica che non va nemmeno sottovalutata
E devo dire che sono i socialisti che fanno queste cose
Però nel contempo per cui questo volevo nel contempo si consociativismo parte
Sessantaquattro sessantacinque
E d'accordo con qualche cosa e della democrazia cristiana
Che determina quel meccanismo
Consociativo nel per far funzionare far passare le leggi in Commissione in commissione con la commissione in sede legislativa sono solo sono leggi di spesa
Cinquantanove e l'anno di ripresa salariale
E acque
Questo succede in tutti i Paesi c'è un bellissimo saggio dibattiti
Sul sessanta del sessantatré sarà in cui dice che nel sessantatré
Ormai la questione salariale arrivata al punto
T caduta totale al la difesa della linea perché poi il miracolo economico si è fatto con salari bassi
Adesso abbiamo salari in Italia molto bassi però sopra
Abbiamo accanto delle nascite ma per forza
Comma livelli salariali di questo genere dottor Gordon dove si va però Habtamu miracolo economico propriamente allora il miracolo economico abbiamo costruito su
Nel cinquantanove parte
Qualsiasi Paese in evoluzione e qui che manca la governance su questo manca la coupé ma è ma è mancata la governance del centrosinistra totalmente perché non riesce a gestire la crescita salariale che c'è nel settore privato
E la democrazia cristiana poi
Sviluppa una crescita salariale assolutamente
Al CIPE all'arcipelago nel settore pubblico
Tanto è vero non abbia un'amministrazione
è chiaro che non tutti possono dello stesso di stipendio nell'amministrazione pubblica come certo minori mitica è naturale in quel si è il nostro sistema non ce la perché allora eredità quella che poi verrà chiamata per
La giungla retributiva che parte proprio
Da lì
Quindi luci e ombre sul centro sinistra luci e ombre ma
Sosta perché sostanzialmente ha mandato avanti il suo contrario
Una sostanziale apertura al Partito comunista
E questo poi si approfondirà ancora di più nel sessantotto quando c'è il secondo ciclo quello è un gran grosso il ciclo riformista perché a ci sono le regioni lo Statuto dei lavoratori
Le pensioni
Anche qualcosa d'altro che adesso non ricordo
E se voi pensate bene son tutte operazioni
E non di cui il Partito socialista diventa
Cerca di essere protagonista ma che eredita vantaggio nel parterre consolidano la posizione del partito comunista
Perché la consolidata sistema regionale
Permesso di dire è stato un disastro ed è un po'ed è un sistema che oggi rischia di nuovo di dividere profondamente il Paese
Comunque allora non pareva tale devo dire che Malagodi il Partito liberal liberale letto Quartetto opera o contro l'introduzione delle reazioni
Qualcuno ha detto Antonio Intelisano ha detto
Che appunto con
Con le regioni si spezza la
La funzionalità dell'arte la Cassa del Mezzogiorno eccetto perché per il Mezzogiorno è stato un disastro aveva il sistema regionale perché la molto meglio come ripartire politiche erano centrate dal va bene insomma
Moltissime sono le cose da dire perché voi avete sollevato al di là del mio libro per molto il mio libro
Io vi ringrazio vi vi lascio qua perché se no mi metto a fare una chiacchierata
Vi ringrazio di nuovo moltissimo
Grazie
Non si è fatto presentazione ma una discussione che gli effetti no garanzia